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Dettaglio seduta n.147 del 19/06/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 5) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Casari, Foco, Ghigo Griffini, Mancuso, Marengo, Rosso e Viglietta.


Argomento: Cultura: argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 450: "Modifiche allo Statuto della Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo"


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori con l'esame della proposta di deliberazione n.
450, di cui al punto 15) all'o.d.g., che era stata indicata dalla Conferenza dei Capigruppo tra gli argomenti fattibili.
La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Ricordo a tutti la deliberazione in oggetto, anche se ci sono diversi Consiglieri della Commissione assenti, in particolare il Presidente Chiezzi. E' però presente la Consigliera Simonetti che ha seguito tutta la materia e la Vicepresidente Cotto (le donne sono presenti!).
Si tratta di una modifica richiesta dal Consiglio regionale attraverso la Commissione competente. Si richiedeva sostanzialmente che la Regione Piemonte avesse la Vicepresidenza della Biennale dei Giovani Artisti.
Questo era stato ampiamente accordato: il Comune e la Provincia l'hanno approvata ed è tornata a noi.
Approfitto per dare un'informazione e faccio tesoro di quello che diceva il Consigliere Papandrea ieri, cioè di riferire in aula quando ci sono delle opportunità, quando ci sono le occasioni, quando si prendono grandi iniziative.
Pertanto ho proposto che il Comitato tecnico della Biennale venga in Commissione a riferire tutti i risultati, tutte le iniziative intraprese ed anche un rendiconto economico sulle spese sostenute perché la Biennale è stata regionale.
Ne approfitto per dare un'altra informazione, che non è legata a questa deliberazione. Dato il successo della Biennale, sarebbe un peccato smantellare tutta l'organizzazione, essendo la Biennale internazionale. Si è formulata al Comitato internazionale l'ipotesi che negli anni in cui non si tiene la Biennale internazionale che, come dice il termine stesso è biennale, ci sia un grande evento solo per il Piemonte, di volta in volta collegato con un continente. Quindi, in buona sostanza, i nostri giovani artisti piemontesi un anno andrebbero a partecipare agli eventi della biennale internazionale e l'anno dopo sarebbero collegati a questa biennale intercontinentale che si terrebbe solo in Piemonte. Questo è ancora in fase di elaborazione, ma il Comitato internazionale ha dato via libera a questa eccezione. Ne ho quindi approfittato - come mi ricordano sovente i colleghi di fornire delle informazioni prima possibile, prima in Consiglio e dopo all'esterno. L'informazione di oggi non è ancora uscita in alcun modo all'esterno, la stiamo elaborando, c'è questa ipotesi molto bella.
L'oggetto della deliberazione era relativo al fatto che le modifiche da noi proposte sono state approvate, il Comune e la Provincia le hanno approvate.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale deliberazione licenziata all'unanimità dalla Commissione competente, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 31 voti favorevoli e 1 astensione.


Argomento: Navigazione (lacuale e fluviale)

Esame proposta di deliberazione n. 415: "Modifiche al Regolamento regionale 28/3/1996 n. 2 - Regolamento per la disciplina della navigazione sul fiume Po nel tratto fluviale del territorio comunale della Città di Torino e della Città di Moncalieri"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 415, di cui al punto 17) all'o.d.g.
In Commissione tale deliberazione è stata licenziata con il voto favorevole dei Gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, CDU, PDS, Patto dei Democratici e Lega Nord per l'indipendenza della Padania.
Non essendovi interventi, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 31 voti favorevoli e 4 astensioni.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Esame proposta di deliberazione n. 446: "Modifiche tecniche, in seguito a nota del Comitato per l'Edilizia Residenziale (CER), al programma di edilizia residenziale agevolata per il quadriennio 1992/1995, formulato ai sensi della legge 17/2/1992 n. 179, con deliberazioni del Consiglio regionale n. 21-15138 del 26/9/1995 e n. 273-12410 del 30/7/1996"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora la proposta deliberazione n. 446, di cui al punto 18) all'o.d.g.
In Commissione tale deliberazione è stata licenziata con il voto favorevole dei Gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, PDS, PPI e Patto dei Democratici.
I Consiglieri Saitta, Peano, Miglietti, Riggio ed altri hanno presentato il seguente emendamento: nella parte relativa a "Accantonamenti particolari categorie sociali (art. 4, comma primo, legge n. 179/92)" dell'allegato A), in corrispondenza della prima voce, dopo le parole "delle UU.SS.LL.", inserire le parole "nonché a disabili fisici gravi con percentuale di invalidità pari a 100".
La Giunta accoglie questo emendamento, che pongo quindi in votazione per alzata di mano.
E' approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
Pongo pertanto in votazione la deliberazione così emendata, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 32 voti favorevoli e 4 astensioni.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame proposta di deliberazione n. 475: "DL 16/4/1994 n. 297, art. 74 commi quinto e settimo, e legge 8/8/1995 n. 352, art. 2 - Parere della Regione Piemonte sul calendario scolastico 1997/1998"


PRESIDENTE

Passiamo ora al punto 28 all'o.d.g. che prevede l'esame della proposta di deliberazione n. 475.
In Commissione la proposta di deliberazione è stata licenziata con il voto favorevole dei Gruppi Alleanza Nazionale, CDU, Federalisti, Forza Italia e PDS; si è astenuto il Gruppo di Rifondazione Comunista.
Non essendovi interventi, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 33 voti favorevoli e 3 astensioni.


Argomento: Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

Esame proposta di deliberazione n. 474: "Associazione per il Circuito Giovani Artisti Italiani. Approvazione dello Statuto"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora la proposta di deliberazione n. 474, di cui al punto 29) all'o.d.g.
La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Illustro in Consiglio questa deliberazione rapidamente, ma volentieri.
Questo organismo esisteva già da tempo, anzi devo dire che abbiamo il piacere di averlo fatto nascere - e ricordo anche il primo articolo sul giornale - con l'Assessore Spagnuolo in Comune; prima è nata la Consulta e poi è nato il Circuito dei Giovani artisti, che adesso fa un ulteriore passo avanti.
Avendovi aderito molti Comuni - non solo medio-grandi, ma anche medio piccoli - ed essendo entrate nel circuito diverse Province ed una Regione (oltre alla nostra, l'Emilia Romagna ha fatto domanda per l'ingresso), si è creato un meccanismo di partecipazione molto fitto, molto intenso, con diverse occasioni di riunioni. Per rendere più snella la formula giuridica si è pensato ad un'Associazione che abbia un Ufficio di Presidenza, propri fondi ed un coordinamento.
E' stato dunque dato mandato ad un Comitato di direzione temporaneo di sottoporre la proposta a tutti i Comuni, Province e Regioni d'Italia.
L'attuale Ufficio di Presidenza è costituito da quattro Comuni, una Provincia e una Regione; la Regione è il Piemonte, poi ci sono i Comuni di Torino, di Siracusa, di Reggio Emilia ed altri, ma la sostanza è la trasformazione in un'Associazione, in quanto si è constatato che questa formula giuridica consente di assumere e di sostenere iniziative unitariamente.
Pensate, se si dovesse assumere una deliberazione, tutti i cinquanta Comuni dovrebbero deliberare un provvedimento comune; invece, con l'Associazione, un'iniziativa legata, per esempio, alla Biennale o ad uno scambio sarebbe attuabile più facilmente. Proprio pochi giorni fa su "Repubblica" è stata pubblicata la lettera di un gruppo di giovani artisti che aveva fatto domanda, ma che non poteva essere finanziata per questa situazione. Pertanto, in buona sostanza, c'è stata la proposta da parte di tutta l'assemblea, delle decine di Comuni che ne fanno parte, delle Province e delle due Regioni (per ora l'unica Regione che ha legalmente aderito è la Regione Piemonte, ma altre hanno fatto domanda) per la trasformazione in associazione.
Come illustravo prima per la Biennale dei Giovani Artisti, mi sono permesso di proporre al Presidente della Commissione se, fra le varie audizioni, volesse anche sentire l'Ufficio di Presidenza nazionale di questo circuito per sapere quale ruolo giocano le Regioni, la nostra in particolare e dove si sta andando. Tra l'altro, adesso c'è anche un collegamento con il circuito europeo di giovani artisti, quindi mi permetto di dire - anche se non è la cosa più importante del mondo e non voglio dare enfasi - che la nostra Regione sicuramente è quella più avanti su questa vicenda, quella più attenta, quella che più si è collegata ai programmi europei e che ha anche una dimensione di interscambio nazionale di cultura e di arte giovane. Grazie.



PRESIDENTE

La deliberazione è stata licenziata dalla Commissione competente con il voto favorevole dei Gruppi Alleanza Nazionale, CDU, Federalisti Liberaldemocratici, Forza Italia e PDS; non ha partecipato alla votazione il Gruppo di Rifondazione Comunista.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 30 voti favorevoli e 4 astensioni.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche) - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Esame progetto di legge n. 293: "Modificazioni alla L.R. 7/3/1989 n. 15 relativa ad interventi per gli edifici di culto e pertinenze funzionali all'esercizio del culto stesso"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del progetto di legge n. 293, di cui al punto 8) all'o.d.g.
In Commissione hanno espresso voto favorevole i Gruppi Forza Italia Alleanza Nazionale, PPI e PDS.
Poiché il relatore, Consigliere Vindigni, non è presente, do lettura della relazione: "La L.R. 7/3/1989 n. 15 che disciplina la pianificazione dei servizi religiosi nel territorio nonché le modalità di concessione di contributi comunali e regionali per interventi relativi agli edifici di culto e alle pertinenze funzionali all'esercizio del culto stesso, stando ai dati raccolti attraverso le delibere di assegnazioni dei contributi, appare come una delle leggi che hanno trovato ampia e diffusa attuazione.
Dal 1989, anno della prima applicazione, al 1996, sono stati ben 1.465 gli interventi che hanno usufruito del contributo regionale, in genere molto modesto. Si pensi che nel 1996 su 242 contributi concessi ben 168 (pari al 70%) erano di importo pari od inferiore ai 10 milioni.
Si può quindi dedurre che con uno sforzo relativamente modesto la Regione ha contribuito a far decollare un piano di ampie dimensioni e di larga applicazione.
L'ampiezza e la diffusione degli interventi richiede, a parere del relatore, una valutazione analitica dei risultati conseguiti e della loro corrispondenza alle finalità della legge ed in particolare alla volontà del legislatore di privilegiare l'intervento regionale a favore del recupero degli edifici di interesse storico, artistico o monumentale.
E' del tutto evidente che se la dimensione media dei contributi pubblici è stata inferiore ai 20 milioni, di fatto si sono privilegiati interventi sulle parti meno significative del patrimonio edilizio religioso del Piemonte.
La presente legge avvia questo processo di verifica della legge originaria, in due punti, che tuttavia non affrontano le questioni poste in precedenza.
Con la presente legge si vuole adeguare la L.R. n. 15/89 ad una sentenza della Corte Costituzionale relativa ad un provvedimento analogo della Regione Abruzzo e precisare i termini entro i quali i Comuni devono presentare alla Regione le richieste di contributo, corredate dai relativi progetti.
Per quanto riguarda il primo aspetto, il presente disegno di legge si rende necessario in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 195 pronunciata nel giudizio di legittimità costituzionale degli art. 1 e 5 comma terzo, della legge della Regione Abruzzo 16/3/1988 n. 29 'Disciplina urbanistica dei servizi religiosi' promosso con ordinanza dal Tribunale Amministrativo Regionale per l'Abruzzo sul ricorso proposto dalla Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova contro il Comune dell'Aquila.
Con la pronuncia de qua è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge della Regione Abruzzo n. 29 del 1988, per la parte in cui l'erogazione dei contributi ivi previsti veniva subordinata alla condizione che il culto si riferisse ad una confessione religiosa la quale avesse chiesto ed ottenuto la regolamentazione dei propri rapporti con lo Stato ai sensi dell'art. 8, comma terzo, della Costituzione.
La lettura della motivazione, posta a fondamento della declaratoria di incostituzionalità, fa intendere che i principi enunciati dalla Corte in materia hanno carattere cogente e contenuto precettivo di portata generale applicabili dunque anche in casi analoghi a quello deciso.
La legge regionale del Piemonte n. 15 del 1989 stabilisce all'art. 1 il medesimo principio che è stato dichiarato incostituzionale per la legge n.
29 della Regione Abruzzo costituendo quindi una fattispecie normativa identica a quella ritenuta costituzionalmente illegittima.
Per quanto sopra esposto si ritiene che non provvedere ad una modifica della norma citata costituirebbe sostanziale elusione di quanto statuito dalla Corte Costituzionale e pare dunque più opportuno procedere alla modifica che si propone.
La modifica del comma secondo dell'art. 6 si rende necessaria a causa di un'errata interpretazione, da parte di alcuni Comuni, della norma così come ora formulata.
La nuova formulazione, pur non cambiando il contenuto sostanziale della norma, dovrebbe eliminare qualsiasi incertezza interpretativa.
I Comuni devono presentare il parere di loro competenza alla Giunta regionale entro 60 giorni dalla data stabilita con provvedimento legislativo (che di solito è la Finanziaria) per l'approvazione del bilancio e non dalla data in cui i singoli bilanci comunali superano positivamente il controllo del Co.Re.Co.
Tutto ciò premesso, in attesa di ulteriori provvedimenti legislativi che facciano tesoro dell'esperienza sin qui fatta i cui aspetti positivi e limiti sono stati prima sommariamente delineati, si propone al Consiglio l'approvazione del disegno di legge n. 293".
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Colgo l'occasione dell'esame di questo provvedimento per riprendere un ragionamento avvenuto ieri con l'Assessore Leo relativamente alla ristrutturazione e agli interventi sugli edifici di culto.
Certamente tali interventi sono molto importanti perché gli stessi rappresentano nel nostro Paese, ma non solo, opere di carattere culturale ed architettonico di elevato interesse; sono diffuse su tutto il territorio piemontese, anche in paesi molto piccoli, e sovente hanno grandissimo valore. Per cui non ho nulla in contrario che ci siano degli interventi anche cospicui, da parte della Regione Piemonte destinati alla ristrutturazione degli edifici di culto.
Vorrei però rilevare il metodo con il quale si arriva a queste erogazioni. Ho visto delle pratiche istruite da parte di parrocchie che insieme ai Comuni, richiedono contributi per edifici di culto, le quali sono corredate dal parere del Vescovo o della Curia. Questo mi sta bene.
Ciò che ritengo invece molto importante è che la Regione non deve essere espropriata di questa competenza, nel senso che se la Curia deve dare un parere rispetto a priorità, lo posso anche capire, ma questo deve per essere solo un parere. Se noi invece demandassimo la decisione alle autorità religiose ci esproprieremmo di una competenza e successivamente di forme di controllo su fondi cospicui (sui quali - ripeto - il nostro Gruppo è d'accordo perché gli edifici di culto fanno parte integrante ed importante del patrimonio artistico e culturale).
Pertanto chiedo che nelle procedure che verranno attuate dall'Assessorato, dalla Giunta o dagli Assessorati (secondo me c'è una pluralità di competenze che si sovrappongono), l'iniziativa della spesa e dell'intervento sia e resti della Giunta regionale, perché ognuno deve muoversi all'interno delle proprie competenze.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Colgo l'occasione della sua sottolineatura, Consigliera Spagnuolo, per farle un complimento per il suo senso dell'istituzione.
Come suggeriva qualche collega, devo ricordarmi che rappresento la Regione, quindi condivido totalmente l'approccio della Consigliera Spagnuolo, anzi mi permetto di dire che la sua sottolineatura dà ruolo spazio e sostegno alla Regione. Terrò conto del suo suggerimento anche rispetto alla prassi. Mi piacerebbe poter dire che la nascita della legge sulle chiese è merito mio, ma non lo è, in quanto tale legge mi precede.
Quindi, il suo suggerimento è molto opportuno.
Se il Consiglio permette, vorrei leggere una breve relazione, in quanto ritengo molto importante dare un'informazione più completa in questi casi.
Mi sembra molto importante, anche in termini di correttezza, rendere conto al Consiglio - come ci ha ricordato il Consigliere Papandrea nell'intervento dell'altro giorno - degli effetti delle leggi, di come si svolgono e di come si sviluppano. Ho sintetizzato una relazione lunga e complessa in una molto contenuta, perché è sempre doveroso essere trasparenti; consegnerò comunque la relazione ad ogni Consigliere della Commissione, però ritenevo doveroso esporla prima al Consiglio.
Dal 1989 si può constatare un notevole incremento delle domande pervenute (dalle 306 alle 387 nel 1996), ma soprattutto del numero delle domande che hanno i requisiti per essere ammesse (dalle 159 alle 289 sono quelle ammissibili e quello che diceva la Consigliera Spagnuolo è vero, in quanto hanno perfezionato l'iter e c'è sempre un rapporto con i Comuni).
Questo secondo dato manifesta quasi un raddoppio che ci fa capire che negli anni l'esperienza acquisita nella gestione della legge sia da parte delle Parrocchie che dei Comuni ha pesato in termini positivi. Se già i dati ricordati sono significativi per indicare il successo della L.R. n. 15/89 ancor più tale successo viene evidenziato dall'incremento progressivo e sostanzialmente costante del numero delle domande finanziate e dall'entità del finanziamento comunale annuo. Si passa infatti graduatamente dalle 91 domande finanziate del 1989 alle 242 del 1996 e da un finanziamento comunale di circa L. 1.200.000.000 del 1989 ad uno di L. 6.300.000.000 per il 1996.
Negli stessi anni anche la Regione Piemonte, di fronte all'evidente successo della legge, ha ritenuto di seguire il rilevante incremento del finanziamento comunale aumentando il proprio finanziamento di competenza che è salito gradualmente da L. 900.000.000 del 1989 a L. 4.000.000.000 del 1996.
Ad ulteriore e definitiva conferma della positiva valutazione espressa si ricorda che in questi otto anni di applicazione sono pervenute agli uffici 2.845 domande, di cui 1.860 ammissibili. Di queste, 1.154 sono state finanziate con un finanziamento comunale complessivo di quasi 30.000.000.000 - perché questa legge attiva positivi finanziamenti comunali e l'Assessore Nerviani ha spiegato molto bene il meccanismo di questa - a fronte di un contributo totale regionale di L. 13.000.000.000, pertanto innesca un meccanismo virtuoso.
Lo sforzo economico della Regione ha quindi sortito un risultato superiore alle aspettative, infatti ha più che raddoppiato il rapporto di 1: 2,3.
La L.R. n. 15 dal 1989 al 1996 ha quindi attivato complessivamente più di L. 43.000.000.000 anche perché ai finanziamenti comunali e regionali, su cui ci siamo soffermati, sono andati ad assommarsi le disponibilità delle Comunità religiose e le offerte dei singoli. Benché il risultato della legge non potesse che essere considerato più che positivo, si sono tuttavia rese necessarie due modifiche tali da renderla ancora più costituzionalmente corretta ed operativamente funzionale.
Da qui le due modifiche previste dalla disposizione costituzionale che erano previste nella lettura del Consigliere Vindigni, relatore della legge, che diceva che erano necessarie. A meno che non servano ulteriori dati sulla normativa costituzionale io mi fermerei qui, ma sono a disposizione per fornire ulteriori risposte, però quello che mi sembrava importante era fornire i dati al Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Vorrei sapere se ci sono stati interventi anche su Chiese non cattoliche, cioè altri luoghi di culto perché si è parlato solo di Parrocchie.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Il Consigliere Papandrea ha ragione. In effetti si dice "edifici di culto". Interventi significativi sulle Sinagoghe ce ne sono stati, ci siamo collegati con la Comunità ebraica e con il loro coordinamento regionale.
Anzi, la signora Iacozzo ha espresso pubblicamente un ringraziamento alla Regione per questa attenzione. Quindi, il termine corretto non è "Parrocchie", ma "edifici di culto" - e di questo chiedo venia - per fornirò i dati esatti, Provincia per Provincia, anche perché questa legge è articolata in modo da prestare molta attenzione anche alle Province esterne. Mi permetto già da subito di dire che la modifica di oggi la rende ancora più esplicita.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Peano.



PEANO Piergiorgio

Ringrazio l'Assessore per il suo intervento.
Questa legge consente ai Comuni di poter usufruire degli oneri di urbanizzazione per dare contributi ad interventi su tutti gli edifici di culto, appunto perché sono ritenute opere di urbanizzazione secondarie e pertanto questo è consentito ai Comuni.
La legge interviene soltanto in due condizioni. La prima è che la richiesta pervenga da parte dei Comuni. Chi è interessato all'intervento richiede al Comune entro una certa data l'autorizzazione, poi il Comune approva o in Consiglio comunale o con deliberazione di Giunta e trasmette il tutto alla Giunta regionale. Quindi è il Comune che ufficialmente trasmette questa richiesta. La Regione Piemonte interviene esclusivamente quando anche il Comune si impegna con un proprio contributo sugli oneri di urbanizzazione e soltanto in quelle condizioni. Sono due condizioni essenziali ed importanti per questa normativa: il Comune si deve fare portavoce responsabile delle richieste di intervento e si deve impegnare anche economicamente sull'intervento stesso. Credo che la Regione non abbia mai concesso dei contributi su questa legge, qualora i Comuni non abbiano concesso i propri, anche esigui, ma significativi che hanno contribuito all'intervento della Regione Piemonte.
Credo che la Regione dovrebbe attivare un rapporto con le Curie o con altri organismi religiosi qualora non siano legati alla confessione cattolica; in tal caso, in quale modo interviene? Da parte della Regione vengono inviate tutte le copie delle richieste fatte in quel territorio e quell'organismo provvede a segnalare le priorità. Su quelle priorità è compito della Regione stabilire, in base a quanto in bilancio, il riparto.
Ripeto. I due punti essenziali sono che i Comuni intervengano con contributi propri e trasmettano la richiesta facendola propria.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Il nostro Gruppo conosce perfettamente le procedure di applicazione di questa legge che sono appunto quelle richiamate ora dal Consigliere Peano: queste sono le procedure formali. Però nella prassi - seguita fino ad oggi così come istruite nel modo in cui è stato richiamato dal Consigliere Peano, quindi con l'intervento formale del Comune - tutta questa documentazione veniva inviata alle Curie che decidevano quali erano i fondi che dovevano essere stanziati, anche se fondi di carattere regionale.
Crediamo che il parere sia assolutamente comprensibile e legittimo, ma che la decisione ultima, stante questa legge, debba essere della Regione.
Ringraziamo l'Assessore per l'assicurazione che ci ha fornito, il quale ha verificato questa specie di "spoliazione" di competenza che nel concreto avveniva, perché le norme sono quelle che il Consigliere Peano richiamava e quindi vedono un'azione diretta del Comune e vedono già un parere preventivo anche da parte delle Curie e su cui noi siamo perfettamente d'accordo. Quindi siamo perfettamente d'accordo sia sul parere preventivo sia sul parere anche successivo alla presentazione delle domande; perché ci possono essere delle priorità anche di culto che noi non conosciamo, ma che chiaramente le Curie (in caso di Chiese cattoliche) conoscono meglio.
Quindi è giusto che esprimano una loro posizione sulle priorità, sui consigli e magari anche sugli orientamenti difformi da quelli che può avere la Regione e questo io lo capisco perfettamente.
Poiché i fondi sono regionali abbiamo voluto semplicemente precisare che la decisione finale dell'istruttoria spetta alla Giunta regionale e che quindi la Giunta stessa non si spogli di una sua competenza; perché i fondi sono appunto di natura regionale e poi proprio per una visione laica di questa legge, perché il patrimonio artistico e culturale degli edifici di culto è un patrimonio di valore tale che per sua natura ha certamente una valenza religiosa che, chi vuole riconoscere, deve poter riconoscere a pieno titolo, ma ha anche una valenza di natura laica che le leggi in s devono portare. Quindi, con le precisazioni dell'Assessore, noi voteremo a favore.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, si proceda alla votazione del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 35 astensioni 2 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 35 astensioni 2 L'art. 2 è approvato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 votanti 35 hanno risposto SI' 33 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere La legge è approvata.


Argomento: Comuni - Turismo: argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 452: "Approvazione dell'elenco dei Comuni facenti parte degli ambiti turisticamente rilevanti - L.R. 22/10/1996 n. 75, art. 12, comma terzo" (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 452, di cui al punto 24) all'o.d.g.
Ricordo che in Commissione hanno espresso voto favorevole i Gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, CDU, PDS, Patto dei Democratici, PPI e Lega Nord per l'indipendenza della Padania; si è astenuto il Gruppo di Rifondazione Comunista.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Può anche darsi che io sia stato distratto, rispetto a questa deliberazione, alla riunione dei Capigruppo, ma ricordo che allora si disse che sarebbero stati discussi i provvedimenti che non avevano grande discussione. Io su questo argomento credo che ci sia una grande discussione da fare.



PRESIDENTE

Va bene, ha ragione. Sospendiamo allora il provvedimento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Siccome questo l'avevamo detto anche per l'istituzione dell'Agenzia che poi abbiamo votato ieri, chiedo: chi fa la grande discussione su questo provvedimento? Perché è vero che avevamo detto che i provvedimenti li avremmo rimandati, ma chi fa la grande discussione su questo, visto che l'opposizione...



PRESIDENTE

Questa mi pare fosse una delle proposte da accantonare.



CAVALIERE Pasquale

Ma una delle proposte da accantonare era anche quella di ieri sulla costituzione dell'Agenzia. Siccome per discutere - come mi suggeriscono bisogna essere in due, e la minoranza non ha posto problemi, chiedo se questo è un problema che emerge nella maggioranza.



PRESIDENTE

L'Assessore mi ricorda che, prima di mettere in discussione la deliberazione di ieri, ha domandato parere ai Capigruppo della minoranza e gli è stato accordato, infatti non c'è stata alcuna controversia...



CAVALIERE Pasquale

Quindi è la maggioranza che pone problemi sul proprio deliberato.



PRESIDENTE

No, su tutti. Mi pare che lui abbia raccolto il consenso di tutti i Gruppi per poter discutere ieri i provvedimenti che sono stati poi discussi.



CAVALIERE Pasquale

Ma su questo provvedimento, chi pone problemi di discussione?



PRESIDENTE

No, io non lo pongo. Lo pone lui.



CAVALIERE Pasquale

E' per capire chi lo pone. Quindi la maggioranza!



PRESIDENTE

L'ha posto il Consigliere Montabone, in quanto nella Conferenza dei Capigruppo, ben ricordo, si era detto di accantonarlo.



CAVALIERE Pasquale

Volevo che si evidenziasse ciò.



PRESIDENTE

Va bene. Allora accantoniamolo.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ricordo all'Assessore Botta che dobbiamo rinviare in Commissione la proposta di deliberazione n. 351: "Approvazione Piano Territoriale Regionale - Area di approfondimento dell'Ovest Ticino".



SPAGNUOLO Carla

Presidente, se abbiamo i 40 voti...



PRESIDENTE

Non ci sono, siamo 36 per adesso.



SPAGNUOLO Carla

Potremmo iscrivere - ne ho parlato prima con l'Assessore Cavallera l'ordine del giorno relativo ai danni provocati dalle calamità naturali nell'Astigiano, senza discuterlo oggi, perché chiaramente i dati ancora non ci sono.
Vi è anche un'interrogazione che io ho presentato ieri, in proposito che chiederei venisse iscritta all'o.d.g. insieme al documento.



PRESIDENTE

Va bene.
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

L'intervento della collega Spagnuolo penso possa portarci a far sì che si iscriva, con le procedure ordinarie, per la prossima seduta. Io mi impegno a preparare gli elementi per rispondere a tutti gli interventi, o ordini del giorno o interpellanze o interrogazioni, sull'argomento per la prossima seduta.



PRESIDENTE

Consigliera Spagnuolo, adesso non abbiamo il numero richiesto dal Regolamento. Semmai li iscriviamo domani, nella riunione dei Capigruppo che si terrà alle ore 12/12,15. E' un po' difficoltoso programmare i lavori consiliari della prossima settimana, perché il CCD ha il Congresso mercoledì prossimo, mentre giovedì ci sono le consultazioni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, vorrei solo sapere come proseguono i lavori.



PRESIDENTE

Possiamo proseguire con i lavori fino alle ore 17.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 505 relativo alle nuove assunzioni all'Alenia Aeronautica (connesse interpellanze n. 1080 e n. 1241)


PRESIDENTE

Passiamo dunque all'esame dell'ordine del giorno n. 505, di cui al punto 34) dell'o.d.g., presentato dai Consiglieri Chiezzi, Papandrea e Marengo.
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

La presentazione di questo ordine del giorno è stata determinata da un evento positivo, voi ricorderete che abbiamo affrontato il problema dell'Alenia all'inizio di questa legislatura.
L'Alenia ha conosciuto una fase di difficoltà consistenti che hanno portato ad una riduzione del personale all'interno di questa azienda utilizzando una serie di procedure. Questa volta il caso è diverso perch si tratta invece di necessità dell'azienda di rispondere ad una serie di commesse in tempi rapidi. Si è quindi determinata la carenza di una serie di figure professionali. In parte si è supplito con un accordo sindacale che ha portato al trasferimento di una cinquantina di lavoratori della Piaggio da Genova a Torino. In parte però l'azienda ha deciso di ricorrere a lavoratori francesi (si tratta di montatori). Quindi da un certo periodo c'è circa una cinquantina di lavoratori francesi che lavorano a Torino. Non si tratta certamente di fare del nazionalismo, però bisogna tenere conto di una situazione come la nostra dove esiste un alto livello di disoccupazione, dove sono continuamente in atto processi di ristrutturazione ed espulsioni (ieri, per esempio, la Motori Avio del Gruppo FIAT ha discusso di 250 esuberi che si sono verificati nell'azienda). Allora noi riteniamo che all'interno di questo ci dovesse essere il massimo di ricerca possibile nella realtà torinese oppure creare queste figure.
Volevamo, inoltre, sottolineare un secondo aspetto: questa azienda ha utilizzato ampiamente dei corsi di formazione professionale nel corso delle sue varie crisi. Sono stati finanziati corsi di formazione professionale significativi: 1.800 ore di formazione, ma ad un certo punto mancano delle figure e non si trovano. Allora noi volevamo sottolineare che c'era un problema anche rispetto all'utilizzo di questi corsi che forse non era ottimale rispetto ai bisogni dell'azienda.
Successivamente gli Assessori competenti all'industria e al lavoro hanno incontrato sia l'azienda che le Organizzazioni sindacali. Noi eravamo presenti anche all'incontro con le Organizzazioni sindacali, in cui questi problemi sono stati approfonditi in misura significativa: il quadro della situazione Alenia è meno preoccupante del passato, anche se non del tutto tranquillizzante perché c'è una fase in cui c'è la possibilità di un rilancio concreto dei due settori dell'Alenia, più certo per quanto riguarda lo spazio, diciamo possibile e probabile per quanto riguarda l'aeronautica. Non certo perché è legato a commesse da consolidare (attualmente loro stanno facendo delle lavorazioni che sono a termine questi modelli dovranno essere sostituiti da nuovi modelli) tenendo conto che c'è un processo di ristrutturazione interno all'azienda medesima per cui le lavorazioni civili verranno trasferite al sud e si tenterà di acquisire delle nuove lavorazioni. E' possibile (sono in fase di trattativa) che avvenga questo e dovrebbe garantire una stabilità nel prossimo periodo, se questo avverrà, se riusciranno ad avere queste nuove commesse legate a due modelli nuovi. Questo dovrebbe garantire l'azienda in futuro rispetto anche agli sviluppi occupazionali.
Nel corso di questi incontri è emersa l'esigenza di riprendere con la direzione Finmeccanica, non più solo con la direzione locale dell'azienda un confronto per capire la certezza di queste prospettive e per governare questo periodo che probabilmente avrà un momento di passaggio tra la fine di queste commesse e l'inizio delle nuove lavorazioni. Ci sarà un momento di passaggio in cui potrebbero verificarsi delle situazioni in cui il lavoro è scarso. Il problema sarà come governare questo periodo e nello stesso tempo avere la certezza che gli investimenti, che devono essere attivati perché queste nuove lavorazioni diventino effettive, e le ristrutturazioni da operare avvengano.
Con questo ordine del giorno volevamo ricordare la necessità di controllare soprattutto l'aspetto dei corsi, di un adeguamento dei corsi alle esigenze reali e poi anche un'indagine un po' più attenta nel mercato del lavoro torinese per verificare se ci sono situazioni alternative tenendo conto, tra l'altro, che gli oneri che l'azienda pagherà per avere i lavoratori francesi sono consistenti.
La cosa in parte è inevitabile allo stato attuale, però credo che bisognerà vedere se la Regione riuscirà nei prossimi mesi ad intervenire perlomeno per far sì che non si ripeta questa situazione.
Un'ultima considerazione. Credo che ci dovrebbe fare riflettere una certa gestione delle crisi aziendali come questa che punta su strumenti come i prepensionamenti e il ridurre all'osso il numero degli addetti invece che utilizzare altri strumenti. Sarebbe possibile, come ha fatto la Wolkswagen per esempio, utilizzare riduzioni d'orario che coinvolgono l'insieme del personale e permettono di mantenere all'interno dell'azienda quelle professionalità di cui, se ci sarà poi una ripresa, ci si rende conto di averne bisogno. Queste sono le considerazioni. Adesso credo che in parte il problema si è già risolto, mi pare che la Regione si sia attivata già prima della discussione di questo ordine del giorno. Credo comunque che sia utile ribadire una nostra posizione come Consiglio.



MINERVINI MARTA



PRESIDENTE

Connesse a questo ordine del giorno ci sono due interpellanze presentate dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea.
Vorrei sentire ora il parere della Giunta.
Intanto posso dire che forse la riunione di domani dei Capigruppo dovrà essere rinviata alla prossima settimana perché probabilmente non si svolgerà Consiglio la prossima settimana, per incompatibilità di luoghi rispetto alle funzioni che questi luoghi dovranno esercitare, in quanto sono convocate molte consultazioni, c'è la riunione dell'ARPA e poi abbiamo avuto quattro giornate di Consiglio. Quindi la Conferenza dei Capigruppo convocata per domani, è rinviata alla settimana prossima.
La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore regionale

Abbiamo visionato con i colleghi Masaracchio e Goglio l'ordine del giorno che, nella parte dispositiva, è sostanzialmente condivisibile.
Chiederei però ai proponenti di togliere, se possibile, la parte iniziale delle considerazioni, dove si parla delle politiche - in questo caso politiche di corto respiro - quali quelle dell'Alenia, perché questo è un discorso un po' più ampio.
Innanzitutto il concetto di Alenia non riguarda solo la parte Aeronautica, ma anche la parte Spazio, che ha delle problematiche diverse e rispetto alla quale c'è l'impegno a riferire in Commissione non appena avremo approfondito le informazioni in nostro possesso. Allo stato attuale pare che ci siano possibilità di incremento e di sviluppo. Altrettanto dicasi per quanto riguarda la valutazione sulla parte Aeronautica che, dopo aver sentito entrambe le parti unitamente all'Assessore Goglio, presenta degli aspetti ancora abbastanza problematici.
Chiedo quindi ai proponenti se sono disponibili a togliere la parte riguardante le politiche di corto respiro.
Per quanto riguarda la parte di dispositivo dove si dice: "Impegna a verificare quantità e qualità dei corsi di formazione professionale effettuati dall'azienda", considerato che questi corsi sono stati gestiti ed assegnati direttamente dal Governo centrale, da Roma, e non dalla Regione, l'Amministrazione regionale al limite può assumere l'impegno di prendere informazioni in merito; d'altronde la Giunta regionale non pu certo dare informazioni dirette, in quanto non li gestisce.
Riepilogando, la proposta che facciamo ai proponenti dell'ordine del giorno - in questo modo il documento sarebbe accoglibile integralmente dalla Giunta regionale - è quella di togliere nella parte iniziale le parole da "politiche di corto respiro" a "intera Regione" e, nella parte del dispositivo, cancellare "a verificare" e scrivere "ad assumere informazioni in merito alla quantità e qualità dei corsi di formazione professionale effettuati dall'azienda Alenia negli ultimi tre-quattro anni di informare il Consiglio" e così via. Va bene?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Se è per avere un voto unanime, accolgo le indicazioni, anche se credo che il discorso andrà approfondito quando faremo un dibattito in merito.
Il riferimento alle politiche era rivolto soprattutto al passato, cioè alla situazione che ha determinato il fatto di aver mandato via dei lavoratori e poi, dopo solo due anni, avere invece necessità di quelle figure che sono state incentivate ad abbandonare l'azienda.
Comunque, va bene; lo togliamo e quando affronteremo il problema credo che varrà la pena di discutere più seriamente, sia per l'Alenia sia in generale, di un certo tipo di politica rispetto alla formazione e al modo di gestire le crisi.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, pongo in votazione l'ordine del giorno, il cui testo, dopo le modifiche apportate, così recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerato che la società Alenia Aeronautica intenderebbe procedere a quaranta assunzioni a termine di operai francesi specializzati, per affrontare un'emergenza produttiva l'area torinese registra il maggior tasso di disoccupazione del centro nord italiano e l'Alenia non è certo estranea a tale emergenza, avendo negli ultimi anni operato un costante processo di riduzione del personale anche mediante il prepensionamento e la mobilità di lavoratori dall'elevata professionalità negli ultimi anni uno dei principali strumenti cui l'azienda è ricorsa per fronteggiare la propria crisi sono stati i corsi di formazione professionale, tesi ad adeguare le competenze dei lavoratori alle esigenze dell'azienda impegna la Giunta regionale ad esercitare efficaci pressioni nei confronti dell'Alenia affinch adotti scelte diverse e propenda piuttosto per l'assunzione di lavoratori dell'area torinese a richiedere le valutazioni della Commissione regionale per l'Impiego in merito alla vicenda e a sottoporle alla visione del Consiglio regionale ad assumere informazioni su quantità e qualità dei corsi di formazione professionale effettuati dall'azienda negli ultimi tre-quattro anni ed informare il Consiglio circa i motivi per cui, nonostante tali corsi, si sarebbe determinata quella carenza di lavoratori qualificati con cui l'azienda motiva il ricorso ad operai francesi ad operare un più attento controllo sullo svolgimento dei corsi di formazione professionale".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.


Argomento: Cultura: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 499 relativo al programma di collaborazione e scambi culturali con l'OIL di Torino (rinvio)


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 499, presentato dai Consiglieri Chiezzi, Cotto, Casari, Ghiglia, Benso, Rubatto, Rossi, Spagnuolo, Foco Miglietti, Vindigni, Bellion, Riba, Peano e Suino, di cui al punto 35) all'o.d.g.
Il documento è stato presentato unanimemente dalla VI Commissione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Montabone; ne ha facoltà.



MONTABONE Renato

Credo che l'unanimità spesso sia una garanzia, ma in questo caso non ritengo che lo sia. Chiederei di discuterlo in una successiva seduta perché vorrei approfondire meglio l'argomento.



PRESIDENTE

Penso che l'intero Consiglio sia d'accordo. Rinviamo la discussione ad una seduta successiva.


Argomento:

Interrogazioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni e ordini del giorno pervenuti all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
Non potendo affrontare altri argomenti all'o.d.g., propongo di concludere i nostri lavori odierni.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16,33)



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