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Dettaglio seduta n.235 del 21/04/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Farassino, Galli e Rubatto.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Comunico che in data 6 aprile 1998 è stata depositata in cancelleria la sentenza della Corte Costituzionale n. 99 del 26 marzo u.s., con cui si dichiara:


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

1) l'illegittimità costituzionale dell'art. 29, comma 9, della legge regionale del Piemonte n. 42/1986 come modificata dalla legge regionale n. 60/1987 (comma 9: composizione della Commissione giudicatrice del concorso per la 10 qualifica dirigenziale) 2) non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 29 comma 19, della citatale legge regionale 3) inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 95 del DPR n. 3/1957 (T.U. statuto impiegati civili dello Stato).


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Visto che ha dato questa informazione in aula desidererei (oltre alla copia della sentenza) che venissero illustrati in aula gli effetti di questa sentenza, per capire questa comunicazione arricchita dalle conseguenze pratiche che questa sentenza ha sulla Regione Piemonte, non dico con una relazione di un'ora, ma con una breve comunicazione su questa comunicazione.



PRESIDENTE

Mi riservo di approfondire e di dare questa comunicazione nei giorni successivi, perché oggi non ho gli elementi per poter dare questa informativa.
Ho solo dato la notizia; le farò avere copia della sentenza.



CHIEZZI Giuseppe

E qual è la sentenza?



PRESIDENTE

La sentenza è pervenuta agli uffici credo giovedì o venerdì, perci pochissimi giorni fa.



CHIEZZI Giuseppe

Spero in un sollecito rapporto di informazione. Non vorrei che se ne parlasse solo nei corridoi, Presidente.



PRESIDENTE

D'accordo.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, volevo chiedere notizia circa il fatto che sarebbe in corso una riunione del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia regionale per la promozione turistica con all'o.d.g. la nomina del Direttore generale.
Chiedo se questa notizia corrisponde al vero, che sarebbe del tutto diversa da quanto detto dal Presidente della Giunta nelle settimane scorse nei vari dibattiti che abbiamo avuto sul problema.



PRESIDENTE

Il Presidente, la Giunta, se lo riterranno, lo faranno nel corso della giornata.



CAVALIERE Pasquale

Mi sono permesso di intervenire adesso, perché questa riunione è in corso in questo momento, quindi non avrebbe senso, se le mie informazioni fossero esatte, che il Presidente mi rispondesse a decisione avvenuta.



PRESIDENTE

Presidente, vuol dare un'informativa? Si tratterebbe della semplice risposta ad una domanda, non di una comunicazione del Presidente - perciò senza successiva discussione.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

La riunione è in corso, ma nel corso di questa riunione non si procederà a nessuna nomina di Direttore; a me risulta non essere neanche all'o.d.g.



PRESIDENTE

Credo che sia stata una risposta chiara.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. il progetto di legge n. 371: "Bilancio di previsione 1998 e pluriennale 1998-2000"; relatore Consigliere Gallarini, licenziato dalla I Commissione.
Per l'iscrizione occorrono 31 voti. Procediamo all'appello nominale.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, avevo alzato la mano prima che lei dichiarasse di procedere alla votazione.



PRESIDENTE

Faccia il suo intervento.



CAVALIERE Pasquale

Il progetto di legge n. 371 è stato licenziato dalla Commissione ieri alle ore 18, per cui chiedo che venga applicato il termine statutario e che quindi non si possa iscrivere nella giornata di oggi.
In Commissione ho chiesto anche, Presidente, che ci fosse la possibilità di avere il testo integrato per poter lavorare; in caso contrario, sarà veramente impossibile entrare tecnicamente nel merito del documento.



PRESIDENTE

Voglio solo ricordare che nell'ultima Conferenza dei Capigruppo l'argomento era stato prenotato e che, in base all'ultimo punto dell'art.
34 del Regolamento, è possibile attuare questa procedura.
"Le relazioni delle Commissioni al Consiglio sono distribuite almeno 24 ore prima che si apra la discussione, tranne che il Consiglio non autorizzi ugualmente il suo esame".
Ovviamente l'iscrizione, essendo a maggioranza dei 31 voti, comporta l'autorizzazione.



CAVALIERE Pasquale

E' una procedura non del tutto regolare, quella che sta applicando.



PRESIDENTE

Io sono convinto che sia assolutamente nei limiti dello Statuto.
Inoltre se n'era data informazione alla Conferenza dei Capigruppo.



CAVALIERE Pasquale

Non mi risulta, Presidente. Questa procedura non è regolare.



PRESIDENTE

Mettiamo a verbale che lei dissente da questa procedura.



CHIEZZI Giuseppe

Metta a verbale anche il dissenso del nostro Gruppo.



PRESIDENTE

A verbale anche il dissenso del Gruppo di Rifondazione comunista.
Si proceda ora all'appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 31 hanno risposto SI' 31 Consiglieri Il provvedimento è iscritto.
Ha chiesto la parola la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.



SPAGNUOLO Carla

Presidente, per memoria, poiché la questione politica certamente non è questa. La prenotazione prevede sì il superamento dei 40 voti, però - io non sono intervenuta prima perché non avevo l'o.d.g. sottomano e sono andata a prenderlo - non è scritta da nessuna parte nell'o.d.g. E allora...



PRESIDENTE

Si è utilizzato il retro dell'ultimo foglio, secondo la prassi sempre seguita.



SPAGNUOLO Carla

Sì, però mi permetto di dire che in effetti c'è un "nota bene", ma non è nella parte firmata dal Presidente del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Questa è la prassi in uso da tempo immemorabile: così mi dicono gli Uffici.



CAVALIERE Pasquale

Non è vero.



SPAGNUOLO Carla

Tutto è possibile, ma la prassi è una cosa che va bene finché nessuno eccepisce qualcosa di diverso. Lei è uomo di legge e questo lo sa benissimo.
So che non è questa la questione politica, perché è ben altra, però è bene che su questioni così delicate si rispettino delle procedure.
Ieri la Commissione è effettivamente terminata alle ore 18; poiché si rispettano sempre le 24 ore, a questo punto, per il futuro...
Noi non abbiamo partecipato al voto, ma ho voluto sollevare la questione, perché è molto delicata.
Come lei sa - ripeto - le prassi possono funzionare, finché nessuno eccepisce qualche cosa di diverso, che richiami al Regolamento. Questo "nota bene" non è firmato dal Presidente del Consiglio regionale: è un'aggiunta.



PRESIDENTE

D'accordo, saremo più formali, innoveremo: non considereremo più la prassi consolidata come valida.
Ha chiesto la parola per una comunicazione il Presidente della Giunta regionale. Prego.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Consiglieri e Consigliere, riprendiamo oggi il cammino, che è eufemistico definire difficoltoso, del bilancio di previsione 1998.
Credo di poter dire che questi mesi dovranno essere oggetto di riflessione per noi tutti, per poterne trarre sufficiente esperienza da volgere in positivo, per riprendere un colloquio in quest'aula recuperando mi auguro, il tempo perso.
Ho infatti il convincimento che sia maggioranza che opposizione hanno chiare le aspettative che la società civile e gli altri soggetti istituzionali hanno nei nostri confronti, nella nostra capacità di governo e nella nostra capacità di essere punto di riferimento, non solo per affrontare i problemi da cui dipende lo sviluppo della Regione, ma anche il ridisegno istituzionale che si sta avviando.
Per fare questo occorre superare il muro contro muro e la lotta per il potere fine a se stessa: mettere al centro della nostra azione le persone i valori, il senso delle istituzioni, uscendo dall'avvelenamento della politica che pare aver riguardato tutto e tutti in questa assemblea.
Quanto ho detto finora non equivale a chiedere a quest'aula di "mettere una pietra sopra" a quanto accaduto in questi mesi, né ad arroccare Giunta e maggioranza in posizione di difesa aprioristica di tutti i propri atti.
Non possiamo fare finta che in questi mesi non sia successo nulla o che non siano stati commessi errori, dal sottoscritto come da altri componenti dell'esecutivo: vorrei però venisse riconosciuto, per onestà intellettuale che, ogni qual volta è accaduto, li abbiamo affrontati in quest'aula e accogliendo ogni impulso positivo sia proveniente dai banchi della maggioranza che dall'opposizione, vi abbiamo posto rimedio.
Abbiamo comunque sempre osteggiato azioni che puntassero, direttamente o indirettamente, allo sfascio, nella convinzione che qualsiasi forza politica, se responsabile, non può marciare su sentieri che portano verso crisi che abbiano come unico sbocco il completo caos politico ed amministrativo.
Dico questo oggi nella convinzione, che credo comune a molti tra noi indipendentemente dallo schieramento a cui apparteniamo, che sia indispensabile avviare una stagione di profondo e rinnovato impegno per l'istituzione.
Siamo consapevoli che la stagione del federalismo amministrativo è avviata e noi abbiamo il dovere di governare questo processo al meglio delle nostre capacità.
Se fino a poco tempo fa abbiamo potuto pensare che solo la riforma costituzionale costituisse il presupposto per la concretizzazione dello Stato delle Regioni, oggi (e di questo va dato atto al Ministro Bassanini) abbiamo strumenti a nostra disposizione per ridisegnare il sistema delle autonomie.
Non solo quindi abbiamo delle responsabilità nei confronti del nostro Ente che siamo chiamati a ridisegnare con compiti e funzioni nuove, ma abbiamo la grossa responsabilità di ridisegnare gran parte del sistema delle autonomie piemontesi.
E' un passaggio istituzionale storico, destinato, nel bene o nel male a seconda delle capacità che dimostreremo, ad incidere profondamente nella realtà piemontese.
E' necessario dunque individuare strumenti e percorsi che rendano questa fase istituzionale partecipata e positiva.
Partecipata: perché occorre che questo Consiglio prenda parte attiva al processo di definizione del futuro assetto istituzionale dell'Ente; un processo complesso che si fatica a comprendere oggi in tutta la sua portata.
Ma vogliamo che sia una fase partecipata in modo non formale, ma sostanziale, anche dagli altri soggetti istituzionali che verranno coinvolti dalle nostre determinazioni con un ridisegno di compiti e funzioni.
Positiva: perché sono convinto che se poco resterà della cronaca negativa del dibattito di questi ultimi mesi, molto può invece restare delle idee che svilupperemo e concretizzeremo per attivare una Regione ed un sistema delle autonomie credibile, forte, rispondente secondo il principio di sussidiarietà, ai bisogni dei piemontesi. Paradossalmente vorrei dire che abbiamo il diritto, ma anche il dovere, noi tutti Consiglieri regionali, di dare di più a noi stessi, di sentirci partecipi e soprattutto di essere protagonisti di una stagione costituente, che rischia di sfuggirci nella sua complessità e potenzialità.
Non sarà per nessuno un gran successo politico avere imbalsamato la Regione in questa fase. Sarà invece un successo della politica, nella sua accezione più alta, aver saputo cogliere e utilizzare questa grande opportunità di fare, di confrontarci, di scontrarci su progetti, sulle idee, sulla filosofia politica che ogni forza presente in quest'aula sottende.
Non solo il processo di decentramento amministrativo sarà un banco di prova della nostra capacità di essere ente di governo della realtà regionale, ma anche il Piano di sviluppo sarà uno strumento di confronto e di lavoro che deve coinvolgere attivamente il Consiglio. Noi riteniamo che non debba essere un adempimento rituale, ma un mezzo per sviluppare appieno le potenzialità del nostro sistema economico e sociale.
Per questo, vogliamo nasca da un confronto approfondito dall'apporto innanzitutto di tutta quest'aula.
Ho tracciato questo scenario che non ha la pretesa di essere esaustivo ma certo fortemente significativo delle problematiche che abbiamo di fronte, per ricordare a me stesso, alla Giunta e al Consiglio le grandi responsabilità che abbiamo e che non possiamo più sottendere. Non si tratta certo di situazioni di cui ci si sia resi improvvisamente conto, anzi, già nel dicembre dello scorso anno la maggioranza si era posta il problema di affrontare adeguatamente queste questioni che caratterizzano la seconda parte della legislatura, attivando quanto necessario per rendere l'azione amministrativa più decisa, adeguata ed incalzante, sottoscrivendo a tal fine, nel dicembre scorso, un documento.
Le difficoltà riscontrate dalla maggioranza nel corso di questi ultimi mesi hanno caratterizzato l'ampio dibattito politico che si è sviluppato in Consiglio, teso a dotare di adeguate risorse i settori più significativi per lo sviluppo del Piemonte, e non hanno permesso la piena attuazione di quanto previsto in tale documento.
La situazione che si è venuta a creare non ha sinora consentito l'approvazione del bilancio. E' ben chiaro a tutti che si tratta di questione prioritaria che esige d'essere superata per poter attivare un processo positivo che ci consenta di affrontare a pieno ritmo i problemi di cui ho parlato prima. Chiedo pertanto all'assemblea un impegno costruttivo a procedere alla discussione e all'approvazione del bilancio di previsione del 1998, in tempi rapidi e comunque entro la fine di aprile. Tale impegno non potrebbe che corrispondere ad una riapertura di dialogo politico a fronte del quale mi assumo oggi l'impegno formale a rimuovere le criticità che sono emerse nel corso di questo lungo e complesso dibattito politico che - devo dire - è stato un dibattito articolato, ma non pretestuoso.
Ribadisco dunque l'impegno, a seguito dell'approvazione del bilancio anche al fine di perseguire al meglio gli obiettivi che ho prima evidenziato, di attivare una proposta politico-programmatica ed una revisione degli assetti di Giunta che sottoporrò al Consiglio entro la fine del prossimo mese di maggio. Grazie.



PRESIDENTE

Il Presidente Ghigo ha terminato la sua comunicazione. Ci sono richieste di intervento? Prego, Consigliere Riba.



RIBA Lido

Chiedo una sospensione per un incontro delle minoranze per la valutazione delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente Ghigo.



PRESIDENTE

La sospensione credo possa essere senz'altro concessa.
Dato che oggi è prevista la riunione pomeridiana alle 16,00, perch alle 14,00 è convocata la VI Commissione, possiamo prevedere una ripresa alle ore 12,00 o direttamente alle 16,00?



RIBA Lido

A mezzogiorno va bene.



PRESIDENTE

D'accordo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11,06 riprende alle ore 12,38)



PRESIDENTE

La seduta riprende. Chiedo ai Consiglieri di entrare in aula per valutare se ci sono le condizioni della ripresa dei lavori.
Ricordo che dalle ore 14,00 alle 16,00 c'è la convocazione della VI Commissione che sentirà i rappresentanti delle Associazioni, in sala Viglione.
Non essendoci interventi sulle dichiarazioni svolte dal Presidente Ghigo, aggiorno la seduta alla sessione pomeridiana.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12,40)



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