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Dettaglio seduta n.238 del 22/04/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo per la sessione pomeridiana i Consiglieri: Bellingeri, Casari, D'Ambrosio, Dutto, Farassino, Galli, Leo, Marengo Rubatto e Vindigni.
Di conseguenza, il numero degli assegnati si riduce a 50 Consiglieri il numero legale è pertanto 26.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del bilancio.
Eravamo giunti all'esame del cap. 60.
001) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea Simonetti, Montabone e Cavaliere: "Il capitolo 60 è incrementato di Lire 15 miliardi, con incremento di pari entità del capitolo 15950".
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

Questo capitolo, nonché quello successivo, delle entrate è quello di cui si è discusso a lungo non solo in Commissione, ma anche alla fine del dibattito che si era svolto in Consiglio prima del rinvio in Commissione perché è una delle due sorgenti che ha dato vita ai 68 miliardi che sono stati trovati e che hanno permesso la manovra n. 3, cioè la terza nota di variazione.
Le ragioni che hanno permesso questa correzione risiedono nel fatto che le previsioni che erano state fatte precedentemente sulle entrate (si tratta di entrate legate alle tasse automobilistiche, al cosiddetto "bollo auto") sono state superate dai fatti. E questo per una serie di ragioni che sono in parte non prevedibili in modo preciso, alla virgola, ma da un altro punto di vista invece prevedibili. Nel corso del 1997, infatti, si è avuta un'evoluzione del mercato automobilistico significativamente diversa da quella degli anni precedenti. Dopo il 1991 il nostro Paese ha avuto una situazione di mercato critica (il mercato è oscillato tra 1.600.000 e 1.700.000 autoveicoli venduti); c'è stato un crollo rispetto a quell'epoca.
I provvedimenti legati alla rottamazione, anche se questi non hanno avuto il risultato che si erano prefissi dal punto di vista dell'incremento occupazionale nel settore automobilistico, hanno però fluidificato, direi "drogato", la richiesta di automobili e nel corso di un anno siamo passati a 2.400.000 autoveicoli venduti: il Piemonte è stata una di quelle aree che ha mantenuto un forte consumo di auto. Credo che la nostra sia la Regione con il più alto rapporto tra automobili e popolazione...



CHIEZZI Giuseppe

Il Presidente Ghigo non c'è?



PRESIDENTE

La Giunta è presente.



CHIEZZI Giuseppe

Io chiedo: il Presidente Ghigo, c'è o non c'è?



PRESIDENTE

In questo momento non è presente in aula.



CHIEZZI Giuseppe

Non è in congedo?



PRESIDENTE

Non è in congedo.



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Non è pena di nullità dei lavori.



CHIEZZI Giuseppe

No, no. Anzi, la sua presenza, Vicepresidente Majorino, basta e avanza.



PRESIDENTE

Prosegua l'intervento, Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Dicevo che il mercato automobilistico ha avuto questa evoluzione per cui abbiamo avuto (penso che questo si possa anche verificare attraverso i dati sia dell'ACI che dell'ANFIA o dell'ISTAT) un aumento del parco auto circolante, ma probabilmente in modo più significativo abbiamo anche avuto uno spostamento di vetture dalle fasce basse a fasce più alte di mercato.
La rottamazione, infatti, ha coinvolto prevalentemente modelli di fascia bassa (pensiamo alle Fiat 127 o auto del genere che potevano essere vecchie), mentre invece l'acquisto si è indirizzato su vetture con potenza fiscale maggiore, il che ha incrementato il valore del bollo. Questa è una delle cause che sicuramente ha generato questa maggiore entrata nel corso del 1997.
Ora, se guardiamo l'evoluzione del mercato automobilistico all'inizio di quest'anno, possiamo notare come nei primi tre mesi, soprattutto i mesi di gennaio e febbraio, questa tendenza positiva si sia mantenuta e addirittura rafforzata. Nel corso del mese di gennaio, infatti, l'aumento delle vendite è stato di oltre il 16%. Pertanto noi riteniamo credibile che quest'anno possa ripetersi e rafforzarsi quella tendenza. Quindi è possibile fare un'operazione di iscrizione di cifre maggiori, non con un'operazione puramente contabile e arbitraria, ma basandoci su elementi concreti...



PRESIDENTE

Il tempo a sua disposizione sta per scadere.



PAPANDREA Rocco

Ho avuto mezzo minuto di interruzione, quindi ritengo di poter recuperare quel tempo.
Dicevo che l'iscrizione di cifre maggiori può basarsi su elementi concreti. Riteniamo che se queste vengono iscritte potranno aiutare la compilazione del bilancio nella fase successiva, quella delle spese.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta; ne ha facoltà.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

In primo luogo devo dire che possiamo ormai avere la certezza che entro il mese di luglio gli incentivi per la rottamazione si esauriranno.
Poi, come già nel dibattito generale era stato segnalato, mi permetto di trasferire ancora questa riflessione: in realtà, la valutazione sarebbe probabilmente non corretta perché con questo meccanismo della rottamazione c'è stato il pagamento in certi casi di un duplice bollo. Di conseguenza si deve presupporre che nel prosieguo del meccanismo, che non ci sarà più, si correrà addirittura il rischio di avere un decremento anziché un aumento.
Mi spiego meglio: può esserci il caso di chi ha deciso di comprare la macchina nuova grazie agli incentivi nel mese di marzo, quindi ha già pagato il bollo.
Allora è chiaro che nell'ambito delle entrate è successo che abbiamo avuto l'entrata per quella macchina che è stata rottamata a marzo (si era comunque pagato il bollo perché la decisione di comprare la macchina è venuta dopo che si era pagato il bollo), dopodiché c'è il bollo della nuova macchina.
Ecco, questo meccanismo non si può ripetere, anzi al limite è esattamente il contrario, c'è il rischio che ci siano meno entrate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Io vorrei semplicemente chiedere al Presidente e all'Assessore competente se una materia di questa natura non obblighi a uno studio un minimo analitico sulle previsioni di entrate, e voglio capire, da parte dell'Assessore, qual è il metodo di calcolo di questa previsione, nel senso che il Presidente Ghigo ha supposto delle ipotesi sui bolli; in base a quali studi analitici fa queste supposizioni? A una pensata del Presidente, ecco. Io ritengo abbastanza analitico il pensiero del Presidente, però ci supporti il suo ragionamento in base a una previsione analitica che io immagino invece gli uffici in qualche modo abbiano se non altro su altre voci, oppure la rottamazione è stata una variazione così diversa che ha mutato tutti i meccanismi e questo non ci permette "di"? Vorrei capire, è una domanda più che un intervento, perché mi pare importante per definire anche la supposizione diversa che fa il collega Papandrea rispetto alla supposizione che fa il Presidente in base a non si sa quali studi. Chiedo all'Assessore al bilancio se si è recato presso gli uffici dell'ACI a verificare queste immatricolazioni, per poter prevedere con esattezza scientifica quali possono essere queste entrate e fare un bilancio di entrata fondato sul concreto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Intervengo per illustrare questo emendamento dal mio punto di vista perché noi ci troviamo di fronte alla fattispecie di avere presentato degli emendamenti sui capitoli di entrata, perché prima di questa variazione di bilancio e prima del dibattito in aula che si è svolto nei Consigli scorsi eravamo certi che le entrate reali della Regione fossero quelle inserite sui capitoli di entrata. Nel frattempo siamo venuti a conoscenza del fatto che sulle entrate mancavano 68 miliardi e ci è stato detto con assoluta linearità che i 68 miliardi sono - non uso più il termine "spuntati dal cilindro" - dovuti a un monitoraggio che si è svolto un giorno dopo l'approvazione della precedente variazione di bilancio: un giorno dopo.
E allora è possibile, nella previsione di un bilancio, che Consiglieri di minoranza e di maggioranza possano richiedere in modo ufficiale all'Assessore al bilancio e al Presidente, visto che è il Presidente che tutela l'Assessore al bilancio, se quei 68 miliardi che sono stati messi nella variazione di bilancio che stiamo discutendo assieme al disegno di legge n. 371 sono tutti i soldi che abbiamo a disposizione.
Mi spiego meglio: se l'ultimo monitoraggio è stato fatto intorno alla metà del mese di febbraio, come è stato detto nella penultima relazione del Presidente Ghigo, se io chiedessi oggi all'Assessore al bilancio di fare un monitoraggio non sarebbe possibile che questo monitoraggio riuscisse a determinare un aumento nelle entrate su quel capitolo dei bolli auto di 15 miliardi? E cioè, quei 68 miliardi che sono risultati dal monitoraggio fatto a metà di febbraio non potrebbero essere oggi 78 o 83? Mi piacerebbe discutere il bilancio in aula, bilancio più volte emendato e variato attraverso le variazioni di bilancio, sapendo a quanto ammontano - ad oggi le entrate reali e sapendo anche, non so se tecnicamente è possibile, me ne scuso, se la previsione è data su delle valutazioni in progressione oppure se questa previsione è data da elementi e da sensibilità come quelle alle quali si riferiva il Presidente Ghigo prima; c'è gente che ha pagato due volte il bollo e quindi non succederà più d'ora in avanti, perché con la rottamazione è successo fino adesso e domani non succederà più.
Secondo me la rottamazione ha certamente dato un impulso notevole oltre che alla vendita di nuovi veicoli alle entrate della Regione, ma le rottamazioni non sono state l'unico impulso che fa funzionato rispetto all'intervento che le molte case automobilistiche stanno facendo. Faccio solo un esempio: una volta, quando si andava ad acquistare un'automobile quasi tutti ottenevano uno sconto del 5% o 6%, qualora non avessero dato indietro l'usato. Le case automobilistiche hanno concesso ugualmente tale percentuale di sconto - facendo finta di concedere un qualche cosa in più rispetto a prima - come incentivo per la rottamazione e l'altra parte l'ha data il Governo. Inoltre le case automobilistiche, a livello di promozione continuano ad applicare lo sconto del 5% o 6%, ma non lo chiamano più sconto, bensì incentivo all'acquisto di una nuova automobile. Questa logica non potrebbe far sì - non certamente nella misura dell'incentivazione globale - se la logica è quella che diceva prima il Presidente Ghigo, ad un ulteriore incremento delle entrate? Comunque la domanda che voglio porre, sulla quale pretendo una risposta prima di discutere l'emendamento, è la seguente: alla data di ieri, a quanto ammontavano in più le entrate su questo capitolo?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

E' in discussione un emendamento presentato dal Gruppo di Rifondazione comunista relativo al capitolo 60 del bilancio di previsione 1998, inerente le entrate per tasse automobilistiche. Queste entrate sono anche oggetto di discussione nell'opinione pubblica piemontese, che manifesta anche preoccupazione sull'andamento della Regione Piemonte, soprattutto per la mancanza di un governo.
Sono stati rilevati 68 miliardi in più, cifra che potrebbe, anche se esigua, iniziare a porre le basi per risolvere alcuni importanti problemi.
Il Piemonte ha, nell'ultimo anno, aumentato notevolmente il mercato dell'auto - lo diceva nella presentazione dell'emendamento il collega Papandrea - quindi vendite maggiori che hanno permesso, anche attraverso la rottamazione, una cospicua e maggiore entrata. Di conseguenza in base a questo discorso ci sono state anche maggiori entrate inerenti il bollo auto. Entrate che possono permettere soluzioni positive anche per le gravi emergenze che il Piemonte sta attraversando in questa fase e che sono emergenze soprattutto di ordine economico, sociale, occupazionale ambientale e sanitario che stanno a cuore ai Piemontese e che spero, con le maggiori entrate, possano essere oggetto anche di una valutazione diversa da parte dell'esecutivo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeli.



ANGELI Mario

Intervengo per sottolineare che i 68 miliardi in più che rileviamo - mi ha messo la pulce nell'orecchio il Presidente della Giunta - sono per 40 miliardi riferiti al bollo di circolazione e per 28 miliardi riferiti all'addizionale del gas metano.
Mi pare di aver letto questa mattina - se mi sbaglio correggetemi - che il Presidente Ghigo ha scritto al Ministro Visco chiedendogli di non applicare le tasse sulle tasse, perché sul metano si pagano le tasse sulle tasse. Di conseguenza l'anno prossimo la tassa sull'addizionale gas metano potrebbe diminuire. Non pretendo di sapere con esattezza quali sono le entrate certe ad oggi, le entrate certe si possono sapere esclusivamente a gennaio, poi ci sono le varie scadenze quadrimestrali, quindi difficilmente si riesce ad avere in modo certo una previsione, si può avere una previsione di massima, una previsione che tenga conto di quelle che sono effettivamente le possibilità di nuove entrate. Comunque io, a differenza di altri, ritengo che gli incentivi sulla rottamazione siano stati un grosso affare per il Governo, perché hanno aumentato notevolmente l'entrata inerente l'IVA.
Quando ci si avvicina a questi prospetti bisogna sempre tener conto di un certo dato imponderabile; un dato imponderabile che esiste anche dove ci sono delle certezze come questa.
Sostengo che sia sbagliato pagare le tasse sulle tasse, ma ciò avviene da tempo immemorabile, non è colpa di questo Governo. Per quanto riguarda il gas metano, se noi non troviamo delle soluzioni, credo che avremo sempre dei disavanzi o delle previsioni non certe.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

La prima osservazione riguarda il perché è intervenuta questa variazione. Il bilancio, come è stato presentato, non prevedeva questa cifra in entrata, l'assenza è stata variamente dipinta dai Consiglieri di opposizione e dall'Assessore. Da parte dell'opposizione si è parlato di bilancio falso e l'Assessore ovviamente si è difeso.
Mi domando come mai la variazione di questa previsione di entrata sia giunta dopo che la questione è stata sollevata dalle minoranze. Questo è un tema di importanza politica che rimane sul tappeto. E' un fatto, non è un addebito, un'interpretazione, un'allusione: solo dopo che le minoranze hanno sollevato il problema si è potuto giungere a questa conclusione.
Viene subito da pensare a quali altre modifiche si poteva o si può indurre la Giunta a seguito di un esame più puntuale fatto dalle minoranze. Anche solo per la legge dei grandi numeri, se su 1800 capitoli, su due capitoli siamo stati un po' attenti e abbiamo indotto la Giunta a cambiare statisticamente può darsi che se fossimo ugualmente attenti da qualche altra parte, qualche cambiamento potrebbe essere indotto.
Da un lato, questo fatto rileva un deficit di confronto a livello di entrate, o perché l'Assessore sapeva e non diceva, o perché la maggioranza l'ha rilevato solo in quel momento: mi pare, obiettivamente parlando, che il fatto che 68 miliardi prima non ci siano e poi, di punto in bianco compaiano, stia a significare che da parte della Giunta regionale si è prestata poca attenzione a proporre il tema. Attenzione che invece è venuta da questa parte dell'aula, pur con tutte le difficoltà delle minoranze ad entrare nel merito di bilanci, monitoraggi e così via.
Dunque, deficit di discussione sulle entrate.
Fatto politicamente grave, poiché con un bilancio, che noi sappiamo costretto per le parti libere a cifre veramente piccole, la discussione sulle entrate dovrebbe essere quella che impegna, inizialmente, la maggior parte della discussione. Partendo dalle risorse in entrata è possibile impegnare una politica amministrativa.
Quest'esame delle risorse in entrata non è stato compiuto adeguatamente; diversamente, non saremmo giunti ad un incremento improvviso di 68 miliardi.
Prima osservazione è che il governo avrebbe dovuto proporsi un esame molto puntuale e serio di tutte le entrate intervenute nel 1996.
La richiesta dei colleghi Montabone e Cavaliere mi sembra assolutamente dovuta; la cifra in discussione l'avete "divinata". In un primo tempo, con certezza, avevate parlato di una certa cifra: nessuno ve l'ha contestata poiché, in prima battuta, c'è fiducia sul merito e sulla parola. E' in seconda battuta che la fiducia vien meno. In prima battuta, il Presidente Ghigo dice "a gennaio procederò ad un rimpasto"; in seconda battuta, parla di rimpasto nel mese di maggio, la fiducia è ormai persa. Allo stesso modo la fiducia è persa sulla cifra iniziale della seconda nota di variazione.
Proseguirò il mio ragionamento nei prossimi interventi. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, ci troviamo oggi a ragionare su una nota di variazione di bilancio che, come sostenuto già da altri colleghi, non può avere, fra le sue caratteristiche, quella della certezza dei dati.
Durante la discussione degli ultimi tre mesi sono state ipotizzate cifre diverse; ricordiamo a tutti e a noi stessi come sia stato improvviso ed anche un po' stupefacente, da un certo punto di vista, assistere all'"uscita" dell'Assessore al bilancio, che indicava nuove ipotesi di entrata di circa 68 miliardi. Nel corso delle valutazioni complessive sull'impostazione del bilancio relativamente alle scelte economiche individuate e, soprattutto, rispetto all'assenza di molte altre - sempre di carattere economico -, non intraprese perlomeno dal punto di vista dell'impegno finanziario, credo sia compito e dovere dei Gruppi anche delle opposizioni indicare ipotesi economiche innovative per il futuro del Piemonte.
Come Gruppo abbiamo individuato il capitolo 60, ipotizzando un aumento di 15 miliardi; aumento che si può anche discutere, ma rispetto al quale va fatta un'unica valutazione, a nostro parere: individuare una strada affinché sia possibile effettuare scelte politiche, culturali, economiche per un rilancio innovativo, sociale ed economico del Piemonte.
Il Presidente del Consiglio non ha permesso alcuna discussione generale sul bilancio; credo sia nostro dovere ricollegare ipotesi di aumento di entrate in bilancio a necessità di impegni finanziari oggi assenti nella di nota di variazione proposta.
La formulazione di bilancio oggi in discussione non prevede impegni seri relativamente alle politiche sociali, in particolare, e soprattutto alla politiche economiche e del lavoro. Rispetto a queste forti esigenze e constatando parallelamente la riduzioni dei fondi da parte del governo centrale a favore delle Regioni, è senso di responsabilità individuare una strada di entrata attraverso la quale si esprimere ipotesi di scelta in settori strategici dell'economia piemontese, in particolare quello del lavoro, cui noi intendiamo contribuire in modo fattivo e costruttivo, anche con questa discussione.
Discussione che non deve essere considerata come tentativo di escludere a priori delle scelte economiche, ma di riportare in quest'aula, da tempo latitante rispetto ai problemi fondamentali e importanti per l'economia e per il settore sociale del Piemonte, delle riflessioni che possano essere utili a tutti e che forse possono trovare in queste poste di bilancio concreta attuazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Prima di esprimere la posizione della Giunta sull'emendamento, data la ricchezza degli interventi, alcuni dei quali con forti caratteristiche di richiesta di chiarimenti, credo valga la pena rivedere l'iter delle due voci, che assimilo, poiché, pur essendo diverse come origine - parlo dei capitoli 60 e del 99 - prevedono una gestione simile.
Parto dalle domande poste dal Consigliere Montabone per quanto riguarda i monitoraggi.
I monitoraggi sono uno strumento di lavoro utile a chi opera in nome e per conto dell'esecutivo e la cui richiesta di maggiore diffusione è anche in funzione di chi opera come Consigliere di minoranza, e quindi con l'intento di controllare e monitorare gli interventi dell'esecutivo.
Il monitoraggio è un documento di lavoro edito tutti i mesi (in genere viene reso disponibile il primo-secondo giorno successivo alla scadenza solare di un mese) che dà conto degli impegni e delle liquidazioni per tutte le cifre stanziate su un bilancio, siano esse in entrata che in uscita e, nel caso di uscita, sia per quanto riguarda le spese che per quanto riguarda gli investimenti.
Quindi dà conto, per ciascuna voce di bilancio, per ciascun capitolo della cifra stanziata per il periodo di competenza, della cifra impegnata alla data solare cui il monitoraggio si riferisce e della cifra liquidata.
Tale documento viene usato come strumento di lavoro dalla struttura che ci lavora sopra (quindi gli uffici, ma anche i Consiglieri di maggioranza e di minoranza e l'esecutivo) a seconda delle proprie necessità.
Lo risottolineo, perché avevo considerato in maniera estremamente positiva la richiesta avanzata da un componente della minoranza affinch questo documento, che era nato essenzialmente orientato ai componenti della Giunta e quindi per la gestione interna dei bilanci delle deleghe di competenza, dei singoli Assessori, venisse distribuito oltre che ai membri della I Commissione, che sono naturalmente attenti alle problematiche del bilancio, anche a tutti i Gruppi politici che di questo Consiglio fanno parte. E' sulla base quindi di questi elementi che le cifre in bilancio evolvono: come impegno, se è una voce di spesa; come accertamento in entrata se è una voce di entrata.
Il monitoraggio è uno strumento di lavoro, quindi per quanto atteneva alla domanda fatta dal Consigliere Montabone specificamente su queste voci credo che l'ultimo monitoraggio relativo al '97 sia stato stampato nei primissimi giorni del mese di febbraio - non so dire il giorno giusto, ma poteva essere il 5-6-7-10; 12 febbraio, mi si dice - ed è quello che è servito di base per la formazione del Conto consuntivo che andrà quanto prima in approvazione da parte della Giunta, poi in Commissione e quindi in aula per le deliberazioni conseguenti consuntivo.
Poiché questi monitoraggi - ripeto - si susseguono a base mensile (ogni tanto ne stiliamo alcuni anche al di là delle scadenze mensili, per esempio per esigenze di bilancio), credo sia facile contare quale sia stata, per ciascuna voce di spesa o di entrata, l'evoluzione delle informazioni che il Consiglio regionale, la struttura e gli Assessori avevano ed hanno a disposizione.
E che cosa si evincerebbe da questa ulteriore analisi, fattibile in qualunque momento? Successivamente arriverò alla domanda che faceva il Consigliere Cavaliere sulle stime, perché lì qualche probabile miglioramento è fattibile in relazione all'aleatorietà di alcune voci di entrata.
Analizziamo invece le entrate, di queste due voci, che assimilo anche se stiamo parlando semplicemente del cap. 60, e quindi del dl 371 prima della I nota di variazione, basata su un pre-consuntivo che era datato 30 ottobre 97, ovvero i dati su cui lavorammo per proporre dapprima in Giunta poi in Commissione ed infine in Consiglio il documento di bilancio.
Le due voci in oggetto portavano all'epoca 526 miliardi di entrata, che è rimasta tale fino all'ultima nota di variazione (e poi arrivo alla domanda che faceva il Consigliere Chiezzi); 157 miliardi per quanto attiene al metano. Una, in linea di 526 miliardi (il bollo); l'altra già con 5 miliardi di maggior stima rispetto alle entrate di competenza '97.
Cosa significava, dal nostro punto di vista, quel tipo di segnalazione in entrata che facevamo? Pur non essendo ancora ultimato, alla data in cui il documento venne prodotto, quindi fine ottobre-primi novembre-metà novembre 1997, l'accertamento delle entrate né per quanto riguarda il bollo né per quanto riguarda la sovrattassa, si riteneva che entrambe le cifre avrebbero potuto, in accertamento, compararsi con le stime in ingresso anche con un leggero aumento, che segnalavamo già sulla base del documento di novembre.
Nel corso del mese di febbraio... I dati, ripeto, sono a vostre mani soprattutto per quanto riguarda la tassa auto e al di là delle motivazioni che hanno originato un simile incremento di entrate e del quale non ho un'analisi completa; incremento che, fortunatamente per le esigenze del bilancio e delle politiche che sulla base di queste entrate il Consiglio regionale può indirizzare, è stato più alto del previsto.
Rimane il fatto che tale elemento si è concretizzato solamente sull'ultimo accertamento, cioè quello che fa da base al consuntivo, e non prima; rimane il fatto che si tratta di un evento fondamentalmente anomalo per un parco auto che probabilmente ha avuto una serie di rinnovi. Ritengo evidente un legame diretto rispetto alle politiche seguite di incentivazione alla rottamazione; quanto ci sia di corresponsione e come sia calcolabile il corrispettivo relativo all'incremento di circolante e il bollo auto, non credo che al momento esistano, nemmeno in sede centrale gli elementi per poterlo stimare.
Quale fu la valutazione che facemmo quando l'elemento - in questo caso rispondo al Consigliere Chiezzi - cominciò a diventare noto? Quello di tenerlo sotto controllo, perché - lo ripeto, e anche questa è una dichiarazione pubblica - le spese correnti sono critiche come livello di risorse assegnabili, ma sono una componente piccola del complessivo bilancio della Regione, che è di circa 23 mila miliardi; tolte le partite di giro, i fondi statali, i fondi correnti, si arriva ai soliti 80-100-150 miliardi di cui molto spesso, forse troppo, si dibatte rispetto a quanto si fa per altre cifre per certi versi più importanti.
Ripeto, poiché queste spese correnti hanno poi una loro tempistica di impegno, cosa ben nota agli elementi della Giunta ma credo che sia stato detto più volte anche in sede di Commissione, era importante verificare se l'incremento di alcune voci in entrata, per esempio queste che cominciavano ad essere possibili, fossero ripetitive.
Lo dico con assoluta tranquillità: credo che l'avere...



CHIEZZI Giuseppe

Ripetitive in che senso?



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Lo dico subito, nel senso che per i 566 miliardi, che ad occhio e croce, lira più, lira meno, è il dato che troverete per analoga voce sul consuntivo '97 per il bollo auto, si ipotizza in ingresso la ripetizione pari pari. Tuttavia credo e temo che sia un dato ottimistico, cioè come Assessore ho dei dubbi, e poi dico anche perché ciononostante l'ho iscritta.
Lo ritengo ottimistico, ma poiché non credo che si tratti di fare dei pronostici, ma di esprimere delle valutazioni - come diceva giustamente Cavaliere - sul perché si scrivono delle cifre invece di altre e con quali modalità ci si arrivi, dico anche quali sono i problemi che la Giunta l'Amministrazione e il Consiglio regionale hanno rispetto a queste due voci, che sono significative (soprattutto questa).
E' evidente che si è in una fase di transizione anche nei rapporti con l'ACI, che come voi ben sapete è in buona parte - credo totalmente delegata alla gestione e all'incasso di queste cifre, che poi passano alla Tesoreria centrale e da questa ci vengono accreditate.
Ad occhio e croce, ad oggi - siamo quasi alla fine del mese di aprile non abbiamo ancora cognizione, notizie intendo dire, della parte pagata nel mese di gennaio; credo che ne verremo a conoscenza (se gli uffici me lo confermano) intorno al mese di maggio.
Poiché, come ha ricordato il Consigliere Angeli, le tasse sul bollo auto si pagano quadrimestralmente, credo che i primi dati seri per vedere se il trend in ingresso di accertamento di tali imposte sia o meno in linea non solo con il consuntivo '97, ma anche con le stime che l'ACI, noi e quant'altri possono fare nel mondo dell'auto, li avremo ad occhio e croce alla fine dell'incasso della seconda rata, e quindi verso la fine dell'estate (se la tempistica è quella che ci aspettiamo).
Tenete anche conto che così facemmo nella stima del ddl 371, ma poi venimmo favorevolmente sorpresi dal punto di vista delle risorse, perch l'ultima rata, quella del mese di dicembre, è quella che ha fatto alzare inopinatamente - ripeto - ed utilmente, dal punto di vista del bilancio, le risorse in ingresso.
Io temo: primo, il discorso con l'ACI; secondo, i discorsi di ripartizione di competenze con le Province.
Noi stiamo dibattendo con la Direzione Entrate dell'apposito Ministero infatti è presente una componente di evasione nel non pagamento della tassa suddetta che, come evasione, ci riduce, ancorché non sia facilmente dimensionabile (le stime comunque parlano del 15,20% di possibile evasione di tale tassa). Sono ingressi in meno, quindi ci deve essere un'attenzione a far sì che questa evasione d'imposta si riduca e lo sarà probabilmente quanto più sarà diretto il ruolo della Regione e dell'ente nella gestione diretta di tale voce.
C'è, inoltre, un problema di competenze fra Regioni limitrofe; esistono elementi che ci fanno ritenere che alcune aree della Regione Piemonte paghino, ma le entrate non vengano riaccreditate alla Regione Piemonte bensì alla Regione Lombardia. Questo attiene alcuni distributori e alcuni punti vendita, per esempio, della benzina nelle autostrade limitrofe e alcune province di cui riteniamo che le entrate non vengano riaccreditate totalmente. Ma questo è un dibattito che abbiamo con la Direzione Entrate.
A me piacerebbe poter iscrivere 15 miliardi in più oggi, anzi sono contento perché inizialmente avevo visto 15 milioni e ritenevo...



(Intervento del Consigliere Chiezzi fuori microfono)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

No, Presidente Chiezzi, avrei detto: "a che titolo?". Prendo atto che sono 15 miliardi, quindi una cifra che, se accettata in ingresso certamente consentirebbe una modifica non piccola della parte della politica di spesa e così lo sarebbe pure per quanto attiene al capitolo 99.
Ad oggi non vi è alcun elemento per poter dire che le entrate saranno di questa natura, anzi, ci sono ragionevoli timori, sia per quanto attiene al bollo auto che per quanto attiene alla sovrattassa sul metano, che le cifre iscritte siano ottimistiche e la volontà della Giunta nel procedere in tal senso è stata - lo dico apertis verbis - una volontà di collaborazione con le richieste della minoranza, al di là delle polemiche che si sono succedute sull'evidenziazione di questa cifra, che - ripeto era di solare evidenza nei documenti disponibili a tutti, ancorché il livello di stima delle entrate sia certamente migliorabile.
In questo senso, chiedo l'aiuto di chi abbia proposte concrete da fare per verificare con quali modelli, con quali algoritmi, con quali indagini statistiche, o meno, si possa meglio stimare nel corso del prossimo periodo, alla ricerca di un federalismo fiscale effettivo il livello delle entrate.
Credo che il livello delle istituzioni sia già alto; noi, se non ci fosse stato il dibattito, le avremmo iscritte - l'ho detto e ripetuto in sede di Commissione, ben prima che il dibattito venisse in quest'aula - in sede di assestamento, quando comunque nel tempo queste cifre dovranno andare ad impegno. Aggiungo però una cosa: mi auguro di sbagliare, nel mio pessimismo di accertamento, ma dico che le manovre che sono sottese all'ipotesi di incremento di 15 miliardi, rispetto ad un capitolo di entrata, comunque vadano messe, possono, in senso politico, essere controllate dall'evoluzione dei monitoraggi che insieme faremo, perch ripeto - sarà man mano che gli accertamenti daranno le cifre effettive o che la disponibilità dei sistemi di analisi darà a tutti un livello di stima e di confidenza sulle cifre in ingresso più sicuro.
Tutto ciò, nulla toglie alla possibilità di discutere e - perché no? politicamente prendersi impegni relativamente alle stime delle cifre. Noi possiamo discutere politicamente, convenire gli impegni su cifre da prendersi qualora le cifre ci fossero. Io certamente, come Giunta, oggi considererei estremamente imprudente iscrivere in ingresso cifre incrementative rispetto a queste due voci (unisco anche il commento relativo alla voce 99, ma almeno dopo non ripeterò le stesse motivazioni) perché considero già ottimistico, sensato, ma ottimistico avere iscritto questi due incrementi in questa data, in assenza ancora di accertamenti relativi al mese di gennaio e al mese di aprile, almeno per quanto attiene al bollo di auto.
In tal senso, con dispiacere, non posso accettare l'emendamento in ingresso.



PRESIDENTE

L'Assessore, dunque, ha dato una valutazione non solo su questo argomento, ma sull'insieme delle entrate.
La parola al Consigliere Papandrea, per dichiarazione di voto.



PAPANDREA Rocco

Alcune considerazioni aggiuntive. La prima è questa: ho sentito le argomentazioni del Presidente rispetto al problema rottamazione, ma mi pare non affrontino il problema. Sono preoccupato che, al momento in cui verranno meno le rottamazioni, ci sia un calo delle vendite; questo è un elemento che dovrebbe preoccuparci e che avrà poi influenza sull'IVA. Lo Stato rischia, cioè, di perdere tutta l'IVA che ha avuto in più quest'anno.
Quindi, è stato un vero regalo per la FIAT e non un vantaggio per lo Stato.
Tra l'altro, si sono verificate situazioni analoghe in altri Paesi (non parliamo di eventi nuovi) e le aziende, se quando hanno effettuato maggiori vendite, hanno detto: "Avete avuto più entrate per merito nostro", quando le vendite sono crollate non hanno sostenuto che le minori entrate erano causa loro. No, lì il destino era cinico e baro. Ma di questo argomento avremo occasione di discuterne in futuro.
Il problema è un altro. Quest'anno, grazie alla rottamazione, abbiamo avuto un ringiovanimento del parco auto, ma anche se calano le vendite le macchine non scompaiono certamente; le vendite non si incrementano più come prima, ma l'incremento che ha avuto il parco circolante in questa fase oltre al suo ringiovanimento, si manterrà ed è presumibile che, proprio per questo effetto, non ci sarà una rottamazione successiva naturale ai livelli precedenti, ma sarà indebolita.
Credo, quindi, che l'elemento del consolidamento di queste entrate sia quanto mai prevedibile e verificabile. Già da questo punto di vista avreste potuto avere coraggio ed inserirlo.
C'è un altro argomento che ha affrontato l'Assessore nella fase finale del suo intervento, che è dirompente, enorme. L'Assessore dice che il 15 20% delle tasse non viene pagato. Non so se questo si aggiunge al problema con le Regioni limitrofe, o se sia comprensivo. In ogni caso, si tratta di cifre che vanno tra gli 85 e i 115 miliardi, quindi cifre consistenti.
Oltretutto, è incomprensibile come non si possa intervenire su questo perché chi compra una macchina stipula un contratto e deve risultare che paga il bollo. C'è quindi un elemento di non comprensione che probabilmente fa sì che ci siano dei meccanismi quali quelli che ricordava l'Assessore con le Regioni limitrofe, in cui dei fondi che dovrebbero entrare in Piemonte vanno ad altre Regioni, e sono somme consistenti (80-120 miliardi). Occorrerebbe quindi: a) un atto di coraggio per cominciare a inserirle nel nostro bilancio fin da ora b) agire rapidamente perché questo scippo alla comunità piemontese termini! Noi abbiamo discusso a lungo sui 68 miliardi, poi veniamo a sapere cioè si verifica che ci sono delle entrate - che ci sono! - che vanno in Lombardia anziché venire in Piemonte! Non solo, quindi, dobbiamo iscrivere le cifre che propone Rifondazione comunista, ma dobbiamo riscriverle tutte! Dobbiamo trovare il modo per farle entrare qui, cioè dobbiamo capire come mai vanno altrove e trovare il modo perché si fermino qui! Non si può andare avanti così! Se va avanti da tanto tempo, la colpa è ancora più grave, però su questo occorre intervenire.
L'Assessore sa bene che mediamente il rapporto tra parco circolante ed entrate in Piemonte è più basso che altrove. Il nostro emendamento ha la funzione di sollecitare un intervento perché non è possibile - ripeto semplicemente registrarlo. Registrarlo non è sufficiente, è necessaria un'azione per risolvere il problema.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti per dichiarazione di voto.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, tenterò anche di illustrare la posizione che abbiamo assunto nel ritirare il blocco degli emendamenti e aver presentato quelli che sono da noi ritenuti essenziali dopo la variazione di bilancio dei 68 miliardi.
Abbiamo dato uno sguardo a cosa è avvenuto nella variazione di bilancio: sono stati accettati 26 emendamenti di quelli che abbiamo presentato noi, forse anche qualcun altro delle minoranze, per un totale di 35 miliardi, il che vuol dire che il lavoro che abbiamo fatto non è andato sprecato. E' anche vero che il bilancio è quello e non è un altro, per cui dovendo destinare 68 miliardi, sicuramente, non soltanto per nostra volontà, ma per volontà di tipo generale, sono confluiti dove noi avevamo rilevato che vi erano carenze di finanziamento o assenza di finanziamento ma credo che il nostro contributo lo abbiamo dato in modo sostanziale.
Abbiamo presentato un altro pacchetto di emendamenti...
Signor Presidente, io normalmente ascolto con attenzione o vado a fare due passi fuori, quindi la pregherei, per quelle poche volte che parlo in quest'aula, che mi fosse almeno concesso di essere ascoltato, se non condiviso.



PRESIDENTE

Invito il Presidente, l'Assessore e i Consiglieri a restare ai propri posti o di uscire direttamente.



MIGLIETTI Franco

Dicevo che abbiamo presentato un altro pacchetto di emendamenti che riteniamo riguardino l'essenzialità della vita della Regione Piemonte tenendo conto di una nostra idea per quanto riguarda proprio il piano di sviluppo regionale che porta un aumento di 75 miliardi di spesa corrente e di 73 miliardi di spese di investimento.
L'Assessore Burzi ha fatto dichiarazioni che mi sono parse di un certo interesse, c'è stata cioè l'ammissione da parte della maggioranza e della Giunta che val la pena tener conto anche di quanto suggerisce la minoranza.
Ci mancherebbe, ha perfettamente ragione l'Assessore, ma pareva che fino a qualche giorno fa le cose fossero ben diverse. Per cui io ritengo che quando arriveremo a fare il bilancio consuntivo e l'applicazione dell'avanzo di amministrazione del 1997 e avremo fatto una verifica dei primi 4 mesi di quelle che sono le poste di entrata per il 1998, potendo fare una proiezione nell'arco dei 12 mesi, potremo applicare al nostro bilancio almeno 80 miliardi. Se lei manterrà fede a quanto da noi più volte invitato a fare e che finalmente poi è stato fatto, che è quella di fare la legge da lei proposta sulle devoluzioni per andare a coprire il debito pregresso della Regione e quindi utilizzare gli oneri finanziari che verranno risparmiati, questo da una parte, e dall'altra parte quello che noi le abbiamo più volte suggerito che è quello di fare un intervento massiccio sulla rinegoziazione del debito; se faremo la somma dell'avanzo d'amministrazione, del risparmio degli oneri finanziari, sia per quanto riguarda la devoluzione sia per quanto riguarda la rinegoziazione, io credo che tireremo fuori questi 70-80 miliardi, tranquillamente! Anche alla luce del fatto che sicuramente verrà riconfermato il gettito del 1997 per quanto riguarda la tassa di i circolazione.
Allora si accorgerà, Assessore, e se ne accorgerà la maggioranza, ma dato che non potrete nascondere le cifre noi saremo ancora qui a ricordarvele (nella discussione svolta sull'emendamento che è stato presentato e anche in quella svolta in Commissione abbiamo già sostenuto questa tesi), arriveremo alla capacità di reperire oltre ai 68 miliardi che sono stati reperiti altri 70-80 miliardi.



PRESIDENTE

Le ricordo il tempo.



MIGLIETTI Franco

Rubo qualche minuto ai miei colleghi, me l'hanno concesso.



PRESIDENTE

Questa è una dichiarazione di voto.



MIGLIETTI Franco

Sì.
L'altra parte riguarda le spese di investimento. Poiché vi è questo fondo di reimpostazione per cui il debito pubblico verrà coperto con la legge che abbiamo fatto, anzi che faremo, di devoluzione, vi è - credo e dovrebbe dircelo l'Assessore - ancora un margine di capacità di indebitamento che in questo momento riterremmo assolutamente produttivo per quanto riguarda la Regione Piemonte. Sono quindi i 70 miliardi che poi possono anche essere analizzati in modo più approfondito per capire quanti di questi 70 miliardi possono essere recepiti dalla maggioranza.
Se farete questa operazione, pur essendo voi in maggioranza - e non avete certamente brillato in questo ultimo periodo - vi presenterete alla popolazione piemontese con la faccia da galantuomini, avendo ottenuto il contributo sostanziale e non ostruzionistico delle minoranze.
Invito quindi a fare questa operazione, che riteniamo sia assolutamente doverosa per quanto riguarda il bilancio della Regione Piemonte, nei confronti della comunità piemontese. Noi voteremo a favore di questo emendamento, che è stato presentato da Rifondazione comunista, perch riteniamo che sia totalmente congruo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Grazie Presidente, riconosco all'Assessore lo sforzo compiuto con l'ampio intervento per volerci dimostrare quella che può anche essere la giusta filosofia che l'ha ispirato rispetto alle entrate del bilancio. In questo momento, però, visto che l'Assessore su questa variazione di bilancio di 68 miliardi è stato tutelato sempre dal Presidente, dovrei chiedere al Presidente se condivide quello che l'Assessore ha detto e qualora il Presidente non avesse sentito neanche una parola dovrei chiederle di ripetere, Assessore. Siccome il Presidente ha detto "Garantisco io per l'Assessore" avrei bisogno di sapere se il Presidente rispetto alla risposta che ha dato l'Assessore è d'accordo, perch l'Assessore rispetto al capitolo 60 delle entrate ci ha dato delle motivazioni garantiste nel senso buono, ha detto persino che nel suo pessimismo erano già troppo ottimistiche queste entrate.
Di questo non sono così convinto, credo che l'Assessore in questo caso faccia soltanto ed esclusivamente un discorso di carattere ragionieristico mi convincono le cifre, non le metto più in dubbio, spero che lei abbia fatto un monitoraggio due giorni fa, perché ha detto che si può fare costantemente e soprattutto in occasione del bilancio. Io spero non si tratti solo di quel monitoraggio che ricevono la I Commissione e tutti i Gruppi consiliari - io ad esempio non l'ho mai visto - ma non posso più neanche prendermela con Garrone perché non fa la comunicazione, adesso sta facendo di peggio da altre parti; non l'ho mai visto, ma spero che questo monitoraggio l'abbia fatto due giorni fa.
Devo dire che gli interventi di Papandrea e Miglietti mi hanno convinto più del suo, Assessore, soprattutto perché il suo intervento non è avallato e garantito dal Presidente. Il Presidente deve venire qui a dirci che condivide il suo discorso e non mi basta neppure che magari il Capogruppo di maggioranza relativa, Gallarini, come ha fatto ieri, richiami il fatto che ha piena fiducia in lei.
Può essere che tutto il Consiglio abbia piena fiducia in lei, ma pu anche essere che il Presidente che si sente in dovere di andarla a tutelare in Commissione questa fiducia non ce l'abbia in lei; sarebbe importante che ci fosse, non c'è ma non è la prima volta che non c'è quando io parlo succede dall'inizio di questa legislatura. Mi adatto a questa circostanza come mi sono adattato allora in circostanze diverse, e voterò a favore di questo emendamento, quasi certo, e vorrei potermi smentire, che quando lei farà la prossima variazione di bilancio con l'assestamento avrà a disposizione proprio da questo capitolo almeno quei 15 miliardi che assieme ai colleghi di Rifondazione comunista ed altri abbiamo inserito in questo emendamento.
Io non so se mi ricorderò allora, non so se mi ricorderò quando sarà il momento di sottolinearlo; mi piacerebbe che con la stessa onestà e lo stesso convincimento con cui lei ci ha illustrato le consistenze dei monitoraggi e l'alchimia dei monitoraggi ci dicesse allora "Mi sono sbagliato e rispetto a questo fatto mi dimetto", perché l'essersi sbagliato è una cosa gravissima, perché non ha dato l'opportunità ai suoi colleghi di discutere sulle intere entrate del bilancio.
Io spero che lei me lo ricordi, perché così faremo un po' di polemica a distanza e la ringrazio di essere qui a darmi l'opportunità di farmi la polemica con la sua presenza, cosa che responsabili più di lei di questa Giunta non fanno quasi mai.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione dell'emendamento testé discusso.
E' pervenuto il congedo dell'Assessore D'Ambrosio, il numero legale è pertanto 25.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale mediante procedimento elettronico.
Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n. 30 Consiglieri ed in congedo n. 9 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

Si proceda ora alla votazione dell'emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi ed altri per appello nominale mediante procedimento elettronico.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 45 hanno risposto SI' 18 Consiglieri hanno risposto NO 27 Consiglieri L'emendamento è respinto.


Argomento:

Questione incidentale relativamente all'Agenzia Regionale per il Turismo


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Intendo porre una questione connessa alla discussione sul bilancio, e la pongo subito, in quanto credo abbia un'influenza consistente sul dibattito che stiamo svolgendo, anche per quanto riguarda le entrate.
Poco fa abbiamo avuto modo di leggere su un'agenzia ANSA che 20 associazioni di operatori turistici piemontesi hanno pubblicato sul quotidiano La Stampa del 17 aprile, un appello (non so se i colleghi hanno avuto modo di leggere il comunicato) al Presidente della Regione Piemonte e ai signori Consiglieri. Questo è uno degli ennesimi appelli che vengono rivolti a questo Consiglio regionale; compare un censimento del settore turistico - questo mi pare estremamente positivo, perché può essere utile a fornire questa informazione - poi c'è una proposta e poi un invito a non tornare indietro. Cioè queste associazioni turistiche, si tratta prevalentemente di albergatori, ci invitano a non tornare indietro.
Testualmente leggo: "Grazie alla Regione e Piemonte; una preghiera: non tornate indietro, continuiamo insieme a riqualificare il nostro Piemonte".
Non so a cosa le associazioni si riferiscano quando dicono di non tornare indietro. C'è anche un'indicazione, cita la legge n. 75/96, parrebbe che questo Consiglio regionale stia mettendo le mani per modificare la legge.
Non so se l'Assessore al turismo, in questo momento il Presidente Ghigo stia modificando la legge, ma credo che l'Assessore, avendo contatti con queste associazioni, alcune molto note, ci può fornire qualche utile elemento. L'invito a non tornare indietro mi sembra infondato, a meno che i colleghi abbiano altre informazioni. Continuiamo a diffondere informazioni imprecise sulle quali poi gli operatori assumono delle posizioni che non sono coerenti con quanto stiamo discutendo. Credo che nessuno di noi abbia fatto tali affermazioni.
Vi è un'altra notizia ANSA collegata a questa che ha una certa influenza sul bilancio. Veniamo a sapere che l'agenzia turistica regionale sbarca a Buenos Aires. E' stata assunta tale decisione. In questo comunicato c'è una dichiarazione del Presidente Clemente che ci parla dell'utilità di una presenza a Buenos Aires. Non conosco i costi e non so come la Regione intervenga, ma credo che questo sia uno degli elementi che il Consiglio regionale deve conoscere nel momento in cui si discute di bilancio. Chi ha fatto questa scelta? Perché a Buenos Aires e non a Mosca e non in un'altra città del Sud America? Mi pare che ci stia sfuggendo tutto il settore turistico e che l'Assessore al turismo lo faccia qualcun altro. Questo è collegato ad un altro fatto abbastanza grave - lo avevo già rilevato nella conferenza dei Capigruppo ed ho presentato un'interrogazione - su Il Corriere della Sera del 14 aprile è apparso nella pagina a pagamento "le aziende informano" un articolo dal titolo "la Regione Piemonte si impegna nel turismo", insieme ad un articolo sul callifugo del dottor Ciccarelli, insieme all'impegno della Mercedes Benz, contro l'AIDS. Ho chiesto informazioni su chi avesse pagato questo articolo, perché parla della Regione Piemonte, dell'attività della Giunta. Il direttore mi ha risposto che questo articolo non è stato pagato dalla Regione Piemonte.
Penso che il Presidente, avendo letto questo articolo, distribuito nella rassegna stampa si sia posto il problema su chi dovrebbe pagare questi articoli che parlano della Regione Piemonte e chi ha titolo di parlare a nome della Giunta regionale sulle attività turistiche. Se per caso è l'agenzia regionale del turismo vorrei sapere se questo rientra nelle sue attività; è un ruolo improprio così come abbiamo detto. Credo che su questa questione debbano essere fornite immediatamente delle informazioni e capire a cosa si riferiscono queste associazioni quando ci invitano a tornare indietro e perché della scelta di Buenos Aires. Quali sono i motivi? Quali sono i legami? Che tipo di legami ci sono con quella realtà dal punto di vista turistico ed economico e perché non in altre.
Chiedo che venga approfondita la questione affinché tutto avvenga alla luce del sole.



PRESIDENTE

Sicuramente queste cose sono di grande interesse, ma siamo in fase di votazione di emendamenti.
Questa sera o domani mattina durante la Conferenza dei Capigruppo si potrebbe eventualmente valutare quando affrontare l'argomento.
La parola al Consigliere Picchioni.



PICCHIONI Rolando

Si tratta di una questione incidentale ma attiene anche, come ha detto giustamente il Consigliere Saitta, alla valutazione sul bilancio.
Come è già apparso nell'appello delle associazioni culturali così irridente ("discussione appassionante, il progetto del Piemonte sta morendo, ecc.), anche qui c'è un'implicita censura nei confronti della Regione e del suo Consiglio quando dice: "Non tornate indietro". "Non tornate indietro" vuol dire che noi non abbiamo voglia di andare avanti o non vogliamo stare fermi, sulla base di una proposta che intanto come è scritta pone molto, molto a desiderare come sono le persone che fanno il marketing dell'industria del turismo del Piemonte. Si dice infatti: "La legge regionale n. 75/96 ha realizzato in Piemonte il progetto organizzativo dell'industria del turismo dove chi produce i denari del fisco responsabilmente può partecipare, affianco all'Ente pubblico, a proseguire l'azione di ammodernamento e di alleggerimento dalla burocrazia del sistema Piemonte".
Presidente, riguarda anche lei questo! Vorrei sapere come lei pu rispondere a "coloro che producono il denaro del fisco" e che vogliono essere "affiancati all'Ente pubblico per poter proseguire l'azione di ammodernamento e di alleggerimento dalla burocrazia del sistema Piemonte".
Abbiamo fatto una battaglia triennale sulla sburocratizzazione e qui lei si vede messo al pubblico ludibrio - diciamo così - giornalistico perch naturalmente bisogna sburocratizzare del sistema Piemonte.
Finisco subito, Presidente.
Io sono anche d'accordo nel fare domani mattina, ecc., però questi signori devono essere invitati! Così come abbiamo invitato i signori della cultura, i referenti delle associazioni culturali. Anche per sapere che cosa c'è dietro e dietro credo che non ci sia uno scenario di anime libere e di anime gentili, c'è qualche cosa di diverso, anche perché la questione Buenos Aires ovviamente getta un'ombra abbastanza obliqua su tante operazioni.



PRESIDENTE

Per valutare questi argomenti, vi chiederei di attendere la Conferenza dei Capigruppo e l'insieme di emendamenti che riguardano i capitoli specifici.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, chiedo chiarimenti immediati da parte del Presidente della Giunta: noi non capiamo cosa stia accadendo.
Degli operatori privati, a quanto pare, sentono il dovere di precisare - e questa è la prima contraddizione - che la pagina a pagamento su La Stampa è stata realizzata e pubblicata senza uso di fondi pubblici. Mi pare scontato: se un privato fa un'inserzione su un giornale non ha contributi pubblici.
Non capisco la giustificazione; ma siccome è rivolta dal maggior quotidiano piemontese ai Consiglieri regionali, non possiamo far finta che queste cose non succedano.



PRESIDENTE

Porteremo l'argomento alla Conferenza dei Capigruppo.



CAVALIERE Pasquale

Sarò brevissimo, Presidente, è non toglierò tempo ai lavori del Consiglio.
E' incredibile ed enigmatico che venga scritto "La legge regionale n.
75/96 ha realizzato in Piemonte il progetto organizzativo dell'industria del turismo dove chi produce i denari del fisco ... - cosa significa?



PRESIDENTE

Portiamo l'argomento alla Conferenza dei Capigruppo, in modo che ci sia la possibilità di avere notizie complete.



CAVALIERE Pasquale

"... chi produce denari del fisco, responsabilmente, può partecipare a fianco all'Ente pubblico a proseguire l'azione di ammodernamento e alleggerimento della burocrazia ..." ecc.
Ora, da quanto mi risulta - ne abbiamo dibattuto due giorni fa in Commissione: il Presidente Ghigo se ne ricorderà certamente - in sede di discussione dei capitoli relativi al turismo abbiamo trattato per mezz'oretta questo problema e abbiamo appurato che la Regione Piemonte - mi scusi, Presidente - ha sottoscritto l'80% del capitale sociale dell'agenzia e che fantomatici privati non hanno ancora sottoscritto alcunché o stanno sottoscrivendo, al più, qualcosetta.
Vorrei dunque capire quali privati sono stati coinvolti ...



PRESIDENTE

Consigliere, le ho anticipato che lo verificheremo alla Conferenza dei Capigruppo...



CAVALIERE Pasquale

Mi lasci terminare, Presidente.
... chi sta pagando i consulenti dell'Agenzia di promozione turistica se la Regione Piemonte, come ha detto il Presidente Ghigo, non ha ancora finanziato alcunché? Vorrei capire se le consulenze si stanno pagando con il capitale sociale. Questo è il punto. Chi sta pagando le iniziative in Argentina? Quali interlocutori hanno queste iniziative? Queste cose le dobbiamo sapere.



PRESIDENTE

La questione la porteremo all'attenzione...



CAVALIERE Pasquale

Presidente, essendo rivolto a lei, come Presidente di quest'assise come rappresentante di tutti noi ...



PRESIDENTE

Non conosco il documento.



CAVALIERE Pasquale

... dal più letto quotidiano della nostra Regione, un appello a dir poco enigmatico, credo che lei dovrebbe essere il primo ad interrogarsi sul significato del comunicato e a richiedere un immediato chiarimento, anche interloquendo con questi soggetti.



PRESIDENTE

Come le ho già detto, non conosco il documento, mi riservo di acquisirlo e, nella Conferenza dei Capigruppo, se ...



CAVALIERE Pasquale

Le chiedo di acquisire immediatamente il documento e altrettanto immediatamente di convocare la Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Questo "immediatamente" non mi sento di accettarlo.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, ci viene chiesto ...



PRESIDENTE

Lei ha già ribadito: io mi riservo di acquisire il documento.



CAVALIERE Pasquale

L'ha già acquisito, Presidente.



PRESIDENTE

Devo leggerlo.



CAVALIERE Pasquale

E' questione, Presidente, abbastanza importante.



PRESIDENTE

E' una questione pregiudiziale, possiamo esprimerci ...



CAVALIERE Pasquale

Chiedo al Presidente Ghigo di chiarire se era a conoscenza di quest'inserzione e se, quando l'ha letta - visto che è dotato di un ufficio stampa abbastanza efficiente - ha interpellato questi soggetti o se questi ultimi hanno interpellato lui prima dell'inserzione stessa.
Chiedo di avere subito dal Presidente queste informazioni.



PRESIDENTE

La ringrazio per aver posto il problema, da me non conosciuto.
Come le ho già detto, l'argomento sarà portato alla prima Conferenza dei Capigruppo, che prevedo per domani. Non possiamo interrompere in continuazione la previsione dei nostri lavori.



(Brusìo dai banchi delle minoranze)



PRESIDENTE

Il documento l'ho acquisito in questo momento; intendo prenderne conoscenza completa e portarlo alla Conferenza dei Capigruppo; ora dobbiamo invece procedere con i nostri lavori.
Non intendo permettere una discussione incidentale sull'argomento perché ritengo che il documento debba essere portato a conoscenza approfondita mia e degli altri Consiglieri.
Su questo, vi prego di non intervenire più. Se vi sono altri problemi incidentali...



CAVALIERE Pasquale

Altro problema incidentale è quello posto dal collega Saitta perch un'inserzione redazionale ...



PRESIDENTE

Questo è collegato all'altro!



CAVALIERE Pasquale

Sto parlando di un'altra inserzione collegata alle entrate: come mai un'inserzione pubblicitaria pagata dall'Agenzia di promozione turistica fa un panegirico della Giunta regionale?



PRESIDENTE

Acquisirò anche questa seconda inserzione e la porterò, parimenti, alla Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Signor Presidente, penso che lei abbia acquisito l'altra questione apparsa su Il Corriere della Sera, poiché già alcuni giorni fa presentammo un'interrogazione con allegata fotocopia dell'intera pagina interessata.
A parte questo, siccome le questioni rilevate e sottolineate riguardano il ruolo politico dell'Assessore al turismo, chiamato in causa, credo che il silenzio del Presidente Ghigo, Assessore al turismo pro tempore, sia da interpretare come non conoscenza dell'attività dell'Assessorato.
Probabilmente, le scelte politiche dell'Assessorato non vengono compiute all'interno della Regione, ma sono state appaltate all'esterno.
Un Assessore che viene chiamato in causa nei termini negativi contenuti nel comunicato e un'Agenzia che svolge un ruolo extraistituzionale richiede, per forza di cose, una reazione politica da parte dell'Assessore se ha la dignità di rappresentare la Regione.
L'Assessore dovrebbe rispondere qualcosa! Non è questione di Conferenza dei Capigruppo è problema politico sul quale dovrebbe rispondere in tempi contenuti.



PRESIDENTE

Non possiamo affrontare adesso la questione.



SAITTA Antonino

Non si tratta di fare un dibattito, ma di dire "Sapevo e non sapevo".
Non può, il Presidente, non sapere nulla quando mezza pagina de La Stampa è dedicata ad una critica nei confronti della Regione.
Signor Presidente, per quanto riguarda il Gruppo dei Popolari, non c'è alcuna volontà di tornare indietro rispetto alle scelte compiute sul turismo. Se è volontà del Presidente Ghigo e della sua maggioranza, lo dica chiaramente, perché chiarirebbe un "sacco di cose"; si capirebbe bene a chi è rivolto quell'invito: alla maggioranza.



PRESIDENTE

Ripeto, non possiamo introdurre un argomento surrettizio.
Dobbiamo ora affrontare gli emendamenti al capitolo 60.



(Dichiarazioni fuori microfono del Consigliere Picchioni)



PRESIDENTE

Io concedo la parola anche ai limiti del Regolamento, cercando di darla sempre a tutti, però non posso accettare che venga introdotto... Se c'è la richiesta di affrontare un argomento, posso porla in votazione altrimenti... Non è che qui la parola... Non è un juke-box, questo! Consigliere Montabone, sia cortese, su che cosa vuol parlare?



MONTABONE Renato

Voglio parlare, Presidente, su un altro fatto estremamente grave.



PRESIDENTE

No, ponga delle questioni incidentali.



MONTABONE Renato

Questione incidentale.



PRESIDENTE

Ce n'è già una prima.



MONTABONE Renato

Che è questa che ha illustrato il collega Saitta.



PRESIDENTE

Io chiedo: questa che è stata illustrata, viene posta come questione incidentale? Vuole una votazione su questo...?



MONTABONE Renato

Aspetti un attimo, Presidente!



PRESIDENTE

Non si può aprire una discussione, abbia pazienza! Chiedo al Consigliere Saitta, che l'ha posta per primo: c'è una questione incidentale? La poniamo in votazione. Se invece è legata al bilancio, arriveranno gli emendamenti e le altre cose.



MONTABONE Renato

No, no.



PRESIDENTE

Le questioni incidentali o le poniamo in votazione o sono pregiudiziali. Che cosa vuole?



MONTABONE Renato

Le questioni incidentali. Mi permette di poterle spiegare, Presidente?



PRESIDENTE

Non riesco a sentire, scusi: cosa sta dicendo?



MONTABONE Renato

Mi permette, Presidente, di poter spiegare qual è la questione incidentale rispetto...



PRESIDENTE

Ne abbiamo già una, eventualmente.



MONTABONE Renato

E io adesso gliene pongo un'altra.



PRESIDENTE

Allora dobbiamo esaminarle una per volta, le questioni incidentali.



MONTABONE Renato

Ecco: ma allora mi lascia dire quello che voglio dire?



PRESIDENTE

No, stiamo sulla prima questione incidentale. Se c'è una questione incidentale, votiamo su quella.



MONTABONE Renato

Presidente, stia certo che io questa questione la pongo...



PRESIDENTE

Subito dopo.



MONTABONE Renato

La pongo, avvalendomi di qualsiasi emendamento a qualsiasi capitolo del bilancio sul quale ritengo di doverlo fare. Vedrà che lo faccio, e non lo faccio solo su un capitolo, perché guardi...



PRESIDENTE

Non minacci. Lei ha tutti i diritti di cui avvalersi. Abbiamo una questione incidentale; le ho chiesto se c'è la questione incidentale: se c'è, la votiamo, poi andiamo sulla seconda, sulla terza e sull'ennesima.



MONTABONE Renato

Ce n'è abbastanza su questi due fogli di giornale per porre non una questione incidentale, ma per far capire qual è il vero problema politico di questa maggioranza, che da sei mesi è senza un Assessore e lascia gestire il turismo da qualsivoglia!



PRESIDENTE

Consigliera Spagnuolo, su che cosa intende parlare? Mi aiuti lei, con la complicità da Presidenti.



SPAGNUOLO Carla

Con la nostra complicità, ci metto un secondo, Presidente.
Sono state poste diverse questioni: una questione attinente al bilancio, presentata dal Consigliere Saitta, sostenuta poi dall'intervento del collega Cavaliere; un'altra questione di tipo incidentale, presentata dal collega Montabone.
Io desidero sapere, come questione incidentale... E nel momento in cui noi trattiamo queste cose - che sono gravi, perché attengono all'immagine della Regione Piemonte, che in qualche modo viene giudicata da parte di categorie varie (l'altro giorno eravamo alla cultura, adesso siamo al turismo) - il Presidente della Giunta regionale, che in questo momento ha la delega al turismo, sceglie la strada di uscire dall'aula.
Dicevo, pongo una questione incidentale, che è anche una questione di carattere politico (il Presidente è rientrato e lo ringrazio).
La questione era questa: se il Presidente della Giunta, prima di decidere di andare ai Capigruppo (che è anche una strada), non voglia avendo acquisito quel minimo di informazioni, che ritengo però velocissime dirci qualcosa sia in ordine all'inserzione illustrata dal collega Saitta che all'intervento comparso su Il Corriere della Sera.
Effettivamente, non si capisce perché il Presidente della Giunta (perché Presidente della Regione Piemonte ovviamente significa Presidente della Giunta regionale) ed i Consiglieri debbano essere richiamati, nel senso che noi veniamo richiamati a non tornare indietro.
A questo punto, il Presidente della Giunta regionale ha qualche cosa da dirci? Diversamente si faranno delle valutazioni, anche alla luce delle cose dette dal Presidente della Giunta regionale, che attengono al bilancio eventualmente nella Conferenza dei Capigruppo.
Questa è la mia richiesta.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, anche lei ha un problema nuovo?



CHIEZZI Giuseppe

Proprio due minuti, solo per dire - per cortesia - che la mia richiesta è quella che il Presidente Ghigo - che adesso alza anche la voce - risponda (e ha il dovere di farlo) alle nostre domande.
Presidente, se non fa così, lei deve andarsene! Non può svolgere il ruolo di Presidente...!



PRESIDENTE

Basta. Le tolgo la parola.



CHIEZZI Giuseppe

Risponda quel che vuole, ma abbia rispetto di quest'aula e dia una risposta!



PRESIDENTE

Adesso le telecamere stanno uscendo: lei, cortesemente, completi il suo lavoro di ripresa televisiva.



(Commenti e proteste in aula)



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri, non fate dibattito! Consigliere Cavaliere, si avvalga degli strumenti che le sono concessi!



(Commenti e proteste in aula)



PRESIDENTE

No, qui non c'è nessun tumulto in aula; ci sono delle parole un po' in libertà.
Consigliere Saitta, pone formalmente la questione incidentale, nel senso che si debba votare, o possiamo affrontarla, come io ritengo, in sede di Capigruppo domani?



SAITTA Antonino

Presidente, credo che si possano scegliere tante strade di carattere formale. Per la verità, non conosco bene il Regolamento, non so neppure bene come si pongono le questioni incidentali, le questioni formali; rilevo che è una questione di una certa rilevanza politica.
Presidente, se lei ritiene che questo fatto non abbia rilevanza politica, mi chiedo che cosa intenda lei per politica. E ritengo anche che questo atteggiamento di disappunto nei confronti di rilievi posti con serenità sia proprio inopportuno da parte del Presidente della Giunta regionale, il quale, con serenità, dovrebbe dire: "Io non sapevo nulla" oppure: "Censuro chi ha fatto queste cose su Il Corriere della Sera; oppure ancora, ci spieghi per quale motivo le Associazioni si sono dovute attrezzare per fare un appello simile ai Consiglieri regionali.
I Consiglieri regionali, e il mio Gruppo in modo particolare, ci sentiamo in qualche maniera richiamati da quell'articolo su una questione che non conosciamo. Quindi, più che una questione pregiudiziale preliminare, ecc., mi pare sia una questione politica.
Credo che il Presidente della Giunta (e credo anche lei) si renda conto che non può esserci un atteggiamento del tipo: "Io non so niente, non rispondo".
E' questa la modalità con la quale si vuole affrontare una questione importante? Credo che la minoranza abbia dimostrato sin da ieri una volontà positiva per affrontare le questioni del bilancio. Tale questione è emersa attraverso delle Agenzie ANSA di oggi che riguardano il bilancio e quindi in qualunque momento viene rilevato questo fatto.
Il Presidente, l'Assessore al turismo ha il dovere di tranquillizzare l'aula sulla fondatezza o meno dei fatti a cui si riferisce l'appello.
Questo aiuta il confronto sul bilancio.
Se non si coglie l'importanza di questo fatto, che è politico obiettivamente credo che il clima non possa che surriscaldarsi. Quindi, se il Presidente del Consiglio e il Presidente della Giunta ritengono di dover rispondere, sul piano politico mi pare la strada migliore; se non ritengono di doverlo fare, pongo la questione pregiudiziale, in sostanza, e quindi chiedo che venga messa ai voti.



PRESIDENTE

Però, io ho fatto la proposta di trattare l'argomento domani mattina in Conferenza dei Capigruppo.



SAITTA Antonino

Presidente, lei fa una proposta; quello che noi chiediamo è se il Presidente, in questo momento, è in grado di risponderci. Se non è in grado di farlo, ci dica: "Non sono in grado di rispondervi". Per noi è sufficiente.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Il Presidente della Giunta prende la parola quando la chiede e la pu prendere prima di qualsiasi Consigliere.



MONTABONE Renato

Fa una comunicazione lei, Presidente?



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

No, non faccio nessuna comunicazione. Il Consiglio mi ha chiesto una risposta e io ritengo di darla. O il Consiglio mi garantisce che non si apre il dibattito, o io non rispondo. Sono stato chiaro?



RIBA Lido

Ma il dibattito è il Presidente Deorsola che lo apre e lo chiude. Io non ho ancora capito se abbiamo aperto o meno il dibattito. Il dibattito lei l'ha aperto, altrimenti la questione dell'equità (chi se la prende o chi non se la prende) non è tollerabile.



PRESIDENTE

Ripeto la proposta di passare all'argomento...



RIBA Lido

Non ho ancora capito cosa ha deciso, però me la prendo...



PRESIDENTE

Consigliere Riba, non aiuti anche lei il disordine, lei che normalmente non lo fa. Ho proposto, a seguito della puntualizzazione che è stata fatta dal collega, di affrontare questo argomento in sede di Capigruppo domani mattina, all'inizio della seduta. In questo senso ho chiesto al Consigliere Saitta se acconsentiva, se intendeva passare ad una votazione sulla questione pregiudiziale e siamo sempre lì. Io vi chiedo di affrontare questo argomento domani mattina, in modo che ci sia tempo di leggere con attenzione quello che c'è scritto. Lei, Consigliere Riba, è d'accordo su questa impostazione?



RIBA Lido

Sono d'accordo su questa impostazione ed ero già d'accordo prima di discutere, quando lei riteneva di porre la questione all'o.d.g.. Devo per anticipare che, a questo punto, il Presidente del Consiglio regionale, ad evitare che si torni con troppa frequenza a discutere delle intemperanze dell'ATR, dovrebbe revocare l'incarico che ha assegnato. Azzeriamo e poi ridiscuteremo. Non discuto quelli nominati dai privati, ma se sistematicamente i rappresentanti nominati dalla Regione continuano a produrre incidenti o non sanno vigilare...
L'inserzione su Il Corriere della Sera può darsi che sia un autonomo articolo del giornale, ma se non è così, è una questione da destituzione da revoca dell'incarico.
Questo lo voglio sapere, prima di fare delle ipotesi, così come per la delegazione della sede in Argentina, A Buenos Aires; siamo abbastanza avvertiti di cosa sia la delegazione a Buenos Aires. Bisogna capire, per se c'è la dovuta serietà o se c'è un'intemperanza nel gestire l'iniziativa e gli spazi assegnati a questa agenzia.
Sono argomenti imbarazzanti.
Per quanto riguarda l'appello delle Associazioni del turismo discutiamolo pure in una sede appropriata, perché è una questione politica di notevole consistenza.
Dico subito, a scanso di una mancanza di informazione per quanto ci riguarda, che il mio Gruppo, ma non credo sia l'unico, aveva proposto il ripristino di tutti gli stanziamenti esistenti per il turismo. Sarebbe bene che fossimo messi nelle condizioni di far conoscere notizie adeguate. Se le notizie dei fondi decurtati non vengono accompagnate da quelle delle proposte di ricostituzione degli stanziamenti, creano degli allarmi che interrompono un clima, un rapporto, un colloquio con le istituzioni...



PRESIDENTE

Questo punto lo portiamo domani ai Capigruppo. Passiamo all'emendamento...



MONTABONE Renato

Presidente, sono stato zitto perché il Presidente doveva fare una comunicazione, doveva intervenire. Sono tre volte che le chiedo la parola e lei non me la dà!



PRESIDENTE

Lei ha già parlato prima. Su queste questioni andiamo domani ai Capigruppo.



MONTABONE Renato

Non è una questione di Capigruppo, non è una questione che si risolve in sei ore, questa!



PRESIDENTE

Non possiamo introdurre, nel momento in cui si parla di questi emendamenti, altri argomenti surrettizi. Questo argomento lo calendarizziamo domani, ci sarà tutto il tempo di affrontare gli argomenti sul turismo quando si parlerà del turismo.



MONTABONE Renato

Quindi lei toglie la parola anche al Presidente della Giunta che vuole intervenire?



PRESIDENTE

Non è un libero dibattito, questo; aiuti a tenere i nostri lavori nei limiti del Regolamento!



MONTABONE Renato

Ma come fa lei a sapere su cosa voglio intervenire?



PRESIDENTE

Se lei vuole intervenire sul problema del turismo, non c'è motivo di farlo perché lo affronteremo domani. Lasci che io conduca questi lavori nel migliore dei modi. Io le ho chiesto se intendeva intervenire su questo o su altre questioni pregiudiziali.



MONTABONE Renato

Voglio porre una questione pregiudiziale.



PRESIDENTE

Ponga la questione pregiudiziale, non relativa al turismo, perch questo argomento lo vedremo domani.



MONTABONE Renato

Cosa vuol dire "non relativa al turismo"?



PRESIDENTE

Ponga la sua questione pregiudiziale, la mettiamo in votazione, così lei è contento.



MONTABONE Renato

Se mi dava la parola un quarto d'ora fa...



PRESIDENTE

Questi argomenti li ha svolti più volte, li conosciamo.



MONTABONE Renato

Il problema non è la questione del turismo, è la questione politica di fondo che noi stiamo richiamando da circa tre mesi in quest'aula. E' chiaro che il Presidente della Giunta dice: "Non so", perché sono sette mesi che manca un Assessore al turismo e quindi quello che capita sul turismo non lo sa più nessuno, lo sa solo più il signor Garrone e qualcun altro in questa Regione.



PRESIDENTE

Consigliere Montabone, ponga la questione e la mettiamo ai voti, se deve essere affrontata prima o dopo, non possiamo introdurre un argomento che non sia quello in oggetto.



MONTABONE Renato

Non le sembra una questione pregiudiziale? Quando vuole risolverla questa questione? Vuole risolverla con una votazione che dice se la mia questione pregiudiziale è o non è? Vuole continuare a discutere il bilancio capitolo per capitolo?



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Io mi rivolgo anche ai colleghi delle minoranze; avevo visto il Presidente della Giunta che voleva fare un suo intervento per darci ritengo - qualche piccolo elemento di chiarimento, che possa essere un bagaglio per andare domani alla Conferenza dei Capigruppo. Chiedo ai colleghi dell'opposizione se sono d'accordo a sentire, come aveva detto il Presidente Ghigo, questa comunicazione senza intervenire, in modo che domani si possa andare alla Conferenza dei Capigruppo con qualche elemento in più.



RIBA Lido

Sono d'accordo.



MONTABONE Renato

Sono d'accordo anch'io.



SPAGNUOLO Carla

Se siamo d'accordo, lei può intervenire pochi minuti, così come lei aveva chiesto, perché lei, Presidente, prima ha chiesto questo. Se noi siamo d'accordo, ci impegniamo a non intervenire e intanto sappiamo su cosa approfondire.



PRESIDENTE

Il Presidente Ghigo svolgerà allora la sua comunicazione e poi passeremo a valutare l'emendamento successivo.
La parola al Presidente Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Mi sembra che siano stati rappresentati tre elementi, a parte alcune considerazioni su chi conosce di turismo o chi è l'Assessore al turismo.
Le deleghe del turismo sono in capo al Presidente della Giunta e chiaramente io posso permettere che qualcuno metta in dubbio le mie capacità nell'esercitare le deleghe, ma non posso permettere altro tipo di considerazione.
Per quanto concerne la pagina pubblicata su La Stampa, io l'ho letta chiaramente ho fatto le mie riflessioni, ma è una pagina sulla quale non posso intervenire né potevo bloccarla, non essendone a conoscenza, perch l'ho vista io stesso nell'edizione di sabato, e, di conseguenza, credo che quanto ha suggerito il Consigliere Riba sia la strada da proporre al Consiglio.
Vogliamo audire come abbiamo fatto con le Associazioni delle culture? Perché dall'insinuare che la Giunta spinga le Associazioni a fare inserzioni per favorire l'approvazione del bilancio, obiettivamente dalla riunione con le Associazioni culturali è emerso qualcosa di diverso.
L'altro aspetto che riguarda la pubblicazione su Il Corriere della Sera: io ho la risposta all'interrogazione che il Consigliere Saitta ha rappresentato al Consiglio su questo tema e nella sede opportuna e nel momento opportuno sarò in grado di dare questa risposta.
Quello che posso dire anticipatamente è che questa inserzione non è stata fatta con soldi della Regione Piemonte.
Sull'altro aspetto, quello che riguarda le delegazioni in Argentina credo che per certi versi si debba - e qui mi permetto di fare un richiamo fare attenzione a rappresentare illazioni di corridoio che nell'ambito di un'assemblea come questa devono forse essere meglio valutate. Anche su questo aspetto io farò le mie verifiche...



CAVALIERE Pasquale

E' l'ANSA!



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

No, l'ANSA dice una cosa diversa, perché fare promozione turistica in Argentina credo sia una cosa logica, necessaria, utile, visto che l'anno scorso abbiamo anche fatto una iniziativa piuttosto cospicua in Argentina.
Le cose alle quali ritengo di dover rispondere con fermezza sono invece quelle insinuazioni a fronte di chissà quali valutazioni.
Non avendo, allo stato attuale, elementi che mi permettano di dare delle risposte certe, mi procurerò questi elementi, dopodiché risponder all'interrogazione del Consigliere Saitta per quanto riguarda l'inserzione sul Corriere della Sera e risponderò alle considerazioni che sono state fatte sulla promozione in Argentina.
Non posso rispondere invece sulla iniziativa che liberamente qualche associazione ha assunto nel pubblicare una pagina e voglio dire che alla richiesta "non tornate indietro" obiettivamente io ritengo di interpretare questa richiesta come un non voler tornare indietro sulle iniziative che sul turismo abbiamo intrapreso, ma è una mia personale interpretazione.
Comunque non esiste alcun progetto di legge di modifica, non esiste alcun tipo di legge sul turismo né da parte della maggioranza né da parte dell'opposizione. Perciò io credo che queste associazioni dovrebbero stare tranquille.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

Torniamo dunque all'esame degli emendamenti al progetto di legge sul bilancio.
Siamo sempre al cap. 60.
002) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea Simonetti, Montabone e Cavaliere: "Il capitolo 60 è incrementato di lire 10 miliardi, con un incremento di pari entità del capitolo 15950".
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

Questo emendamento dà la possibilità all'Assessore Burzi di dare finalmente quella risposta che mi pareva volesse dare già prima, ma che essendo in dichiarazione di voto non poteva fare.
Approfitto dell'occasione per approfondire il merito anche perché credo sia utile per tutti capire di cosa si tratta.
Oltre alla quantificazione del fenomeno, sarebbe interessante conoscere quali sono le ragioni che lo determinano. Sarebbe anche interessante capire quanto si pensa che siano fondi che vanno alle Regioni limitrofe soprattutto la Lombardia e penso anche di capire perché. E' una Regione che ha un forte rapporto di pendolarità col Piemonte per cui avviene questo fenomeno. Normalmente si potrebbe pensare che le cose si compensino, invece in questo caso probabilmente c'è un meccanismo che facilita la non trasparenza nel modo in cui vengono pagati i bolli e che quindi permette non dico occultamento perché non viene occultato, ma questo dirottamento di fondi della Regione e credo che la Lombardia sia ben contenta di questa situazione. E' presumibile che non essendo preoccupata la Giunta regionale lombarda di questa situazione, da loro non ci si possa aspettare un entusiasmo nella collaborazione. Quindi a maggior ragione, proprio per l'entità che si presume abbia il fenomeno per la Regione Piemonte, occorre intervenire perché è una cosa di un tal peso che può modificare significativamente il bilancio della nostra Regione.
Capire quindi da dove arriva e quali misure si intendono adottare è importante, anche perché vorrei capire - su questo non ho alcun lume, sul resto ho fatto delle ipotesi, ma su questo no - se l'evoluzione che ha subito il bollo quest'anno in qualche modo modifica il quadro e in che misura.
Non vorrei cioè che fatti accaduti indipendentemente dalla nostra volontà ad un certo punto si consolidassero e diventassero in qualche modo legislazione, cioè un dato di fatto non rimediabile.
Se fosse così, sarebbe giustificata l'urgenza del nostro operato, cioè l'aver sottolineato questi aspetti, ma soprattutto giustificherebbe un'iniziativa efficace da parte dell'Assessore, che è bene che ci rassicuri da questo punto di vista. Il prossimo anno, indipendentemente dall'evoluzione che potranno avere altri fattori rispetto al "bollo-auto" si dovrà cercare di risolvere questo aspetto che è in qualche modo strutturale e non congiunturale, per risanare le casse del Piemonte riportandole a quelle che dovrebbero essere le sue presumibili entrate e non a questi livelli che sono inferiori a quanto dovrebbero effettivamente essere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Signor Presidente, la ringrazio per avermi dato la parola e quindi a non costringermi a ricorrere al sistema "o me la dai o me la prendo"; sto cercando di riordinare le idee dopo questa piccola disputa a cui non ho avuto modo di rimbrottare per impegno preso.
Prima avevo richiamato l'attenzione dell'Assessore Burzi che mi ha promesso di avere nel momento in cui ci sarà l'assestamento di bilancio e quasi facevo una scommessa a distanza, cioè che rispetto alle entrate del capitolo 60, quei 15 miliardi che ipotizzavano alcuni colleghi e il sottoscritto sarebbero pervenuti.



(Cenno di diniego dell'Assessore Burzi)



MONTABONE Renato

Non può dirlo con certezza assoluta, non sia così drastico. Non sia così pessimista, io credo che così come prima sarei stato disponibile a scommettere e anche a perdere la scommessa, sono quasi certo che sui 10 miliardi arriveremo. Ma questi 10 miliardi sarebbero utilizzabili molto bene se si prendessero in considerazione quei capitoli delle spese - ci arriveremo coi prossimi emendamenti - che per esempio riguardano il turismo, perché se la Regione cominciasse di nuovo a gestire il turismo mettendo la Giunta in funzione anche con l'Assessorato al turismo probabilmente non ci sarebbe bisogno di girare i soldi all'ATR per far pagare inserti pubblicitari come questo! Se la Regione spendesse per la promozione turistica direttamente, saprebbe chi ha pagato per inneggiare alla Regione stessa.
Questo è un punto. Se poi la Regione avesse i capitoli di bilancio sul turismo integrati da una presunzione di entrata sul capitolo 60 potrebbe perfino rispondere e venire a conoscenza direttamente delle inserzioni che terzi hanno fatto sulla materia del turismo.
Concludo questo mio breve intervento dicendo sostanzialmente che nel primo intervento della serie "se non me la dai io me la prendo", non ho voluto dire che ci sia stata competenza o meno rispetto alle politiche del turismo in Regione, ho voluto semplicemente dire che in questo momento in Regione non c'è nessuno che possa risponderci direttamente, almeno da sette mesi, perché anche partendo dal capitolo 60 se con la mancanza di presunzione di quelle entrate, di quei 10 miliardi di cui parliamo adesso anche se ci fosse l'Assessore probabilmente non avrebbe i quattrini da spendere, perché quelli che aveva li ha già girati ad altri e vedi ATR e vedi ITP (?) per tutto quello che è la promozione turistica. In quest'aula non c'è nessuno che ci risponda, non so se perché non a conoscenza oppure perché non vuole risponderci.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Grazie Presidente, è in discussione l'altro emendamento del nostro gruppo al capitolo 60 e sempre relativo al bilancio di previsione '98 della Regione Piemonte in relazione alle entrate per tasse automobilistiche e per bolli auto.
Nella sua introduzione il collega Papandrea parlava appunto delle maggiori entrate relative alla rottamazione e ad altro e vi potrebbero quindi essere dei fondi regionali che potrebbero giustamente essere dirottati o in Lombardia o in altre Regioni limitrofe al Piemonte anche tramite agenzie che operano nel settore automobilistico, tenendo presente il ruolo che non hanno più le province.
Capire, quindi, quali misure intende intraprendere la Regione per salvaguardare gli interessi legati alle maggiori entrate per il bollo auto a mio avviso è molto importante, soprattutto per le esigenze di entrate maggiori per il Piemonte, esigenze che devono essere colmate per risanare le casse del Piemonte soprattutto per le emergenze e le priorità che la Regione in questo momento ha di fronte. Problemi del turismo innanzitutto problemi di sanità socio-assistenziale, ambiente e agricoltura.
Queste maggiori entrate che dovrebbero arrivare, ma che potrebbero essere vanificate o ridotte, secondo me vanno viste in un'ottica di salvaguardia per dare maggior respiro alla nostra Regione e per essere dirottate in soluzione positiva delle emergenze socio economiche produttive occupazionali a cui prima accennavo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Questo emendamento prevede delle entrate superiori, anche se non nella stessa misura di quello precedente. Ribadiamo la richiesta all'Assessore di capire quali sono i meccanismi di analisi preventiva di queste entrate. Tra l'altro in presenza, mi pare, di politiche continuative credo sul tipo della rottamazione, diversificate nel futuro, legate più al risparmio energetico e alle qualità ambientali ed ecologiche del carburante, ma le politiche di incentivazione all'acquisto di autoveicoli continueranno nel senso di questo ultimo anno, quindi quali studi analitici, Assessore, sono stati fatti relativamente alle previsioni di entrata su questo? Quali studi abbiamo fatto o stiamo facendo, non dico per accertare con esattezza millimetrica, ma con una ponderatezza maggiore la possibilità di entrate su questo capitolo? Le nostre stime sono leggermente più alte delle sue; quali sono i parametri che lei ha usato, Assessore?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie Presidente, a conclusione del mio primo intervento osservavo che le previsioni proposte in prima battuta dall'Assessore Burzi erano state dallo stesso contraddette in seconda battuta e quindi avevamo perso la fiducia sulla prima cifra e diventa quasi conseguente non avere sufficiente fiducia sulla seconda cifra.
Questo nostro emendamento, se il primo era ottimista, è più prudente noi lo deriviamo da analisi, certamente molto limitate, che può fare un gruppo consiliare.
La critica che svolgiamo al suo modo di proporre questa cifra, e che deriva anche da quello che lei ha detto, è che questa previsione, non si offenda Assessore Burzi, poteva farla chiunque. Nel senso che è una previsione che non ha un contenuto politico, non è sorretta da un'anima politica, da una volontà politica, da una voglia di capire, di fare, di muovere le cose; ho l'impressione che chiunque, per sprovveduto che fosse avrebbe fatto seduto a quell'Assessorato con gli uffici che gli proponevano i monitoraggi; così come sono, i monitoraggi sono figli di tutto il sistema amministrativo con i suoi tempi ed i suoi modi che, illustrati dall'Assessore, appaiono assolutamente insopportabili.
Allora, caro Assessore Burzi, dato che lei non è persona qualunque, ci aspettavamo un maggiore impegno, intanto a rimuovere lo stato delle cose esistenti dal quale noi deriviamo la possibilità di prevedere. Lei non pu venire qua - può perché l'ha fatto, per carità - ma non vorremmo che lei venisse qui dicendo "Sentite ho preso in mano l'Assessorato al bilancio, i dati che mi pervengono hanno queste scadenze, l'ACI fa quello che fa". Eh no, Assessore: lei dovrebbe venire qui e conoscendo l'importanza delle entrate dire "Ho chiesto ai miei uffici di verificare le procedure di afflusso dei dati; ho chiesto ai miei uffici, visto il modo in cui lo Stato e tutto l'apparato amministrativo fa affluire i dati, di contestare queste lentezze; mi sono attivato presso il Ministero tal dei tali affinché queste lentezze vengano superate" e via dicendo.
La Pubblica Amministrazione da lei descritta risulta di una inefficienza insopportabile. Non è possibile sapere, con questi ritardi, i dati di ingresso delle risorse e tale atteggiamento, Assessore, è volontà politica; non mi rivolgo a lei come unico responsabile. Questa è volontà politica, mi rivolgo a lei perché è il responsabile che ho di fronte adesso, perché è una delle rotelle della macchina inefficiente, alla quale dico di ribellarsi e di non accettare che i monitoraggi arrivino con mesi di ritardo, che gli uffici dello Stato si comportano in questo modo, chieda un'accelerazione.
Se quanto diciamo noi è vero, la sensazione quindi che la cifra possa essere ulteriormente incrementata, le chiedo di consegnare al Piemonte un volume finanziario più consistente e quindi una maggiore possibilità di sviluppo, di occupazione e di risoluzione dei problemi: questo finora è mancato.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

La risposta è solo ad integrazione di quanto già espresso nell'intervento precedente che era già sufficientemente ampio ma erano rimasti in sospeso un paio di punti che intendo completare.
Innanzitutto la fonte di informazione, la direzione regionale delle entrate che è in questo momento l'organo competente per quanto riguarda la stima dell'evasione - mi riferisco sempre del bollo, anche se alcuni dei ragionamenti toccano più capitoli di ingresso - è stata stimata, dopo un incontro svoltosi ieri, proprio alla luce di ricerca di attività che il Consigliere Chiezzi, giustamente auspicava, attorno al 15-20%. Si tratta comunque di una partita di giro non direttamente gestita dalla Regione, per quanto riguarda il controllo della gestione. Questo mi permette anche di dire che nella non accettazione di un elemento di non efficienza, di allungamento dei tempi, noi cercammo come Regione Piemonte - non so altre Regioni aderirono, ma comunque esiste documentazione in tal senso - in base al decreto n. 662 - decreto istitutivo di quanto attiene alle problematiche IRAP - di comunicare - lo facemmo anche per iscritto in sede di Conferenza Stato-Regioni - la volontà della Regione Piemonte di collaborare al triennio di prova; il primo anno di prova è il 1998. Per la Regione Piemonte la legislazione non è ancora completa, lo sarà alla fine di questo triennio di prova, così c'è scritto nel decreto n. 662. Comunque noi, come ente, abbiamo chiesto una cogestione, già fattiva e operante da subito sulla materia della riscossione e gestione più diretta, se si vuole anche più responsabile, proprio per poter agire direttamente. Tutto ciò per ottenere una conoscenza più veloce dei fenomeni, perché ad oggi per quanto attiene il 1998, e quindi all'esercizio che stiamo affrontando, i dati si conoscono con un deplorevole ritardo.
Quindi ci siamo già mossi al momento della formazione della legge, la n. 662, chiedendo una cogestione da parte delle Regioni che avrebbe reso più chiaro ed esplicito il ruolo del responsabile dell'ente nella riscossione degli accertamenti, quindi anche nella velocizzazione dei tempi nella lotta contro un fenomeno complesso come quello dell'evasione.
E' evidente che poi ci sono problemi, ma non attengono in questo caso all'evasione, sull'accertamento delle competenze per esempio sul pendolarismo. Se il pagamento di queste tasse viene effettuato per esempio agli uffici postali, come lo è nell'ampia maggioranza dei casi, è evidente che per quanto riguarda il pendolarismo vi sono realtà diverse, ma stiamo lavorando per cercare gli elementi onde accertarli, insieme al Ministero competente. Comunque gli uffici si sono già attivati proprio per l'importanza della fonte.
Comunque la Giunta esprime parere negativo sull'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea per dichiarazione di voto.



PAPANDREA Rocco

C'è un elemento nella precisazione dell'Assessore che mi preoccupa. Mi pare che abbiamo il problema dell'evasione più la parte inerente il pendolarismo. La cosa è ancora più, non ne faccio una responsabilità alla Giunta. Abbiamo notato nei comportamenti sia del Governo, ma anche di molti Enti locali, un'attenzione diversa al problema dell'evasione che ha portato a significativi risultati. Sono a conoscenza di Comuni che hanno intrapreso delle iniziative di lotta all'evasione che hanno portato a dei risultati assolutamente inaspettati. Da questo punto di vista, proprio per l'entità che ha il fenomeno, ripeto si tratta da una parte di un fenomeno che ha certe caratteristiche che bisognerà vedere con la Lombardia di affrontare ma anche sul fenomeno dell'evasione credo che a fronte di una rilevazione di questa natura, che comporta per la Regione Piemonte mancate entrate che mediamente oscillano intorno ai 100 miliardi, una lotta incisiva ad un'entità di questa natura dell'evasione, aggiunta all'altro fenomeno possa portare a risultati significativi, pur senza riuscire a farla scomparire da un giorno all'altro. Risultati che possono concretizzarsi in aiuti agli asili, alle case, all'occupazione, ecc. e che possono tradursi in tutta una serie di provvedimenti sulla parte non rigida del bilancio che come sappiamo, i cittadini piemontesi percepiscono maggiormente come iniziativa diretta della Regione. Le altre ipotesi si traducono in una serie di spese fisse, importanti, ma che intervengono meno sui problemi dei cittadini. I proventi derivanti dalla lotta all'evasione possono permettere di impostare in modo nuovo la politica della cultura, del lavoro, la stessa politica del turismo.
Ritengo che da questo punto di vista sarebbe utile un atto di coraggio simile a quello compiuto da altri livelli di amministrazione - mi vengono in mente i Comuni di Rivoli, di Collegno, lo stesso Stato centrale - che introducono in bilancio voci di maggiori entrate presunte, come segno tangibile di voler recuperare parte dell'evasione fiscale.
Sarebbe positivo, da parte della Giunta regionale del Piemonte, dare un messaggio dello stesso tipo, accogliendo l'emendamento di Rifondazione Comunista e sottoscritto da altri Consiglieri, quali Cavaliere e Montabone e sostenendo esplicitamente di voler dare questo tipo di segnale.
Troppo spesso, infatti, non tanto da parte di esponenti della Giunta quanto da parte di Consiglieri della maggioranza che la sostiene, abbiamo sentito discorsi di una certa tolleranza nei confronti di settori di evasione.
In questo caso, si tratta di problema particolare, evasione dal pagamento del bollo-auto, per il quale concordiamo tutti - tutti i cittadini devono essere messi sullo stesso piano - e che pur essendo una gabella è assai significativa per le entrate della Regione. In tal senso credo sarebbe utile che l'Assessore Burzi e la Giunta iscrivessero i 10 miliardi proposti dall'emendamento, impegnandosi nello stesso tempo all'avvio di prime misure contro l'evasione e recuperare fondi che vanno da altre parti. Contemporaneamente, potremmo successivamente individuare uno o due filoni emblematici in uscita, cui dedicare questi fondi.



SIMONETTI Laura

Chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
30 Consiglieri ed in congedo n. 9 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

Indìco ora la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 002.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 42 hanno risposto SI' 9 Consiglieri hanno risposto NO 28 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri L'emendamento è respinto.
003) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea Simonetti, Montabone e Cavaliere: "Il capitolo 60 è incrementato di Lire 5 miliardi, con un incremento di pari entità del capitolo 15950".
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

Questo è l'ultimo emendamento presentato da noi ed altri su questo capitolo.
La cifra è 5 miliardi; per la sua entità, credo che sia ampiamente accoglibile da parte della Giunta. La Giunta potrebbe dirci: "Va bene, lo accogliamo, diamo questo segnale", magari individuando un modo di spenderlo che, nei tempi, non sia... La parte di miliardi in più potrebbe essere inserita nel pluriennale, ma accoglierlo rappresenterebbe un segnale politico importante e rilevante.
Se si vuole dare questo segnale, si potrebbe poi ragionare sul modo in attribuire questi miliardi, avendo in quel caso un atteggiamento prudente.
D'altro canto ci pare che, a fronte del fenomeno di cui parlavamo prima, ma anche del fatto che vi sono diversi elementi che fanno ritenere che si manterrà la realtà congiunturale che l'anno scorso ha portato ad un aumento delle entrate (e comunque anche a fronte dell'evasione fiscale e dei fondi che vanno in Lombardia), tale capitolo possa essere rafforzato con un incremento di 5 miliardi.
Gli effetti della rottamazione sono partiti l'anno scorso abbastanza avanti nell'anno; l'evoluzione positiva delle vendite non si è avuta nel mese di gennaio, è partita verso il mese di marzo e ha avuto un boom soprattutto nei mesi estivi, per cui l'effetto sulle entrate non si è verificato nel mese di dicembre dell'anno scorso, ma soprattutto nel mese di agosto; ripeto, credo che i mesi di gennaio o di aprile siano stati marginali: questo, tra l'altro, è quanto dicevano i monitoraggi.
A me non stupisce che i monitoraggi abbiano avuto quelle caratteristiche, per cui ci si è accorti del fenomeno solo all'ultimo momento, in quanto la stessa dinamica del mercato dell'auto ha fatto rilevare un notevole aumento del parco circolante nel Piemonte solo nel mese di agosto.
Proprio sulla base di questi dati, credo che si possa ipotizzare, con una ragionevole dose di ottimismo ma sulla base di dati concreti alle spalle, che quest'anno quei fenomeni agiranno e in modo ancora più consistente.
Quindi, anche solo sulla base di questo, unitamente all'elemento che ricordavo prima di segnale contro l'evasione fiscale, si potrebbe accedere alla richiesta avanzata dall'emendamento. E invito la Giunta a riflettervi e ad agire di conseguenza.
Anche perché - ripeto - un'eventuale risposta negativa rischierebbe di venire intesa da parte mia, ma credo non solo da parte mia, come una certa refrattarietà da parte delle Giunte di centro-destra alla lotta all'evasione fiscale, cosa che spero non sia.
A differenza di alcune forze politiche o di esponenti della maggioranza che invece a volte sono sensibile a quegli aspetti in modo diverso da come lo siamo noi, non avevo colto elementi di questo tipo nel comportamento della Giunta.
Credo dunque che l'esecutivo, per rassicurarci, possa accogliere questo emendamento che, percentualmente, rispetto al bilancio regionale è veramente irrisorio, anche rispetto alla voce in capitolo che ammonta a 566 miliardi, per cui si andrebbe a 571: non sbilanciamo molto, mi pare uno sbilancio del tutto possibile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Questo emendamento mi dà la possibilità di introdurre nel dibattito qualche elemento che può aiutarci ad affrontare la fase successiva, perch il nesso tra entrate e spese evidentemente c'è.
Se l'intenzione della Giunta (e per la Giunta, dell'Assessore al bilancio) è quella di rigettare tutti gli emendamenti relativi ai capitoli in entrata, come è probabile - mi pare questa la posizione - a questo punto del dibattito potrebbe essere utile conoscere l'opinione complessiva della Giunta, e dell'Assessore in modo particolare, su come intende finanziare alcuni emendamenti della minoranza che la Giunta ritiene accoglibili. Ci in quanto, se non si fa l'operazione sulle entrate, vuol dire che non è possibile finanziare nessun emendamento della minoranza. Non mi pare che l'orientamento della Giunta sia di totale chiusura nei confronti degli emendamenti della minoranza: mi pare che questo sia vero.
Le possibilità della manovra sono quindi due. Una è quella di accogliere qualche emendamento in entrata, però qui c'è una valutazione sulla giustezza o meno (il che significa che la Giunta è in grado di valutare meglio di quanto possa fare un Consigliere); l'altra possibilità di finanziare qualche emendamento è quella di ridurre qualcuna delle spese correnti.
Se l'Assessore ci aiuta, nel dibattito, a capire come intende finanziare l'operazione di accoglimento di qualche emendamento che ritiene utile, ciò ci potrà permettere di esprimere delle valutazioni più precise.
Se a questo punto l'Assessore dovesse dire che, ad esempio, riduce di quattro miliardi le spese per le consulenze, questa potrebbe essere una modalità di finanziare alcuni emendamenti. Tale chiarimento aiuterebbe sicuramente tutti i Gruppi a sostenere maggiormente come dovere di alleanza alcuni emendamenti oppure a non sostenerli qualora ci fosse una prospettiva utile a finanziarne altri.
Credo che sia giunto il momento di fare questa valutazione; tuttavia se l'Assessore ritiene che l'operazione di finanziamento non sia possibile in ogni caso, vuol dire che nessun emendamento sarà accolto, il che mi sembra un atteggiamento contraddittorio rispetto ad alcune premesse che erano state annunciate anche da parte del Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

E' in discussione l'ultimo emendamento del Gruppo di Rifondazione comunista sul capitolo 60, sempre relativo al bilancio preventivo '98 e quindi alle entrate per tasse automobilistiche e per il bollo. Già nell'introduzione il collega Papandrea diceva che come Gruppo si chiede un segnale politico alla Giunta regionale e alla maggioranza di centro destra per il proseguo della discussione su questo importante atto, che è il bilancio preventivo '98. Si è parlato di rottamazione che ha portato maggiori entrate per il Piemonte, che però potrebbero anche essere indebolite da risorse che potrebbero andare in Lombardia o in Liguria anche per le attività di agenzie automobilistiche che operano nel settore.
Quindi è possibile avere, anche se non subito, pericoli di rimpinguare il nostro bilancio. Quindi è un incentivo a favorire le casse regionali piemontesi, anche per le priorità che la nostra Regione ha in questo momento, che sono gravissime e che maggiori entrate potrebbero portare ad intervenire nei vari capitoli che riguardano le emergenze, che sono il lavoro, il sociale, l'assistenziale, la sanità, la questione ambientale e il turismo. Crediamo quindi che questo emendamento, se accolto, possa dare un segnale in questo senso. Credo sia giusto, quindi, che l'Assessore preposto al bilancio tenga conto dei preziosi suggerimenti di tutta l'opposizione, e che sappia che anche dall'atteggiamento più duttile potrebbero anche essere intercorsi nuovi suggerimenti, quindi una maggiore serietà nel proseguo della discussione sul bilancio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Il parere della Giunta è contrario, ahimé. Aggiungo solo, a completamento di una parte di intervento del Consigliere Saitta, che credo che nei fatti la Giunta abbia già dimostrato un'attenzione non episodica di fronte agli emendamenti non pretestuosi e non ostruzionistici della minoranza, perché dei 1500 emendamenti presentati prima di questa fase, la terza nota di variazione ne accoglie complessivamente 226, che evidentemente sono nati dal dibattito nelle varie fasi, ma che comunque sono stati suggeriti e proposti in tale sede dalle minoranze.
Questi sono fatti obiettivi, non più discutibili; non c'è la volontà in questa fase, di surdimensionare le risorse, perché questa è l'opinione della Giunta, quindi è un atteggiamento di prudente amministrazione, quello di non incrementare, in questa fase, in assenza di altri fatti, questo tipo di entrate. E' evidente che l'esame delle posizioni complessive che stanno emergendo dalla consegna della linea degli emendamenti delle parti, pu essere, a seconda della tipologia delle linee emendative sugli investimenti, dove è data anche la lunghezza normale - ahimé - delle procedure di investimento, impegnato su periodi e quindi su anni meno critici e su risorse meno critiche rispetto a quelle della spesa corrente.
Lo stesso discorso vale per la spesa corrente, impegnando risorse non già oggi disponibili, ma "se disponibili"; lo suggerivo in esordio di discorso al Presidente Chiezzi e al collega Papandrea, che hanno rappresentato questa ipotesi emendativa in entrata. Io non credo che le entrate su questa voce saranno quanto da loro suggerito, anche quella è una lotta all'evasione; noi, politicamente, siamo per ridurre il livello delle tasse, perché questo a nostro avviso ridurrebbe anche l'evasione, ma le tasse finché ci sono le devono pagare tutti, senza esclusione. Siamo comunque per ridurre complessivamente l'onere fiscale, abbiamo anche testimoniato sul disegno di legge sui diritti regionali di cui abbiamo parlato alla fine dell'anno '97.
Quindi, o contenimento di spesa (se vogliamo inserirlo ad oggi) o impegni politici legati ad effettuazione di linee, a fronte delle quali risorse disponibili, se è già definito l'impegno, o linee di investimento.
Evidentemente non può essere fatta - a nostro avviso - surdimensionando le entrate, almeno in questa fase.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone per dichiarazione di voto.



MONTABONE Renato

Dichiaro il mio voto favorevole a questo emendamento. Siamo scesi a 5 miliardi e penso che, senza avere tanta presunzione nella previsione delle entrate, non si possa negare, da parte dell'Assessore al bilancio, il fatto che sul capitolo 60 ci sia un'entrata in più di almeno 5 miliardi.
Nella previsione, cioè, fatti salvi i monitoraggi - che spero l'Assessore abbia fatto ieri sera - spero ci siano almeno 5 miliardi. Quei 5 miliardi potrebbero essere girati, per esempio, all'ATR, che oltre a pagare degli articoli su Il Corriere della Sera che inneggiano alla buona promozione del turismo in Piemonte, non si dimenticherebbe di partecipare cosa che non è mai mancata nella storia di questa Regione - a "Vinitaly" a Verona. Per la prima volta, infatti, l'Assessorato al turismo non ha partecipato a "Vinitaly".



BODO Giovanni, Assessore all'agricoltura

Cosa c'entra con il turismo?



MONTABONE Renato

Cosa c'entra il turismo con il vino? Chiedilo al Presidente Ghigo, che ha sempre sostenuto che il vino è uno dei prodotti più promozionali per il turismo in Piemonte! Guarda che il vino non è solo agricoltura. Se tu Assessore all'agricoltura, pensi che il vino non sia un grande canale di promozione turistica...



MONTABONE Renato

BODO, Assessore all'agricoltura



MONTABONE Renato

In Piemonte sono d'accordo.



MONTABONE Renato

Ma perché a Verona, chi veniva? Invece di andare in tutte le città del mondo a pagare miliardi per fare degli stand in piazza, con dei camerieri che non conoscono neanche la lingua locale, a Verona c'era lo stand dell'agricoltura, non c'era un'attività promozionale turistica! L'ATR, che era delegata a quest'attività promozionale, non era presente, se non per un consorzio di vini dell'acquese, dove contemporaneamente viaggiava il Presidente di quel consorzio e non si preoccupava di verificare se il turismo in quella sede era in qualche modo osservato.
Vede, Assessore, ho l'impressione che lei, in questo momento, pensi di ricevere, almeno da parte mia, gli strali che non le competono. D'altronde io a qualcuno mi devo rivolgere: non posso rivolgermi all'ATR perché in aula non è presente; non posso rivolgermi all'ITP perché in aula non è presente, pur avendo fatto il progetto di promozione turistica per il 2006 del Piemonte; non posso rivolgermi all'Assessore all'agricoltura perch penso che il vino in Piemonte non sia soltanto agricoltura, ma sia anche turismo. Allora mi rivolgo a lei, Assessore al bilancio, il quale, per un momento, lasciato non sotto tutela, non saprà cosa rispondermi. Io, però, a qualcuno queste cose le devo dire. E allora, questi 5 miliardi che con l'emendamento abbiamo messo nelle entrate, e che questa volta, sulla scommessa - io con lei le ho sempre perse le scommesse, Assessore, anche quelle più futili - voglio dire che mi sentirei veramente di scommetterci perché forse lei spera di perdere, io invece sono quasi certo di vincere su questo. Ma ancora una volta le ricordo, come un patto d'onore, quando andremo a verificare le entrate su quel capitolo, lei mi richiami e in aula pubblicamente mi dica: "Lei Consigliere Montabone aveva ragione quando diceva sui 15, sui 10 e sui 5 miliardi, perché il bollo ha dato 5, 10 o 15 miliardi in più".
Dopodiché, siccome non mi sembra neanche giusto far subire a lei nell'occasione del bilancio tutte le criticità, come dice il Presidente, o le crisi politiche che questa Giunta ha, vuol dire che rimanderò il momento della questione politica quando sarà presente colui che sta dirigendo male! - la questione politica.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliere Spagnuolo per dichiarazione di voto.



SPAGNUOLO Carla

Presentiamo questa dichiarazione di voto alla fine degli emendamenti che sono stati proposti rispetto alle entrate, a questo primo pacchetto di emendamenti, e può valere un po' come ragionamento di carattere generale rispetto alle questioni che sono state poste.
E' indubbio che noi abbiamo alle spalle una vicenda travagliata rispetto a questo bilancio della Regione Piemonte, proprio per quel che attiene alle entrate. Poi non solo, ma certamente per quel che attiene alle entrate ci sono state delle differenze di posizioni; ancora ce ne sono.
Se per questo maxi-emendamento, che è ritornato dalla Commissione avessimo fatto una discussione di carattere generale avremmo potuto mettere in evidenza tutto questo. Non l'abbiamo fatta in maniera sufficientemente approfondita; le dichiarazioni di voto, pur nella loro brevità, possono consentire di esprimere delle valutazioni.
Ci siamo trovati in una situazione nella quale il bilancio è andato, è ritornato, sono state fatte delle valutazioni, tutto l'impianto presentato pur nella sua concisione (3-4 cartelle), dall'Assessore Burzi era teso a dire "dobbiamo trovare le possibilità di finanziamento" per tutta una serie di piccoli o grandi progetti, condivisibili o non condivisibili.
Nel corso del dibattito di questi mesi ormai, anche se le cose vanno avanti in maniera accelerata (oggi abbiamo fatto quasi tre emendamenti quindi la cosa è stata "molto veloce"), è emerso che erano reperibili altre risorse. A questo punto, opportunamente sono stati presentati questi emendamenti perché peraltro non c'è nessuno che ci dimostri il contrario.
Anche l'Assessore Burzi, nelle risposte che ha dato via via nella giornata di oggi, non ha escluso che queste entrate possano a un certo punto esserci.
A proposito di tutta la polemica che noi leggiamo sui giornali io devo dire che sono fra coloro che non si stupisce nemmeno più di tanto. Alcune associazioni culturali hanno preso un'iniziativa, sono uscite sui giornali possono essere interpretate come fiancheggiamento della Giunta; la questione del turismo è più complessa perché attiene proprio alla gestione politica del settore, però non sono tra coloro che si stupiscono particolarmente, certamente non sono d'accordo sul metodo che viene attuato, non c'è chiarezza, c'è un tentativo molto preciso di addebitare a nostri comportamenti ostruzionistici delle lacune e delle carenze gravi che invece sono dell'esecutivo. Perché dico questo? Perché comunque agli emendamenti che sono stati presentati anche oggi di aumento delle entrate non ci sono state delle risposte precise, nel senso di dire "no, queste entrate assolutamente non ci saranno, non ci sono le condizioni perché ci possano essere, ecc.". Io comprendo un margine di variabilità, sarebbe assurdo che non ci fosse, questo lo capisco, però comunque non ci sono delle risposte di carattere preciso.
Allora noi finiamo (l'abbiamo discusso l'altra volta, il tema è stato accennato ancora oggi), rispetto a categorie del Piemonte - io ho letto anche interventi dell'artigianato, dell'agricoltura (Coldiretti, ecc.), che sono arrivati penso non solo a me, ma a tutti i Consiglieri, certamente agli Assessori - finiamo per essere, dicevo, fatti carico di lentezze voglia di tornare indietro, voglia di depauperare o non considerare un settore piuttosto che un altro, quando in realtà non abbiamo avuto certezze rispetto alla politica delle entrate, pur in un arco di variabilità che pu rappresentare certo una qualche percentuale, ma che non può rappresentare fette così ampie già riscontrate o comunque riscontrabili di possibilità di entrata.
Questa è la motivazione per la quale noi voteremo a favore di questo emendamento, ma vogliamo anche mettere in evidenza l'aspetto di carattere politico, perché è indubbio che se una cattiva gestione, mi vien da dire se siamo in presenza di una cattiva gestione, questa indubbiamente soprattutto per la politica delle entrate, non può essere imputabile all'aula. Il fatto che l'aula debba fare degli emendamenti correttivi rispetto alla politica delle entrate è significativo perché significa proprio che non vi è una soglia di credibilità dell'esecutivo rispetto a questa partita. Quindi il nostro voto, da questo punto di vista, sarà favorevole.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto passiamo alla votazione dell'emendamento testé discusso.



SIMONETTI Laura

Chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n. 29 Consiglieri ed in congedo n. 9 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

Pongo quindi in votazione l'emendamento n. 003.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è respinto con 7 voti favorevoli, 29 contrari e 6 astensioni.
004) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: "Il capitolo 99 è incrementato di lire 7 miliardi, con un incremento di pari entità del capitolo 15950".
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

Questo è il capitolo che tratta delle entrate legate al metano. E' un capitolo dell'addizionale di imposta sul consumo del gas metano nella nostra Regione. E' un capitolo che a differenza di quello precedente è meno consolidato nel tempo; mentre il capitolo precedente era consolidato e il livello di entrate in qualche modo più storicamente accertabile, in questo caso ci troviamo di fronte ad un tipo di voce...



(Si chiede la presenza in aula da parte della Giunta)



PAPANDREA Rocco

E' vero, il Presidente non c'è, l'Assessore non c'è. Voglio capire la Giunta come risponde se non è presente.



PRESIDENTE

C'è il Vicepresidente Majorino che rappresenta a pieno titolo.



(Proteste dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

L'Assessore ora è presente; la prego di continuare.



PAPANDREA Rocco

Sappiamo che c'è un articolo del Regolamento che dice che lei pu decidere, quindi va bene così. Ritorno sull'argomento.
Ci troviamo di fronte ad un capitolo in cui le entrate hanno meno un elemento di natura storica, è più recente e ci siamo trovati già negli anni precedenti di fronte ad una quantificazione che aveva oggettivamente dei maggiori elementi di arbitrarietà; bisognava per forza fare delle ipotesi che poi venivano confermate o meno nel tempo.
Però ci troviamo di fronte ad un elemento che è emerso nel corso di questi primi anni, in cui questa voce di entrata c'è stata ed è una costante sottovalutazione. Tutte le volte che abbiamo discusso di questa voce ci siamo trovati di fronte ad un livello di entrate decisamente superiore al livello delle previsioni. Quindi le entrate di fatto erano decisamente superiori al livello delle previsioni.
Ora c'è chi dice che il problema è il tempo, c'è chi dice altro. Io credo che i fattori siano molteplici, perché indubbiamente il consumo del gas è anche legato al tempo (serve per il riscaldamento delle case) e credo che ci siano delle tendenze in atto da rilevare. Per esempio, nel riscaldamento il metano tende a sostituire altre fonti di calore, quindi abbiamo un'evoluzione che può essere legata al tempo. Forse la scorsa settimana la neve fuori tempo può aver inciso sul livello dei consumi, ma credo anche che abbiamo un dato più strutturale che è il fatto che nelle case si tende sempre di più a usare il gas invece del gasolio o altre fonti.
Tra l'altro in Piemonte è sempre maggiore il numero di case, diciamo nei comuni e fuori Torino, che vengono raggiunte dal metano. Allacciamenti che prima non erano possibili vengono resi possibili, quindi esiste l'elemento infrastrutture: penso ad esempio alla Val Chisone che pochi hanno fa è stata interessata dagli allacciamenti per il metano. Questo farà sì che in questa vallata, man mano che le caldaie invecchiano, si sostituiranno con nuove caldaie a metano; credo che il dato possa essere generalizzato, riguarda anche altre aree del Piemonte.
A fronte di questo elemento è possibile pensare che anche quest'anno avremo uno scostamento tra le entrate - le previsioni sono molto più incerte e volatili rispetto al passato - e l'entità effettiva che si riscontrerà: quindi invitiamo a iscrivere questo tipo di maggiori entrate nel bilancio, per poter avere da questo punto di vista una disponibilità superiore quando poi discuteremo le uscite.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Credo che per le motivazioni che richiamava il Consigliere Papandrea, e cioè che anche nelle aree periferiche più lontane dalla metropoli torinese il gas metano oggi è diventato uno dei riferimenti per il riscaldamento abbia fatto bene l'Assessore a presumere che ci fosse un incremento di 3 miliardi di entrata in più rispetto all'anno 1997; tant'è vero che l'anno scorso avevamo 152 miliardi nelle entrate e quest'anno il bilancio che ci viene proposto reca la cifra di 155 miliardi.
Come? 183, perfetto. Cosa vuoi, è scritto talmente piccolo, non so se è fatto apposta... e poi ho talmente tante variazioni di bilancio di fronte che non so neanche se sto leggendo il librone giusto.
Qualcuno mi diceva, nei corridoi, che in un primo tempo la copertina era stata fatta di un colore, poi è stata fatta di un altro e poi di un altro ancora, ovviamente per distinguerle l'una dall'altra; l'ultima è verde speranza, oppure verde semaforico. Credo che questa tinta di colore sia - considerato l'andamento della discussione e le risposte della Giunta agli interventi corposi a difesa che la maggioranza ritiene di dover fare su ogni singolo emendamento - ancora da cambiare.
Probabilmente, Assessore, invece di fare l'assestamento di bilancio verso il mese di giugno, come si prevedeva di fare, magari potrebbe cambiare ulteriormente "colore" al progetto di legge n. 371, fare la quinta o la sesta variazione di bilancio usando la "speranza verde" di poter far passare il bilancio. Al di là dei miei occhiali e delle cifre scritte in piccolo, credo che quanto ha previsto l'Assessore, come trend di proiezione in più rispetto al 1997, sia giusto per i motivi detti precedentemente. Il trend in proiezione si riferisce all'ultimo monitoraggio che ci ha spiegato così bene l'Assessore, richiesto da noi più volte e rinviato, non per causa dell'Assessore, ma di chi non è presente in questo momento.
L'Assessore sul trend di proiezione si è tenuto un po' dalla parte della Regione. Quando ero Sindaco e si stilava il bilancio, il Segretario comunale e il Capo ufficio ragioneria non si assumevano mai la responsabilità di andare oltre le cifre che loro sicuramente avevano per l'anno precedente, perché non è compito loro, ma in politica bisogna certe volte anche osare: in questo caso osare non sarebbe inopportuno.
Le cifre proposte dal nostro emendamento sono irrisorie rispetto a quello che è il "plafond" generale; sarebbe interessante che l'Assessore al bilancio, al di là delle tutele che costantemente in questi giorni ha avuto, uscisse dal guscio e dimostrasse di avere una propria capacità dovuta alle proprie deleghe e dicesse: "sì, forse avete ragione su questa cifra c'è la presunzione di poter incamerare qualche miliardo in più sul capitolo 99." Credo che questo sarebbe un atteggiamento saggio, non tanto quello di accettare il nostro emendamento, Assessore, ma di riuscire a capire che lei sta in questo momento richiamando su di sé tutti gli strascichi di una questione politica che altri non vogliono risolvere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

E' in discussione l'emendamento presentato dal Gruppo di Rifondazione comunista relativo al bilancio di previsione 1998 sulle entrate riguardanti il gas metano per il Piemonte.
Si tratta di un'addizionale meno consolidata di altre entrate, ma è una voce a bilancio di previsione '98 ritenuta importante, soprattutto dalle minoranze, perché, come diceva il collega Papandrea, vi è una costante sottovalutazione di questa entrata di previsione.
E' ovvio che il consumo del gas è legato soprattutto al riscaldamento delle case dei piemontesi e quindi una voce di spesa sugli stipendi delle famiglie piemontesi incisiva e determinante.
Le spese di infrastruttura per le caldaie in tutto il Piemonte sono continue e sono anche onerose per l'ormai generale uso del gas metano in tutto il Piemonte, tant'è che anche nelle zone montane si va verso la metanizzazione.
Maggiori entrate sono determinanti anche per ottemperare alle gravi emergenze che affliggono il nostro Piemonte, a partire dalla sanità, dal socio-assistenziale e dall'ambiente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ho già spiegato all'interno del capitolo 60 le motivazioni complessive che rendono la Giunta prudentemente contraria ad incrementare le entrate.
Comunque avremo occasione, dagli accertamenti, di verificare e se è il caso incrementare al momento opportuno le entrate.



CAVALIERE Pasquale

Chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
29 Consiglieri ed in congedo n. 9 Consiglieri.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, per la velocità dei nostri lavori, chiedo che la verifica del numero legale, venga attuata con una procedura più veloce ...



PRESIDENTE

La ringrazio dell'indicazione; lasci al Presidente valutare le modalità di votazione.



CAVALIERE Pasquale

... occorrono infatti 6 minuti e 30 secondi ogni volta.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

In precedenza, scherzosamente, il collega Montabone le aveva detto "Le daremo la prima tessera di eventuali colleghi ostruzionisti al bilancio".
Ora, la cosa diventa un pochino più seria; tutte le volte che chiediamo la verifica del numero legale lei sceglie una strada che richiede otto minuti: non mi sembra sistema così veloce. Qual è il problema che impedisce di procedere, immediatamente, usando il sistema elettronico, che è costato alcune centinaia di milioni? C'è un sistema elettronico: qualche volta lo usiamo, qualche volta no.
Capisco che ci possano essere votazioni un pochino più complesse, ma questa è la più semplice delle votazioni possibili: basta schiacciare un pulsante: chi c'è, c'è. Si danno trenta secondi di tempo, e lei, Presidente del Consiglio, evita di perdere 7 minuti di tempo per ogni richiesta di verifica del numero legale.
Presidente Deorsola, concorra a far velocizzare le procedure di approvazione di questo bilancio. Se noi ci mettiamo d'accordo come minoranze, visto che è legittimo, in prossimità di ogni votazione potremmo chiedere la verifica del numero legale.
Come vede, le rappresentiamo delle questioni di velocizzazione dei lavori dell'aula, ed anche di correttezza: la maggioranza, che deve garantire il numero legale, deve stare in aula, non può avere ogni volta 5 minuti a disposizioni per tornarvi. Siamo infatti nella situazione non di verificare il numero legale di coloro che sono in aula, ma di dar tempo a coloro che non vi sono di rientrare.
Questo è evidente a tutti, anche perché i tempi di lettura dell'elenco dei Consiglieri da parte del collega Toselli sono un po' troppo alfabetici collega! - credo che l'uso della strumentazione elettronica, che tanto ci è costata, debba essere attivata, soprattutto in questa circostanza.
E' un invito che faccio al Presidente, sia per la serietà della richiesta della verifica del numero legale sia per velocizzare i nostri lavori. Non "rubo" altro tempo ai colleghi, ma la procedura lunghissima della verifica del numero legale sta diventando un po' troppo reiterata e quindi richiedeva, perlomeno a nostro sommesso avviso, una puntualizzazione.
Si può anche decidere di continuare a verificare il numero legale in sette minuti di tempo, ma le opposizioni possono anche decidere di chiederla molto più frequentemente. Si perde soltanto più tempo.
Detto questo, voteremo a favore dell'emendamento per le ragioni dette in precedenza.
Per l'incremento di entrate in questo particolare caso, ci sembra valgano meno le precedenti osservazioni di carattere generale che il collega Burzi, Assessore al bilancio, ha ritenuto valide anche per questo emendamento.
Effettivamente, l'utilizzo del gas metano è sempre maggiore, e pertanto una possibilità di incremento delle entrate diventa realistica.
Non dimentichiamo che ci sono, soprattutto nei piccoli e grandi comuni della provincia, ampliamenti sempre maggiori di questi allacciamenti, che sono un dato oggettivo. Occorrerebbe, magari anche con la società erogatrice, raccordando i programmi di ampliamento della rete, prevedere delle integrazioni delle entrate.
Il ragionamento fatto in termini generali, in questo specifico caso risulterebbe un po' meno pregnante, a nostro avviso.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, sull'emendamento, chiaramente il Gruppo di Rifondazione Comunista si esprimerà favorevolmente.
Le considerazioni da farsi riguardano l'impostazione generale che questi emendamenti di entrata hanno voluto dare. In questo specifico caso parliamo dell'imposta sul consumo del gas metano, aspetto del tessuto della collettività da non trascurare. Su tale aspetto abbiamo voluto riflettere e proporre un'entrata in aumento rispetto alla nota di variazione. In effetti, considerando e premesso che questo capitolo potrebbe avere una corrispondenza ampia dal punto di vista finanziario, ci pareva opportuno interloquire per tentare di dare delle vie d'uscita ad un bilancio che non offre delle scelte e dei percorsi strategici che possano dare una qualche risposta dal punto di vista economico.
Avremo tempo, in sede d'esame di altri emendamenti - oggi abbiamo accelerato i tempi rispetto ad emendamenti che non offrivano sponde ad analisi politiche e sociali più complessive - di affrontare le questioni fondamentali che proponiamo di rimettere in discussione nel costruire e nell'approvare il bilancio.
I capitoli di entrata, però, sono fondamentali per iniziare questo tipo di ragionamento.
Abbiamo condiviso, come Gruppo, la pregiudiziale in precedenza posta dal collega Saitta che introduceva la non accettazione di un dialogo, di un'interlocuzione rispetto ai capitoli di entrata, che potrebbe presupporre anche capitoli di aumento di spesa. Certo, è nostro dovere continuare a sollecitare la Giunta su progetti politici, su progetti concreti, ma parallelamente perdiamo il nostro strumento di interlocuzione principale.
Approfitto della dichiarazione di voto per sollecitare il Presidente del Consiglio ad utilizzare un percorso che sia chiaro e trasparente per quanto riguarda le votazioni e le verifiche del numero legale; si dia cioè uno strumento rispetto al quale continua a rapportarsi.
Se durante la richiesta legittima, prevista dal Regolamento, della verifica del numero legale da parte di un Capogruppo, si tenta di procedere con un appello nominale tradizionale, si proceda in questa maniera; se si tenta - come noi abbiamo sollecitato - di farlo attraverso l'appello elettronico, si diano dei tempi prestabiliti come era stato fatto precedentemente per la votazione. Diversamente, non si capisce perché si utilizzino due pesi e due misure: due strumenti diversi per la verifica del numero legale e per la votazione.
A questo punto, chiediamo al Presidente del Consiglio di garantire anche dei tempi di approvazione del Consiglio, di non fare lui stesso dell'ostruzionismo, sulla base dei 7 minuti, che non sono pochi, per ogni singola votazione.
In particolare, chiediamo al Presidente del Consiglio di farsi portavoce per garantire non dico un interesse, ma un minimo di condizioni nell'aula per non parlare a qualche banco vuoto.
La richiesta della verifica del numero legale è anche un'occasione attraverso la quale i Gruppi dell'opposizione, in questo caso il Gruppo di Rifondazione comunista, possono vedere - almeno in fase di richiesta di numero legale e di votazione - un'aula un pochino più fornita, anche solo per giustificare il fatto di guadagnarsi uno stipendio durante il Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto, pongo in votazione l'emendamento n. 004.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 12 voti favorevoli e 29 contrari.
005) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro e Simonetti: "Il capitolo 99 è incrementato di L. 4 miliardi, con un incremento di pari entità del capitolo 15950".
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

Non intendo ripetere le argomentazioni che ho svolto sull'emendamento precedente contenente una cifra superiore, anche se mantengono la loro validità; al limite, ce l'hanno di più, perché in questo caso chiediamo un incremento di misura relativamente scarsa, 4 miliardi su 183, per cui si andrebbe a 187 miliardi, anche perché credo che sia possibile ipotizzare che, come è già successo negli anni precedenti, alla fine faremo una correzione che andrà oltre questa cifra.
Ma al di là di questo, approfitto dell'illustrazione di questo emendamento per fare una considerazione in merito a quanto si era discusso in un emendamento precedente legato al turismo e all'enogastronomia; mi riferisco all'iniziativa che si è svolta a Verona.
L'Assessore all'agricoltura ha indubbiamente ragione nel considerare il vino un prodotto dell'agricoltura (su questo non c'è il minimo dubbio) però non si può non vederne la valenza turistica (e non solo, perch ritengo vada anche al di là).
Personalmente lo vedo come un fenomeno di cultura, legato alla cultura del vino, e non semplicemente come un fatto di cultura agricola, con uno stretto collegamento alla cultura contadina che ha alle spalle ed ai prodotti della terra.
Comunque, al di là di questo, ritengo molto miope la considerazione che faceva, e cioè che poiché l'iniziativa si svolgeva a Verona, non era interessante per il nostro turismo.
Verona è visitata da molte persone che non sono piemontesi, ma conoscono il Piemonte e i suoi prodotti, cominciano ad avere un approccio al Piemonte, scoprono che il Piemonte ha dei validi prodotti e magari vengono a consumarli in loco. Non è quindi indispensabile promuovere delle iniziative in Piemonte, in quanto i piemontesi il Piemonte lo conoscono già; possono non conoscerlo bene, ma presumibilmente sono i più informati non quelli meno informati.
Credo quindi che questo giustificasse un'iniziativa dell'Assessorato all'agricoltura e dell'Assessorato al turismo, perché quella è comunque un'occasione di grossa importanza e con una massiccia presenza di visitatori.
Una parte dei fondi per i quali noi chiediamo che si incrementi l'entrata possono essere usati anche per essere in futuro spesi per iniziative di questo genere.
Concludo ricordando al Presidente del Consiglio che, come suggerito anche da altri Consiglieri, in fine seduta sarebbe opportuno votare un provvedimento importante (sollecitatoci dai lavoratori del settore) relativo alla formazione professionale, la cui mancata approvazione creerebbe dei grossi problemi.
Non basta investire nel bilancio, occorre anche dare gli strumenti perché poi gli investimenti diventino efficaci.



PRESIDENTE

La parola alla Giunta.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Non accettiamo l'emendamento.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto, lo pongo in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 6 voti favorevoli, 26 contrari e 5 astensioni.
006) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro e Simonetti: "Il capitolo 99 è incrementato di L. 2 miliardi, con un aumento di pari entità del cap. 15950".
La parola al Consigliere Moro per l'illustrazione.



MORO Francesco

E' in discussione un emendamento presentato dal Gruppo di Rifondazione comunista relativamente alla tassa sul metano per il Piemonte.
Come abbiamo già ampiamente detto, avremmo voluto almeno un inizio di cambiamento di rotta da parte della maggioranza e della Giunta, nel tenere in considerazione anche quello che dice la minoranza.
Riteniamo che quella del gas metano sia un'addizionale meno consolidata di altre, per cui vi è una costante sottovalutazione di questa previsione di entrata, che per noi invece è importante, in quanto va a individuare maggiori entrate, quindi a rimpinguarle.
Come dicevo, il consumo del gas è legato soprattutto al riscaldamento delle case dei piemontesi, quindi incide notevolmente sui bilanci e sugli stipendi delle famiglie piemontesi. E' stato ricordato che vi sono delle infrastrutture, come le caldaie, che sono state riattivate in tutto il Piemonte, anche perché si è ormai consolidato in tutte le province del Piemonte l'uso del gas metano; quindi c'è un'esigenza immediata di avere maggiori entrate.
Non vedo grande attenzione alle argomentazioni del nostro emendamento anche perché sicuramente non stiamo assistendo ad una discussione seria: quello che dicono le minoranze non ha alcun significato. A volte non viene neanche la voglia di intervenire, proprio perché anche da parte della maggioranza e dello stesso Assessore non si prendono in alcuna considerazione le nostre tematiche che invece hanno una loro grande importanza.
Invito, quindi, la Giunta ad incominciare ad attenuare la propria arroganza e ad entrare maggiormente nel merito delle proposte e degli emendamenti che presentiamo di volta in volta, perché sono emendamenti che vanno a migliorare un bilancio che riteniamo del tutto negativo. In questo caso, vanno a rimpinguare le entrate della Regione in questa materia che riteniamo importante, anche perché il Piemonte ha una serie di gravi emergenze sul piano occupazionale, ambientale, dell'agricoltura (è stata accennata l'importanza di Verona e della non corretta presenza dell'Assessorato all'agricoltura piemontese a quell'importante rassegna).
Ritengo che questa maggiore entrata debba essere approvata o comunque tenuta in considerazione dalla Giunta perché è un inizio di tendenza diversa che andrebbe a dare maggiore risalto al bilancio, a queste entrate che riteniamo importanti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Condivido l'illustrazione fatta dal collega che mi ha preceduto. Credo anche ci siano applicazioni diverse, sulle quali chiedo l'opinione dell'Assessore Cavallera. Stiamo parlando del metano, Assessore: vorrei capire se le sue competenze su questo importante problema si intrecciano con quelle dell'Assessore al bilancio. Questo perché la moltiplicazione come è già stato spiegato ed argomentato negli interventi precedenti della rete di consumo ha la ricaduta parziale anche sulle nostre entrate per via della tassa, ma è anche favorita dalla presenza di questo importante combustibile. E allora, capire quali sono i giacimenti piemontesi e qual è lo stato dello sfruttamento di questi giacimenti in Piemonte, per capire quanta produzione abbiamo, in relazione alla distribuzione, e quanta, invece, ne importiamo da altre regioni e da altri Paesi.
Ritengo che questo abbia una sua relazione, Assessore; in una regione come l'Emilia Romagna, ad esempio, la relazione è molto forte perché lo sfruttamento del sottosuolo determina anche una distribuzione sul territorio del consumo maggiore rispetto alla nostra regione.
Chiedo quindi all'Assessore Cavallera, anche in maniera non approfondita (non credo che sul momento possa disporre di dati), ma per quanto è di sua conoscenza, di conoscere il problema. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Grazie, Presidente. Assessore, a volte i nostri interventi possono essere stati interpretati - parlo del mio precedente - anche in termini un po' scherzosi. Ma in quest'aula i Consiglieri non possono dimenticare che si sta discutendo di 68 miliardi che non erano stati inseriti nel bilancio.
Questo emendamento, che è l'ultimo della serie sulle due voci che assieme assommavano a maggiori entrate per 68 miliardi, pare sia un fatto insignificante. Ho detto i Consiglieri tutti, non sto parlando dei Consiglieri di maggioranza o di minoranza, ma di tutti.
Assessore, prendo per buona la tesi che lei sostiene, basata sulle entrate certe e sui monitoraggi certi, quindi non discuto - e non lo far più - sulla volontà e sulla filosofia che teneva da parte i 68 miliardi.
Come, nel giro di due mesi, con monitoraggi successivi, lei ha avuto la certezza, e quindi vengo sulla sua tesi, di 68 miliardi in più, oggi lei alla fine di questa discussione su questi due capitoli di entrata, credo non possa e non debba dire che fra qualche mese, su questi capitoli qualche fondo in più ci sarà.
E non mi dica - come sarebbe obbligato dalla sua funzione a dire il dottor Lesca, se potesse prendere la parola in quest'aula, che queste sono le entrate certe perché avete monitorato. Faccia uno sforzo, nella sua modestia, di presunzione, che la porti a presumere che quattro soldi in più, su ognuno di questi due capitoli, ci saranno. Faccia questo sforzo di presunzione, non si faccia intimorire da nessuno, né dalle maggioranze, n dalle minoranze né dai suoi colleghi di Giunta né da chi presiede la Giunta; faccia lo sforzo di presunzione e faccia come quell'imprenditore, e lei viene dal mondo imprenditoriale, che avendo già prodotto una parte della sua produzione presume di poterla vendere e quindi metterà a bilancio le cifre presunte di entrata.
Non aspetti di avere i pagamenti che a volte vengono a 60, 90, 120 giorni o a 6 mesi; presuma che il prodotto che sta vendendo sia tutto pagato, magari tenendo conto in percentuale di quelli che non pagheranno quello che le devono. Faccia uno sforzo di presunzione, che ormai, dopo gli emendamenti che sono stati ributtati, sarebbe uno sforzo minimo; faccia uno sforzo politico di presunzione, io sono certo che i suoi colleghi di Giunta sapranno benissimo come spendere i soldi.
Ha visto nei giorni scorsi come è diventato più sorridente l'Assessore Leo; grazie alle battaglie che alcuni Consiglieri hanno fatto su alcuni temi, anziché avere il bilancio a zero, poi al 50% e poi al 75% ce l'ha quasi intero ed è certo che qualche amico, anche dei banchi della minoranza, farà in modo che arrivi al 101%. Così non ci sarà più bisogno di inserzioni sui giornali, tutti saranno contenti e la politica culturale del Piemonte potrà camminare spedita.
Vorrei chiedere ancora un'informazione all'Assessore Burzi, magari me la sa dare: io prima ho inforcato gli occhiali, cosa che purtroppo devo fare da poco, ma devo farlo, e poiché è sintomo di un momento difficile Gallarini sa che quando inforco gli occhiali divento più feroce perché non ci vedo tanto, ho letto che lei aveva incrementato di 3 miliardi dalle previsioni di competenza del '97 alle previsioni di competenza del '98. A meno che non legga il libro giusto; qualcun altro suggeriva che forse quel colore è stato messo per fare un piacere alla Lega, quel verde padano...
155 milioni sono le previsioni di competenza, certo diventano 163 se aggiungiamo i residui attivi del 19.., non è così; mi dia una spiegazione su questo, perché mi serve tecnicamente, credo sicuramente di aver sbagliato nel leggere così il bilancio, ma se lei me lo spiega per i capitoli successivi non sbaglio più.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'energia

Essendo notoriamente io di centro, darò una risposta che non sarà n breve né lunga, ma adeguata all'interrogativo che è stato posto. Credo che si possa suddividere la domanda in due: la prima riguarda la risorsa e l'altra riguarda il consumo.
Per quanto riguarda la risorsa mineraria noi troveremo molte novità nel decreto Bassanini che è stato pubblicato ieri, perché è stata condotta un'azione da parte della Regione nei confronti del governo e le risorse minerarie in terra ferma sono state assegnate in termini di concessione e di conseguenza anche di canoni alle Regioni. Questo avverrà nel '99. Per quanto riguarda invece il consumo dobbiamo esaminare la questione sotto...



(Commenti del Consigliere Cavaliere fuori microfono)



CAVALLERA Ugo, Assessore all'energia

E' noto a tutti che noi abbiamo risorse sfruttabili nell'area di Trecate, Villa Fortuna, la nota zona, dove ovviamente c'è un'attività in corso che non ha nessuna influenza al momento sul bilancio regionale. Sul bilancio regionale invece ha rilevanza il consumo del metano sotto forma di addizionale. Io credo che certamente possiamo definire questa addizionale non come federalismo fiscale perché è sotto forma di addizionale sui consumi; non solo, crea anche delle situazioni assurde, perché noi sappiamo che questa addizionale, così come tutta l'imposta sul metano, viene esposta sulle fatture di consumo degli utenti che vengono poi a loro volta caricate anche dell'IVA, per cui ci troviamo di fronte alla tassa sulle tasse: è una situazione che da tempo è stata denunciata in varie sedi e che deve essere qui ricordata.
Comunque, riferendoci al metano in termini di consumi ci troviamo in una situazione di tipo stabile, a mio avviso, anche in termini di prospettiva. Semmai bisogna intervenire in ordine a varie questioni che sono poste in sede di pianificazione dell'utilizzazione di queste fonti. Io credo che se vogliamo dividere i settori di consumo per grandi aggregati abbiamo i consumi civili, abbiamo i consumi industriali, ad esempio, e credo che anche le osservazioni che sono sorte in varie sedi in ordine al famoso gasolio eco-compatibile, eco-diesel come lo chiamano, non trovino nessuna opposizione di principio da parte della Regione.
L'unica raccomandazione e azione conseguente nell'ambito dei nostri poteri pianificatori è quella di indirizzare le varie fonti energetiche nella direzione più conveniente, più confacente alla tipologia della risorsa stessa, per cui è chiaro che quando ci si trova di fronte a grandi centrali si può pensare anche ad un'utilizzazione di combustibile più adatto sotto certi profili. Se pensiamo, ad esempio, alle caldaiette o comunque agli usi civili anche in impianti medio piccoli è meglio andare nella direzione del metano.
Si potrebbe anche fare un altro ragionamento: è giusto appesantire da un punto di vista fiscale una fonte energetica senza tener conto del valore, del potere calorifico dell'unità di consumo oppure creando delle distorsioni solo da un punto di vista fiscale? Questi sono ragionamenti che credo potremmo fare nella sede opportuna. Mi auguro che il resoconto della Conferenza regionale sull'energia, che abbiamo svolto negli scorsi mesi possa quanto prima essere affrontato in Commissione e in aula.
Per concludere e passare la palla al collega del bilancio, io ritengo che i consumi di metano presumibilmente siano stabili nella nostra Regione.
Anzi sono in essere, pur se con contrasti, dei potenziamenti delle reti di adduzione del metano; addirittura si pensa di garantire un maggiore approvvigionamento dal Mare del Nord e dall'Olanda. Per cui credo che le previsioni - per quanto di competenza del nostro Assessorato - possano basarsi sui consumi storicamente noti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Intervengo per confermare la posizione contraria della Giunta sull'emendamento e per commentare, molto brevemente, l'intervento del Consigliere Montabone e della Consigliera Spagnuolo.
Il capitolo 99 è di ancor più aleatoria stima rispetto a quanto già discusso nell'ambito del capitolo 60 relativo alla voce sul bollo dove è più consolidato è anche più chiaro il ruolo che la Regione potrà avere nell'ambito della gestione più diretta dell'esercizio alla lotta all'evasione.
Questa voce, che credo sia il quinto esercizio, è andata, soprattutto negli ultimi tre anni, incrementandosi come voce accertata di ingresso e questo, probabilmente, è legato in parte, come dicevano i colleghi Cavallera, Montabone e Spagnuolo, ad un maggiore e diverso utilizzo di questa fonte energetica.
Quindi a fronte di questo maggior utilizzo vi è anche un incremento del gettito che ne deriva per la Regione.
L'Assessore Cavallera ha sottolineato che per quanto riguarda le fonti energetiche vi è la possibile stabilità dei consumi di questa voce. Quindi prudentemente, non in senso amministrativo, ma perché poi attorno alle voci di entrata nasce un giusto e concreto dibattito sull'utilizzo di queste voci che sono una parte non fondamentale, ma importante della discrezionalità politica, si è deciso di non accettare l'emendamento ma è stato ribadito l'impegno nell'accertamento delle entrate e della funzione dei Consiglieri di minoranza di controllo dell'utilizzo di tali fonti che avviene sulla trasparenza del colloquio - mi ha fatto molto piacere quanto detto dal Consigliere Montabone nella prima parte del suo intervento.
La non accettazione dell'emendamento è dovuta al fatto che gli elementi a nostro avviso non inducono in questo momento a "gonfiare" inutilmente le spese; nulla vieta comunque la discussione politica dell'utilizzo delle entrate.
La Giunta ha iscritto 68 miliardi nel corso del mese di aprile che sono compatibili con le conoscenze del mese di aprile e non lo erano affatto anzi sarebbero state erronee, al mese di novembre. Credo che impegni politici siano comunque prendibili anche a non iscrizione di risorse presenti e quindi in funzione di un disponibile - esattamente come si fa nelle aziende - dove quindi si possono prendere impegni di natura politica discussi, concertati e legati alla disponibilità delle risorse all'iscrizione delle stesse.
Un atteggiamento di corretta prudenza non consente l'iscrizione di ulteriori cifre in entrata, anzi a conclusione degli emendamenti dico che la Giunta è già stata coraggiosa in questa fase a scrivere quanto è stato scritto, che riproduce nelle quantità più di quanto è previsto nella finanziaria del 1997.
Tutto ciò con soddisfazione di tutti gli Assessori che possono continuare la propria politica. Comunque si può continuare a discutere sulle politiche che si potrebbero perseguire se le risorse ci fossero, e in base a ciò, assumere anche impegni.
Con quanto detto confermo la mia contrarietà sull'emendamento in oggetto.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi pongo in votazione l'emendamento n. 006.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 5 voti favorevoli, 27 contrari e 6 astensioni.


Argomento: Formazione professionale - Orientamento professionale

Esame progetto di legge n. 386: "Modifica alla legge regionale 13 aprile 1995 n. 63 'Disciplina delle attività di formazione orientamento professionale come da ultimo modificata dalla l.r. 4 agosto 1997 n. 44"


PRESIDENTE

Accantoniamo un momento l'esame del bilancio e passiamo all'esame del progetto di legge n. 386 di cui al punto 15) dell'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato dalla Commissione competente con il seguente esito: favorevoli i Gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, CDU CCD; si sono astenuti i Gruppi PDS, Lega Nord per l'indipendenza della Padania; non ha partecipato alla votazione il Gruppo di Rifondazione comunista.
Relatore è il Consigliere Casoni, che ha facoltà di intervenire.



CASONI William, relatore

Do per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "Signori Consiglieri con legge regionale 3 luglio 1996, n. 36 era stato disposto (art. 1) che "Sino alla costituzione delle società consortili di cui all'art. 15 e comunque non oltre il 31 agosto 1998 la Regione Piemonte continua ad avere la titolarità nella gestione delle attività di formazione professionale svolte nelle proprie sedi decentrate territoriali".
Il termine del 31 agosto 1998 era stato stabilito ritenendo che nel corso del 1997 si sarebbero costituite le società consortili cui affidare la gestione dei Centri di Formazione Professionale della Regione ai sensi dell'art. 15 della l.r. 63/1995.
In realtà finora è stata costituita una sola società consortile denominata Consorzio Internazionale Alto Canavese con sede in Valperga (Torino) alla quale è stata affidata la gestione dei Centri di Formazione Professionale di Ciriè e San Mauro.
La situazione per la costituzione delle rimanenti società consortili è la seguente: 1) e' in fase conclusiva la costituzione di una società consortile cui affidare la gestione dei CFP di Casale, Novi Ligure, Alessandria e Valenza.
Si provvederà poi alla stipula della convenzione.
3) E' in corso la trasformazione del consorzio pubblico di Dronero in consorzio pubblico privato cui affidare la gestione dei Centri di Cuneo Verzuolo e Ceva.
4) Non vi è alcuna possibilità di costituire una società consortile per la gestione del CFP di Vercelli il quale, pertanto, concluderà la propria attività con il presente anno formativo 97/98; non vi sono infatti in essere attività programmate nel piano formativo 97/98. In tale Centro operano n. 11 dipendenti regionali che di conseguenza andranno ricollocati in altre strutture della Regione centrali o periferiche."



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 38 voti favorevoli 35 astensioni 3 L'art. 1 è approvato.
Si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno risposto SI' 34 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame ordine del giorno n. 747 inerente a "Impianto di compostaggio a Cascina Scuti in Valle Ferri nel Comune di Cavatore"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 747 presentato in data 21 aprile 1998 dai Consiglieri Foco, Cavallera, Angeli, Gatti, Griffini, Moro Casari, Gallarini, Cavaliere, Montabone, Rosso, Benso, Vaglio e Rubatto inerente all'impianto di compostaggio a Cascina Scuti in Valle Ferri nel Comune di Cavatore.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che le manifestazioni del maggio 1993 contro la localizzazione di un impianto di compostaggio a Cascina Scuti in Valle Ferri nel Comune di Cavatore si svolsero sempre in modo pacifico e civile che le stesse avvenivano in difesa di un territorio agricolo ed a vocazione prevalentemente turistica, situato nelle vicinanze della zona termale del Comune di Acqui Terme, contro un progetto di impianto di smaltimento rifiuti che avrebbe snaturato le caratteristiche originarie del luogo e avrebbe prodotto un grave impatto ambientale, anche sulla zona termale, a seguito del passaggio di numerosi mezzi di trasporto pesanti preso atto che il progetto, oltre ad essere osteggiato da numerosissimi cittadini della zona (furono raccolte più di 9000 firme), fu bocciato dalle principali istituzioni locali (i Comuni di Acqui Terme e Cavatore, l'USSL la Comunità Montana), da varie Associazioni e dalle Organizzazioni Sindacali che successivamente la Regione Piemonte revocò l'autorizzazione al progetto esprime piena solidarietà all'Associazione per la salvaguardia e valorizzazione di Valle Ferri e a tutte le persone chiamate in causa che nel maggio 1993 manifestarono pacificamente nei confronti della inopportuna localizzazione di quell'impianto".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.


Argomento: Musei

Iscrizione ed esame ordine del giorno n. 749 inerente a "Museo Ferroviario di Savigliano"


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. della seduta odierna l'ordine del giorno n. 749 inerente al "Museo Ferroviario di Savigliano" presentato dai Consiglieri Salerno, Riba, Papandrea, Toselli, Peano, Rossi, Rosso Cavaliere, Angeli, Casoni, Angeleri, Cotto e Montabone.
Chi è favorevole all'iscrizione è pregato di alzare la mano.
E' iscritto all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.
Se non vi sono obiezioni passiamo all'esame del suddetto documento.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che il museo ferroviario piemontese è stato istituito con legge regionale nel 1978 e che da allora ha efficacemente svolto i suoi compiti riuscendo a salvare dalla demolizione, a preservare e a restaurare numerosi rotabili storici sottolineato che il recupero di tale materiale è stato reso possibile attraverso l'impegno profuso dai volontari del G.A.T.T. (Gruppo Amici del Treno Torino) e del C.A.M.F.P. (Comitato Amici del Museo Ferroviario Piemontese) in vent'anni di attività specificato che il giorno 18 aprile u.s. è stato presentato il progetto della sede di Savigliano del museo ferroviario piemontese e che stanno per essere indette le gare d'appalto per la costruzione dello stesso sottolineato che la Regione Piemonte ha investito in questa iniziativa la somma di tre miliardi e seicento milioni appreso che le Ferrovie dello Stato intendono rientrare in possesso del lotto di locomotive storiche, ritenendo il loro valore culturale troppo elevato per poterle lasciare in Piemonte invita il Presidente della Giunta a risollecitare il Ministro dei Trasporti, Claudio Burlando, e i vertici nazionali delle Ferrovie dello Stato affinché le locomotive storiche vengano lasciate in dotazione al Museo Ferroviario Piemontese, evitando così di privare il museo di prezioso materiale".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,17)



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