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Dettaglio seduta n.111 del 18/02/97 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 5) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Benso e Farassino.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame progetto di legge n. 260: "Provvedimento generale di finanziamento per l'anno 1997 degli interventi previsti da leggi regionali nonch disposizioni finanziarie per l'anno 1998 (seguito)"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con la prosecuzione dell'esame degli emendamenti presentati all'art. 1 del progetto di legge n. 260, di cui al punto 6) all'o.d.g.
159/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Manica, Bortolin Riggio, Angeli, Saitta, Foco, Peano, Cavaliere e Marengo: il cap. 11725 è aumentato di L. 1.000 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
La parola alla Consigliera Suino per l'illustrazione.



SUINO Marisa

Grazie, Presidente. L'emendamento che ci vede proporre un'integrazione così significativa del capitolo in oggetto è ovviamente in linea con quanto già anticipammo sui capitoli precedenti, anche se vuole differenziarsi per la parte più specifica del decentramento. Mi spiego. Ormai è noto, e i media ne hanno riportato con una certa divulgazione almeno gli elementi rudimentali e come tutte le ricerche sociologiche fatte recentemente dimostrano, che a fronte di una più diffusa mobilità delle persone, che per motivi di lavoro, di appartenenza a più territori, si devono spostare nell'arco della giornata, magari dalla provincia alla città, in un itinerante via vai che caratterizza la loro quotidianità, cresce ed è più sentita l'esigenza di radici. E quando si parla di radici si intende una riappropriazione del proprio territorio, una riappartenenza al proprio luogo abitativo - al quartiere, in sostanza, che per analogia possiamo parafrasare con paese, borgo, comunità, piccolo Comune.
Il quartiere, il borgo, il rione, il paese, che per tantissimo tempo è stato considerato e vissuto, nelle epoche passate, negli anni '70/'80 un po' come ghetto, un po' come sito dormitorio, oggi riacquista un valore di appartenenza, di riscoperta di radici, di relazioni interpersonali e quindi di rapporti. La conferma l'abbiamo quando ragioniamo sulla miriade di associazioni culturali che sorgono nei vari punti anche più disparati delle città o dei Comuni.
A fronte di tutto questo, però, anche se la volontà dell'Assessore non è certamente questa, si incontra da parte sua una testarda caparbietà di accentramento; e questo, per quanto riguarda la cultura, è assolutamente molto sentito e diffuso. Potrei fare un ragionamento analogo parlando del Comune, della città nella quale siamo oggi presenti.
Manca, quindi, l'effetto città a livello di periferia; manca l'effetto grande evento a livello di area metropolitana; manca l'effetto grande evento nei piccoli borghi o piccoli Comuni. Non c'è proprio, in taluni casi. Ignoriamo la capacità di collegare, di potenziare, di mettere in rete. Questo accade per mancanza di volontà o, forse, non abbiamo ancora acquisito quella cultura che ci consente di farne un metodo di lavoro operativo. Ecco allora perché proponiamo una cifra così significativa in aumento del capitolo relativo. Dando per scontato che non c'è mancanza di volontà in tal senso, riteniamo sia possibile, ad ogni grande evento - e peraltro con l'Assessore ne abbiamo già dialogato in diverse occasioni accompagnare, in primis, la ripetizione dello stesso non solo nella città in questo caso Torino, ma in un paio di altri significativi punti geografici dell'area regionale, che poi di volta in volta possono variare.
Infatti, a fronte di un grande evento, sarebbe importante e metodologicamente corretto abbinarne di piccoli che in qualche modo vadano ad arricchire, a creare un alone, un effetto, da vivere a livello più decentrato.
Questo consentirebbe capillarità della realtà nella quale si vive anche in quelle più periferiche, e se questo venisse assunto come regola consentirebbe nel giro di poco tempo un effetto volano di significativa importanza. Non è impossibile e non è, peraltro, nemmeno dispendioso.
Ancora un ragionamento, e concludo. Mettere in rete la cultura interassessorile: nel momento in cui l'Assessorato competente va a promuovere il grande evento, che cosa osta che l'Assessore al turismo all'assistenza, alla sanità vadano a sostenere quel grande evento con piccoli eventi, ad esempio, rivolti a fasce giovanili, ad aree a rischio allo svantaggio, con un'implementazione finanziaria di più settori, ma che consentirebbe un dialogo e quindi un'apertura che sicuramente creano effetti positivi a fronte dell'impegno culturale che tutti insieme ci vogliamo dare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Presidente, il Piemonte ha una peculiarità in Italia, anzi in Europa: quella di avere le montagne più alte, i fiumi più lunghi e, tra l'altro, le valli nei nostri versanti sono molto più acclivi che, ad esempio, nel versante francese. Questa sua peculiarità, questo suo tormento orografico fa sì che negli anfratti vallivi per secoli e secoli si formassero, prima e si conservassero, poi, forme peculiarissime di cultura che rischiano oggi di svanire. Infatti, attraverso l'etere con messaggi televisivi, con una maggiore possibilità di comunicazione si è realizzata una certa unificazione culturale, che rischia di disperdere questo ricco patrimonio culturale che in Piemonte si è formato attraverso i secoli e che ha questa sua peculiarità.
Questo fa sì che, proprio perché si tratta di culture minori, si siano espresse non tanto attraverso la lingua scritta, ma soprattutto attraverso i modi di essere, i modi di fare, i costumi e le tradizioni materiali.
Forse più che gli aspetti strettamente linguistici, come la lingua piemontese ed occitana, comunque altrettanta dignità ha in Piemonte la cultura materiale che è l'espressione del sapere, che si manifesta attraverso prodotti non assoggettabili ai riconosciuti canoni estetici, n ai tradizionali valori letterali od artistici, bensì con oggetti e segni del vivere quotidiano. Credo che questa peculiarità del Piemonte ci costringa ad avere dell'attenzione verso questa specificità.
Tanto per fare degli esempi che permettano di individuare meglio quello che voglio dire, mi vengono in mente alcuni maglioni che sono diventati pezzi dei costumi tradizionali delle Valli di Lanzo (maglioni che erano attraverso processi complicati, impermeabilizzati, cioè trasformati in giacche a vento, per poter sopportare le intemperie in questo modo autoctono); penso ancora alle case walser, che erano sopraelevate dal terreno per isolarsi dal freddo e dall'umidità. In ogni valle troviamo costumi tradizionali differenziati, ricchi e variegati.
Questa peculiarità credo richieda da parte della Regione un'attenzione e questa attenzione deve manifestarsi in modo concreto. Questo capitolo è quanto mai appropriato, se avesse un'opportuna dotazione economica per rispondere a queste esigenze, che provengono dagli Enti locali, ma soprattutto penso alle piccole istituzioni culturali operanti sul nostro territorio, che hanno istituito, con la ricerca e il lavoro volontario musei che non sono conosciuti e che potrebbero essere inseriti e valorizzati in percorsi regionali. Vivono senza alcun aiuto, come dicevo mentre hanno bisogno di aiuti. Hanno bisogno di sostegno, di essere valorizzati e la Regione dovrebbe muoversi in questa direzione. Per cui chiediamo che questo capitolo sia incrementato di un miliardo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Signor Presidente, resto sempre del parere che un dibattito più esteso è certamente più utile, anche se è chiaro che nella circostanza di oggi una parte del dibattito è un po' svalutata a causa di un atteggiamento ostruzionistico, ma non è soltanto questo. Noto preliminarmente, Assessori Leo e Gallarini, che vi sono troppi capitoli che riguardano gli aspetti della spesa per la cultura e siamo giunti soltanto ad esaminare gli emendamenti relativi al terzo. E', secondo me, molto difficile, anche volendolo, fare un'attribuzione esatta delle spese ai vari capitoli.
Volendo, viceversa, fare confusione tra i vari capitoli, non ci si metterà sicuramente niente perché è nella struttura del bilancio.
Quindi, una semplificazione, un accorpamento, una diversa suddivisione sarebbe certamente utile soprattutto alla chiarezza dell'indirizzo politico. Devo poi, rispetto allo specifico cap. 11725 ("Contributi ad Enti locali, enti ed istituzioni culturali del Piemonte per la promozione ed il sostegno di iniziative e progetti culturali"), rilevare che noi abbiamo 1.209 Comuni in Piemonte e bisogna supporre che il Comune, come centro di aggregazione e storia della comunità, è un elemento che può essere formatore di iniziative culturali.
Con il passare del tempo i Comuni sono essenzialmente diventati destinatari di forme di intervento pubblico per l'erogazione di servizi.
Raramente abbiamo visto il Comune come luogo di promozione culturale della sua popolazione.
Se il Presidente Picchioni mi presta un attimo di attenzione, faccio un'osservazione importante, sebbene formulata in un contesto che non è particolarmente adatto al dialogo. Se gli Stati Generali del Piemonte vogliono ricreare un insieme di cultura, di conoscenze, di intuizioni, di elementi di identità da cui ricavare i dati nuovi per un governo diverso del Piemonte, certamente i 1.209 Comuni, nessun escluso, devono essere visti non come i destinatari, magari non passivi, di un intervento culturale inteso come finanziamento, che è la stessa cosa che i soldi a suo tempo dati per - scusate l'accostamento - le fognature, gli acquedotti ecc., ma devono essere messi in condizione di essere loro formatori di un processo culturale, quanto meno recuperando le loro radici.
Sapete quanti sono i Comuni che fanno fatica a ricostruire la propria storia e delle proprie ascendenze? Noi abbiamo - lo diceva già il collega Bertoli, parlando opportunamente degli anfratti vallivi - le quattro lingue ufficiali della storia del Piemonte: il walser, l'occitano, il franco provenzale e anche il piemontese, perché mi sembra assurdo confinarlo in un discorso dialettale, visto che il piemontese, come noto, nasce da una fusione tra l'occitano e la lingua d'oil, essenzialmente. Avevamo le città romaniche, le città lungo i fiumi; una serie di condizioni che, se opportunamente stimolate, possono dare vita a momenti di formazione di comunità culturali, di cui spesso si lamenta la mancanza sul territorio.
Proviamo, oggi, a rovesciare l'atteggiamento, l'iniziativa, il servizio della Regione nei confronti delle iniziative sul territorio: rimane essenzialmente una risposta, sempre limitata e circoscritta, rispetto ad esigenze che scaturiscono da un forte bisogno. Molte di queste esigenze rimangono inevase, ma potrebbero esserci altre opportunità, invece, di formazione di cultura, se si seguisse una politica volta a suscitare l'utilizzazione di questo tipo di attribuzione istituzionale intrinseca dei Comuni e delle comunità locali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riggio.



RIGGIO Angelino

Avrei piacere di vedere l'Assessore.
Ricordo che diversi anni fa tenni l'Assessorato alla cultura a Nichelino e in quel periodo il governo aveva affidato ai Comuni il compito di dare l'esenzione del ticket agli anziani; una cosa abbastanza complicata, che richiedeva, per un certo periodo di tempo, un certo numero di dipendenti. Ricordo che allora ero appena stato nominato Assessore e non capivo bene come funzionasse il Comune; il Segretario comunale aveva prelevato gli unici due dipendenti - allora ve ne erano solo due presso l'Assessorato alla cultura - perché sosteneva che nel momento in cui vi era bisogno di personale lo si chiamava dai servizi non essenziali.
In questo era confortato dalla scelta dell'Assessore alle finanze e al personale, il quale sosteneva che effettivamente l'Assessorato alla cultura rappresentava il servizio non essenziale.
A pranzo stavo discutendo con alcuni colleghi sull'ostruzionismo che stiamo portando avanti in Consiglio regionale; ci troviamo a disagio. Il nostro impegno è sempre stato, e vuole esserlo anche in questa circostanza di tipo propositivo. Non vuole essere un'insistenza di maniera: noi effettivamente crediamo che la cultura di cui la gente si fa portatrice sia una delle risorse fondamentali e non possiamo assolutamente trascurare questa risorsa.
Ha detto bene, prima di me, il collega Riba: ci sono 1.209 Comuni.
Pensiamo ai Comuni, ben più piccoli del Comune di Nichelino, che si trovano di fronte alla scelta fra servizi immediati ed urgenti, come la riparazione delle strade e delle fognature, o per esempio i lavori di anagrafe o di stato civile, che vedono sottratte risorse umane, di personale e soprattutto risorse economiche rispetto a quelli che possono essere dei progetti culturali che possono servire ad unificare la città su nuovi momenti! Ricordo che molte iniziative culturali hanno generato a loro volta altre iniziative culturali o di volontariato. E' stato un gemmare di proposizioni, fatto molto importante che non possiamo trascurare.
In presenza di fondi relativamente scarsi, per cui esiste già un livello di attenzione di cui noi prendiamo atto, i fondi legati alle esigenze territoriali sono sicuramente inadeguati: l'aggiunta del miliardo che noi proponiamo, non risolverebbe comunque i fabbisogni. Saremmo costretti a compiere delle scelte, di volta in volta, fra un progetto e l'altro, fra il Comune che può farsi sentire di più e il Comune che pu farsi sentire di meno.
Sovente assistiamo, nel nostro corridoio, ad un "pieno" di lobbisti cosa che considero indegna; mi rendo conto che il più delle volte si tratta di Assessori e Sindaci che hanno bisogno di farsi ascoltare, per cui affollano il nostro corridoio. Siamo, invece, al ruolo di unificazione progettuale che potrebbe esserci non da Minculpop - se l'Assessorato alla cultura avesse le giuste risorse umane professionali e anche economiche.
Non per poter dare contributi a pioggia, che giustamente il collega Cavaliere respinge, come del resto anch'io, ma per poter avere il compito di volano rispetto ad iniziative che sovente vengono sottovalutate e finiscono, invece, per avere un'importanza determinante per la rinascita di un territorio, anche dal punto di vista della realizzazione economica e di conseguenza dello sviluppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Il collega Riggio, che mi ha preceduto, ha richiamato un dibattito ricorrente negli Enti locali in occasione dell'esame del bilancio, ma anche della gestione ordinaria: la classica ripartizione delle spese correnti in obbligatorie e facoltative (ad esempio, le spese per la cultura erano ritenute facoltative). Quella ripartizione, in termini di bilancio, non esiste più; però quello schema continua ad essere richiamato in situazioni di carenza di risorse. Negli Enti locali non c'è una sottovalutazione della necessità di iniziative culturali, ma in una situazione di risorse scarse come normalmente gli Enti locali hanno, si tende a privilegiare i servizi classici, quelli tradizionalmente comunali. Le spese per la cultura pertanto, diventano residuali.
C'è la volontà e il desiderio di realizzare iniziative culturali, ma non si riesce spesso a finanziarle, per cui si ricorre sempre, quando si decide di organizzare qualche iniziativa, ai classici meccanismi della sponsorizzazione. Inizia allora il solito percorso da parte dei Sindaci e degli amministratori, che, con il cappello in mano, vanno a chiedere all'impresa locale, all'artigiano, contributi anche minimi per portare avanti l'iniziativa.
Così gli annunci delle manifestazioni sono prevalentemente l'elenco dei finanziatori. Non è molto serio che un'istituzione, per promuovere un'iniziativa culturale, debba fare questa via crucis per avere il finanziamento; in questo senso, chiediamo di aumentare lo stanziamento su questo capitolo. Ci rendiamo perfettamente conto che il capitolo è ben finanziato, però è ridotto rispetto allo scorso anno: l'anno scorso era di 6 miliardi e 900 milioni, quest'anno è stato ridotto a 6 miliardi.
La nostra proposta è di mantenere questo capitolo nello stesso valore assoluto dell'anno passato.
Questo non tanto per un desiderio di conservazione, ma nasce dalla constatazione che siccome molte richieste sono state inevase, molte esigenze non sono state accolte, la cosa più logica è quella di aumentare l'importo, perché se si diminuisce vuol dire che ancora più richieste non saranno accolte. Questo non ci sembra corretto nei confronti degli Enti locali.
Potrei fare tantissimi esempi di iniziative che possono essere finanziate, alcune di rilievo regionale; esistono degli ordini del giorno presentati anche da alcuni miei colleghi, anche condivisi, ad esempio dall'Assessore Leo, sulle iniziative a Collegno o sulle iniziative nel Comune di Nichelino, ne potrei aggiungere anche un'altra nel Comune di Rivoli, come il Museo della stampa.
Questo per dire che c'è un fiorire di iniziative che vanno tutte valutate e definite le priorità, ma la domanda è tanta e le risorse stanziate sono scarse.
Quindi invitiamo l'Assessore a riflettere sulla nostra richiesta di un ulteriore miliardo di finanziamento; lo invitiamo a farlo non per uno spirito ostruzionistico, che sicuramente anima buona parte degli interventi che stiamo facendo, ma in questo lo spirito è solo finalizzato a soddisfare una domanda da parte degli Enti locali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Voglio riprendere quanto diceva il collega Riba: è impressionante che abbiamo diversi capitoli sulla cultura che potrebbero essere utilizzati allo stesso modo per finanziare le stesse iniziative. Questo ci pone il problema di capire se nella politica dell'Assessorato vi è un filo conduttore finalizzato e serio che in qualche modo determina una proposta di insieme sulla cultura. E' difficile comprenderlo quando vi è una frammentazione assoluta di capitoli, di iniziative, anche di legge che andrebbero modificate. Tra l'altro, ricordo all'Assessore che non ha ancora modificato le Consulte per i beni culturali che sono previste dalle leggi ancora non vedono un intervento. Voglio ricordare in questo senso che siamo abbastanza "fuorilegge", perché non stiamo applicando una legge esistente.
Credo che se gli stessi Stati Generali, cioè l'impegno culturale più alto del Piemonte, stanno andando ad interrogare le realtà locali, ad approfondire, ad "ascoltare" (poi c'è la mia critica perché secondo me non stiamo andando ad ascoltare le realtà locali, ma gli establishment locali) questo pone un altro problema. C'è il rischio di non conoscere a fondo qual è la domanda della nostre province. Tant'è vero che dove sono iniziati questi ascolti, si sono trasformati in semplici momenti di confronto politico: a Cuneo si è parlato dell'Asti-Cuneo, a Vercelli si parlerà del Sempione e via di seguito. Non mi pare che ci sia la capacità di interrogare veramente la società piemontese proprio per un limite d'origine di questa operazione. Noi abbiamo sempre sostenuto che tale operazione non è male in sé, ma la gestione come è stata impostata non funziona.
L'altra questione di rilievo è quella posta dalla collega Suino, cioè mettere in rete le attività regionali - questo potrebbe interessare anche altri settori - la cultura in particolar modo, perché il materiale di attività culturale dell'Assessorato di Angeleri è molto, come nell'Assessorato alla montagna che per adesso non trova sinergia con quello che dovrebbe essere il motore della proposta culturale, e come non si intreccino a fondo le risorse, pur cospicue, che vengono destinate a questo scopo.
Questi sono i problemi sui quali chiediamo venga aumentato questo capitolo di 1 miliardo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Credo che, discutendo di bilancio di previsione, occorra anche intervenire decisamente con maggiori ed incisivi finanziamenti per lo sviluppo culturale del Piemonte e per il ruolo preminente della nostra Regione nel contesto nazionale ed europeo della nostra storia.
Interventi sulla cultura, soprattutto provinciale, per incrementare e migliorare le molteplici importanti iniziative storico-culturali, come ad esempio in provincia di Alessandria vi è la rievocazione, il 14 giugno della storica battaglia napoleonica di Marengo, che vede annualmente presenti sul territorio oltre a migliaia di persone, il console francese le rappresentanze militari presenti due secoli fa sui campi di battaglia dal Belgio, all'Olanda, all'Ucrania e al Lussemburgo che annualmente vengono con propri battaglioni e rievocano dal vivo la battaglia.
Spesso il Piemonte non è presente in queste iniziative.
Vi è poi il prestigioso premio letterario che va migliorato e valorizzato in tutta la regione e nel Paese perché è un premio di prestigio.
Vi è anche l'importantissima cavalcata Aleramica - quest'anno è stata anche oggetto di una lotteria nazionale - attraverso la quale vi è l'importante visita ai castelli del Monferrato che sono aperti al pubblico per questa occasione. Sono iniziative storiche e turistiche collegate anche alla valorizzazione dei vini tipici della zona, interessate anche alla gastronomia locale.
Vi sono quindi tantissime iniziative storico-culturali da valorizzare decisamente e che, a mio avviso, non sempre lo sono; è importante per il Piemonte tenere presente la storia di tutta la Regione che non è solo torinese, ma di tutto il Piemonte che conta otto Province.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Foco.



FOCO Andrea

Non nascondo una certa difficoltà nell'intervenire sul cap. 11725 perché risulta alquanto incomprensibile la divisione avvenuta a livello di bilancio tra i capitoli 11720 e 11725. Infatti, la dizione di entrambi i capitoli è pressoché identica, con una differenza nel cap. 11720 che finanzia, per una certa parte - nella legge erano 300 milioni circa l'intervento sulla Sacra di S. Michele.
Non avendo potuto seguire direttamente l'articolazione del bilancio nei vari capitoli, questa operazione di riequilibrio - lo diceva già prima mi pare il collega Saitta - non ci è stata molto chiara, nel senso che, anche nel lavoro della VI Commissione, non siamo riusciti a capire come mai questo capitolo sia passato da 6 miliardi e 920 milioni a soli 6 miliardi cioè non siamo riusciti a comprendere esattamente quali iniziative e quali attività siano state decurtate.
Ma volevo ritornare - se me lo consentite - al ragionamento da cui ero partito. Temo che il bilancio rispecchi ancora una divisione che c'era stata nella legislatura precedente, quando la cultura, per equilibri interni, era stata divisa equamente tra due Assessorati, uno per i beni culturali e l'altro per le iniziative culturali.
Ricordo che allora ci fu una lunga discussione in Commissione; ogni volta che si discuteva delle singole iniziative, si avvertiva la mancanza di una figura unica di riferimento. Già alla fine della scorsa legislatura arrivammo ad un'unica figura politica di riferimento.
Continua però ad essere incomprensibile come sia stata articolata la divisione all'interno dei capitoli, in quanto continua ad esserci una parte che riguarda i cosiddetti beni culturali e l'altra che riguarda la cultura vi è cioè una divisione tra i beni esistenti (quindi i musei e le varie strutture culturali disseminate sul nostro territorio piemontese) e la parte invece più legata al cosiddetto - non lo uso come termine dispregiativo, per carità - effimero, quella che riguarda le manifestazioni.
Sarebbe interessante che l'Assessore nella sua replica chiarisse questi elementi che - torno a ripetere - pur avendo trovato un momento di unificazione nell'Assessore, non so fino a che punto si siano poi concretizzati in un lavoro intersettoriale all'interno dello stesso Assessorato. Quest'ultima ipotesi potrebbe essere un primo passo, perch non capisco come sia possibile dividere le risorse e saperle equamente indirizzare.
Mi pare - e non ritengo di dovere in questo modo seguire i pettegolezzi di corridoio - che, ad esempio, per quanto riguarda la Fondazione di Palazzo Bricherasio, ci fossero delle difficoltà a capire se il contributo dovesse intendersi rivolto alle mostre o alla Fondazione in quanto tale.
Ritengo che questo sia un modo non corretto di intendere l'intervento culturale, pur condividendo il discorso fatto precedentemente in altri interventi circa il decentramento degli eventi, ovvero la capacità di non avere l'evento solo e sempre nella città di Torino, ma di averlo sul territorio piemontese anche come momento di costruzione e di sostegno delle varie iniziative.
Per quanto riguarda l'aspetto piramidale, ritengo che se la piramide ha una base ben solida, ampia, di coinvolgimento, e in modo particolare mi rivolgo alla funzione educativa che dovrebbe e deve avere il lavoro culturale nella nostra Regione, non dovremmo avere delle rincorse a certe situazioni.
Concludo dicendo che, a mio parere, sarebbe molto importante questo coordinamento all'interno dello stesso Assessorato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Anch'io non vedo una grande differenza tra il cap. 11720 e il cap.
11725, e ciò mi consente di riproporre, anche alla luce della risposta data dall'Assessore Leo ad un quesito che avevo posto nel mio precedente intervento, la questione dell'utilizzo delle risorse del cap. 11725, di cui noi proponiamo l'implementazione, in relazione all'Accordo di programma rivolto a dirottare flussi turistici internazionali verso la nostra Regione.
In effetti, le finalità della legge n. 58, cui afferisce il capitolo comprendono quella di favorire da parte di tutta la popolazione la fruizione dei beni culturali e di promuovere l'incremento e la gestione democratica delle relative strutture. L'art. 7 della legge - richiamato esplicitamente nella titolazione del capitolo - stabilisce che la Giunta attraverso l'Assessorato ai beni culturali ed ambientali, "può assumere proprie iniziative di rilievo regionale e nazionale in ordine alle attività regolate dalla presente legge e predispone un programma di massima di tali iniziative entro il 15 marzo di ciascun anno".
Poiché vedo che l'Assessore Leo si è distratto un momentino, e ne ha anche ragione essendo stato chiamato in causa...



(Commenti dell'Assessore Leo)



VINDIGNI Marcello

Sì, lo so, però hai degli obblighi particolari che io sono costretto a richiamare, pur dandoti atto del garbo e della gentilezza con cui di solito ti rapporti non solo alle Commissioni e ai Consiglieri, ma in genere alle persone.
Detto questo, poiché credo che questo programma sia ormai pressoch pronto (tenuto conto che dovrà essere presentato entro il 15 marzo), e poiché ebbi modo di segnalarti l'esistenza - anche presentando un'interrogazione - di questo Accordo di programma, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale mi pare del giugno 1995, per la cui attuazione il Governo ha individuato la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione come soggetto motore, ritengo che in tutti questi mesi l'Assessorato, i tuoi servizi abbiano avuto modo di verificare la possibilità di far partecipare l'intera Regione all'attuazione di questo Accordo di programma i cui effetti in termini di valorizzazione del patrimonio storico-artistico culturale della Regione, in termini di acquisizione di risorse, di creazione di occupazione, credo che non sfuggano a nessuno né tanto meno all'Assessore Gallarini che, essendo deputato alla formazione del Piano di sviluppo regionale (strumento attraverso il quale vogliamo favorire occupazione e ricchezza), tende a qualificare la spesa di sua competenza anche in termini di efficacia relativamente alla formazione di ricchezze e di posti di lavoro.
Siamo tutti a conoscenza del fatto che il turismo (in particolare quello internazionale) costituisce una voce rilevante del bilancio del nostro Paese e tende a caratterizzarsi e a qualificarsi in forme nuove e diverse rispetto a quelle tradizionali degli anni '70/'80 (cioè del riposo fine a se stesso), che attribuiscono maggiore importanza al turismo culturale e all'acquisizione di nuove conoscenze.
Ci sono ulteriori opportunità offerte dallo Stato, che possono diffondere i propri effetti su tutto il territorio regionale, in vista dei prossimi eventi che caratterizzeranno la vita della nostra Regione: gli avvenimenti sindoniani del 1998 e il Giubileo del 2000.
La domanda che poniamo e che colleghiamo strettamente in funzione dell'incremento del cap. 11725 è la seguente: cosa ha fatto, cosa intende fare la Regione, con il programma che la Giunta presenterà entro il 15 marzo, per l'attivazione di queste risorse, affinché in tutto il territorio regionale si sollecitino le forze locali al fine di aderire agli Accordi di programma, non tra singoli Enti locali (Province e Regioni), ma tra Enti locali, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali. Siamo a conoscenza che tale Ministero ha già stilato i programmi e i progetti per il Piemonte, però riteniamo che gli stessi debbano essere approfonditi approfittando appunto di queste opportunità affinché le ricadute interessino l'intera Regione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Grazie, signor Presidente, repetita juvant (forse). Con alcuni amici avevamo pensato (forse per pungolare ulteriormente l'attenzione - mi pare che sia stato il leit motiv dell'altra volta) di togliere un po' di liquidità all'Assessorato, così forse eliminiamo qualche tentazione di tipo clientelare. Tuttavia, il nostro Gruppo è ancora fiducioso e quindi vorremmo trovare un modo per aiutare l'attività dell'Assessore.
Riteniamo che sia opportuna una metodologia molto oculata, con un filo logico, pregnante, determinato, soprattutto concreto, con interventi che valorizzino l'identità piemontese. Bisogna svolgere un'attività molto decisa per sollecitare la periferia, non quelli che contano e che quindi fanno opinione - come ha detto il collega Cavaliere - ma le realtà vive, le nuove emergenze. Quindi, attraverso il rinnovamento delle fonti, costruire la storia e la cultura della nostra Regione, evitando soprattutto interventi ripetitivi e di routine e facendo leva sui giovani.
Ricordo che l'art. 7 della legge n. 58 prevede iniziative proprie della Regione, attraverso l'Assessorato alla cultura. Pertanto è sulla scelta delle iniziative, sul peso e sull'obiettivo che vogliamo raggiungere che noi daremo un giudizio e una pagella.
Infine - richiamando il dettato sottolineato da Vindigni - vorremmo una relazione di quanto è stato fatto. La fiducia che noi diamo oggi all'Assessorato, che si concretizza con la richiesta di 1 miliardo, è una fiducia a termine e con possibilità di ampie verifiche.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo per la replica.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Devo dire che cerco di prestare tutta l'attenzione possibile a questo dibattito e ringrazio i colleghi - mi permetto di dire quelli più esperti che se ne sono resi conto.
Vorrei partire dall'ultimo intervento con una battuta: capisco che abbiamo origini comuni, ma non per questo c'è il rischio delle tentazioni clientelari, caro collega.
Le mie tentazioni - come ha detto chi mi conosce da anni - sono sempre non di perfezione, ma semmai, come sono sempre state in tutti gli anni e nelle varie evoluzioni della nostra militanza politica, quelle di non privilegiare questa o quella parte, ma di essere universalistiche.
Qualche collega ha ricordato che noi ci conosciamo poco, e mi permetto di sottolinearlo.
Invece mi sembra molto importante - anch'io ci tengo molto - una relazione: faccio premio al collega Gatti per il fatto di essere nuovo del Consiglio, ma tutti gli anni ho presentato una relazione, sono l'unico Assessore che presenta una relazione scritta. Però mi rendo conto perfettamente, visto che ognuno di noi ha fatto tante esperienze (io sono stato Consigliere di minoranza, di maggioranza, Assessore e Presidente di Commissione), che quando si è in un certo ruolo è difficile cogliere il quadro complessivo, che è come un puzzle privo di significato finché non è composto.
Dico con franchezza a tutti i colleghi che capisco perfettamente perché quando ero Consigliere di minoranza, specie alle prime armi, avevo le stesse sensazioni, però ero molto prudente. Capisco perfettamente che si dica che non si vede il disegno, ma il disegno c'è, viene perfezionato di volta in volta con questo lavoro in sede di Consiglio e di Commissione. Più è vasto il campo, più è ampia la sfera, più è difficile coglierlo (la vista umana, quando guarda gli oggetti vicini, vede solo i particolari) e mai come negli ultimi anni si è lavorato in tal senso.
Ha ragione il Consigliere Vindigni per quanto riguarda gli Accordi di programma, ma ormai sto ripetendo cose già dette prima. Ricordo che la nostra è l'unica Regione che ha Accordi di programma con quasi tutte le Province e con il Ministero. Non so cosa avviene in altre Regioni, voi giustamente dite che siamo qui, però ci tengo a sottolinearlo. Non a caso ripeto, a fine settimana si svolgerà un incontro con tutti gli Assessori alla cultura d'Italia per definire il quadro di questi interventi. Ma il lavoro del Piemonte oggi è il più avanzato. Mi rendo conto però che il dibattito odierno è anche un po' di altra natura.
Il Consigliere Riggio diceva una cosa molto vera, parlando di risorse umane e non solo economiche. L'attività dell'Assessorato - spero che questo sia un merito e non una colpa - negli ultimi due anni è esplosa e il personale, per le ragioni che tutti conoscete, è addirittura diminuito perché c'è stata una serie di dimissioni. Voglio dire qui - vista la situazione parlo con assoluta franchezza - che alcuni funzionari dell'Assessorato alla cultura - non tutti purtroppo, ma alcuni - danno un impegno straordinario per stare dietro alle migliaia di richieste che arrivano e per dare anche un segno e una ragionevolezza a queste.
Io sono d'accordo che vada reso più leggibile il bilancio, mi permetto di dire che già dei passi in avanti sono stati fatti: nel modo di prospettarlo in Commissione, nel fatto di portare i programmi ogni anno (ricordo quanto diceva il Consigliere Miglietti); ogni anno si è cercato di renderlo più leggibile. E' un lavoro prezioso, che - avete ragione - va fatto assolutamente, però è indispensabile riconoscere che questo lavoro si sta facendo nella direzione giusta.
Colgo anche il ragionamento, il richiamo dell'Amministratore comunale esperto, di chi è stato Sindaco, come Saitta, Riggio ed altri, che queste cose le sanno, che dice che anche i cosiddetti contributi a pioggia in alcuni casi possono essere vitali. Ebbene, io rimanderei alla lettura di un articolo che ha scritto l'Assessore Perone del Comune di Torino, pur essendo relativamente nuovo come Assessore, su La Voce del Popolo, per spiegare il meccanismo psicologico del Consigliere di fronte ai contributi.
E' un fatto semplicissimo: quando il Consigliere conosce bene una situazione (l'ho vissuto anch'io), gli è vicina e ne vede il valore, vede quello con la lente d'ingrandimento, cioè dice che l'intervento è assolutamente necessario ed importante. Quando non la conosce, o la conosce per sentito dire, la vede con la lente rimpicciolente, cioè dice che quella è una cosa probabilmente superflua. Io me ne rendo conto perfettamente perché è così in tutte le Amministrazioni, con tutte le maggioranze del mondo.
Io ho cercato di sfuggire a due errori: primo, quello di essere fazioso e qui ringrazio perché mi è stato riconosciuto; secondo, di trovare dei criteri. Questi si trovano nel dialogo, in Commissione, quindi le regole del gioco non sono parte soltanto di chi è maggioranza, ma sono parte di tutto il Consiglio - lo dico con vigore. Per me questo è molto importante perché mi aiuta quando mi rapporto con l'opinione pubblica a dire un "sì" o un "no" motivato, un indirizzo motivato, delle priorità motivate. Quindi ben lungi dal disturbare il lavoro di Commissione, per me è preziosissimo per affinare queste cose. Andremo ancora avanti su questo.
Per quanto riguarda invece lo specifico, lo avevo già detto in Commissione, i conti sono quelli che sono, noi non possiamo fare il paragone fra il bilancio finale del 1996 e quello iniziale del 1997. Il bilancio del 1997 è iniziato con le stesse voci del bilancio 1996 che era già stato decisamente aumentato l'anno scorso.
Sono felice di poter portare relazioni su tutto, di discutere e di approfondire; siccome è un bilancio che si snoda su tutto l'anno mi rifaccio - chiedo scusa per l'ultima volta - alle dichiarazioni del Presidente Ghigo e anche dell'Assessore al bilancio, che a fine attività tendenzialmente il bilancio sarà pari a quello conclusivo del 1997. Allora nel dare delle priorità, perché non è vero che non ci siano priorità questo lo dimostra e poi lo dimostrerò rispondendo a qualche altro emendamento, queste siccome sono cose che coprono tutto l'anno e che molte vanno anche verso la fine, lo implementeremo in assestamento di bilancio ma sui criteri e sul metodo ci tengo a dire che c'è un'attenzione che non voglio dire che non vi sia mai stata, ma è un'attenzione molto forte e che forse davvero che non vi è mai stata da parte di tutto il Consiglio, Giunta compresa, su questi temi.



PRESIDENTE

Lei non si deve rammaricare dell'attenzione che le ha dato il Consiglio, credo che dal male viene anche il bene per cui lei è stato gratificato di un'attenzione per la sua opera: una volta tanto la cultura non è la Cenerentola di rito.
La parola al Consigliere Marengo per dichiarazione di voto.



MARENGO Luciano

Io sono stato, come tanti altri Consiglieri, molto attento alla risposta dell'Assessore Leo. Devo dire che mi ha assolutamente convinto rispetto alle scelte politiche; il problema che mi pongo è perché non è convinto lui, essendo convinto di queste scelte politiche, di accettare l'emendamento che noi abbiamo proposto perché mi pare una grande contraddizione. Altrimenti - mi scusi, Assessore Leo - rischiano di diventare unicamente parole vuote le sue, nel senso che rimangono fino alla fine della discussione su questo emendamento e poi non avranno alcuna possibilità di essere affermate.
A maggior ragione, quindi, sostengo l'emendamento che abbiamo proposto proprio perché risponde alle scelte politiche che la Giunta vuole fare, che in particolare l'Assessore alla cultura vuole fare. Ritengo pertanto che questo emendamento debba essere accolto. Chiedo all'Assessore di accoglierlo perlomeno nella sostanza viste le affermazioni che ha fatto. Se cioè le affermazioni sono giuste, io chiedo che l'intervento dell'Assessore Leo venga tradotto in un ordine del giorno preciso che impegna la Giunta a fare queste scelte nell'assestamento di bilancio.



PRESIDENTE

Cosa dice l'Assessore su questa proposta del Consigliere Marengo?



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Dico che il Consigliere Marengo essendo persona logica fa una proposta assolutamente logica e noi cercando di esserlo altrettanto non possiamo che accogliere questa proposta di ordine del giorno per impegnare la Giunta.



PRESIDENTE

Occorrerà quindi formulare l'ordine del giorno da porre in votazione subito dopo quella del bilancio.
La parola al Consigliere Cavaliere per dichiarazione di voto.



CAVALIERE Pasquale

Non mi raccapezzo più fra le pieghe del sillogismo di Leo (siccome Marengo è logico, noi siamo logici, l'equazione dà l'emendamento). Volevo approfondire invece il senso del richiamo giansenista che faceva prima il Presidente a Leo, cioè che chi è più vicino al male è poi più vicino al bene.



PRESIDENTE

Lei ha nobilitato quello che ho detto io, per cui la ringrazio, mi ha vestito con panni festivi.



CAVALIERE Pasquale

Nel senso che in effetti questa è un po' la caratteristica della politica di Leo che sta in un confine tra il bene e il male, cioè di avere degli intenti misericordiosi, cioè di voler sempre fare le cose buone, per poi questi intenti buoni che stanno nei tanti capitoli che richiamiamo (i giovani, la promozione culturale, la promozione per i Comuni), tutte cose che sulla carta e negli intenti e negli approfondimenti delle Commissioni sono sicuramente lodevoli, nella pratica quotidiana vediamo che ci sono delle difficoltà per i Comuni di vedersi finanziate delle cose lodevoli con tutti i limiti che diceva l'Assessore. Certo, le cose viste dal particolare sono più grandi che viste invece dal generale (c'è il "singletismo" localista in questo), però avviene anche che vengono finanziate delle iniziative che non hanno veramente senso né logico né di altro tipo, non voglio fare esempi, però abbiamo già avuto modo di sottolinearle attraverso interrogazioni (non faccio nomi, però lo voglio ricordare): abbiamo visto che talune iniziative seguite, ad esempio, dal Comune di Torino, che non aveva ritenuto di finanziarle, sono passate dalla Regione e sono state finanziate.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Il Comune in quei casi aveva chiesto a noi di finanziare.



CAVALIERE Pasquale

No, quello è un caso in cui non andava proprio a finanziare, comunque la misericordia è enorme.
In questo senso, io richiamo l'Assessore non solo ad approvare gli ordini del giorno, ma a verificare com'è possibile rivedere tutta una serie di finanziamenti che hanno una certa logica - ogni finanziamento ha una propria logica - nel quadro complessivo della loro reale utilità.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'emendamento n.
159/1) per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 52 hanno risposto SI' 19 Consiglieri si sono astenuti 33 Consiglieri E' respinto.
L'emendamento n. 160) è ritirato e sarà conservato agli atti.
160/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Manica, Bortolin Angeli, Foco, Peano, Cavaliere ed altri: il cap. 11740 è aumentato di L. 500 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
La parola al Consigliere Miglietti per l'illustrazione.



MIGLIETTI Franco

Dopo le dichiarazioni succedutesi nell'estremamente interessante dibattito sugli emendamenti relativi ai capitoli della cultura, che come centro-sinistra abbiamo voluto presentare in blocco, intendiamo fare rilevare al Consiglio, alla Giunta regionale ed eventualmente a coloro che hanno avuto il piacere e la bontà di seguire i lavori dell'aula, la nostra attenta valutazione di tutto ciò che è stato e di ciò che dovrebbe essere il sistema della cultura nella Regione Piemonte. In questo, partendo dal nuovo orientamento di un diverso sistema di rapporti fra governi locali e lo Stato, oggi rivendicato anche con azioni di grande rilievo - iniziative referendarie, lavori della Bicamerale, ecc.
Ebbene, tutta questa partita è iniziata nel 1975 con la legge n. 382 e con il successivo DPR n. 616, salutato da tutti gli amministratori locali principalmente dai Comuni e dalle Regioni, come primo momento di riconoscimento del decentramento dello Stato, che assegnò compiti estremamente preminenti ai governi locali.
Il fatto che proprio sul cap. 11740 sia stato riconfermato lo stesso finanziamento del 1996 - 700 erano e tali rimangono - mi pare una sottovalutazione di tutte le considerazioni mosse anche dallo stesso Assessore Leo; considerazioni ed affermazioni che mi auguro, almeno su questo capitolo, dimostrino la necessità di un accoglimento dell'emendamento da parte della maggioranza e della Giunta.
Le biblioteche, anche quelle a livello locale, sono un momento estremamente significativo di coinvolgimento; intanto delle Amministrazioni locali attente a questo settore, in secondo luogo dei cittadini che intendono usufruire di un bene che può essere messo a disposizione della comunità se vi è il sostegno del governo locale.
Una biblioteca di alcune migliaia di libri, anche in un Comune di modeste dimensioni - 3/10/15 mila abitanti - credo assuma un indubbio valore, principalmente se a queste biblioteche gli Assessorati competenti prestano quell'attenzione che sta assumendo un certo rilievo, visto il coordinamento che intende dare la Regione con l'istituzione di una Commissione specifica. Le biblioteche hanno bisogno di strumenti informatici per quanto riguarda la prenotazione e la gestione dei libri, ma anche relativamente ai rilievi statistici. L'informatica in questo campo negli ultimi anni, ha mosso passi talmente importanti che si dovrebbe iniziare a fare anche una biblioteca per quanto riguarda il sistema della computerizzazione. Proprio per questo sollecito ancora una volta l'Assessore e la Giunta, visto che sono stati respinti gli altri emendamenti, almeno per quanto riguarda il sistema delle biblioteche affinché vi sia un tangibile impegno nell'approvare questo emendamento che abbiamo voluto inserire in questa discussione, per dare il segno della particolare attenzione che la Giunta di destra del Presidente Ghigo ha almeno per questo settore interpretando le volontà popolari. La ringrazio.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Anche in questo caso il cap. 11740 è, come nei casi precedenti, il capitolo che inquadra gli interventi e si rivolge soprattutto agli aspetti di tipo più strutturale, come i servizi. Quindi, con il budget già previsto e con l'implementazione che proponiamo all'Assessore e alla Giunta si tende a migliorare il finanziamento e il coordinamento dell'attività ordinaria ma anche una maggiore attenzione alla conservazione dei beni bibliografici presenti nelle biblioteche e nei musei della regione, ma anche iniziative specifiche portate avanti da biblioteche che hanno una competenza regionale, avendo cura in modo efficiente di quel sistema bibliotecario al quale faceva riferimento il Consigliere che mi ha preceduta.
In altre parole, promuovere l'istituzione di nuove biblioteche andando ad arricchire il sistema bibliotecario esistente oggi. Si tratta però anche di coordinare e di promuovere le attività di tutela, di conservazione, di utilizzazione del materiale presente in queste biblioteche, e cito soltanto il materiale storico, artistico, scientifico di competenza regionale, musei e biblioteche statali e non statali, collaborando anche con altre realtà in attività di scambio ed anche - perché no, dato che l'Assessore ha da poco avviato un sistema simile per altri filoni - con Assessorati analoghi di altre Regioni viciniori e non. Istituire e promuovere nuovi musei, partendo dal riordino di quelli esistenti - a questo proposito le convenzioni con le Università e il Politecnico possono essere di particolare aiuto - con criteri di scientificità che mirino ad una fruibilità da parte del pubblico.
E quando parliamo di pubblico, in questi casi, parlando di musei e di biblioteche, ci rivolgiamo con una pregnanza, con una peculiarità maggiore ancora di quanto abbiamo fatto con gli interventi precedenti, alla realtà giovanile, soprattutto ai minori, ma anche a quella popolazione anziana che ha tempo a disposizione per fruire di un certo patrimonio esistente sul territorio.
Perché, Assessore, 500 milioni aggiuntivi? Perché si può andare, ad esempio, a creare in questo sistema un piano regolatore regionale dei tempi del libro, cosa che attualmente non esiste. Perché piano regolatore regionale dei tempi? Perché, ad esempio, si può prevedere anche in forma sperimentale, anche soltanto prendendo alcune biblioteche e musei a campione della nostra regione, la possibilità di fruibilità e di utilizzo in orari e giorni diversi dall'ordinario (mi riferisco agli orari serali alla potenzialità che il festivo e il pre-festivo offre). Un piano regolatore dei tempi del libro: questa potrebbe essere un'aggiunta significativa in quel sistema che è stato organizzato. Così come prevedere che presso le biblioteche ci sia la possibilità di promuovere dei forum nei quali vengano presentati con particolare attenzione determinati libri, e vi si svolga un dibattito conseguente (peraltro viene già fatto presso determinati altri centri): oppure, soprattutto per certe zone periferiche un servizio di "bibliobus" che potrebbe essere importante in certi orari e per certe categorie più svantaggiate ed in difficoltà per i trasporti e gli spostamenti in orario serale.
Pertanto servono biblioteche come centri sociali e culturali, dove vi siano anche dei momenti di animazione culturale, teatrale e musicale, che hanno però come fulcro il libro e la conseguente lettura, analisi e conoscenza dello stesso. Occorrono collegamenti con le scuole per aiutare l'avvicinamento da parte dei più piccoli, delle nuove generazioni, al libro, l'integrazione con le comunicazioni audiovisive, peraltro piuttosto sottosviluppata anche nella nostra realtà bibliotecaria e museale regionale, e la riproduzione fotografica dei cimeli e dei reperti storici.
Mi fermo qui perché il tempo è tiranno.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Grazie, Presidente. Vorrei affrontare questo emendamento richiamando la legge n. 68/78, particolarmente importante, con la quale abbiamo fondato tutta l'attività successiva in campo culturale, ma in modo particolare riguardante le biblioteche, gli archivi storici degli Enti pubblici, ma anche le biblioteche private della nostra regione. Credo, Assessore, ma mi riferisco complessivamente alla Giunta, che noi abbiamo dato vita, con l'avvio di questa legge, ad un'importante svolta nell'attività bibliotecaria della nostra regione. Con l'istituzione dei centri rete, del sistema bibliotecario a livello di Regione Piemonte e dei centri rete, che hanno visto l'aggregazione dei Comuni inferiori ai 20.000 abitanti con un Comune capofila, mediante convenzione tra questi Comuni, si è avviato uno scambio del patrimonio librario che ogni città di un certo rilievo e di una certa importanza, soprattutto città capoluogo di provincia, ha potuto mettere a disposizione delle piccole e piccolissime comunità del nostro Piemonte.
Credo davvero che con questa legge, con l'avvio di questi sistemi bibliotecari e dei centri rete della nostra Regione, con l'aiuto che è stato dato da parte della Regione stessa agli Enti locali, in questo campo si sia davvero provveduto a compiere una svolta importante e determinante nella direzione della promozione della lettura a tutti i livelli, a partire dal livello infantile (i bambini che frequentano le elementari). Molte biblioteche hanno infatti istituito sezioni per ragazzi, utilizzando lo stesso veicolo del centro rete bibliotecario per far transitare dalla città al piccolo Comune un patrimonio di conoscenza e di avvio alla lettura, per evitare molte ore trascorse davanti alla televisione e la dispersione di una parte fondamentale di cultura della nostra generazione e di quelle che si sono susseguite, scoperta anche attraverso la presenza di un patrimonio librario locale, che si riferisce alla storia, quindi della storia della comunità e attraverso l'utilizzo degli archivi storici, di quello che noi abbiamo voluto affermare al punto 6) all'art. 2 della legge n. 78, quando come legislatori regionali, abbiamo ritenuto necessario adottare iniziative per diffondere la conoscenza della storia e della tradizione locale.
Credo, da questo punto di vista, che valga sempre fare uno sforzo anche economico; con lo stanziamento per il bilancio 1997, per quanto riguarda questo capitolo, arriviamo a 700.000.000, quando nel 1981 Assessore, con l'avvio a regime di questa legge, abbiamo previsto un finanziamento di circa 300.000.000. Ricordo che per quanto riguarda la legge 1/4/1980 n. 19, che è la legge attuativa del DPR n. 616, richiamata dal collega Miglietti, come Regione Piemonte, all'art. 4, abbiamo stanziato l'importo di 800.000.000.
Nel corso degli anni vediamo diminuire l'impegno sulle biblioteche relativamente al potenziamento dei centri rete e al sostegno della presenza di un patrimonio librario diffuso su tutto il territorio. Le iniziative devono essere strettamente collegate, per sollecitare costantemente l'attenzione da parte della popolazione sul patrimonio di cui disponiamo sulla conoscenza della nostra storia e della tradizione locale anche attraverso iniziative specifiche e la valorizzazione dell'esistente. C'è stata una riduzione di impegno, da parte della Giunta regionale, in questa direzione. Può sembrare eccessivo chiedere un ulteriore finanziamento di 500.000.000; in questo caso, porteremmo lo stanziamento complessivo a 1.200.000.000. Se stimiamo ciò che era l'impegno all'inizio degli anni '80 rispetto all'attuale vedremmo che potrebbe essere dichiarato appena indispensabile portare lo stanziamento a 1.200.000.000. Per questa ragione sollecitiamo l'accoglimento di questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Il capitolo relativo alle biblioteche comunali e la stessa attività delle biblioteche comunali ebbe in passato molta più attenzione e molta più fortuna di adesso.
Avendo svolto per un lungo periodo, per ragioni professionali l'attività di operatore presso il Provveditorato agli Studi - come tutti i colleghi in aspettativa - ricordo che i centri di lettura avevano avuto molto successo. Come anche l'iniziativa dei centri ambulanti di lettura, i bibliobus, che ricordava poc'anzi la collega Suino.
Erano state fatte delle spese ingenti per quel periodo: si trattava di una serie di pulmini che giravano per il territorio. Se volete, era ancora un po' il concetto della cultura popolare diffusa attraverso meccanismi di trasferimento della cultura laddove esisteva l'utente. E' poi invalso invece, il concetto più industriale di fornire la cultura in un determinato sito e l'utente doveva raggiungere il sito.
Oggi in aula c'è un'atmosfera abbastanza discorsiva e serena, quasi in contrasto con il carattere politico di un confronto; proprio perché ognuno di noi ha l'occasione di fare qualche valutazione su materie che gli stanno a cuore. Io ho lavorato per ventitré anni al Provveditorato agli Studi, mi sono occupato di centri di lettura, di biblioteche, e posso dire con esperienza storica che l'aver trasferito queste mansioni alle Regioni in parte ha addirittura significato un passo indietro rispetto alla gestione statale. Questa è la verità: per esempio, per i centri di lettura, per le biblioteche comunali, per un lungo periodo c'è stato praticamente un arresto e poi una regressione del programma.
Questo non ha niente a che vedere e non è una critica all'Assessore Leo che, anzi, è persona indubbiamente appassionata che dà il suo contributo per ricostruire un determinato ambiente; ma il fatto di aver chiuso quel capitolo, iniziato con le famose cattedre ambulanti di agraria di Ferdinando Lissona, che ha avuto tutto il suo successo alla fine dell'800 e al principio del '900, poi proseguito con un'intensa politica di scolarizzazione, aveva sempre questo principio di portare cultura dove c'è l'utenza.
Il sistema industriale di far affluire l'utenza laddove c'è la cultura ha significato, per una grande quantità di utenti, l'esclusione. Vorrei sapere, su 1.209 Comuni, quanti hanno la biblioteca comunale: se mi si rispondesse che tanti non ce l'hanno perché non serve, potrei portare l'esempio del Comune di Polonghera che ha 800 abitanti e la cui biblioteca comunale è frequentatissima ed è un centro intenso di vita, così come potrebbe essere la biblioteca di Pocapaglia. Tutti i posti dove queste strutture si sono costituite hanno fornito un'occasione di impegno culturale e civico. Questa è la condizione.
Noi dobbiamo sempre avere presente quali elementi di pesante esclusione del territorio si sono creati.
Mi rivolgo al Presidente Picchioni, attento a questo discorso del Piemonte che si deve rigenerare sulla base di un processo culturale che lo riaggreghi. Se noi facessimo un'indagine, su intere aree del Piemonte, per constatare il limite di operatori culturalmente preparati a livello di diploma o di università che utilizzano certe aree del Piemonte rispetto ad altre, avremmo la situazione dello squilibrio. Prendiamo, ad esempio intere comunità montane o interi territori della pianura, dove se si escludono gli operatori sanitari e gli insegnanti, laddove ci sono ancora volendo considerare anche i laureati in teologia, le economie di quel territorio non utilizzano neanche un laureato e pochissimi diplomati.
Voglio vedere quali saranno, fra trent'anni, le condizioni socio-culturali di quei territori e questa questione, signori, è assolutamente importante perché oggi le prospettive di una comunità si misurano nel grado di autonomia economica e socio-culturale che la comunità assicura ai soggetti che la compongono; al di fuori di questo c'è la recessione. Vi posso garantire, per quanto vi sia molta gente che ha opinioni diverse rispetto alle nostre sull'immigrazione, che si sa benissimo che l'involuzione culturale e la staticità economica di interi territori farà sì che fra qualche anno in quei territori lavoreranno soltanto immigrati disposti a fare lavori per i quali noi non diamo più offerta, perché la nostra offerta è orientata a lavori che richiedono più preparazione e per i quali, invece la possibilità di utilizzazione non c'è.
Quindi chiedo all'Assessore Leo di mettere a disposizione il suo impegno e la sua passione su questa questione per riesaminare e riattualizzare il problema della cultura di base periferica post elementare, ripensando seriamente a quanto possa o non possa oggi fornire un sistema diffuso di biblioteche. Può anche darsi che troviamo delle altre risposte. Colpevole sarebbe invece assistere passivamente al formarsi di sacche di involuzione e di staticità culturale che sono di grave pregiudizio per le caratteristiche della popolazioni di domani in quei luoghi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riggio.



RIGGIO Angelino

Parlerò di una cosa che all'Assessore Leo sta particolarmente a cuore.
Voglio ricordare un articolo dello scomparso, e assai compianto, scrittore di fantascienza, Isaac Asimov, che parlando della televisione diceva che era una grande innovazione rispetto alla radio perché consentiva di vedere le immagini - l'articolo era datato. Immaginava l'evoluzione della televisione, diceva che i programmi della televisione sono in una certa misura vincolati e vedendo le applicazioni, che già si prevedevano, parlava della possibilità di applicare dei videoregistratori che avessero la possibilità di registrare - cosa che si è puntualmente verificata l'articolo risale ai primi anni '50 - i programmi e poterli rivedere quando si desiderava, oppure vedere con il videoregistratore dei film a casa propria, tutte cose che si sono puntualmente verificate. Poi immaginava quale potesse essere l'ulteriore sviluppo, cioè di un televisore direttamente collegato al videoregistratore - anche questo già esiste - e qualcosa che poi potesse essere svincolato dall'alimentazione e via via miniaturizzato, essere privato dalla necessità di essere collegato alla spina, in modo tale che si potesse tranquillamente portare a letto e che tra l'altro, lasciasse anche sufficiente spazio alla fantasia. Quindi che non fosse, in una certa misura, vincolato alle immagini che sono stereotipate nel film dove il personaggio sicuramente ha il viso di quell'attore, le ambientazioni sono quelle decise dal regista, ma lasciando molto spazio alla fantasia, all'interpretazione da parte del lettore.
Immaginava poi, a proposito della fonte di alimentazione, qualcosa che si potesse accendere ed alimentare semplicemente con l'energia mentale. Dopo aver immaginato questa evoluzione del televisore, diceva che questo già esiste ed è il libro. Il libro ha queste caratteristiche perché ha bisogno di un'alimentazione energetica minima, si alimenta con l'energia mentale di chi lo sta leggendo e si attiva semplicemente guardandolo e lascia molto spazio alla fantasia.
Di questo, purtroppo, non tiene conto l'attuale società che spinge sempre di più i nostri ragazzi - le statistiche sono estremamente chiare in merito - ad un maggiore numero di ore di televisione, anche perché la televisione diventa un fortissimo veicolo di grandi potenze commerciali.
Conosciamo le grandi battaglie che sono costretti a fare gli insegnanti e i genitori più consapevoli per cercare di riportare sullo strumento "libro" fondamentale per la cultura, i ragazzi.
Voglio ricordare un episodio. Appena fui eletto Assessore alla cultura volevo riaprire a Nichelino (cittadina di 50.000 abitanti) la biblioteca che era chiusa da una decina di anni. Si era pensato di costruirla ex novo.
Nel mio entusiasmo di nuovo Assessore, mi è stato detto che c'era una legge della Regione - ed è la legge di cui noi oggi discutiamo il finanziamento e con questo emendamento l'aumento del finanziamento - che finanzia la costruzione di biblioteche: fui illuso.
Sono venuto in Assessorato e mi è stato spiegato che molte leggi in Regione ci sono, ma non hanno finanziamenti o se li hanno sono assolutamente inadeguati. Abbiamo dovuto penare moltissimo, siamo riusciti a costruire una grande biblioteca che molti, prendendomi in giro, dicevano "la tua biblioteca", adesso è la mia biblioteca, la biblioteca del Comune di Nichelino che però ha enormi difficoltà di alimentazione per indurre sempre nuovi lettori, soprattutto giovani lettori.
Ho voluto fare questa digressione che potrà sembrare una perdita di tempo gradevole credo per l'Assessore Leo che è appassionato come me di Asimov per rilevare quanto sia importante la possibilità di far accedere al libro quanti più piemontesi è possibile, soprattutto giovani piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Credo che anche l'ultimo, appassionato intervento del Consigliere Riggio a favore del libro, che è poi strettamente collegato con le biblioteche, luogo dove gli utenti trovano il libro, serva a farci riflettere e spero che ci porti a considerare questo emendamento in modo diverso da quelli precedenti, che sono stati finora tutti apprezzati apprezzati anche gli interventi fatti a sostegno, però, poi, le cose si sono modificate. Spero che almeno in questo caso la discussione ottenga un risultato concreto. Mi sembra che le biblioteche comunali, in particolare abbiano una rilevanza estrema. Anch'io penso a molti piccoli Comuni, Comuni di montagna, là dove c'è una biblioteca, sicuramente ha una grossa funzione, là dove manca dovrebbe essere costituita e là dove esistono il fatto che arrivino finanziamenti non può che essere utile. Lo verifico di persona quando mi reco in montagna per trascorrere le ferie e vedo che la biblioteca è un vero luogo di aggregazione. Quindi non solo l'utilizzo proprio della biblioteca, ma anche come luogo più generale di incontri, di mostre; ha una funzione molto importante. Penso al Comune in cui mi reco dove la biblioteca è rimasta l'unico luogo concreto di aggregazione e di iniziativa collettiva esistente nel Paese.
Credo che ci debba essere una politica verso - lo dicevo già questa mattina nel mio intervento sul primo emendamento - una logica di decentramento della cultura, di portarla là dove è fruibile.
Pertanto invito la Giunta e l'Assessore, in particolare la Giunta perché credo che l'Assessore abbia la sensibilità, a considerare in modo attento questo emendamento, ad avere la stessa generosità che ha avuto per il Centro di supercalcolo che è stato finanziato. Il Centro di supercalcolo come attività culturale è forse un po' improprio, mentre invece mi sembra che finanziare le biblioteche sia invece molto più proprio, abbia più a che fare con le attività culturali e con le esigenze culturali di tutti i residenti del Piemonte.
Quindi, come Gruppo di Rifondazione Comunista appoggiamo questo emendamento e ci auguriamo che venga accolto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica; anzi, visto che è impegnata con il telefono, darei la parola al Consigliere Foco.
Consigliere Foco, lei prima ci ha indotto in tentazione, anzi, in grave colpa: il cap. 11725 è già stato discusso, votato e sono stati dati anche 100 milioni in più.



FOCO Andrea

Chiedo scusa, Presidente. Io l'avevo tra gli emendamenti...



PRESIDENTE

E' una colpa di tutti, perché non ce ne siamo accorti. Volevo solo rendere edotta l'assemblea che l'emendamento relativo al cap. 11725, per il quale abbiamo discusso per un'ora e mezza, era già stato votato nella prima seduta e ci era stato anche concesso un incremento di 100 milioni dalla Giunta, per cui da 300 siamo passati a 400 milioni.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Anche per l'emendamento relativo al cap. 11740, come per i precedenti (capitoli 11725-11720), proponiamo un incremento di 500 milioni rispetto ad una previsione di competenza per l'anno 1996 di 700 milioni e una previsione di competenza per l'anno 1997 di 700 milioni, che vengono confermati.
Una prima considerazione sulla legge cui facciamo riferimento, cioè la n. 78, e successivamente sulla cifra, è per spiegare le ragioni per le quali noi proponiamo un incremento che non è propriamente un raddoppio, ma certamente un incremento consistente rispetto alla cifra iniziale. La legge che noi prendiamo in considerazione, cioè la legge n. 78 del 1978, ha una finalità importante, che è quella di promuovere lo sviluppo, il coordinamento delle biblioteche degli Enti locali o di interesse locale secondo fini previsti dallo Statuto e all'interno della programmazione regionale.
Queste finalità vogliono innanzitutto salvaguardare un patrimonio regionale culturale custodito all'interno di questi importanti momenti nonché favorire l'organizzazione progressiva di un sistema regionale integrato in questa direzione, che possa quindi consentire a zone e a territori diversamente forniti di strutture la possibilità di accesso a quelle popolazioni, una possibilità di consultazione, non solo libraria, ma di attività più complessive che possono essere connesse ad una biblioteca.
Inoltre, vi è l'intento di favorire un principio di omogeneizzazione dello sviluppo culturale sul territorio e la possibilità di attivare, attraverso un momento di rete, un sistema bibliotecario che consenta uniformemente al territorio piemontese di poter usufruire di questo servizio.
Se questo è l'ordine di finalità e se questo è l'importante obiettivo che noi vogliamo raggiungere, dobbiamo verificare come, attraverso l'applicazione di questa legge, noi abbiamo realizzato sul territorio piemontese in modo più o meno soddisfacente questo obiettivo. Occorre verificare se questo obiettivo è rimasto semplicemente il più o meno consistente potenziamento di strutture storiche già esistenti, sempre lì collocate, sempre le stesse, senza possibilità di ampliamento, oppure se il finanziamento di questa legge ha invece determinato lo svilupparsi di quel sistema-rete, di quel sistema bibliotecario combinato e complesso di concerto con gli Enti locali, anche con l'attivazione di convenzioni consentendo ad una parte del territorio che meno era fruito di questo servizio di poter accedere a momenti come questi.
Bene, se da un monitoraggio noi possiamo dire che dal 1978 ad oggi l'obiettivo è stato raggiunto, quel finanziamento, che rimane uguale negli anni e - come ha giustamente ricordato la Consigliera Bortolin - è di non molto superiore a quello iniziale con cui si era finanziata la legge e che in anni precedenti ha trovato finanziamenti anche superiori a quello che l'Assessore oggi ci propone, allora l'obiettivo è stato raggiunto, per cui non occorre ulteriormente finanziare; ma se così non è, abbiamo invece ancora molto da fare in questa direzione.
E non solo abbiamo molto da fare in questa direzione rispetto alla diffusione territoriale, ma abbiamo molto da fare in questa direzione anche attraverso l'introduzione, l'inserimento all'interno della struttura della biblioteca classica, così come noi la conosciamo, di ulteriore forme di attività e di ulteriori momenti che consentano non solo una passiva consultazione del libro, ma una serie di momenti attivi da inserire all'interno della biblioteca che, al di là della consultazione passiva del testo, attraggano in particolare le giovani generazioni attraverso attività che ne promuovano in modo più autonomo la soggettività. Tali attività possono essere di molti generi, di molti tipi, e possiamo prendere gli esempi di molte biblioteche in Europa, ma anche negli Stati Uniti; si tratta di sistemi integrati di promozione attiva della consultazione e del rapporto, che creano la possibilità di accesso a questi momenti come momenti più complessi.
Questa è la ragione per cui riteniamo necessari ulteriori 500 milioni salvo che la verifica che l'Assessore avrà fatto sul funzionamento della legge ci dica invece che l'obiettivo è stato raggiunto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Foco.



FOCO Andrea

Alcune osservazioni preliminari. Intanto, anche per quanto riguarda il cap. 11740, ci troviamo a dover dividere la nostra discussione con il cap.
11745, dove potrei ripetere le osservazioni svolte per i precedenti capitoli. Mi pare che nell'impostazione di bilancio - e mi scuserà l'Assessore se insisto - permanga la presenza di due Assessori e non di un Assessore unico. Questo, francamente, rende difficile il ragionamento, ma questa era un'osservazione, così come quella della staticità di questa voce di bilancio, che sembra quasi voler essere mantenuta per tradizione, per memoria, mentre invece - e gli interventi che mi hanno preceduto hanno sottolineato molti aspetti, io ne voglio aggiungere ancora qualcun altro la validità di questa legge rende opportuno un incremento del finanziamento che la Regione deve fare in questa direzione.
Oggi, nella nostra discussione sui problemi della cultura abbiamo finito con l'esaminare il funzionamento di due leggi, la n. 68, quella sul teatro, e la n. 58 per quanto riguarda le attività culturali. Credo che sia emerso, qualora non fosse stato ancora chiaro, che effettivamente sono due leggi non solo datate per quanto riguarda la data della loro promulgazione ma perché hanno bisogno di una rilettura complessiva, anche tenendo conto delle basi da cui erano nate.
Prendiamo, ad esempio, la legge n. 58: aveva come riferimento i Comprensori e quindi quell'articolazione sul territorio; mancando i Comprensori, manca quel filtro e anche quella valutazione a livello locale.
Invece, a mio parere, la legge n. 78 mantiene tutte le caratteristiche e tutta la validità e vitalità che allora fu la base per la sua promulgazione.
Lo faceva prima il Consigliere Riba, ma non è un esempio che riguardi solo una parte del Piemonte; riguardava tutto il Piemonte. Nell'anno 1975 quando molte piccole realtà furono conquistate con l'arma democratica del voto dai partiti della sinistra, molta attenzione era stata rivolta al ruolo e alla funzione della biblioteca, non più vista come conservatoria di libri, ma come effettivo momento culturale. In questi piccoli Comuni la biblioteca finiva con il sostituire il circolo culturale o con il diventarlo, favoriva un momento di lettura del libro, occasione di diffusione della lettura e discussione in merito ai nuovi libri.
Il collega Riba citava alcune realtà del Cuneese, da parte mia potrei citare alcune realtà dell'Alessandrino, dove la biblioteca divenne effettivamente il centro motore in stretto rapporto con le scuole locali elementare e media. Ricordo il Comune di Predosa o il Comune di Solero, che costituirono un vero e proprio centro culturale.
Ecco perché noi riteniamo tutto ciò importante e fondamentale, non per una visione di conservazione del libro, ma proprio perché nelle piccole realtà la biblioteca può diventare il punto centrale di riferimento per quanto riguarda lo sviluppo culturale e il centro operativo conseguente per costruire momenti di dibattito pubblico, di mostre e di esposizioni.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Grazie, Presidente. L'occasione di questa giornata forse servirà a conoscerci meglio, comunque dò l'assicurazione all'amico Leo che è chiaro che c'è solo voglia di fare bene, anzi le posso dire che con questo intervento noi ci consideriamo un po' il valore aggiunto della sua attività, quindi cerchiamo di arricchirlo.
Assessore, lei non deve dimenticare che noi cerchiamo di darle più finanziamenti affinché lei possa svolgere ulteriormente la sua attività. E' chiaro che quando si danno dei contributi bisogna anche indicare le modalità per poterli spendere. Pertanto i nostri sono consigli, esperienze e testimonianze, come ha detto testé il collega Foco.
Se lei continuamente dà delle assicurazioni, la sua posizione rischia di non essere sincera, perché per essere sincera bisogna realizzare le cose e le cose si realizzano attraverso l'accettazione da parte della Giunta dei finanziamenti da noi indicati.
Io cerco sempre di essere costruttivo e vorrei darle qualche suggerimento. In particolare, le suggerirei di predisporre un piano dettagliato per supportare le biblioteche dei piccoli Comuni. Sono stato Sindaco per quindici anni di un Comune che aveva costituito una piccola biblioteca, anzi posso dire con tutta tranquillità di averla istituita, ed è stato molto emozionante il giorno che, con la collaborazione di alcuni insegnanti e dei giovani del paese, abbiamo celebrato la "I Giornata del libro". Ricevere dei contributi dalla Regione - che a quel tempo erano nella misura di 1 o 2 milioni - consentiva alla realtà locale, attraverso i giovani, gli amanti della lettura e gli insegnanti, di predisporre annualmente un elenco di nuovi libri, rinnovando ed aumentando in tal senso il relativo parco dei libri.
Auspicherei inoltre una campagna promozionale di sensibilizzazione delle autorità locali, dei Sindaci, per prevedere l'istituzione di biblioteche dove non esistono e soprattutto per rinnovare la nostra fiducia (tante volte noi l'abbiamo chiesta, ma poi non sono arrivati i contributi) affinché, attraverso i nostri suggerimenti, si possa accedere ad ulteriori contributi.
Suggerirei inoltre di costituire un gruppo di lavoro e di assumere iniziative di consulenza per un monitoraggio puntuale dell'attuale situazione delle biblioteche locali che - creda, Assessore - sono alla mercé di tutto e di tutti, mentre vanno invece rinnovate e supportate con nuove iniziative che diano entusiasmo come nei tempi passati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Grazie, Presidente. Credo che le motivazioni addotte dai colleghi a giustificazione del nostro emendamento al cap. 11740, consistente nei 500 milioni, trovino ulteriori fondamenta nelle finalità della legge n. 58 ispiratrice di questi contributi. Questa legge si ispira all'art. 23 della Costituzione che enuncia il principio della libertà della cultura e ha quindi lo scopo di consentire uno sviluppo diffuso ed omogeneo su tutto il territorio delle attività e delle strutture culturali e conseguentemente di favorire, da parte di tutta la popolazione, dei beni culturali, di promuovere l'incremento e la gestione democratica delle relative strutture.
Orbene, le destinazioni economiche e finanziarie che la Giunta destina a queste finalità, consistenti in 700 milioni, secondo noi non sono sufficienti per addivenire alla realizzazione delle finalità stesse e di quanto poi è espressamente contemplato nell'articolato successivo della legge stessa.
A mio parere, non basta promuovere. La promozione è sicuramente una parte importante, ma i problemi subentrano laddove noi parliamo di gestione e manutenzione. Dagli anni '70 in avanti, la promozione per la creazione da parte dei Comuni di nuove biblioteche, di nuovi sistemi, di musei, ecc.
che rappresentassero la cultura locale, ha sicuramente prodotto una diffusione sul territorio regionale abbastanza capillare. Le problematiche subentrano nel momento in cui si tratta di arrivare alla gestione.
Orbene, mentre inizialmente si è provveduto con forme di gestione basate sul volontariato, che ancora oggi trovano risposte sul territorio ora sempre più le stesse trovano degli ostacoli legati alla necessità di addivenire ad orari di apertura delle biblioteche, anche nei piccoli Comuni della montagna, che devono necessariamente prevedere la dotazione di un organico; necessità che, con le scarse disponibilità finanziarie che i Comuni ormai da anni si trovano ad affrontare nei propri bilanci, portano a far sì che tale gestione sia sicuramente deficitaria rispetto alle richieste che arrivano dalla popolazione, soprattutto dai giovani. Credo che questo sia un ulteriore elemento di riflessione a giustificazione della necessità di arrivare ad un aumento consistente che noi riteniamo possa essere considerato sulla cifra di 500 milioni, onde arrivare proprio a far sì che questa gestione possa trovare poi le risposte necessarie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Qualche sera fa in televisione hanno dato notizia che in un paese del Messico in questi giorni per risolvere i problemi si delimita un recinto all'interno della cittadina e si chiamano i portatori di quei problemi al centro del recinto per fare a pugni, risolvendo così il problema. Ogni problema, due contendenti: fanno a pugni e poi vanno a mangiare insieme.
Mi viene in mente questo fatto perché mi sembra che il nostro procedere sia un po' apparentato al procedere di questa cittadina messicana che accumula i problemi e poi li prende uno per uno, li getta nell'arena, si fa a pugni, c'è chi vince e c'è chi perde. Noi stiamo un po' facendo la stessa cosa, Assessore. Ogni emendamento è un problema e noi prendiamo ogni problema come non esistesse tutto il resto del mondo, lo mettiamo qui in mezzo e poi i nostri pugni sono i voti, sono gli argomenti, argomentiamo e poi alla fine decidiamo con il voto. A me sinceramente non sembra che sia molto soddisfacente da parte di nessuno, ma così è.



GHIGLIA Agostino

E' democrazia.



CHIEZZI Giuseppe

No, Ghiglia, la democrazia ha tanti modi per esistere.



GHIGLIA Agostino

Nei paesi non comunisti si vota!



CHIEZZI Giuseppe

La democrazia, che forse ti dà tanto fastidio, ha tanti volti! Forse tu pensi ad una democrazia come la vuoi tu, invece la democrazia è tante cose.



GHIGLIA Agostino

Come la vuoi tu.



CHIEZZI Giuseppe

No, la democrazia, ad esempio in un bilancio, può vedere ogni emendamento discusso come se non esistesse null'altro ed è un tipo di democrazia, oppure ci potrebbe essere una democrazia, a mio modo di vedere un po' più intelligente, che esamina i problemi che non sono confinabili in ogni singolo collegamento, ma che sono infilzati da vari emendamenti e rispetto al complesso dei problemi decide cosa rispondere. Questo la Giunta non l'ha scelto, poteva anche sceglierlo l'Assessore Leo però! Se avesse scelto quella strada, io devo dire, Assessore Leo, che su tutti questi emendamenti da stamani ad oggi, tutti volti ad incrementare gli stanziamenti nei settori della cultura variamente intesi e sui quali noi abbiamo a raffica votato "sì", come voi avete a raffica votato "no", uno per uno, se questi emendamenti fossero stati trattati secondo un metodo democratico più intelligente, il nostro Gruppo avrebbe privilegiato questo emendamento rispetto ad altri. Rispetto, ad esempio, all'incremento di quel capitolo generalista o genericista con cui poi la Regione promuove, ma non sappiamo bene cosa sarà promosso, se sarà promosso bene o male.
Viste le ridotte disponibilità di bilancio, se fossimo costretti a scegliere tra uno e l'altro emendamento, noi avremmo scelto questo, cioè tra i 400 milioni dell'altro capitolo generalista, questo che è mirato al sistema bibliotecario in una trattativa per capire i "pochi" soldi che ci sono dove metterli, magari avremmo anche potuto dividerci o concordare scegliendo e noi come Gruppo Rifondazione Comunista su questo ci spendevamo al 100%. Anche di fronte a dei "no" dovuti a motivi di bilancio, ammesso che siano accettabili questi motivi di bilancio, in una discussione politica avremmo detto: "bene, se scegliamo, scegliamo qui".
Perché, e questo lo hanno detto bene tutti coloro che sono intervenuti il sistema bibliotecario dovrebbe - qui non sono d'accordo con Foco essere un punto alto, importante, educativo, del sistema di apprendimento culturale di una società. Io ho qualche dubbio, Foco, che questa legge non debba avere altro che essere applicata, ci sono due questioni sulle quali secondo me, invece questa legge, che è vecchia ormai di tanti anni potrebbe essere migliorata.
La prima, il ruolo delle Province: mi sembra strano oggi non prevedere in una legge il ruolo delle Province nell'organizzazione di questi sistemi.
La seconda, l'interrelazione tra il sistema bibliotecario degli Enti locali e i sistemi bibliotecari scolastici. A me risulta che i metodi di classificazione delle biblioteche presenti in Piemonte (statali, regionali e scolastiche) non comunichino tra loro e penso che questo viceversa dovrebbe essere l'obiettivo fondamentale di una legge.
Secondo me, questa legge ha un'ossatura che probabilmente esige un aggiornamento da questi due punti di vista.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Svolgerò un intervento breve. Mi ricollego alle riflessioni di molti Consiglieri che hanno rilevato come questa suddivisione in tanti capitoli della legge n. 78 comporti delle complicazioni non solo nella lettura, ma anche nella discussione, per cui probabilmente la domanda che farò è inopportuna relativamente a questo capitolo, però credo che complessivamente nel pacchetto cultura abbia la sua importanza. Mi riferisco al grande evento che ci sarà nel 2000 che è il Giubileo.
Ritengo che quella scadenza debba essere - suppongo che l'Assessore e la Giunta ci abbiano pensato - preparata notevolmente anche dal punto di vista culturale oltre che dal punto di vista della fede, perché questo passaggio dal secondo al terzo millennio cristiano è un evento particolare che richiede una preparazione che consenta non soltanto ai pellegrini di recarsi a Roma, ma anche di visitare monumenti di una certa importanza che riguardano la città di Torino e non soltanto questa.
Chiedo se all'interno di tutti questi capitoli si è tenuto conto di questo aspetto e come la Regione intenda prepararsi. Si tratta quindi di una domanda puntuale e specifica, sulla quale eventualmente ritornerò.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo per la replica.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Provo a raccogliere un intervento del Consigliere Chiezzi sul metodo e dire cosa penso, essendomi anche consultato con gli altri colleghi rispetto ai capitoli che vengono dopo, però magari ho capito male che ci può essere anche questo ragionamento complessivo. Hanno ragione quei colleghi che dicono che questo è il primo anno che si è dibattuto il tema in oggetto in occasione del bilancio.
Alcune considerazioni prima di rispondere a due richieste specifiche.
Rispetto a quanto verrà realizzato giudico molto importante questo capitolo, così come, naturalmente, anche tutti gli altri - diversamente non sarei Assessore alla cultura - che mi sono trovato in bilancio: non possiamo certo riformare oggi l'universo mondo della cultura! Essendomi consultato, ovviamente, con il Presidente Ghigo e con l'Assessore al bilancio in particolare, ma anche con gli altri colleghi di Giunta e tenendo ben presenti i ragionamenti fatti in Commissione, riterrei necessario un segnale sui contributi per attività di orientamento musicale cap. 11680. Lo dico in anteprima, così quando i colleghi interverranno potranno tenerne conto nel divenire della discussione su tutti gli altri capitoli, ma anche nella disamina delle varie leggi relative; penso infatti che si tratti di un settore che necessita sostegno.
Ho provato a cambiare metodo. Il Consigliere Chiezzi mi ha sollecitato dicendo "provi l'Assessore a farci una proposta". Intendiamo sostenere le biblioteche, con un programma particolare sul cap. 11725, e l'orientamento musicale.
Ho molto apprezzato l'intervento della Consigliera Suino, che ha posto una questione di metodo. Mi sembra che come parametro potremmo d'ora in avanti in occasione dei grandi eventi culturali, applicare il metodo definito d'accordo con tutta la Commissione. Lo dico anche per significare al Consigliere Gatti, del quale ho apprezzato molto l'intervento, che c'è attenzione non solo formale - ho appena annunciato due disponibilità concrete - ma anche sul metodo; le questioni possono essere affrontate dal punto di vista monetario, ma anche del metodo, del criterio.
Sperando di essere compreso, illustro ai colleghi quanto penso di fare.
Come metodo, ritengo che quello applicato per la "Biennale dei giovani" sia quello più paradigmatico ed importante, ovviamente con gli aggiustamenti relativi alle varie circostanze.
Il grande evento è stato corredato da due iniziative: la "Biennale off", ovvero interventi per gli eventi minori in tutto il territorio piemontese; abbiamo cioè sollecitato e sostenuto in tutti i principali Comuni del Piemonte iniziative in campo culturale - questa era questione che stava molto a cuore al Presidente Chiezzi.
Secondo criterio: portare eventi dello stesso valore primario dal capoluogo regionale nei vari centri. Il paradigma della "Biennale" è il seguente: intervento generale, progettazione globale, con un quadro preciso di riferimento; intervento su tutti i principali - o più interessati Comuni del Piemonte, per quella cultura diffusa che deve accompagnare e far seguire il grande evento; momenti di eccellenza in tutti i Comuni del Piemonte. Abbiamo infatti stabilito che ci saranno momenti straordinari, di eccellenza, in ogni Comune capoluogo di provincia. Dopodiché il metodo pu essere affinato in Commissione, ma i colleghi sapranno sicuramente che siamo l'unica Regione in Italia che ha applicato questo metodo: tutte le altre "Biennali" sono state esclusivamente metropolitane.
Ribadisco ai colleghi, prima che intervengano sugli altri capitoli, che su quello in esame conto di utilizzare lo stanziamento che approveremo con l'ordine del giorno sul cap. 11725, scritto secondo le vostre indicazioni per tutta la serie di attività promozionali quali quelle richieste dai Consiglieri Riggio e Riba, di sostegno alla lettura, non solo collegati al "Salone del Libro", ma distribuiti sul territorio. In tal senso, abbiamo un progetto di osservatorio letterario giovanile. Sulle vicende della musica invece, accoglieremo l'emendamento presentato.
Ho provato a fare questo sforzo: non so quale esito avrà. Ho comunque cercato di pormi in sintonia con i ragionamenti fatti con tutta la Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti per dichiarazione di voto.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, colleghe e colleghi Consiglieri, a questo punto almeno per quanto riguarda il settore della cultura, penso si possa fare un minimo punto della situazione. Devo dire francamente che ho imparato più nel dibattito di questi due giorni di quanto, forse, ero riuscito a recepire in sei anni di attività amministrativa. E di questo sono molto grato a tutta la minoranza e all'Assessore Leo - l'unico intervenuto nel dibattito: non abbiamo sentito, purtroppo, altre voci. Credo che il Presidente Ghigo e la Giunta regionale possano uscire soddisfatti da questo dibattito, almeno su questo punto, e mi auguro che il tutto continui, in modo che se ne possa uscire tutti più ricchi, proprio per gli interventi che parevano ostruzionistici, ma che dalla mia modesta posizione sono stati talmente arricchenti che credo abbiano reso un grande servizio all'immagine della Regione Piemonte.
Ogni argomento toccato dai singoli Consiglieri intervenuti ha approfondito il dibattito, ha chiarificato, ha portato un bagaglio di conoscenza, di intelligenza e di cultura che secondo me non è assolutamente sprecato. Credo che questo sia il sistema democratico e che vada ascritto a questo Consiglio regionale, per cui continuo a sostenere che anche la minima apertura che ci è stata concessa su 3 o 4 miliardi che noi abbiamo chiesto con questi emendamenti è da considerare in termini di buonsenso.
Non siamo soddisfatti che il tutto si risolva soltanto con un finanziamento al sistema musicale, perché molti altri sono stati gli argomenti toccati da tutti i Consiglieri, con una conoscenza estremamente approfondita sul sistema delle biblioteche, sul sistema dei beni culturali sul sistema delle iniziative. Accenno soltanto ad una delle attività finanziate dalla Regione Piemonte, "Frammenti di sapere", che vede le sale dove si sono svolte completamente gremite in ogni suo appuntamento; sono numerose le conferenze di questa iniziativa che si svolgono durante l'anno il che vuol dire che c'è un bisogno e una volontà da parte dei cittadini di partecipare per accrescere le proprie capacità culturali e di rispondere alle novità che si presentano sul territorio, soprattutto quando intelligenti e finalizzate.
Mi compiaccio di questa pur minima apertura e credo che daremo un contributo anche su tutti gli altri emendamenti. Stiamo valutando, proprio per ampliare ed approfondire maggiormente il dibattito in itinere, di presentare altri emendamenti mirati e specifici perché si ampli ancora di più questo dibattito.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento n. 160/1) per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 53 hanno risposto SI' 20 Consiglieri si sono astenuti 33 Consiglieri E' respinto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Vorrei chiedere una breve sospensione della seduta per una riunione della maggioranza.



PRESIDENTE

Credo non ci siano problemi.
La seduta è pertanto sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17,45 riprende alle ore 18,20)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Signor Presidente e colleghi, a nome dei colleghi della maggioranza vorremmo chiedere una convocazione dei Capigruppo e nel motivarla credo che a tutti sia necessario un momento di riflessione nel mezzo della giornata odierna di discussione del disegno di legge relativo al bilancio, affinch i Capigruppo possano definire quale debba essere il percorso dei lavori consiliari. A titolo personale, che so peraltro essere condiviso da alcuni mi permetterei di aggiungere solo tre riflessioni.
La prima è sul Regolamento.
L'intervento di apertura, in mattinata, del Consigliere Riba e l'intervento in chiusura del Consigliere Miglietti, che hanno ribadito la necessità di un approfondimento, credo che soltanto apparentemente possano essere interpretati come ostruzionismo; so che alcuni colleghi della minoranza non erano più abituati a farne, quindi hanno dovuto, con qualche sforzo, riabituarsi ad esercitare un legittimo diritto.
Al di là di tutto, credo che questa riunione dei Capigruppo debba fare riflettere sul fatto che questo Regolamento inibisce una minoranza a far valere i diritti di controllo ed inibisce, in maniera ancora più palese una maggioranza che, a nessuno sfugga, non è mai andata sotto. Quindi anche nell'ambito delle dichiarazioni che poi ciascuna delle nostre parti utilizza, questa maggioranza ha soltanto l'incapacità di esercitare le proprie funzioni, cioè il votare.
Oggi abbiamo esaminato quattro emendamenti; sono lieto che al Consigliere Miglietti questo sia servito per approfondire, molto più che nei recenti sei anni, uno dei numerosissimi capitoli del nostro bilancio.
Credo che non sia questa l'esigenza unica, prioritaria, di questo Consiglio: quindi è bene riflettere su come questo Regolamento non permetta di lavorare nel rispetto dell'esecutivo e della minoranza. Lo dico in maniera assolutamente costruttiva.
La seconda parte del mio intervento riguarda le riflessioni della Lega che è stata oggetto delle riflessioni di ieri. La Lega presentò, a suo tempo, una serie di emendamenti sulla legge del Cinsedo: questi emendamenti sono stati gestiti dal Consiglio intero esattamente come il Consiglio ha ritenuto opportuno gestirli. Il dibattito è molto recente, c'è stata una presa di posizione chiara da parte della Lega; io credo che sia utile ricordare a tutti la gestione della parte politica della Lega: non è un problema o un'opportunità di una parte o l'altra del Consiglio, credo che sia un'attenzione o un problema o un'opportunità dell'intero Consiglio.
Al di là dei giochi strumentali non credo sia così costruttivo o utile etico, giocare allo scaricabarile con problemi effettivi.
Infine, ultimo punto, questa maggioranza ha dato, anche sul dibattito sul bilancio, un'inusuale disponibilità alla trattativa.
Nella prima parte di questa discussione, quella che si è conclusa giovedì scorso, mi pare che ci siano state serie concessioni perch ritenute recepibili, molto al di là di giochi di parte che non sono cercati, non sono necessari e non si auspicano. Mi piacerebbe che queste tre cose, non soltanto nella prossima riunione dei Capigruppo, ma da qui in poi, venissero riportate nella mente di tutti noi. Potrebbe essere utile.



PRESIDENTE

E' stata chiesta la convocazione dei Capigruppo, al di là delle valutazioni aggiuntive avanzate dal Consigliere Burzi.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, ventitré ore fa era stata fissata, già da quarantotto ore prima, dalla Conferenza dei Capigruppo, una riunione dei Capigruppo.
Nonostante la riunione dei Capigruppo fosse già fissata per le 19,30 di ieri sera, vi è stata un'istanza e una richiesta di tutte le forze politiche di minoranza, esclusa la Lega, mi pare, per una riunione dei Capigruppo. Non si è mai visto, oppure si è visto raramente, che di fronte alla richiesta di una riunione dei Capigruppo questa non fosse concessa.
Dopo ventitré ore il Consigliere Burzi chiede al Consiglio una riunione dei Capigruppo, non per discutere nel merito delle questioni, perché sono state sostenute questioni di merito e di contenuto, ma per discutere di astrazioni di regole o altre cose simili.
Non credo che, dopo tutti questi passaggi, noi si sia disponibili a fare una riunione dei Capigruppo sulle regole, mentre sono ore che chiediamo di fare il punto sul merito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marengo.



MARENGO Luciano

Devo dire che sono un po' stupito della motivazione che il Consigliere Burzi ha sostenuto nel richiedere la convocazione dei Capigruppo. Sono sempre disponibile a fare una riunione dei Capigruppo quando si discute delle questioni che stiamo affrontando in aula, quindi del merito dei problemi emersi, delle questioni che sono state poste.
Se il problema è riunire i Capigruppo per discutere del Regolamento, non sono assolutamente interessato a partecipare alla riunione.
Se la questione è discutere rispetto al merito che qui è stato posto cioè definire un iter procedurale, ovviamente la Conferenza dei Capigruppo è sempre legittimata ed è utile farla in questo modo.
A questo punto, chiedo al Presidente della Giunta regionale di precisare perché si vuole la riunione dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

La riunione dei Capigruppo è convocata sulla falsariga degli argomenti proposti da Burzi e non può interessare il nostro Gruppo per questo motivo.
Stupiamo dell'osservazione fatta da Burzi e sulle questioni regolamentari riferite all'impossibilità, data dall'attuale Regolamento, di consentire a minoranze e maggioranze di far valere i propri diritti: stupisce perch questa maggioranza ha dato, nella giornata di ieri, una splendida prova di premiazione di comportamenti regolamentari che vanno sotto la fattispecie degli atteggiamenti e comportamenti ostruzionistici.
Voi avete enfatizzato, valorizzato e premiato un comportamento d'aula e adesso, dopo averlo premiato a favore di un Gruppo, vi svegliate e dite che così non si può continuare. Questo è contraddittorio e non è accettabile perché siete stati voi a mettere in gioco, pesantemente, con il vostro comportamento di ieri, l'atteggiamento ostruzionistico della Lega.
Sulle altre due osservazioni, che la Lega abbia sollevato problemi importanti, questo è un vostro giudizio sul quale non vale la pena discutere, perché non lo condividiamo.
Sul terzo punto, che la maggioranza abbia avuto un'inusuale disponibilità a mia esperienza no. No, non è stata inusuale la disponibilità sin qui avuta. Nella mia esperienza di alcuni bilanci devo dire che, nel poco percorso che abbiamo sinora fatto, più volte le maggioranze hanno ascoltato le minoranze e hanno accettato alcune delle loro proposte. Auspicherei invece, una riunione dei Capigruppo nella quale la maggioranza si presentasse facendo quello che, come Gruppo, abbiamo chiesto sin dal primo emendamento, Presidente Ghigo: una spiegazione, visti gli emendamenti e per quanto riguarda il Gruppo di Rifondazione Comunista anche la forza propositiva cartacea, visto che non l'avevate capito in altri modi - su due questioni rilevanti, sulle quali non poniamo problemi di ostruzionismo, ma di convinzione.
Chiedevamo, quindi, se su un complesso di problemi la Giunta era in grado di farci capire i suoi "sì", i suoi "no", eventualmente rimanevano da discutere alcune questioni tra minoranza e maggioranza. Per noi le questioni sono sempre tutte di merito, la forza con cui abbiamo presentato gli emendamenti sul progetto "Suolo sicuro" e sulle bonifiche vuole solo denotare una forza di argomentazione che abbiamo e che pensiamo possa convincere in tutto o in parte la maggioranza. Non intendevamo mettere degli emendamenti uno dietro l'altro: convocare una riunione su quegli argomenti sarebbe stato utile ed auspicabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Concordo su tutte le richieste avanzate in Consiglio regionale che servono a creare un utile confronto tra le forze politiche in ordine alla discussione del bilancio e degli emendamenti presentati. Però devono avere il significato di creare condizioni di un confronto serio; se invece la proposta, come quella del collega Burzi, ha invece un significato diverso non siamo assolutamente d'accordo.
La constatazione o il richiamo al fatto che la maggioranza ha avuto un'inusuale disponibilità alla trattativa, la respingiamo. I risultati ottenuti finora, dopo un lungo lavoro compiuto come minoranza, li abbiamo ottenuti non per una concessione da parte della maggioranza, ma credo per la bontà dei nostri emendamenti.
I singoli Assessori sono intervenuti, molti emendamenti sono stati accolti dopo numerosi nostri interventi che hanno motivato la richiesta c'è stato un accoglimento perché è stata condivisa una parte delle nostre proposte. Quindi non c'è alcuna concessione, abbiamo posto questioni importanti, centrali che continuiamo a porre. Quello che forse è utile, per il prosieguo dei lavori, è che avvenga un confronto ampio, non soltanto sui singoli emendamenti e sulle questioni centrali che abbiamo già anticipato negli interventi precedenti.
Quindi, se la riunione dei Capigruppo ha soltanto il significato di soffermarci ancora sulle regole, sui rapporti tra maggioranza e minoranza credo non abbia senso, è meglio allora continuare a sostenere i nostri emendamenti come abbiamo fatto finora. Se invece la riunione dei Capigruppo ha il significato di definire una metodologia per affrontare le questioni di merito che noi abbiamo già anticipato, allora ha un significato diverso e in questo senso si può accedere alla richiesta del Consigliere Burzi, ma non con le motivazioni che sono state addotte dallo stesso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.



RACCHELLI Ettore

L a spiegazione che il Consigliere Burzi ha voluto dare per la richiesta di una riunione dei Capigruppo forse non è stata abbastanza chiara o è stato frainteso. La riunione dei Capigruppo è stata chiesta per creare la possibilità di un utile confronto tra i Gruppi, per una valutazione profonda del merito di quello che è successo in questi due giorni, e anche precedentemente, nella verifica e nell'analisi del bilancio, entrare anche nel merito di alcuni emendamenti sostanziali e politici che nell'ambito di questa assemblea sono stati posti e definire la metodologia per far sì che questo Consiglio regionale possa continuare nei prossimi giorni in una maniera che sia funzionale e produttiva per tutti noi, per la Regione Piemonte e per i piemontesi.
Mi auguro che in questa assemblea si possa realizzare un progetto costruttivo, perché credo che quanto è avvenuto finora può essere funzionale da un punto di vista di parte, ma non è funzionale a quello al quale noi siamo mandati in questo Consiglio regionale ad esercitare.
Penso che in questo Consiglio regionale sia da privilegiare l'aspetto politico, le proposte politiche e anche gli indirizzi di posizioni politiche definite.
Chiedo che la riunione dei Capigruppo sia costruttiva, non chiedo che venga messo un termine di tempo e abbia come presupposto quello di non avere un limite di tempo, ma che esca da questa riunione una linea definita sui programmi per arrivare ad una definizione del bilancio regionale per il 1997.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Sarà che io ho l'orecchio più adatto, ma avendo ascoltato tutto l'intervento del Consigliere Burzi in apertura non mi è sembrato che egli abbia inteso porre nella riunione dei Capigruppo la questione Regolamento.
Devo però dire che è indubbio che, a fronte di tante questioni di assoluto buonsenso - anche fondate - poste da una parte della minoranza, la quale ha discusso con gran copia di motivazioni, una serie di emendamenti quindi un comportamento assolutamente democratico, responsabile e legittimo, c'è stata un'altra parte della minoranza, quella che gioca sempre al rialzo dell'oltranzismo, che presenta degli emendamenti di stampo puramente ostruzionistico. Nel senso che considero puramente ostruzionistici tutti gli emendamenti dell'ultima ora. Perché se uno avesse veramente voluto fare delle considerazioni pesanti, pregnanti e sostanziose sul bilancio, avrebbe avuto mesi per farlo in Commissione e settimane per meditarle.
L'emendamento firmato l'ultimo giorno ha l'unico obiettivo politico di far tardare l'approvazione del bilancio: bilancio che comunque prima o poi si approverà, su questo non ci sono dubbi.
Il buonsenso, credo, ci debba portare a fare una riunione dei Capigruppo per vedere come sarà possibile gestire i lavori di quest'aula. Ho sentito parlare di trattative, di presunte concessioni, non credo che questo sia l'oggetto di una riunione dei Capigruppo. Una riunione dei Capigruppo pianifica, magari può entrare anche nel merito di argomenti per grandi aree, ma non deve fare altro: sicuramente non discutere di Regolamento in questa sede.
Devo anche dire che gli emendamenti puramente ostruzionistici si possono anche presentare, ma secondo me fanno bene fino ad un certo punto anche per chi li presenta, poi ognuno cura se stesso. Però questo se stesso si assume, di fronte a tutta la Regione Piemonte, la responsabilità politica di impedire che i capitoli di spesa vengano attivati, che le associazioni, gli enti e le categorie ricevano i contributi, e quindi che la vita produttiva, culturale e commerciale della nostra regione in un certo senso venga bloccata e ne venga impedita la pianificazione.
Se si può entrare nel merito e se c'è sempre disponibilità ad accogliere tutto quello che c'è di buono, di proposte ne sono state presentate tante dalla minoranza e in parte sono anche state accolte (ricordo che la settimana scorsa sono state accolte cifre direi assolutamente non irrisorie su capitoli proposti dalla minoranza).
Altrettanto è da respingere la logica - consentitemi, colleghi, con molta franchezza - dello "scarciofamento", tendente a tentare - perché non si riuscirà - in termini politici (fatta da una piccola parte dell'opposizione) di fare stare seduta questa maggioranza in Consiglio regionale, dieci, quindici, venti giorni solo per il bilancio, benissimo dopodiché però saranno gli ostruzionisti ad oltranza, quelli che ideologizzano anche gli emendamenti, a spiegare ai piemontesi perché i capitoli di spesa che interessano tutti non verranno attivati.
Ben venga quindi questa riunione chiarificatrice dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Mi è stato chiesto dal Consigliere Marengo di esprimere il senso di questa richiesta, che è estremamente semplice. Senza andare oltre le considerazioni che da più parti sono state fatte, questa riunione viene chiesta per entrare nel merito del lavoro del Consiglio e per tentare attraverso l'analisi nel merito, di disegnare un percorso che ci porti - io mi auguro - e che porti il Consiglio, nei tempi che verranno stabiliti, ad una veloce approvazione del bilancio.
E' semplicemente questo lo spirito con il quale viene chiesta la Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La Conferenza dei Capigruppo si riunisce subito in Sala A).
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18,45 riprende alle ore 21,30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ringrazio tutti i Gruppi che si sono adoperati per una conclusione costruttiva dei lavori.
Riprendiamo pertanto l'esame degli emendamenti presentati all'art. 1 del progetto di legge n. 260.
Gli emendamenti n. 161), n. 162), n. 163) e n. 164) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
164/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Manica Bortolin, Riba, Suino, Riggio, Angeli, Saitta, Spagnuolo, Foco, Peano e Cavaliere: il cap. 11745 è aumentato di L. 1.000 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 165) al n. 203) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
203/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Manica Bortolin, Riba, Riggio, Angeli, Saitta, Spagnuolo, Foco, Peano e Cavaliere: il cap. 11760 è aumentato di L. 150 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 204) e n. 205) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
205/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Manica Bortolin, Riba, Riggio, Angeli, Saitta, Spagnuolo, Foco, Peano e Cavaliere: il cap. 11770 è aumentato di L. 200 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 206), n. 207) e n. 208) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
208/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Manica Bortolin, Riba, Riggio, Angeli, Saitta, Spagnuolo, Foco, Peano e Cavaliere: il cap. 11780 è aumentato di L. 500 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
209) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 11780 "Contributi ai Comuni per il sostegno di attività corsuali di orientamento musicale nel settore bandistico, strumentale e corale nonché gli istituti e scuole civiche e private di musica per attività professionali (L.R. 3/9/1991, n. 49)" è incrementato di L. 38.000.000 (trentottomilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 14720 per una somma di pari ammontare.
210) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 11780 "Contributi ai Comuni per il sostegno di attività corsuali di orientamento musicale nel settore bandistico, strumentale e corale nonché gli istituti e scuole civiche e private di musica per attività professionali (L.R. 3/9/1991, n. 49)" è incrementato di L. 30.000.000 (trentamilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 11150 per una somma di pari ammontare.
211) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 11780 "Contributi ai Comuni per il sostegno di attività corsuali di orientamento musicale nel settore bandistico, strumentale e corale nonché gli istituti e scuole civiche e private di musica per attività professionali (L.R. 3/9/1991, n. 49)" è incrementato di L. 20.000.000 (ventimilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 15315 per una somma di pari ammontare.
212) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 11780 "Contributi ai Comuni per il sostegno di attività corsuali di orientamento musicale nel settore bandistico, strumentale e corale nonché gli istituti e scuole civiche e private di musica per attività professionali (L.R. 3/9/1991, n. 49)" è incrementato di L. 6.000.000 (seimilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 15020 per una somma di pari ammontare.
213) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 11780 "Contributi ai Comuni per il sostegno di attività corsuali di orientamento musicale nel settore bandistico, strumentale e corale nonché gli istituti e scuole civiche e private di musica per attività professionali (L.R. 3/9/1991, n. 49)" è incrementato di L. 4.000.000 (quattromilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 12730 per una somma di pari ammontare.
214) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 11780 "Contributi ai Comuni per il sostegno di attività corsuali di orientamento musicale nel settore bandistico, strumentale e corale nonché gli istituti e scuole civiche e private di musica per attività professionali (L.R. 3/9/1991, n. 49)" è incrementato di L. 2.000.000 (duemilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 14940 per una somma di pari ammontare.
215) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 11780 "Contributi ai Comuni per il sostegno di attività corsuali di orientamento musicale nel settore bandistico, strumentale e corale nonché gli istituti e scuole civiche e private di musica per attività professionali (L.R. 3/9/1991, n. 49)" è incrementato di L. 200.000.000 (duecentomilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 11820 per una somma di pari ammontare.
Consigliere Rosso, prima di darle la parola, le ricordo che i suddetti emendamenti sono già stati ritirati dal suo Gruppo.



ROSSO Roberto

Lo ricordo, ma si tratta di sette emendamenti sul cap. 11780, per un totale di circa 300 milioni. Vorrei comunque sentire la Giunta in proposito.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

La Giunta dice "no" a tutti gli emendamenti per i quali è stata chiesta la votazione con rito semplificato, quindi immagino anche quelli presentati dalla Lega. Ad ogni modo, i funzionari stanno preparando il riassunto dettagliato di quanto è emerso alla riunione dei Capigruppo, per cui, ad esempio, all'interno di quell'elenco, ci sono anche i 200 milioni relativi alle bande musicali.
Questa è la motivazione per la quale gli emendamenti "spiccioli" si respingono; ci sarà quello complessivo che recepisce, per area, le indicazioni emerse nella riunione dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Pertanto il Consigliere Rosso conferma il ritiro degli emendamenti in questione.
215/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Riba Bortolin, Manica, Saitta, Spagnuolo, Peano, Cavaliere ed altri: il cap. 11820 è aumentato di L. 600.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
215/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 11840 "Contributi agli Istituti Storici della Resistenza in Piemonte (L.R. n. 28/80)" incrementare di L. 200.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

L'incremento richiesto di 200 milioni è una cifra molto limitata. Chi di voi ha avuto modo di frequentare questi istituti può aver visto che le strutture in cui vengono ospitati sono del tutto inadeguate allo svolgimento della loro attività. E' un settore di intervento sul quale probabilmente occorrerebbe che i nostri parlamentari individuassero una linea di finanziamento legislativa anche a livello nazionale, perché si tratta di istituti che svolgono senz'altro un'attività di grande rilievo nazionale.
Ritengo che un contributo di questo livello o anche di livello inferiore possa mettere questi istituti in grado di svolgere la loro attività con un pochino più di calma, anche dal punto di vista delle strutture. Quindi, solleciterei l'attenzione della Giunta su questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Mi rifarei al discorso fatto in precedenza, nel senso che tra pochi minuti avremo il testo con il dettaglio degli emendamenti accolti in sede di Capigruppo: sul resto direi di no.



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione l'emendamento n. 215/2).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
215/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Manica Riba, Riggio, Bortolin, Foco, Angeli, Saitta, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 11865 è aumentato di L. 50 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 216) al n. 236) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
236/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 11880 è aumentato di L. 500 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
236/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 11892 "Interventi in materia di movimenti migratori" incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
236/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 11894 incrementare di L. 700 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 10870.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
236/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 11905 "Contributi ai Comuni per interventi su handicap" incrementare di L. 1.100.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
236/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 11910 "Contributi a Comuni per funzionamento e gestione asili nido" incrementare di L. 800 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 237) al n. 243) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
243/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 11950 è aumentato di L. 5 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 243/2), n. 244) e n. 245) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
245/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 11960 "Contributi per progetti tutela minori" incrementare di L.
450 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 246) al n. 249) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
249/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 11975 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
249/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 11985 incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 10870.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
249/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 11990 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
249/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap 12000 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli, 33 contrari e 1 astensione.
249/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12000 "Interventi regionali a favore degli immigrati extracomunitari" incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli, 33 contrari e 1 astensione.
249/5/A) Emendamento presentato dai Consiglieri Ghiglia, Casoni, Rossi Minervini, Vaglio, Masaracchio, D'Ambrosio ed altri: il cap. 12000 "Interventi regionali a favore degli immigrati extracomunitari residenti in Piemonte (L.R. n. 64/89)" è ridotto di L.
400.000.000; conseguentemente il cap. 20156 "Partecipazione, tramite Finpiemonte S.p.A., alla costituzione di un fondo di garanzia per favorire l'accesso al credito (L.R. n. 28/93)" è incrementato di L. 400.000.000).
Tale emendamento viene ritirato.
249/5/B) Emendamento presentato dai Consiglieri Ghiglia, Casoni, Rossi Minervini, Vaglio, Masaracchio, D'Ambrosio ed altri: il cap. 12000 "Interventi regionali a favore degli immigrati extracomunitari residenti in Piemonte (L.R. n. 64/89)" è ridotto di L.
100.000.000; conseguentemente il cap. 20156 "Partecipazione, tramite la Finpiemonte S.p.A., alla costituzione di un fondo di garanzia per favorire l'accesso al credito (L.R. n. 28/93)" è incrementato di L. 100.000.000.
Tale emendamento viene ritirato.
249/6) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 12010 è aumentato di L. 500.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
249/7) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12010 "Interventi per la predisposizione avviamento al lavoro di soggetti non vedenti" incrementare di L. 170 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 250) al n. 263) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
263/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 12090 è aumentato di L. 150 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
263/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12090 "Contributi ad associazioni tutela disabili" incrementare di L. 450 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 264) al n. 268) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
268/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12100 "Finanziamenti per problemi dei minori" incrementare di L.
100 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
L'emendamento n. 269) è ritirato. Tale emendamento sarà conservato agli atti.
269/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12110 incrementare di L. 100 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 270) al n. 274) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
274/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12124 "Contributi per progetti cooperative sociali" incrementare di L. 550 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 275) e n. 276) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
276/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 12126 è aumentato di L. 250 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
276/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12126 "Contributi cooperative sociali per continuità lavorativa" incrementare di L. 800 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 277), n. 278) e n. 279) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
279/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 12155 è aumentato di L. 200 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
279/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 12155 "Contributi per servizi assistenza cooperative sociali" incrementare di L. 900 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
279/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 12517 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 280) al n. 314) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
315) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 13120 "Contributi ai Comuni per la rilevazione ed il controllo della produzione e del commercio dei prodotti vinicoli (artt. 2 e 5 della L.R. 13/5/1980, n. 39)" è incrementato di L. 100 milioni (centomilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 12730 per una somma di pari ammontare.
Il Gruppo della Lega, come i colleghi sapranno, non ha ritirato tutti gli emendamenti. Questa mattina i componenti del Gruppo hanno consegnato una dichiarazione scritta in cui elencavano gli emendamenti che venivano ritirati.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo per chiarezza. Non so se ci sia stato altro canale, ma a quello della Conferenza dei Capigruppo la Giunta ha detto che non avrebbe discusso un certo pacchetto di emendamenti perché già oggetto di discussione. Discorso diverso per quelli sugli Istituti Storici della Resistenza. Sono ora in esame emendamenti che di quel pacchetto non fanno parte e che non sono stati discussi alla Conferenza dei Capigruppo. Che qualcuno dei componenti ci dica l'accordo raggiunto sugli emendamenti della Lega, non uno per uno, ma tutti insieme.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Oltre a quanto si è detto alla Conferenza dei Capigruppo, per quanto riguarda gli emendamenti della Lega, l'elenco distribuito in I Commissione ieri, a mezzogiorno, è rimasto tale e quale, non è cambiato di una virgola.
Per quanto riguarda i prodotti vitivinicoli abbiamo aggiunto 100 milioni al capitolo relativo.



PRESIDENTE

Informo il Consiglio che il Gruppo della Lega ha ritirato il proprio emendamento n. 315). Gli emendamenti n. 316), n. 317) e n. 318), sullo stesso argomento, sono preclusi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rosso; ne ha facoltà.



ROSSO Roberto

Intervengo solo per una questione tecnica: gli emendamenti che propone la Giunta compariranno nel maxi-emendamento finale?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Certo, Consigliere Rosso. Le anticipo che relativamente al cap. 13260 di cui agli emendamenti del suo Gruppo dal n. 319) al n. 327), abbiamo definito un'aggiunta di L. 100.000.000.



PRESIDENTE

Il Gruppo della Lega ritira i propri emendamenti sul cap. 13260 dal n. 319) al n. 327).
Sono altresì ritirati gli emendamenti dal n. 328) al n. 340). Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
340/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 13768 incrementare di L. 1,5 miliardi mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 341) al n. 348) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
348/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 13769 incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 349) al n. 361) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
361/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 13830 incrementare di L. 300 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
361/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 13860 incrementare di L. 100 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
361/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 13890 incrementare di L. 100 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
362) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 13900 "Contributi nelle spese di funzionamento delle Comunità montane (art. 2 della L.R. 28/8/1979, n. 50)" è incrementato di L. 3 milioni (tremilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 11920 per una somma di pari ammontare.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 363) al n. 371) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
371/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 14180 incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 372) al n. 379) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
379/1) Emendamento presentato da Consiglieri Vindigni, Marengo, Foco Miglietti, Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 14300 è aumentato di L. 5.200 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 380) e n. 381) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
381/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Vindigni, Marengo, Foco Miglietti, Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 14350 è aumentato di L. 3 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 382) al n. 385) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
385/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Vindigni, Marengo, Foco Miglietti, Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 14400 è aumentato di L. 800 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
386) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto, Bellingeri e Farassino: il cap. 14410 "Contributo per il funzionamento del Museo ferroviario piemontese (L.R. 26/7/1978, n. 45)" è incrementato di L. 25 milioni (venticinquemilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 14720 per una somma di pari ammontare.
La parola al Consigliere Rosso.



ROSSO Roberto

Qui c'è un gruppo di emendamenti che arrivavano ad un totale di 400 milioni; non è necessario che ci siano tutti i 400 milioni, il problema è che su questo capitolo ci sono soltanto 50 milioni e per avviare il progetto, visto che la prima locomotiva sarà disponibile tra poche settimane, sono pochi per l'intero anno. Quindi chiediamo uno sforzo alla Giunta per avere almeno 100 milioni in più su questo capitolo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Sul cap. 14410 c'erano 50 milioni in bilancio rigido e ne mettiamo 100 in più.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Sono favorevole, ma è per il funzionamento di qualcosa che non ci sarà di sicuro.



PRESIDENTE

Assessore Gallarini, questo plico fa parte del maxi-emendamento?



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

L'integrazione al cap. 14420 di 100 milioni fa parte del maxi emendamento.



PRESIDENTE

D'accordo. Pertanto gli emendamenti dal n. 386) al n. 400) vengono ritirati e conservati agli atti. Sono inoltre ritirati e conservati agli atti gli emendamenti dal n. 401) al n. 416).
417) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 14520 "Contributi ai consorzi e società consortili costituiti anche in forma di cooperative da imprese artigiane (art. 4, lettere b e c L.R. 4/3/1985, n. 17)" è incrementato di L. 100 milioni (centomilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 10476 per una somma di pari ammontare.
La Giunta è contraria.
La parola al Consigliere Rosso.



ROSSO Roberto

Mi sembra, Assessore Gallarini, che in Commissione, perché io rimango a quanto detto in Commissione, ci fosse una proposta di 2 miliardi per l'artigianato sul testo unico che arrivava da Bruxelles.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

E' confermato.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 417).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 33 contrari.
Il Consigliere Rosso ritira altresì gli emendamenti dal n. 418) al 421).
Sono inoltre ritirati gli emendamenti dal n. 422) al n. 431). Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
431/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 14600 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 contrari.
Gli emendamenti dal n. 432) al n. 479) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
480) Emendamento presentato dai Consiglieri Dutto e Bellingeri: il cap. 14795 "Oneri relativi ad interventi a sostegno e promozione della professione di guida alpina" è incrementato di L. 60 milioni (sessantamilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 11174 per una somma di pari ammontare.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

L'abbiamo accolto, fa parte di quell'elenco presentato in Commissione: l'integrazione è di 40.000.000.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 480) è pertanto ritirato.
Gli emendamenti dal n. 481) al n. 512) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
512/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 15180 è aumentato di L. 3 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Si era detto che avremmo presentato un ordine del giorno per una ricognizione sulle piante organiche al fine di procedere ai concorsi.
Questo si era detto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Una ricognizione per coprire le eventuali piante organiche non coperte? Vorrei capire.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

C'è il collega Angeleri, Assessore ai parchi, dica lui esattamente.



CAVALIERE Pasquale

Angeleri non era presente alla riunione dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Sì, era questo l'impegno.
La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Avevamo proposto che venisse finanziata l'indicazione contenuta in un ordine del giorno approvato all'unanimità qualche mese fa, secondo la quale la Regione avrebbe favorito la formazione dei piani delle attività compatibili nei parchi, ai sensi dall'art. 4 della legge nazionale n. 94 recepita dalla legge regionale. Questa indicazione è recepita in questo capitolo o in altri capitoli?



PRESIDENTE

Questi stanziamenti non sono per le spese per il personale?



VINDIGNI Marcello

Per le spese di gestione. Allora si intende che in questo capitolo è compresa anche la spesa di 1.000.000.000 per la formazione dei piani delle attività compatibili?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Angeleri.



ANGELERI Antonello, Assessore al turismo, sport e tempo libero

Che io sappia queste sono le spese per il personale e per la gestione ordinaria delle aree protette.



VINDIGNI Marcello

Siccome ci è stato detto che la Regione avrebbe finanziato i piani delle attività compatibili nei parchi...



PRESIDENTE

Sì, ma non può essere su questo capitolo.



VINDIGNI Marcello

E in quale altro capitolo? L'Assessore è in grado di darci una risposta o aspetta la lettura degli altri capitoli?



ANGELERI Antonello, Assessore al turismo, sport e tempo libero

Quando arriveremo agli altri capitoli lo verificheremo; in questo capitolo non c'entra assolutamente quanto richiesto ed approvato in questo ordine del giorno.



VINDIGNI Marcello

I piani delle attività compatibili non sono finanziati!



ANGELERI Antonello, Assessore al turismo, sport e tempo libero

In questo capitolo no.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 512/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 28 astensioni.
Gli emendamenti dal n. 513) al n. 532) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
532/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 15230 incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Siccome ce n'è una serie, vorrei capire solo dove si è attestato il maxi-emendamento della Giunta.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Il maxi-emendamento della Giunta, per quanto riguarda questa voce, si è attestato sui capitoli 15310, dove aggiungiamo i 500.000.000, più i 60.000.000 sul 15700, più i 100.000.000 sulle borse di studio: il capitolo è il 15745.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 532/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 33 contrari.
Gli emendamenti dal n. 533) al n. 547) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
547/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 15236 incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 10520.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 28 astensioni.
Gli emendamenti dal n. 548) al n. 597) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
597/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Foco, Miglietti Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 15310 è aumentato di L. 500 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
E' ritirato perché viene inserito nel maxi-emendamento della Giunta?



VINDIGNI Marcello

Nella riunione dei Capigruppo avevamo stabilito di votarlo.



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione l'emendamento n. 597/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 55 Consiglieri presenti.
Gli emendamenti dal n. 598) al n. 609) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
609/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Vindigni, Marengo, Foco Miglietti, Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 15315 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Questo non fa parte di quelli su cui abbiamo discusso prima.



CAVALIERE Pasquale

Il Presidente ricorderà senz'altro che quando abbiamo parlato dei parchi abbiamo sottolineato due punti: uno prevedeva 3.000.000.000 sull'emendamento precedente, sul quale, con il dovuto approfondimento siamo arrivati alla determinazione che ricordava l'Assessore; l'altro prevedeva 1.000.000.000 sulle aree protette. Lei si era riservato di esaminarlo.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

E invece non l'abbiamo visto; lo vediamo subito.



PRESIDENTE

Ce n'è un altro ed è il seguente.
609/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 15315 "Spese di gestione delle aree protette regionali" incrementare di L. 300.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Metteremmo 200.000.000; di più non riusciamo.



CAVALIERE Pasquale

Può anche non metterli, lasci perdere!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Intervengo per ricordare che sul capitolo precedente, relativo al personale dei parchi, mi pare che sia stata dimostrata un'ampia disponibilità a verificare una cosa già nota: il personale è insufficiente e bisogna potenziarlo. Mi pare che la posizione assunta sia quella di procedere ad una ricognizione anche tenendo conto del fatto che probabilmente bisogna verificare alcune questioni relative al finanziamento.
Su questo mi pare che le cose siano abbastanza definite, quindi un impegno maggiore di oltre 200 milioni sarebbe utile; il tema è sufficientemente noto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Mi dicono che in fase di assestamento possiamo arrivare a 400 milioni è antipatico trattare a 100 milioni alla volta! Altrimenti accettiamo l'emendamento di 300 milioni presentato dal Gruppo di Rifondazione Comunista e resta chiusa così la questione.



PRESIDENTE

I proponenti sono d'accordo.
Quindi 300 milioni adesso e l'Assessore si è impegnato per 400 milioni in fase di assestamento.
Pertanto l'emendamento n. 609/1) viene ritirato dai proponenti.
Pongo in votazione l'emendamento n. 609/2).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 55 Consiglieri presenti.
Ha chiesto la parola la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.



SPAGNUOLO Carla

Intervengo per dire che trasformiamo l'emendamento n. 609/1, relativo al cap. 15315, in un ordine del giorno.



PRESIDENTE

Va bene.
Gli emendamenti dal n. 610) al n. 631) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
631/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 15620 è aumentato di L. 500.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Su questo emendamento abbiamo detto che ci sarà la presentazione di un ordine del giorno nel quale verranno definiti i tempi di inizio del tavolo con l'URPP e gli Enti locali. Questo è stato l'impegno assunto.



PRESIDENTE

Tale emendamento viene pertanto trasformato in un ordine del giorno.
Gli emendamenti dal n. 632) al n. 670) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
670/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 15700 incrementare di L. 60 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 55 Consiglieri presenti.
Gli emendamenti dal n. 671) al n. 679) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
679/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 15710 incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
Gli emendamenti dal n. 680) al n. 683) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
683/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 15730 è aumentato di L. 500.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
Gli emendamenti dal n. 684) al n. 712) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
712/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 15746 incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 10220.
Ha chiesto la parola il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.



MIGLIETTI Franco

Volevo soltanto fare presente che è vero che dobbiamo stare qui tutti a soffrire fino all'ultimo spasmo - spero che si concluderà abbastanza velocemente - ma che dobbiamo anche morire di caldo credo proprio che non l'abbia scritto nessuno. Per cortesia, se si potesse respirare. Grazie.



PRESIDENTE

L'ho già fatto presente parecchie volte.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Il problema della riduzione dei rifiuti è un problema difficile, e adesso anche la legge arriverà in porto; Assessore, forse abbiamo trattato questo argomento un po' in fretta alla riunione dei Capigruppo: non varrebbe la pena prevedere un miliardo per questa riduzione dei rifiuti? Cinquecento li abbiamo passati sull'altro capitolo, questo è un capitolo analogo, stavo pensando, al di là delle polemiche, se un'aggiunta di altri 500 milioni sul capitolo "Riduzione della raccolta rifiuti" non sia più opportuna; questo al di là delle parti.
Si tratta del cap. 15746: si aggiungerebbero 500 milioni come abbiamo fatto su un capitolo analogo; dato che la legge sta partendo e la riduzione dei rifiuti è l'origine di ogni politica seria, al di là dell'accordo che abbiamo avuto, mi chiedo se l'aula non ritenga che mettere 500 milioni anche qui non sia prudente.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Il capitolo su cui abbiamo messo i 500 milioni era il 15310.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



PRESIDENTE

CAVALLERA Ugo , Assessore all'ambiente



PRESIDENTE

Una velocissima considerazione. Questo capitolo era 209 milioni l'anno scorso ed è 300 milioni quest'anno. La destinazione del capitolo è verso le cooperative e il volontariato che operano nella raccolta e nel riutilizzo dei rifiuti. Da informazioni raccolte, proprio in previsione di una calibratura dei capitoli sulla realtà, noi stimiamo che il trend prevedibile per quest'anno venga coperto da questo incremento del 50 rispetto allo scorso anno.
Credo abbia fatto bene la Conferenza dei Capigruppo a prevedere invece l'incremento sul cap. 15310, perché veramente sulla raccolta differenziata deve completarsi un intervento. Su questo, raccolgo la sollecitazione probabilmente i capitoli dell'assestamento o del bilancio dell'anno prossimo andranno riformulati in una maniera più accorpata per poter agire con un ventaglio più ampio.
Ad ogni modo, fino adesso, la destinazione di questi fondi, dalla legge n.
59 in poi, è rivolta alle cooperative ed al volontariato, quindi sono comprese tutte le organizzazioni delle associazioni ambientalistiche e così via che operano in questo campo. Ritengo, proprio dando un parere di merito al Consiglio, che un incremento di 100 milioni rispetto all'anno precedente sia sufficiente. Quindi riconfermo quanto previsto dal bilancio presentato in Consiglio.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 712/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
Gli emendamenti dal n. 713) al n. 722) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
722/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 15910 è incrementato di L. 5 miliardi per finanziare disegni di legge relativi a "Politiche di sostegno alla famiglia".
Alla copertura della maggiore spesa si provvede con la riduzione per L. 1 miliardo del cap. 11585 e per 4 miliardi del cap. 15950.
Mi pare che sia già stata data una risposta in merito. Su questo c'è un impegno dell'Assessore e della Giunta per il 1998.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Sì, lo abbiamo inserito nel maxi-emendamento, come concordato all'interno della Conferenza dei Capigruppo, al cap. 15910: + 5 miliardi ovviamente è una prenotazione sul 1998.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Volevo soltanto ricordare che - almeno, così mi pare - oltre a questa manovra, c'era l'impegno, attraverso un ordine del giorno, a prevedere, nel caso in cui - come speriamo, almeno molti di noi sperano - la legge venisse approvata, di poter anticipare il finanziamento nel 1997.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Ribadiamo l'impegno con l'assestamento.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 722/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
Gli emendamenti dal n. 723) al n. 729) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
729/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20020 "Valorizzazione patrimonio artistico e culturale della lotta di Liberazione (Casa Fondo Toce)" incrementare di L. 300.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Si tratta di Fondo Toce, siamo tutti favorevoli: c'era un impegno.



PRESIDENTE

No, non c'era un impegno su questo. Almeno, mi pare di no.



CHIEZZI Giuseppe

Come VI Commissione, quando siamo andati a fare il sopralluogo a Verbania, abbiamo anche visitato la Casa di Fondo Toce, struttura costruita a spese della Regione Piemonte in forza di una legge, da dedicare a Museo della Resistenza ed altre attività che la Provincia deve organizzare.
L'edificio è quasi terminato; per la sua ultimazione occorre stanziare una cifra di 2 o 300 milioni.
L'edificio è di nostra proprietà; se non viene terminato - e questa è la somma necessaria per concludere l'opera - c'è il rischio che una legge della Regione, finanziata per un miliardo e mezzo - lo ricorderanno i colleghi e l'Assessore Gallarini stesso - diventi una delle tante strutture pubbliche quasi finite e che rimangono lì per molto tempo.
A seguito di questo sopralluogo, ho segnalato la questione anche al Presidente della Giunta regionale, rappresentando la preoccupazione di tutti - collega Cotto, mi pare che ci fosse anche lei - di consentire a questo edificio di essere ultimato. Questo stanziamento consente alla Regione Piemonte di terminare l'edificio.
Avevo anche sollecitato la Giunta regionale a predisporre un tavolo di lavoro (Regione Piemonte, Provincia di Verbania, Comuni ed Associazioni interessate) per andare oltre questo finanziamento e, ultimati i lavori avere anche un criterio sulla gestione, sull'eventuale partecipazione della Regione Piemonte e sul tipo di attività da svolgere. Chiedo scusa per non aver sollevato la questione alla Conferenza dei Capigruppo, non me ne sono ricordato, ma se me ne fossi ricordato era senz'altro una delle questioni direi, non di parte, perché è la Regione Piemonte tutta intera che sta costruendo questo edificio e manca un pezzettino di finanziamento. Noi abbiamo indicato la cifra di 300 milioni perché, grosso modo, era questo l'ordine di grandezza della cifra necessaria.
Sollecito quindi la sua approvazione, al di là degli accordi che sono intervenuti e chiedendo nuovamente scusa per non averla detta ai Capigruppo, ma mi sembra che questa spesa possa rientrare in un accordo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Vedo il Presidente Ghigo indicarmi 200 milioni e io l'accetto.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Assessore al bilancio, dia lei la risposta, per cortesia.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Se devo darla io, dico no anche perché abbiamo concordato prima che fosse no.



CHIEZZI Giuseppe

Assessore, chiedere scusa rientra nella prassi e segnalo il fatto che un edificio è quasi finito e se non lo finanziamo rischia di star lì un anno a marcire. Chiedendo scusa di non averlo detto prima serve ad aprire un discorso oppure quel che non è stato detto là dentro non può più essere ripetuto se ha una ragione seria di essere sollevato? E' il problema di un edificio di proprietà della Regione, vuoto mancano 200 milioni di lavoro; mettiamo questi 200 milioni non perché lo chiede Rifondazione Comunista, ma per finire la struttura!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Racchelli.



RACCHELLI Ettore

In effetti quanto dice il Consigliere Chiezzi è una realtà. Capisco però che in questo momento, per quello che c'è stato, può essere un'ulteriore costrizione su questo bilancio. Dato che conosco la realtà ed è effettivamente una proprietà regionale che ha delle grandi difficoltà e che sta deteriorandosi perché alcune finiture particolari come la copertura non sono state ultimate, io chiedo una sensibilità, in assestamento di bilancio, da parte della Giunta. Credo che il Presidente abbia sempre dimostrato di tenere presente che questa è una necessità su un patrimonio regionale che è costato un miliardo alla Regione Piemonte, allora o lo finiamo oppure lo lasciamo andare. Quindi, è una necessità, però non da recepire secondo me in questa fase, perché quello che si è fatto e si è deciso adesso è già il massimo che noi ci si possa concedere, in termini di bilancio.
Ripeto, è una proprietà situata nella mia provincia, la conosco, so che è un'esigenza e credo senz'altro che in assestamento di bilancio troveremo la sensibilità per poterlo fare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Le motivazioni che ha addotto il collega Chiezzi rispetto alla Casa di Fondo Toce sarebbe opportuno che fossero inserite in un'analisi del patrimonio regionale più vasta perché la Casa di Fondo Toce è una delle case in patrimonio della Regione che ha bisogno di un intervento a favore.
Allora, così com'è stato chiesto dal sottoscritto e da altri Consiglieri che si esaminasse l'opportunità di dare il via alla seggiovia di Chiomonte Pian del Frais, che non è stato ripetuto da un Consigliere di maggioranza e non richiesto questa sera per opportunità nel momento della chiusura del bilancio e mi è stato risposto che si faceva un monitoraggio rispetto a tutte queste situazioni, io chiedo in questo momento che sul patrimonio regionale si faccia un monitoraggio serio e successivamente i necessari interventi risolutivi per priorità ed indispensabilità.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Ribadisco il "no" nel senso che sono emerse motivazioni che effettivamente erano state espresse anche in Commissione. Penso quindi che si debba stare su quanto concordato in sede di Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Pongo quindi in votazione l'emendamento n. 729/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
L'emendamento n. 730) è ritirato. Tale emendamento sarà conservato agli atti.
730/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20075 è aumentato di L. 6 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Vorrei chiedere un'informazione all'Assessore. Sul cap. 20075 ho visto che nel 1996 erano previsti 11 miliardi. Tutti ricordiamo la vicenda di come è avvenuto questo aumento da 5 a 11 miliardi nel passato bilancio - io la ricordo perfettamente - ma sia nei residui passivi quanto nella previsione di cassa vedo 2,538 miliardi. Vuol dire che i 6 miliardi erano già stati rastrellati in corso d'opera nel bilancio 1996? Questa è la mia domanda.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Mi dicono i funzionari che si presume siano stati pagati, dalla documentazione che esiste qui.



MIGLIETTI Franco

Anche se non mi dà la risposta questa sera, la prego di prepararla e poi di fare una comunicazione anche in Commissione.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

D'accordo.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 730/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
730/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20075 incrementare di L. 5.000.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
730/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20090 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
730/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20110 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
730/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20120 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Accolgo l'emendamento, ma propongo che tale incremento sia inserito nell'elenco di variazioni di cui all'art. 2.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 730/5).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 55 Consiglieri presenti.
730/6) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20130 è aumentato di L. 500.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
730/7) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20130 incrementare di L. 1.500.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Tale emendamento viene precluso.
730/8) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20140 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
730/9) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20150 incrementare di L. 500.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
730/10) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20155 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
730/11) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20160 è aumentato di L. 5 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
730/12) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20160 "Ampliamento e ristrutturazione residenze universitarie" incrementare di L. 5.000.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 20390.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
730/13) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20160 "Ampliamento e ristrutturazione residenze universitarie" incrementare di L. 5.000.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 731) e n. 732) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
732/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20200 è aumentato di L. 2.000 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
La copertura avverrà con il maxi-emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 51 Consiglieri presenti.
732/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20210 è aumentato di L. 500 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
732/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20210 "Costruzioni e adattamento palestre" incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
732/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20220 "Adattamento stabili a scuole elementari" incrementare di L. 500.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
732/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Deorsola, Cotto, Montabone Casari, Saitta, Salerno e Burzi: al cap. 20270 + 500 milioni per edilizia di scuole materne non statali.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Sulle voci in esame abbiamo iscritto 2 miliardi su un certo capitolo e 500 milioni su un altro; ma in tutti e due i casi non si tratta del cap.
20720. L'emendamento è quello aggiuntivo dell'art. 1 bis al disegno di legge n. 260: "...per l'anno finanziario 1997, è autorizzato il limite di impegno decennale di L. 500.000.000". L'aggiunta l'abbiamo fatta su un capitolo ad hoc.
Dunque, l'emendamento è respinto, ma la sostanza dello stesso è accolta.



PRESIDENTE

Il Consigliere Deorsola e gli altri firmatari ritirano l'emendamento n.
732/5).
Gli emendamenti dal n. 733) al n. 736) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
736/A) Emendamento presentato dai Consiglieri Picchioni, Miglietti, Saitta Spagnuolo, Deorsola, Montabone, Salerno, Chiezzi e Burzi: al cap. 20400 + 3.000 milioni da destinarsi al recupero nella Certosa di Collegno ex Ospedale Psichiatrico di fabbricati da destinare a sede di Facoltà universitarie.
Tale emendamento è ritirato.
736/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20400 è aumentato di L. 10 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
736/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Marengo, Foco Miglietti, Bortolin, Riba, Angeli, Saitta, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20400 è aumentato di L. 2 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
736/2 bis) Emendamento presentato dai Consiglieri Mancuso, Salerno e Galli: si propone un intervento di implementazione del cap. 20400 di L.
2.000.000.000 prelevandoli dal cap. 23600.
736/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20402 "Conservazione e valorizzazione dei locali storici (L.R. n.
34/95)" incrementare di L. 200.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Erano le due leggi citate alla Conferenza dei Capigruppo. La richiesta dell'emendamento è di 100 o 200 milioni, però sono due leggi sulle quali c'è un po' di difficoltà di avviamento, pur essendo leggi per le quali mi sembra che anche la maggioranza dia un giudizio favorevole e di necessaria attivazione. Ne avevamo discusso anche in Commissione; la cifra è ridotta ma permetterebbe un avvio di entrambe le leggi in modo più deciso rispetto a quanto è successo finora.



PRESIDENTE

C'è un emendamento di 2.000.000.000 presentato dal centro-sinistra e lei, Consigliere Chiezzi, ne presenta uno da 200.000.000?



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, non voglio entrare in casa d'altri, ma mi pare che i 2.000.000.000 del centro-sinistra fossero per la Casa Bossi e questa legge non è proprio pensata sulla Casa Bossi, che è un'altra cosa.



PRESIDENTE

L'emendamento al cap. 20402 è per Casa Bossi?



CHIEZZI Giuseppe

Sì, è per Casa Bossi e sono 2.000.000.000, mentre l'emendamento su queste leggi è di 100.000.000.



PRESIDENTE

Il suo emendamento è sui capitoli 20402 e 20403.



CHIEZZI Giuseppe

Poi ci sono altri due emendamenti sulla legge n. 35.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda Casa Bossi, Assessore?



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Su queste due voci no; sui 7.000.000.000 di cui abbiamo parlato prima ci sono i 4.500.000.000 accolti dal maxi-emendamento; all'interno dei 4.500.000.000 c'è anche Casa Bossi, come gli altri punti di cui l'Assessore Leo ha preso nota.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mancuso.



MANCUSO Gianni

Grazie, Presidente. Io ed altri colleghi abbiamo presentato un analogo emendamento, purtroppo un po' fuori tempo perché avevamo chiesto gli estremi: doveva essere presentato ieri mattina, invece è stato presentato oggi pomeriggio. Volevo scusarmi con i colleghi per questo disguido e dire che in effetti il riferimento al cap. 20402 è sbagliato perch probabilmente il capitolo è il 20400. La nostra intenzione era quella di ribadire il discorso di Casa Bossi e dell'Abbazia di S. Nazzaro Sesia.
Comunque rientra nel discorso del maxi-emendamento di cui si parlava prima.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura e istruzione

Questo maxi-emendamento e la voce complessiva di 5 più 2.000.000.000 va incontro ad una serie di istanze e segnalazioni pervenute da parte dei Consiglieri, che poi saranno implementate con l'assestamento, ma che comunque riteniamo immediatamente operative. Tra queste c'è anche il discorso dell'avvio del Parco antropologico di Nichelino, c'è il discorso della Certosa di Collegno, c'è una serie di segnalazioni. Non abbiamo declinato tot lire: c'è questo dato complessivo che noi utilizzeremo nel modo migliore, anzi a partire dalle prime iniziative. C'è sicuramente anche quanto è stato segnalato prima.



PRESIDENTE

Mi dispiace, Assessore, di doverla contraddire. C'è un ordine del giorno che dovrà accompagnare la finalizzazione dei 7.000.000.000 con la precisazione delle cifre. L'abbiamo detto nella Conferenza dei Capigruppo.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Scusi, Presidente, anche nel procedimento penale è prevista l'intenzionalità. Noi probabilmente abbiamo scritto 20402, forse è 20400.
Basta che gli uffici ci dicano e noi correggiamo immediatamente il capitolo affinché non vi siano confusioni. Dato che abbiamo dichiarato che era in quella direzione, voglio che sia chiaro a tutti che l'emendamento andava in quella direzione. Immediatamente modifichiamo l'imputazione al capitolo.



PRESIDENTE

Allora ritirate l'emendamento al cap. 20402?



MANICA Giuliana

Chiediamo di votare questo emendamento, eventualmente con la verifica tecnica che il Consigliere Miglietti ha chiesto, anche perché questo emendamento aveva un significato preciso. E' riferito direttamente al processo di ristrutturazione di Casa Bossi a Novara, una storica casa dell'Antonelli, su cui tra l'altro lo scrittore Sebastiano Vassalli ha recentemente scritto un libro importantissimo dal titolo "Cuore di pietra".
Il riferimento era questo: lo manteniamo in votazione e sappiamo che rientra poi nel discorso che ha fatto l'Assessore Leo e sarà accompagnato anche da un ordine del giorno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Galli.



GALLI Daniele

Volevo intervenire brevemente sull'emendamento che ho firmato con i Consiglieri Mancuso e Salerno, il 736/2 bis), nell'ambito del quale il collega Mancuso giustamente citava Casa Bossi e l'Abbazia di S. Nazzaro. Io mi riferivo anche alla Riviera del Cusio, al fine di creare un nuovo indotto turistico, visti i danni economico-ambientali causati dai recentissimi nubifragi, da ottenersi con il risanamento della Rocca del Buccione e della torre stessa che è in pericolo di crollo a causa dei fulmini e degli sbandamenti indotti da essi alla struttura.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 736/2).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 30 astensioni.
Prima di porre in votazione l'emendamento n. 736/3), ha chiesto la parola l'Assessore Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

E' fuori dal contesto di cui abbiamo parlato nella Conferenza dei Capigruppo.



CHIEZZI Giuseppe

Non era stata data una risposta.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Era dentro inizialmente. Chiedo anche al Presidente del Consiglio: quando si è detto che i 5.000.000.000 li avremmo portati a 7 complessivamente, per le residenze universitarie, si era assorbito tutto il resto.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, sa che io ho firmato questa legge con lei, per l'Assessore non ha preso l'impegno in quella sede.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo l'appello nominale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone per dichiarazione di voto.



MONTABONE Renato

Voterò contro questo emendamento perché ritengo che 200.000.000 siano una cifra irrisoria rispetto a quanto occorre per intervenire su questo tipo di problema.



PRESIDENTE

Si proceda dunque alla votazione dell'emendamento n. 736/3) per appello nominale, come richiesto dal Consigliere Chiezzi.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 55 hanno risposto SI' 21 Consiglieri hanno risposto NO 33 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere E' respinto.
L'emendamento n. 736/2 bis) è ritirato.
736/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20403 "Censimento locali storici (L.R. n. 34/95)" incrementare di L. 200.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 contrari.
736/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20405 è aumentato di L. 2.000.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 contrari.
736/6) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20425 "Contributi ai Comuni per censimento beni di significato culturale, storico, architettonico ed ambientale" incrementare di L.
500.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 20600.
Come richiesto, si proceda alla votazione per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 54 hanno risposto SI' 20 Consiglieri hanno risposto NO 34 Consiglieri E' respinto.
736/7) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20430 "Contributi ai Comuni per programmi tutela beni culturali ed architettonici" incrementare di L. 100.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 contrari.
736/8) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20450 è aumentato di L. 5.000 milioni prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 20 voti favorevoli e 34 contrari.
736/9) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20460 è aumentato di L. 300.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 20 voti favorevoli e 34 contrari.
736/9 bis) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20480 è aumentato di L. 2 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Praticamente c'è un capitolo nuovo al progetto di legge n. 260.
Propongo un emendamento aggiuntivo: "Al progetto di legge n. 260 è aggiunto il seguente art. 1 bis.
'Per l'anno finanziario 1997 è autorizzato il limite di impegno decennale di L. 500 milioni per l'esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica è autorizzata l'istituzione con atto amministrativo nello stato di previsione della spesa del bilancio 1997 di apposito capitolo con la seguente denominazione 'Concessione del concorso nel pagamento degli interessi su mutui decennali contratti da Enti locali per l'esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica', con la dotazione stabilita al comma primo. Agli oneri si provvede mediante riduzione di pari importo dal cap.
15860'".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Nella discussione relativa al "pacchetto scuola" era stato sì considerato un pacchetto complessivo di 2 miliardi e mezzo, ma si era ritenuto, concordemente, di distribuirlo su tre settori: uno per l'edilizia scolastica (2 miliardi emendamento precedente), poi per i contributi in conto interesse per l'edilizia scolastica (emendamento presentato dalla Giunta su cui concordiamo), e infine si era anche detto di finanziare il cap. 20480 sugli asili nido. Erano tre, pertanto, i settori di intervento non soltanto due.
Mi rendo conto che abbiamo esaurito complessivamente i 2 miliardi e mezzo, però questa legge è importante finanziarla perché è una legge regionale sulla quale ci sono parecchie aspettative.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Può darsi che ci sia stato un equivoco, effettivamente concordo con quanto ha riassunto il Consigliere Saitta.
L'importante è che i 2 miliardi e mezzo rimangano tali. Se vogliamo distribuire su 3 miliardi al limite si prelevano 500 milioni dai 2 miliardi dall'emendamento precedente e si portano su questa legge - non vedo altre soluzioni - oppure lo finanziamo in un secondo tempo in assestamento. I 2 miliardi e mezzo li abbiamo già assorbiti sulle due voci.



PRESIDENTE

Gli altri 2 miliardi dove sono stati assorbiti, Assessore?



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

I 2 miliardi sono stati messi nel maxi-emendamento e i 500 milioni sono questi, quindi praticamente i 2 miliardi e mezzo concordati sono stati assorbiti.



PRESIDENTE

Riassumendo, nel cap. 20200 sono stati messi 2 miliardi e in questo emendamento è stato messo mezzo miliardo. Quindi la somma è quella stabilita.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Volevo far notare come il cap. 20200 - lo abbiamo già votato - di 2 miliardi è per l'esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica che non possono essere differite per esigenze di igiene e sicurezza. Il cap. 20480 in modo specifico per gli asili nido è per piani di costruzione, impianto e arredamento. Delle domande pervenute dagli asili nido ne sono state accolte, purtroppo, una piccola quantità perché le domande sono tante.
Per cui c'è una sofferenza rispetto a questo problema.



PRESIDENTE

Lei vorrebbe che la posta di bilancio venisse trasferita dal cap. 20200 al cap. 20480?



SAITTA Antonino

Vorrei che venisse finanziato anche questo capitolo.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Però usciamo dai 2 miliardi e mezzo!



SAITTA Antonino

Vorrei solo far notare che diremo "no" a tanti Comuni. Comunque noi voteremo a favore.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Il Consigliere Saitta rileva un dato di fatto che è quello che tanti Comuni hanno bisogno di ristrutturare e adeguare gli asili nido. Non possiamo che accogliere 500 milioni. Ci è stato detto, però, che vi è la necessità di un impegno da parte della Giunta per verificare, nel corso dell'anno, se è possibile destinare altre risorse. Il problema è grosso e non vogliamo sottrarre dai 2 miliardi, che sono per l'intervento nell'edilizia scolastica complessiva, altre risorse. Sottolineiamo la necessità di rispondere alle esigenze degli asili nido.



PRESIDENTE

In assestamento è possibile, Assessore?



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

La Consigliera Bortolin ha chiesto la verifica e nel corso dell'anno ci assumiamo questo impegno.



PRESIDENTE

I 2 miliardi e mezzo promessi nella riunione dei Capigruppo sono stati impegnati. A fronte delle esigenze particolari degli asili nido che sono di gran lunga superiori ai 500 milioni, la Giunta si impegna di verificare nel corso d'opera, cioè di quest'anno, ed eventualmente in assestamento mettere una posta di bilancio adeguata.
Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 736/9 bis).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 20 voti favorevoli e 31 contrari.
736/10) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20480 "Contributi a Comuni per manutenzione asili nido" incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 20 voti favorevoli e 31 contrari.
L'emendamento n. 737) è ritirato. Tale emendamento sarà conservato agli atti.
737/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Ghiglia, Casoni, Rossi Minervini, Masaracchio, D'Ambrosio ed altri: il cap. 20565 "Interventi a favore della popolazione zingara" è ridotto di L. 300.000.000; conseguentemente il cap. 20156 "Partecipazione, tramite Finpiemonte S.p.A., alla costituzione di un fondo di garanzia, per favorire l'accesso al credito (L.R. n. 28/93)" è incrementato di L. 300.000.000.
Tale emendamento è ritirato.
737/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Ghiglia, Casoni, Rossi Minervini, Masaracchio, D'Ambrosio ed altri: il cap. 20565 "Interventi a favore della popolazione zingara" è ridotto di L. 200.000.000; conseguentemente il cap. 11140 "Contributi alle sezioni regionali delle Associazioni nazionali di rappresentanza a tutela del movimento cooperativo (L.R. n. 24/78)" è incrementato di L. 200.000.000.
Tale emendamento è ritirato.
L'emendamento n. 738) è ritirato. Tale emendamento sarà conservato agli atti.
738/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20640 "Contributi per straordinaria manutenzione presidi" incrementare di L. 1.000.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
L'emendamento n. 739) è ritirato. Tale emendamento sarà conservato agli atti.
739/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 20667 "Fondo rotazione per il finanziamento a tasso agevolato alle cooperative per l'incrementi occupazionali" incrementare di L. 3 miliardi mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
739/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20673 è aumentato di L. 3 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
L'emendamento n. 740) è ritirato. Tale emendamento sarà conservato agli atti.
740/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 20910 è aumento di L. 2 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Abbiamo accolto 1 miliardo alla voce sulle zanzare, di cui abbiamo parlato.



PRESIDENTE

I proponenti accettano 1 miliardo, anziché 2.
Pongo dunque in votazione l'emendamento come modificato.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 55 Consiglieri presenti.
Gli emendamenti dal n. 741) al n. 760) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
760/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 21400 incrementare di L. 300 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
760/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 21401 incrementare di L. 300 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
760/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 21620 incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
760/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 21645 incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
760/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 21650 incrementare di L. 200 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti n. 761) e n. 762) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
762/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 21790 incrementare di L. 100 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 763) al n. 774) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
774/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 22265 incrementare di L. 1 miliardo mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
774/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 23030 incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
774/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 23070 incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
774/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 23077 incrementare di L. 300 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
774/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 23106 incrementare di L. 500 milioni mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
Gli emendamenti dal n. 775) al n. 780) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
780/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 23980 incrementare di L. 100 miliardi mediante ulteriore contrazione di mutuo per l'esercizio finanziario 1997 fino ad un importo massimo di L. 500 miliardi (art. 48, L.R. n. 55/81).
Agli oneri derivanti dall'ammortamento dei mutui su indicati, previsti in L. 18 miliardi per l'anno finanziario 1998 e per ciascuno degli anni finanziari successivi, si provvede con le somme che sono iscritte nell'ambito delle disponibilità esistenti alla voce "Oneri non ripartibili" del bilancio pluriennale 1997/1999.
848/A) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 26965 incrementare di L. 45 miliardi mediante ulteriore contrazione di mutuo per l'esercizio finanziario 1997 fino ad un importo massimo di L. 500 miliardi (art. 48, L.R. n. 55/81).
Agli ulteriori oneri derivanti dall'ammortamento dei mutui su indicati previsti in L. 18 miliardi per l'anno finanziario 1998 e per ciascuno degli anni finanziari successivi, si provvede con le somme che sono iscritte nell'ambito delle disponibilità esistenti alla voce "Oneri non ripartibili" del bilancio pluriennale 1997/1999.
La parola al Consigliere Chiezzi che illustra tali emendamenti.



CHIEZZI Giuseppe

Su questo emendamento abbiamo avuto la possibilità di discutere sia con l'Assessore competente che con molti colleghi di minoranza e di maggioranza.
Già nell'intervento illustrativo della nostra posizione sul bilancio e degli emendamenti avevamo cercato di illustrare il significato di questo emendamento e direi anche di quello relativo al capitolo successivo per il quale prevedevamo un incremento di 45 miliardi, quindi faccio un discorso unico per i due emendamenti.
Il Gruppo di Rifondazione Comunista ritiene che nella situazione economica del Piemonte e nella situazione in cui versa il suolo piemontese, che nelle due recenti alluvioni è stato disastrato con lutti e danni gravissimi per circa il 90% del proprio territorio, sia necessario - questo pensa il Gruppo Rifondazione Comunista - avviare un impegno della Regione Piemonte di carattere straordinario ed eccezionale, non limitato solo a quest'anno.
Un impegno che veda il progetto relativo alla messa in sicurezza del suolo massiccio, con risorse regionali, per risolvere piano piano, unitamente ai contributi statali, il grave problema dei dissesti che generano diseconomie gravissime per le attività economiche e tutte le attività che versano sul suolo, con un immediato impiego di capitali ad alta capacità di occupazione di manodopera. Questa era la filosofia dei nostri emendamenti.
Questo nostro progetto è stato variamente illustrato; abbiamo anche sentito da parte dell'Amministrazione regionale un interesse sulla filosofia generale. Vi è poi una differenza di valutazione sul cosa fare e sul quanto fare che divide la nostra impostazione da quella della Giunta.
In ogni caso mi pare che la Giunta regionale sia disponibile ad inserire nel 1997 una cifra di competenza della Regione Piemonte di 10 miliardi e ove questa cifra venga messa in campo anche dallo Stato, che sia in preparazione un ordine del giorno della Giunta regionale che propone per il 1998, nel caso lo Stato subentri con 10 miliardi, di ripetere la stessa cifra di 10 miliardi o cifra superiore, diciamo noi, ma comunque almeno quella cifra, anche per il 1998.
Vi è una bella distanza tra queste due posizioni, ma in ogni caso noi con questa serie massiccia di emendamenti abbiamo voluto sollevare questo problema - nel modo anche possibile attraverso la presentazione di molti emendamenti - come problema centrale per la Regione Piemonte. Ci sembra che un primo piccolo passo sia stato compiuto, anche se insufficiente; ci riproponiamo sia nell'assestamento che nel bilancio successivo di riproporre con la medesima forza un'iniziativa della Regione Piemonte che pensiamo non debba essere acquisizione di un Gruppo consiliare, penso che piano piano questa debba essere proprio la politica di intervento in un settore economico importante come quello della sicurezza del suolo che debba caratterizzare un impegno della Regione Piemonte al di là di chi pro tempore la governa. Quindi io direi di mettere in votazione il primo di questi emendamenti, quello relativo ai 100 miliardi, e poi di dare la stessa votazione su tutti gli altri emendamenti.
Siccome lavoriamo sulla fiducia, io gradirei che le cose dette dal sottoscritto siano ripetute da un componente della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Io sono garante di quello che lei ha dichiarato e quello che lei ha detto è stato affermato nella seduta dei Capigruppo.
Credo che l'Assessore voglia condividere con me questo giudizio e fare proprio quanto detto dal Consigliere Chiezzi.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

In effetti nel maxi-emendamento noi abbiamo, così come concordato formulato una proposta di questo genere: cap. 954 in entrata +10 miliardi cap. 24785 in uscita +10 miliardi; quindi entrate ed uscite concordate con l'Assessore Cavallera e con lo stesso Consigliere Chiezzi nel senso che questa formulazione rappresenta l'inizio di una contribuzione regionale indipendentemente dal flusso con il quale dal livello statale perverranno alla Regione i fondi ad hoc.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, adesso votiamo l'emendamento n. 780/1): con questa votazione lei ritira il blocco di cinquecento emendamenti con valore numerico alla cifra di incremento a scalare sia sul cap. 23980 che sul cap.
26965 precedentemente presentati?



CHIEZZI Giuseppe

Sì, li ritiriamo.



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi ritira pertanto gli emendamenti dal n. 780/1/1) al n. 780/1/500) e dal n. 848/A/1) al n. 848/A/500).
Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 780/1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
Pongo ora in votazione l'emendamento n. 848/A).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
Gli emendamenti dal n. 781) al n. 784) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
784/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 25450 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
Gli emendamenti dal n. 785) al n. 788) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
788/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 25460 è aumentato di L. 1 miliardo prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
Gli emendamenti dal n. 789) al n. 799) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
799/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 25575 è aumentato di L. 2 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
799/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 25575 incrementare di L. 3 miliardi mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
799/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 25580 è aumentato di L. 2 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 contrari.
Gli emendamenti dal n. 800) al n. 803) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
803/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 25990 incrementare di L. 1.500.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
Gli emendamenti dal n. 804) al n. 818) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
818/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 26160 è aumentato di L. 2 miliardi prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
818/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 26160 incrementare di L. 2.500.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
819) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 26160 "Interventi per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese commerciali (L.R. n. 57/95)" è incrementato di L.
400.000.000 (quattrocentomilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 20465 per una somma di pari ammontare.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
820) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 20160 "Interventi per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese commerciali (L.R. n. 57/95)" è incrementato di L.
80.000.000 (ottantamilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 20565 per una somma di pari ammontare.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
821) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 26160 "Interventi per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese commerciali (L.R. n. 57/95)" è incrementato di L.
440.000.000 (quattrocentoquarantamilioni).
Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap. 26865 per una somma di pari ammontare.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
822) Emendamento presentato dai Consiglieri Rosso, Dutto e Bellingeri: il cap. 26160 "Interventi per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese commerciali (L.R. n. 57/95)" è incrementato di L. 5.000.000 (cinquemilioni). Al suo finanziamento si provvede con la riduzione dal cap.
25575 per una somma di pari ammontare.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
822/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 26161 è aumentato di L. 500.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
822/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 26161 incrementare di L. 1.000.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 27 astensioni.
Gli emendamenti dal n. 823) al n. 843) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
843/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 26860 "Assegnazioni per spese investimento nelle aree protette" incrementare di L. 500.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 28 astensioni.
843/2) Emendamento presentato dai Consiglieri Miglietti, Marengo, Foco Riba, Bortolin, Manica, Saitta, Angeli, Spagnuolo, Peano e Cavaliere: il cap. 26865 è aumentato di L. 500.000.000 prelevando in diminuzione dal cap. 23600.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 28 astensioni.
843/3) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 26865 incrementare di L. 300.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 10520.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 28 astensioni.
843/4) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 26905 incrementare di L. 10 miliardi mediante analoga riduzione di L. 4 miliardi sul cap. 10880, di L. 3 miliardi sul cap. 10870 e di L. 3 miliardi sul cap. 27170 sulla competenza 1998.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Portiamo l'importo a 2.000.000.000.



PRESIDENTE

Dobbiamo comunque bocciare l'emendamento perché lo portiamo sull'art. 2 della finanziaria, altrimenti i calcoli non tornano.



CHIEZZI Giuseppe

Va bene, lo portiamo a 2.000.000.000 e lo votiamo sia adesso sia in sede di votazione della finanziaria.



PRESIDENTE

L'abbiamo già fatto prima: emendamenti del centro-sinistra accolti dalla Giunta, modificati in prima votazione e poi votati dalla Giunta.
Pongo in votazione l'emendamento n. 843/4).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 28 astensioni.
843/5) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: al cap. 26935 incrementare di L. 300.000.000 mediante riduzione di analoga entità dal cap. 10530.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 28 astensioni.
729/A) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro, Papandrea e Simonetti: incrementare il cap. 10330 di L. 50 milioni prelevandoli dal cap. 15950 per sostenere oneri conseguenti le iniziative e gli impegni assunti con ordine del giorno n. 280 approvato dal Consiglio regionale l'11/9/1996.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 46 Consiglieri presenti.
Apriamo ora il dibattito sul maxi-emendamento n. 50/A), modificativo dell'art. 1, presentato dalla Giunta regionale: "1. Nella tabella relativa agli stanziamenti per l'anno 1997 sono inserite le variazioni sotto specificate: cap. 10485: importo variazione +60.000.000 cap. 15940: importo variazione -500.000.000 cap. 15960: importo variazione -2.000.000.000 cap. 20030: importo variazione +250.000.000 cap. 20070: importo variazione +200.000.000 cap. 23600: importo variazione -2.410.000.000 cap. 24310: importo variazione -500.000.000 cap. 26740: importo variazione +150.000.000 cap. 27165: importo variazione -850.000.000 cap. 27170: importo variazione +4.000.000.000 ".
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

L'integrazione con 600 milioni consente di fare fronte complessivamente ad 1 miliardo, perché inizialmente l'importo era di 400 milioni, alla convenzione che la Regione ha stipulato con il Premio Grinzane Cavour.



PRESIDENTE

Va bene, andiamo avanti. Per il cap. 15940, variazione in diminuzione di L. 500.000.000.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Questi sono residui perenti.



PRESIDENTE

Per il cap. 15960, variazione in diminuzione di L. 2.000.000.000.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Questi sono per il Fondo di riserva spese impreviste.



PRESIDENTE

Per il cap. 20030, variazione in aumento di L. 250.000.000 per l'editoria.
Chiamiamo il Presidente, per cortesia.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

C'è una lettera del dottor Timossi, per quanto riguarda la Presidenza che chiedeva questi emendamenti. Abbiamo recepito le richieste attraverso il funzionario Timossi.



CHIEZZI Giuseppe

'è un documento che ci faccia capire cosa sono questi capitoli? Occorre del tempo per guardare almeno il titolo del capitolo, perché se li leggiamo così non capiamo niente. Non c'è la legge di riferimento, sono dei numeri con delle cifre.



PRESIDENTE

Presidente, sul primo maxi-emendamento presentato dalla Giunta i Consiglieri vogliono avere ragguagli sulla variazione in aumento di 600.000.000 sul cap. 11867, che riguarda il Premio Grinzane Cavour, e per i 250.000.000 chiesti in più per l'editoria.
Partiamo da Grinzane Cavour.
La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

E' sbagliato dire Grinzane Cavour perché si chiama Terre del Piemonte.
Per tutte le iniziative sui premi letterari che fanno capo al Grinzane, e sono molte, alcune delle quali fatte con la Regione ed altre fatte con la Provincia, proprio per dare possibilità al Grinzane di organizzare in senso di programmazione tutte le iniziative nel corso dell'anno, si è deciso di stipulare una convenzione che raccogliesse quello che storicamente era stato assegnato in questi ultimi anni incrementando il capitolo di una quota che noi abbiamo ritenuto corretto aumentare per dare la possibilità appunto, al Grinzane di organizzare nel corso dell'anno tutti gli avvenimenti che con noi sono stati concordati e che credo vengano presentati regolarmente in Commissione. Di conseguenza, si è dovuto sopperire ad un'indicazione a bilancio che non era esaustiva di questa convenzione con l'inserimento di altri 600.000.000 su un altro capitolo.
La convenzione con il Grinzane Cavour è di un miliardo all'anno. Se uno vuole una specifica credo che la sede per valutare le spese sia un'altra nel senso che noi abbiamo destinato quella cifra, poi siamo chiaramente disponibili nella sede opportuna, che credo sia la Commissione specifica.



CHIEZZI Giuseppe

Non si potrebbe prevedere questa cifra in assestamento e intanto esaminare la questione in Commissione? Tanto siamo solo a febbraio.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

La convenzione prevede un impegno che deve essere coperto per tutto l'anno e io credo che questa sua richiesta non possa essere accettata.
Quello che credo è che non c'è alcun problema da parte nostra di esplicitare anche in maniera esaustiva le iniziative del Grinzane Cavour discuterle ed eventualmente accettare anche dei suggerimenti. Però la convenzione va finanziata a bilancio all'inizio dell'anno.



CHIEZZI Giuseppe

Domani mattina si riunisce la VI Commissione, Presidente, e magari potremmo avere una breve comunicazione sul Premio Grinzane Cavour.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Gli emendamenti sono già stati illustrati in I Commissione.



PRESIDENTE

Sul Premio Grinzane Cavour è stata data la risposta dal Presidente.
Passiamo ai 250.000.000 per l'editoria.
Prego, Presidente Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

I 250.000.000 sono stati richiesti dal Capo delle Relazioni Esterne dottor Timossi, da inserire a bilancio evidentemente per spese che quel settore deve fare per quanto concerne acquisto di libri da dare in omaggio nelle occasioni in cui la Giunta riceve degli ospiti.
No, ho sbagliato e mi correggo. Questi sono a copertura di una legge regionale che prevede di dare delle apparecchiature per l'editoria. L'anno scorso non c'era nulla, quest'anno abbiamo messo 250 milioni.



PRESIDENTE

Sul cap. 20070?



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Sono stati messi 200.000.000 su Finpiemonte.



CHIEZZI Giuseppe

A cosa servono? All'ultimo momento, così?



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Il dottor Lesca mi dice che questa parte è stata illustrata anche in Commissione.



CHIEZZI Giuseppe

Non ce ne ricordiamo.
Sa cosa stupisce? Sappiamo tutti che Finpiemonte è un organismo che programma gli interventi, la Regione partecipa all'attività della Finpiemonte e mi sembra un modo un po' estemporaneo quello di affrontare il problema da parte del Consiglio regionale, che si vede presentare all'ultimo minuto tre emendamenti, che tra l'altro hanno un loro senso perché sommati sono 200.000.000, 500.000.000 e 150.000.000; però sono proposti all'interno di una logica che non si comprende. E' un po' imbarazzante votare un cofinanziamento alla Finpiemonte in modo così improvvisato.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

L'unica cosa che sappiamo dire è che vengono dal dottor Valsania che inizialmente aveva collocato queste tre cifre nei cofinanziamenti e poi le ha stralciate; ma sono rimaste le stesse che comparivano all'interno dei cofinanziamenti.



MASARACCHIO Antonino, Assessore ai trasporti e alle comunicazioni

Sono i finanziamenti che rientrano. La Finpiemonte gestisce delle risorse che entrano nei cofinanziamenti in quanto sono somme che vengono recuperate dalla Regione attraverso la Finpiemonte; il tutto sarà finalizzato quando le aziende possono attivare le loro pratiche presso la Finpiemonte. Entrano, escono e ritornano.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Per semplificare. Sulla tabella c'è il segno più, quindi sono integrazioni ai capitoli.



MASARACCHIO Antonino, Assessore ai trasporti e alle comunicazioni

Quando le aziende hanno completato i loro investimenti devono restituire il denaro ed è denaro che ricevono senza tasso di interesse. Se non è questo un investimento per l'attività economica della Regione Piemonte attraverso il nostro Ente strumentale finanziario...



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Vorrei solo capire dall'Assessore Masaracchio come sono ripartiti i finanziamenti su questi tre capitoli. Adesso ho fatto le cose alla svelta quindi mi scuso, ma uno è sulla Finpiemonte, il 26740, per un ammontare di L. 150.000.000; il 24310 è generico, "Partecipazione a fondi operanti a favore di aziende danneggiate da calamità naturali", quindi non si cita la Finpiemonte; il 20070 è su Finpiemonte.
Quindi si tratta di due capitoli su Finpiemonte, i 200.000.000 e i 150.000.000, mentre i 500.000.000 sono uno stanziamento generico, non legato alla Finpiemonte.
Il cap. 24310, che è il maggiore dei tre, non è riferito alla Finpiemonte.



MASARACCHIO Antonino, Assessore ai trasporti e alle comunicazioni

I capitoli "Partecipazione a fondi" sono generici in quanto devono essere investiti e sono fondi di rotazione; quelli per le aziende danneggiate sono specifici perché si precisa la destinazione. Se poi volete i nomi delle aziende!



CHIEZZI Giuseppe

No, ci interesserebbe sapere i nomi dei fondi, non delle aziende.
Siccome al 24310 si dice "Partecipazione a fondi operanti a favore di aziende", vorremmo sapere quali sono questi fondi operanti a favore di aziende, visto che non è la Finpiemonte, come ci era stato detto in un primo momento. Prima ci avevate parlato di tre emendamenti su Finpiemonte adesso scopriamo che due, i minori, sono su Finpiemonte e il maggiore è su fondi. Che fondi sono?



PRESIDENTE

Se la Giunta non è in grado di dare delle risposte, possiamo rinviare a domani mattina.



MASARACCHIO Antonino, Assessore al lavoro

La Giunta dà questa risposta! Loro non la accettano e lei non deve dire che non è in grado.



PRESIDENTE

Assessore Masaracchio, ho detto "se". Lei conosce il condizionale perché mi pare che l'abbia anche insegnato ad altri. Se la Giunta non è in grado di dare una risposta precisa ai quesiti della minoranza possiamo rinviare l'approvazione di questo maxi-emendamento a domani mattina; se fosse in grado, proseguiamo subito.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Se vogliamo riunire la Commissione domani mattina per chiarire, va benissimo.



MASARACCHIO Antonino, Assessore regionale

Chiedo al dottor Lesca di definirci cosa sono questi fondi.



PRESIDENTE

Scusi, il dottor Lesca non è l'interlocutore del Consiglio, abbia pazienza. Questo maxi-emendamento viene rinviato a domani mattina.
Passiamo al secondo maxi-emendamento.
50/A bis) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: "All'elenco di variazioni di cui all'art. 1 sono aggiunte le seguenti ulteriori variazioni: Spesa corrente cap. 15310 +500.000.000 cap. 15745 +100.000.000 cap. 15700 + 60.000.000 cap. 11780 +200.000.000 cap. 13120 +100.000.000 cap. 13260 +100.000.000 cap. 14410 +100.000.000 cap. 14420 +100.000.000 cap. 14795 + 40.000.000 cap. 11150 +150.000.000 cap. 15950 - 7.450.000.000 cap. 27167 + 3.000.000.000 cap. 20400 + 4.500.000.000 cap. 26865 +500.000.000 cap. 20280 + 2.000.000.000 cap. 20910 + 1.000.000.000 cap. 20200 + 2.000.000.000 cap. 954/E + 10.000.000.000 cap. 24785/U + 10.000.000.000 cap. 21040 + 1.000.000.000 cap. 26162 + 1.000.000.000 cap. 25117 (NI) + 4.000.000.000 con denominazione: 'Contributi agli Enti locali per la progettazione di infrastrutture stradali (art. 2, L.R. n. 4/83)' cap. 25305 - 1.000.000.000 cap. 30080 - 2.000.000.000 cap. 27190 - 12.000.000.000 cap. 15860 - 4.000.000.000".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Il cap. 25305 è relativo ai contributi per i Centri intermodali (società SITO, CIM), Fondo Investimenti Piemonte. Quindi togliete un miliardo ad un capitolo che a prima vista interessa una struttura, vorrei delle spiegazioni.



(Interruzioni)



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, dico solo che andrebbero segnalati questi prelievi perch non si tratta di capitoli privi di significato; non dico che non sia giusto toglierli al SITO, Consigliere Saitta, dico che sarebbe bene saperlo.
Mi riservo poi di dire se è giusto o meno. Se i capitoli hanno un qualche significato, pregherei l'Assessore di dirci anche qual è l'intestazione di questi capitoli, altrimenti mi dia il tempo di andarmeli a cercare sui fascicoli.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Il cap. 30080 è relativo alla quota capitale per quanto riguarda i mutui 1996 che erano sovradimensionati. Il cap. 27190 (12 miliardi) è relativo i residui perenti. Il cap. 15860, dal quale vengono tolti 4 miliardi, sono quote interessi 1996.



CHIEZZI Giuseppe

La diminuzione al SITO come la giustificate?



GALLARINI Pierluigi, Assessore alle finanze

Mi sembra che dal punto di vista procedurale sul 1997 non cambi nulla perché si fa la prenotazione sul 1998, ma il provvedimento può andare avanti per quanto riguarda i Centri intermodali sul 1997. Quando si spostano miliardi da una parte all'altra non è neppure semplice far quadrare i conti! Dal punto di vista tecnico hanno prelevato da questi ultimi tre capitoli e non ne hanno trovato uno migliore di quello dei Centri intermodali.



CHIEZZI Giuseppe

Quando si tratta di 100 milioni su leggi sulle quali c'è un certo consenso non capisco come mai vi siate irrigiditi quando questi miliardi li tirate via un po' cosi!



PRESIDENTE

Pongo in votazione il maxi-emendamento n. 50/A bis).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 46 Consiglieri presenti.
Gli emendamenti dal n. 844) al n. 857) sono ritirati. Tali emendamenti saranno conservati agli atti.
858) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Manica Riba, Riggio, Bortolin, Foco, Angeli, Saitta, Peano e Cavaliere: nel bilancio regionale è istituito un capitolo con la seguente denominazione: "Contributi agli Enti locali per Centri di prima accoglienza e di servizi per lavoratori extracomunitari".
Alla dotazione del capitolo di L. 1 miliardo si fa fronte con pari riduzione del cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
859) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Manica Riba, Riggio, Bortolin, Foco, Angeli, Saitta, Peano e Cavaliere: nel bilancio regionale è istituito un nuovo capitolo recante: "Contributi agli Enti locali del Canavese per interventi volti a contrastare i fenomeni di deindustrializzazione" con uno stanziamento di L. 10 miliardi.
Alla copertura finanziaria si provvede con pari diminuzione al cap. 15950.
Tale emendamento viene ritirato.
860) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Vindigni Manica, Riba, Leo, Riggio, Bortolin, Foco, Saitta, Angeli, Peano, Cavaliere ed altri: nel bilancio regionale è istituito un nuovo capitolo recante: "Contributi per il concorso nel pagamento degli interessi sui mutui contratti dagli Enti locali per interventi di edilizia scolastica" con uno stanziamento di L. 4 miliardi.
Alla copertura finanziaria si provvede con pari diminuzione al cap. 15950.
Tale emendamento viene ritirato.
861) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Vindigni Manica, Riba, Leo, Riggio, Bortolin, Foco, Saitta, Angeli, Peano, Cavaliere ed altri: è istituito, ai sensi dell'art. 3 e seguenti della legge 28/12/1995, n.
549, un nuovo capitolo di spesa recante: "Contributi agli Enti locali per la progettazione di infrastrutture stradali (art. 2, L.R. n. 4/83)" con uno stanziamento di L. 3 miliardi.
Alla copertura finanziaria si provvede con pari diminuzione al cap. 15950.
Tale emendamento viene ritirato.
862) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Vindigni Manica, Riba, Leo, Riggio, Bortolin, Foco, Saitta, Angeli, Peano, Cavaliere ed altri: è istituito nel bilancio per l'anno 1997 un nuovo capitolo recante: "Erogazione alle Aziende Sanitarie Locali per interventi di prevenzione e di lotta contro l'AIDS" con uno stanziamento di L. 1 miliardo.
Alla copertura si provvede mediante prelievo dal Fondo di riserva - cap.
15950.
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Desidererei solamente che venisse finalizzato all'acquisto di farmaci per i tossicodipendenti.



PRESIDENTE

Finalizzato ai farmaci. Ricordo che si parla di AIDS.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Sì, perché vi sono alcuni farmaci molto costosi.



PRESIDENTE

Va bene: finalizzato alla somministrazione... Questo capitolo c'è? Allora è di nuova istituzione.
Pongo in votazione l'emendamento n. 862), accolto dall'Assessore.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 46 Consiglieri presenti.
863) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Vindigni Manica, Riba, Leo, Riggio, Bortolin, Foco, Saitta, Angeli, Peano, Cavaliere ed altri: è istituito nel bilancio per l'anno 1997 un nuovo capitolo recante: "Contributi alle Aziende Sanitarie Locali per interventi di prevenzione e di lotta alla droga e alle tossicodipendenze" con uno stanziamento di L. 1 miliardo.
Alla copertura si provvede mediante prelievo dal Fondo di riserva - cap.
15950.
L'Assessore è d'accordo?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Vorrei che anche questo fosse finalizzato ad interventi mirati soprattutto nei confronti dei detenuti tossicodipendenti.



PRESIDENTE

Va bene: detenuti tossicodipendenti.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 46 Consiglieri presenti.
864) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Miglietti, Vindigni Manica, Riba, Leo, Riggio, Bortolin, Foco, Saitta, Angeli, Peano, Cavaliere ed altri: è istituito il seguente nuovo capitolo: "Contributo ai Comuni e loro Consorzi per la redazione dei piani di recupero urbano (art. 11, legge n.
179/92)" con uno stanziamento di L. 1 miliardo.
Alla copertura si provvede con pari diminuzione al cap. 15950.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
865) Emendamento presentato dai Consigliere Marengo, Miglietti, Vindigni Manica, Riba, Leo, Riggio, Bortolin, Foco, Saitta, Angeli, Peano, Cavaliere ed altri: è istituito un nuovo capitolo in conto capitale per la "Realizzazione di progetti di ricollocazione, anche in applicazione del DL n. 515/95, a favore degli Enti locali, di cooperative sociali, di imprese, di enti ed organizzazioni per l'inserimento di disoccupati di lungo periodo lavoratori in mobilità e fasce deboli del Mercato del Lavoro" con la dotazione di L. 3 miliardi.
Alla copertura si provvede con pari diminuzione al cap. 23600, esercizio 1997.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 30 contrari.
865/1) Emendamento presentato dai Consiglieri Riggio, Spagnuolo, Saitta Chiezzi ed altri: negli allegati di cui all'art. 1 del disegno di legge n. 260 è aggiunto il seguente capitolo di nuova istituzione: "Interventi in capitale per la creazione di un parco antropologico nei Comuni di Torino e Nichelino".
Lo stanziamento di L. 1.000.000.000 è assicurato da prelievo di pari importo dal cap. 27190.
Questo emendamento è ritirato dai proponenti.



SPAGNUOLO Carla

Presidente...



PRESIDENTE

Non ce l'ho.



SPAGNUOLO Carla

Sì, è quello che le ho dato sulla psichiatria, l'ultimo che ho formulato.



PRESIDENTE

E' un articolo finale.



SPAGNUOLO Carla

No, è un articolo aggiuntivo.



PRESIDENTE

Non ne ha una copia?



SPAGNUOLO Carla

No, ho dato l'originale alla dott.ssa Garabello. E' firmato in verde.



PRESIDENTE

Però è un articolo.



SPAGNUOLO Carla

Sì, è un articolo.



PRESIDENTE

Siamo all'art. 1, Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

E non è lo stesso un...



PRESIDENTE

No, perché è un articolo finale.



SPAGNUOLO Carla

Va bene, allora alla fine.
Scusi, Presidente, un chiarimento: la psichiatria, la collina e la famiglia sono articoli aggiuntivi?



PRESIDENTE

No, sulla collina mi pare che ci sia un ordine del giorno.



SPAGNUOLO Carla

La collina viene rinviata al 1998.



PRESIDENTE

Sulla famiglia il discorso è analogo, con l'impegno che nel corso dell'anno si potranno stanziare, con il bilancio in assestamento, i dodicesimi, ecc.



SPAGNUOLO Carla

Dobbiamo dunque scrivere gli ordini del giorno.
Li preparerà la Giunta? Solo per saperlo.



PRESIDENTE

Mi auguro di sì.



SPAGNUOLO Carla

Solo per saperlo, altrimenti li prepariamo noi.



PRESIDENTE

Ce ne sono sette/otto di ordini del giorno: non so se arriviamo in tempo per domani.
Invece, per quanto concerne la psichiatria, bisogna fare un articolo aggiuntivo. Domani lo inseriremo nell'architettura della legge.
A questo punto, non possiamo votare l'art. 1 perché deve ancora essere esaminato il maxi-emendamento. Pertanto, l'approvazione dell'art. 1 e di quelli successivi e rinviata a domani mattina.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 0,32 del 19/2/1997)



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