Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.50 del 14/12/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

Scarica PDF completo

Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Come previsto dalla Conferenza dei Capigruppo e dalla Vicepresidenza procediamo all'esecuzione dell'Inno Nazionale.
Prego tutti i presenti di alzarsi in piedi.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione; chiedo pertanto, se vi siano proposte di modifica.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute dell'1 e 7 dicembre 2010.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Botta Marco, Burzi Cantore, Comba, Cota, De Magistris, Giordano, Leo, Sacchetto, Tentoni e Vignale.


Argomento: Comuni

Interpellanza n. 281, presentata dal Consigliere Toselli, inerente a "Contributi regionali al Comune di Venasca" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interpellanza n. 281.
Il Consigliere Toselli la dà per illustrata.
L'Assessore fornirà risposta scritta.
Il Consigliere Toselli rinuncia alla replica; pertanto l'interpellanza n.
281 è evasa.
Sospendo la seduta per cinque minuti, in attesa dell'Assessore Bonino che - mi hanno detto - sta arrivando; probabilmente è un po' in ritardo a causa delle manifestazioni in atto in città.



(La seduta, sospesa alle ore 10.33 riprende alle ore 10.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Trasporti pubblici

Interpellanza n. 159, presentata dai Consiglieri Reschigna, Lepri, Muliere Boeti, Pentenero, Placido e Manica, inerente a: "Non ammissione dei Comitati spontanei dei pendolari all'Osservatorio permanente sul Trasporto Pubblico Locale"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 159.
La parola al Consigliere Reschigna, per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Abbiamo presentato l'interpellanza il 23 settembre 2010; oggi rischia di essere un po' superata, ma non dal nostro punto di vista, perch consideriamo un errore la scelta assunta dall'Assessore Bonino e dalla Giunta regionale di escludere i Comitati spontanei dei pendolari dalla partecipazione, come soggetti che interloquiscono con l'Amministrazione regionale, alle problematiche del trasporto pubblico locale su ferrovia.
A noi è sembrato, e sembra ancora oggi, che formalizzare il tema della partecipazione dei Comitati spontanei attraverso la richiesta della loro costituzione come soggetto formale, renda più complicata e difficile la possibilità, da parte dei Comitati dei pendolari, di poter rappresentare all'Amministrazione regionale i disagi e le difficoltà che vivono le persone che quotidianamente usufruiscono del trasporto pubblico locale su ferrovia.
Con quest'interpellanza, non solo domandiamo le ragioni che hanno portato l'Amministrazione regionale ad effettuare questa scelta, ma chiediamo all'Amministrazione regionale e alla Giunta regionale di tornare su quel tipo di decisione, perché la consideriamo sbagliata.
Vede, Assessore Bonino, la politica si esprime attraverso organizzazioni formali, ma il giorno in cui alla politica verrà a mancare la partecipazione dei cittadini che vivono quotidianamente un'esperienza come i fruitori di un servizio pubblico importante e soggetto a tante critiche - quello del trasporto pubblico locale su ferrovia - o nel momento in cui questa si rende più complicata, verrà a mancare un ruolo importante alla politica stessa.
In questo modo, si allontana ancora di più e si rende più complicata la possibilità di partecipazione, da parte dei cittadini, alle scelte e alla gestione dei servizi come quello del trasporto pubblico locale su ferrovia.
Grazie.



PRESIDENTE

Il percorso di stabilizzazione dei precari definito in base all'accordo regionale è stato correttamente eseguito dall'attuale ASL di Alessandria per varie figure professionali escludendo tuttavia sempre in base alle normative nazionali e regionali le figure assunte con contratti interinali (la normativa infatti permetteva la stabilizzazione dei precari e non degli interinali); anche in questo caso le OSS di categoria sono state informate e la scelta è stata dalle stesse condivisa.
Nel 2009 è stato possibile bandire i concorsi pubblici per assumere figure professionali (infermieri, ostetriche, OSS) in grado di ricoprire i posti coperti dalle figure interinali. Nelle decisioni aziendali e nell'ottica di una maggiore qualificazione dei servizi, l'ASL ha quindi deciso di sostituire anche le figure ausiliarie dedicate al trasporto dei pazienti con figure maggiormente professionalizzate (OSS).
Nel febbraio 2010 è stato definito il Piano Assunzioni 2101 e in quell'occasione, visto il numero di personale di supporto (OSS, ausiliario) ancora presente con contratto interinale, si è decisa l'attivazione delle procedure concorsuali, con l'obiettivo di superare il lavoro interinale e contestualmente ricoprire parzialmente il turn-over.
Le procedure concorsuali, effettuate sulla base di criteri meritocratici oggettivi, si sono concluse nella prima settimana di ottobre 2010, stante l'alto numero di concorrenti (1372 provenienti da tutta Italia), la necessità di valutare titoli e appropriatezza delle domande e la complessità delle prove d'esame.
Alle stesse non hanno tuttavia potuto partecipare, in quanto non in possesso del titolo di ammissione, le ausiliarie; dalle posizioni utili della graduatoria, sono rimaste escluse una parte delle OSS che operavano con contratti di lavoro interinale, anche se da continuativi anni.
L'Azienda ha comunque seguito l'unico percorso possibile per la stabilizzazione delle figure infermieristiche OSS precarie tramite la possibilità data loro di partecipare ad un concorso pubblico, anche se l'Assessorato scrivente evidenzia certamente un'anomalia nella decisione della stessa ASL di Vercelli di prorogare per sei anni gli stessi contratti interinali.
Occorre inoltre ricordare che per il personale ausiliario si sarebbe potuto ricorrere, già negli anni scorsi, alla chiamata dall'ufficio di collocamento e che le ausiliarie in oggetto hanno avuto l'opportunità di riqualificarsi come OSS.
Ad oggi i contratti interinali del personale OSS e ausiliario sono stati prolungati rispettivamente al 31 gennaio e al 28 febbraio 2011, al fine di consentire una più graduale sostituzione con le figure assunte nell'organico tramite concorso.
Si evidenzia inoltre la disponibilità dell'Azienda sanitaria in questione ad attivarsi al fine di verificare eventuali possibilità di occupazione nella provincia di Alessandria (case di riposo, ecc.), dover poter avviare percorsi d'inserimento lavorativo delle ausiliarie.
Risulterebbe che ancora venerdì scorso ci sia stato un incontro, che l'obiettivo sia quello di arrivare a una qualche soluzione e che il tavolo sia aperto da parte dell'Azienda sanitaria.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 286 del Consigliere Ronzani, inerente a "Licenziamenti alla Pettinatura di Verrone"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 286, presentata dal Consigliere Ronzani.
La parola all'Assessore Porchietto per la risposta.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro e formazione professionale

Grazie, Presidente. Come i colleghi sanno, già la scorsa settimana avevo pronta risposta, ma non c'è stato il tempo per presentarla.
In riferimento a questa interrogazione, ricordo che il 29 novembre 2010 (pochi giorni fa) le parti hanno sottoscritto un accordo presso l'Unione Industriale Biellese, che prevede il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria a partire dal 14 dicembre 2010 e per 12 mesi.
La sospensione dal lavoro, che era una delle preoccupazioni che l'interrogazione evidenziava, potrà riguardare un numero massimo di 87 lavoratori rispetto a quelli in forza.
I lavoratori potranno essere sospesi solo sulla base di esigenze tecniche, produttive e organizzative aziendali.
A fronte anche della sollecitazione, noi abbiamo richiesto un incontro con l'Azienda, l'Unione Industriale Biellese e le Organizzazioni sindacali per il giorno 13 dicembre 2010.
Le parti saranno chiamate in quel giorno a confermare i contenuti dell'accordo che è stato sottoscritto il 29 novembre, al fine di esperire la procedura di esame congiunto che è propedeutica alla richiesta di cassa integrazione straordinaria che verrà presentata al Ministero del Lavoro.
Come facciamo sistematicamente, abbiamo già dato la nostra ampia disponibilità, attraverso gli uffici dell'Assessorato, per eventualmente aiutare a preparare l'istruttoria da presentare al Ministero del Lavoro.
Quindi, sia gli uffici che le parti, si sono rese disponibili all'incontro del 13 dicembre, propedeutico a questo passaggio presso il Ministero del Lavoro.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 268 dei Consiglieri Manica e Reschigna, inerente a "Grave situazione dell'ex IMIT di Castelletto Ticino (NO)"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 268, presentata dai Consiglieri Manica e Reschigna.
La parola alla Consigliera Manica per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente.
La situazione molto grave si protrae nel corso degli anni e si è ulteriormente aggravata negli ultimi tempi. Si tratta di capire se è possibile realizzare un ulteriore intervento al riguardo.
La richiesta che facciamo nell'interrogazione è per capire se all'interno degli strumenti di cui la Regione dispone sia possibile attivare un incontro o un momento di intervento per affrontare la situazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Porchietto per la risposta.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro e formazione professionale

Grazie, Presidente.
Credo che sia opportuno, soprattutto per i Consiglieri che nella passata legislatura non erano presenti, fare molto brevemente il punto della situazione su questa vicenda, perché nasce in realtà qualche anno or sono.
Nel mese di settembre del 2008, l'Assessorato al lavoro aveva offerto alla IMIT il supporto tecnico che ha permesso successivamente di sottoscrivere presso il Ministero del Lavoro l'accordo sulla richiesta della cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione di attività per 24 mesi, con decorrenza dal 22 settembre 2008.
Intervenuto in data 29 settembre 2009 il concordato il preventivo di



IMIT - diventata nel frattempo TT Elettromeccanica - presso l'Assessorato

al lavoro il 7 ottobre 2009 si è svolta la procedura dell'esame congiunto sulla richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria per procedura concorsuale che l'avv. Paolo Borgna, in qualità di Commissario giudiziale ha presentato al Ministero del Lavoro per il periodo che andava dal 29 settembre 2009 al 28 settembre 2010, per 109 lavoratori che in allora erano ancora in forza all'impresa.
Sempre presso l'Assessorato al lavoro, il 28 settembre di quest'anno è stato sottoscritto l'accordo sulla richiesta di cassa integrazione in deroga che il dott. Maurizio Colli, quale Liquidatore giudiziale della TT Elettromeccanica in liquidazione e in concordato preventivo, ha presentato alla Regione Piemonte per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2010 per 92 lavoratori (che sono i lavoratori rimasti in forza all'azienda prima in liquidazione, poi in concordato preventivo).
La domanda di concordato aveva proposto uno spin off immobiliare mediante costituzione di Newco e trasferimento di quanto spettante al creditore ipotecario Hypo Tirol Bank alla nuova società scissa.
Il piano concordatario aveva altresì previsto l'ammissione di nuova finanza, a seguito della formulazione, da parte della società Imit Control System S.r.l., già affittuaria di ramo d'azienda della TT, di due proposte irrevocabili di acquisto, subordinate all'omologazione del concordato aventi ad oggetto la prima, gli impianti, le attrezzature, i marchi e i brevetti già ricondotti in locazione alla medesima, la seconda le partecipazioni in altre società del gruppo e anche di rinuncia alle contestazioni sul valore delle merci a magazzino.
La domanda di concordato aveva quindi previsto il pagamento integrale delle spese di procedura e distinto i creditori in cinque classi di cui quattro di creditori privilegiati ed una di chirografari.
Il decreto del Tribunale segnalava inoltre la sussistenza di possibili profili di aleatorietà del piano che avrebbero dovuto essere opportunamente e approfonditamente valutati dal Commissario giudiziale e che attenevano alla realizzabilità dei crediti vantati dalla TT Elettromeccanica all'indicazione di un termine per l'esecuzione finale del concordato ed ai tempi e modalità di prestazione delle garanzie. Questo per ricondurre alle motivazioni che hanno portato il Tribunale a fare determinate scelte.
Per quanto riguarda la richiesta e la valutazione del possibile fallimento della TT Elettromeccanica, premesso che in alcun modo la Regione Piemonte può intervenire sull'attività e sulle decisioni del Tribunale l'Assessorato al Lavoro, ad oggi, non è a conoscenza della sentenza e quindi nemmeno delle motivazioni della Corte d'Appello di Torino che, come affermato dagli interroganti, avrebbe rigettato "il concordato antifallimentare" creando i presupposti per la dichiarazione di fallimento della TT Elettromeccanica. Per quello che può fare oggi la Regione Piemonte ha già dichiarato la sua disponibilità - segnaliamo che approvata dal Parlamento la legge di stabilità - che ormai, a giorni, sarà all'oggetto delle votazioni alla Camera e al Senato - con la quale verranno rifinanziati gli ammortizzatori sociali in deroga, il Commissario giudiziale o il curatore fallimentare potrà, eventualmente, presentare domanda di proroga per quanto riguarda la cassa in deroga. La Regione sarà a disposizione, come ha fatto fino ad ora, per aiutare con gli strumenti che in questo momento possiede, la società, anche se in liquidazione, per prorogare la cassa in deroga anche per l'esercizio 2011.



PRESIDENTE

Vi pregherei di accomodarvi e fare silenzio, perché non si riesce a lavorare.


Argomento: Beni ambientali - tutela del paesaggio (poteri cautelari, vincoli

Interrogazione n. 182 della Consigliera Montaruli avente per oggetto "Azioni politiche di riqualificazione dei Murazzi del Po" (risposta scritta)

Argomento: Musei

Interrogazione n. 257 del Consigliere Gariglio avente per oggetto "Finanziamento della legge regionale n. 13 dell'11 maggio 'Interventi a sostegno del Museo Regionale dell'Emigrazione" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Non essendo presenti i Consiglieri Montaruli e Gariglio alle interrogazioni n. 82 e 257 verrà fornita risposta scritta.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Proseguimento esame ordine del giorno n. 24 avente per oggetto "Viva l'Italia", presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso, Cursio, Manica Motta A., Muliere, Negro, Pentenero, Ponso, Stara e Taricco


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g. Proseguimento ordine del giorno n. 24 avente per oggetto "Viva l'Italia".
Nella seduta pomeridiana del 1° dicembre è iniziata la discussione del provvedimento in oggetto. Posto in votazione, la votazione non è risultata valida per mancanza del numero legale. Non si possono più fare dichiarazioni di voto, quindi dobbiamo procedere con la votazione dell'ordine del giorno.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 24 il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerato l'ormai prossimo avvio delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia la cuipresentazione ufficiale è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza del Capo delloStato il fondamentale ruolo che, per tali celebrazioni, è stato assegnato dal Governonazionale al Piemonte e a Torino ritenendo che l'obiettivo primo delle celebrazioni del 150° sia - come evidenziato dal senatore Ghigo in rappresentanza del Governo - quello di rinnovare, di fare memoria per completare e diffondere il più possibile il senso di appartenenza degli italiani unità nazionale e coesione sociale, secondo il Presidente Napolitano, "non significano centralismo e burocratismo, non significano mortificazione delle autonomie locali. Unità e coesione sociale possono anzi crescere solo con riforme e loro attuazioni (.), mirando in special modo ad avvicinare Nord e Sud, ad attenuare il divario che continua a separarli" ricordando che la Costituzione italiana lega l'unità e l'indivisibilità della Nazione alla promozione delle autonomie locali le modifiche costituzionali al Titolo V e le successive modifiche legislative, in particolare il Codice delle autonomie locali, attribuiscono alle Regioni e agli Enti locali importanti e crescenti funzioni amministrative convinti inoltre che ulteriori attese riforme orientate in senso federale, come quella relativa al cosiddetto federalismo fiscale, siano auspicabili e condivisibili, in un quadro di solidarietà territoriale che eviti il rischio di assistenzialismo impegna la Giunta regionale a fare in modo che le celebrazioni del centocinquantenario siano davvero una grande occasione da cogliere nell'interesse comune dell'Italia e degli italiani".
Il Consiglio approva.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Esame ordine del giorno n. 109 "Marchio made un Italy", presentato dai Consiglieri Botta, Boniperti, Cortopassi, Costa Rosa Anna, Motta M. Tentoni e Valle


PRESIDENTE

Esame ordine del giorno n. 94 "Made in Italy: manca il decreto amministrativo attuativo", presentato dai Consiglieri Reschigna, Ronzani Gariglio e Manica



PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare il punto n. 5) all'o.d.g.: ordine del giorno n.
109 "Marchio made un Italy" e ordine del giorno n. 94 "Made in Italy: manca il decreto amministrativo attuativo" La parola al Consigliere Botta Marco per l'illustrazione.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno in oggetto è relativo alla famosa legge "Reguzzoni Versace" che introduce il marchio "Mady in Italy" per distinguere i prodotti realizzati prevalentemente nel nostro Paese.
Si tratta di una legge attesa da molti anni. Era da tre legislature che si parlava di creare questa normativa a difesa non solo e non tanto della produzione italiana ma, soprattutto, della possibilità del consumatore di conoscere in maniera chiara l'origine della merce che acquistava.
È chiaro che è una legge che non riguarda tutta la produzione italiana presente sul mercato, ma alcune produzioni particolari. Infatti, la legge riguarda, in particolare, il settore dei prodotti tessili, della calzatura e della pelletteria. Certo, poteva anche essere estesa ad altre produzioni in particolare a quella della gioielleria e oreficeria, ma accontentiamoci di questo primo passo. Un primo passo importante, che ha determinato una presa di posizione a livello europeo ugualmente importante. Sappiamo che dopo il voto del Parlamento italiano anche a livello europeo vi è stato con un cambiamento di indirizzo importante - frutto del grande lavoro svolto dal nostro Governo, ma anche dai nostri parlamentari, e frutto di una unità dei parlamentari europei italiani - un cambiamento di indirizzo che ha permesso l'introduzione del "Made in" anche come normativa europea. Quello europeo è un percorso non ancora ultimato, perché dovrà avere ancora un'ultima approvazione da parte della Commissione, ma segna sicuramente un punto di svolta importante.
Non vorrei dilungarmi molto. Cosa si chiede nell'ordine del giorno? Si chiede che, fatto il passo dal Governo e dal Parlamento italiano, che ringraziamo per questa norma di tipo nazionale, sono necessari ancora i decreti attuativi, anzi, un decreto attuativo affinché la norma diventi attuabile su tutto il territorio nazionale. Il Governo doveva produrre tale decreto entro il 1° ottobre, questo non è ancora avvenuto, noi riteniamo come Regione, come una regione dove la produzione proprio delle materie che ho citato - il tessile, il calzaturiero - è molto forte, che una sollecitazione, dopo aver svolto gran parte del percorso in maniera ottimale, ci possa stare. Ci possa stare nella duplice visione di difesa della produzione italiana da tutta la questione dei falsi.
Potremmo citare cifre, potremmo citare dati, ma tutti noi siamo a conoscenza della grandezza del fenomeno dei falsi, deleterio su tutte le produzioni italiane, dall'agroalimentare, alle produzioni di cui stiamo parlando. Questa legge sana, o potrebbe cercare di sanare, questo problema.
Dall'altra parte, ricordiamoci sempre la questione dell'informazione al consumatore, ugualmente importante. Vogliamo un consumatore consapevole questa non è una legge che chiude la possibilità, anche alla produzione straniera, di arrivare in Italia, ma vuole che le origine delle merci siano precisamente indicate e che il consumatore, anche in base a questa origine, faccia la sua scelta. I primi proponenti della legge erano l'onorevole Reguzzoni e l'onorevole Versace a livello italiano, ma ricordiamo anche i parlamentari europei Susta e Moscardini che hanno fatto un lavoro analogo a livello europeo. Proprio perché tutto questo grande percorso vada a buon termine, sono necessari i decreti attuativi. La sollecitazione che noi chiediamo al Governo, certo dirlo oggi è un po' particolare, è che il Governo possa prendere in esame anche tale sollecitazione che arriva da una delle massime regioni produttrici di questi beni, che il Governo possa prendere atto di questo segnale, di questo appello, in maniera tale che il decreto possa arrivare al più presto, e che quindi si possa dare luogo all'utilizzo reale e all'entrata in vigore reale di questa importante normativa.
Vorrei capire: 1) qual è l'orientamento complessivo, se c'è un orientamento, se c'è già stata qualche discussione in questi termini; 2) cosa pensa di fare la Regione, perché credo che l'importanza di questo scalo per quel che riguarda la realtà cuneese, per tutte le questioni e le connessioni che questo tipo di presenza rappresenta per il turismo e per l'attività economica del territorio, non sia marginale. Quindi, vorrei capire: 1) se le questioni citate rispondono a verità; 2) in ogni caso qual è l'orientamento di intervento e di azione che ha messo o sta mettendo in campo, se del caso, la Regione Piemonte. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
Anch'io ho avuto modo di leggere la rassegna stampa che riportava la notizia di questo studio (perché ad oggi di questo si tratta) finanziato da ENAC e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L'obiettivo dello studio è di fornire elementi utili per l'aggiornamento del Piano Aeroportuale Nazionale. Esiste però, come sempre tutta una serie di passaggi che saranno oggetto di ampio confronto e di dibattito all'interno delle Istituzioni, fra le Istituzioni nazionali e quelle locali, che consentiranno poi al Ministro di decidere se, come e in quale misura adottare gli elementi presenti nello studio o come tarare le scelte politiche sulla base di questi elementi. Intanto, devo annunciare che per quanto di competenza della Regione noi abbiamo preso atto di una situazione per quanto riguarda GEAC che rappresenta, da una parte, la potenzialità di quest'infrastruttura, che sul territorio rappresenta indubbiamente un'opportunità non soltanto per l'area che lo ospita, ma per tutto il Piemonte e, dall'altra, abbiamo preso atto di una complicata storia relativa ai bilanci di GEAC: ancora oggi - adesso non ho il dato con me e vado a memoria - mi sembra che il bilancio sia in sofferenza per più di un milione e mezzo di euro. La storia degli aumenti di capitale la conosciamo tutti. Purtroppo, non si è ancora individuato, nonostante il buon lavoro svolto, perché partiamo da una situazione decisamente più drammatica, il punto di equilibrio per questa società, anche perché credo sia arrivato il momento di ragionare in termini di sistema aeroportuale piemontese e non più in una logica che forse era anche un po' di competitività e di contrapposizione sterile fra gli aeroporti piemontesi.
Quindi, certamente stiamo ragionando su questa vicenda. Infatti, incontrato proprio ieri i vertici di GEAC per stabilire una data all'inizio di gennaio, per incontrare SAGAT e GEAC, insieme all'Assessore Maccanti, ed iniziare a fare un discorso complessivo sul sistema aeroportuale.
Questa rappresenta l'unica possibilità di individuare una via d'uscita che ci consenta di fare il bene del territorio e delle nostre infrastrutture che dobbiamo valorizzare e, d'altro canto, anche di immaginare una proposta alternativa da inserire nel Piano nazionale nel momento in cui discuteremo di questa situazione e renderemo conto di tutta una serie di scelte fatte sul territorio.


Argomento: Viabilità

Interrogazione n. 254 del Consigliere Ronzani, inerente a "SR 232 'Panoramica Zegna' - Variante di Cossato Valle Mosso e Variante di Canton Colombo Mottalciata"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 254.
La parola all'Assessore Bonino, per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
L'intervento in oggetto fa parte del Piano di investimenti sulla rete stradale regionale ed è regolato da convenzione tra la Regione Piemonte e SCR.
SCR ci ha comunicato che l'intervento ha presentato criticità di vario genere che hanno richiesto le soluzioni a situazioni impreviste in fase di progettazione o sopraggiunte per effetto dell'entrata in vigore di nuove disposizioni normative.
Le modifiche progettuali hanno richiesto l'adozione di alcune varianti suppletive in corso d'opera, l'ultima delle quali dovrebbe essere approvata entro la fine del mese di dicembre. A questa corrisponderà un'ultimazione dei lavori prevista per l'estate 2011.
Nelle more di un'approvazione della perizia suppletiva di Variante la data di ultimazione è contrattualmente prevista per il 28 febbraio 2011.
Quando le problematiche hanno chiesto un interessamento della Regione Piemonte, questa ha adottato tutte le azioni necessarie per la rapida risoluzione delle stesse; faccio come esempio l'autorizzazione dei ribassi d'asta per la redazione delle perizie di Varianti.
Intanto è opportuno precisare che l'opera è in corso di realizzazione debba consentire alla realtà locale un significativo miglioramento delle condizioni di mobilità già nel medio/breve periodo (questo deve essere l'obiettivo) con riflessi positivi sulla qualità di vita dei residenti e delle imprese.
Nel lungo periodo l'obiettivo è il collegamento con l'autostrada pedemontana che potrà dare ulteriore impulso alla Valle Mosso.
Se gli interroganti lo ritengono, credo di poter trasferire anche nel dettaglio quali siano stati i problemi riscontrati da SCR che sono stati puntualmente riportati in una relazione; anziché leggerli preferisco consegnare la copia cartacea della relazione predisposta da SCR, se per voi va bene.



PRESIDENTE

Il Consigliere Ronzani non intende replicare.
Dichiaro chiuso il punto relativo allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione degli operai della Thyssen-Krupp deceduti tre anni or sono


PRESIDENTE

Prima di procedere, era pervenuto da parte del Comitato dei famigliari delle sette vittime della Thyssen-Krupp (oggi peraltro ricorre il terzo anniversario dell'incidente), una nota di ringraziamento alle Istituzioni per essere stati vicini ancora, anche nell'attualità, alle famiglie per la perdita dei famigliari anche a distanza di tre anni. Questa mattina eravamo stati invitati a partecipare all'udienza che si teneva in tribunale esplicitando questo invito a tutte le Istituzioni. Ovviamente, abbiamo fatto pervenire una nota cortese di diniego, perché è una giornata di Consiglio regionale e abbiamo fatto pervenire (e lo voglio ribadire all'interno dell'Aula) i sentimenti di vicinanza delle Istituzioni in particolare della nostra Istituzione, quindi del Consiglio regionale del Piemonte che non potrà essere presente ma che è idealmente presente.
Chiederei un brevissimo momento di silenzio in ricordo di questi lavoratori che hanno perso la vita tre anni or sono di cui tutti ricordiamo la drammaticità.



(I presenti, in piedi, osservano un minuto di silenzio)


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 72, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2011"

Argomento: Esercizi provvisori - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 73, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2011-2013"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 72, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2011" e al disegno di legge n. 73, inerente "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2011-2013" di cui al punto 5) all'o.d.g. Richiamo l'attenzione dell'Aula, in particolare quella dei Capigruppo. Intenderei procedere in tal modo: nella giornata di oggi vorrei procedere alle relazioni. Per entrambi i disegni di legge vi è una relazione di maggioranza e due di minoranza; seguirà - immagino - l'intervento della Giunta regionale.
Partirei con le relazioni e l'intervento della Giunta. L'Aula concorda? La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Non vorrei aver compreso male, ma nella Conferenza dei Capigruppo della settimana scorsa si era stabilito che le relazioni venissero effettuate nella seduta pomeridiana. Inoltre, era stato previsto che la seduta si sarebbe interrotta dopo le relazioni, per consentire un approfondimento rispetto ai contenuti delle stesse e che da domani mattina sarebbe incominciato il di-battito generale sui provvedimenti.



PRESIDENTE

È esatto e aderente alla realtà. Tuttavia, poiché siamo partiti in orario, o quasi, e considerando che sono le ore 11.00, chiedevo all'Aula di iniziare l'esame dei disegni di legge; diversamente, aggiorno i lavori e ci troviamo alle ore 14.30, come previsto. Immagino che qualche Consigliere non sia presente Ha ragione il Consigliere Reschigna: così era stato deciso alla Conferenza dei Capigruppo.
Quindi, se il Consigliere Reschigna resta su questa posizione, aggiorniamo la seduta e ci vediamo oggi pomeriggio alle ore 14.30, senza problemi perché capisco che qualche Consigliere abbia programmato di essere presente nel pomeriggio.



RESCHIGNA Aldo

Chiedo scusa, chiederei di andare secondo le previsioni della Conferenza dei Capigruppo, perché ho comunicato ai componenti del mio Gruppo che le relazioni sarebbero incominciate nel pomeriggio.
Soltanto per evitare problemi; perché penso che non cambi nulla.



PRESIDENTE

È corretto.
Ricordo che il termine per gli emendamenti è stato fissato per la giornata di domani alle ore 12.00, fatto salvo tutte le prerogative dei Consiglieri secondo il Regolamento.
I lavori sono aggiornati alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 11.05)



< torna indietro