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Dettaglio seduta n.176 del 15/10/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Benso, Farassino Ferrero, Gallarini, Masaracchio, Pichetto e Racchelli.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Proseguimento esame progetto di legge n. 238: "Norme per la programmazione sanitaria e per il PSR per il triennio 97/99"


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del progetto di legge 238 di cui al punto 4) all'o.d.g.
C/15 bis) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: al capitolo 4, allegato c), "Tutela della salute mentale", paragrafo 'Attività di verifica' all'ultimo capoverso, dopo le parole "una Commissione per il monitoraggio" aggiungere le parole "il coordinamento".
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Alle ultime due righe di pag. 221 è scritto: "Con specifico provvedimento la Giunta regionale istituisce una Commissione per il monitoraggio", noi proponiamo di aggiungere "e il coordinamento" per meglio precisare i compiti della Commissione regionale per il superamento degli ex OO.PP.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.
C/16) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV situazione attuale.
pag. 222, al punto 2, le parole "gli altri soggetti coinvolti" sono sostituite con le parole "il privato sociale e il volontariato".
Mi pare che sia sufficientemente chiaro.
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Questo emendamento non viene accolto per il fatto che con la formulazione "altri soggetti coinvolti" noi intendiamo, oltre al privato sociale e al volontariato, anche gli enti religiosi, le istituzioni scientifiche e il privato non sociale. Non riteniamo quindi opportuno specificarli perché si corre sempre il rischio di dimenticarne qualcuno. E' solo questo il motivo per cui non abbiamo ritenuto di specificarli: gli "altri soggetti" noi non li intendiamo limitati solo al privato sociale e al volontariato.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Nell'ambito di una tematica di questa entità è chiaro che quando si definiscono i soggetti coinvolti nel rapporto con la Regione ci sono anche il privato sociale e il volontariato come soggetti presenti sul territorio che senza scopo di lucro acquisiscono informazioni...



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Non voglio fare una mediazione, però potremmo scrivere "il privato sociale, il volontariato e gli altri soggetti coinvolti".



(Commenti della Consigliera Simonetti)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Ho già detto che ci sono gli enti religiosi, le istituzioni scientifiche, le associazioni. Di enti religiosi ce ne sono anche molti a Torino che sono impegnati in questo campo.
Mi rendo conto che il privato sociale e il volontariato hanno la preminenza, ma non possiamo assolutamente dimenticare gli altri soggetti.



PRESIDENTE

Quale sarebbe allora la formulazione definitiva?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Aggiungere dopo: "difficoltà nella realizzazione di programmi coordinati di informazione, prevenzione ed assistenza, fra i diversi servizi pubblici" le parole "il privato sociale, il volontariato e gli altri soggetti coinvolti".



PRESIDENTE

I proponenti accolgono questa nuova formulazione dell'emendamento.
Pongo quindi in votazione l'emendamento per alzata di mano.
E' approvato all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.
C/17) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV situazione attuale.
Pag. 222, al punto 3, sono aggiunte le parole "inadeguatezza della rete di assistenza domiciliare".
Tale emendamento viene accolto dalla Giunta.
Ha chiesto la parola la Consigliera Suino; ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Chiediamo una verifica del numero legale.
Noi siamo disponibili e positivamente protesi nei confronti del Piano sanitario, però proprio per l'importanza di questo piano forse è il caso che anche altri si rendano responsabili, coinvolti e disponibili.



PRESIDENTE

Il numero legale, che è di 28 Consiglieri, c'è.



SUINO Marisa

Allora chiediamo la votazione elettronica.



PRESIDENTE

D'accordo.
Indìco pertanto la votazione nominale mediante procedimento elettronico sull'emendamento C/17 accolto dalla Giunta.
Poiché sono presenti solo 20 Consiglieri, sospendo la seduta per mancanza del numero legale.



(La seduta, sospesa alle ore 10.28 riprende alle ore 10.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'emendamento C/17).



CAVALIERE Pasquale

Mi scusi, Presidente, il Consigliere Casoni ha detto che era in congedo?



PRESIDENTE

E' stato "scongedato", per cui il numero legale è 27.
Eravamo scesi a 9 Consiglieri in congedo; siamo a 8, per cui il numero legale è 27.



CAVALIERE Pasquale

Ma il congedo è ad orario?



PRESIDENTE

C'è la lettera scritta consegnata dal Capogruppo.



CAVALIERE Pasquale

Ripeto: il congedo è ad orario?



PRESIDENTE

Per esempio, abbiamo il congedo del Consigliere Racchelli solamente per il mattino.
Poiché in aula non si è ancora raggiunto il numero legale, sospendo nuovamente la seduta.



(La seduta, sospesa alle ore 10.55 riprende alle ore 11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
E' stato raggiunto il numero legale.
Indìco pertanto la votazione nominale, mediante procedimento elettronico l'emendamento C17).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 votanti 39 hanno risposto SI' 37 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri L'emendamento è approvato.
Emendamento C/18 presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Situazione attuale.
Dopo il punto 4), viene aggiunto un nuovo punto: "5. permanenza di situazioni di discriminazione ed emarginazione delle persone sieropositive".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

In questo emendamento chiediamo di inserire al punto 5, quindi alla fine dei punti già enunciati, "permanenza di situazioni di discriminazione ed emarginazione delle persone sieropositive". Di fatto esiste oggi una situazione culturale di un certo tipo e sulla base di una descrizione più accurata della realtà si possono predisporre interventi di informazione e sensibilizzazione dal punto di vista culturale.



PRESIDENTE

L'Assessore accoglie l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
Emendamento C/19 presentato dalla Consigliera Simonetti ed altri: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Situazione attuale.
Sono aggiunti i seguenti nuovi punti: "- è bene specificare il ruolo sinergico che possono assumere Università e Società scientifiche, vincolandole ad un lavoro strettamente funzionale alle realtà operative. Anche la ricerca deve poter coinvolgere gli operatori del settore l'assenza di interventi per la popolazione extracomunitaria illegale, che è sempre più presente nel mondo della tossicodipendenza e del carcere e che necessita di assistenza specifica l'assenza di richiamo alle strategie di riduzioni del danno come politiche che sappiano coniugare gli interventi sanitari agli interventi sociali di cui molte ASL si stanno già avvalendo l'assenza di riferimenti agli interventi che favoriscono il contatto con la popolazione tossicodipendente sommersa, che non accede ai servizi e che necessita di interventi sanitari ed assistenziali".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Questo emendamento ripropone alcuni elementi di riflessione sulla situazione attuale.
Noi intenderemmo inserire questi punti, che possono rappresentare uno stimolo di riflessione e cercano di raggruppare dei contenuti che riteniamo importanti per descrivere la realtà attuale, poi possiamo pensare eventualmente a delle modifiche.
Innanzitutto specificare il ruolo sinergico che possono assumere Università e società scientifiche, vincolandole ad un lavoro strettamente funzionale alla realtà operativa. Anche la ricerca deve poter coinvolgere gli operatori del settore; l'assenza di interventi per la popolazione extracomunitaria illegale, che è sempre più presente nel mondo della tossicodipendenza e del carcere e che necessita di assistenza specifica l'assenza di richiamo alle strategie di riduzioni del danno come politiche che sappiano coniugare gli interventi sanitari agli interventi sociali di cui molte ASL si stanno già avvalendo; l'assenza di riferimento agli interventi che favoriscono il contatto con la popolazione tossicodipendente sommersa, che non accede ai servizi e che necessita di interventi sanitari e assistenziali.
Chiederei un pronunciamento dell'Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

E' un emendamento che nella sostanza può essere accolto, ma non possiamo aggiungerlo nel Piano perché i punti evidenziati sono già previsti in parte nel capitolo sulla "Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV" a pag. 222 e in parte su quello delle "Tossicodipendenze e prevenzione delle dipendenze" a pag. 230.
Nel dettaglio i punti 3) e 4) sono sviluppati nel capitolo delle tossicodipendenze; il punto 1) è previsto al punto g) di questo capitolo e al punto f) del capitolo delle tossicodipendenze.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Grazie, riprendo la parola solo per interloquire con l'Assessore perché ha espresso disponibilità ad accogliere i contenuti.
Per gli ultimi due punti possiamo riparlarne nel capitolo della tossicodipendenza; per quanto riguarda il primo punto è vero che il punto g) prevede un incremento delle iniziative della ricerca finalizzata, qui però, nel nostro primo punto, in qualche modo tendiamo a sottolineare anche il ruolo sinergico che devono assumere le società e quindi anche il rapporto nella formazione degli operatori, rispetto alla ricerca finalizzata.
Credo che questo sia un elemento in più che va oltre la ricerca.



PRESIDENTE

Potrebbe anche integrare, Assessore, perché si può dire: "Incremento delle iniziative di ricerca finalizzata, vincolando Università e società scientifiche ad un lavoro strettamente funzionale alla realtà operativa".
Si potrebbe fare una cosa del genere.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

A pag. 231, punto f), "sviluppare attività di formazione programmazione e ricerca che coinvolgono gli operatori sociali e sanitari in collaborazione con l'Università".



PRESIDENTE

Si potrebbe fare un'integrazione. Si potrebbe mettere al punto g) siccome lei l'ha citato, "incremento iniziative di ricerca finalizzata impegnando Università e società scientifiche ad un lavoro strettamente funzionale alle realtà operative", nel capitolo Obiettivi specifici, pag.
223.
L'emendamento è accettato dalla Giunta.
Pongo in votazione l'emendamento così modificato.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
E per i punti successivi, Assessore?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Anche il punto 2) è affrontato nel capitolo delle tossicodipendenze a pag. 232, oltre che nell'area specifica sugli stranieri temporaneamente residenti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Mi permetterei, però, di risottolineare l'importanza dell'ultimo punto cioè se è vero che quello relativo alla popolazione extracomunitaria è comunque ben esplicitato nei due appositi capitoli, quello sugli extracomunitari e quello relativo alla tossicodipendenza.
In particolare sottolineo l'importanza relativa alla tossicodipendenza sommersa; è vero che compare nel capitolo sulle tossicodipendenze, ma una strategia - i dati ci portano a dire che deve assolutamente vedere una maggiore sinergia e la massima attenzione possibile da parte di tutti gli enti preposti - nel capitolo "Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV" dovrebbe in qualche modo comparire.
Ci pare che si possa ritrovarla, ma non è esplicitata, quindi uno sforzo in tal senso varrebbe comunque la pena di farlo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Sono in discussione alcuni emendamenti del Gruppo di Rifondazione Comunista relativi all'allegato C) del Piano sanitario regionale 1997/'99 riguardante le aree d'intervento sanitario e rilievo socio-assistenziale, e specificatamente, la prevenzione, sorveglianza e controllo delle gravissime infezioni da HIV.
Il Piano sanitario regionale elaborato dalla Giunta regionale è carente nella prevenzione di questa grave infezione, per cui è necessario intervenire urgentemente per rimediare a questa difficile situazione territoriale piemontese.
In particolare, è necessario sviluppare iniziative rispetto all'informazione, specialmente nell'area giovanile che non frequenta la scuola superiore, raggiungibile soltanto attraverso i quartieri, tramite l'associazionismo attivo sul territorio.
Un aspetto importante della prevenzione, che intendo rimarcare e richiamare all'attenzione dei servizi, in particolare i Consultori, è il rischio di contagio per le donne: ulteriore elemento importante nella lotta all'HIV.
Un particolare riguardo deve andare alla prevenzione secondaria del contagio da infezione specialmente verso le persone tossicodipendenti, i detenuti e quanti sono dediti alla prostituzione.
Questi nostri emendamenti sono importantissimi; se fossero accolti nella loro globalità potrebbero davvero dare positivi risultati sanitari e contribuire a migliorare il deficitario e carente Piano sanitario regionale per la salute dei piemontesi.
Insisto: il controllo e prevenzione sulle infezioni da HIV vanno viste in un'ottica seria e molto più precisa di quella riscontrata finora nel Piano.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Farei una proposta, riprendendo anche quanto proposto dalla collega Suino: se non erro, la questione in discussione viene affrontata nel capitolo delle tossicodipendenze, ma volendola ampliare in un ragionamento complessivo, è chiaro che il problema-tossicodipendenza, soprattutto per coloro che fanno parte dell'ambito sommerso, necessita di un intervento specifico anche in questo capitolo, relativo all'HIV. Si potrebbe prevedere, se non nel paragrafo "situazione attuale" - dove, a mio parere deve comunque comparire un segnale di individuazione di una realtà che esiste e che è, forse, la realtà più drammatica - perlomeno nel paragrafo relativo agli "obiettivi specifici", un punto nel quale si dichiara l'esigenza di intervenire nell'ambito di questo tipo di popolazione e inserire la necessità di un potenziamento - e qui riprenderei l'ultimo punto - di promozione e sviluppo di interventi che favoriscano il contatto con la popolazione tossicodipendente sommersa, che non accede ai servizi e che necessita di interventi sanitari e assistenziali.
Trasformerei quindi l'emendamento in due punti: da un lato sottolineerei nel paragrafo "Situazione attuale" l'esistenza drammatica dell'elevato numero della popolazione tossicodipendente sommersa dall'altro lato negli "Obiettivi specifici", occorrerebbe individuare la promozione di interventi in questa direzione.
Se anche questi elementi vengono riproposti nel capitolo delle tossicodipendenze, non possono non essere neppure nominati o citati nella prevenzione da HIV.



PRESIDENTE

Credo sia abbastanza ineccepibile quanto detto dalla Consigliera Simonetti.
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Consiglieri, proporrei di inserire quanto richiesto come punto 5 del paragrafo "Situazione attuale" (prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV). Questo anche perché quanto giustamente sottolineato, è evidenziato al punto h) degli "Obiettivi specifici". E' bene ribadirlo anche nel capitolo relativo all'HIV, ancorché specificato anche nelle tossicodipendenze, e inserirlo al punto 5) della "Situazione attuale".



PRESIDENTE

Consigliera Simonetti e Consigliera Suino, siete d'accordo? Praticamente, viene inserito un ulteriore punto 5), relativo all'ultimo comma dell'emendamento C19.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Non si potrebbe, anche nel paragrafo relativo agli "obiettivi specifici" o alla fine del punto c), inserendo nelle tipologie di soggetti che accedono ai servizi anche la popolazione tossicodipendente sommersa, o al punto h), "interventi di prevenzione secondaria e di riduzione (...)".
Quindi, inserire il soggetto "popolazione tossicodipendente sommersa" come beneficiario di un intervento; veda l'Assessore a che punto introdurlo. Si tratta comunque di una categoria a sé.



PRESIDENTE

Però, al punto d) del paragrafo "obiettivi generali" si dice "(...) anche attraverso interventi socio-assistenziali relativi al superamento delle situazioni di emarginazione". Potrebbe essere comprensivo; oppure, si potrebbe scrivere "(...) emarginazione e di tossicodipendenza sommersa".
L'Assessore accetta tale correzione.
Il secondo e terzo comma dell'emendamento vengono ritirati.
Pongo in votazione l'emendamento C19) modificato come segue: allegato C 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi generali.
alla lettera d) aggiungere le parole.
"e di tossicodipendenza sommersa".
Obiettivi specifici.
alla lettera g) aggiungere le parole: "impegnando Università e società scientifiche ad un lavoro strettamente funzionale alle realtà operative".
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Intervengo brevissimamente.



PRESIDENTE

Lei ha sempre cose brevissime...



CAVALIERE Pasquale

Non è colpa mia se ci tocca leggere dai giornali che ci sarebbe stata una decisione di maggioranza in ordine alle Olimpiadi invernali. Volevo chiedere informazioni in merito, visto che si parla già di impianti da costruire a Bardonecchia, e del fatto che sarebbero già state conferite le deleghe allo sport all'Assessore Burzi.
Vorrei sapere se nel pomeriggio il Presidente della Giunta regionale può informarci...



PRESIDENTE

Tutti apprendiamo delle cose dai giornali: tutti. Alla fine della discussione della legge, lei potrà sollevare la sua questione incidentale.
C20) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea Simonetti: allegato C 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV.
tra il paragrafo Situazione attuale e quello Obiettivi aggiungere le parole: "E' necessario ribadire il ruolo della Regione quale punto di riferimento per l'affermazione dei diritti delle persone sieropositive e malate e quale strumento di difesa rispetto ad episodi di discriminazione anche in ambito sanitario".
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Con l'emendamento riproponiamo un ruolo centrale della Regione come punto di riferimento per la tutela e l'affermazione dei diritti delle persone, in questo caso, sieropositive e malate, come strumento di difesa rispetto ad episodi di discriminazione anche in ambito sanitario.
Abbiamo ritenuto opportuno proporre quest'emendamento anche per evidenziare il ruolo dell'ente pubblico, in questo caso della Regione, come punto di riferimento importante nell'ambito della tutela dei diritti delle persone, in particolare in quanto malate o soggette, in questa società, a forme di discriminazione.
A nostro avviso, potrebbero essere inserite o prima della descrizione del paragrafo "Situazione attuale" o di quello relativo agli "Obiettivi generali"; in ogni caso, dovrebbe trattarsi di un punto fermo dal quale far partire, con maggior snellezza, la descrizione del capitolo del Piano sanitario regionale relativo alla prevenzione dell'HIV.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'emendamento viene accolto, ma proporrei una riformulazione. Subito dopo le parole: "situazione attuale", prima delle parole: "obiettivi generali", le parole: "E' necessario ribadire" sono sostituite dalle parole: "E' ribadito il ruolo della Regione quale punto di riferimento per l'affermazione dei diritti delle persone sieropositive e malate, anche evitando episodi di discriminazione in ambito sanitario".
Quindi vengono soppresse le parole "quale strumento di difesa rispetto ad episodi di discriminazione anche in ambito sanitario".
Rileggo pertanto la nuova formulazione dell'emendamento: "E' ribadito il ruolo della Regione quale punto di riferimento per l'affermazione dei diritti delle persone sieropositive e malate, anche evitando episodi di discriminazione in ambito sanitario". Chiedo inoltre di mettere: "Obiettivi generali" come cappello.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C21) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi generali: Al punto c), dopo le parole "sviluppo dell'informazione", sono aggiunte le parole "aumento delle conoscenze, promozione della consapevolezza della popolazione relative..." La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Accolgo l'emendamento.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C22) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi generali Pag. 222 - Il punto d) è così sostituito: "Promozione e protezione della salute psico-fisica e sociale dei soggetto sieropositivi per HIV e delle loro famiglie; superamento delle situazioni di emarginazione sociale e promozione di una cultura della solidarietà nei confronti dei soggetti sieropositivi per HIV".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Chiediamo di sostituire il punto d) nel seguente modo: "Promozione e protezione della salute psico-fisica e sociale" - quindi introduciamo un nuovo elemento, anche per ribadire le questioni di discriminazione - "dei soggetti sieropositivi per HIV e delle loro famiglie; superamento delle situazioni di emarginazione sociale e promozione di una cultura della solidarietà nei confronti dei soggetti sieropositivi per HIV". Cerchiamo quindi di analizzare l'aspetto sociale di una problematica che non è solo e strettamente di competenza sanitaria.



PRESIDENTE

Mi permetta, Assessore. Vorrei solo ricordare che abbiamo riformulato per la parte terminale, in: "...assistenziale e relativo al superamento della situazione di emergenza e di tossicodipendenza sommersa...".
Se l'Assessore è d'accordo, metterei: "...attuando una promozione di una cultura della solidarietà nei confronti dei soggetti sieropositivi per HIV".
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Intervengo per esprimere condivisione su questo punto, ma anche per precisare che bisogna salvaguardare, ammesso che abbiamo capito l'inserimento nel documento, l'altro aspetto del ragionamento. Quindi, le azioni politiche, le azioni sanitarie devono garantire l'accesso alle nuove terapie. Questo è un aspetto importante. Non vorremmo che accogliendo - e va accolto - il messaggio più etico e di diritti che questo emendamento prevede, si abrogasse l'altro passaggio che è un passaggio tecnico sanitario che in questo contesto è indispensabile. La mia è un'esortazione ad integrare, semmai, con la valenza etica, la valenza psico-sanitaria.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Possiamo senz'altro integrarlo. Leggo l'emendamento: "Promozione e protezione della salute psico-fisica e sociale dei soggetti sieropositivi per HIV e delle loro famiglie, con particolare riferimento alle nuove terapie...", ecc.. Io accetto la riformulazione che è stata proposta, con l'aggiunta testé accennata, anche se il punto d) diceva più o meno le stesse cose.
Presidente, integrandolo con "particolare riferimento all'accesso alle nuove terapie" e, dopo "dei soggetti sieropositivi per HIV" aggiungere "e della tossicodipendenza sommersa" perché in precedenza avevamo deciso di aggiungere tale dicitura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro per dichiarazione di voto.



MORO Francesco

Intervengo per dichiarare che il nostro emendamento all'allegato C intende porre il ruolo centrale della Regione nel delicato tema dell'infezione HIV, soprattutto per salvaguardare la salute dei cittadini piemontesi che su questo campo sono perplessi e molto preoccupati. Non si tratta solo di un aspetto sanitario, ma anche sociale, perché è un problema che va visto sotto entrambe le problematiche. Al riguardo la Regione deve intraprendere una nuova cultura sanitaria verso questa tematica complessa che vede coinvolti i tossicodipendenti per HIV.
E' una tematica decisiva per la salute dei piemontesi che, a mio avviso, nel complesso Piano sanitario non viene tenuta nella dovuta considerazione, tenendo anche presente - e lo voglio rimarcare - che è necessario sviluppare una diversa informazione del problema, che sta diventando sempre più drammatico.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C23) Emendamento presentato dai Consiglieri, Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi specifici Pag. 222 - Il punto b) è così sostituito: "Definizione di programmi specifici di prevenzione e di educazione sessuale rivolti ai giovani, in relazione alle differenti situazioni: educazione permanente agli studenti nell'ambito della scuola dell'obbligo e degli istituti superiori a cura degli insegnanti opportunamente preparati diffusione e promozione dell'uso del profilattico quale più utile presidio in ordine alla prevenzione della trasmissione per via sessuale iniziative differenziate ('lavoro di strada', interventi nei luoghi di aggregazione, ecc.) per contattare, informare e responsabilizzare i giovani a rischio che non frequentano la scuola".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Rileggendo il nostro emendamento, mi sembra più utile, invece che presentare la sostituzione del punto b), un'aggiunta al punto b): "Punto b): Controllo e contenimento delle infezioni da HIV attraverso la definizione di programmi specifici di prevenzione e di educazione sessuale rivolta ai giovani, in relazione alle differenti situazioni: educazione permanente agli studenti nell'ambito della scuola dell'obbligo e degli istituti superiori a cura degli insegnanti opportunamente preparati diffusione e promozione dell'uso del profilattico quale più utile presidio in ordine alla prevenzione delle trasmissioni per via sessuale; iniziative differenziate (lavoro di strada, interventi nei luoghi di aggregazione ecc.) per contattare, informare e responsabilizzare i giovani a rischio che non frequentano la scuola".
Il punto b) ci sembrava troppo ridotto; di fatto, chiedevamo che negli obiettivi generali fosse indicato anche un percorso di informazione soprattutto a partire dall'educazione sessuale, argomento sul quale in IV Commissione sono stazionarie alcune nostre proposte di legge.
Ad ogni modo, credo sia un elemento importante da sollevare, a partire dal capitolo della prevenzione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'emendamento proposto non viene accolto, anche perché, in forma diversa, è già stato esplicitato nell'attuale stesura. Inoltre, in nessuna altra parte il Piano è visto nella forma così dettagliata come proposta dall'emendamento.
Mi riferisco in particolare, alla diffusione e promozione dell'uso del profilattico: non penso che in un Piano debba esserci un dettaglio così specifico.
Leggerei invece con piacere il punto b), che in realtà sintetizza parte di quanto è stato esposto dalla Consigliera Simonetti, parlando anche di prevenzione e di educazione sessuale.
Il punto b) così recita: "definizione di specifici programmi di prevenzione e di educazione sessuale rivolti ai giovani sia attraverso l'educazione permanente degli studenti nell'ambito della scuola dell'obbligo e degli istituti superiori, a cura degli insegnanti opportunamente preparati, sia attraverso iniziative mirate per quella parte della popolazione giovanile che non frequenta la scuola superiore ed è raggiungibile mediante interventi sul territorio in collaborazione con le associazioni attive". Ritengo che fondamentalmente, tutto quanto espresso nell'emendamento, anche se - come ho detto prima - in modo diverso e sintetico, sia esplicitato al punto b) degli obiettivi specifici.



SIMONETTI Laura

Va bene, lo ritiriamo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Suino; ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Intervengo per dichiarazione di voto. Riteniamo che il punto b) degli obiettivi specifici contenga in parte quelli che devono essere i pilastri di riferimento dell'educazione in tal senso da parte dell'istituzione Regione. Sovente, però, le parole vengono scritte e poi non trovano una loro concretizzazione in azioni politiche conseguenti, tant'è che in Commissione sono da tempo giacenti dei provvedimenti, delle proposte di legge presentate da parte dell'opposizione, della minoranza, in particolare a firma della Consigliera Bortolin. Il fatto che provengano da una minoranza non dovrebbe costituire elemento di non considerazione; invece sono giacenti da più di un anno. Si tratta di iniziative, di azioni politiche che tendono a far sì che la Regione sia protagonista, come è suo dovere e compito essere, nell'ambito dell'informazione e dell'educazione sessuale.
Sostanzialmente, che cosa vogliamo dire? Vogliamo dire che, se possiamo accettare che a livello di documento generale (Piano sanitario) sia sufficiente la formulazione adottata in questo contesto, va per esplicitato - e lo chiediamo formalmente all'Assessore, auspicando una replica immediata in tal senso - un impegno da parte dell'Assessore competente a far sì che le leggi giacenti vengano discusse nella sede propria della Commissione e trovino quindi un loro sbocco e una loro realizzazione, una loro attuazione.
Questi argomenti non possono più essere letti soltanto in termini etici o di appartenenza ideologica, peraltro superati e superabili, ma sono argomenti sui quali o facciamo sul serio all'interno delle nostre scuole dell'obbligo e non, oppure, ovviamente, non contribuiremo a quel salto di qualità indispensabile in questo contesto e in questo momento storico sociale che stiamo vivendo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Quanto espresso dalla Consigliera Suino è ampiamente condivisibile, per cui assicuro il mio impegno per portare avanti le leggi a cui faceva riferimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Desidero ancora sottolineare e rimarcare l'importanza del potenziamento del Piano sanitario regionale nel delicato settore delle gravissime infezioni derivanti da HIV e del ruolo diverso che deve avere la Regione su questo tema.
Il Piano sanitario regionale in discussione è stato elaborato, a mio avviso, con carenze nella prevenzione di queste gravi infezioni, per cui è necessario nuovamente ripetermi: occorre intervenire per rimediarvi.
In particolare, è necessario sviluppare iniziative rispetto ad una maggiore informazione, specialmente in quell'area giovanile che non frequenta la scuola superiore e quindi non è raggiungibile sul piano della cultura, ma solo attraverso i quartieri, mediante l'associazionismo attivo sul territorio.
Soprattutto in relazione all'uso del profilattico...
Colleghi, desidererei essere ascoltato, altrimenti mi seggo, perché è inutile che parli a nessuno.



PRESIDENTE

Vada avanti, Consigliere.



MORO Francesco

Come dicevo, la tematica è così importante che va affrontata soprattutto a proposito di quei giovani che non frequentano le scuole superiori e sono raggiungibili solo attraverso i quartieri, tramite l'associazionismo attivo sul territorio.
In particolare, l'informazione sull'uso del profilattico e l'educazione sessuale in genere sono tematiche, a mio avviso, ancora carenti, molto carenti nel mondo giovanile.
E' inoltre necessario richiamare l'attenzione dei servizi, in particolare dei consultori, a fornire informazioni sul rischio di contagio per le donne - soprattutto a quelle extracomunitarie o comunque sia a rischio - sull'intero territorio piemontese.
Ritengo che tale aspetto non sia collocato nella giusta dimensione; è sì presente, ma non come dovrebbe rispetto alla gravità che riveste il problema dell'infezione da HIV.



PRESIDENTE

L'emendamento non viene accolto dalla Giunta. Lo pongo comunque in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 22 contrari e 10 astensioni.
C/24) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi specifici Al punto c) sono aggiunte le parole "potenziamento e/o avvio di programmi di riduzione del danno nei tossicodipendenti, nei detenuti e nell'area della prostituzione, innovando ed articolando le unità di offerta da parte dei Servizi Pubblici, del privato sociale e del volontariato.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Chiedo scusa se, di volta in volta, apporto delle correzioni agli emendamenti presentati.
Rileggendo questo emendamento ritengo di modificarlo non più come aggiunta al punto c), ma come sostituzione del punto h) che riprende le stesse questioni: la riduzione del danno.
Infatti, nel nostro emendamento proponiamo il potenziamento dei programmi di riduzione del danno nei confronti dei tossicodipendenti detenuti che vengono già individuati come soggetti beneficiari di questo interventi, innovando e articolando le unità di offerta da parte dei servizi pubblici del privato sociale e del volontariato. Questo per permettere da un lato un'articolazione dei servizi, dall'altro anche un coordinamento fra i servizi pubblici e i servizi del privato sociale, del volontariato e degli enti coinvolti che agiscono sul territorio. Questo coordinamento può effettivamente trovare una sponda efficace nell'accesso ai servizi di popolazione fortemente disagiata.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'emendamento è accolto ed è accolta anche la nuova allocazione dello stesso. Occorrerebbe però aggiungere, alla fine delle parole, "privato sociale, del volontariato", le parole "e degli altri soggetti coinvolti".



PRESIDENTE

Alla lettera h) vi è un emendamento presentato dai Consiglieri Bortolin, Riggio e altri che recita: sostituire le parole "alcune categorie particolarmente a rischio tossicodipendenti, detenuti e soggetti dediti alla prostituzione" con le parole "alcuni comportamenti particolarmente a rischio connessi agli stati di tossicodipendenza, detenzione in carcere o esercizio della prostituzione.
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Visto che abbiamo accettato l'emendamento della Consigliera Simonetti e siccome vengono meno le parole "alcune categorie" - sottolineate dal Consigliere Riggio - proporrei di porre al posto dell'attuale punto h) l'emendamento proposto dalla Consigliera Simonetti che viene accettato con l'aggiunta, nella parte finale, delle parole "e degli altri soggetti coinvolti."



PRESIDENTE

Pertanto l'emendamento risulta il seguente: C24) Emendamento Il punto c) è sostituito dal punto h) aggiungendo le parole "potenziamento o/e avvio di programma di riduzione del danno nei tossicodipendenti, nei detenuti e nelle aree della prostituzione, innovando ed articolando le unità di offerta da parte dei servizi pubblici, del privato sociale e del volontariato e degli altri soggetti coinvolti." Pongo in votazione l'emendamento C24).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C25) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi specifici pag. 222/223 sono aggiunti i seguenti nuovi punti: "Sviluppare iniziative rispetto ad informazioni mirate per quella parte della popolazione giovanile che non frequenta la scuola superiore ed è raggiungibile solo attraverso un lavoro nei quartieri insieme all'associazionismo attivo sul territorio accrescere l'attenzione dei Servizi (ed in particolare dei consultori) sul rischio di contagio delle donne in generale quale bacino più probabile di potenziale sviluppo dell'epidemia".
La Consigliera Simonetti ritira tale emendamento.
C26) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi specifici Al punto e), dopo le parole "potenziamento" sono aggiunte le parole "o avvio" e dopo "comunità" sono aggiunte le parole "di piccole dimensioni".
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Al punto e) si fa riferimento al miglioramento delle prestazioni sia in sede ambulatoriale sia in sede ospedaliera e al potenziamento degli interventi domiciliari o presso le comunità. Noi inseriamo le parole "di piccole dimensioni" per un ragionamento più complessivo, ovvero che le comunità o sono di piccole dimensioni altrimenti non si tratta più di comunità, ma di ghetti per tossicodipendenti o malati sieripositivi.
L'introduzione di questo termine specifico è per un'ulteriore precisazione.



PRESIDENTE

La Giunta accoglie l'emendamento.
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C26/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Cavaliere, Bortolin, Suino e Riggio: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Obiettivi specifici Nella lettera h) sostituire le parole "alcune categorie particolarmente a rischio: tossicodipendenti, detenuti e i soggetti dediti alla prostituzione" con le parole "alcuni comportamenti particolarmente a rischio connessi agli stati di tossicodipendenza, detenzione in carcere o esercizio della prostituzione".
Tale emendamento è precluso.
C27) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: 5. Prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni da HIV Organizzazione Pag. 224 al punto b), dopo le parole "comunità residenziali" sono aggiunte le parole: "Particolare attenzione deve essere dedicata all'informazione e all'assistenza della popolazione detenuta e/o extracomunitaria, ricercando le necessarie collaborazioni dei volontari specificatamente formati e dei gruppi etnici, per la realizzazione di programmi adeguati alle differenti esigenze".
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Dopo le parole "comunità residenziali" chiediamo di inserire un comma che fa riferimento in particolare all'informazione. Chiediamo che particolare attenzione deve essere dedicata all'informazione e all'assistenza della popolazione detenuta e/o extracomunitaria, ricercando le necessarie collaborazioni dei volontari specificatamente formati e dei gruppi etnici, per la realizzazione di programmi adeguati alle differenti esigenze.
Ci sembrava in qualche modo un ampliamento utile rispetto alle diverse realtà della popolazione sieropositiva.



PRESIDENTE

L'Assessore accoglie l'emendamento.
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C28) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: Pag. 231, al punto 8, le parole "aumento dell'accessibilità al servizio ed al sostegno dei progetti già in corso e in via sperimentale, purch compatibili con gli indirizzi generali del Piano" sono sostituite con le parole "aumento dell'accessibilità al servizio attraverso politiche di offerta di diversi processi terapeutici a livello sia ambulatoriale sia territoriale, parallelamente al progressivo adeguamento degli organici".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Noi chiediamo di sostituire le prime due righe del punto 8 con "aumento dell'accessibilità al servizio attraverso politiche di offerta di diversi processi terapeutici a livello sia ambulatoriale sia territoriale parallelamente al progressivo adeguamento degli organici".
Questo ci sembrava utile per sottolineare l'importanza dei due livelli di informazione di servizio e di accessibilità alla popolazione tossicodipendente e alcoldipendente.
Quindi, ribadire sia a livello ambulatoriale, sia anche a livello territoriale, e riproporre la necessità rispetto all'accessibilità dei servizi per un adeguamento degli organici, ci sembra non solo utile, ma fondamentale e necessario in presenza oggi di organici assolutamente inadeguati rispetto ai servizi per i tossico e alcoldipendenti: realtà che esiste. E' quindi utile, a nostro parere, dare in qualche modo uno stimolo a partire dal piano sanitario, per un'accessibilità dei servizi territoriali, ribadendo anche il ruolo degli organici che devono essere adeguati rispetto all'accessibilità dei servizi stessi.



PRESIDENTE

C28/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Cavaliere, Bortolin, Suino e Riggio: Punto 6 "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico-alcoldipendenti. Obiettivi generali - Abrogare l'intero punto 8".



CAVALIERE Pasquale

Questo è ritirato e sostituito con l'emendamento C/29.



PRESIDENTE

C'è un altro emendamento presentato dai Consiglieri Cavaliere e Riggio che recita: C29) Emendamento: Punto 6 "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico-alcoldipendenti. Obiettivi generali".
Al punto 8, dopo le parole "organici", aggiungere le seguenti parole "favorire l'istituzione su tutto il territorio regionale di Unità di Strada che consentano un'integrazione dell'attività dei SERT nelle ore di chiusura di questi".
La parola all'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Penso che lasciando il punto 8 così com'è stato formulato e aggiungendo allo stesso quanto proposto con l'emendamento dei Consiglieri Cavaliere e Riggio si vada a integrare il tutto e anche la proposta della Consigliera Simonetti si riconosce in questa nuova formulazione.



PRESIDENTE

Mi pare che l'Assessore abbia detto, se ho ben capito, che accetterebbe l'emendamento del Consigliere Cavaliere che potrebbe essere comprensivo dell'emendamento anche del Gruppo di Rifondazione.
Siete d'accordo?



MORO Francesco

Sì, siamo d'accordo.



PRESIDENTE

Bene. Pertanto, l'emendamento C28/1 è ritirato.
Pongo dunque in votazione l'emendamento C29.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Propongo ancora una correzione: invece di "favorire" scrivere "ed attraverso".



CAVALIERE Pasquale

Ci va ancora meglio.



RIGGIO Angelino

Ci ha scavalcati a sinistra.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento C29) così riformulato.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C30) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: "Obiettivi specifici Il punto e) è così sostituito: 'incrementare i momenti di formazione rivolti agli operatori dei SERT degli altri presidi socio-sanitari, degli Enti ausiliari, del privato sociale e del volontariato, anche per definire indicatori epidemiologici dei fenomeni connessi all'uso di sostanze psicoattive, legali ed illegali.
Organizzare e sviluppare momenti d'informazione degli operatori sulle risultanze degli studi epidemiologie delle attività di ricerca".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Questo emendamento si riferisce al punto e) degli Obiettivi specifici.
Dò lettura di questa proposta di modifica che a nostro parere entra meglio nel merito: "Incrementare i momenti di formazione rivolti agli operatori del SERT degli altri presidi socio-sanitari, degli Enti ausiliari, del privato sociale e del volontariato, anche per definire indicatori epidemiologici dei fenomeni connessi all'uso delle sostanze psicoattive, legali ed illegali. Organizzare e sviluppare momenti d'informazione degli operatori sulle risultanze degli studi epidemiologie delle attività di ricerca".
L'elemento della formazione partiva da una definizione di monitoraggio della realtà e di una realtà che è perlopiù sommersa, quella dell'uso delle sostanze psicoattive non solo legali, ma anche illegali. La formazione degli operatori dei SERT in particolare, ma di tutti i servizi pubblici ed anche del privato sociale e del volontariato che hanno direttamente contatto con questo tipo di popolazione, dovrebbe partire dalla risultanza di casistiche reali e concrete. Quindi il momento di formazione dovrebbe essere in qualche modo più alto, più produttivo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Questo emendamento viene accolto, ma non come sostitutivo del punto e) bensì del punto c), sempre degli Obiettivi specifici.



PRESIDENTE

Si tratta allora di un emendamento aggiuntivo?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

No, viene proprio sostituito il punto c); è accettata la formulazione diversa proposta per il punto e).



PRESIDENTE

Pongo quindi in votazione l'emendamento così modificato.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C31) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: Punto 6 "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico-alcoldipendenti. Obiettivi generali" Al punto f) le parole "che possono determinare l'uso" sono sostituite con le parole "correlate all'uso".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Si tratta di un emendamento meramente tecnico.



PRESIDENTE

Viene accolto dalla Giunta.
Lo pongo pertanto in votazione per alzata di mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C32) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: Pag. 231 "Obiettivi specifici Punto h) dopo le parole 'contesto sociale' sono aggiunte le parole "utilizzando tutti gli strumenti tecnici e metodologici in grado di documentare i risultati".
Tale emendamento viene accolto dalla Giunta; lo pongo pertanto in votazione per alzata di mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C33) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: "Obiettivi specifici" dopo il punto h) aggiungere un nuovo punto: "Tutelare la salute della popolazione extracomunitaria con problemi di dipendenza da sostanze psicoattive legali ed illegali, stimolando e collaborando all'attivazione di risorse integrate all'interno degli stessi gruppi etnici. Prevedere inoltre la presenza di un mediatore culturale formato sui problemi di abuso delle sostanze psicoattive e reperibile presso l'USL territoriale".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Anche se c'è un capitolo sull'intervento sanitario per gli extracomunitari, riteniamo importante in questo contesto, considerato anche il problema di discriminazione di questa parte della popolazione, ribadire un comma e un punto a sé nell'intervento di formazione e di prevenzione rispetto a questi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Anche se, come ha detto giustamente la Consigliera, esiste già un capitolo relativo agli stranieri temporaneamente presenti, accettiamo comunque l'emendamento proposto.
Bisogna però scrivere ASL territoriale anziché USL territoriale all'ultima riga.



SIMONETTI Laura

Accettiamo la correzione e chiediamo la votazione elettronica.



PRESIDENTE

Indìco pertanto la votazione nominale, mediante procedimento elettronico su tale emendamento, accolto dalla Giunta.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 votanti 42 hanno risposto SI' 40 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri L'emendamento è approvato.
C34) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: Dopo il punto i), aggiungere un nuovo punto: "l) Sviluppare le strategie di riduzione del danno, differenziando ed articolando le opportunità di offerta da parte del Servizio Pubblico, degli Enti ausiliari, del privato sociale e del volontariato, anche mediante l'incentivazione: del 'lavoro di strada', dei centri di prima accoglienza a 'bassa soglia' dei centri-crisi dell'uso di materiali sterili da parte dei soggetti con problemi di dipendenza, del farmaco salvavita naloxone e dei profilattici delle attività di councelling mirate a fornire informazioni sui rischi di overdose, sul trattamento della stessa e sulle malattie a trasmissione ematica e sessuale dei trattamenti con il farmaco sostitutivo in programmi a lungo termine e monitorati dalle équipe dei SERT".
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Con questo emendamento proponiamo di articolare, nell'ambito degli obiettivi specifici, le strategie della riduzione del danno, chiedendo che si aggiunga un nuovo punto: "l) Sviluppare le strategie di riduzione del danno, differenziando ed articolando le opportunità di offerta da parte del Servizio Pubblico, degli Enti ausiliari, del privato sociale e del volontariato, anche mediante l'incentivazione: del 'lavoro di strada', dei centri di prima accoglienza a 'bassa soglia' dei centri-crisi dell'uso di materiali sterili da parte dei soggetti con problemi di dipendenza, del farmaco salvavita naloxone e dei profilattici delle attività di councelling mirate a fornire informazioni sui rischi di overdose, sul trattamento della stessa e sulle malattie a trasmissione ematica e sessuale dei trattamenti con il farmaco sostitutivo in programmi a lungo termine e monitorati dalle équipe dei SERT".
In qualche modo si individua un percorso che, di fatto, è già individuato da molte Aziende Sanitarie Locali e da molti SERT, che intervengono in modo mirato sul territorio e sulla popolazione dal punto di vista dell'informazione.
In questo caso, l'informazione deve appartenere alla parte più concreta, cioè ai rischi di overdose. Per quanto riguarda l'informazione sulla trasmissione ematica e sessuale, noi ritenevamo che in un capitolo che affronta questa questione così drammatica, ma anche così particolare fossero necessari termini più concreti e diretti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Riggio; ne ha facoltà.



RIGGIO Angelino

Chiederei la consulenza da parte dell'Assessore D'Ambrosio sulla corretta scrittura della parola "councelling".



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Il Consigliere Riggio sa quanto io sia bravo in inglese, per cui...
Tornando all'emendamento della Consigliera Simonetti, tutto quanto espresso nell'emendamento è già contenuto nell'attuale stesura del Piano.
Non accoglierei l'emendamento per questo motivo: perché tutti i punti sono affrontati e definiti nell'attuale stesura del Piano: punto 1) "Obiettivi speciali", punto a) "riduzione del danno" punto 2) "Obiettivi specifici", punto d) punto 3) "Obiettivi specifici", punto i) punto 4) "Obiettivi specifici", punto i) punto 5), "Obiettivi specifici" punti i), l), ove ovviamente parliamo di terapie metadoniche invece del trattamento con farmaco sostitutivo.
Questo emendamento nella sostanza è già nostro, per cui non lo accettiamo così come è stato formulato.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione tale emendamento, non accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 31 contrari e 18 astensioni.
C35) Emendamento presentato dai Consiglieri Cavaliere, Riggio e Bortolin: Punto 6): "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico-alcooldipendenti".
Obiettivi specifici.
Lettera m): dopo "sostanze psicotrope", aggiungere "sulla scorta delle iniziative già intraprese in altri Paesi e in altre Regioni italiane".
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'emendamento viene accolto, ma aggiungendo le seguenti parole: "sulla scorta delle iniziative risultate efficaci, già intraprese in altri Paesi e in altre Regioni italiane".



PRESIDENTE

I proponenti lo accettano?



RIGGIO Angelino

No, perché questo viene a negare innanzitutto qualsiasi contributo che a livello di sperimentazione, la Regione Piemonte potrebbe dare sull'argomento. Tenendo conto che questi sono progetti di lungo periodo che richiedono un monitoraggio adeguato. Dire una cosa di questo genere significa dare per scontato il fatto che noi ci mettiamo alla "coda di" invece di essere "protagonisti di".



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento nella formulazione originaria.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C36) Emendamento presentato dai Consiglieri Cavaliere, Bortolin, Foco e Riggio: punto 6): "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico alcol dipendenti" - Obiettivi specifici - aggiungere la lettera n): "n) richiedere al Ministero della sanità di introdurre fra i farmaci sostitutivi il LAAM (levo alfa cetil metadolo) e la buprenorfina".
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

E' recepito come suggerimento, ma non penso sia opportuno richiedere in un Piano al Ministero della sanità di introdurre dei farmaci sostitutivi e specificare i farmaci stessi.



PRESIDENTE

Non possiamo inserire "auspica" in una legge. Presentate un ordine del giorno.
L'emendamento è ritirato.
C37) Emendamento presentato dai Consiglieri Cavaliere, Riggio e Bortolin: punto 6): "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico alcol dipendenti" - Obiettivi specifici - aggiungere la lettera o): "o) acquisire documentazione sulla politica delle droghe in atto in altri Paesi europei".
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Anche qui, però, non mi pare obiettivo di un Piano acquisire documentazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Richiede di recepire documentazione, il che vuol dire avere un aggiornamento sulle politiche in atto e non dà un giudizio di merito sulle politiche in atto negli altri Paesi europei.
Recepire documentazione non implica scelte che comunque andranno approfondite.



PRESIDENTE

Si potrebbe mettere "monitorare la politica delle droghe in altri Paesi".
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Questo emendamento non è accoglibile, perché è dovere da parte di chi è addetto ai lavori, sia del settore specifico all'Assessorato, sia degli addetti nelle varie sedi, acquisire questa documentazione, per cui mi sembra superfluo.
Ne prendo atto, ma non penso sia opportuno inserirlo nel Piano.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riggio.



RIGGIO Angelino

Sono stupefatto Assessore. Non abbiamo considerato superfluo fare l'elenco dei certificati medico legali che debbono essere fatti dalle realtà monocratiche e non, per poco non abbiamo scritto le dimensioni che doveva avere questo benedetto foglio su cui rilasciare il certificato quanti cm. doveva misurare e con quale penna si doveva scrivere, e non mettiamo questo dato! Questo ha un significato specifico ed esprime una volontà politica da parte della Regione, che è quella di essere inserita in un determinato processo culturale di approfondimento rispetto a questo tipo di tema ed è una scelta politica. Mentre l'elenco delle certificazioni, quello sì era veramente pleonastico: noi invece affermiamo una volontà politica precisa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Non so quali saranno le decisioni dell'Assessore, alle quali comunque mi rimetto. Devo dire però che mi sembra quasi una forzatura di carattere politico, perché il monitoraggio delle politiche europee, mondiali euroasiatiche sulla tossicodipendenza, lo considero veramente una nuvola di fumo, un nulla su cui si tenta, forse, di far passare un discorso, che secondo me è sempre sotteso ad alcune posizioni del centro sinistra su questo tema, di politiche di legalizzazione, di riduzione del danno e quant'altro. Allora mi chiedo, posto che i monitoraggi di interscambio, di legislazioni, siano un uso ovvio, scontato e quotidiano fra tutte le nazioni, che senso abbia che noi mettiamo tra i compiti della Regione nel PSR quello del monitoraggio di legislazioni di altri Paesi, anche perch comunque sarebbero legislazioni nazionali e non regionali.
Allora, se per pura ipotesi le 20 regioni italiane dovessero ognuna monitorare la legislazione della Danimarca, mi chiedo a cosa servirebbe nel momento in cui comunque si tratta di legislazione nazionale. Detto questo, se la mia interpretazione di questo emendamento è maliziosa, e si tratta invece semplicemente di acquisire del materiale per metterlo probabilmente ad ammuffire, perché saranno poi gli operatori del settore che doverosamente si dovranno informare sul tema e sulle legislazioni, se è solo quello, se serve a salvaguardare non ho capito bene quale principio e a far ammuffire e impolverare non so quali scatoloni, aderiamo pure; per mi sembra una presa di posizione abbastanza di plastica.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Grazie Presidente, se non altro questo emendamento ha consentito a qualcuno della maggioranza di intervenire e questo ci fa piacere. Per voglio solo ricordare all'Assessore che ha detto che non è il caso di scrivere nell'allegato una cosa che è ovvia.
Assessore, negli obiettivi generali abbiamo affermato ovvietà, ma abbiamo ritenuto di affermarle: il primo punto degli "Obiettivi generali" è l'inversione del trand attualmente in aumento del numero di tossicodipendenti, mi pare che sia un'ovvietà. Che altro obiettivo ci possiamo porre? Però l'abbiamo scritto, e non sto a leggere tutti gli altri, perché sono tutti di questo tenore.
Chiederei solo ai Consiglieri di leggere a pag. 230 gli "Obiettivi generali" nel punto 6), "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico alcol dipendenti".
L'intervento voleva solo sottolineare la necessità di inserire anche questo punto, perché noi abbiamo bisogno di sapere che cosa avviene negli altri Paesi.
Assessore, in Commissione non abbiamo mai potuto fare un raffronto fra le scelte politiche di questa Regione, del Piemonte nell'ambito dell'Italia, e le scelte politiche delle altre Regioni anche a noi vicine nell'ambito dei Paesi di appartenenza: a noi serve invece capire, conoscere e farne patrimonio per non commettere errori e caso mai per utilizzare esperienze positive.
Poi se non lo si vuole inserire o lo si vuole inserire in altro modo noi chiediamo che la Regione Piemonte e la sanità consentano a noi Consiglieri, non individualmente ma collegialmente, di avere queste informazioni che riteniamo facciano bene anche alla struttura dell'Assessore, se ci consente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Su un tema così complicato ed importante, non si tratta di avere informazioni e conoscenze da parte dei singoli operatori - questo già avviene - ma che tutto ciò divenga patrimonio della struttura regionale.
Riteniamo importante che la struttura acquisisca conoscenze, anche se ci non implica sposare tesi particolari. Non chiediamo di fare - collega Ghiglia - come la Svizzera, come l'Olanda, ma che si acquisiscano informazioni su come si affronta il problema in quei Paesi. Il Piano sanitario non è una biblioteca, è vero, ma i libri non si bruciano, anzi bisogna leggerli! E' importante sapere cosa avviene altrove; non solo pensiamo sia un principio di civiltà insostituibile in un Piano sanitario all'altezza della situazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Ritengo anch'io molto importante recepire documentazione, aggiornamenti di realtà di altri Paesi europei sulla prevenzione delle dipendenze e sulla riabilitazione e reinserimento dei tossico-alcoldipendenti.
Ci sono molti Paesi europei, in particolare quelli nordici, dove il danno causato dalla tossico-alcooldipendenza è gravissimo, forse addirittura superiore a quello causato nel nostro Paese. Conoscere e capire progettazioni positive diverse dalle nostre può essere determinante per la soluzione di questo gravissimo problema.
Di conseguenza, al di fuori del recepimento in legge di tali principi penso sia importante ed utile, dal momento che stiamo "entrando in Europa" conoscere altre realtà a livello europeo, in particolare quella francese quella tedesca, ecc., relativamente ad una problematica che inevitabilmente coinvolge anche il nostro Paese.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Mi permetterei di invitare l'Assessore D'Ambrosio a rivedere la sua precedente posizione.
E' indubbio che presso l'Assessorato vi sia una documentazione ed è altrettanto vero che gli operatori del settore e quindi i Consiglieri regionali che vogliano interessarsi a questa materia dovranno dotarsi di tutti gli strumenti utili. E' chiaro che non si tratta di "fare una biblioteca", ma dell'importanza di sapere quanto avviene negli altri Paesi riguardo al problema, dalle fortissime interdipendenze. Non si tratta infatti, di un problema isolato, e a sé stante; conoscendo la legislazione di altri Paesi, potremmo, qualora sia utile, muoverci ed operare con rapidità ed efficacia.
Peraltro non scopriremmo nulla di nuovo; relativamente, per esempio all'organizzazione a livello internazionale delle forze di polizia, di coloro che sono tenuti a procedere in questo campo a livello di sanzioni questo coordinamento già esiste, anzi, sono esse stesse a richiederlo.
Questo è il punto. Noi andremmo semplicemente a sancire ciò che in altri campi è ormai largamente attuato.
Tra l'altro, se si trattasse di Piano schematico, rigoroso, sintetico snello, per linee, sarebbe comprensibile la risposta dell'Assessore, per mi pare di aver capito, seguendo la discussione, che nel Piano si è messo un po' di tutto - si è persino scritto il modo con il quale l'Assessorato intende operare sulle questioni rilevanti. E' un documento quasi metodologico su tutt'altra serie di punti; sorvolare sul problema in discussione mi sembrerebbe una scelta politica, sulla quale ritengo opportuna una valutazione altrettanto politica.
L'Assessore, in altri punti del Piano, ha accolto tutta una serie di questioni quasi procedurali; nel caso in questione, in realtà, applicheremo sul piano legislativo, quanto le Forze dell'ordine già applicano a livello internazionale: un coordinamento, un livello di conoscenza del comportamento in materia in altri Paesi, viene ritenuto oggettivamente essenziale.
Di conseguenza, sulla base di queste ultime considerazioni accanto a quelle dei colleghi, inviterei l'Assessore a ripensare al suo "no" un po' improvvisato.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Proporrei, dal momento che interessa ciò che sostiene la legislazione in materia negli altri Paesi, di modificare l'emendamento in questi termini: "monitorare l'offerta dei servizi attuata in altri Paesi europei".



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C38) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere, Riggio, Bortolin: aggiungere la lettera p) "incentivare la creazione di agenzie territoriali sulle tossicodipendenze".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Non accolgo l'emendamento, pur essendo la proposta condivisibile.
Infatti, il Piano prevede il nucleo di valutazione di cui alla lettera a) degli "Obiettivi specifici", che ha proprio il compito di monorotaie il fenomeno droga, a pag. 231; e il gruppo tecnico-consultivo di cui alla lettera e) dello stesso paragrafo, con il compito di coordinare tutti gli Enti coinvolti nel problema e per proporre interventi sempre più efficaci in termini organizzativi, riabilitativi e preventivi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

E' condivisibile ed abbastanza preciso.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Grazie, Presidente. Penso che siano due cose diverse, Assessore. Certo l'una non esclude l'altra; al punto e) però si parla di un gruppo tecnico consultivo, in cui sono rappresentati anche gli Enti ausiliari. Noi parliamo, nell'emendamento, di incentivare la creazione di agenzie territoriali sulle tossicodipendenze, di cui non devono farne parte solo gli operatori, ma i rappresentanti degli Enti locali, delle organizzazioni di volontariato, gli stessi operatori volontari che operano sul territorio sotto forme diverse.
L'agenzia è la somma di tutto l'impegno, anche sociale oltre che istituzionale, quindi viene regolamentata, viene indicata la forma attraverso la quale queste persone possono ritrovarsi e possono davvero discutere su ciò che hanno fatto, programmare, valutare gli effetti che il lavoro svolto da vari soggetti ha sul territorio.
Sono a nostro avviso due cose davvero diverse. Nel nostro emendamento abbiamo indicato il punto in cui inserirlo; se vogliamo inserirlo in un altro punto va benissimo, però è altra cosa.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

La colpa è anche del drugs autorithy, che ha indotto a dire che il nucleo di valutazione e il gruppo tecnico consultivo potesse essere appunto la drugs autorithy.



PRESIDENTE

Era soltanto esplicativo, non normativo.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Lo inserirei come punto o) alla fine degli obiettivi specifici.



PRESIDENTE

Va bene.
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C39) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere, Riggio e Bortolin: Punto 6: "Prevenzione delle dipendenze, riabilitazione e reinserimento dei tossico-alcool-dipendenti". - Obiettivi specifici Aggiungere la lettera q): "Sostenere ed incentivare nelle realtà più a rischio la presenza di ambulatori itineranti con compiti di prevenzione ed informazione primaria ed attivare iniziative di sensibilizzazione in sinergia con le principali discoteche presenti sul territorio regionale".
L'Assessore D'Ambrosio accoglie tale emendamento.
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
C40) Emendamento presentato dai Consiglieri Moro, Papandrea e Simonetti: Pag. 232 - Organizzazione L'ultima voce dell'elenco b) "altri soggetti o Enti coinvolti" è così sostituita "privato sociale, volontariato ed associazionismo".
L'Assessore accoglie l'emendamento, aggiungendo: "ed altri soggetti coinvolti".
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
E' terminata l'esame degli emendamenti agli allegati A, B e C riprendiamo l'esame del testo dell'art. 21.
ART. 21 13/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Bortolin, Foco, Manica e Riggio: Art. 21, comma 1), sostituire con: "Sono approvati quale parte integrante della legge, gli allegati al Piano Sanitario Regionale, il cui contenuto è il seguente...:" Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato con 39 voti favorevoli e 4 astensioni.
Si proceda dunque alla votazione dell'art. 21 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 42 voti favorevoli 24 voti contrari 4 astensioni 4 L'art. 21 è approvato.
ART. 22 Ha chiesto la parola la Consigliera Simonetti; ne ha facoltà.



SIMONETTI Laura

Questo articolo prevede il coordinamento tra le funzioni sanitarie e il socio-assistenziale ed è un articolo abbastanza pretestuoso. E' chiaro che ci troviamo di fronte ad un Piano esclusivamente e unicamente sanitario per cui si è separata drammaticamente quell'area di intervento che vedeva una sinergia tra l'intervento assistenziale e l'intervento sanitario e si è tentato, con questo comma, in modo pretestuoso, di colmare una carenza.
Carenza che persiste perché, nonostante siano state introdotte alcune modifiche, abbiamo due Piani e due differenti programmazioni: una nell'ambito assistenziale e l'altra nell'ambito sanitario.
Vorrei quindi sollevare una forte critica, che è già stata rivolta in sede di consultazione, non soltanto dai Gruppi dell'opposizione, ma anche dalla maggioranza, quasi unanime, di tutte le Associazioni dei Sindacati e degli Enti locali.
Reputiamo grave che con questo Piano sanitario si sia deciso di spaccare drammaticamente quest'area di intervento e non si sia voluto introdurre degli elementi di unificazione tra le due aree, per cui riteniamo che questo sia uno degli articoli più pretestuosi nel Piano; che in questa logica e questa impostazione del Piano questo articolo sia stato messo a caso e che non corrisponda a verità, perché di fatto questo Piano è solo unicamente sanitario e non prevede in alcun momento un'integrazione con l'ambito assistenziale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Riggio; ne ha facoltà.



RIGGIO Angelino

Noi, in questo Piano, accettiamo per definizione del concetto di salute una condizione fisica e psichica di benessere individuale in un determinato contesto sociale.
Vi voglio riferire di una notizia personale, con cui ho cominciato la giornata, che mi ha particolarmente colpito ed addolorato.
In una famiglia di miei pazienti - che sono stati miei assistiti fino a poco tempo fa, quando poi da Sindaco ho dovuto lasciare per un po' la mia professione - c'è un ragazzo handicappato di circa 17 anni.
Una situazione incredibile per cui, di fatto, la madre è diventata l'accudente costante di questo ragazzo che, a mano a mano che cresceva pesava sempre di più ed era assolutamente irresponsabile di sé. A causa di questa situazione, marito e moglie ormai non dormivamo più insieme da circa 15 anni.
L'assistenza che veniva garantita a questo ragazzo era di due ore al centro diurno un giorno sì e un giorno no.
Questa signora, che tra l'altro era anche una bella signora, non aveva più il tempo non solo di fare la spesa, ma nemmeno di andare dal parrucchiere, di poter badare a se stessa, ecc., con un logoramento personale e familiare notevole. E questa notte, la tragedia. Questa notte questa signora ha ucciso il marito a coltellate a casa sua.
E' un problema socio-assistenziale? E' un problema di salute? Così come la intendiamo noi, la salute è soltanto assenza di malattia? Abbiamo o no l'obbligo di una fortissima integrazione fra il livello sanitario e il livello socio-assistenziale? Fortissima: altro che andare a due Piani separati! Già oggi esiste una situazione veramente difficile, che si aggraverà con la creazione dei due Piani separati. Da una parte avremo i Direttori generali, la cui unica grande preoccupazione sarà quella di arrivare a chiudere i conti economici in modo corretto e, dall'altra, avremo i Consorzi dei Comuni che dovranno gestire il settore socio-assistenziale con sempre meno soldi.
Infatti, le famose Finanziarie che hanno portato - meno male! - al risanamento dei conti pubblici, in tutti questi anni non hanno mai risparmiato i Comuni, i quali hanno visto diminuire le risorse a loro disposizione, pur dovendo aumentare - e l'hanno fatto anche in modo abbastanza generoso - le quote capitali destinate al socio-assistenziale.
I Comuni non sono in grado di fronteggiare l'aumento dei costi l'aumento dei bisogni, l'aumento delle nuove povertà. E in una situazione di questo genere, avremo un allargamento sempre più ampio di terre di nessuno, che non sono né della sanità né dell'assistenza e in cui il cittadino-utente e le famiglie vengono lasciati da soli. E poi stiamo a guardare, siamo spettatori di tragedie.
Non è solo questo! La contiguità di lavoro degli operatori non pu essere scritta in legge, ma invece è fondamentale, significa progettualità comune. Come si fa a stabilire, a scrivere in una convenzione: "Fin qui lo pago io, fin qua lo paghi tu", "fino a questo punto intervengo io, fino a quest'altro punto intervieni tu", se non si costruisce questo cooperare (cioè operare insieme), questa contiguità che alla fine è veramente fruttifera e in grado di generare sinergie e di farci fare un passo in avanti? Con questo Piano si è fatta la scelta di fare un passo indietro: dobbiamo essere consapevoli dei risvolti sociali di questo tipo di scelte!



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, si proceda alla votazione dell'art. 22 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 21 voti contrari 16 L'art. 22 è approvato.
ART. 23 13/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Bortolin, Suino, Riggio e Manica: Al comma 1, dopo "Aziende sanitarie", abrogare "possono" e sostituire con: "debbono".
Dopo il punto c), inserire: "Possono, altresì: a) b) c) d) e)".
La parola all'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

E' accolto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Simonetti; ne ha facoltà.



SIMONETTI Laura

Intervengo per dichiarazione di voto. Anche su questo articolo voteremo in modo contrario, perché questo Piano sanitario, oltre a non essere legato ad una relazione sulle risorse finanziarie, individuando solo delle fonti di finanziamento, non prevede una valutazione, una scelta politica di priorità rispetto all'utilizzo delle risorse finanziarie.
A nostro parere non esiste alcuna relazione tra questo Piano sanitario e le risorse disponibili.
Ci appare perciò come un guscio vuoto, in cui le risorse distribuite attraverso l'ex art. 20 (oltre 2.000 miliardi nella Regione Piemonte) non hanno visto un legame con gli obiettivi invece previsti dal Piano sanitario.
Rispetto alla variazione di assestamento, nell'ultima delibera dell'ex art. 20 non compaiono più, nell'ambito dei soggetti finanziati, oltre 44 strutture territoriali RSA e oltre 35 residenze e comunità psichiatriche.
Poiché riteniamo invece importante, come premessa fondamentale per uno strumento di programmazione il territorio, il potenziamento delle strutture territoriali e la prevenzione, gli sforzi finanziari fatti in base all'ex art. 20 non ci sembrano adeguati e soprattutto non correlati agli obiettivi previsti.
Per questi motivi, il Piano appare sostanzialmente una scatola vuota la quale, pur con dei contenuti, delle scelte e delle enunciazioni peraltro in gran parte condivisibili, ma non sono supportate dalla strategia e dagli strumenti cardine della programmazione, che sono la premessa fondamentale ovvero la valutazione dello stato di salute della popolazione e gli strumenti attuativi ( le risorse finanziarie).
Vorrei sottolineare la criticità, in particolare sul punto legato al territorio. Gli oltre duemila miliardi, distribuiti nel territorio, non hanno preso in considerazione il territorio come fonte di finanziamento.
Quindi sono stati esclusi dal finanziamento oltre 80 strutture verso le quale era già previsto il finanziamento nell'ambito del territorio, da un lato per gli anziani non autosufficienti, dall'altro per i malati psichiatrici. Credo che solo quest'ultimo commento possa evidenziare la criticità del nostro Gruppo su questa questione.



PRESIDENTE

L'emendamento è accolto dalla Giunta.
Pongo in votazione l'emendamento n. 13/3 per alzata di mano ai sensi dell'art. 44, comma 2 dello Statuto della Regione Piemonte.
E' approvato all'unanimità dei 37 Consiglieri presenti.
13/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Bortolin, Suino, Riggio e Manica: Art. 23, comma 3 dopo le parole "particolarmente disagiate quoti capitarie di finanziamento" aggiungere le parole "aumentate, sulla base della" e riprendere dalle parole "particolarmente..." Pongo in votazione l'emendamento 13/4 per alzata di mano ai sensi dell'art.
44, comma 2 dello Statuto della Regione Piemonte.
E' approvato all'unanimità dei 37 Consiglieri presenti.
ART. 23 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 24 voti contrari 3 astensioni 14 L'art. 23 è approvato.



PRESIDENTE

ART. 24



PRESIDENTE

Su questo articolo ci sono degli emendamenti interamente sostitutivi dello stesso articolo presentati dall'Assessore D'Ambrosio.
L'art. 24 è sostituito dal seguente:



PRESIDENTE

"1. Al fine di favorire la più ampia diffusione delle tematiche sanitarie e di incentivare il loro approfondimento, la Regione può concedere contributi per la realizzazione di iniziative coerenti con gli obiettivi del PSR a enti pubblici ed associazioni senza scopo di lucro che svolgono attività di studio, di ricerca, di tutela e di valorizzazione in campo sanitario.
2. Con apposita deliberazione di Giunta regionale verranno disciplinate le modalità di richiesta e di concessione degli stessi.
3. A partire dal 1998 e per l'intero periodo di vigenza del PSR, alle necessità finanziarie derivanti dall'applicazione del comma 1 si provvederà con l'istituzione, nello stato di previsione della spesa di ciascun esercizio finanziario, di uno specifico capitolo denominato "Contributi ad enti ed associazioni per iniziative in materia sanitaria, la cui dotazione verrà determinata con la legge regionale di approvazione del bilancio o di sue variazioni".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

La necessità di procedere all'emendamento in discussione è stato determinato in primo luogo dall'entrata in vigore della legge regionale n.
51 dell'agosto 1997 sull'organizzazione della Regione che, tra l'altro, è in attuazione del Decreto legislativo 29 del 1993 che distingue le funzioni di indirizzo attribuite all'organo politico e le funzioni di gestione attribuite ai dirigenti regionali. Infatti, si ritiene che la concessione dei contributi in questione rientri nella competenza dirigenziale seppure nell'ambito delle indicazioni fornite dalla Giunta, così come espliciteremo nel secondo comma. Si è quindi sostituta la precedente dizione "Giunta regionale" con la più corretta "Regione".
Inoltre, nel riformulare il primo comma dell'articolo si è anche provveduto a chiarire meglio le finalità per cui possono essere concessi i contributi, nonché a circoscrivere l'ambito dei soggetti potenziali destinatari dei contributi stessi.
Infine è stato aggiunto un terzo comma con il quale si prevede l'istituzione di un apposito capitolo di bilancio al fine di garantire la relativa copertura finanziaria.
Penso che l'emendamento sia già stato distribuito.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento sostitutivo dell'art. 24 per alzata di mano ai sensi dell'art. 44, comma 2 dello Statuto della Regione Piemonte.
E' approvato con 25 voti favorevoli e 16 astenuti.



CAVALIERE Pasquale

Abbiamo ancora la votazione dell'articolato, le dichiarazioni di voto cosa vuole fare, andare avanti nei lavori o sospenderli?



PRESIDENTE

Sì, andiamo avanti in quanto alle ore 15.30 ci saranno altri impegni.



CAVALIERE Pasquale

Sospendiamo.



PRESIDENTE

Facciamo tutti un po' di sacrificio.
Terminiamo l'articolato poi passeremo alle dichiarazioni di voto.
14/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Bortolin, Suino, Riggio e Manica: Art. 24, comma 1 dopo "la Giunta regionale", aggiungere "Sentito il CO.RE.SA."; riprendere "può concedere".
Tale emendamento si intende precluso.
15) Emendamento presentato dal Consigliere Rubatto: Art. 24 dell'articolato aggiungere: "Punto 3) viene attuato un Organo di controllo sull'acquisizione di sistemi informatici omogenei nelle varie ASL.
Punto 4) Attivazione di programmi di formazione e riorganizzazione del personale informatico presente nelle varie ASL da attuarsi con programmi dell'Assessorato alla Formazione Professionale della Regione.
Punto 5) Attivazione di un regolamento sull'uso ed acquisizione dei dati personali sia dei pazienti che dei dipendenti di tutte le ASO e ASL." Tali emendamenti si intendono preclusi essendo già stato votato l'emendamento interamente sostitutivo dell'art. 24.
Pongo in votazione l'art. 24 bis.
Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44 secondo comma, dello Statuto.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Scusi Presidente, lei conduce i lavori in modo così veloce, non siamo in grado di seguire...



PRESIDENTE

Avete parlato fino adesso, non è vero che non siete in grado di seguire.



BORTOLIN Silvana

Lei ha fatto approvare degli articoli velocemente, l'art. 24 lo ha sostituito l'Assessore, il suggerimento dato con l'emendamento è abbastanza importante, non così irrilevante da passarci sopra precludendolo. Per cui se è possibile torniamo indietro un attimo, l'Assessore lo fa suo e lo corregge!



PRESIDENTE

Non è possibile tornare su un emendamento che è già stato votato.
Tecnicamente non è possibile.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Lo faccio mio.



PRESIDENTE

Mi dispiace, ma lo abbiamo votato.
Avrà ragione anche lei, collega Bortolin, ma io ho detto - l'ho ripetuto diverse volte - che siamo partiti dall'emendamento più lontano che quindi diventa preclusivo rispetto agli altri emendamenti.
Una soluzione potrebbe essere quella di votarlo come art. 24 bis e poi in sede di coordinamento sistemarlo all'interno della legge. Risulterebbe quindi: "La deliberazione di cui al secondo comma dell'art. 24 è assunta con apposita deliberazione della Giunta regionale sentito il Co.Re.S.A.".
Non vi sono obiezioni.
Pongo pertanto in votazione tale emendamento, aggiuntivo dell'art. 24 bis.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei Consiglieri presenti.
ART. 25 15/1) Emendamento presentato dalla Consigliera Bortolin, Suino, Riggio e Manica: dopo le parole "Aziende sanitarie" abrogare "dovrà" e sostituire con "deve".
La parola all'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Questo emendamento è accolto.



PRESIDENTE

Lo pongo dunque in votazione per alzata di mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
16) Emendamento presentato dal Consigliere Rubatto: Aggiungere al punto 2: "Ogni anno l'Assessore alla sanità ed i membri della Commissione regionale Sanità ascolteranno, in una riunione della Commissione stessa, in audizione i Direttori Generali delle ASO ed ASL sui programmi svolti e gli interventi da svolgere in materia di organizzazione sanitaria." L'emendamento n. 16 presentato dal Consigliere Rubatto è ritirato.
Pongo quindi in votazione l'art. 25 così modificato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 25 voti contrari 1 astensioni 15 L'art. 25 è approvato.
ART. 26 17) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: L'art. 26 è sostituito dal seguente: "1. Con provvedimento regionale, da adottarsi entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge, vengono trasferiti alle Aziende Sanitarie i beni immobili non ancora assegnati ai sensi dell'art. 5 del D.lgs. n. 502/92 e successive modificazioni.
2. L'individuazione dell'Azienda cui trasferire gli immobili viene effettuata secondo i seguenti criteri: a) i beni di cui erano titolari gli Enti sanitari soppressi per effetti dell'istituzione del S.S.N. nonché di cui erano beneficiarie le Unità Socio Sanitarie Localil (USSL) funzionalmente subentranti, vengono trasferiti alla ASL, che ad esse è succeduta ai sensi della L.R. 39/94, anche se la loro ubicazione esula dall'ambito territoriale di pertinenza b) i beni di cui erano titolari gli enti ospedalieri soppressi che comprendevano quei presidi oggi appartenenti alle ASO, sono trasferiti a queste ultime c) i beni divenuti parte del patrimonio indisponibile ed aventi destinazione sanitaria vengono trasferiti all'Azienda sanitaria dalla quale sono utilizzati d) sono trasferiti al patrimonio delle Aziende sanitarie, nel cui territorio sono ubicati, i beni rispetto ai quali era già stata progettata dall'USSL competente territorialmente la realizzazione di opere sanitarie".
La parola all'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'emendamento proposto è consequenziale alla ridefinizione delle funzioni dirigenziali in applicazione dell'art. 3 della legge regionale 8 agosto 1997, n. 51.
Viene stabilito che gli organi di direzione politico-amministrativa definiscono e promuovono la realizzazione degli obiettivi e dei programmi da attuare e verificano la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite.
Viene stabilito altresì che ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa l'adozione di tutti gli atti che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane e strumentale di controllo.
Pertanto la dizione "decreto del Presidente della Giunta regionale" viene sostituita con "provvedimento regionale", che nel caso particolare è una determinazione del Direttore generale competente.
Tutto il resto dell'articolo resta invariato.



PRESIDENTE

Si tratta di una modifica puramente formale. Pertanto, cambia anche il titolo dell'articolo che diventa: Cap. IV "Patrimonio delle Aziende sanitarie" - art. 26 "Trasferimento dei beni alle Aziende sanitarie".
Pongo dunque in votazione tale emendamento sostitutivo dell'intero art. 26.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. E' approvato con 25 voti favorevoli e 16 astensioni.
ART. 27 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 25 astensioni 16 L'art. 27 è approvato.
E' così terminato l'esame del Piano Sanitario Regionale.
Ringrazio l'Assessore e tutti i Consiglieri che sono intervenuti. Mi pare sia stato un confronto molto utile perché abbiamo potuto affinare un testo legislativo che meritava ulteriore riflessione.
Ringrazio tutta l'assemblea perché è stato un confronto estremamente civile.
Le dichiarazioni di voto verranno svolte nella seduta pomeridiana che avrà inizio alle ore 14,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13,15)



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