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Dettaglio seduta n.248 del 29/04/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, D'Ambrosio, Farassino e Miglietti. Conseguentemente il numero legale è 29.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Richiesta di chiarimenti in merito all'opuscolo "Luci e Canti" da parte del Consigliere Chiezzi


PRESIDENTE

Chiederei l'assistenza dei dirigenti, dell'Ufficio di Presidenza e cortesemente, dell'Assessore al bilancio.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Volevo sollevare una questione che mi sembra importante dal punto di vista della sua incomprensibilità e penso che interessi tutti i Capigruppo di maggioranza e di minoranza. Scusa, Gallarini, ma pongo una questione incidentale in attesa dell'arrivo dell'Assessore Burzi. E' una questione che interessa non solo il gruppo di Rifondazione comunista, ma tutti i gruppi consiliari eccetto uno. Ho ricevuto un opuscolo intitolato "LuciCanti di Maggio" relativo a un mese di concerti e percorsi notturni nelle chiese di Torino. In seconda pagina vi è scritto "Comitato per l'ostensione solenne della Sindone del 1998"; il Comitato presenta questo opuscolo stampato in non so quante copie, ma distribuito, tant'è che una copia è tra le mie mani.



PRESIDENTE

Non ho presente. E' stampato dalla Regione?



CHIEZZI Giuseppe

Sì, c'è anche il simbolo della Regione. Il Comitato per l'ostensione della Sindone ringrazia una serie di soggetti tra cui il Gruppo consiliare regionale dei DS; ora, io non capisco perché non c'è anche il nostro gruppo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura (fuori microfono)

Perché sono più vicini alla conversione.



CHIEZZI Giuseppe

No, Leo, perché noi abbiamo votato i finanziamenti per la Sindone, come mi sembra li abbiano votati tutti gli altri gruppi. Non c'è da ridere, Leo tanto a te, a destra o a sinistra, va sempre bene tutto. Ridi sempre perch tanto tu sei sempre a posto da tutti i punti di vista. Questo opuscolo diventa uno strumento di propaganda di un gruppo, perché o compaiono tutti i gruppi, oppure soltanto il Consiglio regionale.
Intanto volevo sapere se gli altri colleghi erano informati, protestare e chiedere al Presidente del Consiglio, visto che lo stemma della Regione c'è, come mai è successo questo e soprattutto, colleghi, come si intende porre rimedio. Io non accetto, Presidente del Consiglio, che questa locandina continui a circolare in questo modo; chiediamo un'integrazione alla locandina. Accertiamo subito come mai è accaduta una cosa del genere e poi decidiamo insieme, magari in una riunione dei Capigruppo, che fare perché non possiamo non intervenire a correzione di questa situazione. Io consegno questo opuscolo al Presidente del Consiglio con preghiera di farne fotocopia almeno delle prime due pagine, di distribuirle. Infine chiedo una convocazione urgente dei Capigruppo, quando lei ritiene, per affrontare questo caso, sia per capire come è successo e sia per correggerlo.



PRESIDENTE

Non ho visto ancora quell'opuscolo. Ha chiesto di intervenire l'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura

Intervengo come Vicepresidente del Comitato per la Sindone. Voglio parlare al Capogruppo Chiezzi con rispetto e serenità. Io credo che il Capogruppo Chiezzi stia confondendo, più di una volta, e lo dico al Consiglio, la tolleranza con qualcos'altro. Sicuramente, mi collocher sempre in un'area politica che esclude la sua, nell'area di centro: questa è la mia posizione da sempre. Visto che ha fatto una battuta, ricordo che lo ero nel'75 e non ho cambiato posizioni da allora; non sarò mai su posizioni estremistiche, questo è poco ma sicuro. Io approcciavo con garbo al suo modo d'argomentare, ma visto che non è quello in modo con cui vuole approcciare, non ho problemi ad agire diversamente.
Rispetto allo stampato, che ringrazia il Gruppo del PDS, non l'ha pubblicato la Regione. La ragione di tale ringraziamento l'ho appurata anch'io. Controllare l'opuscolo passo per passo e riga per riga non è compito del Comitato. La ragione per cui nell'elenco dei ringraziamenti il Comitato per l'Ostensione cita il Gruppo PDS è che l'ing. Bo, designato dalla Diocesi a capo del Comitato stesso, avendo chiesto una serie di cortesie e, in particolare, al Gruppo del DS di ospitare le macchine luminotecniche per illuminare i palazzi, ha pensato sua sponte di ringraziarlo in questo modo, per cui non c'è stato un pronunciamento politico teologico a favore del PDS. Piuttosto, ho evidenziato in tutte le sedi e anche in interviste e comunicazioni, dandone ampio atto, che questa legge è stata votata da tutto il Consiglio regionale. E' una cosa che mi sembra molto positiva; ho ringraziato i gruppi in varie occasioni e lo rifaccio ora.
Mi dispiace se, quando sorrido, disturbo il collega Chiezzi, ma avendo anche simpatia personale nei suoi confronti, voglio essere e ci tengo ad essere rispettoso. Chiedo scusa se il mio atteggiamento è stato così interpretato, ma era un gesto di distensione e non di irrisione, in nessun modo, anche perché si dice "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi". La ragione pura e semplice è stata che il Comitato tecnico, nella persona dell'ing. Bo - lo dico perché ho appurato personalmente - avendo chiesto a una serie di soggetti di far piazzare le macchine illuminotecniche e di dare l'ospitalità - nei ringraziamenti ha messo quello, come avrebbe messo la Banca Commerciale che ha offerto la sede o quant'altro. Questa è la ragione.
Se il Consiglio ritiene che questo sia in qualche modo imbarazzante e si debba porre riparo, mi aziono immediatamente, però non è stata ragione politica, non è stata ragione "religiosa" o altro: è stato per una cortesia, una disponibilità che il Gruppo dei DS ha manifestato, perch avrebbe potuto dire: "No, non mettete qui le macchine, è un ingombro, un disturbo".
E' stato un atto di cortesia, così come, personalmente, mi sento di ringraziare, per ben altre ragioni, tutta l'aula per aver votato per questa legge.
Fra l'altro, l'Ostensione sta andando molto bene. Come sentite dai commenti - ne approfitto per dirlo - tutti coloro che escono dal percorso dell'Ostensione e approdano in piazza Castello sono molto soddisfatti del lavoro svolto, e questo è un grande merito della Regione, della Provincia del Comune, degli Enti locali in genere che hanno saputo fare bene la loro parte.
Se questo Comitato, di cui faccio parte e di cui è Presidente l'Assessore Perrone e Vicepresidente Don Iberti della Curia, ha commesso nella sua parte tecnica un'imprudenza, voglio comunque rassicurare Consigliere Chiezzi - tornando alla massima serietà: uno, che non è stata una "scelta" del Comitato politico, dell'organo politico; due, che è stata incidentale; tre, che avendo conseguito questa cortesia, sono stati inclusi nei ringraziamenti tutti coloro che hanno collaborato a questo impianto.
Sono tuttavia disponibile a trasmettere al Comitato qualsiasi indicazione che questo Consiglio regionale ritenga. Spero di essere stato esauriente.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Intervengo brevemente, anche perché ci interessa molto di più entrare nel merito degli argomenti all'o.d.g. Dell'opuscolo, come DS, non sappiamo nulla; tra l'altro non abbiamo ancora avuto occasione di vederlo e quindi non possiamo valutarlo, così come ovviamente non siamo membri del Comitato della Sindone o altro, quindi non abbiamo questa responsabilità diretta.
Presumiamo, a giudicare da quanto ha detto l'Assessore Leo, che questo riferimento sia dovuto ad un fatto che, in compenso, crea non pochi problemi al nostro Gruppo, e quindi riteniamo assolutamente doverosi e corretti i ringraziamenti. Poi, che l'abbia fatto l'apparato tecnico o qualcun altro, quando avremo l'opuscolo e saremo nelle condizioni di dare anche noi una valutazione, ci esprimeremo.
La questione è semplicemente questa: la sede nella quale vive il Gruppo politico dei DS (così come peraltro il Gruppo di Rifondazione comunista) è sita in via S. Teresa, 12, dinanzi ad una delle più belle chiese di Torino che è stata...



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



SUINO Marisa

Sto cercando di dare elementi, collega Chiezzi. Si tratta di una delle chiese scelte dal Comitato tecnico della Sindone, dopodiché non credo che noi veniamo coinvolti, perché ovviamente non c'entriamo in queste motivazioni; è una delle chiese sulle quali in orario serale e notturno (mi pare fino alle 2 e mezza tutte le notti) vengono proiettate le famose diapositive per quella scenografia che è stata decisa e che riguarda quattro chiese della città, ecc.
La finestra dalla quale questo può avvenire - guarda caso - è stata individuata sul nostro piano e nel mio ufficio.
Ecco perché parlo: come parte assolutamente diretta; l'ufficio è quello della sottoscritta e del collega Marco Bellion, di conseguenza sono due mesi che abbiamo tecnici che vanno e che vengono, che mettono cavi rendendo poco praticabile l'ufficio.
Attualmente, e per i prossimi due mesi, l'ufficio non sarà più praticabile, poiché ci sono dei macchinari di una certa dimensione che in pratica utilizzano - l'ufficio non è molto grande - il 50% della superficie dello stesso.
C'è inoltre un altro problema. In orario serale e notturno, soggiornano presso l'ufficio e presso il Gruppo persone esterne all'Amministrazione (sia tecnica che politica) che lavorano a questa iniziativa. Peraltro, il nostro Gruppo, attraverso i suoi funzionari, ha richiesto più volte l'autorizzazione a chi di competenza, proprio perché ci sono persone esterne alla struttura che in orario notturno vanno e vengono.
L'autorizzazione non è mai pervenuta da parte della struttura dirigenziale; di conseguenza, noi non abbiamo: 1) richiesto alcunché; 2) ci siamo prestati, mettendo a disposizione un ufficio, non sapendo che avessimo in cambio assolutamente niente, perché l'unica cosa certa che abbiamo in cambio è l'inutilità di un ufficio che, ripeto, è il mio personale, quindi utilizzo gli spazi dei colleghi per le funzioni che devo svolgere; 3) per due mesi avremo questo via vai.
Riteniamo comunque di poter offrire un servizio. Abbiamo apprezzato che nella conferenza stampa l'Assessore Leo sia stato l'unico rappresentante di questo Ente che, in qualche modo, si è sentito in dovere - ripeto, nella conferenza stampa, poiché dell'opuscolo non se sappiamo nulla - di ringraziare per la disponibilità. E ha fatto bene, perché di disponibilità si tratta, in quanto è abbastanza difficile mettere a disposizione una stanza, delle persone e anche garantirsi per due mesi che tutte le notti ci siano persone non meglio note; adesso esiste un elenco con dei nomi e cognomi e quindi questo lo abbiamo depositato, ma, ripeto, in assenza di autorizzazione, abbiamo chiaramente fatto un gesto di disponibilità.
Questo quanto inerente al DS. Dopodiché, altro (motivazioni dell'opuscolo, fantasie e il perché e il per come) non ci riguarda, ed inviteremmo ad andare oltre, su questioni di merito.



PRESIDENTE

Ha chiesto ancora di intervenire il Consigliere Moro; ne ha facoltà.



MORO Francesco

Oltre ad essere d'accordo con quanto ha detto il Capogruppo Chiezzi volevo sollevare un problema diverso. Ho avuto un sollecito dalla Diocesi di Acqui Terme, che tra l'altro raggruppa due Regioni (la Liguria e il Piemonte) e 5 Province (tra cui (Alessandria, Asti e Cuneo), la quale mi dice - e poi farò un'interrogazione anche a titolo personale - che si ritiene molto penalizzata dalla Regione Piemonte per quanto riguarda i fondi per il Giubileo, ecc.



PRESIDENTE

Questo è un altro argomento.



MORO Francesco

E' un altro argomento, ma poiché anche noi come Gruppo ci interessiamo di questi problemi, ritengo che discriminarci sia scorretto.
Quindi, ribadendo la mia intenzione a presentare un'interrogazione su questo problema, chiedo che la Regione Piemonte, a partire dall'Assessorato, tenga conto di tutto il Piemonte e non faccia, come sempre, politica torinocentrica e, comunque sia, penalizzi una zona importante.
Ritengo che la Diocesi - di cui, essendo comunista, non sono per nulla portatore di istanze - sia penalizzata, per cui formalmente faccio una richiesta (che verrà ribadita con una successiva interrogazione), affinch l'Assessorato, la Regione tuteli gli interessi storici, ecclesiastici culturali anche di quella zona.



PRESIDENTE

Questa è comunque materia di interrogazione.
La parola al Consigliere Chiezzi, per un'ultima battuta sul problema sollevato; dopodiché chiudiamo l'argomento. Se ritiene, ci potranno essere interrogazioni ed interpellanze, ma questa mattinata chiudiamo tale discussione dopo il suo intervento. Prego.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, per chiudere la questione incidentale, ringrazio sia l'Assessore Leo, che, non volendo irridere nessuno, si è scusato, sia la Consigliera Suino, che ci ha fatto capire quale utilizzo sia stato fatto di alcuni spazi del Gruppo DS per l'ostensione.
Rimangono, di fatto, i benefici d'immagine e politici per il Gruppo DS in conseguenza della diffusione di questo opuscolo. Che non dipenda dalle intenzioni del DS è indubitabile, così com'è indubitabile che leggendo l'inserzione sull'opuscolo - che nulla dice di questo - non si comprende o si comprende in modo errato - perché il Gruppo DS sia l'unico meritevole di ringraziamento. Non è detto nulla, infatti: si ringrazia, fra gli altri il gruppo DS. Per le migliaia o centinaia di migliaia o milioni - non saprei quantificare esattamente - di cittadini che leggono l'opuscolo è un privilegio obiettivo, anche se non richiesto dal Gruppo DS; un privilegio politico di fronte al quale chiedo s'intervenga.
Chiedo una convocazione della Conferenza dei Capigruppo con urgenza quando lei riterrà, Presidente, per esaminare quanto è possibile fare.
Facciamo un'inserzione su tutti i giornali: facciamo qualcosa.
Quando pensa di convocare la Conferenza dei Capigruppo?



PRESIDENTE

Pensavo di farlo in giornata; aggiungiamo questa ad altre argomentazioni già poste.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura

Siccome non ho dato in precedenza la sensazione di prestare tutta l'attenzione che merita l'argomento, colgo l'occasione dell'intervento del collega Moro per dimostrare il contrario. Dico solo, per informazione, che quanto affermato dal collega è oggettivamente vero, ma falso nel soggetto.
A decidere, a scegliere, non è stato l'Assessorato, tanto meno la Regione in alcun modo, ma il Comitato tecnico statale per il Giubileo: ha deciso il governo, autonomamente, senza tener conto delle indicazioni della Regione.
Tant'è che Consiglieri regionali di altre aree hanno presentato un ordine del giorno in questo senso, che condivido nell'equilibrio. Tengo comunque a precisare che è indubitabile, dal senso, dal dettato della legge, dallo svolgimento dei lavori e quant'altro, che la decisione è stata assunta unicamente dal governo nazionale.
La segnalazione è comunque preziosa: l'accolgo e ringrazio.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proseguimento esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (Seguito)


PRESIDENTE

Dopo l'ipotesi avanzata ieri a livello di Conferenza dei Capigruppo per il proseguimento dei nostri lavori, ritengo esaurita la discussione sulle entrate di bilancio. Possiamo quindi dedicarci ai capitoli di spesa.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, dichiaro, innanzitutto, di ritirare tutti gli emendamenti del Gruppo presentati al capitolo 10100.
Inoltre, per snellezza dei lavori e per aver di fronte un panorama più ampio, chiederei di avere a nostre mani una cinquantina di emendamenti per volta.



PRESIDENTE

Chiedo pochi secondi per poter valutare quanti e quali emendamenti vengono ritirati e quanti saranno da mettere in discussione.
Capitolo 10100 - Difensore Civico.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Capisco che questo emendamento non è direttamente collegato al bilancio, ma era stato presentato per poter discutere la relazione del Difensore civico, punto iscritto all'o.d.g. del Consiglio da circa un anno.
Per quanto mi riguarda ritiro l'emendamento, però chiedo al Presidente di assumersi l'impegno di discutere, quanto prima, la problematica "Difensore civico". Tale problematica era collegata al discorso del bilancio; lo si può anche rinviare, però desidero che il Presidente si assuma l'impegno a discuterlo perché è un tema importante che il Consiglio non ha mai avuto modo di dibattere.



PRESIDENTE

Mi assumo l'impegno, ovviamente dopo l'approvazione del bilancio, in tempi non biblici.
Posso considerare non presentato l'emendamento?



MONTABONE Renato

Sì, Presidente. Credo sia doverosa in questo momento la presenza della Giunta in aula. Ritengo che sia giusto che la Giunta sia in aula, perch gli impegni che lei, Presidente, assume devono coinvolgere anche la Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Come ha già detto la collega Simonetti in precedenza, i nostri emendamenti sono stati ritirati. Anche noi condividiamo l'importanza di un dibattito sulla problematica "Difensore civico", anche perché si era convenuto di dedicare un'intera giornata di Consiglio su tale tema: nei fatti questo non è mai avvenuto.
Nel ritirare gli emendamenti sottolineo l'importanza di dedicare un'intera giornata alla discussione della relazione sul Difensore civico relazione che ci viene regolarmente redatta e consegnata, ma che trova scarso interesse nel Consiglio.
Credo che dovremmo assumere l'impegno che almeno entro l'estate ci sia una discussione su questo tema.
Comunque i nostri emendamenti sul capitolo 10100 vengono ritirati.
14) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: "Il capitolo 10115 è ridotto di lire 3 miliardi con un incremento di pari entità del capitolo 15910".



PRESIDENTE

Passiamo al capitolo 10115 "Oneri per il pagamento delle spese contrattuali dei direttori regionali".
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Abbiamo presentato un emendamento su questo capitolo per sottolineare l'applicazione che la Giunta ha deciso di adottare alla legge n. 51 - legge sul personale - discussa a lungo in quest'aula. Ricordo bene che uno degli argomenti, soggetti ad una attenta discussione, era inerente i direttore regionali. Principalmente era inerente il numero dei direttori che noi ritenevamo eccessivo e che continuiamo a considerare eccessivo, pur avendo fatto un accordo che ha permesso di sbloccare poi l'iter della legge l'altro argomento era inerente la parte finanziaria. La legge sosteneva che questi direttori potessero avere uno stipendio fino ad un certo livello come parametro era stato usato quello dei direttori delle UU.SS.LL. E' avvenuto che ad un certo punto la Giunta ha deciso, unilateralmente, senza confrontarsi, di applicare l'aumento massimo concesso. Non ho nulla contro i direttori regionali, non è una polemica a livello personale, ma è un ragionamento sulle conseguenze. I 37 direttori regionali sono stati trattati allo stesso modo, la realtà però non è uguale, noi siamo in una struttura regionale in cui una parte crescente del salario dei dipendenti è legata a degli obiettivi da raggiungere; gradiremmo discutere anche sui criteri adottati.
Abbiamo scoperto che tra gli elementi di valutazione c'è per esempio la presenza e la partecipazione agli scioperi: il fatto di aderire agli scioperi peggiora il criterio di assegnazione ai dipendenti, ma questo sarà oggetto di un'attenta interpellanza da parte del nostro Gruppo. Abbiamo una parte dei dipendenti che percepisce un salario scarso, il top della Regione si trova invece ad avere il massimo da subito nell'applicazione della legge. Questo indipendentemente dai fatti reali, ci sono dei direttori che nell'applicazione della legge non hanno modificato la loro realtà, svolgono le stesse mansioni di prima, però hanno avuto un aumento salariale estremamente consistente. Mentre ve ne sono stati altri che hanno avuto un aumento delle competenze, ve ne sono altri che hanno avuto una diminuzione delle competenze: la legge è stata applicata in modo generalizzato. Credo sia stato un errore, proprio per lo spirito della legge che tra l'altro fissava un limite massimo, il non aver tenuto conto delle competenze che ha creato disagio addirittura tra i soggetti stessi che hanno ricevuto questo aumento. E questo è indipendente dalle competenze, dai carichi che sono stati attribuiti. Tra l'altro, il paradosso è che coloro che hanno compilato le valutazioni per i dipendenti si sono sentiti dire dall'Assessore e dalla Giunta che a loro non spettava questo tipo di valutazione, che loro erano al di sopra di questa determinazione.
Con l'emendamento intendiamo, dunque, sottolineare questo aspetto e chiediamo che la parte di fondi che si può risparmiare vada ad incrementare il fondo per i dipendenti, nei limiti delle possibilità massime del fondo stesso.
Sappiamo, tra l'altro, che questi soldi non basteranno; pare siano insufficienti perché non tengono conto degli oneri, quindi il costo per la Regione sarà decisamente superiore. Questo dimostra quanto le valutazioni fatte all'epoca della legge 51, sul risparmio che si sarebbe avuto con l'applicazione della legge, fossero del tutto fantasiose.
Sottolineiamo dunque questo aspetto, che riteniamo grave; al di là della cifra che può essere messa in campo dal tipo di riduzione che si potrà avere, quello che richiamiamo è la necessità di modificare i criteri con i quali finora si è operato.
Riteniamo che anche a livello dei direttori si debba andare ad una valutazione specifica, che non riguardi le caratteristiche della persona ma le funzioni che questa è chiamata a svolgere, in relazione alla quantità e alla qualità dell'attività che essa svolge. Quindi, oltre ad una correzione della cifra occorre operare una correzione dei criteri con i quali è stata applicata la legge, e quindi sono stati assegnati i fondi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Questo emendamento, sul quale non sono d'accordo, consente di mettere in rilievo una problematica sulla quale spero che il Consiglio sia attento.
Presidente, vorrei sollecitarla a richiamare l'aula a seguire con la stessa attenzione con cui si è seguita la fase iniziale del dibattito sul bilancio, per evitare che le opposizioni chiedano la verifica del numero legale, non in termini ostruzionistici, ma per rilevare la necessità che essendo superata una fase, si va sulle questioni sostanziali e occorrono impegni complessivi della maggioranza.



PRESIDENTE

Rinnovo questo appello con grande forza.



SAITTA Antonino

Mi vedo costretto a chiedere la verifica del numero legale, Presidente poi riprenderò il mio intervento.



PRESIDENTE

Devo solo dire che il Presidente Ghigo è in arrivo; si è dovuto assentare per un motivo riguardante il suo incarico. Intende insistere nella verifica? Bene.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
29 Consiglieri ed in congedo n. 4 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proseguimento esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (Seguito)


PRESIDENTE

Prego, Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Riprendo l'intervento dopo la sospensione della verifica del numero legale, a sottolineare che siamo entrati nella fase della discussione delle parti sostanziali del bilancio che richiedono un confronto serrato tra maggioranza e opposizione, perché le linee dell'accordo di ieri evidentemente non escludono un confronto ed una discussione che richiedono risposte complessive da parte della maggioranza.
Per quanto riguarda questo emendamento, dicevo di non condividerne il contenuto, ma di condividerne la sostanza e soprattutto il rilievo che ha fatto il collega Papandrea. Nel senso che giustamente ha rilevato come sia stata una scelta errata da parte della Giunta e dell'Assessore, e spero che su questo il Vicepresidente Majorino vorrà darci qualche impegno. Aver deciso, come Giunta, di prevedere un aumento generalizzato per tutti i dirigenti, indipendentemente dalla consistenza della responsabilità della struttura da dirigere, e di aver previsto il massimo possibile come indennità di dirigenza, è stato un errore al quale bisogna porre rimedio e credo lo si possa fare soltanto diversificando con un ulteriore onere aggiuntivo.
So che è una questione complicata. Immagino che non sia possibile pensare ad una riduzione dello stanziamento previsto in bilancio nel 10115 ma sicuramente è possibile fare un'operazione, di cui avevo accennato le caratteristiche nella discussione generale sul bilancio, che è quella di immaginare invece una modalità di finanziamento di questi oneri, cioè degli 8 miliardi, assegnando ai dirigenti un compito, un obiettivo: la riduzione delle spese correnti. Mi sembra una modalità diversa, ma che permette di raggiungere lo stesso risultato.
Penso che, a questo punto, gli 8 miliardi di oneri per il pagamento delle spese contrattuali dei direttori regionali previsti nel bilancio possono essere coperti non totalmente, in quanto siamo già nel mese di aprile e ancora la Giunta non ha provveduto a fissare obiettivi di riduzione delle spese correnti; ma se la Giunta dovesse decidere di impegnarsi in questo senso a partire da oggi, assegnando domani, dopodomani e nei prossimi giorni l'obiettivo della riduzione delle spese correnti di una percentuale da definire, credo che sarebbe sicuramente una modalità per finanziare questa spesa, perlomeno parzialmente, che ci consentirebbe di liberare delle risorse di qualche miliardo (per un conto sommario che ho fatto, inizialmente pensavo di più, ma essendo il mese di aprile è difficile) per finanziare alcune richieste di emendamenti in aumento da parte delle minoranze o complessivi da parte del Consiglio.
Per cui il mio è un voto contrario a questo emendamento, però sollecito un impegno e un giudizio complessivo da parte della Giunta su una modalità per finanziare questa spesa, questi oneri attraverso una riduzione delle spese correnti e attraverso un meccanismo di assegnazione di un obiettivo da raggiungere ai dirigenti.



PRESIDENTE

Il Consigliere Moro desidera intervenire? Prego.



MORO Francesco

L'emendamento in discussione al capitolo di bilancio riguarda la voce delle spese, ed è un problema politico di equità ridurre le spese a bilancio di previsione '98 ai direttori generali che, com'è stato ricordato, sono 37.
Vi è in questo emendamento anche un principio di rispetto alla totalità dei dipendenti regionali pubblici, che a mio avviso vanno più tutelati soprattutto dalla Regione e quindi dalla Giunta.
Questo è un aspetto politico delicato, importante e quindi è decisivo sottolineare l'aspetto politico di questo emendamento, che è importante perché riguarda l'applicazione della legge regionale 51 sul personale.
A mio avviso, vi è un numero eccessivo di direttori regionali, anche in rapporto numerico dei dipendenti, e poi c'è un aspetto anche importante che è quello finanziario, e cioè l'aspetto degli aumenti che sono stati dati e che, secondo me, sono elevati. Comunque sia, non è certamente a titolo personale il mio motivo di polemica per questi funzionari, ma è un ragionamento politico di equità, di correttezza e anche di onestà democratica verso gli altri dipendenti regionali ai livelli minori, per degni di attenzione e, a mio avviso, anche di maggiore retribuzione; mi riferisco nell'insieme ai funzionari, agli impiegati, agli uscieri, agli autisti (questi ultimi, poi, svolgono anche un lavoro difficile e a volte anche non remunerato nella giusta dimensione).
Credo che ci debba essere una corretta e diversa ripartizione di valutazioni e penso che, come Giunta, si dovrebbe andare, oltreché alla riduzione della spesa, ad un incremento del fondo per i dipendenti, specie per le fasce più deboli.
In conclusione, credo che approvando questo emendamento, si debba andare anche verso una modifica dei criteri per gli aumenti con una correzione, soprattutto in applicazione alla legge regionale 51 che, com'è ovvio, riguarda i pubblici dipendenti regionali che, a mio avviso, non sono completamente e degnamente tutelati.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sull'emendamento specifico al capitolo 10115, in parte riprendendo temi che il Consigliere Papandrea presentante - credo, non ho il testo dell'emendamento qui - insieme ai colleghi del Gruppo di Rifondazione comunista, la mia posizione è ovviamente - lo dico in senso costruttivo contraria già dall'epoca in cui discutemmo la legge 51 che ne ha originato la formalizzazione come capitolo e come importo.
Peraltro, voglio comunque prendere come spunto anche perché la legge 51, lo ricorderanno tutti i colleghi, è uscita dopo una gestazione comunque molta lunga, credo di più di un quadriennio, perché il decreto 29 è del '93 e noi l'abbiamo formalizzata nel luglio '97, è in applicazione come primo anno a regime dall'1/1 e, al di là di valutazioni che in qualche altro momento di dibattito non meno costruttivo da un punto di vista politico meno costruttivo dal punto di vista della concretezza, ha trovato anche in questa sede giudizi diversi, è comunque una legge che tutti dobbiamo impegnarci ad applicare migliorandola, variandola sia nel tessuto legislativo sia nel tessuto organizzativo, perché questi furono, tra l'altro, due dei punti che la Commissione dei saggi prima (nel settembre '97) e poi il dibattito in aula sostenne come necessità, quindi variamo la legge, la mettiamo in operatività e, nel renderla operativa, visto che è una legge fondamentale per la distinzione dei ruoli tra amministrazione politica e amministrazione strutturale, tecnica, che deve essere una distinzione e non una separazione o una non comunicazione dei ruoli l'importanza che ne deriva è assoluta.
Perché ho fatto questa premessa? Perché l'obiettivo che la Giunta si pone o si è posta, anche tecnicamente, nell'individuare alcuni capitoli, se mi consentite faccio un cenno al capitolo successivo, che è quello del tempo determinato, che è stata una scelta, io spero apprezzabile, da parte del Consiglio, di rendere evidente una voce, come lo è in questo caso per quanto attiene ai direttori regionali, perché l'evidenza del fenomeno lo rende più facilmente controllabile per chi ha il dovere di controllo ed è specifico non soltanto in amministrazione, ma anche in senso politico della minoranza, e gestibile per tutti coloro che si occupano di amministrazione.
Lo stesso - ed era l'obiettivo specifico - ci si poneva, per esempio, nel capitolo successivo, quello del tempo determinato.
Dicevo che l'obiettivo della Giunta non è, per quanto attiene alle voci del personale che sono una serie di capitoli che complessivamente credo portino a circa 213 miliardi il costo complessivo del personale per quanto previsto di competenza nel '98, di ridurre la voce di costo, mentre lo è il contenere le spese di esercizio; nelle spese di esercizio viene evidentemente normalmente inserita la voce del personale, ma l'obiettivo specifico non è ridurre l'entità di questa cifra, ma rendere l'utilizzo di questa cifra significativa per le finanze della Regione più rispondente alle finalità per cui la funzione pubblica esercita i suoi impegni.
Da questo punto di vista, l'impegno - vorrei chiamarla sfida, ma mi sembra eccessivo - a definire una modalità, su cui misurare nel tempo l'efficacia del sistema di controllo della gestione del personale, da tutti i punti di vista, mi pare un obiettivo assolutamente condivisibile. Questo obiettivo si ottiene, evidentemente, discorrendo con tutte le parti che sono coinvolte attorno all'area del personale, in primis, e questo è già in parte operativo con le parti sindacali. Certamente il Consigliere Papandrea, ma anche i colleghi, sanno che esiste un accordo, un protocollo d'intesa che è operativo per quanto attiene le funzioni dirigenziali.
Certamente i colleghi sanno che esiste un nucleo di valutazione che sta facendo proposte per quanto attiene alle valutazioni di alcuni istituti contrattuali della posizione del personale, nel caso specifico alla voce della posizione più che del risultato e certamente i colleghi sanno che esistono colloqui operativi con le rappresentanze sindacali delle qualifiche dalla III all'VIII per giungere allo stesso protocollo d'intesa anche in linea con quanto le leggi Bassanini stanno disponendo, affinch ciò consenta un'evoluzione migliorativa dei rapporti fra le aree.
Lo stesso si può fare in Consiglio, credo, lavorando sui miglioramenti di quanto finora la legge ha disposto. Io ho motivi di non totale soddisfazione per come è uscita la legge 51 in operatività, motivi credo diversi o non necessariamente in linea con quanto alcuni Consiglieri della minoranza, anche con questo emendamento, sollecitano. Non a caso il Consigliere Papandrea ricordava che il numero delle Direzioni, per esempio è stato elemento di dibattito e di contrarietà tra il gruppo di Rifondazione comunista e la Giunta nel momento dell'approvazione della 51.
Io credo che ci sia disponibilità da parte della Giunta ad evidenziare nell'area delle spese d'esercizio (che sono circa 150 miliardi) somme destinate ai capitoli di una ricerca di efficienza, da subito, in modo che questa ricerca di efficienza - in questo caso di contenimento - possa essere utile anche in questa specifica fase oltre che di per sé stessa. E' una ricerca di efficienza che è finalizzata appunto al contenimento delle spese, anche a sviluppare temi, non importa se poi necessariamente proposti dalle minoranze e dall'opposizione, che il Consiglio regionale intenda già rendere evidenti in questa fase di discussione di bilancio di previsione '98.
E' evidente che questo può essere soltanto il tassello iniziale, ma che comunque mi vede disponibile a confrontarmi in tal senso in un impegno più ampio, perché qualunque iniziativa nel brevissimo si possa prendere in esame, eventualmente approvare, non può essere, a nostro avviso, che l'inizio di un percorso più ampio e più complesso sia nelle procedure che nelle quantità, perché qui credo che si debba e si possa dare un segno; ma credo che la logica sia poi di estendere e soprattutto di rendere sistematica una modalità di ricerca di responsabilità, di meritocrazia, di emersione di professionalità e di flessibilità nell'ambito della gestione di una risorsa così importante come quella del personale.
Scusate se sono stato un pochino prolisso, ma mi sembrava utile nell'affrontare una serie di capitoli come quelli del personale che sono capitoli estremamente importanti; nel merito specifico credo che la riduzione del capitolo non sarebbe addirittura legittima, se ne ho ben colto l'utilità, nel senso che gli 8 miliardi è possibile siano carenti di copertura o di stima, per quanto attiene, se ne è discusso anche in altre sedi, di organi accessori, ma comunque sono il frutto di contratti esistenti tra l'ente Regione e dirigenti della Regione in questa fase.
Quindi una riduzione credo che addirittura sarebbe illegittima, ma togliendoci dal caso specifico e allargando invece l'ottica a tutto il quadro del personale sono estremamente disponibile, oltre che interessato a discutere sia in questa fase che dopo con quali modalità rendere più efficiente la voce complessiva del costo del personale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea per dichiarazione di voto. Non ritira l'emendamento? Chiede che sia portato in votazione?



PAPANDREA Rocco

Certamente, anche se lo ripeto, non intendiamo a fare un discorso generalizzato di attacco ai Direttori regionali, non c'è assolutamente questo dietro al nostro emendamento. C'è una critica radicale a quanto la Giunta fa, all'operato della Giunta.
Devo dire che da una parte sono più convinto di prima della battaglia fatta sulla 51, perché mi si rizzano i capelli a pensare cosa sarebbe successo se i Direttori fossero rimasti 65! Era il numero massimo contenuto nella proposta iniziale, con aumenti salariali che erano anche superiori a quelli ipotizzati nell'accordo del 40-50%; con lo stesso criterio ci saremmo trovati di fronte a 65 Direttori regionali con una competenza anche più alta.
Il problema non è personale, è sul modo in cui è stato applicato; sono anche preoccupato del fatto che mi si dica che è illegittimo, perché questo vuol dire che gli atti fatti dalla Giunta sono tali e non possono essere modificati, quindi la cosa è ancora più preoccupante perché vuol dire che questo non è correggibile allo stato attuale.
Un'applicazione con un egualitarismo che stupisce da parte di una Giunta di centro destra che ha sposato l'egualitarismo e la non meritocrazia, perché dando a tutti il massimo non si applica nessun criterio meritocratico, si applica un criterio di "questa è la sigla che hanno queste persone e questo è lo stipendio", indipendentemente dall'attività svolta. Devo dire, Presidente del Consiglio, che forse il responsabile non è lei, perché all'epoca non era Presidente, però anche su questo abbiamo una preoccupazione sull'autonomia del Consiglio.
L'autonomia del Consiglio non si è applicata in questo caso, i criteri disposti dalla Giunta sono stati applicati nel Consiglio nello stesso modo e credo che una serie di critiche fatte alla Giunta valgano anche per il Consiglio.
Noi ritenevamo che si sarebbe dovuto andare a verificare, essendo 37 oltretutto, un giudizio più specifico non sulla persona ma sul tipo di incarico che questa andava a svolgere. Ci sono stati dei Direttori che hanno avuto una riduzione di incarichi e questo è bene che si sappia. Ci sono Direttori che hanno degli incarichi molto limitati e dei Direttori che hanno degli incarichi dieci volte superiori, anche come quantità di addetti, eppure o criteri sono stati applicati nello stesso modo, cioè non c'è alcun giudizio.
Io credo che questo modo di applicare la legge creerà dei problemi ricadrà a cascata sugli altri Direttori, quelli non generali: andiamoglielo a spiegare che per loro questi criteri non valgono, andiamolo a spiegare a Direttori che stanno più in basso, ma che hanno dei carichi superiori. Ad alcuni di questi, che già hanno uno stipendio nettamente più basso, andiamo a dire che si misurerà la quantità di cose che farà! Io credo che sarà molto difficile; con questa legge si sono introdotti dei criteri che renderanno difficile la vita in quest'ente e la gestione del personale in quest'ente.
L'emendamento ha il significato di dire che avete sbagliato; ve ne assumete poi voi la responsabilità se passa l'emendamento della gestione.
Credo che sarebbe molto utile se la prima Commissione discutesse in tempi ragionevoli di tutto questo, anche alla luce delle modifiche che sono in corso, delle deleghe Bassanini e di una serie di fatti che fanno sì che oltre alle cose dette sino ad ora questa legge fa già acqua da tutte le parti e la farà ancora di più: prendiamo a pretesto l'applicazione delle deleghe e andiamo a rivedere il tutto perché, ripeto, così la Regione sicuramente funzionerà peggio e non meglio come era nelle speranze di tutti noi.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di parola, pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 32 contrari e 6 astensioni.
15) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: "Il capitolo 10115 è ridotto di L. 2 miliardi con un incremento di pari entità del capitolo 15910".
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 32 contrari e 6 astensioni.
16) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: "Il capitolo 10115 è ridotto di L. 1 miliardo con un incremento di pari entità del capitolo 15910".
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 32 contrari e 6 astensioni.
Passiamo ora al cap. 10220, che riguarda le consulenze: "Compensi, onorari rimborsi per consulenze prestate da Enti e privati a favore del Consiglio regionale; convegni, indagini conoscitive, studi e ricerche".
Su questo capitolo è stato presentato un emendamento dal Consigliere Foco ed altri che chiede un aumento di 500 milioni...



FOCO Andrea

No.



PRESIDENTE

Se vuol precisare...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Ci sono inoltre altri emendamenti presentati dal Consigliere Moro ed altri, in cui si chiede di ridurre il capitolo 10220 di 700-600 e 500 milioni.



(Commenti del Consigliere Saitta)



PRESIDENTE

Mi dicono che ci sono degli emendamenti del Gruppo dei Popolari su capitoli precedenti. Non ci risultano: forse li abbiamo ordinati in modo non puntuale. Prego, Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Il nostro Gruppo aveva presentato un emendamento al cap. 10117 "Stipendi ed oneri del personale a tempo determinato".



PRESIDENTE

Non ci risulta; se cortesemente lo vuole illustrare.



SAITTA Antonino

Posso farle avere tutto il blocco. Gli emendamenti presentati dal Gruppo dei Popolari vengono mantenuti ed erano, appunto, suddivisi in tre gruppi: ripeto, se vuole posso farglieli avere nuovamente.



PRESIDENTE

Sia cortese, ci consegni quelli che rimangono: non li troviamo (diciamo così).
La parola al Consigliere Saitta per l'illustrazione di alcuni emendamenti al cap. 10117.



SAITTA Antonino

Chiedo scusa se c'è stato qualche disguido, ma questo di cui ho il prospetto complessivo (farò avere evidentemente la copia) fa parte di una serie di 40 emendamenti di riduzione di alcune spese correnti.
E' un'operazione - la inquadro perché mi sembra possa essere utile anche all'Assessore - che in qualche maniera tiene conto anche dell'impegno che poco fa l'Assessore al bilancio si è assunto, laddove parlava appunto di spese per i dirigenti.
L'Assessore si impegnava ad individuare delle modalità per raggiungere quegli obiettivi di contenimento delle spese di gestione (che noi chiamiamo spese correnti).
Questa è una concretizzazione puntuale e precisa di una riduzione delle spese correnti determinate da una decisione che può essere assunta in ordine ad un obiettivo da assegnare ai dirigenti.
Mi rendo conto che questa previsione di riduzione si riferisce soltanto ad un periodo annuale, quindi probabilmente va rivista tenendo conto del momento in cui assumiamo la decisione. Questa del cap. 10117 è una riduzione degli stipendi ed oneri del personale a tempo determinato, in quanto la previsione del bilancio è di 8 miliardi - l'anno scorso era zero per spese per personale a tempo determinato.
Credo che tutti i colleghi si rendano conto che si tratta di una cifra enorme; credo che si riferisca alle sostituzioni. Tale politica delle sostituzioni attraverso contratti brevi, trimestrali e cose simili non sempre dà i risultati sperati, nel senso che molto spesso il tempo è talmente breve che non si riesce neppure ad istruire il personale per svolgere i compiti loro assegnati.
In una logica di riduzione delle spese correnti, probabilmente bisogna ricorrere a questo istituto con grandissima moderazione e non in modo automatico: c'è una sostituzione da fare, ricorriamo a personale a tempo determinato.
Ritengo che con una certa accortezza ed una certa prudenza tale previsione possa essere ridotta.
La nostra indicazione è di una riduzione di 5 miliardi di spese per personale a tempo determinato. Mi rendo conto che la previsione, a questo punto dell'anno, è eccessivamente rigorosa, ma credo che se la Giunta concordasse su questa necessità, potrebbe essere ridotta la previsione di riduzione; mi pare che l'emendamento risponda ad una logica condivisibile.
Tutti gli altri emendamenti sono, in qualche maniera, collegati a questo principio.
Presidente Deorsola - mi rivolgo anche al Capogruppo di Forza Italia e ad altri colleghi - dal capitolo 10117 inizia una serie di emendamenti finalizzati alla riduzione di alcune spese correnti, al fine di liberare risorse per finanziare altri capitoli di spesa.
Modalità, questa, che a noi sembra interessante, poiché si lega ad una sorta di economia da compiere nel corso della gestione.
Credo occorra una risposta complessiva da parte dell'Assessore su questa modalità di finanziamento. Ritengo inopportuno farlo capitolo per capitolo; probabilmente, sarebbe il caso di fermarci un attimo per avere una valutazione complessiva da parte dell'Assessore, a nome della Giunta che ci permetta di affrontare meglio il discorso, al di là di indicazioni capitolo per capitolo.



PRESIDENTE

Ritengo produttiva la modalità di lavoro proposta dal collega.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, l'intervento del collega Saitta ha ripreso, in senso formale, il contenuto di un precedente intervento sul quale si era già discusso, tra l'altro trovando l'attenzione da parte di altri membri della minoranza oltreché della maggioranza.
La mia personale attenzione sulla proposta credo di averla resa esplicita nell'intervento precedente; sul modo di renderla operativa nelle varie fasi temporali, - una delle quali non può essere elusa, quella attuale del bilancio di previsione 1998 - c'è necessità di approfondimento e di discussione. Aderisco quindi al principio, all'obiettivo proposto come ho detto in maniera esplicita nell'intervento precedente, riguardante l'emendamento proposto dal Gruppo di Rifondazione Comunista.
Vorrei però specificare il punto in oggetto. E' la prima legislatura come Assessore al bilancio, vorrei me ne fosse dato atto - in cui il contratto a tempo determinato, caratteristica giusta o sbagliata (l'interpretazione non credo possa essere così facilmente manichea) va a supplire carenze dell'Ente Regione - e non solo. Tra l'altro, le qualifiche in cui maggioritariamente il personale a tempo determinato esercita le proprie funzioni, sono quelle dalla quarta alla sesta, specificamente più critiche. Non a caso, la pianta organica, che anche la legge n. 51 porta come suo allegato finale, nel definire il quadro complessivo, per legge, i tetti massimi di persone per qualifica, evidenzia una carenza nell'ambito di dette qualifiche, a loro volta diversamente distribuite.
Dico con tranquillità che il costo complessivo di tale tipo di personale a bilancio consuntivo 1997 è stato maggiore, di circa 9 miliardi.
L'intenzione della Giunta su questa voce, esattamente in linea con lo spirito dell'intervento dei Consiglieri Papandrea e Saitta, è di rendere evidente la voce di costo e cercarsi un'autosufficienza: se il consuntivo è, come è stato, circa nove miliardi - mi perdonerete l'imprecisione sulla cifra, ma il documento sarà a disposizione di tutti quanto prima - si tratta comunque di cifra alta, che dev'essere affrontata in maniera sistematica, a mio avviso nell'area dei piani concorsuali, nella gestione e definizione dei piani occupazionali, una volta terminata l'organizzazione della Regione.
La situazione attuale, anno utile per la Regione in quanto applicativo delle leggi Bassanini, pone delle occasioni di urgenza e di attenzione come detto in altri interventi, sulla risistemazione dei quadri complessivi del personale della Regione.
Detto tutto ciò, in linea con l'intervento del Consigliere Saitta, e non solo, non cercherei una riduzione di questo capitolo di per se stesso o, comunque, non in questa fase.
Ricordo che l'applicazione della legge n. 51 per quanto attiene ai piani concorsuali è al momento bloccata anche dal fatto che il dibattito attorno al bilancio è stato più lungo del previsto; non possiamo risolvere problemi occupazionali tramite la gestione, prevista per legge, dei piani concorsuali, se la legge n. 51 non può essere resa operativa, per esigenze diverse.
Quindi, sarei contrario ad accettare quest'emendamento, anche perch lo sottolineo - l'efficienza del contenimento delle spese, dev'essere ricercata, immediatamente, nelle voci di spesa; credo si possano concordare proposte in tal senso, affinché la voce del costo del personale venga razionalizzata, ricercandone maggiore efficienza, ma non con l'obiettivo perlomeno non è il nostro specifico in questa fase di Giunta - di essere ridotto.
Un'efficienza su questa voce specifica - e il Consigliere Saitta avrà modo di verificarla dall'esame del consuntivo - è già stata autopraticata forse in maniera non totalmente esaustiva; concorderei in tal senso nel ridurre il consuntivo 1997 di nove miliardi, su una voce a preventivo di otto miliardi.
Non considero affatto risolta la problematica complessa del contratto a tempo determinato; credo, pur comprendendo lo spirito utilmente provocatore dell'emendamento, che la questione possa essere affrontata e risolta semplicemente, con una di drastica riduzione della voce di costo. Voce che credo debba essere inquadrata nel piano occupazionale e nel piano concorsuale: nella definizione, quindi, di quale debba essere l'organico della Regione in questa fase.
Solo in tal senso, aderendo allo spirito complessivo delle volontà proposte emendative, sono contrario all'emendamento; suggerirei di trovare una modalità affinché queste altre tematiche, sottese al bilancio, possano essere affrontate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Il nostro voto sarà contrario all'emendamento presentato dai popolari e contrario a quelli inerenti il personale, pur condividendo le preoccupazioni.
Noi auspichiamo un superamento dei contratti a tempo determinato, ma non attraverso un taglio occupazionale, ma attraverso altri tipi di modalità che ci possono portare al superamento stesso di questo istituto che, a mio avviso, anche se molto diffuso nel pubblico impiego, non dimostra una straordinaria efficienza. Occorrerà, al di là dei concorsi che si metteranno in atto, trovare per il futuro delle forme diverse per affrontare la carenza di personale che non sono quelle dei contratti a termini.
Sicuramente sono emersi parecchi problemi di non funzionamento: ci sono delle persone che hanno dimostrato di svolgere ottimamente il loro lavoro ma poi sono state sostituite, sapendo che i tempi di apprendimento al lavoro sono lunghi.
L'ideatore di queste leggi forse aveva in mente i bilanci, ma un po' meno il funzionamento delle istituzioni. In questo senso un superamento della voce, mi va bene, un taglio della voce no.
Rispetto al personale credo prematuro intervenire in quanto sulle competenze c'è un'evoluzione nella prossima fase.
In ogni caso l'impostazione del Gruppo di Rifondazione comunista non è di fare dei tagli occupazionali, ma al massimo di puntare sull'efficienza della macchina amministrativa. Sono convinto che l'efficienza e l'aumento della qualità non si ottengano con delle politiche di taglio che a mio avviso in questa fase non sono assolutamente da ipotizzare proprio per il contesto in cui ci si muove, ovvero di una difficoltà occupazionale. Tra l'altro poi magari una parte della spesa che risparmiamo attraverso il personale che non assumiamo può ritornare attraverso spese assistenziali di varia natura; credo che da questo punto di vista non sia il modo più efficiente di affrontare il problema.
Sull'aspetto specifico non siamo favorevoli né a questo emendamento n a quelli successivi inerenti il personale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Il parere su questo emendamento lo avevo già reso noto; scusatemi per l'informalità della modalità, altrimenti se volete prima possiamo votare l'emendamento. Credo che, proprio per quanto emerso, suggerirei la seguente modalità operativa. Io sento, come Giunta, la necessità di consultare le parti dell'opposizione, Capigruppo o delegazioni, per confrontarmi sulle varie aree del bilancio in essere, riflessioni, linee emendative proposte e su modalità e priorità.
Pertanto chiederei se sulla seguente moda lità ci sono delle adesioni da parte dei Gruppi delle minoranze per un'interruzione dei lavori, una schedulazione di incontri per parti che potrei svolgere direttamente da subito ipotizzando una ripresa dei lavori per le 14.30, onde verificare l'iter successivo, affinché il dibattito sulla legge del bilancio sia costruttivo e operativo.



PRESIDENTE

Ritengo questa un'opportuna modalità.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.12)



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