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Dettaglio seduta n.198 del 18/12/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FOCO


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Un Consigliere Segretario effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula 27 Consiglieri anziché 29, la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 15, 06, riprende alle ore 15, 38)


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo di verificare l'esistenza del numero legale.
Inoltre, appoggerei la richiesta di anticipare ad inizio seduta il punto all'o.d.g. relativo alla votazione del Presidente del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Un Consigliere Segretario effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
32 Consiglieri.
Proseguiamo pertanto con l'esame dei punti all'o.d.g.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Farassino, Ghiglia e Ghigo.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo che il progetto di legge n. 378: "Contributo straordinario al Comune di Torino per lo Stadio delle Alpi", presentato dalla Giunta regionale il 3/12/1997 ed assegnato alla I Commissione in data 9/12/1997 venga assegnato anche alla VI Commissione.


Argomento: Nomine - Personale del servizio sanitario

Esame ordine del giorno n. 672 inerente a: "Mancata accettazione da parte del Consiglio di Stato della sentenza di annullamento delle nomine dei Direttori generali della sanità" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo ora l'esame dell'ordine del giorno n. 672, a firma dei Consiglieri Riba, Chiezzi, Spagnuolo, Saitta e Cavaliere, relativo alla nomina dei Direttori generali della sanità.
La parola all'Assessore D'Ambrosio per alcune comunicazioni.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Cortesi colleghi, prima di entrare nel merito delle comunicazioni vorrei esprimere delle considerazioni personali in merito al dibattito di questi giorni.
Per quanto attiene ai provvedimenti conseguenti alla situazione in essere nella sanità della nostra Regione, dichiaro che la Giunta regionale farà la sua valutazione quanto prima anche alla luce della nota ufficiale relativa ai fatti verificatisi durante l'udienza davanti al Presidente della IV Sezione del Consiglio di Stato, dottor Pezzana.
Ribadisco che la richiesta di sospensiva, effettuata dalla Regione al Consiglio di Stato, non è stata affatto respinta, come impropriamente ripetuto e riportato da alcuni organi di stampa e anche da colleghi Consiglieri, e che il tutto sarà discusso unitamente al merito il 26/3/1998.
Mi corre l'obbligo, perché questa vexata questio è così complicata di ricordare ai colleghi Consiglieri qual è stato l'iter che la Giunta ha seguito nella nomina degli attuali Direttori generali, dichiarati decaduti con la sentenza del 27 novembre scorso del TAR. Di questo iter dichiaro ufficialmente che me ne sono assunto e me ne assumerò in seguito tutta la responsabilità; per queste nomine, il margine di discrezionalità della Giunta è stato ridottissimo e quelli che sono addentro alle carte - perch di un mucchio di carte si tratta - sanno che vi è stata minima discrezionalità della Giunta, e comunque in coerenza con i principi desunti dalle decisioni del Consiglio di Stato, principi che non sono quelli espressi con il parere chiesto dalla Giunta, dall'Assessore Majorino (parere spesso richiamato dall'opposizione), ma sono desunti direttamente dalle decisioni del Consiglio di Stato.
Quelle nomine furono effettuate in quanto alcune sentenze erano andate in giudicato e quindi la Giunta vi si è attenuta strettamente, con una minima discrezionalità.
Va da sé che, personalmente, penso che gli atti di alta amministrazione, una volta motivati, debbano essere fatti con assoluta discrezionalità dagli organi politici, altrimenti si corre il rischio che gli elementi migliori non restino nella Pubblica Amministrazione e addirittura, se le cose continueranno ad andare di questo passo, si corre il rischio di non amministrare. Anche per questo, sono personalmente convinto che il Consiglio di Stato, il 26 marzo, confermerà i provvedimenti adottati dalla Giunta.
Per quanto riguarda la nomina dei sostituti dei Direttori generali cioè la nomina dei Commissari, è stata fatta per dare continuità gestionale, assicurando quindi la triade direttoriale alle varie Aziende.
Ancorché le voci in questa situazione siano tante per quanto riguarda le responsabilità dei vertici della sanità - mi riferisco alle responsabilità delle Aziende - non mi pare di dover rilevare il grande vulnus richiamato dai Consiglieri dell'opposizione né una discontinuità nella sanità piemontese.
Ciò non significa che io non mi renda conto che questa situazione ha creato qualche problema, però questa discontinuità non c'è stata e gli attuali Commissari stanno operando ed agendo, in realtà, da Direttori generali. Peraltro, è stato detto loro che il 28 febbraio verranno valutati anche per questo interregno, che io spero duri non più di un mese e mezzo-due mesi. Tale periodo verrà infatti considerato ai fini del raggiungimento degli obiettivi, condizione essenziale per la riconferma della carica.
In questi tre giorni di processo (per quanto dilazionati nel tempo) alla sanità piemontese, con conseguente quasi crocifissione del sottoscritto, sono state dette molte parole in libertà, frutto a volte di non conoscenza, a volte di quella strumentalizzazione politica che - come dicevo poco fa ad una Consigliera - trovo fisiologica fino ad un certo punto; oltre, assume le caratteristiche, a mio modo di vedere, di una grave patologia.
Io sono conscio delle carenze della sanità piemontese, degli ampi spazi di miglioramento che la stessa sanità ha, ma se rispondesse a verità solo il 20% di quanto affermato in quest'aula e dei conseguenti danni che io avrei arrecato alla sanità del Piemonte, ne trarrei - vi assicuro immediatamente le conseguenze.
La cosa che mi ha maggiormente ferito è l'aver dovuto prendere atto del fatto che le leali posizioni di alcuni colleghi e Gruppi dell'opposizione che mi sembravano condividere, nelle linee generali ovviamente, il mio modo di gestire la sanità piemontese, erano soltanto di facciata. Devo peraltro dire che la posizione del Gruppo di Rifondazione Comunista è stata coerente con un'impostazione ideologica, che è stata sempre la stessa anche se molte volte - Consigliera Simonetti, mi rivolgo a lei personalmente perché rappresenta la "sanità" di Rifondazione Comunista vengono dette delle cose che non hanno alcun riscontro oggettivo.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno, se si parte dal presupposto errato dell'illegittimità, inevitabilmente si arriva a conclusioni errate.
Infatti, non è vero che non sia stata accettata la richiesta di sospensiva, così come ho sottolineato prima, da parte del Consiglio di Stato.
Per quanto riguarda la seconda parte, il "richiamato", alla luce delle sentenze andate in giudicato, questa ipotesi non è più perseguibile - mi riferisco alle ultime due righe, il completo azzeramento e l'avvio di nuove procedure per l'individuazione e la nomina dei Direttori generali.
Aggiungo che, in realtà, il sottoscritto, unico assieme all'Assessore Goglio, fin dal primo momento aveva ritenuto che, per risolvere l'intricata matassa, era opportuno azzerare il tutto. Oggi questo non è più possibile, perché ci sono queste sentenze.



CAVALIERE Pasquale

Goglio o Majorino?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'Assessore Goglio era dell'avviso che sarebbe stato opportuno...



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

All'interno della Giunta hanno fatto queste proposte!



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

GOGLIO, Assessore regionale



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Ho fatto le tue proposte!



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

In ultimo, debbo sottolineare che le scelte, così come ho già detto prima, sono state fatte in nome della continuità gestionale delle Aziende sanitarie, essendo stata ripristinata - come ho detto poc'anzi - la triade direttoriale delle Aziende.
Per quanto riguarda questo provvedimento, del quale la responsabilità è mia e della Giunta, debbo dire che, alla luce di questi dieci giorni è stato il provvedimento migliore, perché in realtà molti dei cittadini e degli operatori non si sono neppure resi conto di questa ulteriore bocciatura delle nomine del TAR, proprio in virtù di questa continuità gestionale.



(Commenti in aula)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Chi sostiene il contrario lo sostiene in leggera malafede...



(Commenti del Consigliere Saitta)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Dal punto di vista politico. Lei è un maestro, in questo, Consigliere Saitta, per cui mi permetto immediatamente di rettificare questa malafede.
C'è comunque stata una strumentalizzazione che - l'ho sottolineato prima è naturale e fisiologica fino ad un certo punto; quando si va oltre - e qui si è andati oltre - si va veramente verso una patologia grave.



CAVALIERE Pasquale

Io voglio sentire l'Assessore Goglio, però.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Majorino; prego.



CAVALIERE Pasquale

L'Assessore Majorino ci spiega anche la posizione dell'Assessore Goglio?



PRESIDENTE

Prego, Assessore Majorino.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Presidente, ho dimenticato di dire che, ovviamente, dico "no" all'ordine del giorno.



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Prima di esporre, in aggiunta a quelle dell'Assessore D'Ambrosio, le valutazioni sull'ordine del giorno, devo dare una brevissima notizia - se me lo consente il Presidente - che peraltro penso sia a voi nota, in quanto è stata diffusa dal TG3, riguardo alla partecipazione del Presidente della Giunta alla Conferenza odierna dei Presidenti delle Regioni. Il Presidente Ghigo - e lo dico in particolare alla collega Spagnuolo, che oggi ha lamentato l'assenza del Presidente della Giunta era presente alla Conferenza dei Presidenti, insieme al Sindaco di Torino ed alla Presidente della Provincia, o eventuali loro delegati, per caldeggiare ed insistere presso l'organo competente, ai fini di ottenere per il Piemonte, l'assegnazione della sede delle Olimpiadi del 2006.
Quando mi collocherò sull'ordine del giorno darò brevemente un'altra notizia, che non è sconvolgente, non sarà forse importante come quella delle Olimpiadi del 2006, ma, d'altro canto, la Giunta è presente e sa come collocarsi nel dibattito sull'ordine del giorno. Del resto, come ho già detto una volta, il Presidente del Consiglio, Prodi, non è mai presentea tutte le sedute del Parlamento e quando si trattano i problemi della sanità penso proprio che intervenga il Ministro Bindi.
Chiusa questa parentesi, riguardo all'ordine del giorno, ricordo che nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni, circa un mese fa all'unanimità, è stata fatta un'unanime levata di scudi ed è stata presa un'unanime posizione avverso l'ingerenza e l'invadenza dei Giudici amministrativi nei confronti dei provvedimenti di alta amministrazione, sia dello Stato che delle Regioni. Questo perché anche il Presidente Prodi ed il Ministro Bassanini hanno dato il loro contributo all'ingerenza e all'invadenza dei Giudici amministrativi sugli atti di alta amministrazione, tant'è vero che dal TAR del Lazio sono stati annullati provvedimenti di nomina di Direttori generali. A sua volta, la Regione Emilia Romagna ha visto annullati tutti i provvedimenti di nomina dei Direttori regionali del personale dei vari Assessorati e non mi risulta in particolare nella Regione Emilia Romagna, che le opposizioni presenti in quel Consiglio regionale abbiano crocifisso l'Assessore al personale per l'annullamento totale di tutte le nomine. Questo per dire che, di fronte alle ingerenze dei TAR e delle motivazioni squisitamente giuridiche con le quali vengono colpiti gli atti di alta amministrazione, non è il caso, a mio avviso, di pretendere di crocifiggere o di dichiarare politicamente incapaci a gestire la materia gli Assessori, in questo caso della Regione Piemonte. Anche perché, a proposito di crocifissioni, ricordo che quando nel luglio 1995 vennero annullate tutte le nomine dei Direttori generali fatte a fine 1994 dalla Giunta Brizio/ter, sarebbe stato facile con un certo trionfalismo, dire (visto che c'era un nuovo Consiglio rispetto a quello esistente nel 1994) che la sanità in Piemontesi era fermata per colpa della Giunta Brizio/ter. Sarebbe stato ingeneroso parlare di chi non era più seduto su questi banchi, anche se si sarebbe potuto dire, perché era una realtà vera ed oggettiva.
Fatta questa premessa, che non è fuori tema ed è sicuramente attendibile, in aggiunta alle argomentazioni già esaurienti svolte dall'Assessore D'Ambrosio, vado a commentare, contrastando con ragionamenti sicuramente seri, veri, reali ed attendibili, il contenuto dell'ordine del giorno, laddove si ribadisce che è necessario un completo azzeramento e l'avvio di nuove procedure. Questo viene detto nel cuore dell'ordine del giorno e lo si ribadisce nel "Chiede", nella parte dispositiva, laddove si chiede una reimpostazione della procedura per la nomina dei nuovi Direttori generali. Questa era l'ipotesi prospettata all'interno della Giunta, dagli Assessori D'Ambrosio e Goglio.



CAVALIERE Pasquale

L'Assessore Goglio è tirato in ballo continuamente. Quale ruolo ha avuto?



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

L'Assessore Goglio non è stato tirato in ballo ad ogni pie' sospinto.
L'Assessore D'Ambrosio ha inteso dire che all'interno della Giunta, dopo gli annullamenti del TAR nei confronti delle delibere della Giunta Brizio/ter del luglio 1995, si discusse e si prospettò - non si impose nulla, come io non ho mai imposto nulla alla Giunta, come sembra sia stato detto da dieci giorni a questa parte - l'ipotesi di azzerare, cioè ricominciare. Azzerare significava annullare quella deliberazione - non "famigerata", collega Bortolin, ma famosa - della Giunta Brizio con la quale era stato commissionato il lavoro che conosciamo alle cinque società.



CAVALIERE Pasquale

Ma cosa ha detto Goglio?



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Consentimi, Cavaliere, non posso ricordare! Tu non sei mai stato in Giunta, grazie a Dio! Si parla, si discute e poi si decide.



(Commenti dai banchi del Consiglio)



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di non interrompere il Vicepresidente Majorino.



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Siccome all'interno della Giunta ogni suo componente prospetta e chiede agli altri componenti di riflettere, dicendo la sua, su determinate proposte, quando ci accingemmo...



CAVALIERE Pasquale

E Goglio?



PRESIDENTE

Consigliere Cavaliere, la prego! Non può interrompere ogni cinque minuti! Permetta al Vicepresidente di continuare l'intervento.



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

La faccio più breve.
Di fronte all'ipotesi formulata dall'Assessore D'Ambrosio di azzerare e quindi di togliere di mezzo, annullandola, la delibera della Giunta Brizio/ter (quella relativa alle società di consulenza), ai fini di ricominciare dall'inizio, ci fu l'intervento - se mi consente il Consigliere Cavaliere - di tutti gli Assessori. Data la delicatezza del problema hanno parlato un po' tutti, non posso però dirvi se tutti i tredici presenti o solo sette od otto, non pretendete questo! Da parte mia si disse: "Ho i miei fondati dubbi" - ero Assessore al legale, quindi potevo esprimermi - "che si possa annullare e/o revocare questa delibera perché interpretando le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato" - anzi solo del TAR in quel momento che avevano annullato e decapitato le nomine della Giunta Brizio - "non vorrei che così operando commettessimo un errore giuridico" - perché gli annullamenti erano dati non in base a motivazioni politiche, almeno questo lo consentirete, ma in base esclusivamente a motivazioni giuridiche. "Non vorrei" - dissi, dato che non ero...



CAVALIERE Pasquale

E Goglio aveva una posizione diversa, allora? Ho capito questo.



(Commenti dai banchi della maggioranza)



PRESIDENTE

Vi prego ancora una volta di non interrompere!



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Dissi: "Non vorrei che si commettessero, come ha fatto la Giunta Brizio/ter, visto l'annullamento, degli errori giuridici; non vorrei che incominciando una procedura ex novo, annullando la famosa delibera della Giunta Brizio/ter che incaricò le società, incorressimo anche noi in un errore, e pertanto chiediamo il parere ad un esperto". A quel punto, io suggerii di chiedere il parere ad un esperto qualificato, il quale è il Consiglio di Stato in sede consultiva che è sicuramente un organo inter partes, previsto dalla vigente Costituzione. E' un organo inter partes perché le funzioni consultive sono diverse da quelle giurisdizionali e poi perché è previsto come organo di alta consulenza dell'Amministrazione che venne istituito più di cento anni fa dal Re Carlo Alberto e che nel 1926 il "tiranno" istituì come alto consulente del Governo; nel 1948 venne consacrato dalla Costituzione sempre come alto consulente del Governo infine, con l'entrata in vigore delle leggi regionali divenne consulente anche per la Regione.
Pertanto, anziché rivolgersi a qualche avvocato o a qualche docente universitario, suggerii di rivolgersi al Consiglio di Stato, all'alta forma di consulenza.



CAVALIERE Pasquale

Ha detto il "tiranno". Chi era il "tiranno"?



PRESIDENTE

Consigliere Cavaliere, non mi obblighi a dire che la richiamo! Non pu interrompere continuamente, per favore!



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Non si può proprio dire niente per sdrammatizzare le cose! Comunque, la Costituzione prevede il Consiglio di Stato come organo consultivo. Noi lo consultammo e ci rispose - e nessuno meglio di chi è in quest'aula lo sa ("parlar chiaro è bello assai" come dicono a Napoli) - che sarebbe stato un errore revocare o annullare la delibera che conferiva i poteri alle famose società di consulenza. E allora, chiarito e capito questo, ciò spiega perché non è possibile accogliere quel punto dell'ordine del giorno laddove si chiede l'azzeramento e di reimpostare la procedura.
Per ciò solo l'ordine del giorno non è accoglibile, perché, ove lo facessimo, incorreremmo in un secondo e ancora più grave errore, perch abbiamo...



CAVALIERE Pasquale

Ma Goglio non la pensa così.



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Ove lo facessimo, incorreremmo sicuramente in un altro errore che provocherebbe, con la nuova procedura di azzeramento, l'annullamento da parte del TAR per la seconda volta.
Questa è la ragione principale per cui non possiamo riprendere la procedura.
L'Assessore D'Ambrosio ha spiegato come è perché agiremo nel senso - ci orienteremo, valuteremo seriamente il percorso - di rifare, diciamo così parzialmente le delibere contestate, annullate dal TAR, attraverso una precisazione nelle parti che il TAR ha ritenuto monche.
Questa era la teoria - mi sono permesso di chiamarla teoria - del "doppio binario", cioè di non bruciarci tutti i vascelli. Noi nutriamo fiducia nel Consiglio di Stato perché le motivazioni erano solo giuridiche.
Infatti, le motivazioni per le quali abbiamo avuto torto e abbiamo visto annullate le ventotto delibere non erano motivazioni politiche; tali sarebbero state o potrebbero venire interpretate qualora ci avesse censurato il TAR dicendo, magari con belle parole, "è stata una lottizzazione", oppure dicendoci "sono stati eletti gli ultimi della classe, gli ultimi delle fasce indicate dalle società di consulenza". La motivazione è stata solo squisitamente giuridica, quindi dove tutto e il contrario di tutto è opinabile.
Pertanto, noi abbiamo ritenuto di seguire il sistema del "doppio binario": da un canto, ricorrendo ed appellandoci al Consiglio di Stato dall'altro, integrando - almeno questo è l'orientamento e lo valuteremo seriamente - le motivazioni che il TAR ha ritenuto squisitamente monche.



PRESIDENTE

Aveva chiesto la parola, ma non lo vedo in aula, il Consigliere Cavaliere, penso per dichiarazione di voto.
Non essendovi altre richieste di parola, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 672, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che la mancata accettazione della richiesta di sospensiva da parte del Consiglio di Stato della sentenza di annullamento delle nomine dei Direttori generali della sanità sottolinea ulteriormente l'illegittimità del conferimento ai medesimi dell'incarico di Commissari straordinari anche perché tali provvedimenti sono assunti in violazione del diritto regionale che, in caso di vacanza del posto, prevede l'assegnazione dell'incarico di direzione delle Aziende al più anziano tra il Direttore amministrativo e il Direttore sanitario richiamato lo stato di disagio che si è da tempo diffuso nelle strutture sanitarie piemontesi per la continua riproposizione di soluzioni sbagliate in ordine alla nomina dei Direttori generali anche alla luce del dibattito svoltosi sulla materia nella seduta del 17 c.m. che ha messo in evidenza la mancanza di idee e proposte relative e, anzi, l'intenzione da parte della Giunta emersa anche dagli organi di stampa, di insistere nell'impostazione finora seguita mentre la situazione richiede, a questo punto, un completo azzeramento e l'avvio di nuove procedure per l'individuazione e la nomina dei Direttori generali esprime disapprovazione per la gestione dell'intera procedura ed in particolare per la recente nomina dei Commissari da parte della Giunta ed in particolare dell'Assessore competente, del Presidente e del Vicepresidente, che ha indirizzato l'azione giuridica e legale dell'esecutivo sull'argomento chiede l'apertura, con nuovi responsabili, di una fase di reimpostazione della procedura per la nomina di nuovi Direttori generali allo scopo di garantire l'attesa ed indispensabile stabilità nel governo delle strutture sanitarie piemontesi".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è respinto con 18 voti favorevoli e 28 contrari.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Intervengo per una valutazione sull'ordine dei lavori. A noi non sembra, constatando come si stanno svolgendo i lavori, che ci siano le condizioni per proseguire, con attendibilità e con adeguata completezza i lavori in merito alle deliberazioni né tanto meno sul bilancio per il quale era stata convocata la seduta di oggi. D'altra parte, ci sono già delle dichiarazioni ANSA sulla crisi, quindi credo sarebbe un atto di consapevolezza, senza anticipare nessun altro orizzonte a questa proposta che i lavori della giornata si interrompessero qui e riprendessero domani mattina con i punti all'o.d.g. sui quali tutti i Gruppi si stanno preparando.
Ho l'impressione che stiamo un po' "vagando" all'interno di una situazione che ci vede nell'impossibilità di svolgere un lavoro con la dovuta serietà e con il dovuto impegno, ad di là del fatto che magari un richiamo all'ordine potrebbe far affluire le persone, ma di certo non pu far affluire la condizione politica, l'attenzione e l'impegno.



PRESIDENTE

Quindi, se ho capito bene, lei formalizza all'aula la proposta di chiudere la seduta.
La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

L'intervento che ha preceduto quello del Consigliere Riba è stato seguito ed accolto con un atteggiamento non serio da parte dell'opposizione.
Mi dispiace che si continui a mantenere un atteggiamento non serio perché il precedente intervento del Vicepresidente della Giunta - è inutile, Consigliere Cavaliere, che continui a fare il bis di prima - è stato accolto in modo non serio - ripeto - da parte dell'opposizione.
Credo che non si debba parlare di null'altro di quanto è fissato all'o.d.g. di oggi e non c'è ANSA che possa in qualche modo inficiare i lavori di questo Consiglio, che spero riprendano in maniera "rotonda" e normale.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Spero, invece, che il Consiglio non continui a "rotolare", come sta facendo da questa mattina senza produrre alcunché di buono. Abbiamo iniziato - su richiesta dell'opposizione, il Consigliere Salerno non era presente, mi pare fosse arrivato in ritardo -con un'ora e mezza di ritardo in quanto la maggioranza era assente. Su nostra richiesta si è verificata l'assenza della maggioranza e si sono interrotti i lavori per mezz'ora.
Adesso vedo che il Presidente Ghigo si è addirittura messo in congedo. Nel frattempo, sta circolando un dispaccio ANSA, emesso alle ore 12, 45 dove è scritto che Enzo Ghigo ha ufficiosamente annunciato le sue dimissioni se non verrà confermato Presidente del Consiglio il collega Picchioni.
Capite che questa frase ha due momenti. Di fronte ad un annuncio ufficioso che dice che se non sarà confermato Presidente del Consiglio il Consigliere Picchioni, il Presidente della Giunta regionale, Ghigo, si dimette, richiederebbe, Presidente Picchioni, la presenza del dichiarante. Anche se soggetta ad un'ipotesi, la stessa ipotesi, non essendo esclusa, visto che è stata enunciata, sta agendo in quest'aula in forma destabilizzante; dovrebbe essere risolta - e se il Presidente Ghigo fosse presente potrebbe immediatamente risolverla - con una sua dichiarazione di fiducia che questo non accadrà. Senza questa dichiarazione, per l'assenza del Presidente Ghigo, temo che non ci siano le condizioni, per chi ha occhi ed orecchie per vedere ed intendere, per proseguire i lavori del Consiglio. Siamo in presenza di un inciampo ufficioso relativo alla possibilità di continuare a governare da parte di questa Giunta, non dichiarata dall'opposizione, ma dalla maggioranza.
Pertanto, di fronte ad un punto interrogativo così grande, è necessario sciogliere questo punto interrogativo. Può farlo il Presidente Ghigo se è già tornato da Roma. Possiamo verificare se è già nel Palazzo Lascaris, farlo accorrere in aula per rispondere a questo punto interrogativo. Dopodiché continueremo a discutere del bilancio, per tutte le ore che ritenete necessarie, ma rispondete all'interrogativo posto.



PRESIDENTE

Non posso assolutamente entrare nel merito delle informazioni giornalistiche che mi possono riguardare, ma che non sono assolutamente da me ispirate. Attendiamo fiduciosi gli eventi.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Il Presidente Ghigo non può smentire o confermare, perché non è presente, ma lei, Presidente Picchioni, potrebbe dirci se è in procinto di presiedere una Giunta istituzionale...



PRESIDENTE

Siccome non l'ho ispirata, ma l'ho letto come l'ha letto lei, mi "meraviglio della sua meraviglia"! Il Consigliere Riba ritira la proposta di interrompere la seduta.


Argomento: Statuto - Regolamento

Esame proposta di deliberazione n. 539: "Modifica degli artt. 14 e 82 dello Statuto della Regione Piemonte, ai sensi dell'art. 123 della Costituzione", presentata dalla Commissione speciale per la revisione dello Statuto (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo pertanto all'esame della deliberazione n. 539, di cui al punto 15) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Desidero ricordare ai colleghi che in merito alla deliberazione in oggetto era stata richiesta una Conferenza dei Capigruppo da parte del collega Ghiglia - al quale questa mattina, comunque, ho dato tutte le informazioni in merito - in questo momento assente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

Chiediamo, come già ieri richiesto dal nostro Capogruppo, che la deliberazione sia trasferita in VIII Commissione visto che in Commissione Statuto il Gruppo di Alleanza Nazionale non ha partecipato all'ultima fase dei lavori. In VIII Commissione la deliberazione potrebbe essere discussa e Alleanza Nazionale potrebbe prenderne ufficialmente visione, esprimerei propri pareri e poi, eventualmente, ripassarla in aula.
Riformalizzo la richiesta di passaggio in VIII Commissione.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Volevo riferire a lei, Presidente, e soprattutto ai colleghi di Alleanza Nazionale, che questa mattina, come ex Vicepresidente di Commissione, ho compiuto immediatamente una ricerca per ricostruire l'iter del provvedimento, che ho consegnato al collega Ghiglia.
Quando, in data 13 ottobre, il provvedimento fu posto all'o.d.g. dei lavori della Commissione il Gruppo di Alleanza Nazionale era presente però quando venne licenziato, in data 22 ottobre, non lo era, ma non per ragioni politiche. Infatti, feci notare l'assenza politica di Alleanza Nazionale in data 10 novembre, quando tale rilievo venne verbalizzato.
Questa mattina ho consegnato al collega Ghiglia la fotocopia del verbale, nel quale pongo il problema - ma il 10 novembre, quindi successivamente.
Oggi, per dovuto fair play, visto che il collega Ghiglia aveva richiesto una Conferenza dei Capigruppo, considerata la sua assenza sarei per non proseguire nell'esame del provvedimento, per un atto di normale cortesia. Non ritengo però che il provvedimento debba passare ad altra Commissione, perché è già stato licenziato, con tutti i crismi dalla Commissione Statuto, in un periodo nel quale Alleanza Nazionale non aveva posto alcuna questione politica, affrontata dalla Commissione quasi un mese dopo.
Questo quanto illustrato al collega Ghiglia. Credo pertanto che il Consiglio non debba proseguire l'iter proprio nel momento in cui il collega è assente, ma che sia sufficiente una Conferenza dei Capigruppo, da stabilirsi quando lei, Presidente, riterrà, nei prossimi giorni.


Argomento: Industria - Commercio - Artigianato: argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 530: "L.R. n. 9/80 'Interventi per il riequilibrio regionale del sistema industriale'. Aggiornamento del programma pluriennale ed approvazione del relativo programma di attuazione"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora la proposta di deliberazione n. 530, di cui al punto 24) all'o.d.g.
Non essendovi interventi, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata all'unanimità dei 41 Consiglieri presenti.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16,30)



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