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Dettaglio seduta n.288 del 08/10/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Bellingeri, Casari Farassino, Mancuso, Marengo, Peano, Pichetto, Riba, Rossi, Rosso e Vaglio.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 442: "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 e disposizioni finanziarie per gli anni 1998, 1999 2000" (seguito)


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'articolato del disegno di legge n.
442, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Chiedo se a seguito della proposta di maxi-emendamento della Giunta si possono ritirare alcuni emendamenti in quanto sarebbero assorbiti. Mi si informa che l'aula conosce una parte del maxi-emendamento, perché è stata distribuita ieri sera; la seconda parte verrà distribuita ora.
All'art. 1, allegato A), sono stati presentati alcuni emendamenti da parte del Gruppo di Rifondazione Comunista. Chiedo ai firmatari se mantengono tali emendamenti.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Se fosse possibile gradirei avere l'intero blocco degli emendamenti ed avere anche il tempo di dare uno sguardo.



PRESIDENTE

Possiamo anche fare così. Adesso stiamo esaminando gli emendamenti che riguardano l'art. 1, allegato A). Su questo articolo non ci sono emendamenti della Giunta.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sull'allegato A), come stava giustamente dicendo il Presidente del Consiglio, non ci sono emendamenti da parte della Giunta; siccome mi pare che gli emendamenti esistenti all'attenzione del Consiglio siano solo quelli presentati dal Gruppo di Rifondazione Comunista, ricordo che l'allegato A) è la componente, nell'ambito dell'assestamento dell'assestamento tecnico; come tale non ha nulla, a livello attuale del documento esistente all'esame, di discrezionale e di politico.
Oltre alla discussione degli stessi, che eventualmente si farà l'eventuale accettazione - che preannuncio non ci sarà - comporterebbe la ridefinizione completa del volume dell'allegato A) che, come onere di lavoro è - e mi permetto anche di dire come costi conseguenti estremamente significativa. L'allegato A) non ha nulla, a livello del documento attualmente in esame, di discrezionale.



PRESIDENTE

Con questa precisazione chiedo al Consigliere Miglietti se possiamo proseguire. La sua impostazione metodologica è assolutamente condivisibile in linea teorica; nel caso concreto, però, all'art. 1, allegato A), non ci sono ulteriori documenti che debbano essere conosciuti dall'aula.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Gli emendamenti presentati sono relativi, se non sbaglio, ai capitoli relativi alle attività: "Pace, cooperazione e solidarietà".
Volevo sapere i motivi per cui la Giunta respinge questi emendamenti dopodiché farò un ulteriore intervento nel quale dirò se intendo ritirare gli emendamenti o mantenerli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Sarebbe interessante se l'Assessore ci presentasse un quadro su che cosa è avvenuto all'atto della presentazione e dell'accoglimento degli emendamenti.
Vi sono stati alcuni emendamenti accolti, presentati dal Gruppo di Rifondazione Comunista, altri sono stati inseriti nel maxi-emendamento della Giunta ed altri ancora, presentati dal mio Gruppo, accolti.
Chiederei un quadro complessivo di ciò che è avvenuto per agevolare i nostri lavori.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Quanto sta chiedendo il Consigliere Miglietti è esattamente quanto è stato fatto ieri sera in chiusura di sessione, dove, per circa trenta minuti, ho spiegato esattamente quanto il Consigliere Miglietti mi sta chiedendo adesso.
Dico questo solo per sottolineare che quanto richiesto è già avvenuto.
Ciò premesso, e siccome l'utilità maggiore è quella di aiutare il lavoro dell'aula - e in tal senso condivido quanto suggeriva il Consigliere Miglietti - rifaccio velocemente il quadro della situazione.
L'allegato A), che è una delle componenti dell'assestamento, non oggetto di emendamenti da parte della Giunta in aula, è relativo all'assestamento tecnico, che è uno degli obblighi che la Regione ha nei confronti dell'amministrazione. Si è ipotizzato, in questo caso, di tenerlo insieme, per l'utilità dell'esame in Commissione, di presentazione, di discussione, ma poteva essere benissimo, come è avvenuto negli anni scorsi essere stralciato ed oggetto di un provvedimento a se stante.
Proprio per queste ragioni, essendo l'assolvimento di un obbligo, noi riterremmo di suggerire l'inutilità politica di emendamenti sull'allegato A) in quanto interessano unicamente la parte non discrezionale dell'assestamento, che, invece, è esplicitata nell'assestamento degli allegati successivi e nell'emendamento di Giunta. Devo quindi sostenere che qualunque logica emendativa può avere lo stesso effetto, nulla togliendo alla legittimità degli interventi, agendo su altri allegati o su altri emendamenti: l'allegato A) è l'assestamento tecnico del bilancio, quindi un obbligo nei riguardi dell'amministrazione.
Tutto ciò premesso, dal dibattito di Commissione, essenzialmente, e in parte riprendendo i temi della discussione generale avvenuta in aula, ma guidati essenzialmente dal dibattito avvenuto in I Commissione la settimana scorsa, la Giunta propone un emendamento su due direzioni principali. In primo luogo, agendo sul 1998, per quanto ancora operativamente nel corso del 1998 può essere esercitato, ricordando a tutti noi che gli impegni che la Regione può assumere con atti amministrativi legittimi devono essere effettuati entro e non oltre il 30 novembre dell'anno in corso, perché così definisce la legge di contabilità. Sul 1998 si è inteso recepire - in aggiunta a ciò che in fase di assestamento era stato discusso in Commissione e senza alcun incremento di risorse - per quanto riguarda l'area della formazione per complessivi 10 miliardi (8 di spesa corrente e 2 in conto capitale), interventi nell'area degli affari sociali dell'assistenza per complessivi 4 miliardi 950 milioni, alcuni interventi nell'area del turismo, essenzialmente per completare le disponibilità a sostegno della candidatura di Torino alle Olimpiadi del 2006, portando lo stanziamento complessivo a 2 miliardi e 800 milioni, come peraltro originariamente previsto nelle discussioni con le parti, Provincia e Comune, che insieme alla Regione stanno sostenendo questa candidatura.
Per quanto attiene alla spesa corrente del 1998, le cifre vengono rese disponibili senza incremento di risorse, verificando i tempi di gestione del bilancio di previsione. Quanto sto dicendo è l'ossatura dell'insieme degli emendamenti che interessano il 1998 a recepimento di parte delle discussioni avvenute in aula e in Commissione, recependo le risorse, per quanto attiene alla parte di spesa corrente del 1998, dalla rivisitazione del capitolo n. 15910, che avremmo comunque fatto, anche senza questo emendamento.
Il capitolo n. 15910 è quello utilizzato per evidenziare disegni di legge finanziabili; alcuni di questi capitoli, per l'iter legislativo in corso, lasciano chiaramente intuire la non impegnabilità delle cifre nel corso di questo esercizio. Tant'è vero che poi verranno riproposti in modo identico nell'arco del 1999 con un'unica eccezione riferita alla Somatostatina di cui la Giunta ritiene di non dover più fare ricorso al provvedimento legislativo per affrontare le problematiche che erano sottese a questo titolo.
Sempre sul 1999 ci sono altre piccole manovre sul capitale fondamentalmente nell'area del Parco La Mandria per complessivi 2 miliardi mezzo miliardo sul progetto già previsto nella scorsa legislatura e successivamente andato in economia relativo alla scuola della "Cavalleria" di Pinerolo. Si tratta di iniziative avviate nella scorsa legislatura riprese dall'attuale nell'anno 1995, andate in economia ed oggi impegnabili alla stessa finalità nel corso del 1998.
Vedo l'assenso del Consigliere Bellion che mi rassicura, in parte, su quanto sto dicendo.
Relativamente al 1999, l'emendamento ha come ossatura fondamentale la ripresa del FIP, indicato per 120 miliardi sia nel 1999 sia nel 2000.
Tralascio in questa fase le motivazioni della riproposizione, in quanto sarà oggetto - credo - di una parte del dibattito successivo. Per poter caricare 120 miliardi sia nel 1999 sia nel 2000, contestualmente la legge finanziaria richiede l'abrogazione del vincolo dell'80% di destinazione della sovrattassa sul metano come forma di caricamento di tale fondo infatti, se mantenuto, tale vincolo renderebbe inattuabile il caricamento stesso.
Nell'arco del 1998, per quanto riguarda gli investimenti, viene recepito, tramite un emendamento di Giunta nell'area urbanistica, un impegno ulteriore di circa 1 miliardo per l'abbattimento delle barriere architettoniche; tale impegno viene formalizzato anche per il 1999 e per il 2000, incrementato di 2 miliardi. Si tratta di una delle aree richiamate per esempio - dal Gruppo di Rifondazione Comunista. D'altronde, buona parte di quanto ho detto in precedenza è stato in risposta a richieste pervenute sia dalla maggioranza che dalla minoranza.
Per quanto riguarda il FIP, i relativi disegni di legge vengono riproposti nell'esercizio 1999 com'erano nell'esercizio del 1998. A testimonianza dell'impegno politico che vi era sotteso, si amplia il capitolo deleghe, portando lo stanziamento nel 1998 a 50 milioni per l'impossibilità di attingervi per carenze di percorso legislativo, ma estendendolo a 2 miliardi e mezzo nel corso del 1999.
Indicativo di una certa volontà politica, l'ampliamento del capitolo degli interventi per i Paesi sottosviluppati, anche se probabilmente non in maniera completamente soddisfacente, data la natura dell'impegno. Lo stanziamento per quest'anno è di 1 miliardo e 800 milioni; parte di questa cifra andrà in economia per l'impossibilità del Comitato che opera su questo fondo di dare immediata e totale risposta ai progetti sottesi. In ogni caso, tale cifra non solo viene riconfermata, ma specificata in 2 miliardi per il 1999 e 2 miliardi e 200 milioni per il 2000, a testimonianza non soltanto simbolica, ma fattiva della volontà di agire nelle direzioni che quel capitolo sottintende.
Altro elemento che considero particolarmente rilevante nell'emendamento della Giunta è l'esclusione dall'accesso al fondo spese obbligatorie di un notevole numero di capitoli; accesso che autorizzammo al momento della presentazione del documento-base in vista della redazione del bilancio di previsione 1998. Contestualmente, per la scarsezza delle risorse disponibili, indicammo una serie di capitoli a spesa zero; gli stessi capitoli vennero autorizzati all'accesso al fondo secondo procedure politicamente ed amministrativamente controllate. Cessata questa necessità si propone all'assemblea l'approvazione all'accesso al capitolo fondo spese obbligatorie dell'allegato elenco di capitoli, riportato a circa il 40% dei capitoli precedentemente autorizzati.
Questa l'ossatura complessiva, le parti fondamentali dell'emendamento della Giunta. L'insieme dell'assestamento aumentato di quanto proposto dall'emendamento porta le risorse discrezionali, utili per le politiche della Giunta, a circa 60 miliardi. Di questi, 43 vengono reperiti sommando 30 miliardi provenienti da mutui già iscritti, 10 miliardi di fondi perenti e 3 per proventi di natura diversa, oltre ai 16 ricavati fondamentalmente utilizzando il n. 15910 come capitolo di provenienza.
Questa, complessivamente, la manovra, dalla forte caratterizzazione nell'area della cultura, degli affari sociali, della formazione professionale, a completamento degli investimenti in altre aree, già oggetto di definizione politica nel corso del bilancio di previsione 1998.
Manovra che pone vincoli ed indirizzi sul 1999/2000 con una nuova finanziaria, ipotizzandone la ripresa nella presentazione del bilancio di previsione 1999 e degli allegati del prossimo documento per quanto attiene al 2000 e al 2001. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Credo siano utili per il nostro lavoro riferimenti specifici ai singoli capitoli, che ci aiuterebbero a capire chi ha proposto e con quali motivazioni.
Si rileva infatti l'accoglimento parziale di quanto dibattuto in aula nonché qualche valutazione aggiuntiva da parte della maggioranza rispetto al testo originale.
Per una valutazione complessiva, prima di entrare nel merito dei singoli emendamenti - e per valutare un loro eventuale ritiro - credo utile un aiuto alla lettura del documento in esame. Infatti, dall'emendamento presentato ieri dalla Giunta, non riesco a capire gli incrementi o i decrementi, perché leggo soltanto i valori assoluti. Non so se la richiesta...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Come esaurirla...



SAITTA Antonino

Un aiuto proprio alla lettura, in sostanza, perché non riesco a capire quali sono, ad esempio sulla formazione professionale, i capitoli che incrementano, in quanto ce ne sono tanti.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Posso, Presidente?



PRESIDENTE

Sostanzialmente è un'ulteriore illustrazione rispetto al documento presentato ieri pomeriggio?



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sì. Penso ad alta voce, Consigliere Saitta, quindi sto cercando di interpretare utilmente e fattivamente quanto lei suggeriva, per cui questa non è una dichiarazione, ma una riflessione fatta ad alta voce.
Credo che un modo possa essere - non lo suggerisco, lo ipotizzo - una riunione organizzata come coloro che vogliono partecipare ritengono più opportuno, in cui coloro che hanno bisogno di aiuto a comprendere operativamente il documento possano porre domande che appunto, data l'attinenza operativa, molto più soddisfacentemente che a me possono essere poste trovando risposta dalla struttura, visto che quest'aula invece richiede un lavoro di natura politica. Dico, se ci sono domande di natura tecnica, che io non sarei contrario, ma bisogna che loro lo suggeriscano ad un'interlocuzione fra coloro che hanno bisogno di chiarimenti, visto che gli emendamenti sono stati distribuiti, e la struttura che utilmente pu corrisponderli. Altrimenti non saprei come rispondere esaurientemente volendolo fare - a questa richiesta.



PRESIDENTE

Abbiamo due possibilità: o questi chiarimenti vengono svolti in aula però forse è meno agevole...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Oppure che i Capigruppo o coloro che hanno bisogno di questi chiarimenti facciano una riunione con la struttura tecnica, presente l'Assessore, in modo che l'aiuto tecnico che veniva - se ho ben compreso richiesto possa essere esaudito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Intervengo sulla comunicazione dell'Assessore, con la quale ha illustrato gli emendamenti, sia pure verbalmente, che la Giunta intende apportare al disegno di legge di approvazione dell'assestamento di bilancio.
Non intervengo sulle indicazioni di ordine pratico che ha formulato in merito a come esaminare questi emendamenti, se in una riunione a latere di tipo tecnico oppure se continuare la discussione in aula. Ritengo opportuno intervenire sugli aspetti politici della comunicazione perché siano noti a tutto il Consiglio e non a coloro che eventualmente parteciperanno alla riunione a latere di approfondimento tecnico.
Con le informazioni che l'Assessore ha dato, sostanzialmente la manovra di riallocazione delle risorse disponibili ammonta a circa una sessantina di miliardi, rispetto ai 43 iniziali che facevano parte del disegno di legge presentato in Commissione. Ciò avviene perché si utilizzano sostanzialmente le somme impegnate disponibili nel capitolo n. 15919, che avrebbero dovuto essere impegnate predisponendo disegni di legge, cosa che non è avvenuta e di conseguenza si sono liberate queste risorse che oggi vengono utilizzate nei settori che l'Assessore indicava, cioè formazione professionale, assistenza e turismo.
Questo deve far riflettere sulla capacità operativa del Consiglio di dare seguito alle decisioni di bilancio predisponendo le leggi. Credo che questo aspetto debba essere oggetto di attenta valutazione perché l'azione del Consiglio può avvenire in maniera propria o interloquendo sulle proposte della Giunta. Su questo noi, come Gruppo, intendiamo aprire una discussione, in quanto non vogliamo più trovarci in una situazione simile che - sia detto per inciso - ha come conseguenza un consolidamento della spesa corrente in direzioni che non sempre corrispondono agli obiettivi politici che tutti noi diciamo di voler perseguire. E siccome quando si discutono i bilanci negli anni successivi si tende a partire da quello che è stato l'assestamento dell'anno precedente, è chiaro che poi diventa molto difficile discutere allocazioni di risorse che si sono consolidate perch non si sapeva come spendere i soldi. Questo rende difficile anche la politica, perché comporta lacerazioni, problemi, discussioni, ecc.
Veniamo alle proposte per il 1999. Su come si chiude il 1998, pur valutando che comunque con queste modifiche si tiene conto di problemi esistenti (come nel caso della formazione professionale e dell'assistenza) avrei qualche perplessità rispetto all'aumento delle somme messe a disposizione per il fondo dell'Associazione Torino 2006. Queste perplessità le faccio scaturire da un'iniziativa della Giunta, la quale ha deciso, in maniera abbastanza anomala, di chiedere la convocazione straordinaria dell'assemblea di questa Associazione per sapere che cosa fa e come spende i soldi. Per quello che ricordo, è la prima volta che la Giunta ricorre alle procedure previste dal Codice Civile per chiedere la convocazione straordinaria di un'assemblea di una sua partecipata, quindi c'è una contraddizione fra questa iniziativa e l'iniziativa che qui viene proposta a meno che non si voglia operare con la logica del bastone e della carota ma allora bisogna che gli Assessori spieghino perché oggi propongono di dare queste risorse e nello stesso tempo chiedono una convocazione straordinaria per conoscere l'attività di questa Associazione. Su questo avrei bisogno di una spiegazione da parte degli Assessori competenti, cioè l'Assessore Burzi e l'Assessore Racchelli, ed eventualmente anche del Presidente della Giunta.
Sulla seconda questione, relativa alle proposte per il 1999, noi solleviamo due problemi. Il primo è relativo alla modifica della legge istitutiva del FIP, secondo cui si toglie il vincolo di impegnare per il FIP l'80% delle somme derivanti dall'IRPEF. Noi siamo contrari a togliere questo vincolo. Non si può dire che, siccome sono entrate non certe, è meglio liberarsi, perché intanto la somma di 120 miliardi prevista per il 1999 è comunque calcolata su quelle che avrebbero dovuto essere le somme impegnate nel 1998, che sono state calcolate ovviamente sulle entrate IRPEF 1998. Siccome le entrate IRPEF 1999 non dovrebbero subire riduzione, perch avere questa preoccupazione? Pertanto, siamo contrari a rendere elastico il modo di finanziamento del FIP, anche perché vogliamo ricordare che c'è un ordine del giorno del Consiglio regionale, votato contestualmente al bilancio 1998, che impegnava la Regione a trovare risorse ingenti a sostegno dell'occupazione. Non vorremmo che questo impegno della Giunta diventasse elastico nei confronti dell'occupazione, quando abbiamo una legge, quella del FIP, che comunque, a favore dell'occupazione e dell'economia, impegna la Regione secondo dei parametri che sono collegati appunto all'IRPEF.
La seconda obiezione che noi solleviamo attiene al fatto che non sono state prese in considerazione le proposte che noi avevamo fatto nel secondo emendamento che abbiamo presentato. I colleghi ricordano che noi abbiamo presentato complessivamente due emendamenti: uno sul FIP per chiedere che ci fosse un'allocazione per 240 miliardi nel bilancio 1999; l'altro propone che sul capitolo n. 15910 vengano indicati già nel 1998 alcuni disegni di legge particolarmente qualificanti per impegnare le somme del capitolo stesso. Questi disegni di legge riguardavano sia le deleghe, sia il recupero sociale ed urbano, sia l'aiuto alla progettazione dei Patti territoriali e in generale dei Piani di sviluppo locali.
La proposta dell'Assessore sostanzialmente recepisce una sola delle nostre indicazioni, cioè quella di mantenere per il 1999 il finanziamento del disegno di legge sulle deleghe ai Comuni che peraltro è già in discussione in Commissione, mentre viene ignorata la nostra proposta di impegnare la Giunta e il Consiglio, quindi prenotando delle somme per il 1999, sulle due tematiche estremamente importanti del recupero sociale ed urbano e dello sviluppo locale. Si tratta di tematiche sulle quali a livello internazionale e nazionale si fa leva per affrontare i problemi della competitività dei sistemi urbani, della coesione sociale, della mobilitazione delle risorse al fine di far crescere l'economia e l'occupazione su base regionale e locale.
Per questo motivo noi abbiamo volutamente evitato di fare le pulci sui singoli capitoli, dando invece indicazioni di tipo strategico. Abbiamo chiesto che nella stessa denominazione del capitolo si facesse riferimento negli elenchi che devono corredare il capitolo, non solo ai disegni di legge, ma anche ai progetti di legge, proprio a significare che su questo terreno poteva e dovrebbe avvenire un confronto costruttivo fra Giunta e Consiglio.
Queste nostre indicazioni non sono state recepite, pertanto vorremmo sapere se nel corso del dibattito si vuole mettere una pietra tombale su questi emendamenti, oppure se si ritiene di poterli ancora accogliere, o votando l'emendamento che noi abbiamo approvato, oppure integrando l'emendamento illustrato dalla Giunta. Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta ritiene che questo momento di confronto debba avvenire in aula o in un ambito più ristretto? E' opportuno riunire la I Commissione o avere un momento di confronto informale, sospendendo la seduta per mezz'ora? Penso che potrebbe trattarsi o di un incontro dei Capigruppo o di un incontro informale degli stessi Capigruppo. Come ritiene di procedere la Giunta? La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Non sono particolarmente favorevole a convocazioni formali di Commissione, perché mi pare che complichino l'iter del provvedimento proprio dal punto di vista anche formale e, peraltro, la forma dovrà seguire la sostanza della volontà espressa di avere un chiarimento.
Riprenderò anche alcuni dei temi toccati dal Consigliere Vindigni soltanto per dire che l'ossatura del suo intervento molto interessante riguarda essenzialmente gli anni 1999/2000, che sono alle porte. Lungi da me voler evitare il confronto sulle argomentazioni critiche che il Consigliere Vindigni ha fatto e che attengono essenzialmente - almeno su questo converremmo al 1999 e non per la parte che qui stiamo discutendo al 1998. Ora, è ben vero che il provvedimento in esame prevede anche il pluriennale 1999/2000, ma l'Amministrazione ha una certa attenzione che speriamo essere in qualche misura condivisa, per far sì che tale manovra sia disponibile in primis per quanto attiene al 1998; mi pare che considerando anche la struttura dell'articolato, l'art. 2 segnali la volontà dell'Amministrazione per quanto attiene al 1998, la cui chiusura operativa è alle porte.
Vorremmo che fosse evidente l'impegno che la Giunta sta mettendo nei lavori del Consiglio affinché questa manovra sia operativa e spendibile entro il 30/11/1998.
Per tornare al collega Saitta, se l'esigenza che avanza è quella di chiarimenti di natura operativa, io posso essere favorevole ad una sospensione dei lavori, la più breve possibile, e ad un incontro informale di lavoro con coloro che hanno esigenza di ulteriori chiarimenti, con l'Assessore e la struttura tecnica, che non implichi convocazioni di Commissione, perché francamente non ne vedo l'utilità operativa e ne vedo invece la complicazione dell'iter legislativo. Siamo in aula, gli emendamenti sono stati presentati. Comprendo che la volontà è quella di meglio comprendere e allora facciamo una sospensione di natura operativa.



PRESIDENTE

Quindi, una sospensione di mezz'ora ed una riunione informale di tutte le componenti.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Credo che mezz'ora realisticamente non sia il tempo utile, secondo me occorre più tempo. Forse è molto più corretto che si riprendano i lavori del Consiglio alle 14,30, si fanno tutti gli approfondimenti di carattere tecnico, poi si esaminano gli emendamenti. Questo mi sembra molto più realistico, altrimenti in mezz'ora non ce la facciamo.



PRESIDENTE

Se non è una richiesta che si può risolvere in mezz'ora e dato che sono le 11,30 e il lavoro in Commissione è già stato fatto, sono contrario a riconvocare la I Commissione. Se c'è l'esigenza di un approfondimento informale, credo che si possa utilizzare anche il resto della mattinata.
Riprendiamo alle 14,30.
Sentiamo il contributo del Consigliere Ghiglia.
Prego, Consigliere.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Il mio contributo non è costruttivo, nel senso che il mio Gruppo non partecipa ad alcuna riunione informale, perché siamo stanchi dalle decine di riunioni in Commissione per il bilancio e per l'assestamento e da defatiganti tentativi di aggiustamento. Quindi, se volete fare i gruppi informali e riprendere alle 14,30, fatelo, il mio Gruppo si riserverà di valutare a posteriori quello che sarà deciso, perch non ci sembra serio.



PRESIDENTE

Credo sia un tentativo per accelerare i tempi dei lavori, anche se il concetto dell'accelerazione può sembrare improprio in questo momento.
Aggiorno il Consiglio alle 14,45 e chiedo ai Gruppi interessati di riunirsi in Sala A). Non è una riunione formale dei Capigruppo. La sospensione la facciamo se può essere utile. Mi pare che non ci sia una volontà maggioritaria di tornare in Commissione. Se può essere utile, credo che possiamo sospendere i lavori del Consiglio e riprenderli puntualmente alle 14,45. Possiamo anche convocare formalmente i Capigruppo, i quali possono farsi accompagnare dall'Assessore di riferimento. Credo che potrebbe essere più utile un'illustrazione.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

La riunione informale ha senso, se ho interpretato quando detto dal Consigliere Saitta, perché vi è la necessità, dato il volume significativo di carta, di ulteriori specificazioni, peraltro scritte, o di aiuto alla lettura. Se così è, ha senso convocare una riunione informale lunga il meno possibile, in modo che coloro che hanno bisogno di aiuto possano essere operativamente in grado, insieme all'Assessore, che a tal fine si farà aiutare dalla struttura, di comprendere il senso, non solo politico, ma anche tecnico degli emendamenti proposti. Se questo è quanto chiedeva il Consigliere Saitta, la Giunta è disponibile e quindi si possono interrompere i lavori.



PRESIDENTE

Se questo può essere considerato utile e non una perdita di tempo, ma un momento di approfondimento dei documenti e delle valutazioni presentate possiamo procedere in questa direzione.
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Signor Presidente, noi riteniamo utile non perdere assolutamente tempo.
Possiamo tranquillamente procedere in aula con le informazioni, con il dialogo necessario, per addivenire ad una conclusione che tutti auspichiamo sia utile e rapida il più possibile. Siamo pertanto d'accordo di procedere in aula.



PRESIDENTE

Se non è ritenuta utile questa ipotesi, che è una di quelle che avevamo formulato, procediamo in aula.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Mi pare che l'orientamento emerso sia quello di andare avanti nei nostri lavori.
ART. 1 Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: Allegato A) - Capitolo n. 11012 - Spese per interventi pace, cooperazione e solidarietà.
Il capitolo n. 11012 è incrementato di L. 500 milioni prelevando in diminuzione dal capitolo n. 15910.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ho già detto, ma ad adiuvandum, visto che ricominciano i lavori ripeto, che in merito agli emendamenti che operano sull'allegato A) - per le motivazioni anzidette e cioè che l'allegato A) costituisce, nell'ambito dell'assestamento di bilancio, la componente di assestamento tecnico riteniamo inutile, pericoloso e dannoso anche soltanto discuterne, non essendoci nulla di discrezionale in quella componente dell'insieme della manovra, come credo tutti i Commissari della I Commissione abbiano ampiamente potuto verificare nell'ampio dibattito che si è svolto.
A mio avviso, questi emendamenti non hanno alcuna caratterizzazione politica operando sull'allegato A). Pertanto, la Giunta è contraria su tutti gli emendamenti all'allegato A).



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Mi pare che si dia una risposta formale al nostro emendamento, in quanto è evidente che modificare i capitoli inseriti nell'allegato A) in qualche modo indica la necessità di allargare il numero di capitoli da modificare. Tecnicamente potevamo anche dire che si inseriva un nuovo capitolo nell'allegato B), ma la sostanza è la stessa. Pertanto, credo che il problema non sia di forma, ma di sostanza.
Il capitolo in questione si riferisce ad una tematica importante: la politica della nostra Regione relativamente al problema della pace. Si tratta di una questione importante che va anche vista in modo dinamico, non può essere legata solo a questioni di bilancio. Questa parte del bilancio è sempre al di sotto delle necessità, in quanto purtroppo la dinamica degli eventi internazionali è opposta a questa nostra aspirazione. Se vogliamo realizzare degli interventi concreti a favore delle popolazioni ed agire per modificare le situazioni che creano conflitti al fine di costruire le condizioni per innescare e far permanere una cultura della pace, non possiamo non notare che questo capitolo di bilancio è sempre carente. A volte però le congiunture hanno il loro peso e pertanto credo che in questi giorni, in un momento in cui invece i venti vanno in modo molto concreto in direzione opposta e anche con un rischio di coinvolgimento della nostra nazione, sarebbe importante dare un segno di questo tipo.
Termino qui, poiché mi pare che l'Assessore sia impegnato in altre cose insieme ad altri Assessori e colleghi. A questo punto, non ha senso che io continui a parlare. Sospendiamo pure la seduta!



PRESIDENTE

E' opportuno che sia presente...



PAPANDREA Rocco

Qualcuno!



PRESIDENTE

C'è il Vicepresidente della Giunta. Normalmente però le risposte le dà l'Assessore al bilancio, che in questo momento torna al suo posto. In ogni caso, seguiva i lavori attraverso il sistema audio.



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



PRESIDENTE

Desidera completare l'intervento, Consigliere Papandrea?



PAPANDREA Rocco

No, ho terminato.



PRESIDENTE

Consigliera Simonetti, lei aveva chiesto di intervenire?



SIMONETTI Laura

Se l'Assessore replica, intervengo dopo.



PRESIDENTE

L'Assessore ha già dato la sua valutazione che resta la stessa anche dopo l'intervento del Consigliere Papandrea.



SIMONETTI Laura

Allora chiedo la parola.



PRESIDENTE

Ne ha facoltà.



SIMONETTI Laura

Noi contestiamo la gestione della risposta da parte dell'Assessore sugli emendamenti all'allegato A). Tali emendamenti infatti sono diversi non affrontano solo il tema della pace, della cooperazione e della solidarietà, ma anche altri temi che noi riteniamo, affrontati anche nella fase dell'assestamento, tutt'altro che tecnici, cioè prettamente politici e quindi di scelta. Anche lo stesso assestamento, che può modificare alcune politiche in una direzione piuttosto che in un'altra, fa delle scelte prettamente politiche. In particolare, su questo tema noi vogliamo sollevare l'attenzione di tutti i colleghi, non solo di quelli appartenenti al Comitato di solidarietà, perché nel corso delle ultime sedute utili di tale Comitato - il Presidente del Consiglio lo ricorderà - è stato affrontato il tema relativamente a quanto spesso i finanziamenti possano restare immobilizzati rispetto a procedure che non sono di intervento prettamente concreto nei Paesi e quindi relativamente a progetti politici.
A volte si tratta di parti molto cospicue: nell'ultima seduta del Comitato di solidarietà si diceva che oltre il 25% dei finanziamenti dei capitoli risulterebbe immobilizzato per ragioni burocratiche.
Dato che a nostro parere la Regione Piemonte si è voluta distinguere ancora in maniera assolutamente insufficiente per un intervento concreto nei Paesi nel Terzo Mondo - ma questo riguarda il capitolo successivo relativo ai progetti di sicurezza alimentare - ma si è voluta distinguere anche per quanto riguarda gli aspetti legislativi rispetto ad altre Regioni (si veda, ad esempio, la legge n. 67 relativa alla pace e allo sviluppo) noi chiedevamo su questa questione un impegno concreto e realizzabile.
Visto che a bilancio è prevista una cifra, a nostro avviso, del tutto insufficiente, noi chiediamo un aumento dello stanziamento relativamente a questi capitoli. E' chiaro che tale aumento deve anche presupporre una capacità dinamica degli uffici e dell'apparato sia del Consiglio che della Giunta rispetto alla costruzione più rapida di progetti e anche alla costruzione più fattiva di elementi di collaborazione con i Paesi che devono essere beneficiari delle politiche dello sviluppo.
Riteniamo che questo sia uno dei temi importanti, non solo per l'aspetto della solidarietà, ma anche per lo sviluppo di alcune dinamiche sociali che non possiamo sottovalutare. E' chiaro che la valutazione di questi aspetti deve presupporre un investimento più forte da parte della Regione.
La chiusura verso le richieste, che riteniamo prettamente politiche rimandando all'aspetto tecnico dell'allegato A), ci pare del tutto insufficiente; continueremo, dunque, le nostre argomentazioni politiche.
Su questo emendamento, chiedo al Presidente del Consiglio di procedere con la votazione per appello nominale.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, procedendo alla votazione per appello nominale verifichiamo automaticamente anche la presenza del numero legale.
Si proceda, dunque, alla votazione dell'emendamento per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 hanno risposto SI' 3 Consiglieri hanno risposto NO 25 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri L'emendamento è respinto e, implicitamente, il numero legale esiste.
Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: Allegato A - Capitolo n. 11012 - Spese per interventi pace, cooperazione e solidarietà.
Il capitolo n. 11012 è incrementato di L. 490 milioni prelevando in diminuzione dal capitolo n. 15910.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Non ci sono elementi nuovi rispetto alle dichiarazioni ed alle motivazioni di valutazione politica che il nostro Gruppo ha tentato di fare e di portare all'attenzione precedentemente. Riguardano, non solo l'aspetto relativo alla pace, cooperazione e solidarietà, quindi al capitolo di riferimento, ma un'impostazione generale dell'allegato A) del Piano di assestamento, che non presenta novità rispetto alla presentazione ed alla relazione fatta dall'Assessore Burzi.
Il nostro Gruppo, ma anche altri Gruppi della minoranza, richiede una maggiore attenzione verso questi temi importanti, da parte della Regione attraverso investimenti finanziari.
Partendo, quindi, da queste considerazioni, continuiamo a sollevare elementi nuovi relativamente agli emendamenti che abbiamo presentato.
La questione della pace, della cooperazione e della solidarietà si innesca in un processo di sviluppo che può in qualche modo legarsi all'elemento dell'occupazione. Visto che rispetto ai temi della sanità dell'assistenza, dell'aspetto sociale e dell'occupazione il nostro Gruppo ha mosso anche in questa sede, ieri ed in altre sedute di Consiglio determinate valutazioni, chiediamo all'Assessore delle risposte, altrimenti porteremo argomentazioni forti rispetto alla necessità di intervenire su elementi di gravità su cui questa Regione è ancora quasi totalmente assente.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 3 voti favorevoli, 25 contrari e 5 astensioni.
Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: Allegato A - Capitolo n. 11012 - Spese per interventi pace, cooperazione e solidarietà.
Il capitolo n. 11012 è incrementato di L. 480 milioni prelevando in diminuzione dal capitolo n. 15910.
La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Grazie, Presidente. E' in discussione un altro emendamento al bilancio di previsione 1998 presentato dal Gruppo di Rifondazione Comunista.
Come hanno già detto i colleghi Simonetti e Papandrea, si tratta di una tematica importante: pace, cooperazione e solidarietà. Sono temi fondamentali per il nostro Gruppo.
Nella fase politica attuale esistono problemi legati alla pace, ad esempio nei Balcani. Noi riteniamo che questa parte di bilancio debba essere incrementata.
Il nostro intento è di sensibilizzare maggiormente non solo la maggioranza, ma soprattutto l'esecutivo.



PRESIDENTE

Il Gruppo di Rifondazione Comunista chiede la votazione per appello nominale.
Si proceda pertanto alla votazione dell'emendamento per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 hanno risposto SI' 9 Consiglieri hanno risposto NO 24 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.


Argomento:

Verifica del numero legale


PRESIDENTE

Chiede di parlare il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli procede all'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
25 Consiglieri e in congedo 13 Consiglieri.



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