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Dettaglio seduta n.167 del 23/09/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute (rinvio)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri, prima dell'inizio della seduta odierna, i processi verbali delle adunanze consiliari del 14, 21 e 27 maggio; 10, 11, 12, 16, 17 e 18 giugno; 1, 9 15, 17, 18, 22 e 23 luglio 1997, i quali verranno posti in votazione nella prossima seduta.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Per quanto riguarda il punto 3) all'o.d.g.: "Interrogazioni e interpellanze", pregherei l'assemblea di soprassedere.
Il Presidente Ghigo ha chiesto il tempo necessario per svolgere una riunione di maggioranza. Se non vi sono difficoltà, la Conferenza dei Capigruppo è convocata alle ore 10,30 in sala A.



(La seduta, interrotta alle ore 11,10 riprende alle ore 11,20)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta riprende.
In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, D'Ambrosio, Galli e Simonetti.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

d) Mancata apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge non vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

e) Questione di illegittimità costituzionale della legge regionale del Piemonte 23 aprile 1990, n. 37 (Norme per la programmazione socio-sanitaria regionale e per il Piano socio-sanitario 1990/1992) punto 8.6 dell'allegato


PRESIDENTE

Comunico che in data 5 settembre u.s. ho ricevuto dalla Pretura Circondariale di Alba copia dell'ordinanza di remissione degli atti alla Corte Costituzionale della controversia di lavoro n. 638/96 tra Boschis Severina e l'USL 18 di Alba.
Il Pretore ha sollevato d'ufficio la questione di illegittimità costituzionale della legge regionale del Piemonte n. 37 del 23 aprile 1990 (Norme per la programmazione socio-sanitaria regionale e per il Piano socio sanitario 1990/1992), punto 8.6 dell'allegato 1, nella parte in cui non prevede che in casi eccezionali di gravità ed urgenza non sia necessaria la preventiva autorizzazione per ottenere il rimborso delle prestazioni sanitarie indirette (qualora beninteso ne ricorrano gli altri presupposti di legge).
Copia dell'ordinanza è a disposizione presso la Segreteria del Consiglio.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

f) Dimissioni Assessore Angeleri


PRESIDENTE

Informo che in data 22 settembre 1997 il Presidente della Giunta regionale, Enzo Ghigo, ha trasmesso al Presidente dell'assemblea regionale la seguente lettera:



PRESIDENTE

"La informo, ai sensi dell'art. 35, terzo comma, dello Statuto regionale, che in data odierna l'Assessore Antonello Angeleri ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Assessore al turismo, tempo libero e sport acque minerali e termali, parchi naturali".



PRESIDENTE

Se l'assemblea è d'accordo, possiamo prendere atto delle dimissioni dell'Assessore Angeleri.
Si proceda quindi alla votazione per l'iscrizione all'o.d.g. della presa d'atto delle dimissioni.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'iscrizione è approvata all'unanimità dei 51 Consiglieri presenti.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Comunicazione del Presidente della Giunta regionale su dimissioni Assessore Angeleri


PRESIDENTE

Sulla base dell'iscrizione, testé votata, il Presidente Ghigo ha facoltà di rendere comunicazione all'assemblea.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta regionale.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

La mia comunicazione sarà molto sintetica e breve.
Ieri ho ricevuto da parte dell'Assessore Angeleri la comunicazione in oggetto e l'ho pregato di riflettere; questa mattina ci siamo ancora parlati e io, a nome della Giunta e a nome della maggioranza, ho chiesto all'Assessore Angeleri di rivedere questa sua posizione e di addivenire a una soluzione, che d'altro canto avevo già paventato e suggerito: di non rimettere tutte le deleghe e congelare la delega al turismo, in attesa che le Commissioni all'uopo costituite e il gruppo di lavoro amministrativo potessero fornire i chiarimenti sugli aspetti in oggetto.
Prendo atto che l'Assessore Angeleri ha ritenuto di non addivenire a questa sollecitazione che personalmente gli ho fatto. Di conseguenza, colgo l'occasione per rinnovargli la mia totale stima. Mi auguro e auguro a tutto questo Consiglio che questa faccenda possa presto finire nel miglior modo possibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello, Assessore regionale

Ringrazio il Presidente per le parole che ha avuto nei miei confronti e con lui, ovviamente, ringrazio tutta la Giunta; pur tuttavia non posso - e l'ho già ribadito - personalmente accettare la proposta che lui mi ha fatto ancora questa mattina.
Io ho fatto una scelta politica, quella di abbandonare il movimento di Forza Italia, a cui appartenevo sin dalla sua origine, e conseguentemente il Gruppo consiliare dello stesso movimento; da un punto di vista etico non potevo rimanere all'interno della Giunta regionale.
Sono stato eletto in un movimento, quello di Forza Italia, ed ho aderito al Gruppo di Forza Italia; il Gruppo di Forza Italia mi ha designato Assessore: non appartenendo più a questo Gruppo, non appartenendo più a questo movimento, mi sembra chiaro ed evidente che non possa più ricoprire la carica di Assessore.
E vorrei subito, in quest'aula, anche per chiarezza, per trasparenza e per i colleghi Consiglieri, chiarire che questo atto non c'entra assolutamente nulla con la vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto e di cui, ad oggi, non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito.
Voglio ribadire in quest'aula la mia totale fiducia nella Magistratura che, sono convinto, in tempi brevi chiarirà questa vicenda.
E' trascorsa una settimana dall'ultimo Consiglio, forse un po' infuocato, di martedì scorso. Sono cambiate molte cose, nei fatti, dopo i 33 voti raccolti a scrutinio segreto da questa maggioranza che, come tutti sanno, sono stati poi più del previsto.
E' trascorsa una settimana, sono cambiate molte cose; mi auguro, non solo per me, che questo giustizialismo sommario che abbiamo verificato sui giornali, attraverso i mass media, ma - devo dire - quel che è peggio anche nei corridoi di questo Palazzo, mi auguro che non sia il tipo di politica che noi dobbiamo seguire da oggi in avanti. Mi auguro che questo non sia un modello da seguire, mi auguro che non sia uno stile, mi auguro che non sia un esempio.
E, ovviamente, non parlo della scarsa solidarietà che ho vissuto personalmente e che non mi è stata dimostrata, a cominciare dal mio movimento politico. Movimento politico che è passato in men che non si dica da una posizione garantista ad una, potremmo definirla, subdolamente giustizialista. Subdolamente e non dichiaratamente giustizialista.
Quando parlo dell'uso dei mass media parlo di alcuni titoli che non sto a rileggere, perché tutti li abbiamo visti e abbiamo fatto attenzione (questa settimana ero veramente gettonato!), parlo dell'uso dei mass media in una settimana dove il sottoscritto, cittadino, eletto per rappresentare gli altri in un settore che tutti qua dentro definiamo strategico per il futuro del Piemonte, grazie a questo lavoro sottile non è più riuscito ad occuparsi seriamente delle proprie deleghe. Non c'era più la serenità, si doveva continuare a rispondere su questa vicenda.
Ripeto, io non ho ricevuto alcuna comunicazione, non so ufficialmente niente se non attraverso la lettura dei quotidiani. Non sono più riuscito ad occuparmi seriamente delle mie deleghe perché, appunto, lo sport (non nel senso di Assessorato "allo".... preferito era il "tiro al piccione" quindi il "tiro all'Angeleri": "tiriamo, proviamo, vediamo se cade".
Il risultato, se andiamo a guardare, è quello annunciato la scorsa settimana, perché la scorsa settimana - sono andato a riprendere l'intervento che ho fatto - il mio intervento alla fine diceva: "Il risultato della discussione di oggi è che vince la cultura del sospetto, ma di quella che infanga e che ovviamente ad un politico lascia pesanti conseguenze".
Ha vinto questo tipo di cultura! Ripeto: mi auguro che questo non diventi un esempio, non diventi un modello, un sistema.
Ho completa fiducia nella Magistratura, che deve fare il suo corso e deve punire i colpevoli. Qui dentro noi facciamo politica e facciamo politica amministrativa; se sono stati commessi degli errori è giusto che chi ha commesso quegli errori paghi. Ne sono convinto.
Dicevo, nell'intervento dell'altro giorno, che non bastano le querele (non sono bastate le querele!), non bastano le Commissioni d'indagine, non bastano le Commissioni d'inchiesta e quelle di verifica amministrativa.
Sarebbe anche utile, tutto sommato, che per maggiore trasparenza uno lasciasse la delega oggetto di....
E poi? Sulla base di che cosa? Sulla base di accuse infamanti di qualcuno che qua dentro si diverte a puntare il dito continuamente e ad infangare l'operato di persone che, fino a prova contraria, sono corrette ed oneste. Fino a prova contraria.
Allora, qual è la soluzione? Dato che è passato questo modello, per questa volta, è che ci si deve dimettere, perché l'obiettivo di qualcuno è che Angeleri dia le dimissioni, allora - lo dicevo già l'altro giorno - la conclusione qual è? Ricordo l'intervento dell'amico e collega Ghiglia, secondo il quale passa la teoria per cui si fa giustizia prima e poi, se per caso capita che questa persona non abbia commesso nulla, si dica: "ci siamo sbagliati, è stato un errore di percorso".
Io questo sistema, da un punto di vista politico, non lo posso accettare, non perché oggi riguardi me, io adesso sono da questa parte, ho rassegnato le dimissioni, ma perché questo sistema non può passare, qua dentro.
Come diceva molto bene il Consigliere Riba nel dibattito che si è tenuto la scorsa settimana, quando ha fatto un forte richiamo ad un ripensamento della politica regionale sui temi concreti, che possono dare a questa assemblea un ruolo politicamente all'altezza dei cambiamenti a cui si va incontro - parlavi del rafforzamento nei confronti dell'Unione europea, dello stato federale, con le conseguenti scommesse - penso che quest'aula (magari mi sbaglio) debba parlare di queste cose, anche di queste cose, soprattutto di queste cose.
Diversamente, i fatti di questi ultimi giorni, ancora una volta portano sulle pagine dei giornali una visione poco edificante della politica nel suo complesso, ma quel che è peggio è che, ancora una volta, i fatti di questi ultimi giorni hanno contribuito a denigrare le istituzioni e con esse tutti coloro che al loro interno operano. Questo è il fatto più grave.
Non bastano dunque i proclami e le rivendicazioni per garantire alla Regione e conseguentemente ai suoi organi un ruolo.
Bisogna avere il coraggio di cambiare, anche se questo sforzo comporta ripensamenti su scelte precedenti e dolorose ammissioni circa eventuali errori (sto parlando ovviamente da un punto di vista politico).
Ho lasciato il Movimento di Forza Italia, perché da quando ho iniziato a fare politica, tanto tempo fa, ho sempre fatto riferimento ad alcuni valori, in cui credevo e in cui credo ancora oggi. Valori quali il rispetto reciproco, la comprensione, la solidarietà umana, la solidarietà politica.
Qua dentro non c'è né solidarietà umana né solidarietà politica. Qua dentro si uccide, direttamente.
Però, forse, è utile fare delle riflessioni. Fare quadrato: cosa vuol dire? Sarà un teorema aritmetico.
Voglio allora anche chiarire alcuni altri aspetti. La vicenda che mi ha toccato mi vede dipinto come un uomo di potere: "Classico uomo di potere democristiano".
Vede, Consigliere Cavaliere, se fossi un uomo di potere in questo momento non mi sarei dimesso. E le faccio tre esempi.
Io ho le deleghe alle acque minerali e termali. Terme di Acqui decreto Bassanini: lei sa cosa vuol dire in futuro operare (giustamente) la riqualificazione delle Terme di Acqui? Se lo immagina lontanamente? Bene.
Il turismo. La legge si è attuata; ieri in Giunta sono state presentate le ultime delibere sullo scioglimento delle APT con la creazione delle nuove Agenzie; ieri mattina è stata costituita l'Agenzia regionale. L'iter si è concluso in tempi che, per una riforma importante come questa, ritengo brevi, nonostante tutto quello che abbiamo visto in quest'aula su quella legge in tanti mesi. Veda un po' lei.
Non dimentichiamo, poi, le nomine dei Direttori generali.
Ho fatto tre esempi a caso, ne potrei fare altri, ma non stiamo....
Io me ne vado, adesso. Mi sembra dunque difficile sostenere che esistono questioni di potere, così come mi sembrano difficilmente sostenibili le accuse che lei continua a fare in quest'aula e fuori.
Risponderò alla Commissione di inchiesta che io stesso ho chiesto - e ringrazio coloro che dovranno lavorare loro malgrado su questa vicenda perché ovviamente ho piena fiducia nei colleghi e del loro operato, ma vorrei dirle chiaramente alcune cose.
Continuano a comparire dei nomi: Tipografia Falciola (alcuni non me li ricordo neanche); Esse Due.
"Chi c'è dietro la Esse Due? Io non ci sono, glielo posso garantire, e non c'è neanche qualche mio parente, questo sia chiaro. "Chi c'è dietro la Esse Due? Chissà! Sorico o Sogerco eanche come si chiama).
La Zagouesto proposito, racconto un episodio, chiedo scusa se prendo tempo, Presidente.
Sabato sono andato ad una manifestazione, il Torneo Ippico che si è svolto a Stupinigi; la persona che ha fatto l'invito si chiama Zago. Ero convinto fosse quello Zago di cui lei, Consigliere Cavaliere, parlava. Sono arrivato a Stupinigi e ho scoperto che era un altro Zago.
Le bastano queste risposte? Poi sarò un po' più preciso nella Commissione di inchiesta, e allora accerteremo anche quali pressioni sono state fatte.
Mi pare già - leggendo gli articoli, almeno gli ultimi - che emergano alcuni problemi che non sono di carattere penale, ma probabilmente sono di carattere un po' più politico.
E allora, quando si fanno delle accuse, bisogna essere un po' più precisi e un po' più circostanziati.
Lo dico per lei, che è abituato a questo tipo di politica, non lo dico ovviamente agli altri.
Mi auguro che questo Consiglio questi esempi non li segua. Lo dico ovviamente per il futuro di questa maggioranza, ma più che altro per il rispetto che ognuno di noi deve avere l'uno dell'altro.
Questa è una condizione imprescindibile per far sì che questo Consiglio regionale possa tornare a ragionare di politica e a farlo nell'interesse dei cittadini.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Angeleri.
Secondo quanto convenuto nella Conferenza dei Capigruppo, i lavori si sospendono; verranno ripresi alle ore 14.00, per dar modo a tutti i Gruppi politici di fare le riunioni che ritengono opportuno convocare.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 11,50)



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