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Dettaglio seduta n.296 del 26/10/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Farassino, Marengo Racchelli, Scanderebech e Viglietta.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, desidero porle una domanda molto semplice. Alla Conferenza dei Capigruppo si è deciso un certo ordine dei lavori ed è stato chiesto, per l'economia degli stessi, di convocare il Consiglio anche oggi pomeriggio. Consiglio che peraltro, per precedenti impegni di alcuni Gruppi, è stato chiesto, ed accettato, di poterlo svolgere fino alle ore 18.00.



PRESIDENTE

Fino alle 19.00.



CAVALIERE Pasquale

No, no! Presidente, lei si è presentato in quest'aula con un'ora e mezza di ritardo! Non può dire così, visto che è proprio lei a richiamarci in quest'aula a lavorare, che ci fa i bei discorsi e dice che quest'aula non deve ostruire il lavoro legislativo dell'assemblea, che esce sui giornali perché toglie i gettoni ai Consiglieri che arrivano in ritardo che convoca il Consiglio lunedì pomeriggio e poi arriva un'ora e mezza dopo! Presidente, lo trovo vergognoso da parte sua!



PRESIDENTE

Questa sua valutazione non può essere...



CAVALIERE Pasquale

Presidente, mi lasci terminare!



PRESIDENTE

No, perché lei dice delle cose scorrette!



CAVALIERE Pasquale

Presidente, mi lasci terminare!



PRESIDENTE

La invito a non dire delle cose scorrette.



CAVALIERE Pasquale

Lei commenterà - ha gli strumenti per farlo - dopo che avrò finito il mio intervento, cosa intenderà commentare.



PRESIDENTE

Concluda il suo intervento.



CAVALIERE Pasquale

Concludo se ritengo di concluderlo, Presidente!



PRESIDENTE

Se non vuol concluderlo, non lo concluda.



CAVALIERE Pasquale

Lo concludo quando lei mi darà la possibilità e il tempo per concludere il mio ragionamento.
Io trovo vergognoso che veniamo convocati oggi pomeriggio alle 14,30...



PRESIDENTE

No, la convocazione era per le 15. Legga il documento!



CAVALIERE Pasquale

Io so cosa è stato detto alla riunione dei Capigruppo; se poi lei ha fatto scrivere alle ore 15... Alla riunione dei Capigruppo avevamo stabilito le 14,30. Dopodiché, quand'anche fossero le 15, lei si è presentato in Consiglio un'ora e mezza dopo.



PRESIDENTE

Va bene; non perdiamo altro tempo.


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Esame legge rinviata dal Governo relativa a: "Nuovo assetto organizzativo dei Gruppi consiliari e modifiche alla normativa sul personale dei Gruppi"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della legge rinviata dal Governo relativa a: "Nuovo assetto organizzativo dei Gruppi consiliari e modifiche alla normativa sul personale dei Gruppi", di cui al punto 5) dell'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, relatore

Signor Presidente, signori Consiglieri, la I Commissione ha riesaminato il testo della proposta di legge relativa a: "Nuovo assetto organizzativo dei Gruppi consiliari e modifiche alla normativa sul personale dei Gruppi" in seguito al rinvio del Governo, rielaborando un nuovo testo degli artt. 1 e 3.
Il nuovo testo formulato tiene conto dei rilievi evidenziati rispetto al precedente ed analogo progetto di legge.
Al fine di tenere conto delle recenti innovazioni introdotte in materia di pubblico impiego, in rapporto alla normativa nazionale, alla contrattazione e alla L.R. n. 51/97 si è reso necessario rivedere la normativa relativa all'organizzazione dei Gruppi consiliari della Regione Piemonte, in particolare per quanto riguarda il personale di cui i Gruppi si avvalgono per lo svolgimento delle loro importanti funzioni a supporto dell'attività del Consigliere.
L'art. 1 prevede nella nuova formulazione che l'importo delle risorse finanziarie sia comprensivo anche del trattamento economico accessorio e di fine rapporto.
L'art. 3 prevede che alla data del 31/12/1997 chi prestava servizio presso i Gruppi consiliari ed in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero che abbiano prestato servizio per almeno tre anni nel quinquennio precedente ed in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, può partecipare, possedendo i requisiti di legge per l'accesso alle qualifiche, ai concorsi previsti all'art. 50 commi 3, 4, 5 e 7 della L.R. n. 51/97. Secondo quanto previsto dall'art.
48, comma 2, della L.R. n. 51/97, la dotazione organica del Consiglio regionale è incrementata con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza.
Nel corso degli anni il ruolo dei Gruppi consiliari è diventato fondamentale per permettere ai Consiglieri regionali di svolgere nel modo migliore le loro funzioni istituzionali. In tal senso, le assemblee legislative stanno sempre più attrezzandosi per fornire ai loro componenti anche attraverso le strutture dei Gruppi, gli strumenti e le risorse umane tecniche e finanziarie necessarie.
Per permettere ai Gruppi di scegliere in piena autonomia il personale da utilizzare, tenendo conto delle esigenze specifiche in fatto di professionalità, tipo di prestazione, orari di presenza, ecc., si propone che per i Gruppi venga individuata dalla legge la quantità di personale cui hanno diritto nonché le relative qualifiche funzionali. Sulla base di tale individuazione, verranno definite le risorse finanziarie corrispondenti. I relativi fondi costituiscono una dotazione finanziaria che viene assegnata ai Gruppi per le esigenze connesse al personale in aggiunta a quella già loro assegnata per le spese di funzionamento. Tali fondi verranno quindi rendicontati annualmente con le modalità già definite dalla vigente normativa sui Gruppi.
Alla luce di tale analisi, la I Commissione, nella seduta di giovedì 15 ottobre c.a., ha licenziato a maggioranza il nuovo testo di legge. Tale testo viene rimesso all'aula per la sollecita approvazione.



PRESIDENTE

Desidero ricordare che, trattandosi di provvedimento rinviato dal Governo, per l'approvazione occorrono 31 voti.
E' stata presentata una serie di emendamenti relativamente agli artt. 1 e 3.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, dato che il provvedimento è sufficientemente noto, credo sia del tutto lampante che il testo approvato dalla Commissione non soddisfi i rilievi sostanziali mossi dal Governo.
Rilievi opportuni, che emersero già in quest'aula come perplessità e come posizione di diversi Consiglieri.
Mi pare che vi sia una questione fondamentale, intrecciata con il provvedimento in esame, ma anche con quello riguardante lo staff della Giunta regionale, degli Assessori e del Presidente del Consiglio, e con la sanatoria prevista anche, per la prima volta, per gli addetti alle Segreterie particolari degli Assessori.
Vi è un principio ineluttabile, che personalmente intendo rappresentare: nella Pubblica Amministrazione si entra attraverso concorso pubblico. Principio che credo debba essere rispettato e garantito. Ritengo inoltre che vi siano modalità sufficientemente garantiste anche per le necessarie sanatorie per rendere compatibile questo principio. Tutto ci non è assolutamente rilevabile dal testo del provvedimento, seppure modificato dal lavoro della I Commissione.
Vi sono dunque, a mio parere, due aspetti fondamentali. Da un lato, il principio generale secondo il quale nella Pubblica Amministrazione si entra tramite concorso, dall'altro, che non si può perpetrare una fattispecie di problema che sarà nuovamente da normare fra tre-quattro anni.
Credo che la sanatoria che si intendeva mettere in atto nei mesi scorsi sia passata attraverso un processo a mio avviso poco lineare, che ha portato a storture evidenti, contro le quali condurrò una dura opposizione all'interno di tutto l'articolato.
Ritengo inoltre che il Presidente del Consiglio debba in qualche modo garantire il corretto processo legislativo, e quindi che la legge risponda alle giuste contestazioni mosse per via istituzionale: fatto che non mi pare sia stato messo in essere.
Questo quanto avevo da dire sul disegno di legge, sul quale presenter al termine del dibattito generale, una serie di emendamenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, l'iter di questa legge è già conosciuto; abbiamo infatti avuto modo di dibatterne nel merito nel mese di luglio. Ritengo che quanto scritto nella relazione allegata alla legge regionale rinviata dal Governo sia corretto.
Il ruolo dei Gruppi consiliari è divenuto a mio avviso molto importante; in tal senso, ritengo si debba permettere ai Consiglieri di poter effettuare un lavoro, spesso di difficile portata - ad esempio, per il reperimento della documentazione. Lavoro che, senza l'aiuto prezioso dei dipendenti dei Gruppi, difficilmente potrebbe essere svolto.
Di questo, però, abbiamo già dibattuto ampiamente a luglio e la legge alla fine di quello stesso mese passò in Consiglio regionale anche con il voto favorevole del sottoscritto, nonostante avessi avuto modo di sottolineare alcuni fattori che assolutamente non mi convincevano.
Entrando nel merito si può tranquillamente parlare, in questo caso, di mancanza di giustizia e di equità. Già nel luglio scorso si era dibattuto e questa legge aveva avuto il mio voto favorevole nonostante avessi sottolineato alcuni aspetti che sinceramente non condividevo. Ma si sa all'interno di una maggioranza molto spesso bisogna digerire delle cose che poi diventa difficile in qualche modo sopportare. In questo senso, devo dire che un po' di esperienza in questi ultimi tempi l'ho fatta.
A questo punto, visto il richiamo del Commissario del Governo - che ritengo corretto sotto l'aspetto della giustizia e dell'equità - torno a ripetere i dubbi che avevo già avuto modo di esprimere privatamente tempo fa e che oggi ribadisco pubblicamente all'interno del Consiglio regionale lo dico con amarezza, perché non trovo in questa legge giustizia ed equità di comportamento.
A mio giudizio, non si è rispettato appieno quanto è scritto nella relazione, allegata alla legge stessa, e cioè che tutti i Gruppi devono essere messi sullo stesso piano, in quanto hanno uguali diritti e ovviamente, uguali doveri.
Per entrare nel merito, vorrei fare una premessa che vuole chiarire il mio pensiero, perché sono un Consigliere regionale di maggioranza e qualcuno potrebbe pensare che questo mio intervento "può minare il futuro di questa maggioranza". Vorrei però tranquillizzare questo Consiglio - se mai ce ne fosse bisogno - che non ne ho assolutamente l'intenzione. Il mio intervento - torno a ripetere - vuole ribadire esclusivamente un desiderio mio personale di giustizia e di equità che non trovo all'interno di questa legge.
Altre letture di questo mio intervento non devono esserci, perché in qualche modo penso di essere stato chiaro e di avere spiegato la motivazione principale per la quale ritengo che se viene richiesta solidarietà - e io penso di avere in qualche modo dimostrato attenzione a coloro che lavorano all'interno dei Gruppi - questa deve essere a 360 gradi e deve investire tutti quanti.
In questo Consiglio regionale abbiamo sentito parlare più volte di attenzione al sociale, di solidarietà, a chi ha più bisogno di noi: tante belle parole di cui molto spesso tutti quanti ci riempiamo la bocca, ma probabilmente non conosciamo appieno il loro significato. Invece banalmente, quando si tratta di agire concretamente e di entrare nel merito di valutazioni che hanno degli effetti concreti, dimentichiamo improvvisamente le dichiarazioni di intenti, le volontà palesate in quest'aula e quindi quelle che sono invece dichiarazioni pubbliche che magari abbiamo fatto pochi istanti prima.
Rispetto a questa legge - tra l'altro, sono stati presentati alcuni emendamenti - se l'intento era quello di orientarci verso un criterio di equità che andasse bene per tutti, ritengo che si debba essere attenti ad alcuni emendamenti che dal sottoscritto - senza voler giustamente coinvolgere altri Consiglieri - sono stati presentati, che vanno nella direzione di una maggiore correttezza, mettendo sullo stesso piano tutti i Gruppi consiliari, così come in premessa in modo non corretto è stato scritto ed illustrato dal Consigliere Gallarini, relatore della stessa legge.
Sono trascorsi dieci minuti, non voglio rubarne altri e pertanto chiudo il mio intervento.



PRESIDENTE

Il Consigliere Cavaliere ha presentato in questo momento alcuni emendamenti; devo però valutare a che cosa si riferiscono. Nel frattempo chiedo di distribuirne le copie.
Passiamo ora all'esame dell'articolato.
ART. 1 1.1) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere: all'art. 1, comma primo, sesto capoverso, sostituire le parole "le risorse finanziarie necessarie all'utilizzo..." con le parole "le risorse finanziarie per l'impiego...".
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda con l'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
32 Consiglieri.


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Esame legge rinviata dal Governo relativa a: "Nuovo assetto organizzativo dei Gruppi consiliari e modifiche alla normativa sul personale dei Gruppi" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame degli emendamenti all'art. 1.
La parola al Consigliere Cavaliere per l'illustrazione dell'emendamento n. 1.1).



CAVALIERE Pasquale

Credo che su questo provvedimento ci siano dei problemi seri che toccano un po' tutta la sfera della vita istituzionale di questo Consiglio.
Questi sono provvedimenti delicati che vanno assunti con il massimo di confronto e di approfondimento tra i Gruppi. Non possono essere oggetto di forzature, oppure emergere come frutto di veti incrociati o di trattative che non vedono al centro l'interesse generale, ma interessi particolari che mai debbono prevalere sulla generalità degli interessi. Credo che provvedimenti di questa natura rappresentino per forza di cose il senso istituzionale della nostra attività. Non a caso, in questo provvedimento vediamo un emendamento presentato dall'intero Ufficio di Presidenza proprio per il senso istituzionale che si vuole dare a questa attività e a questo problema.
Presidente, io credo che lei non abbia seguito questo problema. Eviter volontariamente, in tutta la discussione che avremo nei prossimi giorni, di citare circostanze, esempi e questioni concrete, perché non voglio entrare nei particolari su un argomento che va trattato con delicatezza; nel contempo, non intendo avallare un atteggiamento che ritengo profondamente sbagliato.
Ripropongo i termini della questione. L'emendamento interviene sulle risorse finanziarie per l'impiego, l'articolo e il comma parlano del sistema con cui sostituiamo quella formula di assunzioni precedentemente adottate e che necessitavano, come hanno necessitato, di sanatoria.
La sanatoria è tale se sana una situazione che, una volta sanata, non si ripete più; non si può parlare di sanatoria quando una situazione ritorna a galla dopo due mesi, dopo un anno, dopo due anni. Basta prendere gli atti relativi all'approvazione del provvedimento analogo preso nella scorsa legislatura per desumere il fatto che era...



(Scampanellìo del Presidente)



CAVALIERE Pasquale

Toglierò il tempo dalla dichiarazione di voto. Si dovrà riformulare...
Presidente, mi ha fatto perdere il filo: lo riprenderò con la dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri per dichiarazione di voto.



ANGELERI Antonello

Io ho già avuto modo di esprimere il mio pensiero su questa legge rinviata dal Commissario del Governo. Sinceramente, mi spiace vedere che da parte di alcuni colleghi non solo non c'è un discorso di ricerca e di comprensione rispetto ad un ragionamento che ritengo del tutto valido, ma invece c'è un atteggiamento sicuramente contrario e quindi non teso alla comprensione.
Venendo al merito dell'emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere, che riguarda il comma primo dell'art. 1, ritengo che le risorse finanziarie necessarie per l'impiego del personale di cui ai commi precedenti (risorse finanziarie tra l'altro definite dall'Ufficio di Presidenza) siano da collegare all'art. 4, dove si parla di onere derivante dall'applicazione della presente legge, sul quale noi abbiamo presentato alcuni emendamenti. Riteniamo infatti che la cifra inserita nell'articolo successivo, e quindi le risorse finanziarie e le disponibilità per esperire questo provvedimento, siano insufficienti.
Insufficienti perché tra, l'altro, proprio in questi ultimi giorni e in queste ultime settimane, c'è stato un proliferare di Gruppi consiliari dovuto anche al variare di situazioni politiche a livello nazionale, che ha conseguentemente creato divisioni all'interno del Consiglio regionale. Non entro ovviamente nel merito di questi sviluppi, perché non spetta a me, ma sono constatazioni di cui dobbiamo tenere conto nel momento in cui facciamo una legge, anche rispetto alle risorse finanziarie. Poiché questo testo era stato scritto prima di questi avvenimenti, probabilmente è utile fare una verifica in questo senso da parte della Giunta, onde evitare delle sgradite sorprese, in quanto la cifra stanziata potrebbe risultare non sufficiente a coprire l'impegno che la legge prevede.
Quindi, rispetto a questo emendamento, che non è di merito e non cambia sostanzialmente la legge, esprimo un voto di astensione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere per dichiarazione di voto.



CAVALIERE Pasquale

Stavo dicendo prima, Presidente, che mantenere inalterata nella sostanza la situazione precedente non è una sanatoria.
Dopodiché voglio ricordarle ancora quanto segnalato dal Governo nella nota di rimando della legge del 7 agosto scorso, là dove dice "che il provvedimento è censurabile in relazione all'art. 3, in quanto prevede che il personale che alla data del 31/12/1997 prestava servizio presso i Gruppi consiliari o che vi abbia prestato servizio per almeno tre anni nel quinquennio precedente alla data di entrata in vigore del provvedimento sia inquadrato, a domanda, nelle corrispondenti qualifiche funzionali con ruolo del Consiglio regionale, previo superamento di apposito concorso per esami riservato; si pone in contrasto con i principi contenuti nell'art. 36 del D.lgs. n. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni, che prevedono, ai fini del reclutamento di personale, l'espletamento di procedure selettive che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno, conformi ai principi del comma terzo del medesimo articolo, nonché con i principi desumibili dall'art. 39 della legge n. 449/97, che prevedono che le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento avvengano sulla base della programmazione triennale di personale".
La modifica apportata alla legge, così come illustrata dalla relazione del Consigliere Gallarini, non risponde alla sostanza del problema posto; è un artifizio che, in qualche modo, aggira il problema, ma non risponde alla sostanza. E' per questo che credo che il provvedimento sia da modificare sostanzialmente ponendo una questione centrale, che è quella che richiamavo nel dibattito generale, cioè che nella Pubblica Amministrazione si arriva tramite concorso pubblico e non con un concorso che, di fatto, non è pubblico, ma esclusivo e a numero riservato.
Su questo principio si è aperta una discussione, di cui oggi vediamo alcune esemplificazioni, che è andata a toccare un punto molto delicato: i mesi di preservizio presso la Pubblica Amministrazione. Il provvedimento la "sanatoria" che, come abbiamo visto, non fu sanatoria, della scorsa legislatura, prevedeva delle procedure, delle casistiche e delle caratteristiche - consentitemelo - più presentabili di quelle che vengono proposte attualmente. E credo che su questi principi generali c'entri poco il federalismo, il fatto che le Regioni fanno cosa vogliono, perché ci sono dei principi generali che vanno rispettati e che invece, dal testo che vuol essere approvato, non sono affatto rispettati. Tant'è che questo testo ha una stretta relazione con il provvedimento successivo all'o.d.g., quello relativo al personale delle Segreterie particolari degli Assessori e soprattutto, cosa che mi pare c'entri niente con il problema, al budget per gli Assessori e per il Presidente del Consiglio regionale. Credo che la proporzione sia spropositata.



(Scampanellìo del Presidente)



CAVALIERE Pasquale

Ho terminato il tempo, Presidente?



PRESIDENTE

Sì. La sua valutazione mi pare comunque chiara.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Confermo il voto di astensione illustrato nell'intervento precedente.
Richiamo l'attenzione della Giunta, in particolare dell'Assessore al bilancio, rispetto a quanto esponevo relativamente al proliferare dei Gruppi consiliari.
Rispetto a questo, ritengo che le risorse che devono essere utilizzate per il personale dei Gruppi consiliari debbano necessariamente fare riferimento a questo dato, che ultimamente abbiamo visto verificarsi in questo Consiglio con la creazione di un nuovo Gruppo consiliare.
Per quanto riguarda l'emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere ribadisco il mio voto di astensione.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, pongo in votazione l'emendamento n. 1.1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 1 voto favorevole, 26 contrari e 1 astensione (non hanno partecipato alla votazione 15 Consiglieri).
2.1) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere: all'art. 1, comma primo, ottavo capoverso, sostituire le parole "determinato annualmente..." con le parole "determinato per ogni anno".
Vorrei dire al Consigliere Cavaliere che le parole "determinato annualmente" e "determinato per ogni anno" vogliono dire esattamente la stessa cosa. Pertanto, non ritengo di portare in votazione questo emendamento poiché non aggiunge o modifica nulla: è esattamente la stessa cosa.
Tendiamo tutti al miglioramento dei nostri provvedimenti, ma questo tipo di emendamento è chiaramente non accoglibile perché dice esattamente la stessa cosa.
Vuole convincersene, Consigliere?



CAVALIERE Pasquale

Voglio argomentare invece la necessità di modificare le parole "determinato annualmente", perché la sua opinione è del tutto...



PRESIDENTE

Consigliere Cavaliere, tra i compiti che il Regolamento attribuisce al Presidente c'è anche quello di esprimere una valutazione sugli emendamenti presentati. Ora, ripeto, "determinato annualmente" e "determinato per ogni anno" credo che anche il più sottile esegeta non possa dire che sono due cose diverse. Lei ha la possibilità, datale dal Regolamento, di presentare molti altri emendamenti, tutti quelli che ritiene migliorativi, ma questo mi creda, sarebbe offensivo per l'aula discuterlo.



CAVALIERE Pasquale

Lo ritiro, Presidente, se l'offende. E intanto le chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Va bene. Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
30 Consiglieri.


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Esame legge rinviata dal Governo relativa a: "Nuovo assetto organizzativo dei Gruppi consiliari e modifiche alla normativa sul personale dei Gruppi" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame della legge.
Il Consigliere Cavaliere ritira l'emendamento n. 1.2). Comunico inoltre che vengono ritirati gli emendamenti dal n. 1.3) al n. 1.6), sempre a firma del Consigliere Cavaliere, i cui testi saranno conservati agli atti.
1.7) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere: all'art. 1, comma primo, ottavo capoverso, sostituire le parole "determinato annualmente..." con le parole "deliberato ogni dodici mesi...".
Anche questo emendamento non è accettabile poiché le dizioni "determinato annualmente" e "deliberato annualmente" hanno lo stesso significato.



CAVALIERE Pasquale

Non hanno lo stesso significato: "determinato" e "deliberato" significano cosa diversa.



PRESIDENTE

La dizione, inserita nel contesto, non modifica assolutamente la portata del testo.
Lei ha grande capacità di costruzione giuridica e di valutazione politica, ma la dizione, mi creda, significa esattamente la stessa cosa.



CAVALIERE Pasquale

Non voglio competere con lei su questo terreno, Presidente.



PRESIDENTE

Comunico il ritiro degli emendamenti n. 1.7), n. 1.8) e n. 1.9), a firma del Consigliere Cavaliere, i cui testi saranno conservati agli atti.
1.10) Emendamento presentato dal Consigliere Angeleri: all'art. 1, undicesima riga, la data "1 gennaio", viene sostituita dalla data "2 gennaio".
La parola al Consigliere Angeleri per l'illustrazione.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, l'emendamento si riferisce all'art. 1, undicesima riga, laddove si fa riferimento al trattamento economico accessorio di fine rapporto, che, secondo quanto scritto nel testo di legge, dovrebbe essere definito all'1 gennaio di ogni anno.
Penso che riferirsi ad una data come il primo gennaio, notoriamente primo giorno di festa dell'anno, sia effettivamente quasi una mancanza di rispetto per i lavoratori. In tal senso, la mia richiesta di cambio di data dall'1 gennaio al 2 gennaio; in realtà il 2 gennaio è il primo giorno di lavoro dopo le feste di Natale e di Capodanno.
Ritengo che questo fatto sia da tenere in considerazione; chiedo quindi che l'emendamento venga riconosciuto come valido e non ostruzionistico, per le motivazioni che ho appena addotto.
Il cambiamento di data fa riferimento, tra l'altro, proprio al comma già all'attenzione di questo Consiglio regionale, quello riferito alle risorse finanziarie. Occorre prestare particolare attenzione, poiché, come dicevo in precedenza, c'è ormai un proliferare di Gruppi e cambiamenti in ordine alle risorse finanziarie; è ovvio che l'importo determinato annualmente sulla base del costo effettivo del personale può variare enormemente. Pertanto, è utile che al ritorno dalle feste natalizia si possa lavorare dal 2 gennaio, tenendo conto che la definizione del trattamento economico accessorio di fine rapporto debba decorrere necessariamente dal 2 gennaio di ogni anno.
Mi sembra che questa motivazione possa bastare per chiedere il voto favorevole su questo emendamento.



PRESIDENTE

Ha ancora la parola il Consigliere Angeleri per dichiarazione di voto.



ANGELERI Antonello

Ho già avuto modo di dire poc'anzi che il nostro voto ovviamente è favorevole. Ripeto, non è un emendamento da annoverare tra quelli ostruzionistici, ma ritengo che abbia una sua motivazione di essere, che parte dal presupposto che l'1 gennaio è una festa sacrosanta per tutti (non lavora nessuno né in Italia né nel mondo). Pertanto, i relativi conteggi devono essere fatti in un giorno lavorativo, e il primo giorno utile è il 2 gennaio. Ritengo importante - l'ho già chiesto prima, ma non ho avuto risposta dalla Giunta - che, rispetto ai conteggi per valutare le risorse finanziarie necessarie all'utilizzo del personale, la Giunta tenga conto di queste valutazioni, che non sono assolutamente prive di fondamento, ma partono dalla base - torno a ripetere - di un proliferare continuo di Gruppi consiliari che spostano risorse finanziarie, peraltro già previste.
Ritengo pertanto che su questo emendamento ci debba essere, oltre a quello del sottoscritto, il voto favorevole del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, passiamo alla votazione dell'emendamento.



ANGELERI Antonello

Chiedo l'appello nominale.



PRESIDENTE

Come richiesto, si proceda alla votazione dell'emendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 votanti 29 ha risposto SI' 1 Consigliere hanno risposto NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri L'emendamento è respinto.
1.11) Emendamento presentato dal Consigliere Angeleri: all'art. 1, undicesima riga, la data "1 gennaio" viene sostituita dalla data "3 gennaio".
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, ho letto con attenzione la relazione del Consigliere Gallarini. Ho partecipato anche ai lavori della I Commissione dove non ho espresso il mio voto perché mi sono rimesso all'aula.
La I Commissione ha avuto modo, dopo il dibattito di luglio, di riesaminare approfonditamente il testo del progetto di legge n. 418 ovviamente in seguito al rinvio del Governo, andando a rivedere nel nuovo testo gli artt. 1 e 3.
Nella relazione del Consigliere Gallarini si afferma che il nuovo testo mette in evidenza i rilievi avanzati dal Commissario del Governo rispetto al precedente progetto di legge. Cosa dice sostanzialmente la lettera del Commissario del Governo? Il Commissario del Governo, rispetto al vecchio progetto di legge n. 418, rileva che il provvedimento è censurabile in relazione all'art. 3, ma di questo parleremo dopo perché riguarda un articolo che non è in questo momento oggetto di discussione, e poi dice ancora che il provvedimento si pone in contrasto con i principi contenuti nell'art. 36 del D.lgs. n. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni.
Questi principi prevedono, ai fini del reclutamento di personale l'espletamento di procedure selettive che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno conforme ai principi del comma terzo del medesimo articolo, nonché con i principi desumibili all'art. 39 della legge n.
449/97 che prevedono che le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento avvengano sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale.
La relazione del Consigliere Gallarini dice che questo nuovo testo tiene in considerazione quanto scritto dal Commissario del Governo. C'è un aspetto che non è stato tenuto in considerazione ed è quello relativo all'emendamento che abbiamo presentato; emendamento che si riferisce all'art. 1, alla definizione del trattamento economico ed accessorio di fine rapporto, che nel testo di legge viene riportato all'1 gennaio e che noi, nella nostra richiesta di emendamento, chiediamo che sia spostato al 3 gennaio.



PRESIDENTE

Ancora la parola al Consigliere Angeleri per dichiarazione di voto.



ANGELERI Antonello

La dichiarazione di voto relativa all'emendamento appena presentato ovviamente è favorevole. Non voglio ripercorrere quanto già detto nell'intervento precedente, ma ritengo che la relazione del Consigliere Gallarini si discosti da quanto in realtà è scritto dal Commissario del Governo.
Ritengo che questa sia una lettura che si discosta dalle indicazioni che il Commissario del Governo nella lettera che ci ha mandato il 7 agosto voleva segnalare a questo Consiglio regionale. E' opportuno, quindi, che anche rispetto all'emendamento presentato ci sia, da parte di questo Consiglio e della Giunta regionale, una maggiore attenzione. Le indicazioni del Commissario del Governo fanno riferimento a decreti legislativi che oltre tutto, in questa sede, abbiamo avuto modo di dibattere con attenzione e fanno riferimento alla recente approvazione della L.R. n. 51/97. Da parte mia il voto è favorevole e chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'emendamento n. 1.11) per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 votanti 30 hanno risposto SI' 2 Consiglieri hanno risposto NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri L'emendamento è respinto.
1.12) Emendamento presentato dal Consigliere Angeleri: all'art. 1, undicesima riga, la data "1 gennaio" viene sostituita dalla data "4 gennaio".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; le ricordo che abbiamo solo più 8 minuti. Prego.



CHIEZZI Giuseppe

Al di là dei minuti o decine di minuti o ore di lavoro che ci attendono e anche dell'interruzione prevista, a nome del Gruppo Comunista farei questa dichiarazione.
Siamo in presenza di un provvedimento molto difficile e delicato; un provvedimento che - ricordiamolo tutti - interessa decine e decine di lavoratrici e lavoratori che, insieme agli altri lavoratori della Regione prestano il loro servizio in condizioni difficili, precarie, non tutelate prive di prospettiva; siamo in presenza di lavoratori - questo è il punto che vorrei sottolineare - nei confronti dei quali tutti i 60 Consiglieri regionali - mi sembra - sostengono la necessità di giungere ad una sanatoria nel rispetto delle leggi, nel rispetto di quanto richiesto dal Commissario del Governo e nel rispetto di tutti gli impianti legislativi e contrattuali.
E' una discussione quindi difficile, perché stiamo lavorando sulla carne viva di lavoratrici e lavoratori che da tempo aspettano di sapere e di capire quale futuro potranno avere. Siamo in una situazione di stallo dovuta evidentemente ad un'incapacità della Giunta di giungere in quest'aula, luogo nel quale sappiamo si può lavorare su aspetti marginali delle questioni, ma luogo nel quale un provvedimento così difficile di sanatoria può vedere la luce legislativa solo se c'è un accordo fondamentale di tutti i Consiglieri regionali, e non se c'è un disaccordo fondamentale su un punto o sull'altro.
E' in atto, evidentemente - è chiaro a tutti - un ostruzionismo di vario tipo e di varia motivazione.
Il Gruppo Comunista su questo ostruzionismo non entra nel merito perché non ci sembra questo lo strumento capace di risolvere il problema lo strumento sta nelle mani dell'intelligenza politica - dimostri di averla della Giunta e della maggioranza, che dovrebbe evitare di farci trovare per ore ed ore, di fronte ad un ostruzionismo di varia natura contro una legge che interessa dei lavoratori. Questo non dovrebbe accadere, per la dignità nostra e per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, che avrebbero il diritto di assistere ad un dibattito serio sui contenuti e privo di lungaggini determinate unicamente dall'incapacità della Giunta di gestire una materia difficile e complessa come la sanatoria.
Di fronte a questa situazione, il Gruppo Comunista abbandona quest'aula, anche per otto minuti, perché non pensiamo che sia questo il modo di portare a soluzione il problema di una sanatoria; problema difficile che, gestito in questo modo, porta ad irrigidimenti e ad una situazione che ne ritarda e ne rende più difficile la soluzione.
Per questo motivo, per protesta contro questa insufficienza di intelligenza politica ed amministrativa della Giunta regionale, noi usciamo dall'aula.



(I Consiglieri del Gruppo Comunisti Italiani abbandonano l'aula)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, dopo l'intervento, che ho seguito con attenzione, del Consigliere Chiezzi, ritengo che ci debba essere da parte della Giunta una riflessione attenta rispetto a questa legge rinviata dal Governo.
Torno a ripetere quanto ho già avuto modo di dire all'inizio. Il ragionamento che noi facciamo, e che vede bloccata l'aula su questa legge fa unicamente riferimento ad una questione di giustizia e di equità.
In genere, quella delle sanatorie è una materia estremamente delicata abbiamo visto da parte del Commissario del Governo una risposta puntuale e precisa rispetto all'approvazione del disegno di legge nello scorso mese di luglio. Siamo di nuovo a ragionare su questa legge rinviata dal Commissario del Governo sulla quale penso che occorra fare un ulteriore sforzo. Lo dico perché in questo momento sono consapevole di essere colui che fa la figura nei confronti del personale di essere disattento e forse di giocare su quella pelle di cui parlava il Consigliere Chiezzi. Sono però altrettanto consapevole che, se una legge deve esserci, questa debba rispettare due caratteristiche essenziali che il diritto ci tramanda, ossia quella della generalità e quella dell'astrattezza, e io aggiungo la caratteristica di essere una legge uguale per tutti e non più uguale per qualcuno rispetto ad altri.
Sulla base di questo ragionamento, voglio dichiarare le mie perplessità se la legge dovrà passare in questi termini e con le indicazioni che la Giunta ha dato con le modifiche, così come sono state proposte, agli artt.
1 e 3.



PRESIDENTE

Esauriamo questo emendamento e poi termineremo i nostri lavori poich abbiamo ormai raggiunto l'ora che avevamo previsto per la fine degli stessi.
Pongo in votazione l'emendamento n. 1.12).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 1 voto favorevole e 25 contrari (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri).
I lavori sono aggiornati a domani mattina come da convocazione.



PICCHIONI Rolando

Chiedo la parola.



PRESIDENTE

Ne ha facoltà.



PICCHIONI Rolando

Signor Presidente, proprio per il rispetto che ognuno di noi deve a lei e all'assemblea e per la dignità stessa di questa assemblea, desidererei sapere da lei le intenzioni sue e dell'Ufficio di Presidenza in merito al corso di questa legge. Posso capire tutte le ragioni, i sacri principi dell'astrattezza, dell'universalità e dell'equità della legge, però devo anche dire che questa assemblea democratica si fonda su un diritto inalienabile che è quello della maggioranza. Pertanto, prego lei innanzitutto di far valere il Regolamento per quanto è nella sua potestà e per quanto lei riesce a fare nel garantire a tutti certamente la libertà di espressione, ma anche che questa libertà di espressione debba essere compatibile con la dignità dell'assemblea stessa.
Ora, sull'emendamento numerico, certamente legittimo, che ha presentato il Consigliere Angeleri, lei ha tutte le possibilità datele dal Regolamento di fare un emendamento preclusivo sugli altri 180 emendamenti; solamente che lei lo debba o lo possa applicare, perché se lei avesse fatto votare in maniera positiva l'emendamento che diceva "il giorno 2 gennaio" naturalmente tutti gli altri emendamenti sarebbero stati preclusi. Per Presidente, tocca alla sua intelligenza e tocca soprattutto a lei difendere la sua legge! Lei non può lasciare questa legge in balìa dell'assemblea! E' una sua legge, e questa legge è surrogata da pareri giuridici ben precisi! Sappiamo benissimo che una legge non può coprire tutti i casi della vita che c'è un inizio ed una fine e nell'inizio e nella fine ci sono delle persone che purtroppo rimangono escluse dal concetto generale della legge però lei deve assolutamente garantire quanto ha detto il Consigliere Chiezzi prima, che è quanto condividiamo tutti noi! Ma pensi un po' se qualcuno vuole essere preclusivo nei confronti di una persona piuttosto che nei confronti di un'altra; però lei ha i termini precisi del problema; lei ha sentito tutte le autorità istituzionali che le hanno garantito un percorso e la possibilità che questo percorso possa arrivare alla sua conclusione.
Allora, io non voglio assolutamente precluderla, però le dico semplicemente che domani mattina si deve riprendere l'esame della legge tutti i Capigruppo devono essere concordi, perché naturalmente l'esame della legge mi pare che sia ovviamente preferenziale rispetto a tutte le altre cose che possono succedere al di fuori e dentro quest'aula, a meno che lei non mi dia delle ragioni sufficientemente probanti per cui l'esame di questa legge venga rinviata "sine die", la qual cosa non riuscirei a comprendere né a condividere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, io la richiamo intanto all'impegno assunto dai Capigruppo di terminare i lavori odierni alle ore 18.00.



PRESIDENTE

Se non ci fossero state delle richieste di parola, la seduta sarebbe già terminata.



CAVALIERE Pasquale

Certo, Presidente, ma non sto intervenendo per stigmatizzare il fatto che si sia richiesta la parola dopo le 18, volevo solo richiamarla rispetto a quell'impegno.
Rispetto invece alle questioni poste dal collega Picchioni vi sono delle date di inizio e di fine, poi però ci sono anche delle questioni che travalicano le date e stanno al buonsenso del provvedimento. Sono questioni che di norma, su provvedimenti di questa natura, vengono approfondite in maniera generale, perché questa è la storia di provvedimenti di questa natura istituzionale, e che nella fattispecie non ha visto questo iter.
Credo che questi siano i problemi maggiori perché, come ha ricordato il collega Chiezzi, tutti concordano sulla necessità di sanatoria, ma c'è modo e modo di sanare. Ci sono modi che attengono di più al buonsenso e modi che invece credo non vadano bene perché vanno contro regole minime di decenza.



PRESIDENTE

Dopo l'intervento del Consigliere Angeleri, se non ci saranno altre richieste di parola, darò una brevissima risposta ed aggiorneremo i lavori a domani mattina.



ANGELERI Antonello

Svolgerò un intervento brevissimo anche perché vorrei rispettare l'accordo preso dai Capigruppo di chiudere il Consiglio alle ore 18.00.
Io vorrei che, così come viene rispettato l'accordo di chiudere il Consiglio alle ore 18.00, venisse rispettato anche l'accordo per cui si è tenuto il Consiglio regionale oggi pomeriggio e non si terrà su questo punto specifico dietro mia richiesta il Consiglio regionale domani. Infatti ho chiesto - come chiedono legittimamente tutti i Gruppi e fino adesso è stato accordato - che in mia assenza, avendo presentato degli emendamenti non si discuta domani mattina di questo argomento.



PRESIDENTE

Io voglio dire all'on. Picchioni che la preoccupazione sua che questo provvedimento possa vedere presto la luce è condivisa e credo sia mia come della stragrande maggioranza dei Consiglieri.
L'emendamento a cui lei fa riferimento è un emendamento preclusivo che vorrebbe dire, se ho inteso bene, in buona sostanza accogliere uno degli emendamenti, ma la possibilità che l'aula aveva di accogliere uno degli emendamenti che sono stati discussi non è in mia facoltà, non è nella facoltà del Presidente di imporlo. Ovviamente, se l'aula lo riterrà accoglierà uno degli emendamenti e farà cadere tutti gli altri emendamenti numerici. Non mi risulta che ci sia nel nostro Regolamento, e sarebbe opportuno introdurlo, la possibilità né di far decadere tutti gli emendamenti numerici né, come esiste in altri Regolamenti, la possibilità di votazione solo di alcuni degli emendamenti numerici.
Credo di avere rassicurato l'aula sulla volontà, mia, ma credo anche della stragrande maggioranza del Consiglio, che il provvedimento veda presto la luce.
L'impegno era di chiudere alle ore 18, pertanto...



(Commenti del Consigliere Picchioni)



PRESIDENTE

Sentiamo i Capigruppo e valuteremo.



PICCHIONI Rolando

Indipendentemente dai Capigruppo, ogni singolo Consigliere pu presentare un ordine del giorno per il prosieguo dei lavori, perch l'assemblea è sovrana!



PRESIDENTE

Certo, riprenderemo i lavori alle ore 9.30.



PICCHIONI Rolando

No, no, ma anche su questo argomento!



PRESIDENTE

Certo, certo.



PICCHIONI Rolando

Io non mi sento assolutamente vincolato ad una decisione che non ritengo motivata!



PRESIDENTE

Il Regolamento prevede l'ipotesi di una mozione per proseguire l'esame di questa legge.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rubatto; ne ha facoltà.



RUBATTO Pierluigi

Quando i Capigruppo hanno concordato sul fatto di fare il Consiglio oggi pomeriggio perché il collega Angeleri aveva degli impegni domani, a mio avviso era stato concordato perché si doveva chiudere l'esame di questa legge oggi pomeriggio.



GALLARINI Pierluigi

Si pensava di chiudere.



RUBATTO Pierluigi

Visto che non è chiuso, io chiedo ufficialmente - lo chiederò anche come Capogruppo, se si farà la riunione dei Capigruppo - che domani mattina si proceda sino alla fine di questo provvedimento.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Questo è nelle facoltà di ogni Consigliere: non vedo come si possa negare.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Prendo atto di questa prevaricazione democratica nei confronti del sottoscritto. E' la prima volta che questo accade in un consesso democratico. Fino ad oggi - eventualmente mi si smentisca - tutte le richieste di rinvio avanzate dai Gruppi consiliari che dovevano assentarsi sono state sempre esaudite; io stesso ho acconsentito a far sì che il Consiglio regionale si riunisse oggi, proprio perché ero presente e domani invece non lo sarò.
Prendo atto e denuncerò in tutte le sedi possibili ed immaginabili questo atto di prevaricazione nei confronti di un Gruppo consiliare. E lo denuncerò, perché è la prima volta che questo capita in un consesso democratico.
Non penso che discutere questo provvedimento nei giorni seguenti, e quindi immagino realisticamente la prossima settimana, modifichi sostanzialmente l'iter o l'approvazione dello stesso; non ci sono motivazioni di urgenza tale che giustifichino questa presa di posizione prevaricatrice nei miei confronti.
Ne prendo atto e, ovviamente - torno a ripetere - denuncerò questo comportamento dei colleghi del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

L'esame della legge è sospeso.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
I lavori sono aggiornati a domani mattina alle ore 9,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.12)



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