Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.66 del 29/12/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Buongiorno, colleghi. Procediamo con l'esecuzione dell'Inno di Mameli.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione; non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Botta Marco, Costa Rosa Anna, Cota, Goffi, Montaruli e Toselli.
Il numero legale è 27.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proseguimento esame disegno di legge n. 73, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2011-2013"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 73 prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Siamo agli emendamenti presentati all'articolo 1.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dai Consiglieri Dell'Utri e Stara: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) Entrambi i presentatori non sono presenti, pertanto lo diamo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Bresso, Buquicchio Stara, Artesio, Cerutti: All'allegato A) modificare come segue lo stanziamento: UPB DB13032 "Ricerca innovazione e competitività" - titolo 2° - spese in conto capitale aggiungere 20.000.000,00 euro UPB DB12042 "Servizi di trasporto pubblico" - titolo 2° - spese in conto capitale togliere 20.000.000,00 euro Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
L'emendamento, presentato dalla Consigliera Bresso e sottoscritto da vari colleghi, prevede un incremento di 20 milioni di euro sull'UPB relativa alla ricerca, donazione e competitività; nello stesso tempo chiede di togliere la stessa somma all'UPB "Servizi di trasporto pubblico".
La motivazione dell'emendamento sta nel fatto che lo stanziamento dell'Unità Previsionale di Base relativa alle politiche d'investimento per la ricerca, innovazione e competitività è stato azzerato.
Con l'emendamento ci si propone di riportare tali risorse ad un livello, sia pure inferiore a quanto impegnato nel 2009, che consenta l'attivazione di interventi a favore del territorio.
Quanto è stato detto poco fa riguardo all'Università, si può riportare pari pari, per la ricerca, l'innovazione e la competitività; settori nei quali quest'Amministrazione ha deciso di non investire e di non disporre iniziative di bilancio.
Mi chiedo quale futuro potremo garantire alle imprese e ai giovani impegnati in questi settori. Sento sempre annunciare che l'innovazione è la chiave di volta per recuperare competitività nei confronti degli altri Paesi, ma poi non vedo corrispondere un'attivazione concreta su questo fronte.
Poiché la Giunta regionale non provvede in modo adeguato, ma nemmeno sufficiente - anzi, è totalmente insufficiente - ad investire nella ricerca, con l'emendamento proviamo ad inserire delle risorse per permettere al settore di garantire, almeno in parte, il proseguimento delle attività.
Mi rendo conto che si tratta di 20 milioni di euro; non è una provocazione né un emendamento ostruzionistico, ma un emendamento che vuole fare riflettere su quanto prima è stato brevemente preannunciato. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Con questi emendamenti - come ha detto il Consigliere Buquicchio tocchiamo quei settori che consideriamo penalizzati dal bilancio regionale e dalle dichiarazioni che la maggioranza continua a fare in ogni sede.
Non dimentichiamo che il tema dell'innovazione e della competitività è alla base del Piano che l'Assessore Giordano ha presentato; un Piano che può avere effettive possibilità, ma che non deve rimanere solo un annuncio.
Al di là di quella che può essere una bella presentazione, per realizzare delle azioni è necessario avere delle risorse.
L'emendamento prova ad individuare un capitolo dal quale spostare 20 milioni di euro. Potrebbe anche essere un altro capitolo, che questa maggioranza voglia individuare; l'obiettivo fondamentale è quello di dimostrare che sulla ricerca, innovazione e competitività non ci sono le adeguate risorse.
Abbiamo presentato l'emendamento per rilevare un'altra delle criticità che questo Piano - come abbiamo già detto - non considera nella maniera dovuta.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Bresso, Buquicchio Stara, Artesio, Cerutti, Ponso: All'Allegato A), inserire la seguente modifica: UPB DB 14001: + 100.000,00 UPB DB 06011: - 100.000,00 La parola al Consigliere Buquicchio, per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento interveniamo su un argomento relativo alle opere pubbliche per la difesa del suolo.
L'azione che proponiamo - l'incremento all'UPB poc'anzi citata di 100.000 euro e la sottrazione all'UPB dell'Ufficio stampa di 100.000 euro fa riferimento ad una richiesta di incremento di azioni rivolte alla difesa del suolo.
Gli emendamenti che ho firmato - come questo - cercano di porre rimedio ad un'eccessiva contrazione di risorse per alcuni settori, che consideriamo strategici. In questo caso, riconfermo che stiamo parlando del settore "opere pubbliche per la difesa del suolo e dell'economia montana".
Vorrei fosse chiaro il nostro punto di vista: non siamo contrari a cercare una via per risparmiare risorse attraverso l'individuazione e la riduzione degli sprechi - sicuramente no - ma, come ho appena accennato intendiamo far sì che ogni riduzione possa essere individuata negli ambiti di spreco.
Questa Giunta ha effettuato un assottigliamento di disponibilità per diversi settori e, per alcuni settori come, ad esempio, le opere pubbliche la difesa del suolo e l'economia montana, senza prima aver effettuato un'indagine seria per capire quale fosse lo stato dell'arte e come potere intervenire in prospettiva, nell'intento di riduzione delle spese.
Quindi, cari colleghi e cara Giunta, penso che questo debba essere tenuto presente.



(Commenti in aula)



BUQUICCHIO Andrea

Usare il termine "cara" non penso sia offensivo.
L'idea che sta dietro all'emendamento è semplice: preservare le spese che ad oggi sono fondamentali per il nostro territorio.
Inoltre, vorrei sottolineare che la somma di 100 mila euro prevista nell'emendamento a favore delle opere pubbliche è sottratta dal Settore Ufficio Stampa della Regione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere.
La parola alla Consigliera Cerutti per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Già ieri siamo intervenuti su molti emendamenti riguardanti i temi ambientali. Effettivamente, se diciamo che questo bilancio non sceglie delle priorità, in realtà, ha delle non priorità, e una è appunto quella ambientale.
Ieri abbiamo ampiamente parlato degli enti di gestione parchi, che come è già stato sottolineato - se non viene modificata la versione iniziale, vengono svuotati di risorse e di competenze. Vediamo prosciugati gli investimenti nonché la spesa corrente per le opere pubbliche in difesa del suolo e dall'assetto idrogeologico del territorio.
Crediamo che questa sia una politica di corto respiro. Sappiamo che effettivamente, sul tema della difesa del suolo e dell'assetto idrogeologico c'è molto da fare in termini di prevenzione. Quindi, in questo senso abbiamo presentato una serie di emendamento che alla fine raccolgono all'incirca 7 milioni di euro. Questo è un pezzetto (100 mila euro) che, così come ha già sottolineato il Consigliere Buquicchio, vengono sottratti all'Ufficio Stampa e pensiamo che sia più correttamente utile destinarli alla difesa del suolo.
Riteniamo che questi 100 mila euro, uniti ad altri emendamenti che possono raccogliere risorse in altri capitoli, siano effettivamente in grado di far sì che non ci sia quest'azione - assolutamente poco lungimirante - di non difesa del territorio e di non attuazione di politiche di prevenzione di fronte a quello che, purtroppo, spesso pu capire e che questa Regione ha dovuto in qualche modo riparare, non avendo lavorato sufficientemente sulla prevenzione.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 133) presentato dai Consiglieri Ponso, Buquicchio Goffi, Negro, Stara, Artesio: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) Ha la parola il Consigliere Segretario Ponso, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



PONSO Tullio

Grazie, signor Presidente.
Egregie Consigliere, egregi Consiglieri, la proposta che torna all'attenzione dell'Aula del Consiglio regionale riguarda la messa in sicurezza del torrente Mellea, nel Comune di Savigliano.
Già nel luglio scorso questo Consiglio regionale ha approvato all'unanimità l'Ordine del Giorno che ribadiva la necessità di mettere urgentemente in sicurezza il torrente Mellea. Ricordo che sono in attesa da Roma i fondi FAS relativi a quest'emergenza (circa 6 milioni di euro).
Poiché, anche la Regione Piemonte deve destinare 750 mila euro per la sicurezza di questo torrente, la mia proposta è di anticipare il denaro necessario reperendolo attraverso l'emendamento presentato. Propongo quindi, un trasferimento di 750 mila euro all'UPB 14002 "opere pubbliche difesa del suolo, economia montana e foreste", per far sì che il Comune di Savigliano possa partire urgentemente con i lavori.
Ricordo che nel mese di maggio 2008 la Borgata Marene, nel Comune di Savigliano, è stata compromessa notevolmente, sia dal punto di vista dei privati sia per quanto riguarda le attività artigianali ed economiche della zona, a causa dell'esondazione del torrente. È dunque una questione che non ha colore politico. Ricordo anche che lo scorso luglio è stato approvato da questo Consiglio regionale, all'unanimità, un documento in cui si chiedeva di stimolare il Governo nazionale a che questi fondi FAS arrivassero celermente.
Oggi possiamo concretizzare quella che è la volontà di tutti. Nel Consiglio comunale di Savigliano, anche il centrodestra aspetta da tempo questi fondi per far sì che si possa mettere in sicurezza il Mellea. Credo che in quest'occasione, approvando l'emendamento proposto, si possa dare una risposta concreta nei confronti dei cittadini e del territorio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, chiedo la parola.



PRESIDENTE

Lei è firmatario dell'emendamento? È sua la firma sotto quella del Consigliere Ponso?



(Commenti del Consigliere Buquicchio)



PRESIDENTE

Quella sotto la firma del Consigliere Ponso è la sua sottoscrizione?



(Commenti del Consigliere Buquicchio)



PRESIDENTE

Se lei l'ha firmato, prenda la parola. In questo caso, è stato più "medico" del solito! La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Combinazione, questa firma non è tanto da medico! Come il collega Ponso ha illustrato molto bene, questo - non vedo l'Assessore Quaglia, ma so che c'è e mi ascolta, quindi mi rivolgo all'Assessore Maccanti e agli altri presenti - è un emendamento molto serio. Non che gli altri non lo fossero, ma questo è più serio degli altri nel senso che noi chiediamo, per una questione di pubblico interesse inconfutabile, uno stanziamento sull'UPB 14002 di 750 mila euro sottraendone 300 mila euro all'UPB 09012 del bilancio e 450 mila euro alla ragioneria.
Come ricordava il Consigliere Ponso, il 6 luglio è stato approvato un ordine del giorno, quindi è bene che ci si attivi in tal senso.
Parlare di cofinanziamento è tecnicamente giusto, ma questo non implica assolutamente l'elusione del problema. È bene invece mettere a bilancio la somma che si riterrà e che vorremo tutti concordare di inserire affinché si possano iniziare questi lavori, anche su richiesta di Amministratori del centrodestra, in particolare della Lega.
Quindi, ritengo quest'argomento molto importante e invito cortesemente ad un confronto ancora più serio di quello che si è potuto fare finora.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
In merito all'emendamento presentato dal collega Ponso, sul quale è intervenuto anche il Consigliere Buquicchio, sono nettamente favorevole, e a questo riguardo avevo già fatto un intervento nei mesi scorsi.
A mio avviso, è un'urgenza partire almeno con il primo lotto per questo torrente Mellea di Savigliano, poiché tutte le volte che vi è un acquazzone straripa e mette nei guai tante piccole e medie imprese.
Io e l'allora Presidente, on. Costa, a suo tempo ci eravamo recati sul posto e già allora ci eravamo preoccupati come Provincia, sollecitando la Regione ad intervenire. Ecco perché ribadisco l'importanza e l'urgenza di partire almeno col primo lotto, per dare per un segnale a quell'area, a quei cittadini e a quegli imprenditori, e far capire loro che ci stiamo interessando per il bene comune e per queste aziende, perché si rischiano tanti posti di lavoro. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 85) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) La parola al Consigliere Bono, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento in questione va a sottolineare un'altra delle partite importanti della Regione Piemonte che andrebbero sicuramente finanziate maggiormente rispetto a quanto previsto dal previsionale di bilancio 2011: mi riferisco alla difesa dell'assetto idrogeologico (UPB 14032, in conto capitale). Si tratta di investimenti che dovrebbero essere stanziati per garantire una continuità nell'erogazione di fondi per la messa in sicurezza e per la prevenzione dei danni dovuti a fenomeni meteorologici avversi.
Il Piemonte è sicuramente una Regione a medio/alto rischio idrogeologico, secondo quanto emerge da uno studio di Legambiente, e molti Comuni della Regione piemontese vertono in una condizione di rischio soprattutto per l'eccessiva antropizzazione del territorio: molto aree industriali, ma anche aree adibite a edilizia residenziale, erano state ubicate in aree esondabili, vicine a fiumi o quant'altro, se non addirittura in zone soggette a rischio frana.
Per questo motivo, la legge regionale n. 54 del 1975 prevede degli stanziamenti per la ricollocazione di immobili a rischio idrogeologico.
dunque importante avere dei fondi adeguati a disposizione, ovviamente non per fare tutto in un anno, ma con degli investimenti pluriennali per riuscire a mettere in sicurezza pian pianino il territorio, le case dei piemontesi, i capannoni industriali o le attività che sono state costruite con dei piani regolatori non proprio assennati. Probabilmente in quelle aree non si doveva costruire, ma è inutile piangere sul latte versato: se in quell'area si è costruito a seguito di un permesso o di un condono bisogna comunque mettere mano ai cordoni della borsa per ricollocare detti immobili o detti capannoni.
Sono altresì importanti le opere di sistemazione idraulico-forestale, i rimboschimenti e rinsaldamenti dei terreni (e opere connesse, perch mantenere le aree boschive è importante per evitare un ulteriore dissesto del territorio), i lavori di difesa contro la caduta di valanghe soprattutto negli ultimi anni, che si sono rivelati molto nevosi - e ovviamente, lavori di difesa oltre degli abitati anche delle strade, che spesso vediamo interrotte per la caduta di massi, di frane o di quant'altro.
Noi chiediamo, quindi, di sottrarre 5.900.000 euro al piano autobus consci che, più che investire per acquistare nuove flotte, si potrebbe aumentare la manutenzione e migliorare le performance antinquinamento dei mezzi. Se sono mezzi vecchi dal punto di vista delle norme euro antinquinamento, si possono trasformare con degli appositi kit a gpl o a metano, sia che siano motori a benzina, sia che siano motori a gasolio (ultimamente si trasformano anche i grossi motori a gasolio, contrariamente a quanto si pensava prima, tra l'altro con brevetti di cui dispongono anche aziende piemontesi). Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
L'emendamento di cui ha parlato il Capogruppo è molto importante e rientra nel quadro di quegli emendamenti che il nostro Gruppo ha presentato relativamente alla tutela, alla salvaguardia del territorio e, soprattutto alla responsabilità e alla consapevolezza di chi il territorio lo vive e intende difenderlo.
Sappiamo che in questa legge finanziaria e nel bilancio sono stati proposti diversi tagli, che hanno colpito soprattutto gli enti locali, come le Comunità Montane o i Comuni delle zone marginali o montane, quelli che presentato maggiori difficoltà, sotto tutti i punti di vista (ambientale sociale ed economico).
Di sicuro, all'interno di questo quadro di emendamenti, la tutela e quindi la ricollocazione di edifici e di manufatti rispetto ai problemi dell'assetto idrogeologico è importantissima. Forse questi 5.900.000 euro (peraltro sottratti al piano autobus) non saranno sufficienti, ma potrebbero rappresentare una boccata d'ossigeno a quella che, a nostro avviso, è una politica da portare avanti e da sviluppare nei prossimi anni sempre nell'ottica della prevenzione. Non dobbiamo dimenticare che davanti al fatto compiuto è ovvio che Enti come la Provincia e la Regione possono fare cose importanti, ma la prevenzione deve assolutamente venire prima. Vi ringrazio.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 300) presentato dai Consiglieri Lepri, Taricco Pentenero, Ronzani, Reschigna, Pentenero: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) La parola al Consigliere Taricco, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Quest'emendamento è molto simile a quello precedentemente illustrato dal Consigliere Ponso, perché si riferisce alla questione della messa in sicurezza del torrente Mellea a Savigliano dagli eventi alluvionali.
Il problema di questa porzione di territorio, così pesantemente colpita nel momento alluvionale, ma così continuamente esposta a rischi di quel tipo, richiede un intervento per quanto possibile urgente per mettere in sicurezza la convergenza dei due torrenti che s'incrociano all'altezza della città.
A tal riguardo, era già stata espressa una valutazione positiva sull'urgenza di tale intervento da parte degli Uffici regionali (prima e dopo le elezioni c'era stata una sostanziale condivisione da parte del Presidente Cota). Purtroppo, però, vista la vicenda dei fondi FAS che non si sa se arriveranno o meno e la carenza di fondi regionali, al di là delle intenzioni di intervenire urgentemente, nei fatti non è accaduto ancora nulla.
Con l'emendamento chiediamo alla Regione di farsi parte diligente e di anticipare quest'intervento sulla base delle valutazioni dei tecnici sul territorio. Si è addivenuti alla necessità di inserire la cifra di tre milioni per comodità; in realtà, l'intervento probabilmente richiederebbe intorno ai 2 milioni e 700 mila euro, ma è utile richiamare la necessità dell'intervento.
Non ci nascondiamo tutte le questioni già menzionate, ma riteniamo non sia possibile rischiare un'altra volta di mandare a bagno mezza città perché non si sono potuti ultimare gli interventi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Prima di tutto devo annunciare che ieri ho avuto un'illusione durata pochi minuti, Assessore Quaglia, vale a dire che il Presidente Cota ci onorasse della sua presenza in questi ultimi due giorni di lavoro - ma ho inteso male.
Sa che se l'accordo Fiat fosse applicato anche a Cota, avrebbe l'indennità dimezzata? Se funzionasse l'accordo Fiat, che prevede che se si sta a casa per due giorni, non si percepisce una lira, Cota l'indennità la vedrebbe con il binocolo! Glielo dico - Assessore Quaglia - perché forse deve farlo presente al Presidente Cota.
Mi rendo conto però, e vengo al merito, che la questione non è solo problema che pone la minoranza.
Se leggo bene - da una notizia su "lo Spiffero" che viene considerato un quotidiano informativo del malumore presente nel Consiglio - avverto che anche pezzi della maggioranza lamentano la scarsa capacità del Presidente di rapportarsi con la maggioranza e - io aggiungo - con il Consiglio.
Ciò detto, vengo alla questione posta dall'emendamento, che sosteniamo per le ragioni ricordate dal collega Taricco.
Mi domando e vi domando perché questa Regione di fronte ad una criticità che richiede misure d'emergenza, voi non abbiate deciso di utilizzare le risorse stanziate dal Governo, 72 milioni di euro, per fare fronte al rischio idrogeologico.
In questi giorni la Regione ha sottoscritto un Accordo di programma con il Governo con il quale impegnate 72 milioni di euro per finanziare 271 interventi, Assessore Quaglia. È il contrario di quanto ha dichiarato sui giornali il suo Presidente, che ha assicurato che la Giunta avrebbe favorito interventi mirati e non quelli a pioggia.
il contrario di ciò che fate: ma questa è prassi, è una caratteristica vostra.
Mi domando però per quale motivo, fermo restando che voto l'emendamento del collega Taricco, non abbiate deciso di impegnare risorse espressamente destinate per interventi contro il rischio idrogeologico, per affrontare un'emergenza come quella che ha segnalato il collega Taricco, invece, di prevedere ben 270 interventi, alcuni dei quali di piccolissime dimensioni: 100 mila euro, 80 mila euro. In alcuni casi, non c'è neanche la progettazione, avendo già deciso di spartire in quel modo le risorse.
Ciò detto, sono d'accordo sull'emendamento presentato dal collega Taricco.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Bresso, Buquicchio Stara, Artesio, Cerutti, Dell'Utri, Ronzani: All'allegato A) modificare come segue lo stanziamento: UPB DB14042 "Infrastrutture e pronto intervento" - titolo 2° - spese in conto capitale aggiungere 15.000.000,00 euro UPB DB12042 "Servizi di trasporto pubblico" - titolo 2° - spese in conto capitale togliere 15.000.000,00 euro.
La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Parliamo di infrastrutture e pronto intervento; infatti, chiediamo con l'emendamento di incrementare la relativa UPB di 15 milioni di euro, che preleveremmo dall'UPB relativa ai servizi di trasporto pubblico.
La motivazione è la seguente. Lo stanziamento dell'unità previsionale di base relativa alle politiche di investimento per le infrastrutture e pronto intervento, risulta drasticamente ridotto addirittura ad un decimo degli investimenti ordinariamente sostenuti negli ultimi anni e, se vogliamo continuare nel calcolo, direi ad un quinto delle risorse regionali ordinariamente assegnate.
Il presente emendamento si propone di riportare tali risorse almeno ad un livello minimo.
Il bilancio che la Giunta ha redatto, anche in questo caso non tiene conto di quanto occorre alla Regione per una corretta dotazione in vari ambiti e, in questo caso, nell'ambito delle infrastrutture. E non tiene conto di quanto è necessario per un rapido intervento in casi di eventi cosiddetti calamitosi.
Quindi, le risorse inserite, al momento, corrispondono ad una quota di gran lunga inferiore a quella prevista nei bilanci degli anni precedenti.
Riflettiamo anche su questo punto.
Non possiamo che augurarci che queste risorse non siano necessarie; è ovvio che nessuno invoca una calamità, ma siccome tutti sappiamo che è sicuramente meglio prevenire che curare, mai come in questo caso ritengo sia appropriato o azzeccato. Sarebbe opportuno prevedere e mettere a bilancio queste potenziali risorse, perché avere delle dotazioni, in termini di beni, pronte per essere utilizzate in caso di bisogno è una prerogativa della quale nessun'Amministrazione ritengo possa fare a meno.
Quindi, invito la Giunta e l'Assemblea a considerare seriamente l'emendamento e a dare un parere favorevole.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
L'illustrazione dell'emendamento n. 8, come quella che seguirà dell'emendamento n. 9, in realtà non richiederebbe particolari motivazioni in quanto si tratta di due emendamenti che tendono a ripristinare la spesa storica. So essere questo criterio particolarmente inviso a questa Giunta e a questa maggioranza, ma quando la spesa storica è motivata dalla rendicontazione delle effettive necessità e, nel frattempo, non sono intervenuti significativi cambiamenti di carattere organizzativo tali da fare immaginare che l'anno successivo non siano necessarie le stesse risorse, si rischia, non prevedendo il mantenimento della spesa storica, di dovere porre rimedio con caratteristiche di emergenza o in sede di assestamento.
Si tratta quindi di un emendamento di carattere precauzionale, che credo, alla luce del buon senso, dovrebbe essere accolto. Però la scarsa enfasi che poniamo nell'illustrare questi emendamenti non deriva certo dalla sottovalutazione dell'importanza di queste politiche nel livello regionale, bensì da un certo stato di depressione e delusione, che caratterizza l'umore dei Consiglieri di opposizione questa mattina.
Perché il nostro umore, solitamente così ottimista, partecipativo ed energetico, è oggi caratterizzato da questo sentimento? Non certo perché la fatica ci prova, anzi siamo tutti qui molto attivi; bensì per aver letto "La Stampa" di oggi, nella quale apprendiamo che, per iniziativa dei Consiglieri Leo e Montaruli, il bilancio sarebbe già stato modificato alla voce "diritto allo studio" e ci sarebbe un emendamento approvato dall'Aula di 2 milioni di ristoro delle necessità dell'EDISU.
Noi, che abbiamo condotto in Commissione e in aula questa battaglia non possiamo che esserne felici. Vorremo solo sapere in quale Consiglio regionale si sta discutendo il bilancio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Vorrei dichiararmi assolutamente d'accordo con la collega Artesio.
Torno sulla questione e chiedo all'Assessore Quaglia qual è lo stato della discussione; ieri sera abbiamo presentato un emendamento sull'EDISU. Era presente anche il Presidente Cota in quel frangente, che ha fatto una rapida e fugace apparizione in aula, tant'è che abbiamo anche avuto difficoltà ad illustrarlo perché c'erano capannelli con i colleghi in aula.
Oggi La Stampa dà conto di una discussione cui ieri sera non mi risulta abbiano partecipato né il Consigliere Leo né la Consigliera Montaruli.
Non mi risulta. E non sono sordo.
Questa mattina leggo sul giornale che il Consigliere Leo e la Consigliera Montaruli hanno concordato con l'Assessore Maccanti uno stanziamento di due milioni di euro. Assessore Maccanti chi le ha impedito ieri sera, di prendere la parola, dopo la nostra discussione sull'emendamento, per dichiarare, per esempio, la disponibilità della Giunta ad accogliere un tal emendamento? Chi gliel'ha impedito? Per quale ragione, invece, lei ha concordato, in una sede estranea al Consiglio regionale che ha discusso della questione, l'emendamento con il Consigliere Leo? Non funziona così.
Volete fare funzionare le cose in questo modo? Perfetto, ma se il terreno sarà più accidentato è anche perché, ogni tanto, scopriamo comportamenti e atteggiamenti come questi che sono, francamente incredibili. L'Assessore era presente in aula, ha partecipato alla discussione, ha ascoltato un Gruppo dell'opposizione presentare un emendamento - che mi risulta essere stato indicato tra gli emendamenti che noi consideriamo prioritari, perché il Consigliere Reschigna e i colleghi della minoranza hanno anche fatto questa precisazione - e non date risposta. In compenso, consentite a due Consiglieri di maggioranza di informare l'opinione pubblica, prima ancora che decida il Consiglio regionale che potrebbe anche decidere in un altro modo, che avete accolto l'emendamento.
Complimenti, un capolavoro di correttezza politica e istituzionale!



PRESIDENTE

A qual titolo vuole intervenire Consigliere Leo?



LEO Giampiero

Per fatto personale.



PRESIDENTE

Ma è stato solo citato.



LEO Giampiero

Mi pare sufficiente, perché i Consiglieri vogliono una spiegazione.
Mi rendo conto che i giornali che leggono i colleghi del centrosinistra sono in genere veritieri, come Il Fatto o gli editoriali di la Repubblica.
Sono stupiti se un giornale come La Stampa dice cose inesatte, perch abituati a L'Unità. Semplicemente penso che i Consiglieri di maggioranza abbiano il diritto di pensare e di parlare.
Quando eravate voi in maggioranza - anch'io ho buona memoria e gran buona memoria per queste cose - ci dicevate "perché i Consiglieri di maggioranza non possono presentare emendamenti"? Il nostro è un semplice emendamento, non è stato concordato nulla.
Stiamo facendo una battaglia che conoscete, perché a differenza di alcuni di voi sono andato con il Consigliere Placido...



PRESIDENTE

Mi scusi, non mi sembra un intervento personale, mi sembra che si stia facendo un dibattito sul tema. Se ha qualcosa di personale risponda al Consigliere che lo ha citato.



LEO Giampiero

una semplice proposta che abbiamo avanzato pubblicamente, in tutte le sedi, e che poniamo all'attenzione della Giunta, ritenendo che non solo la minoranza, ma anche la maggioranza, come ha dimostrato egregiamente il nostro Gruppo ieri, può interloquire con la Giunta.
Se non è così, diteci che i Consiglieri di maggioranza non possono interloquire con la Giunta regionale: in questo caso, non abbiamo capito niente.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Ronzani)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Volevo sapere il numero dell'emendamento cui fa riferimento il Consigliere Leo.



PRESIDENTE

Glielo facciamo sapere nella mattinata.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Sosteniamo l'emendamento, così come stiamo sostenendo gli emendamenti presentati e che hanno l'obiettivo di rendere migliore il bilancio.
Sinceramente mi sembra un obiettivo non raggiungibile.
Faccio una riflessione sulla discussione in corso in questo momento.
Anch'io sono rimasto stupito delle dichiarazioni apparse su "La Stampa". Mi rivolgo al Consigliere Leo, al quale mi lega un'antica amicizia. Nei cinque anni precedenti, Consigliere Leo, quando c'era un obiettivo comune tra maggioranza e opposizione, per esempio un emendamento, lo si firmava insieme. Se lei e la Consigliera Montaruli pensavate - e io ne sono convinto - che l'EDISU debba avere una copertura completa e deve avere due milioni di euro che mancano per garantire la stessa copertura degli anni precedenti, avendo noi presentato un emendamento, poteva chiedere di firmarlo, oppure chiedere a noi di firmare il suo emendamento. Trovare una soluzione che avesse un obiettivo. La politica è l'arte del possibile e ha l'obiettivo di rendere migliore la qualità della vita dei cittadini. Questo renderebbe migliore la qualità della vita degli studenti.
Credo non ci sia nulla di male se maggioranza e opposizione, su un progetto specifico e sui cui c'è un interesse comune, trovano un accordo.
Mi chiedo: perché non l'avete fatto? Ieri, sbbiamo discusso a lungo dell'emendamento, siamo intervenuti più o meno tutti, siete stati in silenzio, anche lei Consigliere Leo. E la Consigliera Montaruli mi pare fosse in congedo.
Se quanto riportato su "La Stampa" non corrisponde, lo verificheremo nell'arco della discussione - qui dentro staremo fino all'ultimo minuto. Se invece le cose non stanno in questi termini, continuo a pensare che questa maggioranza, "se la canta e se la suona". Questo non è sostenibile! Non è sostenibile perché, vi ricordo per l'ennesima volta che il 50%, meno 9 mila cittadini di questa Regione ci ha chiesto di rappresentare i loro interessi, i loro progetti e i loro obiettivi di vita. Lo volete capire che non potete fare sempre quello che vi passa per la mente?



(Commenti fuori microfono dei Consiglieri dell'opposizione)



PRESIDENTE

Non possiamo aprire un dibattito sul punto; non risultano depositati emendamenti a firma del Consigliere Leo. Chiuso l'argomento Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Bresso, Buquicchio Stara, Artesio, Cerutti, Dell'Utri: All'allegato A) modificare come segue lo stanziamento: UPB DB14161 "Politiche forestali" - titolo 1° - spese correnti aggiungere 2.000.000,00 euro UPB DB9011 "Bilancio" - titolo 1° - spese correnti togliere 2.000.000,00 euro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Con l'emendamento si chiede di aggiungere 2 milioni di euro sull'UPB relativa alle politiche forestali, sottraendole dall'UPB "bilancio".
La motivazione. In sede di previsione lo stanziamento è stato purtroppo, azzerato; l'emendamento si propone di ricostituire una dotazione appena sufficiente, con riferimento a quanto impegnato nel 2009. Anche in questo caso, l'emendamento che abbiamo deciso di firmare a più mani, è frutto di una mancanza di sensibilità da parte della Giunta per la protezione delle aree naturali e, in particolare, delle politiche forestali.
Le politiche forestali hanno bisogno di continuità per il raggiungimento di un obiettivo sia in termini di messa in sicurezza del territorio - sappiamo quanto sia importante l'opera dei boschi per evitare sia le frane sia gli smottamenti del terreno - sia in termini di rispetto del patrimonio boschivo, nel garantire, anche in ultima analisi, il futuro della nostra regione sotto il profilo della costruzione di polmoni di aree verdi.
Noi chiediamo di prevedere una cifra che riteniamo appena sufficiente sottraendola all'UPB 9011. Ricordo che la cifra è di due milioni di euro.
importante prevedere la salvaguardia di piccole o grandi aree che rappresentano elementi naturali di ossigenazione, anche ai fini della salvaguardia della salute. Sono tutti elementi che attengono alla prevenzione.
Proteggere le aree naturali, quindi, oltre che essere elemento importante di politica forestale, attiene alla salvaguardia della salute.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento appartiene al capitolo che potrebbe avere il titolo "Salvate il soldato Ravello"; è, cioè, uno dei diversi emendamenti che l'opposizione presenta per corroborare l'attività dell'Assessore all'ambiente, del quale abbiamo una sincera stima, per la modalità partecipativa con la quale si presenta in Commissione, rispetta il Consiglio regionale e illustra gli indirizzi programmatici. Lo vediamo però, in significativa difficoltà per il modo con il quale è stato trattato dalla Giunta, in sede di predisposizione del bilancio di previsione.
Già nella giornata di ieri, molti dei nostri emendamenti erano dedicati alle politiche ambientali: alcuni colleghi li hanno presentati con competenza di merito e professionale coinvolgimento nella materia; altri come nel mio caso, che mi dedico ad altri tipi di politiche - con il tentativo di assecondare, comprendendo le intenzioni dei colleghi Consiglieri.
La nostra comune preoccupazione è di aver visto un trattamento, nelle politiche ambientali, in sede di questo bilancio di previsione, veramente preoccupante rispetto alle prospettive che temiamo di dover attendere laddove, nell'esercizio concreto delle funzioni, le mancate risorse finanziarie renderanno veramente difficile e impervia l'attività gestionale e operativa dell'Assessorato all'ambiente.
Anche in questo caso, nessun volo pindarico, nessuna particolare proposta di iniziativa innovativa: semplicemente il ripristino delle risorse minime e standard necessarie per svolgere la quotidiana attività.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 122) presentato dai Consiglieri Reschigna, Manica Boeti, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Stara, Pentenero, Laus, Artesio Gariglio: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) La parola al Consigliere Reschigna, per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Voglio ribadire che le istituzioni culturali, gli ecomusei e le cooperative sono punti centrali degli interventi del Gruppo regionale del Partito Democratico, sulla legge di bilancio.
Qual è, sostanzialmente, il nostro obiettivo? Assicurare che sulla legge di bilancio per l'anno 2011 siano garantite le risorse economiche per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti delle Comunità montane.
Nelle settimane scorse, a seguito delle manifestazioni organizzate dalle Organizzazioni Sindacali, abbiamo avuto chiara contezza della situazione d'incertezza che coinvolge le Comunità montane, in modo particolare - e questo è il senso del nostro emendamento - i dipendenti delle stesse.
Vogliamo essere molto chiari su questo punto e ribadire un concetto che nelle discussioni in sede di Commissione consiliare ho avuto modo di esprimere ripetutamente: noi non siamo per la preservazione e la conservazione dell'esistente; noi siamo impegnati affinché il sistema dei poteri locali, dentro i quali riconoscere anche una specificità delle azioni di governo delle zone di montagna, sia orientato - nel corso del 2011 - verso un processo di riforma che garantisca una modernizzazione del sistema e il raggiungimento di livelli di efficienza e di efficacia più importanti e positivi.
Questa è una sfida che affronteremo, con nostre idee e proposte, nel corso delle prossime settimane.
Voglio ribadire un concetto: un sistema si riforma se lo si tiene in piedi; se lo si vuole azzoppare o mortificare come fatto iniziale, il processo di riforma diventa ancora più complicato e problematico.
Con l'emendamento vogliamo consentire che il sistema sia mantenuto, in attesa di essere riformato, proprio per consentire che un processo riformatore dell'organizzazione dei poteri locali, dentro i quali - lo ribadisco - riconoscere una specificità dell'azione di governo delle zone di montagna, possa avvenire attraverso un confronto con le comunità locali.
Se questo confronto parte con una scelta, nella legge di bilancio, di cancellazione delle risorse, non per le spese discrezionali, ma per le spese di funzionamento, questo confronto diventa ancora più problematico.
Su questi temi intendo ribadire l'impegno e la priorità che, come Gruppo regionale del Partito Democratico, vogliamo attribuire in questa discussione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere per l'illustrazione ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
La situazione è molto chiara: ce l'hanno presentata i dipendenti delle Comunità montane e le Organizzazioni Sindacali, che sono stati ricevute due volte dai rappresentanti dei Gruppi consiliari e dalla Giunta.
Ricordo le parole dell'Assessore Maccanti in quell'occasione, per cui non vedo la ragione per la quale l'emendamento da noi presentato non debba essere accolto. Non c'è giustificazione.
Tra l'altro, se c'è qualcuno che ha tentato di riformare le Comunità montane in Piemonte è stata l'attuale minoranza, che, due o tre anni fa, ha diminuito il numero delle Comunità montane, portandolo da 48 a 23.
Ricordo che in quest'Aula qualcuno presentava emendamenti per aumentare il numero delle Comunità montane. Noi abbiamo avuto il coraggio - e non è stato facile - di portare il numero delle Comunità montane da 48 a 23 attribuendo loro nuove funzioni.
A parte questo, oggi le Comunità montane ci sono, per cui si dica cosa vogliamo fare delle Comunità montane. Credo siano Istituzioni importanti per la montagna e per gran parte del territorio della nostra regione.
Per questo motivo sarebbe assurdo non finanziare le risorse necessarie per pagare gli stipendi dei dipendenti delle Comunità montane. Cosa diciamo a queste persone, il 1° gennaio? Guardate, poiché abbiamo deciso di dimezzare le risorse, vi diamo metà stipendio? Beh, non credo: siamo tutte persone di buonsenso, quindi ritengo opportuno ripristinare le risorse per pagare gli stipendi - non altro - dei dipendenti delle Comunità montane.
un fatto di buonsenso; non stiamo parlando di altro.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
I colleghi che mi hanno preceduto hanno illustrato le ragioni dell'emendamento: chiediamo di garantire le risorse per il funzionamento delle Comunità montane.
In Commissione, l'Assessore Ravello ha fatto il "gioco delle tre carte", perché quando discutemmo - e noi sostenemmo che le risorse non erano sufficienti - l'Assessore ci assicurò, dicendo una cosa non vera. Lo ricordate? Non capisco perché l'abbia detto, essendo evidente che era una bugia, comunque ne prendo atto. Successivamente, l'Assessore Maccanti - lo ha ricordato il collega Muliere - ha affermato che si sarebbe rimesso alla volontà dell'Aula e che esistevano in Consiglio regionale varie proposte o vari emendamenti che volevano, per l'appunto, garanzie delle risorse necessarie.
Vorrei chiarire un punto: noi non siamo per il mantenimento dello status quo, tant'è vero che qui chi ha ridotto le Comunità montate è stato il centrosinistra (fino a prova contraria). Se non ricordo male, durante quella discussione, quando già si stava affacciando la possibilità nazionale che il Governo riducesse gli stanziamenti a favore delle Comunità monte, qualcuno nell'allora minoranza si preoccupò di sostenere che la Regione avrebbe dovuto comunque garantire le risorse necessarie per il funzionamento delle Comunità montane.
Adesso siamo alla "prova del nove": sei diventato maggioranza, le risorse che ha messo la tua Giunta in quel capitolo, in quell'UPB non sono sufficienti, ti preghiamo di fare un sacrificio e mettere le risorse necessarie. Presidente, questa è la nostra posizione.
Domani mattina mi auguro di non leggere su qualche giornale - "La Stampa" o Repubblica - che qualche Consigliere di maggioranza ha concordato con l'Assessore Maccanti lo stanziamento per garantire il funzionamento delle Comunità montane; sarebbe più serio e più corretto che in questo momento i colleghi della maggioranza prendessero la parola e ricordassero che, condividendo il nostro emendamento, intendono sottoscriverlo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
La questione delle Comunità montane, la questione dell'EDISU, la questione dei parchi sono lati di uno stesso triangolo. Voi avete tagliato le risorse in maniera importante, poi ci avete messo, con la politica della Giunta, qualche soldo e successivamente, nell'incontro con gli studenti universitari e il Presidente delle Comunità montane, avete detto: "Non ci sono problemi, le risorse ci saranno" (ricordo anche l'intervento dell'Assessore quando abbiamo parlato degli ecomusei). Questo avviene perché voi pensate che la politica sia di fare "un favore". "Cioè... sì, in fondo il Governo vorrebbe tagliare le Comunità montane, ma noi, che invece pensiamo che il territorio rappresenti un valore aggiunto anche da un punto di vista amministrativo, siamo disponibili a tenerlo in piedi".
"Tenerlo in piedi" così non serve a niente, perché non basta pagare gli stipendi ai dipendenti delle Comunità montane: bisogna mettere risorse, per esempio, perché possano cofinanziare i progetti che la Comunità europea con loro definisce. Se i dipendenti delle Comunità montane hanno solo i soldi per lo stipendio e non c'è neanche una lira per delle politiche attive sui loro territori, che ci stanno a fare? Abbiate il coraggio di chiuderle! Parlate con il Governo, coordinatevi - peraltro i buoni rapporti che il Presidente Cota ha con il Governo nazionale vi consentiranno un'autostrada per facilitare queste cose - e chiudete le Comunità montane, gli ecomusei i parchi. È estremamente semplice: abbiate il coraggio di farlo! Smettetela di raccontarci balle! Dovevate chiudere le Province. Io ricordo quando il Governo nazionale (anche la Lega) assicurò: "Chiuderemo le Province, chiuderemo tutto quello che è spreco e il territorio come per incanto risorgerà in tutto il suo splendore". Fateci vedere come si fa! Di quello che succede oggi in molte Regioni a guida leghista parleremo nel prossimo emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo sostanzialmente per ribadire che questo per noi è un emendamento e un tema molto rilevante, oserei dire centrale, nella discussione di questo bilancio preventivo per il 2011. Lo è perché noi riteniamo, com'è già stato anticipato da alcuni colleghi, importante il tema della montagna in generale e, in particolare, della necessità sicuramente - com'è stato anticipato da alcuni interventi che mi hanno preceduto - di completare quell'operazione di rinnovamento delle strutture per promuovere, sostenere e in qualche misura accompagnare una metamorfosi in atto su questi territori che non deve portare ad un ulteriore depauperamento della popolazione che qui risiede, ad un ulteriore spostamento a valle di coloro che risiedono su questi territori.
Si deve quindi prevedere un investimento importante che comporterà necessariamente anche la revisione del funzionamento, del ruolo e del modo di agire delle Comunità montane. Si tratta di quel passaggio che tante volte è stato da molti richiesto di trasformazione delle Comunità montane da enti che operano sul territorio più in chiave di presenza istituzionale come lo sono state per certe stagioni, verso vere e proprie agenzie di sviluppo territoriale.
Questo percorso sicuramente richiederà cambiamenti importanti nella modalità e nella strategia, ma la soluzione non può essere quella di mettere in discussione questa presenza. Da questa considerazione nasce la scelta che noi abbiamo voluto rendere evidente con l'emendamento, che è quella di avviare - concludo velocemente, Presidente - un percorso di riorganizzazione e riflessione sul ruolo, sulla funzione e sulla modalità stessa di funzionamento delle Comunità montane, ma prevedendo per l'anno prossimo un adeguato finanziamento di questa presenza.
Per le ragioni esposte, con l'emendamento noi chiediamo che siano mantenute in funzione le strutture delle Comunità montane e poi sicuramente vorremo dare il nostro contributo nel ridisegnarne le modalità d'azione, il ruolo e la presenza sul territorio.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 123) presentato dai Consiglieri Reschigna, Manica Boeti, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Stara, Pentenero, Laus, Gariglio: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) La parola al collega Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Non stiamo facendo ostruzionismo: è lo stesso tema, solo che la differenza sostanziale tra i due emendamenti è sulla copertura. Uno dei due prevedeva che a concorrere alla copertura fosse l'incremento delle entrate derivanti dai canoni d'imbottigliamento: se fossi in lei, a questo punto quello lo considererei non ammissibile.
L'obiettivo era lo stesso. Abbiamo presentato due emendamenti che hanno lo stesso obiettivo, ma hanno coperture differenti. La ragione è molto semplice: non avevamo la certezza di quale sarebbe stato l'atteggiamento sulla legge finanziaria rispetto al nostro emendamento che prevedeva l'innalzamento del canone di derivazione.
Siccome noi stiamo facendo attività di merito e non ostruzionismo, non illustriamo l'altro.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 90) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
L'emendamento va sulla linea di quello precedentemente illustrato dai colleghi d'opposizione e riguarda il tema delle Comunità montane.
Molte cose sono già state dette e sicuramente dobbiamo riconoscere che il coraggio e il lavoro che c'è stato dietro alla legge di riassetto delle Comunità montane (approvata due anni fa) è stato un buon lavoro e ha dato dei risultati.
In questo momento, due dopo due anni di sperimentazioni di questo nuovo tipo d'assetto, riteniamo che sia i colleghi che avevano proposto e preparato la legge (centrosinistra) sia l'attuale maggioranza e Giunta debbano avere la volontà - dobbiamo avere la volontà, tutti insieme Consiglio e Giunta - di valutare quelli che sono stati i risultati positivi di questa legge e invece individuare dove l'assetto si può ancora modificare e migliorare.
Da parte della Giunta, anche in Commissione noi abbiamo sempre e solo avuto delle mezze risposte, delle mezze proposte. In realtà, una proposta integrata su questo tema non c'é mai stata.
L'emendamento sposta risorse a questo settore sottraendole dalla DB 13031, in particolare dal Programma triennale della ricerca nell'ambito del Piano per la competitività, per poter dare un po' di ossigeno a quella che la gestione dei servizi, soprattutto di quelli integrati e di supplenza che può offrire la Comunità Montana rispetto ai Comuni montani o dei territori marginali.
Noi sappiamo che le Comunità Montane lavorano bene su servizi come il trasporto, l'istruzione e quelli socio-sanitari, e le risorse andrebbero quindi incrementate, non tagliate.
Quest'emendamento vuole essere uno stimolo, in attesa di una proposta da parte dell'attuale maggioranza che tenga conto della peculiarità del nostro territorio, che è occupato, per più del 50%, dalla montagna.
In conclusione, questo non è certo un emendamento ostruzionistico, ma è assolutamente di merito, così come gli altri presentati dal mio Gruppo.
Vi ringrazio.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 86) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) La parola al Consigliere Bono, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento riguarda l'economia montana e collinare, la difesa e l'assetto idrogeologico, ma a differenza del precedente, illustrato dal collega Biolé, questo incide sul conto capitale, quindi sugli investimenti e non sulla spesa corrente. Dall'analisi della spesa di bilancio che abbiamo fatto in Commissione, ma anche in aula, si evince che le spese correnti sono state pressoché mantenute, benché il Presidente Cota (e soprattutto i suoi colleghi di partito), sia in campagna elettorale che successivamente, avesse confermato che si sarebbero ridotti gli sprechi e tutto ciò che avrebbe rappresentato un surplus dovuto alla cattiva gestione delle precedenti Amministrazioni (quelle di Ghigo e di Bresso).
Abbiamo visto che così non è stato, perché sono stati tagliati fortemente gli investimenti. Anche in questo caso, quindi, è stata colpita l'UPB 14 (difesa, assetto idrogeologico, economia montana e collinare), per cui risulta difficile, per gli attori del territorio coinvolti e per gli enti locali, poter programmare degli investimenti non di spreco né di cattiva gestione, ma utili a salvaguardare il territorio, attivando quella prevenzione primaria che serve per mantenere l'occupazione e, quindi, anche la presenza di abitanti sui territori marginali; territori che partono già svantaggiati rispetto alle grandi città o alle pianure. Se non vogliamo dunque, che le nostre città diventino sempre più invivibili (ancora di più di quanto lo siano già adesso), dobbiamo pensare di investire nell'economia montana e collinare, affinché si generi una possibilità di vivere in montagna e non solo di sopravvivere, avviando anche quelle piccole attività che generano comunque un reddito tendenzialmente sostenibile, che pu essere continuato nel tempo senza andare ad impattare sul territorio. A maggior ragione, molte opere montane o collinari sono proprio finalizzate alla tutela del territorio, dal dissesto idrogeologico, dalla caduta di valanghe, o ancora per la salvaguardia delle strade provinciali e non. Sono quindi opere importanti.
Noi riteniamo che 13 milioni di euro sia una cifra sufficiente, da implementarsi a quella già stanziata dal competente Assessore.
Chiediamo quindi all'Assessore Quaglia di reperire questa cifra o comunque una cifra che, come Giunta, riterrete sufficiente per garantire quanto detto. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 110) presentato dai Consiglieri Pentenero, Manica Boeti, Motta A., Laus, Ronzani, Stara, Gariglio, Reschigna: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento vorremmo ripristinare la dotazione di risorse necessarie alla Direzione formazione professionale e lavoro per poter garantire l'applicazione delle due Direttive fondamentali che permettono la sopravvivenza del sistema della formazione: mi riferisco alla Direttiva Diritto Dovere e alla Direttiva Mercato del Lavoro.
Ad oggi, sulla dotazione del capitolo in questione mancano 20 milioni di euro. Questo fa sì che la Direzione competente non possa garantire il funzionamento delle due Direttive principali (Direttiva Mercato del Lavoro e Direttiva Diritto Dovere).
Peraltro, la nuova approvazione dei regolamenti legati al sistema della scuola superiore ha fatto sì che ci fosse un incremento delle iscrizioni all'interno del sistema dei licei e una diminuzione delle iscrizioni all'interno degli istituti professionali, con una contestuale riduzione del numero delle classi per studenti; molti studenti si sono rivolti, quindi al sistema della formazione professionale, ma non hanno trovato risposta perché la dotazione finanziaria fino ad oggi stanziata e destinata da parte della Regione non permette l'attivazione di nuovi corsi.
Con un'ulteriore riduzione di 20 milioni di euro non solo non riusciremo a garantire i corsi di Diritto Dovere (ricordo in Obbligo di istruzione), ma non riusciremo di certo a migliorare la situazione legata ad una dispersione scolastica che sicuramente in questi anni registrerà un nuovo innalzamento esponenziale.
Inoltre, non riusciremo a garantire i corsi legati alla Direttiva Mercato del Lavoro né ad assicurare una formazione specifica a tutti coloro che escono dal sistema dell'istruzione superiore o dal sistema della scuola dell'obbligo e non trovano nessun'altra forma di sostegno all'interno del mondo della formazione professionale o del sistema dell'istruzione, per cui non riusciranno a raggiungere né una qualifica professionale, né tanto meno, per tutti quei percorsi tipo LARSA che svolgono una funzione di sostegno, un diploma.
Non va dimenticato che 20 milioni di euro possono mandare in crisi il sistema della formazione professionale, che dovrà necessariamente rivolgersi agli ammortizzatori sociali per garantire l'occupazione dei lavoratori che operano all'interno di quel sistema. In un momento di sofferenza per il sistema della formazione professionale, tutto ciò non fa che complicare ulteriormente il quadro dei lavoratori che stanno al suo interno.
Spiace constatare che sebbene l'Assessore, in sede di Commissione, ci avesse garantito la copertura finanziaria delle risorse, andando ad analizzare nel dettaglio i fondi comunitari destinati, i fondi ministeriali e, conseguentemente, i fondi regionali, si è scoperto che mancano 20 milioni di euro.
Ci auguriamo che la Giunta presti attenzione a questo settore importante del sistema piemontese e trovi una soluzione nel più breve tempo possibile per garantire l'attivazione di questi corsi nel rispetto della programmazione annuale.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Bresso, Stara Buquicchio, Cerutti, Artesio, Dell'Utri: All'allegato A) modificare come segue lo stanziamento: UPB DB15001 "Istruzione formazione professionale e lavoro" - titolo 1 spese correnti aggiungere 20.000.000,00 euro UPB DB13021 "Sistemi informativi e tecnologie della comunicazione" - titolo 1° - spese correnti togliere 10.000.000,00 euro UPB DB14191 "Economia montana e collinare e servizi - sede di Cuneo" titolo 1° - spese correnti togliere 10.000.000,00 euro.
Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento è coerente, nelle intenzioni e nell'importo, con quello appena illustrato dalla collega Pentenero. Anzi, se il Consiglio gradisse, potremmo anche provare a congiungere i due emendamenti e presentarne uno nuovo per la discussione.
Qual è la preoccupazione che ci ha spinti a proporre l'emendamento? Esattamente la lettura dei due strumenti strategici di programmazione avanzati dall'Assessore Giordano: il primo riguarda il Piano straordinario per lo sviluppo e l'occupazione (giugno 2010), il secondo riguarda il Piano pluriennale Piemonte competitivo (dicembre 2010).
Le filosofie comuni ai due strumenti di programmazione si possono riassumere in quest'assunto: al fine di dare ulteriori strumenti di solidità economica e di vocazione produttiva al territorio piemontese occorre compiere una scelta. La scelta è quella del sostegno alle imprese.
Laddove le imprese, con interventi di sgravi fiscali, con incentivi alle innovazioni e con fondi agevolati di accesso al credito riusciranno ad investire e trasformare la loro attività produttiva, riusciranno anche ad implementare l'occupazione, e così il livello di benessere generale dell'economia piemontese salirà.
Questo è un assunto di carattere liberale, che ovviamente nella mia cultura non è condivisibile. Tuttavia è un assunto che vogliamo verificare alla prova dei fatti, ma fin dall'assunto c'è un elemento di debolezza.
L'attore di queste politiche è esclusivamente l'impresa. Come può l'impresa corrispondere a queste aspettative se non è qualificata la competenza professionale umana? Di qui la necessità di reintegrare i fondi per la formazione professionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Come ha già accennato e detto la collega che mi ha preceduto, qui parliamo dell'UPB relativa al capitolo dell'istruzione, formazione professionale e lavoro.
Su quest'UPB chiediamo di aggiungere 20 milioni di euro, prelevandone 10 dall'UPB relativa ai sistemi informativi e tecnologie della comunicazione e altri 10 dall'UPB relativa alle economie montane e collinari e servizi.
Con questi 20 milioni di euro intendiamo ricostruire almeno parzialmente la riduzione delle risorse proposte dalla Giunta a favore delle politiche per l'istruzione, la formazione e il lavoro. Sono argomenti che la stessa Giunta sostiene di voler potenziare con il recente piano approvato, ma in pratica vediamo che peccano.
L'istruzione è un'altra attività oggetto di tagli da parte di questa Giunta, così come la scuola pubblica e l'intero sistema educativo regionale oltre che formativo.
Sono state applicate delle riduzioni gravissime ai settori dell'istruzione, dell'università, degli istituti di ricerca, senza dimenticare quello dell'innovazione.
Con questo modo di operare crediamo che si creerà una frattura sempre maggiore fra coloro che hanno risorse socio economiche disponibili per via della loro fortunata provenienza ed altri che non sono così fortunati.
Per cui chiediamo di prendere in considerazione l'emendamento anche relativamente al discorso della formazione professionale.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Bresso, Buquicchio Stara, Artesio, Cerutti, Dell'Utri: All'allegato A) modificare come segue lo stanziamento: UPB DB 15011 Attività formativa - titolo 1° - spese correnti aggiungere 20.000.000,00 euro UPB DB 12041 Servizi di trasporto pubblico - titolo 1° - spese correnti togliere 20.000.000,00 euro La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

L'emendamento mi dà la possibilità di completare il ragionamento troncato nell'illustrazione dell'emendamento precedente.
Nel caso di specie continuiamo ad insistere sulla necessità di finanziare il capitolo riguardante la formazione per le ragioni che descrivevo precedentemente. Quando si ragiona di politiche del lavoro anche in quest'Aula abbiamo sentito riecheggiare un approccio, che ancorch diventato di senso comune, perché adottato nei linguaggi di ciascuna delle parti sociali, anche delle parti sindacali, è a mio modo di vedere discutibile per il tipo d'adattamento mentale che produce.
Qual è l'approccio cui faccio riferimento? Quello secondo il quale quando si sostiene l'impresa con una serie di sgravi e di agevolazioni, si fanno politiche attive del lavoro; quando si sostiene la componente professionale, si fanno politiche passive ed assistenziali.
Per contraddire questo stile mentale - che ritengo assolutamente deleterio e ritengo che sia uno stile mentale che mette in conto, come un dato fisiologico, la perdita di risorse umane derivanti dall'espulsione dal mercato del lavoro di larghe fasce giovanili o di fasce di età adulta - la leva della formazione è una leva di carattere essenziale, sia che noi la si intenda in quanto formazione d'ingresso - quindi qualificazione delle competenze in ordine ai cambiamenti del mercato del lavoro - sia che la si intenda come formazione in servizio piuttosto che come riconversione formativa, dedicata alla fascia della popolazione adulta. Ed è indiscutibile che se le politiche imprenditoriali sono politiche di carattere privatistico, ancorché ampiamente sostenute da finanziamenti pubblici, quelle formative sono politiche sostanzialmente pubbliche realizzate direttamente attraverso la rete dei servizi formativi pubblici o realizzate in convenzione con quel sistema formativo accreditato nell'ambito pubblico.
Non si può ridurre questa risorsa ed è per questo che ne richiediamo il ripristino.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Bresso, Buquicchio Stara, Artesio, Cerutti Dell'Utri: All'allegato A) modificare come segue lo stanziamento: UPB DB 15041 Occupazione e promozione sviluppo locale - titolo 1° - spese correnti aggiungere 20.000.000,00 euro



UPB DB13021 Sistemi informativi e tecnologie della comunicazione - titolo

1° - spese correnti togliere 20.000.000,00 euro La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Come comprendono i colleghi questa serie di emendamenti è collegata da un filo logico che ruota intorno agli strumenti di programmazione presentati e deliberati dall'Amministrazione regionale sul tema dello sviluppo economico.
Noi abbiamo assistito, in particolare in occasione del documento del giugno 2010, ad una grand'enfasi sul piano della comunicazione.
Si sono presentate le misure, circa 25, e sono le misure contenute all'interno del piano straordinario per lo sviluppo e l'occupazione della Regione Piemonte. Di queste ricordo che - perché i giornali invece non lo ricordano - solo la metà sono state fino a questo momento attivate. Sulle dodici misure fino a questo momento attivate, che si parli di contributo a fondo perduto, che si parli di contributi per incentivare l'assunzione o la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato a tempo indeterminato, che si parli di accesso al fondo di rotazione, ogni giorno noi veniamo dai giornali informati di quanto mirabolante successo avrebbero queste stesse misure, tant'è che si vogliono finanziare ulteriormente alcuni capitoli.
Ma ciò che il Consiglio regionale non è riuscito a capire, perché non era intelleggibile dal documento contabile che accompagnava gli atti di programmazione, era che tipo di rimescolamento delle fonti economiche di derivazione statale, di derivazione europea e di derivazione regionale questa Giunta ha compiuto per finanziare i 390 milioni del piano straordinario per lo sviluppo e l'occupazione.
Quindi, quando andiamo a leggere i capitoli di bilancio, restiamo francamente inquieti rispetto al fatto che, a fronte di uno stanziamento che si vuole presentare come mirabolante, vediamo poi invece l'annullamento o la riduzione di quei capitoli che nell'ordinaria scrittura contabile di un bilancio sarebbero esattamente riservati allo sviluppo e all'occupazione.
Per questa preoccupazione noi proponiamo il rifinanziamento di quei capitoli.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara per l'illustrazione; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Quest'emendamento vorrebbe anche fare un po' di chiarezza su quello che è il piano che tanto è stato sbandierato dalla maggioranza e dalla Giunta tant'é che è stato anche allestito un piano di comunicazione ad hoc con materiali stampati ad hoc, che in sostanza ha preso risorse ed interventi a destra e a manca e li ha semplicemente accorpati, per far sì che nell'opinione pubblica apparisse come uno dei punti di eccellenza di investimento innovativo da parte di questa maggioranza e di questa Giunta dove si evidenziano investimenti per 390 milioni, per il sostegno straordinario dello sviluppo e dell'occupazione.
L'operazione di immagine e di marketing ha sicuramente funzionato. Dai giornali e dall'opinione pubblica appare come l'investimento più efficace e più appariscente da parte della Giunta. Questo emendamento sottolinea come ci sia assoluta fumosità sul reperimento delle risorse e da dove queste risorse arrivano. Nell'accorpamento delle proposte progettuali non si riesce a capire quelle risorse che, invece, arrivano dallo Stato, quelle legate a fondi europei e a fondi nazionali.
Scorrendo il bilancio della Regione ci accorgiamo come, storicamente negli impegni destinati a questi capitoli a queste UPB, alcuni di questi capitoli vengono quasi azzerati.
Di fatto, vogliamo evidenziare come l'operazione sia più che altro di maquillage, e cerchiamo di ripristinare l'impegno storico su questi capitoli da parte della Regione.
Da questo punto di vista ci sentiamo di evidenziare come 20 milioni possono essere presi da uno di quei capitoli dove, probabilmente, andrebbe fatto un lavoro di analisi e di approfondimento, sia rispetto all'utilità dei sistemi informativi e del CSI sia anche sulle prospettive future. Il reperimento di quelle risorse su quel capitolo non è un'indicazione astratta, ma la necessità di aprire una riflessione anche in quel settore.
Emendamento rubricato n. 96) presentato dai Consiglieri Lepri, Ronzani Reschigna, Manica, Laus, Pentenero, Boeti, Motta A. Gariglio: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

un emendamento importante ed è uno di quelli che abbiamo posto come prioritari nei ragionamenti sul bilancio.
La legge n. 23 è stata fondamentale per garantire una tenuta importante del sistema cooperativo nella nostra Regione. È una legge importante perch ha messo in capo tutta una serie di strumenti di sostegno alla cooperazione che ne hanno permesso il rafforzamento, sia da un punto di vista di funzionamento delle società cooperative sia di irrobustimento finanziario delle stesse.
Le cooperative sono state, e lo sono ancora oggi (lo stanno dimostrando in questi mesi), uno strumento anticiclico, nel senso che hanno garantito sostanzialmente sono nate per questo - la maggiore efficacia della loro azione nei momenti più difficili, nei momenti di crisi occupazionale. Nel momento di risposta a tanti problemi sociali, la cooperazione è stata lo strumento di autoorganizzazione per coloro che avevano problemi nell'affrontare situazioni di emergenza. Tuttavia, ha un grandissimo limite: essere realizzata dall'unione di persone che hanno pochi strumenti quindi non da società di capitali o da grandi capitalisti, ma da lavoratori, in molti casi lavoratori svantaggiati, che si mettono insieme per dare risposta ai propri bisogni.
La legge n. 23 ha affrontato questo tema, crediamo in modo molto virtuoso. È una legge che risale al 2004, sostanzialmente incentivando la capitalizzazione e il rafforzamento della struttura cooperativa. Questa scelta ha permesso alla cooperazione di fare un salto di qualità importante. Crediamo che fra i soggetti che meglio hanno tenuto in questa situazione di difficoltà e di crisi, sia stata la cooperazione.
Uno dei grandi mali che hanno attraversato il sistema cooperativo è stato il tema delle cooperative "spurie", cioè cooperative che nascevano per camuffare esperienze imprenditoriali in chiave cooperativa. Ebbene, la legge n. 23 ha permesso di creare un solco sempre più importante tra le cooperative spurie e le cooperative vere. Ovviamente, sono incentivate ad investire sulla cooperativa coloro che nella cooperativa mettono in gioco il proprio lavoro, come risposta ai propri problemi.
Noi crediamo che questo strumento non possa essere lasciato cadere.
Crediamo fermamente che questa sia una legge da sostenere e da mantenere in termini di finanziamento. Per questo motivo puntiamo fortemente sul fatto che la maggioranza colga l'importanza di questo emendamento e decida di appoggiarlo e di portarlo all'approvazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Il consigliere Taricco ha avuto modo di illustrare il senso dell'emendamento. Io ci ritorno con alcune brevissime annotazioni.
La prima. Quando durante i lavori della III Commissione consiliare abbiamo discusso con l'Assessore Giordano le UPB di competenza dell'Assessore stesso, avevamo da subito evidenziato il fatto che gli stanziamenti sulle UPB relative alla direzione delle attività produttive erano similari a quelli del 2010.
Coglievamo, sostanzialmente, una scelta, nella politica di bilancio di questa Giunta regionale, di voler mantenere inalterate le risorse economiche sul sistema delle attività produttive. L'unico settore che vedeva una diminuzione di risorse rispetto al 2010 era proprio quello che abbiamo evidenziato con l'emendamento, cioè il rifinanziamento della legge regionale n. 23. Lo stesso Assessore Giordano ha dovuto riconoscere, nel confronto che si è svolto in III Commissione, il fatto che non era accettabile, per un'amministrazione regionale, una diminuzione di stanziamenti economici nella legge di bilancio a favore della legge regionale n. 23, riconoscendo sostanzialmente il ruolo che oggi il mondo cooperativo nella nostra Regione ha assunto, sia nella dimensione dei servizi sia nella dimensione produttiva, riconoscendo anche il fatto che il mondo cooperativo è quello che ha saputo resistere in termini di attenuazione dell'impatto negativo della profonda crisi economica, che dal 2008 sta attraversando la nostra Regione.
Se queste considerazioni sono vere, e se è anche vero che la legge n.
23 è una legge che non rientra nei provvedimenti e nei bandi sul piano straordinario del lavoro (anche questo era un limite riconosciuto dallo stesso Assessore Giordano), diventa assolutamente inevitabile e indispensabile che l'emendamento venga accolto, per consentire, nella logica che riconosciamo all'interno del bilancio, un complessivo sostegno al sistema produttivo piemontese.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Approfitto della presenza dell'Assessore Bonino per rivolgere una domanda: oggi i giornali danno conto del fatto che dal 1° gennaio 2011 avremo forti rincari sulle autostrade italiane, se ho letto bene. Per quanto riguarda le autostrade a noi più vicine, in particolare la Torino Milano, i rincari saranno nell'ordine del 20%. Non voglio fare in questa sede considerazioni di natura politica, se non per rilevare che tutto questo avviene da parte di un Governo che dichiara di non voler mettere mano nelle tasche degli italiani. Lasciamo perdere questa questione, perch so che la Regione, essendo questione affrontata più volte in passato, ha un ruolo importante, ma limitante. Tuttavia, avverto l'esigenza che l'Assessore ci dica, se non qui in un'altra sede, quali iniziative intende assumere.
In questo modo, dal 1° gennaio, chi viaggia sull'autostrada Torino Milano, soprattutto lavoratori pendolari, vedrà un aumento del 20% sulla tariffa. A questi costi, che gravano sulle imprese, sul lavoro e sui cittadini per effetto di questi aumenti tariffari, dobbiamo aggiungere anche il costo della benzina. Un automobilista ha due rincari: la benzina e il prezzo dell'autostrada. Diventa un problema non più sopportabile.
Avverto l'esigenza che su questa questione la Giunta assuma un'iniziativa propria e faccia emergere una posizione di contrasto nei confronti di un aumento di due cifre in Piemonte, anzi sulla Torino-Milano, rispetto ad altre autostrade. La prima considerazione è questa e la seconda è molto rapida, Presidente.
Mi dichiaro d'accordo con quanto ha detto il collega Reschigna: nel piano straordinario per l'occupazione non prevediamo misure e finanziamenti a sostegno della legge 23. Ora, poiché tutti riconosciamo che il settore della cooperazione ha un ruolo positivo nell'economia piemontese e poich lo stesso Assessore Giordano ha riconosciuto che lì c'era un vuoto da colmare, credo sia naturale utilizzare il bilancio della Regione per colmare questo vuoto e dotare la legge del finanziamento necessario per favorire attraverso lo sviluppo delle cooperative anche una politica di sviluppo della nostra Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri per l'illustrazione.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Noi crediamo che l'emendamento sia molto importante e lo diciamo ad un'Aula abbastanza distratta, anche comprensibilmente: qualcuno è attento e spero che colga l'impegno della nostra opposizione, perché l'emendamento è emblematico di una attenzione non strumentale. Il mondo cooperativo soprattutto in momenti di crisi, non mi riferisco a quello di consumo o abitativo su cui magari possono esservi dei dubbi o comunque si tratta di comparti già abbastanza robusti (mi riferisco agli altri comparti, quello della produzione lavoro o delle cooperative sociali e delle cooperative che operano in campo culturale, per fare tre esempi) sono certamente imprese che hanno dimostrato in questi anni una vivacità straordinaria, rispondendo a bisogni dei cittadini, soprattutto nel campo del terziario, dei servizi alla persona, dei servizi di loisir e che indubitabilmente hanno assicurato in questi anni una crescita costante dell'occupazione.
l'unico comparto dove non registra la diminuzione di occupazione anzi il trend è sempre in incremento e dove non si registrano sostanzialmente richieste di accesso alla cassintegrazione guadagni. Questo è un segno molto rilevante: in tutti gli altri comparti siamo di fronte a richieste crescenti di accesso alla cassintegrazione ordinaria straordinaria o in deroga. Questo è l'unico comparto dove praticamente come credo può confermarlo l'Assessore al Lavoro - dove non si registrano richieste di accesso alla cassintegrazione. Questo dato la dice lunga sul fatto appunto su cui vogliamo insistere. C'è la necessità di non ridurre come invece ha fatto questa Amministrazione, se non si pone rimedio, le risorse che non sono molte e che la Legge 23 assicura per contribuire al finanziamento delle società cooperative, in modo particolare delle piccole società cooperative.
Per questo motivo crediamo che l'emendamento sia molto importante e confidiamo che la maggioranza possa considerare favorevolmente l'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus per l'illustrazione.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Così come altri, anche questo emendamento è molto importante. Faccio notare e rilevare - come ha già fatto il collega Lepri - la distrazione dell'Aula: mi sono allontanato per circa mezz'ora per partecipare alla conferenza del mio collega Gariglio (ma è tema che non attiene a questo Consiglio) lasciando l'aula disattenta, con i soli Consiglieri di opposizione attenti ad illustrare gli emendamenti; uno più importante dell'altro.
Quindi, mi sono distratto. Per circa un'ora ho pensato a chi sarà il candidato Sindaco, sarà Gariglio? (secondo me, sì). Mi sono allontanato completamente da quest'aula. Ora sono tornato e ho ripristinato immediatamente, ex tunc, uno status quo ante, in modo automatico. Ho ritrovato i colleghi a chiacchierare, un emendamento importante e noi che continuiamo con questa attività teatrale. Poi, i cittadini all'esterno daranno ad ognuno di noi la propria parte. Non tutti sappiamo che parte stiamo recitando, e non è sufficiente che ognuno di noi dica che sta recitando una parte: soltanto dai comportamenti posti in essere si comprende di che stiamo parlando e quale ruolo occupiamo.
Per tornare all'emendamento sulla cooperazione, mi limito semplicemente a quanto ha brillantemente argomentato l'Assessore Giordano in III Commissione, plaudendo al settore della cooperazione, produzione lavoro alla cooperazione sociale. Faccio tantissimi complimenti; davo per scontato che finanziasse al meglio la legge 23, poi, leggendo i documenti e gli atti di bilancio, scopro che invece così non è.
Quindi mi rimetto semplicemente alle argomentazioni dell'Assessore, con la speranza che almeno quest'emendamento possa essere accolto.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Bresso, Buquicchio Stara, Artesio, Cerutti, dell'Utri: All'allegato A) modificare come segue lo stanziamento: UPB DB15071 "Programmazione sistema educativo regionale" - titolo 1 spese correnti aggiungere 10.000.000,00 euro UPB DB13021 "Sistemi informativi e tecnologie della comunicazione" - titolo 1° - spese correnti togliere 10.000.000,00 euro La parola al Consigliere Buquicchio per la presentazione.



BUQUICCHIO Andrea

L'emendamento rubricato n. 13, vorrebbe intervenire sull'UPB riguardante la programmazione del sistema educativo regionale.
Si chiede di aggiungere a quest'UPB 10 milioni di euro, spostandoli dall'UPB 13.021 (sistemi informativi e tecnologie della comunicazione).
La motivazione che riguarda quest'emendamento è la seguente: s'intende ricostruire almeno parzialmente la riduzione delle risorse proposte dalla Giunta a favore delle politiche relative alla programmazione del sistema educativo regionale, per una scuola pubblica, efficiente e sicura.
Riteniamo che l'istruzione sia il pilastro di una società che vuole provare a garantire un futuro decoroso alle giovani generazioni. Questa Giunta nel suo bilancio ha tagliato molte delle risorse programmate per il sistema educativo regionale.
Con quest'emendamento intendiamo ripristinare, almeno parzialmente, le risorse necessarie per il prosieguo delle attività anche per l'anno 2011.
Le risorse sono prelevate dal settore "Sistemi informativi e tecnologie della comunicazione", che per quanto importante, ritengo meno rilevante rispetto al buon funzionamento del sistema educativo regionale.
Ripeto. Si chiede di spostare dall'UPB appena citato, relativo ai sistemi informativi e alle tecnologie della comunicazione, 10 milioni di euro sull'UPB 15.071, che riguarda la programmazione del sistema educativo regionale. Tendiamo a chiedere la ricostituzione, anche se parziale relativa a quelle riduzioni di risorse che la Giunta con questa proposta di bilancio intende perseguire e sostenere.
Riteniamo che la sottrazione all'UPB da cui prelevare 10 milioni di euro per quanto importante possa definirsi o possa essere e cioè quello dei sistemi informativi e tecnologie della comunicazione, non è sicuramente più importante rispetto all'oggetto dello spostamento del finanziamento.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
L'emendamento appena illustrato dal collega Buquicchio si sposa all'emendamento successivo. In realtà noi abbiamo agito su due leve di bilancio: una riguarda la leva di spesa corrente e l'altra riguarda la leva del conto capitale.
A quale fine sono stati predisposti questi due emendamenti? Su un unico obiettivo: la riqualificazione in termini strutturali e logistici, nonch la permanente cura in culturali, del sistema scolastico statale.
Perché ci siamo posti tale questione? Per quanto riguarda la logistica di cui parleremo successivamente, è del tutto ovvio: non è soltanto nell'interlocuzione con quest'Amministrazione che gli Enti gestori (Comuni e Province), nella relazione con le Regioni e con lo Stato, pongono il problema della qualificazione degli edifici scolastici.
Per quanto riguarda, invece, il sistema, dal punto di vista dell'architettura culturale dell'impianto didattico, della possibilità di supportare gli allievi in difficoltà, è del tutto evidente che le consistenti riduzioni di fonte governativa al finanziamento delle scuole introducono una seria difficoltà, in capo ai dirigenti delle autonomie e in capo ai docenti, di perseguire concretamente il principio costituzionale del diritto allo studio.
Sappiamo bene che, per promuovere l'eguaglianza delle opportunità ed anche il merito (che così tanto piace ad una parte prevalente della società e della classe politica), occorre compiere un'azione di prevenzione primaria. La prevenzione primaria è quella di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla piena realizzazione della persona umana.
Molto spesso, gli ostacoli sono d'ordine economico, d'ordine culturale delle famiglie di provenienza e d'ordine culturale rispetto alle diverse provenienze degli allievi in una scuola sempre più multietnica.
Per fare ciò, occorrono risorse aggiuntive, che non abbiamo trovato in questo bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara per l'illustrazione; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Nonostante un bilancio che prevede un forte indebitamento e complessivamente, un mantenimento della spesa corrente storica di questa Regione, l'emendamento individua una carenza e una sottrazione di risorse in alcune tematiche-chiave che evidenziano i differenti punti di vista e di priorità tra centrodestra e centrosinistra e tra il nuovo governo regionale e quello passato.
Abbiamo, infatti, una sottrazione di risorse - relativamente alle tematiche ambientali e di tutela del territorio e relativamente all'istruzione e alla scuola - che caratterizza un po' la volontà di quest'Amministrazione; l'ultima fase di bilancio ha mostrato, attraverso un indebitamento, solo su quest'anno, un aumento da 5,8 a 7 miliardi d'euro.
Quindi, è stata data la garanzia che le risorse per coprire questi capitoli ci sono.
A mio avviso, si tratta di vere e proprie scelte e segnali, supportati anche da una serie di dichiarazioni avvenute nei giorni passati, dove, ad esempio, rispetto alla scuola, si è ribadito il sostegno e l'attenzione nonostante i tagli - ad aumentare le risorse per la scuola privata a discapito della scuola pubblica, o, rispetto al settore dell'ambiente, con l'introduzione di fantomatici ticket usa e getta, nei confronti di chi pu usufruire delle aree protette della nostra regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 51) presentato dal Consigliere Dell'Utri: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) Il Consigliere Dell'Utri non è presente, pertanto lo diamo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 52) presentato dal Consigliere Dell'Utri: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) Il Consigliere Dell'Utri non è presente, pertanto lo diamo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Bresso Stara, Artesio, Cerutti, Dell'Utri: All'allegato A, inserire la seguente modifica: (Tabella conservata agli atti) Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Mi concedo l'illustrazione dell'emendamento. In realtà, non farò che riprendere il discorso dell'emendamento precedente.
Se i Consiglieri della maggioranza e la Giunta colgono l'attenzione con la quale abbiamo predisposto questi emendamenti, saranno consapevoli del fatto che si tratta di emendamenti a blocchi. La natura di questi blocchi indica la selezione di priorità politiche che la nostra parte ha voluto fare nella discussione di questo bilancio di previsione.
Il blocco di cui ci stiamo occupando è relativo al diritto allo stadio.
Ho già parlato prima della coerenza rispetto ai due emendamenti che ragionavano sul macro sistema del rinnovamento delle strutture scolastiche e il macro sistema della programmazione educativa. Ora, gli emendamenti che seguono, entrano nel dettaglio.
Di cosa ci occupiamo con questi emendamenti, di scala minore, anche sul piano economico? Ci occupiamo di quegli strumenti operativi che rendono possibile l'esercizio reale del diritto allo studio.
In cosa abbiamo individuato gli strumenti operativi? Nell'accesso ai libri di testo. I colleghi ricorderanno quanto la scuola pubblica, nel suo insediamento, è stata accompagnata da una mobilitazione, da una posizione culturale, dai risultati ottenuti da quelle mobilitazioni delle parti sociali, sull'accesso al bene "cultura", che passava attraverso la possibilità di accedere ai libri e ai libri di testo.
Inoltre, la possibilità di avere dei trasporti scolastici, in un sistema che sempre più si va consolidando e che rende più difficile la frequenza per le zone più disperse.
Infine, l'ampiamente del POF: il Piano dell'Offerta Formativa.
Tre strumenti che doterebbero le scuole di una maggiore agibilità, ma anche di una più puntuale sensibilità verso le fasce deboli.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara per l'illustrazione; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Chi vive a contatto con le attività scolastiche nei vari territori conosce l'estrema disperazione in cui, purtroppo, a seguito di riduzioni di finanziamenti statali e locali, sono costrette a vivere le scuole del nostro territorio.
Siamo in una situazione in cui non si riesce neanche a garantire le attività tradizionali storiche, che personalmente considero una conquista di civiltà.
Stiamo parlando anche dei programmi, dei POF, e di una serie di attività collaterali con le quali spesso le scuole intervengono, con la capacità degli insegnanti di sopperire alle carenze, sia strutturali sia di interventi di accompagnamento o di approfondimento, che dovrebbero essere garantiti da una regione moderna.
Abbiamo voluto dare un segnale di un certo tipo per affrontare un problema esistente, perché crediamo che nelle priorità, proprio in mancanza di risorse complessive, la scuola assuma un carattere primario.
Abbiamo individuato dove recuperare le risorse: in un ente - l'ARESS che, di fatto, si sta dimostrando completamente ininfluente ed inutile, per cui preleviamo 500 mila euro. Già la Giunta ha prelevato addirittura 4 milioni di euro sullo stesso capitolo, e questa è la dimostrazione che questo ente è assolutamente inadempiente rispetto alle prerogative assegnategli.
Cerchiamo, quindi, di avere un po' di coraggio e definire che quest'ente è assolutamente inutile, e chiudiamolo. Nel frattempo, se la chiusura è irrealizzabile nell'arco di pochissimi giorni, utilizziamo le risorse che abbiamo stanziato, che complessivamente ammontano a circa 2 milioni di euro, e collochiamole in quelle UPB dove c'è una reale urgenza e un reale bisogno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Come hanno già detto i colleghi che mi hanno preceduto, noi chiediamo uno spostamento di UPB di 500 mila euro; ovviamente intendiamo spostarli dall'ARESS, e le motivazioni di attingere dall'ARESS fondi di approvvigionamento sono state già illustrate in occasione di altri emendamenti che abbiamo presentato. Abbiamo presentato in particolare l'emendamento in quanto riteniamo che, nell'ambito del dibattito e di quanto emerso dal bilancio relativamente alla sanità, una soluzione che dovrebbe stare a cuore degli Amministratori relativa alla richiesta di abbattimento dei costi non possa prevedere anche il reperimento di risorse in ambiti dai quali si può attingere, e sicuramente l'ARESS, per le motivazioni ben illustrate dalla Consigliera Artesio, è una di quelle fonti.
Sappiamo che l'ARESS, costituita con legge regionale n. 10/1998, ha ultimamente perso, di fatto, una serie di concrete e reali competenze e quindi è una fonte da cui si possono attingere fondi da spostare su UPB che riguardano argomenti più importanti.



PRESIDENTE

Illustrato l'emendamento n. 30, sospendiamo i nostri lavori. Nel pomeriggio riprenderemo dalla trattazione dell'emendamento rubricato n. 14.
Per esigenze della Giunta regionale, i lavori d'Aula saranno posticipati alle ore 15.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.04)



< torna indietro