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Dettaglio seduta n.55 del 16/12/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 14.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(Alle ore 15.02 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(Alle ore 15.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.00)



(La seduta ha inizio alle ore 16.00)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Costa Raffaele, Cota, De Magistris, Giordano, Leo, Maccanti, Motta Massimiliano, Sacchetto Tentoni e Tiramani


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 72, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2011"

Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 73, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2011-2013"


PRESIDENTE

Proseguiamo il dibattito generale sul disegno di legge n. 72 e sul disegno di legge n. 73, di cui al punto 4) e al punto 5) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Prima di fare un intervento generale sul bilancio, vorrei far rilevare che la seduta si apre constatando il fatto che ci sono Consiglieri dell'opposizione che hanno garantito il numero legale. Questa mattina abbiamo sollevato, in modo un po' folcloristico, una protesta dichiarando quale poteva essere la fonte da cui il Giornale del Piemonte aveva potuto trarre i contenuti dell'articolo: "Lotta all'ostruzionismo per rispettare i tempi". Dopo ieri, abbiamo di nuovo il numero legale che viene garantito dall'opposizione.
La maggioranza dovrebbe aver modo di riflettere su questo, anche perch sappiamo che spesso, e quasi sempre, le discussioni di bilancio sono un po' stanche e rituali. Credo sia obbligo di una maggioranza garantire i numeri proprio perché sappiamo che, nonostante questa ritualità, il bilancio, in ogni modo, è l'atto più importante che un'assemblea elettiva vota ed è quello con cui si stabiliscono le linee guida, le priorità che si mettono per l'anno successivo, proprio per dare al meglio, per sfruttare al meglio...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera Cerutti, abbiamo fatto fatica ad iniziare i nostri lavori. Chiederei, se possibile, un po' d'attenzione perché la Consigliera Cerutti ha diritto di essere ascoltata.



CERUTTI Monica

Dicevo, di sfruttare al meglio le risorse a disposizione. In questo senso credo che valga la pena rimarcare, visto che il termine responsabilità è stato riportato più volte a livello nazionale, che c'è una maggioranza che non sta dando segni di responsabilità.
Considerando il merito della discussione e la proposta di bilancio che siamo qui a discutere, non possiamo non rimarcare il fatto che non ci sono state scelte all'interno del bilancio rispetto alle criticità che emergono.
Emergono a livello nazionale e a livello locale. Sono di questi giorni ancora, degli articoli che ci dicono, ci danno il senso dell'emergenza.
Un'emergenza che riguarda degli indicatori economici che in Piemonte sono più gravi che in altre parti d'Italia.
In particolare, per esempio, l'Osservatorio Nazionale della CGIL dice che il Piemonte è una delle Regioni in cui la cassa integrazione, nelle sue tre forme, ha colpito di più. I primi undici mesi del 2010 vedono ben 88.523 lavoratori usufruire di quest'istituto e questi rappresentano il 15 dei lavoratori in tutta Italia. Questo è solo un dato, un dato che certamente dobbiamo prendere in considerazione, così come quelli che citava questa mattina il Consigliere Goffi rispetto, per esempio, alla questione pignoramenti che vedono nella città di Torino avere la più alta percentuale di pignoramenti di alloggi, quando le famiglie non riescono più a pagare le rate del mutuo. Quello che sta capitando sta capitando in termini molto forti.
Tornando alla cassa integrazione, in quest'anno, si avrà un miliardo e mezzo in meno nelle buste paga. Colgo quello che è stato il confronto, che non è mio ma mi sembra molto interessante, con l'investimento che viene proposto da Sergio Marchionne sulla FIAT.
Questo lo vorrei rimarcare. Così come ha detto il Capogruppo del Partito Democratico, la Regione, sulla questione FIAT, non sta assolutamente intervenendo, se non dire, semplicemente, che va tutto bene.
Probabilmente, non sta andando così bene, proprio perché siamo alla vigilia di una situazione che sarà molto critica per quanto riguarda le condizioni dei lavoratori. Presumibilmente, abbiamo solo deroghe di fronte ad una proprietà che non si comprende bene quali piani voglia effettivamente realizzare, in particolare a Torino e in Piemonte.
In questo senso pensiamo che, certamente, la Giunta Cota e gli Assessori stanno portando avanti alcune misure sul fronte del tema del lavoro che condividiamo perché sono in continuità con quello che era già stato posto dalla Giunta precedente; dopodiché, proprio per i dati che prima citavo, certamente ci sarebbe stata l'esigenza di porre un maggiore accento e una maggiore attenzione a questi aspetti. Dichiarare questi piani quinquennali sull'occupazione, sulla sostenibilità, dare grand'enfasi senza capire, effettivamente, che cosa possono voler dire nella pratica, è per noi elemento certamente di forte critica. Pensiamo che, in un momento di recessione quale questo, ci vogliono dei forti investimenti pubblici.
Sicuramente siamo anche qui per criticare quello che è stato l'investimento, fatto a livello nazionale, sul Piemonte. Il Piemonte è una delle Regioni che risultano essere più penalizzate dai tagli Tremonti. Di questo siamo dispiaciuti perché abbiamo, sicuramente, come Presidente, un personaggio di punta del partito della Lega e crediamo che, a questo punto proprio perché le scelte nazionali sono state quelle di tagliare pesantemente, in assoluta incoerenza, con il tema del federalismo, non capiamo perché il Piemonte, che ha questa crisi economica, risulti essere fra le Regioni più penalizzate.
Il Consigliere Carossa nel suo intervento diceva che questo è un bilancio innovativo. Noi non capiamo quale sia l'innovazione.
L'innovazione, probabilmente, è quella di provare a ridurre il danno di questi tagli. Tagli che, certamente, sono particolarmente onerosi. Al momento, probabilmente, passano un po' nell'indifferenza dell'opinione pubblica che, magari, vede semplicemente delle schermaglie in Consiglio regionale, ma poi questi tagli avranno modo di essere pesantemente sopportati dalla popolazione piemontese.
In questo senso, pensiamo che sia molto grave il fatto che, al di là delle dichiarazioni di principio, l'efficienza, quello che viene dalla maggioranza nella gestione della spesa pubblica, possa essere messa in atto gradualmente. In realtà, questo è un bilancio in cui sale l'indebitamento.
Nonostante gli annunci di contenimento delle spese, l'indebitamento sotto la gestione Cota sale da 5,7 miliardi a sette miliardi di euro e ci sono tagli pesanti. Tagli pesanti su sanità, welfare, cultura, ambiente e sicurezza. Mentre quasi 400 milioni di euro di mancati trasferimenti quelli di cui già dicevo, penalizzano il Piemonte rispetto a tutte le altre Regioni.
In questo senso, l'opposizione ha presentato una serie di emendamenti.
Tra l'altro, vorremmo rilevare il fatto che si tratta di emendamenti costruttivi, non semplicemente di emendamenti ostruzionistici, checché ne dicano i giornali. Noi stiamo cercando di lavorare in un ottica di riduzione del danno, per far sì che il taglio nazionale sia effettuato, ma individuando delle priorità. In questo senso abbiamo cercato di riequilibrare la proposta che la Giunta ha fatto.
In particolare, vorrei concentrarmi su due questioni, che verranno sicuramente ridiscusse nel momento in cui analizzeremo emendamento per emendamento. Un tema a noi caro è quello ambientale. Rileviamo negativamente che siano stati prosciugati gli investimenti e la spesa corrente per le opere pubbliche per la difesa del suolo e per l'assetto idrogeologico del territorio. Sappiamo che questa è una politica a corto respiro, come se fossero impossibili, speriamo, eventi che possono toccare il Piemonte; in realtà, è una spesa aggiuntiva perché non si fa chiaramente, quella che viene chiamata politica di prevenzione.
Al contrario, abbiamo una politica di regolamentazione delle politiche ambientali e di salvaguardia del territorio che, certamente, non sono soltanto a livello regionale, ma anche a livello nazionale, quando abbiamo visto nazionale e regionale arrivare ad avere opinioni diverse - così almeno, risulta dai media - rispetto a questa proposta di ticket per la caccia che la Regione Piemonte introdurrebbe. Questo ci ha visto particolarmente preoccupati e vorremmo certamente comprendere meglio dove questa Giunta voglia andare.
Allora, per le azioni in difesa del territorio e dell'ambiente proponiamo uno stanziamento di almeno sette milioni di euro tra spesa corrente e investimenti. E, sempre sul fronte ambientale, non è tollerabile mi permetto di dirlo - l'azzeramento dei capitoli relativi alle bonifiche da amianto. Crediamo che questa sia una politica sicuramente non lungimirante, ma di corto respiro.
Chiudo sulla questione dell'università perché il tempo si sta esaurendo. Certamente università, ricerca e innovazione è un altro dei fronti su cui concentreremo anche nel dibattito successivo la nostra attenzione, proprio perché la spesa corrente su questi settori è stata praticamente azzerata, quindi si ripropone di stanziare 30 milioni di euro per riportare la dotazione finanziaria ad un livello vicino a quello del 2009. Altri 75 milioni di euro vengono proposti per l'edilizia scolastica la formazione e il diritto allo studio.
Certamente questo è un tema importante. Noi pensiamo che su questi fronti non si possa pensare a dei tagli, proprio perché, pur risolvendo certamente la situazione contingente del bilancio, non danno la possibilità effettiva di fare un investimento sul Piemonte e sui piemontesi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto comprensivo di Brusasco (TO)


PRESIDENTE

Prima di dare la parola al collega che segue, desidero salutare gli insegnanti e gli alunni dell'Istituto comprensivo di Brusasco: le due classi quinte delle scuole primarie di Cavagnolo e Lauriano che stanno seguendo i nostri lavori. Anche a nome dei colleghi, benvenuti, ragazzi!


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 72, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2011"

Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 73, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2011-2013" (seguito)


PRESIDENTE

Ritorniamo al dibattito generale su finanziaria e bilancio.
La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Questa mattina durante gli interventi dei colleghi è stato ricordato più volte che il proposito della minoranza è quello di cercare di far sì che gli atti di programmazione, anche importanti come quelli di bilancio che la maggioranza produce siano atti di programmazione e atti fondamentali che tengano in considerazione le esigenze dei piemontesi. È stato anche ribadito che è necessario non fare nessuno sconto rispetto a quello che ci viene proposto.
Bene, sono già state evidenziate una serie di questioni. Mi soffermo soltanto su quelle più importanti dove, in sede di discussione in Commissione, più volte abbiamo richiesto di analizzare il motivo per il quale la spesa corrente è passata da dieci miliardi e 518 milioni del 2009 e oggi, dopo un aumento impressionante dell'indebitamento, che per questa Regione ammonta a un miliardo e 200 milioni, abbiamo comunque una spesa corrente che si attesta sui dieci miliardi e 708 milioni. Abbiamo chiesto di analizzare quest'elemento, anche di fare uno studio del grado di sostenibilità rispetto ai tagli che sono stati proposti dalla Giunta sulle varie tematiche, ma non è stato possibile poter constatare e comprendere insieme quali saranno le reali ricadute.
Le reali ricadute sono i sistemi stessi che lo raccontano: lo raccontano il sistema della cultura, il sistema scolastico attraverso i tagli sul diritto allo studio. Certo, è stata fatta la scelta di non ridurre le risorse sul diritto allo studio che attiene al sistema scolastico della scuola dell'obbligo e della scuola superiore, ma anche perché buona parte di queste risorse non vengono destinate per le competenze della nostra Regione, perché dieci milioni di queste risorse vengono destinate all'assunzione degli insegnanti per i quali c'è sicuramente un grado d'apprezzamento da parte dei dirigenti scolastici, da parte del sistema scolastico. In che cosa consiste questo grado d'apprezzamento? Sta nel fatto che noi diamo una boccata d'ossigeno ad un sistema che oggi si sta via a via lentamente autodistruggendo, perché si arriverà ad un limite per il quale gli insegnanti e i dirigenti scolastici non riusciranno più a reggere l'organizzazione all'interno delle scuole.
Di nuovo, nel 2011, riproponete l'assunzione d'insegnanti in funzione di sussidiarietà rispetto ad una competenza che oggi tocca al Ministero.
Non si parla di forme di decentramento nei confronti dello Stato, ma si parla d'interventi di sussidiarietà, a fronte di una situazione per la quale i provvedimenti proposti dal Ministro Tremonti stanno mettendo in ginocchio la nostra scuola.
Il nostro Presidente Cota, il cui pensiero abbiamo solo sempre il piacere di leggere sui giornali, ieri ci ha finalmente dedicato parte del suo tempo con la presenza in Aula; ma si è trattato di una comparsa dopodiché non abbiamo più avuto il piacere di poterlo vedere. Il Presidente Cota ha parlato spesso d'importanti sperimentazioni e importanti avvii di federalismo. Beh, non mi sembra che gli atti con i quali sono stati presentati e soprattutto i provvedimenti così come sono presentati siano dei provvedimenti che ci facciano pensare a delle prove di sperimentazione di federalismo. Anzi, al contrario, si scrive esattamente nelle delibere...



(Scampanellio del Presidente)



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente, perché diventa complicato parlare con un brusio di questa natura. Mi rendo conto che per la maggioranza è un po' noioso ascoltare le relazioni della minoranza, ma ricordo che il numero legale è stato garantito grazie alla presenza della minoranza.



PRESIDENTE

Mi scusi, collega. A prescindere da questo, che pur è rilevante, credo sia anche una forma di rispetto ascoltare i colleghi che portano un contributo alla discussione. Siccome siamo all'ultimo intervento di discussione generale e poi cominciamo con l'esame dell'articolato, chiedo di mettere la collega Pentenero nelle condizioni di poter svolgere il suo intervento.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Dicevo che mi sembrano conclamati all'interno degli atti di Giunta realizzati finora i tentativi di mettere in atto una forma di federalismo ma mi pare si tratti di semplici atti per i quali andiamo a svolgere una funzione di sussidiarietà nei confronti di un Ministero che ha ridotto i fondi e che sta mettendo in ginocchio il nostro sistema scolastico. Mi chiedo come il prossimo anno - se quest'anno dieci milioni d'euro sono stati sufficienti - si possa garantire una corretta programmazione dell'attività scolastica a fronte del fatto che il nostro sistema dovrà subire un'ulteriore riduzione d'insegnanti.
Contrariamente a come nel sistema scolastico abbiamo immaginato di svolgere una funzione di sussidiarietà per una competenza che ad oggi non è nostra, non immaginiamo di svolgere analoga funzione su altre politiche che toccano questa Regione, come le politiche sociali. Per quanto riguarda le politiche sociali, a fronte di una riduzione importante delle risorse da parte dello Stato centrale - praticamente un taglio che ammonta al 50 non vediamo oggi sul bilancio alcuna modalità con la quale s'intende svolgere una funzione di sussidiarietà, così come lo si è fatto per il sistema dell'istruzione, su una competenza non nostra. Mi chiedo allora quale sia la linea che questa Giunta e questa maggioranza intende portare avanti.
Di fronte alle politiche sociali che toccano le persone più deboli, le fasce assolutamente più esposte della popolazione della nostra Regione, non abbiamo fatto alcuno sforzo per garantire la forma con la quale i nostri Comuni e i nostri territori gestiscono la funzione socio-assistenziale ovvero i Consorzi. Abbiamo avuto cura, però, di spiegare loro che questa modalità non funziona più e deve essere rivista; su questo ci possiamo anche trovare d'accordo, peccato che però non sia chiaro con quale modalità si voglia gestire la funzione socio-assistenziale, che ricordo essere attribuita ai Comuni e alla Regione e per la quale si ha una competenza esclusiva.
Parliamo però d'interventi sulla famiglia, attraverso l'utilizzo dei pannolini. E anche qui, nessun'indicazione sulla programmazione, ma soltanto i soliti enunciati e i soliti proclami che vengono fatti attraverso i giornali senza alcuna rispondenza all'interno degli atti di programmazione: si fanno gli enunciati e i proclami, si fanno una serie di affermazioni che poi non trovano nessuna rispondenza. Ma questo è diventato il modo con il quale programmiamo all'interno della nostra Regione.
Mi sembra che la stessa cosa capiti sulle politiche per gli Enti locali: le Comunità montane oggi si trovano a dover gestire una situazione per la quale i circa 500 dipendenti non sanno quale sia il loro futuro così come non si sa cosa accadrà alle Comunità montane il prossimo anno.
Ma, anche qui, abbiamo fatto una serie di proclami.
Il Presidente Cota dice spesso che non è qui presente in aula - quindi non possiamo confrontarci e ragionare con lui - perché impegnato nella Conferenza unificata e nelle trattative presso i vari Ministeri. Ebbene non vi è politica che possa non ricordarci che il lavoro svolto all'interno della Conferenza unificata non ha portato grandi risultati al Piemonte.
Anzi, vi è una serie di valutazioni secondo le quali la nostra Regione sconta, all'interno del bilancio, un taglio superiore ad altre Regioni italiane. Lo ha detto bene il collega Lepri, quando ha evidenziato che le Regioni più penalizzate sono state il Piemonte e la Toscana (a fronte di un'ipotesi di taglio di 50 milioni, se i calcoli fossero stati applicati in modo corrispondente rispetto alle altre Regioni italiane). Su questo non è stata fatta alcuna discussione; né mi sembra che il nostro Presidente se ne sia interessato molto. Anzi, mi pare che abbia rotto il fronte delle Regioni nel momento in cui si trattava di discutere col Governo in modo più approfondito, più serio e più compatto; Governo che ha trovato una "porta aperta" all'interno della Regione Piemonte, con una riduzione delle risorse assolutamente rilevante, assolutamente non gestibile e non sopportabile in quelle politiche che maggiormente toccano le fasce più deboli della popolazione.
Concludo il mio intervento facendo un'ulteriore riflessione rispetto a quelli che sono gli aumenti della spesa corrente.
Rispetto al 2010, anche in questo caso, dopo tutta una serie di proclami secondo i quali si sarebbero eliminati gli sprechi e la gestione non corretta delle risorse pubbliche, non vi è traccia né vi è alcun'analisi che evidenzi quali siano gli sprechi e le riduzioni che siete riusciti a fare. Soprattutto, mi preoccupa il dato della spesa corrente: se è vero che nel 2010 avevamo dieci miliardi e 718 milioni, oggi abbiamo un dato previsto in bilancio di dieci miliardi e 708 milioni, ma senza i trasferimenti dello Stato. Questa è stata rappresentata come una grande innovazione nella presentazione del bilancio all'interno delle Commissioni peccato che, poi, al dato dei trasferimenti della spesa regionale sommeremo i dati dei trasferimenti dello Stato, delle risorse sulle singole leggi e sulle singole attività, e otterremo una spesa corrette che aumenterà in modo incontrollato, assolutamente sproporzionato e spropositato rispetto agli anni precedenti.
L'effetto sarà quindi doppio: una spesa corrente che aumenterà, un indebitamento non sostenibile nel prossimo anno di esercizio finanziario e una situazione debitoria sempre più grave per i cittadini piemontesi.
Con queste premesse, se il buon giorno si vede dal mattino, sarà un buongiorno davvero triste per tutti i cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Do atto che non sono presenti i Consiglieri Angeleri e Stara, che erano iscritti ad intervenire.
Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Intervengo per rafforzare, per profonda convinzione, quanto ben evidenziato dal mio Capogruppo questa mattina rispetto al quadro generale nazionale e regionale che si prospetta. A prima vista, a chiunque s'interessi un minimo delle questioni legate a finanze e bilancio, il fallimento del sistema politico italiano è ben evidente. È necessario un cambiamento di prospettiva. Dimentichiamoci il consumo tout court, per guardare in modo più obiettivo alle priorità che davvero possono dare sviluppo al bene comune, al benessere dei cittadini e alla decrescita.
Parolaccia che, a quanto pare, solo noi continuiamo a ripetere, speriamo sempre meno invano.
Non sto invece a ripetere che la discussione sulla legge finanziaria e sul bilancio rappresenta il momento più importante per un'Amministrazione regionale, tanto più se si tratta del primo anno di legislatura. Infatti sono provvedimenti che offrono ai colleghi di maggioranza e d'opposizione una prima idea su quelle che dovrebbero essere le linee programmatiche per il prossimo quinquennio.
già stato più volte ricordato da alcuni colleghi nella giornata di ieri quanto poco incisiva sia stata la voce del Presidente Cota rispetto ai tagli nazionali più volte annunciati dal Ministro Tremonti. Ci rendiamo conto del fatto che la situazione ereditata dalla passata Amministrazione non sia delle più rosee. Se a questo si aggiunge il fatto che siamo stati privati di circa 400 milioni di trasferimenti statali e altri 400 si annunciano per il prossimo anno, la gestione del bilancio, pur riconoscendo a chi se ne occupa dal punto di vista tecnico l'impegno profuso, avendo a disposizione una coperta così corta, è poco politica e il suo indirizzo di programmazione è poco intelligibile.
Nel dettaglio, tralasciando l'iter poco lineare che il provvedimento ci sembra aver avuto nelle aule di Commissione - ricordo le tabelle in bianco i desiderata degli Assessori e la lotta tra loro per la spartizione delle poche risorse - ci pare importante sottolineare alcuni punti. Innanzitutto la fatica infinita nel riportare i fondi regionali per l'Ente per il Diritto allo Studio Universitario ad un livello decente, ancora lontano dalla copertura delle borse di studio e degli alloggi necessari; il taglio drastico ai trasferimenti alle Comunità montane, che per svolgere il proprio prezioso lavoro di agenzie per lo sviluppo del territorio non hanno imposizione fiscale; l'apicoltura, eccellenza della piccola impresa piemontese, che ha subito un taglio che si traduce, di conseguenza, in un taglio alla possibilità di sviluppo del territorio, con quanto ne consegue anche a livello sociale.
Di sanità e di lavoro hanno parlato a sufficienza sia il mio Capogruppo che altri colleghi.
Voglio ricordare ancora la cultura, che è stata "massacrata" da una volontà giustificabile, perché non vuole ricopiare le politiche per così dire ottimistiche della precedente Giunta, ma che non si confronta con la realtà delle tante organizzazioni e strutture che di cultura si occupano.
Emblematico è il caso degli Ecomusei.
Il nostro Gruppo proporrà degli emendamenti nei quali andiamo ad attingere a capitoli legati a spese di riscaldamento e phonia, che possono essere diminuiti senza problemi, alle compensazioni che ormai sono improponibili, come altrettanto improponibili ed inutili sono le grandi opere cui queste sono legate e la cui offerta funge da alibi.
Andiamo, inoltre, ad attingere al Piano casa e al Piano autobus, le cui spese sono razionalizzabili con la sistemazione dei mezzi esistenti e con gli immobili inutilizzati.
Credo che ci sarà il tempo e - pare - la volontà di analizzarli senza preconcetti né pregiudizi. Grazie.



PRESIDENTE

Conclusa la discussione generale unificata, possiamo procedere all'esame dell'articolato della finanziaria.
Ricordo che all'articolo 1 non sono stati presentati emendamenti pertanto è possibile intervenire soltanto per dichiarazione di voto (un Consigliere per Gruppo) per tre minuti.



PRESIDENTE

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non c'è una replica da parte dell'Assessore?



PRESIDENTE

BRESSO Mercedes (fuori microfono)



PRESIDENTE

Neanche una breve replica?



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Quaglia; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Ringrazio per l'attenzione che i Consiglieri hanno mostrato nel sollecitare una replica, ma avendo ascoltato con attenzione tutti gli interventi, in particolare le relazioni svolte nella prima giornata, e avendo ancora atteso oggi pomeriggio l'inizio dell'esame dell'articolato la mia intenzione era di procedere subito con l'esame concreto del provvedimento.
Ad ogni modo, i lavori svolti in sede di Commissione, credo in parte rispecchiati dalle relazioni che sono state presentate in Aula, hanno sottolineato, sia da parte della maggioranza, che da parte delle minoranze le preoccupazioni sulle quali ci stiamo muovendo in sede di predisposizione e di approvazione di questo bilancio 2011.
Il fatto che la Giunta abbia inteso presentare un bilancio con la copertura di fondi regionali sulle politiche che intende prioritarie per questo Governo, quindi fondi per il lavoro, per la formazione, per l'istruzione, per le politiche sociali, per la sanità e per i trasporti avessero già dato l'intendimento di quello che era il programma di lavoro di questa Giunta.
C'era poi un tema su cui già in Commissione si è avuto modo di soffermarsi, relativo ad una spesa storica legata a questo Ente, che è stato evidente nella presentazione delle spese vincolanti legate al fondino, ai 333 milioni, che - ripeto - vanno a copertura di rate di mutui di stipendi, di spese di convenzione cui la spesa corrente di questa Regione è legata e su cui c'è un vincolo (accolgo suggerimenti e la buona volontà di tutti i Consiglieri di lavorare) per una ristrutturazione che ci vedrà coinvolti.
Voglio precisare, rispetto agli interventi del relatore di maggioranza e di diversi Consiglieri, che questa operazione è stata fatta a seguito dei tagli del Governo nazionale.
Ci sarà poi modo di confrontarci sul punto, ma ho la relazione della Conferenza dei Presidenti che, sull'attuazione dell'articolo 14, comma 2 del decreto legislativo 78/2019, convertito con la legge 122 del 2010 precisa che la Ragioneria dello Stato ha presentato alla Conferenza delle Regioni le assegnazioni dei trasferimenti legati ai cosiddetti Bassanini di tutte le Regioni e su questi è stato praticato un taglio lineare, su tutte le Regioni, del 78,35%.
La prima Regione per numero di trasferimenti, e quindi per tagli, è la Lombardia; la seconda è il Lazio e la terza è il Piemonte.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Sono dati pro capite.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Non è pro capite. Mi spiace, Consigliere Ronzani, non è questo il dato della Ragioneria dello Stato. Lei può intendere che è pro capite, però i tagli lineari non sono stati fatti pro capite, sono stati fatti...



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore. Visto che è stata sollecitata la replica dell'Assessore, chiederai che possa essere ascoltata.
Prego, Assessore.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Sono stati fatti sui trasferimenti globali, quindi sul totale dei trasferimenti della Regione Piemonte, che risulta essere terza per quanto riguarda le somme trasferite dallo Stato, così come risulta essere per quanto riguarda l'applicazione del taglio. Non esistono quindi Regioni che hanno avuto tagli di più o di meno; esiste un taglio lineare su tutte le Regioni; esistono Regioni che avevano una cifra superiore di trasferimenti e Regioni che avevano delle cifre inferiori.
Per quanto riguarda la legge finanziaria e la legge di bilancio, credo che in aula possa proseguire un confronto e un rispetto a tematiche che già in Commissione ci hanno visto dialogare, perché certe sollecitazioni e certi temi sono di rilevanza per tutto il Piemonte e per tutti i cittadini quindi dovranno vedere il lavoro sia dei gruppi di maggioranza sia dei gruppi di opposizione.
Ringrazio tutti i Consiglieri per il lavoro svolto in Commissione e mi auguro, per le prossime sedute di Consiglio, che si faccia un lavoro a vantaggio dei cittadini piemontesi.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 72, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2011" (seguito)


PRESIDENTE

Prima di andare avanti, mi permetto di ricordare la procedura.
Terminata la discussione di carattere generale, nel corso della quale possono intervenire tutti i Consiglieri per dieci minuti, si procede all'approvazione degli articoli, e noi incominceremo con la trattazione dell'articolato del disegno di legge regionale n. 72, quindi con la finanziaria.
Gli articoli vengono posti in votazione senza dibattito, qualora non siano stati presentati emendamenti che, come vedremo, è il caso dell'articolo 1. Nel caso vi siano emendamenti, questi sono singolarmente di seguito illustrati, per ciascun articolo, con tempi assegnati in tre minuti per il primo firmatario e due minuti per gli altri firmatari.
Ultimata l'illustrazione di tutti gli emendamenti si procede alla discussione congiunta di emendamenti e di articolo, con interventi della durata di due minuti. Al termine, le dichiarazioni di voto, una per Gruppo per tre minuti, anche questa congiunta sugli emendamenti e sull'articolo.
Il voto è poi espresso su ciascuno emendamento, prima, e successivamente sull'intero articolo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Posso chiederle, cortesemente, una precisazione sugli emendamenti: quanto tempo c'è per i vari Gruppi, per evitare in seguito polemiche di ogni sorta? Grazie.



PRESIDENTE

Un contingentamento dei Gruppi allo stato attuale non è stato fatto come lei ricorderà, in sede di Capigruppo. Domani avremo una riunione dei Capigruppo e valuteremo.
A norma di Regolamento, come ho detto prima, ogni emendamento pu essere illustrato dal primo firmatario per tre minuti e dai cofirmatari per ulteriori due minuti ciascuno.
Successivamente alla fase di illustrazione, si passa alla fase della discussione, che è generale, sugli emendamenti e sull'articolo su cui sono stati presentati gli emendamenti stessi. Ogni Consigliere regionale indipendentemente se è Capogruppo o Consigliere, ha due minuti. Alla fine c'è un'unica dichiarazione di voto sugli emendamenti e sull'articolo di tre minuti, per un Consigliere per Gruppo.
Procediamo con l'articolo 1 del disegno di legge n. 72, la legge finanziaria per l'anno 2011.



PRESIDENTE

ARTICOLO 1



PRESIDENTE

Non sono stati presentati emendamenti.
Ci sono dichiarazioni di voto? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente, e grazie, Consiglieri.
Intervengo soprattutto per il fatto che questo articolo è l'unico a non avere emendamenti, quindi si andrà in fretta al voto. Volevo solamente rimarcare le novità di questo bilancio.
Mi fa piacere che il Consigliere Lepri si sia consultato con l'Assessore, quindi spero che si siano capiti su tutti dati, perch l'importante è capirsi, al di là delle polemiche.
Questo bilancio, come dicevo questa mattina, diventa veramente importante e fondamentale per la Regione Piemonte; diventa fondamentale soprattutto per i prossimi anni. Noi dobbiamo far fronte a tutta una serie di impegni, soprattutto verso le altre Regioni di Italia. Noi dobbiamo essere di aiuto - lo voglio ribadire - alle altre Regioni di Italia, perch è nostra responsabilità e nostro dovere fare questo. È chiaro, però, che ci deve essere uniformità.
Sul discorso dei tagli ritengo abbia assolutamente ragione l'Assessore Quaglia quando dice che i tagli sono stati fatti in maniera uguale dappertutto e per tutte le Regioni. È chiaro che ci sono più tagli dove c'erano importi maggiori. Ciononostante, dobbiamo cercare di perseverare su questa linea e dobbiamo assolutamente cercare di continuare su questa strada, che è una strada di rigore, di efficienza.
Dobbiamo anche riformare efficientemente questa macchina regionale, al cui interno ci sono grandi potenzialità, però occorre sfruttarle nel migliore dei modi. Questo è responsabilità dei Direttori e dei Dirigenti.
Su questo bisogna cercare di concertare il più possibile. Dobbiamo cercare con questa idea di innovazione, di riuscire a rendere la macchina regionale decisamente più snella.
Dichiarando, quindi, il voto favorevole della Lega Nord all'articolo n.
1 di questa legge finanziaria, ringrazio il Presidente.



PRESIDENTE

Il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.42 riprende alle ore 17.13)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
La votazione non è valida per man-canza del numero legale per deliberare.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.14)



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