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Dettaglio seduta n.112 del 19/02/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 5) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Benso e Farassino.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame progetto di legge n. 260: "Provvedimento generale di finanziamento per l'anno 1997 degli interventi previsti da leggi regionali nonch disposizioni finanziarie per l'anno 1998" (seguito)


PRESIDENTE

In merito al progetto di legge n. 260, di cui al punto 6) all'o.d.g.
ritorniamo all'esame del maxi-emendamento, tralasciato ieri sera.
50/A) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: nella tabella relativa agli stanziamenti per l'anno 1997 sono inserite le variazioni sotto specificate: n. capitolo importo variazione 10485 60.000.000 11867 600.000.000 15940 500.000.000 15960 2.000.000.000 20030 250.000.000 20070 200.000.000 23600 2.410.000.000 24310 500.000.000 26740 150.000.000 27165 850.000.000 27170 4.000.000.000 La parola al Consigliere Chiezzi, che interviene in merito al cap.
11867 relativo al Premio Grinzane Cavour.
CHIEZZI Questa mattina si è riunita la VI Commissione in merito ad una deliberazione che chiedo - penso anche a nome dell'Assessore - di iscrivere all'o.d.g. dei nostri lavori.
L'iniziativa di sostegno convenzionato al Premio Grinzane Cavour è un fatto di assoluto rilievo, del quale la Commissione non ha mai potuto discutere (d'altronde non so neppure a chi competa questa materia). Così come con l'Assessore Leo giungiamo in Commissione a discutere fatti anche molto limitati (ad esempio, quello relativo all'organizzazione di un convegno) e nonostante maggioranza, Giunta e Commissione abbiano un colloquio continuo che parte innanzitutto dalla conoscenza delle intenzioni della Giunta, la presentazione di questo emendamento (che prevede cifre rilevanti) avviene senza che i componenti della Commissione abbiano potuto conoscere il merito della convenzione, valutare le cifre previste e sapere grosso modo, come sono orientate. Adesso la convenzione è già finanziata a bilancio per una cifra di L. 400 milioni, che penso consentirà lo svolgimento delle attività del Premio Grinzane Cavour per un congruo numero di mesi.
Chiedo però che il rimanente finanziamento, a completamento della convenzione - che tra l'altro non conosciamo - sia subordinato ad un esame attento (almeno con la stessa attenzione con la quale esaminiamo provvedimenti molto più limitati), attraverso un'audizione della VI Commissione, alla quale possa partecipare il Presidente della Giunta regionale per esporre come viene speso il miliardo e se i 400 milioni possono già essere un elemento di avvio della convenzione. Questa però mi sembra una forzatura e, dato che molti degli impegni che sono stati assunti in quest'aula andranno in assestamento, penso che questo, nulla togliendo all'attività del Premio Grinzane Cavour, sia un finanziamento che, magari tutti concordemente, potremo poi inserire ed approvare nell'assestamento in quanto in questo momento sono in difficoltà come Gruppo a decidere in merito ad una somma così ingente a fronte di una scarsa conoscenza del problema. Non si tratta di una questione di schieramento, ma di omogeneità di comportamento all'interno della VI Commissione per avere la possibilità di conoscere in quella sede la seconda tranche di finanziamento del Grinzane Cavour, ferma restando la prima ovviamente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze Io mi limiterò ad esporre quali sono stati gli impegni presi dal Presidente della Giunta nei confronti della struttura, quindi la convenzione politicamente definita e gli impegni che sono stati presi.
Riteniamo che si tratti di un impegno di natura molto qualificante, quindi penso che non possiamo considerare l'ipotesi di recedere rispetto a questo impegno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Non chiediamo assolutamente di recedere, questo è fuori dall'attualità del problema. Chiediamo che la seconda tranche di finanziamento avvenga in assestamento per dare modo al Presidente della Giunta regionale di venire in Commissione ad illustrare questo complesso di attività. Non è contestata la questione, ma si chiede un percorso conoscitivo. Così come abbiamo fatto per tanti altri provvedimenti nel settore culturale, sembra improprio che solo per questo provvedimento si scelga una strada del tutto diversa. Non è assolutamente in contestazione il fatto che la convenzione sia stata stipulata ed onorata, ci pare che onorarla bene consista anche nel fornire al Consiglio regionale un'informazione corretta. Si tratta di correttezza ed omogeneità di comportamento rispetto a tutte le iniziative che in Commissione sono state prese nel settore culturale e che non vedrebbero in questa occasione intanto una non conoscenza della Commissione di un tema che la stessa desidera conoscere, non per contestarlo, Assessore Gallarini ma perché solo attraverso la conoscenza siamo in grado di avere un comportamento omogeneo anche rispetto a cosa ha detto prima l'Assessore.
Quindi, non si tratta di una contestazione di parte.



PRESIDENTE

Non è un fatto di merito, è un fatto procedurale. Forse si potrebbe accettare, Assessore.
GALLARINI, Assessore alle finanze Io penso che dal punto di vista procedurale il Presidente della Giunta sia assolutamente d'accordo di venire in Commissione ad illustrare le motivazioni che hanno portato alla decisione di aumentare questo finanziamento, i contenuti della convenzione e l'indotto che sicuramente verrà alla Regione Piemonte da tutta questa impostazione.
Per quanto riguarda i 400 milioni e l'inserimento dei 600 milioni in assestamento, mi riserverei di chiederlo al Presidente della Giunta. E' un argomento che non ho seguito direttamente.



PRESIDENTE

Nel frattempo possiamo passare ad altre poste di bilancio, in attesa di poter interpellare il Presidente della Giunta.
La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze Per quanto riguarda il cap. 15940 (che prevede una diminuzione di 500 milioni), sono presenti il dottor Valsania e il collega Masaracchio, quindi siamo sicuramente in grado di dare spiegazioni più approfondite ed articolate.
Il commento-spiegazione predisposto dal dottor Valsania penso possa essere esaustivo: Settore Industria. Per quanto concerne gli interventi in materia industriale gestiti dal Settore Industria è stato previsto complessivamente un fondo di L. 80 miliardi. Da esso bisogna attingere: 1) le risorse per la gestione dei programmi comunitari 2) le risorse per attivare le iniziative collegate specificatamente alle leggi regionali.
Si rende pertanto necessario creare una disponibilità finanziaria pari a quella esistente nel bilancio 1996 sui seguenti capitoli (sono i tre capitoli oggetto di discussione ieri sera): n. 20070, n. 24310 e n. 26740.
Per quanto riguarda il cap. 20070 (+ 200 milioni) è un fondo che si tiene a disposizione di Finpiemonte e di Fidipiemonte che dovrà essere utilizzato per interventi di garanzia a favore delle piccole e medie imprese anche in presenza di finanziamenti comunitari.
Cap. 24310 (+ 500 milioni): è necessario per la partecipazione ad un fondo già esistente che viene utilizzato per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese alluvionate dei settori industria artigianato e turismo; alla costituzione del fondo partecipano anche le Province piemontesi, l'Unione Camere e le Associazioni imprenditoriali.
Cap. 26740 (+ 150 milioni): è un contributo che viene concesso a Finpiemonte per l'assistenza che Finpiemonte stessa offre alla Regione e agli uffici regionali per la gestione della L.R. n. 9/80, per la realizzazione delle aree industriali attrezzate. Il contributo viene concesso a consuntivo sulla base del lavoro effettivamente svolto. Quindi è un capitolo con una cifra massima, può anche darsi che non venga erogata integralmente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.
PAPANDREA Vorrei chiedere all'Assessore Masaracchio in che cosa consiste questo tipo di assistenza della Finpiemonte e in passato qual è stata l'entità dell'intervento.
MASARACCHIO, Assessore alla industria Io non ho qui presente il bilancio 1996 per cui non posso dire quanto era iscritto. Mi dice il funzionario che è pari a quello dell'anno scorso e che si ritiene sufficiente.
Per quanto riguarda il tipo di assistenza, si tratta delle pratiche da farsi. I contributi dovranno essere dati in funzione dei collegamenti con i Comuni, che devono approntare i progetti (ci sono piani urbanistici ed altre problematiche del territorio). Ci sono delle difficoltà per le quali a volte le aziende rinunciano ad insediarsi nelle strutture che sono attrezzate per cui vengono vanificati tutti i progetti della Comunità europea, tutto ciò che riguarda le aree attrezzate industriali e vedremo anche tutto quello che riguarderà i distretti industriali dentro cui ci sono tante attese per le quali...
PAPANDREA Questo non c'entra con i distretti industriali, sono le aree attrezzate.
MASARACCHIO, Assessore alla industria Lo so, ma anche nei distretti industriali alla fine per le aree attrezzate si creeranno dei progetti che i distretti industriali andranno a realizzare in funzione del fatto che essendo fuori dalle aree a declino industriale potranno approfittarne per compensare tutto quello che non è previsto per quelle aree. C'è una politica generale che compete alla Giunta regionale di attivare, naturalmente con il confronto diretto, delibera per delibera o progetto per progetto, con il Consiglio regionale, dato che non ci sono provvedimenti d'autorità da parte della Giunta.
CHIEZZI Quali servizi vengono pagati? MASARACCHIO, Assessore alla industria Dentro quello che ho detto c'è la problematica dell'assistenza.
CHIEZZI Ma, ad esempio, in cosa si concretizza? Vorrei capire.
MASARACCHIO, Assessore alla industria L'ho detto: la progettualità, i PIP, i Comuni che dovranno attivare delle pratiche di natura amministrativa per consentire alle aziende di potersi insediare, e poiché tutto questo prevede anche una spesa, per potere ovviare al problema della spesa si danno dei contributi alle aziende e anche agli Enti locali (Comuni, Province ed organizzazioni di Enti istituzionali locali).



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Signor Presidente, ho chiesto la parola perché vorrei capire. Si tratta di 200 milioni: l'Assessore ha detto che si pagano a consuntivo sulla base di richieste della Finpiemonte. La Finpiemonte svolge lavori che la Regione poi rimborsa; chiedevamo solo, per capire, un'esemplificazione di questi servizi resi dalla Finpiemonte, non un esempio astratto, ma un esempio concreto per capire. Che tipo di lavoro e di servizio ha svolto? Le fatture che avete già pagato l'anno scorso, una qualunque di queste, nel titolo nel merito, è possibile saperlo? Non possono essere servizi che la Finpiemonte fa ai Comuni perché quelli se li pagheranno i Comuni. Per noi cosa fa che dobbiamo retribuirla? Un solo esempio chiedo, non vogliamo l'elenco di cosa è successo, ma l'esempio di un servizio reso, perché è una richiesta aggiuntiva che la Finpiemonte rivolge alla nostra Regione.



PRESIDENTE

Nel frattempo, possiamo dire che il cap. 11867 (+ 600 milioni) relativo al Grinzane Cavour viene stralciato dal maxi-emendamento n. 50/A) e poi inserito in un articolo aggiuntivo.
La parola all'Assessore Masaracchio.
MASARACCHIO, Assessore alla industria Tengo a precisare che sul piano tecnico difficilmente riuscirò ad entrarvi più di tanto, tant'è vero che ricordo al Consiglio che è stato espletato un bando di concorso di circa 800 milioni per un gruppo di assistenza, che non c'entra con queste cose, ma per dimostrare che poi le strutture della Regione hanno bisogno di un'assistenza che vada oltre la funzione e la struttura burocratica se così può essere detta, perché ci sono dei settori come quello dell'industria per cui definire struttura burocratica quella dell'industria è un po' riduttivo; si tratta di preparazione tecnica.
Allora, la redazione dei PIP comporta delle risorse di spesa e quindi interveniamo per dare dei contributi a chi ne ha bisogno onde agevolarli in questa attività di redazione. Poi ci sono delle consulenze che vanno attivate e queste hanno un costo. C'è l'assistenza tecnica per lo sviluppo delle pratiche per le aree industriali attrezzate di cui ha bisogno la struttura della Regione; viene fornita da funzionari e persone tecnicamente preparate della Finpiemonte, poi a consuntivo si riconosce la loro attività per quello che costa e c'è anche un contributo che riguarda la rivista "Piemonte informa" che rappresenta non soltanto la comunicazione di quanto si va facendo, ma è una rivista tecnica che contribuisce a chiarire l'entità e la qualità dei rapporti.
Quindi sono delle spese che suppliscono fortemente anche alla struttura della Regione che si serve di Finpiemonte che come un Ente strumentale naturalmente ha delle proprie spese e tutto questo è previsto con queste contribuzioni, con queste risorse.



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi è soddisfatto? CHIEZZI No, non sono soddisfatto, comunque non è questo il problema.
Se potesse l'Assessore, per cortesia, farci avere una copia delle fatture che abbiamo pagato l'anno scorso alla Finpiemonte su questo tema in modo che possiamo renderci conto del merito, le saremmo grati.



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi sul maxi-emendamento n. 50/A)? CHIEZZI Ma l'Assessore ce le manda queste fatture?



PRESIDENTE

Credo, mi auguro. Assessore, lei garantisce di poter mandare questo documento? MASARACCHIO, Assessore alla industria Avevo capito perfettamente: mi rifiuto di credere che la levatura del collega Chiezzi sia tale da non intendere esattamente come stavano le cose.
Ho capito perfettamente dove intendeva andare a parare: se questo denaro è speso bene o se è speso male, qual è la qualità della spesa; se è opportuno spendere questi soldi per gli Enti strumentali, che comunque dovrebbero offrire dei servizi, non dico gratuiti, ma senza tanto dolo e tanto danno.
Per quanto riguarda l'attività intrinseca di ogni Consigliere, nella trasparenza nulla osta che il Consigliere si avvicini alle strutture; ma in ogni caso, si potrebbe anche aprire una Commissione d'inchiesta!



PRESIDENTE

Per cortesia! MASARACCHIO, Assessore alla industria



PRESIDENTE

Poiché il dibattito viene pilotato in una certa maniera, alla fine sembra che da parte della maggioranza non ci sia il potere politico e dall'altra parte la capacità e la facoltà d'intendere qual è il significato di un dibattito sul bilancio, ma ribadisco che sappiamo tutto!



PRESIDENTE

Assessore, era la singolarità della somma da attribuire alla Finpiemonte con tutto quanto...
MASARACCHIO, Assessore alla industria Signor Presidente, si spendono miliardi per tanti tipi di altra assistenza! Se volessimo chiedere tutte le fatture!



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Si voleva avere contezza del motivo di questa somma, decisamente esigua e singolare rispetto alle possibilità della Finpiemonte. Era nient'altro che una legittima curiosità.
Riprendiamo i nostri lavori.
Ripeto, dal maxi-emendamento n. 50/A), la cui illustrazione è avvenuta parzialmente ieri sera e completata stamani, viene espunto il cap. 11867 per l'importo di L. 600.000.000 relativo alla convenzione Grinzane Cavour milioni che verranno inseriti nell'art. 3 bis), alla presenza del Presidente, che sicuramente sarà in grado di dare le spiegazioni richieste dal Consigliere Chiezzi.
Sulle altre voci del maxi-emendamento non ci sono ulteriori richieste di informazione; d'altronde, alcune voci erano già state illustrate ieri sera dal Presidente Ghigo (i 250 milioni a favore dell'editoria, ad esempio).
Pongo pertanto in votazione il maxi-emendamento n. 50/A).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 20 voti favorevoli e 17 voti contrari.
Si proceda dunque alla votazione dell'art. 1 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 21 voti contrari 18 astensioni 2 L'art. 1 è approvato.
50/B) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: dopo l'art. 1 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 1 bis 1. Per l'anno finanziario 1997 è autorizzato il limite d'impegno decennale di L. 500.000.000 per l'esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica.
2. E' autorizzata l'istituzione con atto amministrativo nello stato di previsione della spesa del bilancio 1997 di apposito capitolo con la seguente denominazione: 'Concessione del concorso nel pagamento degli interessi su mutui decennali contratti da Enti locali per l'esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica', con la dotazione stabilita al comma primo.
3. Agli oneri si provvede mediante riduzione di pari importo dal cap.
15860".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
Si proceda dunque alla votazione dell'art. 1 bis, ai sensi dell'art. 44 comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 42 voti favorevoli 42 L'art. 1 bis è approvato.
ART. 2 50/B1) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: al comma primo, sono aggiunte le parole "come risulta dalle tabelle di cui all'art. 1".
Si tratta di emendamento tecnico.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 27 voti favorevoli, 18 voti contrari e 2 astensioni.
50/C) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: all'elenco di variazioni di cui all'art. 2 sono aggiunte le seguenti ulteriori variazioni: cap. 20673 + 1.000.000.000 (RAF) cap. 26905 + 2.000.000.000 (Bonifiche) cap. 20120 +1.500.000.000 (Fondo occupazione) cap. 27170 + 4.500.000.000 (Fondo globale: disegno di legge occupazione) e + 3.000.000.000 (Fondo globale: disegno di legge territori collinari) cap. 23600 - 6.000.000.000 cap. 15910 + 5.000.000.000 (disegno di legge famiglia) cap. 27190 - 11.000.000.000.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 47 Consiglieri presenti.
50/D) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: nelle tabelle relative all'anno 1998 sono inserite le seguenti variazioni: n. capitolo importo 23640 + 4.000.000.000 23960 + 2.000.000.000 24360 + 10.000.000.000 25010 + 2.000.000.000 27170 - 9.000.000.000 15910 - 9.000.000.000 La parola all'Assessore Cavallera per l'illustrazione.
CAVALLERA, Assessore alla pianificazione e gestione delle risorse idriche Come avevo già annunciato in Commissione, si tratta di mantenere nel 1998 il trend impostato con il bilancio precedente. In sostanza, nel documento che era arrivato alla Commissione c'erano 18 miliardi, da intendersi nel seguente modo: 10 miliardi per acquedotti e fognature, 4 miliardi per sistemazioni idrogeologiche (cap. 23640 "Interventi diretti alla difesa del suolo"), 2 miliardi per sedi municipali e 2 miliardi per le strade.
Con questi capitoli noi, per quanto riguarda le strade, riusciamo a concludere interventi come, per esempio, il caso di Falmenta, noto a tutto il Consiglio; per le sedi municipali ci sono alcuni completamenti da fare: si tratta di interventi minimi e lo stanziamento consente di completare programmi precedenti.
Rilevante è il discorso degli acquedotti e fognature; naturalmente essendo autorizzata la spesa adesso, tra avviare i programmi, approvarli dal punto di vista igienico-sanitario, ecc., arriviamo a fine anno e quindi li impegniamo poi nel 1998. Questo è il senso dell'emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Masaracchio.
MASARACCHIO, Assessore alla industria E poi in questo capitolo sono compresi 3 miliardi per il 1997 per i distretti industriali e altri 9 miliardi per il 1998, per cui alla fine la spesa per le iniziative industriali, dal 1997 al 1998, è prevista nell'ambito dei 12 miliardi che vengono a risultare.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 50/D).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 29 voti favorevoli, 19 contrari e 2 astensioni.
Prima di passare alla votazione dell'art. 2, ha chiesto di intervenire il Consigliere Papandrea per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.
PAPANDREA Sull'art. 2 volevo fare una dichiarazione, in quanto in questo articolo sono contenuti, tra le altre cose che come opposizione avevamo chiesto ed apprezziamo che siano state accolte, 6 miliardi per l'occupazione; non possiamo dire che siano del tutto frutto della battaglia dell'opposizione anche se concretamente è stato così. E' emerso come quei 6 miliardi non fossero altro che il risanamento di una situazione che in corso d'opera si era venuta a creare, in quanto da parte della Giunta erano stati annunciati 6 miliardi e mezzo in più per l'occupazione che erano scomparsi. Adesso vengono messi in due fondi globali, e io credo che - penso che anche gli altri colleghi dell'opposizione possano condividere - ci impegneremo affinché questi fondi globali vengano effettivamente e rapidamente utilizzati per iniziative finalizzate allo stimolo dell'occupazione in una situazione in cui, come abbiamo già detto molte volte, ce n'è bisogno.
Avremo questa attenzione perché abbiamo notato in questo dibattito due cose strane. In primo luogo, abbiamo visto l'operazione che ho ricordato prima, ovvero che i 6 miliardi e mezzo che dovevano essere qui sono stati destinati altrove. In secondo luogo, abbiamo visto che quando si è discusso dell'operato, l'Assessore al lavoro, anziché stimolare questo tipo di interventi, si opponeva concretamente. Questo ci ha allarmato un po' e quindi anticipiamo che, nonostante il fatto che apprezziamo questo tipo di scelta, vigileremo affinché l'Assessorato lavori concretamente per applicare questa iniziativa, sperando che cambi atteggiamento rispetto a quello che ha tenuto finora.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, si proceda alla votazione dell'art. 2 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 30 voti favorevoli 28 astensioni 2 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 Emendamenti presentati dall'Assessore Gallarini: 865/2) al comma terzo, sostituire la parola "agricoltura" con le parole "valorizzazione dei prodotti agricoli".
865/3) Dopo il comma terzo, aggiungere il seguente comma: "3 bis. Le disponibilità per l'agricoltura e i presidi socio-assistenziali sono utilizzate per completare il finanziamento delle istanze pervenute nel corso dell'anno 1996, nei termini previsti dalle rispettive schede, ma non finanziate per carenze di fondi".
865/4) Al comma quarto, dopo la parola "termalismo", sopprimere le parole "i presidi socio-assistenziali".
865/5) Dopo il comma quarto, aggiungere il seguente comma: "4 bis. Il termine per la presentazione delle nuove domande, ove consentito dalle schede dei singoli settori, è fissato in 90 giorni dalla pubblicazione della presente legge sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte".
La parola all'Assessore Gallarini per l'illustrazione di tutti e quattro gli emendamenti.
GALLARINI, Assessore alle finanze Gli emendamenti all'art. 3 sono correzioni tecniche delle schede FIP.
Più precisamente, per coerenza con il 1996, la scheda indicata come "Agricoltura" viene intitolata "Valorizzazione dei prodotti agricoli".
Il secondo emendamento, invece, aggiunge un comma per consentire l'utilizzazione della disponibilità 1997 per completare il finanziamento FIP del 1996 dei settori agricoltura e presidi socio-assistenziali; si tratta di integrazioni meramente lessicali, tecniche.
Il terzo emendamento è una conseguenza dell'emendamento precedente: si tratta di un adeguamento in base all'altro.
Il quarto emendamento stabilisce il termine per la presentazione delle domande.
CHIEZZI Il terzo emendamento che conseguenze ha...



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.
BORTOLIN Su questo emendamento chiederei chiarimenti all'Assessore, perch nell'ambito dei 74 miliardi destinati al fondo investimenti 8 miliardi sono per i presidi socio-assistenziali. Vorrei capire se questi 8 miliardi coprono le domande giacenti fino al 31/12/1996 o se rimangono finanziamenti anche per le eventuali domande del 1997, perché, chiaramente, a seconda della risposta cambia l'atteggiamento e la disponibilità da parte della Regione.



MINERVINI MARTA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.
SAITTA Volevo chiedere qualche informazione in relazione all'emendamento all'art. 3, dove si dice "al comma terzo, sostituire la parola 'agricoltura' con le parole 'valorizzazione dei prodotti agricoli'"; ha detto che si tratta di una correzione di tipo tecnico e vorrei conoscere qual è la motivazione di fondo.



(Risposta fuori microfono)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.
MORO Intervengo per chiedere chiarimenti all'Assessore competente sui 7 miliardi che non sono stati spesi per il termalismo. Vorrei sapere quali sono gli orientamenti sugli 8 miliardi a bilancio per quest'anno.
Vorrei ricordare all'Assessore che con un recente emendamento alla legge Bassanini le Regioni praticamente diventano proprietarie degli stabilimenti termali. Desidero sapere come questa cifra irrisoria viene incanalata e quali sono gli orientamenti sugli 8 miliardi stanziati.
Pongo in votazione l'emendamento n. 865/2).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astensioni.
Pongo in votazione l'emendamento n. 865/3).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astensioni.
Pongo in votazione l'emendamento n. 865/4).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astensioni.
Pongo in votazione l'emendamento n. 865/5).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astensioni.
Si proceda dunque alla votazione dell'art. 3 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 45 voti favorevoli 26 voti contrari 16 astensioni 3 L'art. 3 è approvato.
Emendamento presentato dalla Giunta.
La parola all'Assessore Goglio.
GOGLIO, Assessore all'assistenza e servizi Con quegli 8 miliardi si prevede di soddisfare le richieste, già inserite nelle graduatorie degli anni precedenti, che non erano state soddisfatte. Riteniamo che con l'apertura di un nuovo bando alcune di queste richieste non verrebbero evase. Ci sono delle strutture che sono in lista da un paio di anni, quindi con quegli 8 miliardi dovremmo coprire le richieste inserite nelle graduatorie ancora in atto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.
MORO Desidero avere dall'Assessore copia di quelle graduatorie, in modo da poter esprimere le nostre valutazioni.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Angeleri.
ANGELERI, Assessore al turismo, sport e tempo libero La risposta purtroppo è semplice, ma non è positiva e non è nostra la responsabilità, in quanto la Divisione Concorrenza della Comunità Economica Europea ci ha messo sette mesi a rispondere.
CHIEZZI Abbiamo due Assessori che rispondono. Le competenze come sono divise? La delega termalismo è divisa in due? ANGELERI, Assessore al turismo, sport e tempo libero Il termalismo ce l'ha il sottoscritto.
Alla richiesta del Consigliere Moro rispondo che, purtroppo, la Divisione Concorrenza della Comunità Economica Europea, nonostante mille solleciti - addirittura ci sono stati viaggi di funzionari a Bruxelles - ha risposto alla fine di novembre e quindi non abbiamo potuto fare altro che trasferire questi fondi sul 1997, perché potessero essere utilizzati e ci fosse la risposta alle istanze che erano state presentate per il Fondo Investimenti Piemonte per la scheda termalismo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.
BORTOLIN Grazie, Presidente. Intervengo per dire che la risposta dell'Assessore aumenta la preoccupazione che già avevamo in relazione al non soddisfacimento della domanda minima di posti che abbiamo in presidi socio assistenziali nella nostra Regione. Noi sappiamo qual è la carenza ed è una carenza piuttosto rilevante. A questo proposito, chiederemmo la cortesia dell'Assessore affinché ci potesse illustrare quante sono le domande che con gli 8 miliardi vengono accolte e quanti posti vengono attivati.
Facciamo inoltre rilevare che il chiudere a questa data, anche in prospettiva di interventi nuovi per il 1997, non può che preoccuparci fortemente.
Tra l'altro, noi sappiamo che parte delle domande presentate per il 1996 e per gli anni precedenti sono in relazione a primi interventi di adattamento o di sistemazione dei presidi. Per cui ci troviamo di fronte questa è una domanda che poniamo ancora all'Assessore - all'eventualità alla possibilità che si inizino dei lavori e non vengano completati e ci sia un'interruzione di parecchi mesi, di un anno praticamente, prima di poter accedere a nuovi finanziamenti per completare gli interventi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze Vorrei integrare, dal mio punto di vista, sottolineando che gli 8 miliardi, di cui ha parlato l'Assessore Goglio, si riferiscono ai cento posti, 80 milioni a posto.
Per quanto riguarda la questione complessiva sul socio-assistenziale Consigliera Bortolin, ci sono i 3 miliardi in conto interessi stanziati originariamente, a cui si è aggiunto un miliardo attraverso l'emendamento.
Questo significa complessivamente 4 miliardi che sono in grado di mettere in moto, in conto capitale, un volano dai 30 ai 40 miliardi sul 1997.



PRESIDENTE

Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 3 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 3 bis Nell'elenco n. 1, allegato al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1997, è aggiunto il cap. 11867".
La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.
GHIGO, Presidente della Giunta regionale Credo di dover aderire alla richiesta avanzata di stralciare questo capitolo dai 600 milioni e di presentare in Commissione il programma della convenzione.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI



PRESIDENTE

L'emendamento, in base alle dichiarazioni del Presidente Ghigo, viene ritirato? La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze Volevo chiarire che l'emendamento non deve essere ritirato. Noi abbiamo stralciato i 600 milioni dal maxi-emendamento; per quanto riguarda il Premio Grinzane, abbiamo poi inserito questo emendamento affinché, quando il Presidente verrà in Commissione ad illustrare il programma, resteranno quei 400 milioni e i 600 milioni verranno ad integrazione in assestamento.
Semplicemente inseriamo nell'elenco 1 - l'elenco 1 è relativo al prelevamento spese obbligatorie - il cap. 11867, nel caso in cui ci fosse l'estrema necessità. Quindi, ovviamente l'emendamento rimane.



PRESIDENTE

Lo pongo dunque in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 29 voti favorevoli e 17 astensioni.
Si proceda dunque alla votazione dell'art. 3 bis, ai sensi dell'art. 44 comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 46 voti favorevoli 29 astensioni 17.
L'art. 3 bis è approvato.
ART. 4 866) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: all'elenco di cui all'art. 4 sono aggiunti i seguenti capitoli: 12880 - 15223 -15225 - 15250 - 15748 - 24079 - 12980 - 12990 - 15198.
La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze L'emendamento in esame è stato presentato dalla Giunta. L'aggiunta di questi capitoli è un fatto tecnico, si tratta di aperture di credito e pagamenti attraverso uno dei funzionari delegati che abbiamo in periferia.
Quindi nulla di sostanziale.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 866).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 25 voti favorevoli, 19 contrari e 1 astensione.
Si proceda dunque alla votazione dell'art. 4 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 45 voti favorevoli 25 voti contrari 19 astensioni 1 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 867) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: l'elenco n. 5 di cui al comma primo dell'art. 5 è sostituito dal seguente: Elenco n. 5 cap. 27170 disegno di legge "Funivia Stresa-Mottarone": L. 3.000.000.000 disegno di legge "T.U. Artigianato": L. 1.000.000.000 disegno di legge "Interventi per la fame nel mondo": L. 1.800.000.000 disegno di legge "Distretti industriali": L. 3.000.000.000 disegno di legge "Interventi per strutture sanitarie": L. 12.000.000.000 disegno di legge "Interventi per presidi socio-assistenziali": L.
8.000.000.000 disegno di legge "Aumenti di capitale": L. 1.696.377.041 complessivamente L. 30.496.377.041.
Questo non è null'altro che l'adeguamento agli emendamenti di ieri.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vindigni; ne ha facoltà.
VINDIGNI Ho bisogno di un chiarimento: il disegno di legge relativo ai cofinanziamenti per 83 miliardi e 610 milioni è mantenuto o salta? GALLARINI, Assessore alle finanze E' mantenuto ed è su un capitolo a parte già passato ieri. Il dottor Lesca le esporrà meglio i dettagli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.
SAITTA Considerato che in questo emendamento c'è un'indicazione precisa, alla lira, degli aumenti di capitale, presumo che tali aumenti siano noti: chiedo se può informarci.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Peano.
PEANO Intervengo soprattutto per quanto riguarda gli 8 miliardi dei presidi socio-assistenziali (credo riguardi la legge n. 22, artt. 3 e 4). Vorremmo capire se quegli 8 miliardi sono aggiuntivi o se sono soltanto il contributo di quest'anno per questa legge, in quanto lo scorso anno con il primo finanziamento e la successiva variazione di bilancio si era arrivati a 31 miliardi. Vorremmo quindi capire se quest'anno i 31 miliardi diventano 8 o cosa succede.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze Rispondo alla prima parte chiesta dal collega Saitta; sulla seconda credo che il collega Goglio saprà sicuramente rispondere meglio di me.
In effetti, quando si dice "aumenti di capitale, L. 1.696.377.041" ecc., alla lira - come diceva il Consigliere Saitta - si intende la cifra da scomporre in due, 1 miliardo per quanto riguarda l'Agenzia di promozione e 696 milioni e rotti sull'EC-BIC.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.
SAITTA Mi pare che per l'EC-BIC fosse già stata fatta una ricapitalizzazione quindi si tratterebbe di un'ulteriore ricapitalizzazione? GALLARINI, Assessore alle finanze Sì, è un'ulteriore ricapitalizzazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Goglio.
GOGLIO, Assessore all'assistenza e servizi Per quanto attiene alle risorse del Fondo Investimenti Piemonte, per il 1997 sono stati destinati alla costruzione e alla ristrutturazione dei presidi socio-assistenziali 8 miliardi. Con tale somma si prevede di soddisfare le richieste che erano già in graduatoria, come ho detto prima alla collega Bortolin.
Inoltre, abbiamo la nuova legge in conto interessi; 2 miliardi e mezzo a disposizione per le opere di straordinaria manutenzione dei presidi socio assistenziali; 8 miliardi per l'assistenza, che saranno utilizzati mediante la predisposizione di un apposito disegno di legge per la realizzazione di strutture destinate ai disabili ed infine 1 miliardo e 600 milioni per le risorse per i finanziamenti a tasso agevolato per le Cooperative sociali.
Più o meno sono le risorse del 1996, ovvero la spesa corrente aumentata di 5 miliardi e 700 milioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Peano.
PEANO Assessore, lo scorso anno, se non erro, l'art. 4 della legge n. 22 (Interventi per i presidi socio-assistenziali) aveva avuto un finanziamento di 16 miliardi, ai quali, in sede di variazione di bilancio, erano stati aggiunti ulteriori 15 miliardi, per un totale di 31 miliardi. Mi pare che quest'anno, sulla legge n. 22, vi siano soltanto 8 miliardi.
GOGLIO, Assessore all'assistenza e servizi Otto più otto.
PEANO Quindi abbiamo 8 miliardi sul FIP e 8 miliardi per la legge n. 22? Vorremmo capirlo esattamente, perché mi pare che siano soltanto 8 miliardi e non più 31, come lo scorso anno.
GOGLIO, Assessore all'assistenza e servizi Quello era stato un finanziamento eccezionale; come dicevo prima, non sarebbe corretto fare un confronto con le quote a disposizione nel 1996 che ammontavano a 31 miliardi, ma che - ripeto - hanno rappresentato una disponibilità del tutto eccezionale. Quando avevo chiesto queste somme, mi era stato detto che ci sarebbero state assegnate, ma che il finanziamento sarebbe poi ritornato allo stato primitivo: è questa la situazione.
PEANO Era soltanto per capire esattamente. Quindi quest'anno abbiamo una diminuzione rispetto a prima, ma - da quanto lei dice - non è opportuno fare un confronto con il 1996.
GOGLIO, Assessore all'assistenza e servizi Ritorniamo alle quote del 1995.
PEANO In sostanza, se ho capito bene, non è giusto fare il confronto con il 1996, perché si tratto di un fatto straordinario; ritorniamo al 1995, con 8 miliardi sull'art. 3 e 8 miliardi sul FIP, per un totale di 16 miliardi.
GOGLIO, Assessore all'assistenza e servizi Abbiamo cercato di fare i conti sui posti letto. Come dicevo prima questi 8 miliardi saranno circa 120/130 posti letto; poi abbiamo il conto interessi che metterà in moto un volano di 200/220 miliardi (e sono altri 200 posti). Si dovrebbe arrivare a circa 600/700 posti letto sicuri per il nuovo; poi ci sono le ristrutturazioni. Comunque, sto mettendo giù questi dati - lo dicevo prima alla collega Bortolin - appena li ho, ve li faccio avere.



PRESIDENTE

La parola Consigliere Marengo.
MARENGO Chiedo di votare l'emendamento per parti separate: la prima parte comprende tutti i capitoli fino agli interventi per presidi socio assistenziali; la seconda parte gli aumenti di capitale.



PRESIDENTE

La Giunta è d'accordo.
Pongo pertanto in votazione l'emendamento nella sua interezza, ad eccezione dell'ultima voce, quella relativa agli aumenti di capitale.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 41 Consiglieri presenti.
In merito alla seconda parte dell'emendamento, chiede di parlare il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.
SAITTA Sulla seconda parte dell'emendamento vorrei fare una dichiarazione di voto.
Sono nettamente contrario all'ipotesi di aumento di capitale soprattutto in relazione al previsto aumento di capitale di quasi 700 milioni a favore dell'EC-BIC, in quanto mi pare un'ulteriore ricapitalizzazione. E' noto a tutto il Consiglio come questa società anziché essere mantenuta in vita con un'ulteriore ricapitalizzazione avrebbe dovuto essere totalmente cancellata. Questa mi pare un'opinione prevalente anche all'interno della Giunta, tuttavia si è ritenuto di mantenerla in piedi.
Analogamente, in merito all'altro aumento di capitale bisognerebbe capire bene gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Quindi il nostro voto è contrario perché questa posizione della Giunta non collegata ad una rivisitazione degli Enti strumentali, come era stato promesso dal Presidente Ghigo al momento della presentazione del suo programma, è in netta contraddizione. Ci chiediamo in che cosa consiste la cultura d'impresa di questa società se tutti gli aumenti di capitale vengono accettati, se tutte le occasioni di costituzione di nuove società vengono accolte e se non avviene una riorganizzazione dell'intero settore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.
PAPANDREA Anche noi siamo contrari, ma anche molto preoccupati perché circa un mese e mezzo fa abbiamo discusso in merito alla legge relativa all'EC-BIC e la cifra prevista era un'altra. Noi eravamo decisamente contrari a quella legge. Mi stupisce che si discuta una legge in cui si prevedono certe cifre e poi con la legge di bilancio le cifre sono altre.



PRESIDENTE

E' sempre la stessa posta di bilancio, cassata dal Commissario del Governo, che oggi viene riproposta con il bilancio 1997.
PAPANDREA Però non erano 700 milioni. Ricordo bene che la cifra era inferiore e non riesco a capire perché adesso è superiore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze Se posso integrare, mi sembra che questo totale sia esattamente corrispondente all'aumento di capitale di 68/70 milioni più le eventuali quote inoptate. Questa è la sommatoria. Ha ragione il Consigliere Papandrea a dire che l'aumento di capitale non era di questo importo. Però già in allora ognuno ha preso le sue posizioni su quel disegno di legge, che poi è stato bocciato dal Commissario del Governo. Sarà esaminato domani mattina in I Commissione.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione la seconda parte dell'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvata con 21 voti favorevoli e 20 contrari.
868) Emendamento presentato dai Consiglieri Vindigni, Foco, Bortolin Riba, Riggio, Saitta, Spagnuolo, Cavaliere ed altri: all'elenco di cui all'art. 5 è aggiunto il progetto di legge "Promozione ed attuazione dei Patti Territoriali" con un finanziamento pari a L. 1 miliardo.
La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze La Giunta non accoglie questo emendamento, perché ieri sera, nel corso della riunione dei Capigruppo, è stato fatto un discorso complessivo all'interno del quale erano stati inseriti ed approvati 3 miliardi in aggiunta agli accordi di programma relativamente al Canavese.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.
VINDIGNI Prendo atto della comunicazione dell'Assessore Gallarini. Faccio presente che questo disegno di legge è giacente presso il Consiglio da quasi un anno, attiene a strumenti che stanno diventando di grande attualità a livello comunitario, tant'è che l'Unione Europea ha deciso di finanziare sessanta progetti pilota a partire dal 1997. In questo modo si darebbe la possibilità ai sistemi locali di concorrere all'acquisizione di risorse nazionali e comunitarie rilevanti. Non finanziando questo disegno di legge sicuramente si perdono delle chance importanti per il Piemonte.
Invito l'Assessore e la Giunta a riflettere su questa opportunità perché il quadro relativo ai finanziamenti dei Patti Territoriali a livello nazionale e comunitario è in grande evoluzione e rischiamo di perdere delle occasioni importanti.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 868).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 17 voti favorevoli, 31 contrari e 2 astensioni.
869) Emendamento presentato dai Consiglieri Foco, Bortolin, Riba, Manica Saitta, Spagnuolo, Cavaliere ed altri: all'elenco di cui all'art. 5 del disegno di legge n. 260 è aggiunto il progetto di legge n. 230: "Provvedimenti per la tutela e lo sviluppo dei territori e dell'economia collinare: L. 3 miliardi".
La parola alla Giunta.
GALLARINI, Assessore alle finanze Tale emendamento è inserito nel maxi-emendamento presentato dalla Giunta.



PRESIDENTE

L'emendamento è pertanto ritirato.
Si proceda quindi alla votazione dell'art. 5 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 28 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 28 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 6 è approvato.
ART. 7 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 28 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 7 è approvato.
ART. 8 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 28 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 8 è approvato.
ART. 9 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 28 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 9 è approvato.
ART. 10 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 28 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 10 è approvato.
870) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: dopo l'art. 10 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 10 bis - Cofinanziamenti.
1. E' autorizzata la costituzione del fondo di cui al cap. 27165 per consentire il cofinanziamento del DOCUP n. 2081/93, periodo 1997/1999, dei programmi comunitari n. 2052/88 e n. 2082/93.
2. E' autorizzato, sulla base dei programmi di cui al comma primo, il prelievo dal fondo, con provvedimento amministrativo, delle somme occorrenti per istituire capitoli di spesa o integrare le dotazioni di capitoli già istituiti per consentire il cofinanziamento regionale integrativo delle quote nazionali e di quelle comunitarie".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli, 19 contrari e 2 astensioni.
Si proceda quindi alla votazione dell'art. 10 bis per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 26 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 10 bis è approvato.
ART. 11 871) Emendamento presentato dall'Assessore Gallarini: all'art. 11, comma primo, prima riga, dopo le parole "la costituzione" le parole "di un" sono sostituite con la parola "del" e dopo la parola "fondo" sono aggiunte le parole "di cui al cap. 27167".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli, 19 contrari e 2 astensioni.
Si proceda quindi alla votazione dell'art. 11 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 26 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 11 è approvato.
872) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Bortolin Manica, Angeli, Saitta, Peano, Cavaliere ed altri: è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Per il finanziamento dell'accordo di programma sottoscritto dalla Regione Piemonte, Comune di Torino, Comune di Collegno, sono previste emissioni obbligazionarie per L. 100 miliardi per l'anno 1997, L. 100 miliardi per l'anno 1998 e L. 100 miliardi per l'anno 1999.
Al bilancio di previsione per l'anno 1997 e al bilancio pluriennale per gli anni 1997/1999 sono apportate le seguenti variazioni: cap. 02705/Entrate + 100 miliardi cap. 14300/Spese + 100 miliardi".
La parola all'Assessore Gallarini.
GALLARINI, Assessore alle finanze Anche questo è fuori rispetto all'accordo raggiunto ieri sera all'interno della Conferenza dei Capigruppo, quindi non lo accogliamo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.
MIGLIETTI Vorremmo capire dal Presidente della Giunta quali sono gli orientamenti su questo preciso impegno che è stato sottoscritto nel 1993 dalla Regione Piemonte sul finanziamento di 100 miliardi per quanto riguarda la metropolitana. Vi è la firma del Presidente della Giunta pro tempore su quell'accordo di programma per cui vorremmo sapere quali sono gli impegni che intende mantenere la Regione Piemonte nel merito. Non ci basta una spiegazione di questo tipo.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.
GHIGO, Presidente della Giunta regionale L'impegno, come giustamente ricordava il Consigliere Miglietti, è stato assunto con un atto formale dal mio predecessore. Siccome gli atti formali hanno valore anche se assunti non direttamente dalla persona che oggi governa la Regione Piemonte, la nostra intenzione è di assolvere a questo impegno.
Vorrei specificare al Consigliere Miglietti che quell'impegno si riferiva ad uno stanziamento per acquisto di materiale rotabile e di conseguenza, anche augurandoci che la metropolitana possa aprire i suoi cantieri quest'anno, la destinazione che la Regione dovrà assegnare a quell'impegno non potrà che realizzarsi nel 1998/1999, trattandosi - ripeto specificatamente di materiale rotabile. Quindi la destinazione avverrà nel momento in cui l'opera sarà quasi in fase finale. L'impegno che la Regione assunse all'epoca è su quel tipo di materiale.



PRESIDENTE

Il Consigliere Miglietti è soddisfatto? MIGLIETTI Vorrei soltanto far presente un particolare. Quel progetto è cantierabile se tutte le poste di finanziamento sono attive. Vorrei pertanto che si facesse una verifica, la faccia il Presidente della Giunta o chi per esso, se la motivazione che ha enunciato adesso è compatibile con il reperimento dei finanziamenti e quindi congruo per far decollare il progetto o se questo è un impedimento.
Dato che i 100 miliardi rientrano nel Piano economico complessivo occorre verificare se questo sia compatibile. Ad una mia verifica mi è stato risposto che avrebbe dovuto essere iscritto almeno nella posta di bilancio, anche se non era attivato, nel concreto, in questo momento, il reperimento dei fondi. Occorre fare tale verifica tecnica, per mantenere in piedi il globale dei finanziamenti.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.
GHIGO, Presidente della Giunta regionale Farò naturalmente la verifica che lei sollecita. Le posso garantire però, siccome mi sono interessato direttamente dell'argomento avendo assunto l'impegno del mio predecessore e avendolo fatto mio, che il settore tecnico dell'Assessorato non mi ha segnalato di inserirlo a bilancio quest'anno.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 872).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 16 voti favorevoli, 31 contrari e 2 astensioni.
873) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Chiezzi, Spagnuolo Saitta e Cavaliere: è aggiunto il seguente nuovo articolo: "1. Le Aziende Sanitarie Locali sono tenute, per gli esercizi 1997/1998/1999, a destinare il 2% delle assegnazioni regionali alla psichiatria.
2. L'Assessorato regionale alla sanità rendiconta semestralmente al Consiglio regionale".
La parola all'Assessore D'Ambrosio.
D'AMBROSIO, Assessore alla sanità Desideravo apportare piccolissime modifiche, che penso possano essere accettate; la modifica consiste nell'inserire le dizioni "di norma", "sui fondi spesi per la psichiatria", "prende atto dei", "in vigore" "predisposti dalla Giunta regionale". Ovvero: "Le Aziende Sanitarie Locali sono tenute... L'Assessorato alla sanità rendiconta 'di norma' annualmente al Consiglio regionale 'sui fondi spesi per la psichiatria'.... il Consiglio regionale, entro quattro mesi dalla data di entrata 'in vigore' della presente legge, 'prende atto dei' modelli di rendicontazione della spesa sanitaria per la psichiatria, 'predisposti dalla Giunta regionale'".



PRESIDENTE

Cosa significa "di norma"? D'AMBROSIO, Assessore alla sanità Come Giunta lo predisporremo senz'altro annualmente; si tratta di un suggerimento tecnico del dottor Lesca.
SPAGNUOLO Assessore, sia che si introduca o meno "di norma", noi glielo chiederemo, come Consiglio regionale. Tanto vale toglierlo.
D'AMBROSIO, Assessore alla sanità Va bene. Togliamo la dizione "di norma".



PRESIDENTE

Pertanto, la formulazione finale dell'emendamento è la seguente: "1. Le Aziende Sanitarie Locali sono tenute, per gli esercizi finanziari 1997/1998/1999, a destinare almeno il 2% delle assegnazioni regionali alla psichiatria.
2. L'Assessorato regionale alla sanità rendiconta annualmente al Consiglio regionale sui fondi spesi per la psichiatria.
3. Il Consiglio regionale, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, prende atto dei modelli di rendicontazione della spesa sanitaria per la psichiatria, predisposti dalla Giunta regionale".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento, nonché nuovo articolo, è approvato all'unanimità dei 51 Consiglieri presenti.
ART. 12 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 26 voti contrari 19 astensioni 2 L'art. 12 è approvato.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola al Consigliere Rosso.
ROSSO Come Gruppo abbiamo affrontato questo bilancio in maniera totalmente trasparente. In tal senso, voglio rispondere al Consigliere Chiezzi, del quale oggi, a sorpresa, leggo delle dichiarazioni in un articolo su La Stampa, che dicono: "La Lega si è venduta per un milione ad emendamento".
Al di là del fatto che, da come riportato, sembra che ci abbiano pagato nel vero senso della parola, è comunque una dichiarazione offensiva; vorrei al proposito ricapitolare brevemente l'iter degli emendamenti proposti dalla Lega.
Avevamo annunciato mille emendamenti - se ricordate - quando ancora in quest'aula si parlava del disegno di legge alla Bicamerale; al tempo avevamo motivato gli emendamenti ostruzionistici che avremmo presentato lamentando la scarsa attenzione verso le nostre proposte di legge.
Dichiarazione ripetuta all'apertura del bilancio, quando abbiamo ribadito che degli 857 emendamenti circa 700 erano ostruzionistici, e che questi ultimi sarebbero stati ritirati se il Presidente della Giunta regionale Ghigo, avesse dichiarato l'intenzione della maggioranza di "tirare fuori dai cassetti" delle Commissioni i nostri progetti di legge e di appoggiarli chiaramente, pur emendandoli con delle controproposte.
Quanto ho appena detto è stato ribadito in tutte le Commissioni dopodiché, abbiamo sottoposto alla maggioranza gli emendamenti politici.
L'Assessore Gallarini in Commissione si è detto disponibile, in primo luogo, alla richiesta di un miliardo sul capitolo della legge sulla tutela delle lingue piemontesi. A questo proposito, devo fare una specificazione leggo, sempre sullo stesso articolo apparso su La Stampa, un riferimento alla penalizzazione dei franco-provenzali. Falso! Nella legge n. 26/90 si parla di tutela di tutte le lingue del Piemonte ed anche nella legge di modifica, in discussione in VI Commissione, si parla di tutela della lingua piemontese e di tutte le altre lingue del Piemonte, quindi non c'è assolutamente alcuna penalizzazione della cultura franco-provenzale.
Dopodiché c'è stata una disponibilità sulla Polizia locale di 500 milioni per il 1998; di 200 milioni sulle bande musicali; di 100 milioni sui prodotti vinicoli; di 100 milioni sulla produzione zootecnica; di 100 milioni sul Museo Ferroviario; di 100 milioni sulla navigazione interna.
Avevamo proposto degli emendamenti sull'artigianato; l'Assessore ci ha comunicato che sarebbero stati previsti 2 miliardi sul Testo Unico da Bruxelles, così ripartiti: 1 miliardo ai giovani agricoltori e 1 miliardo alle imprese commerciali. Avevamo risposto in Commissione che, per quanto riguardava gli emendamenti politici, avremmo riflettuto, come Gruppo, e che comunque accoglievamo la disponibilità della Giunta.
Altro discorso erano gli emendamenti ostruzionistici. Avevamo detto: "Aspettiamo di sentire il Presidente Ghigo in aula". Ci siamo riuniti lunedì pomeriggio; il Presidente Ghigo ha fatto le dichiarazioni che noi avevamo richiesto; io ho preso la parola e ho dichiarato che eravamo soddisfatti e che quindi ritiravamo i 700 emendamenti ostruzionistici dopodiché ho dichiarato che sugli emendamenti politici avremmo analizzato la disponibilità della Giunta di volta in volta. Così è stato fatto nella seduta pomeridiana e serale di ieri.
Vengo alla vicenda sugli extracomunitari. Avevamo proposto degli emendamenti che spostavano 4 miliardi a favore della cultura piemontese, di cui uno sottratto dal capitolo relativo agli extracomunitari. Il Consiglio in generale si è detto contrario, per cui abbiamo ritirato l'emendamento anche perché ci interessava soprattutto far confluire il miliardo sul discorso dell'identità piemontese. Tutto questo si è svolto nell'aula consiliare della Regione e in I Commissione. Ora il Consigliere Chiezzi e tutto il centro-sinistra mi devono spiegare perché gli spostamenti di circa 7 miliardi da noi richiesti - e che sono stati accettati dalla Giunta anche se non in toto, perché noi avevamo richiesto molte più cose corrispondono ad un acquisto da parte della maggioranza degli emendamenti della Lega e perché, invece, i 15 o più miliardi che sono stati spostati dalla sinistra sono considerati una cosa positiva per tutti, addirittura leggo un articolo in cui si dice: "Il centro-sinistra festeggia". Allora: quando le cose le otteniamo noi, siamo comprati; quando le ottenete voi, si può brindare e festeggiare.
Io sono convinto che per questo bilancio ciascun Gruppo abbia discusso sulle cose che voleva portare avanti e che tutto sia stato deciso alla luce del sole. Non capisco perché debbano essere fatte delle dichiarazioni di questo tipo contro la Lega, al di là delle posizioni politiche; posso capire perfettamente il dibattito sul discorso degli extracomunitari (ognuno ha le sue posizioni) però, al di là di questo, gli attacchi e il dire che siamo stati comprati non mi sembrano atteggiamenti molto corretti.
Forse faceva più comodo una Lega che se ne stesse zitta; forse non fa comodo quando si parla e si chiede, ma noi siamo stati limpidi fin dall'inizio e chiudiamo questo bilancio in maniera limpida.
La maggioranza ha accettato alcune delle nostre proposte; noi siamo soddisfatti molto di più per le dichiarazioni del Presidente Ghigo, che si è impegnato a discutere e ad emendare anche i nostri cinque progetti di legge, quindi sul bilancio ci asterremo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marengo.
MARENGO Nel motivare il voto contrario del mio Gruppo al bilancio, voglio fare alcune considerazioni di ordine politico, che ritengo valgano per il bilancio, ma non solo per quello.
Mi pare che la discussione di queste giornate sul bilancio - che non è iniziata lunedì scorso, ma 15 giorni fa - sia indicativa dell'assoluta mancanza di capacità programmatoria da parte della Giunta regionale e della sua maggioranza. E sottolineo questo aspetto.
So già che il Presidente Picchioni - l'ha detto più volte - e il Presidente Ghigo diranno che non c'è crisi di maggioranza perché i numeri ci sono e che la maggioranza non è mai andata "sotto" in aula rispetto agli emendamenti. Lo so anch'io che numericamente non è andata sotto; se fosse anche andata sotto numericamente, credo che non saremmo neanche più qui a discutere. La maggioranza è andata sotto politicamente, ed è andata sotto politicamente perché manca un'idea guida nella Giunta e nella maggioranza in grado di costruire quella progettualità indispensabile affinché una legge finanziaria possa avere degli argomenti forti per sostenerla.
Vedete, non è mai successo che una Giunta abbia ritirato il bilancio dalla discussione in Consiglio; certo, sulla base anche di una prova di forza, gli emendamenti ostruzionistici presentati dalla Lega 15 giorni fa sono stati poi ritirati - ma su questo tornerò dopo. Tuttavia non credo che si tratti solo di un problema di rapporti di forza e di fare marcia indietro perché così si evita l'ostruzionismo. Quello che mi pare sia emerso è la mancanza di progettualità, come dicevo prima, ma anche un'oscillazione politica presente all'interno della Giunta e della maggioranza, per cui a volte il rapporto con le opposizioni viene affrontato in modo arrogante e supponente oppure, in altri momenti, si accetta la logica delle mediazioni politiche. E io credo che questo sia un problema che - ripeto - non è ancora di crisi numerica all'interno della Giunta e della maggioranza, ma che è sicuramente sintomo forte di una crisi politica.
Le posizioni più oltranziste che ci sono nella maggioranza sono qui di solito - dico di solito perché poi avvengono anche altri fatti strani, ma di solito è così - evidenziate dal Gruppo di Alleanza Nazionale, in particolare dal suo Presidente, Ghiglia, negli interventi che fa nei confronti delle opposizioni e anche nei confronti della maggioranza e delle altre forze politiche della maggioranza. Quando il Consigliere Ghiglia passa a questa impostazione, di solito non si discute con le opposizioni ed è quanto è avvenuto, salvo poi dover discutere, dover fare i conti rispetto alle mancanze politiche che ci sono all'interno della Giunta e della maggioranza.
Queste oscillazioni politiche hanno determinato il percorso che ha avuto questo bilancio, sul quale non mi soffermo: appunto un primo ritiro 15 giorni fa; la sospensione di ieri; l'incontro-confronto, io credo utile e positivo, che ha portato ad alcune correzioni del bilancio, così come le oscillazioni politiche che abbiamo avuto nel corso della giornata di lunedì, quando nei confronti della Lega si è accettato lo scambio politico.
Credo che la Lega abbia fatto una sua battaglia politica, che io non condivido assolutamente nelle motivazioni, ma ha agito per imporre delle sue soluzioni, che la Giunta ha accettato compiendo una scelta politica molto sbilanciata, soprattutto per le motivazioni inaccettabili per le istituzioni democratiche di questa Regione.
Questo è il punto politico sul quale credo che la maggioranza debba riflettere e secondo me un po' ha già riflettuto, visti i risultati degli incontri di ieri.
Credo che le correzioni che abbiamo apportato ieri siano molto importanti.
L'altro fatto politico del quale credo che il Consiglio debba tenere conto è che l'opposizione di centro-sinistra, e anche di Rifondazione Comunista, si è impegnata a svolgere un ruolo di governo per supplire alla mancanza di governo di questa Regione. Questo è il ruolo che hanno svolto le opposizioni in questi giorni! La risposta alle priorità del Piemonte sulle questioni del lavoro, del rilancio dello sviluppo, della difesa dello stato sociale l'hanno data le opposizioni: sono le opposizioni che hanno svolto un ruolo di governo! Non credo che la maggioranza e la Giunta siano scese a patti solo perché il centro-sinistra ha presentato 200 emendamenti; la maggioranza ha dovuto accogliere i nostri suggerimenti perché ha capito che con quel bilancio non poteva misurarsi con la società piemontese! Non rispondeva alle esigenze e alle richieste della società piemontese; questo è il punto politico sul quale la maggioranza e la Giunta debbono riflettere.
Io credo che la mancanza di progettualità sia unita - prego di non prendere le parole che tra un po' dirò come fatto personale - anche alla mancanza assoluta di preparazione degli Assessori. Ieri più di una volta alcuni Assessori non sono stati in grado di rispondere alle nostre domande di chiarimento perché non avevano i funzionari vicino; ma quelle sono le loro competenze! Questo è un altro degli elementi che ha fatto sì che politicamente questa Giunta, al di là del dato numerico, non esista.
L'altro elemento che emerge è quello dell'incapacità della maggioranza a confrontarsi in aula. Sul bilancio ci sono stati importanti interventi che hanno portato, partendo da idee ed approcci molto diversi, a risultati positivi, ad un confronto che è stato proficuo e che ha riguardato in particolare alcuni Assessori. L'Assessore Leo, ad esempio, ha risposto con competenza e dimostrando di conoscere le materie di cui si discuteva; ha sostenuto il confronto su tutte le proposte, sulle scelte e sugli emendamenti che le opposizioni hanno portato avanti. Ma non c'è stato nessun intervento da parte di nessun Consigliere della maggioranza. Su questo bilancio io non ho sentito una posizione di merito espressa in aula da un Consigliere di maggioranza. E' una discussione che è durata parecchie ore, non c'è stata una sola idea pronunciata da un Consigliere di maggioranza. Credo che questo sia grave e che metta in difficoltà lo stesso governo.
Capisco bene le difficoltà di un Presidente della Giunta che deve occuparsi di tutto, anche di tenere insieme la Giunta; credo quindi che abbia delle difficoltà a conoscere i problemi, a confrontarsi con tutti e non avere alcun supporto da parte dei Gruppi consiliari di maggioranza perché non esprimono un'idea e non danno un contributo. Ma questo è un problema che non riguarda solo la maggioranza, riguarda tutti, perché io credo che il confronto sia sempre utile, soprattutto quando è fatto tra Gruppi politici che la pensano diversamente. Alla fine si riesce a capire e magari anche a trovare delle soluzioni comuni rispetto ai problemi: senza confronto è impossibile trovare delle soluzioni. Tant'è che ieri, e credo che a questo vada dato apprezzamento, l'impegno di alcuni Consiglieri della maggioranza, che fanno riferimento ad alcune forze politiche della maggioranza, ha permesso che all'interno della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari si sviluppasse un confronto che ha portato ad alcune correzioni permettendo di colmare le lacune più evidenti di questo bilancio.
Certo che noi dall'opposizione non possiamo fare il bilancio complessivo e rispondere precisamente alle esigenze della Regione e dei cittadini di questa Regione.
Ieri, però, questo confronto è avvenuto grazie all'impegno di alcuni Consiglieri di alcune forze politiche della maggioranza e credo che questo sia un fatto indicativo che non può essere cancellato alla fine di questa discussione. E' un modo per confrontarsi tra forze che sono tra di loro diverse, ma che riescono a cogliere le priorità sulle quali impegnare delle risorse finanziarie. Questo è ciò che è avvenuto, è ciò che abbiamo portato avanti. Ovviamente, come già dicevo prima, siamo riusciti a correggere, a colmare alcune delle lacune più macroscopiche della legge finanziaria presentata dalla Giunta regionale; non siamo riusciti a correggere tutto.
Rispetto al lavoro che abbiamo fatto siamo soddisfatti dei risultati che siamo riusciti ad ottenere, non avendo però ancora avuto la possibilità di cambiare in modo che il bilancio possa essere votato da noi. Quindi ripeto, il nostro voto è contrario alla legge di bilancio per queste considerazioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Il Gruppo di Rifondazione Comunista voterà contro questo bilancio perché al di là dei risultati sia parziali e per certi aspetti significativi che dal punto di vista del Gruppo di Rifondazione Comunista abbiamo ottenuto durante la discussione e il confronto su questo bilancio rimane la carenza di fondo dovuta alla chiara assenza di un progetto che lo guidi.
La relazione iniziale del Presidente Ghigo, molto generica e di buona volontà, ha segnalato a tutto il Consiglio che mancano le linee guida sulle quali appoggiare un bilancio di previsione, quelle relative al Piano regionale di sviluppo, che si dice sempre in preparazione, ma che a detta dello stesso Presidente Ghigo dovrebbe essere il binario sul quale impostare un bilancio. Non abbiamo questo binario, questo è un bilancio scialbo, di poche cose, di piccoli numeri distribuiti in modo informe. Con gli emendamenti presentati dal Gruppo di Rifondazione Comunista, almeno dal nostro punto di vista, c'è stato il tentativo di segnare qualcosa di diverso, di visibile e anche di utile per la nostra Regione. Abbiamo indicato come il problema del suolo e dell'occupazione potevano coniugarsi attraverso un investimento straordinario della Regione Piemonte, per conseguire sia risultati per influire beneficamente sulla struttura economica della nostra regione, sia di creare nuovi posti di lavoro.
Abbiamo intrapreso battaglie sulla bonifica e su altri temi, abbiamo ottenuto dei risultati parziali, e certe volte significativi, proprio in conseguenza di un'assenza di progetti regionali che non è buona cosa.
Questa assenza di idee e di progetti non può essere modificata e sanata da questo tipo di rapporto tra maggioranza ed opposizione. Noi, pure con i risultati ottenuti, non riteniamo di aver dato alla Regione Piemonte un bilancio adeguato alla risoluzione dei problemi. Non riteniamo che questo risultato sia stato conseguito ed è per questo che votiamo contro.
Certo, in questa battaglia con la Giunta regionale abbiamo conseguito risultati, ma li abbiamo conseguiti per il semplice fatto che in questa assenza di idee la Giunta regionale ha comperato un po' di tutto sul mercato: prima ha comperato le idee della Lega, poi ha comperato le nostre ha comperato un po' quello che offriva il mercato, perché è una Giunta che non ha grandi idee e allora ne ha comperate alcune da una parte e altre dall'altra.
In questa situazione tutti ci hanno guadagnato: la Lega ieri ha portato a casa i suoi emendamenti, oggi noi abbiamo portato a casa i nostri. Non so se i nostri emendamenti sono "costati" di più o di meno di quelli della Lega, forse sono costati un po' di più perché chiedevamo di più ed abbiamo ottenuto di più, ma sul mercato politico abbiamo donato e la Giunta ha preso, ha acquisito idee di altri.
Consigliere Rosso, nulla di offensivo, si tratta di un ragionamento di mercato politico, di idee che però portano il nostro Gruppo a distanziarsi da questo bilancio che per quante cose significative abbia è sempre molto carente. Non so se il giudizio, poco lusinghiero, che espresse il Presidente del Consiglio Picchioni per festeggiare il Natale sia - ahimè un giudizio che debba iniziare ad essere condiviso.
Vi è un altro elemento che voglio ancora evidenziare: la questione dell'antifascismo. Questione che percorre - a mio modo di vedere quest'aula in senso contrario a quello che mi pare venga percorso in generale dalla nostra società. Quando in quest'aula, ed è una ripetizione si toccano certi problemi, si tocca ad esempio il tema della Resistenza non in astratto, ma in concreto attraverso la realizzazione della Casa per la Resistenza, Fondo Toce, c'è un filo persistente che giunge fino, a me pare, all'autolesionismo che cerca di interrompere anche cose già in atto.
La legge che istituiva la Casa per la Resistenza Fondo Toce, è stata votata da questo Consiglio. In allora il Movimento Sociale - c'era il collega Majorino - non votò quella legge, ma la legge è andata avanti, la Casa è stata costruita. Oggi mancavano poche lire, ma si è fatta sentire la volontà - che ho sentito, non so se mi sono sbagliato - di fermare questo ricordo; Alleanza Nazionale dice: "No, 200 milioni qui non si mettono, la Casa stia lì, si vedrà dopodomani". Questo è un elemento strano.
Consigliere Ghiglia, penso che tu non abbia mai bevuto nemmeno una goccia dell'acqua di Fiuggi, perché se tu ne avessi almeno assaggiato una goccia avresti consentito, anche al vostro Gruppo, di terminare una Casa sulla quale potevate anche essere in disaccordo, ma mi sembra che tenerla lì, con la sicurezza che si spenderà di più, perché si spenderà dopo in quanto la struttura costerà di più, sia un atto di autolesionismo.
Termino il mio intervento con un'altra considerazione.
E' la prima volta che in questa legislatura con il centro-sinistra abbiamo in modo, non straordinariamente organizzato, ma in qualche modo organizzato, una battaglia su molte cose comuni - su altre no o non ancora che, dal punto di vista del mio Gruppo, fanno intravedere concretamente la possibilità di un percorso comune. Possibilità sia tecnica, cioè all'interno del quadro delle cose esistenti all'interno delle compatibilità finanziarie, sia politica e cioè il colloquio, il confronto porta a far emergere situazioni di convergenza. Un percorso che non porti semplicemente a modificare, a riuscire a vendere alla Giunta qualcosa, ma un percorso che partendo proprio dai risultati che abbiamo ottenuto, parziali ma significativi, fa capire che pur all'interno della situazione finanziaria economica, legislativa, statutaria, senza ancora le riforme della Bicamerale, è possibile individuare un percorso per questa Regione diverso dall'attuale.
Come Gruppo auspico che questa non rimanga la prima e l'ultima battaglia a colpi di mille e seicento emendamenti che conduciamo insieme questa è una battaglia che, al di là delle firme sugli emendamenti, abbiamo poi condotto tutti insieme. Spero - questo è l'impegno del mio Gruppo - che si continui per riuscire ad impostare una politica diversa.
L'asse e la risoluzione generale di questi problemi - considerazione del Gruppo di Rifondazione Comunista - è quella che questo Consiglio regionale andrebbe sciolto, anche seguendo quella prolusione natalizia del Presidente del Consiglio, andrebbe sciolto e questa sarebbe la strada maestra per rinnovare. E' una mia interpretazione o un'interpretazione giornalistica perché non eravamo invitati alla prolusione. Ho letto sui giornali, bacchettate per tutti, dilettanti, incompetenti...



PRESIDENTE

Questo escludiamolo tassativamente.
CHIEZZI Ci tengo a segnalare che, da questo punto di vista, il rinnovo del Consiglio regionale sarebbe la strada maestra per riavviare un confronto politico tra le forze che dovrebbero governare il Piemonte e per costruire dei progetti.
Non so se su questa strada siamo solo in quattro: noi siamo già disponibili...



PRESIDENTE

Si ricordi del Consigliere Rabellino, lei che ha memoria corta o lunga quando vuole.
CHIEZZI Noi abbiamo ancora i cartelli "Nuove elezioni subito", Presidente: possiamo anche tirarli fuori e rimetterli sul banco...



PRESIDENTE

Non hanno portato fortuna.
CHIEZZI ...facendola saltare sul banco: questa è una strada sulla quale si troverebbe il nostro consenso. Tuttavia ci sono anche altre strade, che noi speriamo di poter concorrere a delineare attraverso battaglie limpide, con i nostri argomenti, all'interno di un rapporto e di confronto costruttivo che spero non sia solo nato, per poi non crescere, in questa contingenza.
Il voto è contrario.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.
SAITTA Signor Presidente e colleghi, noi siamo entrati nel merito del bilancio al momento della sua presentazione, esprimendo delle valutazioni ed esprimendo delle preoccupazioni che vennero immediatamente condivise da parte di alcuni componenti della maggioranza.
Ricordo l'intervento del collega Deorsola svolto in aula, ma anche l'intervento del collega Montabone, che aveva rilevato quanto da noi già evidenziato a proposito di un bilancio scarsamente sensibile rispetto ad alcune questioni di carattere sociale; per questa coincidenza di opinione mi pare che giornalisticamente vi fu una battuta da parte del Presidente Ghigo: "Ritornano i democristiani".
Ma se avere sensibilità su questi temi e tornare a fare politica in quest'aula vuol dire che ritornano i democristiani, ben vengano i democristiani, perché credo che si abbia la necessità di politica in questa sala, soprattutto da parte della maggioranza. D'altronde, non possiamo neppure stupirci. Il Presidente Ghigo, mi pare durante uno dei suoi interventi, si è persino vantato di non fare politica, di non essere un politico: che cosa ci possiamo aspettare? Delle posizioni politiche da parte di un Presidente che si vanta di non fare politica? E' evidente che i bilanci non si fanno così. Io ho esperienza, come tanti colleghi qui presenti, di Amministrazione comunale, di Amministrazione provinciale, e sappiamo che le procedure per la formazione e la conclusione del dibattito del bilancio non sono queste. I bilanci devono avere un'idea forte (questo bilancio non ce l'aveva); i bilanci devono essere condivisi dalla maggioranza (questo bilancio non era condiviso dalla maggioranza); i bilanci devono essere difesi dalla Giunta da tutta la Giunta, non soltanto da qualche Assessore che si assume anche dei compiti non suoi come l'Assessore Gallarini o il collega Leo; i bilanci vanno difesi da tutti gli Assessori.
Qui abbiamo assistito - per alcuni Assessori, non tutti per la verità soltanto a qualche illustrazione di banalità, come quella di ieri dell'Assessore Masaracchio, che ci ha spiegato che "alcuni fondi entrano escono e poi tornano", oppure a non spiegazioni. I bilanci vanno difesi dalla Giunta e vanno difesi dalla maggioranza. Io ho notato un Governo solo, un Governo che non conosceva neppure le proposte. Ogni Assessore forse, conosceva le sue, ma globalmente non c'era una visione d'insieme per cui la maggioranza, il Governo è stato incapace di sostenere il bilancio e la maggioranza non ha avuto evidentemente gli elementi per poter sostenere il bilancio, che è stato modificato.
Questo dibattito ha permesso alla minoranza di correggere il bilancio di introdurre qualche elemento emerso durante il dibattito - di questo ne siamo contenti - ma il bilancio continua ad essere inadeguato per i problemi del Piemonte, fortemente inadeguato.
Ritengo che sia ormai giunto il momento di incominciare a fare qualche valutazione su questa esperienza della Giunta Ghigo. Credo che il bilancio ci offra questa opportunità; d'altronde, ricordo ai colleghi Consiglieri che la Giunta Ghigo ha già utilizzato il 35% del suo tempo utile, non pochi mesi, il 35% del suo tempo utile, e la nostra opinione - ma credo che sia opinione condivisa da parte di qualche collega della maggioranza che esprime insoddisfazione anche con il silenzio - è che il bilancio di questa Giunta, della Giunta Ghigo, del Governo Ghigo sia un bilancio fallimentare e mi pare che gli accadimenti di questi ultimi mesi, ma anche il dibattito di questo bilancio l'abbia perfettamente evidenziato.
Credo che il nostro giudizio negativo non sia un giudizio soggettivo da parte di una forza politica: ci sono dei limiti e delle debolezze enormi che non si riescono neppure a superare.
Voglio brevemente utilizzare il tempo a mia disposizione per dimostrare come questo bilancio sia veramente fallimentare, facendo qualche riferimento alle promesse, al programma della Giunta Ghigo e alle realizzazioni concrete e anche alle non scelte contenute in questo bilancio.
Il Presidente Ghigo, la maggioranza aveva promesso che la Regione non avrebbe dovuto direttamente gestire le leggi che emana e neppure le grandi scelte di fondo che addita (pagina 6 del programma). Che cosa abbiamo constatato? Che le poche leggi della maggioranza, quelle finanziate, hanno accresciuto enormemente il ruolo di gestione della Regione, un ruolo ancora più centralistico rispetto al passato. Penso per tutte alla legge sul turismo, penso alla legge sulla montagna, che per fortuna è stata poi fermata: nessuna scelta strategica di fondo è stata compiuta.
Il Piano regionale di sviluppo continua ad essere in gestazione - il Presidente Ghigo ci aveva offerto quel capitoletto metodologico - e nessun Piano di settore è stato approvato. Abbiamo avuto la conferma di ciò che avevamo detto all'inizio: nessun Assessore ha dimostrato che le scelte contenute nel bilancio per questa parte corrispondevano ad un piano settoriale, perché il piano settoriale manca.
Secondo fatto: la Giunta si era solennemente impegnata a procedere preliminarmente - cosi c'era scritto - ad una rivisitazione degli Enti strumentali e delle società a partecipazione regionale, allo scopo di valutarne con obiettività e subspecie consuntiva efficienza e produttività (pagina 7 del programma del Governo Ghigo). La rivisitazione non c'è stata Vicepresidente Majorino, assolutamente! MAJORINO, Vicepresidente della Giunta regionale Ci sarà un capitolo nel Piano di sviluppo.
SAITTA Sì, d'accordo. E' passato il 35% del suo tempo e lei non è stato neppure in grado di esprimere un'opinione, su questo tema. Però, affermare che la Giunta Ghigo sia stata totalmente assente su questo problema delle partecipazioni sarebbe ingeneroso, perché ha mantenuto in vita ricapitalizzandola - l'abbiamo visto oggi - la società EC-BIC (700 milioni società fantasma, che produce passivi) e ha deciso di costituire un'altra società: non soltanto ha ridotto, ha fatto le holding di cui si parlava, ne ha fatta una nuova e ha ricapitalizzato anche quelle che producono passivi.
Io mi chiedo veramente - lo dico a chi si è fatto carico e qualche collega della maggioranza soprattutto di Forza Italia lo aveva detto e credo che ci creda ancora - in che cosa consista la cultura di impresa, se si utilizza il peggiore metodo del partitismo per quanto riguarda le società partecipate.
Terzo fatto. La maggioranza di centro-destra si era insediata annunciando con enfasi la riduzione delle spese correnti e la promozione di politiche in grado di contenere i costi di gestione (pagina 12 del programma). Vorrei sapere i risultati, per chi è stato distratto, in quanto nel 1996 le spese correnti, depurate delle spese sanitarie che potrebbero influenzare questo ragionamento sulle spese correnti, sono aumentate del 33,5% rispetto al 1995. Questa è la riduzione delle spese correnti: aumento del 33,5%. E nel bilancio 1997 è previsto un ulteriore aumento del 13,8 rispetto al 1996, il che vuol dire che la Giunta Ghigo, che ha promesso un rigore, in due anni aumenta le spese correnti del 50% (il 33,6% è già stato fatto).
Continuando a leggere il programma c'è scritto: "La sempre maggiore integrazione del Piemonte con le Regioni europee e le esigenze di miglioramento dell'accessibilità interna richiedono un nuovo impulso al processo di infrastrutturazione, ciò con particolare riferimento al comparto delle infrastrutture per il trasporto e delle telecomunicazioni".
Sfido i colleghi ad indicarmi quale scelta strategica di infrastrutturazione con quelle finalità è contenuta in questo bilancio.
Noi concordiamo con il programma in merito alla necessità di infrastrutturazione, peccato che la Giunta non ha compiuto in questo 35 del suo tempo nessun atto che abbia dato impulso ad un processo di infrastrutturazione, limitandosi soltanto a declamarne la necessità; ma questo può farlo chiunque, un politico deve fare cose diverse, d'altronde il Presidente Ghigo dice di non essere un politico.
Che cosa ha fatto la Giunta Ghigo per quanto riguarda le infrastrutture? Lo scorso anno ha inventato una task force per l'Alta Velocità di cui non sappiamo che fine ha fatto...
GHIGLIA Chiedilo al tuo sottosegretario.
SAITTA Io mi riferisco all'Assessore Masaracchio che, ad un certo punto, in merito all'Alta Velocità, ha detto: "Facciamo la 'task force'". Chissà dove è andata a finire. Inoltre, che cosa ha fatto per le infrastrutture? La Giunta ha costituito i Comitati istituzionali con gli Enti locali, che non hanno prodotto nulla, ma hanno avuto un solo vantaggio, che per noi opposizione è positivo: ha permesso di far capire anche all'esterno del palazzo, senza il paravento dei comunicati e delle conferenze stampa, la sua inadeguatezza in materia di trasporti e viabilità, facendo così una brutta figura. Dobbiamo dirlo chiaramente, perché manca persino la competenza e il buonsenso su alcune questioni.
Continuando, a proposito della tossicodipendenza, nel programma (pagina 22) era scritto che per combattere la tossicodipendenza si propone una vera cultura della prevenzione e dell'assistenza. Parole sacrosante per noi Popolari, ma di politiche giovanili a ciò finalizzate, coordinate con i Comuni e con la scuola, non c'è traccia. Noi, come centro-sinistra, siamo riusciti a far stanziare un miliardo per la tossicodipendenza in quanto non c'era nulla; i servizi territoriali per la tossicodipendenza non sono stati potenziati e le comunità terapeutiche non sono state sostenute a sufficienza.
D'AMBROSIO, Assessore alla sanità E' inesatto.
SAITTA Ad ogni modo non sono state fatte politiche contro la tossicodipendenza. E' strumentale oltre che ipocrita dichiararsi contro la droga libera e rinunciare a svolgere i propri compiti in materia di prevenzione e di recupero.
Altro elemento. Al momento del suo insediamento il Presidente Ghigo aveva anche detto che in una Regione moderna ed europea il ruolo della Pubblica Amministrazione è primario: deleghe e trasferimento di competenze e di mezzi, responsabilizzazione dei soggetti, sburocratizzione, questa è la strada che conduce alle istituzioni flessibili (pagina 5 del programma).
A questo impegno, condivisibile anche da parte nostra, che cosa è corrisposto? La Giunta non ha trasferito deleghe e competenza agli Enti locali, Vicepresidente Majorino! MAJORINO, Vicepresidente della Giunta regionale Lo sa benissimo che c'è la Bassanini.
SAITTA La Bassanini è recente, lei aveva promesso la legge sul trasferimento delle deleghe a Pasqua dello scorso anno: è già passato un anno ed arriviamo ad un'altra Pasqua. La Giunta vuole attuare la sburocratizzazione con una riorganizzazione del personale che aumenterà il numero dei Direttori generali, creerà i coordinatori dei Direttori generali e rafforzerà con automatismi la deresponsabilizzazione dei dipendenti. E' proprio così che si sburocratizza la Regione? Il raffronto potrebbe continuare, però mi fermo a questo punto perch vedo che il tempo corre.
La conclusione è la seguente: il governo Ghigo - ne abbiamo avuto la dimostrazione anche in questo dibattito - non ha la capacità politico amministrativa di realizzare il suo programma, che era sintetico, ma complessivamente valido.
Per questo motivo noi riteniamo improprio definire di centro-destra la Giunta, perché in un vuoto politico non ha una definizione. Noi saremmo contenti di avere una Giunta di centro-destra, ma sfido i colleghi ad indicare qualche elemento che possa - tranne qualche battuta di Ghiglia a proposito di lista di extracomunitari - connotarla in quanto tale. E' una Giunta di centro-destra? No, è il vuoto politico, e il vuoto politico non ha una qualificazione. Credo che il governo regionale si sia caratterizzato, in questo 35% del suo tempo, soltanto per l'evanescenza del modo di presentarsi, che il Presidente tenta di nascondere - lo sa fare perché è capace - però arriva il momento in cui si incomincia a fare qualche valutazione. Ormai siamo nelle condizioni, soprattutto dopo questo dibattito, di fare una valutazione diversa da una semplice polemica e non possiamo che constatare che quel vuoto che avevamo immaginato al momento dell'insediamento, c'è davvero, è reale.
Per questo motivo e per quanto abbiamo detto durante il dibattito sul bilancio, il nostro voto non può che essere totalmente negativo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.
SPAGNUOLO Se la nostra presenza politica in quest'aula non è un rito - noi non lo vediamo come tale - ogni tanto ci sono dei momenti nei quali si fa il bilancio di ciò che hanno fatto gli altri, ma anche di ciò che abbiamo fatto noi come Consiglieri regionali. E se questo bilancio non è un rito ribadisco in modo esplicito che le opposizioni non lo hanno ritenuto tale credo che si possa dire che abbiamo cercato di fare il lavoro più utile per il Piemonte.
Quando abbiamo avviato il dibattito sul bilancio qualche settimana fa (è stato un percorso complesso quello che ci ha portato a questa dichiarazione di voto), mi ero permessa di dire che mi sembrava che fossimo in presenza di una proposta di bilancio un po' senz'anima, cioè senza una filosofia di governo. Quindi, nei confronti di questo bilancio, ci siamo posti con la volontà di cercare di essere utili prima di tutto al Piemonte.
Da parte nostra, come centro-sinistra, e da parte della Lega e di Rifondazione Comunista, sono stati presentati numerosi emendamenti, che tentavano in qualche modo, seppure da angolature politiche diverse, di caratterizzare questo bilancio.
E' evidente che su alcuni terreni ci siamo incontrati, mentre su altri ci siamo anche pesantemente scontrati, sempre in una logica politica di rispetto per le posizioni degli altri. Credo che alla fine questo bilancio per il contributo delle opposizioni - e io mi permetto di dire in particolare del centro-sinistra, in un raccordo forte che vi è stato anche dobbiamo ammetterlo, con Rifondazione Comunista - ne esca un po' migliorato. Questo non ci consentirà certamente di votare a favore di questo bilancio, perché il complesso della proposta, l'impalcatura di governo del bilancio è comunque sempre estremamente carente, però noi possiamo fare delle valutazioni di carattere politico.
Intanto, rispetto alla maggioranza ci dispiace che vi sia stato troppo silenzio, perché è vero che ci sono le logiche di parte (io guardavo alcune colleghe e alcuni colleghi e sembrava che dicessero "non possiamo allungare i tempi di questo dibattito"), questo io per certi versi lo posso anche capire, credo però che forse avrebbero potuto esserci più interventi da parte di alcuni esponenti e in particolare su alcune proposte. Devo anche dire, rispetto alla maggioranza, che, essendo sempre stata su questi banchi, mi è sembrato di cogliere delle sensibilità di carattere diverso e rispetto a queste sensibilità di carattere diverso, che sono timidamente emerse e che io mi auguro possano crescere, noi possiamo pensare anche ad una prospettiva che riguardi la Regione Piemonte che possa migliorare la qualità di governo della Regione Piemonte.
Così mi sento di fare delle osservazioni anche rispetto alla Giunta.
Dobbiamo dire che dei comportamenti diversi ci sono stati. Lo ha già rilevato il collega Marengo, ma io l'ho sottolineato in maniera particolare: l'Assessore Leo ha risposto puntualmente, non si è lasciato prendere dalla logica del "perdiamo del tempo", perché si trattava di discutere di argomenti molto importanti, così come io credo che alcuni emendamenti che sono stati accolti, soprattutto nel settore socio-sanitario ed assistenziale, consentiranno in alcuni comparti di poter governare meglio.
Devo anche dire che ogni tanto pensavo alla solitudine del Presidente della Giunta regionale, perché ogni tanto veramente, Presidente, mi sembra che lei nella sua Giunta sia molto solo, e ci viene voglia di aiutarla, non certamente per questa Giunta di centro-destra, ma indubbiamente perch forse un contributo può consentire al Piemonte di essere governato meglio.
In conclusione, è stato un lavoro lungo, è la prima volta che un bilancio segna tanta fatica nell'andare avanti e io credo che su questo aspetto la Giunta e il Presidente in particolare dovrebbero ragionare.
Noi crediamo di avere svolto un lavoro buono; riteniamo che il rapporto fra le opposizioni, fra quella del centro-sinistra e in particolare Rifondazione Comunista, esca rafforzato in un lavoro dialettico sui contenuti.
Crediamo tuttavia che ci siano ancora troppe debolezze nella maggioranza, seppure con le differenze che ho colto e che ho cercato di mettere in evidenza, e vi è una debolezza complessiva dell'esecutivo che ripeto - stenta ad esprimere delle politiche e quindi tutto questo fa sì che il nostro voto rispetto al bilancio, un bilancio al quale abbiamo lavorato per un senso di responsabilità nei confronti del Piemonte, sarà un voto convintamente negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.
GHIGLIA Signor Presidente, colleghi Consiglieri, devo dire che non finirà mai di stupirmi la capacità di esponenti politici, che indubbiamente hanno dei legami con i loro partiti nazionali, di cambiare giacca, modo di agire, di comportarsi, di modificare la loro concezione del tavolo delle regole secondo il posto in cui si trovano. Visto che non stiamo facendo una dichiarazione sul merito del bilancio, ma stiamo discettando da un punto di vista "sanitario" sullo stato di salute di questa Giunta, vorrei ricordare che il centro-sinistra al Governo in Parlamento poneva il voto di fiducia perché poteva farlo, perfino sull'acquisto della carta igienica, tanto da costringere le minoranze ad abbandonare l'aula per non permettere lo scempio di pacchetti precostituiti e di cornici prefatte, di fronte alle quali non c'era altro modo che essere spettatori passivi! Quando si continua a "sfruculiare" Alleanza Nazionale (peraltro noi siamo contenti perché essendo in campagna elettorale ci fate anche un po' di propaganda e quindi va bene, vi invito anzi ad accendere i toni dei vostri interventi), che sarebbe quella forza che all'interno della maggioranza della Regione crea i problemi oppure frena o friziona, io vorrei dire ai colleghi che Alleanza Nazionale, a differenza di quanto voi anzi i vostri colleghi deputati hanno fatto in Parlamento, è stata una forza che in questa Regione, in questo bilancio e nelle discussioni che porteranno all'approvazione del bilancio stesso, ha dimostrato un grande senso di responsabilità e ha sempre dichiarato, anche pubblicamente, che era dovere di una maggioranza accettare i suggerimenti positivi e buoni che venivano dalle minoranze, ovviamente se questi fossero stati compatibili con l'impostazione politica del bilancio. Quindi l'esatto opposto.
Io credo che noi dobbiamo invece ringraziare il Presidente Ghigo ancora una volta, e i nostri regolamenti democratici e il nostro Statuto perché - vivaddio! - in Regione Piemonte si discute ancora. Nel Parlamento nazionale si è costretti all'Aventino e quindi quando si lanciano attacchi violenti, proditori, così improvvidi...
MARENGO Sai perché al Parlamento nazionale non si discute? Perché non sapete stare all'opposizione! GHIGLIA Benissimo, il collega Marengo dopo averci dato lezioni su come si governa, ci dà lezioni su come si fa l'opposizione.
MARENGO No, no, sei tu che cerchi di dare delle lezioni false! I regolamenti nazionali sono uguali a questo! GHIGLIA Sai benissimo che questo non è vero perché qui non c'è il voto di fiducia! Se qui ci fosse stato il voto di fiducia o il voto bloccato alla francese, la maggioranza avrebbe approvato qualsiasi bilancio e voi facevate l'Aventino! Non prendiamoci per il naso! MARENGO Forse ci sareste andati voi e non noi! GHIGLIA E fate bene, anche perché è un po' lontano. Potevate andare sulla Sacra di S. Michele piuttosto che...
MARENGO Sull'Aventino siete stati voi! Non avete fatto un intervento in quarantott'ore di discussione! GHIGLIA Presidente, mi fa recuperare o mi fermo? Marengo può finire di sfogarsi.
MARENGO No, Marengo non si sfoga, sei tu che stai sfogandoti.



PRESIDENTE

Consigliere Marengo, abbiamo sentito delle parole molto più pesanti questa mattina di quelle che dice adesso Ghiglia e sono state ascoltate con doveroso silenzio.
Non entro nel merito dei giudizi espressi, ma ho sentito dei giudizi politici estremamente duri nei confronti della Giunta. Nessuno li ha contestati, per cui lasciamo adesso la libertà di espressione ad ognuno dei Gruppi.
GHIGLIA Grazie, Presidente, anche perché, come dicevo prima, siamo qui per fare un consulto su un presunto malato, non tanto per discutere di un bilancio su cui mi sembra nessuno in sede di dichiarazione di voto finale sia entrato più di tanto nel merito.
E allora - vivaddio - che qui si discute ancora e si può discutere e grazie alla volontà di tutti si arriva all'approvazione di un bilancio accettando quelle idee positive venute anche dalla maggioranza.
Ho sentito parlare di qualcuno che sarebbe stato comprato: ma quando c'è qualcuno che viene comprato, colleghi, c'è anche qualcuno che si vende.
Credo che il discorso non possa essere condotto in questi termini; se fosse vero il discorso secondo il quale la maggioranza ha "comprato" la Lega per un miliardo, sarebbe anche vero che la maggioranza ha "comprato" il centro sinistra per 15. Io rifiuto questa logica, non credo che i colleghi del centro-sinistra siano dei venduti alla maggioranza del centro-destra.
Ritengo, invece, che non si sia trattato del perfezionamento di un sinallagma, di uno scambio mercatale/mercantile sul bilancio, ma che si sia semplicemente trattato di una giusta e corretta opera di mediazione nell'ambito di quelle che erano le richieste di tutti. Quindi, né comprati né venduti. Ribadisco: se ci sono "comprati", ci sono "venduti": sicuramente in quest'aula queste due categorie non esistono.
Lo dico con forza, nei confronti di tutti, salvaguardando i diritti di maggioranza e di opposizione.
Personalmente, non ho notato questa assoluta mancanza di programma...
Scusi, Presidente Picchioni, gradirei la presenza del Presidente della Giunta; diversamente, non intendo continuare.
Quindi, si è operato per il bene del Piemonte e si è operato con grande spirito di equilibrio. E da parte di nessuno, e tanto meno da parte di Alleanza Nazionale, si è voluti arrivare allo scontro muro contro muro. E questo mi sembra evidente, con buona pace di chi vuole sempre tentare di ideologizzare, per antica mentalità leniniana più o meno rimangiata, per tentare di portare tutto su discorsi ideologici.
Il discorso sul bilancio è un discorso corretto, di impostazione anche culturale e politica della Giunta, ma è anche un bilancio di amministrazione, nel quale tutti responsabilmente siamo coinvolti per cercare di migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini. Credo che la Giunta, senza comprare né vendere, abbia agito in questo senso.
Ricordo che il Presidente Ghigo è riuscito a fare, nonostante qualcuno abbia fatto di tutto perché ciò non accadesse - lo ribadisco a gran voce un buon bilancio preventivo, senza aumentare le tasse. Oggi ci sono invece governi, e non cito la Nazione di provenienza, che pur avendo aumentato le tasse, pur avendo introdotto l'Eurotassa, sono costretti alla "manovrina" aggiuntiva e fanno arrivare il marco a 1.000 lire.
La Giunta, che ha evidentemente un'impostazione politica - non ideologica, ma politico-amministrativa - ben chiara è riuscita a fare un buon bilancio, accogliendo le buone idee della minoranza, senza gravare di una lira in più le tasche dei piemontesi. E scusate se è poco! C'è chi gravando molto di più le tasche di tutti, riesce lo stesso a gravarle ulteriormente e a non risolvere "un tubo".
Non so se questo bilancio sarà risolutivo, conosco soltanto la cronaca di quanto fino a questa mattina è avvenuto. Allora, quando si parla di mancanza progettuale, quando si tenta di scatenare le ire del sanguigno Assessore Masaracchio, ripetendogli per sei volte che nel campo infrastrutturale questa Giunta non ha fatto nulla, penso di dover mostrare ai colleghi - ai quali sicuramente non è sfuggita - il gravissimo articolo comparso su La Stampa di questa mattina, in cui un sottosegretario della Repubblica italiana viene in Piemonte, incontra gli amministratori della Valle di Susa, parla di Alta Velocità e non si sente nemmeno in dovere di avvertire il Presidente della Giunta regionale! Questo è fatto gravissimo lesivo della nostra autonomia, della nostra dignità di Consiglio regionale di amministratori pubblici regionali! Questi sono gli atti gravi e pesantemente antidemocratici che ci dimostrano quanto spesso e con quanta violenza e volgarità, talvolta, si discetta di regole, ma puntualmente si disattende l'applicazione delle regole medesime.
Lo dico ancora una volta alla Lega: è questo il federalismo che vuole il centro-sinistra; il Ministro centralista, su una questione fondamentale per il futuro della Regione, arriva, incontra chi vuole, non avverte nessuno, riparte e critica: è una cosa inverosimile, inaccettabile sotto tutti i punti di vista! E noi stiamo qui a criticare chi invece ha avuto il coraggio non solo di discutere, ma anche di recepire i tanti consigli positivi - lo ripeto - che sono venuti dalla minoranza. Per migliorare un bilancio a favore del benessere del Piemonte, qualsiasi maggioranza e qualsiasi Giunta è disposta - e deve essere disposta - ad accogliere le buone idee che vengono dalla minoranza.
Credo che, quanto meno nella trasparenza, nella realizzazione, nella volontà di discutere, questa Giunta non sia stata seconda a nessuno - e la maggioranza neanche.
Tralascio la solita polemica antifascista, su cui ancora una volta ci si vorrebbe tirare. Io, grazie al cielo, non avendo problemi di fegato, di acqua di Fiuggi non ne devo bere tutti i giorni. Penso che la svolta l'abbiamo dimostrata più volte, nei fatti - e lasciamo stare questi capitoli.
Dico dunque, concludendo e preannunciando il voto positivo di Alleanza Nazionale e riservandomi di intervenire sull'ordine del giorno relativo all'immigrazione che abbiamo presentato, che forse c'è stato un piccolo piccolissimo, scollegamento preventivo - l'ho già detto l'altra volta - tra Giunta e maggioranza. Ma piccolo, niente di grave. E' stato risolto, ne abbiamo discusso, ne abbiamo parlato. Forse, se non ci fosse stato neanche questo, saremmo arrivati ad approvare più in fretta e forse in maniera anche più compiuta il bilancio.
Vorrei rassicurare il Presidente Ghigo - semmai ne avesse bisogno - che non è assolutamente solo: questa maggioranza lo sostiene fedelmente Alleanza Nazionale fra gli altri, come persona, come valente Presidente di questa Giunta.
Consentitemi, colleghi, non andate a calcolare il 35% dei tempi in cui questa Giunta avrebbe governato - secondo voi "sgovernato": se confrontassimo le percentuali di tempo di occupazione del potere con quelle realizzative dei tanti Partiti che hanno avuto competenza di governo in questa Regione negli ultimi anni, queste sarebbero decisamente al di sotto della media di Alain Boskic.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.
RUBATTO Signori Presidenti del Consiglio e della Giunta regionale, signor Assessore al bilancio, colleghi Consiglieri, in questo mio breve intervento desidero rilevare alcuni punti che stanno a cuore alle categorie che rappresento, come Movimento Pensionati per l'Europa. Parlo di sanità, di assistenza, di politica della casa.
In altre occasioni avevo chiesto una maggiore incisività della Giunta nel settore dell'assistenza degli anziani, una migliore politica per la famiglia, un impegno a recepire le richieste del volontariato, la creazione di strutture utili al servizio delle categorie più deboli.
Molte sono le cose da lei previste, signor Presidente, in questo bilancio, molte le cifre ivi esposte, molte le cose da realizzare, anche se quello che ancora manca in concreto è il metodo politico che accompagni le cifre in modo compiuto.
Altri colleghi, con maggiore esperienza della mia, hanno voluto sottolineare alcune mancanze in questo bilancio. Io, se potessi definire con una frase molto poetica il bilancio, oserei dire che è una mastodontica struttura numerica, una cosa meccanica alla quale iniettare un'anima.
Signor Presidente, un'anima in grado di trasformare quelle cifre in qualcosa di positivo al servizio della collettività.
Sono critiche costruttive che porteranno al mio voto favorevole, voto della maggioranza nella quale mi sono schierato, ma mi sia permesso fare alcune considerazioni che servono anche a chi vi parla a meglio comprendere cosa è positivo e cosa ancora non lo è del tutto in questo bilancio, in questa sequenza di numeri che hanno molto di ragionieristico.
Nel settore dell'assistenza il Presidente ci conferma che l'intervento di maggiore rilievo è quello relativo ai servizi socio-assistenziali e le iniziative nei campi delle funzioni della formazione specifica del volontariato, del riscaldamento per i cittadini bisognosi, delle protesi dentarie, delle cooperative.
Lei ci dice che il governo regionale intende favorire una maggiore tutela dei soggetti più deboli, contribuendo nel contempo a far crescere l'efficienza delle strutture socio-assistenziali. Il Gruppo che rappresento, per fine sociale e politico, è con lei; apprezza in questo settore il suo intervento, ne condivide le scelte, ma desidero chiedermi quale sarà il metodo che lei e l'Assessore all'assistenza attuerete per mettere in atto questo programma, per spendere nel migliore dei modi i fondi stanziati, che pure nel settore sociale sono notevoli.
Nel settore della sanità, forse per mia impreparazione, ho potuto meno comprendere quando lei ci dice che "sono fondamentali le scelte di investimento per l'ottenimento degli obiettivi di efficienza del servizio al cittadino, potenziamento delle strutture sanitarie allo scopo di conseguire un'effettiva umanizzazione del sistema sanitario". Le sono grato per queste affermazioni e più di tutto per la parola umanizzazione.
Ho sempre apprezzato l'opera svolta dalla Giunta e dall'Assessore alla sanità per migliorare un sistema sanitario preso in eredità allo sfascio.
Però quanto siamo distanti dall'umanizzazione! Basta guardare nelle corsie degli ospedali, negli ambulatori delle Aziende sanitarie e ovunque ove si parli e si tratti di sanità, per vedere che l'umanizzazione non è di casa ed è ben lungi a venire. Questo vale per i pazienti, ma anche per il personale, che purtroppo opera sottonumero e alcune volte in condizioni veramente gravi. Ma di questo mi riservo di parlare nella votazione al Piano sanitario regionale e al Piano socio-assistenziale regionale.
Non mi soffermo sul punto che il Presidente ha voluto destinare alla cultura. Molto bene, facciamo molta cultura, restauriamo chiese e musei diamo maggiore sfarzo alle residenze e alle collezioni reali, ma non dimentichiamo che anche il piccolo centro sociale di quartiere o dello sperduto paesino di montagna è cultura, è luogo ove si fa cultura; non dimentichiamo le esigenze degli anziani e dei disabili, le esigenze dei molti giovani che non trovano lavoro, le esigenze delle famiglie in difficoltà e che attendono una legge sulla famiglia che pare messa nel dimenticatoio.
Ho considerato molto positivamente l'intervento regionale per la ristrutturazione di alloggi prima casa che, oltre a voler essere incremento occupazionale del settore, sarà di notevole aiuto a molte famiglie in difficoltà abitativa. In tale settore è anche necessario intervenire sull'Azienda Territoriale della Casa, affinché gli alloggi affidati siano resi più vivibili ed i quartieri gestiti siano veramente a misura d'uomo.
Concludendo, signor Presidente, voglio anche ricordare che in questo bilancio non c'è una lira per l'eventuale iniziativa della realizzazione di un Osservatorio anziani, che il Gruppo che rappresento ha già richiesto alcune volte e che continuerà a richiedere ancora perché lo ritiene un utile servizio verso gli anziani.
Condividiamo quindi quasi tutte le sue scelte, Presidente della Giunta confidiamo che queste scelte politiche corrispondano a positive scelte di spesa, che in fondo sono quanto vuole non solo il Movimento Pensionistico non solo questo Consiglio, ma la popolazione tutta.
Affermando il mio voto favorevole al bilancio, voglio concludere chiedendo che gli intendimenti che lei ha annunciato siano il percorso di un anno di lavoro e di servizio verso la comunità piemontese.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.
RACCHELLI Signor Presidente e colleghi, il ruolo di un Consigliere di maggioranza oggi parlo a nome del Gruppo di Forza Italia - è un ruolo che, per certi aspetti, è interessante, entusiasmante, che pone i Consiglieri in una condizione di privilegio, forse, ma è anche un ruolo che, di fatto, pone anche di fronte ad una conflittualità che deve coniugare delle visioni a volte diverse con un'esigenza politica di parte.
Sono sempre stato convinto - e in quest'aula la mia convinzione è aumentata - che la quantità delle parole che si dicono non è supportata dalla qualità di quello che esse esprimono. Poche volte, raramente, la quantità è sinonimo di qualità.
Abbiamo discusso di bilancio e su come questo esecutivo ha inteso rappresentarlo con uno strumento, che di fatto diventa uno strumento oggettivo per lo sviluppo della politica della Giunta e di questa Regione ma che è costituito e composto da aspetti soggettivi di parte territoriali, di indirizzi, necessità e richieste e che quindi deve fare parte di una molteplicità di problemi e di situazioni che probabilmente non sono condivise o non sono in toto considerate eccellenti dalla minoranza.
Questo può essere, e si può anche accettarlo; tuttavia non possiamo negare che questo bilancio ha posto alcune questioni, alcuni nodi, ha rappresentato alcune necessità che la Regione aveva di fronte e che mai erano state affrontate o che comunque mai erano state approfondite.
Gli accordi di programma, in effetti, sono un esempio, una sensibilità che questo esecutivo ha privilegiato nella costituzione del bilancio, nel rispetto delle realtà territoriali periferiche, nel rispetto delle Province e degli Enti locali, che a questo strumento dei patti territoriali e a questi accordi di programma probabilmente guardano nel futuro con grande interesse.
Un altro aspetto che ho trovato strumentale nella discussione è stato quello relativo al mondo del lavoro. A questo proposito, c'è stata un'attenzione notevole, direi prioritaria, i numeri e le cifre lo hanno dimostrato, ma lo hanno dimostrato ancora maggiormente la sensibilità l'intuito e anche la favorevole accoglienza da parte di tutta la Giunta del Presidente in particolare: al primo accenno di contestazione da parte della minoranza sull'aspetto del mondo del lavoro, si è immediatamente recepita una sollecitazione delle minoranze per un aumento sui capitoli relativi alla tutela e al sostegno dell'occupazione.
In questo bilancio ci sono - possono non essere condivisi, per esistono - alcuni aspetti che per questa Amministrazione sono caratterizzanti. C'è un forte impegno sul discorso della cultura che è tanto cara anche alle minoranze. C'è una grande apertura verso un settore economico importante, che, trovo la minoranza oggi, ma la maggioranza in altri tempi, abbia sempre sottovalutato: l'assetto di uno sviluppo turistico e di uno sviluppo nel settore ricettivo che per questa Regione potrà essere, nei prossimi anni, uno strumento importante di sviluppo occupazionale, economico e produttivo.
Quindi, noi non possiamo essere d'accordo con la minoranza sugli attacchi anche strumentali, politici senz'altro, ma molto demagogici in alcuni casi. Mi riferisco, in particolare, a due aspetti che affronterò.
Anche la maggioranza ha delle grandi responsabilità, perché la maggioranza deve lavorare per la maggioranza: la maggioranza deve aiutare se stessa a migliorarsi, a promuoversi, ad attivarsi, per far sì che anche quei processi che ad un primo esame possono essere di fatto considerati di secondo piano assurgano al ruolo che in effetti la sensibilità politica nostra e anche della minoranza considerano da privilegiare in questo ambito.
Il livello della discussione che si è svolta con la minoranza non è stato alto, ma è stato dettato da una strumentalizzazione di parte che non ha privilegiato il dialogo e il dibattito sui grandi temi che compongono un bilancio; non abbiamo discusso come, quando, in che modo e perché cambiare una politica di bilancio sul lavoro per indirizzarla in un'altra direzione imponendo alla maggioranza di modificare i capitoli di spesa. Si è chiesto di portare in quei capitoli di spesa una cifra, un quid, qualcosa senz'anima, perché le cifre sono senz'anima, in questo ha ragione Rubatto.
E' vero che l'ostruzionismo paga: è dimostrato, ha pagato bene tutti, ha pagato bene la Lega, le minoranze, ma non ha pagato il senso di quello che dovrebbe essere lo strumento essenziale di questo consesso, di quest'aula cioè il dibattito politico, che non può sempre e comunque essere condizionato da accentuazioni caratteriali che portano allo scontro. Se è vero che in politica lo scontro è il presupposto del confronto e poi dell'analisi e della sintesi e che è sinonimo della crescita e della forza della politica, è anche vero che non può essere sempre l'accentuazione del dibattito un elemento che può contrapporre la minoranza con la maggioranza.
Questo lo dico anche ad una parte della maggioranza: il dialogo, la mediazione, il confronto, non è da confondersi con la concertazione del consociativismo sempre: questo non lo possiamo accettare. Siccome non credo che, come diceva Machiavelli, il fine giustifichi i mezzi, ma sono convinto invece che gli obiettivi si raggiungano con una progettualità, chi si mette in moto in un progetto deve sapere come, quando e in che modo arriva a raccogliere l'obiettivo.
Devo dire che anche noi dobbiamo fare qualche riflessione.
Il bilancio è lo strumento finanziario per mettere in pratica le politiche di una maggioranza e quindi ha bisogno di un'attenzione, di una preparazione, di una verifica costante e di una possibilità di confronto nella maggioranza, prima che con la minoranza, capace di rendere la maggioranza in condizioni di essere partecipe del bilancio. Questa è una cosa che va detta e se bisogna fare di necessità virtù bisogna anche saper capitalizzare le esperienze.
Due cose vorrei dire alla minoranza e in particolare all'amico Chiezzi: non si può in quest'aula sempre e solo fare della demagogia, perché vedete sulla Casa della Resistenza di Fondo Toce, che conosco molto bene in quanto è situata nella mia provincia, se è così importante per una parte politica il valore della Resistenza e il valore che quella Casa rappresenta, allora bisogna metterla ai primi valori della scala e rinunciare a qualcosa di più banale, di più promozionale e portare avanti qualcosa che ha un alto valore morale. Altrimenti bisogna accettare con serenità che la Casa della Resistenza si terminerà un'altra volta. Quando si fanno i patti bisogna saperli rispettare e se una cifra è quella è inutile polemizzare dopo.
Consigliere Saitta, potrei disquisire molto sulla mia immagine di cittadino piemontese nella Regione Piemonte di 5, 7, 2 o 28 mesi fa e potremmo senz'altro trovarci d'accordo. Trovo che un'affermazione così forte e così dura su quello che è un fallimento politico di questa maggioranza o sull'immagine di questa Regione Piemonte, non sia un giudizio che fa onore a chi lo propone, ma soprattutto ai piemontesi che trovano in questa Regione e in questa Amministrazione anche motivo di vanto.
Certo, non possono condividere la totalità delle scelte, ma hanno trovato anche la possibilità di vedere realizzate delle aspirazioni che fino ad oggi non avevano avuto modo o spazio. Parlo ovviamente di aspirazioni che stanno dalla parte per cui questa maggioranza opera, lavora e produce e pensa di fare la politica del centro-destra. Per questo noi di Forza Italia annunciamo il nostro voto favorevole al bilancio di questa Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.
CAVALIERE Se i piemontesi hanno motivo di vanto per questa Giunta regionale è perché "sono aperti", come sappiamo, e quindi tolleranti e portano pazienza.
Credo, però, che non si possa da parte nostra, cioè della minoranza, ma anche da parte di tutto il Consiglio, non aver avvertito in questi giorni di dibattito travagliato, un senso di precarietà. Io ho vissuto questo: l'immagine è di precarietà. Non precarietà di numeri, quelli sono sempre stati chiari, è stato precisato ovunque, la maggioranza non è mai andata sotto, a parte che siamo tutti sotto, ma un senso di attesa. Un'attesa perenne di qualche evento, di qualcosa, di una data che si sposta sempre in avanti, di un avvenimento, non la parusia, l'attesa della salvezza, ma l'attesa tipo quella di Godot.
Mi pare che l'immagine della Giunta, del Presidente sia attendendo Godo. In questa attesa che succeda qualcosa, che non succede, si sta in perenne ed estrema incertezza e precarietà.
Per cui succede che tutte le politiche che dovrebbero essere messe in campo con il bilancio, cioè tutti quei vari capitoli, tutte quelle cifre che mi pare il Consigliere Rubatto dicesse bisogna che parlino in qualche modo - avranno difficoltà ad esprimersi in una progettualità di questa Giunta. Una progettualità che anche il Consigliere Racchelli dice di non conoscere, nel senso che non emerge nemmeno, collega Ghiglia, una politica ma nemmeno di Alleanza Nazionale che è la forza più coesa all'interno di questa maggioranza. Non vedo una politica nel bilancio, ma nemmeno negli atti precedenti di questa Giunta regionale, tranne delle note di colore oggi, al termine della discussione sul bilancio, esamineremo l'ordine del giorno sull'immigrazione e forse in questa occasione avremo degli argomenti sui quali sfogarci. Una politica vera con il centro-destra sulla quale confrontarci non esiste. Se si vuole, collega Racchelli, un confronto politico alto, credo che nella proposizione di una serie di emendamenti, da parte del centro-sinistra, sia delineato un progetto di governo che in questo caso esprimiamo dall'opposizione come nostro compito. Nel bilancio della maggioranza non c'è un progetto di governo, questo è chiaro e concreto, purtroppo. Non credo di aggiungere altro perché abbiamo detto tantissime cose in questi giorni, questo è il giudizio sintetico che voglio dare. Il nostro voto sarà contrario ad un progetto inesistente per cui la spesa di quest'anno sarà gestita senza che il milione o il miliardo andranno ad aggiungere qualche mattone di un qualche edificio, andranno forse sparpagliati qui e là, ma purtroppo per il Piemonte non costruiremo niente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Colleghi Consiglieri, credo che ogni discussione, sul bilancio in particolare, sia portatrice di nuove esperienze, anche per chi di bilanci ne ha discussi molti nelle varie sedi dove si è impegnato in questi anni, e anche per chi democristiano è stato e continua a volerlo essere. Questa esperienza democristiana gli permette di dire che - nelle varie discussioni su qualsiasi tema, ma in particolare sul bilancio - ognuno non solo può, ma ha il dovere di fare la propria parte, soprattutto quando il bilancio viene presentato in aula, in un consesso dove bisognerebbe cominciare a smetterla di dire che alcuni esponenti sono Consiglieri della maggioranza e che altri sono Consiglieri della minoranza.
Certo, esiste questa distinzione, io non la nego, ma forse un'interpretazione che si potrebbe dare al bilancio discusso in questi giorni, è quella che tutti hanno svolto la loro funzione di Consiglieri.
Questa funzione di Consiglieri, se la si attribuisce ai Consiglieri di maggioranza, non la si deve interpretare, la disponibilità e neanche la disponibilità della Giunta, come debolezza. Qualora la si interpreti come debolezza probabilmente la si può chiamare - come l'ha chiamata il Consigliere Marengo, che per impegni non è più presente in aula, ma gli esponenti del suo Gruppo gli riferiranno - "maggioranza oscillante" per cercare in qualche modo di dividere la maggioranza stessa su alcuni temi.
Da sempre nelle maggioranze, nella discussione di alcuni temi, ci sono stati dei distinguo. Da sempre anche nelle minoranze ci sono stati dei distinguo, io non interpreto le posizioni del collega Saitta, della Consigliera Spagnuolo e di altri colleghi del centro-sinistra, le posizioni della Lega o le posizioni di Rifondazioni Comunista.
Pertanto, questo ci fa dire che c'è una maggioranza che comunque è compattata su un programma che è stato definito dal Consigliere Saitta un programma buono, non attuato, ma massacrato nel momento in cui è stato presentato in quest'aula per la prima volta in questo modo dall'inizio di legislatura. C'è di fatto una maggioranza che, in termini numerici, esiste ed è ben compatta. C'è una minoranza che a volte si chiama centro-sinistra altre volte richiama essere il centro-sinistra più Rifondazione Comunista e poi c'è ancora una terza parte di minoranza che si chiama Lega Nord: tutto questo è legittimo.
Si è parlato di progettualità - giustamente si è parlato di progettualità - ma la progettualità, a mio modo di vedere, non la si pu interpretare attraverso la diminuzione o l'aumento di alcuni capitoli di bilancio. La progettualità la si dovrebbe interpretare attraverso, per esempio, la revisione delle vecchie leggi, ormai fatiscenti, sulle quali sono attribuiti quei quattrini. La progettualità dovrebbe essere interpretata con l'attivazione di nuove leggi che permettano di governare quel quantum che è stato destinato a quei relativi capitoli. La governabilità è l'intenzione e la verifica, attraverso leggi di snellimento, di tutta quella burocrazia che molto spesso non ci permette di spendere quei quattrini che sono stati messi nei relativi capitoli di bilancio! Durante la discussione del bilancio ho posto la seguente domanda all'Assessore Gallarini: "Come mai su un tema così importante, condiviso anche dalla maggioranza, non c'è stato un aumento sul relativo capitolo di bilancio?". Non ricordo neanche più di quale tema si parlasse; l'Assessore ha risposto che su quel capitolo del bilancio 1996 erano stati spesi 30 milioni su 600. Bisognerebbe cominciare a chiederci perché questo è avvenuto e cioè: in presenza di disponibilità di soldi, come mai questi soldi non sono stati spesi? Allora, cari colleghi, io credo che sia sbagliato l'approccio al bilancio, da parte della maggioranza ovviamente, mentre è legittimo da parte delle minoranze, che si è voluto dare nella discussione del bilancio stesso. Capisco che c'era un'intenzione fermamente politica nel perseguire gli interventi che si sono svolti, ma quasi si è andati a sconfinare nella logica ragionieristica anziché nella logica politica! Io ho sentito con molta attenzione e ho condiviso molte delle affermazioni che hanno fatto le minoranze rispetto al tema della progettualità. Se dovessimo in qualche modo immaginare la Regione del domani con l'attuazione di tutte quelle regole che noi qui abbiamo affermato che debbano esistere - l'ho già detto nell'intervento sul bilancio in apertura - e dovessimo verificare che da oggi a domani lo Stato inverte anche solo l'art. 117 della Costituzione e delega molte delle materie alle Regioni e le Regioni delegano agli Enti locali tutte le materie di intervento, allora noi qui non saremmo più a discutere di cifre saremmo a discutere di leggi di programmazione. Senza queste io credo che le Regioni verranno soffocate da uno Stato che non vuole delegare nulla e dai Comuni e dalle Province che si accreditano delle competenze delle Regioni stesse! Faccio un esempio. Io sono stato Consigliere provinciale e so quali sono le difficoltà delle Province nel gestire i propri bilanci. La Regione però dovrebbe fare anche molta attenzione su come sono gestiti i bilanci delle Province. Per esempio, quali sono le deleghe che mancano alle Province in materia di turismo? Nessuna! Perché oggi sul turismo le Province fanno tutto quello che vogliono e dispongono di soldi che andrebbero destinati su altre materie! Sto parlando della promozione turistica e non dell'accoglienza che sarebbe giusto delegare. Oggi i Consiglieri provinciali girano tutti con una magnifica giacca a vento rossa, targata Sestriere 1997, per promuovere lo sviluppo turistico della Provincia di Torino attraverso il Sestriere, quando la promozione del Sestriere io spero che venga almeno fatta in Giappone, non a Lombardore! Con le giacche a vento rosse! Queste sono le cose sulle quali dobbiamo ragionare, non su quelle misere cifre sulle quali stiamo discutendo adesso in termini ragionieristici! Credo allora che la maggioranza non si debba - lo deve ancora fare per quello che sto dicendo - qualificare sulla quantità dei fondi messi sui capitoli di bilancio, ma sulla qualità di come si vogliono spendere! I fondi possono essere pochi o tanti; ho già detto una volta che vorrei avere di fronte tutti Assessori senza portafoglio, con deleghe attuate, e lì misurerei per ciascuno di loro qual è la sua progettualità. E devo dire che manca, non è ancora compiuto quel programma a cui ha accennato Saitta prima e al quale faccio riferimento io. La Giunta deve fare politica! La Giunta proponga, il Consiglio lavorerà sulle proposte della Giunta. Se la Giunta non propone, come è successo eccezionalmente per questo anno e mezzo, sarà il Consiglio a sopperire alle mancanze della Giunta stessa! Invito quindi alla proposta politica da parte della Giunta, non alla proposta di spesa, altrimenti saremmo indubbiamente obbligati a discutere sulle quantità anziché sulle qualità.
Faccio un'ultima affermazione. Questa lunga discussione del bilancio che del resto è accaduta altre volte nella storia di questa Regione, si è svolta con una metodologia che appare nuova. La stessa metodologia che si è attuata su alcune leggi importanti della Regione Piemonte, cioè la metodologia del "o fate così oppure noi facciamo così", che è legittima ripeto legittima! Ognuno può perseguire gli scopi con i metodi che crede.
Forse è stato fatto in un momento sbagliato, ma io ricordo bene l'intervento. Ho fatto attenzione alle parole del Consigliere Burzi prima di una sospensione del Consiglio stesso, quando parlava di verifica anche per "sburocratizzare" tutta la nostra azione di Consiglieri regionali, per arrivare all'ottimizzazione della spesa e dell'impostazione programmatica e di regolamenti che ingessano molto spesso le maggioranze. Io rigetto le affermazioni che alcuni Consiglieri hanno fatto, in particolare Marengo che la maggioranza non ha fatto la discussione sul bilancio. Qui ci sono compiti diversi fra maggioranza e minoranza. Sugli emendamenti proposti dalla minoranza la Giunta doveva dare delle risposte; la maggioranza ha cercato, non per debolezza, di arrivare ad una conclusione che fosse ottimale per questo bilancio. E' la prima volta che mi capita di bocciare degli emendamenti che poi ripresi successivamente io voto; a me non è mai successa una cosa del genere! Non so se usare il termine "trattativa" o, senza scandalizzarmi, in termini positivi, "consociativismo"; guardate che il consociativismo per vuole che le responsabilità siano divise! Il lato negativo del consociativismo era che non si capiva più chi era il vero responsabile di certe attuazioni. Non so se usare un termine oppure l'altro, ma accogliendo parte di alcuni emendamenti della minoranza, che io peraltro condivido perché ho detto prima che ci sono anche delle differenziazioni all'interno della maggioranza e che dico che tutti hanno condiviso, e la verifica di questi fatti si fa alla fine con il voto, ebbene, io dico che trovo questo aspetto estremamente positivo nella discussione che abbiamo fatto di questo bilancio.
Vorrei ancora dire una cosa, e concludo. Alcune proposte verranno riaffermate da ordini del giorno che si voteranno successivamente. Magari sugli stessi avremo anche il tempo di discutere e di programmare su cosa vogliamo.
E' stata ripresa più volte la questione del Fondo Toce. Sono stato io a dire che volevo che si verificasse il patrimonio regionale rispetto ad una posizione particolare: lo faccio quasi sempre quando si parla di particolarità; lo faccio quasi sempre, siano esse interpretate dalla Provincia di Novara, di Cuneo, di Asti, dalla Valle di Susa o da altre parti: sono sempre il primo. Lo dico molto spesso alla mia collega di Gruppo, Cotto.
Ebbene, io credo che nella fattispecie ci siano dei fondi a disposizione per il Fondo Toce - non voglio stravolgere il bilancio, stia tranquillo, Assessore. Esistono dei capitoli sul Consiglio regionale destinati al Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione. Non so se sono sufficienti, ma potranno essere integrati successivamente se sono immediatamente disponibili per risolvere un problema. Anche su quei capitoli vorrei vedere una programmazione. Non so se la programmazione che l'Ufficio di Presidenza vorrà dare a questi particolari capitoli sia una programmazione con delle prospettive più importanti rispetto alla conclusione con 200 milioni per la Casa di Fondo Toce; così chiudiamo una partita che procede da anni e di cui veramente non se ne può più. Quindi, è una proposta per arrivare alla conclusione.
Ho approvato volentieri una parte degli emendamenti ripresi dal maxi emendamento dell'Assessore Gallarini. Ritengo che la maggioranza, in termini numerici, abbia svolto appieno il suo dovere e la Giunta e il Consiglio intero abbiano svolto il loro dovere. Adesso mi ritrovo ad approvare nell'insieme il bilancio costruito anche con le proposte della minoranza, a differenza della minoranza che voterà contro. Credo che sia sulla gestione che ha difficoltà a pensare e io sulla gestione chiedo alla Giunta di migliorare la sua progettualità, perché il prossimo bilancio che verrà in aula probabilmente non potrà più essere assunto come è stato assunto questa volta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deorsola.
DEORSOLA Grazie, Presidente. Proprio perché sono stati evocati i democristiani io compenserò il tempo che ha sforato l'ex amico democristiano - ex in quanto non esiste più la Democrazia Cristiana...
MONTABONE Certo che non sono più tuo amico! DEORSOLA Amico democristiano, perché non esiste più la Democrazia Cristiana...



(Ulteriore interruzione del Consigliere Montabone)



PRESIDENTE

DEORSOLA



PRESIDENTE

No, io non rinuncio, anche se tu stai uscendo invece di entrare, mentre io ti ho ascoltato.
A parte queste battute introduttive, devo annunciare il voto positivo al bilancio da parte del Gruppo CCD, come peraltro avevo già annunciato qualche giorno fa, quando si era iniziato ad esaminare questo disegno di legge. La nostra non è solo una mera adesione numerica, ma vuole essere anche portatrice di osservazioni di critica costruttiva e di puntualizzazioni. Devo rilevare che l'osservazione, che era sembrata eccessiva a qualcuno nel primo intervento, è divenuta, anche per molti altri componenti della maggioranza che hanno dichiarato il voto favorevole al bilancio, materia di comune sentire.
Credo che in merito a questo bilancio, che arriva oggi in porto con qualche ritardo, nel senso che si poteva arrivare alla votazione in tempi più brevi, sia mancata un po' quella partecipazione a cui faceva riferimento il collega Racchelli.
E' mancato anche un po', come diceva il collega Rubatto, quel cuore e quell'anima che fa di un bilancio non solo un documento che raccoglie delle cifre, ma un momento di programmazione elastica come la intendiamo noi, che ci collochiamo in un filone liberista e solidarista. Pertanto, queste puntualizzazioni che noi riteniamo di fare, pur ribadendo il voto positivo ci sembrano molto adeguate.
In questi giorni nel confronto in aula si è parlato di mercato politico. Non credo che si possa parlare di mercato politico, non condivido questa impostazione. Credo che l'accettazione di proposte, la modificazione che ha avuto il documento di bilancio faccia riferimento a idee che in nuce già esistevano, sia nel programma, sia nelle intenzioni, ancorché magari non esplicitate puntualmente. Erano delle posizioni quelle dell'attenzione al mercato del lavoro, alle categorie svantaggiate, al problema della difesa del suolo, che non sono assenti nella maggioranza. Perciò è stata una puntualizzazione di impostazioni che già esistevano.
Sicuramente vorremmo che nella futura gestione di questo documento di bilancio ci sia una precisazione dei progetti che poi dovranno trovare la loro capienza e il loro riscontro economico. Pertanto, l'invito al Presidente è di intervenire perché ne ha le capacità e ci sono le intelligenze e le forze contro un'ipertrofia normativa per razionalizzare il nostro corpus normativo che è eccessivo.
Credo che debba essere evidenziata come un momento di corretta impostazione e progettualità l'attività svolta l'Assessore Botta, che non è ancora arrivata - parlo dell'intervento di modifica alla legge urbanistica ad essere tradotta in legge, ma sicuramente è quello il tipo di intervento che ci si aspetta e che si vorrebbe fosse in qualche modo imitato anche a livello complessivo di Giunta.
In questi anni abbiamo avuto a disposizione scarse risorse, ma bisognerebbe analizzare il concetto di scarsità di risorse, perché quando le risorse sono quelle compatibili con l'economia bisogna utilizzarle bene.
Sicuramente, per citare solo due settori, ci attendiamo una proposta nel senso di razionalizzare le partecipazioni societarie cui noi abbiamo dato in sede di Commissione, un voto favorevole, ma era l'ultima volta che noi avremmo appoggiato una ricapitalizzione di una società e chiedevamo un cambio di rotta rispetto a quella società. Aspettiamo, vogliamo dare tempo non pretendiamo il cambio in pochi giorni: sappiamo che ci sono dei tempi tecnici. Chiediamo però che si dia un segnale, sia nella razionalizzazione delle partecipazioni, sia in una puntualizzazione degli interventi a sostegno e a promozione dell'occupazione, che sicuramente è uno dei problemi all'attenzione di tutti in questo momento.
Voglio ancora fare un riferimento al discorso del Regolamento. In più interventi si è fatto cenno ad una diversità che esiste, colleghi che avete sostenuto il contrario. Esiste una diversità tra il potere di velocizzare i lavori in Parlamento e quello che abbiamo noi, anche se io non ritengo che un Regolamento (che è un momento tecnico, uno strumento) possa superare e possa introdurre momenti di confronto politico, se non ci sono, o possa introdurre una capacità di far politica, se non c'è.
Il Regolamento può anche essere variato, però è un Regolamento che vale al di là delle maggioranze; è dunque un qualcosa che deve essere variato non con un colpo di maggioranza - ammesso che fosse possibile - ma con una condivisione da parte di tutte le forze che questo strumento, questa regola devono utilizzare, oggi in una posizione, domani magari in un'altra. Perci ben si metta mano - e lo dico anche a me stesso - ad una modifica del Regolamento, senza però pensare che un fatto tecnico normativo possa introdurre la politica che, secondo me, deve avere la prevalenza sul fatto meramente tecnico.
Il Regolamento ci aiuterà a velocizzare, magari in un domani, ma resta sempre basilare il riferimento al confronto, all'attenzione anche delle ragioni degli altri e all'umiltà di accettare queste ragioni, se ci convinciamo che siano più giuste delle nostre.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Vaglio, che interviene in qualità di Assessore.
VAGLIO Poiché ho problemi di voce, do per letta la seguente dichiarazione: "Quasi ritualmente, intervengo per ultimo nella dichiarazione di voto su questa legge di finanza regionale per il 1997.
Sono ormai molti anni che in diverse assemblee elettive ed in diversa veste partecipo ai dibattiti che accompagnano la presentazione dei bilanci preventivi. Con accenti più o meno accorati, con maggiore o minore violenza verbale, con quantità variabili di veleno, sempre le opposizioni hanno fatto la loro parte; ma in questa particolare occasione, sia quantitativamente che qualitativamente, ostruzionismi, violenze verbali e veleni hanno raggiunto livelli superbi! Eppure, questo è un bilancio serio, sano e politicamente orientato.
Serio perché risponde con coscienza alla spesa storica; sano perché non strizza l'occhio al qualunquismo populista a tutto danno dell'indebitamento, abbondantemente sotto il livello di guardia; orientato al potenziamento delle risorse per le competenze primarie della Regione.
Nonostante l'inversione di marcia di 180 gradi del Governo nazionale sempre più su posizioni neocentraliste, la Regione Piemonte si muove verso l'affermazione del federalismo, così come ci indicarono gli elettori nel 1995, potenziando le competenze che l'art. 117 della Costituzione purtroppo inattuata - ci ha assegnato: agricoltura, artigianato, turismo foreste, ecc. Il collega Saitta viceversa crede che i centralisti siano qui, nella maggioranza e nella Giunta: cita leggi e proposte, esemplifica parlando del Testo Unico delle leggi sulla montagna. Dio solo sa se lo ha frainteso lui o se hanno preso un abbaglio l'UNCEM e i molti Sindaci e Presidenti di Comunità montana che lo apprezzano e che partecipano con entusiasmo all'iter di approvazione e di arricchimento del testo presentato. Ma si sa che il collega Saitta è stato ottimo Sindaco di una città di incontentabili. E' noto l'aneddoto che i rivolesi presentarono una richiesta al Re sabaudo perché ponesse fine ad un'ingiustizia palese: da secoli i rivolesi infatti si avviavano ogni mattina verso il mercato di Torino e ritornavano la sera al loro paese sempre con il sole negli occhi! Neanche quella volta furono accontentati, e si che di abbagli ne prendevano, e continuano a prenderne nei loro viaggi verso la metropoli moltissimi.
Ma torniamo alla nostra legge finanziaria. Oggi, su suggerimento dell'opposizione, i giornali riferendosi al bilancio presentato dalla maggioranza al governo della nostra regione, titolano: '...stanno demolendo lo Stato sociale'. Per fortuna, l'Ulivo e Rifondazione Comunista vigilano e con gli emendamenti riportano le cose all'equilibrio. Bene, dico io, questa è la missione delle opposizioni, rendere i cambiamenti meno traumatici ridurre l'impatto di un bilancio di centro-destra che limitava drasticamente gli interventi a favore di enti, imprese, cooperative operazioni culturali e quant'altro, retaggi di un vecchio quadro legislativo, figlio di un sorpassato mondo politico, o in una parola, se volete, della prima Repubblica.
L'opposizione, tutta l'opposizione da Rifondazione Comunista alla Lega ha giustamente introdotto in questo bilancio elementi di continuità con il passato, ed io sono grato: da federalista convinto, e quindi di cultura democratica e moderata, ho timore che cambiamenti troppo repentini possano avere contraccolpi sul sistema non ancora pronto al nuovo.
Ma, amici dell'opposizione, almeno non strepitate contro il 'governo che non governa', contro 'la maggioranza che non ha una linea politica'.
Non pestate pesantemente a destra facendo gli occhiacci, mentre lanciate sguardi in tralice sbattendo le ciglia ai centristi del Polo.
Non è simpatico da parte mia, ma devo ricordare che questo è un bilancio fatto senza applicare una lira di tasse in più per i piemontesi compresso da una finanziaria romana che ha strangolato le finanze locali.
Le Province, avete ripetuto più volte, non ce la fanno: ergo la Regione deve dare di più, per la precisione 500 milioni in più. Di regola dovrebbe essere l'istituzione che incamera il prelievo fiscale ad erogare il necessario agli Enti locali, ma questa è una sottigliezza che chi governa a Roma spesso dimentica quando parla a Torino. Come dimentica che quando si chiede un maggiore impegno per l'edilizia scolastica, per il diritto allo studio, per il benessere degli studenti bisognerebbe anche tenere conto che il Governo Prodi ha regalato un taglio di oltre 1.000 insegnanti al Provveditorato agli Studi di Torino - ed in proporzione alle province - i cui risultati già si ripercuotono in tutto il Piemonte con la prevista chiusura per l'anno 1997/1998 di decine e decine di scuole elementari principalmente in aree marginali di montagna e di collina. Ma questo non conta e nessuno domani ne farà menzione. Nello stereotipo la destra taglia lo Stato sociale, la sinistra lo difende ad oltranza; la realtà in queste vicende conta poco. Nella società dell'immagine non conta quello che è vero, conta quello che si riesce a far sembrare vero. E allora che senso ha, amici miei, che la commedia continui e ognuno di noi interpreti la sua parte fino in fondo? Il Gruppo consiliare dei Federalisti vota a favore di questo bilancio che ha sostenuto convintamente nella sua stesura originale, che continua a sostenere, nonostante alcuni elementi innestati successivamente ne rimarchino l'eccessiva continuità con un passato che non ho mai amato, che non amo e soprattutto che non rimpiango.
Consentitemi in chiusura tre ringraziamenti.
Il primo al Presidente Ghigo, che ha saputo anche in questa occasione conservare il candore di uomo della società civile solo da pochi anni prestato alla politica; è un grande pregio, Presidente, ed è la dote morale che consente alla nostra maggioranza di procedere, seppure tra gli assalti della filibusta, nel rispetto del mandato che gli elettori ci hanno affidato nel 1995, senza cedere al compromesso.
Il secondo all'Assessore Gallarini, ed è un ringraziamento sincero che credo non abbia bisogno di commenti.
Il terzo al mio vecchio partito, la Lega Nord. Collega Rosso, la concezione del tipo di Stato, dei metodi politici da impiegare, i toni della polemica hanno scavato un solco profondo tra noi, ma la disponibilità che avete dimostrato rinunciando all'ostruzionismo e rischiando il linciaggio morale dagli altri partiti di opposizione, per favorire le culture tradizionali e originali della nostra terra è cosa che vi fa onore e merita grande rispetto".
In sostanza, il nostro Gruppo voterà a favore del bilancio.



PRESIDENTE

Se permettete, voglio ringraziare tutti i colleghi dell'Ufficio di Presidenza, i collaboratori, dalla signora Rovero e la signora Garabello a tutti gli altri, che hanno permesso, con un'impeccabile servizio, di terminare i nostri lavori senza eccessiva difficoltà. Voglio ringraziare anche tutti i Consiglieri, perché il confronto è stato estremamente civile al di là delle fisiologiche differenze e difficoltà con cui un bilancio viene discusso e votato.
Vorrei inoltre dire al Consigliere Chiezzi che le affermazioni da lui attribuitemi sono state smentite categoricamente dal giornalista che le aveva arbitrariamente prodotte e pertanto non mi sento assolutamente chiamato in causa.
Si proceda dunque alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 50 hanno risposto SI' 34 Consiglieri hanno risposto NO 14 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di rimanere in aula, perché dobbiamo esaminare una nutrita serie di ordini del giorno.
Informo che, dopo questa sessione, la prossima settimana non ci sarà alcuna riunione del Consiglio regionale. Tuttavia, i dirigenti del personale hanno richiesto un incontro urgente con i Capigruppo, per cui il Presidente della Giunta e il sottoscritto vi proporrebbero questo incontro per martedì mattina alle ore 9,30; a seguire, ci potrebbe essere la Conferenza dei Capigruppo.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Iscrizione all'o.d.g. ed esame proposta di deliberazione n. 441: "Adesione della Regione Piemonte al Comitato organizzatore del Convegno 'L'educazione oggi: i fili e i nodi'"


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. la proposta di deliberazione n. 441: "Adesione della Regione Piemonte al Comitato organizzatore del Convegno 'L'educazione oggi: i fili e i nodi'".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' iscritta all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.
Non essendovi interventi, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Questioni internazionali

Esame mozione n. 382 relativa alle iniziative politiche di cooperazione con il Terzo Mondo


PRESIDENTE

Esaminiamo ora i documenti presentati in ordine al disegno di legge n.
260 testé approvato.
Il primo nell'ordine è la mozione n. 382 presentata dai Consiglieri Cavaliere, Suino, Benso, Cotto, Griffini, Peano, Chiezzi, Casari, Foco Picchioni e Spagnuolo, di cui al punto 15) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale mozione, il cui testo recita: "Il recente vertice della FAO a Roma ha nuovamente posto all'attenzione mondiale il problema della fame e della denutrizione sofferta da oltre 800 milioni di persone nel nostro pianeta. Il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri continua a crescere. Nei trent'anni dal 1960 al 1990 le economie dei Paesi in cui vive il 20% più ricco della popolazione mondiale sono cresciute 2,7 volte più rapidamente di quelle in cui vive il 20% più povero. Il Nord, con un quarto circa della popolazione mondiale, consuma il 70% dell'energia del pianeta, il 75% dei metalli, l'85% del legno e il 60 del cibo.
Il 20% più ricco della popolazione mondiale riceve l'82,7% del reddito mondiale, mentre il 20% più povero ne riceve solo l'1,4%. Ciò determina il fatto che circa un miliardo di persone (più di quanto rappresentato dall'obiettivo della FAO) vive con 1,4% del reddito prodotto annualmente nel mondo.
Anche questi dati mostrano un aggravamento. Negli ultimi trent'anni infatti, le Nazioni con il 20% più ricco della popolazione mondiale hanno aumentato la loro quota di PNL mondiale dal 70,2% all'82,7%, mentre quelle più povere hanno visto crollare la loro quota dal 2,3 all'1,4%. Tuttavia bisogna notare che persino queste cifre nascondono le dimensioni reali dell'ingiustizia, poiché sono basate sul reddito medio pro capite dei Paesi ricchi e dei Paesi poveri. Nella realtà, all'interno di ciascun Paese, vi sono profonde disparità tra individui ricchi e poveri (in Brasile, ad esempio, il 20% più ricco della popolazione riceve 26 volte il reddito del 20% più povero).
I problemi dello squilibrio del Sud del mondo, che trovano radici storico economiche anche nel colonialismo che ha caratterizzato la storia di queste Nazioni, ci vedono ancora oggi, come Paesi ricchi, gravemente responsabili.
Questa situazione è del resto ampiamente dimostrata nel settore agricolo. I nostri agricoltori ricevono su indicazione della politica agraria comunitaria (PAC) 21 miliardi di dollari per essere incoraggiati alla sovrapproduzione. Gli agricoltori americani ricevono sussidi dell'ordine di 26 miliardi di dollari l'anno. Queste sovvenzioni, abbassando i prezzi contribuiscono ad abbassare anche i prezzi dei prodotti dei Paesi in via di sviluppo. Contemporaneamente, la sovrapproduzione alimentare degli Stati Uniti e dell'Europa induce la vendita sotto costo dei prodotti sovvenzionati ed economici ai Paesi poveri, spesso mettendo in posizioni di svantaggio o escludendo del tutto dal mercato i produttori locali. Senza considerare l'enorme uso di pesticidi, in gran parte vietati in occidente cui l'Organizzazione Mondiale dell'Agricoltura obbliga il Terzo Mondo. Come se non bastasse, la situazione è ancora più appesantita dai focolai di guerra che, soprattutto nel continente africano, bloccano ogni possibilità di speranza e di sviluppo.
I 186 Paesi che hanno partecipato al vertice della FAO sull'alimentazione si sono accordati per impegnare lo 0,7% del loro PIL per affrontare il problema della fame nel mondo, dandosi come obiettivo la riduzione degli attuali 800 milioni di affamati in 400 milioni entro vent'anni. A parte le considerazioni sull'obiettivo in sé (vanificato dal non accordo di alcuni importanti Paesi), appare chiaro che lo stesso avrebbe potuto essere quello di azzerare il problema decidendo di aumentare la percentuale di PIL destinata a tale scopo.
Queste considerazioni non possono oltretutto non tenere conto che attualmente l'AUS (Assistenza Ufficiale allo Sviluppo) ammonta soltanto allo 0,35% del PNL totale dei Paesi OCSE, a confronto con un obiettivo internazionale fissato allo 0,7%. Lo stesso AUS non corrisponde ai reali livelli di povertà e ciò determina il fatto che l'Asia del Sud riceva 5 per persona, mentre i Paesi del Medio Oriente destinatari di aiuto (che hanno un reddito pro capite tre volte più elevato dell'Asia meridionale) ricevano 55 per persona. L'India ha il 34% di tutti i poveri del pianeta, ma nondimeno riceve solo il 3,5% dell'AUS totale.
A partire da queste riflessioni, si deve anche osservare che mentre l'Italia nel corso degli anni '80 aveva impegnato lo 0,4% del proprio PNL per la cooperazione, oggi tale impegno si è attestato intorno allo 0,1 con una diminuzione dovuta, tra le altre cose, ad una crisi del modello di cooperazione seguito fino ad oggi.
Per tutte queste ragioni, il Consiglio regionale chiede che la Giunta regionale si impegni nel proprio bilancio di previsione, a partire dal 1997, a stanziare almeno quanto impegnato in interventi di cooperazione ed assistenza internazionale nel 1996 in favore di progetti di cooperazione con il Terzo Mondo atti a contrastare la sofferenza per denutrizione di centinaia di milioni di esseri umani.
Chiede che queste risorse in collaborazione con l'operato dei Comuni e delle Province della nostra Regione, che sono protagonisti di importanti iniziative di collaborazione, vengano utilizzate per politiche di aiuto e di sviluppo delle capacità e potenzialità locali soprattutto in quelle aree soggette a forte emigrazione verso il nostro Paese".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La mozione è approvata all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 436 relativo al bilancio 1997 - Interventi prioritari (Collegno, Casa Bossi, ecc.)


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 436 presentato dai Consiglieri Marengo, Manica, Gallarini e Picchioni.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte a fronte dell'incremento di L. 4 miliardi e 500 milioni previsto per il capitolo 20400 del bilancio regionale impegna la Giunta regionale del Piemonte ad impiegare prioritariamente i fondi succitati per iniziare ad intervenire sui seguenti obiettivi: 1) area dell'ex Certosa di Collegno (2 miliardi) 2) realizzazione di un parco antropologico in parti dell'area dei Parchi del Piemonte e Boschetto, siti in Torino e Nichelino (1 miliardo) 3) ristrutturazione dell'edificio detto 'Casa Bossi' in Novara (1 miliardo) 4) ristrutturazione del Santuario Madonna degli Angeli in Cuneo (0,5 miliardi)".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 437 relativo all'integrazione del capitolo del bilancio sui temi della cultura


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 437 presentato dai Consiglieri Marengo, Racchelli, Spagnuolo, Montabone e Ghiglia.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte a seguito dell'approfondito dibattito svolto dall'assemblea sui temi della cultura impegna la Giunta regionale a riportare il cap. 11725 del bilancio agli stessi livelli dell'assestamento 1996 durante le variazioni di bilancio che si realizzeranno con il primo assestamento dello stesso".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 438 relativo alla situazione idrogeologica del territorio piemontese


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 438 presentato dai Consiglieri Chiezzi, Spagnuolo, Dutto, Ghiglia, Casari, Gallarini, Montabone, Marengo Rubatto e Saitta.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerata la particolare situazione idrogeologica del territorio piemontese che è stato interessato da alluvioni e frane negli scorsi anni che hanno determinato rilevanti interventi di ripristino sia statali che regionali ritenuto opportuno intervenire sia con interventi strutturali sui corsi d'acqua e sulle infrastrutture sia con interventi di manutenzione del territorio atta a salvaguardare le opere eseguite e a prevenire i dissesti idrogeologici ritenuto altresì indispensabile la definizione in tempi brevi del Piano di Bacino del Po per l'assetto idrogeologico unitamente all'approvazione del collegato Piano Stralcio per le fasce fluviali attualmente all'esame delle Commissioni consiliari considerato che la sistemazione idrogeologica della Regione Piemonte apporta notevoli benefici a tutto il Bacino padano, bacino idrografico di rilievo nazionale, nell'ambito del quale devono essere programmate nei prossimi anni le risorse finanziarie necessarie per gli interventi più urgenti previsti sia per il completamento del Piano Stralcio PS45, sia sulla base dell'atlante dei rischi di prossima approvazione considerato che questi investimenti straordinari per la messa in sicurezza del suolo costituiscono anche interventi strutturali a sostegno dell'economia piemontese ritenuto opportuno impiegare le risorse finanziarie disponibili nell'ambito del bilancio regionale sia per integrare gli stanziamenti ai sensi della L.R. n. 54/75, sia per anticipare l'attuazione dei programmi di sistemazione idrogeologica a valere sui fondi della legge n. 183/89 e successive integrazioni e modificazioni impegna la Giunta regionale a rappresentare all'Autorità di Bacino del fiume Po le necessità finanziarie occorrenti per gli interventi più urgenti di sistemazione idrogeologica del territorio piemontese che si chiede di inserire tra le priorità nel Piano di bacino per l'indubbio beneficio arrecato alla regimazione complessiva del bacino stesso a prevedere nei bilanci regionali di previsione del 1988 e successivi idonei stanziamenti non inferiori a quelli del 1997 sia per interventi diretti, sia per anticipare l'attuazione degli schemi previsionali e programmatici redatti ai sensi della legge n. 183/89".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 439 relativo all'attuazione delle deleghe agli Enti locali per l'esercizio delle funzioni amministrative


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 439 presentato dai Consiglieri Spagnuolo, Vaglio, Ghiglia, Deorsola, Gallarini e Marengo.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte rilevato che in sede di consultazioni sul disegno di legge n. 260 la Presidenza dell'URPP aveva sostenuto l'insufficienza di quanto stanziato nel cap. 10580 che concerne le spese per l'attuazione delle deleghe agli Enti locali per l'esercizio delle funzioni amministrative, con particolare riguardo alle deleghe prima d'ora conferite alle Province del Piemonte considerato che nella predetta sede di consultazioni la Presidenza dell'URPP aveva richiesto si instaurasse un 'tavolo tecnico-politico' con la Giunta regionale allo scopo di approfondire la questione posta impegna la Giunta regionale ad avviare entro il 31/3/1997 un primo incontro con i Presidenti delle Province piemontesi con il preciso scopo di instaurare un dialogo e una trattativa finalizzati ad esaminare - in concreto - le esigenze finanziarie come sopra poste dalle Province stesse e la fondatezza delle doglianze avanzate in ordine all'allegata insufficienza dello stanziamento di cui al menzionato cap. 10580, provvedendo quindi la Giunta - se del caso e per quanto di ragione - in sede di assestamento del bilancio stesso".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 440 relativo al finanziamento dei progetti sull'edilizia residenziale pubblica


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 440 presentato dai Consiglieri Ghiglia, Botta, Majorino e Salerno.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte viste le difficoltà attuative riscontrate dalle Amministrazioni comunali per la formulazione dei progetti complessi di edilizia residenziale pubblica quali Piani di recupero urbano, Piani di riqualificazione urbana Programmi integrati impegna la Giunta regionale in sede di assestamento di bilancio e per la programmazione dei futuri finanziamenti, a finanziare uno studio specifico per l'individuazione di nuove norme da adottare a livello regionale e/o da sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 44 voti favorevoli e 6 astensioni.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame mozione n. 441 relativa alla verifica dello stato delle piante organiche dei parchi piemontesi


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della mozione n. 441 presentata dai Consiglieri Spagnuolo, Cavaliere, Saitta e Marengo.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale ad una verifica dello stato delle piante organiche dei parchi piemontesi.
Tale verifica dovrà essere riferita nella Commissione competente entro due mesi dalla data attuale.
La Giunta regionale si impegna a colmare, con immediati provvedimenti eventuali ammanchi di personale che dovessero emergere dalla verifica di cui sopra".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La mozione è approvata all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 442 relativa all'incremento del capitolo di bilancio per le spese di gestione delle aree protette regionali


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 442 presentato dai Consiglieri Cavaliere, Saitta, Marengo ed Angeleri.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale ad incrementare, in sede di assestamento di bilancio di L. 400 milioni il cap. 15315 relativo alle spese di gestione delle aree protette regionali (art. 9, comma quinto, L.R. 23/6/1993, n. 31)".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Immigrazione

Esame ordine del giorno n. 443 relativo alle iniziative dirette al reinserimento degli immigrati extracomunitari nei Paesi di origine


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 443 presentato dai Consiglieri Ghiglia, Montabone, Ferrero, Deorsola, Rubatto e Vaglio.
La parola al Consigliere Ghiglia per l'illustrazione.
GHIGLIA Intervengo brevissimamente per illustrare l'ordine del giorno a favore della popolazione extracomunitaria.
Credo che con la stessa responsabilità con cui ieri abbiamo bocciato gli emendamenti della Lega Nord tesi ad eliminare completamente gli stanziamenti a favore degli immigrati extracomunitari, stanziamenti che per noi - lo ribadisco, così come ha fatto, d'altronde, anche la Giunta e l'Assessore Goglio - devono essere prioritariamente di assistenza e di prima accoglienza e non interventi di genere vario e vago, così, con questo ordine del giorno intendiamo impegnare la Giunta, visto che quest'anno sono stati raddoppiati i fondi a favore degli extracomunitari da parte della Giunta medesima, a conferire almeno la metà del capitolo in oggetto per gli interventi a favore degli extracomunitari volti allo studio e alla realizzazione di materie di competenza regionale dirette al reinserimento degli immigrati extracomunitari nei Paesi di origine.
Questo è consentito della nostra legge regionale, che richiama due leggi nazionali. Credo che anche questo sia un atto di responsabilità, in quanto abbiamo, tutti, sempre ritenuto che evitare lo sradicamento di popoli dalle loro terre e cercare di portare là gli strumenti per imparare a creare ricchezza, per imparare a costruirsi un avvenire nel loro Paese di provenienza, sia il primo dovere delle Nazioni che possono permettersi di devolvere qualche soldo.
Credo che questa finalizzazione sia estremamente seria, perché va al nodo del problema. Tra l'altro, la legge nazionale permette delle convenzioni anche con organismi privati che in loco (cioè nei Paesi di provenienza) possono addirittura creare e portare avanti corsi di formazione professionale. Credo che tutto questo, per quanto riguarda il campo agricolo, ma anche quello commerciale ed imprenditoriale, possa essere molto importante e credo anche che questo ordine del giorno, questo impegno sia abbastanza rivoluzionario, perché penso che sia la prima volta in Italia che una Regione cerca di destinare dei fondi per cercare di incidere sulla radice del problema e non solo sugli effetti.
Quindi, con la stessa responsabilità con cui abbiamo aderito al fatto che la Giunta regionale raddoppiasse gli stanziamenti a favore degli extracomunitari, proponiamo questo ordine del giorno affinché vengano finalizzati ad evitare lo sradicamento dei popoli dai loro territori di provenienza.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.
BORTOLIN Nel merito, credo che la collega Suino - che interverrà per il mio Gruppo - entrerà più diffusamente, anche partendo dall'esperienza serissima ed importante che è stata fatta e che si sta facendo nella città di Torino.
Vorrei davvero stigmatizzare tutte le persone e i colleghi Consiglieri che hanno firmato questo ordine del giorno perché, presi da questa foga antisolidaristica, non si sono nemmeno accorti che nel dispositivo di impegno alla Giunta hanno... Presidente del Consiglio, chiedo scusa ma credo davvero che questo ordine del giorno non sia ricevibile perch ripeto, nella foga antisolidaristica si è citato l'art. 2 della L.R. n.
49/87, che recita: "Istituzione della riserva speciale dell'Oasi di Crava Morozzo". Probabilmente vi era in voi la volontà di creare una riserva speciale, ma non credo che questo sia stato l'argomento illustrato dal collega Ghiglia.
Per questa ragione, chiedo che questo ordine del giorno venga ritirato e, casomai, ripresentato in una successiva riunione del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.
GHIGLIA Chiediamo una sospensione di cinque minuti per verificare e vedere di ovviare, perché si è trattato di un disguido tecnico.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Credo che possa essere concessa, nonostante l'ora tarda.
Parola al Consigliere Riba.
RIBA Il Presidente è a conoscenza della richiesta che avevamo fatto di concludere alle ore 13, in relazione ad impegni congressuali di molti di noi. Non vedo come un ordine del giorno, presentato in termini non ricevibili, possa essere ripresentato la prossima volta.



PRESIDENTE

Andiamo avanti con l'o.d.g. e così vediamo di concludere quanto prima.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 444 relativo al recupero del patrimonio architettonico e dei locali storici


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 444 presentato dai Consiglieri Picchioni, Leo, Foco e Peano.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte visto l'interesse suscitato dalle nuove leggi n. 34 e n. 35 del 1995 che hanno creato grande attenzione verso la conoscenza e il recupero del patrimonio architettonico e dei locali storici considerato che la Giunta regionale ha già provveduto alla messa a punto scientifica e tecnica della scheda di rilevazione sia su supporto cartaceo che informatico e che è in corso l'avvio dei primi censimenti considerato, altresì, l'impegno del Consiglio regionale di riportare, in sede di assestamento, la disponibilità degli investimenti per la cultura ad un livello analogo a quello degli stanziamenti assestati nel 1996 approva di dare mandato alla Giunta, in sede di presentazione del disegno di legge di assestamento del bilancio, di prevedere uno stanziamento sui capitoli 20402 e 20425 rispettivamente di almeno L. 200 milioni e L. 400 milioni".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 50 Consiglieri presenti.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 445 relativo al disegno di legge regionale "Interventi per la promozione e il sostegno della famiglia"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 445 presentato dai Consiglieri Bortolin, Goglio, Ghiglia, Cotto, Casari, Grasso, Saitta e Rubatto.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Considerato che è attualmente all'esame della IV Commissione del Consiglio regionale il disegno di legge della Giunta regionale che prevede interventi per la promozione e il sostegno della famiglia considerato che è stata riscontrata la volontà politica dei soggetti presentatori delle proposte di definire a tempi brevi un visto legislativo unificato da sottoporre all'approvazione del Consiglio regionale vista la necessità di prevedere risorse finanziarie adeguate per realizzare concretamente gli interventi che saranno previsti dalla legge il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale ad assicurare in sede di approvazione delle leggi di variazione di bilancio le risorse necessarie per consentire l'attuazione degli interventi individuati dalla legge stessa per la promozione e il sostegno della famiglia, tempestivamente, già nel corso del 1997".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 40 voti favorevoli e 3 astensioni.


Argomento: Immigrazione

Esame ordine del giorno n. 443 relativo alle iniziative dirette al reinserimento degli immigrati extracomunitari nei Paesi di origine (seguito e rinvio)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame dell'ordine del giorno n. 443.
Ha chiesto la parola la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.
SPAGNUOLO Si tratta di una materia molto importante, che può essere sì ricollegabile al dibattito sul bilancio, ma che prevede un'iniziativa di carattere specifico diverso, nel senso che qui si chiede di avviare un determinato progetto.
Visto che si tratta di una materia di rilevante importanza politica e visto che il Presidente della Giunta ha lasciato il dibattito evidentemente per impegni che aveva, chiederei che questo ordine del giorno venisse inviato alla Commissione competente e venisse approfondito come si conviene e quindi discusso in un prossimo Consiglio.



PRESIDENTE

Credo che il Presidente abbia lasciato l'aula per suoi impegni.
Collega, non è che si possa... non perché debba parlare di me stesso ma chi presiede lo fa a pieno titolo, credo.
SPAGNUOLO Il Presidente della Giunta, non lei: è una richiesta.



PRESIDENTE

La Giunta è presente in misura assolutamente rappresentativa e forse superiore a quello che spesso si verifica.
Ha chiesto al parola il Vicepresidente della Giunta, Majorino; ne ha facoltà.
MAJORINO, Vicepresidente della Giunta regionale Io non ritengo che ci siano i motivi per ritornare in Commissione, in quanto al di fuori di un mero errore materiale derivante peraltro dal testo della legge regionale, ovvero contenuto nel testo della legge regionale 8/11/1989, n. 64, mi pare che sia molto chiara la proposta di cui a questo ordine del giorno.
In altri termini, attraverso la lettura dell'art. 10, comma primo lettera m), risulta che questo art. 10 enuncia una serie di undici possibilità in ordine alle quali sono finalizzati gli interventi da parte della Regione. Se n'è scelto uno di questi undici enunciato chiaramente ed attraverso parole prese non da altre fonti, ma dalla legge, quindi mi pare che il significato sia chiaro, anche perché sono le parole della legge n.
64/89, alla quale ci si è riferiti per esprimere la finalizzazione di questo concetto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.
SIMONETTI L'ordine del giorno che è stato proposto, come diceva la collega Bortolin, è stato ritenuto irricevibile; io sono andata a cercare la legge n. 49/87 in materia di immigrazione e movimenti migratori e non l'ho trovata. Se non leggo male, con l'ordine del giorno si vogliono vincolare delle risorse di bilancio ad uno specifico capitolo, il 12000, che parla di interventi a favore degli extracomunitari, su un settore specifico. Quindi vincolare tutta la somma, 50% da un lato e il resto dall'altro, per unicamente in una direzione. Visto che in realtà il capitolo 12000 fa riferimento ad una legge, la n. 64, la quale presenta una serie di interventi nell'ambito extracomunitario, quindi interventi di rilievo che la Regione deve attuare e promuovere rispetto a questo settore, mi sembra che non possa non essere accolta la richiesta che è stata fatta di ridiscutere l'ordine del giorno in un altro momento, soprattutto con la presenza del Presidente della Giunta, perché non mi sembra materia sulla quale si possa procedere con così grande velocità.
Qui si vuole vincolare tutta la risorsa su un settore specifico, che noi riteniamo limitativo rispetto al ventaglio di interventi che in realtà la legge propone; non per nulla questo è stato inserito fra gli ultimi interventi. Il punto m) parla di iniziative volte al reinserimento degli immigrati nei Paesi d'origine. Per il fatto che sono interventi inseriti in una legge, potranno essere accolti e promossi dallo stesso Ente che ha promosso la legge.
Il problema rimane nel fatto che le risorse vengono in qualche modo conferite limitatamente rispetto a queste forme di intervento e non ci sembra condivisibile, nemmeno da un punto di vista globale di discussione di un'intera legge. La legge precisa dei punti sui quali, in realtà bisognerebbe discutere; anzi, io chiedo l'attenzione dei Consiglieri su questo tema, per ridiscutere specificatamente gli interventi che in realtà la Regione Piemonte non attua.
Si parla di favorire l'idonea sistemazione abitativa degli immigrati si parla di agevolare l'inserimento dei figli degli immigrati negli ordinamenti scolastici, si parla di assumere ed incoraggiare attività ed iniziative culturali atte a favorire l'integrazione fra le comunità di immigrati e la società piemontese: se la Regione Piemonte avesse ritenuto esaustivi gli interventi fatti per questi punti, allora si potrebbe permettere di valutare un vincolo di bilancio su un capitolo rivolto a questa iniziativa. Ma così non è; la società piemontese richiede con urgenza degli interventi volti alla promozione e all'integrazione degli extracomunitari nella società, e non credo che sia compito esclusivo della Regione Piemonte volgere iniziative atte al reinserimento degli immigrati nei Paesi di origine.
La realtà piemontese, in particolare modo la realtà di Torino, ospita una grande presenza di immigrati; su questo problema noi diamo una valutazione chiaramente diversa da quella che danno i colleghi di Alleanza Nazionale.
Siamo i primi a dire che il problema dell'immigrazione, in termini globali e complessivi, cioè in un'ottica mondiale e non certo né torinese né piemontese, va colto andando a risolvere e rimuovere le cause laddove esistono: le grandi cause di sfruttamento, di emarginazione e di sottosviluppo. Non mi sembra che la Regione Piemonte debba limitare un capitolo di bilancio di una legge, che di per sé enuncia dei grandi principi, del tutto condivisibili, ma che non sono attuati nella realtà in progetti concreti.



PRESIDENTE

Desidero informare che da parte del Consigliere Ghiglia è stato presentato il seguente emendamento: - all'ultima riga, sopprimere le parole "e in conformità dell'art. 2 della L.R. n. 49/87".
Con la presentazione di questo emendamento, l'ordine del giorno è più chiaro.
RIBA Presidente, chiedo di parlare per mozione d'ordine. Voglio richiamare la sua attenzione ancora una volta alla richiesta che avevamo fatto di sospendere questo Consiglio regionale alle ore 13, per consentire ai nostri delegati di partire per il Congresso nazionale del PDS che si tiene a Roma.
Questo argomento non si può discutere in cinque minuti; noi su un argomento come questo abbiamo bisogno di iscriverci e parlare tutti, perch la questione ha una pertinenza del tutto forzata con la materia. Non è una questione che debba essere necessariamente discussa adesso. E' la seconda volta che lei mi costringe a sollecitare un atteggiamento che è sempre stato riservato a tutti i Gruppi.
Il Presidente del Gruppo, Marengo, ha già dovuto lasciare l'aula, altri due membri del nostro Gruppo sono delegati al Congresso nazionale, io stesso ho dei problemi e sto cercando di usare, nei confronti del Consiglio, la disponibilità che spero ci sia anche usata. La preghiamo ancora una volta, di sospendere la seduta, tanto più che il bilancio è stato approvato! Diversamente, ci costringete a chiedere alla cortesia dei colleghi, che intendono mantenere gli atteggiamenti di correttezza sempre utilizzati in questa assemblea, di seguirci nell'abbandonare la seduta.
L'abbiamo ripetutamente richiesto! Questo argomento lo si può discutere in un'altra occasione!



PRESIDENTE

Possiamo continuare per qualche tempo e cercare di esaurire l'argomento.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.
SPAGNUOLO Sulla questione della mozione d'ordine presentata dal collega Riba, al di là del fatto che oggi riguardi il Gruppo del PDS, sottolineo che tutte le volte che ci si trovava in presenza di un Congresso nazionale di un Partito si è sempre rispettato questo impegno.
Si sono votati degli ordini del giorno, ma su tali documenti non c'è stata discussione, sono stati votati all'unanimità. Quest'ultimo ordine del giorno sull'immigrazione richiede una discussione. Chiedere questo tipo di forzatura su una questione politica nuova, in assenza del Presidente del Consiglio regionale, di cui vorrei sentire il parere, del Presidente della Giunta regionale, di cui vorrei sentire il parere, mi sembra una forzatura grave.
Sottolineo che si era assunto un impegno, di terminare i lavori alle ore 13, chiedo pertanto al Presidente di rispettare questo impegno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.
RACCHELLI Credo che non comporti nulla rinviare la discussione di questo ordine ad una prossima seduta. Chiedo una sensibilità verso un Gruppo che deve recarsi ad un Congresso del proprio Partito. Siccome è consuetudine che quando ci sono tali impegni si rispettano, chiederei che venisse dimostrata questa sensibilità anche in questo caso.
Inoltre, se questo ordine del giorno non fosse stato sbagliato, lo avremmo discusso subito. Purtroppo c'è stato un refuso di forma, che ha precluso la discussione immediata, non trovo sia il caso di innescare una conflittualità in questo Consiglio su una questione che non è preclusa. Se c'era un accordo che il Consiglio regionale doveva terminare alle ore 13 perché c'era una necessità, non capisco queste posizioni strumentali.
Come Gruppo credo che non si possa arrivare ad una conflittualità simile quando possiamo discuterlo con tranquillità nella prossima seduta.



(Voci in aula)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.
CAVALIERE Gli altri ordini del giorno sono stati votati in un determinato modo in quanto erano stati anticipati nella riunione dei Capigruppo. Quindi vi era l'accordo di tutti i Capigruppo su quegli ordini del giorno.
Quest'ultimo ordine del giorno lo abbiamo visto nell'istante in cui è stato presentato, non è stato né anticipato né discusso, dopodiché è legittimo, però non può essere trattato alla stregua degli altri ordini del giorno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.
GHIGLIA Visto che sono stato qui in aula ben oltre le ore 13 a votare tutti gli ordini del giorno, non vedo il problema di votare anche questo, anche perché si è trattato di un refuso di cui il colpevole è il Codice delle leggi della Regione Piemonte, che si è dimenticato di citare che la richiamata legge n. 49/87 è una legge nazionale e non una legge regionale.
Quindi non c'è un refuso, lo spirito dell'ordine del giorno è chiarissimo, non si penalizza nessuno, c'è stato un raddoppio di fondi per gli extracomunitari operato dalla Giunta, si finalizza una parte di questo raddoppio ad un certo tipo di attività che è la creazione di corsi di formazione professionale in loco. Noi abbiamo, proprio per una discussione seria e pacata, ritirato degli emendamenti, abbiamo respinto gli emendamenti annullativi della Lega Nord e quindi in questo spirito credo senza strumentalizzazione da parte di nessuno, che si debba procedere alla votazione; oltretutto ho già provveduto, con un emendamento, a cancellare il refuso, di cui è colpevole il Codice delle leggi della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ricordo che si era assunto l'impegno di terminare i lavori del Consiglio verso le ore 13. Gli ordini del giorno sono stati tutti votati velocemente, su quest'ultimo c'è stato un piccolo incidente formale peraltro aiutato dal nostro Codice, perciò se non altro abbiamo recuperato questo errore. Sentendo anche le forze politiche che si sono espresse e avendo dichiarato che intendono utilizzare le possibilità offerte dal Regolamento e perciò verosimilmente andare ad un'ora che non era assolutamente prevista nemmeno come sforamento, credo che questo argomento possa essere, con l'impegno unanime, messo al primo punto dell'o.d.g. del prossimo Consiglio.
La parola all'Assessore Gallarini, che interviene in qualità di Consigliere.
GALLARINI Noi ribadiamo la convergenza su questo ordine del giorno. Abbiamo partecipato alla stesura, lo condividiamo, lo abbiamo sottoscritto e riteniamo che sia un passo in avanti "dalla distribuzione del pesce pescato, all'insegnare a pescare", per tradurlo in modo molto semplice: questo rende l'idea di quello che secondo noi rappresenta questo ordine del giorno.
Riteniamo però - ho parlato con il Consigliere Ghiglia - che, visto il clima, visto che ieri sera nella riunione dei Capigruppo questo ordine del giorno non era stato oggetto del pacchetto concordato - si erano concordati una serie di ordini del giorno che avevano più attinenza con i capitoli di bilancio e meno con questioni politiche di fondo di cui comprendiamo l'intensità - quanto detto dal Presidente Deorsola circa l'opportunità di non rinviarlo sine die, ma di inserirlo al primo punto dell'o.d.g. del prossimo Consiglio possa essere condiviso e ci sembra un modo ragionevole di uscire da questa contrapposizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Credo sia opportuno, colleghi, senza andare ad indagare sul metodo che si seguirà per discutere questo ordine del giorno, non interpretare in modo difforme quelle che sono le volontà dei sottoscrittori di questo ordine del giorno: chi si permette di interpretare, in modo facile, questa tematica attribuendo ad altri posizioni del contro qualcuno - sbaglia.
Su questi temi, nella sostanza e nell'indirizzo, sono convinto che c'è decisamente un miglioramento rispetto alle attività che si fanno a favore non c'è la volontà di fare contro. Poi si può discutere, troviamo le sedi opportune. Sono disponibile a discutere sia adesso che in Commissione, che nella prossima riunione di Consiglio, sono disponibile a tutto sul modo di come fare. Lascio a voi l'interpretazione, però non voglio che si dia, come giustificazione alla non volontà di discutere, l'attribuzione ai sottoscrittori il voler dare contro o lo stravolgere, perché io una volta mi sono permesso di interpretare le parole di un Consigliere - gli chiedo scusa, era il Consigliere Chiezzi - ho sbagliato nell'interpretazione e di conseguenza non voglio che altri interpretino le mie volontà che sono state messe con una firma sotto questo ordine del giorno. Mi si può dare modo di spiegarmi, si possono accettare le motivazioni che mi hanno spinto a questo, però non voglio che le interpretazioni siano inesatte.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Ghiglia, vorrei completare la proposta che ho formulato prima. Propongo di affrontare l'esame di questo ordine del giorno come primo punto all'o.d.g. della prossima seduta del Consiglio. Potremo così completare quello che avremmo potuto fare oggi se non avessimo preso l'impegno di chiudere la seduta un'ora e mezza fa.
La parola al Consigliere Ghiglia.
GHIGLIA Rinuncio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
La tormentata sessione di approvazione del bilancio si conclude a questo punto.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 14,26)



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