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Dettaglio seduta n.246 del 28/04/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Bellion, Bortolin Cavallera, Dutto, Farassino, Ferrero, Foco, Manica e Marengo.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

Prosegue ora l'esame del progetto di legge n. 371, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Eravamo all'esame del capitolo 252 al quale è stato presentato un emendamento firmato dai Consiglieri Simonetti, Chiezzi e Papandrea: il capitolo 252 è soppresso.
Lo ritengo ammissibile. Chiediamo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Il capitolo è certamente annullabile sia per quanto attiene il capitolo di entrata che per quanto attiene il capitolo di uscita. Aggiungo che mentre era in corso la riunione dei Capigruppo, abbiamo convenuto con il dottor Lesca che è fattibile l'operazione, che peraltro suggerivano la Consigliera Spagnuolo ed altri, e che avremmo comunque fatto, e quindi possiamo tranquillamente procedere ad una pulizia formale, espungendo tutti i capitoli che a oggi e dopo, appunto, la delibera dei residui attivi e passivi, comportino contestualmente zeri sia in entrata che in ingresso per estendere questa operazione di pulizia a tutti i capitoli di bilancio che si presentino nelle stesse condizioni.



PRESIDENTE

La Giunta è favorevole.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Questi capitoli sull'agricoltura mi fanno venire in mente una riflessione: i cittadini piemontesi, come tutti i cittadini italiani, sono stati chiamati, ad un certo punto, a partecipare ad un referendum per l'abolizione di alcuni Ministeri, fra i quali c'era l'Assessorato all'agricoltura, e io ricordo le opposizioni... Scusate, volevo dire Ministero.



PRESIDENTE

E' un apprezzamento per il futuro, per il nostro futuro.



MONTABONE Renato

E' un apprezzamento per il futuro Ministro della Regione Piemonte.
Questo Ministero fu trasformato, non ricordo neanche bene come, in un altro Ministero, poi in un altro Ministero ancora, ed è una vicenda che, al di là di come ci poniamo sul problema, oggi balza più pesantemente agli occhi di tutti coloro che si occupano delle riforme istituzionali, perché attraverso l'abolizione (giusta o meno) di quel Ministero si voleva richiamare quella che poteva essere l'attività di forte autonomia, rispetto ad alcune materie che dovevano essere delegate in particolare alle Regioni.
Il fatto di mantenere dei capitoli, che oltretutto sono a zero per le motivazioni che ha dato prima l'Assessore al bilancio, ci porta quasi ad una sorta di remora, nel non verificare che le competenze di questo Ministero dovrebbero essere, per volontà popolare, delegate tutte alle Regioni.
Se poi si guarda nello specifico il capitolo 252, di cui stiamo parlando, è un capitolo di assegnazione di fondi per una cosa specifica: il quarto censimento dell'agricoltura. Una cosa specifica che si è fatta! Quindi, sul quarto censimento dell'agricoltura, non essendoci state più entrate a pagamento, anche di arretrati, da almeno due anni o perlomeno da un anno, perché era già zero nel 1997, il che vuol dire che il quarto censimento dell'agricoltura, anche per uno che di agricoltura se ne intende poco, come me, è stato svolto, esaurito, pagato; le entrate che ci dovevano essere sono entrate.
Quindi, noi stiamo discutendo, e lei, dopo qualche ora di discussione dice: "Cancelliamo questo capitolo", un capitolo che avrebbe già dovuto essere cancellato fin dall'origine; perché al massimo si sarebbe dovuto aprire un altro capitolo dove ci sarebbe stato scritto: il quinto censimento dell'agricoltura, perché il quarto è esaurito completamente.
In alcuni capitoli delle uscite c'è scritto "per memoria", perch questo serve a ricordarci che, qualora ci fosse un finanziamento del quinto censimento per l'agricoltura, lo dobbiamo impostare in quei termini dobbiamo fare riferimento a queste cose. Infatti, mi sembra veramente assurdo il dover insistere, anche da parte del Gruppo di Rifondazione Comunista, nella presentazione di un emendamento: è una cosa che doveva avvenire automaticamente! E credo, da notizie che ho colto nei corridoi durante questa mezz'ora di pausa, che, tra parentesi, Presidente, mi sembrava che lei avesse detto che fra una seduta e l'altra dovesse esserci un minimo di un'ora di intervallo, ma, per carità, siamo freschissimi! Credo che i problemi politici siano ormai tutti risolti, e quindi possiamo andare per la via più breve e passare qui questa notte, e la notte ancora dopo, e l'altra notte ancora dopo, ma voteremo il bilancio, perché ormai i problemi politici sono stati tutti risolti e, via via, in queste riunioni ci sono stati dei chiarimenti.
Nei corridoi si dice che si vorrebbe dare una consulenza, anzi che addirittura è già stata data, per azzerare questi capitoli. Io sono poco informato, l'informazione mi viene dall'aula stessa. Presidente, cerchiamo di essere meno complicati nello svolgere anche le nostre attività di membri della Giunta, perché la vicenda di questi capitoli è evidente a tutti: non c'è bisogno di un consulente per capire che questo è un capitolo che non ritornerà più.
Voterò a favore di questo emendamento e la storia riconoscerà che Chiezzi ha reso un grande servizio alla Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

A questo punto, preso atto che il lavoro cosiddetto di pulizia tecnicamente così è stato chiamato varie volte, anche dall'Assessore al bilancio - per il quale sono state date delle consulenze, non è stato fatto, credo che sarebbe opportuno, da parte dell'Assessore, ritirare questo bilancio, effettuare questo lavoro in Commissione e ripresentare il testo così ripulito in aula. Può bastare riportarlo in I Commissione. Le consultazioni non le facciamo perché...



GRIFFINI Massimo

Perché non sei democratico!



CAVALIERE Pasquale

No, non per questo, collega Griffini, perché a noi non piacerebbe chiamare interlocutori esterni, a cui poi l'Assessore Burzi riderebbe in faccia. Questo noi lo tolleriamo, però esternamente siamo gelosi della nostra istituzione, e tuteliamo anche l'immagine dell'Assessore Burzi quindi non vogliamo che lui faccia questo, ce lo preserviamo per noi, non lo diciamo a nessuno, resta un dibattito notturno tra di noi. Per Assessore, a parte le battute, il ritiro di questo documento, allo scopo di effettuare questo lavoro di pulizia, in modo da presentare un documento più snello, più confacente al lavoro che dobbiamo svolgere, credo che sia opportuno. Su questo chiedo un suo pronunciamento, ed eventualmente che si pronunci il Presidente della Giunta, che per un paio di giorni l'aveva tutelata. Presidente, perché scampanellava? Scampanellava a me? E per quale motivo?



PRESIDENTE

Lei ripete delle cose che sono già state chiarite!



CAVALIERE Pasquale

Non sono state chiarite!



PRESIDENTE

Adeguatamente!



CAVALIERE Pasquale

Credo di stare nell'argomento, e se sono una persona ripetitiva è un mio limite, non è che possa migliorare alla mia età. Voglio però ricordare che il Presidente della Giunta, la scorsa settimana, aveva posto per un paio di giorni sotto tutela l'Assessore al bilancio, per cui voglio capire se l'Assessore al bilancio è per due giorni alla settimana sotto tutela oppure se è stato un fatto estemporaneo e, quindi, se oggi o questa settimana è sotto tutela o no; in questo caso, se risponde lui alla domanda che abbiamo posto. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Anche noi siamo ovviamente favorevoli all'emendamento, che da quello che ho capito è stato accolto, e penso che si potrebbe non solo prospettare il lavoro per il futuro - magari, mentre avanziamo, potremmo già lavorare in questa direzione - ma anche semplificare la possibilità di eliminare i consulenti che lavorano su questo, perché non ci sarebbe più l'oggetto su cui lavorare, e renderemmo più utile il nostro lavoro.
Tra l'altro, se questo fosse stato fatto prima, sicuramente avremmo risparmiato alcune ore di discussione su tutti quei capitoli che sono a zero, compreso questo, quindi solo questo dovrebbe suggerirci l'utilità di andare rapidamente in quella direzione.
Su questo emendamento noi voteremo a favore e verificheremo, nei prossimi capitoli, tutte le volte in cui si può eliminare una voce che rimarrebbe nel bilancio esclusivamente per memoria.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Anche noi voteremo a favore di questo emendamento, però non comprendiamo assolutamente le ragioni per le quali, in situazioni assolutamente analoghe, che via via sono venute in evidenza esaminando i vari capitoli, non si sia proceduto nello stesso modo. Nel momento in cui la Giunta ammette che alcuni capitoli sono del tutto inutili, essa dovrebbe avere il dovere di presentare degli emendamenti.
Assessore Burzi, lei ha tante sicurezze, perché sorride sempre, e tante incertezze, perché non ci dà mai delle risposte. Ma delle due l'una: o si decide che si fa una pulitura automatica, di cui si deve occupare la Giunta, e si fa via via, oppure si decide che si presentano degli emendamenti di ripulitura, sia da parte della Giunta che dei Gruppi.
Il fatto che prima non si siano espunti dei capitoli completamente inutili, la cui inutilità è stata riconosciuta anche dall'Assessore competente, che è intervenuto in materia di sanità, mentre adesso si toglie questo, significa che ancora una volta, anche su questa piccola questione tutto sommato, ci muoviamo nella più assoluta casualità.
Adesso noi voteremo questo emendamento perché è stato presentato, per preannuncio già al Presidente del Consiglio regionale che, dopo la discussione sul capitolo 254, svolgerò una valutazione di carattere politico delle questioni che sin qui abbiamo trattato. Tra un sorriso e una battuta, non abbiamo riscontrato 68 miliardi di entrate, non sappiamo dare risposta del perché sui residui attivi per l'anno 1997, pari a 250 miliardi circa, in alcuni casi ci comportiamo in maniera di sollecitare emendamenti in un altro caso in modo assolutamente identico; la Giunta, per esempio non presenta emendamenti di soppressione di capitoli inutili, quindi c'è una casualità di gestione molto accentuata. Oggi, tutto sommato, non la Giunta, ma il Consiglio ha fatto degli approfondimenti in una Conferenza dei Capigruppo, cui io ho partecipato nella parte finale, ha deciso che si potevano fare interventi pur nel corso di una procedura già avviata di emendamenti... Benissimo! E' un percorso accettato, però ad un certo punto occorre approfondire bene questi capitoli, che non sono moltissimi, perch se poi noi guardiamo i capitoli delle entrate, questi cominciano dallo 060 e sono pochi pochissimi. Mi sono abbastanza stupita di vedere che su questi pochi, veramente pochi capitoli, gran parte delle risposte che abbiamo chiesto non ci sono state date, rinviandole quasi sempre all'assestamento sostanzialmente, le informazioni richieste sono state eluse.
Voteremo l'emendamento, ma restano tutte le perplessità di gestione politica e di informazione, anche relativamente a questa breve parte di bilancio che abbiamo esaminato.



PRESIDENTE

Siamo in dichiarazione di voto, perciò la Giunta non può intervenire in questo momento.
Consigliere Montabone, lei ha già svolto la dichiarazione di voto, ma se vuole fare una precisazione, le do la parola.



MONTABONE Renato

Questi capitoli potrebbero anche fare riferimento a quella che era una fondamentale impostazione che questa Giunta si dava rispetto ai testi unici. Se riuscissimo a cumulare in un testo unico emendato, una volta cancellati quei capitoli che non hanno più senso di essere, anche il bilancio, nel suo insieme come legge, sarebbe ridotto da un testo unico di annullamento.
Non sto ora a dilungarmi sui testi unici; potrei farlo - magari ci sono altri capitoli che mi permetteranno di svolgere questa considerazione - ma visto che non si riescono a raggruppare tante leggi di settore in testi unici, diamo l'esempio del testo unico di abolizione di tutti quei capitoli che sono a zero. Una seduta di Giunta, con il supporto tecnico dei funzionari dell'Assessorato al bilancio, ci permetterebbe, senza sicuramente avere delle spese in più, di cancellare quei capitoli che, in una sera come questa, ci hanno fatto dibattere per circa un paio d'ore comprese le sospensioni.
Quando sono arrivato, alle 11, si parlava di questi capitoli; adesso alle ore 1,05, si continua a parlare di questi capitoli! Non fateci più venire! Assessore, andando avanti con le entrate, nelle prossime sedute preveda già l'emendamento di quei capitoli che devono essere aboliti, così ci dice "questo non si discute più" e si perde meno tempo; non si discute più perché l'emendamento lo presento già io, ci dirà lei e non ha più senso di essere discusso perché è a zero; è a zero e non ci saranno speranze che diventi pari ad uno.



PRESIDENTE

Bene, non ci sono...



CAVALIERE Pasquale

Una precisazione: volevo sapere se i colleghi che si addormentano sono considerati in congedo oppure...? Per curiosità, in modo da stabilire...



PRESIDENTE

Le tolgo la parola.
Non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI' 41 Consiglieri.
L'emendamento è approvato Passiamo al capitolo 253.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Questo capitolo fa riferimento all'assegnazione di fondi per il finanziamento delle azioni nel campo della forestazione (art. 6 della legge n. 752). Qui sostanzialmente vi sono tutti zeri, ma nei capitoli di riferimento di spesa - sono riuscita a controllare i primi tre, per esempio abbiamo tanto nelle previsioni di cassa quanto in quelle... No sostanzialmente nelle previsioni di cassa del 1998, delle uscite.
Visto che in altri casi di capitoli precedenti vi erano le uscite relative ai residui attivi, quindi c'erano entrate sostanzialmente accertate, ma non ancora riscosse, quindi di compensazione, in capitoli di spesa, in questo caso noi abbiamo degli zeri, che in questo momento non giustifico. Vorrei una spiegazione, anche nel merito, eventualmente da parte dell'Assessore Vaglio, poi tecnicamente rispetto ai capitoli, da parte dell'Assessore Burzi. Per la questione di merito, non giustifico gli zeri da un lato, ma dall'altro non capisco il legame tra gli zeri nell'ambito dei titoli di entrata, e il riferimento dei capitoli di spesa che invece prevedono una competenza di cassa.
Ho guardato, per esempio, il 13770, ma anche il 13810, che prevede, mi pare, 500 milioni. Ecco, vorrei capire.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Io invece volevo sapere qual è l'Assessore competente. Vaglio? Volevo capire se questi articoli, che sono nulli nell'entrata, non possano invece prevedere qualche fondo. Volevo chiedere a Vaglio se su questi capitoli ritiene che proprio non ci sia nulla da prevedere, cioè se sono di nuovo capitoli blindati, come quelli che continua a sostenere Burzi, oppure se si possa svolgere una qualche azione politica per richiedere l'incremento di questi fondi.
In subordine, chiederei all'Assessore Vaglio se ritiene utile proporre su alcuni di questi capitoli un ordine del giorno - lo suggeriva anche Burzi - nel quale si chiede che lo Stato ci dia dei contributi. Gradirei una risposta su queste due fattispecie. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Vaglio.



VAGLIO Roberto, Assessore alla forestazione

Grazie, Presidente. Grazie anche ai colleghi che hanno voluto richiedere questi chiarimenti, perché la situazione in questo settore è tutt'altro che facile. In effetti, come avete verificato, su alcuni capitoli riusciamo a lavorare perché abbiamo dei residui, su altri capitoli non riusciamo a lavorare con fondi statali, e quindi dobbiamo attingere a fondi regionali. Il problema è sufficientemente serio perché, come voi avete ben modo di sapere, i fondi liberi della Regione, su questo settore specifico, consentono alla nostra Regione di disporre dei 350 lavoratori forestali a tempo determinato, quelli che più comunemente vengono definiti braccianti. In questo caso, le risorse non sono statali, sono risorse regionali. I lavoratori devono lavorare, per godere della cassa integrazione, per 151 giorni. In questo momento, non siamo in grado, perch non abbiamo dei residui, di assumerli, e quindi non potendo assumerli avendo competenze di cassa a zero - perlomeno fino ad oggi perché non abbiamo il bilancio - avremmo difficoltà a garantire a questi lavoratori le 151 giornate lavorative e quindi la cassa integrazione per l'anno successivo.
Io apprezzerei moltissimo, e credo che non ci siano difficoltà da parte della Giunta e della maggioranza, un ordine del giorno in merito, non nel senso di richiedere finanziamenti statali che da anni non arrivano più nel settore della forestazione e nel settore della prevenzione incendi comunque suppliti con fondi regionali; ma specificamente su questo problema, che non è attinente al capitolo in entrata di cui stiamo trattando, ma è attinente per argomento al settore, e che è quello appunto dei lavoratori a tempo indeterminato, che probabilmente quest'anno non riusciremo ad assumere.



SIMONETTI Laura

Posso fare una domanda all'Assessore?



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Vorrei solo capire il significato di questo capitolo in entrata, dopo le dichiarazioni dell'Assessore Vaglio, che, se non sbaglio, ha sostanzialmente detto che, per quanto riguarda la forestazione, attingono attraverso fondi regionali, non più attraverso fondi statali. Visto che questo capitolo, per quanto mi risulta, è un fondo statale e le uscite appartengono invece a risorse regionali, ma visto e considerato sottolineo quello che l'Assessore ha detto - che attingiamo a risorse regionali e non a risorse statali, non ha senso di esistere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Peano.



PEANO Piergiorgio

I capitoli di entrata 253 e 13770 sono azzerati, non hanno fondi di previsione, mentre i corrispondenti capitoli di uscita 13810 e 23100 riportano previsioni di spesa rispettivamente per 400 milioni e 4 miliardi.
Volevamo capire come mai, non essendoci entrate, ci siano previsioni di spesa.



PRESIDENTE

Ponga la domanda e poi avrà la risposta dall'Assessore Burzi.
Assessore Burzi, se ritiene...



PEANO Piergiorgio

E' questa la domanda.



PRESIDENTE

No, formuliamo prima tutte le domande, altrimenti facciamo un duetto che non è produttivo!



CHIEZZI Giuseppe

Riprendo quel che ha detto Vaglio, che ha citato il capitolo 13770 e ha detto che nel 253 è tutto azzerato, perché i fondi statali non arrivano più e bisogna fare conto sui fondi regionali, che peraltro non ci sono. Per vedo che ci sono 483 milioni di residui passivi. Come mai, con la carenza che l'Assessore annuncia in ordine all'erogazione di queste spese, non abbiamo erogato 483 milioni? Trovo un po' difficile comprendere questa differenza. Si dice che non ci sono risorse a sufficienza e che, d'altro canto, non si usano. Vorrei una spiegazione su questo. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Credo che la legge n. 752 rappresenti il piano di finanziamento per il piano agricolo nazionale e che sia la terza o quarta legge di riferimento ed è una legge che è esaurita, ancorché sia, in questo momento, sotto esame il finanziamento di un altro piano agricolo nazionale, proposto in Parlamento dal Ministro Pinto, e che non ha ancora trovato un suo definitivo assetto legislativo. Non è chiaro se si procederà ad un rifinanziamento di questa legge o ad un nuovo assetto legislativo che finanzi le stesse finalità, che sono, ripeto, quelle relative al piano agricolo nazionale.
Nell'ambito dei capitoli di riferimento, alcuni sono tuttora di spesa altri sono ancora aperti perché ci sono residui passivi. Per quanto riguarda il capitolo che citava il Consigliere Chiezzi, pari a 483 milioni ci sono stati impegni dipendenti da stanziamenti su questi capitoli negli esercizi precedenti che non hanno ancora trovato, come ha detto il Consigliere, una formalizzazione del pagamento. Questo deriverà probabilmente da qualche complicazione procedurale nell'ambito dell'erogazione di questi fondi, e se il Consigliere lo richiede, magari anche precedentemente alla sede naturale dell'esame di questo dato, che è il consuntivo, procederemo ad un'informazione più ampia per quanto attiene ai 483 milioni.
Esistono poi - ed era la domanda a cui ha in parte già risposto l'Assessore Vaglio - sugli stessi capitoli, oltre alla fonte di finanziamento del 253, che è statale, anche la possibilità di inserire sugli stessi capitoli (siano essi di spesa che di investimento) fondi regionali. Sul 13810 ci sono 400 milioni di spesa corrente regionale; sul 23100 credo 4 miliardi di investimento di fondi di origine regionale.
Quindi, gli stessi capitoli, dal lato spesa, sia per spesa che per investimento, possono essere finanziati o con capitoli di origine statale (come il 253), in questo caso a zero, visto che zero è la competenza nell'anno. Dove trovate delle competenze 1998, sono di origine regionale o di spesa o di investimento.
Colgo anche l'occasione per completare, nell'ambito della risposta relativa al 253, una parte dell'intervento precedente della Consigliera Spagnuolo.
Per quanto riguarda i 68 miliardi di fondi, credo che il dibattito che si è svolto in aula sia stato, a mio avviso, più che esauriente e che abbia definito se siano stati reperiti o no, che è la tesi sostenuta dalla Consigliera Spagnuolo, o se semplicemente le tesi siano diverse da quelle a suo tempo sostenute dall'Assessore e dalla maggioranza.
Per quanto riguarda l'eliminazione di capitoli non più utili ai fini del bilancio, e quindi che lo renderebbero giustamente più agile, avevo già detto, precedentemente alla presentazione dell'emendamento relativo al capitolo 252, che in una sede successiva avremmo proceduto alla pulitura mi è parso utile, e credevamo che corrispondesse anche ad un'istanza della minoranza, procedere ad una pulitura in sede tecnica, accogliendo via via emendamenti, se la minoranza ne vorrà presentare, o in sede tecnica, a bilancio approvato, con un'unica passata, per eliminare tutti i capitoli di entrata e di spesa che abbiano contestualmente zeri da entrambe le parti.
Per quanto riguarda infine la non totale esaustività delle risposte attinenti ai riferimenti sui residui attivi e passivi, mi scuso a nome della Giunta, ma la Consigliera Spagnuolo certamente riconoscerà che anche in questa sede sono state date informazioni, con spirito collaborativo, sui termini dei residui attivi e passivi, pur non essendo questa necessariamente la sede formalmente competente per la disamina degli stessi dati.


Argomento:

Verifica del numero legale


PRESIDENTE

Il Consigliere Cavaliere chiede la verifica del numero legale.
Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Sono presenti 31 Consiglieri. Il numero legale è perciò ampiamente presente.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

Siamo sempre sul capitolo 253. E' pervenuto un emendamento, che ritengo ammissibile, a firma dei Consiglieri Simonetti, Chiezzi e Papandrea: il capitolo 253 è soppresso.
Chiedo la valutazione della Giunta.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Per i motivi che ho esposto prima, rispondendo alle richieste di informazione, vorremmo mantenere il capitolo 253 perché potrebbe essere rifinanziato, e quindi siamo contrari alla soppressione proposta con un emendamento.



PRESIDENTE

Passiamo alle dichiarazioni di voto.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Mi spiace ribadire delle valutazioni in parte già fatte, nel senso che anche qui ci troviamo di fronte ad una qualche discrezionalità di valutazione da parte della Giunta, perché in alcuni casi, a fronte di legislazioni nazionali, si ritiene che determinati capitoli in entrata non siano assolutamente da mantenersi, che ci siano le condizioni totali per una soppressione; in altri casi, come questo, è stato fatto un dibattito ed è intervenuto anche l'Assessore Vaglio. Posso anche convenire in qualche modo con alcune parti dell'intervento dell'Assessore stesso, però resta il fatto che non si comprendono, perché non sono motivate. Non è che non si comprendono le ragioni per le quali la Giunta ora dice di non accogliere questo emendamento di Rifondazione Comunista perché potrebbero arrivare dei fondi, mentre precedentemente diceva che avrebbe potuto essere accolto. Non sono state date queste motivazioni, non mi pare di averle colte! Ringrazio l'Assessore se dice che le può ripetere, però ciò che continua a contraddistinguere - dal nostro punto di vista, questo è evidente - gli interventi della Giunta nelle varie risposte che ha dato su questi capitoli dell'entrata, è un margine significativo di casualità o discrezionalità.
Per quanto riguarda la legge "Assegnazione di fondi per il finanziamento delle azioni nel campo della forestazione", la Giunta ritiene di non accogliere l'emendamento, spiegando che qui è tutto a zero, non ci sono riferimenti neanche nella parte della spesa, però potrebbero arrivare dei finanziamenti. E allora diventa difficile attestarsi, dato che sono emendamenti che hanno una natura anche un po' tecnica, se vogliamo, anche con il proprio voto, a fronte del fatto che non ci sono risposte che possano determinare un convincimento tecnico.
Quindi, noi ci riserviamo ancora un momento di riflessione. Ci sono probabilmente altre dichiarazioni di voto. Auspichiamo che l'Assessore precisi - qualora lo ritenga, non è una sollecitazione, se non lo vuole fare non importa - quali sono le ragioni di questo convincimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Ho colto la spiegazione dell'Assessore: l'Assessore dice che la legge n. 752 potrebbe essere presa in considerazione dal Ministro come legge come veicolo, diciamo, per il nuovo piano, oppure che potrebbe esserci una nuova legge. Cosa succede se c'è una nuova legge? Che si instaura un nuovo capitolo.
Cosa succede se aboliamo oggi questo capitolo e lo rifinanziano? Che si introduce di nuovo questo capitolo, oppure lo si chiama in un altro modo.
Credo che abolirlo adesso non impedisca né crei alcun problema rispetto al fatto di riutilizzare la legge n. 752; mentre se si utilizza un'altra cosa è un lavoro già fatto. Quindi, credo che si possa accogliere indipendentemente da questo iter, sapendo che gli uffici possono inserire nuovamente un capitolo, cioè non hanno alcun problema di carattere tecnico.
Non credo che oggi l'abolizione di questo capitolo sia un ostacolo all'arrivo di questi soldi e alla loro distribuzione nel bilancio.



PRESIDENTE

L'Assessore Burzi desidera fare una precisazione. Ovviamente, chi ha già espresso la dichiarazione di voto, come i Consiglieri Spagnuolo e Papandrea, potrà precisare ulteriormente.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Se ritenuto utile, visto che non è proceduralmente previsto, ribadisco solo il criterio tecnico. Io ho detto, e ripeto, che come passata tecnica quindi neutra, senza discrezionalità, noi vorremmo togliere, come fase tecnica, quindi non necessariamente mediativa, tutti i capitoli in entrata e in uscita che abbiano contestualmente degli zeri, e da una parte e dall'altra. Questo ho detto e ripetuto, e ad una prossima domanda eventualmente ripeterò, perché c'è una certa coerenza nella tesi: questo capitolo non ha degli zeri in uscita, in uscita ha per motivi diversi delle cifre, sono essi dei residui passivi e di risorse; quindi non passerebbe come valutazione neutra tecnica. In più discrezionalmente, ma nel senso di istruttoria, toglieremmo i capitoli o in uscita o in entrata, ma non contestualmente, che abbiano degli zeri quando li ritenessimo non più oggetto di finanziamento.
E' ben vero peraltro quello che dice il Consigliere Papandrea, che se lo annullassimo non succederebbe niente di drammatico, perché non è certo da questo che dipende l'arrivo o meno di finanziamenti derivanti dalle volontà che il Ministro Pinto proporrà, ma proprio in coerenza alla linea emendativa rimango contrario in questo momento a sopprimerlo.



PRESIDENTE

I Consiglieri Papandrea e Spagnuolo desiderano precisare? No.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Io credo che l'Assessore Burzi abbia un po' di ragione, perché dice che ci sono dei piccoli capitoli che potrebbero essere presi in considerazione dal Ministro, ma nel momento in cui si fa un bilancio di previsione bisognerebbe saper prevedere, anche sbagliando, se il Ministro prenderà in considerazione o meno queste leggi. Invece qui si lascia un capitolo di entrata perché forse il Ministro lo prenderà in considerazione, quindi non si prevede che lo prenderà in considerazione, però lo si lascia lo stesso.
Nel caso specifico, mi sembra di aver capito - non ho avuto il tempo di sfogliare le partite dell'uscita, ma ci sarà tempo - che ci sono ancora dei residui nei capitoli delle uscite, e per questo tecnicamente l'Assessore Burzi ci spiega che il capitolo non può essere abolito. Di questo parleremo quando si parlerà delle uscite, così riusciremo a capire da quanti anni ci sono quei residui perché, oltre alla ripulitura dei capitoli a zero del bilancio, sarebbe anche il caso di riuscire a fare una ripulitura, così come si era fatto in passato - Gallarini se lo ricorda - del bilancio stesso.
Ci sono dei fondi che continuano, che sono messi come residui da anni che non vengono mai spesi, che impegnano somme di bilancio che non verranno mai spese, e che vanno ad incidere pesantemente sul bilancio; erano alcuni miliardi qualche anno fa, quando è stata effettuata quella ripulitura del bilancio.
Io non so se questo sia il capitolo in particolare che fa sì che queste considerazioni siano giuste, però il Consigliere Chiezzi, nella riunione dei Capigruppo, portava avanti l'ipotesi che, lasciando i capitoli e potendoci pensare il Ministro attraverso un'azione politica, questi capitoli, anziché zero, avrebbero potuto essere più un milione, e aveva ragione! Quindi, non era così vero che gli emendamenti proposti dai Consiglieri che li hanno voluti presentare sul Titolo II come unico pacchetto potessero essere buttati nel cestino, perché dichiarati inammissibili. Se infatti domani mattina il Ministro ci ripenserà, e se il collega Chiezzi presenterà un emendamento, dove si dice che in questo capitolo può esserci più un milione, e il Ministro ci ripenserà e ne metterà due, aprirà in questo nodo un canale di entrata che la Giunta, non avendo provveduto ad indurre il Ministro a darci un milione, non ha previsto.
Faccio una considerazione che vale per questo e per altri capitoli.
Sono interessanti le tesi che sosteneva il Consigliere Papandrea prima. Non vedo perché non si possa cancellare, ed eventualmente, qualora ci fosse ripensamento del Ministro, reimpostare un capitolo nuovo di bilancio, di modo che il bilancio della Regione Piemonte sia più leggibile da parte dei Consiglieri e anche da parte di quei cittadini e rappresentanti delle forze sociali ed economiche che volessero metterci mano.



PRESIDENTE

Grazie. Pare che non ci siano altre dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento per appello nominale.



CAVALIERE Pasquale

Scusi, Presidente, solo una cosa: gli interventi non vengono più registrati?



PRESIDENTE

Sì. Possiamo dare assicurazione che gli interventi vengono registrati.
Si proceda alla votazione dell'emendamento per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI' 9 Consiglieri hanno risposto NO 32 Consiglieri L'emendamento è respinto.



SIMONETTI Laura

Come mai Scanderebech risulta che ha votato, pur non avendo risposto a nessuna delle due chiamate?



PRESIDENTE

Dal verbale risultano 32 voti contrari. Comunque, Consigliera Simonetti, se c'è un dubbio faccio rifare la votazione!



SIMONETTI Laura

Chiedo appunto che la votazione venga ripetuta.



PRESIDENTE

Allora rifacciamola, però chiederei ai Consiglieri di rispondere in modo chiaro e di restare al proprio posto.
Si proceda nuovamente alla votazione dell'emendamento per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI' 9 Consiglieri hanno risposto NO 31 Consiglieri L'emendamento è respinto.
Abbiamo scoperto anche l'errore: nella confusione nella prima votazione il voto della Consigliera Simonetti era stato riportato come un no, mentre ovviamente era un sì. Comunque il risultato della votazione cambia unicamente nel dato numerico, ma non nell'esito.



CAVALIERE Pasquale

A me risulta che il Consigliere Peano non ha votato nella seconda votazione: difatti ho notato una diversità nel numero dei votanti tra la prima e la seconda votazione, da 41 a 40. Chiedo che la votazione venga ancora ripetuta.



PRESIDENTE

Se Peano dice che ha votato, non ho problemi a far ripetere ancora una volta la votazione. Prego i Consiglieri di restare al proprio posto e di esprimere con voce alta e chiara la propria valutazione. Non è facile, in una situazione che non è di assoluto silenzio, cogliere le espressioni di voto; perciò, colleghi, vi prego di sedere al proprio posto e di collaborare con l'Ufficio di Presidenza, che raccoglie le vostre espressioni di voto. Abbia pazienza, Consigliere Toselli, proceda nuovamente all'appello nominale, però chiedo agli Assessori e ai Consiglieri di restare al proprio posto!



TOSELLI Francesco

Chiedo scusa al collega Peano, ma non l'ho proprio sentito a causa del brusìo. Dato che ci sono dei Consiglieri che hanno un tono di voce minore rispetto a quello di altri, talvolta ho delle difficoltà.



PRESIDENTE

Si proceda nuovamente alla votazione per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 votanti 41 hanno risposto SI' 10 Consiglieri hanno risposto NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è respinto.



MONTABONE Renato

Facciamo la controprova che sono 41!



PRESIDENTE

No, guardi, i conti quadrano, ne sono sicuro, comunque l'emendamento non è accolto! Sono 42.



CAVALIERE Pasquale

Chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Abbiamo appena fatto una votazione, il numero legale mi pare che sia implicito nella votazione che abbiamo appena fatto, non è contestato. Avete fatto tre votazioni; anche se la differenza è di uno, il risultato complessivo è assolutamente non incerto.
La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Scusi, Presidente, io sono molto tranquillo, non sono nervoso nonostante i puerili tentativi di provocazione, però vorrei dire, proprio per la serietà del nostro lavoro, per quel poco che ne rimane, che il numero legale si accerta con la votazione: avendo appena votato, non credo sia ammissibile, anche per mantenere un minimo principio di regolarità in quest'aula, chiedere immediatamente la verifica del numero legale, che si è già appurato attraverso la votazione.



PRESIDENTE

In realtà, qualcuno potrebbe assentarsi subito dopo.



SPAGNUOLO Carla

A parte che è chiaro che qualcuno potrebbe assentarsi dopo, però la votazione di cui si parla, e a cui si fa riferimento, è contestata nel senso che taluno dice che sono solo 41 e non 42! Ad ogni modo, o si rifà la votazione o si chiede la verifica del numero legale!



PRESIDENTE

Ad ogni modo, chiedo al Consigliere Toselli di procedere alla verifica del numero legale per eliminare qualunque discussione. Però chiedo ancora ai Consiglieri cortesemente di restare in aula, e di restare al proprio posto.


Argomento:

Verifica del numero legale


PRESIDENTE

Prego pertanto il Consigliere Segretario Toselli di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Sono presenti 40 Consiglieri. Il numero legale sussiste.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

Abbiamo votato l'emendamento al capitolo 253. Ci sono delle richieste? Prego, Consigliere Chiezzi. Su quale capitolo?



CHIEZZI Giuseppe

Per non saltarne nessuno, Presidente. Ricordo che il Presidente Viglione fu il promotore di un'iniziativa, allora unica in Italia, mi sembra: dare un albero ad ogni piemontese che lo avesse chiesto, iniziativa che poi è proseguita in altre Regioni e che forse ritroviamo, un po' di anni dopo, sempre viva, almeno sulla carta, con questo capitolo 254 che assegna fondi per la produzione e distribuzione ai Comuni (allora la Regione li dava direttamente ai cittadini oltre che ai Comuni).
Vedo che anche questo capitolo è a zero, quindi ci spiegherà l'Assessore, per cortesia, se pensa che sia finanziato, oppure no, in modo che noi possiamo preparare l'emendamento eventualmente per cancellarlo.
Però vedo che il capitolo 23077 prevede, nella competenza 1997, zero.
Residui passivi: 175 milioni. E quindi questi sono 175 milioni di alberi che non sono stati piantati! E non si riferiscono ad alberi non piantati e previsti nel 1997, ma previsti in precedenza. Allora questo è molto strano perché posso capire che un'opera pubblica possa subire dei ritardi (i collaudi, le opere, imprevisti e via dicendo), però sulla distribuzione di un albero non mi sembra ci siano le condizioni per dire "c'è un residuo passivo".
Anche nel capitolo successivo, il 23078, ci sono 300 mila lire di residui passivi. Come si fa a tenere un residuo passivo di 300 mila lire? Cosa c'è dietro? Si compra un albero? Mezzo albero? Quattro gerani? Chiedo a che cosa serva mantenere 300 mila lire in questa voce. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Prima di svolgere l'intervento vero e proprio vorrei sapere dall'Assessore, se me lo sa dire - qualora non lo sapesse non sarebbe così grave - che differenza c'è fra i due capitoli in uscita, e cioè il 23077 e il 23078, perché uno è riferito a fondi statali e l'altro non riproduce questa dicitura (fondi statali) nell'uscita; siccome nelle entrate quel capitolo zero ha la stessa dicitura, però al fondo su uno c'è scritto "fondi statali" e sull'altro no, siccome nel capitolo di entrata i fondi sono zero e si diceva, all'inizio di questo dibattito sul Titolo II, che sulle entrate e sui fondi a zero non era possibile, o che, su tutte le entrate di questo Titolo, non era possibile prevedere degli emendamenti anche se la volontà del Ministro di turno non è più quella di dare un albero per ogni neonato... In tempo passato si faceva la festa degli alberi, e chi di voi non ha partecipato alla festa degli alberi? Tutti gli scolari non neonati, ma di terza, quarta, quinta elementare andavano in una zona prevista dal Comune e piantavano nel giorno della festa degli alberi ma ci sono anche dei bambini che non hanno mai visto una mucca a Torino! Non c'è da stupirsi! Sulle mie umili montagne queste cose si facevano perché chi gestiva i Comuni di allora sapeva che, piantando gli alberi, si evitavano degli smottamenti e si evitava che il territorio montano venisse deturpato.
Detto questo, mi piacerebbe sapere anche, visto che ci sono in uscita dei residui passivi di 175 milioni per l'anno 1997, e per l'anno 1998 altrettanti residui passivi, da quanti anni vengono riportati questi residui passivi. Se è un residuo passivo solo da alcuni anni, visto che la legge è del 1992, ci sarà scritto anche questo al fondo del bilancio, ma io stavo esaminando attentamente le entrate e solo casualmente le uscite. Per questo non ho posto tutta quell'attenzione. Detto questo, se è, come ipotizzo, che le due leggi di uscita sono una statale e l'altra regionale non si riesce a capire come nell'entrata, e con i due capitoli di riferimento in uscita, non si possono prevedere, così come è stato detto questa mattina, gli emendamenti che si ponevano a questo capitolo. Se fosse anche di riferimento ad una legge regionale, l'emendamento potrebbe essere immediato, perché rispetto alle entrate non ci sarebbe lo Stato da coinvolgere, ma sarebbe la Regione che potrebbe essere coinvolta rispetto ad una cifra anche solo indicativa, che permetta di instaurare di nuovo un fondo, almeno per quei Comuni montani che una volta organizzavano la festa degli alberi.
Quindi, su questo mi piacerebbe che anche l'Assessore Vaglio, che ha la delega alla forestazione, dicesse la sua, perché magari un emendamento non di soluzione del capitolo, cioè di cancellazione del capitolo, ma di immissione di una cifra da prevedere in entrata - in entrata non so da dove prenderlo, ma la soluzione potrebbe inventarsela l'Assessore, che ne ha già inventate tante, questa sera, per dare risposte a domande che non conosceva potrebbe essere presentato. Ma a prescindere da questo, vorrei capire veramente: se inizialmente non era ammissibile l'emendamento su questo capitolo, potrebbe essere ammissibile l'emendamento di una cifra in entrata?



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Ormai siamo al sonnambulismo, quindi tutto è ammissibile! Su questo capitolo si può aprire un dibattito abbastanza interessante non nel senso che si devono piantare i bambini e non gli alberi, ma nel senso che questa legge per l'assegnazione di fondi per la produzione e la distribuzione ai Comuni piemontesi di un albero per ogni neonato si potrebbe realmente attivare.
Pertanto, chiedo all'Assessore competente di fare una previsione di entrata dato che abbiamo 175 milioni di residui passivi; sono anni che questa legge non è attivata, perché un albero costerà 20 mila lire; un albero che possa attecchire costa 20 mila lire. Sono anni che non è attivata, visto che abbiamo residui passivi, però voi dite di no. Ci sono state esperienze fatte nel passato assolutamente negative, da cancellare e buttare via, però quella dell'incremento alla forestazione, che è anche una forma di investimento, ha avuto un certo successo e soprattutto concorre a creare una cultura di rispetto del territorio; una cultura ambientale nei confronti di bambini che, in qualche modo, scoprono l'ambiente.
Allora mi chiedo se questo serva, se questi finanziamenti servano proprio ed esclusivamente per piantare degli alberi, oppure, per esempio per una campagna di sensibilizzazione e di informazione nei confronti delle scuole. Credo che questo potrebbe essere ripreso nelle forme che si preferisce: personalmente preferirei proprio un'attività rivolta alle scuole, ma ricordo che, quando andavo a scuola, qualcosa del genere veniva fatto, c'era la festa degli alberi. Si potrebbe ripristinarla, certo riportandola all'oggi, facendo anche delle campagne di informazione nelle scuole. Prima il collega Montabone ha detto paradossalmente che i bambini che vivono in città non hanno mai visto una mucca, però vi sono situazioni di estrema ignoranza: gente, giovani, ragazzi che non sanno che il vino si fa con l'uva... Ricordo di aver fatto delle esperienze nei primi anni dopo essermi laureata. Avevamo fatto un'indagine sulla popolazione scolastica dei Comuni di Settimo, Chivasso e Verolengo, dove c'era l'insediamento della Lancia negli anni '70, e nei test carta-matita i bambini non sapevano che un determinato prodotto derivasse da un frutto, proprio perché non avevano avuto, da quando erano nati, alcun contatto con la natura, nel senso che si erano trovati in grandi agglomerati urbani e nelle periferie cittadine. Pertanto, queste sono iniziative che possono sembrare molto elementari, però hanno una qualche importanza, per cui inviterei, in una forma o nell'altra, a ripristinarle incentivando i Comuni, magari attraverso un percorso integrato con le scuole.
Mi fermo qui perché prevederei un qualche incremento nella parte delle entrate e un qualche intervento di spesa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Peano.



PEANO Piergiorgio

Presidente, ricordo molto bene che questa legge del 1992 ha attivato moltissimi Comuni in Piemonte per fare questa festa con le famiglie, con i ragazzini, con i bimbi e donare l'albero a tutti i bambini nati nell'anno ma anche a quelli che nel 1992 avevano già due o tre anni. E' stata una festa abbastanza interessante e so che alcuni Comuni la stanno ancora organizzando. So anche però, se non erro, che i nostri vivai forestali offrono alberelli ai Comuni perché la spesa è molto ridotta: gli alberelli costano forse 1.500/2/3.000 lire.
Ora non so se sia opportuno o necessario implementare ancora il capitolo o che la Regione sia disponibile ancora a finanziamenti in questo senso, però al di là del capitolo di spesa, e quindi di entrata, sarebbe estremamente interessante mantenere viva la festa! Se l'Assessorato fosse così interessato a mantenerla, sarebbe opportuno consentire ancora ai Comuni di accedere ai vivai, avere ancora gli alberi, sostenere ancora questa festa, che ogni anno viene ancora svolta da alcuni. Molti l'hanno persa. Perché? Perché non avendo più comunicazioni, non sono più andati ai vivai, non hanno più ritirato gli alberelli e non hanno più fatto nulla oppure magari perché le cose cambiano, perché organizzare la festa a volte crea anche qualche problema. Sarebbe interessante continuare, perché crea una doppia cultura. Intanto questa era per i neonati, aveva anche un suo significato, cioè dare, affiancare un alberello ad un bambino nato per dire "crescono insieme", e d'altro canto è anche una festa che riguarda gli alberi, quindi ha anche la sua importanza. Inoltre, la festa degli alberi ricordavo con alcuni - è una festa che ha una sua tradizione molto antica: ricordo i tempi del ventennio e i Balilla di allora; poi la festa degli alberi fu abbandonata negli anni, fu ripresa, ecc. Questa è una buona legge, quindi non so se finanziarla o no, ma credo che mantenerla viva sia estremamente importante, proprio per il significato che può avere. So che l'Assessore Burzi non ha più neonati in casa, ma avere l'alberello per i nipotini o altri potrebbe essere interessante anche per lui.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Darò una parte di risposte, poi l'Assessore Vaglio interverrà nel merito di quella che è stata la gestione di questa legge. Molto velocemente: il capitolo 254, per quanto attiene alla legge di origine statale, non è più finanziabile. Addirittura, questo tipo di fondo è stato compattato nell'ambito dell'accisa sulla benzina, quindi da questo punto di vista è tecnicamente non emendabile.
Per quanto riguarda la presenza di residui passivi di competenza del 1996, citati nel capitolo 23077, credo che l'Assessore Vaglio spiegherà la presenza di tali residui passivi. In merito a quanto dicevano il Consigliere Peano e la Consigliera Spagnuolo, a proposito di questo tipo di iniziativa a favore dei Comuni, nel rapporto Comuni- neonati forestazione, se il Consiglio regionale decidesse di espandere questa legge in termini di bilancio, dovrebbe essere stanziato in spesa, quindi dall'atto del 077/078, evidentemente provvedendo con fondi regionali, visto che fondi statali per questo fine non ce ne sono più al di là di quelli che sono ancora da erogare come residui.
Per quanto riguarda i residui passivi credo che l'Assessore Vaglio possa completare la risposta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Vaglio.



VAGLIO Roberto, Assessore alla forestazione

Grazie. Penso che un minimo di chiarezza anche in questo caso non guasterebbe: nel 1992 ero in questo Consiglio assieme ai colleghi che hanno approvato la legge e, devo dire, all'epoca ne ero entusiasta anch'io. Ora il dato è questo: i vivai, i dieci vivai della Regione Piemonte producono qualcosa come tra i 3 milioni e mezzo e i 4 milioni di piante all'anno, il che significa che aspettiamo solo che arrivino delle domande per sommergere i Comuni di tutte le specie forestali di cui hanno bisogno.
Questa legge si sta scontrando con due limiti. Primo limite: i Comuni non ricorrono alla legge "Un albero per ogni nato" perché non hanno terreni da forestare. Secondo limite: quand'anche avessero dei terreni a verde da forestare, richiedono non specie forestali, ma specie ornamentali, che i nostri vivai, ovviamente, non hanno interesse a produrre.
Ora, mentre siamo in grado di fornire a privati e pubblici gratuitamente fino ad oggi, probabilmente da domani con un minimo contributo, tutte le specie forestali che possono essere utili: farnia olmi, frassini, castagni innestati, tutte le conifere, aceri, faggi (fra l'altro, di ottima qualità), perché i boschi da seme sono boschi identificati dall'Università, dove mandiamo i nostri operai (se abbiamo i soldi per pagare loro gli stipendi), a prelevare il seme? Ultimamente c'è un'interessantissima produzione di ciliegio selvatico di cui i vivai, soprattutto della provincia di Torino, stanno fornendo esemplari eccezionali, ma il problema è che i Comuni non sono interessati a questo tipo di alberi; alcuni Comuni continuano a richiederli e sono proprio quelli che ci consentono di portare alla fine i residui passivi.
Noi avremmo veramente il piacere che arrivassero più domande, perch potremmo annullare questi residui passivi ancora giacenti, incrementare la nostra produzione o, comunque, utilizzare quei residui all'interno dei nostri vivai forestali.
E' un grave problema, purtroppo, non poter destinare queste risorse alla divulgazione, per cui utilizziamo risorse regionali su altri capitoli per la divulgazione, soprattutto nelle scuole medie, che è soprattutto una divulgazione contro i rischi degli incendi, non tanto una divulgazione sulla legge "Un albero per ogni nato", comunque effettuata dai volontari AIB, dal Corpo forestale dello Stato e dai Vigili del fuoco attraverso materiale messo a disposizione dalla Regione Piemonte.
Sarebbe sufficiente predisporre un ordine del giorno affinché i Sindaci facessero più richieste, perché effettivamente vi è la disponibilità da parte della Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Questo è un classico esempio che dimostra che i discorsi che si fanno sull'urbanistica e sulla pianificazione e sul fatto che gli spazi verdi sono garantiti e le aree sono predisposte, non sono veri. Perché la Regione non fa previsioni quando analizza i Piani Regolatori? Voi dovete anche contemplare un'area boschiva nel territorio del Comune, posto che ci siano Comuni, come lo sono la gran parte dei Comuni, predisposti ad avere un'area boschiva. Però mi pare anche che la Regione abbia applicato in modo passivo questa delega, nel senso che non ci sia stata un'opera di promozione nei confronti dei Comuni. Perché i Comuni non fanno richieste? E' molto strano che i Comuni non facciano richieste, non è totalmente vero. Tra l'altro Assessore Masaracchio, a quanto data la festa degli alberi? Veniva fatta...



CAVALIERE Pasquale

MASARACCHIO, Assessore regionale



CAVALIERE Pasquale

Negli anni '60, quand'ero maestro, tutti i Comuni la facevano!



CAVALIERE Pasquale

Ma anche prima! Quella prima è da dimenticare, il revisionismo sta...
Credo che si possa dare un giudizio: questa delega, come tante altre, viene applicata in maniera passiva; è una competenza che esiste, un trasferimento, ma non c'è un'opera di promozione. Mentre altre cose vengono promosse come... Questo è il problema! Altre cose vengono promosse, ma questa è una di quelle che non vengono promosse!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Mi riferisco al fondo pagina perché, come può vedere, Presidente abbiamo girato cinque pagine del documento di bilancio (compresa la prima sull'avanzo e il fondo di cassa). Praticamente tre pagine di bilancio. Devo dire che a questo punto forse qualche considerazione politica e di merito possiamo cominciare a farla. Sono ancora molte le pagine che ci aspettano certo, saranno 250 pagine, però è stato un lavoro che, secondo me, permette sia di analizzare il merito e la qualità del lavoro svolto, sia di capire come si può sviluppare questo lavoro nelle altre 250 pagine.
Prima considerazione: il lavoro fatto. Io lo ritengo un lavoro utile innanzitutto perché gli Assessori, anche quello più recalcitrante l'Assessore Masaracchio, hanno collaborato, hanno risposto alle nostre osservazioni, alle nostre domande. Devo dire che in questi tre-quattro giorni, non ricordo più quanti siano, abbiamo accumulato tre o quattro dibattiti su questioni non marginali, che da tempo non ricordo di aver sentito in quest'aula.
Noi abbiamo sempre patito, nel rapporto maggioranza ed opposizione almeno il mio Gruppo, di questa difficoltà ad entrare nel merito delle grandi questioni, di un Consiglio in cui abbiamo passato intere giornate dietro a questioni che con le attività di governo avevano poco a che vedere (questioni di procedura, di modi d'essere e di aspetti relativi alle delibere, agli appalti e via dicendo). Però abbiamo avuto pochi momenti in cui abbiamo discusso di una politica.
In questi giorni, viceversa, abbiamo discusso, sia con l'Assessore D'Ambrosio, con cui abbiamo avuto un bello scambio di idee sul problema della somatostatina e delle malattie oncologiche, sia con l'Assessore Cavallera, con cui abbiamo fatto il punto sull'attuazione della legge n. 59 e del decreto Ronchi. Mi sembra che questo metodo di lavoro, pur partendo a giudizio di alcuni, da un presupposto di perdita di tempo o di abuso del tempo, si è rivelato un metodo molto produttivo, perché ciascuno di noi è uscito un po' diverso da come era entrato in questo dibattito; anche l'Assessore Burzi stesso, che ha votato un paio di emendamenti della minoranza, cosa su cui forse fino a poche ore fa nessuno avrebbe scommesso! E invece è successo anche questo! Quindi, lavoro utile. Da questo giudizio sul lavoro svolto traggo un'impressione: si può continuare così? Sì! Così si può continuare, anzi devo dirvi - forse qualche collega ricorderà per averlo sentito in altre occasioni - che il nostro lavoro di aula - esagero un po' per farmi capire dovrebbe avere la seguente conformazione: sei mesi per discutere il bilancio preventivo e sei mesi per discutere il consuntivo. E in mezzo qualcosa. Dopodiché, ho detto paradossalmente.
Ancora segnalo che il bilancio preventivo - mi rivolgo a Gallarini decano di questo Consiglio insieme a me, e al decano dei decani, che è Majorino - e soprattutto il bilancio consuntivo è discusso in quest'aula in modo assolutamente inadeguato. Il bilancio consuntivo dovrebbe vedere settimane - per come la vedo io - di discussione sui risultati! Settimane un mese, due mesi, tre mesi! Forse più che sul preventivo, dovrebbe essere dilatato l'esame del consuntivo, per fare meglio il preventivo dell'anno dopo.
Viceversa, il consuntivo ci passa sotto il naso così: dichiarazione di voto, se va bene. Ricordo degli anni in cui nessuno parlava; sul preventivo si è detto un po' di più, però non è che ci sia un approfondimento molto serio.
Ora, per approfondire queste questioni bisognerebbe continuare in effetti a lavorare così, come abbiamo fatto in questi quattro giorni, per noi in questo modo porteremmo il nostro lavoro, nei giorni prossimi, a farsi carico anche di tutte le carenze che abbiamo avuto in questi anni non avendole mai discusse bene, perché sono convinto che la seconda ripassata sarebbe comunque un po' più agile, però siamo ancora alla prima.
Non si può di punto in bianco cambiare completamente registro e pensare che, con un atto di pura volontà, siamo in grado di disporre del nostro tempo, dedicando qualche mese al preventivo e qualche mese al consuntivo ci portiamo dietro ancora un po' di inerzia del nostro modo d'essere - e quindi affrontiamo un esame del bilancio preventivo che, seppur approfondito, prevede dei tempi - secondo me - inadeguati allo scopo, ma somiglianti a quelli che, sia pure estendendoli un po' di più, abbiamo avuto finora.
Noi, come Gruppo, auspichiamo di poter, fatta questa esperienza trovare una strada che ci permetta di avere un confronto un po' più per sintesi di problemi che non per esame dei singoli capitoli. Peraltro, siamo disponibili a continuare in questo modo, perché è comunque produttivo.
La cosa che ci mette in difficoltà è non avere una Giunta davanti: avere questa Giunta che non è completa, che è stata dichiarata una Giunta da migliorare dallo stesso Presidente Ghigo, una Giunta che, con la maggioranza, ha avuto diversi problemi, non negati dallo stesso Presidente Ghigo.
La posizione di Rifondazione Comunista l'abbiamo espressa più volte: è già una posizione di mediazione forte, perché, se ricordate, ormai non chiediamo nemmeno più le dimissioni della Giunta. Ma non è che per questo riteniamo che quella della Giunta sia una posizione politica sostenibile.
Se il nostro Gruppo avesse più forza la riproporremmo, ma, proprio per cercare di trovare delle mediazioni possibili, abbiamo rinunciato a porre come condizione le dimissioni del Presidente Ghigo; abbiamo chiesto che il Presidente Ghigo si presenti in quest'aula con il vestito a posto, con una Giunta rinnovata come lui crede; una Giunta, soprattutto, completa di tutte le sue forze. In modo particolare, riteniamo particolarmente decisivo l'avvio di politiche innovative per l'economia e lo sviluppo del Piemonte che il Presidente Ghigo colmi la lacuna della delega al turismo e si presenti con la Giunta al completo e con quel riassetto della politica di maggioranza che, più volte, lui stesso ha indicato come un obiettivo di metà legislatura, a seguito di incidenti di percorso e via dicendo.
Quindi, il mio Gruppo non ha - spero che almeno questo venga inteso - a questo punto, delle volontà di vittoria o chissà che. Noi ci proponiamo di dire che l'unica strada è quella di tornare alle elezioni, che rimane la strada principale. Possiamo solo prendere atto che una maggioranza esiste nel senso che il Presidente Ghigo è in grado di ripresentarla in quest'aula.
Allora, se questo è l'intendimento del Presidente Ghigo, va bene! Non appena avremo un interlocutore politico, ci sforzeremo di andare per sintesi. Ma in assenza di questo, Ghigo, noi continueremo ad esaminare il bilancio capitolo per capitolo; su questo non c'è dubbio e, oltretutto, è una cosa utilissima.
Veda il Presidente Ghigo, anche dal suo punto di vista, quali scelte quali opzioni predilige e propone: noi non vogliamo né lo faremo ostruzionismo. Quindi, Presidente Ghigo, la invito ancora a credere che la posizione di Rifondazione Comunista è quella che noi esprimiamo in aula.
Qualche collega mi ha avvicinato fuori dall'aula, penso di avergli detto esattamente le cose che ho ripetuto qui: non siamo una forza, un Gruppo che tratta nei corridoi, che dice una cosa e poi ne fa un'altra e via dicendo.
No, almeno in questo cerchiamo di essere seri ed onesti anche con tutti gli avversari politici.
Noi rinunciamo alla richiesta di dimissioni, alla battaglia campale, se volete, anche a tentare il tutto per tutto per le elezioni anticipate, ma chiediamo, per cortesia, che la maggioranza si presenti completa nei ranghi e, se il Presidente Ghigo ritiene, anche ricomposta in qualche modo nelle sue funzioni.
Se così sarà, procederemo in termini più politici, perché abbiamo un interlocutore politico. Se non sarà così, non avendo l'interlocutore politico, continueremo passin passetto: alla fine arriviamo, non è che ci siano problemi da parte nostra, però sarà molto più lungo.
Ho voluto fare questa dichiarazione per chiarire ancora una volta i termini della nostra posizione politica, per non dare adito a dubbi, ad ambiguità di sorta, perché in queste situazioni i dubbi e le ambiguità possono sorgere. Tutti si renderanno conto della difficoltà di continuare a procedere in questo modo, al fine di giungere non in parecchi mesi, ma in qualche settimana, all'approvazione del bilancio.
Quindi, prima ci chiariamo onestamente le nostre posizioni, prima si può concordare una via di uscita da questo tipo di situazione. Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Se non ci sono altre dichiarazioni, concordo con quanto ha detto il Consigliere Chiezzi, nel senso che questo dibattito ha permesso una valutazione approfondita su certi argomenti, che credo utile. Credo anche che potrebbe essere utile un incontro, da realizzarsi domani mattina, in tarda mattina, diciamo dopo le 11, tra il Presidente della Giunta e i Capigruppo della minoranza, per valutare il prosieguo dei lavori.
Se lo ritenete, i lavori di questa tornata potrebbero anche chiudersi ora, con un aggiornamento alla tarda mattinata, diciamo per le ore 11, se il Presidente è disponibile a questo incontro con i Capigruppo della minoranza, per riprendere la normale attività alle ore 14,30.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Anche per quanto ci riguarda, abbiamo ascoltato con molta attenzione le dichiarazioni del Consigliere Chiezzi. Penso proprio che ci possa essere da parte del Presidente, immagino, e di tutta la maggioranza, la disponibilità a verificare domani mattina, nei termini proposti dal Presidente del Consiglio, la possibilità di trovare una via d'uscita rispetto alla situazione in cui ci troviamo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Credo che la disponibilità ci debba essere sempre, ma che però l'invito debba essere rivolto dal Presidente della Giunta.



PRESIDENTE

Io ho creduto di cogliere la disponibilità del Presidente Ghigo in tal senso.
La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

E' chiaro che la mia disponibilità c'è; d'altro canto, il Presidente del Consiglio, nel rappresentarla, ha interpretato una mia disponibilità. Comunque, se il Consigliere Montabone ha piacere di sentirla direttamente da me, va bene.
Domani mattina incontrerò i Capigruppo della minoranza per, con loro analizzare e trovare eventualmente un percorso per l'approvazione del bilancio.



PRESIDENTE

Possiamo fissare l'incontro per le ore 11,30, se il Presidente Ghigo è disponibile, nella sala dell'Ufficio di Presidenza.
Il Consiglio riprenderà pertanto alle ore 14,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 2,55)



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