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Dettaglio seduta n.56 del 20/12/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Molinari comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Prego i Consiglieri di alzarsi per ascoltare l'inno nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Se non vi sono proposte di modifica, l'o.d.g. s'intende e approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g., "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 01/12/2010 e del 07/12/2010.
Se non vi sono osservazioni, s'intendono approvati.



(L'Aula, unanime, acconsente)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Botta Franco Maria Comba, Cota, Giordano, Montaruli, Motta Massimiliano, Pedrale, Sacchetto Spagnuolo e Tiramani


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento disegno di legge n. 72 "Legge finanziaria per l'anno 2011"


PRESIDENTE

Nella seduta pomeridiana del 16 dicembre 2010, terminata la discussione generale, è stato posto in votazione l'articolo 1.
La votazione non è risultata valida per mancanza del numero legale.
Riprendiamo quindi dalla votazione dell'articolo 1.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.33 riprende alle ore 11.04)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Avevamo interrotto i nostri lavori per mancanza del numero legale.
Eravamo in fase di votazione dell'articolo 1.
Pertanto, ripetiamo la votazione.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 10) presentato dal Consigliere Reschigna: "all'articolo 2 del disegno di legge n. 72 il comma 4 è soppresso".
Non essendoci richieste d'intervento per l'illustrazione, passiamo alla discussione generale.
Non essendoci richieste d'intervento in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Noi votiamo a favore dell'emendamento e, per quanto riguarda l'articolo 2, non partecipiamo alla votazione, non perché non riconosciamo in quest'articolo caratteri meramente di tipo tecnico, ma perché riteniamo che il giudizio complessivo che diamo sul disegno di legge n. 72 è tale da non rendere, dal nostro punto di vista, condivisibili, anche con lo strumento del voto, articoli che riguardano meramente questioni di natura contabile.
Grazie.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10) Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, nel testo originario.
Ricordo che il numero legale è 28.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale.
Ripeterei la votazione perché il Consigliere De Magistris ha alzato la mano, ma io non l'ho vista - anche se risulta dal tabellone.
Abbiamo già avuto due sospensioni, non abbiamo iniziato in tempo perché non c'era il numero legale, per iniziare i lavori hanno firmato la loro presenza due Consiglieri d'opposizione: ritengo inopportuno impegnare il nostro tempo inutilmente quando un collega ha alzato la mano. Mi scuso, per non aver visto la mano alzata: invito in futuro ad aprire la bocca; ad esprimersi in maniera molto chiara.
Quindi, mi assumo la responsabilità di riaprire la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Prima di passare oltre, chiederei ai Consiglieri di rimanere seduti ai propri banchi. Stiamo trattando una legge importante, con tutta una serie di emendamenti, di articoli, di voti improvvisi; emendamenti che parrebbero non generare discussione e che invece la generano. Diventa molto più semplice per tutti lavorare se si rimane ai propri banchi.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 12 presentato dai Consiglieri Reschigna, Muliere, Ronzani, Lepri, Motta Angela, Laus, Manica, Gariglio Pentenero, Boeti: dopo l'articolo 2 del disegno di legge n. 72, inserire il seguente articolo aggiuntivo: "Articolo 2 bis (Iscrizione Fondi statali Bilancio 2011) 1. I fondi statali sul bilancio per l'esercizio 2011, che non risultano iscritti con la legge di bilancio approvata dal Consiglio regionale, ad eccezione di quelli riguardanti le politiche sociali e gli ammortizzatori sociali, sono in via prioritaria utilizzati per la diminuzione del ricorso all'indebitamento.
2. Eventuali utilizzi differenti dovranno essere motivati dalla Giunta regionale".
La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento, che ha lo scopo di creare un articolo aggiuntivo al disegno di legge n. 72, interveniamo sulle criticità più forti contenute all'interno del disegno della legge finanziaria e della legge di bilancio.
quello relativo all'indebitamento che, all'articolo 3, viene alzato in modo consistente, come autorizzazione con questo disegno di legge.
Che cosa proponiamo con quest'articolo? Poiché nel disegno di legge di bilancio non sono iscritti fondi statali vincolati che, invece, per alcune attività, in modo particolare i trasporti, trovano già una loro collocazione all'interno delle tabelle del disegno di legge del bilancio poniamo sostanzialmente il tema che l'eventuale iscrizione in fase successive nel corso dell'esercizio di fondi statali - ad eccezioni di due grandi temi, quello delle politiche sociali e quello relativamente agli interventi sugli ammortizzatori sociali - non determini incremento di spesa, ma venga utilizzato per riduzione dell'indebitamento regionale.
Su questo, noi ci attendiamo, sostanzialmente, da parte della Giunta e della maggioranza, un atteggiamento positivo. Ci sono anche altre situazioni che possono evolvere nel corso dell'esercizio e, proprio per quest'aspetto, riteniamo che le altre situazioni, che possono evolvere nel corso dell'esercizio, debbano esser oggetto di un provvedimento fortemente motivato da parte della Giunta regionale all'atto della proposta dello stesso.
La ratio di tal emendamento è, insieme con altri emendamenti che abbiamo presentato, quello di immaginare che s'inizi, sostanzialmente, ad avere un controllo della spesa sul bilancio regionale, un controllo effettivo dell'indebitamento sul bilancio regionale e, sostanzialmente creare delle condizioni per un processo di continuità dell'attività dell'ente che vada oltre l'esercizio 2011.
Credo che l'emendamento sia decisamente corretto, comprensibile, che va anche nell'interesse complessivo dell'amministrazione regionale. Proprio per queste ragioni confidiamo che sull'emendamento possa svilupparsi una positiva e utile discussione all'interno del Consiglio regionale.
In sede d'intervento, e non di illustrazione dell'emendamento, porr anche ulteriori riflessioni al riguardo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica per l'illustrazione; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Questo è un emendamento importante. Abbiamo avuto modo di dire come nel corso della presentazione della nostra controproposta alla manovra di bilancio, ritenessimo che si fosse venuto meno, attraverso questo testo di bilancio, a due presupposti significativi: quello di non aumentare l'indebitamento per quanto riguarda il bilancio regionale e, dall'altro lato, una razionalizzazione degli sprechi.
Accanto a questo, abbiamo avuto modo di valutare come le spese correnti fossero sostanzialmente identiche a quello dell'anno scorso, se non più o meno analoghe a quelle del 2009. Mentre, da questo punto di vista, le spese per investimento sono drammaticamente crollate.
A questo dobbiamo aggiungere, come ha già avuto modo di dire il Consigliere Reschigna, il fatto che non essendo stati iscritti i trasferimenti da parte dello Stato e quelli da parte dell'Unione Europea la situazione è ancora più grave di quanto non si rappresenti.
Attraverso quest'emendamento, noi non solo chiediamo di rendere evidente tutto questo, ma chiediamo di fare in modo che questi fondi vengano utilizzati, sostanzialmente, per politiche che riteniamo in questo momento significative all'interno della Regione. Le politiche che noi riteniamo particolarmente significative sono quelle che riguardano, in particolare, la spesa sociale ed interventi che abbiano queste caratteristiche. Non iscrivere questi fondi, conservandoli - non si capisce bene per quale ragione - come una sorta di ulteriore tesoretto che possa essere utilizzato, successivamente, da alcuni Assessori e dentro a tutto questo, nel frattempo, occultare una situazione ancora più grave del bilancio, è davvero poco comprensibile.
Se poi pensiamo alla situazione molto grave che la crisi economica addebita alla nostra Regione, la richiesta che noi avanziamo ci pare non solo sostanziale, ma assolutamente urgente e necessaria.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani per l'illustrazione ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Presidente, intervengo anch'io in fase di illustrazione dell'emendamento che ha ben riassunto il Consigliere Reschigna.
Siamo, ovviamente, ben consapevoli che fondi statali destinati a sviluppare politiche sociali o garantire ammortizzatori sociali non debbano essere utilizzati per ridurre il volume complessivo del debito. C'è un'emergenza che riguarda l'occupazione e l'economia, e c'è, quindi un'esigenza di mettere in campo politiche capaci di produrre coesione sociale. È naturale che quei fondi siano utilmente impiegati per fare politiche sociali e politiche di sostegno al reddito. Non è questo, quindi per quanto ci riguarda, in discussione.
chiaro che quella politica e quei fondi vanno utilizzati per fare quelle cose lì, e non vanno utilizzati per ridurre il volume complessivo del debito. Ricordo, semmai, che le vicende delle quali stiamo discutendo dimostrano che un certo ottimismo che viene diffuso a piene mani nei mesi scorsi da parte del Governo circa la fuoriuscita della crisi, sono prive di ogni fondamento.
Tutti gli osservatori economici oggi ci dicono che il 2011 sarà caratterizzato da una fase di crisi e di stagnazione, con qualche punta di ripresa, ma in un quadro complessivo caratterizzato da segni di flessione della domanda e di crisi dell'occupazione del sistema delle imprese.
Noi poniamo un'altra esigenza, che è quella di utilizzare altri fondi statali che vengono trasferiti, questo sì, per ridurre il volume complessivo del nostro debito. Lo facciamo - questo è un emendamento, ma altri verranno illustrati nel corso della giornata dal nostro Gruppo - nel quadro, come diceva il Consigliere Reschigna, di una strategia di rientro e di abbassamento del volume complessivo del debito. Questo è un obiettivo che ci poniamo con una strategia emendativa, coerentemente con quanto abbiamo sostenuto durante i lavori della nostra Commissione.
Naturalmente rilevo una contraddizione. Mi farebbe specie se l'Assessore di fronte ad un emendamento come questo, si opponesse all'emendamento stesso. Non io, ma i Consiglieri della maggioranza, avevano inaugurato la sessione dell'assestamento di bilancio, contraddetta dall'atteggiamento assunto durante la discussione sul bilancio, all'insegna dell'obiettivo di contenere il volume complessivo del debito della Regione che invece voi con questa legge finanziaria e con questo bilancio, aumentate ulteriormente portandola a circa sette miliardi di euro.
Noi vi diciamo che quella strategia ha un significato. Quella strategia non può non porsi nemmeno il problema di una selezione delle risorse per ridurre il volume complessivo del debito. Noi abbiamo individuato un modo con il quale, appunto, contenere il volume complessivo del debito della nostra Regione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliera.
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Mi pare che l'emendamento che noi presentiamo sia un emendamento estremamente chiaro: non ha una valenza puramente contabile, ha una valenza politica. Come hanno sottolineato i colleghi che mi hanno preceduto infatti, avere un'attenzione particolare alle politiche sociali e agli ammortizzatori sociali diventa in questo momento prioritario per la situazione che stiamo attraversando. Di fronte ai dati della cassa integrazione in deroga, delle aziende in crisi, delle difficoltà che stiamo vivendo in questo momento da un punto di vista sociale, c'è bisogno naturalmente, da parte della Regione, di un'attenzione particolare nei confronti di questi temi. Ecco perché diciamo che i fondi statali appunto destinati alle politiche sociali e agli ammortizzatori sociali vanno destinati in questa direzione e non devono concorrere alla diminuzione dell'indebitamento.
Credo quindi che da parte nostra l'aver sottolineato con un emendamento questa questione sia l'indicazione di una priorità dal punto di vista politico. Chiediamo pertanto alla Giunta un'attenzione alla questione che noi abbiamo posto con l'emendamento. Rivolgo dunque un invito alla Giunta ad accogliere positivamente questa nostra proposta.



PRESIDENTE

Ha la parola la Consigliera Pentenero per l'illustrazione.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Come è già stato evidenziato dai colleghi, riteniamo fondamentale l'emendamento poiché il livello di debito che la nostra Regione oggi ha raggiunto comporterebbe - soprattutto negli anni a seguire, ma già a partire dal 2001 - una situazione per la quale le risorse che permetterebbero la definizione di politiche mirate si ridurrebbe gradualmente.
allora importante pensare a delle soluzioni e a degli strumenti che ci permettano in qualche modo di ridurre la capacità di indebitamento. La scelta dell'Amministrazione per l'inizio dell'anno è stata di non iscrivere i fondi che si spera di ottenere dallo Stato, stimati anche solo rispetto a quello che è il trasferimento storico dallo Stato. Si è scelto di non farlo con l'eccezione di alcune Direzioni, perché ricordo che per esempio le politiche sull'università riportano l'iscrizione del trasferimento dei fondi nazionali.
Quello che chiediamo quindi è che le risorse che saranno via a via trasferite durante l'anno da parte dello Stato siano risorse che concorrano a ridurre gradualmente l'indebitamento. Ricordo che nell'elenco fatto le risorse per le politiche sociali e gli ammortizzatori sociali sarebbero escluse. Aggiungo che anche i fondi comunitari, che hanno una programmazione obbligatoria e che hanno un dato in progress obbligatorio sono esclusi dall'emendamento che noi abbiamo presentato. Certamente le somme che noi riceviamo dal Ministero durante l'anno permettono di ridurre in modo importante e significativo le risorse utilizzate attraverso il ricorso ai mutui.
Ci auguriamo quindi che quest'emendamento sia approvato e che permetta dunque di non andare avanti con questa politica dell'aumento del debito che è una politica che metterebbe ulteriormente in ginocchio il bilancio della nostra Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro chiusa la fase d'illustrazione.
aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, ribadisco l'importanza dell'emendamento che abbiamo presentato. Si tratta, attraverso lo strumento della legge finanziaria, di esprimere un'indicazione. Poi, con il secondo comma dell'emendamento all'articolo aggiuntivo, ci siamo anche cautelati: abbiamo voluto creare delle condizioni per cui la Giunta regionale possa anche gestire situazioni che oggi non sono prevedibili.
Si tratta di esprimere però un'indicazione, che è sostanzialmente quella di una responsabilità da parte del Consiglio regionale in ordine al livello dell'indebitamento raggiunto. E voglio ricordare a questo riguardo che in sede di discussione generale le attenzioni e gli interventi si sono concentrati sostanzialmente più sulla ricerca dei colpevoli piuttosto che sull'individuazione delle soluzioni. La ricerca dei colpevoli è cosa che può avere una sua importanza, ma non produce nessun fatto e soprattutto nessun orientamento teso sostanzialmente a contenere e a far diventare questa come una preoccupazione forte.
Voglio ricordare qui - e leggo brevissimamente un dato, Presidente che nel corso di questa legislatura regionale, quella dal 2010 al 2015 verranno sostanzialmente a chiudersi solamente due mutui: uno per 6.901.107 euro con la chiusura del periodo di ammortamento del 2011 e l'altro di 29.773.017 euro con la chiusura del periodo di ammortamento del 2013. Da qui al 2015, sostanzialmente, a parte la chiusura del periodo di ammortamento, non ci saranno fatti significativi che potranno considerare mal riposte le nostre preoccupazioni sull'indebitamento regionale.
questa la ragione per cui insisto nel richiamare l'attenzione di una distratta Aula - che probabilmente ha solo in mente di votare ogni dieci minuti o quarto d'ora - e soprattutto nel richiamare l'attenzione della Giunta regionale su quest'emendamento.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Il Presidente Cota com'è noto partecipa con grande impegno ai lavori del nostro Consiglio regionale e in particolare ha contribuito in maniera determinante a predisporre il bilancio della nostra Regione, del quale è a conoscenza in tutti i suoi dettagli. In occasione delle sue iniziative in Regione, tutte le volte che lo impegnano a parlare di bilancio, risulta evidente che il Presidente Cota ha in mano il bilancio della Regione. Lo ricordo, Consigliere Toselli, perché recentemente il Presidente ha incontrato gli amministratori di Biella e, a fronte di precise domande sul bilancio, ha dato dimostrazione di come lo conosca nel profondo. Ha detto in quell'occasione, di aver ereditato una situazione carica di debiti colpa naturalmente del centrosinistra, della Presidente Bresso, degli Assessori Pentenero, Artesio, Manica; salvo poi aver noi dimostrato che quei debiti non erano nelle dimensioni che immaginava il Presidente Cota e avevano avuto per causa un complesso di ragioni non attribuibili al governo di centrosinistra. Però lui ha detto, in sostanza, che avrebbe ridotto il volume complessivo del debito: questo ha detto. Ha dichiarato che avrebbe introdotto il principio di spesa storica per quanto riguarda per esempio la politica sanitaria, avrebbe combattuto ferocemente gli sprechi della nostra Regione - che aveva quantificato addirittura in misura sproporzionata ed esagerata - e avrebbe fatto un'operazione di contestuale riduzione del debito. Questo aveva detto.
Ora, se questo è vero, io prendo in parola il Presidente e il Vicepresidente della Giunta regionale, perché naturalmente le cose si dicono se hanno un senso. Quale migliore occasione avete oggi Vicepresidente Cavallera, per riflettere seriamente sull'emendamento che noi abbiamo presentato? Noi vi aiutiamo, infatti, con l'emendamento che ha firmato il collega Reschigna a fare quanto avete dichiarato di voler fare. Poiché voi, a suo tempo dichiaraste di voler ridurre il debito, noi vi aiutiamo ad andare in quella direzione, perché immaginiamo un emendamento che abbia per l'appunto quell'obiettivo.
Mi sembra di capire che voi, però, votando contro l'emendamento vogliate contraddire l'assunto dal quale eravate partiti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Mi pare che la questione sia abbastanza chiara e lo abbiamo ricordato non soltanto con quest'emendamento, ma anche in occasione del dibattito generale che si è concluso lo scorso giovedì.
L'aumento del debito della nostra Regione è una questione che abbiamo sollevato che avete sollevato voi, diciamo, all'apertura di questa legislatura, ponendo il fatto che, appunto, questa era la volontà del Presidente della Giunta regionale di portare avanti una politica che non aumentasse il debito della Regione.
Nella relazione del collega Lepri che ha esposto presentando la relazione di minoranza siamo stati anche molto chiari dicendo che ci sono delle responsabilità, quindi ora si tratta di tracciare una riga e iniziare, come avete detto voi, una nuova politica.
Se la nuova politica è di non individuare gli sprechi, come avete detto, e comunque di contribuire ad aumentare il debito di questa Regione mi pare che non sia molto coerente con le affermazioni che avete espresso.
In una situazione di difficoltà che stiamo vivendo, non è certamente facile impostare una politica di bilancio che non vada in questa direzione.
Ma è proprio nei momenti di difficoltà che si vede la capacità di una maggioranza che porta avanti una politica con determinazione.
Sul bilancio avete annunciato un certo tipo di politica, ma non siete stati coerenti e in occasione del primo bilancio di previsione, come dire le carte si sono svelate e avete dimostrato di continuare sulla strada del debito della Regione. Credo che da questo punto di vista non state dando un contributo ad una politica economica già in difficoltà come quella che appunto stiamo attraversando.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Manica.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente.
Come diceva il collega Muliere, la vicenda dell'indebitamento di questa Regione ha una storia di circa un decennio, nel senso che tutti ricordiamo come nell'anno 2000 questa Regione fosse sostanzialmente a pareggio: c'era un livello di indebitamento che era intorno ai 300 milioni di euro.
In quel momento esplode significativamente la spesa sanitaria, già alla fine del 2005, in seguito a quella esplosione, la Regione è costretta sempre più all'indebitamento e alla fine del 2005 abbiamo circa 3 miliardi euro.
Successivamente, anche per effetto dei sempre più ridotti trasferimenti da parte dello Stato, per politiche sempre più difficili, l'indebitamento aumenta anche nel quinquennio successivo e arriva a un livello rispetto al quale, giustamente, il Presidente Cota aveva detto: "Ci metteremo mano e lo ridurremo". Abbiamo aggiunto una cifra significativa.
Siccome questo mette a rischio non soltanto il bilancio di quest'anno ma anche il bilancio degli anni successivi, in modo assolutamente significativo, noi non inventandoci delle cifre, non andandole a prendere a casaccio, attraverso gli emendamenti (questo è soltanto uno dei tanti che abbiamo presentato), cerchiamo di correggere questa strada che riteniamo molto, ma molto pericolosa per la Regione. Chiediamo che i fondi statali sul bilancio 2011, che non risultano iscritti con questa legge di bilancio tranne quelli riguardanti appunto le politiche degli ammortizzatori sociali, tanto è grave la situazione di crisi economica, vadano prioritariamente utilizzati per la riduzione del ricorso all'indebitamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Il bilancio di assestamento presentava direi in equilibrio rispetto alla destinazione e all'utilizzo delle risorse dell'indebitamento e cioè la quota destinata al pagamento della rata dei mutui, la quota annuale, e poi la copertura di spese del Titolo II, spese in conto capitale.
Quest'anno vi è stata di nuovo un'esplosione dell'indebitamento, tra l'altro, con - diciamo così - un artificio, per il quale si giustifica con l'utilizzo e l'apertura di vecchi mutui, il fatto che di fatto queste risorse verranno destinate alla copertura di spese correnti.
Credo che questo elemento sia un elemento di grossa preoccupazione sia per tutto il Consiglio che per la Giunta, soprattutto quando verifichiamo come, nonostante la spesa corrente rimanga pressoché inalterata, perché la riduzione di fatto è appena di 10 milioni di euro rispetto all'anno passato: vi è un crollo degli investimenti. Quindi, oltre 1 miliardo e 200 milioni che vanno a incrementare il debito e cioè che alzeranno le quote annuali di indebitamento, che vanno a coprire le spese del Titolo II in conto capitale, ma che purtroppo vanno a coprire per circa 350 milioni di euro le spese in conto corrente e nonostante questo abbiamo una riduzione degli investimenti.
Cosa significa una riduzione degli investimenti? In fase di crisi economica investire significa produrre effetti sul territorio non immediati, ma nel medio-lungo periodo, quindi ragionevolmente fra un anno e mezzo, due o tre anni.
Quindi in questo modo si eliminano tutte le possibilità e le capacità che Regione ha di sviluppare e incentivare i percorsi economici, proprio attraverso l'aumento dell'indebitamento e la riduzione degli investimenti da qui ai prossimi anni.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto "Giuseppina Colombatto" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto "Giuseppina Colombatto" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento disegno di legge n. 72 "Legge finanziaria per l'anno 2011" (seguito)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
La cultura di riferimento dell'emendamento presentato dai colleghi del PD mi risulta convincente sostanzialmente per un aspetto, perché nella discussione in Commissione delle nostre proposte provenienti dalle diverse direzioni e nella scelta adottata dall'Amministrazione regionale di non preventivare i trasferimenti di fondo statale, salvo quelli accertati, ha introdotto nella possibilità di conoscenza da parte del Consiglio, quindi nella procedura di trasparenza dello strumento contabile, un vulnus rispetto alla capacità dei Consiglieri di interpretare le relazioni tra lo Stato e le Regioni.
Siamo affidati alla lettura dei giornali per comprendere quali siano le modalità e lo stato dell'arte dei decreti Bassanini e quali siano le qualità delle trattative che intercorrono alla Conferenza delle Regioni e alla Conferenza Stato-Regioni.
Sappiamo bene come la questione oggi in campo nel rapporto tra le Amministrazioni regionali e lo Stato sia quella dell'applicazione della Legge nazionale n. 42, cioè del federalismo e di come in cambio del principio attuatore del federalismo, cioè quello dei costi standard, si sia svolta una lunga trattativa, che chiamerei "braccio di ferro" in ordine alla entità dei trasferimenti in capo all'Ente Stato.
Allora, mi pare che una modalità, quale quella suggerita dai Consiglieri del Gruppo PD, che cominci a pretendere l'effettiva conoscenza dell'entità dei trasferimenti da parte dello Stato su alcune misure fondamentali per la nostra condizione socio-economica, quali il sostegno al reddito per i lavoratori in difficoltà, gli ammortizzatori sociali, le politiche sociali, sia una prassi virtuosa dal punto di vista delle politiche di destinazione da seguire, e soprattutto utilizzi la competenza del Consiglio rispetto alla possibilità di accedere in modo puntuale alle informazioni sui trasferimenti dello Stato.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Noi interveniamo proprio perché riteniamo importante, rispetto alla discussione che si può sviluppare con queste proposte di emendamento, il fatto che, in realtà, una vera discussione sul bilancio non c'è stata. In questo senso riteniamo importante provare ad analizzare le questioni aperte.
La collega Artesio si riferiva alla questione dei trasferimenti.
Abbiamo letto anche noi sui giornali che alcuni dei tagli previsti nei confronti delle Regioni, in parte, sono rientrati. In particolare, per quanto riguarda il tema trasporti, vi è stata effettivamente la possibilità di riavere una reintegrazione delle risorse a livello regionale, e quindi i tagli paventati sembrano essere in parte rientrati.
Il tema che però affronta questo emendamento è legato alla questione indebitamento. Noi vorremmo sottolineare - l'abbiamo fatto in più momenti e continuiamo a riprendere la questione - il fatto che, al di là degli annunci, in realtà l'indebitamento previsto dal bilancio risulta essere ancora più oneroso. In particolare, rispetto al fatto che nelle entrate derivanti da tributi propri della Regione ci sia una contrattazione per il 2011 di circa 300 milioni, è un dato sicuramente allarmante, dal momento che i tributi della Regione sono principalmente IRPEF e IRAP. Chiaramente danno anche idea di cosa stia vivendo la Regione Piemonte rispetto alla crisi che sta toccando i lavoratori e le attività produttive.
Invece per quanto riguarda l'altra questione affrontata dall'emendamento, cioè i trasferimenti dallo Stato alla Regione, nonostante si tenti di minimizzare, si assiste ad una riduzione molto pesante.
In questo senso non capiamo come, nonostante gli annunci di contenimento delle spese, l'indebitamento sotto la gestione Cota salga da 5,7 miliardi di euro a 7 miliardi e con tagli pesanti - e questo emendamento cerca di intervenire su questo aspetto - su sanità, welfare cultura, ambiente e sicurezza.
Riprenderemo nei prossimi emendamenti una discussione generale, proprio perché riteniamo non si sta andando nella giusta direzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dell'Utri; ne ha facoltà.



DELL'UTRI Michele

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento rientra in quelli che definirei emendamenti di assoluto buonsenso, dal momento che parte dall'analisi della foto del bilancio di quest'anno che stiamo per approvare.
La caratteristica fondamentale è che c'è una riduzione delle entrate da parte della Regione nei confronti dello Stato; abbiamo il mantenimento della spesa ordinaria ed un aumento dell'indebitamento. Qualsiasi gestione di buonsenso che voglia veramente tendere ad una diminuzione del debito deve controllare le tre principali voci di spesa.
In questo caso per la Regione Piemonte, per il nostro bilancio, quali sono le principali voci di spesa? La prima in assoluto è la sanità, con più di 8 miliardi, poi abbiamo i trasporti e, in terzo luogo, quindi il terzo posizionamento di spesa è rappresentato dagli interessi passivi, cioè l'indebitamento.
Mentre per le prime due abbiamo una serie di emendamenti a se stanti per la terza voce che riguarda l'indebitamento questo è il nostro emendamento di riferimento.
Noi diciamo che cosa? Che è fondamentale che qualsiasi entrata che giunge alla Regione da parte dello Stato vada a diminuire il più possibile l'entità degli interessi passivi. Per quale ragione? Perché un indebitamento crescente porta non soltanto ad una rigidità strutturale dell'Ente, ma anche ad un esborso annuale sempre maggiore di interessi passivi, che vanno a vincolare quelle parti minime di operatività finanziaria che la Regione mantiene.
Teniamo presente oltre tutto un altro fenomeno: se quest'anno abbiamo avuto 500 milioni in meno di trasferimenti dallo Stato, bisogna sperare che non sia l'inizio di un sostanziale percorso operativo sempre identico da parte dello Stato anche nei prossimi anni. Quindi, 500 milioni quest'anno 500 milioni il prossimo e nel giro di quattro anni rischiamo di avere 2 miliardi in meno di bilancio, che significa non avere più risorse, se non per le tre voci principali, ovvero sanità, trasporti e indebitamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Nei cinque anni precedenti quando discutevamo il bilancio in quest'aula, si sentiva tutto il contrario di tutto e gli emendamenti qualche volta, non sempre, erano emendamenti ridicoli, che avevano l'obiettivo di fare perdere tempo al Consiglio, e da parte di qualche Consigliere l'obiettivo spesso era quello di chiedere qualcosa in cambio.
Abbiamo cambiato giustamente il Regolamento con l'obiettivo di consentire a chi ha vinto le elezioni di potere governare e, di conseguenza, i nostri emendamenti non possono che essere emendamenti seri.
Non possiamo, com'è successo in quest'aula nei cinque anni precedenti non vedo il Consigliere Giovine ma devo dire che anche questa non è una novità - continuare a sentire parlare dell'olio di colza, sul quale il Consigliere Giovine ci ha intrattenuti per una ventina di giorni. Un argomento naturalmente molto interessante e che era anche determinante per la vita della Regione.
I nostri emendamenti sono emendamenti seri, questo in maniera particolare, con il quale definiamo un percorso di serietà. Non abbiamo niente da chiedere in cambio nella discussione del bilancio. Cerchiamo soltanto, com'è stato negli anni precedenti, per il partito al quale apparteniamo, di entrare nel merito delle cose con delle proposte di governo di un partito che ha l'obiettivo naturalmente di ritornare il più velocemente possibile a guidare la Regione.
Non c'è ostruzionismo ed è chiaro però che non possiamo fare finta che l'indebitamento della Regione, un miliardo e 200 milioni di euro per quest'anno, non possa che essere...



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a sua disposizione è terminato)



BOETI Antonino

Concludo, Presidente, abbiamo tanto tempo davanti a noi, quindi ci sarà per gli altri emendamenti la possibilità di sviluppare ancora qualche concetto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bresso.



BRESSO Mercedes

Come hanno detto un po' tutti i Consiglieri di opposizione, questo bilancio assomiglia in modo piuttosto impressionante alla finanziaria e al bilancio dello Stato italiano.
Tremonti da anni ci ammannisce politiche di austerità, ma quando andiamo a vedere ciò che avviene, notiamo che l'indebitamento diminuisce per gli enti locali ed aumenta per lo Stato e che questo indebitamento corrisponde ad un aumento della spesa corrente e ad una diminuzione degli investimenti, con nessun segnale di inversione di tendenza rispetto al deficit e quindi poi all'indebitamento complessivo dello Stato.
Questa è la stessa cosa che avviene per il bilancio della Regione.
Molte parole, ma quando si vanno a vedere le cifre, si scopre che aumenta la spesa corrente e diminuisce quella per gli investimenti, al punto che la spesa corrente è coperta per una quota non irrilevante, circa 400 milioni dall'uso di mutui pregressi, evitando in tal modo il vincolo che non consente indebitamento per la spesa corrente.
Mi pare quindi evidente che il minimo che si possa fare è destinare le eventuali entrate da fondi trasferiti dallo Stato che, al momento, non siano prevedibili, alla riduzione dell'indebitamento, cercando almeno di arrivare ad una situazione di parità tra indebitamento e spesa d'investimento.
Mi pare che sia molto chiara ed evidente la ragione di questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Credo che vicino ai banchi della Giunta, di quella attuale e di quelle precedenti, ci sia un virus: tutte le volte che si parla di indebitamento questo virus fa dire bugie, a tutti. Proprio da quell'area. Anche se arrivo io da quella parte, in modo automatico, si innesca il meccanismo della bugia. Facciamo un'opera di disinfestazione, così ci chiariamo. Prendo spunto dal termine "indebitamento". L'Assessore Giordano e l'Assessore Quaglia hanno fatto un comunicato stampa sulla competitività e sui ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, posso, io che sono un imprenditore, essere contrario a quel provvedimento sul ritardo dei pagamenti? No.
un buon provvedimento? Si. Ma stiamo dicendo, nella comunicazione, la verità? No. Perché? Perché sto cercando di spiegare, da qualche anno, ma secondo me è troppo complesso, che l'accesso al credito, l'avere i finanziamenti, è una cosa diversa rispetto al pagamento del debito. Se Finpiemonte mi presta dei soldi, mi fa da garante, io, che sono creditore dell'ente pubblico, su quei soldi devo pagare degli interessi. Questo lo devo dire in tedesco, in francese, o in giapponese? Quei signori della Giunta, parte di loro, che sanno e capiscono quello che sto dicendo, l'anno scorso erano da questa parte, capivano questo ragionamento. Come si varca quella soglia, ci dobbiamo giustificare.
Vedo che è scaduto il termine a mia disposizione, concludo in un intervento successivo perché non voglio togliere spazio ad altri Consiglieri.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale. Ci sono dichiarazione di voto sull'emendamento e l'intero articolo? La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Il parere della Giunta, come già espresso in Commissione, è negativo sull'emendamento. La posizione l'ho già chiarita in Commissione, tuttavia mi fa piacere avere l'opportunità di rimarcarla in Aula.
In fase d'assestamento del bilancio 2010, la Giunta ha dovuto fare una manovra che mettesse dei fondi regionali a copertura di fondi statali iscritti nel bilancio 2010 - faccio l'esempio dei 75 milioni di fondi Fas messi in copertura della spesa sanitaria - mettendo delle risorse regionali.
Vorrei evitare di continuare con questo meccanismo ed arrivare, in fase d'approvazione e di discussione dell'assestamento, a raccogliere l'indicazione, questo è il termine che ha usato il Consigliere Reschigna che nasce dalla ratio di questo emendamento, di iscrivere i fondi statali accertati e di liberare le risorse regionali che, come ho già dichiarato in Commissione, è intenzione della Giunta e della maggioranza, lavorare per ridurre l'indebitamento. Questo tema coinvolge tutti. Credo che su questo tema ci sia la volontà di tutti di lavorare per ridurre l'indebitamento e sia una questione di tempistica e d'accertamento dei fondi.
Qualcuno ha fatto riferimento ad articoli di giornale che riportavano cifre e ipotesi in merito anche all'ultimo accordo fatto dalla Conferenza dei Capigruppo. Iscrivere a bilancio dei fondi sulla base degli articoli che si leggono sui giornali, a me non sembra il massimo della correttezza.
Lavorare sull'accertamento di quei fondi, iscriverli e liberare le risorse regionali per ridurre l'indebitamento, questo è sicuramente l'indicazione e di questo ringrazio il gruppo del PD e il Consigliere Reschigna, su cui la Giunta potrà lavorare nel corso dei prossimi mesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna per dichiarazione di voto.



RESCHIGNA Aldo

Mi scusi Assessore: ci sta prendendo in giro? Glielo ripeto: ci sta prendendo in giro? Primo. Quest'emendamento non lo avevamo presentato in Commissione e lei non ha dato nessuna risposta sull'emendamento.
Secondo. Lei esprime un parere negativo all'emendamento con le stesse motivazioni contenute all'interno dell'emendamento. Non abbiamo chiesto con quest'emendamento, Assessore, di iscrivere fondi statali che oggi non sono iscritti a bilancio.
Con l'emendamento diciamo: al momento in cui la Giunta accerterà quei fondi statali che oggi non sono iscritti a bilancio, fatto salvo quelli destinati alle politiche sociali, agli ammortizzatori sociali e abbiamo aggiunto - perché tutto non può essere previsto - fatto salvo situazioni oggi non prevedibili che con provvedimento motivato della Giunta potranno essere iscritti per incrementare la spesa e le dotazioni alla legge di bilancio, tutto il resto sia utilizzato per iniziare a ridurre il ricorso all'ulteriore indebitamento sull'esercizio 2011.
E' la stessa cosa che lei ci ha risposto per dire che la Giunta esprime parere negativo al nostro emendamento. La stessa identica cosa.
Se la Giunta esprime parere negativo ad un emendamento e usa, come motivazioni, per respingere l'emendamento, quelle che sono alla base dell'emendamento, significa, sostanzialmente, che la Giunta ha deciso di affrontare la discussione sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio, sulla base del "ci prendiamo in giro: voi dite quello che dite tanto faccio quello che voglio".
Così vuol dire che iniziamo a discutere la legge finanziaria e la legge di bilancio, in un modo sbagliato. Profondamente sbagliato. Ho infine il dubbio, Assessore Quaglia, che lei non abbia fatto neanche lo sforzo di ascoltare quello che abbiamo cercato di dirle. Le posso garantire Assessore Quaglia, che tutti gli interventi che sono stati fatti dai Gruppi d'opposizione, sono interventi che hanno detto, sostanzialmente, vogliamo esprimere una linea d'indirizzo, un principio, ma poi i principi devono trovare una loro attenuazione rispetto alla dimensione concreta.
Il secondo comma dell'emendamento è lo strumento che consente alla Giunta di non rimanere ingabbiata. Sono le stesse cose che lei ci ha detto e allora perché esprimere parere negativo all'emendamento? Perch l'atteggiamento della Giunta, sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio è quello che, qualunque cosa dica l'opposizione, noi diciamo esattamente il contrario. Ma è esattamente il contrario di come una Giunta dovrebbe affrontare il tema e questa discussione.
Francamente, mi sento preso in giro, Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Negro per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Riguardo all'emendamento sono favorevole nel dire che i fondi dello Stato sul bilancio dell'esercizio 2011, che non risultano iscritti con la legge di bilancio approvati dal Consiglio regionale, ad eccezione di quelli riguardante le politiche sociali e amministratori sociali, sono utilizzati per la diminuzione del debito pubblico. Questo lo ribadisco.
Siamo favorevoli affinché questi fondi vadano per ridurre il debito pubblico regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stara per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Credo che l'unicità di vedute degli enunciati siano quasi identiche. Non riesco a capire come mai l'emendamento non possa essere votato. Anche perché prevede la possibilità di smarcarsi, da parte della Giunta regionale, al secondo punto. C'è la possibilità da parte della Giunta di segnare la tendenza in maniera netta e chiara con l'approvazione di un emendamento. L'emendamento permette comunque di salvaguardare cambiamenti e prospettive attraverso il secondo comma. Eventuali utilizzi differenti dovranno quindi essere motivati dalla Giunta regionale: niente di più semplice, dunque. Sarebbe però un segnale importante rispetto a tutto il Consiglio, per indirizzare tutta l'Aula verso il problema principale che è l'indebitamento di questa Regione, che va ovviamente al di là di chi governa attualmente, che è il frutto di politiche degli ultimi vent'anni e che, credo, senta la necessità anche fuori da quest'aula di trovare una sintesi di una rappresentanza di maggioranza e d'opposizione per convergere su alcuni indirizzi comuni. Pertanto credo che l'emendamento sia tranquillamente approvabile. Se c'è da fare qualche piccolo aggiustamento credo che l'opposizione sia disponibile, ma mi sembra che gli intenti di fondo siano gli stessi: auspico dunque collaborazione in questo senso.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Bresso per dichiarazione di voto.



BRESSO Mercedes

Anch'io svolgo una dichiarazione di voto a favore di questo emendamento. Anch'io non capisco la logica di una risposta che non è una risposta, perché si trincera sostanzialmente dietro la volontà di nascondere risorse di cui si presume il potenziale arrivo in futuro e di mantenerle nella disponibilità della Giunta.
Un bilancio dev'essere prima di tutto veritiero e rendere chiare le politiche che si intendono fare. Ora, non c'è alcun dubbio che il livello di indebitamento è estremamente elevato e che quindi è del tutto ragionevole ritenere che le risorse aggiuntive che arriveranno prioritariamente debbano essere destinate alla riduzione dell'indebitamento. In alternativa naturalmente, se ci fossero delle esigenze dimostrate e dimostrabili - come dice anche l'emendamento -, la Giunta può spiegare per quale ragione ha bisogno di queste risorse e non può portarle a riduzione dell'indebitamento. Questo renderebbe trasparente la situazione nel rapporto Giunta-Consiglio.
Mi pare quindi che ci si appresti ad un grave errore che non migliora i rapporti d'Aula che credo siano importanti perché, malgrado il Regolamento che certamente rende tutto più facile per la maggioranza, non è in ogni caso molto semplice far funzionare l'Aula se si pone una barriera al dialogo con l'opposizione. Credo che prima questa barriera cadrà e meglio sarà.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Dell'Utri per dichiarazione di voto.



DELL'UTRI Michele

Grazie, Presidente.
Per quanto attiene alla dichiarazione di voto, anche noi chiaramente siamo favorevoli a questo emendamento. Devo dire che vivo con un certo stupore il fatto che la Giunta concettualmente si trovi ad essere sulla stessa linea di pensiero, ma non sulla stessa linea operativa. Questa quindi è una discrasia di cui non si capisce bene la ragione, anche perch ci si trova su degli elementi di fatto che sono assolutamente incontrovertibili.
La settimana scorsa è uscita la notizia per cui il debito statale è aumentato e quello degli Enti locali - Regioni e città - è diminuito.
Questo vuol dire che lo Stato sta continuando a spendere e i debiti dello Stato vengono spalmati sulle Regioni e sulle città. Cosa diventa fondamentale, quindi? Far sì che il nostro indebitamento vada fisiologicamente a ridursi, poiché la forbice tra indebitamento del nostro ente Regione Piemonte e minori trasferimenti da parte dello Stato diventerà sempre più ampia. La conseguenza sarà, da qui ad un certo numero di anni un blocco operativo delle nostre possibilità finanziarie.
Io mi auguro quindi che la Giunta un po' alla volta riveda questa sua dimensione mentale di atteggiamento operativo. Se di fatto corrisponde agli stessi intenti che ha dichiarato, ovvero se la Giunta stessa dice che è fondamentale dar luogo ad una riduzione del debito e soprattutto dell'indebitamento, poi di fatto deve consentire anche ai Consiglieri di conoscere come i fondi statali vengono utilizzati, nell'ambito del nostro Consiglio. Diversamente, non riusciremmo ad avere alcuna possibilità né di comprensione né, di conseguenza, alcuna possibilità operativa in relazione alla gestione di questi ambiti.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Cerutti per dichiarazione di voto.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente. Anche noi ci uniamo ai colleghi e chiaramente dichiariamo un voto positivo a questo emendamento. Debbo dire che la sottovalutazione che viene data nella discussione ad un tema così importante non ci lascia particolarmente soddisfatti. Abbiamo sentito la risposta dell'Assessore al Bilancio e anche qui abbiamo avuto qualche elemento di perplessità sul fatto che abbia dichiarato che non può inserire a bilancio delle poste semplicemente leggendo gli articoli dei giornali.
Per i Consiglieri di opposizione grande parte delle informazioni vengono sicuramente dai media, ma ci saremmo aspettati che da parte della Giunta invece, proprio perché è parte della discussione che sta avvenendo nel confronto tra Stato e Regioni, ci sia un altro tipo di interlocuzione che non è quella, appunto, di basare le proprie considerazioni sugli articoli di stampa.
Non comprendiamo esattamente, quindi, se quanto uscito sui giornali sia effettivamente un elemento concreto sul quale poter basare delle considerazioni successivo o se sia come al solito semplice propaganda.
Sappiamo infatti come spesso e volentieri questa Giunta, così come il Governo nazionale, dichiara determinati intenti e poi le sue azioni vadano esattamente nel senso opposto; opposto anche all'idea di lasciare delle risorse agli Enti locali e alle Regioni perché possano effettivamente portare avanti al meglio la propria azione di governo, soprattutto in un momento difficile come questo.
L'emendamento di cui stiamo parlando cerca quindi di fare chiarezza sulle possibili risorse che questa Regione può avere a disposizione e ci auguriamo che effettivamente la Giunta al più presto si possa aggiornare con il Governo nazionale, in modo da non dover basare le proprie considerazioni solo sulla scorta degli articoli di giornale.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio. Le chiedo scusa, Consigliera Cerutti, se l'ho richiamata sui tempi: in realtà per la dichiarazione di voto aveva a disposizione tre minuti, glieli farò recuperare in seguito.
Prego, Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Anche il Gruppo della Federazione della Sinistra voterà l'emendamento presentato dal Consigliere Reschigna. In particolare, la discussione che si è svolta in ordine a questo emendamento appare preoccupante per la qualità e lo stato delle relazioni tra Giunta e Assemblea consiliare. Sono veramente preoccupata dell'affermazione della Giunta secondo la quale non si possono iscrivere a bilancio dei fondi di cui si legga comunicazione sui giornali. Mi domando allora a quale titolo l'Amministrazione regionale del Piemonte partecipi al Coordinamento delle Regioni e alla Conferenza Stato Regioni. Si tratta di quelle sedi dove, oltre a condividere indirizzi e principi, si determinano anche con provvedimenti assolutamente stringenti almeno per la memoria che ne ho - le conseguenze di quegli indirizzi e di quei principi sul piano economico-finanziario e, conseguentemente, sui trasferimenti dallo Stato alle Regioni.
Se in ordine alle ultime, poche, situazioni nelle quali il Governo nazionale ha condiviso con la Regione le modalità dei trasferimenti statali di cui poi abbiamo letto sui giornali - vedi la materia del trasporto pubblico locale - la Giunta regionale risponde di non essere in grado di assumere impegni e di dare certezze in merito ai trasferimenti che riguardano il Piemonte, la questione ci appare ben preoccupante.
Purtroppo, quest'incertezza nelle relazioni, che segnaliamo essere a seguito di un atteggiamento di disponibilità assolutamente a prescindere assolutamente generale e, oserei dire, anche ideologica, fa sì che la nostra Regione non sia adeguatamente rappresentata nelle relazioni statali e regionali e questa scarsa rappresentanza della Regione Piemonte, che non significa assenza degli Amministratori regionali bensì loro scarsa capacità e volontà di negoziazione, produce delle conseguenze in ordine ai trasferimenti assegnati e dovuti alla Regione Piemonte.
Il dire, da un lato, dell'incertezza, usando questo argomento per respingere l'emendamento avanzato dal Gruppo PD, induce - e direi rafforza il legittimo sospetto che avevamo espresso nel momento in cui si commentavano gli emendamenti: vale a dire l'impossibilità, poi, di conoscere le finalità che la Giunta assegnerà ai fondi statali trasferiti (che in questo emendamento si propone vengano utilizzati per la riduzione del debito) e, quindi, consentire uno spazio di manovra esterno alla programmazione regionale e al bilancio conosciuti da quest'aula, da parte dei singoli Assessori e della Giunta. Il che è l'esatto contrario della trasparenza.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento per dichiarazione di voto pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 12, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12).
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 11 presentato dai Consiglieri Reschigna, Muliere Ronzani, Lepri, Motta Angela, Laus, Manica, Gariglio, Pentenero, Boeti: All'articolo 3 del disegno di legge n. 72, comma 1, dopo le parole "derivante dalla mancata contrazione di mutui negli anni" sono inserite le parole seguenti "2002,".
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Ho presentato quest'emendamento perché mi interessava discutere dell'articolo, e non perché l'emendamento avesse, in sé, un grandissimo contenuto.
Qual è, dunque, il problema che mi interessava mettere in evidenza? Tornerei, a tal proposito, al mio intervento svolto in sede di discussione generale.
Il tema dell'indebitamento, ampiamente discusso nel corso del dibattito generale, ha riguardato molti interventi di quest'aula, sia da parte dei Consiglieri di maggioranza, sia da parte dei colleghi di minoranza, e soprattutto i colleghi dell'attuale maggioranza hanno cercato sostanzialmente, di individuarne i colpevoli.
Tornerei su un dato che reputo essenziale (lo dicevo già prima, ma lo riprendo nuovamente per indurre ad un'ulteriore una riflessione): con la legge di bilancio e la legge finanziaria per il 2011 l'indebitamento della Regione raggiungerà circa 7 miliardi di euro.
I dati - peraltro, nessuno può cambiarli - ci dicono, sostanzialmente che durante la VII Legislatura (Presidenza Ghigo) l'indebitamento ha raggiunto i 2 miliardi e 500 milioni di euro; nell'VIII Legislatura (Presidenza Bresso) l'indebitamento è arrivato attorno ai 5 miliardi di euro. In questo avvio di IX Legislatura (Presidenza Cota) l'indebitamento arriverà, con il 2011, attorno ai 7 miliardi di euro. É senz'altro una condizione preoccupante, ma non intendo ritornare su questo punto.
Qual è, allora, il problema che l'articolo 3 mette a nudo e, come tale pone ciascuno di noi - signori Consiglieri e Giunta regionale - di fronte ad un grande interrogativo? la prima volta nella storia di queste ultime legislature regionali (ma credo da sempre, anche nelle precedenti) che l'indebitamento viene utilizzato per finanziarie la spesa corrente. Questo è ciò che dice l'articolo 3: si ricorre ad un artificio formale, sulla cui legittimità non discuto, che prevede di andare a ricercare nel passato una serie di investimenti che sono stati realizzati senza ricorrere all'indebitamento.
Secondo l'articolo 3, per coprire l'autorizzazione alla contrazione del mutuo sul bilancio 2010 si ricorrono a investimenti fatti nel 2003 e nel 2004. Questa drammatica situazione è ancora più evidente sulla legge di bilancio del 2011: nel 2010-2011 l'indebitamento copre la spesa corrente.
Questo è il dato su cui ciascuna forza politica - la Giunta regionale in primis - deve riflettere. Questa è la condizione di maggior criticità che emerge dalla discussione sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio.
Temo, però, che anche su questo tema la discussione passerà un po' nell'indifferenza totale. Grazie.



PRESIDENTE

aperta la discussione generale sull'emendamento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
La premessa è che la quantificazione di quest'indebitamento a mio avviso non corrisponda al vero.
Detto questo, volevo terminare il ragionamento che avevo iniziato poco fa.



(Commenti fuori microfono)



LAUS Mauro

Quando vorrete ve lo dimostrerò: convochiamo una conferenza stampa congiunta. Voi scegliete...



(Commenti fuori microfono)



LAUS Mauro

"Congiunta", non "con la Giunta"! Perché in matematica 2+2 fa 4, non fa "più o meno 4".



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Cosa si vince?



LAUS Mauro

Cosa si vince? La credibilità!



(Commenti fuori microfono)



LAUS Mauro

Oggi la posta in palio è la credibilità dei numeri.
Come dicevo, però, volevo terminare il ragionamento che avevo iniziato prima, per una soddisfazione personale, ma anche per un dovere istituzionale, in qualità di Consigliere.
Se vanto un credito nei confronti della Regione Piemonte di 1 milione di euro, e la stessa si avvale di Finpiemonte per le garanzie, quando io fornitore, vado in banca e prendo il milione di euro, non me lo danno gratis, ma devo pagare gli interessi.
E i giornalisti spiegano le "stupidaggini" che da anni tutti gli amministratori del nostro Paese continuano a raccontare, vecchi e nuovi.
Mettiamoci d'accordo: convochiamo una conferenza stampa congiunta - e non con la Giunta! - anche perché non è responsabilità solo vostra. Voi avete la responsabilità di non comunicare in modo chiaro; avete la responsabilità di continuare la propaganda mentre la ferita della Regione è sempre aperta.
Voi nulla fate, non dico per risolvere il problema, ma almeno per guardare in faccia la realtà.
Mi sento solo: venitemi incontro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Dopo il brillante intervento del collega Laus sarà difficile esprimersi! Diceva poc'anzi il collega Reschigna nella presentazione dell'emendamento come al combinato disposto "aumento del deficit" e "non razionalizzazione degli sprechi" si assommino due ulteriori considerazioni che rendono la situazione di questo bilancio e la ratio che ne sta alla base di questo bilancio particolarmente preoccupanti.
Il fatto che la spesa corrente rimanga sostanzialmente quella del 2010 e del 2009, anzi che per effetto dell'occultamento dei trasferimenti dello Stato e dell'UE in realtà lievita, aumenta, perché i trasferimenti non sono iscritti ancora in questo bilancio. Nello stesso tempo, la spesa degli investimenti crolla, anzi il taglio degli investimenti è più o meno quella cifra di quasi 400 milioni di euro che è il taglio "Tremontiano" al bilancio della Regione (ricordo che questa Regione colleziona uno dei tagli più alti tra le Regioni italiane) ci dice che portando il debito a oltre 7 miliardi si finanzia con il debito la lievitazione della spesa corrente.
Guardate che in questo modo cominciò quel disastro esponenziale che tra il 2000 e il 2005 portò la Regione da un pareggio ad una situazione di estrema gravità. Farlo oggi si rischia un bilancio oltre il livello di guardia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Prendiamo un ragionamento che è cruciale non soltanto per la nostra Regione, ma in generale anche per il Paese: la questione riguarda l'indebitamento della Regione e anche dello Stato. Nell'inserto economico di Repubblica di questa mattina c'è scritto che negli ultimi anni del Governo Berlusconi, anzi a partire dal 2008, il debito dello Stato ammontava a 1.648 miliari di euro. In questi due anni e mezzo di Governo Berlusconi il debito è aumentato a 1.867 miliardi di euro, cioè si sono accumulati ancora 220 miliardi di euro.
Nonostante i ragionamenti del Ministro Tremonti, nonostante i tagli spaventosi agli Enti locali, il Paese continua ad accumulare un debito che raggiungerà un punto di non ritorno e impedirà a questo Paese di operare politiche di sviluppo che richiedono risorse destinate naturalmente agli investimenti.
Mi pare che non siano serviti a nulla i disegni di legge nazionali portati avanti in questi anni. Il più straordinario ministro, il Ministro Brunetta, che mentre diceva premieremo i migliori tra i dipendenti pubblici, contemporaneamente nella finanziaria, prevede un sostanziale blocco della possibilità per i dipendenti di avere un'ulteriore remunerazione economica legata alla qualità del servizio che viene erogato.
Ho fatto un riferimento al Governo e alla prossima occasione proverò a mettere assieme le questioni che riguardano le Regioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Così come il nostro Presidente diceva prima, in altre parole che quest'emendamento è stato proposto, anzitutto, per continuare a discutere e ad affrontare un tema che riteniamo sia al centro dell'attenzione rispetto all'approvazione di questo bilancio, in altre parole l'indebitamento della nostra Regione. Ciò non fa altro che confermare una politica di slogan, una politica basata soltanto sui proclami e con nessun'intenzionalità di definire una linea di programmazione e di sviluppo per la nostra Regione.
Il tema dei mutui è un tema che si riproporrà in modo prepotente, in modo assolutamente non sostenibile, già dal 2011, ma sicuramente anche gli anni successivi.
Quando noi leggiamo quanto affermato sui giornali, perché le linee e il modo con il quale questa Giunta e il Presidente intendono portare avanti l'attività all'interno della nostra Regione, spesso lo comprendiamo dai giornali e non nei luoghi preposti, l'Aula del Consiglio regionale o attraverso gli atti deliberativi o di disegni di legge presentati scopriamo che le cifre assumono tutt'altra importanza e tutt'altro tenore.
Troviamo una situazione per la quale non si fa nessuna riflessione su che cosa significhi un miliardo e 200 milioni di mutui contratti sul bilancio regionale. Troviamo una situazione per la quale tutto quello che poteva essere fatto per trasferire le risorse al bilancio regionale e quindi, ottenere all'interno del quadro nazionale una situazione più favorevole per la nostra Regione, non viene affatto portato avanti e non viene discusso in alcun modo.
Tutto questo riteniamo sia assolutamente pericoloso. Riteniamo sia insostenibile. Chiederemo alla Giunta di esprimersi in merito tenendo in considerazione il contenuto reale degli emendamenti e non di stravolgerne il significato anche all'interno di quelle che sono le proprie dichiarazioni di voto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
L'emendamento è un po' strumentale per tornare su una questione che ha occupato molto del dibattito da quando abbiamo iniziato a discutere il bilancio di previsione 2011. Nell'articolo 3 (poi ne discuteremo ulteriormente) c'é un riferimento all'autorizzazione dell'apertura di un mutuo di 170 milioni e io vorrei soffermarmi su quest'aspetto. Perch questa richiesta avanzata dalla Giunta al termine del nostro lavoro in Commissione, con un maxiemendamento per quanto riguardava il dibattito in Commissione, arrivava dopo - lo abbiamo detto - una discussione un po' falsata dal fatto che le cifre non erano ben definite e di fronte alla richiesta dei vari Assessori è stato necessario da parte della Giunta autorizzare questo mutuo.
Quindi, il confronto è avvenuto sulle fantasie e sulle richieste che ci avevano presentato gli Assessori, dopodiché per quadrare i conti e soddisfare le varie esigenze che arrivavano dai diretti interessati, cioè dagli Assessori, e dal dibattito che c'era stato in Commissione la Giunta non ha potuto fare a meno di autorizzare quest'ulteriore mutuo che si va ad aggiungere agli altri.
Mi pare che sia un modo strano per discutere del bilancio di previsione.



(Commenti in aula)



MULIERE Rocco

Capisco l'insofferenza del collega Burzi, perché con noi ha molto discusso su questo tema nella scorsa legislatura, adesso siamo di nuovo a discutere di un aumento del debito, dell'autorizzazione di nuovi mutui e questa è la situazione.
Ora il tempo è scaduto e avremo modo di continuare la discussione anche sul dibattito generale dell'articolo 3.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la fase dell'illustrazione; il dibattito generale si terrà nel pomeriggio poiché nel frattempo è giunta, come avevo detto all'inizio della seduta, la delegazione di Agile-Eutelia: ci trasferiamo in Sala Viglione, anche alla presenza della Giunta regionale.
I nostri lavori riprenderanno con la seduta pomeridiana alle ore 14.30 con la discussione generale dell'emendamento n. 11 e dell'articolo 3.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.22)



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