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Dettaglio seduta n.165 del 30/07/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


P FOCO ANDREA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Botta, D'Ambrosio Farassino, Picchioni e Viglietta.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proposta di deliberazione n. 410: "Progetto di Piano regionale per l'organizzazione dei servizi di smaltimento dei rifiuti in attuazione della L.R. 59/95, art. 2 e art. 3" (Seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame della proposta di deliberazione n. 410, di cui al punto 9) all'o.d.g.
Ieri sera ci eravamo lasciati con l'impegno delle dichiarazioni di voto in data odierna.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Galli; ne ha facoltà.



GALLI Daniele

A nome del mio Gruppo, confermo il voto positivo rispetto al testo di legge.
Non sto a ribadire i concetti che avevo espresso nel mio intervento iniziale e che aveva espresso successivamente anche il collega Grasso; in risalto di quella che è la tutela del territorio...



PRESIDENTE

Consigliere Galli, scusi se la interrompo. Ieri sera avevamo sospeso i lavori perché ritenevamo che l'importanza e la valenza di questo Piano regionale avesse bisogno di un momento di dichiarazioni di voto con un'aula attenta e partecipe a questi lavori. Non vorrei sospendere ulteriormente i lavori, perché non siamo conseguenti con quello che abbiamo detto ieri sera.
Pregherei quindi i Consiglieri che mi ascoltano di voler prendere posto in aula. Grazie.
Prego, Consigliere Galli.



GALLI Daniele

Richiamo soltanto alcuni concetti che avevo già preannunciato in fase di discussione, fra cui il controllo che deve mantenere l'Ente Regione su quanto è stato delegato alle Province, al fine che i processi di recupero di riciclo e al limite di termodistruzione dei rifiuti urbani e successivamente anche dei rifiuti tossici, speciali e altri siano gestiti oculatamente dagli Enti a cui sono stati delegati e in maniera tale che questo sistema abbia un valore di economicità provata, che tuteli anche il fruitore del servizio, che non deve essere gravato da costi ingiustificati per avventure o scelte di procedimento tecnologico non confacenti o scarsamente confacenti.
Ritengo che con questa normativa si possa finalmente iniziare a sistemare e a dare un primo grosso contributo a quello che è la problematica del rifiuto solido urbano e del rifiuto industriale, nonch dell'imballaggio e di tutto quanto può essere assimilato. Penso che vi dovrà essere anche una seconda fase, successiva a quella che è la normativa in oggetto che deve per forza intervenire successivamente al decreto legislativo Ronchi, e in questa fase vi sarà sicuramente una revisione abbastanza consistente della legge regionale 59.
Come ha annunciato l'Assessore nella giornata di ieri, l'Assessorato e quindi la Giunta si sta preparando a una revisione di questa normativa, che tra l'altro è anche abbastanza recente, in funzione di queste nuove disposizioni nazionali.
Auspico nuovamente che venga data da parte dello Stato la possibilità per l'Ente Regione di poter adottare già in fase di emissione dei provvedimenti regionali tutti gli atti relativi all'ambiente e relativi anche ad altre tematiche che vengono adottate a livello comunitario, in modo tale da abbreviare dei tempi, a mio giudizio morti, ma assai notevoli e tali da consentire a delle Regioni come il Piemonte, che in campo ambientale penso sia fra le prime (se non la prima) a livello italiano, di potersi adeguare a questo spirito europeo, a questa - ieri se ne è parlato per molte volte - ora europea.
Riconfermo il voto positivo rispetto al provvedimento di legge. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Coattivamente prendo la parola, anche se stigmatizzo il vuoto della maggioranza. E' un documento molto importante, a cui noi, come minoranza abbiamo dato molto rilievo: evidentemente da parte della maggioranza non c'è lo stesso interesse. Tuttavia, anche per una strana solidarietà che vorrei dare all'Assessore e al suo staff, ritengo di poter intervenire, pur dovendo ribadire le carenze e le cose annunciate nella discussione generale.
E' vero che il Gruppo di lavoro ha lavorato e che molte modifiche sono state apportate; anche dalla discussione che è avvenuta in aula sui 26 emendamenti esaminati c'è stata una serie di apprezzamenti positivi da parte dell'Assessore; tuttavia, considerando i molti rinvii - dovuti anche per legge, per la verità, in quanto molti decreti devono essere emessi dalla legge 22, legge Ronchi - ritengo che il mio Gruppo non possa dare voto favorevole.
In fiduciosa attesa e per l'impegno che via via l'Assessorato si è assunto, riteniamo di dare voto di astensione a questa legge.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Viene oggi in approvazione in Consiglio regionale il Piano regionale di gestione dei rifiuti; da parte nostra, su questo testo vogliamo fare alcune considerazioni.
Una prima considerazione di ordine generale. E' un momento di applicazione fondamentale della legge 59, legge che noi abbiamo votato nella precedente legislatura e che consideriamo - a differenza di altri importante e profondamente innovativa, che tra l'altro ha percorso alcuni dei momenti legislativi successivi, che vediamo adesso essere all'attenzione del Governo e del Parlamento.
Certo, una legislazione nazionale ulteriore e più conseguente potrà rendere la legge 59 di più ampia applicazione, soprattutto nelle parti più significative e innovative su quella cultura di una politica integrata, per quanto riguarda la gestione del rifiuto, che ci pare invece una cosa di fondo dentro a una legislazione, a una programmazione regionale.
Dicevo che questo Piano regionale di gestione dei rifiuti è un atto importante di quel testo ed un atto conseguente, comunque è un atto che noi avremmo pensato si potesse assumere prima. Più volte, con ordini del giorno, con interventi in Commissione, avevamo sollecitato alla Giunta e all'Assessore un momento importante come questo per l'attività complessa che i Consorzi, gli Enti locali, i Comuni e le Province, stanno vivendo all'interno della nostra regione. Un atto importante perché gli elementi di coordinamento tra soggetti diversi che si occupano di questa problematica necessitavano di un Piano regionale di gestione dei rifiuti quale questo.
Oggi si arriva finalmente in aula con questo testo, la comunità piemontese, in varie sedi, in varie occasioni, ce lo ha chiesto. Debbo anche dire che su questo testo è stato svolto un lungo lavoro di Commissione e attraverso gruppi di lavoro che ha consentito, attraverso un'ampia presentazione di emendamenti - in parte accolti - di giungere a dei miglioramenti anche significativi all'interno del testo. Di questo dobbiamo dare atto al lavoro della Commissione e all'Assessore competente.
Per quanto riguarda la parte relativa ai rifiuti solidi urbani e a tutta questa problematica il lavoro ha consentito un miglioramento in questa direzione. Ci pare invece che il Piano sia più carente e abbia delle parti che necessitavano ancora un miglioramento e un maggior approfondimento per quanto riguarda ad esempio tutta la partita relativa ai rifiuti industriali problematica e complessa di grande difficoltà di gestione all'interno della Regione.
Noi riteniamo, quindi - in ritardo per alcuni aspetti e rispetto a quello che la comunità piemontese ci chiedeva con un lavoro per significativo all'interno della Commissione anche di recepimento di emendamenti - che a questo punto la comunità piemontese non possa più attendere oltre rispetto ad un Piano regionale quale questo che sarà strumento fondamentale rispetto a quel percorso che alla fine di quest'anno ci porterà alla definizione dei consorzi in quanto tali, al loro processo di unificazione e senza un momento programmatorio come questo quello stesso processo sarebbe stato complesso, difficile e carente.
Ci auguriamo nello stesso tempo che un piano e una programmazione come questa possano nel ciclo della gestione integrata dei rifiuti spostarsi sempre più verso momenti di raccolta differenziate e di recupero e sempre meno verso momenti di altro tipo che, invece, hanno caratterizzato una politica Occorre allontanarsi da una politica esclusivamente legata all'emergenza e non alla programmazione legata spesso a momenti di emergenza che non hanno consentito quella gestione di politica integrata per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.
Rispetto a queste considerazioni noi, come Gruppo del PDS preannunciamo un nostro voto di astensione sul Piano regionale di gestione dei rifiuti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Griffini.



GRIFFINI Massimo

Questo Piano spero sia l'inizio di un nuovo tipo di lavoro per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Piemonte, ovvero il l primo passo verso una modifica della legge n. 59 che ci porterà ad adeguarla al decreto Ronchi. Questo Piano, come avevo detto in precedenza è indirizzato verso la raccolta differenziata che sarà il futuro dello smaltimento dei rifiuti.
Il Piano è scaturito da un lungo e importante lavoro dell'Assessorato della Commissione e di tutti i Consiglieri. Il Gruppo di lavoro ha permesso di apportare modifiche anche significative, con emendamenti che l'Assessore ha accolto e quindi a presentare questo piano in questa sede, con una discussione serena e con un'approvazione da parte di tutti i Gruppi.
Penso che con il prossimo passo dell'adeguamento della legge n. 59 la Regione Piemonte sarà sicuramente capofila per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Ringrazio ancora l'Assessore e confermo il voto favorevole al Piano di Alleanza nazionale.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Il nostro Gruppo ha ritenuto doveroso collaborare sia in sede di V Commissione sia in sede di Gruppo di lavoro, proprio perché riteniamo la materia molto importante e come Gruppo di opposizione abbiamo cercato di segnalare soprattutto dei problemi e presentare delle proposte.
Il lavoro è stato lungo, d'altro canto questa è una materia anche estremamente complessa. Le valutazioni sul Piano devono essere un po' differenziate fra la parte che attiene ai rifiuti urbani e la parte che attiene ai rifiuti pericolosi, ovvero le seconde sezioni.
Per quello che riguarda i rifiuti urbani crediamo sia importante il progetto di fondo, che è quello della raccolta differenziata. Su questo progetto noi saremmo anche molto vigili nella parte che atterrà al bilancio, per vedere che vengano poi concessi gli stanziamenti necessari.
E' evidente che dovremmo lavorare - ci sono stati anche altri interventi in questa direzione - per tutto ciò che attiene anche agli incentivi nei confronti dei cittadini e dei Comuni.
Quindi ci sarà da parte della Regione tutta un'attività di gestione, di guida di questo processo che deve portare alla raccolta differenziata: obiettivo da raggiungere non facile.
Quindi anche i finanziamenti legati a tutto l'aspetto dell'informazione, del rapporto con i Comuni diventano molto importanti.
La scelta che attiene agli inceneritori ci ha visti preoccupati per una serie di impianti estremamente obsoleti.
Il mio Gruppo ha presentato degli emendamenti sulle grandi questioni del Piano, per cui ci rendiamo conto che non è detto che una formulazione anche abbastanza di parte, possa inserirsi nell'insieme dell'impostazione che il Piano si è data che risponde sia all'applicazione della legge n. 59 sia alla normativa Ronchi. Quindi probabilmente non tutti gli emendamenti potevano essere accolti laddove proposti con una certa formulazione.
L'essenziale, per il tipo di emendamenti che noi abbiamo presentato, è che le questioni poste vengano tenute in considerazione. Qualche paletto importante è già stato messo per questa parte nel Piano, saremo molto vigili che ci sia una sua corretta applicazione.
Questione assai più delicata è quella relativa ai rifiuti industriali.
A nostro avviso - intendiamo ribadirlo in sede di dichiarazione di voto la Regione ha un po' troppo abdicato alle proprie prerogative. Tutto quanto attiene alle deleghe delle Province è a nostro avviso positivo, ma soprattutto in questa prima fase, non è detto che le Province, vedendosi addossare tutta una serie di competenze in assenza di uno strumento di governo regionale, siano poi in grado di assumere scelte, peraltro indispensabili ed anche molto delicate.
Ritengo sia stata opportuna la fase di riflessione tra ieri sera e questa mattina. Se dovessimo pronunciare un voto differenziato relativamente ai rifiuti urbani, il nostro giudizio potrebbe essere di astensione; relativamente, invece, alla tematica dei rifiuti industriali, è sostanzialmente negativo.
Occorre anche dire che ci attendono appuntamenti importanti, che ripropongono necessariamente la scelta di un metodo di lavoro. Da parte nostra ribadiremmo quella assunta dalla Commissione, dai Consiglieri, dal collaudato gruppo di lavoro che potrebbe essere prorogato per quanto riguarda la normativa legislativa relativa alle modifiche alla legge n. 59 e ad altri adempimenti. Penso, per esempio, all'importanza dell'esame e della votazione sul disciplinare-tipo; penso a strumenti di controllo che possono essere ancora costruiti: un metodo di lavoro che, se l'Assessore ed il Presidente della Commissione vorranno confermarlo, potrebbe aiutarci molto a seguire una materia, che, relativamente alla pianificazione che oggi voteremo, è ancora espressa in termini troppo generici e troppo aperti.
La nostra valutazione è altalenata tra voto di astensione e voto contrario. Come Gruppo, per cultura siamo garantisti; in diritto si dice in dubbio pro reo: nel dubbio, occorre scegliere l'atteggiamento più favorevole, più collaborativo.
Se il Piano in discussione non fosse gestito da un Assessorato e soprattutto da un Assessore che si è dimostrato attento alle proposte del Consiglio, saremmo molto più orientati ad esprimere voto contrario. Se ci saranno garanzie di poter seguire i passi successivi un po' più approfonditamente, propenderemo per un voto d'astensione, in ciò ribadendo che, comunque, la parte di Piano che attiene ai rifiuti industriali ci preoccupa moltissimo per la vaghezza di direttiva e per l'autoesproprio di competenze di gestione e di governo da parte della Regione, sulla quale forse, si sarebbe potuto ulteriormente riflettere.
Non vorrei - concludendo - che avessimo intrapreso il "mito delle Province"; siamo passati da situazioni e anni nei quali i Comprensori decidevano tutto, nei quali la Regione doveva essere il fulcro, l'elemento unico di programmazione; oggi, abbiamo l'innamoramento per le Province.
Non so se la maggioranza dei Consiglieri che daranno voto favorevole al Piano si rendono conto che nel momento in cui le Province non riuscissero a fare proposte operative e si chiedesse conseguentemente l'intervento della Regione, quest'ultima non potrebbe intervenire proprio per com'è strutturato il Piano, di fatto.
E' per questi motivi che abbiamo proposto emendamenti tendenti a prendere atto della volontà e dell'autonomia delle Province, ma anche alla possibilità di fasi di verifica e di governo di una situazione molto complessa.
Tutto ciò non si è fatto; riteniamo che l'Assessorato e la Giunta complessivamente dovranno riflettere sulle verifiche annuali che la deliberazione di approvazione del Piano prevede; in quell'occasione speriamo si possa tornare sulla materia.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto per dichiarazione di voto.



COTTO Mariangela

Il nostro voto al Piano regionale dei rifiuti sarà favorevole. Piano che, come ha ben evidenziato l'Assessore Cavallera nella sua relazione introduttiva, è un documento di indirizzo tecnico-operativo per ciò che riguarda la gestione dei rifiuti nei prossimi anni, e fornisce alle Province, oltre ai dati conoscitivi, obiettivi generali e criteri tecnici operativi che dovranno essere utilizzati nella redazione dei programmi provinciali.
La normativa tecnica sui rifiuti si trova in una fase transitoria, non sempre ben definita negli aspetti classificatori, autorizzativi e di controllo - è già stato detto - e quindi, anche per questo motivo, il nostro documento di pianificazione regionale potrà subire parziali revisioni per poter essere adattato alla nuova normativa tecnica nazionale.
Dobbiamo constatare con soddisfazione il lavoro positivo svolto dall'Assessore, dai suoi collaboratori, dai Consiglieri regionali e in particolare dai componenti la V Commissione, per giungere all'adozione di un Piano molto articolato e complesso, arricchito dalle osservazioni già emerse in Commissione e, ancora, dagli emendamenti accolti ieri in Consiglio.
I principi ispiratori del Piano sono condivisi da tutti; sarebbe del resto difficile non voler favorire la prevenzione della produzione di rifiuti, non volerne ridurre la quota incentivando la raccolta differenziata, o ostacolare il recupero dei rifiuti e il loro riutilizzo per fare alcuni esempi.
Il Piano rifiuti è ben articolato in sei sezioni, in funzione delle diverse tipologie di rifiuti trattati.
Il raggiungimento degli obiettivi prefissati presuppone una decisa evoluzione dell'attuale sistema di gestione dei rifiuti.
Sarà efficace, questo Piano? Ci sono tutte le condizioni per essere ottimisti, con realismo. Siamo certi che il Piano regionale di gestione dei rifiuti non sarà chiuso in un cassetto, ma sarà oggetto di continua verifica rispetto ai risultati che riuscirà a produrre.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Come Gruppo avevamo annunciato il nostro voto negativo poich sostanzialmente sapevamo che il lavoro dell'aula non avrebbe cambiato la filosofia di fondo del Piano in discussione.
D'altro canto, noi stessi non abbiamo presentato emendamenti sulle parti che ritenevamo più negative, per esempio laddove c'era l'opzione verso l'incenerimento come elemento importante del ciclo integrato della gestione dei rifiuti. Non abbiamo - appunto - presentato emendamenti perch ci rendevamo conto che la nostra era una voce isolata e che sarebbero stati emendamenti di testimonianza, senza alcun altro effetto.
Abbiamo comunque più volte ribadito la nostra posizione con numerosi interventi in aula e con il lungo lavoro di Commissione.
Francamente, pensavamo che una volta arrivato in aula il Piano potesse essere ritoccato; cosa che è avvenuta in minima parte, visto l'accoglimento di alcuni emendamenti, i quali, però, non hanno mutato l'impostazione del provvedimento.
Il nostro voto, anche alla fine del lavoro d'aula, rimane un voto negativo, proprio perché gli aspetti di fondo che abbiamo individuato come negativi sono innanzitutto la "timidezza" - che non è solo della Regione Piemonte, ma è più complessiva- verso una politica di riduzione del rifiuto, cioè di una politica che implica anche norme legislative, cioè un approccio globale al fatto che si riduce concretamente il rifiuto e poi che, in assenza di questo, sulla gestione si considera come un'alternativa possibile alle discariche, l'incenerimento.
Certo, si introduce una serie di elementi per andare ad una politica di riduzione concreta della quantità di rifiuti ed un trattamento a monte per far sì che non vadano né in discarica né vengano bruciati, però rimane questo aspetto e rimane la nostra preoccupazione per questa scelta economicamente rilevante; lo ricordavamo ieri: il 58% delle risorse andrà in questa direzione nei prossimi quattro anni e oltretutto sono anche tarate in modo superiore alle esigenze.
Noi temiamo che possano compromettere gli aspetti positivi che ci sono in questo Piano.
Questi sono gli elementi di fondo per cui manteniamo un giudizio negativo, non torniamo ad approfondire la tematica che abbiamo fatto ieri sia in discussione generale sia nella discussione degli emendamenti.
Ricordiamo quelle che sono per noi le caratteristiche essenziali che giustificano il nostro atteggiamento.
Devo dire che, così come abbiamo fatto finora, nonostante questa nostra impostazione, non ci siamo estraniati dall'elaborazione del Piano l'abbiamo seguito con attenzione anche nelle parti che non ci trovavano d'accordo per intervenire, limitare e contrastare certe scelte, per far sì che vengano concretamente delimitate. Lo stesso atteggiamento lo avremo per quanto concerne il futuro, cioè gli altri adempimenti da prendere, ma faremo anche attenzione al modo in cui verrà applicata questa politica sul territorio.
Cercheremo di agire affinché le parti positive del Piano, che dovrebbero portare ad evitare che i rifiuti arrivino in discarica o vengano bruciati, vengano concretamente applicate e magari si arrivi anche ad una applicazione più ampia di quanto previsto dal Piano stesso che, a nostro avviso, è sicuramente il necessario e forse è perfino un po' inferiore al necessario, vista la situazione drammatica che, da questo punto di vista caratterizza la nostra regione.
Credo che si debba partire da questo elemento e non dalle abitudini consolidate; bisogna partire, cioè, dalla drammaticità della realtà e del problema per capire e dare un giudizio sulle scelte che si fanno.
Riconfermo quindi il nostro voto negativo, sottolineando il nostro atteggiamento di attenzione nei confronti dell'applicazione concreta che la legge avrà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.



RUBATTO Pierluigi

Signor Presidente, Assessore all'ambiente, la gestione dei rifiuti è un settore molto importante per la Regione, è un settore troppo spesso ingovernabile. Bisogna dunque dare atto all'Assessore di aver predisposto un Piano efficiente e meritevole di attenzione, un Piano che anche con i correttivi apportati da alcuni emendamenti fatti da tutti i Gruppi politici sarà di estrema utilità per il settore della gestione dei rifiuti.
Solo questo, per ringraziare la Commissione, i funzionari dell'Assessorato e l'Assessore stesso per questo ottimo Piano, per l'importanza che esso ha nella gestione dei rifiuti della nostra regione.
Saranno tre anni nei quali potremo avere una gestione efficiente e la garanzia che anche lo smaltimento e il recupero dei rifiuti saranno validissimi in ogni parte della nostra regione.
Con questo, annuncio il mio voto favorevole al Piano. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rubatto. Ricordo solo che al termine della discussione e della votazione di questo provvedimento dovremo ottemperare a rifare tre nomine che ieri non siamo riusciti a completare. Poi ci sarà una comunicazione del Presidente Ghigo. Infine esamineremo l'ordine del giorno sulla casa e gli altri provvedimenti.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Grazie, Presidente. Abbiamo già avuto modo ieri nel dibattito generale di puntualizzare e precisare il merito della nostra posizione. Nel fare il bilancio conclusivo del testo, voglio affermare che questo Piano potrà caratterizzarsi in modo abbastanza diverso a seconda di come funzionerà la gestione dello stesso.
Questo potrà essere il Piano degli inceneritori oppure potrà essere il Piano della raccolta differenziata; dipende da come lo si vorrà gestire dipende da quali sforzi verranno messi sul tappeto.
Noi esprimiamo un voto di astensione, che mettiamo sulla bilancia della raccolta differenziata, del riutilizzo, del riciclo, sperando che pesino di più queste politiche, che si possa uscire dalla deregulation che ha caratterizzato questo settore e si possa prospettare una politica diversa una cultura diversa che preservi in modo positivo il nostro territorio.
Volevo, in chiusura, fare una metafora della situazione e dire che delle civiltà passate, che la nostra civiltà ha scoperto, dei grandi monumenti, dei grandi ricordi. Non abbiamo trovato i rifiuti perché allora erano biodegradabili.
La civiltà che potrà sopravvivere a noi, invece, di noi troverà solo i rifiuti, questo è il rischio e il dramma, non troverà neanche le vestigia monumentali, perché le villette a schiera si frantumeranno e verranno trovati solo i rifiuti.
Noi dobbiamo affrontare questo problema; speriamo che si possa iniziare a fare una politica un po' più seria che in passato. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Casari.



CASARI Raimonda

Svolgerò un breve intervento per dichiarare il voto favorevole del nostro Gruppo, unitamente alla soddisfazione nell'approvare questo provvedimento dopo un serio e proficuo lavoro in Commissione, che ha visto coinvolti tutti i Gruppi, a testimonianza dell'importanza e dell'urgenza di questa legge, spesso evidenziate anche dalla presenza di molti sindaci in Consiglio regionale che ci dimostrano in questo modo la loro difficoltà in questo campo.
Legge importante, dunque, e non più procrastinabile, ma anche, a nostro giudizio, legge innovativa per molti motivi: la pianificazione innanzitutto, della gestione dei rifiuti attraverso i due livelli complementari e interattivi, quello regionale che stabilisce le linee metodologiche e organizzative, e quello provinciale che affronta gli aspetti relativi all'organizzazione territoriale e al coordinamento dei sistemi integrati di smaltimento. Il tutto in direzione di quel decentramento amministrativo da tempo auspicato da tutti noi.
Innovativa poi perché prevede anche azioni di prevenzione per la riduzione dei rifiuti ed interventi sulla riduzione e il recupero degli imballaggi, in direzione di una politica di smaltimento già sperimentata in altri Paesi europei (citava ieri il Consigliere Cavaliere la Germania che ha ottenuto grossi successi in questo campo). Noi auspichiamo che anche da noi questa politica possa portare buoni risultati.
Positiva a nostro giudizio anche la previsione di inviare a termodistruzione, con obbligo di recupero energetico, solo la frazione combustibile del rifiuto. E' condivisibile la decisione di attivare alcuni nuovi impianti perché comunque anche se l'impiego degli inceneritori non è probabilmente la soluzione migliore in assoluto, questi risultano a tutt'oggi l'unica alternativa al problema delle discariche ormai al limite della capienza e sempre meno utilizzabili.
Innovativa e importante, ancora, questa legge per la particolare attenzione posta alla tematica della raccolta differenziata e agli incentivi da trasferire ai Comuni che abbiano raggiunto il 50% di raccolta differenziata entro il 2001.
Condividiamo pienamente, infine, la destinazione di tali incentivi ad una seria campagna di sensibilizzazione ed informazione ambientale dei cittadini, tesa - ritengo - anche a far comprendere loro l'importanza della raccolta differenziata, un tema su cui purtroppo l'Italia è ancora colpevolmente in ritardo rispetto a molti altri Paesi.
Per tutti questi motivi, ribadisco il voto favorevole del Gruppo CCD a questa legge.



PRESIDENTE

Ha ora la parola per l'ultima dichiarazione di voto l'Assessore Vaglio che interviene in qualità di Consigliere.



VAGLIO Giuseppe

Svolgerò anch'io un breve intervento per dichiarare l'adesione del nostro Gruppo a questo piano dei rifiuti, un'adesione seriamente motivata.
Prima di tutto, per il fatto di attuare la legge regionale n. 59 che riteniamo essere un testo di effettiva volontà di incidere sul problema, e poi per la rapidità e la capacità di recepimento del decreto legislativo di recente adozione.
Devo dire in particolare che noi riteniamo il piano che andiamo ad approvare un documento di molto buon senso, che non vuole essere la panacea universale al problema dei rifiuti, ma è senz'altro un approccio razionale al problema stesso.
D'altra parte, il fatto di avere affrontato senza pregiudizi ideologici l'utilizzo di tutte le tecnologie più moderne messe a disposizione non pu che costituire un punto a favore di questo piano. In tutta onestà non ritengo che la soluzione possa passare solo attraverso l'adozione di un sistema. La raccolta differenziata, che attraverso il piano andiamo a promuovere ed incrementare, di cui facciamo "formazione" nei confronti dell'utenza e dei cittadini, è sicuramente la base indispensabile su cui fondare ogni iniziativa.
Analogamente, però, non si può dimenticare che anche altri tipi di tecnologie, come il compostaggio del verde o l'incenerimento di quelle parti che non si possono assolutamente lasciare a futura memoria a chi verrà dopo di noi, costituiscono il nerbo, la parte importante del piano.
E' stato un percorso complicato, gestito in modo egregio da parte dell'Assessore Cavallera, supportato in modo altrettanto eccellente da parte degli uffici regionali; siamo arrivati in modo unanime alla considerazione del progetto e del piano. Oggi non ci sono grossissime opposizioni, ci sono delle perplessità da parte di alcune forze della minoranza: è un grande risultato che dimostra la volontà di questo Consiglio di affrontare con serenità e raziocinio i problemi che assillano la nostra Regione, e di questo ci compiacciamo.
Confermo quindi il voto favorevole al piano regionale per i rifiuti del Gruppo Federalisti liberaldemocratici.



PRESIDENTE

Sono così concluse le dichiarazioni di voto.
Pongo quindi in votazione la proposta di deliberazione n. 410, il cui testo emendato verrà trascritto sul processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 24 voti favorevoli, 4 contrari e 18 astensioni.
Collegato alla deliberazione testé approvata c'è un ordine del giorno che è stato distribuito ieri, presentato dal Consigliere Cavaliere.
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

La Giunta si è impegnata, nel piano, a predisporre i criteri citati dall'ordine del giorno.
In questo documento si impegna la Giunta ad adottare questi criteri entro tre mesi. Porre dei termini può essere a volte rischioso; viste per la dinamica della discussione e le conclusioni del voto, io sono indotto ad accogliere questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte preso atto che: l'art. 22, comma 3, lettera a), del decreto lgs. n. 22/97, indica le condizioni ed i criteri tecnici in base ai quali gli impianti per la gestione dei rifiuti, ad eccezione delle discariche, possono essere localizzate nelle aree destinate ad insediamenti industriali il medesimo art. 22, comma 3, lettera e), prevede che i criteri per l'individuazione da parte delle Province, dalle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti siano definiti dall'ente Regione considerato che la Giunta regionale ha definito tali criteri di inidoneità delle aree della deliberazione n. 63-8137 del 22 aprile 1996 premesso che la Giunta regionale ai sensi dell'art. 2 e dell'art. 42 della L.R. 59/95 definisce i criteri tecnici e procedurali generali per l'individuazione dei siti idonei, da parte delle Province, alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti le Province dovranno fare riferimento a tali criteri per definire e avviare tutte le iniziative di localizzazione degli impianti impegna la Giunta regionale a deliberare in ottemperanza all'art. 2 e all'art. 42 della L.R. 59/95 entro 3 mesi dalla data di approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, per fare una breve comunicazione al Consiglio, il Presidente della V Commissione, Consigliere Griffini. Ne ha facoltà.



GRIFFINI Massimo

Rispondo alla Consigliera Spagnuolo a proposito della costituzione di un gruppo di lavoro permanente della V Commissione sulla problematica dei rifiuti.
Personalmente sono d'accordo; nella prima riunione utile della Commissione potremmo discuterne e cercare di mettere in atto questo proposito.


Argomento: Nomine

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo pertanto al punto 48) all'o.d.g.: "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

- "C.S.A. - Centro Piemontese di Studi Africani" - (D.C.R. n. 386/83) Consiglio di Amministrazione - nomina di 1 rappresentante (integrazione).


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi per dei chiarimenti; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Ci sono state distribuite tre schede, chiederei di chiarire i motivi per cui è stata consegnata la prima scheda con un solo spazio per la votazione sulla Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Volevo conoscere i risultati dell'altra votazione, se ci sono problemi di maggioranza e di minoranza, visto che sono tutti autocandidati.
Vorrei avere dei chiarimenti sulle regole di questa votazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Volevo anch'io chiedere la stessa cosa.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda la prima scheda abbiamo, su tre candidati, eletti due, uno di maggioranza e uno di minoranza, l'altro candidato, che avrebbe dovuto essere di maggioranza ed era il signor Volpiano, aveva ottenuto 19 voti, quindi non la maggioranza dei voti. Pertanto l'elezione non era stata ritenuta valida, quindi sono stati eletti due rappresentanti, ne rimane da eleggere un terzo.
Per quanto riguarda la terza scheda non era stato raggiunto il numero dei 36 voti necessari per l'elezione del componente, per cui è stata ripresentata oggi. Per la seconda scheda i funzionari mi dicono che erano da eleggere due rappresentanti - non era specificato se di maggioranza o di minoranza - e il candidato avrebbe dovuto raggiungere un quorum, che invece non ha raggiunto, quindi è stato ripresentata oggi la scheda per la votazione. Queste sono le motivazioni per cui oggi abbiamo queste tre votazioni.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Vorrei sapere quanti voti hanno ottenuto i due candidati - chiedo scusa se non ho assistito alla proclamazione - i loro nomi e chi rappresenta la maggioranza e chi rappresenta la minoranza.



PRESIDENTE

Mi stanno consegnando la documentazione. Quella che ieri era la scheda numero 5 e che oggi è la scheda numero 1, Commissione regionale per la tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, richiedeva la nomina di tre esperti nella materia di competenza. I votanti sono stati 43 l'autocandidata Lombardi Sartorio Cristina ha ottenuto 25 voti, pertanto ha superato il quorum come maggioranza, ed è stata eletta.
Per quanto riguarda Bagliani Domenico, che ha ottenuto 16 voti, c'era stata una dichiarazione per cui era a carico della minoranza.
Il terzo candidato, che ha raggiunto il numero più alto di voti, è Volpiano Cesare che ha ottenuto però solo 19 voti, quindi non è stato proclamato in quanto non ha ottenuto la metà più uno dei voti.
Abbiamo eletto solo due rappresentanti, adesso dobbiamo eleggere il terzo. In fase di seconda votazione, chi riporta più voti viene eletto.
Per quanto riguarda la scheda n. 2, scheda inerente il CSA, Centro Piemontese di Studi africani, Consiglio di amministrazione, l'autocandidato Gomino Franco ha ottenuto 28 voti e quindi ha il quorum, metà più uno dei votanti necessari; Antoniotto Alberto ha ottenuto 13 voti, aveva bisogno anche lui della metà più uno dei voti per ottenere il quorum, quindi viene ripresentato oggi.
Riferisco ora il risultato della nomina inerente il C.S.A. Proclamo eletto, quale rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione del C.S.A. - Centro Piemontese di Studi Africani il signor Antoniotto.
Si proceda alla distribuzione della scheda per la seguente nomina: "Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali" - (art. 8, L.R. 20/89) - nomina di 1 esperto nella materia di competenza (integrazione).
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Poiché nessuno dei candidati ha riportato la maggioranza richiesta dall'art. 3, comma quarto, della L.R. n.
30/91, dichiaro non valida la votazione.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Comunicazione del Presidente della Giunta in merito all'ordine del giorno e relativa deliberazione della Giunta regionale sulla partecipazione regionale alle manifestazioni di "Juvecentus"


PRESIDENTE

Pregherei i Consiglieri di prendere posto in aula.
Si era previsto, dopo l'esaurimento del precedente punto all'o.d.g.
che il Presidente della Giunta rendesse una comunicazione al Consiglio.
La parola al Presidente della Giunta regionale, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Per assolvere all'impegno di svolgere una comunicazione sulla deliberazione "Juvecentus", ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale di poter intervenire prima di mezzogiorno, dato che devo poi recarmi a Roma.
La comunicazione è relativa all'interpretazione e attuazione dell'ordine del giorno approvato dal Consiglio in relazione alla deliberazione della Giunta sull'evento "Juvecentus".
Provvedimento da me personalmente e dalla Giunta ampiamente interpretato; personalmente, ritengo che il risultato cui si è pervenuti possa soddisfare pienamente le indicazioni che l'ordine del giorno esprimeva.
Voglio anche sottolineare un ulteriore aspetto, sia pure di tipo formale, ma significativo in quanto volontà specifica della Giunta. Ieri sera, in sede di riunione di Giunta, abbiamo valutato la possibilità di rispondere attraverso una deliberazione - fatto procedurale col quale la Giunta esprime i suoi atti nei confronti e nei rapporti con il Consiglio.
D'accordo con gli altri Assessori ho preferito rimandare l'approvazione della deliberazione che di per sé sarebbe stata, formalmente, una risposta all'ordine del giorno, per relazionare prima in aula sulle nostre intenzioni, in modo che questo gesto, sia pure formale, significasse ulteriormente l'attenzione della Giunta nei confronti dell'ordine del giorno assunto dal Consiglio.
In sostanza, per entrare nel merito della modifica della deliberazione precedente, abbiamo ritenuto di interpretare in maniera specifica due aspetti dell'ordine del giorno: innanzitutto, quello relativo al costo dell'operazione. Il documento ci invitava a "maggiore sobrietà"; noi abbiamo ritenuto che questo fosse il primo elemento da soddisfare e abbiamo traslato con la società Juventus una riduzione di 175 milioni sulla deliberazione precedente.
Abbiamo comunque ritenuto che la sobrietà raccomandataci, di per sé non fosse sufficiente e a fronte della riduzione abbiamo integrato in maniera considerevole il pacchetto complessivo del rapporto con la Juventus cercando di soddisfare l'altro elemento contenuto nell'ordine del giorno: trovare forme che permettessero di promuovere attività sportive presso i giovani.
Ricordo bene la considerazione che il Consigliere Montabone fece nel corso del dibattito: in realtà questa iniziativa non doveva assolvere quel compito, perché quel compito è assolto dalla legge 93/95, che nella revisione di bilancio - credo non sia sfuggito a nessuno di voi - esprime un considerevole incremento di investimento, anzi un raddoppio.
Considerando che quel compito - com'è stato segnalato anche dal Consiglio regionale - in realtà deve essere assolto da quella legge abbiamo invece ritenuto, con questo tipo di iniziativa, di poter raggiungere uno scopo di coinvolgimento delle Scuole Calcio della nostra Regione attraverso un evento che riteniamo particolarmente eclatante e interessante e anche con dei contenuti di carattere storico, in considerazione del fatto che comunque si celebra un centenario.
Si tratta della creazione di un Torneo, che per chi è appassionato di calcio da tempo è quello del Quadrilatero, con le squadre di Alessandria Novara, Asti e Vercelli. Nella partita inaugurale della stagione della Juventus a Villar Perosa, le Scuole Calcio di queste città terranno un Torneo prima della partita ufficiale della Juventus; quest'anno l'evento sarà ripreso dalle televisioni.
La partita di apertura della stagione della Juventus vedrà una squadra piemontese, Sparta Novara, che per l'occasione vestirà una maglia con il logo della Regione Piemonte.



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Come dice, Consigliere Cavaliere? Spirito europeo? Sì, ma non vorrei che si aprisse una polemica sulla scelta delle squadre. La scelta delle squadre è aperta, nel senso che questa è solo un'indicazione: se poi anziché l'Alessandria, si preferisce il Novi, nessuno ha dei problemi.
Voglio inoltre aggiungere che, pur non ritenendo ancora sufficiente questo aspetto - ma non voglio entrare più di tanto nel merito, perché è tutto specificato nella delibera che assumeremo il prossimo lunedì - nel merito di un minor costo e di un maggiore incremento del posizionamento dal punto di vista della promozione dell'immagine della Regione Piemonte nelle varie iniziative della Juventus, oltretutto quantificate dal punto di vista del costo pubblicitario, vi è un incremento considerevole a fronte del pacchetto che avevamo stabilito.
C'è invece - dicevo - un altro aspetto, legato specificatamente alla promozione: sempre nell'ambito di questo accordo e di conseguenza con nessun altro incremento di costo e con la totale disponibilità da parte della Juventus, stiamo tentando di intraprendere una politica di promozione per le Scuole Calcio e per le Scuole di primo e secondo grado, nell'ambito della mostra della Juventus (Juvecentus), che si terrà alla promotrice, che è l'oggetto principale del nostro intervento, con delle agevolazioni e con la possibilità che i giovani possano visitare la mostra in grande numero naturalmente facciamo questo non solo sulla città di Torino, ma su tutti i territori piemontesi.
Questo è quanto noi, dopo un'attenta lettura dell'ordine del giorno abbiamo ritenuto fosse necessario assumere. Mi auguro e spero che questa iniziativa e questa particolare attenzione alle indicazioni che il Consiglio ha dato su questa delibera possano rappresentare elemento di totale soddisfazione da parte vostra; d'altro canto, lunedì assumeremo la delibera, che sarà poi eventualmente oggetto in maniera specifica di ulteriori considerazioni, nel caso lo riterrete opportuno. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

La risposta del Presidente alla mozione, all'ordine del giorno, al problema posto, credo sia debole, non soddisfacente; è viziata dal problema di fondo che ha fatto fare le scelte che sono state oggetto di critica da parte del Consiglio regionale.
Vedete, il problema è una frase contenuta nel "progetto comunicazione" quello che ci è già costato mezzo miliardo e più solo per organizzarlo e poi ci è costato diversi miliardi per realizzarlo, ed è composto da 7 pagine; si dice, a bilancio del lavoro che è stato fatto: "...vincente e coerente con la scelta di una reale riqualificazione della spesa pubblica...", ovverosia c'è stata una reale riqualificazione della spesa pubblica, "...l'azione della comunicazione ha spinto per la prima volta in competizione la Regione Piemonte in settori storicamente deboli, quali il turismo, con risultati assai ragguardevoli e capitabilizzabili nel futuro".
Io penso che sia tutto qui, il problema. Continui così, Presidente. Noi poniamo il problema di qualificare la spesa pubblica, lei continui a organizzare opere di promozione quadrangolari; tutte cose che, per carità vanno bene.
I cittadini tedeschi trovano i telefoni della Regione intasati e stanno telefonando a tutti; riceviamo dappertutto migliaia di telefonate di cittadini tedeschi che sono stati toccati dalla comunicazione della Regione Piemonte: un bel successo, Presidente, continui così. Buone ferie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente, le sollecitazioni del Consiglio espresse nell'ordine del giorno hanno prodotto qualche timido risultato, perlomeno il rapporto fra Consiglio e Presidente è rientrato nei termini istituzionali; rispetto a un atteggiamento di disinteresse, come pareva inizialmente, la Giunta ne ha tenuto conto in modo molto timido.
Però c'è una grande distanza rispetto all'obiettivo indicato nell'ordine del giorno, dove si parlava di sobrietà.
Non mi pare che queste scelte rispondano a un criterio di sobrietà rispondono ad una logica che non credo cambierà, nel senso che questa prevalenza forte dell'immagine rispetto alla politica fa parte della struttura di questa maggioranza, fa parte del modo di pensare del Presidente Ghigo.
Non perché mi ritenga il miglior interprete di quell'ordine del giorno che è stato votato anche da componenti della maggioranza, ma per la parte cui ho potuto contribuire al documento, mi sento di dover sollecitare ancora la Giunta e il Presidente ad essere un po' più coraggiosi, perché mi sembra un piccolo spostamento, ma in realtà risponde a quella logica che noi non abbiamo condiviso. Lo invitiamo anche perché su questi temi ritorneremo; sull'immagine del Piemonte, sullo "Spirito Europeo", che noi chiamiamo "sperpero europeo", ci ritorneremo perché questa vicenda sta assumendo dei contorni preoccupanti.
Siamo a conoscenza della campagna d'autunno che la Giunta comincerà a lanciare nei prossimi mesi; io voglio dire al Presidente e alla Giunta di stare molto attenti perché non intendiamo assolutamente fare sconti a nessuno, riteniamo che questo stia diventando uno degli elementi più preoccupanti del modo di porsi di questa Giunta, quindi punteremo l'attenzione con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Per noi questo è uno sperpero di denaro pubblico, ne siamo convinti: qualcuno, in qualche maniera, dovrà rispondere di questo fatto. Questa è una modalità di spesa della quale non si vedono gli effetti.
Il problema sollevato da Montabone: si possono anche spendere due o tre miliardi, ma ci deve essere un risultato, un ritorno. Quando si affidano degli incarichi per le consulenze sull'immagine, la dimostrazione concreta del risultato è necessaria. Non si possono riproporre tali e quali le stesse relazioni che si possono copiare in qualunque manuale sulla comunicazione pubblica.
Quando un'azienda fa un'operazione di tipo pubblicitario, deve avere sicuramente un riscontro economico altrimenti non sostiene quelle spese. Ho la sensazione che, dopo una fase in cui le aziende private sono ricorse enormemente allo strumento della pubblicità e c'è stata una riduzione degli investimenti in quel settore, in qualche maniera si sono buttate nel settore pubblico perché quest'ultimo probabilmente non permette di valutare in anticipo i risultati. Un amministratore pubblico, però, deve porsi questo obiettivo.
Mi fermo qui. Torneremo ancora su questa delibera, vedremo come sarà assunta e se i rilievi di oggi avranno un risultato, ma ci ritorneremo in termini più concreti sull'operazione che continua ad essere per noi molto preoccupante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Sulla base della comunicazione del Presidente Ghigo, mi sembra non sia stato accolto l'invito del Consiglio regionale a modificare, per quanto è ancora possibile, l'utilizzo di quella cifra per un'attività legata alla promozione sportiva.
L'ordine del giorno in merito era molto chiaro per quanto ancora possibile. L'interpretazione di questa indicazione non mi sembra elastica nel senso che alla data dell'approvazione di quell'ordine del giorno il "possibile" era riferito agli impegni di spesa assunti in precedenza e alla cifra rimanente, sottratta alla cifra complessiva.
Cosa significava "per quanto possibile"? Per quanto non è stato ancora deciso.
E' questo il punto. Il Presidente Ghigo fa cenni di diniego e di dubbio sofferto, di dubbia interpretazione.
Secondo me, il Presidente Ghigo - mi conforta l'Assessore Majorino - è tale quando prende decisioni formali a norma di legge e quindi quando assume impegni a norma di legge. Quando il Presidente Ghigo chiacchiera con i suoi concittadini, non è il Presidente Ghigo che assume impegni: si tratta di colloqui informali, non ufficiali, privi di valore legale, privi di contenuto amministrativo, privi di cogenza. Perché se il Presidente Ghigo, incontrando un cittadino, dice: "sarei d'accordo a sostenere una tua iniziativa", è un parere espresso da una persona fisica, è solo un parere è un'opinione personale in quell'ambito.
Che poi vi sia la speranza che l'opinione personale espressa da Enzo Ghigo, visto che Enzo Ghigo è anche Presidente della Giunta regionale, si trasferisca in un atto amministrativo, questo fa parte delle speranze di ciascuno dei cittadini piemontesi. In questo mi sembra che l'ordine del giorno sia preciso.
Allora, se alla data in cui abbiamo assunto l'ordine del giorno non erano ancora stati impegnati dei fondi, questi fondi, Presidente Ghigo l'ordine del giorno invitava a destinarli in un altro modo. E questa non è un'interpretazione, ma è la realtà.
Adesso, invece, il Presidente Ghigo dice altro, dice che quelle somme lui continua a destinarle secondo cosa lui crede.
Torniamo ad un problema di sfiducia da parte del Presidente Ghigo nei confronti di un atto consiliare. Ciò è politicamente grave all'interno dell'aula, vedremo se avrà conseguenze amministrative rispetto ad altre verifiche da fare sull'operato della Giunta, perché la Corte dei Conti sarà sicuramente interessata dalla prima deliberazione "Juvecentus", dall'ordine del giorno votato dal Consiglio e dalla seconda deliberazione che prenderete.
Invito tutti i Consiglieri divenuti Assessori della Giunta a riflettere molto bene, a riguardare la prima delibera, a leggere con attenzione l'ordine del giorno e ad assumere una deliberazione coerente con l'invito stesso.
Prego, non appena disponibile la delibera, di inviarne copia al Gruppo di Rifondazione Comunista. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, anch'io non sono molto contento della comunicazione del Presidente, perché avrei preferito tenesse meno conto di quell'ordine del giorno e - come si dice - avesse "tenuto un pochettino più duro". Si parte dal presupposto che questa sia una spesa del tutto inutile, come se fosse un dato di fatto.
Credo che sul merito della spesa forse non si abbiano le idee chiare perché penso che il centenario di una società come la Juventus non debba essere l'occasione per parlare di promozione in generale, di attività cosiddette istituzionali della Giunta, che sono un'altra cosa. Pensiamo nell'ambito piemontese, cosa promuove il simbolo Juventus. Vi fornisco dei dati: ci sono decine di migliaia di ragazzini che vanno a giocare a pallone, entrano a far parte di una società di calcio e crescono in un ambiente sano, perché sperano un giorno di andare a fare un provino nella Juventus. Ogni domenica, si muovono decine e centinaia di migliaia di persone di tutte le età e di tutti i ceti, che vanno a vedere la partita della Juventus, che seguono la Juventus, che al mattino si alzano e parlano della Juventus! Questo non è un fatto negativo, è un fatto di grande significato sociale! Per me questa è una spesa molto centrata perché va nella direzione di mantenere questo simbolo e questo interesse per la società piemontese.
Quindi, non credo che ci si debba arrendere facilmente di fronte all'argomentazione dell'inutilità della spesa - vorrei che il Presidente quando parla un Consigliere della maggioranza, stesse attento come quando parlano i Consiglieri della minoranza!



PRESIDENTE

Vorrei richiamare il fatto che gli ordini del giorno del Consiglio sono documenti di cui bisogna tenere conto e non viceversa.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Signor Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta, credo l'ordine del giorno votato dal Consiglio regionale in una delle scorse sedute, sia stato deleterio. Deleterio perché ha confuso due cose che devono rimanere ben distinte: una è la promozione turistica o la promozione di un avvenimento; l'altra è la promozione sportiva.
La legge cui faceva riferimento prima il Presidente, che mi sono permesso di presentare in aula in veste di relatore, distingue perfettamente queste due attività. Per anni è stato fatto dalla Regione Piemonte un ottimo binomio fra sport e turismo, seguendo però delle strade diverse. Noi non abbiamo una legge per lo sport che non passi attraverso gli Enti di promozione sportiva. Abbiamo invece una legge per la promozione turistica, per la promozione culturale, per la promozione di tante altre cose.
Perché allora dico che quell'ordine del giorno è stato deleterio? Perché ha confuso sostanzialmente le due cose.
Il Presidente aveva impostato bene il problema della sponsorizzazione per Juvecentus; voleva, attraverso un logo forte, quello della Juventus riferito a quanto diceva prima il collega Salerno, riuscire a promuovere la Regione Piemonte. Poi non si sa se con quelle manifestazioni si sarebbe riusciti a promuoverla o meno, però quella era la linea che volevamo seguire, perché la Juventus oggi nel mondo, per quanto riguarda l'Italia e quindi il Piemonte, è una delle cose più conosciute: è conosciuta in tutto il mondo. Si trattava di inserirsi nella Juventus per promuovere alcune caratteristiche peculiari della Regione Piemonte ed averne dei ritorni di carattere turistico, culturale ed economico. Voler inserire, con quell'ordine del giorno, a tutti i costi la promozione turistica e trovare un palliativo rispetto a un torneo di calcio che si svolgerà, credo che sia sbagliato signor Presidente. Credo che sia sbagliato! Aggiungo un'altra considerazione.
Come cittadino (dico cittadino, perché come Consigliere regionale non sono stato invitato) ho assistito l'altra sera ad una delle manifestazioni principe di questo centenario della Juventus. L'ho vista con i miei occhi allo Stadio e non alla televisione; può darsi che alla televisione quel programma sia stato di alta qualità, perché quando si realizza un programma che deve avere delle valenze televisive può anche darsi che visto allo stadio, dal vivo, non abbia quei ritorni che invece alla televisione ha.
Ebbene, devo dire che ho visto una gran confusione, uno spettacolo addirittura di livello parrocchiale, senza offendere le parrocchie sponsorizzato interamente da partner privati, dalla pubblicità! Uno spettacolo che credo alla Juventus non sia costato nulla! Anzi, credo ci abbia guadagnato qualcosa.
Su una lettera della Juventus c'è scritto che l'altra sera è entrato lo spirito europeo della Regione Piemonte attraverso un bandierone che le "vecchie glorie" della Juventus portavano in giro attraverso lo stadio.
Allo stadio l'altra sera c'erano 15.000 persone paganti: invece di fare una festa della città di Torino o del Piemonte per il centenario della più grande squadra italiana e sicuramente del Piemonte, è stato fatto pagare il biglietto per entrare! Noi sponsorizziamo anche queste cose! Avrei preferito che la comunicazione del Presidente non fosse stata fatta. Invito il Presidente ad assumere, per quello che mi compete, questa delibera in Giunta, affinché rientri nei canoni che si era prefissato all'inizio, senza farsi coinvolgere da cose strane, che anche in quell'ordine del giorno sono dette, facendo confusione tra promozione turistica, promozione sportiva e promozione di tutto! La promozione sportiva non si fa attraverso un "torneino" e neanche attraverso il giro delle "vecchie glorie" - inguardabile! - come è avvenuto allo stadio l'altra sera! Si fa in un altro modo.
La promozione turistica si può fare anche in quel modo: bisogna per valutarne i ritorni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.



RACCHELLI Ettore

Signor Presidente, di quello che è un gioco perverso, il gioco delle parti, in questo Consiglio se ne fa grande abuso e strumentalizzazione.
Ogni atto amministrativo è l'espressione forte di una volontà politica.
La volontà politica espressa con quell'atto amministrativo, che era una delibera, ci diceva in che cosa il governo regionale intendeva promuovere la Regione Piemonte: in particolare alcuni settori economici, culturali turistici, sportivi, che nella Regione Piemonte attraverso l'immagine della Juventus hanno trovato, trovano e troveranno sempre una grande audience e una grande opportunità di farsi conoscere.
Se la FIAT rappresenta Torino, la Juventus rappresenta il Piemonte e rappresenta l'Italia. La Regione Emilia-Romagna, per promuovere un altro fatto eccezionale nella vita sportiva, culturale, di immagine, del nostro Paese, in occasione del cinquantenario della Ferrari, affinché ci fosse una grande immagine della Ferrari nei tre giorni di sponsorizzazione e di promozione della Ferrari a Fiorano, ha assunto una delibera della Giunta regionale nella quale stanziava 100 milioni per tre giorni di manifestazione; 50 milioni li hanno messi altri Enti, che comunque fanno capo sempre alla Regione Emilia Romagna. Questo perché la Ferrari rappresenta, nell'immaginario italiano, nell'immaginario della Regione Emilia Romagna, nell'immaginario internazionale un qualcosa di grande valenza, al di là del valore squisito della casa automobilistica.
Presidente Ghigo, la ringrazio perché lei ha avuto la sensibilità verso questo Consiglio, di recepire la frase che chiedeva sostanzialmente, non tanto dal punto di vista finanziario, quanto piuttosto dal punto di vista generale, di considerare questo come un evento della Regione Piemonte, dei piemontesi.
Quanto ha comunicato oggi le fa onore.
Il fatto di aver permesso alla Juventus, ai giovani piemontesi di poter assistere a queste manifestazioni - magari in futuro si riuscirà a far pagare niente - e di sentirsi sempre più amalgamati all'interno di un settore sportivo che, non dimentichiamoci, ha milioni di giovani appassionati, e anche il fatto che ci sia stata una riduzione del prezzo ha dimostrato da parte sua e da parte della sua Giunta una grande sensibilità e attenzione verso quelle considerazioni opposte che, in quel famoso gioco perverso che è il gioco delle parti, all'opposizione non andavano bene e anche a parte della maggioranza.
Le ricordo, Presidente, che noi non dobbiamo correre sempre incontro a quello che gli altri dicono di non condividere della nostra politica perché il giorno che gli altri saranno d'accordo sulla nostra politica vorrà dire che noi non faremo più la nostra politica e non saremo più capaci di rispondere al nostro elettorato.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Quest'ultimo intervento ci ha stimolato a esprimere ad alta voce il nostro pensiero, perché ci pare che si stia un po' esagerando con una demagogia che è proprio trasbordante.
Mi spiace molto dire questo, Consigliere Racchelli, però effettivamente siamo arrivati ad un'esaltazione, partendo dal grande mito Juventus, fino ad arrivare al grande mito Fiat; mettiamoci pure altri idoli degli anni duemila, ce ne sono tanti! Adesso arriviamo a ringraziare l'istituzione Regione per aver fatto questo grandissimo servizio nei confronti dei giovani del Piemonte facendogli pagare un biglietto per vedere una bandiera correre per il campo.
Ci riempiamo la bocca di questo, aggiungiamoci che abbiamo fatto un grande servizio per la prevenzione del disagio, che abbiamo fatto un grande intervento! E' assurdo, non si può arrivare - e noi non volevamo arrivarci - a queste esasperazioni. Tuttavia bisogna distinguere le cose, perché ogni cosa ha un suo nome e ci sono dei parametri di valutazione diversi. Una cosa è prendere atto della comunicazione del Presidente, ma aggiungiamo anche - condividiamo con chi lo diceva prima, se non erro il Consigliere Montabone - che a questo punto avremmo fatto volentieri a meno di questa precisazione; altra cosa è sottolineare che il Consiglio si era espresso in certi termini e che tale espressione non è stata tenuta nella debita considerazione; altra cosa ancora è considerare che si parla di denaro pubblico.
Noi non volevamo farla tanto grossa e non abbiamo ingigantito più di tanto la vicenda Juvecentus e relativi ordini del giorno, però si parla di spesa pubblica, per cui è nostro diritto e dovere leggere la spesa pubblica in termini di ricaduta.
Mi si consenta di dire che la ricaduta, ad oggi, non l'abbiamo vista, e non venitemi a dire che la ricaduta è quel simbolino di mezzo centimetro per due millimetri comparso sui vari testi; dopodiché ci sarà il quadrangolare, l'ottagonale, il pentagono, facciamo pure quello che volete.
Non entriamo nel merito delle squadre che si scelgono, può essere una scelta di parte, ma non è vero che le opposizioni abusano del loro ruolo n ne hanno fatto una questione perniciosa: si tratta di una questione di contenuto. In primo luogo, si è venuto meno ad un'indicazione che era stata esplicitata con chiarezza dal Consiglio, e questo è grave in termini istituzionali. Secondariamente, le scelte, che possono essere anche discutibili, che si compiono in assenza di una legge di promozione sportiva questo è un problema - e che si ritiene siano scelte di immagine, a maggior ragione delle altre hanno la necessità e il dovere di essere dimostrate in termini di ricaduta e di spesa, perché si tratta di denaro pubblico.
Possiamo anche non essere d'accordo nel dettaglio su queste scelte di immagine, però quando l'immagine prende il primo posto, quando la si spaccia demagogicamente come grande risoluzione dei problemi dei giovani allora ci si prende in giro. A questo punto noi facciamo un passo indietro e chiediamo che venga reso conto di come vengono utilizzati questi soldi perché - ripeto - sono i soldi dei contribuenti. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.



RUBATTO Pierluigi

Prima di intervenire sulla breve relazione del Presidente della Giunta vorrei replicare a due interventi. Al collega Salerno voglio dire che è vero, la Juventus compie cent'anni, era necessario fare qualcosa, ma ci sono anche molti anziani che vanno verso i cent'anni, mentre si sta facendo pochissimo nel settore degli interventi sulle RSA e su altre molte iniziative richieste a questa Giunta.
Al Consigliere Montabone, il quale ci ha detto che la Juventus è un nome di prestigio nel mondo, che la Juventus è forse uno dei nomi più famosi del nostro Piemonte, vorrei dire che anche la Fiat è uno dei nomi più famosi del nostro Piemonte, ma spero che a nessuno venga in mente di dargli dei soldi.
Come dite? Sì, è vero, è la stessa cosa, lo so.
Concludendo, voglio però ringraziare il Presidente della Giunta perch ho saputo che questi fondi non vengono dati alla Juventus per incentivare certe manifestazioni tipo il "pataracchio" di alcune sere fa, ma per incrementare un torneo quadrangolare nel settore della promozione sportiva e questo è già un passo avanti di impegno per la valorizzazione delle iniziative in questo settore.
Questi fondi vengono dunque dati per un torneo quadrangolare nell'ambito della promozione sportiva, quindi si tratta di un'iniziativa valida. Spero che questa iniziativa si propaghi anche con altri interventi in questo settore, affinché questi 800 milioni servano perlomeno a valorizzare le iniziative sportive dei giovani e non iniziative tipo la presentazione di una grande Juventus, che poi alcune sere fa allo Stadio delle Alpi non è stata così tanto grande.



PRESIDENTE

Do lettura dei risultati della votazione delle nomine poco fa effettuate: Commissione regionale per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali: votanti 48, ha ottenuto 23 voti Volpiano Cesare. Trattandosi di seconda votazione risulta proclamato eletto Volpiano Cesare.
CSA (centro di studi piemontese di studi africani) nomina di un rappresentante: votanti 48, ha ottenuto 23 voti Antoniotto Alberto. Antoniotto Alberto è proclamato eletto.
Mentre non è ancora valida la terza votazione per il Comitato regionale di controllo, sezione di Alessandria, in quanto il candidato che ha ottenuto maggiori voti, Cairo Roberto, ne ha ottenuti solo 30 rispetto ai 36 richiesti.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Mi è stato chiesto, come Presidente della I Commissione, di dare un parere finanziario su una legge inerente la pesca sul Lago Maggiore. E' possibile fare questa Commissione?



PRESIDENTE

Appena avremmo posto l'argomento all'o.d.g. se è necessaria la convocazione della I Commissione, sospenderemo i lavori e verrà indetta la convocazione della I Commissione.
L'ordine dei lavori di oggi è previsto in questi termini: avevamo ancora in sospeso, in quanto collegato al provvedimento di assestamento del bilancio, l'ordine del giorno sulla casa, che porrei in discussione adesso.
Successivamente riprenderemo il punto 8) e infine quella serie di provvedimenti che avevamo iscritto all'o.d.g.
Soprassederemo sul punto 5) all'o.d.g. in quanto l'Assessore non pu essere presente.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati - Opere pubbliche - Edilizia: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 567 relativo a: "Interventi finanziari atti a risollevare il mercato della casa nella Regione Piemonte"; tale ordine del giorno è collegato al progetto di legge n. 337: "Disposizioni finanziarie per gli anni 1997, 1998, 1999", approvato nella seduta pomeridiana del 28 luglio 1997


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 567 dei Consiglieri Rubatto Galli, Casari, Montabone, Toselli, Riba,, Gatti, Racchelli, Rosso, Vaglio Casoni, Spagnuolo, Cotto, Ghiglia, Chiezzi.
Tale ordine del giorno recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte rilevata l'attuale fase di mancato sviluppo del mercato della casa dovuto tra l'altro anche alla forte pressione oggi esistente sulla casa sottolineata la necessità di dare un forte impulso all'industria edilizia, all'indotto ad essa collegato, ed a tutto il comparto della mano d'opera, valutabile in ragione di ritorno economico regionale e nazionale cospicuamente rilevante vista la necessità di intervenire maggiormente in favore di quanti chiedono maggiori interventi nel settore della casa ed in particolare delle categorie più deboli ribadita l'importanza del "Bene casa" nell'ampiezza del suo significato sociale ed economico impegna la Giunta a valutare nella sede opportuna e nella stesura del bilancio 1998 la possibilità di impegnare maggiori somme, oltre i fondi statali, in un insieme di provvedimenti atti a risollevare il problema della casa in tutta la Regione Piemonte" La parola al Consigliere Chiezzi



CHIEZZI Giuseppe

Vedo che questo ordine del giorno è assolutamente generico, tranne la richiesta, anche da me condivisa, di impegnare la Giunta ad erogare dei fondi "atti a risollevare il problema della casa". Quindi non impegna la Giunta in una direzione piuttosto che in un'altra, ma semplicemente dice alla Giunta di spendere anche risorse proprie, poi si vedrà sul come e forse non saremmo tutti d'accordo su questo punto. L'ordine del giorno è talmente generico nell'illustrazione della finalità della proposta che se il primo firmatario e tutti gli altri sono d'accordo appongo anche la mia firma.



PRESIDENTE

Quindi aggiungiamo la firma del Consigliere Chiezzi all'ordine del giorno sulla casa.
Pongo in votazione l'ordine del giorno.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.


Argomento: Pesca

Esame progetto di legge n. 273: "Interventi straordinari a favore dei pescatori di professione del Lago Maggiore"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame del progetto di legge n. 273 di cui al punto 8) all'o.d.g.
Ricordo ai Consiglieri che questo progetto di legge è in attesa del parere dell'Unione europea, pertanto, nel caso in cui venisse approvato verrà accompagnato da un ordine del giorno che è già stato presentato e che pregherei di consegnare a tutti i Gruppi.
L'ordine del giorno n. 566, collegato, recita: "Approvata, stante la caratteristica di considerevole urgenza che riveste il provvedimento, la legge relativa ad interventi straordinari a favore dei pescatori di professione del lago Maggiore considerato che la suddetta legge è stata inviata all'esame dell'Unione europea per il parere di competenza e che i termini per l'espressione del parere non sono ancora scaduti alla data di approvazione della legge.
considerato in particolare l'art. 6 della legge ove è previsto che l'attuazione del regime di aiuto è subordinato al citato parere della Commissione europea ai sensi degli artt. 92 e 93 del trattato di Roma.
Il Consiglio regionale del Piemonte impegna a procedere con urgenza alle eventuali modificazioni della legge approvata qualora ciò sia reso necessario dai rilievi formulati dalla Commissione europea."



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Intendo innanzitutto far rilevare l'importante questione del parere - o meno - della I Commissione: trattandosi di norma finanziaria è significativo.



PRESIDENTE

Consigliere Papandrea, o lei pone una pregiudiziale o introduciamo la relazione e affrontiamo il provvedimento.



PAPANDREA Rocco

Il primo elemento pregiudiziale è il seguente: esiste o no il parere della I Commissione?



PRESIDENTE

Sul disegno di legge attualmente all'attenzione dell'aula, tutti i procedimenti legislativi sono stati attuati correttamente. Relativamente al problema sollevato dal Presidente della I Commissione, rispondo che tra gli emendamenti previsti ce n'è uno di carattere finanziario; pertanto, quando arriveremo a quel punto della discussione della legge, non potremo procedere senza il parere della I Commissione - ma su quell'emendamento Consigliere Papandrea.
Prima di procedere vorrei capire meglio. Abbiamo discusso poco fa, con l'Assessore all'agricoltura e all'ambiente, di alcuni subemendamenti che modificano nuovamente e significativamente l'intero meccanismo. Tali subemendamenti sono ufficiali e fatti propri dalla Giunta? Si tratta di subemendamenti che restituiscono alla legge le caratteristiche originarie diversamente, pongo una pregiudiziale di ritorno in Commissione.
Chiederei al Consiglio di entrare nella discussione della legge; non possiamo, infatti, prevedere ...



PAPANDREA Rocco

Vorrei solo sapere se i subemendamenti sono ufficiali.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e alla pesca

Annuncio ufficialmente che i due subemendamenti sono stati presentati dalla Giunta e riguardano il comma secondo dell'art. 3 del disegno di legge n. 270 e il comma primo, art. 3, per quanto riguarda la lettera a), con riduzione d'importo di spesa da 500 a 400 milioni.
Se necessario, chiedo una breve riunione della I Commissione.



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri. Se non iniziamo a discutere il punto 8) è inutile riunirci. Pregherei il relatore, Consigliere Rcchelli, di leggere la relazione.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Volevo far rilevare all'assemblea, visto che anche nell'ordine del giorno è richiamato il parere della Commissione Europea - per ora mancante l'atteggiamento difforme a seconda del tipo di provvedimento.
Il Gruppo dei Popolari aveva presentato, con altri sottoscrittori, una proposta di legge sulla collina; addirittura prima che la Commissione procedesse all'esame del testo è stato richiesto il parere della Commissione. Nel caso in discussione, invece, si arriva all'approvazione del provvedimento senza alcun parere.
Rilevo la difformità fra i due atteggiamenti: non vorrei rispondessero a logiche di maggioranza e minoranza. Per coerenza, chiedo che prima di procedere alla discussione e approvazione della legge si attenda il parere della Commissione Europea. Si tratta di provvedimento che prevede interventi a favore dei privati; la logica è identica: mi pare che per coerenza il Presidente del Consiglio dovrebbe tenerne conto.



PRESIDENTE

A questo punto ho capito perfettamente: abbiamo addirittura rilevato trattarsi di provvedimento che sottoponevamo all'attenzione del Consiglio con quella difficoltà; tenete però conto che è pervenuto all'aula attraverso una votazione della Commissione.
C'è una pregiudiziale al riguardo; chiederei all'aula di pronunciarsi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Interverrò semplicemente sulla richiesta del Consigliere Saitta.
Innanzitutto non ritengo che il progetto di legge sulla collina, cui ha fatto riferimento il collega, sia progetto di minoranza, vista, ad esempio la mia stessa firma a nome del Gruppo di Forza Italia, così come quella di altri colleghi appartenenti a Gruppi di maggioranza. Classificare il provvedimento come di "minoranza", mi sembra fuori luogo; si tratta di progetto di legge che ha riscontrato l'appoggio di molti Gruppi consiliari che s'intersecano trasversalmente fra maggioranza e minoranza.
Mi permetto inoltre di dire che nonostante si tratti di progetto articolato, complesso - d'altronde, ritengo scrupolosamente razionale richiedere un percorso di un certo tipo - ci troviamo di fronte ad un provvedimento che giace da mesi in qualche cassetto, salvo poi, ogni tanto toglierli la polvere facendolo passare da una Commissione all'altra.
E' comunque un provvedimento che ha un unico scopo, preciso finalizzato, analogo a quello affrontato dalla Regione Lombardia, relativo alla nota questione dell'inquinamento del Lago Maggiore con DDT.
Ritengo dunque che l'ordine del giorno che precisa alcune cose e i due emendamenti - che ovviamente faremo nostri, in quanto proposti dalla Giunta siano sufficientemente chiari. Se il Consiglio vorrà credo che stamattina sarà possibile licenziare il provvedimento o, quantomeno, affrontarlo.



PRESIDENTE

Prima della votazione sulla pregiudiziale, intendo richiamare un attimo l'attenzione del Consiglio.
Ci eravamo impegnati a lavorare per l'intera mattinata. I Consiglieri sanno che abbiamo all'o.d.g. alcuni provvedimenti, iscritti in sede di Consiglio, sui quali, a mio parere, non dovrebbe esserci ampia discussione o, comunque, forte contrapposizione: potremmo quindi approvarli prima del periodo feriale.
Vi chiedo un attimo di riflessione.
Sono già pervenuti, su questo provvedimento, 10/12 emendamenti. Da quanto mi si dice, ne sono in arrivo altri. Sottopongo all'attenzione del Consiglio e dei Capigruppo tale questione: si tratta del punto 8) all'o.d.g. E' stato iscritto, era al punto 8), però valutiamo, perch rischiamo di non fare altri sette o otto provvedimenti altrettanto utili ed importanti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gatti; ne ha facoltà.



GATTI Agostino

Solo per una precisazione banale: è invalso l'uso, da parte del Commissario del Governo, di bocciare le leggi che non sono corredate dal parere dell'Unione Europea. Non riesco a capire perché si faccia una cosa inutile.



PRESIDENTE

Non è solo un uso invalso.
Mi auguro sempre che, quando i provvedimenti giungono in aula, si dia per scontato che sono conosciuti.
Sapete benissimo che all'interno c'è una sospensiva. Però - torno a ripetere - sul pronunciamento della pregiudiziale, mi pare di avere colto a questo punto, un parere contrario ed uno a favore.
Dobbiamo solo capire come vogliamo procedere.
Sulla pregiudiziale, il Consigliere Papandrea interviene a favore.



PAPANDREA Rocco

Mi dichiaro a favore, anche se devo riconoscere che, nel merito, con i subemendamenti della Giunta, per quanto riguarda la sostanza, il problema si risolve. Si risolve perché i Commissari che hanno varato questa legge sapevano che andava all'Unione Europea prima di approdare in aula.
Sono stati gli emendamenti che, introdotti ad un certo punto, hanno modificato il contesto.
Io ero uno dei Commissari che hanno votato a favore della legge n. 273 nel testo originario, e, nel momento in cui abbiamo votato, sapevamo che il provvedimento - come succede per tutti gli altri - seguivano questo iter.
Poi si sono aggiunti gli emendamenti della Giunta che hanno modificato questo aspetto.
Su questo specifico aspetto, condivido il problema posto dal Consigliere Saitta. Credo cioè che le leggi debbano essere trattate tutte nello stesso modo.
Faccio ancora rilevare che soprattutto la parte sostanziale di questa legge è sottoposta alla verifica. Non è una legge che comprende tante cose tra cui questo elemento, per cui può entrare in funzione, ma c'è un aspetto che rimane in sospeso. No, qui la parte sostanziale della legge non pu entrare in vigore fino a che non viene approvata.
Questo è un problema di sostanza.
L'emendamento della Giunta aggiunge elementi che possono entrare in funzione indipendentemente da questo. Certo, se la Giunta si fosse attivata prima e avesse fatto delle cose in modo diverso da come ha fatto, forse a questo punto avremmo già avuto il parere dell'Unione Europea. Il problema è che non siamo stati noi ad "ingarbugliare", ma ci siamo trovati di fronte a degli emendamenti che modificavano radicalmente la legge.
Nella sostanza, i nostri emendamenti - se vengono presentati gli emendamenti della maggioranza - vengono a cadere, però rimane la pregiudiziale.



PRESIDENTE

Mi correggo: sulla pregiudiziale può intervenire un rappresentante per ogni Gruppo.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Adesso stiamo discutendo sulla pregiudiziale, anche se mi pare che gli elementi acquisiti a questo punto (la questione del parere della I Commissione, la necessità di esaminare in questo modo gli emendamenti, il problema del parere della Commissione Europea, che è elemento sotteso a questo testo, la presentazione di ulteriori emendamenti in questo momento alla Presidenza e l'annuncio dell'arrivo di altri emendamenti) rendano evidente a quest'aula - se lei, Presidente, ritiene di volerlo fare, lo faccia attraverso una verifica con i Capigruppo - che sia molto complesso e difficile riuscire a discutere di questo testo e portarlo in approvazione nei termini e nei tempi in cui il Consiglio è convocato. Mi pare che questo sia chiaramente evidente a tutti.
A questo punto avanzo una proposta. Penso che nessuno abbia problemi di merito su questa legge; questo argomento relativo ai problemi che hanno i pescatori del Lago Maggiore e alla necessità di sostegno che in questa direzione deve essere fatto, se non è un problema di merito relativo alla legge - che è senz'altro un testo importante ed utile, rispetto al quale sono d'accordo - è sicuramente un problema dato dagli elementi procedurali ed i termini della questione che rendono evidente l'impossibilità, nei tempi stabiliti dal Consiglio, di poter votare la legge questa mattina.
Chiedo che questa verifica venga fatta e che si assuma in tal senso una decisione, anche perché abbiamo alcuni provvedimenti importanti da discutere sui quali, invece, pare possibile arrivare ad un pronunciamento e ad un voto.
Non vorrei che portassimo a casa il risultato, di non arrivare a concludere questo provvedimento e di non votare neanche gli altri.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.



RACCHELLI Ettore

Se nel merito nessuno ha da eccepire alcunché, come diceva giustamente la Consigliera Manica con grande saggezza, non si capisce gli emendamenti e faccio un excursus e poi ritorno - quale fine abbiano. Siccome nel merito nessuno ha niente da eccepire, gli emendamenti sono ostruzionistici o strumentali.
Infatti, questi pescatori hanno mangiato anche nei due anni nei quali non hanno potuto lavorare, perché hanno mangiato comunque, e siccome poi sono solo 35 - a chi importa! - non è un grosso problema: mangiano comunque.
Credo che il Consiglio, giustamente, possa aspettare tranquillamente settembre - quando tutti avremo fatto le vacanze - ad affrontare il problema. In effetti, per risolvere il problema ci conviene sentire il parere dell'Unione Europea.
Mi adopererò affinché situazioni come queste seguano un iter regolare come giustamente viene seguito per i pescatori che devono assoggettarsi a questa regola. Non vorrei che fosse il numero che determina l'attivismo di questo Consiglio o il bypassaggio di alcune procedure, perché se i pescatori fossero 3.500 forse qualche problema a questo Consiglio lo avrebbero creato già precedentemente.
E' un problema politico, non è un problema politico? Io augurerò buone vacanze anche ai pescatori e chiedo al Presidente di ritirare il provvedimento, in attesa della risposta della Commissione, anche perché il provvedimento è stato discusso dalla Commissione più di sei mesi fa. Se ci fosse stata la volontà di portarlo avanti, lo avremmo già fatto con un attivismo completamente diverso.
La prego, dunque, Presidente, di ritirare il provvedimento e di ripresentarlo quando l'Unione Europea ci avrà dato il parere; allora discuteremo eventualmente anche i vari emendamenti che sono stati presentati.



PRESIDENTE

Volevo solo precisare, Consigliere Racchelli, che non si tratta di ritirarlo, ma di lasciarlo iscritto all'o.d.g..
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

E' la prima volta che ci troviamo di fronte a questa procedura.
Voglio cogliere l'occasione per invitare il Presidente e l'Ufficio di Presidenza a non mettere in imbarazzo il Consiglio e i Consiglieri, perch io non ho fatto un intervento sul merito.
Se stabiliamo il principio - che mi pare corretto - che i provvedimenti di questo tipo devono avere il parere della Commissione Europea, non portateli in Consiglio, perché mi sembra quasi che chi solleva dei problemi normali - normali! - sia contro il provvedimento.
Siccome non è questa la natura, invito la Presidenza, attraverso gli interventi che può fare nei confronti dei Presidenti delle Commissioni, a far sì che i provvedimenti vengano iscritti soltanto a quelle condizioni.
Se poi si stabilisce una procedura diversa va bene, però non si devono mettere in imbarazzo i Consiglieri di fronte a un provvedimento che possono anche condividere.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Saitta, per questa precisazione che mi permette di fare una mia ulteriore precisazione. C'è una Commissione che licenzia il provvedimento e lo invia all'aula e poi c'è la Conferenza dei Capigruppo che stabilisce l'o.d.g. insieme al Presidente del Consiglio. E' in quella sede che è stato deciso questo o.d.g.; l'attuale Presidente del Consiglio in questo momento era attuatore di un'indicazione che veniva da quella Conferenza.



ANGELI Mario

Signor Presidente, però gli emendamenti stravolgono il testo che era stato licenziato dalla Commissione!



PRESIDENTE

Ma ci siamo capiti! Non entriamo nel merito; ci siamo capiti! Ho sentito anche l'intervento del Consigliere Papandrea. La proposta è di sospendere e quindi di ritornare nella norma: è una decisione che assume il Consiglio in modo unanime. Proseguiamo quindi nei nostri lavori.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 325: "Interventi urgenti di adeguamento delle strutture sanitarie alle norme di sicurezza"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora quei provvedimenti, ovviamente licenziati dalle Commissioni, iscritti in sede di Consiglio.
Il primo provvedimento è il disegno di legge n. 325: "Interventi urgenti di adeguamento delle strutture sanitarie alle norme di sicurezza".
Relatrice è la Consigliera Cotto che ha pertanto la parola.



COTTO Mariangela, relatrice

Egregi Consiglieri la recente legislazione nazionale in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro - Decreto legislativo 19/9/1994, n. 626 (Attuazione direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro) - richiede, tra l'altro, cospicui investimenti in edilizia sanitaria. In particolare, gran parte del patrimonio esistente necessita di urgenti interventi di adeguamento che dovranno essere coordinati con le esigenze programmatiche e funzionali dettate dalle normative specifiche di settore.
In tal senso il Consiglio regionale, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale 18/1/1995, n. 8 (Finanziamento, gestione patrimoniale ed economico finanziaria delle USL e delle AO), ha approvato il piano straordinario di investimenti di cui all'art. 20 della legge 11/3/1988, n.
67 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 1988) e appositi criteri di selezione degli investimenti finanziati con risorse in conto capitale attribuite dal CIPE per gli anni 1995/96.
In attuazione ai programmi approvati dal Consiglio regionale, la Giunta regionale ha approvato apposita graduatoria degli interventi finanziati assegnando i fondi disponibili in conto capitale; tali fondi soddisfano solo in parte gli interventi inseriti in graduatoria.
Con la presente proposta di legge è disposta l'assegnazione di risorse regionali per contribuire al soddisfacimento delle richieste pervenute e non ancora corrisposte per carenza di fondi disponibili, privilegiando gli interventi strutturali di adeguamento a norme di sicurezza, particolarmente urgenti per consentire il proseguimento delle attività sanitarie di competenza delle Aziende Ospedaliere e territoriali.
Sono altresì riservati il 30% dei fondi disponibili per le nuove emergenze, che possano sorgere dall'approvazione delle graduatorie di assegnazione, prioritariamente assegnabili alle Aziende Sanitarie che non hanno ottenuto finanziamenti nella prima assegnazione di risorse disposta ai sensi dell'art. 7 della L.R. 8/95.
Le risorse complessive di £. 12 miliardi per l'anno 1997 e di £. 20 miliardi per l'anno 1998 sono rese disponibili dalla L.R. 24/3/1997 n. 16.



PRESIDENTE

Sulla relazione della Consigliera Cotto è aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Questa legge urgente si riferisce ad un intervento straordinario della Regione Piemonte su uno dei problemi più difficili da affrontare per quanto concerne gli interventi in tema di sicurezza. In tema di sicurezza non sono solo le strutture sanitarie ad essere oggetto di interventi, è un problema di carattere generale, nazionale, che riguarda tutti i comparti dall'edilizia scolastica agli uffici, alle aziende produttive. Si tratta quindi di un tema sul quale è bene fare qualche rilievo.
Sicuramente anche nelle aziende sanitarie il sistema della protezione e della sicurezza è del tutto inadeguato e questa legge copre solo in piccola parte probabilmente sia le richieste pervenute di adeguamento per la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario, e - ancor di più - copre in piccolissima parte tutto l'insieme degli interventi che dovrebbero essere effettuati. Quindi io intervengo per mettere in rilievo l'eccezionalità e la gravità di questo problema, la necessità di intervenire con urgenza e la necessità anche di stilare, aggiornandola, una graduatoria dei criteri secondo i quali iniziare a realizzare queste opere di adeguamento, che siano il più possibile oggettivi, ma oggettivi rispetto alla gravità delle situazioni e al fatto che oggi in moltissime aziende sanitarie i sanitari con spirito di servizio mantengono il funzionamento delle strutture nell'interesse dell'utenza correndo probabilmente anche gravi rischi, di tutti i tipi: personali e amministrativi.
Penso quindi che intanto questo riconoscimento al senso di responsabilità e allo spirito di servizio che fa in modo da tenere aperte delle strutture non ancora adeguate venga segnalato affinché la Giunta regionale, oltre a questo disegno di legge e quando presenterà a norma dell'art. 2 un primo programma con i due criteri del 70% e 30%, predisponga un'analisi critica dell'applicazione di questi criteri. Nel senso che io penso sia un po' discutibile mettere questa suddivisione in legge perché è più un aspetto gestionale, amministrativo: dovrebbe essere una legge che si limita a dire "La Giunta esponga dei criteri in Commissione e finanzi secondo priorità oggettive". Qui c'è del pregresso, ci sono studi precedenti e si fa una suddivisione sulla quale qualche dubbio ho di opportunità di segnarlo in legge.
Auspico che nella riunione della Commissione competente la Giunta regionale però illustri in modo obiettivo ed esauriente il complesso panorama elle esigenze. Probabilmente sono interventi di centinaia e centinaia di miliardi che devono essere ancora finanziati per queste strutture sanitarie, adesso si incomincia con queste somme. Volevo chiedere ai colleghi, dato che la legge è limitata nei finanziamenti, se non sarebbe il caso - visto che si continua ad operare in situazioni di insicurezza di stringere un po' i tempi alla Giunta. Tenuto conto che questa legge verrà varata nel mese di agosto, forse sarebbe bene invece di concedere 90 giorni di tempo di stringere i giorni a 60, cioè far passare due mesi anziché tre prima di stilare una delibera su fatti che mi sembra siano già in gran parte deliberati e conosciuti, non si tratta di un'indagine a tappeto, è un'esecuzione di cose, per lo più note e di fatti urgenti (30%).
Se noi stringiamo un po' i tempi alla Giunta facciamo del bene a tutti: alla Giunta che è sempre responsabile di qualsiasi cosa possa avvenire in seguito ad inadeguatezze, al personale che vede stringere di un mese i tempi di attesa di un adeguamento. Quindi proporrei questo emendamento spostando a 60 giorni questa scadenza.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Volevo ricordare al collega Chiezzi che "da adottarsi entro 90 giorni" non significa lasciare trascorrere tutti i 90 giorni. Quindi noi possiamo auspicare, sollecitare l'Assessore e la Giunta affinché possano adottare più in fretta possibile il provvedimento, però tenderei a lasciare "entro 90 giorni", con un sollecito all'Assessore.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 31 astensioni 4 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Simonetti e Moro: al comma 1 la parola "novanta" è sostituita con la parola "sessanta".
L'emendamento è già stato illustrato dal proponente.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 3 voti favorevoli, 7 contrari e 22 astensioni.
Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44 secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 39 voti favorevoli 34 astensioni 5 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 39 voti favorevoli 34 astensioni 5 L'art. 3 è approvato.
ART. 4 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 39 voti favorevoli 34 astensioni 5 L'art. 4 è approvato.
Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge con il sistema elettronico L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI' 37 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Trasporti su ferro

Esame progetto di legge n. 332: "Contributi per la realizzazione di servizi che producono un aumento del volume di traffico su rotaia nel trasporto pubblico locale"


PRESIDENTE

Passiamo ora al progetto di legge n. 332. A tale progetto di legge è allegato un ordine del giorno.
La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello, relatore

La Regione è dotata di un ricca ed estesa rete ferroviaria che pu consentire di far crescere la quota di domanda di mobilità servita, in specie nelle aree metropolitane, dal trasporto ferroviario.
Il primo Piano regionale dei trasporti (1979) della legge 1/86 hanno creato le premesse perché le ferrovie svolgano un ruolo sempre più importante nel trasporto pubblico locale.
In particolare la Regione, in attuazione delle indicazioni per la riorganizzazione del nodo di Torino, contenute nel primo Piano regionale dei trasporti, ha promosso gli studi per il quadruplicamento della ferrovia nella tratta Settimo-Trofarello.
Partendo da tali studi le Ferrovie nel 1986 hanno avviato la progettazione e la realizzazione del quadruplicamento dei binari nel nodo di Torino.
Recentemente sono terminati i lavori del primo lotto (Lingotto-Porta Susa) e prossimamente dovrebbero essere avviati i lavori del secondo lotto da Porta Susa alla nuova stazione di Torino Stura.
E' quindi possibile oggi raccogliere i frutti degli ingenti investimenti per centinaia di miliardi, attuati utilizzando l'accresciuta capacità...



PRESIDENTE

Chiederei ai colleghi Consiglieri ancora un attimo di pazienza.



VINDIGNI Marcello

Mi rendo conto che si tratta di argomento affrontato a fine mattinata vorrei però far presente che proprio in questi giorni il Comune di Torino ha promosso una riunione alla quale hanno partecipato tutti i parlamentari al fine di ottenere il finanziamento del secondo lotto dei lavori del passante. Si tratta di un'opera poco conosciuta - forse perché non si vede ma fondamentale per lo sviluppo regionale. Ad esempio, la realizzazione del collegamento fra sistema ferroviario ad Alta capacità italiano e quello francese senza passante ferroviario non si può ottenere. Detto questo forse, l'attenzione del Consiglio può trovare maggiore convinzione.
E' quindi possibile, oggi, raccogliere i frutti degli ingenti investimenti attuati, utilizzando l'accresciuta capacità del nodo di Torino per migliorare l'offerta di trasporto pubblico locale, rendendo il complesso del sistema di trasporto pubblico più efficiente e più efficace incentivando la produzione di treni-chilometro e favorendo l'integrazione fra le società ferroviarie che operano nel territorio regionale.
Negli ultimi tempi, l'ente FS e la società SATTI hanno messo allo studio la proposta di realizzare un nuovo e più efficiente servizio ferroviario passante lungo la tratta Rivarolo-Torino-Trofarello-Chieri, che prevede di far circolare nei giorni lavorativi 34 treni su questa direttrice, di cui almeno 12 colleganti direttamente, senza trasbordo Rivarolo con Chieri, con una maggiore produzione per il primo anno di esercizio di 185 mila treni-chilometro.
Questo significa che nel giro di poche settimane anche nel capoluogo della nostra Regione potremo disporre, come organizzazione di un sistema assimilabile al REV francese. Naturalmente, affinché ciò avvenga, occorre cadenzare ulteriormente e meglio questo servizio e questo sarà possibile quando l'intero nodo ed il secondo lotto saranno realizzati.
Ecco quindi che l'ordine del giorno chiede alla Giunta di impegnarsi per intervenire sui diversi livelli governativi al fine di ottenere questo finanziamento.
Tale proposta - quella relativa al potenziamento della linea Rivarolo Trofarello - nei particolari contrattuali è regolata da un apposito contratto di servizio fra le FS, che rappresentano anche la società Satti e la Regione Piemonte che rappresenta gli Enti locali interessati all'iniziativa e che concorrono finanziariamente, e da un protocollo di accordo fra tutti gli Enti locali interessati.
Naturalmente, la presente proposta di legge non è specifica per tale iniziativa, ma potrà essere riproposta per altre opportunità.
Infatti, l'art. 4 finanziario prevede l'istituzione di nuovi capitoli del bilancio regionale - uno di spesa ed uno di entrata - per permettere anche future iniziative.
L'art. 1 definisce le finalità della legge, supportato dal Piano regionale dei trasporti e dalla L.R. n. 1/86, a cui l'articolo si ispira: strumenti necessari affinché la Regione possa promuovere iniziative tese a favorire il trasporto pubblico integrato, prefiggendosi quale obiettivo finale la realizzazione di un razionale sistema dei trasporti.
L'art. 2 individua l'ambito di applicazione della legge, limitata alla realizzazione dei servizi che producono nel complesso un aumento del volume di traffico su rotaia nel trasporto pubblico locale.
L'art. 3 evidenzia che la Regione, gli Enti locali, ma anche le società di trasporto concessionarie di pubblico servizio possono promuovere nuovi programmi di esercizio ferroviario per la realizzazione di servizi che producono un aumento del volume di traffico su rotaia.
L'articolo individua i beneficiari dei contributi nelle società di trasporto che per potervi accedere devono ottemperare a specifiche procedure.
Il contributo può essere a totale carico della Regione o in compartecipazione con gli Enti locali interessati ai nuovi servizi.
Tale contributo è comunque vincolato da un contratto di servizio che regola i rapporti tra le società di trasporto e la Regione.
L'art. 4 è un articolo finanziario che costituisce sia un capitolo di spesa per far fronte alle contribuzioni regionali sia un capitolo di entrata per consentire la raccolta delle contribuzioni da parte degli altri Enti locali, qualora ci sia una compartecipazione.
L'art. 5 dichiara l'urgenza nell'adozione del provvedimento per renderlo esecutivo al momento della sua pubblicazione sul B.U.R. ciò perch il progetto di potenziamento dei collegamenti, anche diretti, fra Rivarolo e Chieri dovrebbe, se la legge verrà approvata oggi, diventare operativa dal 1.mo settembre, e ciò richiede anche l'immediata esecutività.
Il testo presentato dalla Giunta regionale in data 9 luglio 1997 per le sue caratteristiche d'urgenza è stato prontamente valutato dalla II Commissione che dopo un primo esame l'ha inviato alla I per il prescritto parere consultivo sulle disposizioni finanziarie.
La Commissione bilancio ha espresso parere favorevole a maggioranza e la II Commissione lo ha licenziato nella seduta del 29 luglio.
Ne raccomando quindi l'approvazione da parte di quest'aula.



PRESIDENTE

ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 33 astensioni 2 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 33 astensioni 2 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 33 astensioni 2 L'art. 3 è approvato.
ART. 4 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 33 astensioni 2 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 33 astensioni 2 L'art. 5 è approvato.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale provvedimento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI' 38 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Trasporti e comunicazioni: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 570 relativo a: "Contributi per la realizzazione di servizi che producono un aumento del volume di traffico su rotaia nel trasporto pubblico locale. Provvedimenti per la realizzazione del secondo lotto 'Porta Susa-Stazione'"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 570 collegato alla legge test approvata dei Consiglieri Marengo, Vindigni, Saitta, Cotto, Gallarini Salerno, Ghiglia, Montabone, Mancuso, Angeli.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte all'atto dell'approvazione della legge regionale che concede alle Società di Trasporto concessionarie di servizio pubblico contributi per la realizzazione di servizi che producono un aumento del volume di traffico su rotaia nel trasporto pubblico locale: valuta con favore il fatto che, in sede di prima applicazione, tale legge permetterà di migliorare l'offerta ferroviaria sulla linea Rivarolo Chieri, ottenendo così significativi e tangibili risultati conseguenti al completamento del primo lotto (Lingotto-Porta Susa) del Passante ferroviario di Torino e traendo benefici dagli ingenti investimenti fatti auspica che il Parlamento approvi rapidamente i provvedimenti di Legge che destinano ulteriori risorse alla realizzazione del secondo lotto (Porta Susa-Stazione Stura) del passante di Torino la cui realizzazione è peraltro essenziale per la realizzazione della linea di alta capacità ferroviaria Torino-Milano, a sua volta di fondamentale importanza per connettere il sistema ferroviario italiano con quello francese, nel quadro della creazione della rete europea di Alta Velocità ferroviaria impegna la Giunta regionale a prendere contatti con il Governo, la Giunta Provinciale e la Giunta Comunale di Torino allo scopo di definire rapidamente il concorso economico di ciascun livello governativo al completamento del finanziamento del quadruplicamento tronco Porta Susa Stura del nodo ferroviario di Torino e a riferire entro 60 giorni in Consiglio".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 38 voti favorevoli e 3 astensioni.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Attivita' di promozione

Esame progetto di legge n. 335: "Modificazioni alla legge regionale 17 agosto 1995, n. 67 'Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e solidarietà'"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame del progetto di legge n. 335, precedentemente iscritto all'o.d.g.
Relatore è il Consigliere Cavaliere, che ha pertanto la parola.



CAVALIERE Pasquale, relatore

Sintetizzo. Questa modifica alla legge n. 67 serve a configurare nella legge medesima l'intervento che abbiamo deciso nel bilancio per la sicurezza alimentare.



PRESIDENTE

La ringrazio per la concisione e la chiarezza.
Non essendovi interventi di carattere generale, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 3 è approvato.
ART. 4 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 6 è approvato.
ART. 7 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 7 è approvato.
Si proceda infine alla votazione dell'intero testo della legge mediante sistema elettronico.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 hanno risposto SI' 36 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Enti strumentali - Assestamento di bilancio

Esame progetto di legge n. 333 :"Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1997 di Enti strumentali della Regione Piemonte e di Enti di gestione Aree protette"


PRESIDENTE

Passiamo ora al punto 5) all'o.d.g., che prevede l'esame del progetto di legge n. 333.
Relatore è il Consigliere Gallarini, che ha pertanto la parola.



GALLARINI Pierluigi, relatore

Dò per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "Signor Presidente, signori Consiglieri la I Commissione ha esaminato nella seduta del 21 luglio 1997 il DDL n.
333 predisposto dalla Giunta regionale relativo all'Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1997 di Enti strumentali della Regione e di Enti di gestione di Aree protette.
Come previsto dalla norma di cui alla legge regionale 29 dicembre 1981 n. 55, "Norme di contabilità regionale", il presente DDL approva gli assestamenti ai bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1997 dell'Ente per il diritto allo studio universitario, dell'Ente di gestione del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po tratto torinese, dell'Ente di gestione Parco naturale Alpi Marittime.
La I Commissione consiliare pertanto, nella stessa seduta, ha licenziato a maggioranza il DDL n. 333. Tale testo viene rimesso all'Aula per la sollecita approvazione".



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 26 voti contrari 15 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, secondo comma, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 26 voti contrari 15 L'art. 2 è approvato.
Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI' 26 Consiglieri hanno risposto NO 15 Consiglieri La legge è approvata.
Prima di passare all'esame della deliberazione, comunico che, per Statuto, il Consiglio è convocato in via ordinaria il 23 settembre. C'è però l'urgenza che la IV Commissione si riunisca l'8 settembre per il riparto dei fondi dell'art. 20, altrimenti rischiamo di perdere tale riparto. Conseguentemente, la I Commissione si riunirà martedì 9 settembre e il giorno successivo nuovamente la IV Commissione.
Il Consiglio si riunirà il giorno 16 settembre. Comunque avrete comunicazione scritta; l'importante è saperlo poiché tradizionalmente il Consiglio si riunisce il giorno 23 settembre.


Argomento: Cooperazione - Lavoro - Movimenti migratori: argomenti non sopra specificati - Attivita' di promozione

Esame proposta di deliberazione n. 511: "Direttive di carattere generale per il triennio 1997/99, ex art. 8 della legge 67/95 - Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame della proposta di deliberazione n. 511. C'è stata un'ampia discussione di tale provvedimento in Commissione.
Non essendovi interventi, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvata con 36 voti favorevoli e 3 astensioni.
Ricordo che oggi, alle ore 14,30, è convocata la VII Commissione.
Oltre ad augurare a voi delle buone vacanze da parte del sottoscritto vi porto anche ovviamente gli auguri e i saluti da parte del Presidente Picchioni e dell'Assessore D'Ambrosio, che oggi avrebbe voluto essere con noi, ma, pur essendo rientrato a casa, non è ancora in condizioni di essere presente in Consiglio.
Ha chiesto la parola la Consigliera Simonetti; ne ha facoltà.



SIMONETTI Laura

Chiederei, se è possibile, discutere e votare oggi il nostro ordine del giorno sull'embargo a Cuba; c'era un accordo.



PRESIDENTE

Voi sapete che da parte del Presidente e, in modo particolare, da parte del sottoscritto, non c'è alcun problema, non solo su questo ordine del giorno, ma a proseguire i lavori all'esame degli altri documenti.
Mi pare, però, di cogliere un clima non consono. Comunque, possiamo passare alla discussione dell'ordine del giorno.
Mentre i Consiglieri rientrano in aula, permettetemi di salutare e di fare gli auguri anche alla Signora Luisa Piola, che oggi, dopo 26 anni di servizio presso il Consiglio regionale, collaborando in modo non solo egregio, ma proprio permettendo a quest'aula di lavorare e di funzionare ci lascia perché si trasferisce in altra sede della Regione. Ritengo di interpretare i vostri sentimenti facendo a lei un augurio di buon lavoro e ringraziandola per la collaborazione che ha dato a questo Consiglio.
Abbiamo bisogno di tanti funzionari che ci aiutino in questo modo. Grazie.


Argomento: Questioni internazionali

Esame ordine del giorno n. 266: "Embargo a Cuba"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 266, di cui al punto 18) all'o.d.g.
presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Sono un po' stupito che lei, contrariamente agli accordi, anche avuti in via breve presso il suo seggio, si sia dimenticato di mettere in votazione l'ordine del giorno sull'embargo a Cuba e si apprestasse a chiudere la seduta.



PRESIDENTE

Ricevo l'ennesima sgridata da lei, grazie.



CHIEZZI Giuseppe

Sta di fatto che lei stava per chiudere la seduta, anzi molti colleghi hanno già fatto le valige e quindi ci troviamo in una situazione imbarazzante in cui c'era un impegno preso a larga maggioranza dei colleghi, in quanto l'ordine del giorno iniziale di Rifondazione Comunista era proposto in un'aula attenta, ridotto al solo concetto di sollecitare il governo italiano a garantire la nostra libertà di commerciare e cooperare con qualsiasi Paese e a rivendicare infine, in conformità con le decisioni dell'ONU, la cessazione del blocco verso Cuba e le intromissioni nella sua vita politica e sociale.
Questo era l'unico pezzo che si era concordato di mettere in votazione perché su questo testo vi era - pareva - una larga, forse larghissima maggioranza. Era l'impegno preso, però gradirei un pronunciamento dei colleghi presenti, nel senso che già la riduzione dell'ordine del giorno a questo solo concetto (libertà di commercio e cessazione dell'embargo) era una riduzione che tentava di giungere a una maggioranza che approvasse questo ordine del giorno perché non volevamo far bocciare un ordine del giorno diversamente conformato, con punti di vista che non sono condivisi da altri colleghi.
Se su questo testo c'è la condivisione da parte dei presenti, chiederei di votarlo. Se volete, posso rileggervi il testo così come era stato concordato.



ANGELI Mario

Eravamo tutti d'accordo, Presidente. Lo ponga in votazione.



CHIEZZI Giuseppe

Leggo l'ordine del giorno riformulato.
"Il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo italiano a garantire la nostra libertà di commerciare e cooperare con qualsiasi Paese e a rivendicare infine, in conformità anche con le decisioni dell'ONU, la cessazione del blocco verso Cuba".
Sono stati tolti i riferimenti alle ingerenze statunitensi nelle nostre attività politico-economiche e alle intromissioni nella vita politica e sociale di Cuba.
Questo è il testo dell'ordine del giorno "ridotto".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo che interviene in qualità di Consigliere.



LEO Giampiero

Cari colleghi, vi chiedo scusa perché mi rendo conto dell'ora, per questa è una questione che, almeno per antiche passioni e amori, a me sta molto a cuore. Io avrei voluto che si discutesse, (ma non è possibile, me ne rendo conto), approfonditamente di queste questioni. Ho chiesto la cortesia al mio Capogruppo di intervenire a nome del Gruppo CDU per dire che voteremo a favore.
Voglio però ricordare che questo voto è frutto di un processo storico che è avvenuto con la passione, il desiderio, l'attenzione di molti e che oggi renderebbe astorico un altro atteggiamento. Voglio ricordare che proprio in quest'aula - ormai sono anch'io in tempi di ricordi - ci fu un grande convegno per la libertà dell'Uruguay. Infatti c'era stato un golpe in quel Paese e avevamo costituito un Comitato internazionale di solidarietà. Io intervenni in quel convegno a nome dei giovani della Democrazia Cristiana e ricordo - per dire come erano diversi i tempi - che ebbi un forte scontro col delegato cubano che sosteneva che in Uruguay doveva esserci, dopo la liberazione dal regime militare, non un governo democratico, ma necessariamente un governo totalitario marxista e per buona misura, ci fu uno scontro anche sulle vicenda dell'Etiopia, dell'Angola e del Mozambico. In quell'occasione, voglio ricordarlo come "memoria storica", io fui minacciato dal cubano dicendo che una volta preso il potere dai comunisti anche in Italia ne avrebbero tenuto conto! Per fortuna fui difeso dall'allora delegato della F.G.C.I. che fu anche l'unico dei delegati dei giovani comunisti (i francesi e gli altri si erano associati ai cubani) a dire che forse dovevano esserci dei ripensamenti sulla politica internazionale. La cosa mi confortò perché pensai che un eventuale governo dei comunisti italiani non avrebbe visto "metodi cubani"! Ma al di là di questa battuta volevo significare quanto siano cambiate le cose, come si sia lavorato, come ci fossero già allora dei germi di dialogo. Gli amici uruguayani dopo la libertà ci invitarono tutti a festeggiare e mi ritrovai col cubano a ragionare di democrazia. Da allora molto è cambiato e oggi mi sembra antistorico il blocco a Cuba; sono stati fatti tanti passi in avanti a partire da quel dibattito che, ragazzo, ricordo in quest'aula, ed io a nome del Gruppo Cristiano Democratico dico che votiamo convintamente a favore di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.



RUBATTO Pierluigi

Pur non condividendo la politica del governo cubano, in particolare per quanto riguarda certe situazioni di prevaricazione dei diritti dell'uomo condivido questo ordine del giorno presentato da Rifondazione comunista perché vi deve essere in ogni Stato e con ogni Stato la massima libertà di scambi commerciali e quell'embargo che secondo me non era valido ieri e non è valido neppure oggi, deve essere sospeso assolutamente per questa libertà e per dare maggiore libertà anche a quel popolo.



PRESIDENTE

Prima di porre in votazione l'ordine del giorno testé discusso, ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Chiezzi. Ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, nel caso lei verificasse l'impossibilità di esercitare la votazione per mancanza del numero legale, io la prego, se questo dovesse avvenire, di applicare il più volte citato art. 52, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale iscrivendo al primo punto dell'o.d.g. della prossima seduta questo ordine del giorno.
Se non riusciamo a votarlo adesso, verrà iscritto al primo punto della seduta di settembre.
Chiedo formalmente l'applicazione dell'art. 52.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'ordine del giorno n. 266 così come è stato modificato dal Consigliere Chiezzi, che ha dato lettura del testo riformulato, a mani della Presidenza.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 28 voti favorevoli e 3 astensioni.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



PRESIDENTE

Buone vacanze a tutti.



(La seduta ha termine alle ore 13,30)



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