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Dettaglio seduta n.23 del 19/12/85 - Legislatura n. IV - Sedute dal 12 maggio 1985 al 5 maggio 1990

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VIGLIONE


Argomento: Trasporti su ferro

Comunicazioni della Giunta regionale in merito alla soppressione di alcune linee ferroviarie in Piemonte


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta per una comunicazione.
BELTRAMI, Presidente della Giunta regionale E' una comunicazione parziale per dare una prima risposta alle inquietudini manifestatesi in quest'aula ancora prima dell'apertura ufficiale della seduta e che hanno avuto un loro prosieguo al primo piano della sede del Consiglio regionale.
Era stato convenuto nella scorsa seduta che nella tornata successiva quindi stamani, il Consiglio regionale avrebbe ascoltato una comunicazione aggiornata da parte dell'Assessore alla viabilità e ai trasporti, arch.
Cerutti, il quale l'avrebbe dovuta rassegnare la settimana scorsa ma per impedimenti di carattere familiare che sono ricorsi ugualmente stamani aveva chiesto lo scorrimento così come lo ha fatto stamani ricaricando la comunicazione sulla giornata di domani.
Devo, peraltro, dire che l'atteggiamento della settimana scorsa era stato, di fatto, preconcordato in una comunicazione che lo stesso Assessore aveva reso all'interno della competente Commissione consiliare.
Domani mattina l'Assessore Cerutti renderà la comunicazione al Consiglio ed è prevedibile che senza dare luogo ad una sospensione dei lavori della seduta, nella stessa mattinata, egli possa ricevere una delegazione degli interessati al sofferto problema di estinzione di talune reti delle ferrovie del Piemonte.
Nella riunione che abbiamo avuto poco fa qui a Palazzo Lascaris abbiamo altresì convenuto con i Capigruppo che tanto il Consiglio regionale, quanto la Giunta attiveranno ogni iniziativa nel tentativo di dare una risposta seria alle aspirazioni che sono state anticipate.
Invitato ieri sera ad una assemblea presso il Consiglio comunale di Villafranca, che discuteva della linea Airasca - Saluzzo, oggetto stamattina di particolare attenzione nella riunione, non disgiunta dall'interesse anche per altre linee, ho comunicato telegraficamente l'impossibilità fisica a intervenire a quella riunione, dando contestualmente comunicazione che l'Assessore Cerutti avrebbe in sede consiliare e nella mattinata di venerdì, resa comunicazione.
Purtroppo il telegramma è arrivato in un'ora nella quale non era più possibile raggiungere quanti erano interessati al problema quindi non ha potuto impedire la loro venuta a Torino. Devo con tutta serietà dire che la Regione Piemonte, preso atto delle rigide intenzioni del Governo su questo argomento, ha preso le possibili iniziative affinché il tema della soppressione dei cosiddetti rami secchi venisse ridefinito, rinviato o rideterminato con le animazioni che erano richieste nei singoli territori regionali.
Qualche settimana fa, mi sfugge la data, un sabato mattina, con il Vice Presidente Signora Bianca Vetrino ricevevamo le delegazioni dei Sindaci interessati sull'argomento per il territorio del Piemonte.
E' stata una manifestazione composta, seria, così come serio e composto è stato il dialogo che è intervenuto con i rappresentanti degli Enti Locali.
Nella, stessa mattinata a Roma l'Assessore Cerutti incontrava i tec nici delle Ferrovie per vedere, sotto il profilo delle rispettive competenze, quanto era possibile fare per intervenire a favore delle aspirazioni emerse prima e durante l'incontro.
Il lunedì successivo l'Assessore aveva il colloquio con il Ministro Signorile. Il venerdì precedente nella riunione dei Presidenti delle Regioni che si è tenuta a Venezia avevamo chiesto in termini piuttosto rigorosi, alla Presidenza del Consiglio e al Parlamento che non si procedesse a qualsiasi determinazione se non dopo avere ascoltato i rappresentanti delle Regioni.
Chiedevamo inoltre, peraltro senza riuscirvi, di essere ricevuti dalla competente Commissione parlamentare.
Devo affermare con tutta coscienza, al di là degli aspetti umani non disgiunti da un grosso risvolto sociale che investono talune popolazioni che il Piemonte senza ricercare posizioni da primi della classe, è stata di fatto l'unica Regione che si sia mossa con intensità di proposte, anche di carattere alternativo, per cercare di uscire dalle pieghe del sistema e delle definizioni quanto era possibile affinché fosse calata sul Piemonte che fra l'altro era la Regione più penalizzata per questa iniziativa, ogni migliore attenzione da parte del Governo.
Noi non abbiamo intenzione di fare delle sottolineature di merito soprattutto rivolgendoci a coloro i quali si sentirebbero penalizzati da taluni risultati.
Stamani nella riunione è emerso che tutti i cittadini vengano calcolati alla pari e allo stesso modo e che una zona non venisse penalizzata a favore di un'atra emergente o recuperata all'ultimo momento.
E' stato convenuto che i Capigruppo propongano al Consiglio regionale che penso non abbia difficoltà ad accoglierlo all'unanimità, e io auspico questo risultato, un ordine del giorno nel quale faccia proprie queste istanze e questi indirizzi.
Di prosieguo sia il Consiglio regionale, attraverso la sua Presidenza sia la Giunta, cercheranno di rivolgere pari istanza ai piemontesi responsabilizzati nel Governo, affinché possano mettere in atto, a loro volta, ogni pressione su chi è preposto a questa determinazione a livello governativo centrale affinché siano date occasioni di tranquillità alle nostre popolazioni.
Non ritengo di avere dato la risposta che il Consiglio attendeva in assoluto, penso però di avere dato una risposta che, tenendo conto del quadro complesso della situazione sia, quanto meno parzialmente, in sintonia con le aspirazioni.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Passiamo al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute". Se non ci sono osservazioni i processi verbali delle sedute consiliari 21 e 28 novembre 1985, consegnati ai Consiglieri in data 12/12/85 si intendono approvati.


Argomento:

Interrogazioni ed interpellanze (rinvio)


PRESIDENTE

Data l'ora tarda non è più possibile discutere le interrogazioni e le interpellanze.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico che hanno chiesto congedo i Consiglieri Amerio, Bosio, Carazzoni, Cernetti, Bertozzi, Cerutti, Nerviani e Staglianò.


Argomento:

a) Congedi

Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge

Argomento:

c) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

Il Commissario del Governo ha apposto il visto alla legge regionale del 28 novembre 1985: "Aumenti in materia di tasse di concessioni regionali".


Argomento:

c) Apposizione visto Commissario del Governo

Argomento:

d) Deliberazioni adottate dalla Giunta regionale


PRESIDENTE

L'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nella seduta dell'11 dicembre 1985 - in attuazione dell'art. 7, secondo comma della L.R. 6/11/1978, n. 65 - è depositato e a disposizione presso il Servizio Aula.


Argomento:

Richiesta di risposta ad interpellanza


PRESIDENTE

Chiede ora di parlare il Consigliere Biazzi. Ne ha facoltà.
BIAZZI Prendiamo atto che le interrogazioni e le interpellanze non possono essere fatte per l'ora ormai tarda, chiediamo però che domani venga data risposta alla nostra interpellanza relativa all'interpretazione dell'art.
85, V comma, data dalla Giunta regionale.
BELTRAMI, Presidente della Giunta regionale Stamani, dovendo informare il Consiglio, regionale sui rami secchi delle ferrovie, non mi è stato possibile ottenere dagli uffici delle Commissioni notizie sul disegno di legge sulla interpretazione autentica del V comma dall'art. 85.
Nel caso che il disegno di legge fosse stato licenziato, come mi era stato a suo tempo promesso, stante l'urgenza e l'indifferibilità del provvedimento, avremmo dato anche risposta alla interpellanza che richiamava poco fa il collega Biazzi.
BIAZZI In effetti le cose potevano essere così fino a ieri pomeriggio. Nella precedente seduta del Consiglio regionale, a domanda del Presidente della Giunta, ho detto che a quella interrogazione poteva essere data la risposta della Giunta e la replica nostra in due o tre minuti.
Ieri pomeriggio però sono venuto a conoscenza di fatti, che ritengo molto gravi, che creano ulteriore confusione in questa materia delicata e che richiedono un chiarimento veloce da parte del Consiglio e da parte dell'esecutivo.
Siamo in presenza di dichiarazioni formali rilasciate dalla Giunta regionale alla stampa che distorcono e capovolgono l'interpretazione di una legge regionale.
Sono dichiarazioni che hanno creato la massima confusione per quanto riguarda l'applicazione della legge regionale.
La relazione al disegno di legge presentata dalla Giunta dice testualmente che i Comuni che hanno applicato l'art. 85, V comma, hanno operato in modo corretto fino ad ora.
Dalle dichiarazioni, invece, emerge che quei Comuni hanno commesso degli atti illeciti, perché la normativa di cui si discute sarebbe valida solamente da quando verrà approvata la legge di modifica.
Questo è il senso vero delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente e dall'Assessore competente, che evidentemente, creano un fatto nuovo e una grande confusione negli Enti locali.
Pertanto un chiarimento pubblico deve esserci su una materia così delicata e così importante per la comunità regionale.
Le dichiarazioni a Stampa Sera dell'Assessore e del Presidente della Giunta, se confermate, costituiscono di fatto una interpretazione distorta della legge che il Consiglio regionale ha approvato; se invece non sono confermate, devono essere smentite subito pubblicamente; deve essere chiarito che la norma c'è già all'interno dell'ordinamento regionale, per cui i Comuni l'hanno applicata correttamente e che non si attende una nuova legge per attuare quelle possibilità di intervento.
Altrimenti, davvero si aggiunge ulteriore confusione a quella già creata esclusivamente dalla Giunta regionale e dall'Assessore competente che si è arrogato il diritto di mandare ai Comuni una interpretazione autentica e limitativa del V comma dell'art. 85 della legge, che smentisce se stesso e le decisioni che la Giunta regionale ha successivamente assunto.
Va sottolineato che il blocco c'è stato solo per quei Comuni che hanno ricevuto il parere inviato dall'Assessore, poi smentito dalla relazione della Giunta regionale oltre che dall'interpretazione vera della legge e dalla nostra interrogazione.
Non mi dilungo sulla scorrettezza delle dichiarazioni.
Noi abbiamo presentato l'interrogazione nel novembre scorso. Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente e dall'assessore parlano solo di sollecitazioni a modificare la legge venute da parte delle associazioni dei Comuni e dei privati.
Non avremmo fatto nessuna polemica in merito anche se questo è un modo di inquinare i rapporti tra esecutivo, Gruppi e Consiglieri.
Oggi si continua su questa strada, confermando che non si vuole dare risposta alla nostra interrogazione.
Lascio al Consiglio e alla Presidenza le dovute valutazioni.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta regionale, Beltrami.
BELTRAMI, Presidente della Giunta regionale Non ero notiziato circa l'esito dei lavori della Commissione. Chiedo al Consiglio regionale, attraverso le sue articolazioni, quindi anche le Commissioni competenti, di consentire l'iscrizione all'ordine del giorno di questo argomento per la seduta di domani nelle forme e nei modi più corretti.
Daremo anche la risposta all'interrogazione se siamo fuori termine altrimenti la potremo dare contemporaneamente nella sede di esame del disegno di legge.
BIAZZI Chiediamo la risposta. E' nostro diritto.
BELTRAMI, Presidente della Giunta regionale Se voi volete crocifiggere il prossimo, questo si lascia crocifiggere due volte, ma poi ci sono delle reazioni.
E' diritto anche al Governo, sollecitato dalle organizzazioni sindacali su consensi che erano intervenuti fra tutte le forze politiche, di proporre (magari è stato proposto in una forma perfettibile, correggibile) qualche cosa all'aula che dia una risposta a problemi attorno ai quali siamo, stati incriminati perifericamente sotto il profilo politico in quanto non davamo le giuste risposte a domande che industrie e aziende rivolgevano alle amministrazioni comunali per precedenti interpretazioni che gli uffici avevano dato all'articolo 85.
Sono meravigliato della tempesta che si è scatenata stamattina Consigliere Biazzi. Lo dico con tutta cordialità anche se il tono magari è un po' acceso. E' una risposta accalorata, umanamente comprensibile, ad un intervento che decisamente era duro e rigido.
Intendiamo dare la risposta alle amministrazioni locali. Sono state invitate le stesse parti politiche a risolvere questo problema che appariva irrisolvibile. Sono due mesi che tempesto l'Assessorato affinché venga in aula questo argomento. E' venuto in forma che può essere riveduta e corretta. Avete tutti i titoli per avere le risposte all'interpellanza.
Se volete rassegnare all'esterno che il merito di questa risoluzione è passato ed è filtrato attraverso la stimolazione della vostra interrogazione a me non importa, anzi ne sono angustiato. A me interessa dare una risposta alle popolazioni del Piemonte, ai molti amministratori ai 1200 Comuni che attendono questa risposta. Formalmente richiedo alla Presidenza del Consiglio di porre in atto ogni iniziativa affinché la competente Commissione possa licenziare questo provvedimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bontempi.
BONTEMPI Chiedo al Presidente e ai Consiglieri di potere replicare all'intervento del Presidente della Giunta. Non è in gioco solo una questione molto importante, ma sono in gioco i rapporti tra Consiglio e Giunta.
Non può esserci gettata in faccia l'accusa di volontà di crocifissione se l'esecutivo non si rende conto di quello che fa. Questo è il punto.
Abbiamo presentato il 28 novembre una interrogazione, alla quale si poteva non rispondere o rispondere più tardi. E' stata presentata una legge e ieri la Commissione non ha potuto approvarla com'era formulata perch introducendo delle modificazioni lasciava scoperto il periodo in cui i Sindaci hanno applicato l'articolo 85 nella applicazione possibile ed autentica.
La legge non è passata perché si è commesso un errore nel significato nell'introduzione del principio della modifica, forse - mi si permetta di dirlo - presi dall'ansia di avanzare, dei meriti di smantellamento di punti vincolativi quando invece la questione era già stata risolta con l'interpretazione autentica, già possibile prima e da validare dopo sulla legge 56.
Caro Beltrami, tu credi davvero che sia ammissibile per un gruppo politico che presenta un'interrogazione lunga di due pagine e mezza argomentata e precisa non ottenere una risposta? E le risposte possono essere varie, cioè possono essere: che va bene si farà,, oppure non va bene, si farà diversamente.
Un riscontro ci vuole prima del momento della presentazione della legge in aula. C'è il fatto che viene presentata all'esterno, quindi non c'è la preoccupazione nostra di non averne i meriti, ma c'è la grande preoccupazione che con questa azione che avete compiuto si è di fatto caducato il nostro diritto parlamentare che il Regolamento e lo Statuto riconoscono di sollevare un problema e di avere risposta.
Caro Beltrami, credi davvero sia possibile, approvata la legge rispondere alle interrogazioni? Oppure è possibile nel corso della legge dire: già l'avevate anche voi.
Questo rispetto nei confronti del Consiglio è un punto essenziale. Ieri ne abbiamo parlato con l'Assessore e abbiamo sollevato la questione nel corso della riunione in Commissione. Abbiamo detto forse non è stata vista ma ci è stato risposto: l'abbiamo vista gli ultimi giorni, c'era da fare questo provvedimento. Non entro nel merito delle difficoltà di fare il provvedimento, dico solo che l'attenzione ed il rispetto al Consiglio è uno dei presupposti fondamentali per rendere vivibile questa assemblea. Se troviamo, di fronte alle nostre denunce, che possono essere accalorate o di tono minore, solo risentimento o il senso di essere vittime di soprusi allora devo dire che la realtà è completamente cambiata.
I soprusi si fanno quando chi ha solo gli strumenti parlamentari non è messo in condizione di esercitare, non gli vengono riconosciuti questi diritti. Vale questo prezzo per un comunicato stampa al giornale? Lo chiedo a voi.



PRESIDENTE

Comunico che il disegno di legge in discussione è stato rimesso immediatamente alla Commissione. Ieri è stato sottoposto ad un primo esame.
A questo riguardo l'Assessore Maccari può dare informazioni.
MACCARI, Assessore all'urbanistica Signor Presidente, colleghi Consiglieri, ieri in Commissione nel corso dell'esame del disegno di legge sulle modifiche della L.R. 56/77 è emersa l'obiezione del Partito comunista relativa all'interpellanza.
Non ho avuto difficoltà a dire che ho visto l'interpellanza solo negli ultimi giorni, d'altronde non credo che tutte le Giunte in quest'aula abbiano sempre risposto velocemente; non credo che debba essere solo accusato a noi un ritardo di qualche giorno dovuto all'iter burocratico interno della posta.
Mi sembra corretto che si risponda prima all'interrogazione e si porti il disegno di legge contemporaneamente e che non si debba rispondere dopo.
In base alle indicazioni che sono state date all'Assessorato nella giornata di ieri si è formulato un nuovo testo del disegno di legge, che è stato completato mezz'ora fa. Lo sottoporrò all'iter normale della procedura.
E' cambiata la dizione. Invece di "modificazioni" si ritorna l'interpretazione autentica", che era la prima dizione nel testo originario, salvaguardando quanto si era detto e specificando, in un secondo articolo, che la cosa vale solo per la prima adozione del piano e non vale per le varianti.


Argomento: Problemi energetici

Conclusioni sulla mozione presentata dal Gruppo PCI sulle centrali nucleari (rinvio)


PRESIDENTE

In merito al punto 5) all'o.d.g.: "Conclusioni sulla mozione presentata dal Gruppo PCI sulle centrali nucleari" ha chiesto di parlare il Consigliere Marchini. Ne ha facoltà.
MARCHINI Chiedo se è possibile trasferire ad altro ordine del giorno questo punto.
Sono stati avviati incontri per arrivare a un documento comune.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valeri. Ne ha facoltà.
VALERI Concordiamo con quanto proposto dai Gruppi di maggioranza. Opereremo per metterci nelle condizioni di portare al Consiglio, entro oggi o domani le risultanze degli incontri.



PRESIDENTE

Questo punto è per ora rinviato. Se i Consiglieri consentono, proporrei di passare all'esame del progetto di legge n. 29.


Argomento: Veterinaria

Esame progetto di legge n. 29: "Norme sulla detenzione, l'allevamento ed il commercio di animali esotici"


PRESIDENTE

Passiamo pertanto al punto 10) all'o.d.g. che prevede l'esame del progetto di legge n. 29: "Norme sulla detenzione, l'allevamento ed il commercio di animali esotici".
La parola al relatore, Consigliere Devecchi.
DEVECCHI, relatore Signor Presidente, colleghi Consiglieri, darei per letta la relazione.
Vorrei semplicemente aggiungere che è un provvedimento legislativo proposto dalla Giunta regionale, in attesa che una legge nazionale regolamenti una normativa più completa e più generale.
Aggiungo che il provvedimento è stato approvato pressoché all'unanimità con l'astensione puramente formale del Consigliere Signora Sestero che si riservava di approvarlo in aula.



PRESIDENTE

Non essendovi interventi, passiamo alla votazione del relativo articolato.
Art. 1 (Definizione di animali esotici) "Ai fini della presente legge, si intendono per animali esotici: mammiferi uccelli e rettili facenti parte della fauna selvatica esotica, viventi stabilmente o temporaneamente in stato di naturale libertà nei territori dei Paesi di origine e dei quali non esistono popolazioni sul territorio nazionale".
La parola al Consigliere Ala.
ALA Cari Consiglieri, non sono riuscito a stendere un emendamento sull'art.
1. La definizione di "animali esotici" lascia però molti dubbi per la.sua vaghezza.
Intanto manca l'indicazione: "allo stato libero". Dobbiamo poi tenere conto che ormai esiste nei Paesi occidentali e nei Paesi sviluppati un grosso rimescolamento di animali in seguito al commercio e allo sfruttamento della fauna selvatica.
Ritengo quindi sia opportuno definire meglio quali sono gli animali esotici.
Questo mi pare preliminare all'esame della legge.
REBURDO Propongo di aggiungere dopo la parola: "popolazioni" le parole: "allo stato libero".



PRESIDENTE

ALA



PRESIDENTE

Si può aggiungere all'art. 1, che, entro 90-120 giorni dall'entrata in vigore della legge, la Commissione regionale di cui all'art. 6 definirà norme precise per la definizione degli animali.



PRESIDENTE

Siamo ancora all'emendamento proposto dal Consigliere Reburdo.
La parola all'Assessore Olivieri.
OLIVIERI, Assessore alla sanità Lo "stato libero" non rientra nello spirito della legge. Si tratta di tutelare il cittadino più che l'animale, in quanto è fondamentalmente in stato di cattività. Lo "stato libero" dà un'estensione indefinibile ed entra in anomalia con un'altra legislazione.
Non ritengo pertinente l'emendamento.
REBURDO Ritiriamo l'emendamento.



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione l'art. 1 nel testo originario.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti 42 votanti 41 hanno risposto SI 30 Consiglieri hanno risposto NO 2 Consiglieri si sono astenuti 10 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 1 è approvato.
Art. 2 (Vigilanza veterinaria) "Gli animali di cui al precedente art. 1, detenuti a qualsiasi titolo e per qualsiasi scopo, sono soggetti a vigilanza veterinaria.
La vigilanza assicura che gli animali esotici siano mantenuti nel rispetto delle esigenze: di carattere igienico-sanitario di tutela della sicurezza e del benessere degli animali in cattività di salvaguardia dell'incolumità delle persone".
Il Consigliere Pezzana ha presentato il seguente emendamento: all'art. 2 si aggiunge il seguente paragrafo: "La vigilanza veterinaria di cui al presente articolo assicura inoltre il rispetto delle prescrizioni della 'Convenzione europea sulla protezione degli animali da allevamento, ratificata dallo Stato italiano con legge 14/10/1985, n. 623".
La parola all'Assessore Olivieri.
OLIVIERI, Assessore alla sanità L'emendamento è accolto.
PEZZANA L'emendamento è stato accolto, sembra, quindi non ha più bisogno di illustrazione. Una critica generale alla legge però va fatta, perché è mancante di moltissimi riferimenti. Per esempio l'emendamento al secondo comma dell'art. 2 si riferisce alle precisazioni della "Convenzione europea sulla protezione degli animali da allevamento" che è stata ratificata dallo Stato italiano.
Se non si citano tutte le leggi che sono di integrazione, la proposta di legge regionale diventa estremamente succinta e difficile da applicare.
Il richiamo alla legge dello Stato che riguarda i problemi sanitari e veterinari mi sembra molto giusto.



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione l'art. 2 nel testo emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 40 hanno risposto SI 34 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri L'art. 2 è approvato.
Art. 3 (Autorizzazione alla detenzione) "I possessori di animali esotici di cui al precedente art. 1, sono tenuti a presentare domanda di autorizzazione alla detenzione al Sindaco del Comune in cui intendono detenerli.
La domanda deve essere corredata dalle certificazioni e dagli atti che dimostrino la legittima provenienza ed il regolare possesso degli animali e ne consentano l'identificazione. L'autorizzazione alla detenzione è nominale ed è rilasciata esclusivamente al legittimo possessore dell'animale.
La domanda di autorizzazione alla detenzione di cui al primo comma deve essere presentata dal possessore entro 8 giorni dal momento in cui ha avuto inizio la detenzione o dalla nascita dell'animale in stato di cattività.
I possessori sono altresì tenuti a denunciare al Sindaco, entro 8 giorni, la morte o l'alienazione per qualsiasi causa degli animali detenuti".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 41 hanno risposto SI 27 Consiglieri hanno risposto NO 3 Consiglieri si sono astenuti 11 Consiglieri L'art. 3 è approvato.
Art. 4 (Autorizzazione al commercio) "L'allevamento per il commercio ed il commercio di animali di cui al precedente art. 1 sono subordinati al rilascio di apposita autorizzazione del Sindaco del Comune in cui l'attività si svolge.
L'autorizzazione è valida esclusivamente per l'allevamento e la detenzione per il commercio delle specie animali indicate nella domanda.
In caso di cessazione dell'attività di allevamento o commercio di animali esotici, al Sindaco dovrà pervenire segnalazione entro 30 giorni".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 41 hanno risposto SI 30 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si sono astenuti 10 Consiglieri L'art. 4 è approvato.
Art. 5 (Registrazione di carico e scarico) "I commercianti e gli allevatori autorizzati ai sensi del precedente art. 4 devono tenere un apposito registro di carico e scarico".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 41 hanno risposto SI 30 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si sono astenuti 10 Consiglieri L'art. 5 è approvato.
Art. 6 (Commissione regionale) "Il rilascio delle autorizzazioni di cui ai precedenti artt. 3 e 4, da parte del Sindaco, è subordinato al parere favorevole di una Commissione regionale, istituita presso l'Assessorato alla sanità con apposita deliberazione della Giunta regionale e così composta: il responsabile del Servizio veterinario regionale o suo incaricato un esperto in zoologia ed etologia, indicato dalle associazioni naturalistiche e protezionistiche operanti nella regione un sanitario del Servizio veterinario delle Unità Socio-Sanitarie Locali di volta in volta interessate per competenza territoriale".
I Consiglieri Reburdo e Ala hanno presentato il seguente emendamento: alla sesta riga, dopo le parole "un esperto" aggiungere la parola "laureato".
Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 43 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione l'art. 6 nel testo emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 43 hanno risposto SI 36 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri L'art. 6 è approvato.
Art. 7 (Requisiti per l'autorizzazione) "La Commissione regionale, per il rilascio delle autorizzazioni di cui ai precedenti artt. 3 e 4, dovrà accertare: a) la conoscenza, da parte del possessore degli animali, delle principali nozioni di zoologia, etologia ed igiene, indispensabili per il corretto governo degli animali oggetto della domanda di autorizzazione alla detenzione, all'allevamento per il commercio ed al commercio b) che i ricoveri e/o le aree destinati agli animali possiedano requisiti strutturali ed igienico-sanitari rapportati alle esigenze degli animali da detenersi e forniscano garanzie idonee alla prevenzione di rischi ed incidenti alle persone".
La parola al Consigliere Ala.
ALA L'art. 7 prevede gli accertamenti di cui ai punti a) e b).
Secondo la mia interpretazione dell'art. 1, negli animali esotici possono essere previsti anche i canarini. Ne deriva, quindi, che l'art. 7 prevede un accertamento per ogni possessore di canarino.
Vorrei invitare i Consiglieri a riflettere su questo articolo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mignone.
MIGNONE Mi pare che si guardi più agli aspetti superficiali della legge che non al suo significato.
Il rilievo sollevato dal Consigliere Ala può avere validità per la detenzione per cui si prevede l'accertamento di conoscenze.
Questo requisito è importante per esempio per chi fa commercio, ma per la detenzione si potrebbe superare. Chiedo alla Giunta se non ritiene di togliere il riferimento all'art. 3 che riguarda la mera detenzione (a meno che non vi siano ragioni di ostacolo a questa previsione).



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ala.
ALA Signor Presidente, colleghi Consiglieri, la mia polemica riguarda l'art. 1. Tra i detentori vi sono anche coloro che hanno animali di grossa taglia. Vi sono, per esempio, gli zoo safari. La legge è di difficile applicazione per l'imprecisa definizione dell'art. 1 e per il non voler fare una graduatoria dei detentori: il proprietario di uno zoo safari è profondamente diverso dal detentore di un pappagallino o di una tartarughina, regalati in occasione del Natale.
Per esempio, si sono dimenticati i pesci.
Non vorrei che un'affrettata votazione dell'art. 1 facesse discendere effetti non gestibili. Non è possibile prevedere un esame per tutti i possessori di pappagallini e di tartarughine. Ma non si tratta di abolire il riferimento all'art. 3, si tratta piuttosto di tener conto che si è votato l'art. 1 in una certa maniera.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bresso.
BRESSO Si potrebbe prevedere per una serie di detentori, da definire attraverso il tipo di animale detenuto e magari anche attraverso la quantità degli animali, che, insieme alla vendita, venga fornita una documentazione, un libricino o un foglietto secondo il tipo di animale, in cui siano scritte le informazioni relative alle regole da seguire.
Libricino che la Commissione dovrà verificare.
Non mi sento di proporre un emendamento perché su questa proposta bisogna meditare.
PEZZANA Chiedo se si va avanti nella votazione degli altri articoli o se si rinvia la legge in Commissione.



PRESIDENTE

Il ricorso ad un regolamento mi pare una strada percorribile ed accoglibile.
La parola all'Assessore Olivieri.
OLIVIERI, Assessore alla sanità Facciamo tanto rumore per nulla, anche l'emendamento all'art. 1 non chiariva nulla. Rendiamoci conto che leggi di questo tipo che sono sperimentali per la Regione sono comunque avanzate sul piano del rispetto dell'utente e del cittadino, per gli aspetti sanitari, e degli animali e per altri aspetti altrettanto importanti.
La Regione non può diventare un istituto geologico, come quello di Bologna e fare una lista di animali di cui la definizione diventa estremamente improbabile anche perché talvolta ci sono situazioni occasionali che non si possono definire. Il rinvio ad un regolamento che definisca le grandi categorie degli animali, non potendo scendere in analisi complete che definiscano le taglie e la quantità rispetto ai possessori discriminando il possessore del canarino da quello dello zoo safari, credo che sarebbe opportuno.



PRESIDENTE

Su questa precisazione non ho emendamenti. Il regolamento va inserito nella legge nelle norme transitorie.
Passiamo pertanto alla votazione dell'art. 7.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 41 hanno risposto SI 31 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si sono astenuti 9 Consiglieri L'art. 7 è approvato.
Art. 8 (Identificazione degli animali) "Per le esigenze di identificazione degli animali di cui al precedente art.
1, la Commissione regionale può, a seconda della specie, stabilire criteri per il riconoscimento (contrassegni inamovibili, indelebili od altro)".
Si passi alla votazione.
(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 43 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 11 Consiglieri L'art. 8 è approvato.
Art. 9 (Vigilanza sui circhi equestri) "I circhi equestri, i serragli ed i giardini zoologici viaggianti non sottostanno all'obbligo dell'autorizzazione di cui ai precedenti artt. 3 e 4.
Tuttavia, per consentire la vigilanza di cui al precedente art. 2, e fatto obbligo di far pervenire al Servizio veterinario regionale preventiva comunicazione del numero e della specie degli animali al seguito ed il calendario degli spostamenti sul territorio regionale".
Il Consigliere Reburdo ha presentato il seguente emendamento: alla penultima riga, dopo la parola "animali" aggiungere "e gli spazi a disposizione degli stessi".
La parola al Consigliere Reburdo.
REBURDO L'art. 9 riguarda la vigilanza sui circhi equestri. Proporrei un emendamento aggiuntivo, dopo le parole "degli animali" aggiungere "e la superficie a disposizione degli stessi".
OLIVIERI, Assessore alla sanità Accolgo l'emendamento e propongo di aggiungere le parole: "e gli spazi a disposizione degli stessi".



PRESIDENTE

Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 44 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione l'art. 9 nel testo emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 44 hanno risposto SI 36 Consiglieri si sono astenuti 8 Consiglieri L'art. 9 è approvato.
Art. 10 (Sequestro cautelativo) "La detenzione, l'allevamento ed il commercio di animali esotici, senza apposita autorizzazione od in condizioni diverse da quelle previste all'atto dell'autorizzazione o ritenute non idonee dagli operatori della vigilanza veterinaria, comportano, in seguito a parere conforme della Commissione regionale di cui al precedente art. 6, l'emissione, da parte del Sindaco, del provvedimento di sequestro cautelativo degli animali e l'eventuale trasferimento degli stessi, a spese del detentore, ad un idoneo centro di ricovero indicato dalla medesima Commissione".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 44 hanno risposto SI 36 Consiglieri si sono astenuti 8 Consiglieri L'art. 10 è approvato.
Art. 11 (Sanzioni) "I contravventori alla presente legge sono passibili delle seguenti sanzioni amministrative: da L. 100.000 a L. 500.000 per la detenzione di animali esotici in assenza dei requisiti indicati dal precedente art. 2 L. 100.000 per la detenzione di animali esotici senza l'autorizzazione di cui al precedente art. 3 L. 300.000 per la detenzione di animali esotici a scopo di allevamento o commercio senza l'autorizzazione di cui al precedente art. 4 da L. 100.000 a L. 300.000 per omissioni od irregolarità nella registrazione di carico e scarico di cui al precedente art. 5 L. 100.000 per la mancata identificazione degli animali di cui al precedente art. 8 L. 200.000 per l'omissione della segnalazione di cui al precedente art. 9 da parte di circhi e serragli viaggianti".
Il Consigliere Pezzana ha presentato il seguente emendamento: il testo dell'art. 11 è così variato: "I contravventori della presente legge sono passibili delle seguenti sanzioni amministrative: da L. 1.000.000 a L. 3.000.000 per la detenzione di animali esotici in assenza dei requisiti del precedente art. 2 L. 1.000.000 per la detenzione di animali esotici senza l'autorizzazione di cui al precedente art. 3 L. 3.000.000 per la detenzione di animali esotici a scopo di allevamento o commercio senza l'autorizzazione di cui al precedente art. 4 da L. 400.000 a L. 800.000 per omissione o irregolarità nella registrazione di carico e scarico di cui al precedente art. 5 L. 500.000 per la mancata identificazione degli animali di cui al precedente art. 8 da L. 500.000 a L. 1.000.000 per l'omissione della segnalazione di cui al precedente art. 9 da parte di circhi e serragli viaggianti".
La parola al Consigliere Pezzana.
PEZZANA L'art. 11 nel prevedere le sanzioni contiene delle cifre molto basse anche perché i contravventori, in genere, sono persone che speculano sugli animali detenuti, ristoranti, zoo safari, organizzazioni commerciali, i quali di fronte ad una multa di L. 100.000 o 300.000 calcolando i loro incassi, non hanno nessun problema a pagarle.
L'emendamento che propongo è di aumentare le sanzioni. Sono pene notevoli anche per il detentore privato che usa gli animali a scopo di gioco e li elimina nel momento in cui il gioco non diverte più. Dove la sanzione è insufficiente rispetto al dolo, chi infrange non ha nessun problema ad infrangere. Continuerà a vanificare anche un progetto di legge dove le sanzioni sono molto basse e non costituiscono un disincentivo a commettere l'atto illecito. Anche la multa per sosta vietata di L. 10.000 la pagano tutti, se fosse di L. 50.000 o 70.000, prima di posteggiare in sosta vietata, si cercherebbe un posteggio regolare. Questo non è un esempio del tutto qualificante, perché dovremmo dire che mancano i parcheggi, ma segue un ragionamento logico che deve guidare chi discute una legge. Il tener conto delle sanzioni è estremamente importante altrimenti si vanifica l'intenzione del legislatore.



PRESIDENTE

A questo riguardo è stato presentato anche un emendamento del Consigliere Ala: "Art. 11 - Sanzioni - modificare secondo comma: da L. 100.000 a L. 500.000.., terzo comma: da L. 300.000 a L. 1.500.000.., quarto comma: da L. 100.000 a L. 500.000.., quinto comma: da L. 100.000 a L. 500.000.., sesto comma: da L. 200.000 a L. 1.000.000".
La parola al Consigliere Ala.
ALA La prima cifra, L. 100.000, viene poi moltiplicata per cinque.
L'emendamento ripete ad ogni comma questo scarto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Majorino.
MAJORINO Volevo solo far rilevare che sia il testo del disegno di legge, sia gli emendamenti del Consigliere Pezzana prevedono una sanzione amministrativa in misura fissa. Se si andasse avanti in questo ordine di idee, o sul testo di legge originario o sugli emendamenti indicando una sanzione amministrativa fissa, si andrà fatalmente incontro all'infortunio legislativo e al rinvio, da parte del Commissario di Governo perché, in base alla legge 689 dell'81, che ha innovato la materia sanzionatoria e ha attribuito l'incarico al Presidente della Giunta regionale di emanare un'apposita ordinanza - ingiunzione, allorquando venga a conoscenza dell'illecito, ha anche stabilito in conformità del sistema sanzionatorio penale, un minimo ed un massimo per ogni sanzione. In altri termini, i due punti dell'emendamento che indicano e propongono una misura fissa, vanno mutati prevedendosi un minimo ed un massimo.
Per quanto riguarda gli altri emendamenti che prevedono invece un minimo ed un massimo, penso sia bene nel minimo scendere, fermo restando il massimo, perché mi pare sia eccessivo il minimo (1.000.000) potrebbe essere da 300.000 a 3.000.000 osservando la regola normale del decuplo. Così, il Presidente della Giunta quando irroga la sanzione, potrà nel suo prudente apprezzamento valutare se si sia trattato di una violazione oppure se si sia trattato di un'infrazione di aziende che fanno commercio o di zoo safari, tale da irrogare il massimo della sanzione.
Laddove poi l'emendamento fissa una sanzione amministrativa senza un minimo ed un massimo deve essere corretto, laddove fissa un minimo eccessivo dovrebbe essere ridotta.
PEZZANA Accetto le osservazioni del Consigliere Majorino mantenendo però una notevole differenza tra il minimo ed il massimo, proprio perch l'infrazione della legge può essere commessa sia dal privato cittadino che dalle istituzioni di tipo speculativo.
Accetto la correzione dal minimo al massimo dove avevo indicato una cifra unica purché gli altri massimi siano mantenuti per evitare le forme di speculazione che conosciamo.



PRESIDENTE

La legge stabilisce: "La sanzione amministrativa pecuniaria consiste nel pagamento di una somma non inferiore a L. 4.000 e non superiore a L. 20.000.000.
Le sanzioni proporzionali non hanno limite massimo. Fuori dei casi espressamente stabiliti dalla legge, il limite massimo della sanzione amministrativa pecuniaria non può, per ciascuna violazione, superare il decuplo del minimo".
La parola all'Assessore Olivieri che presenta un terzo emendamento.
OLIVIERI, Assessore alla sanità Mi rendo conto delle motivazioni etiche che portano i Consiglieri Pezzana e Ala ad innalzare i livelli delle ammende, ma, ribadendo il concetto prima esposto, ritengo che, trattandosi di una legge nuova, si pu seguire la legge del bianco e del nero (però io amo la legge del grigio!).
Dobbiamo valutare i risvolti: sono decine di migliaia le persone che detengono animali e in realtà non sappiamo quali potranno essere gli eventuali effetti di questa legge.
Mi ricollego con quanto è stato detto per chi fa commercio e allevamento di animali e con quanto riguarda i circhi e i serragli viaggianti che sono i due punti peculiari e propongo un altro emendamento: l'intero art. 11 è così sostituito: "Art. 11 - Sanzioni.
I contravventori alla presente legge sono passibili delle seguenti sanzioni amministrative: da L. 100.000 a L. 500.000 per la detenzione di animali esotici in assenza dei requisiti indicati dal precedente art. 2 da L. 100.000 a L. 200.000 per la detenzione di animali esotici senza l'autorizzazione di cui al precedente art. 3 da L. 300.000 a L. 1.000.000 per la detenzione di animali esotici a scopo di allevamento o commercio senza l'autorizzazione di cui al precedente art. 4 da L. 100.000 a L. 300.000 per omissioni o irregolarità nella registrazione di carico e scarico di cui al precedente art. 5 da L. 100.000 a L. 200.000 per la mancata identificazione degli animali di cui al precedente art. 8 da L. 200.000 a L. 500.000 per l'omissione' della segnalazione di cui al precedente art. 9 da parte di circhi e serragli viaggianti".



PRESIDENTE

I Consiglieri Pezzana e Ala accolgono la proposta di mediazione dell'Assessore? La parola al Consigliere Pezzana.
PEZZANA L'Assessore ha mantenuto più o meno le cifre di prima. Chi fa commercio non viene penalizzato sufficientemente e quindi non è un "grigio", ma è più nulla.



PRESIDENTE

Ci sono tre posizioni, quella del Consigliere Pezzana che chiede sostanziali sanzioni amministrative, quella di Ala che è intermedia rispetto alla proposta del Consigliere Pezzana e quella dell'Assessore che cerca di mediare.
La parola al Consigliere Ala.
ALA Ringrazio il Consigliere Pezzana che afferma di volersi adeguare alla mia proposta di emendamento.
Il problema è che l'art. 11 stabilisce sanzioni e categorie di cittadini che hanno con gli animali esotici rapporti fra di loro estremamente diversi.
Un'assemblea come questa dovrebbe tentare di separare le diverse categorie di cittadini e i diversi rapporti che i cittadini hanno con gli animali esotici. Come ha detto il Consigliere Bresso è necessario rinviare in Commissione il progetto di legge.
Non posso accettare la proposta dell'Assessore proprio perché dove si parla di animali esotici a scopo di allevamento e commercio propone la moltiplicazione minima del minimo. Invece, proprio sul commercio (terzo comma) dovrebbe valere la massima sanzione ed il massimo controllo.



PRESIDENTE

Il Consigliere Pezzana ha ritirato l'emendamento il quale converge con l'emendamento del collega Ala.
La parola al Consigliere Biazzi.
BIAZZI Chiedo scusa ai colleghi che hanno seguito con impegno la redazione di questa legge se, non avendo seguito i lavori di preparazione, intervengo per porre due questioni. Una delle quali è già stata risolta ed è quella dell'applicazione della legge 689. L'altra riguarda un problema di merito.
Proprio perché ci troviamo di fronte a situazioni molto diversificate e le sanzioni hanno una conseguenza immediata e diretta sui cittadini piemontesi, alla luce dell'esperienza non sempre positiva maturata nell'applicazione della legge 32 sulla tutela dell'ambiente e delle specie animali minori, chiedo sia fatta una verifica attenta sulle ripercussioni che queste sanzioni possono avere. In particolare mi hanno colpito i riferimenti all'art. 3, che coinvolge molti cittadini e può creare situazioni delicate ed innescare contenziosi con la Regione. Ci troviamo di fronte a sanzioni indubbiamente sproporzionate rispetto alle finalità della legge. Mi sembra sia necessario un esame più attento da parte del Consiglio ed eventualmente il rinvio della norma all'attenzione della Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ala.
ALA Chi ha la potestà di emettere le sanzioni previste all'art. 11? E chi farà i controlli? Chi stenderà i verbali?



PRESIDENTE

Gli agenti zoofili redigono i verbali che vengono mandati al Presidente della Giunta.
Il Servizio Depenalizzazioni guidato dalla dott.ssa Diale, con l'aiuto di un esperto in materia, emana ogni anno una decina di migliaia di sanzioni.
Pongo in votazione l'emendamento presentato dal Consigliere Ala.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 6 voti favorevoli, 21 contrari e 10 astensioni.
Pongo in votazione l'emendamento presentato dall'Assessore Olivieri. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 21 voti favorevoli, 3 contrari e 15 astensioni.
Pongo in votazione l'art. 11 nel testo emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 47 hanno risposto SI 28 Consiglieri hanno risposto NO 6 Consiglieri si sono astenuti 13 Consiglieri L'art. 11 è approvato.
All'art. 12 viene presentato il seguente emendamento sostitutivo dell'intero articolo, firmato dai Consiglieri Devecchi, Bresso, Adduci Ala, Reburdo e Bruciamacchie: Art. 12 (Regolamento di attuazione) "Entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, emana un regolamento di attuazione relativo alla definizione degli animali esotici di cui all'art. 1 ed alle condizioni per il rilascio delle autorizzazioni di cui all'art. 7".
Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 43 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione l'art. 12 nel testo come sopra modificato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 43 hanno risposto SI 40 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si sono astenuti 2 Consiglieri Il nuovo art. 12 è approvato.
Art. 13 (ex art. 12) (Norme transitorie) "Entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, chiunque detenga, allevi e/o detenga per il commercio gli animali di cui al precedente art. 1 deve presentare domanda di autorizzazione, come previsto dagli artt. 3 e 4 della presente legge".
I Consiglieri Devecchi, Bresso, Adduci, Ala, Reburdo e Bruciamacchie hanno presentato il seguente emendamento: dopo le parole "entrata in vigore della presente legge" aggiungere le parole "e del regolamento attuativo".
Pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 43 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione l'art. 13 nel testo emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 43 hanno risposto SI 40 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si sono astenuti 2 Consiglieri L'art. 13 è approvato.
Pongo ora in votazione l'intero testo della legge.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 45 hanno risposto SI 33 Consiglieri hanno risposto NO 3 Consiglieri si sono astenuti 9 Consiglieri L'intero testo della legge è approvato.
Comunico, infine, che i lavori consiliari riprenderanno oggi pomeriggio alle ore 15.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.40)



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