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Dettaglio seduta n.264 del 27/05/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Botta, Cavallera D'Ambrosio, Farassino, Ghiglia, Leo e Viglietta.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati - Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Comunicazioni della Giunta regionale in merito ai problemi del turismo in Piemonte e alla candidatura della città di Torino alle Olimpiadi del 2006


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con alcune comunicazioni da parte del Presidente della Giunta in merito ai problemi del turismo in Piemonte e alla candidatura della città di Torino alle Olimpiadi del 2006.
Prego, Presidente Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Svolgerò una comunicazione imperniata principalmente sulle tematiche del turismo e - poiché mi è stato chiesto più volte - anche un chiarimento ed un aggiornamento sulla situazione della candidatura della città di Torino alle Olimpiadi del 2006. Sono, inoltre, disponibile a rispondere a tutte le interrogazioni, che nel corso di questi mesi sono state iscritte e rappresentate da vari Consiglieri, sulla tematica in oggetto.
Annuncio che la relazione sarà un po' lunga (saranno distribuiti anche degli allegati, in modo che ci sia materiale di consultazione e confronto) ma l'articolazione della stessa prevede principalmente di toccare lo stato di attuazione della riforma della legge n. 75/96 e, di conseguenza, la creazione dell'Agenzia regionale del Turismo.
La legge regionale "Organizzazione dell'attività di promozione accoglienza ed informazione turistica in Piemonte" viene approvata nell'ottobre 1996, con la finalità di superare la precedente organizzazione delle attività pubbliche a supporto dell'industria turistica, attività organizzata attraverso le iniziative dell'Assessorato regionale al turismo e la rete delle Agenzie di Promozione Turistica allocate sul territorio regionale.
Questa legge, com'è noto, ha individuato tre soggetti operativi: l'Assessorato regionale al turismo l'Agenzia regionale per la Promozione Turistica le Agenzie di Accoglienza e Promozione Turistica Locale.
Il fatto innovativo consiste nell'aver previsto per la prima volta il coinvolgimento diretto degli operatori privati nelle attività di promozione, accoglienza ed informazione del comparto turistico, nonché aver coinvolto, nell'attuazione delle Agenzie locali, direttamente le Province piemontesi, dando loro un ruolo attivo nei confronti dei soggetti istituzionali ed economici operanti nei rispettivi territori.
Alla Regione, e di conseguenza all'Assessorato, spetta la funzione di indirizzo e coordinamento delle attività, la predisposizione dei programmi pluriennali ed annuali, interventi di sostegno dell'organizzazione turistica nonché delle attività di pubblicità e di propaganda turistica.
All'Agenzia per la Promozione Turistica del Piemonte competono funzioni di promozione delle risorse turistiche del Piemonte nei confronti della domanda italiana ed estera e di analisi e consulenza di marketing per il turismo.
Le Agenzie di Accoglienza e Promozione Turistica Locale sono strumento di organizzazione a livello locale delle attività di accoglienza informazione ed assistenza turistica svolta da soggetti pubblici e privati.
Analisi della fase di prima attuazione.
Nel periodo immediatamente successivo all'approvazione della legge, gli uffici regionali si sono attivati per dare concreta attuazione alle previsioni della stessa.
Si è avviata un'ampia attività di contatti e concertazione, in primo luogo con le Province, per individuare le modalità operative di costituzione delle Agenzie locali, e si è fornito - da parte delle strutture regionali - il massimo supporto tecnico-organizzativo affinch potessero operare in modo autonomo, ma omogeneo.
Nel contempo si sono predisposti gli strumenti necessari per addivenire alla formale costituzione dell'Agenzia regionale.
L'Agenzia regionale opera dal settembre 1997, le Agenzie locali sono state tutte costituite entro il 1997.
Le valutazioni che da questi primi mesi di attività possiamo trarre sono di fondo positive e vanno anche considerate le inevitabili problematiche connesse alle fasi di prima applicazione di nuove normative complesse e soprattutto di norme che comportano ampi riassetti organizzativi e strutturali in comparti delicati, quali quello, appunto, in cui ci troviamo ad operare.
Occorre altresì ricordare che l'avvio della L.R. n. 75/96 è altresì coincisa con il riassetto delle strutture regionali, così come previsto dalla L.R. n. 51/97, che ha comportato una "rivoluzione" delle procedure e dei meccanismi operativi delle direzioni regionali.
Questa sovrapposizione non ha consentito, tra l'altro, l'approvazione del Piano pluriennale di indirizzo e coordinamento nei termini temporali previsti dalla legge.
Ciò detto, vogliamo sottolineare che, pur in questo contesto di obiettive difficoltà, il lavoro si è avviato, la situazione dell'industria turistica piemontese non ha subìto contraccolpi negativi, le Agenzie locali stanno operando positivamente, ovviamente in misura diversa a seconda del territorio, delle eredità reciproche e delle capacità locali di iniziativa.
Ma, per quanto concerne la responsabilità anche diretta che ho per la gestione delle deleghe del turismo, desidero fare rilevare che la Direzione, in attuazione degli indirizzi gestionali dati, ha lavorato, sia sul fronte organizzativo interno (come dicevo si tratta di rendere compatibili tempi e procedure previsti dalla L.R. n. 75/96 e la nuova organizzazione dirigenziale della L.R. n. 51/97), attrezzandosi, pur in oggettive carenze organiche per assolvere a compiti e funzioni nuove, sia sul fronte della creazione dei nuovi rapporti che devono intercorrere con i soggetti interlocutori esterni: l'Agenzia regionale, le Agenzie locali e le Province.
In particolare: sono state predisposte le linee programmatiche del programma pluriennale di indirizzo e coordinamento, allegato è stato predisposto il Piano annuale di attività, allegato sono stati coordinati con le Province i documenti di programmazione settoriale delle stesse si è attivato il raccordo con le ATL, sull'operatività delle stesse che sono tenute a presentare un Piano di attività su cui esercitano la vigilanza le Province ed a cui la Regione contribuisce con un sostanziale finanziamento si è assicurata la presenza della Regione, avvalendosi dell'Agenzia regionale, alle importanti rassegne di Milano (BIT) e Berlino (ITB) si è intensificata l'attività di utilizzo di fondi comunitari previsti dall'obiettivo 2, 5b, dai programmi Interreg e Leader per i quali si è alla fase finale dei progetti per il triennio 1997/1999. Entro giugno saranno ultimate le istruttorie in corso che interessano oltre 950 progetti. Il complesso dei finanziamenti disponibili consentirà di mettere in moto oltre 200 miliardi di investimenti sull'intero territorio regionale è stata coltivata la presentazione della candidatura di Torino ai XX Giochi olimpici invernali del 2006, superando la fase di selezione italiana per cui oggi Torino è la candidata ufficiale italiana. Il nostro impegno, e su questo la Direzione Turismo è attiva, è ora quello di coltivare la ricaduta promozionale sulle attrattive turistiche di tutto il territorio regionale per tutto l'anno, sino al giugno 1999, data entro cui il CIO sceglierà tra le sei candidature presenti (ma su questo tema rientrer specificatamente).
Vorrei ora svolgere alcune considerazioni in ordine all'impresa economica del turismo nella nostra regione, considerazioni tecnico politiche che sono state alla base della definizione delle linee di piano approvate dalla Giunta e che verranno sottoposte all'approvazione del Consiglio regionale.
L'impresa economica del turismo.
Situazione regionale ed evoluzione del mercato.
Nella nostra regione storicamente non si è sviluppata una cultura del turismo, perché la forte presenza del settore manifatturiero ha polarizzato le attenzioni politiche e le scelte economiche sono state quindi orientate unidirezionalmente. Ne consegue, pertanto, che il settore terziario ed in particolare quello turistico sia stato negli anni negletto e soprattutto non considerato come produttore di reddito e di occupazione come il comparto industriale.
Con l'evoluzione del sistema industriale, dei mercati e l'avvento dell'innovazione tecnologica, il panorama economico ed occupazionale della Regione, come del resto accade ovunque, si è sostanzialmente trasformato per cui da più parti si parla di terziarizzazione dell'economia per dare risposta ad una crisi occupazionale sempre più preoccupante e ad un prodotto interno in fase di stanca.
Il mutamento dei parametri basilari di riferimento e la mutata propensione dei momenti decisori fanno pensare che siano maturati i tempi per proporre con ragionata attendibilità lo sviluppo di un'industria del turismo, fondata su razionali criteri economici ed assecondando le valenze inespresse e poco coltivate del nostro territorio.
Un altro concetto radicato nel modo d'essere è che tutto il territorio regionale sia vocato al turismo senza distinzione, e pertanto gli interventi di mano pubblica devono essere adeguati a questo criterio di egualitarismo. Il fenomeno ha registrato, come conseguenza, il proliferare di 'interventi a pioggia' sul territorio e, in assenza di una programmazione selettiva e ponderata, non ha prodotto risultati apprezzabili sul miglioramento dell'offerta turistica regionale nel suo complesso.
Va opportunamente rilevato che alcune zone, come il Lago Maggiore e il Lago d'Orta, hanno saputo esprimersi su buoni livelli, non solo da reggere il confronto con il mercato interno, ma anche da affermarsi su quello internazionale.
Progetti integrati.
Appare quindi fondamentale porre i presupposti programmatici per consentire interventi mirati sul territorio, che, partendo dalla ricognizione dell'esistente, consentono di affrontare gli interventi di miglioramento dell'offerta esclusivamente sulla base di progetti integrati d'area o tematici.
Ovviamente, tale approccio impone un sistematico rapporto con altre Direzioni regionali che concorrono alla valorizzazione del territorio e all'infrastrutturazione dello stesso.
Dopo una serie di incontri operativi con altre Direzioni regionali si è già addivenuti alla formalizzazione di schede programmatiche di progetti integrati volti a garantire una puntuale individuazione delle problematiche di ogni singolo progetto, per dare compiutezza agli interventi finalizzati al miglioramento sia quantitativo sia qualitativo del sistema di offerta del territorio preso in considerazione.
L'obiettivo finale è quello di dotare la parte di regione interessata al progetto di un sistema di servizi tale da poter consentire la costruzione di 'pacchetti turistici', collocabili sul mercato in modo adeguato a quelli proposti da territori concorrenti.
L'elenco dei titoli e delle schede dei progetti integrati già elaborati credo sia interessante che io vi rappresenti anche questi progetti perch nel discorso complessivo rappresentano un'informazione più ampia - risulta essere il seguente: Accordo di programma di Acqui Terme.
L'Accordo di programma, sottoscritto nell'ottobre 1997, è finalizzato alla riqualificazione del complesso termale di Acqui Terme, per il relativo rilancio sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista del turismo termale, nonché ad altri interventi volti a rendere funzionali e compatibili, rispetto all'assetto territoriale del comprensorio in cui insistono, le strutture termali in oggetto.
Si tratta di un progetto complesso che, nel rivalutare le Terme, dovrà contribuire ad una rivitalizzazione del territorio e dell'economia Acquese nel suo complesso.
Colgo l'occasione per dire che entro giugno dovremo costituire, secondo l'Accordo di programma, il Consiglio di amministrazione per la gestione delle Terme di Acqui.
La Via Francigena.
Il Consiglio d'Europa ha approvato l'itinerario culturale della Via Francigena in Italia, messo a punto da un gruppo di Regioni italiane, fra cui la Regione Piemonte, e dal Dipartimento del Turismo. Ciò nel contesto di un progetto transnazionale che prevede il recupero storico-culturale dell'antico itinerario francigeno, nel tentativo di favorirne successivamente la valorizzazione territoriale in chiave turistica e culturale, da parte degli enti e delle istituzioni competenti. La Via Francigena è stata quindi oggetto di ricerca storica, geografica ed antropologica, con l'obiettivo di proporre l'antico cammino quale opportunità turistico-culturale, oltre che religiosa, per il Giubileo del 2000. Terminato il lavoro di ricerca è ora in corso quello di restauro valorizzazione e promozione. In questo senso, lo stanziamento che il Governo ha messo a disposizione per il Giubileo fuori Roma vede la maggior parte del finanziamento proprio su questo progetto dei percorsi delle Vie Francigene.
Le Abbazie.
Il piano progettuale prevede interventi di ricerca, studio, recupero e promozione culturale in funzione di una valorizzazione delle potenzialità delle zone interessate da presenze abbaziali (restauro, architetture affreschi, dipinti ed arredi, programmi di valorizzazione: convegni mostre, materiali per la promozione di massa, oggettistica e ricettività).
Sacri Monti e Santuari.
I Sacri Monti (Varallo, Crea, Orta, Domodossola, Ghiffa e Belmonte) sono presenza d'eccezione in una vasta area del territorio piemontese, in particolare nelle sue province orientali. La realtà dei santuari coinvolge invece un po' tutta la regione con presenze architettoniche e religiose rilevanti: dai più noti santuari d'Oropa e Vicoforte ad una ricca e variegata articolazione di edifici religiosi in tutte le otto province.
Il Giubileo del 2000.
Il progetto prevede interventi di restauro, valorizzazione e promozione delle testimonianze e dell'architettura religiosa del territorio in relazione a mirati itinerari di pellegrinaggio, di visita e di turismo culturale, oggetto anche di altre specifiche schede di approfondimento (la Via Franchigena, le Abbazie, i Sacri Monti e Santuari).
Le fortificazioni di montagna: Il progetto prevede il recupero, la valorizzazione e la promozione del sistema delle fortificazioni di montagna piemontesi, comprendente in particolare il Forte di Exilles, la Fortezza di Fenestrelle, i trinceramenti dell'Assietta, i complessi del Bramafam e di Vinadio.
Gran Paradiso.
Il progetto prevede di intervenire con iniziative di valorizzazione turistico-ambientale, compatibili con l'ambiente, finalizzate al riequilibrio dei flussi tra l'alta valle tradizionalmente legata alla fruizione ambientale ed escursionistica e le località della bassa valle.
Le ali del millennio.
Il progetto prevede la creazione delle infrastrutture turistico ricreative e sportive funzionali ad un'utenza giovanile europea (in particolare quella scolare compresa tra i 12-18 anni), rafforzando altresì la ricettività alberghiera collegata con l'aeroporto. Parallelamente si prevedono interventi di riqualificazione urbana per migliorare l'immagine turistica delle località interessate.
Patto territoriale della Valle Bormida e dell'Alta Langa.
Selezione e coordinamento progetti di carattere esemplare che realizzino produzione di ricchezza ed occupazione attraverso recupero e valorizzazione delle potenzialità del patrimonio territoriale.
Valli delle Olimpiadi invernali.
Il progetto prevede il potenziamento e la diversificazione dei prodotti turistici tipici di ognuna delle vallate comprese nell'area di riferimento nonché delle relative aree di fondovalle. Negli ambiti già caratterizzati da economie turistiche consolidate, gli interventi sono finalizzati all'allungamento della stagione mediante la diversificazione del prodotto che deve essere comprensivo di un mirato turismo culturale oltre che dagli interventi funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi: negli ambiti caratterizzati da un'infrastrutturazione turistica debole, gli interventi sono finalizzati alla creazione di possibili nuovi prodotti turistici, in relazione alle specificità dell'area considerata e agli adeguamenti necessari in funzione dell'evento olimpico.
Valorizzazione turistica del Lago e dell'entroterra lacustre del Lago Maggiore e del Lago D'Orta.
Il progetto prevede la definizione di prodotti turistici legati a tipologie emergenti di utilizzo del tempo libero e correlate al processo di valorizzazione del paesaggio tra riviera, entroterra, natura e cultura quali turismo naturalistico, turismo culturale, cicloturismo e turismo giovanile.
Termalismo.
L'ambiente termale deve essere luogo di diffusione di medicina preventiva e riabilitativa, ma anche e soprattutto luogo di benessere e di cura della persona come era nel passato. L'Amministrazione regionale e gli altri soggetti interessati devono concorrere a trasformare le zone termali del Piemonte in luoghi dove natura e paesaggio diventino protagonisti, alla stessa stregua dell'accoglienza e del confort e dove le attività legate allo svago, alla cultura e all'esercizio fisico trovino nell'uso nuova continuità ed integrazione.
Langhe e Roero.
Il progetto prevede interventi di ricerca, recupero e promozione culturale in funzione di una mirata valorizzazione della zona (sistema museale di Alba, Bra, Cherasco e Dogliani, scavi dell'area archeologica di Benevagienna, complesso monumentale di Pollenzo, castelli di Costigliole d'Asti e parco di Grinzane Cavour, ecomuseo di Cortemilia).
Le colline del Monferrato e del Casalese.
L'elaborazione progettuale si articola in programmi di ricerca interventi di recupero e restauro, valorizzazione e promozione culturale e turistica dell'area (itinerario delle chiese romaniche, sistema museale astigiano e del casalese, dimore e castelli, Sacro Monte di Crea architetture rurali).
Alessandria e la sua campagna.
L'elaborazione programmatica considera attività di studio, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale: dalla revisione ed attuazione di un aggiornato sistema museale del territorio (musei civici di Alessandria area museale di Marengo, museo orafo di Valenza) al recupero e alla promozione turistico-culturale del sistema dei complessi religiosi (Abbazia di Santa Giustina di Sezzadio, Chiesa di San Francesco di Cassine, Chiesa e Convento di Santa Croce di Bosco Marengo).
Il marchesato di Saluzzo.
Il progetto prevede interventi di studio, restauro e valorizzazione culturale finalizzati ad un'opportuna promozione delle testimonianze dell'antico marchesato (complesso monumentale della Saluzzo antica: Casa Cavassa, Chiesa di San Giovanni, Torre civica, Duomo, Castiglia, Trompe d'oeil ed antico arredo urbano; Castello di Manta, Castello di Lagnasco Abbazia di Staffarda).
Cuneo e le sue valli.
Il progetto prevede interventi di ricerca, recupero e promozione culturale in funzione di un'adeguata valorizzazione delle potenzialità della zona (ristrutturazione e restauro sedi musei civici di Cuneo, studio e ricerca e recupero dell'Abbazia di Borgo San Dalmazzo, restauro di complessi monumentali religiosi, valorizzazione, promozione, manufatti artigianali, ricettività).
La collina novarese.
Il piano prevede il recupero, la valorizzazione e la promozione del sistema museale, del patrimonio culturale e di quello naturalistico paesistico del Medio Novarese (musei civici e museo d'arte religiosa di Oleggio e complesso delle pievi romaniche e tardo medievali, baraggia di Piano Rosa).
Terre d'acqua.
Il progetto prevede interventi di studio e restauro dei beni culturali della pianura della Sesia e del Ticino in provincia di Vercelli e di Novara. Prevede altresì un'adeguata valorizzazione e promozione dei suddetti beni in connessione con le tematiche tipiche della zona e le loro potenzialità turistico-culturali (sistema museale di Vercelli: Museo Leone Museo Borgogna, Museo del Duomo, Abbazia di Sant'Andrea di Vercelli, di Lucedio e di San Nazzaro Sesia; sistema museale di Novara: Musei civici e Casa Rognoni di Novara, itinerario delle chiese romaniche della Bassa) nonché la valorizzazione della cultura materiale connessa con la coltivazione del riso.
Le valli del Bormida e dell'Orba.
Il progetto si articola in una serie di interventi di ricerca recupero, restauro e promozione turistico-culturale focalizzati sui due centri di Acqui Terme e di Ovada di cui vengono valorizzate testimonianze storico-artistiche ed architettoniche (scavi archeologici e recupero edifici storici di Acqui Terme con particolare attenzione per il complesso delle Terme di Acqui, conservazione e valorizzazione del borgo di Ovada sistemi di promozione e ricettività con particolare attenzione per l'artigianato locale e la storia del territorio).
Corona reale.
Riqualificazione culturale, ambientale e paesasggistica: ricostituzione della continuità fisica e di fruizione del sistema delle aree verdi che circondano, penetrano e collegano Torino con i centri urbani periferici recupero e valorizzazione del sistema delle regge e collezioni dei Savoia con le connesse aree a parco. Tale sistema si articola nelle residenze (Castello di Rivoli, Palazzo Reale, Palazzo Madama, Castello e Parco di Racconigi, Castello e Parco di Agliè, ecc., Castello di Venaria Reale oggetto di apposita scheda), negli edifici religiosi (Cappella della Sindone e zona di Comando, Chiesa di San Lorenzo), nei musei con collezioni legate alla storia dei Savoia (Galleria Sabauda, Accademia Albertina, Museo del Risorgimento).
Valsesia-Monte Rosa.
Il progetto prevede interventi di qualificazione delle attività economiche-produttive esistenti (filiera casearia, prodotti tipici), di infrastrutturazione turistica-ricreativa-sportiva, nel rispetto delle compatibilità ambientali e di restauro e valorizzazione di beni di interesse storico-artistico (Complesso del Sacro Monte di Varallo, Baite Walser).
Le Alpi del mare.
Il progetto prevede interventi di qualificazione e consolidamento delle stazioni montano-invernali, di valorizzazione del patrimonio naturale storico-culturale-religioso e termale.
Valli, castelli, laghi morenici, vini e chiese del Canavese.
Il progetto prevede la formazione di "filiere" di prodotto turistico così individuate: sistema dei Castelli del Canavese, Via Francigena, laghi morenici e sport, archeologia industriale (miniere di ferro), artigianato artistico (ceramica di Castellamonte), sistema delle Valli di Lanzo.
Sulle strade di Coppi e del cioccolato.
Il progetto prevede interventi di recupero patrimonio storico-culturale (Castelli); allestimenti museali: centri di divulgazione agricolo alimentare nonché enologica con annessa ricettività; ricettività alberghiera; infrastrutture connesse con la valorizzazione del ciclismo sportivo e turistico; parco archeologico; promozione; formazione.
Riqualificazione ambientale, culturale ed urbana dei centri piemontesi.
Il progetto prevede per la sua attuazione la collaborazione dei seguenti settori: Offerta turistica ed Interventi comunitari in materia turistica, Gestione Beni ambientali, Pianificazione Aree protette, Beni culturali, Pianificazione territoriale regionale, Urbanistica.
In questa visione globale si inserisce con tutte le sue valenze positive il Sistema delle Aree protette piemontesi che, superata la fase di consolidamento della protezione del territorio, si è attrezzato per svolgere funzioni didattiche e divulgative.
In molti dei progetti sopra elencati è prevista la presenza qualificante degli Enti di gestione che attraverso le Aree protette e gli Ecomusei catalizzano e coordinano gli interventi delle zone di competenza e contribuiscono a dare azione di sistema al complesso delle iniziative.
A supporto dell'azione programmatoria integrata, per conseguire con maggior efficacia gli obiettivi prefissati, si rende necessaria ed indilazionabile una revisione degli strumenti legislativi oggi in vigore in alcuni casi vetusti e inadeguati, quasi sempre non più in assonanza con le recenti disposizioni in materia di decentramento, coinvolgimento degli Enti locali e soprattutto di trasparenza e snellezza amministrativa.
Nel settore delle Aree protette, particolarmente, si registra una produzione legislativa che, nel corso di oltre vent'anni, si è implementata con sovrapposizioni ed incongruenze tali da rendere sempre più difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi e le necessarie integrazioni con le altre politiche del territorio.
E' già stato svolto un notevole lavoro preparatorio di analisi e propedeutico che ha delineato le strategie procedurali per conseguire l'obiettivo di un "testo unico" sulle Aree protette.
Anche sul versante degli incentivi all'offerta turistica, si impone un'azione volta a conseguire normative in materia soprattutto igienico sanitaria in armonia con le direttive comunitarie e con le legislazioni degli altri Paesi europei.
In quest'ottica si inserisce la programmazione dell'impiantistica sportiva quale punto qualificante dell'infrastrutturazione di un territorio. Attrezzare infatti una zona con adeguati impianti sportivi o comunque per attività ludico-motorie, significa coniugare le esigenze di tempo libero della popolazione residente e quelle del turista che trova in esse il naturale complemento di attività nel periodo trascorso in vacanza.
Rilevanza sociale assume invece la promozione dell'attività sportiva il cui sviluppo ed incremento contribuisce anche al generale miglioramento delle condizioni reali di vita e costituisce inoltre un parametro di valutazione della civiltà di una popolazione.
Strumenti e strategie.
Il conseguimento degli obiettivi previsti dai progetti integrati si potrà raggiungere con l'applicazione di appositi Accordi di programma intese o convenzioni da impostare e monitorare in Conferenze di servizi.
Come considerazione finale, va sottolineato che gli interventi a vario livello previsti dalla programmazione dei progetti integrati, devono necessariamente essere guidati dall'obiettivo primario di conseguire la certificazione di qualità, ormai indispensabile per proporre servizi e strutture appetibili da un mercato turistico sempre più esigente ed in continua evoluzione.
Le linee guida che non possono prescindere da un postulato fondamentale, che ogni territorio ha sue vocazioni, sue specificità, sue occasioni, suoi valori che non devono assolutamente essere forzati od intaccati, ma proposti e valorizzati nelle logiche di un turismo sostenibile.
Ne consegue pertanto che l'azione promozionale che la Regione attiva nei bacini del mercato turistico deve attenersi agli incentivi di valorizzazione compiuta e risultarne la naturale conseguenza.
Nel piano triennale di promozione, previsto dalla normativa vigente, si specificheranno le azioni e gli strumenti che, avvalendosi dell'Azienda regionale di Promozione Turistica e delle Aziende locali, che garantiscono il raccordo con il territorio, risulteranno più efficaci per raggiungere risultati positivi e coerenti con l'impostazione data.
La nostra Regione può comunque offrire prodotti dignitosi in grado di essere recepiti dal mercato turistico e, se opportunamente supportati attraverso il sostegno alla commercializzazione, possono essere posti nella condizione di incrementare i flussi turistici di incoming.
Le azioni promozionali sono correlate a tipologie di prodotto come sotto specificato: prodotti bacino: laghi - montagna - città - enogastronomia prodotti segmento: turismo congressuale - turismo religioso - turismo scolastico - turismo d'azione e materialistico - turismo termale.



PICCHIONI Rolando

Cosa vuole dire turismo d'azione e materialistico?



GHIGO Enzo, Presidente Giunta regionale

Per come lo interpreto io, il turismo d'azione e materialistico è quello legato allo sport, ad eventi specifici. Ad esempio: si organizza la maratona, tutto quello che è l'indotto legato alla maratona è turismo materialistico.



CAVALIERE Pasquale

E' il turismo comunista.



PRESIDENTE

Non interrompete il Presidente, lasciategli svolgere la comunicazione dopodiché ci sarà il dibattito.
Prego, Presidente Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente Giunta regionale

Ho ritenuto, per un'analisi più approfondita da parte vostra, di riassumere quelli che sono stati gli stanziamenti del bilancio che abbiamo approvato recentemente nel settore del turismo, capitolo per capitolo, in modo che possiate fare le vostre verifiche e le vostre considerazioni: capitolo 14600 "Spese per attività diretta di promozione turistica nonch cofinanziamento regionale Programma Regolamento CEE n. 2052/88 (art. 3 L.R. n. 29/87)": L. 3.600.000 capitolo 14605 "Contributi per il soccorso, per il turismo alpino speleologico (L.R. n. 67/80)": L. 400.000.000 capitolo 14618 "Spese per l'attività di promozione, accoglienza ed informazione turistica (art. 3, L.R. n. 75/96)": L. 1.450.000.000 capitolo 14622 "Spese per la gestione stralcio della soppressione delle Aziende di Promozione Turistica (L.R. n. 75/96)": L. 100.000.000 capitolo 14640 "Contributi integrativi alle Province per l'esercizio delle funzioni amministrative delegate in materia di turismo ed industria alberghiera (L.R. n. 12/87)": L. 500.000.000 capitolo 14690 "Assegnazione di fondi alle Province per la concessione di contributi per lo sviluppo dell'agriturismo (L.R. n. 38/95)": L.
500.000.000 capitolo 14705 "Contributi all'Agenzia regionale per la promozione turistica del Piemonte ed alle Agenzie di accoglienza e promozione turistica locale (art. 14, L.R. n. 75/96)": L. 8.050.000.000 capitolo 14720 "Contributi per attività di pubblicità e propaganda turistica (art. 4, L.R. n. 29/87)": L. 2.100.000.000 capitolo 14730 "Contributi per la commercializzazione del prodotto turistico (art. 5, L.R. n. 29/87)": L. 1.000.000.000 capitolo 14795 "Oneri relativi ad interventi a sostegno e promozione della professione di guida alpina (L.R. n. 35/92)": L. 200.000.000.
Per il comparto turismo, ovviamente tra conto capitale e spesa corrente, la Regione ha stanziato, con il bilancio approvato, L.
17.900.000.000. Anche questa scheda sono in grado di fornirvela.
Veniamo alle considerazioni specifiche sull'ATR, poi in coda far alcune considerazioni in merito alle Olimpiadi del 2006.
L'Agenzia regionale per la promozione turistica del Piemonte è prevista com'è noto - dalla L.R. n. 75/96. Questa legge è stata adottata dal Consiglio regionale per segnare una svolta in tema di sviluppo economico sociale del Piemonte; per dotare in particolare il settore turistico di un nuovo tipo di organizzazione, fondata su diversi livelli di competenza (e responsabilità), ma soprattutto ispirata al presupposto che anche il turismo (prima inteso variamente: svago, tempo libero, amore per l'ambiente e l'aria aperta, sfogo culturale, sport, divertimento, buona tavola, ecc.) poteva e doveva diventare un fenomeno "industriale".
In questo quadro va collocata la nascita dell'Agenzia turistica regionale, strumento operativo per la promozione del prodotto piemontese e per le analisi dei relativi fenomeni in chiave programmatoria; mentre alla Regione, e per essa alla nuova Direzione del Turismo, restano affidati soprattutto i compiti di indirizzo, di programmazione, di definizione di strategie e di controllo. Questo lo voglio sottolineare perché è un passaggio fondamentale: sia ben chiaro che all'Assessorato al turismo restano affidati i compiti di indirizzo, di programmazione (è scritto sulla legge che abbiamo approvato), di definizione di strategie e di controllo.
La novità della soppressione delle APT è stata giustificata dall'opportunità di organizzare l'accoglienza e l'animazione a livello locale in ambiti più consoni alla natura e alle tradizioni del fenomeno turistico: sono nate in sua vece le ATL (dodici nell'intera regione), con il compito anche di farsi interprete - a livello locale - delle istanze provenienti dagli operatori pubblici e privati, presentate in modo organico per i livelli di decisione più elevati.
Composizione statutaria ATL.
Per quanto riguarda la composizione statutaria delle ATL è da sottolineare che la Regione Piemonte non partecipa al loro assetto societario, ma si limita a finanziarne l'attività sulla base di un programma concordato con le Province (art. 2, L.R. 75/96).
Le ATL sono caratterizzate da una composizione pubblico-privato. La parte pubblica è rappresentata da Province, Comuni, Comunità montane e, in alcuni casi, Camere di Commercio. La parte privata è rappresentata dagli operatori turistici delle diverse aree territoriali.
La nuova organizzazione, appena creata, per essere vincente deve tuttavia potersi caratterizzare per alcune sue connotazioni peculiari.
La prima verte su materie da tempo in discussione, il rapporto - meglio l'integrazione - fra pubblico e privato. Sia l'ATR sia le ATL hanno come caratteristica principale quella di vedere uniti nelle loro compagini i due versanti dell'attività produttiva quotidiana.
Ma tale compresenza non può concepirsi solo come un fattore di coabitazione, quanto piuttosto costituire un principio di effettiva collaborazione: il privato sarà chiamato ad offrire gli spunti tecnici più attuali e vissuti per lo sviluppo del turismo proprio, ma nel contempo parteciperà all'azione di promozione assicurando risorse strutturali finanziarie ed umane; il pubblico non dovrà soltanto curarsi di esprimere il connettivo politico della propria presenza, ma dovrà raccogliere la collaborazione, esaltarla e sfruttarla.
Fatta questa doverosa premessa, di strategia e di metodo, occorre precisare che l'Agenzia regionale (ATR) fu costituita il 22 settembre scorso con un Consiglio direttivo limitato a tre membri, poi completato a fine dicembre (23 dicembre) con la nomina degli altri due componenti e con la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti.
All'atto costitutivo partecipavano n. 21 Consorziati, fra i quali i privati (n. 15) rappresentavano uno scarso 8% del fondo consortile: ora i Consorziati sono 41, di cui 21 privati, con una loro partecipazione di poco più del 13%; sono in corso di formalizzazione altre cinque istanze di adesione, di cui quattro private.
I mesi del 1997 sono stati utilizzati dall'ATR soprattutto per favorire la soluzione del nodo Province (oggi sono sette le partecipanti) e per acquisire una conoscenza "in loco" delle problematiche interessanti il turismo, zona per zona, provincia per provincia.
Dal gennaio 1998, in assenza del programma pluriennale di indirizzo e coordinamento - su cui il Consiglio regionale sarà chiamato a deliberare prossimamente ai sensi dell'art. 3 della L.R. n. 75/96 (che è già stato approvato dalla Giunta) - l'Agenzia ha per un verso proceduto ad un abbozzo organizzativo (l'Assemblea del 13 febbraio ha approvato uno schema organizzativo previsto dall'art. 21 del suo Statuto) e per altro verso ha assicurato tutti gli adempimenti formali che la legge e lo Statuto imponevano: approvazione del bilancio preventivo 1998 (13 febbraio) approvazione del conto consuntivo 1997 (30 aprile); ma il Consiglio direttivo ha anche predisposto il programma di massima di attività 1998, ex art. 11 dello Statuto, che è stato presentato all'assemblea del 30 aprile ma la cui approvazione è stata - su mia esplicita richiesta - rinviata a giugno a causa delle incertezze del bilancio regionale 1998, da cui necessariamente il programma di attività veniva ad essere condizionato.
Intanto si è incominciato con l'essere presenti a tutte le borse turistiche importanti, anche se settoriali: BIT Milano, ITB Berlino Piemonte/Torino a Stoccarda, EIBTM Ginevra, MAST Torino; altre prossime si svolgeranno a Desenzano e Trieste, con ciò riprendendo un dialogo con le forze operative da anni interrotto e soprattutto presentando "cataloghi" di prodotti turistici unitari, ma specializzati.
Nel frattempo si è studiato e lanciato il "Logo" del turismo regionale (progetto Studio Testa - e su questo c'è un'interrogazione alla quale risponderò); si sono avviate trattative con l'ENIT e altre Regioni per iniziative promozionali comuni, soprattutto in ambito internazionale; si è fatta opera di coordinamento con le ATL e i Consorziati per creare un vero "sistema turistico regionale".
Altro progetto in esame è quello della cartellonistica stradale ed autostradale ai limiti del territorio regionale.
Ancora un cenno credo meriti l'attività di analisi del fenomeno turistico regionale: senza un'analisi approfondita delle peculiarità regionali e, insieme, delle concrete prospettive di intervento, sarà difficile indirizzare le iniziative in maniera produttiva. E' in via di definizione una ricerca - che sarà completata entro luglio per il quadro italiano, entro settembre per il quadro europeo - per definire indici oggettivi relativi a monitoraggio della domanda, soddisfazione del turista impatto delle azioni di marketing.
Mi sono state consegnate altre schede relative alle iniziative fin qui realizzate dall'Agenzia.
Credo che il Consiglio regionale potrà derivare, da questa mia relazione preliminare e dai dati allegati e a disposizione, la convinzione che i pochi mesi di attività dell'Agenzia non solo si sono svolti nel rispetto - formale e sostanziale - della legge istitutiva, ma anche con risultati che ritengo buoni, in relazione alla situazione di fatto, di diritto e finanziaria illustrata. Senza dubbio ci sono state incomprensioni e sbavature, ma ritengo fossero inevitabili nel contesto delle riforme organizzative regionali e del sistema turistico (si è dovuto mettere a punto il rapporto tra Assessorato ed Agenzia).
Certo, la legge istitutiva può essere cambiata; ma è opportuno procedere in questo senso, dopo aver fatto "tabula rasa" del sistema preesistente, a pochi mesi dall'avvio dell'attività del nuovo sistema e soprattutto senza cambiare la filosofia che sottende la L.R. n. 75/96 (che è poi quella di organizzare un'unica promozione turistica sul territorio piemontese)? E' questo, a mio avviso, il vero nodo che il dibattito deve sciogliere.
Qualunque siano le conclusioni che ne deriveranno, occorre coerenza e mi auguro ci sia e si trovi, da parte del dibattito che emergerà in quest'aula, la disponibilità a fornire obiettivi suggerimenti per ottenere il risultato che la legge, nella sua filosofia istitutiva - essendo una legge approvata da questo Consiglio regionale - esprimeva.
L'applicazione della legge, poi, ha comportato oggettive difficoltà che ci auguriamo possano essere messe a punto anche con il contributo del dibattito di quest'aula.
La mia comunicazione, specificatamente sulla questione dell'ATR, al di là delle interrogazioni - che poi mi direte se volete che affronti in coda a questo intervento o se devono essere prese in considerazione dopo gli interventi (comunque sono a vostra disposizione) - vuole anche fare due riflessioni sul discorso delle Olimpiadi del 2006 e del suo Comitato promotore.
La storia della nascita della candidatura credo sia nota a tutti voi: è una candidatura che nacque nell'autunno del 1997, su iniziativa del Generale Romano, che convocò presso la Caserma Bergia (che è stata restaurata con i soldi della Regione, tramite la Provincia ed inaugurata venerdì scorso) una riunione a cui partecipò anche la Regione Valle d'Aosta. Come saprete, infatti, il Generale Romano ha competenza anche sulla Valle d'Aosta, la quale presentò a suo tempo una candidatura per le Olimpiadi che poi venne accantonata in relazione al riscontro di un referendum, fatto in quella regione, che aveva dato parere negativo a tale candidatura per le Olimpiadi.
n realtà, la Valle d'Aosta si sarebbe candidata per le Olimpiadi del 2002, ma in considerazione di questa loro disponibilità si era pensata ed ipotizzata, in un primo momento, una forma di candidatura congiunta tra Piemonte e Valle d'Aosta. Questo perché noi, da subito, avevamo constatato che la nostra carenza di infrastrutture si identificava in senso specifico sulla pista del bob ed il trampolino. La Valle d'Aosta, invece, ha una pista del bob a Cervinia, attualmente non utilizzata, ma che potrebbe essere rimessa in funzione.
La Valle d'Aosta non diede la sua disponibilità ad ipotizzare una candidatura congiunta. Si intraprese, dunque, d'accordo con la Provincia ed il Comune di Torino, la candidatura della Città di Torino.
Vorrei sottolineare, perché questo fatto ha suscitato interpretazioni polemiche, che, per quanto concerne il regolamento del CIO (l'Organo internazionale che presiede l'assegnazione delle candidature) la candidatura non può che essere presentata da una Città (che sia un Comune di 10.000 abitanti o una Città, come Torino, di un milione di abitanti).
Per questo motivo, non avrei potuto presentare una candidatura della Regione Piemonte, perché non sarebbe stata accettata dal CIO.
Con un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale a larga maggioranza, se non all'unanimità, venne dunque presentata la candidatura della Città di Torino.
Venne deciso, ancora, che il dossier di tale candidatura venisse istruito da una società, che vede la partecipazione dei tre Enti e che si chiama ITP. Il dossier fu istruito anche con la collaborazione dei tecnici del CONI, i quali hanno dato alcune indicazioni sulla locazione dell'impiantistica e delle infrastrutture.
Il risultato fu che questa candidatura venne fatta propria dal CONI e nella contrapposizione con quella di Venezia, delle Alpi Venete, fu scelta dal CONI come candidatura italiana quella di Torino.
Da quel momento, passammo alla fase successiva che, come avete sentito prevede la definizione della scelta da parte del CONI entro settembre 1999.
Ci sono già state delle presentazioni da parte del Comitato a Sidney, con la presenza della Presidente della Provincia, Bresso, e della Vicepresidente del Comitato, dr.ssa Evelina Christillin, che hanno iniziato a promuovere la candidatura della Città di Torino presso i membri del CIO (in realtà sono i membri del CIO che sceglieranno la città candidata). Le città candidate sono sei, quindi dovremo cercare di spuntare l'assegnazione della candidatura.
La partecipazione al Comitato promotore da parte della Regione Piemonte è stata istituzionalizzata attraverso una deliberazione del 30/3/1998.
Credo - e di questo me ne dolgo, ma è l'occasione buona per farlo - che nessuno di voi sia esattamente a conoscenza di come è costituito il Comitato d'onore e di come è articolato. Se lo ritenete opportuno, ve lo rappresento: il Comitato d'onore, che è la Presidenza e la rappresentanza istituzionale, è formato dal Sindaco di Torino, dal Presidente della Provincia, dal Presidente della Regione, dal Presidente del CONI, dai membri del Comitato Internazionale Olimpico (il dr. Carraro, il dr.
Cinquanta e il dr. Nebiolo).
Il dr. Cinquanta è il Presidente Internazionale degli sport su ghiaccio, membro del CONI italiano. Mi dicono che, però, per uno strano meccanismo che il CONI prevede, gli unici membri italiani del CONI che hanno la facoltà di votare al CIO sono il dr. Pescante, il dr. Carraro e il dr. Nebiolo. Il dr. Cinquanta, pur facendo parte ed essendo Presidente di un'Associazione importante come quella degli sport su ghiaccio, non fa parte del CIO perché l'Italia ha a disposizione tre rappresentanti e non quattro.
C'è, poi, un Comitato d'onore di cui fanno parte molte personalità quali l'on. Luciano Violante, l'on. Walter Veltroni, il Ministro Livia Turco, il Ministro Edo Ronchi, il sen. Gianni Agnelli, il sen. Norberto Bobbio, l'on. Piero Fassino, l'on. Gian Giacomo Migone, che hanno un ruolo istituzionale nel Governo nazionale.
Il Comitato d'onore è inoltre costituito dal dr. Raffaele Pagnozzi (Segretario Generale del CONI), dal dr. Gian Carlo Bolognini (Presidente Federazione Italiana Sport del Ghiaccio), dall'avv. Luciano Nizzola (Presidente Federcalcio), dal dr. Giannantonio Romanini (Presidente Federazione Italiana Canotaggio), dal dr. Carlo Valentino (Presidente Federazione Italiana Sport Invernali).
Vorrei far notare che questo Comitato d'onore ha un significato puramente formale, ed è composto da altri membri che potrete leggere nell'allegato.
Quello che, secondo me, è importante sottolineare è la Presidenza del Comitato promotore, cioè chi operativamente gestisce questa candidatura.
Come tutti sapete, il Presidente del Comitato promotore è il dr.
Giorgetto Giugiaro, che riteniamo aver identificato come personaggio ambasciatore di un certo "Italian style-Piemonte style", nel tentativo di promuovere l'immagine del Piemonte.
Abbiamo la dr.ssa Evelina Christillin, Presidente esecutivo, e la dr.ssa Tiziana Nasi, Presidente per le Paraolimpiadi. Come saprete, quando si svolge un'Olimpiade, parallelamente deve anche svolgersi la Paraolimpiade.
C'è, poi, l'Assessore regionale del turismo e dello sport piemontese quando finalmente lascerò queste deleghe, la dr.ssa Silvana Accossato e il prof. Ugo Perone. Abbiamo, infine, il Prefetto Moscatelli e il Commissario di Governo, Cavallo, il gen. Aldo Varda, il gen. Franco Romano, il dr.
Luciano Barra, il dr. Enrico Carbone ed un insieme di rappresentanti, fra i quali il dr. Francesco De Valle, la dr.ssa Ida Vana, il dr. Alessandro Cocirio, il dr. Giuseppe Pichetto, il dr. Bruno Rambaudi, il dr. Giuseppe De Maria, il dr. Valentino Boido, il dr. Vittorio Viora, il dr. Peppino Cancelliere, il dr. Bartolomeo Masino, il dr. Federico Casetta, il dr.
Mario Galli, il prof. Gianni Zandano, il prof. Gianni Merlini, il prof.
Enrico Filippi, il prof. Andrea Comba, il prof. Siro Lombardini, il dr.
Pietro Marcenaro, il dr. Mario Scotti, il dr. Amedeo Croca, il dr. Filippo Grassia, il dr. Boris Biancheri.
Ancora, ci sono i rappresentanti delle Comunità montane interessate (Alta Valle di Susa, Val Chisone, Pinerolese Pedemontano, Montana Val Pellice), i rappresentanti di Bardonecchia, Cesana, Oulx, Pinerolo Pragelato, Sestriere e Torre Pellice; il Presidente dell'ATL di Torino dr.ssa Anna Martina; il Presidente dell'ATL di Susa, dr. Luigi Chiabrera e il Presidente dell'ATR, dr. Pier Domenico Clemente.
C'è il dr. Massimo Baroni, il dr. Pierpaolo Mazza (Presidenti delle varie Associazioni piemontesi), il dr. Enrico Badella, la dr.ssa Paola Piccione, il dr. Enrico Calvano, il dr. Eugenio Imperatori, il dr. Eugenio Di Maio.
Questo, come informazione relativa alla composizione del Comitato che operativamente vede il dr. Giugiaro, la dr.ssa Christillin e il loro staff non ho qui oggi, ma ve lo posso far avere, l'elenco dello staff che opera al Lingotto, dove vi sono gli uffici per la sede della candidatura di "Torino 2006", in modo da darvi più dettagliatamente lo staff operativo del Comitato. Questo Comitato è stato costituito con atto notarile, è autonomo e riceve un contributo da parte della Regione, della Provincia e del Comune.
Il Consigliere Montabone vorrebbe capire - e io ho già avuto modo di rappresentare i miei chiarimenti - relativamente ad una parte del Piemonte impegnata in questa candidatura. Le valli cuneesi, piuttosto che la Val Vigezzo, che è una valle del Verbano Cusio Ossola che avrebbe potuto, con tutte le aspettative positive, ospitare le gare di fondo, non sono state coinvolte perché le norme del CIO internazionale prevedono un raggio di intervento o di vicinanza dello svolgimento delle gare tale per cui abbiamo ritenuto di comprimere in un arco di 70/80 chilometri lo svolgimento delle gare.
E' pur vero che si sarebbero potute fare delle forzature, senz'altro perché se si pensa a Nagano, si sa che per arrivare sui campi da sci si impiega due ore di macchina, quindi questo è possibile. Ma per dare forza e competitività alla nostra candidatura si è fatta un'altra scelta; questa può essere giudicata non positivamente nelle zone non coinvolte nella candidatura, comunque è una scelta che personalmente ho ritenuto propedeutica a dare più appeal alla candidatura stessa e, di conseguenza più possibilità alla città di Torino di avere chance di vittoria.
A fronte di questa considerazione, perché punti di eccellenza nel territorio piemontese ce ne sono tanti e si è anche tentato, durante i mondiali del Sestriere, di spandere o spalmare l'effetto positivo di quell'avvenimento anche su altre zone del Piemonte, su indicazione specifica della Regione Piemonte, nell'ambito del Comitato organizzativo si è richiesto specificatamente che il Piano di comunicazione e promozione dell'evento coinvolgesse tutto il territorio regionale.
Questo si sta cercando di fare (dal punto di vista della comunicazione se ne occupa il Comitato promotore, non vorrei nascessero degli equivoci Consigliere Cavaliere), coinvolgendo tutti gli aspetti del "made in Piemonte" di particolare rilievo, che possano essere interagiti ed integrati con questo evento.
Andiamo così verso questa direzione, che è una fase di promozione dell'immagine di Torino e del Piemonte, nel tentativo di acquisire la candidatura; fase che terminerà nell'autunno del 1999, con due possibili soluzioni: che sia finita, perché non ci viene assegnata la candidatura, e allora potremo valutare se questo percorso di promozione attraverso la candidatura ha dato i suoi frutti, e quali frutti ha dato. Diversamente come noi auspichiamo, se il CIO dovesse assegnare la candidatura a Torino inizierebbe la seconda fase, che è quella della realizzazione degli impianti.
A fronte di questo c'è poi la realizzazione del dossier per presentare la candidatura (i filmati, gli aspetti tecnici e le valutazioni dal punto di vista urbanistico: dove situare il villaggio atleti, gli stadi del ghiaccio che dovranno essere realizzati, ecc.).
Naturalmente il dossier della candidatura al CONI, che ha subìto delle modificazioni, è a disposizione.
Dicevo che in questo periodo abbiamo come obiettivo principale quello di promuovere l'immagine della Regione Piemonte attraverso la candidatura delle Olimpiadi, che è legata alla città di Torino. Perciò la comunicazione è integrata; non possiamo pensare, se si fa un filmato promozionale della candidatura della città di Torino, di parlare della città di Cuneo piuttosto che della città di Asti. Nel senso che dal punto di vista della comunicazione questo non regge.
Si cercherà di comunicare le eccellenze della città di Torino e quelle della Regione Piemonte dal punto di vista del "Piemonte-style", intendendo il comparto tessile del Biellese, piuttosto che quello enogastronomico, che sono quelli più facilmente riconoscibili dal punto di vista internazionale.
Il rapporto tra il Comitato promotore Torino 2006 e la Regione Piemonte è tenuto dall'Assessorato al turismo; poi, naturalmente, all'interno del Comitato promotore sono presenti le due ATL del territorio e quella regionale. Questo mi sembra ovvio perché nel momento successivo, avendo ottenuto la candidatura, quando si passerà alla realizzazione, tutto il sistema di promozione turistica della Regione Piemonte dovrà convergere in maniera sinergica sul tema delle Olimpiadi 2006.
Il Piano di comunicazione che il Comitato per le Olimpiadi ha predisposto è a mie mani. Credo che leggervelo sarebbe come infliggervi qualcosa che non ritengo necessario, perché è un Piano piuttosto corposo ed articolato, di circa venticinque pagine. Se lo ritenete opportuno, sono disponibile a rendervelo come allegato insieme agli altri allegati delle considerazioni e tematiche che ho svolto, in modo che possiate verificare il senso e la presenza della Regione Piemonte ed eventualmente trasferirmi delle critiche e magari anche qualche contributo. Grazie.



PRESIDENTE

E' così terminata la comunicazione generale del Presidente Ghigo in materia di turismo. Possiamo ora passare all'esame delle interrogazioni e delle interpellanze in materia.


Argomento: Interventi di promozione della domanda - Attivita' di promozione

Interrogazione n. 1542 della Consigliera Spagnuolo inerente a: "Istituzione del Numero Verde per la promozione del turismo e della cultura in Piemonte"


PRESIDENTE

Il punto 3) all'o.d.g. prevede: "Interrogazioni ed interpellanze".
Esaminiamo l'interrogazione n. 1542 presentata dalla Consigliera Spagnuolo.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Nato nel maggio 1996 per volere della Regione Piemonte allo scopo di promuovere il turismo e la cultura nonché come servizio di informazioni per conoscere il Piemonte, il Numero Verde 167-329329 è da considerarsi un'iniziativa di grande successo: lo testimoniano il gradimento del pubblico, il numero di chiamate pervenute (33.913 fino al 31/12/1997) ed il consistente aumento delle stesse nel secondo anno di attività.
Il Piemonte, con i suoi musei, i monumenti, le montagne e le colline gli eventi culturali e sportivi, la sua grande tradizione enogastronomica e la sua raffinata ospitalità, intende offrire un segno di benvenuto anche con un servizio di informazione ed accoglienza fin dall'approccio telefonico.
Il servizio è fornito da quattro operatori e non attraverso un sistema informatizzato, che sicuramente non potrebbe risolvere la molteplicità di quesiti posti dal pubblico, oltre a non dare quel senso di benvenuto cui si è già accennato.
La sede operativa è in Torino presso i locali di Passaggi a Nordovest cooperativa che svolge inoltre il lavoro di ricerca ed aggiornamento dati e cura il monitoraggio delle chiamate pervenute; ogni telefonata è infatti schedata dagli operatori.
A seguito delle frequenti richieste di materiale illustrativo, da maggio 1997 la società di gestione del Numero Verde è stata incaricata della selezione di opuscoli e pieghevoli promozionali sul Piemonte, nonch dell'imbustaggio degli stessi che vengono spediti due volte alla settimana tramite la società Defendini.
Il Numero Verde è stato il riferimento delle principali campagne della Regione Piemonte, da quelle riguardanti i castelli, le terme, la via francigena, i Campionati Mondiali di sci alpino a Sestriere, fino ad "Experimenta '97" a Villa Gualino, per citare solo alcuni esempi.
Da ottobre 1997 si è affidato al Numero Verde il servizio di prenotazione per l'accesso in Duomo nel periodo dell'Ostensione della Sindone (18 aprile - 14 giugno 1998).
Permettetemi di dire che questo - tranne un intoppo iniziale in cui la Telecom staccò le linee per sovraccarico di prenotazioni - ci è riconosciuto da più parti come un successo organizzativo di grande rilievo tant'è che mi risulta che alcuni dirigenti del Ministero che si devono occupare dell'organizzazione del Giubileo a Roma hanno preso contatto con la nostra organizzazione per verificare e per raccogliere indicazioni.
Il pubblico chiede un ventaglio sempre più vasto di offerte e servizi integrati, dallo stimolo iniziale delle campagne pubblicitarie fino ai servizi di accoglienza e di offerta culturale che la Regione è già in grado di fornire e che nei prossimi anni saranno potenziati in vista dei grandi eventi internazionali in programma, dal Giubileo del 2000 fino alle molteplici iniziative culturali quali il circuito delle residenze sabaude.
Il Numero Verde potrà quindi essere un elemento di rilievo nella promozione e comunicazione della nuova stagione del turismo che il Piemonte ha felicemente inaugurato.
Credo che il Numero Verde sia un veicolo di promozione importantissimo.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Interrogazione n. 1964 del Consigliere Cavaliere inerente a: "Logo Agenzia regionale per il turismo"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 1964 presentata dal Consigliere Cavaliere.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Premesso che - com'è noto - l'Agenzia regionale per la Promozione Turistica del Piemonte è un Consorzio di diritto privato, operante in autonomia e secondo le regole del diritto civile, l'individuazione del marchio "Piemonte Promozione Turistica" - adottato all'unanimità da parte del Consiglio direttivo dell'Agenzia stessa - è stata operata sulla base di due proposte presentate dalle seguenti aziende leader sul mercato in Italia: In Testa, corrente in Torino, Via Figlie dei Militari n. 35 BGS, corrente in Torino, Corso Galileo Ferraris n. 24/A.
La scelta è ricaduta sull'agenzia InTesta sia per la qualità dell'opera grafica presentata in rapporto all'obiettivo propostoci sia perché il corrispettivo richiesto è risultato nettamente più favorevole (all'incirca un quarto del prezzo della concorrenza).



CAVALIERE Pasquale

Ossia quant'è costato?



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Non è scritto quanto è costato; se vuole, glielo farò sapere.


Argomento: Informazione

Interrogazione n. 1932 del Consigliere Saitta inerente a: "Inserzione promozionale sul quotidiano 'Il Corriere della Sera' e spese pubblicitarie per il 1998"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 1932 presentata dal Consigliere Saitta.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Come lo stesso Consigliere dichiara nella propria interrogazione l'articolo pubblicato su Il Corriere della Sera del 14 aprile scorso sotto il titolo: "La Regione Piemonte s'impegna nel turismo", ha carattere redazionale, iniziativa della redazione del quotidiano; non risulta ordinato da alcuna struttura regionale, quindi tanto meno ha richiesto impegno economico da parte della Regione.
Per quanto riguarda il capitolo 10340, nel primo quadrimestre sono stati effettuati accantonamenti per un totale di 162 milioni, pari comunque a meno dei 4/12 della capienza fissata in L. 510 milioni; è dunque rispettato l'obbligo delle spese per dodicesimi, pur trattandosi di capitolo di spesa obbligatoria.
La somma così disponibile è destinata: per L. 135 milioni alla pubblicazione delle pagine mensili sui periodici locali aderenti alla FIPE per L. 22 milioni alla pubblicazione di inserti istituzionali su pubblicazioni non periodiche, annuari e repertori per L. 5 milioni all'eventuale liquidazione di piccole spese di competenza della Cassa economale.
Come si può rilevare, larghissima parte delle risorse è proprio destinata all'attuazione del cosiddetto "accordo FIPE", al quale intendiamo mantenere fede anche per l'indubbio interesse con il quale sono state accolte tali pagine informative.
Debbo infine informare che, al pari dello scorso anno, il capitolo 10340, individuato come capitolo unico per le spese di collaborazione con la stampa, registra ulteriori conferimenti da registrare in sede di approvazione del bilancio; sono già state infatti comunicate le disponibilità per 490 milioni complessivi da parte degli Assessorati alla cultura, ambiente ed agricoltura.
Il capitolo avrà dunque una disponibilità di almeno un miliardo di lire.
Voglio anche sottolineare, poiché su questa inserzione si erano fatte alcune considerazioni, che ho fatto le mie indagini ed obiettivamente da parte della redazione de Il Corriere della Sera, che aveva spazio disponibile in quel momento, si è deciso autonomamente di fare un intervento promozionale.
Questo perché le concessionarie - avendo io un minimo di esperienza in quel settore - come agiscono? Voi sapete che sia a livello televisivo che a livello di carta stampata il prodotto non venduto non può essere messo "in magazzino"; non si può dire: "Oggi non ho venduto quello spazio sul giornale, di conseguenza lo metto in magazzino e lo vendo domani", perch quello spazio va comunque venduto. Se non si è in grado di venderlo, va comunque utilizzato in qualche modo, perché molte volte costa di più mandare uno spazio bianco che mandare uno spazio inchiostrato.



CAVALIERE Pasquale

Allora ce lo regalano!



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

No. Che cosa fanno allora alcuni concessionari? Faccio un esempio: ipotizziamo che un venditore abbia in programma di visitare la Regione Piemonte perché vuole venderle della pubblicità. Allora che cosa fa? Va alla sua redazione, verifica che c'è uno spazio libero e dice: "Facciamo il redazionale". In questo modo, quando va alla Regione Piemonte fa vedere il redazionale e dice: "Guarda come sono stato bravo! Ti ho fatto il redazionale, dammi un po' di pubblicità". E' un meccanismo commerciale abbastanza palese e chiaro; poi naturalmente sta a chi deve acquistare farsi condizionare da questa cosa o meno. Comunque, così deve essere andata.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Interpellanza n. 1874 dei Consiglieri Angeleri e Benso inerente a: "Presenza della Regione Piemonte alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano e promozionale a Stoccarda e Francoforte di aprile"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 1874 presentata dai Consiglieri Angeleri e Benso.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Con riferimento all'interpellanza n. 1874 del 19 marzo u.s. dei Consiglieri Angeleri e Benso, concernente la partecipazione della Regione alla BIT di Milano e la Promozione a Stoccarda e Francoforte, fornisco qui di seguito alcune considerazioni.
1. A proposito della BIT rinvio per i dati di costo alla risposta all'interpellanza n. 1869 dei Consiglieri di Rifondazione Comunista.
Circa il ruolo dell'ATR alla BIT preciso che - nonostante il ritardo con cui la determinazione di affidare all'Agenzia regionale l'organizzazione della presenza piemontese alla BIT sia stata assunta ed ufficializzata - esso è risultato molto positivo quanto alla partecipazione regionale 1998, ed è stato dagli interessati apprezzato come segno della svolta che la L.R. n. 75/96 e la creazione dell'ATR ha impresso alla gestione del sistema turistico piemontese.
2. A Stoccarda e Francoforte la manifestazione ha visto l'ATR non in veste di organizzazione, ma come aderente per l'aspetto di promozione turistica (lo è anche al Vinitaly di Verona).
La parte più consistente dell'organizzazione è stata svolta dalla Presidenza, Settore Programmazione della Comunicazione.
Indubbiamente - e per fortuna - le sinergie concretizzate sono risultate notevoli, perché tale presenza in terra germanica ha - ad esempio fatto anticipare ed uniformare la produzione di documentazione promozionale turistica di lingua tedesca, evitando, da un lato, ristampe a più riprese e, dall'altro, l'utilizzo di parte del materiale della BIT.
3. Sul territorio piemontese la presenza dell'Agenzia si caratterizza ormai tradizionalmente con una costante reciproca collaborazione fra ATR ATL ed Enti consorziati, operatori che normalmente garantiscono volta a volta - le une e gli altri - la presenza fisica dei loro funzionari alle fiere ed ogni partecipazione viene decisa e discussa in periodiche riunioni fra le parti interessate.
4. Con riferimento alla conferenza stampa, coordinata - è vero - da uno studio di consulenza esterna alla struttura regionale, vorrei puntualizzare che, come sempre è avvenuto negli anni passati (anche nel 1996 e 1997), il Settore comunicazione regionale ha ritenuto più opportuno affidare ad uno studio milanese la gestione dell'ufficio stampa in fiera, considerata la migliore conoscenza del mercato locale e la necessità di operare con mezzi e risorse umane stabilmente ivi allocate per tutto il periodo fieristico.
5. Quanto ai punti 2) e 3) dell'interpellanza, puntualizzo che l'Assessorato al turismo ha incaricato per Milano l'ATR, delegando alla stessa gli oneri organizzativi e riservandosi di gestire direttamente la politica programmatica della presenza regionale.
Il ruolo della Presidenza, per quanto attiene a Stoccarda e Francoforte, è stato appunto quello di promozione generale, di coordinamento con il Comune di Torino e con gli Assessorati generali (cultura, agricoltura), nonché con l'Agenzia.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI


Argomento: Varie

Saluto agli studenti della Scuola media "Straneo" di Alessandria e della Scuola danese "Ubberud Skole"


PRESIDENTE

Desidero salutare gli studenti della Scuola Media "Straneo" di Alessandria e della Scuola danese "Ubberud Skole" che sono venuti a trovarci.


Argomento: Fiere, mostre e mercati - Interventi di promozione della domanda - Attivita' di promozione

Interrogazione n. 1900 ed interpellanza n. 1931 del Consigliere Saitta inerenti a: "Presenza della Regione Piemonte alla Fiera di Stoccarda"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'interrogazione n. 1900 e dell'interpellanza n. 1931 presentate dal Consigliere Saitta.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Con questo risponderei ancora all'interpellanza n. 1874 dei Consiglieri Angeleri e Benso - o, meglio, implementerei la risposta, perché in parte l'ho già data - all'interrogazione n. 1900 del Consigliere Saitta e all'interpellanza n. 1931 sempre del Consigliere Saitta.
Il programma promozionale a Stoccarda e a Francoforte ha preso lo spunto da un'iniziativa del gruppo Kaufhof, uno dei più importanti gruppi tedeschi della grande distribuzione con oltre 120 punti vendita in Germania Federale e 2.500.000 clienti giornalieri, con il patrocinio del Ministero Affari Esteri e dell'ENIT.
L'iniziativa, che ha avuto una prima edizione nel 1977 con esiti positivi, coinvolge nel 1998 molte Regioni italiane.
Al Piemonte sono state assegnate due aree: quella di Stoccarda e quella di Francoforte, capoluoghi dei due Land che rappresentano le locomotive del "sistema Germania", con oltre 30 milioni di abitanti.
La Regione Piemonte si è mossa, sin dalle prime fasi, d'intesa con il Comune di Torino e ricercando il consenso e la compartecipazione dei soggetti che potevano avere interesse a sviluppare un'azione promozionale e commerciale sul primo e più importante mercato d'Europa.
Infatti, proprio considerando le potenzialità di tale mercato (solo in campo turistico basti considerare che un turista straniero su tre che giunge in Piemonte proviene dalla Germania), nei mesi di maggio/luglio era stata attuata in Germania una campagna promozionale che aveva investito oltre 700 milioni di lire.
Il ritorno dell'investimento era stato notevole, considerando le richieste pervenute al Numero Verde regionale ed i riscontri verificati presso gli operatori turistici piemontesi.
Con una stima di 250 miliardi di spese, il mercato turistico tedesco rappresenta per il Piemonte un mercato "irrinunciabile"; senza contare le importazioni in campo commerciale, specie sul fronte agro-alimentare.
Il programma promozionale definito con il Comune di Torino, è articolato in una serie di azioni che riguardano: 1) l'immagine globale della Regione 2) la promozione commerciale di 50 aziende piemontesi 3) la presenza promozionale del Piemonte all'interno di tre punti vendita della catena di grande distribuzione Kaufhof 4) la promozione del comparto enogastronomico, con due settimane di cucina piemontese in una quindicina di ristoranti di Stoccarda e Francoforte 5) la presenza promozionale con una campagna di comunicazione mediatica di grande visibilità nelle città 6) la promozione della cultura del Piemonte attraverso un programma collaterale di eventi espositivi e spettacoli 7) la promozione del comparto turistico.
Questa serie di azioni costituisce l'aspetto esterno, di richiamo e di immagine di una più rilevante azione - quella sul piano commerciale - che ha visto coinvolte, con il coordinamento del Centro Estero delle Camere di Commercio piemontesi, 207 aziende della nostra Regione in prevalenza dei settori alimentari, tessile, dell'abbigliamento, del tempo libero e dei prodotti per la casa.
Fra queste sono state selezionate dai Centri Acquisti del gruppo Kaufhof 50 aziende che presentano requisiti di qualità e di produzione necessari per essere inseriti nel circuito del gruppo Kaufhof.
Queste 50 aziende hanno ricevuto ordini di acquisto dal gruppo Kaufhof per un miliardo di lire, per la sola quindicina promozionale.
I prodotti che otterranno i migliori risultati di vendita entreranno stabilmente nel circuito nazionale. Il fatturato presunto, per il solo 1998, è stimato in almeno 4 miliardi di lire.
Quindi, l'operazione promozionale non si limita ai soli aspetti promozionali, culturali, turistici e di immagine, ma rappresenta un vero investimento sul piano commerciale; verificabile entro breve e medio termine dai risultati di vendita.
Il coordinamento in loco è curato dal Consolato generale d'Italia a Stoccarda e Francoforte secondo le direttive impartite dall'Ambasciata italiana in Germania e dal Ministero degli Esteri.
I costi della manifestazione.
Gli oneri per l'attuazione dell'iniziativa a Stoccarda e a Francoforte sono riferiti alle seguenti voci di spesa: a) programma di animazione: L. 127.000.000 b) programma di iniziative culturali: L. 92.500.000 c) trasferimenti ed ospitalità gruppi di animazione: L. 20.000.000 d) allestimenti: L. 185.000.000 e) trasporti: L. 40.000.000 f) servizi informativi: L. 25.500.000 g) iniziativa "Piemonte Centrotavola": L. 60.000.000 h) personalizzazione delle aree Kaufhof: L. 140.000.000 totale: L. 690.000.000.
Questa spesa accantonata con deliberazione n. 34-24359 dell'8/4/1998 è da integrare con gli oneri sostenuti per la stampa del materiale informativo, pari a L. 38.000.000, impegnati a carico dell'accantonamento effettuato con la deliberazione n. 1-24144 dell'11/3/1998.
Quindi nessuna "lievitazione paurosa" dei costi fra la prima e la seconda deliberazione, ma più semplicemente: con la prima deliberazione sono state affrontate spese per stampa di materiale informativo a cura della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale che, al momento dell'adozione della deliberazione aveva disponibilità sul proprio competente capitolo di bilancio con la seconda deliberazione è stato affrontato l'impegno complessivo con la compartecipazione di più Direzioni regionali.
Con quest'ultima deliberazione si è ritenuto di prevedere la necessità di sostenere eventuali ulteriori e motivati oneri qualora sopravvenute variazioni od incrementi del programma lo rendessero necessario.
Data la complessità dell'iniziativa il margine di imprevisto è prudenziale. Non dovrebbero tuttavia essere necessari ulteriori impegni.
Gli oneri sostenuti dagli Enti che partecipano al programma sono indicati a fianco di ciascuno di essi: Comune di Torino: L. 400.000.000 Camera di Commercio di Torino: L. 70.000.000 Centro Estero Camere di Commercio: consulenze alle aziende commerciali Agenzia regionale per la promozione turistica: L. 60.000.000 Federazione Consorzi imprenditori turistici: 500 soggiorni di due giorni per un corrispettivo di L. 150.000.000 Asperia (azienda speciale CCIA di Alessandria): L. 30.000.000 Comune di Asti: trasferta del gruppo sbandieratori del Palio di Asti Comune di Canelli: trasferta del gruppo storico dell'Assedio di Canelli Comune di Alba: L. 8.000.000 Provincia di Asti: L. 40.000.000 EPAT: L. 15.000.000 Consorzi di tutela e di promozione: degustazioni gratuite.
E' particolarmente positivo che in tale numero di Enti, Aziende e Consorzi abbiano aderito con proprie specifiche iniziative ad arricchire il programma di Regione e Comuni. E' un segnale di condivisione delle scelte che stanno alla base di tutto il programma promozionale in Germania.
Il coordinamento del programma è stato curato dalla Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale in quanto i riflessi sull'immagine della Regione Piemonte, molto forti nel complesso articolato delle iniziative, travalicano i singoli aspetti del settore: quello della promozione agro-alimentare quello commerciale quello culturale quello turistico.
Pertanto è compito di una Direzione centrale, quale quella indicata, di occuparsi dei progetti a forte valenza intersettoriale e con rilevanti implicazioni istituzionali.
In ultimo, la risposta circa il ruolo dell'Agenzia regionale per la promozione turistica al BIT di Milano e nel contesto dell'iniziativa in Germania.
Il ruolo è quello proprio dell'Agenzia regionale: creare le migliori condizioni per collocare il prodotto turistico piemontese sui mercati nazionale ed estero. Per quanto riguarda il BIT di Milano, l'Agenzia regionale ha curato l'allestimento e la gestione dello stand informativo e la presenza degli operatori turistici alla Borsa del Turismo.
Per ciò che concerne l'iniziativa in Germania, l'Agenzia ha realizzato e prodotto il materiale informativo a carattere turistico per il grande pubblico, gestirà i punti di informazione turistica, organizzerà un "workshop" per gli agenti di viaggio tedeschi per la commercializzazione del prodotto turistico piemontese a cui parteciperanno una decina di operatori regionali.
Per finire, il ruolo svolto dagli uffici dell'Assessorato al turismo: i dirigenti della Direzione Turismo hanno partecipato alle riunioni organizzative e hanno fornito gran parte del materiale informativo che sarà distribuito al pubblico tedesco.
A manifestazione avviata si è in grado di tracciare una prima valutazione: l'iniziativa sta ottenendo un successo straordinario sia di pubblico che di vendite tale da configurarla come la più importante occasione promozionale all'estero mai realizzata dalla nostra Regione.
L'iniziativa è comunque "misurabile": entro tre mesi da oggi potrà essere presentato un rapporto a breve termine sull'andamento delle vendite sia commerciali che turistiche.
Io non ho potuto essere presente a Stoccarda, il Vicepresidente ha rappresentato la Regione Piemonte a Stoccarda e obiettivamente questa iniziativa di promozione è stata di grandissimo rilievo.


Argomento: Professioni e imprese turistiche (agenzie, guide turistiche alpine speleologiche, accompagnatori, maestri di sci, ecc.

Interpellanza n. 1869 inerente a: "Partecipazione della Regione Piemonte alla Borsa Internazionale del Turismo ed al Buy Italy di Milano"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 1869 presentata dai Consiglieri Chiezzi Moro, Papandrea e Simonetti.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Con riferimento all'interpellanza urgente n. 1869 presentata il 17 marzo u.s. dai Consiglieri del Gruppo di Rifondazione Comunista, relativa alla partecipazione della Regione Piemonte alla BIT e al Buy Italy di Milano dello scorso febbraio, si forniscono le seguenti indicazioni.
1. La spesa sostenuta dall'Agenzia regionale per la promozione turistica del Piemonte è ammontata (mancano ancora due fatture che dovrebbero rispettare i preventivi) a L. 394.153.000.
2. Le voci di spesa sono elencate nel dettaglio allegato (che consegner agli interpellanti).
3. L'Agenzia dichiara di non aver potuto modificare e rivedere le voci di spesa relative alla progettazione D.L. ed assistenza perché: a) l'incarico è stato affidato alla stessa con comunicazione ufficiale del giorno 25 febbraio (il giorno immediatamente precedente all'apertura della BIT) b) il progetto di adeguamento era stato commissionato dalla stessa Regione (uffici della Presidenza, Settore Comunicazione) e quindi accettato dall'ART come predisposto c) il conto finale di L. 394.153.000 comprende altresì: L. 10.800.000 per la spesa di trasporto e facchinaggio del materiale di documentazione dell'Assessorato regionale al turismo distribuito in fiera, nonché lavori grafici sulle pareti dello stand non preventivati; L. 12.000.000 per organizzazione ed assistenza ufficio stampa a Milano con personale ivi residente; oltre L. 5 milioni per recupero costi editoriali; la maggiore spesa è a carico dell'Agenzia.
d) è stata introitata la somma di L. 8.400.000 per tessere ingresso al Buy Italy, che sarà girata alla Regione.
Pertanto, la differenza fra il conto autorizzato (L. 367.000.000) e quello effettivo (L. 394.153.000 meno L. 8.400.000) è di L. 18.753.000 pari al 5% dello stanziamento regionale.


Argomento: Interventi di promozione della domanda - Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Interrogazione n. 1707 dei Consiglieri Saitta, Peano e Gatti, interpellanza n. 1717 dei Consiglieri Bortolin, Suino, Cotto e Grasso ed interrogazione n. 1722 del Consigliere Saitta inerenti a: "Politica della Regione Piemonte in materia turistica"


PRESIDENTE

Il Presidente Ghigo risponde ora congiuntamente alle interrogazioni n.
1707 e n. 1722 e all'interpellanza n. 1717.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

In relazione all'interrogazione n. 1722 del Consigliere Saitta e all'interpellanza n. 1717 dei Consiglieri Bortolin, Suino, Cotto e Grasso il Direttore regionale mi comunica che risulta liquidato il contributo relativo. Inoltre, la Regione Piemonte non ha usufruito di coperti gratuiti e la liquidazione è stata subordinata alla presentazione del consuntivo pervenuto solo nel mese di gennaio 1998.
In relazione all'interrogazione n. 1707 dei Consiglieri Saitta, Peano e Gatti, lo stesso Direttore comunica che "improrogabili ed imprevisti impegni di lavoro relativi agli ultimi impegni di spesa dell'anno non gli hanno consentito di essere presente"; tuttavia gli risulta che fossero presenti altri dirigenti regionali.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Interrogazione n. 1716 del Consigliere Cavaliere inerente a: "Incarico per la progettazione di interventi per la valorizzazione turistica delle grotte naturali di Pugnetto nel Comune di Mezzenile (TO)"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 1716 presentata dal Consigliere Cavaliere.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Rispondo ora all'interrogazione n. 1716 presentata dal Consigliere Cavaliere inerente a: "Incarico per la progettazione di interventi per la valorizzazione turistica delle grotte naturali di Pugnetto nel Comune di Mezzenile (TO)".
L'iniziativa in questione risulta inserita tra gli interventi compresi nella Manifestazione di Interesse presentata alla Regione, entro il 31/12/1997, dalla Provincia di Torino per la successiva predisposizione di un Progetto integrato di sviluppo turistico relativo al territorio della Comunità montana Valli di Lanzo.
Nella suddetta Manifestazione di Interesse l'iniziativa di "Valorizzazione delle Grotte di Pugnetto" è semplicemente indicata a livello di titolo, breve descrizione del contenuto e stima di massima dei costi, così come richiesto per tutte le iniziative comprese nella Manifestazione di Interesse.
Come stabilito dallo specifico Invito pubblico regionale, in attuazione del DOCUP 97/99, aree obiettivo 2, Misura 2.2, la Manifestazione di Interesse non è soggetta a valutazione selettiva da parte della Regione, n vi è l'obbligo, da parte dei proponenti, di comprendere nei successivi Progetti Integrati tutti gli interventi segnalati nella Manifestazione di Interesse.
Quanto sopra per evidenziare che la Direzione Turismo, Sport, Parchi fino ad oggi, non aveva gli elementi progettuali per verificare la reale consistenza degli interventi previsti nella Grotta di Pugnetto.
La Direzione, comunque, informata da comunicazioni del Museo regionale di Scienze Naturali e delle Associazioni ambientalistiche ha provveduto tramite il Settore Offerta turistica, a segnalare, in sede di incontro, il caso alla Provincia di Torino (capofila della Manifestazione di Interesse) e alla Comunità montana Valli di Lanzo, affinché entrambe valutassero l'iniziativa di valorizzazione turistica alla luce dei possibili e delicati effetti ambientali.
Inoltre, tramite il Settore Pianificazione Aree protette, la Direzione Turismo, Sport, Parchi ha formalmente espresso le proprie raccomandazioni circa il progetto in questione, con nota del 5/2/1998, prot. n. 474.21.5.
Come previsto dal citato Invito pubblico sarà cura della Direzione Turismo, Sport, Parchi e, in particolare del Settore Offerta turistica valutare con particolare attenzione gli aspetti di compatibilità ambientale del progetto di valorizzazione turistica delle Grotte di Pugnetto avvalendosi anche della collaborazione dei Settori competenti in materia di protezione dell'ambiente, nel momento in cui sarà avviata la fase istruttoria dei Progetti Integrati di Sviluppo turistico.
A tale proposito, si precisa che né il progetto in questione, né altri analoghi compresi nelle Manifestazioni di Interesse, sono stati finanziati con i fondi comunitari stanziati dal DOCUP 97/99, aree obiettivo 2. Ci potrà avvenire, eventualmente, solo a seguito dello svolgimento dell'istruttoria dei Progetti Integrati di Sviluppo Turistico.
Come ho già rappresentato nel corso della mia comunicazione l'istruttoria è attualmente in corso e sarà conclusa entro il mese di giugno.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Interpellanza n. 1704 del Consigliere Bertoli inerente a: "Carnevale di Ivrea"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 1704 presentata dal Consigliere Bertoli.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Rispondo ora all'interpellanza n. 1704 presentata dal Consigliere Bertoli relativa al Carnevale di Ivrea.
Il Dirigente del Settore Coordinamento della promozione domanda turistica mi fornisce le seguenti notizie.
1. I criteri ai quali si ispira la Regione Piemonte per erogare i contributi alle varie manifestazioni sono quelli di cui all'art. 4 della L.R. n. 29/87 relativa agli interventi di promozione turistica, approvati con DGR n. 188-6294 del 19/2/1996.
2. In fase di assestamento di bilancio non sono stati assegnati ulteriori fondi sul capitolo pertinente, pertanto non è stato possibile integrare eventuali contributi o finanziare nuove iniziative.
3. Contrariamente a quanto esposto nell'interpellanza, la Regione, con atto di liquidazione del 22/12/1997 prot. n. 14290, ha predisposto l'erogazione a favore della manifestazione in oggetto della somma di L. 15.000.000 impegnata con DGR n. 17-19996 del 16/6/1997.


Argomento: Professioni e imprese turistiche (agenzie, guide turistiche alpine speleologiche, accompagnatori, maestri di sci, ecc. - Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 1635 dei Consiglieri Bortolin, Riba, Manica e Foco ed interpellanza n. 1679 dei Consiglieri Chiezzi e Papandrea inerenti a: "Pesanti disagi che persistono tra i dipendenti delle APT"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame congiunto delle interpellanze n. 1635 e n. 1679.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

A riscontro delle interpellanze n. 1635, dei Consiglieri Bortolin Riba, Manica e Foco e n. 1679, dei Consiglieri Chiezzi e Papandrea relative ai disagi che persistono tra i dipendenti delle Aziende di Promozione Turistiche, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Le Aziende di Promozione Turistica sono state soppresse ai sensi della L.R. 22/10/1996, n. 75, a decorrere dall'1/10/1996. Da tale data il personale dipendente delle APT, ai sensi dell'art. 22, è confluito in un ruolo speciale transitorio della Regione ed è stato assegnato funzionalmente agli Enti locali per garantire una funzionalità minima dei servizi di informazione ed accoglienza turistica in questa fase transitoria di attuazione della legge.
Secondo quanto previsto dall'art. 23, costituite l'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Piemonte e le Agenzie di Accoglienza e Promozione Turistica Locale, il personale delle soppresse APT viene immesso nel ruolo organico regionale ed assegnato funzionalmente alle Agenzie sopra menzionate.
Con il mese di dicembre 1997 si è completata la costituzione di tutte le Agenzie di Accoglienza e Promozione Turistica Locale ed è quindi possibile passare alla fase di assegnazione definitiva del personale ex APT.
A tal fine, è stato richiesto alle ATL di indicare le esigenze di personale per lo svolgimento dei propri compiti. Analoga richiesta è stata trasmessa agli Enti locali cui il personale è stato assegnato funzionalmente nella fase transitoria.
Non appena perverranno tutte le risposte da parte degli Enti cui è stata indirizzata la richiesta, sarà possibile formulare il quadro di assegnazione definitiva del personale ex APT nel rispetto delle procedure e delle salvaguardie previste dall'art. 23.
Per poter inserire il suddetto personale nel ruolo organico della Regione è stato inoltre presentato un disegno di legge di modifica dell'art. 23, per raccordare le disposizioni di tale articolo con quelle della L.R. n. 51/97 che determina le nuove piante organiche della Regione.
Tale disegno di legge è attualmente all'esame della Commissione consiliare e si confida che possa essere approvato, il più presto possibile, anche in considerazione della sua natura meramente tecnica. A tale proposito, proprio recentemente la Commissione ha iniziato a prendere in esame il disegno di legge e pare intenzionata a licenziarlo entro maggio.
Per quanto riguarda la partecipazione di dipendenti ex APT alla manifestazione "Showmont" e di lavoro straordinario da essi prestato, si fa presente che tale partecipazione non è avvenuta su richiesta della Regione ma su richiesta degli Enti cui il personale è stato assegnato funzionalmente.
In questa fase transitoria la Regione corrisponde al personale ex APT che presta servizio funzionalmente presso altri Enti, la retribuzione base e le indennità percepite, ma non può retribuire il lavoro straordinario sia perché lo stesso non rientra nei limiti del fondo apposito che la Regione ha a disposizione per il proprio personale, sia perché tale servizio straordinario viene svolto su richiesta e a favore di altri Enti.
Qualora gli Enti che hanno richiesto le prestazioni straordinarie non siano in grado di retribuirle, il personale è autorizzato ad effettuare recuperi con riposo compensativo, così come già avviene per il restante personale della Regione dopo che è stato esaurito il monte ore straordinari disponibile per ciascun settore.
L'Amministrazione regionale sta quindi operando per limitare quanto più possibile il disagio, sia operativo che personale, determinato da una transizione così profonda come quella prevista dalla L.R. n. 75/96.
Come si è detto prima, entro il 1997 si è completata la prima fase di attuazione della L.R. n. 75/96, con la soppressione delle APT e la costituzione dell'Agenzia regionale e delle Agenzie locali.
Questo processo di riorganizzazione è stato possibile con la collaborazione delle Province, delle Camere di Commercio, degli Enti locali e dei soggetti imprenditoriali ed associativi privati che hanno concorso alla costituzione delle varie Agenzie, rendendo gli stessi più partecipi dell'azione di valorizzazione delle risorse turistiche del Piemonte.
Con le Agenzie e con i soggetti che ad esse partecipano si sta procedendo in questo periodo, attraverso una serie di riunioni, alla definizione delle linee di promozione turistica che dovranno formare oggetto di un piano pluriennale, che potrà essere tanto più valido ed incisivo quanto più riuscirà a coinvolgere le potenzialità locali, recepire le proposte ed indirizzarne le energie in modo coordinato.


Argomento: Professioni e imprese turistiche (agenzie, guide turistiche alpine speleologiche, accompagnatori, maestri di sci, ecc.

Interpellanza n. 1556 presentata dal Consigliere Angeleri inerente a: "Determinazione dei criteri per il riparto dei contributi alle Agenzie di Accoglienza Turistica locale"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 1556 presentata dal Consigliere Angeleri.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Il riparto tra le Agenzie di Accoglienza e Promozione Turistica Locale delle risorse del bilancio regionale destinate a sostenere la loro attività è stato oggetto di un lungo e faticoso lavoro fra la Regione e l'Unione Regionale delle Province del Piemonte (URPP).
La proposta di base della Regione è stata di destinare alle Agenzie locali di accoglienza il 60% del contributo corrisposto dalla Regione per le spese fisse delle Agenzie di Promozione Turistica (pari a circa il 50 del contributo complessivo).
Ciò tenendo conto dell'accorpamento degli ambiti turistici e della conseguente riduzione delle strutture organizzative da 20 a 12 dell'esigenza di effettuare economie (ad esempio, utilizzando edifici pubblici anziché locali in affitto), dalla necessaria compartecipazione alle spese dei nuovi organismi consortili da parte degli enti locali e soggetti privati che vi aderiscono. Tale ipotesi di intervento, che comportava una spesa annua della Regione di circa 4 miliardi di lire, fu formulata alle Province in una riunione tenutasi tra Amministrazione regionale (rappresentata dall'Assessore al turismo, Angeleri) ed URPP in data 5/5/1997.
Partendo dalla proposta base della Regione, un gruppo di lavoro tecnico misto Regione-Province provvide ad elaborare in successive riunioni alcune ipotesi di riparto della somma disponibile (60% spesa fissa APT ovvero 50 contributo complessivo della Regione alle APT) tra le nuove Agenzie locali apportando correttivi al semplice riparto tra nuovi ambiti derivanti dall'accorpamento delle precedenti APT, che avrebbe penalizzato eccessivamente le aree in cui non si erano operati accorpamenti e soprattutto quelle più piccole, come le Langhe e la provincia di Asti.
In tale modo, al contributo del 2,96% del totale regionale che sarebbe spettato alle Langhe (e ad Asti) ripartendo la spesa storica delle APT operanti negli stessi ambiti (115/116 milioni di lire) è stato applicato un correttivo in incremento del 40%, portando il contributo a 161/162 milioni (cioè il 3,92/3,94 del totale regionale). Per gli altri ambiti che non avevano subìto accorpamenti è stata proposta l'applicazione di un correttivo decrescente rispetto all'entità del contributo (30/15/10). In altri ambiti è stato applicato un correttivo in diminuzione del 15%.
La proposta finale così elaborata è stata presentata in una riunione tra Regione ed URPP in data 23 luglio dall'Assessore al turismo Angeleri trovando una sostanziale accettazione da parte delle Province.
La Giunta regionale ha quindi ritenuto di effettuare il riparto della somma disponibile sul bilancio 1997 (pari a poco più di 3/12 della somma annuale prevista) per consentire l'avvio dell'attività delle Agenzie di Accoglienza e Promozione Turistica Locale, sulla base della proposta presentata alle Province e scaturita dal lavoro effettuato con le medesime.
Come specificato nella deliberazione stessa, il contributo è corrisposto per il 1997 a titolo di acconto per mettere in condizioni le Agenzie di operare.
Va sottolineato che il contributo in argomento è diretto a sostenere le spese di base per l'informazione e l'accoglienza, che sono in qualche modo da correlare ai posti letto e alle effettive presenze turistiche (le Langhe pesano rispettivamente per l'1,77% e il 2,01% sul totale regionale), mentre non si riferisce alle iniziative di promozione del prodotto che saranno finanziate sulla base di progetti predisposti dall'Agenzia regionale di Promozione Turistica, in collaborazione con l'Agenzia locale di accoglienza.
Tenendo tuttavia conto delle esigenze operative e finanziarie espresse dai vari ambiti, di cui l'interpellanza del Consigliere Angeleri si fa in parte portavoce, la Giunta regionale ha proposto di incrementare per il 1998 lo stanziamento del bilancio regionale destinato al sostegno delle attività delle ATL, portandone la disponibilità a L. 5.600.000.000 (che è poi la cifra che abbiamo stanziato). Con la maggiore disponibilità si potranno formulare nuovi criteri di riparto per il 1998 che assicurino a tutte le ATL una base fissa di contributo e una variabile rapportata alle presenze e ai posti letto, tale da garantire anche alle realtà minori (quali Langhe ed Asti) un contributo superiore ai 200 milioni di lire. La proposta per il 1998 è stata discussa con le Province nell'ambito del tavolo di consultazione previsto dal protocollo d'intesa Regione-URPP e sarà parte integrante del programma pluriennale per la promozione turistica che deve essere approvato ai sensi della L.R. n. 75/96.


Argomento: Commercio - Interventi di promozione della domanda

Interrogazione n. 1526 dei Consiglieri Vindigni e Riba inerente a: "Programma regionale per la riqualificazione delle attività commerciali e turistiche"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione n. 1526 presentata dai Consiglieri Vindigni e Riba.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

La deliberazione CIPE 8/8/1996, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'8/10/1996, stabiliva che i programmi attuativi regionali dovevano essere presentati al Ministero dell'Industria entro centoventi giorni, ossia entro il 5/2/1997.
L'allora Settore Turismo, presa visione della notizia dalla Gazzetta Ufficiale, segnalava l'iniziativa al Settore Commercio e in collaborazione ciascuno per la parte di competenza, si procedeva alla predisposizione del programma attuativo regionale.
Per quanto attiene alla parte turistica, da alcuni anni si lavora in un'ottica di progettualità di sistema per l'attuazione dei Documenti di Programmazione (DOCUP), sia nelle aree ob. 2 che ob. 5b del Regolamento 2081/93. Con la deliberazione CIPE è parso logico cogliere l'opportunità per completare la realizzazione di progetti organici di sviluppo turistico di area, già presentati alla Regione con particolare attenzione alle realtà dell'ob. 5b.
La Giunta regionale ha quindi formulato una proposta di programma regionale seguendo i criteri previsti per l'utilizzo dei fondi strutturali con l'obiettivo di realizzare una serie di progetti di riqualificazione delle attività commerciali e turistiche in zone del centro urbano di Torino e di riqualificazione e rivitalizzazione di sistemi turistici e commerciali di località termali e montane.
La caratteristica dei progetti proposti è costituita dall'integrazione di realizzazioni infrastrutturali pubbliche e di realizzazioni strutturali di imprese turistiche e commerciali, in modo tale da realizzare un vero e proprio intervento di sistema capace di incidere sulla riqualificazione turistica e commerciale dell'area.
Così come non sarebbe produttivo l'intervento infrastrutturale senza che vi sia un corrispondente intervento per la riqualificazione o l'insediamento di imprese, ai fini del consolidamento dello sviluppo di un sistema economico. Le imprese per effettuare investimenti hanno bisogno di operare in un contesto territoriale e di servizi idonei a garantire uno sbocco favorevole ai loro interventi. Non per tutti i progetti è stato proposto il finanziamento contemporaneo di interventi infrastrutturali e di imprese, o perché alcuni interventi sono già stati realizzati o finanziati in altro modo o perché parti del progetto saranno realizzati in fasi diverse. Tutti i progetti presuppongono, comunque, nella loro attuazione a regime un'integrazione di interventi.
Il programma era articolato in n. 8 proposte progettuali organiche da attuare: nel centro storico di Torino, nelle zone montane della provincia di Cuneo e della provincia di Verbania. In dettaglio i progetti sono riepilogati nel Piano Finanziario allegato alla risposta scritta.
La ricaduta in termini sociali ed occupazionali è misurabile in termini di correzione della tendenza negativa che ha caratterizzato i due quartieri torinesi negli ultimi anni e di mantenimento dell'occupazione in realtà turistiche montane.
In sede di presentazione del programma fu consegnata una Circolare Ministeriale datata 16/1/1997 e protocollata con il n. 34152, contenente indicazioni contraddittorie rispetto alle finalità e agli obiettivi della deliberazione. In detta nota, infatti, risultano esclusi dai benefici dei contributi gli interventi infrastrutturali degli Enti pubblici.
La deliberazione CIPE prevedeva che le Regioni fossero sentite in sede istruttoria dal Comitato di valutazione. Si confidava pertanto di verificare in tale sede le contraddittorietà rilevate. Purtroppo a tuttora nessuna comunicazione è pervenuta in merito.


Argomento: Interventi di promozione della domanda

Interpellanza n. 1512 dei Consiglieri Chiezzi e Papandrea inerente a: "Programma editoriale promozione turistica - buste personalizzate"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 1512 presentata dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

In merito all'interpellanza, la Regione Piemonte, nel rispetto del programma tecnico operativo della promozione turistica per l'anno 1997 approvato con DGR n. 23-17642 del 24/3/1997, sottoprogramma "Il sistema dell'informazione al turista", ha autorizzato, con DGR n. 39-22621 del 6/10/1997, l'acquisto di 45.000 buste personalizzate per una spesa complessiva di L. 10.872.120.
Tale acquisto è stato determinato dalla presa d'atto di un volume di richieste sempre maggiore di materiale editoriale promo-pubblicitario edito dall'Assessorato al turismo che giornalmente perviene, a mezzo posta, da parte di potenziali turisti italiani e stranieri. Tali richieste, nella maggior parte dei casi, possono essere soddisfatte soltanto tramite il servizio postale, provenendo le stesse da tutta Italia e soprattutto dall'estero.
La Regione, trattandosi di materiale di promozione dell'immagine del Piemonte, ha ritenuto opportuno, al fine di distinguere la posta ordinaria "istituzionale" da quella relativa alla valorizzazione turistica del territorio, "personalizzare" le buste contenenti materiale turistico. La "personalizzazione" è consistita nello stampare sulle buste destinate ai soggetti richiedenti materiale promo-pubblicitario (depliants, brochures opuscoli, pieghevoli, monografie, video, cd rom, ecc.), il marchio "Regione Piemonte - Spirito Europeo" e lo slogan turistico "Una Regione tante buone ragioni", personalizzazione che già da tempo la maggior parte delle Regioni italiane attua nel settore turistico, con ritorni d'immagine del tutto positivi.
Il costo unitario delle buste è così suddiviso: busta semplice formato cm 19 x 26 x 4 con strip gommato: L. 318 x n.
6.000 buste busta semplice formato cm 26 x 36 x 4 con strip gommato: L. 155 x n.
35.000 buste l'incarico per la fornitura e la stampa di tali buste è stato affidato alla Lineapack s.r.l. che, interpellata, ha presentato, rispetto ad altre, la migliore offerta con prezzi ritenuti congrui rispetto ai costi ordinari di mercato busta imbottita formato cm 20 x 27 x 4: L. 368 x n. 2.000 buste busta imbottita formato cm 26 x 35 x 4: L. 588 x n. 2.000 buste.
L'incarico per la fornitura e la stampa di tali buste è stato affidato alla Pepol s.n.c. che, interpellata, ha presentato, rispetto alle altre, la migliore offerta con prezzi ritenuti congrui rispetto ai costi ordinari di mercato.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Risposta scritta all'interpellanza n. 1426 del Consigliere Salerno inerente a: "Situazione economica turistica di Macugnaga"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 1426, presentata dal Consigliere Salerno.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Con tale interpellanza, il Consigliere Salerno mi chiede di illustrare la situazione economica turistica di Macugnaga. Siccome è un'analisi piuttosto complessa, se il Consigliere accetta la mia risposta per iscritto, la darei per letta e gliela fornisco per iscritto. Grazie.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1380 del Consigliere Cavaliere inerente a: "Realizzazione e stampa di brochure per mercato tedesco" ed interrogazione n. 1381 del Consigliere Cavaliere inerente a: "Campagna promozionale immagine del Piemonte in Germania"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame congiunto delle interrogazioni n. 1380 e n.
1381 presentate dal Consigliere Cavaliere.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

In merito alle interrogazioni n. 1380 e n. 1381 presentate in data 3/9/1997 dal Consigliere Pasquale Cavaliere relative alla campagna promozionale immagine Piemonte in Germania, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
1) Il costo complessivo della campagna promozionale attivata nel corso del mese di giugno 1997 sui principali quotidiani tedeschi ammonta a L.
703.949.185, così ripartito: uscite inserzionistiche così pianificate: 5 uscite sul quotidiano Frankfurt Allegmaine Zeitung 5 uscite sul quotidiano Suddeutsche Zeitung 4 uscite sul Rhinische Post 2 uscite sul Badische Neuste Nachr 2 uscite sul Sonntag Aktuell 1 uscita sul Welt Am Sonntag 4 uscite sul Die Zeit 2 uscite su Stern DM 636.959 al cambio di 1 DM L. 986,54 per un costo di L. 628.385.532.
Il gruppo di acquisto media di riferimento è stato il Media Mix di Losanna che ha consentito il risparmio dell'IVA ed è stato il più conveniente fra le tre società invitate a presentare una proposta pubblicitaria, tra cui Mager Mack di Milano e Media Express di Rimini.
2) Le ditte a cui ci si è rivolti per i vari servizi e le motivazioni dei relativi affidamenti di incarico sono le seguenti: banca dati di Milano Granata Press Service in possesso dell'immagine necessaria da noleggiare per gli annunci pubblicitari L. 1.190.000.000 Aessegi per la realizzazione degli impianti fotolitografici, in quanto in possesso dei requisiti di affidabilità e professionalità e che garantiva la consegna del materiale nei tempi di urgenza per un costo complessivo di L.
7.330.400 Studio Badriotto Palladino per lo studio grafico del catalogo realizzato appositamente per la campagna pubblicitaria, l'impaginazione, la realizzazione degli impianti fotolitografici, in quanto detto studio già in precedenza collaborava con la Regione Piemonte ed era in possesso di documentazione fotografica e consentiva di mantenere la linea grafica realizzata per il Club Amici del Piemonte, al costo complessivo di L.
18.296.250 Geo-Cart, per la realizzazione cartografica delle diverse aree piemontesi, che già in precedenza aveva collaborato con la Regione Piemonte e riusciva a garantire nei tempi richiesti la fornitura del materiale da inserire nel catalogo, al costo complessivo di L. 3.570.000 Industria Grafica Falciola per la stampa in 50.000 copie del catalogo informativo sul Piemonte, che dopo una verifica sulla disponibilità dei tempi di consegna era l'unica che riusciva a garantirla nei tempi richiesti, per un costo complessivo di L. 37.187.000.


Argomento: Professioni e imprese turistiche (agenzie, guide turistiche alpine speleologiche, accompagnatori, maestri di sci, ecc.

Interrogazione n. 1351 dei Consiglieri Cavaliere, Saitta e Rosso inerente a: "Costituzione Agenzia di Promozione Turistica"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 1351 presentata dai Consiglieri Cavaliere, Saitta e Rosso.
Risponde il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Per quanto riguarda l'interrogazione n. 1351 dei Consiglieri Cavaliere Saitta e Rosso, avente come oggetto: "Costituzione Agenzia di Promozione Turistica", credo che la relativa risposta sia ampiamente superata dalle considerazioni che ho esposto nel corso della mattinata. Di conseguenza considererei superata tale interrogazione, a meno che gli interroganti non lo ritengano.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita") - Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1816 del Consigliere Peano inerente a: "Candidatura Comitato Olimpico" ed interrogazione n. 1954 dei Consiglieri Angeleri e Benso inerente a: "Olimpiadi invernali del 2006 - Dichiarazioni del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Valter Veltroni"


PRESIDENTE

Passiamo ora alle interrogazioni n. 1816 e n. 1954.
Risponde ad entrambe il Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

In merito all'interrogazione n. 1954 dei Consiglieri Angeleri e Benso inerente a: "Olimpiadi invernali del 2006 - Dichiarazioni del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Valter Veltroni", si precisa che per quanto è a nostra conoscenza, il Vicepresidente del Consiglio Valter Veltroni è attivo e solidale con la candidatura di Torino ai XX Giochi Olimpici Invernali del 2006, come dimostrano anche le azioni e le presenze di numerosi membri del Governo che insieme al CONI supportano l'azione dell'Associazione Torino 2006.
Per quanto riguarda il dopo voto, che il CIO esprimerà nelle sue riunioni di Seoul il 20/6/1999, siamo nel campo delle valutazioni soggettive e si prevede che l'affermazione del Ministro Veltroni circa un appoggio, in caso di sconfitta della candidatura di Torino, a Klagenfurt rientri nel novero delle libere opinioni, in questo caso suffragata dal fatto che con Klagenfurt partecipa anche una località e precisamente Tarvisio.
In merito all'interrogazione n. 1816 del Consigliere Peano inerente a: "Candidatura Comitato Olimpico", si precisa che a tutt'oggi non risulta siano stati avviati contatti da parte dell'Associazione Torino 2006 per l'individuazione di atleti particolarmente distintisi nelle loro specialità a supporto della candidatura di Torino ai XX Giochi Olimpici Invernali del 2006.
Il Comitato promotore è stato costituito; è composto da personalità in rappresentanza di Enti locali, Enti ed Associazioni che in qualche modo hanno parte nella presentazione di candidatura.
E' in fase di valutazione da parte dell'Associazione Torino 2006 l'eventuale costituzione di un gruppo di atleti di varie specialità come testimonials della candidatura stessa, ma per ora non si è andati oltre alla formulazione dell'ipotesi che potrà concretizzarsi forse dopo la presentazione ufficiale al CIO della candidatura di Torino, che avverrà a Siviglia tra il 3 e il 5 giugno p.v.
Ho terminato le interrogazioni in materia turistica. In questo momento è assente il Consigliere Cavaliere, al quale posso anche dare la risposta che il costo per il marchio è stato di 20 milioni e la proposta dell'altra società era stata di 120 milioni.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Credo che i lavori potrebbero terminare intorno alle ore 13, per riprendere alle ore 15,30. Ricordo che alle ore 14 avrà luogo l'audizione da parte della V e VI Commissione, quindi i lavori potrebbero terminare intorno alle ore 18. Faremo una breve riunione dei Capigruppo per definire l'ordine dei lavori di martedì prossimo.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Non ha ricordato l'incontro che dovrebbe esserci alle ore 13,30 delle Consigliere con l'Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

Lo davo per scontato.



SPAGNUOLO Carla

Si potrebbe anticipare almeno di un quarto d'ora.



PRESIDENTE

Possiamo anche concludere i lavori adesso, sono disponibile a farlo subito.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.30)



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