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Dettaglio seduta n.46 del 16/11/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL CONSIGLIERE CATTANEO



(Alle ore 10.01 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30 per mancanza del numero legale)



(Alle ore 10.31 il Vicepresidente Molinari comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00 per mancanza del numero legale e che per i Consiglieri che volessero parteciparvi, in Sala Viglione stanno per essere ricevuti i lavoratori dell'ex Agile-Eutelia)



(Alle ore 11.01 il Presidente Cattaneo comunica che i lavori inizieranno alle ore 11.30)



(La seduta ha inizio alle ore 11.21)



PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta e do atto che l'ordine del giorno è stato comunicato con la convocazione.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proposta di deliberazione n. 80, inerente a "Bilancio annuale di previsione del Consiglio regionale per l'esercizio 2011. Bilancio pluriennale per gli esercizi 2011-2012-2013. Determinazione del fabbisogno finanziario del Consiglio regionale per l'anno 2011, ai sensi degli articoli 42, 43 della l.r. 11 aprile 2011, n. 7" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Ordine del giorno n. 108 dei Consiglieri Taricco, Boeti, Lepri, Motta Angela, Muliere e Ronzani, inerente a "Moratoria dei decreti attuativi del D.Lgs. n. 22/1997 (legge Ronchi)" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 132 dei Consiglieri Cursio, Negro e Stara, inerente a "Visita di una delegazione del Consiglio regionale nella Regione Autonoma del Kurdistan iracheno - Interventi a favore di bambini cardiopatici" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Protezione civile

Ordine del giorno n. 139 dei Consiglieri Comba, Toselli, Vignale Mastrullo, Cortopassi, Pedrale, Motta Massimiliano, Costa Rosa Anna Tentoni, Cattaneo, Spagnuolo, Valle, Leo, Bussola, Cantore e Botta Marco inerente a "Riduzione del dispositivo ordinario di soccorso tecnico urgente relativo alla disponibilità degli elicotteri dei Vigili del Fuoco della Regione Piemonte" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Propongo l'iscrizione della deliberazione relativa all'approvazione del bilancio del Consiglio regionale.
Chiedo se vi sono altre proposte di modifica dell'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 108 all'o.d.g. odierno.



PRESIDENTE

Lo illustra, Consigliere Taricco?



TARICCO Giacomino

Molto brevemente.
L'ordine del giorno chiede al Consiglio di sostenere la moratoria d'applicazione per quel che concerne la legge Ronchi sull'acqua. Sapete che è in corso l'iter per approdare ad un referendum relativamente al tema della privatizzazione dell'acqua; contestualmente i decreti attuativi prevedono che partano le applicazioni di questa norma.
Qualora i decreti avessero pieno rigore, ci troveremmo nel paradosso di avviare, da una parte, l'operatività della norma e, dall'altra, indire un referendum per verificare se la norma è da applicare o meno.
Questa moratoria chiede di rinviare le date d'applicazione, vincolanti per i Comuni, relativamente alle norme previste dal decreto Ronchi nell'attesa dell'effettuazione del referendum e, quindi, di conoscere il parere degli italiani su questa norma.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cursio; ne ha facoltà.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Chiedo se sia possibile iscrivere all'o.d.g. un ordine del giorno, che è il frutto del viaggio che una delegazione della Regione Piemonte ha effettuato alcune settimane fa in Kurdistan. Riguarda l'aiuto a bimbi affetti da cardiopatie congenite. Ricordo che negli anni '80 quella regione è stata bombardata con bombe chimiche: purtroppo ancora molte generazioni soffriranno di malformazioni non solo cardiache. In questo caso, per ricordiamo che le malformazioni cardiache sono prevalenti su tutte le altre patologie.
Volevo chiedere, proprio perché mi sono impegnato e mi sto impegnando personalmente attraverso altre vie, se era possibile aiutare questi bimbi.
Il numero di bambini malati è rilevante, però una vita salvata è sempre una vita salvata.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Comba; ne ha facoltà.



COMBA Fabrizio

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno intitolato "Riduzione del dispositivo ordinario di soccorso tecnico urgente relativo alla disponibilità degli elicotteri dei Vigili del Fuoco della Regione Piemonte".
Grazie.



PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente, dichiaro iscritti all'o.d.g. la proposta di deliberazione n. 80, l'ordine del giorno n. 108, l'ordine del giorno n. 132 e l'ordine del giorno n. 139.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g. odierno viene così modificato: al punto 5) la proposta di deliberazione n. 80; al punto 6) la mozione n. 117; al punto 7) l'ordine del giorno n. 131; al punto 8) l'ordine del giorno n. 126; al punto 9) l'ordine del giorno n. 9; al punto 10) l'ordine del giorno n. 109; al punto 11) l'ordine del giorno n. 108; al punto 12) l'ordine del giorno n. 132; al punto 13) l'ordine del giorno n. 139. Dichiaro l'o.d.g. approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico ai Consiglieri che sono approvati i processi verbali del 19 e del 26 ottobre 2010.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Boniperti, Cota, Maccanti e Giordano.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis dello Statuto, do atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 7 deliberazioni di nomina della Giunta regionale e a n. 1 decreto di nomina della Presidenza della Giunta regionale.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Musei

d) Ricevimento enti e associazioni coinvolte nella gestione degli Ecomusei e delegazione lavoratori Sert


PRESIDENTE

Ricordo che per la giornata odierna abbiamo i seguenti appuntamenti.
Alle ore 13 in Sala Viglione, la Giunta e il Consiglio incontreranno così come deciso in sede di Conferenza dei Capigruppo, gli enti e le associazioni coinvolte nella gestione degli Ecomusei e alle ore 15, presso la Sala dei Morando, è confermata la riunione della II Commissione presieduta dal Consigliere Angeleri.
Vi è una richiesta dei dipendenti della Sert: "La Regione deve intervenire per le seguenti ragioni: salvare i posti di lavoro.
Contrariamente a quanto si sostiene, la Sert è un'azienda sana che dà lavoro a 60 persone, tra dipendenti a libro paga e indotto, che guadagna ed è stata ritenuta tra le 100 aziende più innovative del Piemonte".
Questi lavoratori sono presenti in Consiglio; riesce difficile riceverli oggi, però pongo il problema.
Propongo di procedere con il sindacato ispettivo iniziando con le interrogazioni cui risponde l'Assessore Porchietto, per poi creare una finestra, anche durante lo svolgimento del sindacato ispettivo, per ricevere i dipendenti della Sert, senza sospendere il Consiglio.
Abbiamo anche l'esigenza di convocare una riunione dei Capigruppo nella giornata di oggi o in quella di domani. Mi orienterei a convocarla nella giornata di domani.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Ammortizzatori sociali

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 211 del Consigliere Muliere, inerente a "Grave situazione della Space Cannon di Fubine (AL)"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziano il sindacato ispettivo con l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 211.
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
una questione che è già stata all'attenzione dell'Aula e l'Assessore aveva già risposto ad un'interpellanza del collega Molinari. L'ho voluta mantenere perché mi sembrava giusto conoscere l'evoluzione della situazione, perché prima di tutto c'era un problema di tutela dei lavoratori per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e da questo punto di vista ci sono stati più incontri con gli uffici, con l'Assessore. Quindi sarebbe interessante, almeno da parte mia, conoscere qual è la situazione ma soprattutto quello che a me interessava adesso era sapere...



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, il Consigliere Muliere sta illustrando un'interrogazione importante. Chiederei di ascoltarlo.



MULIERE Rocco

Occorre sapere quali sono le prospettive di questa azienda, perché al di là della tutela per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali dei lavoratori, si tratta di sapere e conoscere quali sono le possibili prospettive di questa azienda dal punto di vista dell'operatività e del lavoro.
Sappiamo, com'è stato detto anche qui, al di là di una situazione debitoria, c'è un mercato possibile per questa azienda, perché all'interno dell'azienda ci sono professionalità. C'era ormai un mercato acquisito a livello internazionale e quindi credo sia utile sapere - e lo volevo sapere dalla Giunta - se sono stati fatti dei passi in avanti in questa direzione se ci sono dei possibili acquirenti.
Credo che le prossime giornate e settimane saranno decisive per il futuro di un'azienda importante in un'area delicata come quella dell'Alessandrino, dove la situazione di crisi di molte aziende pesa fortemente sull'occupazione del territorio della provincia.
Ascolterò con attenzione la risposta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Porchietto.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro e formazione professionale

Grazie, Presidente.
Come ha già anticipato il Consigliere Muliere, per quanto riguarda tutta la tematica del supporto ai lavoratori dell'azienda, credo che già con l'interrogazione a risposta immediata - ma lascerò chiaramente lo scritto alla Segreteria del Consiglio per chi ne voglia avere copia - come Regione Piemonte, tutto ciò che si poteva e si può fare l'abbiamo fatto e lo stiamo facendo.
C'è però un particolare che vorrei ricordare all'Aula, cioè il fatto che la Regione non può sostituirsi agli imprenditori e alle imprese soprattutto nel momento in cui un'impresa non è neanche un'impresa italiana, ma è una multinazionale austriaca, che, come credo il Consigliere Muliere sappia, anni fa ha acquisito la Space Cannon, che era un'azienda più piccola, ma che svolgeva la stessa attività ed era un concorrente.
La Space Cannon è stata acquisita in una fase di ascesa economica, ma nel momento in cui sono emerse crescenti difficoltà sui mercati - negli incontri che si sono succeduti, tra cui l'ultimo soltanto poche settimane fa, è emerso come il gruppo austriaco versi in questo momento in una situazione di difficoltà sia dal punto di vista della liquidità sia dal punto di vista del fatturato - in un'ottica di ristrutturazione e di razionalizzazione delle presenze a livello internazionale, la società austriaca Zumtobel ha deciso di chiudere lo stabilimento dell'Alessandrino.
Noi abbiamo fatto più incontri e gli incontri si stanno susseguendo anche in queste settimane, in primo luogo per trovare un punto di accordo che prevedesse la cassa integrazione...



PRESIDENTE

Assessore, chiedo scusa se la interrompo, però il Consigliere interrogante ha diritto di ascoltare con attenzione la risposta della Giunta. Bisogna creare delle condizioni minime per metterlo in condizione di esercitare questa prerogativa. Grazie.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro e formazione professionale

Negli incontri che abbiamo fatto abbiamo anche tentato di convincere l'azienda a richiedere una cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per 24 mesi con accordo da sottoscrivere presso il Ministero.
L'azienda non ha voluto ed è chiaramente nella facoltà dell'azienda fare questa richiesta. Pertanto, ha fermato il ricorso alla cassa straordinaria per un massimo di 12 mesi a decorrere dal 18 ottobre.
Sempre in quel contesto, abbiamo raccolto da parte dell'azienda la possibilità di vagliare eventuali soggetti acquirenti dello stabilimento dell'Alessandrino. A tal proposito, stante che in quel frangente era presente sia la Provincia di Alessandria sia l'API di Alessandria, che rappresentava l'azienda, abbiamo immediatamente attivato come Regione Piemonte i canali necessari per fare ciò che, fortunatamente, siamo riusciti a fare per un'altra importante realtà della provincia di Torino che è l'AGES, vale a dire sollecitare imprenditori affinché valutassero la possibilità di acquisire l'azienda.
In questo momento, in modo assolutamente informale, perché ricordo che la Regione Piemonte non è un soggetto privato che si può permettere di cercare acquirenti in giro per il mondo per le imprese, ma chiaramente è un'istituzione che, attraverso gli strumenti che in questo momento ha a disposizione, sta cercando di sollecitare il mondo imprenditoriale ad intervenire su una crisi aziendale ma su un mercato che ha buone prospettive future, ci siamo attivati e siamo sistematicamente in contatto con le associazioni datoriali.
Abbiamo anche sollecitato in via assolutamente informale alcuni operatori del settore, indicando gli strumenti che la Regione Piemonte ha messo a disposizione delle aziende, sia attraverso il piano straordinario per l'occupazione, sia attraverso gli strumenti ordinari previsti per favorire nuovi insediamenti produttivi.
Stiamo seguendo sistematicamente la situazione. È chiaro che sappiamo che il momento di crisi in primis non agevola, ma soprattutto bisogna verificare se la società austriaca sarà realmente intenzionata a cedere un ramo di un'azienda che era stata precedentemente acquisita proprio per togliere dal mercato un concorrente. La proprietà, tramite l'Amministratore Delegato, nonché liquidatore della società, ha già evidenziato che vaglieranno delle ipotesi di cessione dello stabilimento della produzione soltanto nel caso in cui i diretti interessati saranno disponibili a firmare un accordo di non concorrenza con la società austriaca.



PRESIDENTE

Il Vicepresidente Molinari, insieme al Vicepresidente della Giunta regionale Cavallera e all'Assessore Porchietto, riceverà in sala Viglione i dipendenti della Sert.


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione n. 188 dei Consiglieri Biolé e Bono, inerente a "Aggiornamento dell'elenco degli aventi diritti ai contributi regionali ex lege n. 49 del 1984"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 188.
La parola all'Assessore Coppola, per la risposta.



COPPOLA Michele, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente.
Sono davvero contento di essere riuscito alla fine ad arrivare a discutere questa interrogazione in Aula, perché tra l'altro era interesse mio. Ancora questa mattina, parlando con il Presidente della Commissione competente per materia, ho chiesto quando la Commissione riterrà opportuno prevedere nelle prossime settimane un approfondimento su questo tema.
Per dare intanto una risposta chiara alla domanda che gli interpellanti rivolgono e quindi "se l'Amministrazione regionale intende operare un aggiornamento di detta tabella", credo che la risposta che si debba dare sia assolutamente affermativa. Nel senso che credo che ormai, dopo tanti anni di modifiche non intervenute e di ragionamenti non fatti, questo sia il momento nel quale arrivare ad aprire un dibattito in Commissione e definire le modalità con le quali andare a rivedere le realtà che sono presenti nella tabella che viene finanziata dalla legge n. 49 del 3 settembre 1984.
Tra l'altro, credo sia importante fare questo ragionamento, perché la situazione che oggi siamo chiamati ad affrontare è davvero peculiare. Per intenderci, quest'anno le risorse assegnate al capitolo di bilancio che sostiene la legge n. 49 ammontano a circa 500 mila euro. Complessivamente le risorse sono pari a 600 mila euro, ma per dire con estrema franchezza a cosa serviranno queste risorse, si deve - ahimè - evidenziare che serviranno a saldare il "debito" dell'anno precedente. Pertanto, tale modalità, con la quale abbiamo già avuto modo di intrattenere i Commissari in Commissione e i Consiglieri in Aula, anche in questa circostanza è la vera protagonista.
Va aggiunta un'altra considerazione che ci impone un ragionamento nuovo rispetto a questo elenco: molte associazioni ed enti che partecipano alla ridistribuzione di quelle risorse, perché presenti nella tabella, in realtà partecipano anche alla distribuzione delle risorse che avviene attraverso la legge 58, quindi hanno due modalità di contribuzione.
Ciò avviene, perché questi enti, istituti ed associazioni hanno archivi e biblioteche, quindi hanno la necessità di avere un supporto che faccia sì che la ricchezza, il patrimonio che posseggono, sia ben conservato, ben fruibile e messo a disposizione.
In realtà, una delle più importanti riflessioni che stiamo facendo con le fondazioni di origine ex bancaria è di vedere se quanto avviene per l'ISMEL, quindi il ragionamento di una nuova modalità di aggregazione che preservi l'indirizzo artistico e culturale, la sensibilità, l'origine, le modalità e gli scopi statutari dell'ente, possa trovare una maggiore soddisfazione in un'organizzazione più razionale. Quindi, un contenimento delle risorse per il funzionamento e la possibilità di destinare le risorse alle iniziative, perché - bisogna essere franchi - nella stragrande maggioranza dei casi queste risorse non sono funzionali ad un'attività di informazione, di condivisione o di approfondimento, bensì al sostegno effettivo delle istituzioni medesime.
Ci troviamo, pertanto, in una situazione complicata: non essere riusciti ad incrementare le risorse quest'anno, per la discussione fatta in aula in relazione all'approvazione del bilancio di assestamento evidentemente fa sì che per l'anno in corso ci sia una contrazione di risorse, mentre le risorse che sono state stanziate - come dicevo - in realtà servono a saldare il pendente.
Il 2011 è l'anno migliore per aprire una riflessione, che dovrà essere fatta in Commissione con i Commissari, per comprendere qual è l'indirizzo della Giunta - che non verrà meno in tal senso - ma, in modo particolare dei colleghi Consiglieri nel condividere o meno quell'indirizzo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per essere riuscito a dare, dopo qualche settimana, una risposta, in questo caso positiva e affermativa, in merito all'aggiornamento dell'elenco delle associazioni che fruiscono della legge 49.
importante ricordare che, durante la consultazione che abbiamo avuto in VI Commissione la settimana scorsa, alcuni auditi hanno sottolineato proprio questo aspetto. Questo rinforza la nostra volontà e ci fa piacere che ci sia tale disponibilità.
Ricordo anche un'altra questione evidenziata da un audito della Commissione: alcune risorse del 2009 devono ancora essere erogate dalla Regione, rispetto a quella legge. Questo, unito al fatto riportato dall'Assessore Coppola, rappresenta un problema, perché le risorse devono andare a coprire gli anni passati.
Concordo con l'Assessore quando dice che il 2011 è l'anno giusto per riuscire ad aggiornare l'elenco, in quanto purtroppo le risorse sono poche e solo nei prossimi anni si potrà ripartire in modo ordinario, rispetto a questo finanziamento della legge 49. Grazie.


Argomento: Psichiatria

Interpellanza n. 181 del Consigliere Placido, inerente a "Istituzione della Commissione Tecnica per la definizione del percorso di presa in carico alternativo all'inserimento in Ospedale psichiatrico giudiziario dei soggetti con problematiche autori di reato"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interpellanza n. 181.
La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Ho cinque minuti per l'illustrazione, poi c'è la replica dell'Assessore e la controreplica dell'interrogante, se ricordo bene.



PRESIDENTE

Se posso dire, lei ha letto bene il Regolamento. Prego.



PLACIDO Roberto

Sa che a volte il calzolaio ha le scarpe bucate; di conseguenza, chi spesso cita il Regolamento magari non lo conosce. La ringrazio.
L'interrogazione in questione, Assessore Ferrero, che penso senz'altro lei conosca, parte da un provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'aprile 2008, dove si determinava il passaggio definitivo delle competenze della medicina penitenziaria, che è uno degli argomenti che riguarda i bilanci delle ASL dove hanno sede le case circondariali, dal Ministero alla sanità regionale.
Questo, in un quadro dove la nostra regione è all'avanguardia, a livello nazionale, per livello di professionalità e per una serie di atti e provvedimenti che hanno portato il Piemonte, insieme a qualche altra regione, ad essere considerato come un riferimento sull'argomento.
Proseguendo con il provvedimento del Consiglio dei Ministri, nel febbraio 2010 veniva istituita una Commissione Tecnica composta da esperti con esperienze decennali, ampi e notevoli riconoscimenti, a cui era affidato il compito di elaborare un programma di lavoro adeguato al proseguimento degli obiettivi richiesti, rispetto a strutture, punti di vista e organizzazione, criteri etici e professionalità.
L'interrogazione, Assessore...
No, ma io aspetto, finisca pure la telefonata, Assessore! Ho dieci minuti, c'è tutto il tempo...



PRESIDENTE

Assessore Ferrero, mi scusi.



PLACIDO Roberto

Grazie, Assessore.
L'interrogazione è per capire i motivi che hanno determinato, da parte della Regione, con provvedimento n. 619, un cambiamento della Commissione su un tema così importante. Questo ha delle ricadute che in alcuni casi possono essere drammatiche e, in base alla sua risposta, le ricorderò un caso, ma mi auguro che non si debba tornare in quest'aula, e non solo rispetto ai problemi che potranno sorgere.
La Commissione precedente era composta in base a criteri di carattere istituzionale: c'erano tutti i Direttori dei Dipartimenti o delegati delle ASL con sede di carcere, come ritengo normale che debba essere. Erano rappresentati i Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL, più altre figure scelte sicuramente non a titolo personale, ma in base alla professionalità e alla responsabilità che erano loro riconosciute.
Con il suo provvedimento, Assessore Ferrero - Presidente, poiché è una Commissione pubblica, penso che si possa tranquillamente fare riferimento ai soggetti, senza dover ricorrere a sedute segrete - lei inserisce un ricercatore associato, toglie la responsabile di una struttura convenzionata con la Regione, che tra l'altro riceve importanti risorse per la funzione che svolge (mi riferisco al "Fatebenefratelli"), ma inserisce la proprietaria di una comunità privata aderente all'Associazione delle Strutture Private che si occupano della materia; inoltre, inserisce un Primario di Psichiatria di Alessandria, che non è sede di casa circondariale, una persona che lavora alle Vallette, un professore associato, un aiuto del Direttore responsabile dell'ASL 2, dove ha sede la più importante struttura del Piemonte, rimuovendovi il Direttore.
Assessore Ferrero, poiché ritengo ci sia un disegno politico e non tecnico rispetto alle figure che sono state individuate, che in buona parte sono riconducibili, la domanda che le rivolgo è: riesce a spiegarci perch lei toglie chi istituzionalmente ha la responsabilità di affrontare quel problema e inserisce persone che non hanno responsabilità, che spesso non hanno esperienza, che in alcuni casi sono riconducibili politicamente? Questa è la domanda. Mi auguro di ricevere da lei una risposta tecnica e non politica. Aggiungerò altre cose nella replica, in base a quello che dirà.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrero.



FERRERO Caterina, Assessore alla tutela della salute e sanità

Il DPCM dell'1/04/08, nel prevedere un percorso di superamento degli OPG, ha stabilito la presa in carico dei soggetti con problematiche psichiatriche autori di reato da parte di Dipartimenti di Salute Mentale regionali, attraverso l'adozione di modelli organizzativi alternativi a quelli esistenti.
La questione della presa in carico dei suddetti pazienti, alternativa all'inserimento in OPG, deve pertanto essere affrontata attraverso diversi strumenti tra loro integrati.
La Commissione tecnica per la definizione del percorso di presa in carico alternativo deve pertanto essere vista e concepita come uno dei momenti di confronto che si ritiene di utilizzare e non certo come l'unico strumento disponibile, ovvero la sede in cui vengono assunte le decisioni.
La stessa Commissione coinvolge tecnici e professionisti e quindi anche Direttori di Istituti Penitenziari, qualora si ravvisi la necessità di approfondire specifiche e locali problematiche. Parimenti si valorizza al massimo la doverosa collaborazione con la Magistratura che rappresenta un'ulteriore significativa garanzia rispetto all'esito del percorso: si ricorda infatti che all'esecuzione delle misure di sicurezza riguardanti gli internati, sovrintende il Magistrato di Sorveglianza.
I componenti dell'attuale Commissione Tecnica sono stati individuati sulla base della loro competenza e della loro professionalità come la Garante dei diritti dei detenuti, la Presidente del Forum Piemontese per il diritto alla salute dei detenuti, la rappresentante regionale di una nota federazione di strutture comunitarie psicoterapeutiche, la responsabile amministrativa di un importante ospedale piemontese, il responsabile dell'ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato Regionale professori universitari e capi di dipartimento.
Relativamente all'esclusione del Responsabile del Presidio Ospedaliero Fatebenefratelli si precisa che si è trattato di un mero errore di trascrizione del settore, peraltro già corretto con apposita determina di reintegro.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere per la replica.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Assessore, la ringrazio per un atto formale, di cortesia e di educazione, ma è esclusivamente per questo.
Lei ha letto una risposta burocratica che assolutamente non risponde in alcun modo ai problemi e ai quesiti che le ho posto.
Lei ha tolto i responsabili di dipartimento, sedi di carcere, le massime autorità istituzionalmente chiamate ad occuparsi di quei problemi in termini professionali per mettere figure che non risolvono e non rispondono né alla responsabilità istituzionale né in alcuni casi a quella professionale.
In una mia visita presso l'Assessorato che lei pro tempore ha la responsabilità di guidare - non so per quanto, perché tutti siamo pro tempore - ho acquisito da un funzionario dell'Assessorato che lei guida un documento su carta intestata del Ministero di Grazie e Giustizia - quindi non certo una fonte non attendibile - nel quale, con tutte le cautele e il rispetto che un direttore di Ministero può usarle, le si chiede conto con stupore del fatto che nella Commissione che lei ha creato, dove sono stati tolti i responsabili istituzionali della materia, viene rimosso il direttore del carcere di Torino, che è la massima autorità in materia, per incaricare un suo aiutante.
Questo è uno dei problemi, Assessore Ferrero, e siccome stiamo parlando di un argomento particolarmente grave, lo dico oggi in questa sede: tempi addietro nella nostra regione ci fu un caso drammatico nel quale, per non conoscenza della materia, una giovane persona fu affidata ad una struttura non in grado di occuparsene e finì tragicamente! Se dovesse mai succedere una cosa del genere, Assessore Ferrero e chi male la consiglia, lei ne sarà responsabile e la chiamerò a risponderne personalmente.
Lei mi ha dato una risposta insoddisfacente, non ha risposto assolutamente ai quesiti che le ho posto. I miei era quesiti tecnici ed oggettivi, nei quali le chiedevo come mai i massimi responsabili istituzionali delle strutture che si occupano di problematiche psichiatriche sono stati sostituiti da figure che, in qualche caso, hanno titolo accademico, ma non hanno alcuna responsabilità, non sono responsabili di sede di carcere; addirittura ne mettete uno o due in una provincia nella quale non c'è un carcere e mettete degli aiutanti come responsabili, ma si tratta di figure che hanno, per l'appunto, una caratteristica: l'essere riconducibili politicamente ad un partito di questa maggioranza.
Assessore, riconfermo tutta la simpatia personale che ho nei suoi confronti, come lei ben sa, ma in termini professionali sono molto preoccupato. Non so se lei si stia rendendo conto di quello che ha fatto e di quello che sta facendo, ma se continua così, torneremo sulla questione e ci torneremo drammaticamente.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio agli allievi del Master in Giornalismo di Torino


PRESIDENTE

Saluto gli studenti del Master in Giornalismo di Torino accompagnati dal loro Tutor, Maurizio Tropeano, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Telecomunicazioni

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 145 dei Consiglieri Taricco, Ronzani, Reschigna, Muliere, Lepri, Placido, Manica e Gariglio inerente a "Stato di attuazione dell'accordo di programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio piemontese tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 145.
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
L'interrogazione aveva lo scopo di capire lo stato dell'arte relativamente al protocollo che la Regione stessa aveva firmato con il Ministero per quanto concerne l'attuazione di un progetto banda larga, che aveva visto l'impegno da parte della Regione Piemonte di oltre sette milioni di euro di fondi provenienti dal Programma di Sviluppo Rurale, a fronte di un impegno da parte del Ministero di sei milioni di euro con l'obiettivo di completare il quadro di infrastrutture necessarie per offrire ai cittadini della nostra regione, soprattutto delle aree rurali e periferiche, la copertura di banda larga, che oggi ancora non è presente in modo compiuto sul nostro territorio.
Il Ministero dello Sviluppo Economico aveva sollecitato alla nostra Regione questo tipo di impegno; il protocollo è stato autorizzato con delibera di Giunta l'8 marzo e conseguentemente firmato.
Dopo di allora non abbiamo più saputo nulla. Era prevista la costituzione di una cabina di regia, di un Comitato che avrebbe dovuto coordinare gli interventi della nostra Regione.
Volevamo sapere se questa cabina di regia era stata costituita. Mi sembra che il protocollo che avevamo letto prevedesse che fosse fatta questa cabina di regia e che questo comitato di governo dell'accordo prevedesse che entro 60 giorni dalla firma del protocollo sia la Regione sia il Ministero dovessero designare i propri componenti.
L'obiettivo di questa interrogazione è innanzitutto capire se tutto ci che era previsto nell'accordo è stato effettivamente realizzato, cioè se sono stati nominati i componenti e se sia stato insediato il Comitato, a che punto è il processo di attuazione, perché crediamo che questa esigenza della copertura della banda larga - e in questo senso i 14 milioni sono una risorsa veramente importante - debba essere portato a termine il più velocemente possibile. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Giordano.



GIORDANO Massimo, Assessore alla tecnologia delle comunicazioni

Grazie, Presidente. Un saluto a tutti i colleghi.
Come già comunicato con nota informativa inoltrata al Consigliere Taricco in data 15 settembre 2010, confermiamo che l'Amministrazione regionale continua a lavorare costantemente per rendere disponibile la banda larga in tutto il territorio del Piemonte.
A tale fine sono in corso le attività inerenti all'accordo sottoscritto tra la Regione Piemonte e il Ministero dello Sviluppo Economico, con l'obiettivo di ridurre ulteriormente il divario digitale, a partire dalle aree più marginali e prevenire ulteriori forme.
A luglio 2010, sono stati individuati, in collaborazione con le Province, i primi 36 interventi finanziati dalle risorse del MISE, su centrali Telecom Italia.
In questi giorni Infratel ha ultimato la selezione delle ditte appaltatrici e sta effettuando le verifiche tecniche per dare avvio ai lavori entro fine settembre 2010 da completare indicativamente entro il primo semestre 2011.
Si precisa che i dati di copertura del territorio riportati nell'interrogazione non sono corretti e non rispondono a quanto riportato nella sopra citata nota (almeno così pare).
In particolare, si conferma che, a settembre 2010, circa 1.040 Comuni sono coperti da soluzione ADSL, mentre più di 1.050 Comuni dispongono di soluzioni BWA (Broadband Wireless Access), che garantiscono livelli di servizio sostanzialmente pari a quelli dell'ADSL, offerti da numerosi operatori locali che hanno trovato, anche grazie al Programma WI-PIE, le condizioni per rafforzare la propria azione di mercato.
Sono più di 900 i Comuni in cui sono presenti sia soluzioni ADSL che Broadband Wireless Access, con uno sviluppo della concorrenza difficilmente pensabile fino a un paio di anni fa.
In merito al servizio satellitare, si conferma che grazie all'accordo con Eutelsat, il nuovo servizio Tooway è stato reso disponibile su tutto il territorio regionale, aggiungendo un'ulteriore opzione di scelta per l'utente finale.
Si fa presente, tuttavia, che i Comuni sul territorio piemontese coperti solo da soluzione satellitare sono meno di 50 e sono localizzati in aree in cui la concentrazione di utenze non ha consentito lo sviluppo di offerta degli altri due servizi richiamati prima.
Ad oggi, il divario digitale terrestre coinvolge meno dello 0,5% della popolazione, per la quale - si ribadisce - è comunque disponibile il servizio satellitare.
Ma è proprio su queste aree che si sta concentrando l'azione dell'Amministrazione regionale che, entro metà ottobre, sempre in collaborazione con le Province, identificherà le prossime aree su cui intervenire con fondi del Programma di sviluppo rurale del Piemonte 2007 2013.
stata peraltro indetta una consultazione pubblica, da parte del MISE rivolta agli operatori di mercato, da un lato per avere certezza dell'effettiva assenza degli stessi nelle aree potenzialmente interessate dalle attività, dall'altro per conoscere, attraverso l'acquisizione dei rispettivi piani di sviluppo triennali, il loro potenziale interesse ad offrire servizi in quelle aree, in quanto non si vogliono realizzare infrastrutture che poi non verranno utilizzate per offrire servizi.
L'accordo consentirà, in definitiva, di intervenire per colmare i "buchi di copertura" ancora presenti sul nostro territorio e, in generale aumentare la disponibilità della banda.
Infine, in relazione all'osservazione del Consigliere Taricco sul fatto che "purtroppo la Giunta Cota, ad oggi, non ha neanche nominato i suoi rappresentati nel Comitato, un passo necessario per gli altri adempimenti e il via al programma", si informa che siamo in attesa della convocazione da parte del MISE per procedere con la nomina dei rappresentati della Regione Piemonte nel Comitato. Unicamente per questo motivo non sono ancora stati designati.
Spero di essere stato sufficientemente esaustivo. Vi è anche una tabella, che non ho letto, che offre ulteriore puntualità di informazioni comunque a disposizione dei Consiglieri.



PRESIDENTE

La ringrazio, Assessore Giordano.


Argomento: Problemi energetici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 78 dei Consiglieri Buquicchio e Ponso, inerente a "Produzione di energia elettrica da impianti nucleari in Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 78.
La illustra il Consigliere Segretario Ponso, che interviene in qualità di Consigliere.



PONSO Tullio

Grazie, Presidente.
Con questa interrogazione, intendiamo chiedere alla Giunta un chiarimento in merito alla sua politica energetica da impianti nucleari.
Come sappiamo, i referendum del 1986 sancirono, di fatto, la rinuncia dell'Italia alla produzione di energia attraverso gli impianti nucleari.
L'attuale Governo in carica, invece, ha più volte affermato la volontà di tornare a perseguire anche questa strada per la produzione di energia.
Considerato che il decreto legge sul rilancio del nucleare prevede, da parte del Consiglio dei Ministri, l'adozione, all'articolo 3, di un documento programmatico contenente gli obiettivi strategici in materia di energia nucleare, sottolineando altresì che il gestore dei servizi energetici, nella relazione annuale del 2009, ha evidenziato una contrazione del fabbisogno energetico a livello nazionale pari al 6,7 imputabile, ovviamente, all'attuale crisi economica che ha colpito il mondo e quindi anche il nostro Paese, noi vorremmo sapere dalla Giunta regionale e dall'Assessore competente in materia: che cosa prevede questo documento programmatico del Consiglio dei Ministri in particolare per quanto riguarda la Regione Piemonte quali sono gli intendimenti della Giunta regionale in materia energetica ed in particolare in merito alla realizzazione di un impianto nucleare se la Regione Piemonte ha previsto un proprio Piano programmatico per il fabbisogno energetico nei prossimi decenni, caratterizzato da scenari socio economici alternativi quali sono i costi delle principali attività riportati in premessa, per l'eventuale realizzazione di un impianto di energia nucleare in Piemonte con particolare riferimento alle fasi di gestione dei rifiuti e materiale radioattivi se la Regione Piemonte ha realizzato un piano costi-benefici che confronti la realizzazione di energia elettrica proveniente da impianti nucleari con eventuali altre fonti di energia.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Giordano.



GIORDANO Massimo, Assessore all'energia

Grazie, Presidente.
La nota che ho preparato è piuttosto articolata (si compone di ben cinque pagine), ma spero di rispondere a tutti i quesiti posti.
Il decreto legislativo n. 31 del 15 febbraio 2010 prevede, all'articolo 3, che il Consiglio dei Ministri definisca "un documento programmatico, con il quale sono delineati gli obiettivi strategici in materia nucleare, tra i quali, in via prioritaria, la protezione da radiazioni ionizzanti e la sicurezza nucleare".
Ad oggi, tuttavia, il documento non è ancora stato pubblicato pertanto, allo stato attuale, non è ancora possibile discutere dei contenuti del documento, né di quali possano essere i suoi riflessi per la Regione Piemonte.
Gli obiettivi di massima della programmazione energetica a livello regionale ad oggi sono quelli ripresi dal Piano Energetico Ambientale Regionale approvato dal Consiglio regionale nel febbraio 2004. Questi obiettivi consistevano, in linea con gli indirizzi di politica energetica che caratterizzano attualmente le Regioni più avanzate dal punto di vista tecnologico ed industriale, nel fornire "garanzie di sicurezza flessibilità e continuità degli approvvigionamenti, al funzionamento unitario del mercato dell'energia, alla economicità dell'energia e della qualificazione dei servizi, al miglioramento della sostenibilità ambientale dell'uso dell'energia anche attraverso la promozione delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico, alla valorizzazione delle importazioni e delle risorse del territorio, al perseguimento dell'efficienza degli usi finali dell'energia, alla tutela degli utenti consumatori, alla incentivazione della ricerca e dell'innovazione tecnologica".
Per ciò che attiene la declinazione puntuale di questi indirizzi, già attuata nel Piano suddetto, si ritiene certamente importante avviare al più presto la redazione di una nuova versione del Piano che tenga conto di tutti gli aspetti succitati nel quadro attuale, che si presenta profondamente diverso, sia a livello locale che globale, di quello a cui si riferiva il precedente Piano.
Si coglie l'occasione per ricordare che la precedente Giunta regionale aveva approvato nel settembre del 2009 la "Relazione programmatica sull'energia", documento propedeutico alla stesura di un Piano energetico che intendeva già definire un primo quadro degli obiettivi in tema di efficienza energetica e fonti rinnovabili nell'ambito della strategia europea del "20-20-20 del 2020".
Per quanto riguarda, in particolare, la posizione della Giunta regionale in tema di generazione elettrica da fonte nucleare, non esistono preclusioni all'utilizzo di questa tecnologia. Più specifiche valutazioni puntuali si potranno effettuare dopo un attento studio del Piano strategico che sarà emanato dal Consiglio dei Ministri: si dovranno esaminare le valutazioni condotte nei documenti che verranno redatti a corredo in merito alle varie opzioni tecnologiche e localizzative, nonché la definizione del sito di stoccaggio nazionale delle scorie radioattive. Si ricorda, a questo proposito, che quella nucleare è un'opzione tecnologica che nella vicina Francia assicura, da sola, circa l'80% dei consumi elettrici, con oltre 59 reattori in funzione sul territorio (due in fase di costruzione), di cui 14 situati nella valle del Rodano o in prossimità di Lione, non lontani quindi, dalla frontiera italo-francese.
Come sottolineato nella risposta al precedente quesito - ora mi si chiede se la Regione Piemonte ha previsto un proprio Piano programmatico per il fabbisogno energetico nei prossimi decenni - data la distanza temporale che ci separa dal precedente Piano energetico, occorrerà predisporre, nel corso di questa legislatura, una nuova versione del Piano che tenga in considerazione i profondi mutamenti del quadro economico ed energetico che sono avvenuti negli ultimi anni.
La precedente Giunta regionale, nello scorso mese di settembre, aveva provveduto ad approvare una "Relazione programmatica sull'energia" incentrata essenzialmente sui possibili scenari di sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica sul territorio regionale, ma che per quanto riguarda il settore elettrico, prendeva anche in esame vari scenari di sviluppo della domanda guidati da valutazioni di tipo socio economico.
In ogni caso, è evidente che il nuovo Piano Energetico, oltre che le imprescindibili valutazioni sugli effetti ambientali della politica energetica. dovrà contenere anche obiettivi di tipo economico-strutturale che dovranno essere condivisi con i principali portatori di interessi in materia energetica presenti sul territorio regionale.
Per quanto riguarda il quesito sui costi delle principali attività riportate in premessa per attivare la realizzazione di un impianto di energia nucleare in Piemonte, metto in evidenza che, al momento, non si ritiene possibile rispondere in modo preciso alla domanda sul costo dettagliato di un eventuali impianti elettroproduttivi a fonte nucleare localizzato sul territorio piemontese, in quanto su di esso insisterebbero variabili al momento di difficile quantificazione.
però possibile dare una risposta di massima, tenendo conto dei dati già disponibili sugli impianti attualmente previsti e in corso di realizzazione, nonché di analisi recentemente condotte.
Ad esempio, per quanto riguarda il reattore EPR di fabbricazione francese, nel corso del 2009 sono state riviste da parte di EDF le previsioni dei costi per il reattore attualmente in via di realizzazione a Flamanville. Sulla base delle nuove analisi, si attende che il costo di generazione elettrica si attesti a circa 5,4 centesimi di euro per kWh ovverosia un costo estremamente competitivo con quello degli impianti alimentati a fonte fossile.
Occorre rimarcare, inoltre, che questo valore considera nel computo sia la gestione delle scorie radioattive (valutata pari a circa il 5% del costo di generazione), sia il decommissioning (quantificabile anch'esso in una percentuale di circa il 5% del costo di generazione).
Su scala più generale, nel costo degli anni, sono state effettuate numerose analisi che confrontano i vari costi per la produzione di energia elettrica. Vi è una tabella che richiamerei e che produco.



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore, è stato superato ampiamente il tempo a sua disposizione; la prego, quindi, di concludere.



GIORDANO Massimo, Assessore all'energia

Queste stime prevedono, per il costo dell'energia elettrica da fonte nucleare, un valore in linea quanto prevista da EDF per il reattore di Flamanville e pongono la generazione da nucleare assolutamente in linea con i costi degli impianti a fonte fossile. L'eolico, malgrado sia tra le rinnovabili la fonte più competitiva, continuerebbe a mantenere anche per i prossimi anni costi di generazione mediamente superiori.
Se è d'accordo il Consigliere, comunque, c'è una risposta puntuale a tutte le domande. Produco il documento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Giordano.
Sarà poi nella disponibilità dei Consiglieri Buquicchio e Ponso la risposta scritta fornita dall'Assessore Giordano.
Ricordo ai Consiglieri che dopo l'esame dell'ultima interrogazione procederemo con il punto all'o.d.g. relativo a "Nomine".


Argomento: Telecomunicazioni

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 216 dei Consiglieri Cerutti, Artesio, Stara, Manica, Placido, Bono, Biolé e Bresso, inerente a "Applicazione legge regionale sul software libero"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 216.
La parola alla Consigliera Cerutti per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione, a firma di numerosi Consiglieri dell'opposizione, pone una questione importante che è legata all'applicazione della legge regionale n. 9 del 26 marzo 2009, sul software libero che la scorsa legislatura aveva approvato nel 2009. Tale legge prevede l'incentivo, la diffusione e lo sviluppo del software libero da parte della Regione Piemonte.
chiaro che con questa interrogazione si vuole considerare, nello specifico, l'applicazione di questa legge, tuttavia, si vuole anche porre un tema più generale, che è legato all'utilizzo dell'informatica all'interno della Pubblica Amministrazione e ancora più in generale, quello che possiamo definire il digital divide, cioè l'opportunità di diffondere il software libero, che sembra sia un tema un po' meno di interesse da parte della politica.
La legge regionale pone proprio come obiettivi il pluralismo informatico, privilegiando l'adozione di nuovi strumenti, come ad esempio il digital divide (contestuale eliminazione delle barriere dovute alle diversità di standard) e anche la conseguente riduzione dei costi per le licenze dei pacchetti applicativi.
Tra l'altro, vorremmo ricordare che esistono esempi molto vicini e concreti di riduzione dei costi. Per esempio, il Comune di Modena convertendo recentemente i propri prodotti in prodotti liberi da licenze ha risparmiato circa un milione di euro con l'open source e lo stesso è avvenuto nella più vicina Provincia di Cuneo che, soltanto nella fase di acquisto, ha risparmiato 80 mila euro. Quindi è anche una questione che, al di là dei termini filosofici, produce effettivamente interessanti implicazioni di carattere economico.
Ricordo, inoltre, che la Corte Costituzionale, in seguito di ricorsi presentati rispetto alla legge, ha giudicato valido l'impianto generale della Legge.
Nell'interrogazione poniamo tutta una serie di interrogativi proprio perché vogliamo sapere quali azioni si intendano adottare per favorire lo sviluppo del software libero, in particolar modo, presso la Pubblica Istruzione. Inoltre, chiediamo quali siano le scadenze che si vogliono imporre per queste azioni; a partire dalla data di promulgazione della legge quali programmi per elaboratore elettronico sono stati adottati per le proprie attività; quali programmi di ricerca sul software libero saranno finanziati, come previsto dal programma triennale di ricerca e, infine qual è lo stato attuale del fondo istituito e come è stato utilizzato finora.
Quindi tutta una serie di considerazioni molto puntuali che chiediamo alla Giunta per comprendere quale sia lo stato dell'arte.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Giordano.



GIORDANO Massimo, Assessore alla tecnologia delle comunicazioni

Grazie, Presidente.
Con DGR n. 8 del 30 novembre 2009, la Giunta regionale, sentiti Enti locali e associazioni maggiormente rappresentative in ambito informatico ha approvato le norme attuative della LR n. 9 del 2009, come previsto dall'articolo 10 della legge regionale medesima.
Con tale atto la Giunta regionale ha definito i contenuti del piano operativo per la messa a disposizione del software secondo logiche del software libero mediante: a) la predisposizione di linee guida idonee ad uniformare la scelta delle licenze di software libero con cui rilasciare il software di titolarità della Regione Piemonte; b) l'individuazione di modalità e strumenti informatici e telematici idonei a mettere a disposizione il software e permetterne la condivisione; c) la realizzazione, a seguito dell'individuazione degli strumenti informatici e telematici più adatti, come da precedente lettera b), di tali strumenti.
La DGR medesima ha altresì stabilito di: d) promuovere e coordinare le iniziative di cofinanziamento per lo sviluppo di software tra Enti pubblici aggregandole attorno all'elenco del software di cui al precedente punto a) e) predisporre nel corso del 2010 un catalogo di software libero per la scuola; f) infine, finanziare e attuare percorsi formativi per personale scolastico progettati di concerto con l'Ufficio Scolastico Regionale.
Le scadenze individuate per l'attuazione delle azioni sopra descritte sono dipendenti dai mutati assetti organizzativi interni all'Ente regionale e alle strutture collegate.
Nelle more dell'attuazione di quanto previsto con legge regionale n. 9 del 2009 sono comunque stati avviati i contatti preliminari tra le Direzioni regionali competente a decorrere dalla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale del marzo di quest'anno, che ha giudicato valido l'impianto generale della legge regionale stessa.
Nei prossimi mesi, compatibilmente con gli stanziamenti destinati a tale fine, verrà definito il piano operativo per l'attuazione delle iniziative destinate al mondo della Pubblica Istruzione.
Consigliere Cerutti, magari richiamo le parti più importanti del testo dove troverà un'articolazione più sofisticata, diciamo così, della risposta.
L'obiettivo è quello di organizzare, con l'essenziale apporto didattico e metodologico degli Atenei piemontesi, master e seminari rivolti agli altri soggetti del contesto regionale. In tale contesto, in particolare dovrà essere organizzato un master destinato ai funzionari pubblici degli altri enti della PA piemontese e ai manager di impresa sui temi economici.
Per quanto riguarda l'altro quesito, per diffondere l'utilizzo di programmi per elaboratore elettronico open source, gli uffici regionali hanno già inserito a catalogo per il personale dell'ente corsi di formazione sulle suite di office automation open source alternative a quelle proprietarie e sul sistema operativo Linux, realizzando nel contempo una configurazione per le postazioni di lavoro standard regionali basata sulla distribuzione aggiornata alla release 10.04.
Nel corso del 2010 si è avviata, inoltre, una procedura che prevede la valutazione preventiva e comparativa, ai sensi della normativa vigente delle richieste di acquisti software e hardware.
Nello specifico, è stato aggiornato il processo di valutazione tecnico economica per la scelta, da parte di Regione Piemonte, tra le varie soluzioni presenti sul mercato in linea con l'articolo 68 del decreto legislativo 82/2005.
Al fine di promuovere il passaggio a soluzioni open sono stati individuate, con supporto del CSI, formule contrattuali utilizzabili nei diversi casi di specie, idonei a garantire, salvo giustificato motivo, nel caso di contratti di sviluppo di software, la titolarità in capo alla Regione di quanto sviluppato, incluso il relativo codice sorgente e la possibilità del riuso. Nel caso di acquisizione di licenze di prodotti software di titolarità di terzi, e in specie nel caso di licenze d'uso di prodotti software di tipo proprietario, è prevista la possibilità di trasferire la titolarità delle licenze medesime nonché le eventuali relative modalità operative ad altro soggetto.
Si possono citare quali esempi tra i più significativi dell'attività sperimentale in corso - richiamerei i titoli, altrimenti impiegherei un quarto d'ora - il progetto Open Source Parco della Collina Torinese, il progetto OpenGIS, il progetto Linux su postazione di lavoro, sistemi open source per la virtualizzazione, la realizzazione del nuovo sito del Laboratorio ICT in ambiente Joomla, il progetto Open Source e Disabilità e lo Strumento Open source per lo streaming dei sistemi operativi e la gestione delle aule di formazione.
Il piano triennale è scaduto e sono attualmente in fase di definizione le tematiche che verranno ricomprese nel prossimo piano triennale. Sulla questa base è stato istituito il fondo di cui alla legge regionale 9/2009.
A margine, sotto il profilo delle risorse economiche destinate, con deliberazione del 23 dicembre 2009, la Giunta regionale ha impegnato il fondo, pari a 500.000 euro, istituito dall'articolo 13 della stessa legge per il finanziamento delle imprese, degli enti pubblici e privati e degli istituti scolastici che favoriscono lo sviluppo del software libero rimandando a successivi atti determinativi l'individuazione dei beneficiari e degli importi loro assegnabili.
La presente nota è disponibile agli atti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Giordano.
a disposizione degli interroganti la risposta scritta.
Dichiaro chiuso il punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", e comunico che la Conferenza dei Presidenti di Gruppo è convocata per la giornata di domani alle ore 12, mentre alle ore 15 sarà convocata la II Commissione, nelle more della programmazione già decisa in sede di Conferenza dei Presidenti di Gruppo, con un unico e urgente punto all'ordine del giorno.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine", perch occorre procedere ad effettuare una serie di importanti designazioni.
La prima nomina cui dobbiamo procedere è relativa alla Conferenza dei Servizi presso la Regione. In realtà si tratta di un'integrazione: dobbiamo procedere alla nomina di un esperto supplente in tecnica mineraria e ricordo che questo candidato deve essere espresso dalle minoranze consiliari.
La seconda nomina riguarda la Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, altrimenti definita "Commissione ex articolo 91 bis". Si tratta di tre esperti nella materia di competenza comprovata da specifica esperienza scientifica e professionale.
In questo caso un candidato è espresso dalle minoranze consiliari.
Infine, dobbiamo procedere ancora una volta alla nomina della Commissione di Garanzia, in sostituzione della dottoressa Carla Spagnuolo eletta in qualità di ex Consigliera regionale e dimessasi dalla carica in seguito alla rielezione in Consiglio. Ricordo che questa elezione deve avvenire a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati rappresentata da 40 voti, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della legge regionale n. 25/2006.
Ai sensi del comma 3 dell'articolo 79 del Regolamento interno occorre che le minoranze consiliari assumano i propri candidati. Poiché si possono verificare ipotesi in cui più candidati hanno lo stesso cognome, occorre infine ricordare che in tal caso, al momento della votazione - e chiedo quindi che venga prestata attenzione - bisogna scrivere sulla scheda anche il nome del candidato.
Mentre predisponiamo la distribuzione delle schede, procedo con l'istituzione del seggio, costituito dal Vicepresidente Placido e dai Consiglieri Segretari Ponso e Novero. Il Consigliere Segretario Leardi procederà invece alla chiamata per appello nominale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Indichiamo la signora Ilde Ghio e, in qualità di supplente per la Conferenza dei Servizi presso la Regione, il signor Gregorio Fontana.



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 92 "Conferenza di servizi presso la Regione" (articolo 33, l.r. 44/2000) - nomina di 1 esperto supplente in tecnica mineraria (Integrazione)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 78 "Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali - (articolo 91 bis, legge regionale n. 56/1977 e s.m.)" - Nomina di 3 esperti (Esperti nella materia di competenza, comprovata da specifica esperienza scientifica e professionale)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 32 "Commissione di Garanzia" - (l.r. 25/2006) - elezione di 1 membro in sostituzione della dimissionaria Carla Spagnuolo (ex Consigliere regionale)


PRESIDENTE

Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere alla chiama.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata. Sono stati effettuati due appelli nominali.
Si proceda allo spoglio delle schede.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame proposta di deliberazione n. 80, inerente a "Bilancio annuale di previsione del Consiglio regionale per l'esercizio 2011. Bilancio pluriennale per gli esercizi 2011-2012-2013. Determinazione del fabbisogno finanziario del Consiglio regionale per l'anno 2011, ai sensi degli articoli 42, 43 della l.r. 11 aprile 2011, n. 7"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora la proposta di deliberazione n. 80, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Si tratta della deliberazione relativa al bilancio del Consiglio, approvata all'unanimità nella giornata di ieri in I Commissione.
Non essendoci richieste di intervento e non essendoci Consiglieri che intendono intervenire per dichiarazione di voto, possiamo procedere con la votazione del provvedimento.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 80, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Esame mozione n. 117 dei Consiglieri Reschigna, Ronzani, Placido, Boeti Manica, Gariglio, Pentenero, Lepri, Muliere, Taricco, Laus e Motta Angela inerente a "Nomina Direttori regionali" (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la mozione n. 117, di cui al punto 7) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, lei ha comunicato che alle ore 13 il Consiglio regionale deve cessare la propria attività perché è programmato un incontro con rappresentanti degli Ecomusei del Piemonte.



PRESIDENTE

Così com'è stato concordato nella Conferenza dei Capigruppo.



RESCHIGNA Aldo

Certamente, assolutamente.
Noi siamo pronti a discutere la mozione, ma il problema è che non vogliamo discuterla in venti minuti. Questo è il dato che vorremmo rappresentarle. A questo punto chiediamo che la mozione venga iscritta al primo punto di un Consiglio regionale che dovrà essere convocato. Peraltro il Consiglio regionale può essere convocato anche in relazione a recenti comportamenti della maggioranza in merito ad accordi, in sede di Conferenza dei Capigruppo, sulle modalità di discussione del disegno di legge sul bilancio 2011 e sulla legge finanziaria per il 2011.
Voglio solo aggiungere - e chiedo scusa del tempo che rubo a lei e al Consiglio - che come Gruppo del Partito Democratico abbiamo votato, per l'ennesima volta, scheda bianca sul membro della Commissione di garanzia.
Devo dire - e questa volta lo ripetuto pubblicamente - che è indecoroso indecoroso! - il fatto che, nonostante siano passati quattro mesi dai primi momenti di confronto sulla materia (l'ultima riunione tra gruppi di opposizione e gruppi di maggioranza mi sembra sia avvenuta due mesi fa) non ci sia stato lo spazio per alcun tipo di confronto successivo.
Se vogliamo avere a cuore un minimo di agibilità all'interno di quest'Aula e un minimo di decenza nei rapporti fra la maggioranza e l'opposizione, su questo come su altri temi invito tutti a riflettere. Così facendo andiamo verso una situazione sempre più dura e inasprita nei rapporti tra maggioranza e opposizione. Come atteggiamento politico pu andare bene alla maggioranza, perché questo vi consente di coprire le vostre difficoltà e la vostra incapacità di governo, ma alla lunga credo che non vi gioverà neanche più su quel fronte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
La mozione n. 117 è rinviata alla prossima seduta del Consiglio regionale.
Domani è convocata la Conferenza dei Capigruppo alle ore 12 e discuteremo ancora di questa questione. La Presidenza non può che mettere ogni volta all'o.d.g. - come è noto, non mi sono mai sottratto a questa prerogativa-dovere - la nomina di un importante organo previsto dal nostro Statuto. Ovviamente cercherò, come ho già fatto in passato, di agevolare un ulteriore incontro tra maggioranza e opposizione per cercare di individuare una candidatura per eleggere al più presto il membro vacante nella Commissione di Garanzia.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Volevo solo chiedere che la discussione sulla mozione n. 117 avvenga in seduta segreta. Visto che verranno fatti nomi e cognomi, e magari nella discussione verranno fatti altri nomi e cognomi, forse sarebbe opportuno per una questione di delicatezza, che questo argomento sia affrontato in seduta segreta.



PRESIDENTE

Lo valuteremo al momento dell'esame della mozione oppure, se il suo Presidente di Gruppo presenterà tale richiesta domani alla Conferenza dei Capigruppo, lo valuteremo in quella sede.


Argomento: Telecomunicazioni

Esame ordine del giorno n. 131 dei Consiglieri Bono e Biolé, inerente a "Sviluppo della banda larga in Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 131, di cui al punto 8) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Presidente, chiederei se fosse possibile avere l'Assessore competente in Aula. Dovrebbe essere l'Assessore Giordano.



PRESIDENTE

Lo cerchiamo subito.
Prego, Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
un argomento che è già stato trattato in questa seduta con la risposta all'interrogazione del collega Taricco.
Per l'illustrazione dell'ordine del giorno credo sia importante partire dalle indicazioni esterne ed interne all'ente che amministriamo. C'è un regolamento approvato l'anno scorso dall'Unione europea che stabilisce l'inserimento, all'interno del programma di sviluppo rurale di ogni singolo stato membro, di azioni che vadano nella direzione dello sviluppo dell'accesso alla banda larga e la misura è stata recepita nel programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte.
A marzo di quest'anno la Giunta ha approvato uno schema di accordo di programmazione per lo sviluppo della banda larga sul territorio piemontese.
Il territorio regionale è indubbiamente uno tra i più coperti dal servizio di banda larga e la fruizione si avvicina infatti al 50% delle famiglie e al 90% delle imprese.
Non crediamo però che ci si debba adagiare sugli allori, anzi la logica vorrebbe che i problemi più grossi rispetto alla mancanza del servizio di cui all'oggetto gravino proprio su aziende e cittadini che operano nelle piccole zone scoperte in un territorio interamente servito, piuttosto che nelle Regioni con uno sviluppo intermedio.
Ci preme poi sottolineare che in periodi come questo la possibilità per privati, imprese e Pubblica Amministrazione di fruire di servizi connessi alla banda larga comporterebbe un grosso risparmio in termini economici.
Per citare un dato, uno studio recente di Confindustria, che tiene conto di una copertura prossima, quindi futura, del 100% delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, unita ad un'efficienza strutturale, che comporta la dematerializzazione di documenti, posta certificata e firma elettronica, stima un risparmio di circa 30 miliardi di euro a livello nazionale, che non è assolutamente poco. A livello regionale i conti sono presto fatti.
Altro elemento importante è la garanzia di piena fruibilità a tutti i cittadini di una completa e libera informazione. Infatti la tendenza di crescita di siti di informazione e il calo delle vendite dei giornali cartacei, che in Italia stanno in piedi esclusivamente grazie ai finanziamenti pubblici, che attualmente si aggirano intorno ai 700 milioni di euro - unico caso in Europa, a parte la Francia, che spende circa un terzo dell'Italia - comporta la necessità di garantire pieno accesso a tutti i cittadini a questo nuovo tipo di informazione e di media.
Siamo sicuri che la maggioranza non possa non valutare positivamente questo...



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, il Consigliere Biolé sta illustrando l'ordine del giorno.
Mi perdoni, Consigliere Giovine: le chiedo la cortesia...
Prego, continui, collega Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Dicevo che siamo sicuri che la maggioranza non possa non valutare positivamente quest'ordine del giorno. Infatti, sono ancora fresche le dichiarazioni del Presidente Cota sulle priorità di investimento a livello nazionale, che, lo ricordo, ha affermato che lo sviluppo della banda larga ha la priorità sulle grandi opere.
Ricordando a lui e alla Giunta per l'ennesima volta che da poco più di sei mesi il suo ruolo istituzionale a livello regionale dovrebbe avere la precedenza su ogni altro ruolo, siamo certi che dichiarazioni così importanti saranno declinate dal Presidente Cota e dalla Giunta anche per quanto riguarda l'ambito piemontese, cosa che ci troverebbe perfettamente d'accordo. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Approfitto di questo ordine del giorno per fare alcune considerazioni che avrei voluto esprimere prima, ma l'interrogazione urgente che avevo presentato non mi permetteva di farlo. È evidente, infatti, che questo ordine del giorno è sostanzialmente la proposizione in positivo di quello che noi avevamo richiesto con l'interrogazione che avevamo presentato.
L'interrogazione l'abbiamo presentata proprio con questo scopo e con questo obiettivo. Sono convinto che i dati complessivi della nostra Regione su questo tema sono, da un certo punto di vista, anche confortanti. Il fatto che, come risulta dalla risposta che ci ha fornito prima l'Assessore Giordano, il 95% dei cittadini della nostra Regione è servito è un dato sicuramente positivo.
Il problema vero è che rischiano ancora una volta di essere esclusi da questa opportunità - o necessità ormai quotidiana per poter sviluppare attività economiche, essendo collegati al mondo - tutti quei territori che pagano già un pedaggio importante in termini di opportunità di sviluppo.
Noi stiamo assistendo in questi giorni, per le questioni legate agli assetti idrogeologici e alle condizioni di pioggia, a preoccupanti segnali di difficoltà di tenuta complessiva del territorio. Credo che sotto questo profilo la riflessione puntuale su ciò che è sostanzialmente riconducibile al progressivo spopolamento di intere parti di territorio, perché non vi sono le condizioni di svolgere attività economiche concrete, debba essere oggetto di una grandissima attenzione. Oggi come oggi, la presenza e l'utilizzabilità anche a fini economici della banda larga è un'urgenza straordinaria.
In questo senso ovviamente condivido la sollecitazione portata avanti con questo ordine del giorno dal Gruppo del Movimento 5 Stelle, perch credo sia una vera urgenza. Per questo ci siamo sentiti, anche attraverso la mia interrogazione di stamattina, di sollecitare fortemente la Giunta a dare attuazione e fare pressioni presso il Ministero in questa direzione perché crediamo davvero che su questo si giochi una partita importante: conquistare allo sviluppo complessivo possibile tutto il nostro territorio e in modo particolare quelle aree che, pur rappresentando soltanto il 5 rischiano di essere i veri esclusi, con ricadute fortemente negative per il governo del territorio e le opportunità di sviluppo per le zone più marginali.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Sarò un po' più sintetico del collega Taricco. Colleghi Bono e Biol in realtà l'ordine del giorno è condivisibile, oserei dire quasi pleonastico, e oserei dire che l'Assessore, nella sua risposta, converrà un po' con il sottoscritto. Mi pare ci siano dei settori della maggioranza che vogliono ragionare con parte dell'opposizione che propone cose condivisibili.



(Commenti in aula)



GIOVINE Michele

No: condivisibili, pienamente condivisibili.
Ai sensi del Regolamento, con l'accordo del primo firmatario, sono disponibile a sottoscriverlo, con una richiesta di correzione. Nella parte finale, quando si parla degli impegni, chiedo che venga cancellata la frase finale, cioè "ed a garantire al più presto la totale copertura del territorio regionale con la rete a banda larga".
Pur non essendo l'ordine del giorno assolutamente e totalmente vincolante per la Giunta, bisogna però dare attuazione all'Accordo di Programma. In un momento di crisi economica come quella attuale, dove sappiamo perfettamente quali ristrettezze di bilancio abbiamo, impegnare la Giunta affinché si dia la priorità alla banda larga rispetto ad altre cose peraltro il territorio piemontese è talmente largo, vasto e impervio e il Presidente Cattaneo ne saprà qualcosa, venendo da una provincia altamente montana - e chiedere la totale copertura al più presto mi pare, tutto sommato, come chiedere la Luna.
Se ritenete che la mia richiesta sia accettabile, non solo la sottoscrivo ma la voterò anche; nel caso in cui non accettaste, mi riserverò la decisione sul voto, dopo aver sentito l'intervento dell'Assessore. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore Giordano.



GIORDANO Massimo, Assessore alla tecnologia delle comunicazioni

Intervengo brevemente solo per mettere in luce il fatto che avrei capito un'insistenza sull'approvazione dell'ordine del giorno se nella mia interrogazione avessi dato spazio ad incertezze o a volontà di cambiamento dell'Accordo di Programma, ma mi pare di aver risposto all'interrogazione dicendo senza se e senza ma che il nostro intendimento è quello di dare corso all'Accordo di Programma.
Il Consiglio è sovrano e deciderà, ma mi sembra pleonastico richiamare l'approvazione di un ordine del giorno che invita a fare una cosa che la Giunta ha appena dichiarato di voler fare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Innanzitutto voglio dire all'Assessore Giordano che, per una questione cronologica, quest'ordine del giorno era stato presentato e calendarizzato all'interno della seduta odierna, pertanto ci sembrava giusto portarlo - e ringrazio per avere distribuito la sua risposta all'interrogazione, che abbiamo ricevuto anche noi, come Gruppo - all'attenzione del Consiglio.
Per quanto riguarda la garanzia della totale copertura, al più presto la parte di cui parlava il collega Giovine - mi sembra di capire che anche da parte dell'Assessorato ci sia questa disponibilità. Non vedo, quindi, la pregiudiziale rispetto al fatto di sottoscrivere o votare l'ordine del giorno.
Il collega Giovine parla anche di priorità: questa ci pare semplicemente una delle priorità, senza dover investire risorse o toglierle da altre forme di investimento. Forse potrebbe essere coperta semplicemente con una vera lotta agli sprechi e alle spese non necessarie, cosa che possiamo stabilire anche insieme in Commissione o in Consiglio, perch l'importanza della copertura della banda larga mi pare di averla descritta nel mio intervento e comporta un risparmio. Si parla di 30 milioni di euro a livello nazionale e si parla di fruibilità, per quanto riguarda l'accesso alle informazioni per tutta la popolazione regionale, per i cittadini che ci hanno dato il mandato di portare avanti queste politiche, che consideriamo interessanti.
In questo momento, dunque, la diffusione della banda larga è per noi una delle priorità.
Per quanto riguarda il primo Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga, c'è stata data una risposta dall'Assessore; se la maggioranza ritiene che una garanzia di tempistica così stretta sia esagerata, siamo disposti a rivederla, a riconsiderare o togliere questa parte, ma la sostanza - mi pare - non cambia.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 131, il cui testo recita: "Premesso che La piena diffusione della banda larga è fondamentale per garantire a tutti i cittadini una completa e libera informazione, oltre a favorire la diffusione di servizi che migliorino l'efficienza e la fruibilità dei pubblici servizi Il Presidente Roberto Cota, in occasione di un incontro pubblico, ha recentemente dichiarato come prioritaria la diffusione della banda larga rispetto alle grandi opere Il Consiglio dell'Unione Europea ha stabilito, con l'approvazione del regolamento 473/2009, l'inserimento da parte di tutti gli Stati membri nei rispettivi programmi di sviluppo rurale 2007-2013 di azioni rispondenti allo sviluppo dell'accesso internet a banda larga nelle zone rurali, e tale misura è stata recepita nel programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte La delibera di Giunta n. 2-13452 dell'8/3/2010 ha approvato lo schema di Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio piemontese tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Piemonte Considerato che In molti Comuni la copertura della banda larga di tipo terrestre non è completa e vi sono ancora 192 Comuni oggetto di 'divario digitale' Il Consiglio regionale Impegna la Giunta regionale a dare piena attuazione all'Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga in Piemonte ed a garantire, al più presto, la totale copertura del territorio regionale con la rete a banda larga".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Prima di trasferirci in Sala Viglione per l'incontro con la delegazione degli Ecomusei piemontesi, relativamente al punto 4) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 92 "Conferenza di servizi presso la Regione" (articolo 33, l.r. 44/2000) - nomina di 1 esperto supplente in tecnica mineraria. (Integrazione) Proclamo designato, quale esperto supplente in tecnica mineraria in seno alla Conferenza di servizi presso la Regione, il signor Fontana Gregorio espresso delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 78 "Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali - (articolo 91 bis, legge regionale n. 56/1977 e s.m.)" - Nomina di 3 esperti (Esperti nella materia di competenza, comprovata da specifica esperienza scientifica e professionale) Proclamo designati, quali esperti in seno alla Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, i signori Brunetti Giuseppe, Cifani Arabella e Ghio Ilde, quest'ultima espressa dalle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 32 "Commissione di Garanzia" - (l.r. 25/2006) elezione di 1 membro in sostituzione della dimissionaria Carla Spagnuolo (ex Consigliere regionale) Non essendo stata raggiunta da nessun candidato la maggioranza prevista dall'articolo 3, comma 1, della legge regionale 25/2006, la votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Per chi è interessato, ci trasferiamo in Sala Viglione, per incontrare la delegazione degli Ecomusei piemontesi.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.04)



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