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Dettaglio seduta n.289 del 08/10/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Bellingeri, Casari Farassino, Mancuso, Marengo, Peano, Riba, Rosso, Spagnuolo e Vaglio.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 442: "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 e disposizioni finanziarie per gli anni 1998, 1999 2000" (seguito) - Presentazione ordine del giorno n. 854


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori con l'esame degli emendamenti relativi all'art. 2 del disegno di legge n. 442, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Emendamento integrativo all'allegato B) presentato dalla Giunta regionale: capitolo n. 11010 + 500.000.000 capitolo n. 2491/E + 400.000.000 capitolo n. 11087 - 2.600.000 capitolo n. 11096 + 2.600.000 capitolo n. 15950 - 100.000.000.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Il capitolo n. 11010 si riferisce alla legge regionale di soccorso che viene finanziato con 500 milioni, prelevando 400 milioni da entrate (dal 2491 che è un capitolo di entrata) e 100 milioni dal capitolo n. 15950 che è un fondo globale, riserva spese obbligatorie. Il 2600 è uno storno interno per finanziare un progetto per lo sviluppo dell'Unione Europea, che chiude i capitoli 11087 e 11096 a zero, cioè senza variazione di risorse.



PRESIDENTE

La Giunta ha dato ulteriori elementi di valutazione.
Non essendoci richieste di parola, pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 24 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astensione.
Emendamento integrativo all'allegato B) presentato dalla Giunta regionale: capitolo n. 20030 + 200.000.000 capitolo n. 27170 - 200.000.000.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Il capitolo n. 20030 è il capitolo dell'area investimento, che supporta la legge regionale esistente come strumenti tecnici per l'informazione. Ad adiuvandum è un ripristino, nell'ambito di un capitolo della Presidenza, di un capitolo che era a zero nella legge regionale esistente (bilancio di previsione 1998).
Si preleva dal 27170, che è il capitolo che finanzia disegni di legge in conto capitale come fondi globali.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 26 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astensione.
Emendamento all'allegato B) presentato dalla Giunta regionale: capitolo n. 11590 - 150.000.000 capitolo n. 11615 - 50.000.000 capitolo n. 11630 - 150.000.000 capitolo n. 11720 - 100.000.000 capitolo n. 11750 - 100.000.000 capitolo n. 11725 + 550.000.000 La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

I cinque capitoli da cui si prelevano i 550 milioni che sono destinati a contributi ad Enti locali sono a sottrazione, quindi il capitolo n. 11590 Pubblicazioni Culturali, il capitolo n. 11615 Patrimonio Culturale, il capitolo n. 11630 Contributi ad Associazioni Culturali, il capitolo n.
11720 Iniziative Culturali e il capitolo n. 11750 Finanziamenti ad Associazioni Culturali promosse direttamente dal Regio, sono un'interna corporis della Direzione Promozioni culturali dell'Assessorato alla cultura.
L'insieme di questi storni, per rendere appunto operativa questa parte nel corso del 1998 va a confluire sul capitolo n. 11725 "Contributi ad Enti Locali".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

In merito a questo emendamento sarebbe bene che l'Assessore competente completasse la spiegazione. Principalmente vorrei conoscere il motivo per cui ha sottratto tutta una serie di poste per farle confluire in un unico capitolo, che è il n. 11725, che mi pare sia attinente ai capitoli che vanno in sottrazione. Il meccanismo mi è un tantino oscuro.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla promozione delle attività culturali e spettacolo

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, ringrazio sentitamente il collega Miglietti che, come dicevo questa mattina, insieme ad altri colleghi della Commissione, è attentissimo osservatore propositivo e positivo delle vicende del mondo della cultura. Faccio riferimento, in particolare, al dibattito svoltosi in occasione dell'assestamento di bilancio, e, ancor prima, a quello sul programma della cultura: in tali occasioni mi impegnai a sostenere una serie di manifestazioni, di iniziative segnatamente indicate ed approvate successivamente dalla Commissione.
Rifacendo i conti, mi sono accorto che tali iniziative non avrebbero potuto essere finanziate da altri capitoli se non da quelli - dai quali preleveremo in diminuzione - riferiti ad acquisti e produzione di pubblicazioni, e spese per funzionamento istituti bibliotecari, che pur con la cifra prevista in diminuzione hanno capienza sufficiente per mantenere totalmente l'attività.
Invece, il capitolo n. 11725, senza questa "trasfusione di sangue" non avrebbe contenuto abbastanza sostanza per poter realizzare le iniziative rispetto alle quali mi ero impegnato in Commissione.
Mi scuso della presentazione in aula dell'emendamento - anche se ne avevo accennato in I Commissione; emendamento presentato per consentire all'Assessorato di mantenere integralmente gli impegni assunti in sede di Commissione, nella direzione indicata.
I capitoli in diminuzione non patiscono, non vanno sotto il livello dell'anno scorso, riuscendo a garantire lo stesso numero di pubblicazioni il capitolo in aumento, invece, consente di mantenere fede a quanto detto in Commissione, premessa per il parere positivo della stessa sul programma di attività. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, intervengo sulla frase dell'Assessore Leo: "trasfusione di sangue". Una trasfusione di sangue prevede una situazione negativa: la mancanza di sangue, appunto. Se fossimo alla vigilia della presentazione del bilancio preventivo, lei, Assessore avrebbe potuto benissimo parlare di possibile trasfusione, nel verificare i capitoli destinati alla cultura scarsamente riempiti dall'Assessore al bilancio.
Dopo gli interventi in gran parte della minoranza per far sì che i suoi capitoli fossero rimpinguati, forse si dovrebbe parlare di "vasi capillari": si passa da una parte all'altra, ma sempre di cultura si tratta.
Mi sembra una precisazione dovuta; di "trasfusione di sangue" poteva parlare con l'Assessore al bilancio in sede di proposte per il bilancio preventivo; in questo momento, non si può parlare che di vasi capillari.



LEO Giampiero, Assessore alla promozione delle attività culturali e spettacolo

Accetto e ringrazio per la correzione scientifica.



MONTABONE Renato

Non è scientifica, è politica.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 26 voti favorevoli e 10 astensioni.
Emendamento integrativo all'allegato B) presentato dalla Giunta regionale: capitolo n. 11894 - 420.000.000 capitolo n. 11905 + 420.000.000 La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Si tratta di semplice errore materiale commesso questa mattina, nella velocità della predisposizione del documento, nell'ambito dell'emendamento di 4 miliardi e 950 milioni, già approvato relativamente al settore assistenza.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 26 voti favorevoli, 10 contrari e 1 astensione.
Emendamento integrativo all'allegato B) presentato dalla Giunta regionale: capitolo n. 11810 + 700.000.000 capitolo n. 11820 + 300.000.000 capitolo n. 11620 - 150.000.000 capitolo n. 11610 - 100.000.000 capitolo n. 15950 - 750.000.000 La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

I capitoli 11810 e 11820 sono relativi alle attività di rete decentrate del Teatro Regio; il capitolo n. 11620 è relativo al sistema bibliotecario il capitolo n. 11610 è relativo alle attività culturali; infine, il capitolo n. 15950 è relativo al fondo spese obbligatorie, che fungono a pareggio dell'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, credo non sia possibile, ma sarebbe utile, almeno per quanto ci riguarda, che l'emendamento in esame fosse scisso. Sarebbe infatti troppo difficile rimettersi a ripensare il tutto.
Intanto, non riusciamo a capire perché sul capitolo n. 20020 invece di 200 milioni, ne siano stati iscritti 150 - si tratta del capitolo relativo alla valorizzazione dei luoghi della Resistenza.



PRESIDENTE

Consigliere Miglietti, stiamo esaminando l'emendamento al capitolo n.
11810.



MIGLIETTI Franco

Emendamento al capitolo n. 11810? Avete proprio il piacere di farci "tribolare"!



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Non volutamente, collega. L'emendamento "carica" i due capitoli, il n.
11810 e il n. 11820, alimentandoli con tre capitoli di spesa in diminuzione per pari entità.
Facciamo una piccola ripetizione: due capitoli in entrata - 11810 e 11820 - che sono le attività dirette e decentrate del Regio, vengono alimentate in diminuzione per pari entità dai capitoli 15950 (Riserve spese obbligatorie) e dai capitoli 11610 e 11620 che sono rispettivamente attività culturali e attività relative ai sistemi bibliotecari.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
Emendamento integrativo all'allegato B) presentato dalla Giunta regionale: capitolo n. 20020 + 150.000.000 capitolo n. 15910 - 1.417.790.000 capitolo n. 15950 + 1.217.790.000 capitolo n. 27170 - 16.491.112.200 capitolo n. 27167 - 8.821.190.000 capitolo n. 2700/E - 25.512.302.200.
Informo che sono state apportate le seguenti correzioni: capitolo n. 15950 - 1.267.790.000 capitolo n. 2700/E - 25.412.302.200 La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

L'unica parte politica dell'emendamento è l'incremento che si aggiunge al preesistente stanziamento di 200 milioni attivo sulla legge previsionale 1998 sui luoghi storici della Resistenza. Tutti gli altri movimenti sono la quadratura dei fondi globali (15910 e 15950) di spesa e i capitoli 27167 e 27170 sono di investimento. Rispetto al 2700/E è la quadratura sulla base dei mutui.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Le chiediamo, signor Presidente, di porre in votazione separata il capitolo n. 20020 dalla parte tecnica della manovra dell'emendamento perché così ci sentiamo più liberi, altrimenti dovremo studiare per due giorni che cosa significa "manovra tecnica".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Se ho colto l'esigenza rappresentata dal Consigliere Miglietti possiamo sdoppiare l'emendamento.
Pertanto, vi è un altro emendamento, che ora firmo e consegno, che incrementa il capitolo n. 20020 di 150 milioni a fronte di un pari decremento del capitolo n. 15950, che è un fondo globale, per 150 milioni.



PRESIDENTE

L'emendamento presentato dalla Giunta regionale recita: il capitolo 20020 è incrementato di 150 milioni e il capitolo 15950 è decrementato di 150 milioni.
La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Il Gruppo di Alleanza Nazionale voterà contro questo emendamento perch riteniamo che i soldi stanziati per gli Istituti storici per la Resistenza e per tutte le altre manifestazioni connesse all'attività del Comitato siano decisamente sufficienti.
Quindi non ci sentiamo assolutamente di aderire a questo tentativo direi anche molto speculativo, perché mettere 150 milioni è proprio la testimonianza di "fede". Mi sembra una cifra, tra l'altro, talmente bassa che vuole rimarcare soltanto una differenza.
Visto che noi ai segnali non crediamo, ma crediamo alla sostanza delle cose, fermo restando quanto ho detto prima, il Gruppo di Alleanza Nazionale voterà contro questo emendamento.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento relativo ai capitoli 20020 e 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 30 voti favorevoli, 4 contrari e 3 astensioni.
Pongo in votazione la parte restante dell'emendamento che riguarda i capitoli 15910, 15950, 27170, 27167 e 2700/E.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 24 voti favorevoli e 11 contrari.
Si proceda alla votazione dell'art. 2 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 voti favorevoli 24 voti contrari 9 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 Emendamento all'allegato C) presentato dalla Giunta regionale: il capitolo n. 11880 è aumentato, per l'anno 1999, di L. 200 milioni contestualmente il capitolo n. 12124 è diminuito, per l'anno 1999, da L.
900 milioni a L. 700 milioni.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Si tratta di un emendamento che tocca due capitoli dell'area socio assistenziale. Credo che l'Assessore D'Ambrosio possa contribuire a spiegare il contenuto tecnico dell'emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore all'assistenza

Il capitolo n. 11880 è aumentato per l'anno 1999 di 200 milioni.
Contestualmente però il capitolo n. 12124 è diminuito per l'anno 1999 da 900 milioni a 700 milioni. Il capitolo n. 11880 attiene alle spese per attività di informazione progetti nel settore socio-assistenziale e, in particolare, è utilizzato per fare partire i corsi di formazione all'interno delle carceri.
In merito al capitolo n. 12124 "Contributi a favore delle cooperative sociali per la realizzazione di progetti e sviluppo, art. 14 L.R. n. 18/94" sono sufficienti, alla luce delle richieste effettuate, 700 milioni già a bilancio per il 1997.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto all'unanimità dei 35 Consiglieri presenti.
Emendamenti all'allegato C) presentati dalla Giunta regionale: 1) Anno 1999 capitolo n. 27170 + 34.290.000.000 capitolo n. 27167 - 32.750.000.000 capitolo n. 2700/E + 67.040.000.000.
2) Capitolo n. 27160 1999: + 120.000.000.000 2000: + 120.000.000.000 capitolo n. 2700/E 1999: + 124.000.000.000 2000: + 124.000.000.000 capitolo n. 26300 1999: + 2.000.000.000 2000: + 2.000.000.000 capitolo n. 11014 1999: + 2.000.000.000 2000: + 2.000.000.000.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Questi emendamenti sono per la copertura dei mutui, 2700 in entrata in entrambi i capitoli, il primo per la manovra del 1999, da fondi globali per 67 miliardi e 40 milioni, e il secondo per coperture, come illustrato questa mattina, della manovra relativa al FIP. Sto illustrando contestualmente i due emendamenti perché hanno la stessa struttura. Sono anche aggiunti 2 miliardi sul capitolo 26300 relativo alle barriere architettoniche - come ho illustrato questa mattina - e 2 miliardi nel 1999 e nel 2000 sul capitolo 11014 relativo alla sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Grazie, Presidente. Apprezzo lo sforzo e voteremo a favore di questo emendamento, fatto salvo quanto abbiamo affermato questa mattina in merito all'emendamento da noi presentato di 240 miliardi e all'altro emendamento in cui si chiede che siano spostate le cifre sui disegni di legge. Voteremo a favore, tenendo anche conto dell'intervento svolto questa mattina relativamente al mantenimento complessivo della legge sul FIP. Grazie.



PRESIDENTE

Pongo in votazione il primo emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione il secondo emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
Emendamenti all'allegato C) presentati dalla Giunta regionale: entrate 1998 - capitolo n. 2700 uscite 1998 - capitoli 10880, 10940, 14600, 20480, 20544, 20546, 20574 20576, 20640, 20667, 20673, 26860, 27190.
Il testo integrale dei documenti è conservato agli atti.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Si tratta della ricapitolazione a seguito dei lavori della Commissione relativamente agli anni 1999/2000 sui vari capitoli illustrati (assistenza e spesa corrente investimento). Credo che varrebbe la pena, se ce ne sono di rispondere a domande specifiche, altrimenti lo votiamo.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di parole, pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 25 voti favorevoli e 9 astensioni.
Emendamento all'allegato C) presentato dai Consiglieri Riba, Miglietti Vindigni e Papandrea: la dotazione del capitolo n. 27160 è determinata per l'anno 1999 in 240.000 milioni. Alla copertura degli oneri si provvede mediante aumento di pari importo del capitolo n. 2700/E.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Credo che l'emendamento sia già stato ampiamente illustrato. Lo manteniamo ad onor di firma, perché questa è la nostra posizione pur avendo votato a favore della modifica introdotta dalla maggioranza.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 8 voti favorevoli e 23 contrari.
Si proceda alla votazione dell'art. 3 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 voti favorevoli 24 voti contrari 8 astensioni 1 L'art. 3 è approvato.
ART. 4 Emendamento presentato dalla Giunta regionale: l'allegato D "Devoluzioni sull'esercizio 1998" al disegno di legge n. 442 è sostituito dall'allegato al presente emendamento, il cui testo originale sarà allegato agli atti.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 25 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astensione.
Si proceda alla votazione dell'art. 4 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 25 voti contrari 9 astensioni 1 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 25 voti contrari 9 astensioni 1 L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 25 voti contrari 9 astensioni 1 L'art. 6 è approvato.
ART. 7 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 25 voti contrari 9 astensioni 1 L'art. 7 è approvato.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 7 aggiungere il seguente nuovo articolo: "Art. 7/1 - Integrazione dell'autorizzazione a contrarre mutui.
1. In applicazione dell'art. 48 della L.R. n. 55/81 e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata la contrazione di mutui per L.
365.868.362.524 a copertura del disavanzo derivante dalla mancata stipulazione di mutui autorizzati a copertura del disavanzo 1997.
2. Agli eventuali oneri ricadenti sull'anno 1998 si fa fronte con gli stanziamenti iscritti ai capitoli 15850 e 30070 i cui stanziamenti, se necessario, vengono integrati mediante prelievo dal fondo di riserva per le spese obbligatorie.
3. Gli eventuali mutui saranno stipulati alle condizioni indicate dall'art.
6 della L.R. n. 14/98.
4. Agli oneri per gli anni 1999 e successivi, valutati in L. 32 miliardi si provvede adeguando gli stanziamenti dei capitoli 15850 e 30070 come segue: capitolo 15850 + L. 29 miliardi capitolo 30070 + L. 3 miliardi.
La relativa copertura finanziaria è assicurata da riduzione di pari importo del capitolo n. 27190 del bilancio pluriennale per l'anno 1999 e successivi. 5. L'autorizzazione a contrarre mutui per l'anno 1998 di cui all'art. 6 della L.R. n. 14/98 è incrementata di L. 35 miliardi.
6. Agli oneri derivanti dall'ammortamento dei mutui indicati al precedente comma quinto, valutati in L. 4.000.000.000, si provvede come indicato al comma quinto dell'art. 6 della L.R. n. 14/98. Agli eventuali oneri ricadenti nell'anno 1998 si provvede come indicato al comma sesto del citato art. 6 della L.R. n. 14/98. L'allegato A) di cui al comma secondo del citato articolo viene sostituito dall'allegato 1) al presente articolo.
7. Ai maggiori oneri per l'ammortamento dei mutui previsti per gli anni 1999 e 2000 si provvede mediante l'utilizzo degli stanziamenti iscritti alla voce 'Oneri non ripartibili' del bilancio pluriennale 1998/2000".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 25 voti favorevoli, 10 contrari e 1 astensione.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 7 aggiungere il seguente nuovo articolo: "Art. 7/2 - Fondo per la minore produzione dei rifiuti.
1. Le somme iscritte in bilancio quale fondo per la minore produzione di rifiuti possono essere utilizzate a partire dall'anno 1999 anche per le concessioni del concorso nel pagamento degli interessi per iniziative finalizzate ai sensi ed in applicazione della L.R. n. 59/95.
2. Nel bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 viene istituito apposito capitolo".
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore regionale

Con questo emendamento ampliamo la possibilità di contribuzione prevista dalla L.R. n. 59 poiché la stessa non prevedeva contributi in annualità, ma solo contributi in conto capitale.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 25 voti favorevoli e 11 astensioni.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 7 aggiungere il seguente nuovo articolo: "Art. 7/3 - Finanziamento FIP.
1. Il comma quarto dell'art. 11 della L.R. 18/10/1994 n. 43 (Norme in materia di programmazione degli investimenti regionali) è soppresso e sostituito dal seguente: '4. Le disponibilità del FIP vengono quantificate in sede di predisposizione del bilancio annuale di previsione'".
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Il pensiero della Giunta è assolutamente chiaro e l'abbiamo già dibattuto a fronte di altri emendamenti. Il dispositivo dell'emendamento che modifica un articolo della L.R. n. 43, recita: "Le disponibilità del FIP vengono quantificate in sede di predisposizione del bilancio annuale di previsione". Ne abbiamo già discusso prima, abbiamo qualche preoccupazione e ci auguriamo che si possa approfondire nel merito, anche se sicuramente si approfondirà in sede di bilancio preventivo per quanto riguarda il 1999.
Il nostro voto è contrario.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 25 voti favorevoli, 11 contrari e 1 astensione.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 7 aggiungere il seguente nuovo articolo: "Art. 7/4 - Spese obbligatorie.
1. L'elenco dei capitoli delle spese obbligatorie e d'ordine di cui alla L.R. n. 14/98 è sostituito dall'elenco allegato al presente articolo".
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Come avevo già spiegato in sede di definizione complessiva dell'emendamento, si tratta di un articolo che riduce l'accesso ai capitoli dei fondi spese obbligatorie, lasciando l'accesso all'allegata tabella togliendo tutte quelle oggi in vigore come dalla legge di previsione 1998 motivate a suo tempo dalla necessità di aumentare l'accesso ai fondi spese obbligatorie, quando c'era la necessità di porre dei capitoli a zero (novembre 1997). Terminata la necessità, si riduce l'accesso al capitolo autorizzando oggi quelli successivi, che sono circa la metà, forse il 40 dei precedenti.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 25 voti favorevoli e 11 astensioni.
Emendamento presentato dai Consiglieri Vindigni, Miglietti, Riba e Papandrea: è inserito il nuovo art. 7 bis.
"L'elenco n. 4, collegato al capitolo n. 15910 del bilancio 1998, subisce le seguenti variazioni: - alla voce disegno di legge Trasporti corrisponde uno stanziamento di L. 5 miliardi la voce disegno di legge Somatostatina viene soppressa con azzeramento dello stanziamento alla voce disegno di legge Deleghe corrisponde uno stanziamento di L.
2.500 milioni viene aggiunta la voce disegno di legge Sviluppo Sociale Urbano con uno stanziamento di L. 3 miliardi viene aggiunta la voce disegno di legge Promozione di nuova imprenditoria con uno stanziamento di L. 1 miliardo viene aggiunta la voce disegno di legge Aiuto alla progettazione e realizzazione dei Patti territoriali con uno stanziamento di L. 1 miliardo".
Tale emendamento viene ritirato dai proponenti.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 7 aggiungere il seguente nuovo articolo: "Art. 7/5 - Fondo per provvedimenti legislativi in corso di approvazione.
1. L'elenco n. 4 di cui all'art. 12 della L.R. n. 14/98 è sostituito con l'elenco n. 4 di cui alla presente legge.
2. La copertura finanziaria dei disegni di legge per i quali è prevista la riduzione sull'anno 1998 è assicurata da una pari disponibilità sul capitolo n. 15910 del bilancio 1999. Tale elenco per il 1999 è integrato dal disegno di legge 'Interventi per la danza' per L. 800.000.000.
L'accantonamento per il disegno di legge 'Deleghe' è aumentato di L. 1.500 milioni. Sono aggiunti i seguenti disegni di legge: disegno di legge 'Sviluppo sociale urbano' L. 200.000.000 disegno di legge 'Aiuto alla progettazione dei Patti territoriali' L.
1.000.000.000".
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Io non ho il testo completo dell'emendamento; quello che ho io si ferma al disegno di legge sulla danza.



PRESIDENTE

Gliene faccio avere subito una copia.



SAITTA Antonino

Visto che non lo fa la Giunta e nessuno degli Assessori - e ho la sensazione che votiamo questa modifica all'elenco n. 4 senza una grande attenzione - vorrei far notare ai colleghi, che hanno una certa sensibilità verso alcuni disegni di legge che sono stati preparati in passato e che sono all'esame delle Commissioni, come questo elenco n. 4 sconvolga totalmente quanto si intendeva realizzare.
Il primo fatto che salta agli occhi è che eliminiamo alcuni progetti di legge, riduciamo le risorse ed introduciamo il disegno di legge per la danza.
Colleghi Cotto e Leo, per la famiglia, nell'elenco n. 4) del disegno di legge della Giunta erano previsti 5 miliardi; tale stanziamento viene ridotto, infatti abbiamo: "Interventi per la famiglia: 100 milioni". Cento milioni, Assessore Leo! Non so cosa voglia fare l'Assessore Burzi con 100 milioni, forse una festa con i familiari del Consiglio regionale! Può fare soltanto questo! Si introduce, quindi, un disegno di legge sulla danza - non è una polemica verso i presentatori poiché sicuramente avranno delle motivazioni che deve ancora essere esaminato, mentre si riduce il finanziamento ad un disegno di legge che è all'esame della Commissione: 800 milioni per la danza; 100 milioni per la famiglia.
E' questo il grande ruolo del centro all'interno della Giunta? Ancora: per il disegno di legge sulle deleghe, nell'elenco n. 4), era previsto 1 miliardo; qui ci sono 50 milioni. Che senso hanno 50 milioni? Cosa si fa? Si finanzia un disegno di legge sulle deleghe per 50 milioni? Sul Museo della Deportazione erano stanziati 200 milioni; qui abbiamo 50 milioni. E' stato ridotto il Museo, si fa un piccolo Museo, un Museo da piccola deportazione? E via di questo passo: si mantengono cinque disegni di legge nell'elenco per un importo di 50 milioni, che è un po' una dichiarazione di sconfitta politica. E' meglio che la dichiarazione sia più completa.
Perché 50 milioni per il Museo della Deportazione e 800 milioni per la danza? E' questa la sensibilità sociale verso questi problemi? Non sarebbe stato più conveniente affermare la volontà di mantenere i 5 miliardi e fare in fretta per l'approvazione del disegno di legge sulla famiglia rinunciando alla danza? Io non so se i colleghi conoscono il disegno di legge sulla danza; per la famiglia abbiamo discusso, la danza non mi pare una grande priorità.
Il mio intervento è anche per richiamare al contenuto delle decisioni che stiamo assumendo; credo sia più logico eliminare alcuni disegni di legge. Cinquanta milioni per le deleghe: ma cosa deleghiamo, cosa facciamo? E' per il finanziamento di un disegno di legge? Ma quale disegno di legge esiste con 50 milioni? Anche riguardo alla specializzazione post-universitaria per la Pubblica Amministrazione si era partiti con 500 milioni, ma viene mantenuto - lo dico al Presidente Deorsola che aveva seguito la questione - con 50 milioni. Ma che specializzazione post-universitaria facciamo? Questo è un corso di formazione professionale! Gli Assessori, i colleghi, sanno di questo fatto? Chiedo che, prima di votare, si spieghi il motivo per il quale è stata fatta la scelta di preferire, ad esempio, la danza alla famiglia soprattutto da parte di chi ha sempre sostenuto quest'ultima realtà.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Temo che l'intervento del Consigliere Saitta sia poco comprensibile perché, probabilmente, a causa della difficoltà di lettura - di cui continuo a scusarmi, nei riguardi dei colleghi, d'altronde la manovra è complessa - sfugge un punto.
Il capitolo n. 15910 è ridotto a queste cifre per il 1998, cioè fino al 30 novembre, ed è riproposto integralmente per le stesse voci, a cui si aggiungono con gli stessi importi originariamente previsti, né una lira più, né una lira meno. Quindi, scegliendo un esempio - e valga per tutti se il Consiglio regionale, come io auspico da molto, vorrà dare corso al disegno di legge sulla famiglia, questo sarà finanziabile immediatamente per l'importo totale previsto, evidentemente come tutti gli altri disegni di legge.
Quindi, non c'è alcuna scelta politica di riduzione di alcun disegno di legge, tranne quello sulla Somatostatina, che, accogliendo anche un'istanza della minoranza - peraltro era già un suggerimento dell'Assessore D'Ambrosio - è stato eliminato in quanto non aveva più necessità di iter legislativo.
Tutti gli altri vengono integralmente mantenuti, dando spazio al lavoro che le Commissioni consiliari vorranno fare; per il 1998 viene mantenuto il provvedimento di legge che l'ambizione di questo Consiglio, di cui mi onoro di far parte, spera ancora di riuscire a rendere disponibile: quello sulle misure flessibili.
Tutti gli altri rimangono, per voce e per entità, nel 1999. A questi si aggiunge circa un miliardo e mezzo, perché l'attenzione di questa Giunta è far sì che l'impianto Bassanini, che è in ritardo per enne motivi (una volta discusso l'assestamento di bilancio finalmente potremo discutere anche l'inizio dell'applicazione dell'impianto), venga discusso e portato a 2 miliardi e mezzo, aggiungendo, ad accoglimento esplicito di un emendamento del Gruppo DS, due disegni di legge riguardanti la progettazione dei Patti territoriali e lo sviluppo locale urbano.
Infine, per quanto riguarda il disegno di legge sulle iniziative della danza, sul cui merito lascio all'Assessore alla cultura, che molto meglio di me ha competenze, e a quella parte significativa della minoranza che anche in quest'aula l'ha sollecitato unitamente alla maggioranza, l'iter del disegno di legge lo seguiremo in VI Commissione, per i membri, e in Consiglio regionale quando vi arriverà.



PRESIDENTE

Chiedo alla cortesia dei colleghi la sospensione di due minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.44 riprende alle ore 16.49)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

C'è una cifra nel capitolo n. 15910 alla quale vedo collegato un disegno di legge relativo al Museo della deportazione. Ricordo a me stesso e al Consiglio regionale che è difficile che ci sia un disegno di legge di questo tipo, nel momento in cui non ricordo neanche se abbiamo già votato o dobbiamo ancora votare il Museo dei crimini contro l'umanità.
Mi sembrerebbe strano, sovvertendo magari anche un'indicazione del Consiglio o della maggioranza del Consiglio, che si prevedesse un disegno di legge solo per il Museo della deportazione e non contestualmente per il Museo contro i crimini dell'umanità. Il fatto che il disegno di legge sia stato presentato, ma poi non sia passato da nessuna parte, non mi tranquillizza. Visto che per alcuni disegni di legge sono state stanziate delle cifre, chiederei di impegnare una cifra per il Museo dei crimini contro l'umanità o di aggiungere al capitolo "e Museo dei crimini contro l'umanità", altrimenti le indicazioni consiliari non hanno valore. A questo punto, noi non potremmo votare a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Mi sfugge - e credo che valga la pena di approfondirlo un attimo - il motivo per cui teniamo 100 milioni per gli interventi per la famiglia, 50 per le deleghe, 50 per il Museo della deportazione, 50 per lo Statuto Albertino, 50 per l'usura, 50 per le specializzazioni: in tutto sono 350 milioni. Perché dobbiamo buttare 350 milioni, se vanno in economia? Se lasciassimo un milione credo che avrebbe esattamente lo stesso effetto.
Destiniamo quei 350 milioni al Museo, e se ciò trova il consenso, e il problema mi pare risolto, recuperiamo 350 milioni. Poi se vi sono altre ragioni ci adegueremo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Il lavoro in aula a qualcosa è servito, perché il Consigliere Miglietti tecnicamente ha già dato la risposta che stavo per suggerire: effettivamente 100 milioni o una lira servivano come titolo di memoria, di impegno politico preso e che a nessun titolo si voleva disattendere.
Aggiungo anche che nella dizione di quanto avverrà sugli esercizi 1999/2000 in questa sede, e poi eventualmente sul bilancio di previsione non utilizzeremo più soltanto la voce "DDL" (come avvenne nel mese di maggio per l'approvazione del bilancio 1998), ma, come già discusso anche con le minoranze, utilizzeremo la voce "DDL-PDL", per evidenziare con maggior chiarezza la doppia possibile provenienza di un provvedimento di legge.
Questo è un modo talora molto impegnativo, dal punto di vista tecnico di gestire impegni politici, non è l'unico, a mio avviso questo è oneroso non necessariamente solo per la maggioranza. Proprio per questo se c'è intesa si può benissimo, all'interno della stessa cifra totale, ritagliare uno spazio con l'impegno politico per quanto attiene al suggerito Museo contro i crimini dell'umanità che il Consigliere Ghiglia ricordava.
Questo, evidentemente, se c'è da parte della maggioranza, come auspico e credo...



(Interruzione dai banchi dell'opposizione)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ma non c'è neanche il disegno di legge; ci sono altri disegni di legge.
Quando abbiamo costruito questo meccanismo, Consigliere Saitta, non lo citammo in funzione di disegni di legge esistenti, perché buona parte dei disegni di legge che oggi sono in corso lavori al momento in cui approvammo il bilancio di previsione 1998 non erano tali.
Ne cito uno, per esempio quello sull'usura; credo che lo stesso Statuto Albertino, al momento dell'approvazione, non fosse un disegno di legge altri lo sono diventati in corso lavori. Questo è nato come uno dei modi alternativo ad altri ordini del giorno, di evidenziare impegni politici.
Se così è nato, credo che con la stessa logica - se esiste una volontà politica - si possa, non all'interno del 1998 per evidenti possibilità temporali, ma del 1999, senza modificare i totali, aggiungere una riga per competenza come suggeriva il Presidente di Alleanza Nazionale.



MIGLIETTI Franco

Come recuperiamo questi 350 milioni?



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ci sono due possibili soluzioni e chiedo ai Capigruppo della maggioranza di dirmi quali preferiscono...



(Interruzione del Consigliere Chiezzi)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Tendenzialmente ho un naturale riferimento verso la mia maggioranza, se questo è ancora consentito.



(Proteste del Consigliere Chiezzi)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

L'ho chiesto legittimamente perché la proposta è arrivata... Io non chiedo alcuna sospensione, se il Consigliere Chiezzi mi consente di ultimare l'intervento, perché questa proposta è arrivata da un Capogruppo dell'attuale maggioranza. In tal senso, chiedevo che mi esplicitasse, se voleva, una di queste due alternative: una di aggiungere una dizione "Museo della deportazione e", "contro i crimini dell'umanità", che è una possibile soluzione non modificando l'impianto o aggiungere una riga ad hoc, come mi pare si stia suggerendo, che implica la Giunta di una riga e per una parte del totale. Mi pare che questa sia la scelta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Assessore, oggi è lei sotto tiro. Lascerò ad altri le considerazioni sulla parte politica di ciò che è avvenuto nel dialogo fra lei e i Consiglieri Ghiglia e Chiezzi. Adesso parliamo di numeri: questi 350 milioni li recuperiamo oppure no?



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Nel 1998?



MIGLIETTI Franco

Sì.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Nel 1998, qualora fossero recuperabili - ma non credo proprio come temporalità - credo che li potremmo mettere tranquillamente nel fondo riserve spese obbligatorie, cioè il Consigliere Miglietti sta dicendo di lasciare una lira e togliere queste voci.



MIGLIETTI Franco

Scusi, Assessore, 350 milioni non cambiano nulla all'interno del calderone. Piuttosto di lasciarli lì, mettiamo un milione per memoria perché rimangano le voci dei disegni di legge e i 347 milioni li aggiungiamo - come richiesto dal Consigliere Saitta - allo sport di base che mi pare potrebbe essere una soluzione equa, signorile ed intelligente al quale sono già destinati 4 miliardi e mezzo circa. C'è già un miliardo per l'attività di base, facciamo un miliardo e 350 milioni. D'accordo?



PRESIDENTE

Per la comprensione del verbale le chiedo di riassumere.



MIGLIETTI Franco

Chiarisco tutto. Con l'emendamento aggiornato, nell'elenco n. 4) sono rimasti a memoria 100 milioni per interventi per la famiglia, 50 milioni per deleghe, 50 milioni per il Museo per la deportazione, 50 milioni per lo Statuto albertino - Manifestazioni alfieriane, 50 milioni per l'usura e 50 milioni per specializzazioni post-universitarie per la Pubblica Amministrazione. Esiste un motivo per cui abbiamo fatto tutto questo marchingegno per annullare l'elenco n. 4) del bilancio di previsione con un emendamento su cui abbiamo ragionato tutti insieme. Anche se approvassimo domani questo disegno di legge - il che è impossibile perché non ce n'è nessuno che riesca ad accelerare questo iter e a far approvare il provvedimento domani, lunedì o martedì - occorrono comunque 30 giorni per l'approvazione della legge da parte del Commissario del Governo, e quando il testo ritorna deve avere una destinazione e quindi ci vuole un provvedimento di Giunta, oppure un impegno già previsto nella legge. Tutto ciò è matematicamente impossibile, anzi garantito dall'Assessore Burzi, che se dicesse che ciò potrebbe avvenire entro il 30 novembre se ne assumerebbe tutte le responsabilità. Se l'impegno non è mantenuto entro il 30 novembre tutte queste somme vanno in economia, spariscono e bisogna ricominciare da capo.
Pertanto, si è presentato questo emendamento, in cui si dice che i 5 miliardi per la famiglia e gli 800 milioni per la danza, cioè tutto l'elenco n. 4) così com'è, aumentato di un miliardo e mezzo per quanto riguarda le deleghe, degli 800 milioni per il disegno di legge sulla danza dei 2 miliardi del disegno di legge della riqualificazione urbana e dell'altro disegno di legge relativo alla progettazione dei Patti territoriali, vengono portati, esattamente con questa motivazione, nel 1999 compatibilmente con le disponibilità di bilancio. In questo modo, nel 1999 appena approvato il bilancio, sarebbe possibile partire con l'approvazione dei disegni di legge o con le proposte di legge e relativo iter, senza alcun pericolo che i soldi spariscano.
Pertanto, chiedo il motivo per cui dobbiamo tenere all'interno dell'elenco n. 4) 350 milioni che sappiamo di perdere, e che, a sentire l'Assessore Racchelli, non riescono a soddisfare tutte le esigenze. Allora diamo 350 milioni a Racchelli, così va in giro a fare un po' di presenzialismo e a dare qualche contributo. Dato che è Assessore da poco tempo, avrà così 350 milioni in più per acclararsi, facendo un'operazione meritoria, perché la promozione sportiva di base è una delle attività di competenza regionale da sostenere. Noi siamo d'accordo su questa proposta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ineccepibile quanto affermato dal Consigliere Miglietti. Non so se si tratti di 350 o 344 milioni, comunque non fa differenza. Cogliendo in parte quanto era stato detto anche dal Consigliere Saitta, suggerirei di fare un emendamento che sottragga 344 o 340 milioni - l'importante è il significato dell'operazione - e li carichi sul 12590, il capitolo di spesa suggerito poc'anzi dal Consigliere Miglietti e ripreso precedentemente dal Consigliere Saitta sulle attività di base della legge n. 93. Quindi suggerirei tecnicamente di approvare questo emendamento e di preparare un emendamento successivo, che tolga da quest'ultimo, una volta approvato, 340 milioni e li porti sul capitolo 12590.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore allo sport e tempo libero

A seguito di questo ulteriore fondo che va su questo capitolo, credo che si riuscirà a realizzare quel percorso che ci aveva già convinti a finanziare le necessità dello sport di base e della promozione dello sport in generale. Umilmente ringrazio, a parte il presenzialismo, che comunque faccio lo stesso!



PRESIDENTE

Informo che è stato presentato dalla Giunta regionale un emendamento all'elenco n. 4 che modifica tutte le cifre in L. 1.000.000, relativo al capitolo n. 15910.
Inoltre, è stato presentato dalla Giunta regionale il seguente emendamento consequenziale alla precedente modifica: il capitolo n. 12590 è aumentato di L. 344 milioni. Il capitolo n. 15910 è ridotto di L. 344 milioni.
Il Consigliere Ghiglia ha presentato il seguente subemendamento: al capitolo n. 15910, dopo le parole "Museo della deportazione" aggiungere le parole "Museo dei crimini contro l'umanità".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 37 voti favorevoli (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Noto che, rispetto alla proposta originaria, è prevalso nell'Assessore un atteggiamento di maggiore responsabilità, nel senso che, con questo accoglimento, ha certificato l'incapacità complessiva di approvare dei disegni di legge. Quindi, aver inserito un milione o 10 milioni significa che nessuno dei disegni di legge previsti nel capitolo n. 15910 ha trovato attuazione. Forse troverà attuazione nel 1999, così come avrebbe dovuto trovare attuazione nel 1995, nel 1996 e nel 1997; infatti, alcune questioni si trascinano da anni.
Questa indicazione soddisfa il Consigliere Ghiglia, in quanto ha riscontrato l'approvazione della sua proposta per il 1999; vorrei chiedere al Consigliere Ghiglia se è soddisfatto del risultato ottenuto. La modalità di portare sul 1999 tutto ciò che non si è riusciti a fare nel 1998 e di aggiungere ad esso, in fase di assestamento del 1999, alcuni disegni di legge, riduce lo spazio di manovra del 1999, nel senso che stiamo irrigidendo il bilancio (di questo spero che l'Assessore sia consapevole).
Poiché alcuni disegni o proposte di legge condivisi da gran parte del Consiglio (penso a quella sulla collina e alle tantissime altre proposte depositate) difficilmente potranno trovare applicazione, perché ricordo che la massa di manovra (cioè il capitolo n. 15910) nel 1998 era di 23 miliardi e 900 milioni e con questa prenotazione di risorse per il 1999 (dalla danza, ai Patti, al Museo, ecc.) si arriva ad una prenotazione di quasi 30 miliardi - è questo l'ordine di grandezza - vuol dire che il bilancio di previsione del 1999, nel momento in cui sarà discusso, difficilmente potrà finanziare altri disegni di legge.
L'irrigidimento è un fatto reale. Non voglio dare lezioni a nessuno; si tratta di mantenere la libertà di scelte politiche nel bilancio di previsione 1999. Questo sarebbe stato molto più utile per fare una manovra di bilancio. Dopodiché faremo la stessa constatazione per la parte relativa agli investimenti e ci accorgeremo che il bilancio di previsione del 1999 diventerà una pura e semplice operazione ragionieristica di aggiornamento delle spese correnti in base all'inflazione. Approvare, dunque l'emendamento, mi sembra logico e sensato, perché prende atto di un'incapacità, ma sul piano complessivo dell'operazione irrigidisce la discussione ed il confronto del bilancio di previsione per il 1999.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Solo un commento di politica amministrativa su quanto afferma il Consigliere Saitta, perché ritengo dica cose che non sono imputabili specificamente se non al Consiglio. Le motivazioni sono le seguenti: mentre per una posta di bilancio, sia essa di spesa o di capitale, assegnata ad una direzione delega - che è la gran parte della struttura di bilancio - è assolutamente corretto esaminare nelle sedi competenti (la I Commissione il Consiglio, consuntivo o preventivo) la capacità di impegno e di liquidazione delle stesse, perché questo è un indice di efficienza, non confondendo poi, come in altri momenti è avvenuto (sono certo in totale buona fede), le somme non impegnate rispetto ai residui passivi che attengono ad indici di efficienza diversi (una di natura politica, l'altra di natura contabile-ragionieristica), pur sempre importanti per la macchina, così non è per i DDL e PDL. Infatti - lo dice il termine stesso questi coinvolgono, come è logico, doveroso, legittimo che sia, il Consiglio regionale.
Scegliendo alcuni esempi dai quali il Consigliere Saitta è partito - ad esempio, gli interventi sulla famiglia - credo non possa sfuggire a questo dibattito che non è certamente un fatto di natura politica di maggioranza e, se lo fosse, sarebbe poi da ribadirsi nell'area del Consiglio - quando un DDL diventa tale oppure no. L'iter del Consiglio, cioè, ha una sua sovranità ed una sua autonomia.
Io ho più volte ribadito, non cercando alibi, ma motivo di discussione che i temi della democrazia decidente sono assenti dalla vita istituzionale di questo Ente. Peraltro, se il Consigliere Saitta ritiene che si stia irrigidendo la manovra, credo che non ci siano difficoltà, se anche il resto della minoranza è d'accordo, a togliere questo vincolo per quanto attiene al 1999/2000.
Le manovre qui ipotizzate sono tutte il frutto condiviso di suggerimenti della minoranza che ha inteso rendere esplicito, con questa modalità, e la maggioranza l'ha accettata, degli impegni di natura politica. Se le minoranze su questa linea hanno cambiato idea, io lo assumo immediatamente come dato di fatto. Chiedo, quindi, al collega Saitta di verificare se questo è vero, perché sono disponibile, da subito, a togliere questo vincolo per quanto attiene agli anni 1999/2000. Non ho peraltro la sensazione che su questo irrigidimento le minoranze siano d'accordo.
Secondo punto: penso che, riguardo al problema dell'autonomia della Regione Piemonte, il problema non sia quello della manovra complessiva, da 200 miliardi a 170 miliardi. Il problema sta nel trovare - e anche su questo ho auspicato, e lo riconfermo, il dibattito - i 1.000, 2.000 o più miliardi da indirizzare in senso discrezionale. Credo debbano essere questi il frutto dell'attenzione e della riflessione sulle proposte della Giunta (perché questo è un dovere), ma anche del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento al nuovo elenco n. 4.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto all'unanimità dei 26 Consiglieri presenti.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Per me è molto difficile in questo momento capire esattamente tutto ci che è avvenuto e tutto ciò che sta avvenendo. Mi interessa avere un'assicurazione dal Presidente in questi termini: azzeriamo lasciando un milione per ogni voce prevista nell'elenco n. 4 ed utilizziamo i 344 milioni nel capitolo a favore della promozione sportiva di base. Quando lei mi garantisce questo non voglio altre spiegazioni. Grazie.



PRESIDENTE

L'emendamento integrativo dice che il capitolo 12590 è aumentato di 344 milioni e il capitolo 15910 è ridotto di 344 milioni. Se ci saranno esigenze di coordinamento, verranno effettuate.
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto all'unanimità dei 32 Consiglieri presenti.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 7 aggiungere il seguente nuovo articolo: "Art. 7/6 - Fondo per provvedimenti legislativi in corso di approvazione recanti spese di investimento.
1. L'elenco n. 5 di cui all'art. 12 della L.R. n. 14/98 è sostituito con l'elenco n. 5 di cui alla presente legge.
2. La copertura finanziaria dei disegni di legge per i quali è prevista la riduzione sull'anno 1998 è assicurata da una pari disponibilità sul capitolo n. 27170 del bilancio 1999".
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Signor Presidente, anche se il meccanismo delle spese di investimento è diverso rispetto alle spese correnti, è però anche utile perché potremmo utilizzare queste risorse anche per altre spese correnti. Nel momento in cui potessimo certificare che il disegno di legge relativo al monumento a Fausto Coppi non riusciremo a farlo in tempo, o vale un principio o vale un altro. Se si dice che quello della famiglia non si può fare e si mette un milione, non si può dire che per il monumento a Fausto Coppi teniamo 200 milioni come avevamo previsto sapendo che non si può fare, oppure ridurre l'impegno per la Servizi Industriali, che mi pare fosse di 1 o 2 miliardi a 50 milioni, cosa che mi sembra anche la certificazione che non si riesce a fare il disegno di legge.
Se c'è una coerenza rispetto a prima, credo che la coerenza voglia che si dica chiaramente ciò che non si riesce a fare anche in questa fase, per liberare delle risorse che possono essere utilizzate per altro. Per l'Alenia non so qual è lo stato dell'arte, così come per il monumento a Fausto Coppi, a meno che il Presidente, che ha una grande passione per il ciclismo, ci imponga all'improvviso di approvare il disegno di legge relativo. Però mi pare che questa riflessione debba essere anche compiuta per un minimo di coerenza, altrimenti non saremmo coerenti con quello che abbiamo fatto prima.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Proprio per quella coerenza che correttamente il Consigliere Saitta richiedeva, l'istruttoria su queste voci ovviamente è già stata fatta. Per quanto attiene l'Alenia, c'è un disegno di legge che credo si chiami Icarus e che è all'o.d.g. della I Commissione da tempo notevole. Pur in assenza dell'Assessore Pichetto, che in qualche modo è l'Assessore più direttamente coinvolto, anche la struttura ha sottolineato la possibilità che, ancora nel 1998, tale disegno di legge diventi tale...



(Interruzioni)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Io sto dicendo che l'istruttoria che è stata fatta vale sia per Alenia che per il monumento a Fausto Coppi. Nel caso specifico, anche per la Servizi Industriali, i 50 milioni non sono di figura, ma rispondono, a detta della struttura, ad effettive possibilità di impegno, visto che c'è il disegno di legge che evidentemente deve diventare tale. Sul disegno di legge relativo al monumento a Fausto Coppi, proprio ieri sera è stata fatta la verifica con gli uffici della Presidenza, che hanno dato in tal senso risposte positive sulla possibilità di impegnare tali cifre di capitale nel corso dell'anno. Tengo anche a dire, come fra l'altro è stato detto dal Consigliere Saitta, che, come correttamente citato, per quanto riguarda l'economia degli investimenti, qualora essi non siano impegnati, non hanno gli stessi esiti negativi dell'economia di spesa corrente. Quindi, c'è assoluta coerenza rispetto a quanto fatto per gli altri capitoli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta per dichiarazione di voto.



SAITTA Antonino

La risposta dell'Assessore non rileva una coerenza rispetto al ragionamento precedente, nel senso che per l'Alenia c'è il disegno di legge Icarus che è solo stato presentato ed è all'esame della Commissione.
Quindi, credo che lei prenda un grandissimo abbaglio a ritenere che la Commissione possa, nel giro di due settimane - questo è il tempo utile completare tutta l'operazione per poi arrivare in Consiglio. Lei esprime una volontà che però è una volontà inefficace: mi sembra più un desiderio che una possibilità. Credo anche che probabilmente l'Assessore Pichetto si renda conto che nel giro di due settimane il Consiglio non approverà la proposta di legge su Alenia. Dicevo questo perché sono indicati 4 miliardi da spendere, ma mi sembra impossibile.
Sulla Servizi Industriali occorre sapere con più precisione. Io non ricordo che tipo di impegno prevedeva il disegno di legge, ma non mi pare che il finanziamento sia soltanto di 50 milioni. Mi sembra che la riduzione a 50 milioni indichi una volontà come quella espressa nell'elenco precedente, cioè un'impossibilità di approvare il disegno di legge. Sul monumento a Fausto Coppi, capisco che c'è una grande aspirazione e non sono contrario, ma mi sembra anche qui un'aspirazione...



PRESIDENTE

Chiedo alla cortesia dell'aula di abbassare il tono, altrimenti diventa difficile seguire gli interventi.
Prego, Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Quindi, constato una sorta di incoerenza rispetto a prima, perché anche prima - le posso assicurare, Assessore Burzi - la volontà per il disegno di legge sulla famiglia era, in questo Consiglio, maggiore rispetto a quella espressa per il monumento a Fausto Coppi, però l'abbiamo tolto, mentre qui lo teniamo. Così pure credo che la volontà del Consiglio di mantenere lo stesso impegno per la Servizi Industriali sia sicuramente enorme, ed è stato ridotto a 50 milioni. Mi sembra utile un minimo di coerenza e una certa onestà nell'affrontare le questioni, dicendo la verità. E' anche una questione di rispetto nei confronti dei colleghi che pongono dei problemi.
Non è che si arriva qui per sentirsi raccontare le prime cose che vengono in mente; bisogna essere precisi.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 25 voti favorevoli e 4 astensioni.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 7 aggiungere il seguente nuovo articolo: "Art. 7/7 - Accordi di programma.
1. L'elenco n. 6 di cui all'art. 30 della L.R. n. 14/98 è sostituito con l'elenco n. 6 di cui alla presente legge.
2. La copertura finanziaria degli Accordi di programma per i quali è prevista la riduzione sull'anno 1998 è assicurata da una pari disponibilità sul capitolo n. 27167 del bilancio 1999".
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Su questo elenco è avvenuto un taglio consistente. Rispetto alle undici voci iscritte nell'elenco n. 6 al capitolo n. 27167, la Giunta compie la scelta di indicarne soltanto due, per cui da 60 miliardi e 750 milioni si passa a 19 miliardi e 750 milioni. Fra le tante si scelgono le Province ed Acqui Terme.
Io continuo a non conoscere, perché non ci è stato spiegato in Commissione, se queste due voci (gli Accordi di programma per le Province e per Acqui Terme) sono ad uno stato tale per poter impegnare le risorse. Su Acqui Terme sicuramente, non abbiamo dubbi; sulle Province non lo so. Non chiedo una revisione o la cancellazione, ma intendo sottolineare come sulla gestione di alcuni strumenti di concertazione, quali sono gli Accordi di programma e i Patti territoriali, emerge totalmente l'incapacità politica da parte di chi ha la responsabilità della Giunta.
Se vale il criterio precedente, Assessore Burzi, vuol dire che togliendo Torino-Pinerolo la Giunta ha scelto di non occuparsi più del problema? Perché mi pare che il livello di elaborazione del problema sia identico a quello delle Province. Se la Giunta sceglie che per i Progetti integrati (Esubero degli Enti pubblici: 8 miliardi) non mette più nulla vuol dire che è disinteressata? Non credo che il problema sia quello.
In ogni caso, rispetto all'elenco n. 6 si rinuncia a tantissimi interventi e se ne mantengono soltanto due: una certificazione ulteriore dell'incapacità a spendere 60 miliardi e 750 milioni. La Giunta è riuscita a spendere niente! E pensa di spendere entro l'anno 19 miliardi e 750 milioni! La mia previsione è forse un po' pessimistica, ma l'Assessore Burzi che è sempre più ottimista avendo una visione più globale dei problemi, ci dice che nel giro di poco tempo spenderemo 19 miliardi e 750 milioni. Forse per Acqui, se le cose vanno avanti, ma per le Province non lo so. In ogni caso, avere rinunciato completamente, aver dichiarato questo fallimento, di non credere cioè negli strumenti della concertazione fra Enti pubblici ed Enti privati mi sembra veramente grave, in quanto sono gli unici strumenti che consentono oggi alla Regione di poter governare seriamente alcuni processi concertandoli con gli Enti pubblici e privati. Qui c'è una rinuncia totale, nel senso che abbiamo notato anche in Commissione che manca persino il riferimento di carattere politico nella Giunta di chi si deve occupare del problema. Dovrebbe essere l'Assessore Burzi, ma abbiamo scoperto che forse è un altro. Manca chi si assume la responsabilità di condurre avanti un'indicazione che abbiamo fissato nel bilancio di previsione! A conclusione di questo intervento, faccio rilevare ai colleghi che gli elenchi n. 4, n. 5 e n. 6 contenevano complessivamente 128 miliardi. Questa "grande" Giunta che programma e ha le visioni globali è riuscita ad impegnare di questi 128 miliardi soltanto 13/14 miliardi e pensa di poterne impegnare 30/40 in un mese! Obiettivamente mi sembra una cosa alla quale è impossibile credere. Se dopo sei mesi se ne spendono solo 12 o 13, è possibile che in due settimane questa Giunta pensi di spenderne 30/40? E' una falsificazione della realtà credere ad una capacità che realmente non si ha e che viene in ogni caso certificata anche con questo emendamento.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli e 8 contrari.
ART. 8 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 34 voti favorevoli 34 L'art. 8 è approvato.
Informo i presenti che la numerazione dell'articolato cambierà per coordinamento, ai sensi dell'art. 83 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, alcune parole a commento di questa manovra che, senza nulla togliere all'impegno e allo sforzo dell'Assessore e degli uffici competenti, riteniamo che sia purtroppo una manovrina anche abbastanza mal posta, in quanto ha soprattutto il difetto di avere mostrato quelli che sono i "nervi scoperti" del governo della Regione.
Di fatto, ci siamo trovati dinanzi ad una manovrina perché l'operazione riguarda le briciole di quello che è il budget sul quale dovrebbe agire ed insistere l'intera azione politica ed amministrativa della Regione.
Ho parlato di "nervi scoperti" perché sono stati messi a nudo problemi gravissimi, quali ad esempio la mancanza dei necessari provvedimenti di legge o delle conseguenti istruttorie: questo è un dato pesante e grave.
Mancano i disegni di legge, mancano le proposte: si è fermi! Esistono delle proposte presentate dalle minoranze, ma su queste nelle Commissioni non si va avanti e quindi forse c'è anche una sorta di pregiudizio, di scelta politica probabilmente sbagliata. Converrebbe, in assenza di proposte da parte degli Assessorati e della Giunta, prendere perlomeno ciò che esiste già depositato, ed incominciare a discutere con onestà di intenti, con disponibilità, i disegni di legge presentati dalle minoranze e confrontarci politicamente strada facendo. Non sono sufficienti nemmeno questi, ma ve ne sono alcuni significativi sugli argomenti che abbiamo affrontato.
Le Commissioni sono in gran parte bloccate; numerose sono ferme esistono delle giustificazioni, certamente, ma non per tutte. Si tenta frequentemente di bypassare le procedure per poi finire magari con il perdere più tempo. Mi riferisco, nella fattispecie, alla procedura utilizzata per sentire tutti gli Assessori in sede di I Commissione, che non ha dato i frutti che probabilmente ci si aspettava, portando via tempo a sufficienza.
Non si è dato seguito - e questo per noi è particolarmente importante ad un'azione su un discorso fondamentale come quello legato allo sviluppo all'occupazione e all'economia. Ce lo siamo detto tutti, da entrambe le parti, ma spetta al governo della Regione il compito di agire, di intraprendere le azioni necessarie per dare, certamente non la risoluzione ma contenere, promuovere, dare degli input e dei segnali.
Questo non è avvenuto. Possiamo fare un parallelo tra il discorso economico-occupazionale e quello delle politiche sociali. Tutta una serie di impegni che erano stati presi sul bilancio di previsione del 1998, che ritroviamo in parte pari-pari sul 1999, in parte decurtati, tagliati quindi ci spostiamo avanti di un anno senza poter annoverare ed elencare quegli aspetti positivi di realizzazione sul 1998. Si è buttato via un anno. Questo è l'aspetto più preoccupante che ci vede assolutamente disponibili ed attivi nella distinzione dei ruoli e delle parti a contribuire a collaborare, sconcertati, però, dinanzi all'incapacità reale che abbiamo verificato con questa manovrina di assestamento.
Un'inefficienza ed un'incapacità conclamate, purtroppo, da una lunga serie di "non è predisposto", "non è pronto", "non ci sono le condizioni"; un rinvio ad oltranza che probabilmente vedrà - e noi ve lo auguriamo, ma lo auguriamo soprattutto allo sviluppo della Regione - un insieme di azioni una sinergia, finalmente una fase propulsiva da parte di questa Giunta e di questa maggioranza.
Sinora non è stato così; lo affermiamo con preoccupazione e dispiacere poiché prima del gioco delle parti c'è la giusta, necessaria ed indispensabile preoccupazione per il bene pubblico, della collettività.
Questa mattina l'Assessore Burzi ha avanzato una serie di proposte di dialogo, di fattiva azione nelle varie sedi, le Commissioni. Lo accogliamo assolutamente, però spetta a questa maggioranza dimostrare che sta uscendo da una situazione di stasi, che si protrae da alcuni anni, e che sta entrando nella fase di proposta, di disegno di legge, di azione politica.
Altrimenti ci ritroveremo nella stessa situazione, tra qualche settimana e all'assestamento del prossimo anno.
Per queste ragioni, il Gruppo DS voterà contro la manovra di assestamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Grazie, Presidente. Siamo ormai nella fase finale dell'importantissimo argomento dell'assestamento al bilancio di previsione 1998 della Regione Piemonte, che darà le direttive finanziarie dell'Ente Regione.
Le cifre dei capitoli che sono state discusse sono insufficienti rispetto alle emergenze ed alle priorità del Piemonte, a partire dal lavoro, dall'ambiente, dalla sanità, dal socio-assistenziale, dal turismo ecc. Si è verificata una sostanziale incapacità di governare questa Regione in tutti i suoi assetti e soprattutto in tutte le materie istituzionali dell'Ente Regione.
L'assestamento del bilancio di previsione 1998 è quindi molto lacunoso impreciso, manca di riferimenti importanti che penalizzano la Regione e il suo futuro.
In materia di agricoltura il Gruppo Comunista non ha presentato emendamenti in capitoli specifici, perché chiede e chiedeva - ma non è stato accolto - all'Assessore competente e, più in generale, all'intero esecutivo un rapporto sugli adempimenti che l'Assessorato regionale all'agricoltura aveva approvato fino ad oggi. E' una questione politica preminente, quella dell'agricoltura, perché vogliamo evidenziare alcuni dati all'atto dell'approvazione del bilancio, quando l'Assessore Bodo aveva proposto degli emendamenti che impegnavano il varo di alcuni disegni di legge regionali in materia di agricoltura, che sono stati vanificati.
Uno di questi emendamenti prevedeva l'impegno di un miliardo per il varo di un disegno di legge sui distretti agro-alimentari; un altro emendamento, di 2 miliardi, per interventi sui territori collinari piemontesi, che riteniamo importanti e decisivi per lo sviluppo di questo settore.
Partendo da questa premessa, voglio ricordare che il nostro Gruppo voterà contro questo assestamento, che ritiene assolutamente impreciso, ma soprattutto lacunoso e grave rispetto alle problematiche.
Ritengo che esso non darà alcuna positività, ma aggraverà la situazione esistente e sicuramente peserà negativamente sul futuro socio-economico occupazionale del Piemonte che si sta avviando ormai verso il 2000 e l'Europa unita.
Penso che una voce importante come l'agricoltura, sulla quale mi sono soffermato maggiormente, avrebbe dovuto avere un'utilizzazione diversa.
Voteremo, dunque, contro tutto l'aspetto di questa finanziaria.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

La riflessione che faccio è che, così come per il bilancio preventivo a suo tempo presentato, anche qui ci troviamo di fronte a risorse limitatissime.
Mi pare che il netto di ciò che è stato assestato e i vari movimenti non ammontino a più di 30/35 miliardi, che in confronto agli 11.000 del bilancio regionale mi sembrano un'inesistente quantità di politica possibile. E' chiaro che ciascun Assessorato avrebbe voluto decine di miliardi da spendere: la previdenza, l'assistenza e il lavoro probabilmente non decine, ma centinaia di miliardi. Quindi il problema è quello di riflettere sull'assenza di una finanza locale regionale, cioè non ci sono strumenti di autonomia patrimoniale e finanziaria per poter realmente fare politica sul territorio. I mezzi finanziari a disposizione della Regione per affrontare le politiche in maniera seria e profonda non ci sono. Come ho detto prima, i circa 30 miliardi a disposizione di questo assestamento mettono di fronte all'impossibilità di operare in profondo nella politica regionale.
Poc'anzi la collega Suino ricordava le politiche occupazionali, ma è chiaro che in questo caso occorrono non decine, ma centinaia di miliardi che naturalmente non sono a disposizione della Regione. Si cerca di alimentare e finanziare le leggi regionali esistenti ed eventualmente di porre mano al contingente. Si tratta quindi di un assestamento che non permette grandi movimenti ed autonomie, per cui, considerato ciò che è stato operato, il Gruppo di Alleanza Nazionale è concorde.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Molte cose sono già state dette negli interventi precedenti, ma a conclusione del dibattito alcune considerazioni molto sintetiche, che accompagnino il voto favorevole del nostro Gruppo, riteniamo doveroso esprimerle.
La collega Suino ha detto: "Ci auguriamo che d'ora in poi questa Giunta faccia le cose un po' più in fretta e meglio di come ha fatto negli anni precedenti". In effetti, da tre anni e mezzo registriamo, purtroppo, la fatica con cui si riesce complessivamente a portare avanti le cose in questa legislatura.
Come abbiamo già detto la volta scorsa, oggi la Regione sta vivendo su due filoni paralleli di attività: la prima riguarda l'attività squisitamente amministrativa, dove c'è la maggioranza e l'opposizione; la seconda riguarda l'attività istituzionale, di trasformazione, quindi l'attività costituente, cosiddetta Bassanini, con tutto quello che comporta. Effettivamente si sta vivendo un'esperienza nella quale è veramente faticoso andare avanti. Se noi pensiamo che questo assestamento di bilancio - come ha detto il collega Salerno - riguarderà 60 miliardi sì e no, quanta fatica è costata portare in porto questi 60 miliardi! Non parliamo poi della fatica sul bilancio, ma già ci siamo espressi. Per cui il fatto che dal 2 giugno scorso ad oggi si sia potuto fare poco, dipende anche dal fatto che il bilancio preventivo dovrebbe essere approvato, se fosse possibile, entro il 31 dicembre dell'anno precedente. Noi ci auguriamo che esistano quanto meno le condizioni affinché per il 1999, che sarà l'ultimo anno di spendibilità piena del bilancio (probabilmente spendibilità piena più sulla carta che nei fatti, perché nei fatti si finirà con il portare a completamento gli investimenti di questo assestamento e del bilancio preventivo 1998, perché le dinamiche di attuazione degli esercizi finanziari sono quelli che sono e li conosciamo tutti), il tutto possa avvenire entro quella data, in modo tale che dall'1/1/1999 il bilancio possa essere approvato quanto meno dal Consiglio regionale.
Non voglio ripetere considerazioni che già sono state avanzate da altri in più occasioni a proposito di questo assestamento. Noi lo votiamo perch riteniamo che, pur con la fatica sostenuta dalla Giunta, dalla Commissione e dal Consiglio nel suo complesso, sia un provvedimento che consente di integrare, fino a quei livelli che già erano stati preannunciati in sede di bilancio preventivo, gli stanziamenti iniziali consacrati dal voto dell'aula il 2 giugno scorso.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno risposto SI' 27 Consiglieri hanno risposto NO 10 Consiglieri La legge è approvata.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 854 connesso al disegno di legge n. 442, a firma dei Consiglieri Peano, Suino, Cavaliere, Angeli Moro, Benso, Cotto e Rossi, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerato che la L.R. n. 43/97 per il finanziamento di opportunità semiresidenziali e residenziali destinate a persone disabili è nata per fornire risposte più flessibili ed idonee ai bisogni rilevati dagli Enti locali e dalle Associazioni del privato sociale e per superare le carenze ancora esistenti in tale settore vista la notevole quantità di progetti pervenuti al competente Assessorato (n. 57), per un importo progettuale complessivo di L. 90.200.000.000 e una richiesta di contributo regionale di L. 42.800.000.000, che non riuscirebbe, comunque, a soddisfare compiutamente la domanda emergente dal territorio, pur contribuendo a ridurre sensibilmente le liste di attesa considerato che l'incentivo alla realizzazione di tali interventi favorirebbe un investimento sul territorio di notevoli risorse aggiuntive e di successivi sbocchi occupazionali rilevato che lo stanziamento attuale per l'attuazione della L.R. n. 43/97 pari a 8.000.000.000, consente solamente l'attivazione di 88 posti letto per 4 strutture residenziali e di 180 posti per 9 centri diurni impegna la Giunta regionale a reperire, con l'approvazione delle leggi di bilancio dei prossimi esercizi finanziari, le risorse sufficienti per una piena attuazione della L.R. n. 43/97, finalizzate alla realizzazione di una rete di strutture per persone disabili che soddisfi compiutamente la domanda espressa dal territorio".
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Ho firmato l'ordine del giorno perché in effetti il problema esiste e quindi era giusto evidenziarlo. Avevo espresso delle riserve al collega Peano - che non vedo in aula e mi spiace - circa il pensiero della Giunta perché mi era stato dato per scontato il parere favorevole della Giunta in merito a tale documento, però non ho avuto modo di verificarlo. Avevo chiesto al Consigliere Peano di sostituire la parola "impegna" con la parola "invita"; inoltre avevo anche espresso qualche dubbio sulle ultime parole "che soddisfi compiutamente la domanda espressa dal territorio". E' quello che io mi auguro, però è necessaria la presenza dell'Assessore competente per poter approvare questo ordine del giorno, perché ci sono dei punti che è senz'altro meglio approfondire e così era stata la mia volontà e di altri colleghi quando abbiamo apposto la firma sul documento. In pratica, chiederei di passare all'eventuale approvazione dell'ordine del giorno con la presenza dell'Assessore competente, affinché possa aiutarci ad approfondire la materia, anche per avere qualche dato, perché quando diciamo che "soddisfi compiutamente la domanda espressa dal territorio" penso che sia opportuno conoscere anche i termini della richiesta. E' chiaro che siamo d'accordo sull'ordine del giorno, però è necessario verificare questi due punti. Però non sono presenti né il Consigliere Peano, primo firmatario, né l'Assessore D'Ambrosio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Vorrei esprimere una considerazione che probabilmente nelle intenzioni può aiutare ad uscire da questa situazione. Giustamente la collega Cotto dice che sarebbe opportuna la presenza dell'Assessore competente. Non è presente, però secondo me l'ordine del giorno tende ad impegnare i bilanci futuri e quindi ad ipotercarli. Visto che è presente l'Assessore al bilancio, probabilmente se la Giunta si esprime attraverso la valutazione sull'opportunità o meno di andare in questa direzione, penso che ci potremmo atteggiare di conseguenza.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Condivido l'intervento della Consigliera Cotto che mi pare anche in linea con quanto affermato dal Consigliere Gallarini. Peraltro, anch'io avrei gradito la presenza dell'Assessore D'Ambrosio, ma purtroppo ha dovuto abbandonare, per malattia, i lavori del Consiglio.
Credo peraltro che sotto la forma di invito questo documento sia accoglibile in quanto l'invito non costituisce un impegno obbligatorio e sarei preoccupato di prendere impegni. Sottolineo invece una direzione che già questa Giunta nel corso del tempo ha sostenuto in questa direzione perché la L.R. n. 43/97 è appunto una legge realizzata fra le tante. Sotto forma di invito oserei dire che non ce n'era nemmeno bisogno, perché c'è già un'attenzione sistematica di questa Giunta verso tali problemi, pur sapendo di non poter sempre realizzare compiutamente tutte le esigenze.
Quindi, sotto forma di invito lo considererei superfluo, ma accettabile, visto che non impegna; sotto la forma di impegno, unito anche all'assenza dell'Assessore D'Ambrosio, evidentemente no.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Grazie, Presidente. Pur con sforzo, non vedo perché il documento debba essere collegato all'assestamento di bilancio. Credo che questo ordine del giorno sia pertinente anche all'approvazione del bilancio preventivo per quanto riguarda il 1999. Presidente, dato che non sono presenti n l'Assessore competente né una parte dei firmatari, la inviterei a rinviare l'esame del documento alla prossima seduta.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Grazie, Presidente. Noi vediamo solo in questo momento l'ordine del giorno al quale il collega Moro ha aggiunto la propria firma. In tale documento si parte dal presupposto che l'importo complessivo necessario per i progetti relativi alle opportunità semiresidenziali destinate ai disabili, legiferate dalla L.R. n. 43/97, ammonta a 90 miliardi e 200 milioni, rispetto ad una richiesta di contributo regionale di poco meno della metà, cioè 42 miliardi.
Visto che, sulla base di queste considerazioni, se ne fanno altre ritenendo inopportuno e sicuramente insufficiente il contributo regionale rispetto alle richieste e alle opportunità che si levano sul tessuto sociale, anche noi concordiamo nel ritenere non adeguato discutere il provvedimento senza la presenza dell'Assessore. Inoltre, se l'ordine del giorno viene votato in relazione al bilancio di assestamento, per noi non è sufficiente "impegnare" la Giunta a reperire le risorse sufficienti per la piena attuazione.
Una premessa di questo tipo, quindi sottolineando che oggi il contributo regionale ammonta a 42 miliardi, ma che le necessità relative ai progetti sono di oltre 90, impegnerebbe la Giunta, per la piena attuazione della legge, a reperire 90 miliardi, quindi le risorse necessarie. Se così non è, non leghiamo un ordine del giorno generico, che non dice nulla, ad un bilancio di assestamento, ma portiamo questo ordine del giorno in modo più preciso nel prossimo bilancio preventivo. Altrimenti affrontiamo questioni importanti in situazioni che non hanno concretezza.



PRESIDENTE

Mi pare sensato. L'ordine del giorno, dunque, rimane iscritto e verrà discusso successivamente.


Argomento: Tutela dell'ambiente - Inquinamenti: argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 442: "Attività estrattiva entro il 'Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po' ed entro l'ambito del PTO 'Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del Po'. Procedure ed applicazione delle norme di attuazione del piano d'area del 'Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po' e delle norme del citato Piano Territoriale Operativo" (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame della proposta di deliberazione n. 442, di cui al punto 11) all'o.d.g., alla quale è stato presentato un emendamento da parte degli Assessori Cavallera e Pichetto.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Oggi abbiamo lavorato bene, abbiamo concluso una vicenda complicata e difficile, parecchio contrastata. Ricordo che alla riunione dei Capigruppo il collega Gallarini, in coda, aveva sollecitato l'esame di questa proposta di deliberazione come un punto di emergenza per quanto riguarda il disegno di legge approvato.
Il nostro Gruppo non si oppone a discutere questo argomento nel modo più assoluto, però questa è una vicenda che, per i suoi contenuti, che richiamano contenuti discussi in quest'aula in occasione della modifica alla legge urbanistica, richiede - almeno da parte nostra - un'ampia discussione. Perché, come al solito, descrivere e separare concetti come "strutturale" da "non strutturale" è una questione da discutere.
Noi ci proponiamo di svolgere alcuni interventi; vediamo se la Giunta sarà disponibile a considerare alcuni nostri emendamenti.
Chiediamo, senza voler assumere atteggiamenti ostili, al collega Gallarini, che ha avanzato questa richiesta, se è possibile mettere questo tema al primo punto dell'o.d.g. della prossima riunione, in modo da avere maggior tempo per affrontarlo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Le considerazioni del collega Chiezzi possono anche essere ritenute ragionevoli. Se l'Assessore, quindi la Giunta, è d'accordo, con l'impegno che poi ognuno ovviamente si prenderà il proprio spazio e quanto serve per la discussione, come del resto avviene su tutti i provvedimenti, salvo quelli che escono dalle Commissioni all'unanimità, penso che la richiesta possa essere accettata.



PRESIDENTE

Mi pare sia acquisita l'impostazione di approfondire ed affrontare questo argomento martedì prossimo. Mi pare, inoltre - ma su questo chiedo conforto vostro, perché io non ero personalmente presente - che la convocazione per la giornata di domani del Consiglio fosse stata fatta a scopo prudenziale, per poter eventualmente approvare l'assestamento del bilancio. Ritengo, perciò, di interpretare la volontà dell'aula dicendo che domani non ci sarà la seduta del Consiglio; ovviamente, alle ore 12 si svolgerà la Conferenza dei Capigruppo, così come alle ore 9,30 la V Commissione e, nell'arco della giornata, le Commissioni che normalmente si riuniscono il venerdì.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Esame proposta di deliberazione n. 614: "Piano di risanamento dell'Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino. Applicazione legge 23/12/1996 n. 662"


PRESIDENTE

Chiedo ancora un attimo di attenzione, poiché mi dicono che c'era l'impegno di discutere la proposta di deliberazione n. 614, di cui al punto 40) all'o.d.g.
La parola all'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore all'edilizia residenziale

Grazie, Presidente. Questa proposta di deliberazione è stata ampiamente esaminata e discussa, sviscerata, in II Commissione, anche con l'audizione dell'ATC di Torino. E' molto importante perché chiude un capitolo, e ne apre uno nuovo, riguardo al passato dell'ATC stessa. Si passa contemporaneamente al Piano di risanamento, dopo aver dichiarato il dissesto e dopo tutti i controlli svolti dagli uffici.
Chiedo, dunque, al Consiglio di passare all'esame e quindi all'approvazione di tale proposta di deliberazione.



PRESIDENTE

Se non ci sono richieste di intervento, ponto in votazione la deliberazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 26 voti favorevoli e 3 contrari.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.30)



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