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Dettaglio seduta n.213 del 17/02/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Bertoli, Farassino Gatti e Griffini.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni - Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 572: "Istituzione Commissione regionale d'Indagine conoscitiva su progetti Interreg" (rinvio)


PRESIDENTE

A conclusione del dibattito seguito all'interpellanza n. 1754, è pervenuta una proposta di deliberazione inerente all'Istituzione Commissione regionale d'Indagine conoscitiva su progetti Interreg, di cui do lettura: "Il Consiglio regionale, vista l'interpellanza n. 1754 presentata in data 9 febbraio 1998 inerente ai progetti Interreg, Progetti integrati e speciali per la montagna ed altre linee di finanziamento per l'economia montana considerato il dibattito consiliare avvenuto il 17 febbraio 1998, che necessita di un ulteriore approfondimento da parte del Consiglio stesso visti gli articoli 18 e 19, lett. a, dello Statuto regionale e l'art. 40 del Regolamento interno delibera 1) di istituire una Commissione speciale di indagine conoscitiva al fine di chiarire il rapporto tra l'Assessorato regionale, le Comunità montane, le società incaricate a qualunque titolo nonché le procedure di approvazione dei finanziamenti dei progetti Interreg 2) di dare mandato alla Commissione di riferire al Consiglio entro tre mesi dal suo insediamento" .
Tale deliberazione è a firma Riba, Cavaliere, Spagnuolo, Chiezzi, Rosso e Saitta.
Essendo una proposta di deliberazione, mi suggeriscono che bisognerebbe, per prudenza regolamentare, iscriverla all'o.d.g.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Richiesta iscrizione ordine del giorno n. 693 inerente a "Istituzione di una Commissione d'Inchiesta sullo stabile di piazza Solferino acquistato dalla Regione" (rinvio)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Se siamo in punto di procedura di iscrizione di qualcosa all'o.d.g.
chiedo che si faccia l'iscrizione di tutte le sofferenze richieste di punti all'o.d.g., tra cui anche la Commissione di inchiesta sullo stabile di piazza Solferino.
Chiedo che le iscrizioni vengano fatte una in seguito all'altra.



PRESIDENTE

Questa è un'iscrizione collegata e a conclusione di un dibattito che c'è stato stamattina.



CHIEZZI Giuseppe

No, no, Presidente, la richiesta di iscrizione all'o.d.g. non è legata a niente; storicamente, non è legata a niente.
Ne chiedo l'iscrizione, senza legarla a niente.



PRESIDENTE

Lo vediamo subito dopo, questo problema: lo riprendo subito dopo questa votazione.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni - Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 572: "Istituzione Commissione regionale d'Indagine conoscitiva su Progetti Interreg" (seguito)


PRESIDENTE

Propongo dunque di iscrivere all'o.d.g. la proposta di deliberazione n.
572, mediante votazione per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 48 votanti 38 hanno risposto SI' 38 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri.
La proposta di iscrizione è respinta e verrà pertanto inserita nell'o.d.g. della prossima riunione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, chiedo una sospensione della seduta affinché le minoranze possano valutare quanto è accaduto.



PRESIDENTE

D'accordo. Sospendiamo i lavori per un quarto d'ora; riprenderanno alle ore 17,25.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17,10, riprende alle ore 18,11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Presidente della Giunta.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

A seguito del voto per l'iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione relativa all'istituzione della Commissione d'indagine, è stata svolta una riunione. Posso obiettivamente dichiarare che c'era da parte della maggioranza la volontà di votare l'iscrizione e che questo non è avvenuto per dei disguidi tecnici. Propongo quindi di considerare iscritta questa proposta di deliberazione per la prossima seduta del Consiglio nel corso della quale dovrà poi essere votata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, mi stupisco che lei non abbia richiamato il Consigliere Salerno che ha espresso con un "Basta!" non si capisce quale tipo di insoddisfazione...



CHIEZZI Giuseppe

SALERNO



CHIEZZI Giuseppe

Perché hai alzato la mano tu!



CHIEZZI Giuseppe

Ecco! Ha espresso con un "Basta!" l'insoddisfazione per il fatto che il sottoscritto ha alzato la mano. Siccome ho il diritto di alzare la mano, la prego di dire al Consigliere Salerno di riconoscere che siamo in un sistema democratico per cui il "Basta!" lo riservi ad altra cosa.



PRESIDENTE

Non ho inteso manifestazioni di dissenso. La prego di proseguire.



CHIEZZI Giuseppe

Possiamo sempre salvarci in qualsiasi modo, Presidente Ghigo specialmente se si hanno i numeri, anche se non sembra che lei abbia sempre quelli che pensa di avere. Non può però venirci a dire che c'è stato un problema tecnico. E' una questione che - data per scontata la buona fede di chi lo afferma - quanto meno chiederebbe la buona creanza di spiegare in cosa consista questo errore tecnico. Perché o veniamo presi in giro, e non mi sembra il caso, oppure lei dice "è stata una votazione viziata da un errore tecnico": di che tipo? C'era qualcuno che votava e non sapeva cosa votava? Non lo so. C'è qualcuno che pensava di essere in minoranza, invece era in maggioranza? Allora, ci spieghi, Presidente Ghigo, per quanto riguarda il mio Gruppo, in cosa sia consistito l'errore tecnico, perché io non sono nemmeno d'accordo - per quel che valgono i nostri quattro voti - che si rifacciano votazioni su fatti già decisi, che non penso nemmeno corrispondano allo spirito di un'assemblea elettiva...



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, è stata detta un'altra cosa. Mi scusi se la interrompo, ma è solo per evitare equivoci: il Presidente Ghigo, almeno così io ho inteso, ha solo annunciato l'intenzione di approvare questa proposta di deliberazione nella prossima seduta consiliare.



CHIEZZI Giuseppe

Dopo averla respinta in questa?



PRESIDENTE

No, è stata respinta soltanto l'iscrizione all'o.d.g. Nel merito non c'è stata alcuna pronuncia.



CHIEZZI Giuseppe

Peggio ancora!



PRESIDENTE

Viene calendarizzata per la prossima riunione.



CHIEZZI Giuseppe

Peggio ancora, perché addirittura non si vuole nemmeno parlarne! Non solo non la si vuole approvare! Questo aggrava la situazione; la maggioranza di questo Consiglio non è in grado di inserire neppure il punto all'o.d.g.! Allora io chiedo che su questo fatto, se si vuole essere corretti anche reciprocamente, si usino degli argomenti in forza dei quali poter dare delle spiegazioni, sensate e comprensibili. Io non contesto la dichiarazione "errore tecnico", chiedo solo che mi venga spiegato in cosa consiste.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Se però il Presidente Ghigo intende spiegare in cosa consiste il disguido tecnico intervengo dopo. Non so se intende spiegarlo oppure no; mi pare che la domanda sia pertinente.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

C'è stato un difetto di comunicazione da parte del Gruppo di Forza Italia, per cui non tutti i Consiglieri erano stati messi al corrente di quelle che erano le decisioni che il Presidente e il Capogruppo di Forza Italia avevano assunto in una riunione di maggioranza.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Trovo questa spiegazione del disguido tecnico una spiegazione puerile.



(Commenti del Presidente Ghigo)



SAITTA Antonino

Presidente, mi pare che tutti quanti - tutti quanti! - constatiamo il suo grandissimo...



SALERNO Roberto

E' proprio tanto! E' proprio tanto! Il livello si sta abbassando!



PRESIDENTE

Consigliere Salerno, lasci parlare il Consigliere Saitta; per la regolarità e l'ordine dei lavori.



SAITTA Antonino

Io credo che tutti quanti ci rendiamo conto della imbarazzante situazione del Presidente Ghigo. Ci dobbiamo rendere conto di questo, nel senso che la maggioranza, cioè tutto il Gruppo di Alleanza nazionale e buona parte del Gruppo di Forza Italia, non ha seguito le indicazioni che ha dato il Presidente della Giunta regionale.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Non è così.



SAITTA Antonino

Seconda considerazione. E' sicuramente imbarazzante che un'indicazione data dal Presidente della Giunta regionale non sia stata seguita dai suoi Assessori!



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Non ho detto questo; ho detto che non tutti sono venuti a conoscenza delle indicazioni.



SAITTA Antonino

Sì, d'accordo; in ogni modo non è stata seguita. Io non credo che obiettivamente Burzi sia una persona sprovveduta che non ha capito sul piano tecnico che cosa stava capitando; come non credo obiettivamente che l'Assessore Bodo...



BODO Giovanni, Assessore all'agricoltura

Ero disattento, si può sbagliare. E' ancora consentito in quest'aula di sbagliare?



SAITTA Antonino

Ecco, questa è una Giunta di disattenti, di distratti che non sanno bene che cosa fare! Presidente, al di là della registrazione di ciò che è avvenuto, qualche considerazione di carattere politico a questo punto si impone. Non per essere ripetitivo, ma siccome lei Presidente non è la prima volta che si trova in questa situazione (non riesco più nemmeno a contarle le situazioni in cui le sue decisioni sono state messe in minoranza da parte della sua maggioranza), questa volta lei è uscito dalla riunione di maggioranza accompagnato dal Presidente Deorsola - dicendo che la stessa concordava sull'istituzione di una Commissione d'indagine, così come richiesta dal collega Riba e con la successiva condivisione di altri colleghi. Abbiamo dunque immaginato che questa presa di posizione sua e del Presidente Deorsola fosse quella della maggioranza.
E' improprio ritenere (...): attendo un attimo prima di proseguire: aspetto che il Presidente Deorsola termini la sua telefonata.
Stavo dicendo, Presidente, che durante la precedente sospensione, lei aveva dato come percorribile l'ipotesi della Commissione d'indagine, con qualche aggiustamento nel testo. Abbiamo immaginato che la posizione espressa dal Presidente Ghigo e dal Presidente Deorsola fosse la stessa della maggioranza (tra l'altro è improprio che il Presidente Deorsola utilizzi il proprio ruolo per esprimere posizioni della maggioranza divenendo così in modo esplicito ed evidente il coordinatore e suggeritore di soluzioni).
Concludo con la seguente considerazione: giovedì si discuterà la questione, ma è indispensabile, al fine di non essere presi in giro tutti quanti, che l'Assessore Burzi, l'Assessore Bodo, il Capogruppo di AN, i Consiglieri Toselli e Racchelli ci dicano che il loro atteggiamento è stato un errore tecnico: diversamente, Presidente Ghigo, aumenta la dimostrazione che le sue posizioni sono spesso molto solitarie.
Se questa sera la maggioranza, con interventi espliciti e chiari sulla questione posta s'impegna nel senso di quanto sopra, giovedì ne potremo discutere, diversamente chiediamo un suo chiarimento politico: questo sicuramente, è un fatto di crisi politica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Chiedo se sia possibile, a questo punto, fare qualunque cosa in quest'aula, Presidente; se un Consigliere non può neanche telefonare senza essere irriso e "frizzato" dalle opposizioni, mi sembra si sia giunti ad una mancanza di "stile". Visto che non siamo un'allegra brigata di amici in un bar, dovremmo ricordarci di mantenere un certo comportamento.
Detto questo, prima di intervenire, vorrei sapere su cosa sto intervenendo, poiché per me la procedura ha un valore: sono uno dei pochi che cerca di rispettare (...)



(Commenti dell'opposizione sulle telefonate del Presidente Deorsola)



CAVALIERE Pasquale

Il Presidente del Consiglio, se presente in aula, deve presiedere il Consiglio!



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

La Presidenza c'è, la parola è stata concessa agli oratori. Prego Consigliere Ghiglia, continui il suo intervento.



GHIGLIA Agostino

Ringrazio per la facoltà concessami di favella, però vorrei sapere a che titolo sto intervenendo. Stavo dicendo che io sono uno dei pochi, in quest'aula, che tenta di rispettare il Regolamento. Vorrei sapere su cosa sto intervenendo: se sulle comunicazioni del Presidente (...) Prima mi si chiarisca il dubbio e poi interverrò.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Stiamo cercando di tirare le fila di un dibattito un po' sfilacciato.
Stiamo dibattendo "attorno" ad una proposta di iscrizione di deliberazione che non ha ottenuto i quaranta voti necessari per l'inserimento come punto all'o.d.g.
La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Mi permetto di dire - ne faccio una questione procedurale - che non si parla "attorno" ad una deliberazione che non ha ottenuto i voti per l'iscrizione, poiché non è previsto dal Regolamento aprire un dibattito in merito. Pertanto, stiamo intervenendo sulle comunicazioni del Presidente Ghigo successive a quel fatto.
Non voglio, Presidente, fare il fazioso, però tengo al rispetto del Regolamento!



PRESIDENTE

L'argomento è il seguente: il Presidente Ghigo ha fatto delle comunicazioni sulle quali si sta dibattendo. Dopodiché, in base all'art.
54, comma secondo, del Regolamento, la Giunta ha diritto di parola tutte le volte che lo richiede.



GHIGLIA Agostino

"Tutte le volte...", significa che ogni volta che il Presidente della Giunta interviene c'è il diritto di riaprire il dibattito da parte di tutti?



PRESIDENTE

L'art. 54 recita: "La Giunta ha diritto alla parola ogni volta che lo richieda..."



GHIGLIA Agostino

Intendo precisare che non c'è stato da parte nostra, visto che lei Presidente ha accennato ad un disguido tecnico da parte della maggioranza un disguido tecnico; noi, convintamente, non abbiamo partecipato, per decisione politica, al voto. Lei, Presidente, lei ha parlato della "maggioranza"; noi, invece, convintamente...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Lasciamo svolgere al Consigliere Ghiglia il suo intervento.



GHIGLIA Agostino

Spero che lei si renda conto che qualcuno sta tentando di prenderla in giro, Presidente; spero che se ne renda conto. Io non accetterei continue provocazioni di bassissimo profilo rivolte alla sua persona; io non lo farei, anche se, per carità, ognuno è libero di accettare quello che vuole.
Personalmente, quando voto difficilmente sbaglio; magari sbaglio nei termini politici con cui ragiono, ma quando voto non mi sbaglio.
Visto che prima sono stato preso un po' di sorpresa, perché si metteva in votazione l'iscrizione della delibera, non si metteva in votazione la delibera stessa e quindi non ho avuto modo di intervenire, ma mi sono trovato a votare così d'amblé; voglio motivare il perché non abbiamo partecipato convintamente politicamente al voto di quella delibera, lo dico e la motivazione è la stessa, quindi potrei anche risparmiarmela, con cui non parteciperemo al voto anche sulla delibera quando essa verrà presentata, perché noi siamo dei Consiglieri regionali e non siamo né dei poliziotti, con tutto il rispetto per le forze dell'ordine, né dei Magistrati inquirenti.
Noi, come già fummo contrari alle passate Commissioni proposte da chiunque, non ci torniamo sopra, così siamo contrari perché non rileviamo alcun fatto o alcuna denuncia fatta pubblicamente in quest'aula, intendo denuncia come fatti portati dai colleghi della minoranza, per cui sia indispensabile o anche solo necessario costituire una Commissione di indagine conoscitiva.
Noi abbiamo chiesto altre cose, abbiamo chiesto un monitoraggio da parte della Giunta, abbiamo chiesto una relazione tecnica da parte degli uffici sulle procedure, ma noi siamo contrari alle Commissioni di indagine perché riteniamo che mai come in questo caso non sussistano assolutamente dei fatti tali da renderla indispensabile. Questo lo voglio ribadire perché non è concedendo Commissioni di inchiesta e di indagine a iosa perché oggi ne sono poi state chieste due, una di inchiesta e una di indagine, signor Presidente della Giunta, che si sostengono delle posizioni, perché non è dicendo sì sempre e in questo caso a una Commissione di indagine che in qualche modo si assicura la trasparenza anche dell'attività amministrativa, perché se uno è sicuro che l'attività amministrativa sia trasparente è inutile dirlo, dice no.
Se ci sono dei fatti gravi che giustificano la Commissione di indagine o addirittura la Commissione di inchiesta io come Alleanza Nazionale sono disponibile a votarla, però i fatti mi devono essere esplicitati in aula.
Io li voglio sapere, perché da quello che ho sentito finora non ho gli elementi e quindi non solo non partecipo questa volta, ma non parteciper neanche le prossime con questa motivazione che è politica, perché il nostro compito è di amministrare il Piemonte e non di fare i segugi, ci sono altri organi che sorvegliano e a cui ci si può rivolgere per ottenere il rispetto delle deliberazioni e degli atti amministrativi; noi siamo convinti, perch la risposta dell'Assessore Vaglio è stata quella, che questi atti siano assolutamente trasparenti, quindi non abbiano bisogno della supervisione di una Commissione inutile, perché vorrei anche ricordare la fine che hanno fatto le passate Commissioni, inutili, perché quando c'era qualcosa o si pensava che ci fosse qualcosa comunque la Magistratura ha impostato un percorso parallelo che ci ha superati di mille miglia; le altre hanno provocato come unica cosa l'ennesima discussione in aula in cui si è continuato a ripetere le stesse cose che si erano ripetute chiedendo l'istituzione delle Commissioni stesse e di conseguenza visto che secondo noi non solo in questo caso e nel merito, ma in generale non servono, salvo che emergano pubblicamente non dei sospetti o dei sentito dire, ma dei fatti talmente inquietanti che ci convincano a dire sì, noi o diciamo no o non partecipiamo al voto.
Questo lo voglio dire per chiarezza, perché un partito politico, una forza politica ragiona in termini politici, né emotivi, né umorali, n perché si lascia prendere dai condizionamenti del momento. Visto che noi ci sentiamo, come gruppo politico, assolutamente tranquilli, trasparenti e certi di una linea politica che seguiamo da un po' di tempo che non abbiamo né bisogno né intenzione di modificare, vogliamo che i nostri percorsi e i nostri voti siano molto trasparenti, molto ben spiegati, perché non possano dare adito a dubbi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Io penso, Presidente, che ci sia un unico grande disguido tecnico e cioè l'assenza della sua maggioranza, questo è il disguido tecnico che si evince ogni volta che vi sono delle scelte complicate o altro. Proprio in questo frangente, pochi minuti fa, lei ha detto - buttandoci un po' tutti nel ridicolo, lei che lo diceva e noi che l'ascoltavamo - parlando del disguido, poi appunto "Striscia la notizia" da che parte arriva, che è la stessa motivazione al di là del voto che abbiamo tutti visto come si è espresso e ha una valenza politica; ma poc'anzi è stato smentito dalla terza gamba della sua maggioranza che ha detto "nessun disguido tecnico siamo contrari a quel che il Presidente Ghigo e le altre forze politiche di maggioranza hanno espresso poc'anzi".
Questo mi pare un dato da dover registrare in tutta la sua gravità ora, al di là di entrare nel merito delle cose sostenute da Ghiglia, gli argomenti sarebbero molto facili, perché in questo stesso Consiglio Ghiglia ha già svolto questo film.
Non è questione di originalità, è questione che i fatti purtroppo sono fatti e pesano e tu sei stato smentito dai fatti quando hai preso le difese a priori dei fatti dell'Assessore Angeleri e la Commissione del Consiglio e il gruppo di analisi della Giunta e altri organismi esterni hanno comprovato le cose che invece si faceva finta di non vedere.
Questi sono i fatti, la Commissione di indagine è stata prevista dai costituenti regionali che l'hanno prevista così come lo è da tutte le altre assemblee amministrative e non solo, perché in determinate occasioni il Consiglio vuole approfondire e conoscere se determinati fatti si sono svolti e come si sono svolti e si adottano gli strumenti per capire. Altra cosa è la Magistratura e l'abbiamo detto 10.000 volte, il Consiglio pu decidere di approfondire dei fatti che magari e forse e molto probabilmente non hanno rilevanza penale, ma hanno rilevanza politica amministrativa, per cui certe questioni amministrativamente non si debbono fare, sono scorrette dal punto di vista amministrativo e non hanno nulla a che vedere con i problemi penali, così come può essere viceversa. E allora se non si vuole consegnare la politica alla Magistratura, come molto spesso con certe scelte si fa, e quando mancano degli organismi di controllo al Consigliere Chiezzi, ad esempio sulla questione dell'acquisto della sede di Piazza Solferino, non rimane altro, se non viene data risposta adeguata ai problemi che pone, che andare in Magistratura, perché non si può andare da un Commissario di governo e non si può andare da nessun organismo con cui è stato sostituito il Commissario di governo. E allora non abbiamo questi strumenti di controllo, perché non possiamo portare ad esempio una delibera dicendo che non è corretta, in quanto l'Assessore può dire che per lui è corretta e finisce lì. Allora ci dobbiamo dotare di strumenti per poter verificare.
Altro è la questione penale che può esserci e non può esserci e questo interessa altre sedi e questo hanno previsto quelli che hanno scritto la possibilità che il Consiglio si possa dotare di Commissioni di indagine e di inchiesta, ma questo è il merito che abbiamo già trattato nella riunione segretata dei Capigruppo, quindi non si può dire cosa è stato detto, non so come funzioni la procedura, ma non credo che si possa dire cosa è stato detto, Presidente.



PRESIDENTE

Non sono emersi dei nomi specificamente individuati.



CAVALIERE Pasquale

Io chiedo al custode del Regolamento come bisogna comportarsi in questi casi. Al di là di questo, il merito è stato discusso nella riunione dei Capigruppo, in quelle forme originali che il Presidente ha iniziato.
Successivamente, la maggioranza ha chiesto una sospensione e un incontro, c'è stata una riunione della maggioranza, il Presidente della Giunta ha comunicato che veniva accettata l'istituzione della Commissione di indagine, salvo una modifica nel testo che era stato predisposto dalle minoranze. Le minoranze hanno accettato quella modifica dell'oggetto e della Commissione di indagine e si è proceduto al voto.
Questo è il fatto: la sua maggioranza, alcuni esponenti del suo partito e gli esponenti di Alleanza Nazionale, non perché non avessero capito, ma perché avevano capito molto bene, non erano d'accordo con questa sua scelta. Questo è un fatto politico; la sua maggioranza, anche su questo punto fondamentale ed importante, non c'è, Presidente. Ne prenda atto.
Un Presidente di un paese normale - lei che ha chiesto a noi un comportamento da paese normale - un Presidente di una Giunta regionale di una regione di un paese normale prende atto di questo, Presidente. Lei invece, riesce a digerire tutto, io non so come faccia; continui così, ma non credo che non potrà prima o poi prendere atto dell'evidente, anche a lei prima o poi diventerà evidente ciò che è evidente ormai anche alle pietre di questa regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Picchioni.



PICCHIONI Rolando

Presidente Ghigo, anch'io, come altri colleghi che verranno o che si sono già espressi, non credo che questo sia stato un disguido puramente tecnico, come, col suo ottimismo, lei riesce a giustificare oppure a mettere in carreggiata cose che sono state "scarellate". A me pare, invece che ci sia un grosso incidente politico, forse un difetto di comunicazione come ha detto il Presidente della Giunta, forse non c'è il dott.
Garrone...(un Garrone al giorno toglie il medico di torno, dice il proverbio!). Il difetto di comunicazione deriva forse dal fatto che lei presume ancora, a due anni e sette mesi dal suo mandato, di esprimere e di rappresentare ancora la volontà generale della sua maggioranza. La volontà generale della sua maggioranza non si esprime con i suoi arcani pensieri ma si esprime attraverso una concertazione che deve coinvolgere tutte le forze politiche che la rappresentano; abbiamo ascoltato l'intervento del Consigliere Ghiglia e forse ne sentiremo altri.
Presidente, a me pare - non ho partecipato alla riunione dei Capigruppo, d'altra parte non mi compete - che sia iniziata nei confronti dell'Assessore Vaglio quell'operazione di sganciamento di cui lei è maestro. Non vorrei che si ripetesse qui il terzo atto di una farsa, di una tragedia che ha visto, come primo atto, il Consigliere Viglietta, come secondo atto, il Consigliere Angeleri e, come altri atti, personaggi qui presenti. Non se lei ha un'origine indiana, per poter vedere i fili di fumo all'orizzonte: probabilmente ha visto che con l'Assessore Vaglio ci sono dei pericoli che possono mettere in dubbio o a rischio la sua maggioranza e la sua Giunta. Forse è un'interpretazione ultronea, forse non è così. Io al di là della presa di posizione dei Consiglieri regionali che qui ho registrato, ho domandato al Capogruppo Gallarini che cosa intendeva fare il Presidente. Mi ha risposto che il Presidente voleva votare l'iscrizione all'o.d.g.. Mi sono stupito della risposta e dirò poi il perché.
Ho anche notato che, al di là delle presenze, ci sono delle assenze, e le assenze si sono registrate puntualmente durante la votazione. Assenze non casuali, assenze significative, assenze che sottendono a quella guerriglia serpentina che in questo Consiglio c'è, indipendentemente dal fatto che Rolando Picchioni non è più Presidente del Consiglio indipendentemente dal fatto che le cosiddette criticità si manifestano e si manifesteranno sempre di più se non viene tolto da questo Consiglio il grande equivoco della sua Presidenza.
Quando Alleanza Nazionale non si esprime e non partecipa ai voti e fa una questione di merito, io sono con Alleanza Nazionale. Non ammetto personalmente - non conoscendo i fatti, ma proprio perché non conosco i fatti voglio essere sufficientemente ponderato e cauto, soprattutto quando si tratta di persone (non ho mai avuto né in passato né nel presente alcuna vocazione giustizialista) - che sulla base di pochissimi elementi in mio possesso, si possa, non dico infangare, ma mettere in un cono d'ombra l'onorabilità dell'Assessore Vaglio. Siccome l'Assessore Vaglio è un uomo d'onore, io rispetto l'Assessore Vaglio finché è un uomo d'onore. Finch questo uomo d'onore non venga smentito da fatti che possono essere assolutamente inoppugnabili. Se l'Assessore Vaglio avesse avuto un minimo di "furbizia" - se mi permette - o di prudenza in più, probabilmente quelle millanterie che l'hanno chiamato in causa, in maniera più o meno fondate avrebbero potuto essere facilmente sconfitte o ridimensionate anche con un semplice pronunciamento scritto di una circolare del suo Assessorato.
Queste cose non sono avvenute per cui l'Assessore Vaglio oggi paga in questo Consiglio una discussione che è certamente non facile, ma che poteva forse essere evitata.
Signori Consiglieri, stiamo attenti alle Commissioni di indagine; non per quella prudenza che ci hanno suggerito un momento fa i Consiglieri Cavaliere ed altri, ma perché le Commissioni di indagine, non sono l'anticamera del sospetto o della calunnia, sono sempre qualcosa che pu portare oltre le nostre migliori intenzioni. Fin quando non esistono o non esiste un fumus criminis o una notitia criminis circostanziata, precisa inequivocabile, noi dobbiamo stare molto attenti, proprio per l'abitabilità, l'agibilità e l'onorabilità di tutto il Consiglio, a non mettere sotto accusa questo o quello. C'è un problema diverso, che è il problema della trasparenza, che è il problema - signor Presidente - di quel suo comunicato aureo, ma i principi sono sempre scolpiti nel bronzo e poi la pratica inciampa sempre nelle pozzanghere, con cui lei si è presentato in Consiglio alcuni mesi fa dando ampia assicurazione che la trasparenza la correttezza, le procedure di ordine amministrativo avrebbero seguito da quel giorno in poi un cammino del tutto diverso.
Io mi collego a quanto lei ha detto. Perché se per caso - e qui non ci sono né fatti subdoli né fatti così obliqui - a qualcuno di questo Consiglio venisse in mente l'esigenza di una chiarificazione totale su, ad esempio, alcuni Assessorati ad alto livello di erogazione, non credo che questo debba essere fatto da una Commissione di indagine.
La Commissione deve essere di carattere amministrativo; e deve vedere in che modo, quando e perché l'erogazione di questi contributi, che hanno subìto una verticalizzazione direi ascensionale, si è verificata, non solamente perché c'è una disponibilità di mezzi assolutamente superiori al passato - qui vedo l'ex Assessore alla cultura Nerviani, che me lo pu anche ricordare - ma perché sul problema dell'indirizzo, che non è paragonabile o per lo meno non è simmetrico all'erogazione di questi fondi noi dobbiamo assolutamente prendere una posizione precisa.
Allora io credo che si debba porre il problema della coerenza rispetto ad alcuni indirizzi che sono fondanti per una nuova stagione della Regione Piemonte, con l'erogazione di mezzi e di possibilità che sono assolutamente incomparabili rispetto alla micragnosità del passato.
Io credo che si debba porre questo. Ed allora è un problema di trasparenza generale, di cui credo debba farsi carico il Consiglio. Forse me ne farò carico io stesso, cercando di istituire non una Commissione di indagine, ma semmai di stilare un ordine del giorno, con cui il Consiglio prenda atto di come certe erogazioni vengono date, certi contributi vengono spesi, certi contributi vengono assicurati, non solamente dagli Assessori ma anche dai funzionari, esorbitando pertanto dalle regole, ma soprattutto dalle prerogative che a loro competono.
Credo di aver espresso il mio pensiero. Se c'è una Commissione di indagine, non so se voterò a favore o contro: l'iscrizione è un fatto puramente meccanico; certamente sottende - come ho detto prima - a un problema di ordine politico.
Il discorso, però, non può essere rapportato all'Assessore Vaglio; il discorso viene rapportato alla probità amministrativa della sua azione e alla trasparenza che questa, naturalmente, deve assicurare a tutto il Consiglio.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

E' indubbio che anche la giornata di oggi si è aggrovigliata, e va - lo dico senza sorridere nemmeno dal punto di vista dell'opposizione - ad aggravare una situazione che noi riteniamo debba far riflettere tutti. Una situazione rispetto alla quale, forse, non possiamo più andare avanti in questo modo, perché ognuno deve assumersi le sue responsabilità evidentemente nella grande differenza di responsabilità presenti in quest'aula.
Riepilogando brevissimamente i fatti di oggi: vi era un'interrogazione annunciata, presentata da una serie di Consiglieri, annunciata ai Capigruppo più volte per i suoi profili di delicatezza.
Questa interrogazione si è stentato a discuterla per più sedute, e si è arrivati oggi alla discussione in maniera sostanzialmente inadeguata, nel senso che agli interrogativi posti sia dal documento presentato dai Consiglieri e sia dai successivi interventi che in particolare due Capigruppo dell'opposizione hanno fatto in maniera più dettagliata non si è voluto dare delle risposte esaurienti.
E' indubbio che esiste la problematicità posta anche adesso dall'intervento del collega Picchioni; peraltro nessuno come me, come i colleghi che hanno fatto parte della precedente Commissione di inchiesta si rende conto della problematicità di affrontare in un certo modo tutta una serie di problemi connessi ai profili del garantismo e della trasparenza.
E' però altrettanto vero che quando, di fronte a determinate questioni poste in maniera anche molto dettagliata, non si risponde o si è evanescenti o si risponde a qualcos'altro, evidentemente si pongono delle esigenze e si utilizzano quelli che sono gli strumenti che il Regolamento e lo Statuto ci danno (tra gli altri anche questo strumento).
Ma oggi, in questo momento, non dobbiamo più neanche tanto discutere Commissione di indagine sì - Commissione di inchiesta no, perché esiste un'altra questione politica rispetto alla quale noi ci attestiamo.
Io ho avuto modo, in più interventi in quest'aula, e anche in qualche riflessione di carattere più personale diretta, di dire che siamo di fronte ad una maggioranza che deve fare i conti con se stessa; siamo di fronte ad una maggioranza che ci costringe, tutte le volte, a riproporre in aula la grande questione della credibilità della Regione Piemonte.
Non piace nemmeno a noi, al nostro Gruppo, anziché confrontarci sul merito, sui contenuti, sui progetti, sul Piano di sviluppo, sulle grandi leggi del Piemonte, andare a confrontarci sulle questioni specifiche, su comportamenti anche specifici; ma perché questo non avvenga, ci vuole chiarezza nel presentare delle risposte, chiarezza che oggi non c'è stata.
C'è poi un altro dato politico, che è quello di fronte al quale noi ci dobbiamo porre.
Presidente, dopo una lunga discussione, dopo un percorso che io mi sono permessa, anche nella Conferenza dei Capigruppo, di ritenere forse non opportuno (perché le riunioni segrete o comunque non pubbliche non aiutano mai, complicano sempre), a conclusione di una votazione, che vede una parte rilevante della maggioranza collocarsi in modo difforme dal Presidente della Giunta (senza contare le assenze di Consiglieri dello stesso partito del Presidente della Giunta), attestarsi in maniera diversa dalle indicazioni di voto, a fronte dei mesi che stiamo vivendo, difficilmente lei può venire in aula e dire: "I miei colleghi non hanno capito".
Certamente ci sono le dichiarazioni del Presidente della Giunta - da parte nostra è spiacevole fare questo tipo di intervento - ma ci sono anche le espressioni dei colleghi che "non avrebbero capito"; inoltre, ci sono le dichiarazioni di voto di una parte significativa di questa maggioranza che invece, si dissocia.
Concludo dunque l'intervento esprimendo grande preoccupazione per la situazione politica nella quale ci troviamo. Io non dico più "in cui la maggioranza si trova", perché certamente la maggioranza è nei guai, ma finiamo per essere in grandissima difficoltà come Consiglio regionale del Piemonte, in quanto è difficile distinguere rispetto alla comunità regionale piemontese, fino in fondo, le responsabilità che certamente stanno dalla parte della maggioranza, ma che rischiano di travolgere l'immagine dell'istituto Regione Piemonte.
E' abbastanza chiaro che ci troviamo ancora una volta di fronte a un comportamento diverso, perché la celerità con la quale alcuni Assessori del Gruppo di Forza Italia sono stati espulsi dalla loro funzione dell'esecutivo non ha niente a che vedere con gli atteggiamenti di prudenza, di difesa, di determinazione che Alleanza Nazionale invece esprime nei confronti dei suoi Assessori.
E allora, se è pur vero che magari sarà cominciato anche per l'Assessore Vaglio un processo di "trituramento", perché chiaramente una presa di distanze sta venendo avanti anche nei suoi confronti. Noi crediamo però che tutta questa vicenda possa e debba essere chiarita da una presa di coscienza politica della situazione nella quale versa questo esecutivo e questa maggioranza. E una presa di coscienza politica in questa direzione a nostro avviso c'è una sola persona che può farla, avendo il coraggio di guardare in faccia la realtà e di assumerla facendo un salto di qualità lavorando in questo senso per il Piemonte più di quanto non si faccia strascicando una situazione che è diventata intollerabile e che a questo punto non serve più a nessuno. Io mi permetto di sottolineare queste cose perché, Presidente della Giunta, viene un momento nel quale bisogna guardare in faccia la realtà, assumersi le proprie responsabilità e magari se mi permette, farle assumere anche agli altri, sempre all'interno della sua maggioranza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.



RACCHELLI Ettore

Sono stato chiamato in causa per una spiegazione o una giustificazione o per avallare quello che il Presidente correttamente ha comunicato al suo ingresso in aula.
Io devo dire, riprendendo le parole dell'ultimo Consigliere che ha parlato prima di me, che effettivamente una situazione aggrovigliata come quella che questo Consiglio regionale sta vivendo genera in tutti noi delle perplessità, delle situazioni anche di crisi personale o delle valutazioni che il tempo e l'evoluzione non sempre concertata delle cose comunque determinano.
La difficoltà io credo sia generale per tutto il Consiglio regionale.
Probabilmente qualche Consigliere con più esperienza riesce a sopperire a giornate come queste che di istituzionale o di politico o di organizzato non hanno nulla. Noi ieri sera abbiamo fatto una riunione di Gruppo come generalmente facciamo prima di ogni seduta del Consiglio per prendere atto di un ordine del giorno che ci diceva che cosa avremmo dovuto affrontare nella giornata e ci eravamo preparati anche mentalmente una scaletta che ci desse la possibilità di interpretare in maniera utile e funzionale ad ogni livello e ad ogni grado di responsabilità la giornata che avevamo di fronte.
Ebbene, siamo venuti in Consiglio questa mattina e di quello che purtroppo devo dire, nelle sempre più organizzate riunioni dei Capigruppo viene concertato poi non viene svolto. Allora io chiedo com'è possibile che fate le riunioni dei Capigruppo, quindi coinvolgo anche voi dell'opposizione perché il Consiglio è di tutti, è una casa comune, e poi ci si trovi di fronte a una giornata che di quella organizzazione, di quell'impostazione non riconosce nemmeno la coda? Può esserci un caso, anche importante, che determina un cambiamento e tutti noi con il grande senso di responsabilità che ci riconosciamo, perch qualche volta siamo anche un po' degli edonisti, siamo in grado di far sì che l'o.d.g. venga modificato. Però noi ci troviamo di fronte - da settembre! - a una quotidianità del Consiglio, a una organizzazione dei lavori che di politico e di istituzionale non hanno nulla! Non hanno nulla! Perché è vero che abbiamo avuto punti di criticità, ma non dimentichiamoci l'accanimento, la cattiveria, l'ingiusta persecuzione che è stata fatta anche nei confronti dell'ex-Assessore Angeleri! Aveva sbagliato? Qualcuno avrebbe dovuto dircelo. Aveva fatto cose sbagliate? Qualcuno avrebbe dovuto appurarlo. Però in quest'aula sono state proposte ed invocate modalità di intervento, anche dall'amico Ghiglia, ben diverse da quelle che oggi sono state fatte per l'Assessore Vaglio che io condivido, perché io non ho votato la Commissione d'inchiesta per l'Assessore Viglietta, lo ricordo, e non l'ho votata oggi, ma spiegherò che deriva giustamente da un fatto tecnico che mi ha portato a considerare primario un fatto etico e morale.
Allora, signori dell'opposizione, anche la giornata di oggi, con quella manifestazione dei dipendenti regionali...



CAVALIERE Pasquale

Non è un fatto tecnico, è una scelta politica.



RACCHELLI Ettore

Collega Cavaliere, io ti ascolto sempre con interesse perché i tuoi interventi sono interessanti, però adesso lasciami parlare.
Io trovo che anche la manifestazione di oggi dei dipendenti regionali fosse una cosa importante. Io riconosco che andava fatta precedentemente riconosco che di questi dipendenti si dovesse parlare in modo assolutamente prioritario, ma mesi fa! Appena dopo l'approvazione della legge 51! Ma dove eravate voi? Dove eravate voi dell'opposizione che conoscevate meglio di noi la situazione perché culturalmente siete più vicini a esigenze come queste? Caspita! Dovevamo capire che la questione Angeleri, così come altre questioni avevano una loro dimensione, ma andavano circoscritte e bisognava ricominciare a discutere in quest'aula di politica, di interventi, di leggi, di delibere che avrebbero fatto sì anche gli interessi di quei lavoratori, giustamente, ma anche degli agricoltori piemontesi, delle strutture economiche del Piemonte, della realtà socio-economica del Piemonte, della sanità del Piemonte! Perché, caro Assessore D'Ambrosio abbiamo votato non si sa perché, non si sa come, lei deve avere un santo in Paradiso perché quell'Agenzia regionale è stata votata in un batter d'occhio! Se fosse stata un'altra agenzia probabilmente avrebbe creato delle difficoltà tali per cui alla fine nemmeno quella l'avremmo votata. E allora, signori...



D'AMBROSIO Antonio, Assessore regionale

E' un voto per simpatia, però spero che almeno tu l'abbia letta!



RACCHELLI Ettore

Dico solo che ha avuto un percorso rapidissimo, evidentemente aveva degli interessi che non erano esclusivamente di questa maggioranza, per cui alla fine ha avuto un passaggio rapido.
Ma ci sono molte altre questioni! Gli agricoltori, ad esempio. Come va l'agricoltura in Piemonte? Abbiamo il problema del riso e tantissimi altri problemi.
E allora, signori, il fatto tecnico è vero. Ci sono stati 5 Consiglieri di Forza Italia che non hanno votato. Io personalmente non ho votato perch non ero stato messo a conoscenza di quello che stava succedendo, e scusatemi, dopo una giornata buttata via perché non faceva parte di quello che mi ero preparato a fare, io posso anche riservarmi il diritto di essere entrato in quest'aula e di non sapere che eravate rientrati tutti con una decisione per cui io sapessi che cosa dovevo votare. E non avendo tecnicamente conosciuto la decisione ho votato in quel modo per un fatto etico e morale. Mi riconosco pienamente in quello che ha detto Rolando Picchioni perché la trasparenza è un atto dovuto, è un'arte fondamentale di chi è nelle istituzioni mentre ricopre certi ruoli e noi lo dobbiamo pretendere, però non è possibile andare ogni volta a mettere gli Assessori o i legislatori nella posizione di essere inquisiti in quest'aula in maniera tale per cui nelle Commissioni d'inchiesta o nelle Commissioni d'indagine poi non si possa scrivere quello che uno veramente vuole scrivere, ma si debba trovare le virgole e i punti perché non si vuole fare poi quello che dovrebbe fare una Commissione d'inchiesta che è giusto ci sia quando c'è il dolo! E allora signori andiamo avanti a fare il nostro mestiere! Governiamo il Piemonte! Abbiamo provvedimenti importantissimi che noi con la nostra posizione politica, voi con la vostra posizione politica possiamo discutere, dibattere, emendare, ma portare comunque a casa nell'interesse generale del Piemonte! Il fatto etico e morale mi porta a dire che quella di Picchioni è una posizione importante, perché io trovo che di fronte a talune situazioni che portano certi Assessorati e certi esecutivi a portare le loro risorse soprattutto nelle grandi risorse di spesa, magari in una sola direzione o in direzioni specifiche, possono destare l'attenzione e l'imbarazzo di un Consigliere regionale o di una parte del Consiglio regionale: certamente è un atto dovuto chiedere che una Commissione regionale verifichi i motivi di alcuni accadimenti: si tratta di fatto amministrativo e istituzionale.
Benissimo, abbiamo Commissioni che verificano, all'interno dei loro Assessorati l'operato dei vari Assessori.
Un altro Consigliere di Forza Italia si è astenuto per altro motivo perché il fatto tecnico ha prevalso sul fatto politico. Scusate, pensiamo di essere bravi, ma non perfetti; vi auguriamo non vi succeda mai di sbagliare. Abbiate pazienza, questa convulsione, il fatto fondamentale della Consigliera che ha parlato prima di me, sono fatti che dimostrano che può succedere anche a noi di non essere così perfetti.
La non iscrizione all'o.d.g. di un ordine del giorno non è fatto drammatico. E' fatto che ci deve fare riflettere e far capire che una certa comunicazione va fatta in una maniera diversa. Quanto accaduto non mette in discussione la nostra lealtà verso il Presidente e verso un Capogruppo. Le cose, a volte, sembrano più "grosse" di quanto non siano, parlandoci sopra sono molto; in realtà sono molto più semplici di quanto invece sembrano apparire.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.



RUBATTO Pier Luigi

Qualcuno dell'opposizione ha chiesto al Presidente, l'unico incomodo di dimettersi: mi chiedo perché solo su richiesta dell'opposizione in quest'aula si perdono ore e ore in discussioni.
Presidente, le chiedo di non dimettersi e di resistere e continuare. E' stato un errore, da parte del Gruppo di Forza Italia, dividersi relativamente alla messa in votazione dell'ordine del giorno. Credo che Commissioni d'inchiesta e d'indagine possano rivelarsi un boomerang contro chi le presenta come atto dovuto per far cadere la Giunta.
Ebbene, costituiamo la Commissione di indagine, ma alla fine chiariamo chi, in quest'aula, fa perdere ore ed ore e fa venir meno la discussione sui veri e reali problemi della Regione: l'assistenza, la sanità, il personale che questa mattina era in aula ad ascoltare il dibattito.
Relativamente a quest'ultimo, ricordo che in I Commissione, in fase di approvazione di quella parte di bilancio, nessuno ha detto che occorrerà aumentare quel capitolo. Ditele queste cose! Diciamo finalmente chi vuole solo far perdere tempo e bloccare i lavori del Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Anch'io voglio aggiungere qualche considerazione sulla questione. Già il Consigliere Racchelli ha spiegato quanto è successo.
Vorrei riferirmi in particolare al perché noi, come Gruppo, abbiamo votato "sì" all'iscrizione e perché abbiamo inteso dare la nostra adesione all'istituzione di una Commissione d'indagine. E in questo mi differenzio con una posizione diametralmente opposta rispetto alle considerazioni del Consigliere Picchioni, il quale ha sostenuto che con questo provvedimento si getta un cono d'ombra sull'Assessore Vaglio. Non è questo né lo spirito né il motivo, ragionato, con il quale abbiamo dato l'adesione all'iniziativa.
Riteniamo di aver mantenuto, in questi mesi, una certa coerenza sulle questioni; siamo passati, con coerenza, da atteggiamenti che ci hanno visti fare il possibile in piena campagna elettorale torinese, quando le spinte emotive potevano portare determinate componenti in direzioni più spinte rispetto ad altre.
Ma oggi c'è una connotazione tutta particolare all'aver dato la nostra l'adesione all'iniziativa di una Commissione d'indagine.
Nel dibattito di questa mattina, l'Assessore Vaglio è stato chiarissimo nelle sue risposte rispetto ai quesiti posti dai Consiglieri Cavaliere e Saitta relativamente a se stesso e al suo Assessorato: per quanto ci riguarda, le risposte date sono esaurienti ed esaustive.
Riteniamo utile la Commissione d'indagine per dimostrare che il baricentro di tutta la discussione è esterna all'Assessorato regionale collega Picchioni. E' emerso chiaramente, sia dagli interventi sia dall'illustrazione dell'Assessore Vaglio, che ci sono "di mezzo" professionisti, Comunità montane, e quindi Enti esterni al Consiglio regionale.
Vogliamo soprattutto accertare, attraverso quest'indagine, se Enti o professionisti - quindi privati - hanno effettivamente millantato crediti nei confronti dell'Assessore, dell'Assessorato, dei funzionari, della maggioranza, dell'esecutivo e così via. La componente fondamentale per la quale abbiamo assentito all'iniziativa non è relativa all'operato dell'Assessore Vaglio; noi siamo dei garantisti per concezione politica, ma riteniamo le rassicurazioni e le dichiarazioni del collega Vaglio assolutamente esaustive.
Vi sono invece coni d'ombra all'esterno dell'Assessore Vaglio, per quanto abbiamo potuto intuire; questi coni d'ombra che riguardano alcune Comunità montane o alcuni personaggi di Comunità montane, professionisti alcuni privati.
Ci sembra che attraverso un'indagine sia possibile accertare se effettivamente c'è stato e c'è chi intende infangare l'esecutivo della Regione Piemonte e la stessa Regione, intesa come istituzione.
Questa la motivazione; non ci sembra di essere i soli ad aver raccolto quest'interpretazione; anche fra coloro che hanno proposto l'ordine del giorno, la motivazione posta alla base ci è parsa di questa stessa natura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Si è tentato di somministrare una specie di giustificazione o di spiegazione tecnica di quanto è accaduto, considerando un incidente una difficoltà di comunicazione all'interno del gruppo di Forza Italia. Per la verità se di questo si tratta il problema da questo punto di vista è risolto perché l'ordine del giorno rimane iscritto alla prossima riunione quindi verosimilmente apriremo la prossima seduta chiudendola con l'approvazione della Commissione di indagine. E' stato poi ampiamente spiegato, ma del resto era del tutto evidente che la tesi della distrazione può essere un mediocre espediente riparatore perché il collega Ghiglia ed altri hanno spiegato che invece per loro si trattava di una ben consapevole presa di posizione e guardate che anche soltanto osservando l'andamento...
Racchelli, io mi rivolgo a te perché la franchezza con cui tu svolgi alcuni interventi è comunque un elemento positivo. Io mi auspico sempre che ci sia un dialogo, per carità, consentimi di aprire una parentesi. Mentre stavamo lavorando per portare in aula una legge è arrivata la notizia delle ultime gesta di Garrone - e non sono stato io a rendere pubblica la questione con il comunicato, ci ha pensato l'Assessore Bodo definendo quello un intralcio oggettivo ai lavori della Commissione.
Certo, se vuoi ti dico che in due anni ci sono anche stati atti di supponenza da parte di Assessori che dopo aver varato delle leggi scritte interamente dall'opposizione hanno detto "l'ho cambiata tutta", non sapevano neanche di cosa si trattava.
Il clima è stato deteriorato anche attraverso gli elementi di insufficienza di una serie di soggetti e comportamenti tutti in capo alla maggioranza, ma non voglio tornare su tutto questo. Tu hai cercato di proporre una specie di risorsa del dialogo; se lo indirizzi a noi che abbiamo sempre posto il problema di considerare la superiorità dell'istituzione, ci richiami tutti al fatto che proprio per riconoscere la superiorità dell'istituzione non la si può continuamente impoverire negando i problemi che la affliggono come in qualche maniera il Presidente Ghigo tenta di fare anche questa sera.
Vedi Presidente, tu hai sicuramente scelto - e questa è la sensazione che ha non soltanto il mio gruppo - di fronte ad un altissimo livello di crisi della tua maggioranza un atteggiamento di basso profilo, come espediente politico, non rendendoti conto che questo è rovinoso, è l'esatta antitesi dell'opportunità di rialzare comunque la sorte dell'istituzione perché passa attraverso la definizione di un chiarimento di tipo politico.
Come fate a pensare che sia ricevibile una critica nei nostri confronti quando siamo rimasti fermi più di 60 giorni perché non avevate deciso chi faceva il Presidente, perché dovevate privatamente riorganizzare il potere all'interno della maggioranza, fino alle conseguenze che ne sono derivate.
Avete da nominare un Assessore ed è oggetto di un confronto feroce tra gruppi e singoli e naturalmente non se ne parlerà nemmeno e sapete in che condizione vive tutta l'operazione del turismo che tanto ti sta a cuore e che tu conosci al di là di avere accontentato di volta in volta questo o quello con delle nomine che sanno tutte di operazione di piccolo assestamento all'interno del sottogoverno. Cito fatti che non hanno precedenti nella storia della nostra istituzione né credo in altre istituzioni siano stati praticati almeno in questa misura.
La scelta del comportamento di basso profilo, che porta a dare una spiegazione di calibro tecnico rispetto ad un avvenimento di grande sostanza politica, è il tentare di nascondere che la crisi politica è grossa, al punto di riassestare la stessa organizzazione della Giunta e che la maggioranza è dissolta, sistematicamente su questioni significative.
Siamo addirittura oltre la questione che riguarda Vaglio; guardate che nessuno le ha inventate le cose che concernono Vaglio, così come nessuno aveva sostanzialmente inventato altre che furono poste. Erano le questioni che sono emerse in relazione a modalità di amministrazione di governo che io spero involontariamente, senza responsabilità, hanno prodotto nella sensazione ricorrente degli operatori piemontesi la sensazione che esistano problemi sui quali è importante indagare e voi stessi avete riconosciuto.
Ma la differenza era in un altro capitolo; è giusto o non è giusto riconoscere la procedura dell'indagine in quanto una richiesta della minoranza, si badi bene che ho proposto io stesso, non credo di essere un fondamentalista dell'iniziativa oppositoria, ma per portare una soluzione che fosse derimente rispetto a una situazione che non siamo altrimenti in grado di risolvere e rispetto alla quale non siamo in grado di portare degli elementi di carattere decisivo, né Vaglio sembra in condizione di portarli, a quanto pare, dato il carattere non dico reticente ma del tutto insufficiente delle spiegazioni che sono state date.
Io ritengo che la questione dalla quale bisogna partire quando riapriremo questa seduta, Presidente Ghigo, sia una sua informazione non sull'incidente, ma su che cosa intende fare e in che misura intende prendere atto dell'avvenuta dissoluzione della maggioranza, perché senza questo passaggio che non vuol dire automaticamente andare tutti a casa, che vuol semplicemente dire liberare la situazione da un'ipoteca che consiste nell'incapacità o non volontà o nell'inesistenza del livello politico che è necessario per riconoscere questo dato di crisi e poi allora partendo dalla verità si può tracciare un percorso e si può riprendere un'iniziativa, un confronto, un dibattito e in qualche maniera pensare di far funzionare, si vedrà come, l'istituzione. Ma senza questo le situazioni come quella di oggi non nascono dalla nostra incapacità di proporre altri temi; c'erano molte interpellanze sul riso, su altre cose che sono presentate da tempo da parte nostra, ma è evidente che in una istituzione che ha questo problema capisci anche tu Racchelli, sarebbe proprio parlar d'altro se non affrontassimo il problema principale che impedisce il normale funzionamento dell'attività del Consiglio.
Quindi, Presidente Ghigo, abbandoni questa protezione del basso profilo, perché questo profilo sta affossando l'immagine stessa e la capacità dell'istituzione di essere un riferimento rispetto ai problemi del Piemonte ed obiettivamente ci mette nell'impossibilità di affrontare la grande quantità di questioni che sono all'ordine del giorno, ma sono questioni - e mi riferisco ancora a Racchelli - che riguardano la costituzione della conferenza Regioni Autonomie locali, affrontare il passaggio istituzionale di una nuova riorganizzazione della funzione del progetto, affrontare il Piano di sviluppo, affrontare le grandi leggi che dovrebbero essere riorganizzate per il governo di questa Regione, voi capite che se non c'è neanche la condizione per nominare un Assessore da cinque mesi, questo si pretende di risolvere come un elemento di riallineamento del potere all'interno dei vari gruppi, all'opposizione non resta altro da fare che in modo rassegnato il ruolo di richiamare il Consiglio alla responsabilità per la sopravvivenza di una maggioranza dissolta e come tale obiettivamente pericolosa e di impedimento al normale svolgimento della nostra funzione.
Non so se il Presidente Ghigo accetterà la prossima volta di partire da questi problemi o se considererà ancora una volta chiuso l'incidente sapendo che ovviamente gli incidenti sono la conseguenza della situazione e quindi si riproporranno di fronte ai primi passaggi che dovremo affrontare.



PRESIDENTE

Grazie. Si sono così conclusi gli interventi; domani mattina ricordo che sono convocati i Capigruppo. Credo che da alcune indicazioni che ho sentito si possa prevedere per la giornata di giovedì l'effettuazione di una seduta consiliare e l'o.d.g. verrà individuato dalla Conferenza dei Capigruppo. Giovedì dopo domani, per dare modo che ci siano le 24 ore.
Vedo un'agitazione che non è giustificata dal fatto che dobbiamo continuare i lavori; perciò giovedì credo che si terrà una riunione del Consiglio regionale, l'o.d.g. lo stabiliremo domani alle 9 in Conferenza di Capigruppo.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Richiesta iscrizione ordine del giorno n. 693 inerente a: "Istituzione di una Commissione d'Inchiesta sullo stabile di piazza Solferino acquistato dalla Regione" (seguito)


PRESIDENTE

Prima di passare all'esame del progetto di legge così come concordato il n. 387, il Consigliere Chiezzi chiede la parola.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, c'è una questione che non è stata ancora trattata dal nostro Consiglio, così come richiesto sin dalla scorsa seduta in occasione della risposta data dall'Assessore Burzi all'interpellanza n. 1768 sull'acquisto di uno stabile non lontano di qua.



PRESIDENTE

E' all'attenzione. Lei è la terza volta che lo sottopone, domani mattina abbiamo la Conferenza dei Capigruppo e lo calendarizziamo.



CHIEZZI Giuseppe

Io chiederei di conoscere in aula adesso l'intenzione della Giunta circa la risposta alla domanda già posta nella scorsa seduta; al di là della nuova interrogazione che ho presentato c'è una domanda che non ha avuto risposta nella scorsa seduta. Pensavo e speravo che in questa l'avrebbe avuta.
In ogni caso vi è la richiesta di iscrizione all'o.d.g., che avevo già fatto la scorsa seduta, dell'iscrizione dell'ordine del giorno di una Commissione di inchiesta. Chiederei che anche questo atto venga formalizzato oggi, poi certo domani ai Capigruppo si parla di tutto, ma così come è stato fatto sino adesso in occasione di ogni richiesta di iscrizione all'o.d.g. chiedo che formalmente il Presidente della Giunta dica a quest'aula quando intende dare la risposta al quesito formulato la scorsa volta e se si intenda mettere almeno all'o.d.g. questa proposta di Commissione di inchiesta.



PRESIDENTE

Scusi non è il Presidente della Giunta che mette all'o.d.g., ma è la Conferenza dei Capigruppo. Dato che domani mattina abbiamo la Conferenza dei Capigruppo credo che utilmente sarà la Conferenza dei Capigruppo di domani mattina a calendarizzare queste scadenze.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo solamente al Presidente della Giunta se è in grado di rispondere al quesito posto dall'interpellanza che non ha avuto risposta o no. A questo non è che risponda la Conferenza dei Capigruppo, risponde il governo.


Argomento: Esercizi provvisori

Esame progetto di legge n. 387: "Proroga dell'esercizio provvisorio del bilancio di previsione per la Regione e per gli Enti dipendenti dalla Regione" (rinvio)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del progetto di legge n. 387. Qualunque altra cosa la mettiamo in coda, io sono disponibile fino alle 11,59.



CAVALIERE Pasquale

Alle 11,59 di quando? Di questa sera?



PRESIDENTE

Di questa sera, chiaramente.



CAVALIERE Pasquale

Alle 23,59. Allora Presidente, visto che abbiamo già deciso di andare fino alle 23,59 so che è stato stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo che il Presidente avrebbe dovuto nella giornata odierna rispondere a una questione abbastanza grave che ha visto prese di posizione anche di Assessori della sua Giunta e che riguardano...



PRESIDENTE

Scusi Consigliere, abbiamo detto che le interrogazioni se ci sarà tempo le faremo dopo. Adesso dobbiamo passare...



CAVALIERE Pasquale

Chi l'ha detto? La Conferenza dei Capigruppo, Presidente. Se adesso lei cambia idea riunisca la Conferenza dei Capigruppo e cambiamo l'o.d.g.



PRESIDENTE

Noi abbiamo calendarizzato per la mattinata interrogazioni e interpellanze.



CAVALIERE Pasquale

E la mattina cosa è Presidente? Lei l'ha fatta durare fino alle 23,59.



PRESIDENTE

Per mattinata si intende prima della pausa pranzo. Adesso siamo alle sette e mezzo del pomeriggio e dobbiamo passare al progetto di legge.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, le ricordo che le interrogazioni sono iniziate alle 13 perché alle 13...



PRESIDENTE

Le interrogazioni sono iniziate alle 11,15.



CAVALIERE Pasquale

Alle 11,15 non mi risulta Presidente. Alle 11,15 era ancora interrotto il Consiglio. In ogni caso nel calendario dei lavori della Conferenza dei Capigruppo l'ordine di priorità nella risposta alle interrogazioni era sulla questione Vaglio, sulla questione dell'Agenzia regionale per il turismo e delle ultime vicende che l'hanno interessata e sulla questione di un'interrogazione sollevata dalla collega Spagnuolo. Queste erano quelle calendarizzate dalla Conferenza dei Capigruppo. Se lei resta fedele a quello che abbiamo stabilito nella Conferenza dei Capigruppo e quindi ci permette di illustrare le interrogazioni, posso quindi Presidente illustrare l'interrogazione.



PRESIDENTE

Non c'è nessuna decisione che viene contraddetta, noi abbiamo calendarizzato interrogazioni e interpellanze per la mattinata, e poi abbiamo avuto doverosamente questo sforamento nel pomeriggio. Adesso abbiamo da passare a quelli che sarebbero stati i lavori da iniziare verso le due e mezzo.



CAVALIERE Pasquale

Ma non abbiamo stabilito che alle 19,30 proseguivamo...



PRESIDENTE

Avevamo detto al pomeriggio i progetti di legge. Questo me lo ricordo bene.



CAVALIERE Pasquale

Ma il pomeriggio che ora è?



PRESIDENTE

Il pomeriggio è alle 14,30 con i "normali" slittamenti. Ora dobbiamo passare al progetto di legge.



CAVALIERE Pasquale

Io chiedo di illustrare...



PRESIDENTE

Consigliere, dobbiamo passare la progetto di legge previsto al punto 5) all'o.d.g.



CAVALIERE Pasquale

Mi toglie la parola, quindi, Presidente?



PRESIDENTE

Sì, perché non rispetta l'o.d.g.
Il relatore è il Consigliere Gallarini. Ha la parola.



GALLARINI Pier Luigi, relatore

La lettura è brevissima.
Proroga dell'esercizio provvisorio del bilancio di previsione per la Regione e per gli Enti dipendenti dalla Regione.
La I Commissione nella seduta del 16/2/98 ha esaminato il disegno di legge n. 387 predisposto dalla Giunta regionale. Da tale discussione è emerso che le leggi regionali 1 e 2 del corrente anno hanno autorizzato l'esercizio provvisorio del bilancio di previsione '98 della Regione e degli Enti dipendenti sino al 31 marzo.
Le innovazioni derivanti dall'introduzione dell'IRAP e l'avvio della riforma contenuta nei provvedimenti Bassanini rendono meno chiaro il grado di riferimento. E' opportuno, pertanto, porre maggior cura nella definizione della manovra di bilancio.
A tal fine viene richiesta l'autorizzazione a prorogare l'esercizio provvisorio sino al 30 aprile.
La I Commissione consiliare pertanto nella stessa seduta ha licenziato a maggioranza il disegno di legge n. 387. Tale testo viene rimesso all'aula per la sollecita approvazione.



PRESIDENTE

Grazie per la relazione. Apriamo il dibattito generale.
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Noi ci siamo pronunciati contro questo provvedimento e manteniamo questo voto in aula, perché riteniamo sia importante sottolineare questo fatto politico, non solo siamo arrivati all'esercizio provvisorio, ma a un ulteriore slittamento del medesimo e con questo voto volevamo sottolineare un giudizio politico sul perché si è arrivati a questo. E' chiaro che la responsabilità di questo fatto deriva dal comportamento che la maggioranza ha avuto e dalla decisione iniziale della maggioranza di presentare quel provvedimento n. 371 con quelle caratteristiche inizialmente tecniche, poi tecniche politiche e poi con il fatto che è stato sospeso.
Noi riteniamo che sin dall'inizio sarebbe stato diverso se si fosse presentato subito il bilancio, cioè se l'operazione che è stata fatta alla fine, con l'inserimento degli emendamenti, si fosse fatta all'inizio.
Se da subito si fosse fatto un bilancio, certamente parziale certamente da assestare in un secondo momento, perché c'erano delle incertezze, forse ci saremmo trovati di fronte ad una situazione diversa da quella odierna e si sarebbe potuto discutere il bilancio in quel momento.
Ci siamo invece trovati di fronte ad una volontà di non essere trasparenti, di ripetere il giochetto che era stato fatto nei primi due anni, e non è andato bene.
Ci siamo poi trovati di fronte ai ritardi accumulati dalla Giunta, per cui si è arrivati all'esercizio provvisorio. Inoltre, abbiamo avuto l'ulteriore vicenda del modo in cui sono stati presentati gli emendamenti e non un provvedimento nuovo, tanto è vero che, riconoscendo le nostre ragioni, si è dovuti ritornare in Commissione e fare avere agli emendamenti un percorso simile a quello di una proposta di legge.
Vogliamo appunto sottolineare questo comportamento e voteremo no, così come abbiamo votato no in Commissione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Il Gruppo di Rifondazione comunista chiede la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Si proceda alla verifica del numero legale per appello nominale.
L'esito della verifica è il seguente: presenti 32.
Essendo il numero legale di 28, questo è ampiamente garantito.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marengo; ne ha facoltà.



MARENGO Luciano

Ho chiesto la parola per una proposta di procedura. Dato che la discussione rischia di essere molto ampia su questo provvedimento e quindi di prolungarsi a lungo, propongo di sospendere la seduta del Consiglio e di riprendere giovedì o quando si farà Consiglio, partendo dai provvedimenti nell'ordine così come sono proposti; nella stessa giornata, dopo i provvedimenti, si potrà dare la risposta alle interrogazioni che sono state sollecitate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Penso che con questo impegno per quanto riguarda la giornata di giovedì, impegno ovviamente condiviso da tutto il Consiglio, si possa accedere a questa proposta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Volevo solo far presente che venerdì c'è il Consiglio nazionale di Forza Italia, a cui parteciperanno alcuni Consiglieri di questo Consiglio.
Suggerisco quindi di programmare i lavori in modo tale da consentire ai Consiglieri la partecipazione a tale appuntamento.



PRESIDENTE

Penso di cogliere le intenzioni dell'assemblea nel convocare per giovedì 19 c.m. alle ore 9 e alle ore 14.30 il Consiglio, con chiusura dei lavori alle ore 20.
L'aula prevale sulle Commissioni eventualmente convocate. Ricordo ancora che domani mattina alle ore 9 si terrà la Conferen-za dei Capigruppo.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,45)



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