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Dettaglio seduta n.206 del 27/01/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Distribuzione verbali precedenti sedute (rinvio)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico di presiedere il Consiglio per l'ultima volta, ovviamente, ma fin quando non è insediato l'Ufficio di Presidenza, secondo il Regolamento tale compito spetta al vecchio Ufficio di Presidenza, di cui indegnamente o meritatamente sono Presidente.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Distribuzione verbali precedenti sedute", comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri, prima dell'inizio della seduta odierna, i processi verbali delle adunanze consiliari del 14, 18, 19, 25, 26 e 28 novembre 1997 e del 2, 4, 16 dicembre 1997, i quali verranno posti in votazione nella prossima seduta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo la Consigliera Benso.


Argomento:

b) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Art. 14 Statuto, art. 4 Regolamento interno - Adempimenti conseguenti alla scadenza del mandato dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Proseguimento


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del punto 5) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo una sospensione del Consiglio, non essendo presente in aula il Presidente della Giunta, Ghigo.
Chiedo una sospensione di un'ora, Presidente, perché se non hanno dato segni di vita, in un'ora si può svolgere un pezzo di lavoro; in un quarto d'ora o mezz'ora perdiamo solo tempo. Siccome siamo Consiglieri che lavorano, ci dia un'ora di tempo per svolgere un pezzo del nostro lavoro.



PRESIDENTE

Il Consiglio è sospeso e riprenderà alle ore 11,26.



(La seduta, sospesa alle ore 10.26 riprende alle ore 11.25)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Per la questione che intendo porre, desidererei che fosse presente il Presidente della Giunta.



PRESIDENTE

Mi auguro che il Presidente ci raggiunga quanto prima: c'è ancora una riunione in corso.
Comunque noi avevamo aggiornato la seduta del mattino alle ore 11,30.



CHIEZZI Giuseppe

Allora aspettiamo un'altra mezz'ora. Facciamo dei lavori in cui ci siamo tutti!



PRESIDENTE

Io sono stato sufficientemente liberale, dando un'ora di tempo.



CHIEZZI Giuseppe

Noi siamo arrivati puntuali. Se ci sono ancora delle difficoltà aspettiamo.



PRESIDENTE

Possiamo avere qualche notizia in merito. Mi pare che manchi il Gruppo di Forza Italia.
Rinviamo ancora di un quarto d'ora.



GHIGLIA Agostino

Non più di un quarto d'ora.



CHIEZZI Giuseppe

Non meno di mezz'ora.



PRESIDENTE

Ci aggiorniamo alle ore 11,45.



SAITTA Antonino

Noi andiamo via. Rimandiamo ad un altro giorno.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Rinviamo alle ore 11,45.
C'è il Presidente, allora possiamo riprendere subito. Mi pare che stiano rientrando anche altri Consiglieri. Allora, se non ci sono ostacoli...
Contrordine: ci aggiorniamo alle ore 11,47.



(La seduta, sospesa alle ore 11.30 riprende alle ore 11.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.



(Il Consigliere Cavaliere espone sul proprio banco un cartello ironico)



PRESIDENTE

Consigliere Cavaliere, appartiene a lei quel documento scritto in termini di tazebao? La prego di ritirare quel cartello, mi pare non sia consono alla dignità dell'assemblea: lo ritiri, per cortesia.
Prego, Consigliere Cavaliere, ha la parola.



CAVALIERE Pasquale

Ho dovuto scrivere questo cartello, perché abbiamo pochi mezzi promozionali! Voglio porre, Presidente, una questione abbastanza grave. Stamani ho letto su un quotidiano che l'Assessore Vaglio si è recato in Procura per la nota vicenda Showmont. Mi auguro per lui che la vicenda si risolva al meglio, però ho letto che l'Assessore Vaglio sarebbe difeso anche dall'avvocato Majorino.
Ho chiesto all'avvocato Majorino se era un'omonimia o se invece è proprio lui, ed egli mi ha confermato di essere l'avvocato.
Penso che si ponga un conflitto molto grave di deontologia professionale, ma soprattutto di opportunità politica.
L'avvocato Majorino è Assessore al legale, cioè è colui che decide, nei confronti di eventuali malversazioni contro la Pubblica Amministrazione anche da parte di Assessori, se difendere o non difendere la Regione quindi costituire la parte civile nel malaugurato caso, ad esempio, che l'Assessore Vaglio avesse danneggiato la Pubblica Amministrazione.
Spero che questa fattispecie non esista, ma si pone un problema. Non so come si possa addivenire a decisioni di tale genere senza un minimo di imbarazzo.
Sono, non posso dire senza parole perché le ho proferite, ma sono veramente indignato e credo, Presidente Ghigo, che debba essere subito messa fine a questa situazione aberrante, incredibile: non riesco a capire come facciate ad assommare situazioni di questa natura una dopo l'altra quasi che qui parlassimo sempre di altro e non vi ponessimo costantemente questioni di tale natura.
Avvocato Majorino, trovo incredibile che lei, sempre preciso su questi aspetti, si sia messo in questa situazione così antipatica e così imbarazzante per tutti noi. Alcuni Consiglieri, cioè, hanno chiesto una verifica della Procura su un dato problema, a tutela della Pubblica Amministrazione, e non un collega avvocato, che già sarebbe un fatto grave ma l'Assessore al legale è difensore dell'Assessore che credo abbia tutti i diritti, non solo di difendersi, ma di professare la sua piena fede sulle questioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, signor Presidente. E' con un certo imbarazzo che - anche noi come Alleanza Nazionale - apprendiamo la notizia che il Vicepresidente Majorino abbia deciso di co-difendere o di essere comunque parte in causa nei passi ancora precedenti ad un procedimento che sicuramente non ci sarà.
Lo apprendiamo dai giornali: ci dispiace; ci sentiamo in imbarazzo come partito politico Crediamo, a questo punto, che l'avvocato Majorino debba rinunciare al mandato, perché riteniamo che la sua posizione istituzionale di Vicepresidente della Giunta (che è una posizione di garanzia, di garanzia per tutti, per tutto il Consiglio, per tutti i piemontesi) non possa essere ridotta ad una posizione di parte.
Quindi io sono conscio di fare una brutta parte, anche antipatica, ma mi trovo costretto a farla, aggiungendo che ovviamente da un punto di vista professionale - è inutile dirlo - non ci sarebbe nulla di male, ma è una questione di opportunità politica.
Chi ha un incarico istituzionale non può essere di parte.
E visto che questa Giunta ha sempre dimostrato di essere una Giunta istituzionale, visto che il Presidente Ghigo e il Vicepresidente Majorino hanno dimostrato in questi anni un enorme rispetto per le istituzioni, per i diritti della minoranza, per il dialogo, per l'equilibrio fuori e dentro l'aula tra le forze politiche, come Alleanza Nazionale crediamo che, a questo punto, un passo indietro da parte dell'avvocato Majorino sia indispensabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi. E' una questione incidentale, per cui teniamola nei termini succinti che la questione, non per la natura, ma certamente per la procedura, merita.



CHIEZZI Giuseppe

Tempi brevissimi. Desidero aggiungere alcune considerazioni a quelle svolte precedentemente dai colleghi Cavaliere e Ghiglia.
L'Assessore Majorino, oltre a quegli elementi di inopportunità e mancata cautela nel scindere le responsabilità amministrative da quelle della difesa personale, di fronte ad un'indagine della Magistratura dell'Assessore Vaglio, forse, ha commesso anche un altro fatto preoccupante, che è il seguente: l'Assessore Majorino ha partecipato penso - direttamente, ufficialmente, ad alcuni atti che sono sotto indagine della Magistratura.
Sull'appalto in questione - l'Assessore Majorino lo sa - mi sono soffermato molto a lungo, prima di richiedere, visto che non ricevevo risposte esaurienti, l'intervento della Magistratura.
Mi sono soffermato a lungo, attendendo risposte su un appalto che - mi pare - coinvolgeva l'intera Giunta; un appalto che, a mio modo di vedere, è stato aggirato, attraverso una successiva trattativa privata con il cosiddetto vincitore, che ha portato a fornire un materiale che non era descritto in gara ad un prezzo superiore al doppio.
Su questi atti, penso che l'Assessore Majorino sia possibilmente anche responsabile, in quanto come Giunta ha approvato le decisioni in ordine alle quali il Magistrato ha deciso di capire se sia stata commessa qualche irregolarità o meno.
Quindi, oltre ai motivi di inopportunità, c'è il fatto che l'Assessore Majorino potrebbe - dico potrebbe nell'ipotesi che la Magistratura verificasse qualcosa che non va - essere egli stesso in dovere di cercarsi un difensore.
E allora, dato che non mi sembra che nel nostro sistema giuridico ci si possa difendere da soli, occorre sempre un avvocato a sostenere il ruolo della difesa, l'Assessore Majorino, accettando l'incarico di fare l'avvocato su un atto per il quale egli stesso potrebbe essere chiamato a rispondere, secondo me, ha commesso un'altra grave irregolarità. Non so di che tipo; non so se già il fatto di presentarsi in un atto ufficiale a difendere un Assessore su materia alla quale egli stesso ha contribuito sia proprio un elemento di vulnerabilità degli atti compiuti da parte dell'Assessore Majorino.
Quindi l'elemento che esprimo è di grossissima preoccupazione chiederei anche qualche risposta dall'Assessore Majorino in quest'aula.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Devo dire che la lettura dei giornali di questa mattina ci ha lasciati assolutamente sconcertati, perché è evidente che si possono fare degli errori - chi governa fa degli errori - ma noi ci troviamo di fronte ad una vicenda di una gravità politica enorme, che ha creato - prendiamo atto - un imbarazzo comprensibilissimo al Presidente di Alleanza Nazionale, a cui per la verità il nostro Gruppo vuole anche dare atto di una sensibilità, di aver colto un problema che è in qualche modo quasi inspiegabile.
Presidente della Giunta regionale, mi rivolgo a lei in particolare, nel senso che questa vicenda ha profili di natura professionale (ma non importa); ha però dei profili di natura politica gravissimi. Per cui, in qualche modo, io le chiedo e chiedo a quest'aula: l'avvocato Majorino ha le condizioni per difendere un Assessore della Giunta, dei cui atti l'avvocato Majorino è corresponsabile? Perché se noi diciamo che la vicenda di Showmont o qualunque altra vicenda viene approvata dalla Giunta regionale - e qui c'è un atto approvato dalla Giunta regionale - questo atto è approvato in primis dal Presidente della Giunta regionale e dall'avvocato Majorino in quanto Vicepresidente della Giunta regionale.
Aggiungo che, forse, chi ha responsabilità persino a livello dell'Ordine degli Avvocati non avrà ragionato in questo senso: perch l'avvocato Majorino è corresponsabile come e quanto l'Assessore Vaglio di una vicenda della quale eventualmente l'Assessore Vaglio possa essere - è chiaro che siamo garantisti - responsabile.
Quindi, in realtà, l'avvocato Majorino non ha nemmeno le condizioni per fare il difensore di un soggetto rispetto al quale ha analoghe, se non più gravi, essendo Vicepresidente della Giunta regionale, condizioni di responsabilità.
Cioè lei, avvocato Majorino - e mi spiace moltissimo dovermi esprimere in questi termini - va a difendere un soggetto, avendo forse ancora più responsabilità: qualora quella vicenda fosse reale, come Vicepresidente della Giunta regionale lei avrebbe ancora più responsabilità dell'Assessore Vaglio.
Si tratta proprio di una questione clamorosa, che a nostro avviso richiede un solo atto e una presa di posizione immediata da parte del Presidente della Giunta regionale.
Io sono stupita, collega Ghigo, che nella Giunta che lei presiede possano avvenire queste cose; secondo me lei dovrebbe alzarsi in piedi ancora una volta e dimettersi, perché non è possibile che il Presidente della Giunta regionale consenta che un Assessore venga difeso in tribunale da un altro Assessore che, essendo Vicepresidente della Giunta regionale e Assessore al legale, dal punto di vista politico è ancora più responsabile.
Siamo veramente di fronte all'incredibile e ancora una volta ciò che avviene è ancora più grave di ciò che si può pensare. Avremmo potuto pensare qualunque incidente di questa Giunta, tranne che l'Assessore al legale, il Vicepresidente della Giunta regionale, andasse in tribunale a difendere un Assessore, essendo egli il primo soggetto in causa ancora più responsabile ed avendo anche l'autorità politica per dire a un qualunque Assessore: "Tu questo non lo devi fare".
Dunque siamo all'incredibile, e la conseguenza non può essere che una.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Ieri sera, quando ho letto il giornale - ieri sera perché, tornando da una riunione nel Novarese, ho fatto come tanti di voi e di noi, che leggono il giornale per essere informati anche sulle nostre cose, che frequentemente costituiscono oggetto di notizia e da un po' di tempo non positivamente - pensavo che si trattasse di un parente. A differenza del collega Cavaliere, non ho neanche pensato che potesse essere proprio il Vicepresidente Majorino in persona, perché la questione sarebbe stata oggetto di tale clamore da essere inimmaginabile. Mentre invece la questione veniva vissuta, penso, con assoluta serenità da parte del collega Majorino, naturalmente, ma soprattutto da parte del Presidente Ghigo.
Ora, Presidente Ghigo, le domande devono essere rivolte a lei, perché o lei non sapeva oppure non capisce più niente del suo lavoro - abbia pazienza di questa franchezza - non capisce più niente di ciò che le sta capitando attorno, e bisogna trarne le dovute conseguenze da parte di tutti, collettivamente.
Davvero, questa roba non sta né in cielo né in terra, non ha precedenti; spero che non la si ripeta in altre occasioni.
Non voglio ripetere cose già dette, ma soltanto sottolineare brevemente come in presenza di un atto collegiale, che comporta già una responsabilità collegiale, di un atto che è stato preso in considerazione da parte della Magistratura e che perciò... Majorino, vedo che sei distratto, ma capisco che tu ti distragga, perché parlo di cose che sai benissimo!



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Ma chi è distratto?!



RIBA Lido

Adesso per noi il problema è di capire se tu resterai lì a continuare a farne altre di queste cose e se il Presidente Ghigo avallerà questa situazione. Oggi il problema è questo.
Vaglio, spero che tu non abbia altre occasioni per farti difendere da colleghi avvocati. Immagino che tutto questo dia la strana sensazione di essere stata una cosa pensata alla buona; in sostanza: "E' lì, bisogna dargli una mano, andiamo un po' a vedere, chiediamo di essere sentiti, ci vado anch'io così spiego al Magistrato". Ma capite che un'altra lettura, se c'è, ce la date voi; una lettura così - e non è caricaturale - è davvero la lettura reale di ciò che è avvenuto.
Tutti sanno - lo sa essenzialmente il collega Majorino, lo sa certamente il Presidente Ghigo - che in presenza di una vicenda di questo genere potrebbe configurarsi, in via di ipotesi - io spero di no - la necessità che la Giunta si costituisca con una sua posizione nell'ambito di un eventuale processo. Lei dovrebbe aver avuto attenzione a questa eventualità, naturalmente in privato avrà avuto tutte le opportunità di ragionare, di assumere, ecc., ma questo elemento quasi di dileggio della carica che ricopre non s'è mai visto, e ce ne sono stati di processi, anche più gravi, ma non si è mai visto, non era pensabile.
Il Presidente Ghigo era informato? Devo presumere che lei, Presidente non fosse direttamente informato; in ogni caso, si sarebbe già dovuto informare, come tutti noi, da ieri sera a stamattina e aver tratto qualche atto consequenziale.
Non dubito che lei penserà di rimuovere dal suo incarico il Vicepresidente Majorino; questo, come atto di sensibilità e di iniziativa sua, non solleva però la Presidenza della Giunta dalla sua equivalente e corrispondente responsabilità in ciò che è accaduto, per cui anticipo che assieme ad altri colleghi oggi chiediamo che si discuta delle dimissioni del Presidente e del Vicepresidente.
Questo atto, obiettivamente, costituisce un elemento ostativo alla prosecuzione della responsabilità di rappresentare la Regione complessivamente nel suo insieme e anche a consentirci di operare come se fossimo in presenza di un avvenimento di ordinaria amministrazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente e colleghi, io non mi aggiungo al coro di chi, a conclusione degli interventi, chiede le dimissioni del Presidente Ghigo per ciò che è capitato: l'ho già chiesto diverse volte e mi pare abbastanza inutile.
Tutti gli appelli e tutte le motivazioni mi pare che servano a nulla perché c'è una totale e completa insensibilità e non c'è una capacità di valutare la gravità di ciò che capita in Consiglio regionale.
Per quanto riguarda questa vicenda, a differenza del collega Riba che ha dato una interpretazione quasi "buonista" del rapporto tra il Vicepresidente del Consiglio e l'Assessore Vaglio, ritengo che ci sia anche una furbata dell'Assessore Vaglio.
Un Assessore che viene chiamato in tribunale dall'autorità giudiziaria e chiede di essere difeso dal Vicepresidente del Consiglio è una furbata Assessore Vaglio. E' una furbata che può essere anche...



VAGLIO Roberto, Assessore regionale

Stai dicendo delle cose imprecise.



SAITTA Antonino

Se ne può discutere.
Dicevo, personalmente la interpreto una furbata che può anche essere letta come una chiamata di corresponsabilità nei confronti della Giunta.
Questo può essere detto, come minimo.
Io credo che farsi difendere dal Vicepresidente della Giunta regionale sia una furbata: vuol dire far coincidere le questioni sulle quali si è chiamati dall'autorità giudiziaria con le questioni regionali, mettendo la Regione nelle condizioni di non potersi difendere nel caso in cui l'Assessore Vaglio abbia commesso qualche atto irregolare. Da questo punto di vista ha legato la responsabilità della Giunta in quanto tale nella sua difesa e quindi anche nella capacità di potersi difendere.
Sotto questo aspetto - grave - c'è una furbata; se vogliamo essere buoni, una furbata da parte dell'Assessore Vaglio.
Siccome l'avvocato Majorino è il Vicepresidente della Giunta regionale è chi rappresenta il Presidente Ghigo, credo che la questione debba essere valutata nella sua brevità.
I casi sono due: o gli Assessori non rispondono più al Presidente Ghigo e questo è grave - cioè questo fatto è stato ritenuto una questione privata e se non hanno informato il Presidente Ghigo è un fatto di estrema gravità; oppure l'altro caso è che il Presidente Ghigo sia stato informato ed abbia consentito questo rapporto tra Vaglio e Majorino, ed è un fatto ancora più grave, non per le ragioni che ho portato, ma per le ragioni che ha portato lo stesso collega Ghiglia relativamente a questa vicenda.
Credo che persone di buon senso - molte nella maggioranza - non possano non rendersi conto della gravità della situazione. Sicuramente ci sono delle responsabilità del Vicepresidente Majorino - anche noi ci aggiungiamo alla richiesta di dimissioni - ma credo che il problema riguardi l'Assessore Vaglio e, per la sua alta responsabilità, anche il Presidente della Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

In effetti anch'io esprimo - già il collega Ghiglia lo ha manifestato a titolo personale e a nome del Gruppo, estremo imbarazzo, perch effettivamente si tratta di una notizia che abbiamo appreso solo pochi minuti fa, entrando in aula.
Capisco anche chi, preso dalle vicende di questi giorni, di cui siamo tutti al corrente, può - e io sono tra quelli - non aver letto, se non di sfuggita, il titolo su "La Stampa" di questa mattina. L'articolo non l'ho ancora letto, ma da quanto è emerso in quest'aula mi sono reso conto della questione.
Concordo con il collega Ghiglia sul fatto che, dal punto di vista professionale, molto probabilmente non c'è assolutamente nulla di imputabile: ogni professionista è libero di assumere la difesa di chi crede.
Il Presidente, dirà, ovviamente di quanto era al corrente. Ho già avuto modo di avere qualche sussurro con il Presidente Ghigo, per cui anche queste richieste continue di dimissioni del Presidente, che erano inopportune prima, sono inopportune a maggior ragione adesso: io aspetterei.
Con estrema onestà intellettuale - penso che dovremmo averla tutti credo che occorra sentire sia il Presidente Ghigo e forse anche il Vicepresidente per capire esattamente come sono andate le cose.
Il fatto è gravissimo, se si è verificato nei termini in cui è emerso negli interventi che mi hanno preceduto. L'imbarazzo che esprimiamo è fortissimo: siamo in attesa, non tanto di quanto dirà il Presidente Ghigo che già in un sussurro sappiamo, ma vorremmo - penso che l'occasione lo richieda - che anche il Vicepresidente dicesse esattamente come sono andate le cose.
Per ora, ci attestiamo su questa posizione di attesa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rosso.



ROSSO Roberto

Devo dire che sono abbastanza stupito, anche perché mi domando se è questa la coerenza con cui gestite la Regione Piemonte: anche quando vi occupate di deliberazioni, lo fate in questo modo? A questo punto dobbiamo porci delle domande. Le domande sono le seguenti: vi parlate? vi consultate prima di prendere delle decisioni così importanti? oppure ognuno ragiona per sé? Mi ricordo il Consigliere Ghiglia quando accusava l'opposizione di voler a tutti i costi ogni martedì trovare qualche cosa per movimentare il Consiglio, per bloccarlo: questa mi sembra la dimostrazione che l'opposizione deve solo prendere atto di quello che create voi.
Inoltre sono interessato a sapere se il Presidente Ghigo era informato di questo episodio. Secondo me non lo sapeva, perché in questo periodo è troppo impegnato a cucire, ricucire, recuperare, spartire le varie poltrone, quindi molto probabilmente ha molta responsabilità l'Assessore Majorino. Pertanto l'Assessore Majorino, secondo noi, a questo punto non può non dimettersi. Si deve dimettere sostanzialmente perché con questo atto ha dimostrato di essere indegno a ricoprire la carica che ricopre.
La domanda che mi pongo è perché il Vicepresidente Majorino va a difendere l'Assessore Vaglio. Posso rispondere in tre modi. Il primo è quello che presuppone la malafede, qualcuno l'ha anche accennato e quindi non voglio ripetere quanto detto. In giro si sente che il Polo non sta attraversando un buon momento, pare non riscuota più grande consenso e non abbia più delle basi; tuttavia non pensavo foste giunti addirittura a non riuscire più a trovare degli avvocati, quindi costretti a rivolgervi ai vostri colleghi! Non vorrei che tutta l'operazione fosse rivolta a far cadere il Vicepresidente Majorino per creare qualche nuovo posto per i 10 del centro.
A parte queste domande, la situazione è grave e richiede una risposta precisa da parte del Presidente Ghigo.
Comunque, ho firmato un ordine del giorno con i Capigruppo della minoranza che chiede le dimissioni del Vicepresidente Majorino.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.



RACCHELLI Ettore

Sarebbe stato giusto, prima del mio intervento, sentire cosa il Presidente Ghigo avesse da comunicare all'assemblea.
Ho apprezzato l'intervento del Capogruppo di Alleanza Nazionale Ghiglia; a noi non resta altro che rimarcare una sorpresa totale, una completa mancanza di informazioni su una situazione che definirei gravissima per il metodo e per la forma in cui si è verificata.
Avremmo gradito, in un momento come questo, che il Gruppo di Alleanza Nazionale avesse dimostrato una sensibilità di informazione verso i componenti della maggioranza.
Comunque non credo che si tratti di un fatto personale del Vicepresidente Majorino o dell'Assessore Vaglio: quando si fa parte di una maggioranza, le forze politiche che hanno affidato ai loro rappresentanti cariche di responsabilità hanno il dovere di controllare l'operato degli stessi e hanno il dovere di pretendere informazioni e risposte, soprattutto di pretendere dei comportamenti adeguati a quello che una maggioranza ha come scopo essenziale.
Credo che il nostro Gruppo in questo momento abbia il dovere di chiedere una sospensione di questo Consiglio, perché ci troviamo in una situazione di forte imbarazzo e vorremmo prima conoscere noi quello che la nostra maggioranza non ha saputo comunicarci o non ha saputo dirci.
E' chiaro che le dimissioni del Vicepresidente Majorino sono un atto dovuto; pertanto, come Consigliere e come componente di questa maggioranza mi associo alla richiesta di dimissioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Signor Presidente e colleghi, oggi è stata più volte usata la parola "imbarazzo". Personalmente sono imbarazzato e seriamente dispiaciuto al punto tale che pensavo di non intervenire prima che il Presidente della Giunta e il Vicepresidente Majorino avessero dato dei chiarimenti in merito alla questione.
Certo quanto traspare dai giornali e da quanto detto, non solo dalle forze di minoranza, ma anche dai Gruppi di maggioranza, rispecchia nella fattispecie la mia stessa sensazione.
Non metto in discussione la libertà professionale dell'avvocato Majorino: egli è libero di assumere le difese di chi crede. Di certo, per non è possibile che il Vicepresidente della Giunta regionale, con le deleghe al settore legale affidategli dal Presidente Ghigo, assuma le difese di una questione che riguarda, probabilmente, non solo un Assessore ma, dal punto di vista amministrativo e soprattutto politico, la Giunta regionale intera (in un conflitto che potrebbe anche essere di interessi).
Attendo, con l'imbarazzo e il dispiacere di cui dicevo prima interventi chiarificatori, che devono venire certamente dal Vicepresidente Majorino, ma soprattutto dal Presidente Ghigo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Signor Presidente, quella di oggi è sicuramente l'analisi di un grande errore. E sicuramente si è trattato di un grande errore del Vicepresidente Majorino.
Penso ci sia stata, probabilmente, una piccola leggerezza di valutazione, nel momento in cui, forse di impeto, di prima reazione, il Vicepresidente ha accettato l'incarico per il collega Vaglio.
Non sono d'accordo con la penultima dichiarazione, quella del collega Racchelli, quando parla a nome del Gruppo. Sono d'accordo con lui nella richiesta di sospensione del Consiglio per meglio capire la situazione posso anche comprendere, umanamente, che il Consigliere Racchelli abbia espresso un'idea personale, ma non concordo quando il Consigliere Racchelli ripeto - parla a nome del Gruppo.
A nome di Forza Italia ha parlato il Capogruppo designato, Gallarini ritengo che un'eventuale presa di posizione personale del collega Racchelli debba essere circoscritta in tale ambito. Sull'imbarazzo del Gruppo si pu anche essere d'accordo, ma non sull'esplicitazione, a nome del Gruppo della sua richiesta.
Chiedo anch'io la sospensione del Consiglio per un discorso di maggioranza, all'interno del quale chiarire questi aspetti; diversamente qualche impeachment - se vogliamo - potrebbe anche sopravvenire.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Ho ascoltato, ovviamente, tutti i colleghi intervenuti finora. Mi sembra che il collega Ettore Racchelli abbia precisato, nell'ultima parte del suo intervento, che si trattava di posizione personale, che non penso infici quella del Gruppo, di attesa di chiarimenti. Richiesta che abbiamo esposto in termini pacati, chiari e responsabili.
La posizione del Gruppo, ovviamente, non cambia; credo che il collega Racchelli sia il primo ad essere d'accordo, pur nella posizione che ha espresso a livello personale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.



RACCHELLI Ettore

Vorrei essere più chiaro e ribadire il concetto già espresso.
Ho parlato a nome del Gruppo nel chiedere la sospensione del Consiglio ho chiarito che, come Consigliere, reputo che chi ricopre ruoli di rilevante importanza in un esecutivo o in una posizione che comunque rappresenti la comunità, debba riconoscere un errore compiuto, seppur con leggerezza e in buona fede soprattutto, con un atto unico e incontestabile che dimostri la buona fede di ciascuno di noi.
Reputo comunque il fatto gravissimo; mi auguro che il Presidente Ghigo ci comunichi la sua totale assenza in questa decisione, la sua totale mancanza di informazione: me lo auguro, perché è chiaro che in maniera diversa la cosa sarebbe ancor più grave.
Comunque, non cambio la mia posizione personale, che vale per il Vicepresidente Majorino, così come per chiunque fosse chiamato in causa: la coerenza premia ed è sempre una di quelle cose che in politica hanno un valore.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Il nostro Gruppo ha già espresso alcune valutazioni sulla gravità dell'assunzione della difesa legale dell'Assessore Vaglio da parte del Vicepresidente della Giunta regionale, con possibili corresponsabilità rispetto ad atti testimoniati dall'intera Giunta e quindi, in primis, dal Presidente Ghigo e dal Vicepresidente Majorino.
Un'ulteriore osservazione su cui chiederemmo delle informazioni e quindi delle risposte, in particolare dal Vicepresidente: questo tipo di assunzione a titolo legale ha comportato un trattamento di tipo economico? Il cliente, in questo caso l'Assessore Vaglio, è in qualche modo legato da un rapporto economico al Vicepresidente? Questo accrescerebbe maggiormente l'imbarazzo rispetto ad una situazione già grave dal punto di vista politico.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Majorino.



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Innanzitutto devo dire e dichiarare che né il Presidente della Giunta né gli Assessori erano stati da me informati dell'iniziativa in ordine alla quale oggi si dibatte.
Al riguardo, c'è di più.
L'Assessore Vaglio, circa venti giorni fa, venne a sapere d'essere indagato; designò allora un suo difensore di fiducia.
Io venni poi informato dall'Assessore Vaglio e dal suo difensore di fiducia (che non ero io, era altro difensore) che ieri mattina sarebbe comparso spontaneamente davanti al Pubblico Ministero per fornire i chiarimenti del caso.
E fui io che - ripeto - senza informare né il Presidente né gli altri colleghi componenti della Giunta, venerdì mattina telefonai all'Assessore Vaglio e gli dissi: "Caro Vaglio, siccome intendo esprimerti solidarietà in seguito all'indagine nella quale sei stato coinvolto in seguito a una denuncia a mio avviso priva di qualsiasi fondamento, intendo essere presente, partecipare e ascoltare l'interrogatorio al quale verrai sottoposto".
Ripeto che questo l'ho fatto per mostrare solidarietà al collega Vaglio.
Fu così che ieri mattina mi trovai anch'io davanti all'ufficio del Pubblico Ministero; venne quindi introdotto l'Assessore Vaglio insieme al suo difensore.
In quell'occasione, mi affacciai anch'io e dissi al Pubblico Ministero che, data la mia veste di avvocato iscritto al libero Foro, iscritto negli Albi Forensi di Torino, intendevo assistere all'interrogatorio, fermo restando che la nomina del difensore, formale e sostanziale, era la prima (quella fatta circa venti giorni fa).
In quel momento io ho inteso non solo esprimere solidarietà, ma anche sentire bene come erano andate le cose; e le cose andarono nel senso che il Pubblico Ministero - e qui non svelo nessun segreto cui possa essere tenuto non pose delle domande all'Assessore Vaglio, ma lo lasciò parlare liberamente, ricostruendo i fatti che erano additati come colpevolezza nella "infondata" denuncia - ripeto infondata, questa è la mia opinione che gli era stata mossa.
Così ascoltai la versione. In quella sede di interrogatorio dell'indagato (non è ancora, fra l'altro, azione penale questa, che è una cosa ben diversa sotto il profilo tecnico e che penso sia nota a voi tutti questa sia pur sottile, ma sostanziale differenza) io ascoltai tutto quanto dichiarò l'Assessore Vaglio e la stessa cosa fece l'altro difensore; non venne svolta nessuna attività difensiva, anche perché nelle indagini preliminari davanti al Pubblico Ministero, come dicono gli avvocati penalisti, "l'unico intervento della difesa è di giocare di piede", cioè dare un calcio all'indagato quando deve dire che "non si ricorda" o di dargliene due per dire "nega".
Ho accennato anche a questo particolare, che è nella realtà delle cose quindi io sono andato per ascoltare, per sentire e mi sono convinto sempre di più dell'infondatezza della denuncia. Non ho svolto in concreto (e di fatto nessun difensore la svolge) un'attività difensiva, dopodiché siamo usciti.
E' ovvio che, qualora si verificasse l'ipotesi - che peraltro io ritengo improbabile, dopo aver sentito la versione di questa faccenda dalla viva voce del collega Vaglio - del promovimento dell'azione penale, cioè a dire la richiesta al Giudice delle Indagini Preliminari di proseguire e procedere, io in quel momento uscirò di scena. Anche perché adesso, al punto in cui sono le indagini, i casi sono due: o il Pubblico Ministero formula delle richieste al GIP e quindi si inizia l'azione penale, allora è chiaro che non siederò alla difesa perché lì sì che c'è da svolgere una difesa vera e sostanziale; oppure - ipotesi che per me è una certezza - ci sarà una robusta richiesta di archiviazione per quanto riguarda l'Assessore Vaglio, e allora la mia presenza di ieri - ripeto - dettata all'esprimere solidarietà e all'ascoltare, in silenzio, come ha fatto anche l'altro difensore, senza svolgere opera difensiva dialetticamente, non è suscettibile di creare questo polverone che ha creato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta; ne ha facoltà.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Naturalmente non intendo ritornare sulla domanda che il Consiglio legittimamente aveva posto, sulla quale credo abbia ampiamente risposto il Vicepresidente Majorino.
Io, come d'altro canto tutta la Giunta, non ero a conoscenza di questa iniziativa che l'avvocato Majorino ha assunto in maniera autonoma, e questa mattina io stesso gliel'ho fatto notare. Mi rendo conto che, dal punto di vista etico, si tratta di una questione di una certa complessità e richiedo anch'io una sospensione dei lavori per poter approfondire e valutare il fatto e trarne le dovute conseguenze.



PRESIDENTE

E' stata pertanto formalizzata sia da parte del Consigliere Racchelli che da parte del Presidente della Giunta la sospensione dei lavori.
Consigliere Cavaliere, lei vuole parlare adesso? Facciamo prima la sospensione.



CAVALIERE Pasquale

Facciamo pure la sospensione, però avendo sollevato la questione a inizio di seduta, vorrei solo sottolineare che l'esauriente replica del Vicepresidente Majorino ha aggravato la posizione, nel senso che il Vicepresidente ha spiegato che ha accompagnato in quanto Vicepresidente l'Assessore Vaglio!



PRESIDENTE

Consigliere Cavaliere, queste sue riflessioni le farà dopo.
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Non commento in questo momento le dichiarazioni dell'avvocato Majorino che anche a me paiono relativamente gravi, per avevo chiesto la parola prima dell'intervento del Presidente per porre un problema al Presidente della Giunta e alla Giunta.
Abbiamo sentito che, circa venti giorni fa, un Assessore ha ricevuto una comunicazione in cui si dice che è indagato. In passato, per gli Assessori che si sono trovati in questo tipo di situazione, c'era stata una comunicazione, un intervento della Giunta come minimo di sospensione della delega. Vogliamo capire...



PRESIDENTE

Consigliere Papandrea, lo dirà dopo, perché la maggioranza ha domandato legittimamente di sospendere.



PAPANDREA Rocco

Dicevo questo proprio in funzione della sospensione: per non fare le cose a spizzichi e bocconi.



PRESIDENTE

I lavori riprenderanno alle ore 14,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12,36)



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