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Dettaglio seduta n.16 del 10/10/95 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", non essendovi osservazioni, i processi verbali delle adunanze consiliari del 19 settembre 1995 si intendono approvati.


Argomento: Attrezzature sanitarie (presidi di diagnosi e cura delle USSL)

Interpellanza n. 3 dei Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti relativa all'Ospedale Regina Margherita privo di servizio radiologico notturno


PRESIDENTE

interpellanza n. 84 dei Consiglieri Chiezzi, Moro e Simonetti relativa alla mancanza di chirurgo al Regina Margherita



PRESIDENTE

interpellanza n. 55 dei Consiglieri Chiezzi e Simonetti relativa alle disfunzioni dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino



PRESIDENTE

interpellanza n. 81 dei Consiglieri Chiezzi e Simonetti relativa alla morte su una barella all'Ospedale Maria Vittoria



PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" esaminiamo congiuntamente le interpellanze n. 3 e n. 84.
Risponde l'Assessore D'Ambrosio.
D'AMBROSIO, Assessore alla sanità Grazie, Presidente.
Gentili Consiglieri, l'interpellanza dei colleghi Chiezzi, Moro Papandrea e Simonetti attiene alle carenze del servizio di radiologia dell'Ospedale infantile Regina Margherita.
Com'è noto a tutti voi, a seguito delle disposizioni contenute nell'art. 4 della legge n. 724/94, l'Azienda ospedaliera in menzione non ha potuto procedere all'assunzione di personale medico e tecnico da assegnare al servizio di radiologia.
In particolare, per quanto riguarda l'anno 1995, si evidenzia che ai sensi della citata norma, la possibilità di assunzione è subordinata alla preventiva verifica dei carichi di lavoro, che dovrà essere effettuata dalle singole Aziende ospedaliere.
Le risultanze di tale verifica saranno quindi utilizzate per la definizione dell'organigramma aziendale.
Tale ultima condizione esclude, quindi, verosimilmente la possibilità per l'Ospedale infantile Regina Margherita di poter reperire a tempi brevi nuove risorse umane da destinare al servizio in questione, se non facendo ricorso a procedure ordinarie di mobilità nell'ambito aziendale o regionale.
Per ovviare alle carenze segnalate, la Direzione sanitaria dell'Ospedale Regina Margherita ha provveduto, a partire dall'1 giugno u.s., a riordinare temporaneamente il servizio di radiologia, posticipando i turni di servizio dei giorni feriali fino alle ore 21; al sabato, invece l'orario è dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 21, mentre alla domenica dalle ore 8 alle ore 12, attivando l'esercizio della pronta disponibilità nelle ore notturne.
La Direzione sanitaria mi ha altresì assicurato proprio ieri, in seguito alla riunione del Consiglio dei sanitari, che dall'1 novembre p.v.
l'apertura sarà, nei giorni feriali, fino alle ore 24.
Una volta definite le piante organiche, le stesse consentiranno ovviamente, in presenza di eventuali soprannumeri di personale od accertate carenze di organico, operazioni di potenziamento o di riequilibrio delle risorse umane disponibili.
Per quanto riguarda il riferimento al DEA, il DEA del Regina Margherita è in realtà di I livello - i DEA più importanti sono quelli di II livello.
Nel DEA di I livello, così come stabilito dalla legge, non c'è l'obbligo di presenza del radiologo, ma del tecnico di radiologia.
Questa è la situazione, colleghi. Indubbiamente, la carenza c'è; per con quanto è stato fatto a partire dall'1 giugno e con quanto si farà dall'1 novembre, penso si possa ovviare al tutto, tenendo presente che è stata attivata la pronta disponibilità nelle ore notturne.
L'interpellanza n. 84 riguarda la situazione della cardiochirurgia all'Ospedale Regina Margherita, e piemontese in generale.
Per quanto riguarda la cardiochirurgia del Regina Margherita debbo dirvi che ci sono ottime notizie, che vi espliciterò.
E' noto che dal 27/12/1994 - quindi dall'anno scorso - con l'andata in pensione del Primario di cardiochirurgia, prof. Margaglia, non vi è stato più, nel nosocomio cittadino, un Primario di cardiochirurgia. E' stata presa, concordemente al Responsabile del Dipartimento di cardiochirurgia dottor Ciriotti, ed al Primario del servizio di anestesia e rianimazione prof. Zucchero, la decisione di effettuare interventi di cardiochirurgia infantile con determinate limitazioni, causa la mancanza - appunto - del Primario responsabile della Divisione.
Sono stati inviati regolarmente, all'Ospedale Gaslini di Genova o in altri nosocomi del nord Italia, i pazienti con gravi patologie, previo accordo con l'ospedale di cui sopra e con i familiari dei pazienti stessi.
Non esistono, dunque, liste di attesa al Regina Margherita per questo inconveniente.
Sempre per il problema di cui parlavo prima - impossibilità di assunzioni - la Giunta regionale con deliberazione del 7/8/1995 ha concesso alle Aziende sanitarie la facoltà di utilizzare le autorizzazioni rilasciate nel 1994 - alla copertura di posti, sulle quali le procedure assuntive non siano pervenute a conclusione per la copertura di posti diversi da quelli autorizzati, purché sia rispettata l'equivalenza di spesa.
Tale possibilità consente alle Aziende sanitarie, verificata la sussistenza di autorizzazioni concesse non ancora fruite, di utilizzare le medesime per la copertura di posti diversi. E' facendo uso di tale facoltà che l'Azienda ospedaliera Regina Margherita-Sant'anna ha provveduto ad indire un bando di concorso pubblicato sul BUR n. 23 del 30/8/1995, nel quale tra l'altro è specificato che le domande devono pervenire entro le ore 12 del quarantacinquesimo giorno non festivo successivo alla data di pubblicazione dell'estratto del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, cosa regolarmente avvenuta venerdì 8/9/1995, e quindi, contando 45 giorni da questa data, si arriva al 23/10/1995, termine ultimo per la presentazione delle domande.
Possiamo quindi ragionevolmente dedurre che con l'1/1/1996 - e in questo ho avuto ulteriore assicurazione dal Direttore sanitario del Regina Margherita - sarà riattivata la cardiochirurgia al Regina Margherita.
Debbo aggiungere che i professori che concorreranno sono veramente persone di altissima professionalità a livello internazionale.
Per quanto riguarda, invece, la cardiochirurgia in Piemonte, debbo precisare che - secondo i calcoli - su ogni milione di abitanti vi sono 850 900 cittadini che hanno patologie che necessitano del cardiochirurgo: in Piemonte i pazienti che debbono ricorrere alla cardiochirurgia sono circa 3.600-3.700 ogni anno.
Qual è la situazione oggi? Le strutture pubbliche nel 1994, mi riferisco all'Ospedale Molinette e all'Ospedale civile di Novara, hanno fatto fronte a circa 1.400 interventi mentre altri 151 interventi sono stati effettuati dalla clinica privata Villa Maria Pia, che era convenzionata e che, attualmente, è accreditata.
Quindi, per giungere alla cifra di 3.600 interventi ne mancano ancora circa 2.000, che vengono, purtroppo, effettuati altrove.
Insieme agli addetti ai lavori si è programmato che, entro la metà del 1997, verranno aperti reparti di cardiochirurgia a Cuneo, ad Alessandria e all'Ospedale Mauriziano di Torino. Se le cose andranno come previste - i lavori sono attualmente in corso - avremo una copertura completa del fabbisogno dei pazienti cardiopatici che necessitano di interventi di cardiochirurgia, avendo alle Molinette una situazione eccellente per il numero di interventi effettuati, soprattutto quest'anno.
Molti di voi avranno letto che sono stati effettuati circa 1.300 interventi, con la possibilità di avere, a fine anno, circa 100 camere che possono ospitare pazienti privatamente e nei quali ovviamente il cardiochirurgo può espletare la libera professione intra moenia.
Per quanto riguarda la cardiochirurgia all'Ospedale Molinette approfitto per rivolgere un invito alle autorità accademiche preposte, al Direttore generale delle Molinette, al Presidente dell'Ordine dei medici affinché nel reparto di cardiochirurgia, che deve essere un fiore all'occhiello della sanità piemontese, non si verifichino più le conflittualità degli anni passati che hanno portato a denunce gravissime.
Per cui rivolgo al senato accademico, al Direttore generale dell'Azienda e al Presidente dell'Ordine dei medici l'invito di non addivenire a compromessi che potrebbero penalizzare il paziente piemontese. Vi assicuro che, per quanto mi compete, non li accetterò. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.
SIMONETTI Inizio il mio intervento prendendo spunto dall'ultima battuta dell'Assessore: la cardiochirurgia deve essere un fiore all'occhiello della sanità piemontese.
A nome del mio Gruppo rivolgo un invito, una sollecitazione all'Assessore D'Ambrosio - sollecitazione già rivolta in Commissione sanità affinché venga in Commissione per esporci la politica che si intende seguire in materia di organizzazione e di razionalizzazione della rete ospedaliera.
Se non si è a conoscenza del tipo di politica che si intende attuare in materia di sanità diventa difficile rivolgere semplicemente degli inviti sia al Presidente dell'Ordine dei medici sia al Direttore dell'USL. Questa premessa non vuole essere una polemica.
Ho seguito a fatica l'intervento dell'Assessore, in quanto non c'era silenzio, comunque rispetto alle varie interpellanze da noi presentate, non sono molto soddisfatta rispetto all'interpellanza n. 84, con la quale chiedevo dei dati rispetto ai bambini ricoverati. Avevo esplicitamente chiesto il numero di bambini in lista di attesa all'Ospedale Regina Margherita e quali programmi l'Assessorato intendeva seguire in relazione alle gravi carenze relative alla cardiochirurgia piemontese.
Riguardo alle Molinette e al Maria Vittoria, vorrei soffermarmi su due problemi. Il primo è relativo al ruolo che oggi ha la Residenza Sanitaria Assistenziale di Via Braccini; e a questa domanda non ho avuto risposta.
D'AMBROSIO, Assessore alla sanità Le rispondo subito.
SIMONETTI Nel frattempo vorrei rivolgerle altre sollecitazioni, così mi risponderà contemporaneamente. Inoltre vorrei delle delucidazioni su questa struttura privata aperta da tre anni che doveva offrire 60 posti letto, ma che non è mai stata utilizzata.
E' stata poi indetta una gara d'appalto per cui l'ospedale veniva diviso praticamente in due parti, una pubblica ed una privata.
Premesso che non condividiamo una politica che possa dividere il pubblico in due parti, una pubblica e una privata, e prendendo atto che effettivamente stanno cambiando i tempi, se in direzione giusta o sbagliata lo valuteremo, volevo dall'Assessore dei dati più precisi sia rispetto alla Residenza Sanitaria Assistenziale di Via Braccini, sia rispetto alle strutture convenzionate, oltre a Villa Maria Pia che lei ha citato e che è stata accreditata.
Vorrei anche delle delucidazioni sul come avvengono questi accreditamenti delle strutture private, e quali sono i dati delle persone che dal Maria Vittoria vengono ricoverate in queste strutture convenzionate.
Per quanto riguarda invece il problema più grave e più urgente relativo all'Ospedale Maria Vittoria, e quindi alle gravi conseguenze che in questo ospedale si sono avute (a partire da persone decedute in barella, ecc.) volevo avere qualche informazione sul caso del signor Brandi. Ovvero in questa sorta di commissariamento inserito all'interno del Maria Vittoria e qui è chiaro tra le file di Alleanza Nazionale, dopodiché ognuno pu trarre le conseguenze - vorrei capire quali sono le funzioni di quella persona che, come leggo nella deliberazione della Giunta regionale percepisce 40 milioni. Vorrei capire più specificamente quali sono le sue funzioni, visto che il ruolo è di consulenza.
Leggo nella deliberazione della Giunta regionale che il signor Brandi ha un incarico di consulenza per lo svolgimento di attività relative all'assistenza sanitaria, attività finalizzata alla soluzione di problematiche e all'elaborazione di proposte e pareri riguardanti l'assistenza indiretta.
Credo che per risolvere il problema dell'assistenza indiretta, o comunque tutto il problema ambulatoriale del Maria Vittoria, non sia importante, per una questione politica diversa, una sorta di commissariamento, ma, forse, una diversa politica di riorganizzazione degli spazi ospedalieri. Quindi, nello specifico, vorrei capire quali sono le funzioni che svolge.
Rilancio ancora l'invito all'Assessore affinché venga in Commissione perché vorremmo capire quale linea politica vuole attuare, visto che la sanità è il settore fondamentale sul quale la Regione Piemonte ha maggiori competenze e concede maggiori stanziamenti. Grazie.



PRESIDENTE

Occorre una risposta, perché si tratta di un sollecito che l'Assessore accoglierà.
La parola all'Assessore D'Ambrosio.
D'AMBROSIO, Assessore alla sanità Consigliera Simonetti, innanzitutto per quanto riguarda la mia presenza in Commissione avevo stabilito di esserci domani, ma non posso perché sono impegnato a Viterbo con il Ministro Guzzanti. Comunque è mio piacere e mio dovere venirvi quanto prima per illustrare, ovviamente, la linea che vuol seguire la Giunta in merito alla sanità piemontese.
Per quanto riguarda le liste d'attesa al Regina Margherita, come ho detto prima - forse lei non mi ha seguito - non ve ne sono, perché le piccole patologie vengono trattate al Regina Margherita stesso; gli altri pazienti vengono indirizzati - e questa è stata una sua osservazione arguta, ma cattivella, che non riguarda né il Regina Margherita n l'Assessore D'Ambrosio - agli ospedali pubblici, nella fattispecie al Gaslini di Genova e agli altri nosocomi del nord Italia. Quindi non vengono indirizzati in case di cura private.
Per quanto riguarda il Maria Vittoria, è noto a tutti che nel luglio scorso si è verificato un caso molto grave: un paziente, dopo essere stato tre giorni in barella, è deceduto; fortunatamente non in barella, ma all'Amedeo di Savoia. Comunque, il caso è gravissimo.
Per quanto riguarda il compito del dottor Brandi è stato necessario non il commissariamento, ma la presenza di una persona di fiducia al di sopra delle parti, perché il collega Brandi è un medico, anche se appartiene alla mia parte politica, la cui onestà professionale è riconosciuta in tutti i consessi ai quali prende parte, a cominciare dalla Commissione consiliare sanità del Comune di Torino.
La situazione al Maria Vittoria è andata avanti così, collega Simonetti, perché nel passato la sanità - come ho già detto la volta scorsa è stata gestita nel modo a lei noto. Spero che in passato, anche se lei è giovanissima, si sia opposta a quel modo di gestire la sanità.
Al Maria Vittoria contava la tessera di appartenenza politica, non il valore professionale, e debbo dire in quest'aula che, per venticinque anni al Maria Vittoria non vi è stato mai un responsabile del Pronto Soccorso che indubbiamente, per il bacino d'utenza (circa 400.000 abitanti), ha una struttura inefficiente.
Speriamo - e in questo il merito va anche alla precedente Giunta che aveva mosso i primi passi - una volta sistemata la Rianimazione, e questo dovrebbe avvenire entro la primavera prossima, di avere finalmente un Pronto Soccorso degno di tale nome.
La presenza del dottor Brandi è giustificata, in quanto si interessa di molte cose che riguardano la professione del medico in seno alla sanità. E' bene che tutti sappiate che l'Assessorato alla sanità non ha mai avuto tra i propri dipendenti - e sono circa 250 - un medico, per cui ho ritenuto necessario introdurne la figura. Sarei ben lieto, ove si presentasse l'opportunità, di avere qualche altro collega, a qualsiasi parte politica egli appartenga.
Non si tratta di commissariamento, ma di un collegamento diretto che deve essere mantenuto fino a quando le cose si avvieranno in modo diverso.
Chiedo scusa se mi prolungo, ma è una cosa importante. Dicevo prima che non c'era un Responsabile al Pronto Soccorso. Dopo il doloroso caso del 7 agosto mi sono recato personalmente al Maria Vittoria. Il 21 agosto c'è stata una nota ufficiale del Direttore sanitario del nosocomio. In seguito a quel tragico avvenimento, a giorni alterni il Primario della I e della III Sezione di Medicina del Maria Vittoria sono Responsabili del Pronto Soccorso. Si è convenuto che, a partire dall'8 agosto, i pazienti non debbano sostare in barella per più di 24 ore oltre alla Divisione di appartenenza per patologia. Il signore deceduto aveva una patologia vascolare cerebrale, per cui doveva andare in Neurologia; il paziente sostava in barella anche se c'erano i posti (così come c'erano anche in quel periodo) in Medicina o in altre divisioni del nosocomio stesso. Questo non succederà più.
Abbiamo anche preso contatto con i nosocomi della città e dell'immediata cintura, riuscendo ad avere una disponibilità di circa 35 posti, in caso di letti occupati in toto al Maria Vittoria. Di tutto questo si occupa temporaneamente e quotidianamente il dottor Brandi.
Anche per il caso della terapia urodsimile è sintomatico di come veniva gestito il Maria Vittoria: una professionista validissima curava questi pazienti con una terapia di disintossicazione rapida da oppiacei, senza che nessuno sapesse niente. Per evitare queste cose e nell'interesse del cittadino - questo è il punto principale - il dottor Brandi collabora con l'Assessore D'Ambrosio, affinché le cose vadano diversamente.
Per quanto riguarda la cardiochirurgia, ho già detto che speriamo entro un anno e mezzo, di avere le cinque cardiochirurgie della sanità pubblica, le Molinette, Novara, Cuneo, Alessandria e il Mauriziano.
Come è avvenuto l'accreditamento? Una Commissione composta da quattro illustri cardiologi e cardiochirurghi di Torino ha fatto un primo sopralluogo alla clinica privata in questione. Si è evidenziato che le strutture e le apparecchiature erano eccellenti; mancava però un altro cardiochirurgo e un anestesista.
Non contento di ciò ho ritenuto opportuno far venire da Verona un cardiochirurgo al di fuori delle conoscenze in loco, il quale ha fatto questo sopralluogo e ha confermato il risultato della suddetta Commissione.
Abbiamo, quindi, chiesto alla clinica in questione di fornire un cardiochirurgo e un anestesista: quando questo è stato fatto abbiamo ritenuto che l'accreditamento fosse fattibile.



PRESIDENTE

La sua gentilezza mi ha rubato un'infinità di minuti.
Possiamo ritenere le interpellanze n. 3, n. 55, n. 81 e n. 84 superate dalla risposta dell'Assessore? CHIEZZI Sì.



PRESIDENTE

Tali interpellanze si intendono pertanto discusse.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati - Calamità naturali

Interpellanza n. 28 dei Consiglieri Chiezzi e Moro relativa alle scuole elementari e materne alluvionate di Alessandria


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 28 presentata ai Consiglieri Chiezzi e Moro.
Risponde l'Assessore Leo.
LEO, Assessore all'istruzione Innanzitutto mi scuso con i colleghi se non ho potuto rispondere la volta precedente, ma non ero nelle condizioni fisiche per farlo.
In riferimento all'interpellanza, che mi sembra rappresenti una segnalazione e una sottolineatura molto importante, vorrei dire che il Settore Istruzione dell'Assessorato non è stato inserito nel gruppo di lavoro individuato con la DGR n. 3-42491 del 10/1/1995 "Interventi urgenti a favore delle zone colpite dall'evento alluvionale della prima decade di novembre 1994". Viceversa, è stato inserito il Settore Beni Culturali, che ha svolto il lavoro con enorme sollecitudine.
A questo proposito, annuncio che ho già firmato una deliberazione (che presenterò nella prossima riunione di Giunta) di 24 miliardi per i beni culturali delle zone alluvionate, con una preoccupazione particolare per l'area di Alessandria.
Vorrei ricordare che, rispetto al diritto allo studio, sono stati stanziati 600 milioni ad hoc per gli studenti universitari di Alessandria proprio in considerazione del fatto che si tratta di zona alluvionata.
Rispetto invece a questa specifica interpellanza, abbiamo trasmesso copia della nota inviata dal Comune di Alessandria, inerente gli edifici scolastici Bovio e Santarosa, al citato gruppo di lavoro regionale incaricato di occuparsi di queste vicende. Ho qui copia della lettera trasmessa, che dice: "Alla fine, in entrambi gli interventi, il cantiere è stato organizzato in modo da poter riconsegnare all'uso entro il mese di settembre 1995 la porzione di edificio occupato dalla scuola materna.
Per quanto riguarda la scuola 'Bovio', entro l'inizio dell'anno scolastico verrà completato, anche per la sezione elementare, un numero di aule necessario all'avvio delle lezioni.
Le ridotte dimensioni della scuola elementare 'Santorre di Santarosa' non consentono tale soluzione e gli alunni verranno ospitati, com'è già avvenuto per l'anno scolastico 1994/1995, in altro edificio scolastico fino alla fine dei lavori".
Queste sono decisioni del Comune di Alessandria; noi, però, siamo disponibili a svolgere qualsiasi ulteriore sensibilizzazione e sostegno in questa direzione. Ringrazio i colleghi per aver sollecitato la questione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.
MORO Ringrazio l'Assessore per la lettera che invierà al Comune di Alessandria relativamente al problema scolastico che, in questo momento rappresenta uno degli elementi fondamentali per quanto concerne la cultura dei ragazzi di questa città duramente colpita dagli eventi calamitosi.
Voglio solo ricordare che esistono gravi rischi di trasporto per questi bambini; infatti per il trasporto da una scuola all'altra - giustamente l'Assessore ricordava che gli alunni della scuola "Santarosa" vengono ospitati dalla scuola "Morandi" - incredibilmente vengono usati dei bus normali. Questo tipo di trasporto è pericoloso, mentre occorrerebbero dei pullman normali, con sedili, ecc.: è un grosso rischio e per questo i genitori sono molto preoccupati.
Nella lettera che l'Assessore gentilmente invierà si dovrebbe rimarcare il grave pericolo che tale genere di trasporto comporta, in quanto non consono all'età dei bambini.
E' inoltre importante che le due scuole elementari vengano riattivate velocemente; invece siamo in ritardo anche sui tempi previsti per l'abilitazione all'attività scolastica di questi due edifici, e i lavori procedono con molta lentezza.
Pur essendo di competenza del Comune di Alessandria, sottolineo comunque il problema del trasporto: il Comune provveda a fare in modo che il trasporto sia più sicuro di quello che sta avvenendo in questi giorni.



PRESIDENTE

La parola ancora all'Assessore Leo.
LEO, Assessore all'istruzione Intervengo soltanto per garantire al Consigliere che, visto che diamo contributi anche per il trasporto, e visto l'approccio generale che c'è stato ieri con il Comune, nella lettera non solo solleciterò questi interventi, ma sottolineerò l'importanza e l'opportunità che si seguano queste indicazioni.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Interrogazione n. 92 dei Consiglieri Chiezzi e Simonetti relativa agli atti ed atteggiamenti discriminatori nei confronti di un dipendente della Regione Piemonte originario del Marocco


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare l'interrogazione n. 92, presentata dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti, cui risponde l'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore al personale Con riferimento all'interrogazione n. 92 del 22/8/1995, presentata dal Consigliere Pino Chiezzi e relativa alla denuncia di presunti atti ed atteggiamenti discriminatori subìti da un dipendente regionale, si esprimono le seguenti valutazioni e si forniscono i necessari elementi di giudizio.
La vicenda denunciata e riportata più volte da un noto quotidiano a diffusione nazionale nei confronti del dipendente Zahid, cittadino italiano originario del Marocco, non risponde a verità, in quanto non è stato posto in essere alcun atteggiamento discriminatorio, e tanto meno l'esecutivo regionale tollererebbe che simili fatti possano verificarsi.
Gli elementi, più che oggettivi, volti a smentire la denuncia subìta si spiegano prendendo in esame lo stesso iter amministrativo di assegnazione degli autisti al servizio degli amministratori.
L'organico degli attuali autisti regionali è di cinquanta dipendenti dei quali trentatré hanno dato la loro disponibilità per l'eventuale assegnazione al servizio degli Assessori. Di questi, ventisette sono stati assegnati al predetto servizio.
L'assegnazione è avvenuta in occasione dell'insediamento dei nuovi amministratori, ma potrà verificarsi anche durante il mandato, e comunque essa avviene secondo criteri di turnazione nell'ambito del contingente di personale sopra indicato. La scelta degli autisti avviene comunque e sempre nel rispetto della disponibilità data dai medesimi.
Determinato, nel modo sopra descritto, il contingente degli autisti da poter assegnare al servizio dei singoli amministratori, si procede alla richiesta di assegnazione. A questo punto, la scelta tra gli autisti in possesso tutti dei medesimi requisiti è discrezionale.
Venendo alla vicenda denunciata, è d'obbligo rilevare che tra gli autisti che hanno dato la loro disponibilità c'è anche il signor Hamed Zahid, il quale ha svolto le predette mansioni nel biennio 1992/1994 lavorando per tre Assessori.
Con l'insediamento dell'attuale esecutivo, sono state fatte nuove assegnazioni e, come già detto prima, di trentatré che hanno dato la loro disponibilità, ventisette sono stati assegnati agli Assessori.
Per chi vuol vedere a tutti i costi nella mancata assegnazione del signor Zahid un atto di discriminazione razziale, si fa presente che tra i ventisette autisti recentemente assegnati c'è il signor Paulo do Amaral cittadino italiano di origine brasiliana.
Se poi fra i colleghi del signor Zahid siano stati espressi pettegolezzi o maldicenze, di questo la Giunta non può ritenersi responsabile.
Tuttavia la Giunta promuoverà iniziative atte ad evitare che episodi di tal genere abbiano a verificarsi.
Si aggiunge, però, che il problema investe tutta la comunità ed ogni singolo cittadino.
Aggiungerei, infine, alcune considerazioni. Il Presidente e la Giunta sono stati insediati il 29 giugno di quest'anno, e quella sera stessa hanno potuto beneficiare delle macchine con relativi autisti; la designazione è stata fatta in modo tecnico dai funzionari e né il Presidente né gli Assessori hanno espresso preferenze per quanto riguarda il nome degli autisti.
Penso che le cose siano andate per designazione esclusivamente tecnica in ogni caso, circa un mese fa (alla ripresa dei lavori di fine agosto), il signor Zahid è stato sentito dai funzionari del Settore personale ed è stata chiesta al funzionario responsabile, il Capo Servizio degli autisti e allo stesso signor Zahid di fornire delle relazioni scritte.
Dal colloquio avuto non sono emersi particolari elementi di certezza e chiarezza, per cui, se possibile, vorremmo capire qualcosa di più in merito a quanto avvenuto e che ha portato a quelle designazioni, con l'esclusione della persona in questione.
Per quanto ci riguarda, a fronte della documentazione in nostro possesso, questo è tutto quanto posso dire come Assessorato al personale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Presidente, colleghe e colleghi, non sono soddisfatto della risposta dell'Assessore, per vari motivi.
Questa è una vicenda molto delicata ed imbarazzante, e vicende di questo genere - l'Assessore deve convenirne - non emergono, se non c'è un fondo di verità: a nessuno piace andare sui giornali per tali questioni o denunciare fatti discriminatori che non fanno che nuocere, infastidire e pesare su chi li mette in pubblico.
Penso che discriminazione ci sia stata, perché stento a credere che, in assenza di questo, una persona si imponga di uscire in pubblico con una lagnanza del genere. Non penso siano cose inventate e che siano soltanto pettegolezzi e maldicenze. Penso, viceversa, ci siano stati dei fatti ben precisi ed auspico che la Giunta regionale sia molto ferma e decisa a sapere cosa è successo, perché non mi pare ci siano le condizioni per dire: "Sono delle invenzioni".
Ma com'è che un autista, cittadino italiano, di origine marocchina, si inventa una vicenda dalla quale ne ricava solo della pena per sé stesso? Qualcosa ci deve essere stato. Verifichi la Giunta cosa.
Senz'altro, uno degli elementi determinanti in questa vicenda pu essere il fatto che la scelta degli Assessori, in ultima analisi, è discrezionale. Verifichi la Giunta se questa è la prassi e, se così è, la corregga, perché le auto blu servono, ma la scelta discrezionale dell'autista da parte dell'Assessore è, secondo me, un'esagerazione assolutamente inutile. Preferirei che la scelta dell'autista corrispondesse ad una verifica assolutamente tecnica, nella quale l'Assessore non ha alcunché da dire e da prescegliere, cosa che tra l'altro l'Assessore dice essere avvenuta in questa particolare contingenza.
L'Assessore ha anche dichiarato che nella prassi resta aperta la finestra della scelta discrezionale: chiudetela, perché può darsi che attraverso quella finestra possano passare delle scelte discriminatorie.
Cosa fare, Assessore? A mio parere, per togliere ogni dubbio, vi è solo da integrare questo autista all'interno del servizio degli Assessori. L'unica scelta che taglia veramente la testa al toro è quella di assegnare a questo autista il servizio presso un Assessore.
L'autista ha dato la sua disponibilità, non mi risulta che gli Assessori che se ne sono serviti abbiano espresso giudizi negativi; se ritenete veramente che non ci sia chiarezza - perché anche questo l'Assessore Gallarini ha detto: state ancora cercando, volete qualcosa di scritto, forse sono maldicenze, ma discriminazioni e maldicenze sono due cose diverse - che ci sia una situazione non limpida, allora, per spazzare via tutto questo, ritengo necessario che voi compiate un atto limpido pulito, di assegnazione di questo autista al servizio presso un Assessore.
In questo modo ogni polemica viene chiusa, ogni discriminazione viene fermata, ogni maldicenza smette di circolare nei nostri uffici.
E' un atto semplice: c'è una persona capace, assegnatele il servizio presso un Assessore e vigilate affinché questa persona, che già ha dovuto patire questa vicenda, non debba subire altre situazioni di estrema difficoltà nel luogo in cui oggi lavora. In effetti, mantenere questa persona nel luogo in cui adesso lavora significa perpetuare una situazione di estrema difficoltà di carattere personale che va rimossa.
Quindi, la invito, Assessore, e la prego di informarci qualora ci avvenisse, a ripulire questa vicenda, che è dolorosa ed antipatica per tutti.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Interpellanza n. 74 dei Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti ed interpellanza n. 114 dei Consiglieri Chiezzi, Moro e Papandrea relative all'incompatibilità dell'Assessore Viglietta


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare congiuntamente le interpellanze n. 74 e n. 114.
Risponde ad entrambe il Presidente della Giunta, Ghigo.
GHIGO, Presidente della Giunta regionale Presidente e colleghi, in riferimento alle interpellanze urgenti in data 27/7/1995 ed in data 13/9/1995 dei Consiglieri Chiezzi, Moro Papandrea e Simonetti, si forniscono i seguenti elementi conoscitivi.
In ordine alla titolarità della concessione dell'azienda faunistico venatoria di Pietraporzio, si ritiene opportuno premettere quanto segue.
Sin dal 1967, la Società Azienda "Pietraporzio" s.r.l., rappresentata dall'amministratore unico signor Viglietta Matteo, risulta affittuaria dei terreni del Comune di Pietraporzio costituiti in riserva di caccia, ora azienda faunistico-venatoria.
Il Comune di Pietraporzio, con deliberazione del Consiglio comunale n.
84 in data 27/8/1988, ha rinnovato alla predetta società l'affitto dei terreni ricompresi nell'azienda faunistico-venatoria per altri sei anni dal 1991 al 1996.
In data 5/7/1995, con deliberazione dell'assemblea societaria, il signor Viglietta Matteo ha rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore unico della summenzionata società. Contestualmente, è stato nominato il nuovo amministratore unico, signora Girodengo Bruna, in sostituzione dell'amministratore dimissionario.
In data 13/7/1995 il concessionario, Viglietta Matteo, comunicava alla Regione le variazioni intervenute in data 5/7/1995 nelle cariche sociali e nel contempo, chiedeva l'intestazione della concessione dell'azienda faunistico-venatoria di Pietraporzio in capo alle Società Azienda faunistico-venatoria "Pietraporzio" s.r.l., rappresentata dall'amministratore unico signora Girodengo Bruna.
La Giunta regionale, con provvedimento n. 90-322 del 24/7/1995, ha deliberato l'intestazione della concessione di azienda faunistico-venatoria Pietraporzio alla Società Azienda faunistico-venatoria "Pietraporzio" s.r.l.
Da quanto esposto emerge che, a soli cinque giorni dalla distribuzione delle deleghe da parte del Presidente della Giunta regionale con DPGR n.
2984 del 30/6/1995, l'Assessore Viglietta aveva già manifestato la propria volontà di cessare dalla carica di amministratore unico della predetta azienda e, quindi, dalla titolarità della relativa concessione. Il relativo iter burocratico si concludeva il successivo 24 luglio.
Si fa presente altresì che l'azienda faunistico-venatoria in oggetto è una s.r.l., ovvero una società di capitale e non di persone. Pertanto, in capo ai soci non può ascriversi alcuna responsabilità legale e gestionale essendo titolare di essa esclusivamente l'amministratore, che non è, dal momento della sua nomina ad Assessore regionale, il rag. Matteo Viglietta.
In ordine a quanto osservano gli interpellanti circa l'incidenza che la deliberazione n. 92 di approvazione dei piani di ripopolamento e di abbattimento all'interno delle aziende faunistico-venatorie, per la stagione venatoria 1995/1996, può avere sullo sviluppo delle attività economiche e dei profitti delle aziende stesse con le scelte contenute nei piani di ripopolamento, si fa presente quanto segue.
La legge 11/2/1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", all'art. 16, comma primo prescrive che le aziende faunistico-venatorie siano costituite "senza fini di lucro" e "per prevalenti finalità naturalistiche e faunistiche con particolare riferimento alla tipica fauna alpina e appenninica". Stante la normativa vigente non si può, pertanto, ipotizzare alcun conflitto d'interesse, in assenza di obiettivi economico-finanziari da conseguire da parte del concessionario dell'azienda faunistico-venatoria in questione.
Diverso è il caso delle Aziende agri-turistico-venatorie previste dall'art. 16, comma primo, lettera b), della legge n. 157/92, che possono essere istituite ai fini d'impresa agricola e, pertanto, con finalità economiche. Peraltro la disciplina relativa all'istituzione di dette aziende non è stata ancora emanata.
In ogni caso, fintanto che la titolarità dell'azienda e della concessione era in capo al signor Viglietta, la gestione faunistico venatoria dell'Azienda di Pietraporzio si è caratterizzata per il conseguimento degli scopi previsti dall'art. 72 della L.R. n. 60/79 e dell'art. 1 del Regolamento CR del 21/3/1984 n. 671-3464.
Tale istituto, com'è noto, deve essere considerato quale strumento di attuazione della programmazione faunistico-venatoria ricadente nella zona faunistica delle Alpi, deve perseguire l'obiettivo di favorire l'insediamento sul territorio, la riproduzione naturale e l'incremento numerico delle popolazioni selvatiche che in questi ambienti trovano habitat adatto. Tale obiettivo va perseguito agendo principalmente sul ripristino e miglioramento quali-quantitativo dell'ambiente naturale nonché sul ricorso a forme di prelievo programmato sulla base delle consistenze accertate.
Gli interventi realizzati dall'azienda faunistico-venatoria di Pietraporzio hanno, da un lato, favorito una gestione faunistica dei comprensori forestali vallivi compatibili con le situazioni ambientali locali (rimboschimenti, manutenzione piste forestali) e permesso un'efficace conservazione ed un notevole arricchimento del patrimonio naturalistico e faunistico locale anche attraverso la naturale ricostituzione di popolazioni di fauna selvatica gravemente compromesse (cervo, stambecco), e dall'altro apportato considerevoli vantaggi all'economia turistica locale.
In ordine al secondo punto dell'interpellanza concernente i contenziosi in corso tra la Regione e le aziende faunistico-venatorie, si fa presente che, tuttora, è pendente al TAR Piemonte un ricorso presentato dall'Azienda faunistico-venatoria "S. Grato", in provincia di Asti, avverso il diniego del rinnovo della concessione, non avendo il concessionario presentato la relativa istanza entro i termini previsti dall'art. 5, ultimo comma, del Regolamento CR n. 671-3464 del 21/3/1984.
In ordine al terzo punto dell'interpellanza, concernente la richiesta di informazioni circa l'acquisto di fauna selvatica per ripopolamento da parte delle Amministrazioni provinciali presso le aziende faunistico venatorie, risulta, a seguito di richieste di informazione alle Province quanto segue.
Le Province di Asti, Novara e Vercelli, hanno comunicato di non aver mai acquistato fauna selvatica dalle aziende faunistico-venatorie.
La Provincia di Alessandria ha comunicato che solo nel 1995, per sopperire alla carenza di lepri di cattura provenienti dai Paesi est europei dovuta a divieti di ordine sanitario e all'impossibilità di reperire lepri di cattura nazionali, ha acquistato complessivamente 151 lepri dall'Azienda faunistico-venatoria "Albera Ligure" nei giorni 6 e 22 febbraio e 3 marzo per un importo di L. 160.000 caduna più IVA (totale L.
28.750.400).
La Provincia di Cuneo ha comunicato di aver acquistato selvaggina per il ripopolamento (fagiani e germani reali) dalle Aziende faunistico venatorie "Mondolè" e "Laghi di Pollenzo". Non ha ancora comunicato le date relative agli acquisti e i relativi importi.
La Provincia di Torino, nonostante ripetuti solleciti telefonici e fonogramma, non ha fornito le informazioni richieste.
Si osserva, infine, che nelle aziende faunistico-venatorie ricadenti nella zona faunistica delle Alpi non è possibile procedere ad acquisti di fauna selvatica per ripopolamento poiché le specie ivi presenti appartenenti alla tipica fauna alpina (camoscio, coturnice, gallo forcello pernice bianca e lepre bianca), attualmente non sono riproducibili in cattività.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Signor Presidente, colleghe e colleghi Consiglieri, non sono soddisfatto della risposta del Presidente per una serie di motivi.
Il primo è di carattere generale. C'è una divergenza assoluta sulle modalità con le quali il Presidente ha scelto i propri collaboratori e sulla qualità delle scelte compiute dal Presidente.
Il Consigliere Viglietta nel suo curriculum (quello che tutti noi abbiamo scritto) si era presentato a questo Consiglio come titolare di azienda faunistico-venatoria, e il Presidente ha scelto un cacciatore per dargli l'incarico di occuparsi della caccia! Questa scelta del Presidente si qualifica in modo negativo, secondo il nostro Gruppo, perché si assegna la caccia ai cacciatori, lo smaltimento dei rifiuti agli smaltitori dei rifiuti e così via, cioè con questo modo di procedere c'è una visione molto vicina al concetto corporativo. E' sbagliato procedere in questo modo; lascia il segno negli atteggiamenti e nelle dichiarazioni dell'Assessore in Commissione, addirittura umoristiche perché sentir dire da un Assessore cacciatore, titolare di azienda faunistica, che è ora di finirla con la colpevolizzazione dei cacciatori fa sorridere: è un'affermazione assolutamente priva di valore, è un'affermazione che un Assessore non dovrebbe pronunciare in quanto cacciatore e titolare di azienda faunistica, ma questo fa parte della cultura di governo che voi avete e che realizzate.
E' una cultura di governo che, da questo punto di vista, fa per pensare che più che di gestione del potere, vi occupate di occupazione del potere da parte di una fazione.
Sappiamo che quello della caccia è un mondo variegato, in cui interferiscono punti di vista diversi (gli ambientalisti, gli agricoltori i cacciatori). E' un momento delicato della gestione del potere; è un momento che dovrebbe essere sottratto a visioni di parte e consegnato a visioni politiche che ricercano un interesse ed un equilibrio. E' difficile ricercare un equilibrio da chi nella propria vita - senza colpevolizzarlo per questo - è parte in causa.
Viglietta dice: "Non bisogna colpevolizzare i cacciatori", ma Viglietta è un cacciatore, titolare fino all'altro ieri di interessi nel mondo della caccia, dalla parte di chi caccia gli animali! Questo è il dato di carattere generale.
Dopodiché avviene che il Consigliere Viglietta diventa Assessore e forse anche voi, sia pure nella vostra visione corporativa, vi rendete conto che qualche sistemazione bisognerà darla: le aziende saranno senza fini di lucro, tutto quel che volete, però forse è meglio fare qualcosa che, in tutti questi anni, Viglietta non aveva mai fatto e cioè abbandonare gli interessi - si può usare questa parola? - che come amministratore unico di questa azienda l'Assessore veniva ad avere, che forse, anche a parer vostro, potevano confliggere in qualche modo con l'attività dell'Assessore stesso, attività che comprende fra le altre cose quella di effettuare la programmazione degli interventi, all'interno della quale si svolgono le attività e - anche se non c'è fine di lucro - gli interessi delle aziende.
Tant'è che l'Assessore si dimette da amministratore unico.
Abbiamo accertato - ringrazio il Presidente della precisazione - che l'attività di questa azienda si svolge su terreni in affitto.
Ringrazio anche il Presidente per averci informato che la società (che avete trasformato adesso) è una società s.r.l. di capitali e non di persone.
Una curiosità: l'Assessore Viglietta ha capitali in questa società o no? Perché, a seconda della risposta, si possono aprire altre considerazioni.
Presidente, non ho illustrato l'interpellanza che pure vorrei illustrare: se mi concede qualche secondo in più la ringrazio.
La questione non è ininfluente. Se l'Assessore non ha capitali in questa società è svincolato dalla titolarità dell'amministrazione; rimane il dubbio fortissimo sull'opportunità che continui a gestire la caccia, ma questo è un altro tema.
Se invece l'Assessore ha capitali all'interno della società, questo configura, a mio modo di vedere, un interesse a far sì che la società venga ben condotta, e questo interesse confligge con le decisioni che l'Assessore prende in ordine alla caccia.
Quanto poi all'azienda faunistico-venatoria, è una delle più grosse e probabilmente più belle aziende che dispone il Piemonte; è un'azienda che ha piani di ripopolamento e di abbattimento che sono collegati alla Regione Piemonte: da un tabulato che ho avuto dall'Azienda "Pietraporzio" nell'anno 1995, si uccideranno cinquanta camosci, dieci mufloni, quattro cervi, due caprioli. Questi numeri derivano da indagini e da scelte dell'azienda nell'ambito di un programma che la Regione Piemonte fissa secondo grandi linee.
Questa incompatibilità, che politicamente noi affermiamo, tra l'Assessore e le sue attività pregresse e la carica e la delega che gestisce, soprattutto per il problema degli interessi, non è del tutto chiarita, nel senso che non si è capito dalla risposta del Presidente Ghigo se ci siano interessi di capitale da parte dell'Assessore Viglietta all'interno della società s.r.l. Pregherei il Presidente o l'Assessore di chiarire.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.
GHIGO, Presidente della Giunta regionale Mi permetto solo una piccola replica. Io, per esempio, non sono un cacciatore, nel senso che nella mia vita non sono mai andato a caccia; ci nondimeno le cose che sostiene l'Assessore Viglietta, che è un cacciatore le sostengo anch'io.
Ritengo che la caccia, per una Regione come la nostra, che ha la necessità di avere un certo tipo di rilancio, sia un patrimonio ed un'opportunità da sfruttare, nel modo e nei termini chiaramente più giusti e più corretti che salvaguardino la tutela del territorio, che salvaguardino le specie protette e i ripopolamenti. Ma ho esattamente la stessa opinione dell'Assessore Viglietta.
Credo che, nella Regione Piemonte, non si debbano più criminalizzare i cacciatori. Pertanto, le proposte di normativa su questo settore, che porteremo in Consiglio, saranno in questa direzione, cioè aperte a qualsiasi tipo di discussione. Tuttavia è giusto - visto che lei mi ha sollecitato su questo tema - che io esprima anche la mia opinione.
Per quanto concerne invece i chiarimenti relativi alle quote eventualmente detenute dall'Assessore Viglietta nella s.r.l.
"Pietraporzio", passo la parola al diretto interessato.



PRESIDENTE

Prego, Assessore Viglietta.
VIGLIETTA, Assessore alla caccia e pesca Signor Presidente, colleghi Consiglieri, penso che il Consigliere Chiezzi, nel momento in cui fa delle distinzioni così importanti tra quello che può essere un cacciatore e quello che può essere un nemico della caccia, sia fuori dai tempi odierni. Probabilmente non ha avuto quella evoluzione che hanno avuto sicuramente tutte le persone che sono state a contatto con questi problemi e soprattutto con una realtà come quella del Piemonte, dove si sono registrati degli enormi sviluppi sia nel settore della caccia sia nel settore dell'ambiente - per ambiente intendo dire ambientalisti.
Il Consigliere Chiezzi ricopre, nello stesso tempo, la carica di Presidente di una Commissione regionale che si interessa e si interesserà di tutti i problemi della caccia. In particolare, nei prossimi appuntamenti affronteremo la nuova legge sulla caccia, il regolamento e il problema della caccia in generale.
Se il Consigliere Chiezzi è preoccupato (perché sicuramente non avrà l'animo sereno quando affronterà questi problemi), io sono molto più preoccupato di lui.
Il Consigliere Chiezzi, da quanto ha dichiarato oggi, affronterà questi problemi con uno spirito anti-caccia. Pertanto ritengo la sua posizione di Presidente di questa Commissione incompatibile ad affrontare i problemi che si presenteranno sulla caccia.
Da parte mia chiederò che questo argomento venga spostato ad altra Commissione, perché ritengo la posizione del Consigliere Chiezzi incompatibile per affrontare questi problemi.
Per quanto riguarda l'altra richiesta, la mia partecipazione in questa s.r.l. - non sarei tenuto a dirlo, ma non ho niente da nascondere - è del 20%. Però ribadisco quanto contenuto nelle affermazioni del Presidente Ghigo.
La società è una s.r.l., è una società di capitale, l'unica persona che è direttamente interessata alla gestione è l'amministratore, che non è il sottoscritto.
La società, quindi l'Azienda faunistico-venatoria "Pietraporzio", è un'azienda faunistico-venatoria e in base alla legge n. 157 non può avere scopi di lucro, quindi è scontato che i miei interessi come azionista di questa società e gli atti che compio come Assessore alla caccia non possono fare altro che coincidere, ossia essere propositori perché si ottenga l'obiettivo che sta alla base dell'esistenza di un'azienda faunistico venatoria: la conservazione del territorio e della fauna tipica alpina in particolare.
Penso inoltre agli obiettivi che sono stati raggiunti, e che lei ha ammesso, forse a denti stretti, non lo so. Sono venticinque anni che gestisco questa azienda faunistico-venatoria, la quale venticinque anni fa aveva pochissimi animali. Oggi, per sua stessa ammissione, è una delle più belle aziende del Piemonte e - aggiungo - d'Italia. Questi risultati si sono ottenuti non per fini privatistici, ma perché mi ritengo forse più ambientalista che cacciatore. Per me è stata un'affermazione personale non solo sul piano del lavoro, ma anche in un discorso di hobby; dopo venticinque anni posso dichiararmi veramente soddisfatto di avere raggiunto tale risultato.
Quando tali questioni vengono messe in discussione da una persona che dovrebbe contribuire affinché i problemi della caccia, insieme a quelli ambientali, siano risolti, penso che dalla parte del torto probabilmente stia chi ha presentato l'interpellanza.
CHIEZZI Chiedo la parola per fatto personale.



PRESIDENTE

Perché per fatto personale? CHIEZZI L'Assessore Viglietta mi ha attribuito delle intenzioni che non corrispondono.



PRESIDENTE

Anche lei attribuisce agli altri delle intenzioni che non corrispondono.
CHIEZZI Chiedo di parlare per fatto personale.



PRESIDENTE

Non le do la parola.
CHIEZZI Chiedo che il Consiglio si pronunci a norma di Regolamento.



PRESIDENTE

Io non vedo assolutamente alcun fatto personale.
CHIEZZI L'Assessore Viglietta ha fatto delle affermazioni su mie intenzioni che non corrispondono alla realtà dei fatti, e chiedo di poter parlare. A norma di Regolamento, chiedo di poter parlare.



PRESIDENTE

Ora consultiamo il Regolamento.
Il Regolamento recita: "E' fatto personale l'essere censurato nella propria condotta, o il sentirsi attribuire fatti non veri" - non intenzioni "od opinioni contrarie a quelle espresse. In questo caso chi chiede la parola deve indicare in che cosa consiste il fatto personale. Spetta al Presidente decidere sulla sussistenza del fatto personale".
Per cortesia, mi indichi in che cosa consiste il fatto personale.
CHIEZZI Grazie, Presidente. Ho chiesto la parola per spiegare in che cosa consista il fatto personale. L'Assessore ha detto: "Chiezzi, come Presidente della Commissione, senz'altro non ha l'animo di svolgere la propria funzione con serenità". La sostanza è questa.
Devo dire che questa affermazione non corrisponde assolutamente al vero e dagli atti scritti si può verificare il comportamento tenuto dal sottoscritto sul tema della caccia.
Non sono cacciatore, e non ho alcun tipo d'interesse nei confronti della caccia; sono una persona libera che liberamente discute come tutti come il Presidente Ghigo, ad esempio. Che il Presidente Ghigo dica: "Non sono un cacciatore, ma sono d'accordo con l'Assessore Viglietta" ha un peso. Che un cacciatore dica: "Sono d'accordo con i cacciatori" ha un peso assolutamente irrilevante.
Quindi, questo addebito di parzialità è assolutamente ingiustificato.
E' una semplice ritorsione da parte dell'Assessore, che continua ad essere proprietario di quote di capitale, e quindi ritorce. L'Assessore evidentemente è troppo coinvolto, è troppo preso dai propri interessi e scarica le proprie tensioni da cacciatore su persone che nulla hanno a che vedere con le cose che lui pensa.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Cavallera, Farassino e Rosso.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Nomine - Personale del servizio sanitario

d) Richiesta del Pubblico Ministero di rinvio a giudizio del Presidente del Consiglio, Picchioni, in seguito alle nomine dei Direttori generali delle UU.SS.LL.


PRESIDENTE

Desidero altresì fare una comunicazione.
Debbo premettere, signori Consiglieri, che io e il mio difensore abbiamo avuto notizie della richiesta del Pubblico Ministero di rinvio a giudizio a seguito di notizie ANSA susseguenti ad informazioni provenienti dalla Procura della Repubblica.
Ignoro, di conseguenza, sulla base di quale elemento di fatto il Pubblico Ministero abbia formulato tale richiesta.
Posso sin d'ora precisare che nessuna prova a mio carico era stata prospettata dal Pubblico Ministero in sede di mia comparizione. Non ho alcuna difficoltà ad esibire l'intero fascicolo del Pubblico Ministero a questo Consiglio una volta che potrò prenderne cognizione e copia nel rispetto delle norme di legge.
Vengo al merito. Nella vicenda delle nomine dei Direttori generali delle UU.SS.LL., ho svolto esclusivamente opera di uomo politico regionale e cioè, in particolare, mi sono occupato, perché sollecitato dalle parti del problema Regione - Molinette - Università.
Il capo d'imputazione mi contesta, come momento di abuso, l'assunzione delle deliberazioni del 27 e 29 dicembre 1994. Premesso che, com'è noto non facevo parte della Giunta, la quale aveva sufficiente autonomia ed autorevolezza per decidere da sola, tant'è vero che ha disatteso in più parti le mie opinioni sul tema, ritengo gravissimo che si qualifichi come reato l'assunzione di una deliberazione, ovvero la discrezionale esplicazione del potere amministrativo.
Sul punto in proposito intendo dare battaglia a fondo, poiché ritengo sia in gioco non solo la mia persona, ma altresì la libertà di autodeterminazione di questo Consiglio che ho l'onore di presiedere.
Questo è quanto sono in grado di dire in questo momento, ma assicuro tutti che terrò comunicazione costante con questo consesso, ripeto, perch il problema non è solo mio; il problema è riaffermare l'indipendenza di ogni potere dello Stato, difenderne la sfera di autonomia, garantire le istituzioni dal disagio che non proviene dalle vicende che in questi giorni interessano alcuni di noi, ma dal disconoscimento della discrezionalità amministrativa che è alla base del sistema democratico, dalla strisciante confusione dei poteri, dal concretizzarsi di un rischio professionale inammissibile per i pubblici amministratori.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Esame proposta di deliberazione n. 30: "Individuazione dell'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari ai sensi dell'art. 59, comma quarto, del DL n. 29/93, modificato dall'art. 27 del DL n. 546/93"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g. che prevede l'esame della proposta di deliberazione n. 30.
L'Assessore Gallarini ha presentato il seguente emendamento: nel deliberato anziché: "- nel Responsabile del Settore di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale il soggetto che provvede direttamente alla censura ed al rimprovero verbale nei confronti dei dipendenti assegnati alle Segreterie particolari del Presidente della Giunta e degli Assessori, nonché a segnalare all'Ufficio competente sopra individuato, i fatti da contestare a carico dei medesimi, nel caso in cui reputi applicabile una sanzione più grave;" sostituire con: "- nel Responsabile del Settore personale, ed in caso di sua assenza od impedimento, nel Vicario del medesimo, il soggetto che, anche sulla base della segnalazione del Responsabile funzionale, provvede direttamente alla censura ed al rimprovero verbale nei confronti dei dipendenti assegnati alle Segreterie particolari del Presidente della Giunta e degli Assessori nonché nei confronti dei dipendenti regionali operanti presso altri Enti in posizione di comando o distacco;" ed anziché: "- nel Responsabile del Servizio di Gabinetto dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale il soggetto che provvede direttamente alla censura ed al rimprovero verbale nei confronti dei dipendenti assegnati al Servizio medesimo, alla Segreteria particolare del Presidente del Consiglio regionale, ai Gruppi consiliari ed al Servizio del Difensore Civico, nonch a segnalare all'Ufficio competente sopra individuato i fatti da contestare a carico dei medesimi nel caso in cui reputi applicabile una sanzione più grave;" sostituire con: "- nel Responsabile del Settore personale ed in caso di sua assenza od impedimento nel vicario del medesimo, il soggetto che provvede direttamente alla censura ed al rimprovero verbale nei confronti dei dipendenti assegnati al Servizio Gabinetto dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, anche sulla base della segnalazione del Responsabile della struttura medesima, nonché nei confronti dei dipendenti assegnati alla Segreteria particolare del Presidente del Consiglio regionale, alla Segreteria particolare dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ai Gruppi consiliari ed al Servizio del Difensore Civico anche sulla base delle segnalazioni dei rispettivi Responsabili funzionali".
La parola all'Assessore Gallarini per l'illustrazione.
GALLARINI, Assessore al personale Sia la definizione modificata sia quella precedente sono un po' intricate, ma si tratta di una calibratura assai delicata, ritenuta opportuna al fine di non stravolgere l'impostazione del tutto.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 24 voti favorevoli e 17 astensioni.
Pongo in votazione la deliberazione così emendata, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 27 voti favorevoli e 18 astensioni.


Argomento: Nomine

Esame proposta di deliberazione n. 84: "Individuazione, ai sensi dell'art. 13, comma primo, lettera b), della L.R. 23/3/1995, n. 39, degli organi ed organismi di particolare rilievo"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta deliberazione n. 84, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Non essendovi interventi, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 31 voti favorevoli e 4 astensioni.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g.


PRESIDENTE

E' stato presentato un ordine del giorno a firma dei Consiglieri Burzi Casari, Cavaliere, Chiezzi, Leo, Marengo, Montabone, Rubatto, Saitta e Spagnuolo relativo alla chiusura del Circolo culturale "Hiroshima Mon Amour".
Chi è favorevole all'iscrizione all'o.d.g. è pregato di alzare la mano.
L'iscrizione è respinta con 35 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astensione.
E' stato presentato inoltre un ordine del giorno a firma dei Consiglieri Burzi, Deorsola, Ghiglia, Montabone e Vaglio relativo al Piano Territoriale Regionale.
Chi è favorevole all'iscrizione all'o.d.g. è pregato di alzare la mano.
L'iscrizione è respinta con 37 voti favorevoli e 4 contrari.
E' stato presentato infine un ordine del giorno a firma dei Presidenti Ghigo e Picchioni relativo alla RAI.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.
SPAGNUOLO Poiché questo ordine del giorno è frutto di un dibattito che ha visto parecchie parti consiliari chiederne la redazione, chiederei, se fosse possibile, prima di votarlo anche solo per l'iscrizione all'o.d.g., di portarlo alla Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

D'accordo.


Argomento: Nomine - Parchi e riserve

Sull'ordine dei lavori ed in particolare sulla votazione delle nomine relative ai parchi


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.
CAVALIERE Presidente, ho chiesto la parola semplicemente perché nella Conferenza dei Capigruppo tenutasi stamani avevamo deciso di procedere anche alle nomine sui parchi.
Siccome queste sono state deliberate dalla Commissione Nomine già da tempo, e nulla osta affinché venga svolta la relativa procedura, credo che debbano venire fuori i problemi che esistono, se esistono problemi.
Incidentalmente ieri, al termine della Commissione Nomine, si è saputo che vi sarebbe un disegno di legge di modifica degli assetti, e che in questo senso sarebbe stata anticipata una richiesta di proroga degli attuali Consigli per approvare questo progetto o disegno di legge.
Mi pare che vi siano delle questioni che non funzionano, se qui siamo in un posto dove ci sono almeno quattro regoline chiare per giocare; una di queste è che le regole istituzionali si rispettano, soprattutto quelle serie. In questo senso, credo che non ci sia alcun problema per procedere alle nomine di questi Enti, quindi chiedo che si proceda.
Se ci sono dei problemi tecnici (così si chiamano ultimamente) all'interno della maggioranza, si sospenda la seduta per dieci minuti, si risolvano i problemi tecnici all'interno della maggioranza e poi si proceda, signor Presidente, altrimenti ci troveremo di fronte ad un golpe.



PRESIDENTE

No, non è nessun golpe, per carità, ben lungi la nostra intenzione.
Credo che ci siano degli impedimenti puramente tecnici, per cui le nomine relative ai parchi, su istanza di alcuni Capigruppo delle forze politiche presenti in aula, dovrebbero slittare a mercoledì mattina; non credo che ci siano discorsi di ordine diverso.
Il problema della Giunta che ha in itinere un provvedimento di proroga per le nomine sui parchi è, fino a questo momento, una pura intenzione, in quanto non è stato formalizzato alcun atto legislativo, e pertanto non ne posso tenere conto. Voglio assicurare, e credo che anche il Presidente della Giunta lo voglia, al Consigliere Cavaliere che mercoledì mattina si procederà alle nomine sui parchi; su questo non ci sono assolutamente dubbi.
CAVALIERE Presidente, mi scusi se prendo ancora la parola. Il problema è questo: lei o qualcun altro mi deve spiegare cosa si è modificato da stamani alle 9,30. Siccome stamani alle 9,30, prendendo atto di tutto, abbiamo deciso di procedere a quelle nomine, voglio sapere cos'è cambiato.



PRESIDENTE

Stamani non c'è stato alcun impegno sulla legge sui parchi, non c'è stata alcuna specificazione.
CAVALIERE Ma come non c'è stato!



PRESIDENTE

Chiamo in causa i Presidenti presenti: non è stata data, né da me né da altri, nessuna specificazione precisa su questo argomento. Tuttavia siccome è stato rilevato che vi sono ancora delle difficoltà tecniche prego il Consiglio di prendere atto di questa impossibilità; l'abbiamo fatto tante volte nel passato (ricordo i Co.Re.Co., ecc.), per cui credo che rinviando le nomine sui parchi a mercoledì mattina non vi sia nessuna lesa maestà nei confronti di questo Consiglio.
CAVALIERE Ma quali sono le difficoltà tecniche?



PRESIDENTE

Prego il Capogruppo del Gruppo di maggioranza relativa di prendere la parola per spiegare se ci sono delle difficoltà, se sono ancora presenti oppure se sono state superate.
BURZI Al di là del fatto che non sono così certo che la procedura che stiamo seguendo sia la più corretta, torniamo al merito della questione.
Credo che esistano dei termini di legge ben precisi, che evidentemente devono essere rispettati (ci mancherebbe!).
Quanto sostiene il Consigliere Cavaliere non è valido soltanto per i parchi, ma per tutta un'altra lista di candidature che la Commissione Nomine ha già deliberato, e che semplicemente non passano nella seduta odierna perché esistono dei problemi tecnici.
CAVALIERE Ma quali sono questi problemi tecnici? BURZI Si tratta di problemi tecnici che, secondo me, non è necessario spiegare; dopodiché possiamo fare benissimo una Conferenza dei Capigruppo eventualmente chiedendo una sospensione e parlandone. Tuttavia, con la stessa logica, quanto può attenere ai parchi può attenere alla Commissione per l'orientamento musicale, che ieri è stata deliberata e che oggi non abbiamo votato, e a tante altre che sono state deliberate nel tempo, a parte i Co.Re.Co. che ieri non hanno visto il completamento dell'iter della Commissione Nomine.
A me pare che la sovranità di questo Consiglio consista nell'espletare le procedure nell'ambito dei tempi previsti per le scadenze, e le sedute del 18 e 19 ottobre sono ampiamente esaustive di tale possibilità.
Mi pare anche che il Presidente Picchioni abbia già ribadito che questa non è affatto una procedura inusuale, in quanto esistono ampi precedenti, e che vi è l'impegno del Consiglio a far fronte alle nomine nei tempi e nei modi previsti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.
SPAGNUOLO Non vorrei che giocassimo un pochino, forse anche un pochino troppo.
E' notorio: ieri c'è stata una Commissione Nomine, presieduta dal Vicepresidente Deorsola - alla quale lei, Presidente, non ha potuto partecipare perché impegnato in altre questioni istituzionali - nella quale la questione, al termine della seduta, è stata trattata in maniera un po' tumultuosa.
Voglio informare il Consiglio che sostanzialmente i rappresentanti della minoranza hanno abbandonato l'aula proprio quando si è trattata la questione delle nomine relative ai parchi, perché già ieri era stato anticipato da una parte della maggioranza che c'erano delle perplessità delle questioni in itinere, ecc.
A questo punto, il problema esiste, e poiché è un fatto politico che la Giunta si appresti a presentare dei provvedimenti sulla materia dei parchi provvedimenti che non conosciamo e che possono essere di un qualche rilievo, le questioni sono due. Siccome esiste questa variabile, che è una questione di carattere politico, o il Presidente della Giunta ci anticipa qualche cosa e assume in quest'aula l'impegno che alle nomine dei parchi si andrà così come sono state prospettate nella Commissione Nomine, oppure ci si spiega in maniera chiara la questione tecnica e la difficoltà tecnica perché a questo momento difficoltà tecniche nella Commissione Nomine non ne sono state riscontrate.
Se poi vi sono delle esigenze di confronto che ancora possono e devono avvenire all'interno della maggioranza sulle nomine da proporre in quest'aula, poiché questa è una seduta breve, abbiamo il tempo di fermarci un momento e di consentire alla maggioranza di confrontarsi.
Diversamente, è necessaria una spiegazione ed un impegno di carattere politico da parte del Presidente della Giunta, perché questa - ripeto - non è una questione che capita all'improvviso, ma è stata a lungo dibattuta ieri nella Commissione Nomine, e il mio ed altri Gruppi hanno abbandonato quella seduta.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.
GHIGO, Presidente della Giunta regionale Assumo l'impegno di procedere alla nomina dei parchi nella seduta che si terrà mercoledì prossimo e chiedo questa disponibilità ai Consiglieri che sono intervenuti sul tema, perché abbiamo la necessità di fare alcune riflessioni su tali nomine che, ad oggi, non sono state fatte.
Per rispondere e per dare chiarezza alle interpretazioni che vengono date, dico che è indubbio che abbiamo intenzione di presentare una legge di revisione dei parchi; volevamo ipotizzare e pensare di fare una proroga degli attuali Consigli di amministrazione dei parchi per poi fare la nuova legge e le relative nuove nomine.
Allo stato attuale delle cose credo che questo tipo di percorso sia impraticabile, perciò come Giunta e personalmente non ci resta che impegnarci mercoledì a fare le nomine sui parchi.
Mi auguro che il Consigliere Cavaliere ritenga soddisfacente questo mio impegno; la spiegazione mi sembra abbastanza chiara e palese, nel senso che non c'è nulla di diverso e di particolare.
Nell'ipotizzare e nel pensare di fare una nuova legge sui parchi avevamo pensato di prorogare le attuali Amministrazioni per poi fare quelle nuove; se questo non è possibile, ci atteniamo a quelle che sono le regole le normative e nomineremo i Consigli di amministrazione dei parchi.



PRESIDENTE

L'Assessore Angeleri chiede la parola: per che cosa? ANGELERI, Assessore ai parchi naturali Volevo chiarire un aspetto che non vorrei che fosse...



PRESIDENTE

Scusi, Assessore, ma lei vuole chiarire quanto ha detto il Presidente? ANGELERI, Assessore ai parchi naturali Vorrei sottolineare alcune...



PRESIDENTE

No, guardi, mi pare che il Presidente abbia...
SPAGNUOLO Lasciamo parlare chi chiede la parola! Altrimenti, le regole veramente non vengono...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Spagnuolo, mi lasci per cortesia valutare un momento la situazione. Poi, dal suo punto di vista, lei può dire quello che vuole ma mi lasci, per cortesia, guidare l'assemblea. Non è lei che la guida: abbia pazienza!



(Commenti della Consigliera Spagnuolo)



PRESIDENTE

Mi permetta, signor Presidente, anzi ex Presidente, voglio dirle che prima aveva chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; poi, semmai parlerà l'Assessore Angeleri.
CAVALIERE Io l'ho chiesta dopo l'Assessore Angeleri.



PRESIDENTE

Veramente l'ha chiesta subito. Comunque, prego, Assessore.
ANGELERI, Assessore ai parchi naturali Mi pare che da parte di quest'aula si stia strumentalizzando l'ipotetico rinvio delle nomine dei Consigli direttivi dei parchi, mentre non c'è assoluto bisogno di strumentalizzare una realtà dei parchi e aree protette che, in qualche modo, tutti quanti, anche all'interno della Commissione, abbiamo evidenziato come importante per il rilancio turistico della nostra Regione. Vorrei dunque essere molto chiaro in quest'aula e spiegare i motivi per i quali all'interno della Giunta era emersa la volontà di andare in questa direzione.
Innanzitutto, la necessità di predisporre un provvedimento normativo che consenta di addivenire ad una razionalizzazione dell'attuale frammentaria e non coordinata organizzazione dei parchi piemontesi. Questo è un dato di fatto emerso nel corso della prima seduta della Commissione presieduta dal Presidente Griffini, ancora prima della pausa estiva.
Esiste la necessità di armonizzare tra loro le normative che regolano i singoli parchi, al fine di consentire a tutti i cittadini un'omogenea condizione di fruizione.
Vorrei ricordare ai colleghi del Consiglio che attualmente esistono vincoli totalmente diversi da un parco all'altro.
CHIEZZI Questa è una comunicazione sui parchi: poi interveniamo tutti! ANGELERI, Assessore ai parchi naturali Esiste la necessità di rendere meno pletorica la composizione dei Consigli direttivi...



PRESIDENTE

Scusi, Assessore, stiamo parlando della possibilità o meno di votare le nomine: in questo momento, la questione della legge - de jure condendo non c'entra! ANGELERI, Assessore ai parchi naturali Infatti non sto spiegando nessuna legge, sto spiegando la motivazione per la quale...



PRESIDENTE

Mi permetta: stiamo al tema, la prego, non c'entra assolutamente nulla in questo momento che lei possa dare una specie di preambolo a quello che sarà l'iter o il contenuto della legge.
ANGELERI, Assessore ai parchi naturali Stavo leggendo la motivazione per la quale abbiamo pensato che oggi non sia opportuno votare le nomine: se mi consente, finisco di illustrare.
C'è un'ulteriore motivazione, e vorrei leggerla in Consiglio, in modo che rimanga a verbale, così come rimane a verbale la posizione dell'opposizione e quella della maggioranza su tale questione.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

ANGELERI, Assessore ai parchi naturali



PRESIDENTE

Vorrei proseguire, Presidente, per cortesia! Come dicevo, vi è la necessità di rendere meno pletorica la composizione dei Consigli direttivi per consentirne un migliore funzionamento. Vorrei sottolineare che sovente non viene raggiunto il numero legale nelle adunanze dei Consigli direttivi; questi hanno un numero di Consiglieri che oscilla da 15, e mi riferisco agli ultimi parchi votati quest'anno...



PRESIDENTE

Assessore, non vogliamo sapere sulla bontà della legge che deve essere ancora varata, in questo momento non ci interessa: abbia pazienza! ANGELERI, Assessore ai parchi naturali ...per arrivare ai 45 Consiglieri del Parco Orsiera-Rocciavrè. Mi chiedo se l'illustrazione di queste tre motivazioni, che peraltro sono state avanzate anche all'interno della Commissione, non bastino a richiedere che sui parchi ci possa essere un'attenzione di tutto il Consiglio rispetto all'opportunità di rinviare queste nomine e di ricominciare a valutare la fruibilità dei parchi stessi in un'ottica diversa.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Un attimo, un attimo. Dobbiamo tenere conto di quanto ho detto io e di quanto ha detto il Presidente della Giunta. Ogni altra variabile non interessa questo Consiglio: abbiate pazienza! La parola al Presidente della Giunta, che è l'organo collegiale.
MARENGO Io ho chiesto la parola!



PRESIDENTE

Un momento, per cortesia! GHIGO, Presidente della Giunta regionale Scusatemi, credo che si stia arrivando ad un attimo di esasperazione su un tema che è semplice.
Mi rendo conto che l'Assessore Angeleri, che vive personalmente questo tema, abbia voluto, in un certo senso, significare l'ipotesi di revisione di legge che proporremo. Però il tema oggi non è quello, nel senso che oggi non si discute il tipo di legge che la maggioranza vorrà proporre sui parchi: non è questo il tema della discussione. Oggi si discute un termine di regolamento che ci doveva vedere, secondo quello che mi hanno detto la Commissione Nomine aveva prestabilito, votare i Consigli di amministrazione di questi parchi.
Ho detto, in maniera chiara ed esplicita, che l'obiettivo della Giunta era quello di proporre un disegno di legge, e di chiedere la proroga degli attuali amministratori dei parchi. Poiché questo non è possibile tecnicamente, perché ci sono dei termini di legge che dobbiamo rispettare presenteremo la nostra proposta di legge, ma nella prossima seduta dovremo votare i Consigli di amministrazione dei parchi.
Riconfermo dunque quello che ho detto prima: se i Consiglieri che hanno fatto le considerazioni relative a questo aspetto ci concedono e ci autorizzano a fare la votazione mercoledì, ci consentiranno di identificare in maniera più corretta e più approfondita i candidati da sottoporre al Consiglio per la votazione.
Perciò direi, se posso permettermi di fare questa considerazione, di non allargare il discorso su quelli che sono i temi dei parchi; ognuno di noi ha le proprie opinioni, la Giunta le esprimerà attraverso una proposta di legge che verrà portata in Commissione e che sarà votata in Consiglio oggi il tema mi sembra diverso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.
CAVALIERE Signor Presidente, lei ha testé verificato che le nostre preoccupazioni erano e sono ben fondate, nel senso che ci troviamo di fronte a due interpretazioni della questione.
GHIGO, Presidente della Giunta regionale No, ad una: quella che ho dato io.
CAVALIERE No, Presidente, perché ieri in Commissione Nomine ci è stata data una motivazione politica, del tutto legittima, della decisione di rinviare le nomine. Ciò che ha brevemente illustrato l'Assessore Angeleri è una motivazione politica.
Il problema non è quello di rinviare di una settimana per problemi tecnici le nomine, e non è neanche di soddisfazione o meno, ma di preoccupazione, perché i parchi già in questi momenti vivono dei grossi problemi: sono in una fase di transizione, di passaggio, dove i Consigli di amministrazione non riescono a svolgere le loro funzioni, con tutti i problemi che ha detto anche l'Assessore Angeleri, però dipende dalla parte dalla quale si prendono questi problemi. E allora siamo molto, molto preoccupati! Registro anche, Presidente, che mentre all'interno della Commissione Nomine il dibattito procedeva nel verificare una serie di elementi, nella Giunta si discuteva di altro. Allora, è del tutto legittimo che la Giunta proponga un disegno di legge sulla materia, ma non si può prendere in giro il Consiglio che sta lavorando in un'altra direzione, mentre si stanno ipotizzando altri percorsi. Questo è il punto centrale della questione.
Il problema è tecnico? Credo che sia più saggio che la maggioranza risolva in dieci minuti i problemi tecnici, che non riguardano evidentemente il livello istituzionale, perché la Commissione Nomine ha finito il suo ruolo, per cui il Consiglio può benissimo procedere. Quindi propongo che la maggioranza risolva i propri problemi "tecnici" con una sospensione dei lavori, e successivamente si proceda alle nomine.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marengo.
MARENGO Non avevo nulla in contrario rispetto alla richiesta di rinvio e all'impegno che il Presidente del Consiglio e il Presidente della Giunta hanno qui assunto, con la motivazione tecnica. Sennonché ho ascoltato la comunicazione dell'Assessore Angeleri ed ho ripercorso ciò che è successo dalla Commissione Nomine di ieri fino a questa mattina.
Già quindici giorni fa avevamo deliberato le nomine rispetto ai parchi all'interno della Commissione Nomine, quindi è tutto pronto, tant'è che nella penultima riunione avevamo deciso di dare indicazione agli uffici di preparare tutte le schede per poter votare ciò che era stato licenziato dalla Commissione Nomine.
Ieri invece è stato chiesto, nell'ultima riunione della Commissione Nomine, da parte di esponenti della maggioranza, di non votare i parchi affinché in Giunta, con un supporto tecnico-legislativo, quindi con un orientamento tecnico-legislativo già espresso, non si procedesse a queste nomine, in quanto ci sarebbe stata una richiesta di proroga. Sono le questioni che lo stesso Assessore Angeleri ha qui ricordato.
Questa mattina si era deciso invece di procedere alle nomine, comprese quelle relative ai parchi, perché il problema tecnico non sussisteva più ora però questo problema tecnico-giuridico riemerge. In più ci sono delle posizioni politiche espresse da Assessori per la soppressione del 50% dei parchi piemontesi.
Sono tutte, ovviamente, opinioni legittime, così com'è legittimo che la Giunta proponga un disegno di legge, ma credo altrettanto legittimo, anzi corrisponde alla legge e alle regole, che oggi si proceda alle nomine relative ai parchi.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.
SPAGNUOLO Signor Presidente, innanzitutto devo dire che non era assolutamente mia intenzione quella di dirigere il Consiglio al suo posto perché lei Presidente, non solo lo fa benissimo, ma lo fa con grande lungimiranza, mi consenta di dire, non solo istituzionale, ma anche politica.



PRESIDENTE

Questa è una malizia; è un processo alle intenzioni.
SPAGNUOLO Ed è rispetto a questa lungimiranza politica che ho spezzato una lancia a favore dei giovani Consiglieri e dei giovani Assessori che intendono parlare quando ritengono di farlo, al di là delle opportunità di queste richieste, ma vanno comunque rispettate le volontà dei singoli che chiedono di intervenire.
Stante questa precisazione, credo, avendo sentito l'intervento del Presidente della Giunta prima e quello dell'Assessore competente dopo, che la difformità di valutazioni e di approccio che l'uno e l'altro fanno rispetto alla questione imponga davvero oggi di votare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.
BURZI Francamente vedo un eccesso di strumentalizzazione che mi sorprende quindi rimettiamo in ordine i singoli elementi, altrimenti quello che non è e non deve diventare un problema lo diventa, ma se strumentalizzazione politica deve esserci, allora gestiamola secondo le regole.
Rimettiamo in ordine gli elementi. Nell'ambito della Commissione Nomine sono state verificate (nelle sedute precedenti, evidentemente) tutte le candidature idonee, non soltanto per i parchi, ma anche per tante altre Consulte e Commissioni, che dovranno, nell'ambito dei termini di scadenza previsti, andare al voto. Questo è l'impegno che la Commissione Nomine ha finora assunto, tra l'altro grazie anche ad un supplemento di lavori che qualche componente della minoranza, in maniera del tutto legittima, ha originato.
La Commissione Nomine, è cosa notoria, ma è bene che tutti i membri del Consiglio lo sappiano, ha dovuto svolgere un forte supplemento di lavoro.
Pertanto, proprio allo scopo di adempiere agli obblighi delle nomine e per far sì che il Consiglio adempia ai propri, è stata convocata un'ultima riunione della Commissione Nomine per venerdì prossimo.
Per quanto riguarda la seduta di ieri devo dire che non ho notato abbandoni da parte della minoranza. Prendo atto che la minoranza ha abbandonato, ma a me sembrava che la seduta si fosse regolarmente conclusa con la Presidenza di Deorsola, senza abbandoni da parte di nessuna componente della Commissione stessa.
Esiste un impegno preciso da parte del Presidente della Giunta, che è stato ribadito due volte, a far sì che entro i termini stabiliti le nomine avvengano, e quindi il Consiglio possa deliberare manifestando la propria sovranità.
Esistono amplissimi precedenti, che sono stati tra l'altro ricordati anche dal collega Marengo, per cui nelle legislature precedenti a fronte di richieste da parte della maggioranza, senza necessità di specifiche motivazioni - che non hanno altra valenza se non banalmente il fatto che non abbiamo concluso le nostre osservazioni ieri stesso nell'ambito della Commissione Nomine - un paio di candidati, credo che il Consigliere Cavaliere ricorderà, sono stati aggiunti.
Vuol dire che un tema con così tante autocandidature, così oggetto di attenzione, merita, al giudizio della maggioranza, un'ulteriore riflessione. Esiste comunque un impegno specifico ad arrivare alle nomine entro martedì o mercoledì della prossima settimana.
Tengo a precisare ancora un'altra cosa: la seduta di oggi, se non ricordo male, non doveva esserci, perché dopo la seduta del Consiglio della scorsa settimana si ipotizzò, nella Conferenza dei Capigruppo, che da questo mese, per tenere in conto dei lavori di ristrutturazione dell'aula saremmo passati ad una sessione più ampia dei lavori del Consiglio nella terza decade. Quindi, la seduta di oggi giunge, seppur legittima, precisa e palese, per molti di noi - ahimé - non prevista e non prevedibile nell'ambito dell'ordine dei lavori che stiamo predisponendo.
Che cosa voglio concludere? Che non esiste alcuna forma di pretestuosi.
Il Presidente ha preannunciato - con la correttezza che ha contraddistinto e continuerà a contraddistinguere i rapporti tra maggioranza e minoranza - che c'è una volontà precisa da parte della Giunta, che il Presidente Ghigo ha ribadito, di legiferare in termini di parchi. Ovviamente non entro nel merito perché non è questa la sede; ma stabilito ciò, aggiungo anche un altro elemento.
Non sono affatto così sicuro, comunque per la riunione dei Capigruppo di venerdì avrò documentazione, se la manifesta volontà della Giunta (una volta che si sia manifestata con un atto amministrativo, che al momento non c'è e quindi al momento non c'è oggetto di discussione) non costituisca implicita deroga alle nomine. Ma al momento è inutile discuterne, perch non c'è l'atto amministrativo, e quindi è inutile discuterne ora, venerdì eventualmente ne discuteremo. Quindi, martedì noi saremo pronti a votare come lo è peraltro la minoranza, su questo.
Se l'interruzione di tre o quattro giorni non ci viene concessa la consideriamo - io la considero - una strumentalizzazione e a fronte di ci porremo rimedio con analoghi rimedi.



(Commenti in aula fra i Consiglieri)



PRESIDENTE

Consiglieri, per cortesia! La parola al Consigliere Ghiglia.
GHIGLIA Se le scambievoli lezioni di bon ton si interrompono, forse riesco a dire due cose brevissime. Sinceramente, sono un po' divertito dal fatto che si evochino addirittura i golpe parlando di parchi. Se i golpe riguardassero i parchi! Allora, excusatio non petita, ricordo che tanti golpe nella storia sono stati fatti da golpisti di parte sicuramente molto lontana dalla mia. Ma non importa, perché non voglio parlare di golpe, voglio parlare di parchi.



(Interruzioni in aula)



PRESIDENTE

GHIGLIA



PRESIDENTE

Ricordo quello di Cuba con Batista. Ma non importa, ognuno ricorda i golpacci suoi, come si suol dire.



PRESIDENTE

Per cortesia, non andiamo nelle divagazioni.
GHIGLIA Questo è un argomento in cui finalmente si può evocare il golpe e la passione politica può venire fuori, perché, io vi giuro, sui parchi non riesco ad appassionarmi così come dei golpe. Anche perché, per restituire un minimo di razionalità al dibattito - come già ha fatto in maniera molto organica il collega Burzi, che è un tecnico, uno scientista - non dimentichiamo che non sono scaduti i termini per le nomine relative ai parchi. Non dimentichiamo che la fine della seduta di oggi era prevista per le 12,30, e non dimentichiamo - mi spiace contraddire i colleghi che mi hanno preceduto - che ieri non è stato detto che oggi si sarebbero votati i parchi, perché la discussione si era proprio interrotta su quella comunicazione da parte della maggioranza, in cui si era detto: "Noi non saremmo pronti a votare i parchi, perché in Giunta ci sarebbe l'intenzione di portare avanti un disegno di legge". Quindi, non era stato detto che oggi sarebbero stati votati i parchi.
Il Vicepresidente Deorsola aveva detto che sicuramente si sarebbe proceduto alla votazione di tutti quei comitati e consulte delle quali facevano parte i Consiglieri regionali. E questo è un primo dato.
In secondo luogo, credo che le assicurazioni del Presidente della Giunta debbano porre fine a discussioni veramente pretestuose e fuori dalle righe, come credo così non debba essere questa discussione.
Il Presidente della Giunta ha assicurato - d'altronde non avrebbe potuto fare diversamente - come ha fatto il Presidente del Consiglio regionale, che, a termini di legge, oggi questi parchi hanno degli organi ancora in carica (per esempio, penso che il Consiglio direttivo del Parco della Mandria si sia riunito l'ultima volta la settimana scorsa) e ne garantiscono l'ordinaria amministrazione.
I termini di legge non sono scaduti; quando i termini di legge scadranno - anzi, sicuramente con diversi giorni di anticipo - il Consiglio provvederà alla nomina sui parchi.
Devo dire anche che mi spiace il fatto che, se c'era un intento da parte della Giunta di promuovere una nuova legge sui parchi, questa proposta - se mai ci sarà, visto che formalmente non è ancora arrivata arrivi in ritardo e ci costringa magari a nominare degli organismi di cui avremmo potuto fare a meno in brevissimo tempo. Ma questo è un altro discorso.
C'erano sicuramente altre priorità, però alzare così il tono e il livello della discussione su tale questione sarebbe ammissibile se non avessimo ancora fissato i prossimi Consigli per le nomine. Sarebbe, in effetti, un golpe. Sarei io il primo a sostenere - se me lo consentite anche per un minimo di nostra dignità trasversale tra maggioranza e minoranza, che questo sarebbe un golpe e, in tal caso, pretenderei che i parchi fossero votati. Tuttavia, essendo state già convocate delle sedute consiliari per i giorni 18 e 19 ottobre su queste nomine, e non per parlare dell'andata sulla Luna dei Consiglieri regionali, mi sembra che tutte le altre motivazioni diventino esclusivamente pretestuose.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Rispetto a tanto protagonismo in aula, anche con la mia timidezza, sono spinto a fare un brevissimo intervento.
Credo che abbiamo affrontato questo argomento con un po' di confusione.
Circa un quarto d'ora fa, quando il Presidente del Consiglio ha dichiarato la chiusura dei lavori, avevo preparato la mia cartella ed ero pronto ad uscire, pensando che il Presidente del Consiglio non avesse dichiarato un golpe o un colpo di Stato. Sarebbe poi interessante intervenire sui colpi di Stato, visto che ce n'è stata data occasione oggi, ma non è il caso! Ebbene, ci troviamo di fronte ad un fatto altamente strumentale: lo hanno già detto i colleghi Burzi e Ghiglia, e personalmente concordo in pieno con il loro intervento, perché, di fronte alla dichiarazione esplicita dei due maggiori organi istituzionali della nostra Regione, che non si intende far slittare le nomine sui parchi se non di una settimana per motivi che tecnici saranno, io non li conosco, ma che ci sono - credo non sia così drammatico il fatto che maggioranza e minoranza lascino da parte un pochino di protagonismo per accedere ad una giusta richiesta, da qualsiasi parte essa venga.
E' poi dimostrato, anche tecnicamente, quanto diceva il collega Burzi prima: oggi ci siamo trovati di fronte ad un blocco di nomine che non erano tutte quelle che la Commissione Nomine ha già valutato.
Ricordo un'esplicita richiesta, emersa nella penultima Commissione Nomine, proprio da parte del collega Marengo, di non passare a tutte le nomine oggi. Quando il collega Marengo ha fatto questa richiesta non mi sono scandalizzato! MARENGO Motivandola tecnicamente.
MONTABONE Probabilmente ci sono dei motivi tecnici, come lui stesso interloquendo in questo momento dice, che hanno spinto ad una riflessione rispetto all'analisi delle esperienze che, per quanto riguarda gli autocandidati all'interno di nomine da fare, sono da verificare. Ma pongo per me questa condizione.
Oggi ci troviamo di fronte ad una serie di tremila autocandidature sulle quali qualche riflessione bisognerà farla per esprimere un voto cosciente di quello che si fa.
Quindi, facendo un intervento che tende a ridimensionare un pochino la portata di questo dibattito, chiedo alla minoranza di non forzare la mano su questo, perché oggi siamo tecnicamente in difficoltà a portare le nomine dei parchi per motivi anche di impostazione e di fraintendimento di impostazione. Chiediamo di slittare le nomine sui parchi non al prossimo anno, ma di qualche giorno! Non è vero che oggi i parchi non funzionano; i parchi stanno funzionando in modo normale. Noi, per legge, abbiamo l'impegno a fare le votazioni entro il 17 del mese. Saremo qui per fare queste nomine entro il 17 del mese.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI La maggioranza non può evitare questo confronto. La discussione che si è svolta deriva da una vostra incertezza, di fronte alla quale il Consiglio non può semplicemente subire il fatto e tacere. Ora ho sentito più voci dire cose tra loro diverse.
Ho sentito il Presidente Ghigo, ho sentito l'Assessore Angeleri dire che i parchi non funzionano, ho sentito il Consigliere Montabone dire che funzionano. Il Consigliere Ghiglia ha detto che era meglio che questa legge arrivasse prima. Ho anche sentito un'intenzione dell'Assessore di fermare le nomine, perché c'è una legge di cui forse non aveva informato adeguatamente la maggioranza. Voi siete incerti e, prima di venire in Consiglio, dovete mettervi d'accordo, altrimenti ci costringete a perdere tempo.
D'altro canto, se vi presentate in quest'aula così divisi e con voci così diverse, dovete permettere al Consiglio di svolgere il proprio ruolo dignitosamente, e non potete costringerlo a comportamenti che hanno uno sfondo autoritario. Perché è autoritario? Perché non è supportato da nessun dato di fatto.
Se l'Assessore Angeleri aveva intenzione di bloccare le nomine perch aveva in procinto una legge di modifica dei parchi, e non è riuscito in questo suo tentativo, oggi il Consiglio effettui le nomine.
Sembra tanto una ripicca quella di dire: "Diamo il contentino ad Angeleri: le nomine non si fanno oggi, si fanno la prossima seduta".
Perché il Consiglio deve soggiacere a questi problemi interni alla maggioranza? Risolvete i vostri problemi e venite in aula. Ora in aula ci siete, il provvedimento di nomina dei parchi è limpido e pulito. Senz'altro non avete alcun problema di carattere tecnico, perché di sicuro non avete aspettato poche ore fa per concordare i vostri rappresentanti.
L'azione, che è stata stoppata dall'Assessore Angeleri, di fermare la macchina delle nomine non poteva essere condotta fino in fondo. La maggioranza ne prenda atto e ritorni al Consiglio il rispetto dovuto. Sono favorevole a procedere a quello che deve essere fatto.



PRESIDENTE

E' stata formalizzata una richiesta di votazione? Sono state presentate anche le ragioni contrarie.
Voglio solamente dire, per chiarezza, che questa mattina non si è parlato di parchi. Genericamente si è parlato di nomine, ma non di parchi.
Non essendo stato presente ieri sera, non potevo sapere quali erano state le premesse per la discussione di questa mattina. Ho sempre detto che il cammino della legge è completamente autonomo e parallelo alle nomine.
Pertanto dobbiamo procedere secondo...



(Interruzione del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Lei ha già parlato sulle comunicazioni del Presidente e dell'Assessore Angeleri.
CAVALIERE Anche lei ha già parlato.



PRESIDENTE

Io ho parlato perché volevo solamente giustificare il fatto che questa mattina non si è parlato di nomine di parchi.



(Interruzione del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Volevo solamente significare che il fatto di prorogare a mercoledì è nient'altro che l'accoglimento di una parte cospicua dell'assemblea. Se però questa cosa non può essere accolta, indipendentemente dalle ragioni tecniche espresse dai Capigruppo della maggioranza, sono disposto a mettere ai voti la proposta di passare immediatamente alla votazione delle nomine sui parchi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.
CAVALIERE Presidente, vorrei replicare alle tante inesattezze dette. Essendo venuto a conoscenza che al termine della Commissione competente - quando non ero più presente - si era parlato del disegno di legge dell'Assessore Angeleri, nella riunione dei Capigruppo di stamani ho posto una precisa domanda, e credo che si possa verificare dalla registrazione. Ho chiesto se si votavano o meno i parchi, che seguono nell'ordine le votazioni che abbiamo fatto prima, ed è stato risposto affermativamente. Ora ci dovete spiegare perché dalle ore 10 alle ore 11,30 si è cambiata opinione.
Abbiamo sentito diverse versioni, ma i problemi tecnici, se sono veri credo si possano risolvere con una piccola sospensione.
Se invece i problemi sono politici, allora li si chiamino con il loro nome. Dovremmo semmai votare sul perché non si vota.



PRESIDENTE

Lei mi ha chiesto se si sarebbero votate le nomine sui parchi. Io le ho detto "sì", ma non l'ho detto questa mattina. Non l'ho detto questa mattina, perché, secondo me, essendo in itinere una legge che non era pervenuta, e non era stata pertanto né votata né formalizzata, questo non poteva impedire la votazione sui parchi. Ma non ho dato il termine di stamani.
La parola al Presidente della Commissione Nomine, Deorsola.
DEORSOLA Desidero solo ricordare che cosa è stato deciso o non deciso nella riunione della Commissione Nomine tenutasi ieri. In tale riunione non si è preso assolutamente l'impegno di votare oggi una serie di nomine oppure un'altra.
Si è semplicemente detto agli uffici di predisporre tutta la documentazione tecnicamente disponibile per l'approntamento delle votazioni. Anche questa mattina non ho inteso che ci sia stato alcun impegno per procedere alle votazioni.
Tra l'altro, rilevo che è ormai anche passato il termine finale stabilito per la durata della riunione antimeridiana.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marengo.
MARENGO Per decidere come procedere chiedo la riunione della Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12,40, riprende alle ore 13)


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Passiamo pertanto al punto 6) all'o.d.g.: "Nomine".
Devo comunicare ai signori Consiglieri che la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che le nomine relative ai parchi verranno effettuate mercoledì 18 ottobre ad inizio seduta.
Per quanto riguarda la legge sulle nomine, l'art. 9, comma settimo recita: "Qualora debbano essere nominati in seno allo stesso istituto, ente od organismo tre o più persone, deve essere assicurata la presenza della minoranza con le modalità stabilite dal Regolamento del Consiglio regionale".
Siccome alla minoranza nella fattispecie sono riservati due nominativi non possiamo che applicare tale norma per la votazione n. 3.
La parola al Consigliere Saitta.
SAITTA Il meccanismo per garantire la presenza della minoranza negli organismi avviene attraverso il voto limitato. Se dovesse valere questo principio le autocandidature non avrebbero più significato: il voto limitato consente la presenza delle minoranze, quindi la garanzia sta lì. Ogni Consigliere, nel caso di questa nomina, dovendone votare tre, poteva esprimere due componenti, quindi la minoranza è garantita attraverso il voto limitato.
Pertanto credo che quella norma vada interpretata in modo più ampio e che alla fine valgano i risultati, cioè chi ha ottenuto più voti. E' un principio di normalissima procedura. Quindi, inviterei il Presidente, prima di proclamare gli eletti, a riflettere ancora su questo.



PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede per le seguenti nomine: Commissione regionale per l'esame dei ricorsi in ordine alla tenuta dell'Albo professionale imprenditori agricoli (art. 7, L.R. n. 27/75 mod.
con L.R. n. 18/82). Nomina di tre esperti.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Fabrizio Poggi, Pierangelo Cumino e Mario Antonio Riu (quest'ultimo in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9 comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Consulta regionale per l'artigianato (art. 3, L.R. n. 17/85). Nomina di cinque Consiglieri regionali.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Deodato Scanderebech, Massimo Griffini, Mariangela Cotto, Angelino Riggio e Carla Spagnuolo (questi ultimi in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9, comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Comitato Misto Paritetico Regione-Autorità Militare sulla nuova regolamentazione delle servitù Militari (art. 1, legge n. 104/90). Nomina di sette rappresentanti.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Roberto Bonifacio, Antonino Vitale, Sergio Gambuzzi, Franco Zandegiacomo Fulvio Aquilante, Silvana Bortolin e Flavio Manfredi (questi ultimi in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9 comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Commissione regionale della cooperazione (art. 2, L.R. n. 24/78).
Nomina di cinque Consiglieri regionali.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Luciano Grasso, Renato Montabone, Agostino Ghiglia, Piergiorgio Peano e Mario Angeli (questi ultimi in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9, comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Commissione consiliare per i gemellaggi (L.R. n. 4/80). Nomina di otto Consiglieri regionali.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Gilberto Pichetto, Teresa Anna Maria Benso, Renato Montabone, Marta Minervini, Roberto Vaglio, Andrea Foco, Claudio Dutto e Pierluigi Rubatto (questi ultimi in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9, comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Consulta regionale dei giovani (L.R. n. 16/95). Nomina di sette Consiglieri regionali.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Francesco Toselli, Caterina Ferrero, Renato Montabone, Agostino Ghiglia Giacomo Rossi, Silvana Bortolin e Roberto Rosso (questi ultimi in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9 comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Premio internazionale Piemontesi nel mondo (L.R. n. 46/92) Commissione Giudicatrice. Nomina di tre Consiglieri regionali.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori William Casoni, Renato Montabone e Giuseppe Farassino (quest'ultimo in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9 comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Consulta regionale dell'emigrazione e dell'immigrazione (L.R. n.
1/87). Nomina di tre Consiglieri regionali.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Angelo Burzi, Agostino Ghiglia e Laura Simonetti (quest'ultima in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9 comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
Consiglio di Aiuto Sociale del Tribunale di Torino (legge n. 354/75).
Nomina di un rappresentante.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Sergio Dequarti.
Commissione tecnico-consultiva per la tutela del patrimonio speleologico della Regione Piemonte (art. 8, L.R. n. 69/80). Nomina di tre rappresentanti e di due esperti sentita l'Università degli Studi di Torino.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Giancarlo Carosso, Furio Secinaro e Filippo Borasio (quest'ultimo in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9 comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento) e quali esperti, sentita l'Università degli Studi di Torino, i signori Rosalino Sacchi e Andrea Allasinaz.
Comitato tecnico-consultivo per l'applicazione della legge regionale "Interventi in materia di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia" (art. 5, L.R. n. 19/94). Nomina di quattro esperti.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Massimo Camussi, Enrico Ballatore, Uberto Forgia e Marco Ferri.
Comitato tecnico-scientifico di supporto alla politica regionale dei parchi e delle aree protette (art. 21, L.R. n. 12/90). Nomina di due veterinari proposti dalla Facoltà di Medicina Veterinaria - Nomina di sei esperti proposti dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di cui due zoologi, due botanici e due geologi - Nomina di quattro esperti proposti dalla Facoltà di Scienze Agrarie e Forestali - Nomina di due esperti proposti dalla Facoltà di Architettura e di cinque esperti nelle materie e nelle specializzazioni sopra richiamate.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Pierpaolo Mussa e Luca Rossi (veterinari), Cristina Giacoma e Antonio Rolando (zoologi), Valeria Filipello Marchisio e Franco Montacchini (botanici), Dario Barberis e Roberto Ajassa (geologi), Gian Paolo Mondino e Italo Currado (forestali), Andrea Cavallero e Valter Boero (agronomi) Attilia Peano e Pompeo Fabbri (architetti) e quali esperti scelti direttamente dal Consiglio i signori Riccardo Orusa, Michele Ruffino Germano Tagliasacchi, Gino Lusso e Claudio Malacrino (questi ultimi in rappresentanza delle minoranze ai sensi del combinato disposto dell'art. 9 comma settimo, L.R. n. 39/95 e dell'art. 72 del Regolamento).
La parola al Consigliere Saitta.
SAITTA Mi pare che questa interpretazione della norma sia un'interpretazione discutibile, sicuramente singolare. Per la prima volta chi ha più voti non viene eletto. Mi pare che sia contrario ad ogni principio minimo di democrazia, per il semplice fatto che le minoranze o le maggioranze nella Commissione Nomine avrebbero dovuto chiaramente indicare il proprio candidato. Questo mi pare che in qualche maniera contrasti con la legge che stabiliva il principio dell'autocandidatura, che era finalizzato ad evitare un incasellamento dei candidati e un'indicazione da parte dei partiti, ma favoriva in modo ampio l'autocandidatura, cosa che è avvenuta, infatti le autocandidature sono molte. Secondo me si è scelto un criterio non uguale per la maggioranza e per la minoranza.
Contro questa decisione, che è contraria ai principi minimi della democrazia, faremo ricorso e invito l'Ufficio di Presidenza a riesaminare tutta la materia.



PRESIDENTE

L'invito è accolto.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13,25)



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