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Dettaglio seduta n.240 del 23/04/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Sono stato richiamato ad iniziare la seduta pomeridiana per proseguire l'esame del bilancio. Avrei bisogno della presenza in aula del Presidente della Giunta per una dichiarazione, se intende effettuarla, atta a far ritirare alcuni emendamenti.
Sono stato richiamato a rispettare i tempi. Chiediamo anche al Consigliere Montabone, come primo firmatario dell'emendamento n. 007), di entrare in aula.
Finché non giungerà in aula il Consigliere Montabone diventa impossibile iniziare i lavori: il Presidente deve dare la risposta al Consigliere Montabone.
Aggiorniamo la seduta alle ore 15,30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15,10 riprende alle ore 15,30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Ringrazio il Consigliere Montabone. Per quanto concerne le sollecitazioni di un mio intervento, in relazione alla questione legata al caso somatostatina, vorrei sottolineare anche - questo concerne alcune considerazioni - la tempestività di intervento, non sotto forma di giustificazione. Quando venne riportata dagli organi di stampa la notizia di un'ipotesi - di ipotesi trattasi - di aumento di 5 lire della benzina io mi trovavo con altri colleghi in Bosnia. Voi sapete che in Bosnia non esiste il sistema di telefonia per cui non ho avuto alcun modo di mettermi in contatto. Messomi in contatto con i colleghi della Giunta, convocammo immediatamente una riunione di Giunta per il giorno di domenica, essendo io rientrato il sabato. Domenica collegialmente la Giunta decise, e trovò la sua totale complementarità nella decisione che poi venne assunta e comunicata in quest'aula. Anzi, ricordate che io stesso ebbi - questo mi deve essere riconosciuto - la sensibilità di dire agli organi di stampa che prima dovevo comunicare ai Capigruppo e al Consiglio. Non c'è, dunque diversità di opinione all'interno della Giunta o, se c'è stata, si è comunque trovata una convergenza su una linea che, come è già stato ricordato dal punto di vista tecnico, prevede che per quanto concerne la sperimentazione si debba procedere ad un disegno di legge. Questo disegno di legge, nel momento in cui verrà approvato, troverà i suoi finanziamenti nel capitolo di bilancio che è allocato con risorse finanziarie proprio per il finanziamento di leggi in itinere che il Consiglio decide di approvare.
Non vedo, quindi, obiettivamente delle discrepanze nel comportamento della Giunta su questa decisione. C'è stato un dibattito, c'è stata la valutazione di opinioni e di considerazioni che alle volte possono anche essere diverse, ma la soluzione adottata ha trovato parere unanime da parte di tutti i rappresentanti della Giunta. Non riscontro, così, nel percorso identificato, alcun tipo di divergenza tra quella che era la posizione dell'Assessore al bilancio e quella che era la posizione dell'Assessore alla sanità: abbiamo trovato una linea comune che è quella della Giunta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Bellingeri, Benso Cavallera (per la prima parte della seduta), Dutto, Galli, Masaracchio Viglietta e Vindigni.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del progetto di legge n. 371.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Intanto, Presidente, la ringrazio per aver voluto far slittare il Consiglio di mezz'ora perché mancava il primo firmatario dell'emendamento il sottoscritto - che attendeva una risposta.
La ringrazio a tal punto che credo che lo stesso rispetto debba poi essere dato a qualsiasi firmatario di emendamento, qualora non sia presente in aula nel momento in cui si discute l'emendamento. Da oggi sappiamo che se siamo firmatari di emendamenti e non siamo presenti in aula al momento della discussione, verrà fatto slittare di mezz'ora l'inizio dei lavori.
Detto questo, ringrazio anche il Presidente Ghigo per aver dato una risposta di carattere politico. Si tratta però di una risposta che convince poco. Infatti, il Presidente ha detto che si è trovata una soluzione, ma intanto la comunicazione all'esterno era già stata data.
Il Consigliere Salerno nel suo intervento di questa mattina ha in qualche modo sollecitato, anzi acclamato, la filosofia che in quel momento l'aumento della benzina sarebbe stato giustificato perché era una tassa che tutti avrebbero saputo come veniva distribuita.
Le posizioni che in questo momento il Presidente e la sua Giunta all'unanimità hanno assunto dimostrano che l'Assessore D'Ambrosio ha fatto due passi indietro rispetto alle sue proposte iniziali. C'è ancora una filosofia all'interno della maggioranza che comunque vedrebbe l'aumento della benzina come tassa che, distribuita equamente fra tutti i piemontesi può in modo centrato addivenire alla soluzione del "problema somatostatina".
Al di là di questo, ritengo che le risposte di questa mattina dell'Assessore D'Ambrosio e dell'Assessore al bilancio siano sufficientemente soddisfacenti affinché personalmente ritiri la firma dall'emendamento - gli altri firmatari decideranno come credono.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, concordo sul ritiro della firma dall'emendamento, poiché non è arrivata una risposta concreta alle questioni poste. Il collega Gallarini ci ha informati che è in fase di gestazione - quello attuale è davvero un periodo di grande gestazione! - un disegno di legge relativo alla sperimentazione. Intendo far rilevare ai colleghi che esiste un capitolo apposito, il 15910, per i disegni di legge in itinere; ricordo quello per "Interventi per la famiglia", per il quale ci trasciniamo da tre anni 5 miliardi.
Se questa è la strada che la Giunta intende percorrere, anziché quella dell'aumento del prezzo della benzina, c'era tutto il tempo per preparare celermente un disegno di legge a suo tempo ed aumentare oggi il capitolo 15910 dei fondi necessari per poterlo finanziare. Rilevo che questo non è stato fatto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Abbiamo sottoscritto l'emendamento per le ragioni ricordate questa mattina: approfondire il livello della discussione. L'approfondimento in parte c'è stato, ma non possiamo certo dire che sia stato soddisfacente permangono tutte le preoccupazioni che questa mattina richiamavamo: in qualche modo, le illusioni o comunque le speranze che i cittadini portatori di gravissime malattie continueranno a nutrire.
Prendiamo atto della trasparenza della risposta dell'Assessore D'Ambrosio; per la verità, non ero presente, ma ne ho letto i contenuti.
Tuttavia, il problema, anche sotto il profilo di carattere economico rimane a tutto campo. Esprimiamo questa preoccupazione notevolissima, pur concordando con il primo firmatario sul ritiro dell'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Ritiriamo anche noi la nostra firma dall'emendamento, il che, però, non fa decadere quello successivo, poiché vogliamo ancora sviluppare una serie di argomenti.



PRESIDENTE

In assenza degli altri firmatari, pongo in votazione l'emendamento n. 007) per appello nominale, come richiesto dalla Consigliera Simonetti.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI' 14 Consiglieri hanno risposto NO 27 Consiglieri L'emendamento è respinto.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Richiesta di notizie in merito alle dimissioni di un membro del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia Turistica Regionale


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Chiedo al Presidente della Giunta - non chiedo una risposta immediata ma nel corso della seduta - se voglia confermare la notizia che abbiamo appreso, e cioè che si sarebbe dimesso - immagino in seguito alle polemiche di questi giorni - un membro del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia Turistica Regionale: per quello che ne so, si tratta del membro indicato dai privati.
Credo che questo ponga un problema rilevante, per cui chiedo al Presidente della Giunta se, prima della fine della seduta, può confermarci questa notizia che, al momento, è una voce di corridoio.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame degli emendamenti successivi presentati al progetto di legge n. 371.
008) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 100 è implementato di L. 900.000, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
L'emendamento è sostanzialmente identico, tranne che per la differenza di 100.000 lire, al precedente. Chiedo al primo firmatario, Consigliere Chiezzi, se intende mantenerlo ed illustrarlo.
Ha chiesto la parola la Consigliera Simonetti; ne ha facoltà.



SIMONETTI Laura

Riprendendo le osservazioni svolte prima rispetto alla somatostatina e alla cura Di Bella, vorrei ricollegarmi anche alle dichiarazioni svolte in apertura di seduta dal Presidente della Giunta, Ghigo.
L'aspetto che veniva sottolineato era quello che la Giunta aveva valutato una prima ipotesi (della quale il Presidente della Giunta non era stato informato) per affrontare l'emergenza sanitaria mediante l'aumento della tassa sulla benzina, intervenendo dunque su quel tipo di capitolo.
In merito a tale questione, e riprendendo le osservazioni che tutti anche lo stesso Assessore D'Ambrosio, hanno fatto rispetto alle necessità di un intervento regionale forte e all'esigenza finanziaria inevitabile per una sperimentazione di 1.000 casi prevista per maggio, ci è sembrato di cogliere una sorta di preoccupazione sul come intervenire, non solo come coordinamento rispetto alla sperimentazione della cura Di Bella, ma soprattutto per quanto riguarda le risorse da destinare.
Credo che ciò imponga una riflessione al Presidente della Giunta regionale, che è il primo responsabile della politica e quindi degli interventi effettuati, ma anche di quelli non effettuati. Pertanto, è lui che si assume tutte le responsabilità dal punto di vista politico per tale questione, che ha creato - come sappiamo - un'aspettativa in tutta Italia e soprattutto in Piemonte, dove le diverse posizioni, in particolare da parte dell'Assessorato alla sanità, hanno aperto un ulteriore spiraglio di speranza ai cittadini piemontesi.
In proposito, chiediamo al Presidente della Giunta regionale quale tipo di sforzo intende realizzare dal punto di vista finanziario per dare un significato politico positivo ad un'aspettativa, un'esigenza forte un'emergenza - se vogliamo - che però non deve essere gestita in quanto tale, considerata l'entità degli investimenti necessari alla sperimentazione del "cocktail Di Bella" su 1.000 casi.
Su questo non ci può non essere una risposta, per cui mi ricollego a molte delle osservazioni che faceva questa mattina il Consigliere Saitta.
In pratica, senza risorse finanziarie, non riuscirete a partire con la sperimentazione a maggio; ciò al di fuori di ogni parametro e delle logiche che possono anche tenere conto di varie valutazioni e riflessioni.
Tuttavia, oggi, la Regione Piemonte deve dare un minimo di garanzie e di risposte. Per cui ritengo che si possa prevedere un intervento forte su quei capitoli che richiamano leggi esistenti, o perlomeno leggi che dovrebbero entrare in vigore (penso, per esempio, ai progetti sulla famiglia).
Occorre comunque dare un segnale politico rispetto ad un'emergenza che è nata e che però - lo ribadisco - non va gestita solo in quanto tale, ma anche come dimostrazione della capacità di una Giunta di intervenire nel momento in cui si esprimono delle emergenze sia di carattere sanitario generale che di carattere finanziario.
Questa Giunta le risposte le può dare, deve scegliere delle priorità: il Presidente Ghigo ci dica in quale capitolo è possibile concretizzare questi interventi. Sono state avanzate diverse ipotesi; questo emendamento ne propone una, altri colleghi facevano riferimento ad altri capitoli che sostanzialmente, raggruppano il fondo di riserva.
Questo - ripeto - per dare un segnale positivo ad uno stato di necessità che - lo dico ancora una volta - non va considerato come un'emergenza solo dal punto di vista sanitario, ma va visto come la gestione di un momento drammatico, in cui le sorti di pazienti malati oncologici vanno a confondersi con false aspettative che si sono creati.
Noi abbiamo mantenuto questo emendamento, perché riteniamo che non sia sufficiente discutere senza ottenere dei risultati, ma occorra assumersi un impegno preciso in qualunque capitolo che la Giunta ritenga possa essere compatibile con l'impegno finanziario di cui dovrà farsi carico.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

E' ancora in discussione un emendamento al capitolo 100 del bilancio preventivo 1998, relativo a presunte maggiori entrate sulle tasse per la benzina.
Oggi si è parlato a lungo - finalmente - della delicatezza di questo problema e delle maggiori entrate finalizzate ai malati terminali e alle speranze riposte in questa cura. Ad oggi non è così, e quindi vi è anche rabbia e sconcerto da parte delle famiglie colpite da questa problematica.
Questa notizia, infatti, aveva alimentato speranze; oggi la cura è molto costosa e spesso e volentieri le famiglie devono ricorrere ai Magistrati e ai Pretori per vedere soddisfatte esigenze che io ritengo fondamentali.
Bisogna inoltre tenere conto del fatto che i malati terminali di tumori creano delle grandi difficoltà e soprattutto sconcerto nelle famiglie, che nel Piemonte sono migliaia.
Occorre quindi, come Regione Piemonte, essere più chiari, meno burocratici sulla sperimentazione e cura e sul modo di reperire i farmaci che, tuttora, sono molto costosi e costringono - come dicevo prima - le famiglie colpite dalla tragedia a ricorrere addirittura alla Magistratura per poter avere la speranza di una cura, soprattutto da parte delle Unità oncologiche che esistono a livello provinciale e che non hanno ancora le disposizioni su come gestire tale problema. Necessita quindi più equità per i malati, nonché una maggiore informazione del problema sul territorio.
Ritengo che per reperire maggiori entrate si debba intervenire diversamente sulle strutture del bilancio di previsione 1998, anche per iniziare ad intervenire sulle vere gravi emergenze del Piemonte, a partire dai malati terminali, al farmaco che deve essere reperito comunque, perch non ci può essere disparità di trattamento e soprattutto di valutazione. Io credo che le emergenze ci siano e siano gravi ed occorra dare risposte ben precise a questi problemi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Penso che il fatto tecnico sia già stato sviluppato ampiamente in precedenza. Mi riferisco ancora al fatto politico più eclatante che in questo momento sta bloccando il Consiglio regionale.
Voglio fare un'ipotesi. Il Presidente della Giunta, in precedenza, ci ha detto che dopo essere rientrato dalla Bosnia, la domenica mattina, ha riunito urgentemente la Giunta per decidere in merito all'eventuale aumento della benzina, peraltro non deliberato - di questo do atto - da parte della Giunta, proposto dall'Assessore D'Ambrosio. Questo aumento è stato cassato all'unanimità perché si sono scelte altre vie. Ammettiamo che quella domenica mattina la Giunta fosse al completo e cioè che, anziché undici componenti più il Presidente, avesse tutti i suoi dodici componenti ammettiamo anche che, ad esempio, il dodicesimo componente fosse espressione di Alleanza Nazionale all'interno della Giunta (partito che ha sposato fin dall'inizio, anche attraverso il suo Congresso nazionale l'ipotesi di attivare la cura Di Bella sull'intero territorio nazionale) quindi che gli equilibri di questa Giunta, che non è più un organo completo da circa sette mesi, fossero diversi e l'Assessore D'Ambrosio fosse maggiormente spalleggiato all'interno della Giunta da un altro Assessore di Alleanza Nazionale, la Giunta avrebbe attuato la politica del "vediamo dopo cosa fare, faremo una legge appropriata e poi verificheremo con l'assestamento di bilancio", oppure "andremo ad incidere sulle spese che già sono a disposizione dell'Assessore D'Ambrosio"? Oppure avrebbe risolto il suo problema in modo diverso? Sta qui il nodo politico principale.
Noi stiamo dibattendo nel merito di alcune questioni sostanziali; per la verità, abbiamo dibattuto sul caso somatostatina con il primo emendamento e io ho riconosciuto agli Assessori di averci dato risposte ben precise, ma subito dopo è emerso il discorso politico, messo all'attenzione del Presidente della Giunta a più riprese, durante il dibattito che è intercorso dalla fine del mese di dicembre sino ad oggi.
Penso che queste mie parole, che passano nell'assoluto disinteresse di tutti (non sto parlando di maggioranza o minoranza), dovrebbero far riflettere sul fatto che, se non viene risolto il problema politico in quest'aula, ci sentiamo in dovere di arrivare ad ipotizzare, magari anche a più riprese, gli stessi emendamenti, fino a quando quell'organo collegiale che era richiamato dal Presidente della Giunta, prima, e che si è espresso all'unanimità, sia veramente all'unanimità perché è composto da tutti i suoi membri. Altrimenti ci ritroviamo ingessati, sicuramente la Giunta, ma anche maggioranza e minoranza, a svolgere un compito che per il sottoscritto non è sgradevole, ma che potrebbe anche non portare alla soluzione del problema che da più giorni stiamo dibattendo, cioè il bilancio della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Avevamo detto che con la discussione di questo emendamento avremmo sviluppato ulteriori argomentazioni rispetto al problema. Abbiamo sottolineato fin dall'inizio come una delle cause della situazione attuale sia il modo del tutto pressappochista con il quale la Giunta ha agito a partire da dicembre. C'è una lunga vicenda di questo bilancio; la discussione ha avuto continue interruzioni, causate da una sorta di autolesionismo che la maggioranza e la Giunta stessa coltivano. Già in precedenza, quando abbiamo affrontato questa tematica, come Gruppi di minoranza abbiamo fatto una conferenza stampa, nella quale denunciavamo, in piena discussione del bilancio, la presenza di una serie di bombe ad orologeria, messe dalla maggioranza stessa: i 68 miliardi, tutta una serie di fatti che arrivavano di volta in volta e modificavano ed interrompevano la discussione del bilancio stesso. Poi, sempre durante la discussione del bilancio, abbiamo letto sui giornali che la Giunta o un Assessore pensava di intervenire sulle entrate, con un aumento delle tasse significativo per fare una determinata operazione. Penso che questo sia l'esempio del modo in cui finora si è andati avanti, o meglio, si è stati fermi. La causa di questo non andare avanti è proprio determinata da questo tipo di atteggiamento che permane tuttora. Infatti, l'ultima variazione abbiamo incominciato a discuterla ieri, ma riteniamo che ulteriori novità potrebbero ancora sorgere e crediamo che la causa di ciò sia la debolezza della maggioranza e del suo leader. Da questo punto di vista, condividiamo ampiamente il discorso svolto adesso dal Consigliere Montabone. Tra l'altro, riteniamo anche noi, l'abbiamo detto fin dall'inizio di questa discussione, che una delle condizioni per sanare la realtà sia quella di andare a risolvere prima i nodi politici che stanno dietro questi comportamenti; poi si potrà prendere in considerazione la possibilità di un approccio diverso a questo bilancio.
La seconda considerazione è di natura più generale. Condivido una serie di interventi rispetto all'importanza della tematica che stava alle spalle dell'iniziativa dell'Assessore D'Ambrosio, cioè il problema della cura delle persone, che in questo caso è un problema specifico, ma solitamente è più generale. Condivido che ci sia, non solo da parte di questa maggioranza, ma anche più in generale da parte del Governo, scarsa sensibilità ed attenzione rispetto a questo problema - direi di più, anche dal Fondo Monetario Internazionale e dall'Unione Europea. Apparteniamo ad un mondo strano in cui i Governi, mentre considerano la spesa sanitaria, e in generale la spesa sociale, una spesa pericolosa da comprimere e controllare, propongono spese come la rottamazione (che sono migliaia di miliardi: finora 2.500) e gli stessi organismi che propongono di tagliare le spese sociali, ed in particolare la spesa sanitaria (che hanno implicazioni drammatiche) plaudono a misure di questo genere. Anche in questo caso è avvenuta la stessa cosa. Mi pare strana questa schizofrenia che c'è da parte di molti, che quando discutono del problema specifico della sanità ne individuano l'importanza e anche le scarse risorse (la sanità è un aspetto, ma c'è un problema di spese sociali in genere), per quando discutono della spesa dimenticano tutto, e la spesa sociale diventa superflua, quindi da tagliare, con le motivazioni che dicevo prima: è meglio produrre oggetti industriali sicuramente di dubbia utilità, che non affrontare il problema delle persone, del loro benessere e della loro salute!



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Grazie, Presidente. Non consideriamo inutile ritornare a discutere sull'argomento, anzi, lo riteniamo molto importante per tutte le ragioni di carattere sociale, sanitario, di aspettativa rispetto al Piemonte che sono state richiamate e che non intendo ulteriormente sviluppare. Mi riallaccio al dibattito avvenuto nei giorni scorsi con la maggioranza, la Giunta e le sue componenti, relativamente alle aspettative del Piemonte in questa direzione.
Prima mi sono permessa di dire all'aula che dobbiamo prestare molta attenzione e prudenza perché, al di là delle differenze, anche incoerenze di natura scientifica che eventualmente, ed indubbiamente, ci sono nella società civile, non dobbiamo dimenticare che siamo in fase di sperimentazione. Del resto, se leggiamo con attenzione le dichiarazioni del prof. Di Bella, lo stesso, dal punto di vista scientifico, non ha mai detto che questa è una terapia che cura il cancro, che lo evita, ma ha sovente parlato - parlo non come addetta ai lavori - di forma per alleviare, per ritardare degli effetti. Pertanto, nelle dichiarazioni del prof. Di Bella è chiaramente evidenziato che tale cura non sconfigge il cancro, ma che ci possono essere delle componenti di rallentamento, di riduzione delle sofferenze, di terapie alternative che possono avere i loro vantaggi, ma non di guarigione tout court.
La questione va affrontata con prudenza, con senso di responsabilità facendo riferimento proprio a quelle due espressioni che sovente vengono usate di scienza e coscienza rispetto alle quali dobbiamo trovare l'equilibrio.
Noi, però, siamo amministratori e nel momento in cui questa maggioranza, attraverso il Presidente della Giunta, attraverso il suo Assessore, dice che dovremmo andare alla presentazione di un disegno di legge, noi riteniamo che ci debba essere coerenza. Nel senso che, a fronte di queste dichiarazioni così importanti, che lasciano aperto tutto il dibattito di scienza e coscienza, ci deve essere coerenza politico amministrativa. Pertanto, rifacendoci a questa coerenza di carattere politico-amministrativo - forse è stato opportuno ritornare sulla questione posta questa mattina dal Consigliere Montabone, riproposta adesso dagli ultimi interventi - occorre chiedere, nelle forme di natura tecnica che la Giunta sceglierà, un segnale forte anche in questo bilancio. Assessore, a fronte di quello che lei ha sentito, quando verrà licenziato il disegno di legge, con i tempi che sono necessari per un approfondimento, il bilancio dovrà recare un'indicazione chiara anche in termini di cifre. Valuti come inserirla, l'essenziale è che questo bilancio rechi, dal punto di vista della coerenza delle dichiarazioni di questo esecutivo e di questa maggioranza, delle somme! Poi il dibattito ci sarà tutto. Ho sentito parlare di una somma cospicua, non è detto che li dobbiamo inserire in bilancio tutti oggi, ma occorre specificare in maniera significativa che questa cosa si farà. Tale atteggiamento è anche un banco di prova della coerenza delle cose che si dicono.
Questa discussione è stata del tutto opportuna. Noi dovremo affrontare non soltanto la questione del dibattito scientifico, che è giusto ci sia ma dovremmo affrontare anche la questione di carattere politico che invece noi qui vorremmo evitare; vorremmo dire che si farà in tempi ragionevoli perché c'è, a bilancio, una somma ragionevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Rinuncio all'intervento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

La Giunta non accoglie l'emendamento. Voglio però riallacciarmi al punto sollecitato dalla Consigliera Spagnuolo in merito al dibattito sul finanziamento del disegno di legge. E' evidente che il capitolo correttamente individuato, reca il n. 15910. Capitolo sul quale in questo periodo abbiamo lavorato per la copertura del disegno di legge che in questo momento ha 21 miliardi e 8 milioni. Le valutazioni sono evidentemente diverse dalla natura degli impegni, ma siccome non si vuol contribuire in alcun modo ad un dibattito che è già abbastanza acceso per conto suo in senso politico, credo che la Giunta non abbia alcuna difficoltà; c'è un allegato che accompagna il capitolo 15910 dei disegni di legge che la Giunta intende affrontare, si potrebbe aggiungere un allegato a tale disegno di legge, però chiedo, onde poter procedere in tal senso all'emendamento, un parere esplicito da parte dei Capigruppo della minoranza o di chi voglia intervenire, perché intenderei evidenziarlo. Se in tal senso la minoranza condivide, potremo aggiungere non la copertura definitiva, ma una copertura simbolica, anche perché l'istruttoria non ha ancora avuto termine.
L'Assessore D'Ambrosio questa mattina ha spiegato il faticoso iter che ha avuto e che ha tuttora questa vicenda. Ripeto, deve trattarsi di una copertura di natura simbolica, quindi non esaustiva in alcun modo delle esigenze del problema, che comunque verranno coperte a bilancio approvato perché senza bilancio approvato né leggi di devoluzione né qualunque capitolo di spesa di investimento potrà avere la sua operatività, definendo al momento opportuno e rimarcando quindi soltanto la volontà politica di procedere al disegno di legge iscrivendolo e in seguito alla definizione completa della cifra necessaria. Quello che non vorrei è iscrivere un disegno di legge che è volontà esplicita della Giunta e definirne poi, al momento opportuno, la copertura con una cifra simbolica e poi essere criticati come Giunta per aver ascritto una cifra che volutamente è simbolica e non è esaustiva delle necessità. Su questo vorrei un parere esplicito della minoranza. Quindi, iscriverei il disegno di legge che avrà il titolo che l'Assessore D'Ambrosio vorrà definire - di estensione per quanto attiene alla sperimentazione - comunque il titolo di cui si è più volte dibattuto, aggiungendolo al 15910 e mettendo una cifra certamente in questa fase non esaustiva delle necessità, ma che rende ancora più esplicita, perché così pare sia necessario o sia ritenuto utile - a questa segnalazione la Giunta non vuole sottrarsi - della volontà politica di procedere in tal senso tramite disegno di legge.
Se in questo senso la minoranza ritiene di voler ritenere utile questa attività della Giunta, propongo immediatamente un emendamento in questa direzione.



PRESIDENTE

Scusi, solo per la verbalizzazione. La Giunta, rispetto a questo emendamento, è d'accordo o no?



MONTABONE Renato

A me sembra di aver inteso abbastanza bene, cioè che l'Assessore certamente non sui capitoli sbagliati di cui chiediamo venia, ma sul 15910 dove ci sono le cifre necessarie per finanziare quelle leggi che sono in itinere o che sono predisposte, accetterebbe quando si arriva al 15910 però con l'impegno formale fin da oggi, perché detto in aula, di cui io non ho modo di dubitare minimamente - di mettere una cifra magari non esaustiva, ma che comunque pone una direzione più precisa di quella che c'è adesso con i capitoli a zero, cioè con i capitoli che andrebbero a prendere quattrini dalla sanità in generale.
Credo che l'Assessore abbia dato in questo momento una risposta tecnico politica riguardante il bilancio, per quanto mi riguarda accettabile.
Dopodiché mi permetto di dire che io attendo sempre, invece, le risposte politiche da parte del Presidente della Giunta rispetto al quesito che ho posto nell'intervento precedente in merito alla completezza della Giunta.



PRESIDENTE

Solo per condurre la discussione, chiederei al Presidente della Giunta di essere presente, comunque è rappresentato in modo adeguato dall'Assessore. Su questo emendamento il giudizio è contrario.



SPAGNUOLO Carla

Ci ha chiesto una risposta l'Assessore, è per quello che interveniamo.



PRESIDENTE

Non siamo in una fase di trattazione. Se si richiede, io posso sospendere per qualche minuto il Consiglio.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sull'emendamento in oggetto, al capitolo 100, il parere della Giunta è negativo. Siccome peraltro mi è stato detto in una serie di interventi che l'obiettivo non era tanto caricare questo capitolo, bensì porre un problema, ho suggerito un'ipotesi di soluzione su cui chiedevo se era possibile un commento, ma che non riguarda il capitolo in oggetto su cui il parere è negativo.



PRESIDENTE

Chi intende intervenire può farlo come dichiarazione di voto.
La parola al Consigliere Angeli.



ANGELI Mario

Per come è stata posta la questione dall'Assessore, di inserire cioè una cifra che metta in prenotazione un'attenzione per questo disegno di legge, diamo la nostra adesione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi per dichiarazione di voto.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. C'è ancora una preliminare a questo punto.
L'Assessore Burzi parla a titolo personale o no? Perché noi abbiamo dichiarato la sfiducia all'Assessore Burzi, quindi chiediamo ogni volta che parla di avere una riconferma da parte del Presidente Ghigo e degli altri Assessori che sta parlando a nome di tutti. Ha già parlato Carla Spagnuolo a questo punto la Giunta si pronunci, però io attendo ancora una risposta ad un problema che mi sembra fondamentale, cioè se la sperimentazione sia valida o meno. La sperimentazione doveva essere riferita - penso sia un numero scientificamente studiato - a circa 2.000 casi; la sperimentazione non è dare a chi lo chiede. La sperimentazione è scegliere le malattie scegliere le persone ed individuare un campionamento che permetta di raggiungere una sicurezza verso tutti sulla validità o meno della cura. Voi dite "Noi vogliamo sperimentare"; già, questa è una scelta politica sulla quale ci si può dividere, però stando nella vostra logica, che non è detto sia condivisa, la domanda che è stata fatta e che non ha avuto risposta è: il fatto che pochissimi ormai firmino l'accettazione della cura e la diminuzione prevista da 2.600 a 1.000, che sicurezza ci dà che abbia ancora un senso parlare di sperimentazione oltre la sperimentazione nazionale? Vorrei avere una precisazione su questo, perché come Gruppo posso essere favorevole o non favorevole alla sperimentazione oltre quella nazionale, ma vorrei che almeno chi la propone portasse degli argomenti convincenti in base ai quali ci dicono "e sperimentazione anche dimezzando il numero dei casi esaminati". A me qualche dubbio sorge, perché se il campione è di 2.600 devono essere 2.600 (se è un campione!); se è una coda che si presenta non è più sperimentazione. La sperimentazione si fa su campioni, i campioni sono scelti con scienza ed arte per essere validi altrimenti è come fare un sondaggio d'opinione, prendendo le prime 1.000 persone che si presentano; no, se ne prendono 1.000 in tutta Italia, ci sono studi e procedure precise! Io non so quali studi e quali procedure siano state seguite per individuare un campione capace di dimostrare la validità di una cura, perché non ho mai sentito parlare di individuazione di un campione, senz'altro più complesso di quanti fatti finora. Poiché si parla di stato di salute di una persona, si tratta di giudicare la capacità di un farmaco di indurre guarigioni o, meglio ancora, in questo caso, di individuare la capacità di un farmaco non di guarire, ma di nuocere in minor misura di un altro.
Siamo in una situazione di estrema difficoltà; chiederei che il campione fosse scientificamente accertato, non politicamente utile, per cui "Me l'hanno chiesto: lo do". Non si può correre dietro l'onda dell'emotività; occorre definire un campione per il quale l'Assessore definisca un'altra sperimentazione, che però non deve corrispondere al bisogno politico di assenso diffuso. Tra l'altro, mi pare vi siano dubbi anche nell'Assessore: potrebbe anche diventare "consenso alle illusioni" che mi sembra l'Assessore voglia escludere, ed io concordo con lui.
Per non alimentare illusioni, prima ancora di stabilire una somma spiegateci in cosa consiste questa vostra sperimentazione.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di parola, pongo in votazione l'emendamento n. 008) per appello nominale, come richiesto dal Consigliere Chiezzi.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 votanti 29 hanno risposto SI' 3 Consiglieri hanno risposto NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri L'emendamento è respinto.


Argomento:

Comunicazione del Presidente del Consiglio regionale in ordine alla convocazione di una riunione della IV Commissione


PRESIDENTE

Prima di passare all'esame di un nuovo emendamento, desidero comunicare ai componenti della IV Commissione che il Presidente Grasso ha convocato per domani, alle ore 13,30, durante il previsto intervallo, una riunione di Commissione, con il seguente o.d.g.: 1) esame disegno di legge n. 396: "Interventi volti ad agevolare la fruizione di specializzazioni sanitarie post-lauream" 2) informativa dell'Assessore D'Ambrosio circa la proposta di deliberazione della Giunta regionale sulle cure palliative domiciliari, pervenuta alla IV Commissione il 16/4/1998.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Siccome il Presidente del Consiglio regionale ha organizzato giustamente, momenti di lavoro e pause fisiologicamente necessarie, e intendendo che il Presidente Deorsola voglia continuare a garantire il Consiglio con momenti organizzati di lavoro e momenti di pausa, chiedo allo stesso - autorità superiore che garantisce tutti, al di là degli accordi fra Presidente e Vicepresidente di Commissione - che vi sia un intervallo spostato a quando egli crede, in modo da garantire una sospensione, fra impegni di Consiglio e di Commissione.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame di un nuovo emendamento al progetto di legge n.
371.
009) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 100 è implementato di L. 850.000, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, mi rivolgo all'intera Giunta in particolare agli Assessori competenti, ma ancor di più al Presidente Ghigo: siamo ancora "inchiodati" qui. Perché non ci "schiodiamo"? Penso che ci rimarremo ancora; potremmo, come Gruppo, diminuire le nostre richieste ma non è questa la nostra intenzione. Siamo di fronte ad una situazione che non vorremmo nemmeno propagandare all'esterno, con una polemica per noi molto facile. C'è una Giunta che prende in giro: dice che farà, ma non prevede nemmeno una lira. E' argomento di immediata comprensione: facciamo un comunicato stampa in cui diciamo ai cittadini: "Vi hanno promesso la somatostatina, ma poi non hanno messo nemmeno una lira". Noi non vogliamo fare nemmeno questo.
Abbiamo chiesto, per cortesia, all'Assessore di farci capire, con argomenti, in cosa consista la serietà di questa sperimentazione, perch siamo sconcertati dalla così grande differenza di numeri. Stavo parlando all'Assessore...



PRESIDENTE

Resta tutto verbalizzato: prosegua pure.



CHIEZZI Giuseppe

Ma non vorrei che, prima di rispondermi, dovesse poi sentire con le cuffie cosa ho detto.



PRESIDENTE

Eventualmente, può rispondere il Presidente della Giunta: non è obbligatoria la presenza dell'Assessore. Svolga il suo intervento.



CHIEZZI Giuseppe

Non voglio sminuire il ruolo del Presidente della Giunta, ma ci sono questioni - che tra l'altro l'Assessore D'Ambrosio ha segnalato come costitutive del proprio incarico - che non vorrei trascurare, perché in quest'aula più volte l'Assessore D'Ambrosio, giustamente, ha sostenuto alcuni argomenti - e noi gli abbiamo dato retta - in funzione della sua più ampia esperienza di vita. E dato che si tratta di questioni di salute e di domande che ineriscono al fatto specifico di come si gestiscono i dati sulla salute, penso che l'Assessore D'Ambrosio sia l'interlocutore dovuto ripeto, non per sminuire il Presidente Ghigo, ma semplicemente per avere un colloquio con l'Assessore "ipercompetente".



PRESIDENTE

Risponderà il Presidente o il Vicepresidente: l'ho già invitata a proseguire.



(Commenti in aula)



CHIEZZI Giuseppe

A parte, Presidente, che se se proprio vogliamo essere formali, sto proseguendo il mio intervento.
Vedo che l'Assessore è ritornato. Per carità, senza alcuna ironia, ma è perché ritengo utile parlare con l'Assessore: non era un fatto strumentale.
Dato che continuo a sollevare il problema della sperimentazione e dato che parliamo delle sofferenze delle persone, la prima preoccupazione, al di là che la si voglia fare o meno, è che l'Assessore ci renda edotti in cosa consista, quale sia il contenuto del termine "sperimentazione". Io ho il dubbio che... Ma non voglio nemmeno dirlo, perché non voglio avere cattivi pensieri.
Chiedo - faccio la domanda positiva - di sapere in cosa consista e come mai si possa diminuire questo numero e se, diminuendolo, non sia più valido, nonché quale sia il discrimine tra campione valido e campione non valido. Ci spieghi come è costruito questo campione; ci spieghi se è un campione.
Se non c'è questa risposta, continueremo - Assessore - a chiederglielo ma non mettiamoci su questa strada: le risposte si danno!



PRESIDENTE

La Giunta dà una valutazione negativa all'emendamento.
Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Moro; ne ha facoltà.



MORO Francesco

E' in discussione un altro emendamento del Gruppo di Rifondazione Comunista al capitolo 100 del bilancio preventivo 1998, sempre relativo alle maggiori entrate per quanto riguarda le tasse sulla benzina.
Vi è stata, in questi mesi, una sorta di grave autolesionismo della Giunta regionale e questo viene rimarcato anche dall'andamento dell'esame del bilancio preventivo 1998 che, lentamente, stiamo iniziando a discutere.
Significativo - in negativo - è stato l'aver alimentato le speranze dei malati terminali che, insieme alle loro famiglie, sono stati duramente colpiti, anche con i gravi costi che la cura Di Bella comporta. La Regione ha alimentato e poi disatteso queste speranze, creando anche rabbia e sconforto tra la popolazione; non dimentichiamo che le famiglie interessate da questo problema sono numerose nella nostra regione e si trovano completamente disarmate di fronte a questa tragedia.
Come ho già detto in altri interventi, necessita una maggiore equità sul problema, soprattutto bisogna - e lo ripeto - avere più informazione sul territorio, perché occorre più trasparenza, ma soprattutto più notizie anche da parte dei Centri oncologici provinciali, che spesso e volentieri si trincerano dietro le direttive regionali e non danno risposte concrete ai malati terminali, i quali sono veramente sfiduciati.
Certamente, il problema è grave; occorre però un segnale diverso da una maggioranza ed una Giunta che, invece, su queste grandi questioni, com'è appunto quella della salute, non sa fare altro che bocciare tutti gli emendamenti, che invece tendono a migliorare e a qualificare il bilancio 1998, nel solo interesse del Piemonte sulle gravi emergenze, prima fra tutte il lavoro, la sanità e, in questo caso, questa pagina così drammatica legata alla cura Di Bella.
Come Regione Piemonte, bisogna avere e soprattutto dare più certezze sulla sperimentazione e su come avviene, questione ampiamente tratteggiata dal nostro Capogruppo, e cioè a dire su quali basi questa sperimentazione si intende fare, su quali campioni, per dimostrare l'efficacia di questi farmaci in modo da dare qualche garanzia a questi malati che, con le loro famiglie, stanno veramente vivendo una tragedia. Tutto ciò, sommato ai costi alti che questa cura comporta e alla non certezza, crea difficoltà enormi, preoccupazioni e soprattutto, in alcuni casi, anche rabbia da parte della gente verso l'istituzione Regione che spesso è chiamata in causa e che non è certamente in questa fase che brilla per essere a fianco dei cittadini piemontesi, soprattutto di quelli più drammaticamente colpiti da questa tragedia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeli per dichiarazione di voto.



ANGELI Mario

Intervengo per dichiarare che non parteciperemo a questa votazione anche perché non viene altra risposta se non quella che a noi sembra molto molto formale. Sappiamo che c'è ancora un certo numero di emendamenti, ma riteniamo che quella che richiede il Capogruppo di Rifondazione Comunista sia una risposta che possa essere data molto semplicemente.
Io credevo fosse già una risposta quella data dall'Assessore al bilancio, ma ritengo che l'Assessore alla sanità ci debba dire se il disegno di legge che si intende presentare prevede la possibilità di dare la somatostatina a tutti, senza fare qualunquismo e senza altre soluzioni come è già capitato in altre Regioni, le quali si sono viste bocciare questo tipo di disegni di legge dai Commissari di Governo. Cerchiamo quindi di non prenderci in giro. Continuiamo a non avere una risposta sicura rispetto a quello che vogliamo fare, a quello che si vuole fare come Giunta e come Assessorato.
Vorremmo riuscire a capire, una volta per tutte! Poi credo che il resto degli emendamenti possa essere ritirato e si possa andare avanti su questa strada; però, ci venga data una risposta, si dica se è possibile fare questo disegno di legge, se vogliamo farlo in questi termini, più o meno così, quindi una volta per tutte chiudiamo l'argomento, altrimenti continuiamo a prenderci in giro! Credo effettivamente che sia sbagliato quello che stiamo facendo e lo stiamo facendo sulla pelle delle persone, come è già capitato a Roma quando coloro che manifestavano a favore della cura Di Bella sono stati malmenati dai poliziotti. Io non sono d'accordo con coloro che hanno manifestato, ma neanche che i poliziotti li picchiassero. Non voglio che si speculi sulla pelle della gente e non voglio essere tra coloro che ci speculano. Voglio capire dove andiamo a finire e, per questo motivo, non parteciperò al voto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti per dichiarazione di voto.



SIMONETTI Laura

Grazie, Presidente. Non penso si stia perdendo del tempo nel sottolineare ancora una volta, da un lato, l'importanza di un intervento sostanziale rispetto ad una necessità che si è espressa e, dall'altro, un atteggiamento diversificato all'interno di questa Giunta. E' da questa mattina che discutiamo della questione e che "simbolicamente e provocatoriamente" abbiamo voluto portare all'attenzione del Consiglio regionale alcuni emendamenti. Forse questo tentativo di provocazione ha alzato un po' le orecchie dell'attenzione di questa Giunta! L'Assessore Burzi ha detto che si vuole richiamare l'attenzione dando un segnale, non forte, un piccolo segnale di disponibilità a prendere in considerazione la situazione esistente. Su tutte le osservazioni che sono state fatte questa mattina e oggi pomeriggio, rispetto alla necessità di intervento sulla sperimentazione, sulla necessità di dare risposte concrete e certe e non promesse un po' vaghe e vane, rispetto all'attendibilità che i malati oncologici del Piemonte, che rientrano nei protocolli d'intesa in un'oggettiva sperimentazione sul caso Di Bella, possono arrivare ad ottenere, non è stato detto nulla! Adesso, dopo varie sollecitazioni vengono espresse alcune considerazioni che, però, concretamente trovano poca certezza, anche su una disponibilità di bilancio e sul percorso che questa disponibilità di bilancio possa effettuare. Non si riesce ad avere un monitoraggio rispetto alle necessità finanziarie. Inizialmente, erano state fatte delle ipotesi rispetto a quanto il caso Di Bella e la sperimentazione avrebbe dovuto attendere dalla Regione, dal punto di vista di disponibilità finanziarie. Oggi ci troviamo in una situazione in cui non si riesce a monitorare o a prevedere una determinata cifra o spesa che la Regione dovrebbe effettuare rispetto a questa possibile, e speriamo realizzabile in tempi brevi, sperimentazione. Per cui confermiamo questo emendamento. Riteniamo comunque che le risposte non siano ancora adeguate anzi siano sostanzialmente inadeguate! Riteniamo che la presa di posizione dell'Assessore Burzi sia un tentativo di mettere a posto le cose, di dare segnali simbolicamente poco visibili. Per carità, prendiamo atto di un banale e semplice segnale, ma riteniamo che la questione vada affrontata in altri termini e comunque con una disponibilità di bilancio e politica completamente diverse. Quando si amministra una Regione come la nostra, di questa entità, con un bilancio di questa entità, si possono decidere delle priorità, si può decidere di investire delle risorse finanziarie rispetto ad un settore piuttosto che ad un altro! Si possono fare determinate scelte economiche, sanitarie e politiche e non altre. A quanto pare, tutti fanno proprie queste considerazioni, e allora se tutti facciamo nostre queste osservazioni queste preoccupazioni, bisogna intervenire, dando anche delle risposte certe. Siamo tutti capaci - collega Salerno - a dare risposte banali di speranza, rispondendo alle aspettative dei cittadini, ma non si pu alludere a scelte che sono state fatte dal Ministero e concretamente attuate (non che voglia difendere l'operato del Ministro Bindi) che sono state condivise da molti Assessori, sicuramente non del centro-sinistra o di Rifondazione Comunista! E' la strada della legittimazione e della trasparenza, ma anche la strada per cui una scelta viene concretamente attuata (e non è solo un'intenzione o un buon proposito, ci vuole uno sforzo in più), che deve porre in essere altre scelte, perché nel momento in cui un'Amministrazione si pone l'obiettivo di realizzare e concretizzare un intervento, deve, per logica, accantonarne un altro che in quel momento ritiene non prioritario e che quindi può essere affrontato con altre risorse ed in altri tempi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere per dichiarazione di voto.



CAVALIERE Pasquale

La situazione è rischiosa, Assessore: è questo che dobbiamo capire, e lei stesso nelle premesse, quando è intervenuto per la prima volta, ha fatto un'analisi abbastanza condivisibile di cosa è accaduto, anche dal punto di vista psicologico, attorno a questo fenomeno. Assessore, qual è il paradosso? Eravamo partiti con la proposta di aumentare la benzina per obiettivi con implicazioni di carattere solidaristico. Adesso arriviamo a dire che non ci sarà alcun intervento finanziario ulteriore. Siamo cioè partiti dalla volontà politica di garantire la cosiddetta sperimentazione a tutti coloro che ne avevano fatto richiesta, sapendo che non si trattava più di sperimentazione, ma di garantire la fornitura di somatostatina a tutti coloro che la richiedevano attraverso il meccanismo della sperimentazione.
Mi pare di capire che questa discussione sia stata utile anche per questo: gli stessi numeri della sperimentazione sono inferiori rispetto a quello che doveva essere anche solo il campione - per usare i termini che sono usati nella sperimentazione.
Pertanto, a proposito del monitoraggio, visti i dati in suo possesso, è possibile capire quanti, nei prossimi mesi, potranno concretamente e seriamente essere interessati per capirne la dimensione, finito il tempo delle emozioni? Quanti cioè di fatto vorranno essere contemplati e di quanti ci dovremo interessare come Ente? Credo che questa sia la questione vera che ci consentirà di capire se nella nostra manovra di bilancio dovremo assumere qualche iniziativa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno per dichiarazione di voto.



SALERNO Roberto

Intervengo per rispondere alla critica di banalità che ho sentito fare dalla collega Simonetti.
Non riesco a pensare come si possa definire strumentale una critica quella che ho fatto io, nei confronti di un Ministero, vero programmatore della questione Di Bella, dopo che in questi mesi si è assistito a tutto quello che c'è di peggio nei confronti di risultati scientifici non ancora disponibili al di là di un giudizio di merito sul protocollo Di Bella.
Abbiamo visto che il prof. Di Bella ha minacciato di lasciare l'Italia ma, al di là di un giudizio di merito sul suo metodo, è incredibile che abbia dovuto affrontare una lotta burocratica tesa ad impedire di fatto che questo metodo potesse approdare negli ospedali ed essere disponibile per persone malate e prive di una qualsiasi assistenza tecnica conforme ad una programmazione regionale. Non c'è in merito alcuna programmazione a livello nazionale, a volte impedita di fatto dal Ministro alla Sanità Bindi e dal Governo da voi rappresentato a livello nazionale! Si fa in fretta a dire: "Allarghiamo la cura e garantiamo l'assistenza a tutti coloro che lo chiedono". Purtroppo, tutti questi messaggi di grande magnanimità e di grande solidarietà devono fare i conti con quella che viene definita la "ragioneria", che dice che soldi non ce ne sono. Se così è, è plausibile che un Assessore, preso alle strette per la mancanza di programmazione nazionale in proposito e che sa chi deve pagare e quanto deve pagare, possa anche dire: "Si potrebbe introdurre una tassa sulla benzina".
Direi che è molto banale il tipo di demagogia di Rifondazione Comunista su questo tema, rispetto a quella che era una critica oggettiva svolta nei confronti del Ministro Bindi, vero protagonista del grande caos e della brutta figura nei confronti non solo del prof. Di Bella, ma di chi pensa o può pensare di presentare a livello sanitario qualcosa di suo, che non sia la solita "testa di ponte" dei famosi interessi delle case farmaceutiche.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta per dichiarazione di voto.



SAITTA Antonino

L'intervento del Consigliere Salerno è stato molto utile e permette sicuramente di sottolineare, cosa abbastanza facile, che non esiste una posizione della Giunta né tanto meno della maggioranza.
Sicuramente quella del collega Salerno è una posizione opposta a quella dell'Assessore D'Ambrosio. Non chiediamo evidentemente all'Assessore se è vera questa mia affermazione, ma, per le cose dette, il Consigliere Salerno sostiene una posizione totalmente diversa da quella dell'Assessore D'Ambrosio.
Tuttavia, non vogliamo ancora continuare ad aggiungere considerazioni a considerazioni su questo tema.
Credo che questo dibattito ci abbia permesso soltanto di sottolineare come ci sia, in modo particolare, un'incoerenza da parte della maggioranza del Consiglio regionale della Regione Piemonte, che aveva sostenuto di finanziare la cosiddetta "sperimentazione", che poi non era sperimentazione perché era l'aggiunta alla sperimentazione concordata con il Ministro alla Sanità, cioè estesa a tutti coloro che chiedevano la cura Di Bella (2.700).
La Giunta aveva detto che era disponibile ed aveva fatto alcune ipotesi di finanziamento.
In uno degli interventi precedenti avevo suggerito all'Assessore Burzi che ne ha colto sul piano tecnico la validità, che non fosse possibile omettere nel capitolo 15910 un disegno di legge e prevederne il finanziamento. Si tratta di una proposta diversa rispetto a quella sostenuta dal Presidente del Gruppo di Forza Italia, che diceva: "No aspettiamo". Il collega Gallarini nel suo intervento ha dichiarato: "Aspettiamo fino al momento in cui ci sarà il disegno di legge".
L'Assessore Burzi invece ha detto: "No, è possibile", e ha chiesto alle minoranze: "Possiamo inserirlo nell'elenco dei disegni di legge?". Non per nulla il Presidente Deorsola ha detto: "Assessore, non apra la trattativa con la minoranza su un suggerimento particolare che lei, come Assessore, ha colto". E questo lo dico perché avevo richiamato l'Assessore D'Ambrosio dicendo: "Guardi, Assessore, è possibile. Non creda a ciò che è stato detto dalla sua Giunta: è possibile. Se lei ritiene utile finanziare la sperimentazione, ciò è possibile prevedendo un aumento del capitolo 15910".
E quindi ripeto, Assessore - e l'Assessore Burzi glielo ha confermato - che la sua Giunta non lo segue su questa impostazione. Pertanto, lei a maggio non potrà fare la sperimentazione! Questo non vuol dire che noi siamo d'accordo, come Gruppo, sul finanziamento della sperimentazione così come l'ha impostata, Assessore D'Ambrosio; non siamo d'accordo, ma questo dibattito ci ha permesso di sottolineare un'incoerenza e una contraddizione. Per questo avevo detto in termini un po' semplicistici - ma lo ripeto per rendere l'idea - che sono state alimentate delle illusioni avendo degli strumenti che la Giunta, collega Salerno, non vuole utilizzare.
Quindi, non è un problema di aprire una trattativa nei confronti di qualcuno, è che la Giunta regionale di centro-destra (dove c'è Alleanza Nazionale, che sostiene che Di Bella è il massimo della scientificità e che Rosy Bindi sia il disastro di tutti i problemi nazionali) avendo la possibilità di inserire finanziamenti ritiene di non doverlo fare. Quindi collega Salerno, sappia che questa è la sua maggioranza!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi.
Ricordo che siamo in dichiarazione di voto e che per il suo Gruppo hanno già parlato i Consiglieri Moro e Simonetti.
Prego, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente, è che la faccenda è piuttosto complessa, quindi il nostro Gruppo deve articolare il voto per poter sfaccettare tutta la sua posizione politica che, l'Assessore ha visto, non è né pregiudiziale n ostile all'Assessore. Nessuno di noi ha espresso un'ostilità di fondo, noi abbiamo criticato l'Assessore per un comportamento iniziale improvvisato quando senza riflettere, forse, ha detto: "Compreremo la somatostatina per tutti, aumentando di 5 lire la tassa sulla benzina".
Noi abbiamo fatto questa critica all'Assessore. Il mio intervento e la differenziazione di voto è stata sollecitata dal secondo intervento del Consigliere Salerno. Dopo il primo intervento, mi ero permesso alcune critiche, ma il Consigliere Salerno se ne era andato via. Adesso è tornato ha svolto un secondo intervento. Io avevo chiesto all'Assessore D'Ambrosio di prendere le distanze dal primo intervento, di isolare il Consigliere Salerno per le cose che aveva detto, e D'Ambrosio, non so se ho capito male, qualche cenno in questo senso lo ha anche sentito. Però stupisce questo accanimento del Consigliere Salerno sul comportamento del Ministero perché - collega Salerno - di certo non possiamo dire che il Ministro Bindi ha illuso qualcuno. E' un'accusa pesante, noi vogliamo giudicare l'operato del Ministro Bindi, il collega Salerno l'ha attaccato come esempio di comportamento scorretto di un Ministro, di incapacità e via dicendo. Al di là di ciò che si può pensare in termini critici di quel che ha fatto il Ministro Bindi, non penso che si possa dire che ha illuso qualcuno. Si possono svolgere critiche, per carità, ma in una situazione del genere, con le malattie che sappiamo e le sofferenze, illudere le persone è l'errore più grave che si possa compiere e moralmente più abbietto. Si può sbagliare in tanti altri modi, ma certo che sbagliare illudendo è la cosa più grave che possa fare un Ministro, e questo il Ministro non l'ha fatto.
Non voglio fare parallelismi, però di certo il comportamento della Giunta regionale in questo senso non è che sia proprio immune da illusioni perché ci sono state due voci contrastanti e perché ad oggi, sulla possibilità di effettuare la sperimentazione, la Giunta è ancora al punto dell'illusione. Dice: "State tranquilli: faremo la legge, metteremo i soldi". Con tutte le critiche che si possono fare, io direi di ragionare in termini obiettivi: ognuno si prenda le critiche che si merita, però si ha anche una relatività negli errori che si possono compiere che in questo caso io ritengo un po' spostata, nel senso di improvvisare, quindi illudere.
Rimane il fatto, Assessore, che io non ho ancora capito se lei ammesso che lo facciate, con la legge e con i finanziamenti - promette "Distribuirò la somatostatina a chi la chiede", se questo è quello che lei fa, oppure se lei dice: "Voglio fare una sperimentazione regionale". Nel primo caso, che le richieste siano 10.000 o 10 non fa differenza, è una linea politica: chi vuole comprarla va nel tal posto e l'avrà per tante lire. Se siamo nel secondo caso la pregherei, Assessore, di darci una risposta. Se è una sperimentazione è fatta su un campione, ma il campione come l'avete trovato? Se il campione si riduce di più della metà, come mai rimane ancora un campione? Ci risponda, Assessore. Non chiedo una risposta soddisfacente, e se non è soddisfacente continuerò a fare la domanda appoggiandomi ad emendamenti. Chiedo una risposta!



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, pongo in votazione l'emendamento n. 009) per appello nominale, come richiesto dal Consigliere Chiezzi.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 votanti 29 ha risposto SI' 1 Consigliere hanno risposto NO 27 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri L'emendamento è respinto.
010) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 100 è implementato di L. 800.000, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, la discussione su questo difficile problema va avanti da tempo. Per correttezza devo però fare qualche considerazione sugli atteggiamenti della Giunta: mi sembra dovuto.
Dall'inizio dei nostri lavori, ma soprattutto su queste ultime vicende faticose e, dal punto di vista della procedura, anche scabre, devo dare atto all'Assessore Burzi, che pure non ha la nostra fiducia - non ripeto cose già dette - di aver collaborato secondo le regole della democrazia.
Non posso dire, come hanno fatto altri Assessori in altri periodi - ed anche lo stesso attuale Assessore al bilancio - che l'Assessore Burzi sia rimasto seduto, ed abbia risposto, banalmente: "L'emendamento è respinto".
L'Assessore Burzi, correttamente, di fronte ad argomenti più o meno plausibili, ha dato proprie risposte, altrettanto più o meno plausibili.
Formalmente ringrazio l'Assessore di una personale correttezza, al di là delle risposte date, e questo vale per la discussione di questo ultimo tratto di bilancio.
L'Assessore D'Ambrosio, senza soluzione di continuità, a differenza del collega Burzi, che è più umorale, in questi tre anni, nel rispetto della democrazia per quanto consente un'azione di governo, a mio avviso è sempre stato corretto. E' un Assessore che ha sempre risposto.
Visto che è momento di bilanci, devo dare atto all'Assessore D'Ambrosio di correttezza istituzionale, sempre. Anche nell'ultima piccola polemica la risposta è tardiva, ma pare che sopraggiunga.
Quello che invece non posso dire è che eguale sensibilità abbia avuto il Presidente Ghigo, e non lo dico per partito preso. Tutti l'abbiamo lasciato lavorare, per più di 100 giorni; non abbiamo pregiudizi, da quando si è affacciato sulla scena politica: il Presidente della Giunta regionale è Ghigo. Però, il Presidente della Giunta regionale è l'elemento, in quest'aula, che meno rispetta le regole istituzionali. Ed è il Presidente che, visibilmente, lascia i suoi Assessori in ordine sparso: l'atto più scorretto, dal punto di vista istituzionale, è continuare a presentarsi dopo sei mesi, fatto inaudito in democrazia, senza una Giunta completa in tutti i suoi ranghi. Anzi, peggio ancora, Presidente, lei continua a presentarsi con una Giunta incompleta, della quale lei dice: "Voglio un rimpasto". L'ha detto lei, Presidente. Questa è la massima scorrettezza istituzionale; si dichiara una Giunta "non idonea" o, meglio, se non vogliamo fare polemica, si dichiara che "potrebbe essercene una più idonea". Il che è sempre abbastanza pesante. Si presuppone, a questo punto che vi si provveda al più presto, nell'interesse del Piemonte.
Successivamente, c'è un Assessore - si vedrà quanto intenderà fare la Magistratura - che, comunque, prende e lascia i banchi della Giunta, non con calore, dietro richieste calorose di rimanere (non mi sembra) l'Assessore prende, lascia i banchi della Giunta, se ne va - andiamo a leggerci i verbali di quel che ha detto - e immediatamente il Presidente Ghigo - per carità, è una spugna in questo - prende su di sé anche questa delega; poi risucchia la delega di Majorino, quando gli Assessori Majorino e Vaglio...



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Ce l'ha lui!



CHIEZZI Giuseppe

E poi girata a lui. Il giorno in cui è successo ha detto: "La prendo io", poi l'ha girata all'Assessore Pichetto! Allora, questo elemento è di sofferenza estrema perché mentre qualche spiraglio, in questa fase specifica, lo possiamo vedere riguardo ai due Assessori - si mette a bilancio, si risponde-non si risponde - voglio segnalare che la difficoltà costituita dal modo di essere incongruo rispetto al rispetto delle istituzioni del Presidente Ghigo è, a mio modo di vedere, "il" problema di quest'aula, "il" problema da risolvere!



PRESIDENTE

La parola alla Giunta.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore D'Ambrosio; prego.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Presidente, cortesi colleghi, premetto che, a prescindere dal fatto che come medico posso credere o non credere sulla validità del multitrattamento Di Bella, a livello istituzionale debbo attenermi a quelle che sono le disposizioni ministeriali, e debbo altresì sottolineare che ho condiviso per l'80%, almeno, le posizioni del signor Ministro in questa situazione.
La sperimentazione in Piemonte. D'accordo con gli oncologi di tutta Italia, il Ministro aveva stabilito che si procedesse...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di contribuire a mantenere l'ambiente il più sereno possibile.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Dopo molti incontri tra i più noti oncologi italiani, il signor Ministro e il prof. Di Bella o suoi collaboratori, si addivenì alla definizione di dieci protocolli; dieci protocolli che, in realtà individuavano, per ogni protocollo, un diverso tumore - per intenderci senza parlare con termini troppo tecnici. Si stabilì altresì che si facesse la sperimentazione su un numero ridotto di cittadini affetti da patologie oncologiche ed uno Studio osservazionale prospettico, che altro non era che una sperimentazione parallela su un numero maggiore di cittadini affetti da queste patologie oncologiche.
Per quanto riguarda la sperimentazione, si decise altresì di individuare i Centri che maggiormente avevano studiato tali patologie e di attribuire a questi la sperimentazione.
Per quanto riguarda Torino, i risultati maggiori si sono avuti nei tumori del sangue, e quindi fu individuato alle Molinette, e precisamente nel prof. Pileri, il soggetto che doveva seguire pazienti affetti da leucemie linfatiche croniche e, con il prof. Pileri, il prof. Sannazzari che doveva seguire alcuni tipi di tumore del cervello, i glioblastomi. Le tre strutture nazionali interessate a queste tre patologie furono individuate in Torino, Roma e Bari.
I cittadini del Piemonte furono avvisati attraverso gli organi di stampa e la televisione di presentare domanda entro il 20 febbraio; domanda alla quale veniva annessa una dichiarazione del medico o dell'oncologo curante e, in base a questa prima segnalazione, i soggetti venivano inseriti nei protocolli di riferimento. Il protocollo 1) faceva riferimento appunto al linfoma e alle leucemie, e così gli altri protocolli.
Per quanto riguarda la sperimentazione in senso stretto, centotrentadue erano i cittadini piemontesi che potevano essere ammessi alla sperimentazione nazionale per la quale - debbo sottolineare - i farmaci ci arrivano direttamente dall'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, quindi il famoso "cocktail" di farmaci ci arriva direttamente dall'Istituto di Firenze. Centotrentadue erano i pazienti affetti da linfomi o da leucemie linfatiche croniche che avevano fatto domanda per essere ammessi alla sperimentazione. Di questi, però, solo sette hanno sottoscritto il consenso informato e sono stati ammessi alla sperimentazione.
Lei prima mi chiedeva: "Ha valore questa sperimentazione?". Il prof.
Palestro, che è il responsabile della sperimentazione che viene effettuata ripeto - nei reparti dei proff. Pileri e Sannazzari, mi ha detto, cinque minuti fa, che indubbiamente è valida, anche perché poi viene fatta la somma di tutti i casi a livello nazionale. Ciò in quanto qualche addetto ai lavori supponeva già che ci potesse essere una riduzione di pazienti che finita l'onda emozionale convincente, potessero fare un passo indietro e tornare semmai alla terapia tradizionale o comunque aspettare i risultati della sperimentazione.
Quindi, i sette pazienti che hanno accettato la sperimentazione, che fa parte - come le dicevo - della sperimentazione nazionale e che attiene ai linfomi e alle leucemie linfatiche croniche e i glioblastomi, sono - a detta del prof. Palestro, non a detta mia - sufficienti per la sperimentazione a livello nazionale.
Il Ministero ci comunicò che il "cocktail" di farmaci - che il prof. Di Bella non gradisce venga chiamato "cocktail", ma multitrattamento Di Bella per quanto riguardava lo Studio osservazionale prospettico non sarebbe stato pronto prima della metà di marzo, per cui c'è stato un ritardo nell'ammettere i cittadini individuati dallo Studio osservazionale prospettico, che attiene agli altri protocolli: tumori del polmone, tumori dei genitali femminili, tumori del collo e della bocca, e comunque altri sette tumori.
Per quanto riguarda questi pazienti, alcune strutture - perché sono stati assegnati agli otto poli oncologici individuati dal Piano sanitario regionale e che si stanno attivando - hanno già iniziato la terapia; altre la inizieranno entro la settimana prossima - così mi ha detto poc'anzi il prof. Bumma, con il quale mi ero sentito quattro giorni fa, ma che mi ha confermato quanto vi sto dicendo. Il prof. Bumma, del S. Giovanni Antica Sede, è il responsabile dello Studio osservazionale prospettico.
E veniamo a quella che deve essere la possibilità di far accedere tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta al multitrattamento Di Bella con i fondi regionali. Io penso di non aver mai alimentato illusioni: ho condannato duramente, in tutte le sedi, coloro che, speculando sulla disperazione di questa gente, ha cercato di trarne anche dei vantaggi. Non c'è alcun riferimento a qualcuno in quest'aula, perché penso che la sensibilità e la nobiltà d'animo di tutti voi non possa arrivare a questo però vi assicuro che in Italia si sono verificati casi del genere.
E debbo dire, una volta per tutte - mi rivolgo in particolare alla collega Spagnuolo - che il prof. Di Bella, che si presenta con questo viso dolce da Mastro Geppetto, da nonno buono, in realtà, a mio modo di vedere e, ripeto, questo nulla attiene alla sperimentazione per la quale io, in qualità di Assessore, quindi come responsabile dell'istituzione, debbo fare in modo che proceda nel miglior modo possibile - molte volte è stato di una grande scorrettezza e mi sorprende il fatto che illustri oncologi e politici di fama non gli abbiano risposto a dovere. Perché quando ci si presenta ad una trasmissione di così largo ascolto come "Porta a porta" su Raiuno e si dichiara di aver salvato tutti i cittadini affetti da linfoma non solo si dichiara una cosa assurda, ma dovrebbe esserci qualche oncologo presente che dica: "Lei va denunciato immediatamente perché, avendo iniziato nel 1971 la sperimentazione, lei ha fatto morire molta gente perché non si è proceduto". Vi voglio dire questo in tutta sincerità: spero veramente che il multitrattamento del prof. Di Bella possa essere la panacea di questo male terribile. Però, parliamoci chiaramente: se veramente questo multitrattamento avesse avuto i risultati dei quali si parla (perché sono tutti "si dice", non è stato dimostrato niente), in questi ventuno anni il prof. Di Bella sarebbe stato coperto d'oro da parte di tutti, anche da parte di quelle famose case farmaceutiche od istituzioni di cui parlavo questa mattina. Questo non è stato, quindi lascia ampi dubbi.
Ovviamente - e l'ho detto all'inizio del mio intervento - ho il dovere di portare avanti la sperimentazione a tutti i livelli, perché, anche se i risultati saranno scarsi, debbono essere comunque perseguiti.
Indubbiamente, vi è un fatto - e poi chiudo il mio intervento - che è una mia osservazione in qualità di medico: i farmaci che costituiscono questo "cocktail" portano un miglioramento effettivo del paziente per due o tre mesi. Perché è un "cocktail" multivitaminico, perché contiene del cortisone, perché ci sono anche chemioterapici. Questo è l'assurdo: ci si è scagliati così tanto contro la chemioterapia, ma l'endox è presente nel "cocktail", e la somatostatina e l'octopride sono stati sperimentati anche per alcuni tumori. La somatostatina, in realtà, trova riscontro in alcuni tumori cerebrali ed in alcuni tumori sanguinanti dello stomaco. Il paziente trae un vantaggio nell'immediato, proprio grazie ad alcune sostanze come il cortisone o le sostanze multivitaminiche. E soprattutto - ribadisco quanto ho detto questa mattina - trae vantaggio dall'umanizzazione con la quale il malato è seguito dal prof. Di Bella e dai suoi collaboratori.
Questo mi è parso di sottolineare ai colleghi, perché molte volte, a livello nazionale, in molte trasmissioni e in quant'altro succede nel quotidiano, si è potuto intendere altro. Quello che vi dico - in tutta sincerità - è condiviso ampiamente dai colleghi medici di qualsiasi appartenenza politica, perché non si fa il medico con l'appartenenza politica, ma rispettando veramente la deontologia professionale.
Ritorno un attimo alla sperimentazione promessa a livello regionale: n io né la Giunta, della quale mi onoro di far parte, abbiamo inteso illudere qualcuno. Si è detto in questa sede e lo si ribadisce - anche il Presidente Ghigo poco fa mi ha detto che possiamo ampiamente farlo - che ci facciamo carico dell'onere di spesa per quanto riguarda la distribuzione, non della somatostatina - collega Chiezzi - ma dell'intero "cocktail" del prof. Di Bella, che è cosa diversa. Inizialmente, io, in particolare, mi sono opposto - dissociandomi dalle iniziative intraprese dalle altre Regioni alla distribuzione gratuita della somatostatina, perché non aveva senso era una spesa enorme che non portava alcun giovamento effettivo, neppure quel giovamento - di cui dicevamo prima - del far convivere in modo diverso il paziente con il male, cosa che, invece, succede con il "cocktail".
Ribadisco, allora, in questa sede che c'è l'impegno della Giunta affinché i cittadini che hanno fatto domanda entro il 20 febbraio (quindi non tutti i cittadini) e che rientrano nei protocolli, siano sottoposti al multitrattamento del prof. Di Bella nei poli oncologici di riferimento.
Quale sarà la spesa? La spesa preventivata al 20 febbraio, quando avevamo 2.600 pazienti da sottoporre al multitrattamento, era di circa 12 miliardi e mezzo. Alla luce dei fatti, penso che sicuramente non più di 1.000 cittadini accetteranno di sottoscrivere il consenso informato. Per cui penso che sarà necessaria una cifra non superiore ai 3,5/4 miliardi.
Il segnale che attualmente noi diamo - e penso lo abbiate recepito perché il collega Burzi l'ha detto - è quello di impegnare, nel capitolo 15910, una somma simbolica (ma in realtà è tutt'altro che simbolica, perch se impegniamo una cifra con parecchi zeri non è poi così simbolica) che indica l'impegno della Giunta a proseguire su quella che è stata, non una promessa propagandistica, ma un modo di sentire e di venire incontro ai cittadini penalizzati così duramente dalla sorte. Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta, dunque, rispetto all'emendamento e alla parte formale, è contraria.
La parola al Consigliere Saitta per dichiarazione di voto.



SAITTA Antonino

Molto brevemente. Non riesco a capire la conclusione dell'Assessore D'Ambrosio con la risposta dell'Assessore al bilancio, ma questo ormai...



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

E' la stessa.



CHIEZZI Giuseppe

Mettete dei fondi, allora, in questo capitolo!



SAITTA Antonino

Volevo esprimere nuovamente soddisfazione per l'ultimo intervento, di grandissima utilità, dell'Assessore, che ha espresso un'opinione estremamente coraggiosa. Soprattutto perché, nel momento in cui parla da Assessore, non è soltanto un medico, ma è il rappresentante dell'istituzione e uomo politico di Alleanza Nazionale. E' evidente che questa sua posizione è estremamente coraggiosa per quello che abbiamo letto e per quello che sentiamo predicare da Alleanza Nazionale, che ha una posizione totalmente diversa. Io mi auguro, Assessore, che questa sua posizione venga ripetuta costantemente in tutte le occasioni pubbliche private ed istituzionali e anche all'interno del suo partito. Lo faccia perché questa sua posizione isolata all'interno del suo partito pu sicuramente consentire, a chi ha una posizione strumentale, come lei l'ha definita, di farla maturare verso una posizione più oggettiva ed obiettiva rispetto al problema. La sua ci pare una posizione di grande attenzione, di grandissima prudenza che ha permesso al Consiglio di affrontare il tema con modalità diverse rispetto a quando lo affrontammo in precedenza; anche la sua posizione era diversa, quindi noto una grande maturazione dovuta evidentemente all'esperienza delle questioni che sono state affrontate. Io auspico che questa sua posizione venga anche illustrata pubblicamente perché è un contributo alla chiarezza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone per dichiarazione di voto.



MONTABONE Renato

Grazie, Presidente. Quando ho presentato con alcuni colleghi il primo emendamento su questo capitolo, non speravo che la discussione, che poi è scaturita anche dai successivi emendamenti, fosse di un livello così alto e permettesse anche a chi, non solo non è tenuto, ma non ha le capacità per conoscere tutto, di comprendere un po' di più il problema.
Ringrazio l'Assessore per aver voluto, con due interventi - che io giudico esaurienti anche per chi capisce poco di queste cose - spiegarci qual era lo stato dell'arte.
Questa discussione ha anche consentito di avere, all'interno del bilancio, una linea di maggiore chiarezza, che poi verificheremo - come ha detto prima l'Assessore - su un capitolo più confacente di quello che avevo casualmente proposto per poter discutere di questo problema.
Questa è la dimostrazione che su un capitolo, che inizialmente poteva essere considerato soltanto per fare trascorrere il tempo in quest'aula, le posizioni assunte generano conseguenze estremamente positive.
Credo che alla base della democrazia ci sia anche la capacità di ascoltarsi, di comprendersi e, se è il caso, anche di litigare.
Devo dire che tutte le domande avanzate oggi su questo tema, sotto l'aspetto della materia che ciascun Assessore aveva come propria competenza, hanno avuto delle risposte, ma per una su tutte, quella che in questo momento è la più importante per arrivare a sbloccare una situazione non più di stallo, ma che va incancrenendosi, le risposte non vengono.
Ho seguito attentamente gli ultimi interventi dei Consiglieri Chiezzi Spagnuolo e Cavaliere e i richiami alla questione politica che in quest'aula non ci stanchiamo di riportare e che sembrano, siccome nessuno ascolta, passare inosservati. Sappiate che noi ci attesteremo sempre su una posizione politica e, attraverso di essa, avremo modo di arricchire, magari con alcuni emendamenti, come abbiamo fatto con questo capitolo, il dibattito, ma resta sempre il fatto primario che le risposte sulla questione politica non vengono date.
Ho ricordato nel mio precedente intervento, rispetto a come in passato è stata posta la questione del caso Di Bella, come il Presidente della Giunta abbia richiamato all'unanimità la sua Giunta per accogliere le proposte che stiamo quasi per attuare con il bilancio nel momento in cui passeremo al capitolo confacente a questa misura. Prima mi sono posto la seguente domanda: se questa Giunta fosse stata al completo, siamo sicuri che il dodicesimo Assessore che manca da sette mesi sarebbe stato d'accordo su questa posizione? O pensate che gli Assessori si devono allineare, come hanno fatto nei primi due anni di vita di questa Giunta, perché si sentono bloccati? Siamo sicuri che componenti di questa maggioranza, qualora fossero stati seduti sui banchi della Giunta, in Piazza Castello, sarebbero addivenuti a questa soluzione e non ad un'altra? Questo è un fatto politico che esige delle risposte politiche! Non vorrei che qualcuno pensasse che non ottenendo risposte, chi fa queste domande si stanchi di farle ancora.
Io garantisco che questo ritornello potrà essere ripetuto per giorni decine di giorni e anche mesi in quest'aula! Se non otterrà risposte e se ci saranno solo proposte del tipo "dopo vedremo", non ci stancheremo di ripeterlo. Qualcuno deve farsi carico di questa situazione, altrimenti la questione diventerà sempre più grave.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeli per dichiarazione di voto.



ANGELI Mario

Anch'io voglio ringraziare l'Assessore. Questa mattina non ho potuto ascoltare il suo intervento, però ho ascoltato con attenzione quello che ha detto oggi pomeriggio.
Credo che sia una posizione di attenzione particolare al problema e dimostra quanto sia stato importante cercare di entrare più profondamente nel merito. Quanto è stato detto dall'Assessore permette al nostro Gruppo di chiedere ai firmatari degli emendamenti su questo capitolo di ritirare i rimanenti. La risposta dell'Assessore è una risposta che, come in parte avevo appreso dall'Assessore Burzi, segue questa determinazione. Se l'Assessore D'Ambrosio avesse detto prima quanto ha detto poco fa probabilmente avremmo già terminato questa discussione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro per dichiarazione di voto.



MORO Francesco

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, a nome del mio Gruppo vorrei ringraziare l'Assessore D'Ambrosio per l'interessante ed utile informazione contenuta nel suo intervento, soprattutto per quanto riguarda il dramma delle persone colpite da questa tragedia. Se questo intervento lo avesse fatto prima avremmo già ritirato gli emendamenti su questo specifico tema.
Come Gruppo di Rifondazione Comunista abbiamo condotto un'azione politica importante e positiva a favore della tragedia dei malati terminali piemontesi e delle loro famiglie per far discutere in Consiglio regionale questa tematica anche attraverso i nostri emendamenti e su questa delicatissima materia della cura e del "cocktail" del prof. Di Bella.
Ricordo che sono interessate più di 1.700 persone (l'Assessore parlava di circa un migliaio di malati).
E' stato certamente un grave assurdo politico aver alimentato speranze attraverso maggiori entrate nel bilancio di previsione 1998 con l'aumento delle tasse sulla benzina, che poi sono state totalmente disattese dall'intera Giunta regionale che ha dato un'immagine sicuramente negativa della Regione Piemonte e soprattutto un'impressione di inerzia su questa attualissima materia. Necessita quindi una maggiore equità sul problema malati terminali, una maggiore informazione territoriale sul problema, più trasparenza e puntualità anche da parte dei Centri oncologici provinciali che spesso sono latitanti su questa materia. Le informazioni ci sono, ma non ricevono l'opportuna divulgazione attraverso la stampa e i comunicati radiotelevisivi, anche perché le famiglie e i malati spesso e volentieri ricorrono ai personaggi pubblici. Occorre però un segnale diverso anche dalla maggioranza e dalla Giunta di centro-destra su queste grandi questioni ed emergenze, come è appunto quella della salute, e non bocciare sempre e totalmente gli emendamenti migliorativi proposti dall'opposizione.
Certamente, oltre al dovuto ed interessante pronunciamento dell'Assessore D'ambrosio, credo che su questa materia ci debba anche essere un doveroso intervento da parte del Presidente della IV Commissione Commissione specifica sulla sanità, anche perché, essendo la Commissione specifica che si interessa della materia, credo sia necessario un pronunciamento chiaro del suo Presidente.
E' necessario che il Consiglio regionale abbia più certezze scientifiche sulla sperimentazione che già l'Assessore, anche in qualità di medico, illustrava poc'anzi dando un grande contributo sul piano dell'informazione. Se non altro oggi finalmente in Consiglio regionale si è parlato a lungo di questa tematica: essendo un argomento attualissimo e di emergenza assoluta in Piemonte, credo fosse giusto discuterne.
Gli emendamenti presentati sono stati mirati a questa questione.
Bisognerà saperne di più sull'uso della somatostatina, dei campioni presi in esame nel monitoraggio regionale per dimostrare in concreto la validità della cura e la capacità del farmaco di guarire o comunque curare con certezza di scienza.
Credo altresì, e concludo, che ci dovrebbe essere un intervento maggiore da parte dell'interessato principale, cioè il capo dell'esecutivo regionale, che dovrebbe anche in questo contesto dare dei segnali per sanare soprattutto il problema politico più importante che è quello di completare la sua compagine di governo che altrimenti aggrava un'immagine già negativa della Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere per dichiarazione di voto.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, credo che anche questi momenti di criticità, come sono stati definiti dal Presidente Ghigo, diano a questo Consiglio l'opportunità di approfondire questioni rilevanti, cosa che non sempre è stata possibile. In questi momenti, dimostrando il fatto che l'opposizione non pone argomenti strumentali, ma cerca di approfondire questioni vere, il dibattito ha avuto per l'appunto questo pregio.
Mi permetto, però, di rilevare come questa importante questione venga trattata soprattutto dal corpo politico con un'emotività che il corpo politico non dovrebbe avere, o, almeno, non è che noi non dobbiamo essere coinvolti anche emotivamente nelle vicende, ma dobbiamo sempre tenere anche in queste emozioni, una razionalità di giudizio per capire le ricadute che certe scelte che si fanno in un momento emotivo possono avere anche quando poi l'emozione cessa. Quando la vicenda ha avuto il suo apice abbiamo assistito tutti al fatto che anche da parte sua, Assessore, che di solito è considerato da tutti noi una persona abbastanza equilibrata nonostante sia di Alleanza Nazionale, abbastanza equilibrata, anche lei...
Mi riferisco al dibattito attorno all'aumento della benzina; ci sono state delle considerazioni che portavano a dire che tutti hanno il diritto di utilizzare questo farmaco, ma la cosa importante è che si diceva di utilizzare questo farmaco che deve essere considerato, surrettiziamente o no, nel prontuario pagato dalla sanità pubblica, quando si estendeva a tutti coloro che ne avevano fatto richiesta il diritto di accedere alla somministrazione della somatostatina.
La posizione del mio Gruppo politico, anche a livello nazionale, è che le persone hanno comunque diritto a riferirsi alle medicine non tradizionali e per certi aspetti, soprattutto su un tema così delicato quanto questa malattia del XX secolo, così difficile, hanno anche il diritto alla speranza, considerando comunque tutte le implicazioni mediche perché una cosa non è stata mai detta e preferisco dirla adesso che non è più popolare e non dirlo strumentalmente - perché a me dà anche molto fastidio, quando è il momento, cavalcare le questioni: la chemioterapia e le altre medicine tradizionali non si sperimentano, ci sono perché ci sono mentre le altre devono essere sperimentate.



(Commenti dell'Assessore D'ambrosio)



CAVALIERE Pasquale

E' una mia opinione, Assessore. Consiglieri del suo Gruppo, Presidente Ghigo, in Commissione - io non ho detto niente su questo tema, ho cercato di capire nelle settimane passate - hanno attaccato il Ministro, hanno detto che non era tollerabile, non era accettabile che non si pagasse questa cosa: Consiglieri del suo Gruppo, Presidente Ghigo! Non c'è bisogno che dica no con la testa, perché non è questo il problema, è la considerazione politica: si è passati dalle posizioni medie della maggioranza, che per alcuni versi erano medie anche di questo Consiglio dall'attenzione e il tifo, a considerazioni che adesso mi paiono persino un pochino gravi nell'altro verso. Dire: "Questa terapia non salva alcuno anzi la nascita di questa terapia ha fatto morire molte persone", sono affermazioni - questo ho sentito - decisamente estreme! Credo, invece, che ci debba essere una cautela di fondo che ci porti a dire che questa sperimentazione va fatta; va fatta nei termini più trasparenti e più chiari possibili e comunque tutti cercano di operare in buona fede per affrontare un problema grave come quello cui ci troviamo di fronte.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'emendamento n. 010) per appello nominale, come richiesto dal Consigliere Chiezzi.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 votanti 31 hanno risposto SI' 4 Consiglieri hanno risposto NO 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri L'emendamento è respinto.
011) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 100 è implementato di L. 700.000, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, sull'emendamento in esame vorrei sottolineare alcuni elementi della relazione dell'Assessore, che ringraziamo per la constatazione della necessità di un dibattito ricco di approfondimenti politici da parte di tutti i Consiglieri regionali.
L'Assessore ha anche sottolineato che è stato suo interesse partecipare in modo attivo al dibattito.
Nel suo intervento l'Assessore ha espresso umanamente molte preoccupazioni, che noi condividiamo; concordiamo sul fatto che si tratta di intervento sanitario di notevole portata, della parallela necessità di intervenire dal punto di vista della programmazione, ma anche di una riflessione che non deve appartenere a parti politiche, ma deve essere comune alla coscienza di tutti: la sanità non può essere una merce né un affare. La salute dei cittadini va comunque tutelata. Le osservazioni dell'Assessore in riferimento al dibattito portano a rilevare che non si è trattato, come qualcuno sostiene, di discussione strumentale, ma di un'occasione di approfondimento con osservazioni e punti di vista, punti di partenza e piattaforme diverse, che hanno avuto il merito di un risultato oggi non concreto, ma che aumentano la consapevolezza di più parti politiche sul tema. Si tratta della tutela della salute di tutti i cittadini, non prestata a strumentalizzazioni, ma ad approfondimenti seri.
Vorremmo ringraziare l'Assessore per il tono utilizzato nel sottolineare l'interesse di questo dibattito, che ha prodotto temi di qualità e di approfondimento; è per questi motivi che ritiriamo l'emendamento.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 011) è pertanto ritirato.
Vengono ritirati anche gli emendamenti n. 012) e n. 013), a firma dei Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti, relativi al capitolo 100.
Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
014) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea Simonetti: il capitolo 110 è implementato di L. 1.000.000, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, dispiace continuare a procedere in questo modo. L'illustrazione dell'emendamento è dunque, almeno nella dichiarazione che farà il sottoscritto, tesa ad illustrare le motivazioni politiche che ci costringono a presentare l'emendamento stesso.
Motivazioni politiche dovute alla mancanza di un interlocutore politico costituito da una Giunta validamente costituita in tutti i suoi componenti perché questa Giunta non consente al nostro Gruppo - non so, forse anche agli altri Gruppi di minoranza - di avere un colloquio costruttivo e disteso, e anche in forma sintetica, sull'intera manovra di bilancio.
Noi non ne abbiamo, in pratica, mai avuto l'occasione, se non nella giornata odierna, che ritengo una delle giornate più interessanti, almeno per quello che posso dire, degli ultimi mesi, perché è stata una giornata interamente dedicata ad un problema concreto, in cui non ci sono più state schermaglie e questioni procedurali. Si è parlato finalmente di un problema, per merito di tutti, devo dire, soprattutto dei due Assessori, se vogliamo gerarchizzare i giudizi, perché al di là della condivisione o meno delle illustrazioni ad esempio fatte dall'Assessore D'Ambrosio, per una volta è stata un'illustrazione non omissiva, esplicita, dal suo punto di vista direi onesta, e quindi un'illustrazione che ha permesso a tutti noi di fare dei passi in avanti.
Ora, il problema qual è, Assessore Burzi? Mi dispiace di doverla tormentare in questo modo. Il problema è che nell'attuale situazione a noi non resta, vista la mancanza di un interlocutore, che esaminare il bilancio passo passo: non ci resta che questa strada, in quanto non siamo in presenza di una proposta politica complessiva sulla quale misurarci. C'è una Giunta spezzettata per settori, c'è un bilancio spezzettato per capitoli. E allora cominciamo, capitolo per capitolo, a vedere il confronto.
Penso che il confronto che abbiamo avuto sul capitolo precedente sia stato di buon auspicio. Non vorrei che la minoranza avesse cambiato idea ma vedo Carla Spagnuolo ed anche Renato Montabone: pensavo di essere da solo, in quel caso avrei smesso anch'io, perché questa non è una battaglia personale.
Dall'esito della discussione sul capitolo precedente, devo dire che si possono trarre buoni auspici anche su questo metodo, che è un po' lungo da praticare, ma evidentemente diventa poi produttivo, se abbiamo Assessori che rispondono.
Allora: capitolo per capitolo, Assessore Burzi, cominciando dalle entrate, perché sulle entrate abbiamo purtroppo preso atto di un errore dimenticanza, nascondimento - è stato detto di tutto - di una variazione rilevante nelle previsioni di entrata fatte dalla Giunta a seguito di un suggerimento della minoranza. Allora noi, a questo punto, neppure sulle entrate siamo sicuri che nulla possa essere mutato. Non essendo più sicuri esaminiamo, con prudenza e cautela, ogni articolo, in modo che da un dibattito, che io spero sia proficuo come quello fatto per il capitolo precedente, noi possiamo dialetticamente confrontarci, ritirare l'emendamento, correggerlo o - miracolo! - vederselo approvato.
Questo emendamento è su un capitolo che ha tutti zeri. La prima richiesta è sulla storia di questi zeri; è una storia che ha ancora un futuro? E' una storia sicuramente chiusa? Direi di no, perché se è sicuramente chiusa, forse si possono anche cancellare i capitoli. E' una storia che lascia qualche speranza? Allora, se lascia qualche speranza perché non prevedere qualcosa? Un milione è simbolico.
Vorremmo capire se la nostra indicazione di verificare la possibilità dell'introito di questo milione sia plausibile ed accettabile da parte della Giunta. Se l'Assessore fa precedere o seguire a questa mia illustrazione - in modo che poi gli altri colleghi possano interloquire una spiegazione illuminante sulla natura di questi zeri e di queste entrate, penso che anche su questo capitolo si possa avere un confronto proficuo.



PRESIDENTE

L'Assessore intende fare una precisazione.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

La precisazione è esattamente nello spirito di quanto chiedeva il Consigliere Chiezzi.
Questo è un capitolo di natura tecnica che deriva dalle leggi istitutive che sono citate nell'apposito capitolo ed è relativo all'emissione di BOR da parte della Regione. Mi pare di ricordare che siamo stati, come legislatura e come Giunta, tra i primi ad utilizzare questa opportunità. Mi pare anche di ricordare - chiedo un cenno di conferma al Capogruppo Gallarini - che facemmo un'emissione verso la fine del 1995 inizio 1996 di circa 18 miliardi che, al momento, rimane l'unica effettuata per conto della Regione Piemonte.
Questo è un capitolo in ingresso che viene alimentato, in senso tecnico, quindi in senso ragionieristico, per la parte di ritenuta d'acconto, quando i sottoscrittori dei BOR (nel caso specifico questa emissione venne totalmente sottoscritta da un unico soggetto, l'Istituto bancario S. Paolo) eventualmente rigirassero tali BOR a terzi. In questo giro c'è una partita complessa di ritenute d'acconto che vede la Regione Piemonte attrice e quindi in entrata dovrebbero essere iscritte tali ritenute d'acconto in questo capitolo.
Ripeto, è un capitolo tecnico che si alimenta in funzione della tipologia di emissioni di BOR che la Regione intendesse fare, per quanto attiene alla parte specifica di ritenute d'acconto.
Dico anche che sull'utilità successiva dell'emissione dei BOR faremo quanto prima una comunicazione in I Commissione, perché alcune disposizioni che l'attuale Governo ha variato nell'ambito dell'ultima Finanziaria fanno ritenere agli uffici della Regione meno conveniente nei rapporti Ente Regione-Tesoreria centrale l'emissione di buoni rispetto ad altre forme di finanziamento. Su questo stiamo approfondendo le informazioni con gli uffici dei Ministeri e in tal senso riferiremo in I Commissione.
Da questo punto di vista, quindi, è un capitolo che - ripeto - nasce per derivata specifica delle leggi istitutive ed autorizzative dell'emissione dei BOR regionali e che si alimenta in maniera ragionieristica se e quando i sottoscrittori dei BOR eventualmente emessi ci dovessero far agire come percettori di ritenuta d'acconto.
Quindi, non è ascrivibile nulla dal punto di vista tecnico, perch l'emissione fatta all'epoca di 18 miliardi è stata interamente sottoscritta dall'Istituto bancario S. Paolo, non originando quindi in ingresso ritenute d'acconto, ma non essendosi ancora chiusa la vita completa dell'obbligazione, ha da essere mantenuto in vita, sia per quell'emissione che per quelle che eventualmente seguissero, se la Giunta e il Consiglio le autorizzassero.
Spero di essere stato ragionevolmente chiaro su un problema complesso ma riprenderemo il tema dell'utilità di emissioni di BOR, alternative ad altre forme di finanziamento, in I Commissione, perché - ripeto variazioni apportate dal Governo nell'ambito dell'ultima Finanziaria fanno al momento ritenere agli uffici che le emissioni dei BOR come pure i BOC o i BOP (perché la problematica è identica a seconda che l'emettitore sia un Ente locale, Comune o Provincia) siano meno attraenti di quanto fossero in prima istanza rispetto alle ultime variazioni di norma fiscali.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro: quindi, non è alimentabile per decisione politica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Noi prendiamo atto della non possibilità di iscrivere alcun importo su questo capitolo. Quando si è annunciata l'operazione BOR, probabilmente si era trovata la possibilità di trovare dei fondi ben più consistenti, anche se attraverso questa forma. Ricordo che tutti gli Enti pubblici, e la Regione Piemonte in particolare, che voleva essere tra le prime ad adottare questa forma di finanziamento, intrapresero tale operazione. Ci siamo per accorti che non solo l'evoluzione legislativa, ma anche l'evoluzione del mercato (vedi inflazione) hanno fatto sì che tale voce non avesse più l'interesse che si poteva presupporre.
Bisognerebbe, anche in futuro, mantenere un atteggiamento di analisi più attenta perché, probabilmente, evoluzioni del tipo che abbiamo conosciuto, che ha illustrato lo stesso Assessore, e le scelte che hanno portato a questo tipo di situazione, erano prevedibili. Da parte del Governo centrale non c'è stata una politica che ha avuto risultati inattesi: è esattamente il frutto di quella politica che mirava a contenere l'inflazione e, per un certo periodo, il contenimento dei consumi attraverso una serie di misure che hanno permesso di raggiungere questo risultato. Non entro nel merito di queste politiche che hanno aspetti contraddittori; da un certo punto di vista hanno ottenuto il risultato sperato che era quello di ridurre l'inflazione, dall'altro, per il modo con cui il risultato è stato ottenuto, da parte nostra è soggetto a varie critiche. Resta il fatto che questo aspetto è positivo.
Credo che gli ulteriori sviluppi che si avranno, soprattutto con la nascita dell'Euro, con l'Italia che parteciperà fin dall'inizio a questo processo, faranno sì che il ricorso a questo strumento sarà sempre più dubbio. Pertanto, questo capitolo non solo è a zero adesso, ma probabilmente l'emissione di BOR è destinata a non avere alcun seguito. In futuro questo capitolo non avrà alcuna funzione, probabilmente ad un certo punto occorrerà cancellarlo.
Comunque credo che sia stato utile l'emendamento presentato anche per approfondire gli aspetti che possono sembrare banali, ma che invece sono importanti rispetto alle scelte macroeconomiche che avvengono nel Paese e nel modo in cui si riflettono nel funzionamento dei vari Enti, tra i quali il nostro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Credo abbia fatto bene l'Assessore a prevedere il capitolo con importo zero. Pur non intendendomi molto di BOR, di BOT o di BOC, credo che i cittadini, oltre ad avere un interesse all'acquisto di BOR, debbano anche avere fiducia in chi li emette. E' difficile pensare che un cittadino possa acquistare le obbligazioni emesse da un Ente di cui magari ha scarsa fiducia, oppure che in quel momento è traballante perché non riesce a risolvere problemi minimali di carattere politico. Tant'è vero che quando furono emessi i BOR vennero dipinti come una possibilità interessante da parte dei cittadini piemontesi di acquistare delle rendite che erano superiori ad altri titoli similari.
Voi acquistereste delle azioni emesse da una banca che è sull'orlo del fallimento, oppure da una banca che da sette mesi non è in grado di completare il suo Consiglio di amministrazione? Acquistereste delle azioni da una banca che, dopo che le è stato più volte chiesta qual è la sua linea programmatica, non è in grado di dirla? Voi andreste ad acquistare delle azioni da una banca che non sa risolvere i problemi minimali che all'interno del Consiglio di amministrazione qualcuno pone ai vertici della banca stessa? Io credo di no.
Voterò contro l'emendamento che i colleghi di Rifondazione Comunista hanno presentato. Credo che se lo zero non fosse un numero così perfetto intoccabile per dimostrare che è zero, si potrebbe addirittura scrivere meno uno o meno due, visto quello che si "respira" all'esterno di questa Regione nei confronti della Giunta regionale, non nell'attuabilità di quei pochi progetti che ci sono, ma nell'attuabilità del progetto politico che non viene mai definito! Assessore, questo è un capitolo certamente tecnico. Mi ero perso tutta la parte relativa alle entrate; adesso invece, grazie agli emendamenti che i colleghi della minoranza stanno presentando, ho avuto l'occasione di percepire l'entità delle entrate e delle uscite del bilancio regionale. La ringrazio veramente, Assessore, perché non potendo scrivere "meno un milione", lei ha scritto "zero". Lo zero in questo caso ci sta bene rappresenta esattamente la fiducia che i cittadini del Piemonte possono avere nel Presidente della Giunta regionale! Il Presidente della Giunta regionale, quando intervengo io, è sempre assente, ma non me ne dolgo più: è ormai un'abitudine consumata che non mi tocca.


Argomento:

Verifica del numero legale


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, posso chiedere la verifica del numero legale?



PRESIDENTE

Sì. Devo solo informare che nel frattempo è rientrato dal congedo l'Assessore Cavallera.



CAVALIERE Pasquale

Ecco, su questo punto, Presidente...



PRESIDENTE

Su questo punto io lascio la parola agli uffici.



CAVALIERE Pasquale

Su questo punto, Presidente, prima che lei lasci la parola agli uffici io vorrei dire qualcosa. L'altra volta avevamo stabilito, su richiesta della Consigliera Spagnuolo, che aveva richiesto un chiarimento su questo punto, se i congedi non dovessero valere per una sessione, quindi o sessione mattutina o sessione pomeridiana. L'Assessore Cavallera, che ci compiace quando è presente, però era presente questa mattina, è stato in congedo oggi pomeriggio...



CAVALLERA Ugo, Assessore regionale

No, ero in congedo questa mattina.



PRESIDENTE

Lasciamo che siano i tecnici a ricordare quello che abbiamo deciso. Non è che dobbiamo chiedere delle valutazioni agli uffici, dobbiamo solo chiedere di ricordare...



CAVALIERE Pasquale

No, Presidente, non c'è alcuna valutazione da fare, sono io che mi sono sbagliato nel senso che l'Assessore Cavallera questa mattina era in congedo. Mentre, se non fosse stato in congedo, la sua nuova versione non sarebbe stata valida.



PRESIDENTE

Noi andiamo sempre a verificare quello che abbiamo detto nel passato.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli procede all'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti n. 27 Consiglieri ed in congedo n. 8 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

Ritornando all'esame dell'emendamento n. 014), ha la parola il Consigliere Moro.



MORO Francesco

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, è in discussione in quest'aula un emendamento al capitolo 110 del bilancio di previsione 1998: "Maggiori entrate derivanti da titoli BOR e loro transazione".
Come diceva il Capogruppo di Rifondazione Comunista, vi è la necessità politica, di fronte ad una Giunta regionale non completa, monca, di avere un interlocutore vero per discutere anche in concreto del bilancio regionale di previsione 1998.
Di fronte a questa amara realtà, per fare il nostro dovere istituzionale come minoranza non ci resta che discutere del bilancio di previsione 1998 passo dopo passo, capitolo per capitolo, per avere un vero confronto politico, e a partire quindi dalle entrate. Questo sta avvenendo perché in effetti abbiamo discusso solo un numero esiguo di emendamenti proprio perché andiamo a discutere voce per voce.
Abbiamo anche preso atto del grave e rilevante errore di variazione al bilancio 1998 che è stato evidenziato dalla minoranza alla ricerca risolutiva di un bilancio che a me pare lungi dall'essere preso nella dovuta considerazione.
Il capitolo 110 del bilancio di previsione è stato giustamente definito dall'Assessore al bilancio un capitolo tecnico perché si tratta di transizioni di BOT da banca a banca, che non porta risultati concreti per le entrate della Regione Piemonte, per cui non credo che possa avere una certa rilevanza.
La stessa presenza italiana in Europa, ormai certa, e le stesse politiche dell'Euro, anche per il Piemonte non danno un futuro.
Penso che questo capitolo debba in futuro essere eliminato perché è tecnico e non approda ad alcun tipo di risultato di cui, invece, in questo momento il Piemonte ha bisogno: soprattutto di entrate che vadano a coprire le drammatiche emergenze che poco fa abbiamo trattato in relazione alla sanità, ma che possono essere allargate al turismo, alla montagna, al socio assistenziale, all'ambiente.
Abbiamo bisogno di prendere atto di una diversa ristrutturazione del bilancio per poi avere davvero la possibilità di accedere ad altre entrate che diano un risultato diverso al bilancio di previsione 1998 della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Qual è l'avviso della Giunta?



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

La Giunta è contraria.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

A fronte del dibattito che si è svolto, e condividendo le considerazioni di altri che sono intervenuti sul nostro emendamento ritiriamo l'emendamento perché concrete possibilità nella prossima fase di vedere nuove emissioni di BOR non ce ne sono, sono improbabili. Non dico impossibili, ma sono improbabili.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 014) è pertanto ritirato.
015) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 120 è implementato di L. 1.000.000, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Richiesta di notizie in merito alle dimissioni di un membro del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia Turistica Regionale (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Ho chiesto la parola perché cinque ore fa avevamo chiesto al Presidente...



PRESIDENTE

C'è ancora un attimo di tempo, perché sono solo le 18,40.



CAVALIERE Pasquale

Sì, ma non è che alle 19,45 esaminiamo gli ordini del giorno! Presidente, non credo che ci sia dibattito sulla questione; dica il Presidente se gli risulta o no questo, perché è importante, noi dobbiamo diramare i nostri giudizi.



PRESIDENTE

Non essendoci discussione, se la comunicazione la fa un po' più in là può avere ulteriori informazioni. Non le ho detto un minuto prima delle 19,45, facciamola verso le 19,15.
Mi permetto di insistere perché, avendo chiesto al Presidente quali notizie aveva, ho motivo di ritenere che magari alle 19,15 abbia notizie ulteriori.



CAVALIERE Pasquale

Ho motivo di ritenere che il Presidente le abbia già le notizie. Le assicuro, lo guardi!



PRESIDENTE

Se il Presidente ritiene di parlare adesso...



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Non ho ancora a mie mani alcun atto ufficiale che possa comprovare questa richiesta di dimissioni. Sono a conoscenza che esiste questa volontà; potrò chiaramente rappresentare l'ufficialità di questo fatto nel momento in cui avrò il documento a mie mani.



PRESIDENTE

Chiede di intervenire il Consigliere Cavaliere.
Avevamo detto che non ci sarebbe stata discussione, però.
Prego, Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, le ho detto che supponevo che non ci sarebbe stato dibattito perché pensavo che la notizia fosse infondata. Vedo invece che è una notizia fondata.
Il Presidente ha confermato che, pur non avendo ancora alcuna richiesta ufficiale, vi è questa manifestazione di volontà; credo che lei dovrà nella giornata di domani, dirci cosa intende fare sull'Agenzia regionale perché se il rappresentante dei privati si è dimesso, così come ora possiamo dire con assoluta certezza, i privati fanno quell'inserzione sui giornali, la situazione è grave. A questo punto, nel Consorzio non ci sono più i privati!



PRESIDENTE

Ha detto che doveva fare una domanda.



CAVALIERE Pasquale

La domanda è implicita: se domani ritiene di svolgere una comunicazione su cosa intende fare in merito all'Agenzia.



PRESIDENTE

La ringrazio della domanda.



(La Consigliera Ferrero chiede di intervenire)



PRESIDENTE

In merito a questo argomento non c'è discussione.
Torniamo all'emendamento n. 015).



PRESIDENTE

SPAGNUOLO Carla (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non ho capito perché non ha dato la parola a Caterina Ferrero.



PRESIDENTE

Ho chiesto se era sullo stesso argomento, perché se do la parola ad un Consigliere, dobbiamo iniziare il dibattito. Mi ha fatto cenno di sì pertanto sullo stesso argomento non interveniamo.



PRESIDENTE

FERRERO (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, io non volevo entrare nel merito, ma sulla procedura adottata dal collega Cavaliere. Se le interessa gliela dico, altrimenti la tengo per me.



PRESIDENTE

In mancanza di questo documento, ritengo...



PRESIDENTE

SPAGNUOLO Carla (fuori microfono)



PRESIDENTE

Una domanda.



PRESIDENTE

Su quell'argomento?



SPAGNUOLO Carla

Mezzo minuto, l'altro mezzo lo do a Caterina Ferrero.
Mi associo a quello che dice il collega Cavaliere, nel senso che noi abbiamo l'esigenza di conoscere, rispetto a questa questione, a seguito delle scarne considerazioni fatte dal Presidente della Giunta regionale, ma a tempi brevissimi nella giornata di domani o lunedì, quali sono le determinazioni, perché - ripeto - c'è proprio un momento di fortissima criticità intorno a questo strumento che ci siamo dati. Volevo semplicemente associarmi quando il Presidente abbia tutti gli elementi.
Collega Ferrero, se vuole intervenire...



PRESIDENTE

No, abbiate pazienza, torniamo all'emendamento n. 015).


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

In merito all'emendamento n. 015) ha la parola l'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

A proposito dell'emendamento sul capitolo 120, visto il successo ottenuto sulla spiegazione tecnica al capitolo 110, questa volta la anteporrei augurandomi che l'esito sia lo stesso.
Il capitolo 120, insieme all'analogo capitolo 200, derivano dalla legge n. 281/70 che ha esaurito la sua funzione di trasferimenti di fondi statali alle Regioni (la parte 120, che è oggetto di questo emendamento, come fondo comune; invece il gemello capitolo 200 come fondo di sviluppo).
La legge n. 281/70 ha esaurito le sue funzioni e quindi non trasferirà più fondi a questo scopo. In tal senso non è emendabile, ma abbiamo mantenuto in vita i capitoli, almeno ancora per questa fase, mentre in assestamento tecnico li toglieremo tutti e due perché il capitolo 200 ancora nel 1997 consentì il trasferimento e l'impegno di 9 miliardi di fondi statali derivanti dall'applicazione di questa legge. Essendo una legge - se mi si passa il termine - "finita" nelle sue finalità, manteniamo il capitolo ancora in questa fase, ma come trasferimento di fondi statali non ha più le finalità che la legge n. 281 si proponeva e quindi in tal senso ha poco significato tecnico l'emendamento in entrata. Motivi differenti, ma conclusioni simili a quanto ho sostenuto a proposito del capitolo 110. In tal senso, mi sono permesso di anticipare il commento tecnico rispetto alle illustrazioni dei presentatori.



PRESIDENTE

La spiegazione dell'Assessore ha portato qualche contributo? La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Credo che su questo capitolo di entrate si possa ragionare anche sulla politica delle spese. Per quanto riguarda le spese, l'Agenzia regionale per il turismo ha speso cifre consistenti senza alcun indirizzo regionale.
Credo che le dimissioni di un membro del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia regionale per il turismo siano un fatto positivo, perché ci permetteranno di discutere del problema in tempi più veloci di quanto forse riteneva il Presidente della Giunta regionale. Speriamo in un azzeramento immediato dell'intero Consiglio di amministrazione e in una discussione trasparente in quest'aula sul "cosa fare", in modo che non vengano compiute scelte non trasparenti quali quelle fatte fino ad ora - che forse il collega Racchelli ha condiviso - le quali ci portano a considerare sbagliato quanto fatto dall'Agenzia regionale per il turismo finora.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

A seguito dell'illustrazione dell'Assessore di questo capitolo di bilancio credo opportuna qualche considerazione relativa al turismo.
Dopo la proposta di enoteca a Palazzo Madama - bellissima proposta! dopo la proposta dell'Agenzia regionale a Buenos Aires - bellissima proposta! - credo che il dibattito svoltosi in aula e quanto detto relativamente all'Agenzia regionale per il turismo non poteva che provocare una reazione da parte di qualche componente del Consiglio di amministrazione che personalmente spero - anzi, ne sono convinto finalizzata, in qualche maniera, a puntualizzare che l'ATR così com'è non va! La reazione è pervenuta da parte di privati; questo aspetto, come dice il Consigliere Cavaliere, è fatto positivo.
La vicenda non può chiudersi soltanto con una presa d'atto delle dimissioni, ma con una messa in discussione complessiva del ruolo dell'ATR.
Se domani il Presidente vorrà intervenire su questo tema, l'intervento non potrà limitarsi a dire "Ho ricevuto la comunicazione..."; occorrerà tentare uno sforzo di carattere politico per dire come queste "criticità" che ormai fanno parte del linguaggio diffuso in questo Consiglio, verranno affrontate.
Dopo la criticità della Giunta, stiamo passando alle criticità dell'Agenzia: c'è una dose di criticità, alta e bassa, a seconda dei momenti, sempre più diffusa.
Domani, probabilmente, qualcosa bisognerà dire. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, prendo atto delle dichiarazioni dell'Assessore, anche se mi sembra che non si sia in situazione analoga al caso precedente. La sorte del capitolo esaminato in precedenza dipenderà dalla legge e dalle opportunità; può anche darsi che si creino le condizioni per cui si possa attivare. Nel caso in esame adesso mi pare invece che il denaro pervenuto finora non ci sarà più. Si tratterà di uno dei capitoli da tagliare e ripulire per permettere anche una più facile lettura a noi Consiglieri.
Credo che non ci sia nulla da aggiungere e che non abbia più senso l'emendamento che abbiamo presentato, poiché non ci eravamo resi conto che si trattava di un capitolo iscritto per memoria.
Trarremo le conseguenze al momento del voto, con il ritiro dell'emendamento.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Richiesta di notizie in merito alle dimissioni di un membro del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia Turistica Regionale (seguito)


PRESIDENTE

Chiede di intervenire il Consigliere Racchelli; ne ha facoltà.



RACCHELLI Ettore

Apprezzo gli sforzi del Consigliere Cavaliere...



PRESIDENTE

Lei interviene a che titolo?



RACCHELLI Ettore

Se lei fosse attento, capirebbe!



PRESIDENTE

Io sono attento: lei stava telefonando, quindi non era nelle condizioni di migliore attenzione.
Intende intervenire sull'emendamento o per fatto personale?



RACCHELLI Ettore

Per fatto personale.



PRESIDENTE

In tal caso, interverrà dopo, a conclusione dell'esame dell'emendamento.
Il Gruppo di Rifondazione Comunista ha comunicato il ritiro dell'emendamento.
La parola al Consigliere Racchelli per fatto personale.



RACCHELLI Ettore

La ringrazio molto, signor Presidente.
Nonostante gli sforzi del Consigliere Cavaliere, che mi ha chiamato con un nomignolo che mi è sfuggito...



RACCHELLI Ettore

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore

Ho detto che eri d'accordo con quella politica del turismo.



RACCHELLI Ettore

No. Hai detto un'altra cosa, che adesso mi sfugge. Consulterò lo stenoscritto.
Volevo rassicurare il Consigliere Cavaliere che quando il Presidente ci comunicherà le eventuali dimissioni - che io auspico - del signor Chiabrera, interverrò ed esprimerò il mio pensiero relativo a quanto si vorrebbe discutere adesso. In questo momento, a mio avviso, non è il caso.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998/2000" (seguito)


PRESIDENTE

L'emendamento n. 015) è pertanto ritirato.
016) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 130 è implementato di L. 1.000.000, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, questo capitolo, su cui abbiamo chiesto un incremento di un milione, fa riferimento alla quota del fondo comune della Regione destinata alla copertura del disavanzo degli oneri delle aziende di trasporto pubblico di persone.
Considerato che in II Commissione molte delle osservazioni che avevamo posto, in particolare in riferimento ai capitoli azzerati, non hanno avuto a nostro parere, un approfondimento, abbiamo ritenuto opportuno, a questo punto del dibattito, sollecitare una discussione e chiedere delle spiegazioni rispetto a questo capitolo.
Nei nostri prossimi interventi avremo modo di spiegare le motivazioni che ci hanno portato alla presentazione di questo emendamento relativo alle aziende di trasporto pubblico di persone. Si tratta di una questione importante che sarà poi affrontata dalla II Commissione, quando ci sarà la presentazione di una legge regionale e quindi finalmente si avvierà una discussione approfondita sul tema del trasporto pubblico di persone.
Noi lo riteniamo uno degli aspetti fondamentali sui quali si pu presentare un investimento forte della Regione in una certa direzione, non solo per la salvaguardia del servizio pubblico, ma per una vera riqualificazione, diversa da quella finora intrapresa. Sostanzialmente, una posizione che non sia passiva, ma che possa introdurre anche dei percorsi di riqualificazione dei trasporti rivolti alle persone, in grado di assicurare degli elementi di qualità per rispondere alle esigenze attuali dei cittadini.
Questo capitolo, come molti altri, è azzerato, per cui oltre a sollecitare l'Assessore a dare una spiegazione rispetto a questo azzeramento, noi volevamo porre all'attenzione del Consiglio un tema che riteniamo importante.



PRESIDENTE

Ha facoltà di replicare l'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Rispondo volentieri alla sollecitazione della Consigliera Simonetti dicendo che - come recita il titolo del capitolo 130 - erano fondi statali specificamente indirizzati alla Regione per la copertura del deficit del trasporto pubblico: circa 429 miliardi che poi trovate in uscita a pagina 97 nel capitolo 14330. Ho detto "erano", perché non lo sono più, in quanto questo capitolo è stato sostituito come finalità da quello successivo, che è quello relativo all'accisa sulla benzina. Quindi, è una parte dei trasferimenti sulla parte dell'accisa sulla benzina, che ha la stessa finalità. Per cui fino all'esercizio precedente (1997) i 429 miliardi di fondi statali trasferiti su questo capitolo specifico e con quella finalità che poi verrà integrata, come giustamente diceva la Consigliera Simonetti quando la legge regionale, che credo sia in II Commissione, diventerà tale e che vede già una copertura nel capitolo 15910 per la parte di competenza di fondi regionali, questa parte oggi viene finanziata, come fondi statali utilizzando una componente dei capitoli successivi derivanti dall'accisa sulla benzina. Quindi è zero, rimane a zero come ingresso, ma esistendo ancora pendenze di competenza sui trasferimenti degli anni precedenti tra Ministero e Regione, è mantenuto per memoria qualora dalle risultanze di queste pendenze nascessero degli ingressi o delle quote. L'abbiamo mantenuto aperto solo per questo motivo, altrimenti è un capitolo che non avrà più ingressi, perché è stato sostituito per legge dall'utilizzo dei capitoli successivi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea per dichiarazione di voto.



PAPANDREA Rocco

Quanto dice l'Assessore, da una parte permette di capire che ci troviamo di fronte ad un nuovo capitolo che in un certo tempo è destinato a scomparire, e che quindi il nostro emendamento su questa voce non ha molto senso, dall'altra però mi preoccupa per le considerazioni fatte, perché ci ha detto "d'ora in poi quel tipo di fondi si trovano sul capitolo successivo".



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sono tre anni che è cosi. Questo è l'ultimo anno.



PAPANDREA Rocco

E' così? Lei parlava di 429 miliardi, quindi 429 miliardi di tre anni fa...



(Commenti dell'Assessore Burzi)



PAPANDREA Rocco

Però già una parte dei 641 miliardi che avevamo era destinata a questo.
Se quei 429 miliardi si scaricavano su un capitolo che aumentava solo di 28 miliardi sarebbe stato molto preoccupante; se invece già precedentemente era così, la riflessione che stavo per fare non ha più senso, quindi la termino e l'emendamento su questo capitolo viene ritirato.
Voglio però aggiungere una considerazione. Vorrei capire - magari questo lo discuteremo successivamente, perché l'Assessore è già intervenuto e non può farlo nuovamente - se anche nel caso dell'accisa sulla benzina si verificano fenomeni di evasione come quelli riferiti ieri a proposito della tassa auto. Sarebbe interessante avere un'informazione in merito, perch sull'insieme delle tasse e delle imposte che sono di competenza regionale io credo che almeno in fase di discussione di bilancio sarebbe utile avere un'idea di quanto ammonta l'evasione fiscale per la parte che ci compete.
E' importante per il Consiglio avere un'informazione del genere per capire come intervenire su questo fenomeno.
Per quanto riguarda nello specifico il capitolo, a questo punto non essendo emendabile, l'emendamento dal mio punto di vista decade, a meno che altri firmatari non la pensino diversamente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Signor Presidente, l'emendamento al capitolo 130 del bilancio di previsione 1998 della Regione Piemonte, presentato dal nostro Gruppo, dal quale mi dissocio, riguarda la quota del fondo comune della Regione Piemonte. Non essendo la Giunta regionale un interlocutore vero per discutere in concreto il bilancio regionale di previsione 1998 (argomento che noi abbiamo più volte sostenuto in questo dibattito) non ci resta che discutere capitolo per capitolo e passo dopo passo, per sensibilizzare quest'aula riguardo alle esigenze del Piemonte. E' nostra intenzione sensibilizzare maggiormente l'esecutivo regionale e la maggioranza a cambiare atteggiamento riguardo all'accoglimento degli eventuali successivi emendamenti, in quanto riteniamo ci debba essere una partecipazione diversa, soprattutto un ascolto diverso. Mi dissocio anche perché questo bilancio di previsione 1998 del Piemonte è in più parti a quota zero e non dà garanzie per entrare nel merito delle entrate e per affrontare le gravissime emergenze e priorità del Piemonte, a partire dal lavoro, dalla salute, dalla sanità, dall'ambiente, tutte tematiche che noi ovviamente rimarcheremo nei nostri successivi emendamenti.
Questo bilancio è in più parti a quota zero, e non credo che questo sia un elemento qualificante e, soprattutto, non assicura le premesse per approdare ad un bilancio regionale che qualifichi la Regione Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Ancora una volta arricchisco le mie conoscenze, e oggi imparo che il disavanzo degli oneri delle aziende di trasporto pubblico di persone viene incamerato attraverso il capitolo 135: "Partecipazione regionale al gettito dell'accisa sulla benzina".
Sarebbe interessante sapere qual è la quota parte di questo capitolo lei ha detto che vengono incamerati nel capitolo successivo ma, all'interno di questi 679 milioni di previsioni di competenza dell'anno 1998, a quanto ammonta la quota che era incamerata fino a tre o quattro anni fa? Ricordo bene questo particolare perché avevo posto molta attenzione ai capitoli delle entrate, però la mia memoria non mi porta a ricordare le cifre che venivano incamerate e poi distribuite per le motivazioni di cui sopra.
Rispetto ai 779 milioni di previsione di competenza, cioè, quanto incide (ma lo chiederò meglio dopo, Presidente, perché su questo tema avrò modo magari sul capitolo successivo, di fare ancora un ulteriore intervento)? Chiedo questo perché, in proporzione all'intervento che tempo fa si prevedeva sul capitolo 130, e che oggi - lei mi dirà - incide in percentuale sul capitolo successivo di tot, si può facilmente capire qual è il disavanzo degli oneri dell'azienda di trasporti pubblici di persone.
Su questo tema, se i Consiglieri di minoranza volessero perdere del tempo e fare dell'ostruzionismo - come qualcuno pensa che noi facciamo basterebbe chiedere all'Assessore ai trasporti quant'è il disavanzo dei trasporti pubblici. Noi non lo vogliamo fare; vogliamo solo limitarci attraverso domande specifiche, alla conoscenza più esatta del nostro bilancio regionale, perché non si è mai dibattuto - devo dire - negli anni sui capitoli delle entrate. Attraverso la conoscenza più precisa dei capitoli delle entrate attiviamo quasi una sorta di formazione per Consiglieri regionali che domani mattina potrebbero accedere ai banchi della Giunta. E' una formazione professionale importantissima e determinante, perché magari, per nominare il dodicesimo Assessore, si sta aspettando che sia completata questa formazione professionale sul bilancio.
Se attendiamo che sia completata questa formazione consiliare sul bilancio vi dico che certamente il nuovo Assessore che verrà nominato ne uscirà davvero ben formato. Questa formazione forse durerà qualche mese.
Nel 1995 c'era il "nuovismo" della politica, ma oggi, dopo tre anni, è giusto che si faccia un esame propedeutico all'attività consiliare, di modo che io stesso, per primo, possa accedere a tutte le nozioni del bilancio per poter eventualmente contestare - qualora l'Assessore al bilancio dicesse che inserisce dei capitoli a zero per poi attuare in seguito altre soluzioni - all'Assessore al bilancio quello che sta facendo.
Credo che sia assolutamente importante per tutti i Consiglieri, in particolare quelli di maggioranza, che aspirano a fare gli Assessori e a coprire quel posto vacante di Assessore, che quel posto venga coperto per la buona riuscita della discussione sul bilancio che noi stiamo facendo in questo momento.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 016) è pertanto ritirato.
017) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 135 è implementato di L. 5 miliardi, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

L'illustrazione in parte è fatta, perché riguarda il medesimo problema.
Abbiamo appurato dal dibattito come questo capitolo abbia delle finalità prevalenti, che sono quelle di coprire il disavanzo delle aziende di trasporto pubblico di persone. Sappiamo come su questo problema ci sia una forte tensione in Regione, perché costantemente c'è una carenza di fondi rispetto alle richieste (emergono anche esigenze di tagli e di contenimento della spesa). Abbiamo discusso, soprattutto per quanto riguarda le piccole località, di come questo si traduca a volte in tagli di linee, ma soprattutto c'è un taglio del numero di corse, quindi il problema è importante.
Da questo punto di vista, con il nostro emendamento, come già avevo detto nel precedente intervento, sarebbe interessante capire se, con l'accisa sulla benzina, effettivamente si ottiene tutto quello che è possibile ottenere, altrimenti non solo il nostro emendamento ha il senso di segnalare un problema, ma se emerge che il fenomeno è ben superiore al milione, credo che - come ho già detto nel mio intervento precedente sarebbe interessante individuare dei percorsi che permettano alla Regione di introitare quanto effettivamente le è dovuto e non delle quote minori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Non ripeto il discorso che ho fatto prima; aspetto che l'Assessore ci dia una risposta.
Rispetto però a questo capitolo nello specifico, ritengo di dover chiedere - poi mi riservo nella dichiarazione di voto l'intervento più compiuto - se anche questo capitolo, nelle previsioni di competenza del 1998, è frutto, per quanto riguarda l'accisa sulla benzina, di un monitoraggio ben preciso o se è una previsione ipotetica, che permette o meno di ricevere un emendamento come quello proposto dai colleghi di Rifondazione Comunista. Infatti, anche su questo capitolo sarebbe opportuno fare un discorso simile, a mio modo di vedere, a quello fatto sul "bollo auto".
E' stato sostanzialmente rivoluzionato il parco auto dei piemontesi (non solo quello della Regione Piemonte, ma dei piemontesi in generale).
Sarebbe quindi interessante, rispetto al rinnovo del parco auto, capire se la quantità di benzina che viene consumata da parte dei piemontesi sia superiore o minore a quella che si consumava prima che si rinnovasse il parco auto.
Personalmente, ero convinto che il consumo di benzina fosse inferiore ma vedo che nelle competenze di previsione per il 1998 sono iscritti a bilancio alcuni miliardi in più rispetto a quelli dell'anno precedente.
Devo presumere allora che le auto che sono state vendute, quindi si tratta di nuove automobili, consumino più di quelle vecchie - ipotizzo, poi lei Assessore, mi correggerà. Ma se così è e considerato il fatto che ci è stato detto prima che il capitolo 130 già da qualche anno - ricordo bene che quattro anni fa già c'era questa impostazione - viene inserito nelle entrate sul capitolo 135, vuol dire che i piemontesi, per consumare di più viaggiano di più. E se viaggiano di più, vuol dire che fanno turismo.
Assessore, vede che anche questo capitolo ha un'importanza determinante sul piano turistico, perché chi viaggia produce turismo.
Tuttavia, il turismo non è solo lo spostamento di piemontesi all'interno della nostra Regione, ma è anche flusso di cittadini provenienti da altre Regioni italiane o da altri Stati. Chiudo subito questo discorso. Ma l'ho richiamato perché - Consigliera Ferrero - in fondo anche non volendo, il Presidente le dà la parola quando lei alza la mano.
Secondo quel detto che si è citato ieri - "O me la dà o me la prendo" - uno se la può prendere su capitoli diversi. Mi riferisco ovviamente alla parola.
Bando comunque all'ilarità. Concludo dicendo che aspetto, sul serio, la risposta che avevo chiesto sul capitolo precedente: è interessante, perch sulle uscite il disavanzo per i trasporti pubblici lo troveremo da qualche parte.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Come avevo detto nell'intervento precedente, l'uscita dei fondi destinati a parziale recupero del deficit dei trasporti pubblici la trovate a pagina 97, al capitolo 14330, dove verificherete che quest'anno sono destinati 429 miliardi che derivano dal capitolo 135. Questa cifra, che è identica a quella della previsione del 1997, è anche simile a quella che occhio e croce - è destinata per coprire circa il 40% del deficit complessivo.
Devo anche dire, per completezza, che il capitolo 135 deve essere letto insieme al capitolo 201 che si riferisce anch'esso alla legge n. 549 del 28/12/1995. Quindi, il maggior gettito su questo capitolo (circa 30 miliardi), derivante dal riparto nazionale dell'accisa sulla benzina, di competenza regionale, ma che viene gestito centralmente - ahimé! - va ormai da alcuni anni a compensarsi con una ben più che maggiore riduzione sui trasferimenti del fondo perequativo.
Come i colleghi ricorderanno, partii nel lontano novembre 1997 sul disegno di legge n. 371 dicendo che, in conseguenza della Finanziaria 1996 c'era un minor gettito di circa 51 miliardi: questi 51 miliardi oggi li ritrovate puntualmente facendo il paragone tra il maggior gettito, il maggior trasferimento del capitolo 135 e il minor trasferimento sulla stessa legge, sulla stessa voce per quanto attiene al fondo perequativo del capitolo 201. Quindi, qui non c'è evasione o, perlomeno, non nel senso e nella logica di quando parlai di "bollo auto".
Tra l'altro, auspicavo anche un intervento più diretto delle Regioni e quindi, con un intervento più diretto, una maggiore capacità di controllo di gestione e di accorciamento dei tempi delle verifiche. In questo caso non credo che ci sia evasione perché sul consumo complessivo, ripartizioni diverse di questi fondi vanno evidentemente gestite nel colloquio tra Regioni e Stato centrale sui due capitoli, che entrambi costituiscono entrate significative, libere nella definizione tecnica, ma non libere basta solo la spiegazione a definirlo - nella sostanza del rapporto Regioni Stato centrale.
Pertanto, il parere della Giunta dal punto di vista tecnico è di non emendabilità di questo capitolo per ragioni simili, anche se diverse nella natura, da quelle esposte su alcuni capitoli precedenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro per dichiarazione di voto.



MORO Francesco

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, l'emendamento al capitolo 135 del bilancio di previsione 1998 della Regione Piemonte riguarda le entrate maggiori sulla benzina.
Alcune argomentazioni sono già state portate dal Consigliere Papandrea.
Io intendo sottolineare che queste maggiori entrate finanziarie, alla pari di quelle relative al "bollo auto", possono portare ad avere in questo bilancio di previsione più entrate per fronteggiare le vere emergenze del Piemonte, a partire dal lavoro e dalla sanità.
Oggi abbiamo parlato ampiamente, nei precedenti nostri emendamenti della validità di avere maggiori entrate per fronteggiare una tematica importante come quella della cura Di Bella, ma ci sono altre questioni importanti come il socio-assistenziale, l'ambiente, il turismo l'agricoltura. Tra l'altro, ci sono stati ingenti danni a seguito delle ultime calamità, quindi ci sono esigenze di maggiori entrate.
La discussione di questo emendamento, come di tutti gli altri al bilancio 1998, consente di verificare, capitolo per capitolo, i dovuti accorgimenti e propone idee per un nuovo ed organico bilancio per l'anno 1998.
Io dico che finalmente si discute in questo Consiglio di bilancio e spero che la maggioranza e l'esecutivo di questa Regione prendano atto delle difficoltà e delle emergenze e si impegnino nei prossimi giorni anche a tenere conto del fatto che esiste una minoranza che è in grado di fronteggiare.
A conclusione del mio breve intervento, ritengo comunque, a nome del Gruppo, anche per la non rilevanza di questo nostro emendamento e dei successivi al capitolo 135, di ritirarli.



PRESIDENTE

D'accordo.
Si intendono pertanto ritirati gli emendamenti n. 017), n. 018), n. 019) n. 020) e n. 021) relativi al capitolo 135.
022) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: il capitolo 140 è implementato di L. 3 miliardi, mediante un incremento di pari entità del capitolo 15950.
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

L'oggetto di questo emendamento è il gettito derivante dal tributo speciale per il deposito nelle discariche dei rifiuti solidi urbani.
Sarebbe importante capire la possibilità di incrementare questo tipo di voce che ha a che fare con il problema dell'emergenza rifiuti, che permane all'interno della nostra regione.
Il fatto di poter accedere ad una quantità maggiore di fondi pu permettere una politica nel merito di cui discuteremo successivamente quando ci troveremo ad affrontare quel tipo di problematiche e quel tipo di emergenza, sapendo che, ancora nelle ultime settimane, abbiamo più volte dovuto affrontare la discussione con soggetti che venivano a porre il problema di apertura di discariche, mentre invece il problema sarebbe di poter impostare una politica seria di eliminazione, di riduzione dei rifiuti, di modo che le discariche vengano superate, ma anche altre forme di riciclo e di eliminazione dei rifiuti vengano eliminate.
Credo che anche il Piano regionale sui rifiuti preveda in parte una politica tesa all'eliminazione e alla riduzione della quantità di rifiuti creati. E' chiaro che però per fare quello, soprattutto per poter intervenire sulla preselezione, su una serie di tecniche che permettono concretamente di ridurli, occorrono fondi ben più consistenti di quanti ne abbiamo avuti finora.
L'emendamento tende a sottolineare, da una parte, questo tipo di esigenze e, dall'altra, ad individuare se attraverso questo tipo di sollecitazione esiste un'emendabilità sulle entrate da parte di questa voce.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Se si iniziasse a discutere veramente questo capitolo delle entrate, la discussione ci porterebbe molto lontano. Il tema è estremamente importante per le politiche della nostra Regione. Mi riserverò di discuterlo nei capitoli delle uscite. Certo è che, con l'aumento di produzione di rifiuti mi sembra, se questa è soltanto una presunzione, che presumere le stesse entrate dell'anno scorso sia veramente insufficiente, ma mi collego rispetto a tutto questo totale di categoria.
Il totale di categoria che viene dopo, che credo non possa essere emendato, ci dà una previsione di competenza inferiore nelle entrate di qualche miliardo a quella del 1997. Credo che almeno una previsione che sia pari a quella del 1997 si sarebbe potuta ipotizzare, perché sulle imposte sulla produzione e sui consumi credo che sia difficile ipotizzare entrate globalmente inferiori a quelle dell'anno 1997. Ci saranno dei motivi particolari, ci sarà una filosofia particolare, ci sarà la doverosa concretezza di non sbilanciarsi troppo rispetto alle presunzioni delle entrate, ma il non sbilanciarsi troppo rispetto alle presunzioni delle entrate, Assessore e Giunta, mi sembra un po' eccessivo se non si presumono entrate almeno come quelle dell'anno precedente. Qui veramente avremo un parametro sul quale, se non ci sono delle grosse motivazioni, per cui è saltato tutto un intervento rispetto alle problematiche delle entrate dovremo avere i totali dei capitoli almeno uguali a quelli dell'anno precedente, altrimenti in questo si dimostra - magari giustamente un'estremizzazione della logica del contenimento delle entrate, del non gonfiare il bilancio.
Io sono d'accordo, il bilancio non deve essere gonfiato e forse la politica giusta è proprio questa. Tuttavia, Assessore, prevedendo delle entrate inferiori a quelle del 1997, che poi comportano delle restrizioni sulle uscite, secondo me, si corre il rischio, se non ci sono delle motivazioni chiare, che non siano realistiche.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

La Giunta è contraria all'incremento proposto dall'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro per dichiarazione di voto.



MORO Francesco

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, il nostro emendamento al capitolo 140 del bilancio di previsione 1998 riguarda, com'è stato illustrato, l'incremento di entrate per fronteggiare il problema emergenza rifiuti.
Accedere a maggiori fondi per fronteggiare questa difficilissima emergenza ambientale - discariche, inceneritori, ecc. - porterebbe ad una lunghissima discussione. Comunque sia, il capitolo sarà oggetto di successivi emendamenti.
Il Piemonte è pieno di siti ad alto rischio ambientale, compresi, tra l'altro, nel Piano regionale dei rifiuti. L'Alessandrino, poi, vive in questi momenti una vera emergenza (cito solo Boscomarengo e Castelceriolo).
Occorrono quindi maggiori entrate per fronteggiare l'emergenza e soprattutto, la bonifica.
Vi sarà sicuramente modo di intervenire successivamente e di sentire l'Assessore Cavallera, competente in materia, per procedere a discutere eventuali emergenze ambientali che, ripeto, sono molteplici e oggetto di grave preoccupazione per le popolazioni interessate, che, ovviamente, con maggiori entrate a bilancio, potrebbero vedere in parte risolti i loro problemi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, intervengo per dichiarazione di voto.
Voterò a favore dell'emendamento, esattamente per i motivi che ho detto prima. Capisco che può trattarsi di questione tecnica, e che possono esserci molte questioni in risposta alla domanda che ho posto in precedenza, però, in questo momento, per motivi che non conosco, non ho ricevuto alcuna risposta generale su tutto il titolo di categoria. Credo che su altri titoli di categoria delle entrate avremo modo di proporre la stessa domanda di carattere generale. Chiederei, per conoscenza mia personale, per formazione consiliare, per poter un domani aspirare a ricoprire il posto di Assessore al bilancio, che nel futuro, su altri titoli di categoria l'Assessore al bilancio, anche in via breve (fuori, nei corridoi) mi dicesse quali sono le motivazioni, che a me appaiono non giustificabili, di una previsione di competenza per il 1998 inferiore a quella del 1997. Questo è quanto, senza alcuna polemica. Mi aspetto delle giustificazioni tecniche, che mi permetteranno di dire all'Assessore, come ho già detto questa mattina: "Grazie della risposta: non so più cosa dire" poiché le mie conoscenze sul bilancio devono ancora essere acquisite e migliorate.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, su questo emendamento forse avremmo dovuto sentire anche la posizione dell'Assessore Cavallera e non soltanto quella dell'Assessore al bilancio.
Faccio mie tutte le considerazioni di carattere generale che ha presentato il collega Montabone, su entrate che non vengono presentate almeno ai livelli dello scorso anno. Pertanto, ci si trova con situazioni di pesante difficoltà. L'Assessore Burzi ha dato delle risposte; queste ultime, però, non dovrebbero essere univoche, perché avremmo dovuto essere messi nella condizione di comprendere quella che è stata la filosofia di governo della Giunta, che non si è assolutamente sviluppata. Questo in via generale.
Sulla questione specifica dell'emendamento in esame, a differenza degli altri colleghi che lo hanno presentato, mi asterrò. In via teorica l'emendamento è giusto: si dovrebbero raccogliere più esborsi da questo tipo di interventi, assolutamente indispensabili e necessari per il Piemonte. Va detto, tuttavia, che prevedere maggiori entrate in questo settore, anche in relazione al nostro livello di conoscenza del comparto ambiente/discariche in Piemonte, può considerarsi abbastanza complesso.
Probabilmente, quando si arriverà a regime, questa situazione potrà essere affrontata in questi termini. Adesso possiamo dire che teoricamente la strada da seguire è quella, ma che praticamente sarà difficile poterla prevedere in incremento per i vari motivi che conosciamo e leggiamo.
Lo stesso Assessore, recentissimamente, forse proprio nel dibattito della I Commissione consiliare, ci illustrava tutta la problematica dei ricorsi al TAR, degli appelli al Consiglio di Stato su tutta la gamma più vasta degli impianti, dai più modesti ai più complessi, che fa sì che noi siamo sempre in carenza organizzativa. In tal senso, evidentemente, anche la possibilità di introito rimane ridotta, ma cosa occorrerà potenziare? Il nostro punto di vista lo abbiamo presentato in un nostro emendamento (mi sembra che l'emendamento presentato dalla Giunta lo abbia accolto in parte): tutti gli incentivi possibili alla raccolta differenziata. Oggi forse, possiamo andare in quella direzione: gli incrementi potrebbero arrivare.
E' per questa ragione, considerando positivo dal punto di vista teorico l'obiettivo finale dell'emendamento presentato dai colleghi di Rifondazione Comunista, non ancora praticabile in assenza di progetti ed opere concrete che noi, invece, ci asterremo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Credo di essere d'accordo con la collega Spagnuolo; tutta l'impostazione della legislazione regionale e nazionale e della pianificazione tende a ridurre i rifiuti che vanno a discarica nonché il rifiuto "tal quale", che va negli ipotetici inceneritori. In prospettiva dal punto di vista funzionale, programmiamo la riduzione della base imponibile. Le azioni intraprese dall'Assessorato, con la Guardia di Finanza, coordinata insieme agli altri organi di polizia, hanno accertato l'esistenza una certa area di recupero. Non dimentichiamo che in sostanza ci troviamo di fronte ad una falsa ecotassa, perché introdotta solo per pareggiare il bilancio regionale. Solamente una percentuale è spendibile per finalità ambientali.
Nel dichiarare di essere contrario all'emendamento, auspico che si riformi, non a livello regionale, ma a livello del legislatore nazionale tutta la materia dell'ecotassa, affinché diventi davvero strumento per penalizzare coloro che sono dannosi per l'ambiente e favorire invece chi pratica comportamenti virtuosi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Le considerazioni della Consigliera Spagnuolo mi hanno convinto: mi asterrò anch'io.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 022).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 3 voti favorevoli, 25 contrari e 2 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri).
L'esame del progetto di legge n. 371 è sospeso e riprenderà domani alle ore 9,30.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,47)



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