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Dettaglio seduta n.114 del 04/03/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 5) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Benso, Farassino, Ghigo e Peano.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marengo; ne ha facoltà.



MARENGO Luciano

Chiedo, signor Presidente del Consiglio, in ordine alla comunicazione fatta in aula dal Vicepresidente della Giunta, di convocare una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi in modo da poter decidere, in quella sede, come proseguire i lavori. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Sono d'accordo sulla richiesta di riunione dei Capigruppo. Pregherei che dopo, in base alle decisioni assunte, si procedesse alla discussione degli ordini dei giorno relativi all'immigrazione.



PRESIDENTE

Convoco dunque la Conferenza dei Capigruppo in Sala A).
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15,10 riprende alle ore 16)


Argomento: Caccia

Interpellanza n. 1117 del Consigliere Cavaliere relativa all'acquisto di trappole per scoiattoli (richiamata in aula dai Consiglieri Chiezzi e Cavaliere, ai sensi dell'art. 89, comma nono, del Regolamento consiliare) (seguito)


PRESIDENTE

La seduta riprende.
In merito al punto 2) all'o.d.g., "Interrogazioni ed interpellanze" passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 1117 presentata dal Consigliere Cavaliere, già sollecitata in aula dall'interessato nel corso della seduta di questa mattina.
Risponde l'Assessore Viglietta.



VIGLIETTA Matteo, Assessore alla caccia e pesca

Grazie, Presidente. Sono in grado di dare alcune delucidazioni in merito all'interpellanza presentata dal Consigliere Cavaliere.
Lo studio sull'eradicazione dello scoiattolo grigio è impostato dall'Istituto Nazionale Fauna Selvatica, insieme all'Università di Torino con l'appoggio di Istituti di protezione ambientale, tipo il WWF, la Pro Natura e la LIPU, i quali concordano su tale progetto di eradicazione, che nasce ben precedentemente dalla nostra conferma elettorale in Consiglio regionale.
Questo studio è stato portato avanti con le ultime riunioni a cui ha partecipato anche la Provincia di Torino e le varie Province della Regione Piemonte; è stato approvato come un progetto unanimemente concordato da parte sia della componente ambientalista sia della componente universitaria; non direi venatoria, perché in questo caso di venatorio non c'è assolutamente nulla. Considerate che l'eradicazione dello scoiattolo grigio è una novità, trattandosi di una specie alloctona, ma importante per la salvaguardia dell'agricoltura e in particolare della pioppicoltura della frutticoltura e anche della vite, perché comporta degli impatti molto pesanti che sono deleteri per queste particolari qualità di piante.
Questo studio, al quale noi non abbiamo partecipato nella maniera più assoluta nella prima e nella seconda fase, ma solo in quella conclusiva, ci è stato presentato nel mese di ottobre e ci è stato chiesto di intervenire per quanto riguardava l'Assessorato, in una parte di questa spesa che comprende il coordinamento per l'intrappolamento che è a carico dell'INFS una parte a carico dell'Università e una parte a carico dei parchi. La parte a carico nostro era la parte riferita alle trappole, che sono state identificate dall'Istituto Nazionale Fauna Selvatica già precedentemente: vado indietro di anni, quindi prima che noi arrivassimo, in trappole di fabbricazione della Long Meadow inglese, modello e prezzo. Prezzo di importazione, indicato dall'INFS in questa comunicazione, che è di 35 sterline cadauna, al prezzo odierno direi circa 96 mila lire.
Questo è tanto.
Gli Uffici dell'Assessorato hanno contattato la ditta in argomento, che non poteva essere diversa, poteva essere solo la Long Meadow perché era quella identificata e poteva essere solo quella: la Long Meadow, oltre a confermare questo prezzo ha dichiarato che poteva fare questa fornitura attraverso dei corrispondenti in Italia. Ha indicato nella ditta Viglietta Matteo di Fossano l'importatore per il nord-ovest dell'Italia centro settentrionale di questo prodotto. Faccio presente che questo prodotto è identificato a monte e quindi non poteva essere modificata l'indicazione del fornitore o il modello (il prezzo oltretutto è questo).
Gli uffici hanno contattato la ditta, la quale si è dichiarata indisponibile a fare questa fornitura per questioni abbastanza ovvie secondo il seguente ragionamento: "Non posso fare questa fornitura, ma noi abbiamo dei corrispondenti e il nostro corrispondente esclusivista della zona è la ditta Garione" (queste cose le ho sapute questa mattina). La ditta Garione ha fatto un prezzo inferiore di 2/3 mila lire del prezzo che sarebbe stato possibile per l'importazione, sempreché l'importazione fosse stata possibile, perché, come voi sapete, la Regione Piemonte, non avendo la partita di importazione, non può importare dall'estero, ma deve comprare in Italia. Quindi, la Regione in questo frangente specifico ed esclusivo ha risparmiato qualche centinaio di mille lire, qualche milione, ma questo non ha importanza. Che un'azienda come quella in cui io sono azionista (non amministratore unico, sono solo azionista), che fattura un centinaio di miliardi all'anno, per una fornitura di 12/13/14 milioni - non è che fossi tenuto a sapere le cose che ho saputo questa mattina, sono convinto che in questa sala, oppure nella Regione Piemonte, oppure negli Enti collegati alla Regione Piemonte, i settori che fanno parte della mia merceologia aziende delle quali io sono socio (come una serratura, una cerniera, una scala o quello che preferite) sicuramente rappresentano il 15-20-30-40% di quella che è oggi la realtà di questi prodotti all'interno della Regione Piemonte, quindi di quello che può essere l'acquisto che viene fatto giornalmente o settimanalmente, non direttamente, ma attraverso qualche centinaio di clienti che ho nel Torinese o migliaio che posso avere in tutto il Piemonte.
Ritengo che il fatto che questi prodotti vengano acquistati dalla Regione Piemonte non sia incompatibile con la mia figura, perché, bene o male, sono solo azionista (posso essere azionista anche della FIAT: non credo che Agnelli quando era Ministro ed azionista della FIAT potesse essere dichiarato incompatibile se si acquistavano automobili FIAT).
Ritengo che questa realtà possa essere ricompresa - logicamente in dimensioni neanche comparabili, me ne rendo conto - in una vicenda come quella che sta avvenendo in questa occasione.
Da parte mia penso che chi mi conosce da più o meno tempo - non ha importanza - possa pensare di tutto meno che ci possa essere, ci possa essere stato o ci sarà mai qualche interesse privato in atti d'ufficio perché proprio chi mi conosce bene sa che sono sempre disponibile a perdere qualcosa di tasca mia per una causa o per un progetto che riconosco validi purché sia lontana da ogni riferimento o da ogni dubbio qualsiasi eventuale ipotesi simile a questa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Ringrazio l'Assessore per aver voluto rispondere con precisione alla questione da noi posta, confermando quello che avevamo supposto.
Chiaramente non voglio dare giudizi che non siano quelli di carattere politico che ci competono, ma vorrei rilevare come proprio dalla ricostruzione dell'Assessore emerga una superficialità di atteggiamento quando non una inopportunità. La stessa inopportunità che aveva rilevato la ditta Matteo Viglietta nel non partecipare alla fornitura dell'Assessore Matteo Viglietta. Però, Assessore, ci sono degli atti deliberativi del 29/11/1996, nei quali voi utilizzate la trattativa privata (prevista dalla nostra legge per una fornitura al di sotto dei 50 milioni), si individua un interlocutore e si dice che questo interlocutore è l'unico importatore di tali trappole prodotte in Inghilterra. Questo non corrisponde al vero Assessore, e non so se lo sapesse anche chi ha scritto la deliberazione. Ma lei, da quel che ci ha appena detto, lo sapeva, perché non ha ritenuto opportuno partecipare, ma ha indicato l'interlocutore - fornitore - collega socio o riferimento locale. Quindi, ci troviamo di fronte ad un deliberato inesatto e ad un'inopportunità invece evidente, a cui lei si è sottratto solo per metà, nel senso che ha fatto molto bene a ritenere inopportuno partecipare, ma poi questa non partecipazione non è stata fatta fino in fondo, tanto che sorgono dei dubbi, Assessore, anche su un'altra deliberazione sempre del 29/11/1996, perché se la ditta Matteo Viglietta è l'unica importatrice del sistema Long Meadow vi è stata anche la fornitura per l'acquisto di gabbie per corvidi dalla ditta Zibboni di Bergamo reputata l'unica produttrice di queste trappole. Invece così non è, perch lei ha detto che l'unica importatrice è la ditta Matteo Viglietta di Fossano.
Io sono abbastanza sconcertato; ripeto, Assessore, non voglio fare riferimento alla correttezza, a quello che lei ha affermato, su cui non ho nulla da eccepire. Eccepisco invece sul fatto che vi sia stato un inopportuno coinvolgimento, in ruoli diversi, della sua persona e che questo abbia danneggiato gravemente l'immagine del nostro Ente: ne tragga le conseguenze.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente, e grazie anche all'Assessore, stamane silenzioso che invece oggi è venuto in Consiglio a raccontare, per quanto mi riguarda in modo comprensibile, la vicenda. Comprensibile, ma non condivisibile per questi motivi.
L'Assessore ha fornito una spiegazione di questa vicenda che non compare in delibera; nella delibera compare, se non una bugia intera, una mezza bugia o un'omissione di percorso, perché l'Assessore ha spiegato che gli uffici, contattata la ditta inglese e contatatta la ditta Matteo Viglietta, hanno poi trovato il modo, forse attraverso la stessa Matteo Viglietta, di individuare un importatore di fortuna, cioè di individuare un importatore che non fosse Matteo Viglietta, ma con cui Matteo Viglietta aveva rapporti ed interrelazioni, che potesse far giungere queste trappole fino in Piemonte.
E quindi - io dico artatamente e sotto una spinta dovuta alla non omonimia tra Matteo Viglietta ferramenta e Matteo Viglietta Assessore, ma al fatto che si trattava della stessa persona - è stata individuata la strada per permettere di importare le gabbie, senza seguire la strada maestra, che era quella: ditta inglese - corrispondente in Italia.
Ora questo fatto non è condivisibile, Assessore, per questo motivo: che lei ha nascosto alla Giunta, prima di tutti - anzi solo alla Giunta, perch questa è una delibera non di Consiglio - un percorso; viceversa, proprio perché anch'io non ho dubbi che lei abbia voluto fare questo per qualche motivo di interesse personale, non penso questo, lei aveva una strada maestra per fare in modo che queste gabbie arrivassero dove lei ha ritenuto dovessero arrivare. E la strada maestra era raccontare la realtà dei fatti così come lei l'ha raccontata a noi oggi e non cambiarla, trasmutarla piegarla a possibili inopportunità od incompatibilità.
Se la "Matteo Viglietta Ferramenta" - 100 miliardi di fatturato - era la corrispondente della ditta Long Meadow e però esisteva l'inciampo che la ditta Matteo Viglietta vedeva come proprio azionista anche un Assessore pro tempore, nulla di male. Perché non avete semplicemente deliberato che esisteva l'unica importatrice della ditta inglese nella "Matteo Viglietta"? Se la Giunta deliberava l'acquisto trasparente da parte della ditta Matteo Viglietta di 100 gabbie-trappole per scoiattoli, l'Assessore Viglietta non partecipava pubblicamente e dicendolo chiaramente, perché non aveva nulla da nascondere, ma non partecipava a quella Giunta, perché non poteva parteciparvi in quanto c'era un interesse preciso; dichiarava la cosa in Giunta, e cioè che era l'unico modo per importare queste cose, dal mio punto di vista, e nulla sarebbe successo. Invece avete cercato il truschino, avete cercato di trovare una qualche altra trappola, ma chi di trappola ferisce, può rimanerci.
Con questa vicenda, che si aggiunge, Assessore, ad un'altra quasi analoga vicenda che il mio Gruppo sollevò all'inizio della legislatura su una possibilità di contraddizione o convergenza di interessi tra la sua titolarietà di azionista di una grande azienda venatoria e la sua attività di Assessore, siamo alle solite. Siamo, in questo caso, ad un percorso che lei ha tenuto - come si può dire? - di non trasparenza e di non verità perché questo marchingegno da lei inventato è finto, inventato per evitare un'incompatibilità, ma che non l'ha evitata, l'ha solo nascosta, mentre poteva essere evitata nel modo limpido, togliendo la sua partecipazione su un atto al quale lei era interessato.
Questo è quello che, dal mio modo di vedere, poteva e doveva essere fatto.
Il mio Gruppo continua a giudicare incompatibile questo suo modo d'essere con la sua permanenza nell'Assessorato e in contrasto con gli interessi di una Regione che vorrebbe che l'Amministrazione pubblica fosse sempre trasparente ed efficiente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marengo.



MARENGO Luciano

Sarò molto più breve dei colleghi che mi hanno preceduto, anche perch mi pare che non ci sia da spendere molte parole e da fare molti ragionamenti in ordine alle questioni che stiamo discutendo. Ovviamente non metto in discussione - non tocca a me, non tocca a questa assemblea - la correttezza, l'abuso privato: se intendono occuparsene, se ne occuperanno altri di tale questione, non quest'aula.
In aula si pone una questione politica molto rilevante, e a me dispiace che non sia presente il Presidente della Giunta, perché la questione politica riguarda il Presidente della Giunta. E lo riguarda perché è evidente la contraddizione tra ciò che è scritto nella delibera - mi riferisco a quella relativa alle trappole per scoiattoli, poi il Consigliere Cavaliere ne ha citata anche un'altra, ma io non l'ho vista e mi limito a questa - e la comunicazione che l'Assessore Viglietta ha fatto a questo Consiglio, nel senso che qui viene dichiarata una cosa molto diversa da quello che l'Assessore Viglietta ha comunicato all'aula consiliare.
Di fronte a questo fatto - per questo dicevo che non ho tanti ragionamenti e parole da spendere - due sono le questioni: o c'è una responsabilità collettiva della Giunta, perché la Giunta era a conoscenza dei fatti che qui sono stati indicati dall'Assessore, oppure in Giunta l'Assessore non ha informato, ha informato solo adesso il Consiglio e quindi c'è una responsabilità personale dell'Assessore. E' evidente che le due questioni hanno delle conseguenze dirette, nel senso che se c'è una responsabilità collettiva della Giunta credo che sia evidente che questa Giunta deve dare le dimissioni, per non girare intorno ai problemi e chiamare le cose con il loro nome. Oppure c'è una responsabilità personale dell'Assessore che non ha detto in Giunta le cose che ha detto in Consiglio, e allora ne trae le conseguenze. Non ci sono altre strade politicamente, rispetto a queste due.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Credo che sia molto imbarazzante intervenire su fatti come quelli accaduti, anche perché non è nostra abitudine assumere un tono accusatorio nei confronti degli amministratori e non intendiamo neppure assumerlo in questa occasione. Non vogliamo evidentemente fare i giudici né scendere nei particolari sulle procedure che sono state adottate per questo tipo di fornitura, ci limitiamo a constatare soltanto che è stato commesso un errore che credo sia abbastanza evidente. D'altronde anche lo stesso Assessore ha evidenziato con il suo imbarazzo che c'è stata un po' di leggerezza ed inopportunità sul piano della procedura (questo fatto è sicuramente capitato). Leggerezza ed inopportunità nella stesura della delibera perché nella delibera è stata scritta una cosa completamente diversa rispetto a ciò che ha detto poco fa l'Assessore.
Per le responsabilità politiche ed amministrative che un Assessore ha quando propone una sua deliberazione (infatti le delibere sono sempre a relazione dell'Assessore) questa leggerezza ed inopportunità ritengo che siano un fatto grave sul piano politico, non tanto sulla sostanza perché è evidente che la sostanza è piccola cosa, ma sul piano della procedura è stata commessa una grande leggerezza. Credo cioè che a nessuno sarebbe venuto in mente di intervenire o di porre la questione se l'Assessore nella deliberazione, avesse detto chiaramente ciò che ha detto ora, cioè avesse detto che la ditta Viglietta è l'unico importatore, che la Regione vuole fornirsi di queste trappole e che questa fornitura in ogni caso è obbligatoria perché è l'unico importatore ed è conveniente.
Se questo fosse stato detto chiaramente, magari non a relazione dell'Assessore, ma del Presidente della Giunta, io credo che non sarebbe successo nulla di censurabile sul piano politico, ma sarebbe stato chiaro.
Invece per le modalità che sono state seguite anche noi abbiamo dei seri dubbi e concordiamo con chi ritiene che in politica queste sono delle leggerezze enormi e quando vengono commesse leggerezze non soltanto per questa delibera, ma anche per le altre prima richiamate da parte del Consigliere Cavaliere, io credo che sia doveroso che l'Assessore non metta in imbarazzo la Giunta nel suo complesso, ma abbia la sensibilità perlomeno di "autosospendersi" per un attimo, in modo che chiarisca questo suo rapporto nei confronti della Giunta perché per ciò che ho sentito ho la sensazione che soltanto lui era a conoscenza di questi fatti, non sicuramente da parte della Giunta. Il Vicepresidente Majorino con la sua sensibilità e la sua professione, se avesse saputo ciò che è stato detto poco fa dall'Assessore Viglietta non credo proprio che avrebbe votato a favore perché in passato è stato un censore molto più severo su altre vicende quando era all'opposizione e credo sarebbe stato altrettanto rigoroso nei confronti di un suo collega di Giunta. Quindi la Giunta probabilmente non era a conoscenza e allora credo che sia doveroso che l'Assessore Viglietta ne tragga le conseguenze rimettendo le sue deleghe al Presidente in modo che avvenga un chiarimento.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Spiace oggi dover affrontare una questione certamente delicata nella quale con ogni probabilità siamo di fronte ad un po' di inesperienza amministrativa, che però deve essere sottolineata. Credo che esista, com'è già stato rilevato da parte di alcuni colleghi, un problema che riguarda l'Assessore Viglietta rispetto alla sua Giunta ed esiste un'altra questione che riguarda il Consiglio, in quanto noi non possiamo non prendere atto che c'è una divergenza forte tra quello che è scritto nella deliberazione e la relazione che l'Assessore ha fatto all'aula. Mi fermo qui perché le questioni sono di tutta evidenza.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Signor Presidente, chiedo una breve sospensione dei lavori del Consiglio per poter effettuare una riunione dei Gruppi di maggioranza.



PRESIDENTE

D'accordo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16,47 riprende alle ore 17,16)



PRESIDENTE

La seduta riprende, ma comunico che verrà nuovamente sospesa per una Conferenza dei Capigruppo che è convocata in Sala A).
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17,16 riprende alle ore 17,46)


Argomento:

NOMINE


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Esaminiamo ora il punto 34) all'o.d.g.: "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine.
Università degli Studi di Torino (art. 14 dello Statuto) - Consiglio di amministrazione. Nomina di un rappresentante.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Giovanni Battista Quirico.
Ordine Mauriziano (legge n. 1596/62) - Collegio dei Revisori dei Conti.
Nomina di un rappresentante effettivo e di un rappresentante supplente.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Emilio Lombardi quale rappresentante effettivo. Per quanto riguarda lo scrutinio dei voti per la nomina del rappresentante supplente nessuno dei candidati ha riportato voti sufficienti al raggiungimento del quorum previsto dalla vigente normativa. Pertanto, con successivo provvedimento si procederà all'integrazione dell'organo.
Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia (art. 22 legge n.
896/96). Nomina di un esperto.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Zeno Vangelista.
Commissione provinciale tecnica e di vigilanza farmaceutica della Provincia di Torino (art. 13 DPR n. 94/89). Sostituzione del signor Riccardo Pamparà.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletta la signora Maurizia Mazengo.
Osservatorio di genetica animale (Statuto relativo) - Assemblea generale.
Nomina di un rappresentante (Integrazione).
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Dario Spinicich.
Commissione provinciale tecnica e di vigilanza farmaceutica della Provincia di Torino (art. 13 DPR n. 94/89). Sostituzione della signora Maria Nicoletta Ricci.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletta la signora Andreina Bonferrari.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Comunicazioni della Giunta regionale in merito alla richiesta di revoca delle deleghe assessorili dell'Assessore Viglietta - Presentazione relativo ordine del giorno


PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta, Majorino, per una comunicazione.



MAJORINO Gaetano, Vicepresidente della Giunta regionale

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, in seguito alle risultanze della discussione che ha seguito la comunicazione dell'Assessore Viglietta chiedo, a nome della Giunta, la sospensione di questa seduta e la riconvocazione per venerdì alle ore 9,30.
Spiego rapidamente le ragioni della richiesta che peraltro, una volta esposte, appariranno di intuitiva evidenza. Alla discussione svolta è seguito un ordine del giorno, firmato dai Consiglieri di minoranza, con il quale si chiede al Presidente della Giunta regionale l'impegno diretto all'immediata revoca delle deleghe assessorili conferite all'Assessore Viglietta.
Il problema, appare evidente, non è di poco conto. E' quindi necessaria una seria e responsabile presa di posizione su tale ordine del giorno mentre il Presidente della Giunta, che è il soggetto principale dell'ordine del giorno, come è noto, è fuori sede. Rientrato in sede, domani mattina dovrà verificare, insieme alla Giunta, con la quale dovrà assumere la sua valutazione sull'ordine del giorno, le questioni insorte e poste dall'interpellanza del Consigliere Cavaliere, verificare quindi le due delibere (era una all'inizio, ma sono diventate due) che concernono l'Assessore Viglietta, la documentazione inerente che sarà reperibile presso gli uffici. Ripeto, poiché non è un problema di poco conto, ed è necessario per le ragioni che ho detto, essendo il Presidente della Giunta il titolare del potere di revoca e/o di conferimento delle deleghe, si rende necessario questo approfondimento, sia per il Presidente sia per l'intera Giunta, per prendere posizioni in merito all'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Majorino.
Non essendoci altri interventi annuncio che è stato presentato un ordine del giorno a firma dei Consiglieri Cavaliere e Marengo, in cui si chiede la revoca delle deleghe assessorili dell'Assessore Viglietta.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
Ricordo, infine, che il Consiglio è convocato per venerdì 7 marzo alle ore 9,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17,50)



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