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Dettaglio seduta n.8 del 08/06/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.00 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Proposta di deliberazione n. 9 inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009 del Consiglio regionale" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Disegno di legge n. 13 inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e a questo riguardo comunico che, ai sensi dell'articolo 58, comma 2 del Regolamento devono essere iscritti ai lavori odierni la proposta di deliberazione relativa a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009 del Consiglio regionale", di cui al punto 4) all'o.d.g., e il disegno di legge n. 13 "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Chiedo se il Consiglio intenda procedere ad una votazione o se si possa intendere acquisito il voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri assegnati.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Dichiaro iscritto al punto 4) la proposta di deliberazione relativa a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009 del Consiglio regionale" e al punto 5) il disegno di legge n. 13 "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009".


Argomento: Calamità naturali

Ordine del giorno n. 7 dei Consiglieri Molinari, Burzi, La Rocca, Costa Lupi, Motta, Maccanti, Toselli, Cortopassi, Angeleri, Novero, Tentoni Marinello, Leardi, Botta, De Magistris, Spagnuolo, Gregorio, Bussola e Valle, inerente a "Benefici in materia previdenziale per i soggetti colpiti dall'alluvione piemontese del novembre 1994" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Calamità naturali

Ordine del giorno n. 10 dei Consiglieri Reschigna, Negro, Goffi, Motta Angela, Stara, Dell'Utri, Lepri, Taricco e Ronzani, inerente a "Situazione rimborsi alluvionati piemontesi del 1994" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Buongiorno Presidente, buongiorno Consiglieri.
Chiedo, ai sensi del comma 4 dell'articolo 58 del Regolamento, di iscrivere all'o.d.g. l'ordine del giorno intitolato "Benefici in materia previdenziale per i soggetti colpiti dall'alluvione piemontese del novembre 1994". Grazie.



PRESIDENTE

Il Consigliere Carossa propone l'iscrizione all'o.d.g. dei lavori odierni di un ordine del giorno, avente come primo firmatario il Consigliere Molinari, intitolato "Benefici in materia previdenziale per i soggetti colpiti dall'alluvione piemontese del 1994".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Sulla stessa materia abbiamo depositato un ordine del giorno inerente a "Situazione rimborsi alluvionati piemontesi del 1994" e, pertanto, ne chiediamo l'iscrizione all'odierno o.d.g.



PRESIDENTE

In attesa che sia riprodotto il documento presentato dal Consigliere Reschigna, ricordo ai colleghi che per l'iscrizione di entrambi gli ordini del giorno sono necessari, a norma di Regolamento, 40 voti favorevoli.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Poiché qualche anno fa mi sono occupato di questa questione addirittura coinvolgendo un pool di avvocati, riguardo ad aziende alluvionate e rimborsi INPS, sono assolutamente contento che l'Aula affronti il problema. Tale tematica implica un'azione concreta del Consiglio regionale. Essendo vigenti e depositati due ordini del giorno, a questo punto chiederei ai proponenti di allargare ad altri Consiglieri le firme e di verificare se non intendono proporne uno solo.
La questione non è di destra o di sinistra: poiché un comma nella finanziaria blocca i rimborsi INPS, vinti dagli avvocati addirittura in Cassazione, forse sarebbe opportuno che il Consiglio regionale, con buon senso, presentasse un ordine del giorno comune e lo votassimo tutti. In questo modo daremmo un buon servizio alla società e, in particolare, alle imprese. Grazie.



PRESIDENTE

Dobbiamo procedere in questo modo: prima sono iscritti entrambi gli ordini del giorno, se entrambi riceveranno 40 voti favorevoli.
I Consiglieri proponenti, Consigliere Molinari e Consigliere Reschigna autorizzano altri Consiglieri a porre la propria firma.
Iniziamo con l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 7 dei Consiglieri Molinari, Burzi, La Rocca, Costa, Lupi, Motta, Maccanti, Toselli Cortopassi, Angeleri, Novero, Tentoni, Marinello, Leardi, Botta, De Magistris, Spagnuolo, Gregorio, Bussola e Valle, inerente a "Benefici in materia previdenziale per i soggetti colpiti dall'alluvione piemontese del novembre 1994".
Ricordo che necessitano 40 voti per l'iscrizione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Il Consiglio approva.
L'ordine del giorno n. 7 è iscritto.
Procediamo all'iscrizione dell'ordine del giorno n. 10 dei Consiglieri Reschigna, Negro, Goffi, Motta Angela, Stara, Dell'Utri, Lepri, Taricco e Ronzani, inerente a "Situazione rimborsi alluvionati piemontesi del 1994".
Anche in questo caso sono necessari 40 voti favorevoli.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Il Consiglio approva.
L'ordine del giorno n. 10 è iscritto.
Quindi, l'ordine del giorno Molinari è iscritto al punto 6) della seduta odierna; l'ordine del giorno Reschigna al punto 7).
Saranno trattati insieme poiché mi sembra di intuire che l'Aula voglia procedere in tal senso.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Ricordo che sono a disposizione e riproducibili i processi verbali delle sedute del 25 e 26 maggio 2010.
Sono approvati i processi verbali del 18 maggio 2010.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Sacchetto, Montaruli, Botta Pedrale e Cotta.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

b) Questione di legittimità costituzionale dell'articolo 16 della legge regionale 18/86


PRESIDENTE

La cancelleria della Corte di Cassazione ha comunicato che la Prima sezione Civile della Corte di Cassazione, in data 20 maggio 2010 ha emesso un'ordinanza con la quale ha considerato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale relativamente all'articolo 16 della legge della Regione Piemonte 2 maggio 1986, n. 18 per contrasto con gli articoli 23 e 119 della Costituzione.
La Corte ha quindi sospeso il giudizio pendente e ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale.
Il ricorso pendente avanti alla Corte è proposto contro una sentenza della Corte d'Appello di Torino e oggetto del giudizio è la legittimità della deliberazione del comune di Orbassano, emanata in data 26/4/1993 che ha determinato il contributo dovuto dalla Società ricorrente, in quanto gestore di un impianto di trattamento dei rifiuti, sulla base dell'articolo 16 della legge regionale 2 maggio 1986, n. 18.
La norma in parola prevede un contributo a favore dei Comuni nei quali sono localizzati impianti di trattamento dei rifiuti da parte dei soggetti gestori degli impianti e nel giudizio di merito è controversa la natura del contributo e, qualora debba qualificarsi come imposta di concessione regionale, eccederebbe la potestà legislativa ed impositiva attribuita alle Regioni dagli articoli 117 e 119 Cost., nel testo previdente alla riforma apportata dalla legge costituzionale n. 3 del 2001.
La legge regionale in parola, recante "Prime norme per la disciplina dello smaltimento dei rifiuti, in attuazione del DPR 10 settembre 1982, n. 915" risulta essere peraltro abrogata dall'articolo 45 della legge regionale 13 aprile 1995, n. 59, che risulta essere a sua volta abrogata dalla legge regionale 24 ottobre 2002, n. 24, ora in vigore.
Copia della sentenza è a disposizione presso la Segreteria dell'Ufficio Aula.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

c) Sentenza Corte Costituzionale sulla legge regionale 19/09


PRESIDENTE

In data 4 giugno 2010 è stata depositata la sentenza n. 193/2010 della Corte Costituzionale che riguarda la legge della Regione Piemonte 29 giugno 2009, n. 19 ("Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità").
La sentenza dichiara l'illegittimità costituzionale di alcune norme; di altre la parziale illegittimitá, di altre la legittimitá, dichiarando la non fondatezza delle questioni sollevate.
Di conseguenza, vengono dichiarati incostituzionali gli articoli 5 comma 1, lettera c); 7, comma 2, lettera a), n. 4; 8 comma 4; 26, comma 1 e 27, comma 3. Viene dichiarata la parziale illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 2, lettera a), n. 3, limitatamente alle parole "tutelare e", e dell'articolo 7, comma 2, lettera d), n. 1, della stessa legge, limitatamente alla parola "tutelare". Ed è infine dichiarata non fondata la questione di legittimità costituzionale relativa all'Allegato B.
Copia della sentenza è a disposizione presso la Segreteria dell'Ufficio Aula.


Argomento:

d) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Enti strumentali - Contratti ed appalti

Interrogazione a risposta indifferibile ed urgente in aula n. 5 del Consigliere Boeti, inerente a "Assunzioni in SCR"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 5, presentata dal Consigliere Boeti, avente ad oggetto "Assunzioni in SCR".
Ricordo che le interrogazioni indifferibili e urgenti possono essere illustrate dal proponente per due minuti, la Giunta ha disposizione tre minuti per la risposta e l'interrogante ha diritto di replica per cinque minuti.
La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Grazie Presidente; grazie anche all'Assessore per la celerità della risposta.
L'interrogazione è semplice nei suoi contenuti. Il precedente governo regionale ha definito una struttura che avrebbe dovuto rendere più celeri i lavori soprattutto riguardo all'edilizia sanitaria. Tutti sanno che l'età media nei nostri ospedali è di 80 anni e che quindi c'era e c'è ancora l'esigenza di procedere e velocizzare non soltanto l'ideazione, ma anche la realizzazione delle strutture.
Faccio spesso un esempio. Ho visitato un ospedale in Olanda, ad Amsterdam, di 600 posti letto realizzato in due anni: noi in due anni non riusciamo nemmeno ad arrivare al progetto preliminare! In sostanza, l'obiettivo era quello di rendere più rapide le procedure ma non mi sembra che questo sia successo. Devo dire che spesso entra in gioco anche la responsabilità delle imprese; penso all'ex articolo 20 e a quello che sta succedendo nel territorio nel quale abito: per l'ospedale di Giaveno si è fatto un appalto di circa sei milioni di euro, l'impresa ha fatto un buco, nel frattempo è fallita e adesso stiamo aspettando che ne nominino un'altra. Lo stesso discorso vale per Avigliana e un po' dappertutto. Insomma, il nostro è un Paese curioso, nel quale c'è bisogno di edilizia e le imprese che si aggiudicano gli appalti non riescono a portare avanti i lavori.
Ma se l'impianto e l'idea restano validi, vorrei capire che cosa è effettivamente successo all'interno di SCR e quali sono stati i criteri che hanno condotto le scelte del personale. Mi aspettavo (poi l'Assessore mi dirà come sono andate le cose) un personale giovane, innovativo, sul quale la Regione potesse investire e che fosse in grado in tempi rapidi di dare quelle risposte che il governo regionale precedente si aspettava. Ho la sensazione, viceversa, che tutto ciò non si sia verificato.
Mi fermo qui (due minuti), riservandomi il diritto di replicare alle osservazioni dell'Assessore ed eventualmente fare qualche considerazione.



PRESIDENTE

Consigliere Boeti, avrà diritto di replica per cinque minuti.
La parola all'Assessore Maccanti per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

L'interrogazione n. 5 del Consigliere regionale Nino Boeti ha come oggetto "Assunzioni in SCR".
Con riguardo al primo punto "quali siano i criteri che hanno determinato l'assunzione di personale presso SCR", ci viene evidenziato che SCR Piemonte S.p.A.
in data antecedente alla pubblicazione delle selezioni di ricerca di personale, ha adottato un proprio regolamento per l'assunzione del personale dipendente. Nell'ambito di detto provvedimento sono indicati i criteri di valutazione degli aspiranti dipendenti di SCR Piemonte, i componenti delle singole commissioni di valutazione, nonch descritte le procedure cui la società deve attenersi per l'espletamento delle procedure selettive. In termini generali, i criteri selettivi sono stati improntati al rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza ed imparzialità di cui all'articolo 18, comma 2, del decreto legge n. 112 del 25/06/2008, così come convertito dalla legge n. 133 del 06/08/2008.
Con riguardo al secondo quesito "in che considerazione sono stati tenuti i curriculum che sono stati presentati", ci viene segnalato che tutti i curriculum pervenuti entro i termini previsti dal bando vengono esaminati da un'apposita commissione ; i candidati in possesso dei titoli per i profili professionali ricercati attraverso gli avvisi di selezione vengono successivamente invitati ad un colloquio conoscitivo nell'ambito del quale gli stessi chiariscono le proprie competenze professionali evidenziando l'esperienza maturata.
In relazione al punto "quanti dipendenti oggi in pianta organica di SCR siano dipendenti provenienti da altri enti o in quiescenza", si precisa: ad oggi SCR Piemonte dispone di n. 38 dipendenti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; n. 6 dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato; n. 7 collaboratori con contratto a progetto.
Ad eccezione dei dipendenti selezionati attraverso le procedure di cui sopra, la quasi totalità del personale proviene dall'Agenzia Regionale delle Strade (ARES) nei cui rapporti giuridici attivi e passivi SCR Piemonte S.p.A.
è subentrata all'atto della sua costituzione e contestuale liquidazione di ARES; in organico risultano poi presenti alcune figure professionali la cui precedente esperienza lavorativa è stata svolta presso l'Agenzia Torino 2006 e per i quali, con Protocollo del 04/11/2005, la Regione Piemonte, d'intesa con le Organizzazioni Sindacali, gli Enti Pubblici della Regione e l'Unione Industriale, aveva auspicato e promosso un percorso di ricollocazione al fine di non disperderne le professionalità acquisite.
Per concludere quanto richiesto, si evidenzia che il solo Direttore generale risulta essere in quiescenza; al riguardo occorre, per sottolineare che lo stesso, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 15 dello Statuto di SCR, è stato assunto con un contratto a tempo determinato della durata di 3 (tre) anni e che l'incarico è stato conferito dal Consiglio di Amministrazione di SCR Piemonte S.p.A. su indicazione dell'allora Giunta regionale.
Con riferimento al quesito avente il seguente tenore "quali siano i tempi di completamento della pianta organica di SCR perché la società possa essere operativa" si evidenzia che SCR Piemonte è pienamente operativa dal mese di gennaio 2008; SCR Piemonte non è dotata di pianta organica trattandosi di società per azioni la cui organizzazione interna non prevede una strutturazione fissa, simile a quella degli enti pubblici; in considerazione dei compiti che l'azionista unico Regione Piemonte affiderà a SCR Piemonte, la società si doterà del personale necessario a far fronte ai compiti che le saranno assegnati da parte del socio e azionista unico Regione Piemonte.
Si segnala che la precedente Giunta regionale non ha presentato entro il 30 settembre, come previsto dalla legge, la programmazione per l'anno 2010, quindi non è ad oggi possibile definire i tempi di completamento delle procedure di selezione dei candidati che hanno presentato la propria candidatura nel corso dell'anno 2009. Appare tuttavia ragionevole ipotizzare che la valutazione di tutti i candidati sarà completata entro il corrente anno, rimettendo ad un successivo momento l'eventuale decorrenza dei rapporti di lavoro.
ovvio, Consigliere, che molti degli elementi che oggi le ho fornito mi sono stati forniti da SCR, in quanto questa Giunta è in carica da meno di due mesi. Ascolterò con attenzione la sua replica, che, sono certa saprà fornirmi elementi di riflessione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti, per la replica.



BOETI Antonino

Ringrazio l'Assessore per la risposta, che è una risposta ovviamente formale, così com'è stata fornita da SCR. Nutro qualche dubbio sul fatto che nell'assunzione del personale si sia rigidamente tenuto conto della qualità dei curriculum presentati, ma ovviamente non avendo il curriculum a disposizione non è un argomento che posso dimostrare.
Credo che il nuovo governo regionale faccia bene a tenere in mente l'organizzazione di questa struttura, perché da questa dipenderà anche il buon esito di questi cinque anni, soprattutto per quanto riguarda le questioni dell'edilizia ospedaliera, ci sono molti progetti in piedi, poi il governo regionale nuovo deciderà quale tenere in piedi e quale trasformare, naturalmente nell'ambito delle sue responsabilità e noi diremo, magari rispetto ai progetti che sono accantonati, cosa pensiamo.
Io qualche dubbio ce l'ho sull'efficacia di una struttura personalmente, se posso esprimere un pensiero, non avrei nominato a direttore della struttura un dipendente in quiescenza. Mi piace pensare ad un governo regionale che investe su giovani professionisti, che riforma che possono costituire il futuro anche della Regione e di tutte le opere cui gli investimenti regionali sono connessi.
Continuerò ad occuparmi di questa struttura; sono sicuro che con la gentilezza con la quale ha risposto oggi l'Assessore continuerà a rispondere, perché è interesse della Regione che sia una struttura giovane agile e all'interno della quale contino soprattutto le competenze e le professionalità e non tanto le attenzioni che legittimamente possono arrivare da parte del mondo politico.


Argomento: Enti strumentali

Interrogazione a risposta indifferibile ed urgente in aula n. 11 del Consigliere Boeti, inerente a "Ruolo dell'ARESS nel nuovo governo regionale"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 11.
La parola al Consigliere Boeti, per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Questa, devo dire, è una situazione un po' delicata. Il governo regionale precedente ha affidato...
Quando la signora ha finito, parlo, perché non mi piace parlare con l'Assessore mentre parla con i commessi...



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale (fuori microfono)

Sto lavorando per lei!



BOETI Antonino

Non c'è problema, tanto non abbiamo fretta e la giornata è lunga.
una questione molto delicata. Il governo regionale precedente ha affidato ad un serio professionista - e su questo nessuno può avere niente da dire - come il dottor Bertetto, la direzione di quell'Agenzia.
Bertetto era stato eletto in Consiglio regionale e quando ha assunto quest'incarico, naturalmente e indubbiamente, si è dimesso. È un professionista stimato e conosciuto in tutta Italia; è fondatore della Rete regionale oncologica del Piemonte, una rete, peraltro, presa a modello di gran parte del nostro Paese e usata anche come modello di riferimento per molti paesi europei.
Mi è parso che Bertetto abbia dato a questa struttura competenza e professionalità. Se qualcuno di voi avrà tempo e voglia di occuparsi del lavoro svolto da Bertetto in questi anni, si renderà conto di quanto è stato fatto: dagli ECM a mille progetti diversi che l'ARESS ha in cantiere e che hanno reso migliore - credo - la qualità sanitaria della nostra regione.
Non abbiamo capito se il nuovo governo regionale intende sostituire adesso lei me lo spiegherà - il dottor Bertetto, che fino a settembre del 2011 continuerà a ricoprire la carica di Direttore.
Ci risulta che ci sia un medico delle Molinette, Claudio Zanon, che si reca all'ARESS, che incontra il personale, che dà indicazioni di bloccare le pratiche, che scrive e-mail. Vorrei capire con quale titolo lo fa e qual è il ruolo che il nuovo governo regionale ha attribuito al dottor Zanon, il quale dichiara, peraltro, che quando il dottor Bertetto smetterà il suo incarico - se resterà fino alla fine o se lo interromperà prima - lui lo ricoprirà a sua volta.
Ricordo che la nomina di Bertetto fu effettuata tramite concorso cui hanno partecipato 18 professionisti. Credo che il nuovo governo regionale debba perlomeno attenersi alla stessa procedura: non penso che abbia intenzione di affidare al dottor Zanon l'incarico di direttore dell'ARESS.
Forse un bando verrà emanato: se il curriculum del dottor Zanon sarà superiore a quello di altri professionisti, verrà nominato, se sarà inferiore il governo regionale deciderà quello che vuole.
Mi pare che la furia iconoclasta del dottor Zanon stia prevaricando quelli che potrebbero essere i suoi compiti.
Aspetto la risposta dell'Assessore per utilizzare più tempo a disposizione in seguito, se ne avrò bisogno.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
In ordine al primo quesito posto dall'interrogante "quale sia il senso dell'avocazione alla Presidenza della Giunta regionale delle funzioni dell'ARESS e quale ne sia l'obiettivo", si precisa quanto segue.
Il Presidente della Giunta regionale, nel decreto di nomina firmato il 16 aprile scorso, ha stabilito che permanessero in capo al Presidente una serie di funzioni, tra cui il Coordinamento ed indirizzo delle politiche del Governo regionale, i Rapporti con l'Università, la Conferenza Stato Regioni, i Rapporti con l'Unione Europea, il Federalismo, la Semplificazione, l'ARESS, l'Edilizia Sanitaria, l'Internazionalizzazione del Piemonte e i Grandi Eventi. Si tratta di una serie di materie che il Presidente ha voluto mantenere in capo a sé per risponderne direttamente di fronte ai cittadini che lo hanno eletto.
In merito al secondo quesito posto dall'interrogante "quali siano le funzioni del dottor Claudio Zanon, che allo scrivente risulta essere un medico chirurgo dell'Ospedale Molinette di Torino in comando presso la Regione", si specifica quanto segue.
Le funzioni del dottor Claudio Zanon sono quelle di cui alla determina dirigenziale n. 78 del 10/05/2010 con cui al medesimo è stato affidato incarico di collaborazione "per l'esercizio delle competenze inerenti le deleghe presidenziali in materia sanitaria, in particolare quelle riferite all'edilizia sanitaria regionale e quelle collegate alle attività di competenza dell'Agenzia regionale per i servizi sanitari (ARESS)". Il conferimento di tali compiti è avvenuto sulla base della DGR n. 15-9682 del 30/09/2008 di approvazione dell'Accordo quadro sulla collaborazione istituzionale tra la Regione Piemonte e le Aziende Sanitarie Regionali per lo studio e l'approfondimento delle problematiche sanitarie. Con la D.D. n.
78 del 10/05/2010 è così stato approvato lo schema di convenzione tra la Regione Piemonte, l'ASO Giovanni Battista di Torino, presso cui il dottor Zanon è dipendente, ed il dottor Zanon stesso. Tale schema di convenzione è opportuno precisare, non comporta oneri di spesa a carico dell'Amministrazione regionale.
Infine, in riferimento al terzo quesito posto dall'interrogante "a che titolo il dottor Zanon invii lettere all'ARESS, al suo Direttore ed ai funzionari", si specifica quanto segue.
Risulta che il dottor Zanon non abbia inviato lettere indirizzate all'ARESS, al Direttore ed ai funzionari, bensì unicamente comunicazioni di posta elettronica che il dottor Zanon, nell'esercizio delle sue funzioni di cui alla convenzione, avrebbe inviato per chiarire alcuni quesiti posti dal dottor Bertetto e da suoi funzionari, in riferimento a una lettera inviata dal Presidente Cota e regolarmente protocollata.
Per quanto le procedure che porteranno alla sostituzione del dottor Bertetto, quando e se queste procedure si renderanno necessarie, è ovvio che si rispetterà la legge.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti per la replica.



BOETI Antonino

Per quanto mi sforzi ed abbia già dichiarato pubblicamente la mia simpatia per l'Assessore, questa volta proprio non riesco ad essere soddisfatto della risposta.
Mi sembra che, nonostante il dottor Zanon sia un collaboratore, che abbia un contratto di collaborazione con il Presidente della Regione che ha tenuto per sé queste deleghe... Devo dire, sinceramente, che lo considero un errore, ma posso augurarmi che sia un errore, perché lo abbiamo commesso anche noi. È una riflessione che abbiamo già fatto in quest'aula: la storia di questi cinque anni ha dimostrato che è stato un errore separare la programmazione e l'edilizia sanitaria dall'Assessorato alla sanità.
opportuno, soprattutto per quanto riguarda l'Edilizia sanitaria e l'Assessorato alla sanità, che stiano insieme. Peraltro, il Governo di centrodestra dispone di un Assessore che è dotato di intelligenza e capacità, come l'Assessore Ferrero.
In questo momento ci sembra, sinceramente, che la figura dell'Assessore Ferrero sia un po' in diminutio, per usare un termine che non vuole certamente offendere. Anche sui giornali vediamo che il dottor Zanon deborda e straborda, organizza iniziative, mette in piedi tavoli...
Qualcuno ha la sensazione che sia lui l'Assessore alla sanità! Penso che non sia vero, ma ritengo che sia stato un errore, da parte vostra insistere con questo elemento.
Però l'ARESS ha già un Direttore Generale, cui competono le responsabilità e l'organizzazione dei servizi. E il dottor Zanon non ha il diritto di interferire in queste vicende.
Altrimenti, abbiate il coraggio di dire al dottor Bertetto - se non è di vostro gradimento, naturalmente - che non rientra nei vostri piani di lavoro, e lo licenziate.
Ricordo all'Assessore, qualora non lo sapesse, che c'é un precedente importante di un Direttore Generale cui è stato sospeso l'incarico prima della fine del suo contratto, per il quale la Regione ha pagato 700.000 euro di danni! Visto che siamo in un momento delicato, da un punto di vista economico, sarei prudente per quanto riguarda scelte di questo tipo.
Ho già precisato al Presidente - peraltro non mi ha risposto, ma del resto cominciamo ad abituarci al fatto che il Presidente Cota non risponda perché impegnato, evidentemente, in molte altre faccende e non riusciamo a vederlo in aula! - che qualunque governo di buonsenso chiederebbe al dottor Bertetto di lavorare per il governo stesso, viste le capacità e la professionalità che lo stesso riveste. Ma ciascuno compie le proprie scelte.
Ciò che vorrei sottolineare è che questa, come SCR, è una vicenda sulla quale sarò costretto a ritornare: o il dottor Zanon si occuperà delle competenze che l'Assessorato e il Presidente gli hanno attribuito, oppure dovremo necessariamente riprendere questo ragionamento in aula. Ma credo non convenga a nessuno, a partire dal dottor Zanon, il quale, quando diventerà legittimamente Direttore dell'ARESS, attraverso un bando pubblico, e disporrà dei titoli migliori rispetto agli altri, avrà il tempo di farci vedere quanto vale e quali sono le proposte che è in grado di mettere in piedi per la sanità piemontese. Fino a quel momento, sarebbe opportuno che si occupasse delle cose delle quali si può occupare, senza fare il "Direttore ombra" dell'ARESS, che dispone già di un Direttore, che ha firmato un contratto con la Regione Piemonte.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni - Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente in aula n. 23 della Consigliera Artesio, inerente a "Consulenti medici di Cota"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente in aula n. 23 della Consigliera Artesio, inerente a "Consulenti medici di Cota".
La parola alla Consigliera Artesio, per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
L'interrogazione che ho presentato si colloca in continuità con quanto discusso fino a questo momento tra l'Assessore Maccanti e il Consigliere Boeti.
In particolare, però, non sono interessata alle politiche di reclutamento del personale da parte di quest'Amministrazione, e nemmeno ai conflitti di competenza che intercorrono tra il Presidente e l'Assessore, o alle reciproche debolezze dei partiti che compongono questa maggioranza nel condividere le competenze sulle politiche sanitarie. Ciò che mi preoccupa sono le conseguenze che questo tipo di relazioni ha sulla sensibilità dell'opinione pubblica e, in modo particolare, le conseguenze di alcune affermazioni azzardate e non documentate che proprio il portavoce del Presidente Cota, che esercita per conto del Presidente le funzioni di programmazione presso l'ARESS al fine di rendere il Presidente competente e responsabile sulle proprie attività in campo di politica per la salute rilascia a più non posso. In modo particolare, ciò che mi preoccupa è la fondatezza di queste dichiarazioni.
Si parla, nelle dichiarazioni del dottor Zanon, del fatto di aver avuto accesso alle SDO, cioè, sostanzialmente, alla documentazione di Dimissione Ospedaliera. Documentazione, questa, che è regolata da precisi requisiti di tutela della privacy, che viene esaminata esclusivamente a fini statistici da agenzie deputate dal Ministero per la Salute e dall'Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari.
Ci si chiede, quindi, come sia possibile, senza che questo sia avvenuto attraverso la AGENAS o attraverso il Ministero per la Salute, che il rappresentante delegato del Presidente Cota vanti conoscenze delle Schede di Dimissioni Ospedaliere e, soprattutto, da queste conoscenze, derivi giudizi frettolosi sul trattamento terapeutico dei pazienti ospedalieri.
pertanto un'interrogazione volta ad ottenere informazioni finalizzate ad eventuali ulteriori procedimenti laddove ravvisassimo una violazione delle norme nelle procedure.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore al controllo di gestione e trasparenza amministrativa

Grazie, Presidente.
L'interrogazione in oggetto fa riferimento ad un articolo pubblicato su Il Giornale del Piemonte del 25 maggio 2010, dal titolo "Una rivoluzione sanitaria in 13 mosse", in cui si dava notizia di 13 progetti in tema di programmazione sanitaria che la Giunta Cota avrebbe messo in piedi nei primi due mesi di lavoro sotto la guida del consulente del Presidente Claudio Zanon. Tra questi progetti, che si riferiscono ad altrettante aree di intervento, l'articolo in oggetto ha citato la realizzazione di un modello integrato di rete per l'infarto del miocardio.
L'interrogante chiede di conoscere in base a quale procedura detto gruppo di lavoro finora non ufficialmente costituito abbia avuto accesso alle Schede di Dimissioni Ospedaliere, nonché l'elenco delle strutture sanitarie, ASL, ASO e AOU, che hanno fornito i dati e autorizzato l'accesso.
In merito, si precisa che i dati esaminati dal gruppo di lavoro cui fa riferimento la notizia di stampa sono stati forniti dall'AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) nel rispetto della privacy e sono stati elaborati con l'obiettivo di programmare una rete dell'infarto nel territorio regionale, verificando l'utilizzo o il sottoutilizzo delle strutture deputate, ivi comprese le emodinamiche presenti nei presidi ospedalieri.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio, per una breve replica; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Credo di scrivere un italiano corretto e pretenderei un'interpretazione altrettanto puntuale della mia lingua italiana.
Ho chiesto l'elenco: quindi se i dati sono stati forniti dall'AGENAS voglio sapere sulla base di quali indicazioni e di quali Aziende Sanitarie e a quale livello di aggiornamento l'AGENAS ha fornito questi dati. Perch quelli che abbiamo noi non legittimano le dichiarazioni conseguenti del commento del dottor Zanon.
Pertanto, se i dati sono dell'AGENAS sono quelli che conosco, e con ci non sono autorizzati quei commenti. Se sono altri, chiedo che mi venga fornito l'elenco che ho richiesto.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente in aula n. 7 del Consigliere Ronzani, inerente a "Cartiera Ermolli di Crevacuore (BI)"


PRESIDENTE

Procediamo ancora con l'esame di un'interrogazione a risposta indifferibile e urgente in aula, la n. 7 del Consigliere Ronzani, inerente a "Cartiera Ermolli di Crevacuore (BI)".
Non vedo l'Assessore Giordano, competente in materia; sospenderei per un attimo la seduta. Nel frattempo è entrato in aula, quindi ritiriamo la sospensione.
La parola al Consigliere Ronzani, per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Presidente, rinuncio ad illustrare l'interrogazione, perché vorrei ascoltare la risposta dell'Assessore, per poi replicare successivamente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ronzani.
La parola all'Assessore Giordano.



GIORDANO Massimo, Assessore allo sviluppo economico: industria, piccola e media impresa, artigianato

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa se mi sono assentato per qualche minuto, ma stavo proprio incontrando delle persone che erano state coinvolte e sollecitate dall'Assessore Bairati nella scorsa legislatura a prendere in considerazione la possibilità di rilevare la cartiera che è oggetto dell'interrogazione presentata dal Consigliere Ronzani, che peraltro ringrazio per aver messo in luce una situazione che ho avuto modo di studiare per l'interrogazione certamente delicata sotto molti aspetti anche per una vicenda tortuosa che si trascina da anni.
Qualche breve considerazione anche per i colleghi: è una vicenda che comincia nel 2006, con un'amministrazione straordinaria che termina con l'acquisizione dello stabilimento da parte della società Gecart.
Continuando le difficoltà a seguito dell'amministrazione straordinaria viene chiesto l'intervento della cassa integrazione ordinaria, che si esaurisce con le 52 settimane.
Da aprile 2008 ad aprile 2009 viene chiesto un periodo di cassa integrazione straordinaria.
Nel dicembre 2009 - giusto per fornire qualche dato in più - presso la Regione Piemonte viene sottoscritto un verbale congiunto sulla richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale causa cessazione di attività, che l'azienda presenta al Ministero del Lavoro a decorrere dal 14 dicembre 2009 per 85 lavoratori e per 12 mesi. La cassa integrazione viene autorizzata dal Ministero del Lavoro nell'aprile del 2010 per un periodo sino al dicembre di quest'anno ed è, come credo, uno dei motivi per cui il Consigliere chiede alla nuova amministrazione di attivarsi perch l'ammortizzatore resti in vigore sino al dicembre di quest'anno.
Ho cercato con qualche difficoltà, Consigliere Ronzani, di riannodare un po' i fili di questa vicenda, che ha visto anche l'occupazione da parte dei lavoratori, perché non vi era un fascicolo strutturato all'interno dell'Assessorato; ma, nonostante questo, sono riuscito a ricostruire soprattutto i contatti che l'Assessorato aveva cercato di attivare nella scorsa legislatura per stimolare imprenditori ad acquisire e a rilevare la cartiera e, ovviamente, tutto il personale coinvolto.
In effetti, l'Assessorato aveva fatto la sua parte, in passato; aveva cercato di stimolare più di un imprenditore tra diversi che, peraltro operavano e operano in vari settori: sia imprenditori interessati a rilevare la cartiera per mantenerla tale, sia imprenditori che potessero rilevarla per fare anche altro, ma certamente sempre con il vincolo di difendere almeno in parte l'occupazione.
Riuscendo a riannodare i fili, ho preso anche atto del fatto che la proprietà dello stabilimento non ha mai collaborato e non ha mai partecipato ai tavoli che sono stati posti in essere, rendendo quindi un po' più difficile un possibile aiuto da parte delle istituzioni. Detto questo, sempre grazie all'interrogazione, in questa settimana ho avuto la possibilità di parlare con gli imprenditori che erano stati stimolati, dai quali ho nuovamente incassato la disponibilità a rivedere la questione.
Quindi, mi muoverei così: cercherei in un primo momento di tenere il tavolo a livello regionale, che comunque è certamente più facile da gestire, per far sì che, oltre alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni locali, vi si siedano gli imprenditori interessati a rilevare l'azienda, cercando ovviamente di convincere i proprietari dell'azienda a partecipare.
Se vedremo che l'atteggiamento ostruzionistico della proprietà continua, possiamo provare a chiedere una convocazione al tavolo nazionale che però non aveva dato un esito positivo. Se, in ogni caso, l'azienda proprietaria continuasse a mantenere la sua volontà di non partecipare ai tavoli istituzionali, tenderei a sollecitare gli imprenditori interessati a prendere contatto autonomo e studiare poi, in una modalità più difficoltosa, anche eventuali forme di incentivo regionale che possano aiutare gli imprenditori interessati all'acquisto a considerarlo un intervento più interessante, visto che comunque ci sono anche dei problemi per i rapporti con i lavoratori.
Tuttavia, ad oggi, dalle informazioni che sono riuscito a raccogliere un po' frammentarie - di questo mi scuserà il consigliere Ronzani, perch non ho trovato un fascicolo strutturato e ho cercato di riannodare i fili con una serie di contatti miei, per far sì che si possa costruire un progetto un po' più articolato - credo che per la Regione vi sia la possibilità di promuovere, anche con una forma di incentivi trasparenti l'operazione.
Mi riservo, una volta che avrò avuto la possibilità di avere un fascicolo più strutturato, di dare magari qualche informazione in più, ma sono comunque sempre disponibile anche con canali non formali.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Giordano.
La parola al Consigliere Ronzani per la replica.



RONZANI Wilmer

Assessore, la ringrazio per la risposta, che non poteva che essere interlocutoria, stante la situazione che lei ha descritto. Devo dire subito che mi sembra condivisibile l'impostazione che lei ha dato alla questione.
Non intendo riassumere qui i termini del problema della cartiera, che a molti colleghi sono sicuramente noti. C'è una questione che lei sicuramente avrà ben presente: la crisi è grave ovunque, vi sono però porzioni di territorio in cui la crisi rischia di avere effetti peggiori che altrove.
Nel senso che in realtà come quelle delle quali stiamo discutendo la crisi rischia di avere effetti ancora più gravi, perché lì noi abbiamo subito in questi anni un processo di vera e propria deindustrializzazione; per cui in quella valle che lei conosce, o conoscerà - perché penso che dovrà anche partecipare ad una riunione che il Sindaco intende organizzare, cioè un Consiglio Comunale aperto - quello stabilimento rappresenta una delle poche unità produttive in grado di garantire lavoro.
La situazione è quella che lei ha descritto. C'è un problema di tempi Assessore: è vero. Perché il 31 dicembre cesseranno i benefici della cassa integrazione straordinaria già ottenuta per iniziativa della Regione, che si è occupata - ha ragione, seriamente - del problema e quei lavoratori non hanno la possibilità di fare ricorso a una proroga degli ammortizzatori sociali. Per questo i tempi sono davvero stretti.
Noi scontiamo il fatto che la proprietà ha assunto un atteggiamento di chiusura, finora, pur avendo gravissime responsabilità; perché la vicenda della cartiera - non voglio tediarla - è una vicenda antica, ma lì vi sono grandissime responsabilità dell'attuale proprietà, la quale finora ha anche manifestato ostilità per me incomprensibili, o fin troppo comprensibili rispetto alla possibilità di costruire le condizioni per garantire a quello stabilimento un futuro produttivo e occupazionale. Nonostante, come lei prima ricordava, l'Assessore precedente abbia verificato la disponibilità di alcuni privati a rilevare lo stabilimento di Crevacuore, per garantire quantomeno a questo stabilimento un futuro produttivo e occupazionale.
Però, ripeto - e sono d'accordo con l'impostazione che lei ha dato all'argomento - bisogna stringere i tempi, Assessore. Non gliene faccio una colpa, naturalmente: lei è da pochi mesi, però la pausa delle elezioni ha contribuito ovviamente ad avvicinare la scadenza del 31 dicembre.
Primo: so che lei ha convocato un incontro con i sindacati il 15 giugno, un'occasione utile per fare il punto della situazione. Ha fatto bene, secondo me, a verificare la disponibilità dei privati a rilevare lo stabilimento di Crevacuore, e questo è un passaggio obbligato e decisivo; è importante che questi privati abbiano confermato la disponibilità a rilevare lo stabilimento. Occorre vincere le resistenze della proprietà, la quale non può speculare sulla vendita dello stabilimento e deve quindi predisporsi ad una trattativa che ci consenta di affrontare in maniera ragionevole il problema della vendita dello stabilimento di Crevacuore.
Quindi le tappe sono queste: incontro del 15, verifica con i privati che lei ha fatto, convocazione della proprietà, per far capire che la Regione è intenzionata a concludere in positivo questa vertenza trovando un partner che rilevi l'azienda, ma anche sollecitazione alla proprietà ad abbandonare un atteggiamento che considero grave e incomprensibile, perch quella proprietà ha gravi responsabilità sulla vicenda di Crevacuore vigilanza per impedire che si verifichi una speculazione, perché non escludo che nell'atteggiamento dell'azienda si nasconda anche un tentativo del genere; infine, tavolo regionale, anch'io sono d'accordo, perché mi sembra questa la sede nella quale noi abbiamo la possibilità, nel giro di poche settimane, di arrivare ad una verifica stringente per capire in che modo garantire uno sbocco positivo a questa vertenza.
Mi consenta una battuta polemica, non verso di lei, naturalmente: diffido di un tavolo nazionale in questo momento; anche perché questo è un Paese che non ha un Ministro dell'industria, da qualche settimana o da qualche mese. E in effetti l'incontro che pure alcuni colleghi avevano sollecitato, che portò alla convocazione dell'incontro romano, non ebbe esito per tantissime ragioni, non ultima il fatto che eravamo sotto elezioni e oggi dovremmo riannodare a quel livello la trattativa, in una fase nella quale rischieremmo di trovarci con un rappresentante del Governo che non è il Ministro competente.
Francamente, sono dell'opinione di mantenere la vicenda a livello regionale e credo che lei debba compiere in maniera rapida i passi che ha annunciato in questo Consiglio, perché - lo ripeto - in questa vicenda i tempi risultano decisivi. L'obiettivo al quale noi daremo il nostro contributo - se lei lo accetterà - è quello di lavorare perché maturino in fretta le condizioni economiche e sociali, affinché quell'azienda abbia un futuro produttivo e con essa abbia un futuro produttivo l'occupazione di quella porzione di territorio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ronzani.
Dichiaro chiusa la trattazione del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze".


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Duca D'Aosta" di Torino


PRESIDENTE

Prima di procedere nell'esame del punto 4) all'o.d.g. do il benvenuto e saluto gli alunni della Scuola Elementare "Duca D'Aosta", classe V B, che siedono tra il pubblico e seguiranno i nostri lavori insieme ai loro insegnanti.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame proposta di deliberazione n. 9 inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009 del Consiglio regionale"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 9, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Dichiaro aperta la discussione su tale provvedimento, che è stato illustrato e votato dalla I Commissione.
Non essendovi richieste di intervento in merito alla proposta di deliberazione in oggetto, la pongo in votazione per appello nominale.
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di deliberazione n. 9, il cui testo verrà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame disegno di legge n. 13 inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 13, inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2009", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Relatore è il Consigliere Burzi, cha ha pertanto la parola.



BURZI Angelo, relatore

Grazie, Presidente.
Signori Consiglieri, il rendiconto generale della Regione Piemonte dimostra i risultati finanziari della gestione annuale del bilancio.
Si presenta alla Giunta regionale in relazione al dispositivo dell'articolo 35 della legge regionale n. 7 dell'11 aprile 2001 e dell'articolo 68 dello Statuto della Regione.
Il rendiconto generale comprende le risultanze del conto finanziario e del conto patrimoniale.
I residui sia attivi che passivi sono stati determinati sulla base della documentazione disponibile e dei chiarimenti forniti dalle Direzioni regionali. I dati risultanti dal rendiconto verranno presi in considerazione per l'elaborazione della proposta di assestamento al bilancio del corrente anno: in via principale per quanto riguarda l'aggiornamento dei residui, che per la stesura del bilancio di previsione sono stati stimati sulla base dei dati del preconsuntivo.
Inoltre, si ricorda che, secondo quanto disposto dall'articolo 23 del decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76, "la contrazione di nuovo indebitamento" non può essere autorizzato "se non è stato approvato dal Consiglio regionale il rendiconto dell'esercizio di due anni precedenti a quello al cui bilancio il nuovo indebitamento si riferisce".
Premesso quanto sopra specificato, la Giunta regionale si riserva di effettuare ulteriori verifiche sulla effettiva consistenza dei residui sia attivi che passivi; per il momento prende atto dei dati finanziari riassunti nella documentazione allegata proponendone l'approvazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Dichiaro aperto il dibattito generale.
Non essendovi richieste di intervento in fase di discussione generale procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Non essendovi richieste di intervento sull'articolo 1, lo pongo in votazione.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 59) comma 5 del Regolamento del Consiglio regionale, sospendo la seduta per trenta minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.57 riprende alle ore 12.30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ricordo che il numero legale è 28.
I nostri lavori sono stati interrotti per la mancanza del numero legale nella votazione sull'articolo 1 del disegno di legge n. 13, pertanto ripartiamo da quel punto.
Chi non vuole votare, si limiti a non farlo, perché se si disinseriscono le schede il sistema di votazione ne risente e dobbiamo provvedere ad una ripetizione.



(Commenti del Consigliere Gariglio)



PRESIDENTE

Consigliere Gariglio, così m'informano: è già capitato due o tre volte..., mi permetto, insomma.
Dispongo la ripetizione della votazione sull'articolo 1.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 1.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato Sì 28 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Non essendovi richieste di intervento sull'articolo 2, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 2.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Non essendovi richieste di intervento sull'articolo 3, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione nominale sull'articolo 4.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione nominale sull'articolo 5.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione nominale sull'articolo 6.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato Sì 29 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione nominale sull'articolo 7.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 29 Consiglieri votanti 27 Consiglieri hanno votato Sì 27 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazioni di voto, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Calamità naturali

Esame ordine del giorno n. 7 dei Consiglieri Molinari, Burzi, La Rocca Costa, Lupi, Motta, Maccanti, Toselli, Cortopassi, Angeleri, Novero Tentoni, Marinello, Leardi, Botta, De Magistris, Spagnuolo, Gregorio Bussola e Valle, inerente a "Benefici in materia previdenziale per i soggetti colpiti dall'alluvione piemontese del novembre 1994"


PRESIDENTE

Adesso dobbiamo esaminare i due ordini del giorno che abbiamo iscritto all'inizio della seduta ai punti n. 6) e 7) all'o.d.g., sui quali mi sembra ci fosse un'intesa, dopo la discussione generale, per arrivare a un unico documento.
Iniziano con l'esame dell'ordine del giorno n. 7, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Se l'Aula acconsente, darei prima la parola al Consigliere Molinari che è il primo firmatario del primo ordine del giorno presentato, poi al Consigliere Reschigna per l'illustrazione del secondo ordine del giorno.
Farei un'unica discussione generale. Magari concordiamo interventi da cinque minuti, se i Consiglieri sono d'accordo.
Dopo la discussione, vedremo se, con una sospensione o senza sospensione, si può arrivare come mi sembra auspicabile, vista la convergenza dei due ordini del giorno e l'importanza della materia, ad un unico documento.
La parola al Consigliere Molinari per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 7.



MOLINARI Riccardo

Grazie, Presidente.
Credo che, nonostante che nel dibattito politico i vari Gruppi consiliari rappresentati in quest'Aula si siano già attivati con i rispettivi parlamentari di riferimento, tanto alla Camera quanto al Senato per bloccare questa normativa prevista nella finanziaria, sia necessario un pronunciamento chiaro anche di questa Assemblea legislativa.
Per questo motivo, come Lega Nord abbiamo presentato quest'ordine del giorno, che ha l'obiettivo di andare a fare giustizia su una situazione che si porta avanti da quindici anni circa.
Come sapete, c'è tutta una stratificazione normativa che ha garantito collegando il trattamento delle aziende alluvionate in Piemonte, in particolare nelle Province di Cuneo, Asti e Alessandria, nel 1994 al trattamento tributario-contributivo dal punto di vista previdenziale dei terremotati siciliani del 1990. Questo orientamento, nonostante fosse a nostro avviso ben chiaro e determinato dalle normative e ci fossero state già tutta una serie di pronunce in primo grado della Corte d'Appello di Torino e del Tribunale di Alessandria, Asti, Cuneo e Alba, a sostegno delle aziende alluvionate, che prevedevano la possibilità per queste aziende di vedersi restituire il 90% della contribuzione previdenziale versata o, nel caso in cui non avessero regolarizzato la posizione, di regolarizzarla versando soltanto il 10% del dovuto, è stata confermato da una recente sentenza della Corte di Cassazione di 15 giorni fa, nonostante, appunto, le normative fossero a nostro avviso fossero - a nostro avviso - assolutamente chiare.
A fronte di questo e quindi della fine di un calvario che ha interessato tante aziende che hanno subito i tragici fatti dell'alluvione del 1994, oggi compare in finanziaria una norma che andrebbe a sovvertire questo stato dei fatti. Andrebbe a sovvertilo e, soprattutto, ritengo che creerebbe una disparità di trattamento, che non è giustificabile, tra chi ha subito la sciagura del terremoto del 1990 in Sicilia e chi ha subito l'alluvione del 1994 in Piemonte.
Credo che questo Consiglio regionale abbia il dovere di pronunciarsi abbia il dovere di impegnare il Presidente Cota e la Giunta ad attivarsi affinché venga soppresso in Parlamento il comma 12 dell'articolo 12 della finanziaria, al fine di permettere anche alle nostre aziende, a fronte della crisi economica che stanno vivendo, di poter beneficiare della rendita del versato o, comunque, di vedere la propria posizione contributiva sanata soltanto dal versamento del 10%.
Va ricordato che, avendo in mano una sentenza della Corte di Cassazione esecutiva, molte aziende hanno già impegnato il credito che aspettano da INPS e INAIL, per cui tale norma porterebbe al fallimento e, comunque creerebbe una situazione di ingiustizia che il Consiglio regionale del Piemonte non può accettare. È nostro dovere impegnare gli Assessori e il Presidente della Regione Piemonte affinché questa norma venga soppressa.


Argomento: Calamità naturali

Esame ordine del giorno n. 10 dei Consiglieri Reschigna, Negro, Goffi Motta Angela, Stara, Dell'Utri, Lepri, Taricco e Ronzani, inerente a "Situazione rimborsi alluvionati piemontesi del 1994"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 10, di cui al punto 7) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Motta per l'illustrazione di tale documento; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Non aggiungo molto di più a quello che ha detto il collega che mi ha preceduto. Condividiamo lo spirito dell'ordine del giorno e le motivazioni.
Abbiamo ben presente la problematica e i danni che hanno subito la maggior parte delle imprese, a 15 anni dalla tragica alluvione del '94.
Ci rendiamo conto che per queste imprese non c'è pace, continuano ad essere danneggiate non solo dall'alluvione, ma anche dalle ultime normative. Chiediamo, per aiutare queste aziende che sono state distrutte dall'alluvione e che faticosamente hanno cercato di ricostruire la loro attività, come diceva bene il Consigliere - sono aziende dell'Astigiano del Cuneese, dell'Alessandrino, del Torinese che aspettano da anni - che questa ingiustizia venga sanata.
Un'ingiustizia sanata dai vari ricorsi. C'era stata una sentenza della Cassazione cui le imprese si erano appellate, dopo aver fatto causa all'INPS, e tale sentenza aveva riconosciuto il loro diritto ad ottenere il rimborso dei contributi INPS relativi agli anni '95, '96 e '97 per i danni subiti, importante per continuare le loro attività imprenditoriali.
Questo articolo della manovra rischia di danneggiarle ulteriormente e con tale provvedimento tutte le azioni compiute rischiano di essere vanificate.
Chiediamo che la Giunta, tramite i parlamentari piemontesi, intervenga nei confronti del Governo affinché questo diritto venga riconosciuto alle imprese e le stesse non vengano ulteriormente colpite, a maggior ragione dopo l'evento alluvionale con tutti i danni che, con gravi conseguenze, ci portiamo ancora dietro a distanza di questi anni.
Un impegno congiunto, se effettivamente questo Consiglio lo riterrà può essere...



PRESIDENTE

Consiglieri, scusate, ma c'è un brusio infernale. Chiedo un po' d'attenzione perché la Consigliera Motta ha diritto di essere ascoltata.



MOTTA Angela

Ho finito, Presidente, il collega è già stato esaustivo.
Chiediamo l'intervento del Governo per la soppressione del sopraccitato comma 12 dell'articolo 12, proprio per garantire alle imprese alluvionate il diritto di ottenere la restituzione di quanto versato già nell'immediato periodo post alluvionale, a titolo di contribuzione dovuta, e confermare così la sentenza della Cassazione civile.



PRESIDENTE

Vista l'ora, mi sembra che nell'illustrazione di entrambi gli ordini del giorno vi sia un'ampia convergenza. Se qualche Consigliere, per un interesse anche territoriale, volesse intervenire, come gli altri, ne ha ovviamente diritto, ma se vogliamo chiudere conseguendo l'obiettivo di approvare un unico documento, chiederei di limitare sia il numero degli interventi che il tempo degli interventi stessi, per poter, nel giro di un quarto d'ora o poco più, chiudere il punto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Riterrei utile appellarmi ai due primi firmatari degli ordini del giorno affinché utilizzino la pausa dei nostri lavori per trovare un'intesa su un unico ordine del giorno.
Ricordo loro che martedì prossimo la Commissione competente del Senato ed i componenti della stessa affronteranno anche questo tema. Sarebbe davvero una beffa per le imprese del Piemonte se il Consiglio regionale approvasse due ordini del giorno sullo stesso tema: uno presentato dal centrosinistra e l'altro dal centrodestra.
Si potrebbe davvero far valere il buon senso e approvare un unico ordine del giorno, visto che l'obiettivo è unico, cioè la soppressione del comma nello specifico. Bisogna verificare se vi sono differenze così sostanziali tra i due ordini del giorno presentati.
Chiedo al Presidente del Consiglio di inviare ai componenti della Commissione competente del Senato un e-mail contenente l'ordine del giorno approvato, mi auguro, nel primo pomeriggio, dal Consiglio regionale.
Così facendo diamo dimostrazione di occuparci compiutamente della questione approvando - mi auguro all'unanimità - un unico documento.



PRESIDENTE

Se ci impegniamo, magari riusciamo a votarlo anche questa mattina.
Ricordo che siamo partiti con un'ora di ritardo, è mancato per una volta il numero legale. Se sforiamo anche di un quarto d'ora o di venti minuti i lavori della mattinata, non facciamo del male a nessuno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Semplicemente per dire, nel rispetto delle indicazioni che lei ci ha dato, che, ovviamente, proprio alla luce del fatto che nei prossimi giorni andrà in discussione il testo che riguarda il tema di cui stiamo parlando a livello nazionale, l'importanza che oggi vengano approvati, o venga approvato, un ordine del giorno.
Da questo punto di vista, avendo preso visione di entrambi gli ordini del giorno, mi sembra che, nella sostanza, vi sia piena coincidenza di vedute.
Dal nostro punto di vista è indifferente votare entrambi gli ordini del giorno, o predisporre un unico documento.
Valutiamo come precedere e se il caso di presentare un unico testo visto che, nella sostanza, sono essenzialmente corrispondenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Volevo unirmi a quanto è stato riferito dai colleghi, avendo vissuto anch'io l'alluvione del '94. In particolar modo nell'Albese abbiamo vissuto momenti tragici, anche con dei morti.
Ritengo che sia doveroso e un nostro impegno sollecitare il Presidente Cota e tutti i nostri parlamentari ad adoperarsi affinché le nostre ditte vengano risarcite con il giusto compenso che ormai attendono ancora da 15 anni. Trovandoci in un momento così grigio e di crisi, auspico che sia la destra che la sinistra votino entrambe gli ordini del giorno affinché possa essere assestato un colpo decisivo per la ripresa dell'economia piemontese.



PRESIDENTE

Non vi sono più Consiglieri iscritti a parlare, quindi avanzo una proposta.
Mi sembra che vi sia una convergenza e anche una sensibilità dell'intero Consiglio regionale su questa tematica. Oggi pomeriggio la seduta è convocata alle ore 14.30 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata sulle quale - com'è noto - viene inteso dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi di procedere già dalle ore 14.30. Quindi, richiamo l'importanza della presenza a tutti i Consiglieri in occasione dell'esame di questa interrogazione. Poi siamo convocati alle ore 15 in sessione straordinaria ai sensi dell'articolo 50 del Regolamento.
Poiché il Consigliere Reschigna, Presidente del Gruppo PD, è sia il primo firmatario della richiesta di convocazione straordinaria ai sensi dell'articolo 50, sia di uno dei due documenti che, durante la pausa potrebbero convergere in un unico testo, chiedo una sorta di nulla osta per poter mettere in votazione, anche se siamo in sessione straordinaria precedentemente alle comunicazioni del Presidente Cota, l'ordine del giorno, con l'intesa che deve arrivare un documento condiviso dai due firmatari, per poterlo porre in votazione senza dichiarazione di voto e in modo da espletare questa formalità, che però ha un'importanza molto significativa sotto il profilo dei contenuti, per poi procedere con i lavori della sessione straordinaria.
Quindi, sospendo i lavori della seduta e ci ritroviamo alle ore 14.30.
Invito i due Consiglieri primi firmatari a parlarsi e a procedere in questo senso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.56)



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