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Dettaglio seduta n.237 del 22/04/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo per la sessione antimeridiana dell'adunanza odierna i Consiglieri: Bellingeri, Benso, Farassino, Galli, Leo, Racchelli Rubatto e Vindigni.
Pertanto, il numero legale è di 27 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

A seguito dell'invito che ho rivolto ieri ai Presidenti dei Gruppi, mi è pervenuta una nota del Gruppo Democratici di sinistra che recita: "La terza nota di variazione ha modificato sostanzialmente il contenuto del disegno di legge n. 371. Per questo motivo il Gruppo Democratici di sinistra intende ritirare tutti gli emendamenti già presentati. Intende inoltre sostituirli con gli emendamenti allegati alla presente".
Emendamenti che sono in corso di fotocopiatura e che verranno quindi distribuiti quanto prima.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, il "documento di cortesia", come lei l'ha chiamato ieri, che doveva servirci per fare il lavoro per il quale ci eravamo impegnati ieri, ci è giunto alle ore 10,30. Alle ore 11 ci siamo recati qui perché il Consiglio era convocato per quell'ora, quindi non abbiamo potuto svolgere questo lavoro.



PRESIDENTE

In realtà c'è stato un leggero slittamento tecnico, però è nell'ordine di pochi minuti e credo che noi possiamo comunque cominciare non avendo bisogno di avere il quadro complessivo perché gli elementi sono tutti in possesso dei Consiglieri per cui credo che sia possibile esaminare già i primi emendamenti. Anche perché interromperemo i lavori verso le ore 13.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Presidente, è possibile tutto, se si vuole.
Il problema è che ieri, proprio perché tutti i Consiglieri potessero essere messi nelle condizioni di affrontare i termini di discussione di merito sul bilancio avendo a disposizione tutte le informazioni possibili era stato richiesto di avere il tempo materiale per potere affrontare complessivamente la nota di variazione e il bilancio integrato.
Era stato assicurato che alle 9 i Consiglieri avrebbero potuto essere nelle condizioni di avere questo materiale e quindi avere un paio d'ore tutto sommato per poterlo affrontare. Di fatto la documentazione era a disposizione circa mezz'ora prima del Consiglio, quindi lo slittamento rispetto alla disponibilità della comunicazione non è stato di pochi minuti, bensì di un'ora e mezza.
Il Consiglio è cominciato alle ore 11,41 non so per quale motivo visto che comunque i Consiglieri, anche quelli dell'opposizione che non avevano la documentazione, erano qui presenti alle ore 11. Quindi io chiederei la cortesia di mettere tutti nelle condizioni, come era stato richiesto ieri e come era stato concesso ieri dal Presidente del Consiglio, di poter affrontare con un minimo di informazione la discussione di oggi.



PRESIDENTE

Consigliera, mi permetta, non è ipotizzabile che non ci sia stata l'informazione, perché questa era a disposizione dei Consiglieri per tempo.
Il documento "di cortesia", di cui abbiamo parlato ieri, non fa che riassumere in modo completo le variazioni al bilancio. Perci l'informazione credo che esista e ritengo che possiamo passare al primo emendamento.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo la parola.



PRESIDENTE

No, guardi, io...



CHIEZZI Giuseppe

Non mi dà la parola? Non sa neanche che cosa le voglio dire!



PRESIDENTE

Io le do la parola brevemente, però le confermo che intendo passare subito dopo agli emendamenti. Glielo dico affinché sia informato.
Ha la parola.



CHIEZZI Giuseppe

Per carità, se lei ha già deciso, prima di sentire i Consiglieri, è un fatto che va bene e la qualifica. Non c'è niente di strano.
Ho chiesto la parola per ricordarle che lei ieri ha detto: "Va bene domani alle ore 9 avrete a disposizione il documento riassuntivo in modo tale che potete avere due ore di tempo per misurare i vostri emendamenti sulla base del nuovo documento". Tant'è che lei disse: "Pertanto, due ore dopo, alle 11 è convocato il Consiglio". Questo è stato il suo atteggiamento ieri.
Oggi le stiamo solo segnalando che le ore 9 sono diventate le 10,30.
Per cui se le 9 sono diventate le 10,30 ci sembrava normale ritardare di un paio di ore l'inizio del Consiglio, anche perché sentendola parlare ieri non è che abbiamo pensato che lei dicesse una cosa priva di utilità. Quindi o era priva di utilità ieri, ma sarebbe preoccupante, oppure oggi non pu che essere conseguente al ragionamento che lei ha fatto ieri.



PRESIDENTE

Io sono assolutamente conseguente. Intendo comunicare a lei e a tutto il Consiglio che essendo pervenuto il documento alle ore 10,30 anziché alle ore 9 e perciò dovendo considerare un'ora e mezza dopo le 10,30 per valutare il documento, il Consiglio riprenderà alle ore 12 per dare una risposta puntuale a queste sue considerazioni. Perciò l'esame degli emendamenti comincia alle ore 12, cioè tra un quarto d'ora, e poi andiamo avanti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.44 riprende alle ore 12,00)



PRESIDENTE

Possiamo riprendere i lavori. Ci sono altri Gruppi che intendono introdurre modifiche rispetto a quanto presentato? La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Abbiamo presentati alcuni emendamenti sui capitoli di entrata, che sono quelli nuovi: dovrebbero essere sei emendamenti su due capitoli.



PRESIDENTE

Iniziamo tenendo come documento d'esame quello presentato stamattina con la copertina verde, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario '98". Sui capitoli 10, 20, 30, 50 e 55 non abbiamo emendamenti; sul capitolo 60, "Tassa di circolazione sui veicoli ed autoscafi...


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, può verificare il numero legale?



PRESIDENTE

Io non ho difficoltà a verificare il numero legale. Devo per richiamare che il numero legale si verifica essenzialmente in presenza di votazioni. In questo momento non vi sono votazioni in atto, ma di mia iniziativa chiedo la verifica del numero legale per appello nominale.



(La Vicepresidente Minervini effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
28 Consiglieri ed in congedo n. 8 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000" (seguito)


PRESIDENTE

Passiamo al capitolo 60, di cui si chiede l'incremento rispettivamente di 15 milioni, 10 milioni e 5 milioni.
Chiedo la presenza del Vicepresidente Foco. Ho annunciato che c'erano tre emendamenti in merito. Desidero consultarmi con il Vicepresidente Foco con la Vicepresidente Minervini ed i membri dell'Ufficio di Presidenza per una valutazione.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Che tipo di valutazione?



PRESIDENTE

In ordine all'emendamento presentato.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì, ma di che tipo?



PRESIDENTE

Glielo dirò nel giro di pochissimi minuti.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Allora sospenda il Consiglio.



PRESIDENTE

La sospensione del Consiglio verrà attuata quando ci sarà un momento di attesa che la giustifichi.



(Commenti del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Lei non ha la parola.
Ho il fondato dubbio che questi emendamenti non siano ricevibili in quanto non è indicata la destinazione di queste risorse: ciò creerebbe una disarmonia nel documento di bilancio.



(Voci in aula)



PRESIDENTE

Nessun Consigliere ha la parola, vi prego di aiutarmi nella conduzione dei lavori. Non c'è alcun fatto personale. Vi chiedo, visto che dovremmo trascorrere parecchie ore insieme, di conservare i nervi calmi; ripeto nessuno ha la parola.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.12 riprende alle ore 12.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende. Sentito il parere tecnico del Direttore regionale e l'Ufficio di Presidenza, che è unanime su questa interpretazione, dichiaro l'emendamento presentato a firma dei Consiglieri Chiezzi e altri relativamente al capitolo 60, irricevibile. Tale emendamento recita: "il capitolo 60 è incrementato di lire 15 milioni"; è irricevibile in quanto non indica contestualmente la destinazione di questo incremento. Se l'emendamento venisse accolto si verrebbe a creare una non quadratura nel bilancio. Stesso discorso vale per l'emendamento sempre al capitolo 60 che prevede un incremento di 10 milioni e di cinque milioni. Questa interpretazione sulla tecnica degli emendamenti mi viene confermata essere prassi consolidata.
Pertanto questi tre emendamenti al capitolo 60 vengono dichiarati irricevibili.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Ci sono due modi di risolvere il problema, uno che noi chiediamo che vengano iscritti al fondo di riserva 15910. Mi permetta di fare l'intervento, Presidente, questo sarebbe un metodo, l'altro è fare esattamente come fa la Giunta che quando presenta degli emendamenti ci presenta contemporaneamente le entrate e le uscite, tanto è vero che il nostro Gruppo ha presentato alcuni emendamenti in entrata e un migliaio di emendamenti in uscita.
Quindi garantisco che le uscite previste superano le quote, quindi non sussiste il problema. Noi normalmente ci troviamo di fronte a documenti che hanno la caratteristica che tutte le volte, in tutte le Commissioni, quando c'è una variazione ...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, non stiamo parlando in generale, parliamo di tre emendamenti specifici al capitolo 60 e a questo dobbiamo attenerci!



PAPANDREA Rocco

I capitoli fanno parte del disegno di legge n. 371 e sono i primi emendamenti in cui ci sono capitoli in entrata e capitoli in uscita: l'insieme della manovra semmai è sull'uscita, non sull'entrata.



PRESIDENTE

Comunico che gli emendamenti sono dichiarati non ricevibili.



PAPANDREA Rocco

In base a quale articolo del Regolamento?



PRESIDENTE

Sulla ricevibilità degli emendamenti decide il Presidente che, per scrupolo e vista l'importanza del problema, si è consultato. Si è consultato, sotto il profilo tecnico, con il dirigente e poi con l'intero Ufficio di Presidenza.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

La ringrazio Presidente per avermi concesso la parola. Forse per questa discussione ci siamo dimenticati, e lei stesso si è dimenticato, che prima di passare all'analisi degli emendamenti occorre fare il dibattito generale sulla variazione di bilancio. Noi abbiamo ascoltato ieri la relazione sulla variazione di bilancio, non abbiamo ancora incominciato a fare il dibattito generale sulla relazione di bilancio.
Quindi prima di passare agli emendamenti la pregherei di chiedere al Consiglio se ritiene di discutere sul dibattito generale della variazione di bilancio.



PRESIDENTE

Vede, Consigliere, qui bisogna ricordarsi che cosa facciamo il giorno dopo rispetto al giorno prima. Noi, dopo la precisazione da parte del Presidente Ghigo, abbiamo svolto tutta una serie di interventi.



MONTABONE Renato

No, abbiamo svolto degli interventi sulla relazione del Presidente Ghigo, poi c'è stata la relazione del relatore alla variazione di bilancio e poi si è sospeso il Consiglio regionale. Ha ragione lei che occorre ricordarsi il giorno dopo, quello che facciamo il giorno prima.



PRESIDENTE

Se lei intende riprendere dalla relazione generale direi che è un punto che deve essere precluso, anche perché siamo già passati agli emendamenti.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Intervengo sulla proposta del collega Montabone. Noi innanzitutto non abbiamo ancora affrontato gli emendamenti, perché il primo emendamento che lei ha ritenuto di porre in discussione lo ha ritenuto irricevibile, ma io non entro nel merito della ricevibilità o meno che dei nostri emendamenti.
E' vero però che sull'illustrazione dell'ultima nota di variazione del bilancio il Consiglio regionale non ha potuto esprimere proprie valutazioni, in un dibattito generale, sulla nuova impostazione che la nota di variazione si è voluta dare. Prima di affrontare il merito della nota stessa, capitolo per capitolo, ci pare indispensabile e più che opportuno discutere la manovra e l'impostazione complessiva che ci ha portato oggi 22 aprile - a discutere l'ultima nota di variazione presentata dalla Giunta.
Ci uniamo alla richiesta del collega Montabone, per dichiarare opportuno e più che mai legittimo, oggi, affrontare un dibattito generale sulla nota di variazione, che ci permetta di avere strumenti per entrare meglio nel merito degli articoli, degli emendamenti e dei capitoli di bilancio.



PRESIDENTE

Ricordo che la discussione generale è argomento precluso.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Interverrò brevemente per dire che nella seduta nella quale si è rinviato il documento di bilancio in Commissione, si sono verificate due questioni; una di carattere tecnico-politico inerente al bilancio. In tal senso è stata presentata la nota di variazione, che in maniera complessa è stata discussa in I Commissione ed in altre due Commissioni.
Vi è stato poi, a latere, un fatto politico rappresentato dalle dichiarazioni del Presidente della Giunta regionale in quella seduta.
Ieri, abbiamo riaperto la seduta nuovamente su due questioni; una tecnico-politica inerente al bilancio, introdotta dalla relazione del Consigliere Gallarini; un'altra, di natura squisitamente politica rappresentata dalle dichiarazioni del Presidente della Giunta regionale che il Presidente Ghigo cortesemente ci ha fatto avere in copia, sulle quali, dopo l'interruzione, si è sviluppato il dibattito politico.
Si tratta di due questioni di carattere diverso. Una l'abbiamo compiuta ieri; l'altra, in maniera assolutamente normale, la dobbiamo compiere oggi.
La discussione generale sul bilancio, di ritorno dalla I Commissione, è stata aperta dalla relazione del collega Gallarini, ma non è stata commentata.
Questo vale anche per il fatto che in I Commissione non soltanto è stato mandato l'emendamento, ma, correttamente, l'intero testo.
Sostengo quanto hanno già anticipato alcuni colleghi: il passare direttamente agli emendamenti significa superare una fase di dibattito che può anche essere contenuta, ci possiamo impegnare a stare in tempi brevi ma che deve poter essere svolta. I colleghi che vorranno potranno intervenire; eventualmente tale fase di dibattito potrà essere conclusa dall'Assessore competente o dal Presidente della Giunta regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, dichiarare irricevibili tre emendamenti del Gruppo di Rifondazione Comunista, mi lascia molto perplesso: desidererei innanzitutto conoscere i dettami di legge che l'hanno portata a decretare questa chiusura.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, la discussione si era orientata su altro argomento: non possiamo saltare da un problema all'altro. Alcuni Consiglieri hanno eccepito sul punto relativo alla discussione generale ...



(Consigliere Chiezzi, fuori microfono: "Lasci finire l'intervento")



PRESIDENTE

Il Consigliere Moro non ha bisogno di difensori: sa difendersi da solo! Per l'economia dei lavori, mi pare più produttivo che si parli ...



MORO Francesco

Tutte le volte che io parlo, signor Presidente, lei o mi interrompe o automaticamente ...



PRESIDENTE

Lei parla spessissimo ...



MORO Francesco

... o automaticamente mi mette in condizione di essere considerato inferiore agli altri: glielo dico l'ultima volta, dopodiché voglio avere gli stessi diritti degli altri.



PRESIDENTE

Ma questo è un ... non c'è alcun comportamento che ...



MORO Francesco

Le ricordo che c'è già stato un precedente; siccome io sono un alessandrino, prima di tutto, e quindi qui dentro parlo ...



PRESIDENTE

Io ho grande apprezzamento: continui il suo intervento.



MORO Francesco

No: lei, spesso e volentieri, mi tratta da "serie B". Glielo ripeto: lei non mi tratterà mai più da "serie B"!



PRESIDENTE

Siamo tutti di "serie A".



MORO Francesco

Lei, spesso e volentieri mi tratta da "serie B".
Comunque, desidero sapere, innanzitutto, perché i nostri tre emendamenti sono stati dichiarati irricevibili. Lo voglio sapere in modo chiaro; credo sia un mio diritto saperlo.
Inoltre, credo occorra dibattere l'intera nota di variazione stamattina siamo arrivati in anticipo per prendere atto della nota di variazione, per poter adeguatamente intervenire in sede di un dibattito nodale e decisivo per il Piemonte. L'approvazione - o meno - del bilancio apre altri scenari. Di conseguenza è decisivo e determinante, a mio avviso che il bilancio di previsione 1998 sia completamente discusso in modo diverso rispetto agli anni precedenti.
Tra l'altro, a me non pare che ieri, dopo la relazione introduttiva del Presidente Gallarini, ci sia stato un adeguato dibattito, anche perch ripeto - la nota di variazione ha completamente stravolto un bilancio a mio avviso mediocre e non certamente all'altezza dei problemi del Piemonte.
Occorre un dibattito diverso e più generale, prima ancora di intervenire sui singoli emendamenti che sicuramente stravolgeranno e modificheranno completamente il bilancio, che a mio avviso non tiene nella dovuta considerazione le emergenze del Piemonte che, lo voglio ricordare, non sono solo torinesi, ma di tutto il Piemonte.
E' quindi necessario, a mio avviso, non un'eccessiva accelerazione, ma un dibattito puntuale che permetta di intervenire sui contenuti, che vanno completamente modificati.



PRESIDENTE

L'irricevibilità degli emendamenti presentati dal suo Gruppo è ai sensi dell'art. 5, comma 4, del Regolamento: "Il Presidente decide in via definitiva ogni controversia inerente l'applicazione del Regolamento".
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, chiedo scusa all'aula della mia indubbia deformazione sulle questioni procedurali e regolamentari.
Ho memoria, così come il precedente Presidente del Consiglio, che una difficoltà oggettiva del nostro Regolamento - per cui doveva essere modificato, e ne abbiamo parlato più volte - è proprio quella inerente alla possibilità, da parte del Presidente del Consiglio, di decretare la non ammissibilità degli emendamenti. Discussione che abbiamo svolto anche recentemente, negli ultimi mesi, quando affrontavamo le questioni da modificare nel Regolamento: era forte l'esigenza, che io ripropongo qui che ci possano essere dei momenti nei quali il Presidente del Consiglio decide in ordine a queste questioni.
Quindi io chiederei - garbatamente - sulla base di quale articolo il Presidente del Consiglio riunisce l'Ufficio di Presidenza per decidere sulla non ammissibilità degli emendamenti. Perché è vero quello che lei ha detto, ovvero che il Presidente del Consiglio ha l'ultima parola in ordine alle controversie, ma qual è la controversia a monte che lei poteva dirimere? E poi l'Ufficio di Presidenza come ha deliberato? Ha deliberato all'unanimità? Sulla base di quale articolo che gli dà competenza? Quello che veramente vorrei chiedere è: dov'è l'articolo che dà competenza all'Ufficio di Presidenza di riunirsi per decidere la non ammissibilità degli emendamenti?



PRESIDENTE

Le do subito una risposta; credevo di averla già data, ma...
Dato che il Presidente pro-tempore può essere sostituito dal Vicepresidente vicario, l'esigenza che ho sentito di riunire molto velocemente l'Ufficio di Presidenza è per individuare una modalità che fosse seguita dal Presidente che dirige la seduta, che sono normalmente io ma possono essere i colleghi che mi sostituiscono. In questo senso era per avere una uniformità di interpretazioni anche in seguito.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, a me pare strana questa procedura che lei mette in essere.
Conoscendo la sua grande esperienza, mi stupisco che applichi in maniera così superficiale questa prassi.
Intanto non mi risulta esserci nel Regolamento una qualche norma che dà facoltà all'Ufficio di Presidenza, sul punto di riunirsi con l'Assessore per stabilire... anche se poi l'Assessore è stato allontanato. Anche perch questo punto è stato discusso lunedì scorso in Commissione proprio con l'Assessore; in Commissione abbiamo discusso - si ricorda, collega Gallarini? - la non quadratura delle cifre e poi l'Assessore ha tenuto la tesi contraria.
Però, Presidente, ricordo a lei e agli altri componenti dell'Ufficio di Presidenza che esiste l'art. 75 e in particolare il comma 4 il quale recita: "Il Presidente riferisce al Consiglio qualora sorgano dubbi sulla ricevibilità dei progetti di legge presentati; qualora i dubbi concernano la loro ammissibilità, la Commissione competente ne riferisce al Consiglio.
In entrambi i casi decide il Consiglio per alzata di mano".
Questo è l'unico articolo che, in qualche modo, fa riferimento a una vicenda del genere, anche se non si riferisce agli emendamenti. Cosa se ne deduce da questo articolo? Che il Presidente o l'Ufficio di Presidenza aveva un dubbio sull'ammissibilità e poneva la questione alla Commissione e poi al Consiglio; questo è quanto si deduce, Presidente, da questo articolo. In ogni caso, Presidente, ci sono certe conduzioni che innervosiscono particolarmente l'assemblea, la fanno avvitare su se stessa e non vanno al punto dei problemi.
E' indubbio che la questione posta successivamente dal collega Montabone sul dibattito generale, lei può dire cosa vuole, Presidente, ma era lei che doveva dire: "Non abbiamo fatto il dibattito generale, l'aula lo vuole svolgere o meno?", era lei, non qualche Capogruppo, qualche Consigliere; semmai l'aula poteva decidere che era stato esaurito per una qualche ragione sulla comunicazione del Presidente, che però era una comunicazione politica di altra natura, l'aula poteva ritenere esaurita cosa che gran parte dell'aula non ritiene. Ma è lei che deve porre le procedure al momento opportuno e riferire all'aula sulla giusta conduzione e non manipolare l'assemblea.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Presidente, la ringrazio della sua risposta, nel senso che lei mi ha detto: "Ho ritenuto di avvalermi della consultazione dell'Ufficio di Presidenza". Il Presidente è indubbiamente libero di avvalersi della consulenza del suo Ufficio di Presidenza tutte le volte che lo ritenga, su questo per carità... Altra cosa è annunciare al Consiglio la decisione che ne deriverebbe, a fronte del fatto che l'Ufficio di Presidenza non ha competenza sulla questione dell'ammissibilità o meno degli emendamenti.
Non c'è una competenza dell'Ufficio di Presidenza che possa valere per il Consiglio che attenga a questa questione.
A questo punto, dato che lei ha voluto anche cortesemente citare all'aula qual è l'articolo in base al quale ha preso questa decisione, cioè l'art. 75, quarto comma, l'art. 75 al comma 4 fa riferimento appunto ai progetti di legge presentati e ci si muove per analogia.



PRESIDENTE

Mi scusi, la interrompo solo per un secondo. E' solo il potere del Presidente sull'ammissibilità; poi con calma le posso trovare anche quello.



SPAGNUOLO Carla

Presidente, guardi, io non discuto ulteriormente perché scelgo di non andare oltre, ma il Presidente del Consiglio regionale non ha un potere sull'ammissibilità. Lei cortesemente, prima di continuare questa parte voglia riferire al Consiglio su quale articolo ha preso questa decisione.
Il potere di gestire l'aula è tutto suo, questo è indubbio, io glielo riconosco e glielo sosterrò sempre, ma sulla base dell'applicazione di un Regolamento il cui articolo vorrei che lei cortesemente volesse comunicarci.



PRESIDENTE

Cerco i riferimenti.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Volevo svolgere solo una considerazione su quanto è avvenuto ieri a proposito della richiesta di dibattito.
Se ricordo bene - penso, fra l'altro, di non essere il solo a ricordare questo, ero attento come credo molti altri - alla fine delle comunicazioni del Presidente Ghigo, il Presidente Deorsola - immagino che questo risulti dalla registrazione - chiese due volte o forse anche tre se qualcuno voleva intervenire sulla comunicazione. Nessuno è intervenuto. A un certo punto allora, diede la parola a me per quanto riguarda la relazione sul pdl 371 dopodiché s'è svolto il dibattito; io ricordo esattamente questa cronologia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Ammetto che la cronologia che ha voluto ricordare il relatore Gallarini è quella giusta, mi pare strano però voler scambiare il dibattito - che non si è fatto immediatamente, e ha ragione, perché ha chiesto più volte il Presidente Deorsola - che si è fatto successivamente alla relazione del Consigliere Gallarini per il dibattito generale sul bilancio.
Dico questo perché probabilmente un dibattito generale sulla terza variazione del bilancio probabilmente permetterebbe a maggioranza e minoranza di discutere meno, forse, nel merito tutti gli emendamenti. Ma poiché i fatti si sono risolti come ha ricordato in modo corretto il Consigliere Gallarini, se questo non lo si vuole fare avremo modo, capitolo per capitolo, di verificare tutte le opportunità.



PRESIDENTE

Solo per riassumere: soccorre sempre il Presidente l'art. 5, quello che avevo già citato prima che, in qualche modo, gli dà l'occasione di condurre i lavori.



PICCHIONI Rolando

Ma l'art. 5 rimanda all'art. 75, Presidente, e lei non lo può eludere.



PRESIDENTE

L'art. 5, al comma 4.



PICCHIONI Rolando

Ma rimanda all'art. 75, per cui lei non lo può eludere.



PRESIDENTE

Comunque, credo che il potere di coordinamento venga riconosciuto al Presidente.



PICCHIONI Rolando

Coordinamento non vuol dire ammissibilità degli emendamenti.



PRESIDENTE

Sì, ma l'ammissibilità l'abbiamo vista prima in ordine a questa sperequazione e che l'interpretazione fosse corretta mi viene confermata dal fatto che sono stati riproposti altri emendamenti che tengono conto del pareggio complessivo di bilancio.



PICCHIONI Rolando

Io non parlo della natura dell'emendamento, parlo del potere giurisdizionale che lei o l'ufficio di Presidenza può avere nella fattispecie.
L'unica tipologia potrebbe essere quella dell'art. 103 o 108. Il comma 4 parla di Commissione. Cerchiamo di avere delle norme che possono essere accettate da tutti.
Io non voglio entrare nel merito; lei adesso ha dato una giustificazione dicendo che gli emendamenti sono stati corretti secondo quanto era nell'auspicio della sedicente Commissione da lei convocata.
Io voglio solamente ricordare che la certezza del diritto, sia pure nella lacunosità della norma, porta unicamente a riferimento per analogia non all'art. 103 e non all'art. 108 (e comunque possiamo anche accettarlo) ma semmai all'art. 75, comma 4, dove si fa riferimento ad una Commissione che non è quella fatta dall'Ufficio di Presidenza con l'aiuto degli esperti.
Semmai, anche se questo non è scritto, un parere di merito per analogia con quanto si fa alla Camera (il Presidente Ghigo potrebbe confermarlo) potrebbe darlo il Presidente della Commissione I e il relatore, ma non l'Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza - ho già avuto modo di chiarire - era solo per tenere... Non è un provvedimento dell'Ufficio di Presidenza, ma è...



PICCHIONI Rolando

Scusi, Presidente, però di fatto lei instaura una prassi che noi non possiamo assolutamente accettare e pertanto vogliamo che rimanga a verbale perché domani non si possa più ripetere un'esorbitanza dei poteri, delle prerogative dell'Ufficio di Presidenza rispetto alla fattispecie.



PRESIDENTE

Non credo ci sia stata esorbitanza di potere.



(Commenti in aula)



PAPANDREA Rocco

E' lei che ha detto di aver deciso all'unanimità!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Condivido le perplessità dei colleghi circa il ruolo improprio che lei ha, in prima battuta, cercato di far svolgere all'Ufficio di Presidenza che poi, in effetti, lei stesso dice che non ha luogo d'essere, perché non rientra nelle competenze dello stesso. Questo mi sembra un fatto accertato e neppure da lei contestato: non rientra nelle competenze.
Sta di fatto, però, che lei ha riunito in quest'aula l'Ufficio di Presidenza e che poi sia stato comunque portavoce di un parere espresso dall'Ufficio di Presidenza.
Adesso io le chiedo una pari cortesia, nel senso che, come Gruppo (non so se ci sono altri Gruppi interessati) vorrei avere un breve incontro con i membri dell'Ufficio di Presidenza eletti dalle minoranze, se è possibile.



PRESIDENTE

Se lo ritiene... Immediatamente? Va bene.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, qual è l'organizzazione dei lavori?



PRESIDENTE

Per quanto riguarda l'organizzazione dei lavori, per oggi avevamo previsto in linea di massima di proseguire i nostri lavori fino alle ore 13.30 con ripresa alle 14.30 e interruzione verso le ore 19.
Interrompiamo dunque i lavori del Consiglio per quei pochi minuti necessari a svolgere l'incontro richiesto, con il consenso ovviamente degli interessati.



(La seduta, sospesa alle ore 12.53 riprende alle ore 13.16)



PRESIDENTE

Mi pare che i Consiglieri che avevano chiesto una breve sospensione siano rientrati in aula; prego tutti i Consiglieri che lo ritengano di prendere posto in aula, in modo che i nostri lavori possano riprendere per quest'ultima parte della mattinata.
Informo che, nel frattempo, sempre sul cap. 60, è pervenuto un certo numero di emendamenti a firma Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti, che incrementano il cap. 60 rispettivamente di lire 15.000.000 - 14.900.000 14.800.000 - 14.700.000 - 14.600.000 - 14.500.000 - 14.400.000 - 14.300.000 14.200.000 - 14.100.000 - 14.000.000 - 10.000.000 e 5.000.000, con incremento di pari entità del cap. 15.910.



CHIEZZI Giuseppe

Sono ricevibili?



PRESIDENTE

Questi sono ricevibili, perché tengono conto della quadratura complessiva del bilancio.
L'esame comincerà dal seguente emendamento.
Il cap. 60 è incrementato di L. 15.000.000 con incremento di pari entità del cap. 15.910.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo sulla procedura, perché noi avevamo presentato sei emendamenti, tre su un capitolo tre sull'altro; poi, non appena lei ha segnalato la necessità di aggiungere un capitolo di destinazione, il collega Papandrea si è alzato e ha detto: "Il capitolo è il tal dei tali".
Lei ha continuato ad insistere, anche dopo la dichiarazione del collega Papandrea, che l'emendamento era irricevibile; è successo quel che tutti sappiamo, per cui noi abbiamo immediatamente predisposto altri emendamenti nella speranza che alcuni di quelli venissero considerati ricevibili.
Su questa complessa vicenda, lei cosa ha da dirci? Veda lei: noi siamo disponibili; però ci dica cosa dobbiamo fare.



PRESIDENTE

Io posso confermarle che gli emendamenti devono trovare una quadratura complessiva e il documento che era prima a mie mani non ne teneva conto.
Se lei, come mi sono stati ripresentati, intende conservare tramite questo nuovo documento, gli emendamenti che di sostanza aveva riproposto credo che questa potrebbe essere una soluzione che tiene conto delle esigenze che il suo Gruppo aveva manifestato prima e dell'esigenza di una quadratura complessiva; ciò fa sì che il Consiglio possa discutere di un documento, l'emendamento appunto, che non va ad introdurre in ipotesi degli squilibri nel bilancio.
Perciò - ripeto - in definitiva, se lei ritiene di tutti questi emendamenti, sempre sul capitolo 60, che sono stati presentati successivamente di conservare quelli che riportavano le cifre iniziali credo sia quello che si voleva fare all'inizio.
Prego, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Se ho capito bene, lei adesso considera ricevibili i primi sei emendamenti, sulla base della dichiarazione resa dal Consigliere Papandrea.



PRESIDENTE

No, dato che una cosa è la sostanza e un'altra è il documento che riporta questa volontà, se lei consente di limitare gli emendamenti che sono pervenuti successivamente, che sono tutti ricevibili, perché tengono conto di questa quadratura che è indispensabile dal punto di vista tecnico se ritiene di limitarli a quelle cifre che aveva in un primo tempo indicato, credo che si potrà tenere conto dell'esigenza del suo Gruppo e dell'esigenza di quadratura che c'è nel bilancio.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, ho capito, però c'è una questione di applicazione delle decisioni che dovrebbe essere uniforme. Quando abbiamo presentato i primi sei emendamenti e lei ha sottolineato che mancava il capitolo di destinazione, il mio Gruppo, mediante l'intervento del collega Papandrea ha subito chiarito a verbale d'aula quale fosse il capitolo di destinazione.
Le procedure sono il nostro pane quotidiano e sono l'ambiente in cui riusciamo a discutere; sottolineo che quegli emendamenti sono emendati in seguito alla dichiarazione del collega Papandrea, che, se lei vuole - e poteva volere già allora - può alzarsi e scrivere, nero su bianco, oltre che averlo detto a verbale, il capitolo di destinazione; in questo modo la procedura torna alla correttezza, perché non è mai successo che un emendamento i cui si segnala un'imperfezione, non possa essere immediatamente corretto dal promotore che ha individuato l'imperfezione da correggere.
Le chiedo, dunque: se i primi sei emendamenti sono considerati ricevibili, in quanto il Consigliere Papandrea aveva subito dichiarato la destinazione e si è affrettato a compilare anche il modulo, se questa è l'interpretazione dei fatto, allora non c'è più bisogno di avere gli altri emendamenti, perché questi sei emendamenti sono fatti così; gli altri sono fatti in un altro modo, ma gli altri sono anche un po' più numerosi, nella sicurezza di averne qualcuno accettato.
La sveltezza dei lavori, noi non vogliamo eccepire nulla, vorrebbe scegliere la prassi che i sei emendamenti erano validi dopo la dichiarazione del collega Papandrea. Se lei interpreta così, ritiriamo tutti gli altri emendamenti e discutiamo i sei. Se invece lei insiste nel dire che i sei emendamenti erano irricevibili anche dopo la dichiarazione del collega Papandrea, allora discutiamo gli altri.



PRESIDENTE

Stiamo facendo delle puntualizzazioni che sono molto interessanti ed anche doverose per salvare il rispetto dell'interpretazione. Poi magari valuteremo, perché a me pare che la ricostruzione dei fatti non sia esattamente così.
In buona sostanza, c'è un documento che è un foglio con scritto: "emendamento" ed un'indicazione. Questo documento viene valutato e quando ci sono delle situazioni di così palese difformità tecnica - sono questioni tecniche e non politiche - credo sia compito del Presidente rilevarle.
Questa correzione, questa integrazione è stata portata al tavolo della Presidenza, perciò io le ho detto che, così come sono stati riformulati e come lei intendeva formulare prima gli emendamenti, sono da me considerati ricevibili, perché hanno quella quadratura necessaria di bilancio.



CHIEZZI Giuseppe

Non è questo il problema. So che sono ricevibili; il problema è se lei considera ricevibili gli altri, dopo la dichiarazione ...



PRESIDENTE

La dichiarazione del Consigliere Papandrea, che non ho colto bene, mi pare sia stata espressa dopo la determinazione di irricevibilità. Gli emendamenti sono sempre gli stessi, è il documento che cambia. Quel documento dichiarato irricevibile è stato modificato e diventa oggi, con questo altro documento che porta l'emendamento, ricevibile.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Presidente, a me sembra che lei stia facendo ostruzionismo. E' un'ora che discutiamo sull'ammissibilità o meno di sei emendamenti, che subito dopo la prima fase - a ragione o a torto - il Consigliere Papandrea ha detto di voler modificare, dando una soluzione anche nelle uscite; lei invece di dire: "sì, si accettano se il Consigliere Papandrea va a mettere questa cifra", fa un lungo giro di parole che innescano di nuovo una discussione interminabile.
Io penso che se la minoranza volesse fare ostruzionismo, la tessera n.
1 la dovrebbe dare a lei! Ci siamo riuniti stamattina alle 11,00, alle 11,30 il Consiglio non era ancora cominciato, abbiamo discusso dalle 11,30 alle 13,26 su degli emendamenti sui quali lei può dire: "Sì, Consigliere Papandrea, venga qui metta a posto queste cose e andiamo avanti", invece non riusciamo a proseguire.



PRESIDENTE

La ringrazio del suo intervento. La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Il Consigliere Montabone ha anticipato quello che io volevo dire. Nella prima parte del mio intervento ho detto che, se manca il capitolo, può essere il capitolo 15910, e poi ho sviluppato anche altri ragionamenti che non sono stati accolti.
E' chiaro che, se viene accettata la soluzione che avevamo immediatamente proposto, i sei emendamenti rimangono validi e si discutono.
Se i sei emendamenti non vengono ritenuti validi dopo la mia dichiarazione verrei a firmare, come è successo altre volte, per sanare un fatto di questo genere.



PRESIDENTE

Invito il Consigliere Papandrea a venire presso l'Ufficio di Presidenza.



(Il Consigliere Papandrea si reca al banco della Presidenza del Consiglio)



PRESIDENTE

Siamo giunti all'ora prevista di interruzione dei lavori del mattino.
I lavori della sessione pomeridiana riprenderanno alle ore 14,30 con la discussione dell'emendamento al capitolo 60 delle Entrate, a firma dei Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea, Simonetti, Montabone e Cavaliere. A seguire verranno esaminati gli altri emendamenti al capitolo 60.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.32)



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