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Dettaglio seduta n.44 del 09/11/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.00 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)


Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 108 "Moratoria decreti attuativi del d.lgs. n. 22/1997 - Legge Ronchi", presentato dai Consiglieri Taricco, Boeti, Lepri, Motta A., Muliere, Ronzani

Argomento: Questioni internazionali

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 114 "Contro la condanna a morte di Tareq Aziz", presentata dai Consiglieri Ronzani, Reschigna Pentenero, Boeti, Gariglio, Laus

Argomento: Problemi energetici

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 126 "Linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili: necessario predisporre, con urgenza, le norme di recepimento e adeguamento regionali" presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna Manica

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 124 "Condanna delle dichiarazioni spregiative nei confronti degli omosessuali rese dal Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi", presentato dai Consiglieri Laus, Reschigna, Ronzani, Taricco

Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 129 "Ripristino dei fondi nazionali per le scuole paritarie" presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna, Motta Angela, Taricco, Pentenero, Gariglio, Muliere

Argomento: Telecomunicazioni

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 131 "Sviluppo della banda larga in Piemonte", presentato dai Consiglieri Bono, Biolè

Argomento: Questioni internazionali

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 122 "Appello al Governo contro l'esecuzione dell'ex vice presidente iracheno Tareq Aziz e per la moratoria internazionale della pena capitale", presentato dai Consiglieri Giampiero Leo, Spagnuolo, Motta M., Botta M.


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Vi sono proposte di modifica? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Chiediamo l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 108 avente per oggetto "Moratoria decreti attuativi del decreto legislativo n. 22/1997, legge Ronchi", di cui è primo firmatario il Consigliere Taricco.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 114 avente per oggetto "Pronunciamento del Consiglio contro la condanna a morte di Tareq Aziz", ex Ministro degli esteri iracheno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Chiediamo l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 126 avente per oggetto "Linee guida nazionale per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili". Crediamo sia necessario predisporre, con urgenza, le norme di recepimento e adeguamento regionali.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione di due ordini del giorno già a sue mani Presidente, relativamente alla condanna delle dichiarazioni sulla stampa italiana rese dal Presidente del Consiglio, Berlusconi, e la condanna delle dichiarazioni spregiative nei confronti degli omosessuali rese dallo stesso Presidente del Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Chiedo l'iscrizione, vista la particolare urgenza (sono sicuro che il Consigliere Leo sarà sensibile, almeno quanto me, sul tema), dell'ordine del giorno n. 129 avente oggetto: "Ripristino dei fondi nazionali per le scuole paritarie".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Biolè; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Viste le ultime dichiarazioni del Presidente Cota in occasione di un incontro pubblico chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno avente per oggetto "Sviluppo della banda larga in Piemonte".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Vorrei associarmi al Consigliere Lepri per la richiesta d'iscrizione dell'ordine del giorno sulle scuole paritarie e al Consigliere Ronzani per la richiesta d'iscrizione dell'ordine del giorno su Tareq Aziz. Proporrei come in altre occasioni, di fare una sintesi e di proporre un unico documento.
Approfitto della parola per chiedere al Presidente Cattaneo se pu renderci qualche comunicazione - lui o chi per lui - sulle prossime Commissioni consiliari: c'è un po' di caos. Sono state spostate tutte, non riusciamo più a ritrovarci. Vorrei capire quando sono convocate le Commissioni per organizzare i lavori.
Grazie per la cortesia.



PRESIDENTE

A me risulta sia stata spostata solo la VI Commissione - da oggi a domani - per esigenze non ancora comunicate ufficialmente, del Presidente della Regione.
Relativamente alla settimana prossima, sarà resa una comunicazione al più presto; c'è una sorta di "domino" che parte della I Commissione che deve esprimere un parere.
Ho la richiesta da parte del Gruppo Democratico dell'iscrizione di sette ordini del giorno. A norma dell'articolo 58, comma 2, ricordo che si può chiedere una nuova iscrizione, limitatamente ad una per seduta.
Chiederei al Consigliere Reschigna quale scegliere fra i vari ordini del giorno.
Ripeto, sono pervenute sette richieste di nuovi inserimenti all'o.d.g.
da parte del Gruppo del Partito Democratico il n. 108, n. 114, n. 126, n.
42 e n. 129, più altri due ordini del giorno non ancora numerati e che riguardano il Presidente del Consiglio dei Ministri iracheno.
Vi è poi una richiesta d'inserimento dell'ordine del giorno n. 131 "Sviluppo della banda larga in Piemonte", presentato dai Consiglieri Bono Biol Sono presenti più di 40 Consiglieri, se l'Aula acconsente, come da prassi lo considererei iscritto in calce all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Sospendo la seduta per qualche minuto.



(La seduta sospesa alle ore 11.07 riprende alle ore 11.08)



PRESIDENTE

Siamo sul punto relativo alla modifica dell'o.d.g. Abbiamo già iscritto l'ordine del giorno sullo sviluppo della banda larga in Piemonte.
Abbiamo ora la proposta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n.
126 "Linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili: necessario predisporre, con urgenza, le norme di recepimento e adeguamento regionali" presentato dai Consiglieri Taricco Reschigna, Manica Se l'Aula acconsente, lo iscriviamo.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'ordine del giorno è iscritto.
È stata chiesta l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 122 "Appello al Governo contro l'esecuzione dell'ex vice presidente iracheno Tareq Aziz e per la moratoria internazionale della pena capitale", presentato dai Consiglieri Giampiero Leo, Spagnuolo, Motta M., Botta M.
Se l'Aula acconsente, lo diamo per iscritto.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è così modificato - ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento: in coda alla seduta del pomeriggio vengono iscritti l'ordine del giorno n.
131, n. 126 e n. 122.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Cota, De Magistris e Goffi.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili su richiesta i processi verbali delle sedute del 19 e del 26 ottobre 2010


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

c) Modifica ed assegnazione delle funzioni dei componenti della Giunta regionale.


PRESIDENTE

Con decreto n. 69 del 5 novembre 2010, il Presidente della Giunta regionale Roberto Cota precisa che le funzioni attribuite all'Assessore Elena Maccanti sono integrate come segue: rapporti con l'Università semplificazione, Aress, internazionalizzazione del Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sulle comunicazioni, il Consigliere Reschigna, a norma dell'articolo 71 del Regolamento, ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

La ringraziamo per la comunicazione.
Questa mattina abbiamo letto sui giornali del cambiamento di deleghe all'interno della Giunta regionale che riguardano materie non secondarie: la questione dell'Aress, la questione dell'Università e la questione dell'Internazionalizzazione del Piemonte. Vorremmo capire di più. Vorremmo capire su quali basi il Presidente, che prima si era trattenuto queste deleghe anche creando una condizione per alcuni aspetti contraddittoria, un dualismo nella cabina di comando sulla politica sanitaria (la definisco in questo modo, il tenersi l'Aress e la programmazione in capo al Presidente della Giunta e affidare tutte le altre competenze sulla politica sanitaria all'Assessore Ferrero), oggi abbia deciso di non trattenersi più queste deleghe e, soprattutto, non abbia colto l'occasione perché potesse essere fatta un'operazione di razionalizzazione. Affidando in capo ad unico Assessore, almeno le competenze per quanto riguarda la materia della politica sanitaria. Ritengo che questo sarebbe stato, anche alla luce di quanto avvenuto in questi primi mesi all'interno della politica sanitaria piemontese dove è stata percepita una situazione di scollegamento tra i comportamenti del Presidente e dei consulenti del Presidente in allora oggi commissario straordinario dell'Aress Piemonte, e le scelte portate avanti dall'Assessore regionale Ferrero, sarebbe stata un'occasione ed un'opportunità quanto mai utile per evitare la condizione di dualismo che anche alla luce di quanto sta avvenendo in questi primi mesi di legislatura, è fonte di confusione e di contrapposizione tra due cabine di comando che, a volte, non si parlano e che sono in gran competizione e contraddizione.
Voglio ricordare la vicenda della costituzione di gruppi di lavoro sulle materie in capo all'ARES e in capo all'Assessorato regionale alla sanità. Voglio ricordare anche tutto quanto è patrimonio ormai dell'esperienza di questa legislatura.
Per queste ragioni, manifestando sin d'ora la nostra preoccupazione per una scelta che persevera e che fa perseverare una condizione di contraddizione, vorremmo capire di più rispetto alle motivazioni che hanno indotto il Presidente della Giunta regionale a trasferire la competenza su deleghe che non sono secondarie all'interno della gestione complessiva della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti per delucidazioni; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere una cosa, avendo rilevato nei giorni scorsi che la Regione Lombardia ha una Consigliera regionale che ha la delega al Consiglio dei Ministri. Volevo capire se anche la Regione Piemonte non possa avere una delega al Consiglio dei Ministri, che mi sembrerebbe strategica per la nostra Regione, mi sembra non corretto che solo la Lombardia possa avere quest'attribuzione. Secondo me, sarebbe utile per i lavori di questo Consiglio e anche per i rapporti che il Consiglio potrebbe intrattenere direttamente...



PRESIDENTE

Scusi se la interrompo, ma questa con tutta la buona volontà non pu essere una delucidazione.



BOETI Antonino

Concludo, ma siccome stiamo parlando di deleghe, mi piacerebbe capire se anche noi possiamo fare al Governo questa richiesta e possiamo avere anche noi una delega al Consiglio dei Ministri. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo per delucidazioni; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Vorrei chiedere, per quanto riguarda la delega sull'Università, quali aspetti comprende, il rapporto con le Università, l'edilizia e il diritto allo studio.
Il Presidente Cattaneo mi perdonerà se esulo brevemente, ma voglio esprimere la mia soddisfazione per la delega all'Assessore Maccanti Assessore molto presente, giovane e capace e nelle assemblee che realizzeremo in Università e che stiamo già attuando sarà la benvenuta e l'accompagneremo.
Quindi, esprimo un giudizio molto positivo su questa delega.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Devo subito ricordare che, a mio giudizio, questo provvedimento del Presidente, peraltro preceduto, come previsto, da un approfondimento in Giunta regionale, va nell'ottica del miglioramento dell'operatività della Giunta stessa.
Prego i Consiglieri regionali di verificare come si delinea nella nostra Regione la costituzione di un Assessore "alla Presidenza", se così vogliamo dire, cosa che in altre Regioni è già in essere da parecchio tempo.
Dunque, tutto sommato, non ci sono modifiche significative: anzi nell'ottica del collega Reschigna, non dimentichiamo che qualche mese fa (a giugno o a luglio) il Presidente Cota assegnò la delega all'edilizia sanitaria alla collega Assessore Caterina Ferrero. Per cui, sia le spese correnti sia le spese in conto capitale, nel complesso, sono affidate all'Assessore Ferrero.
Ho già vissuto esperienze di Giunta, ma ricordo che nella scorsa legislatura, quando ero all'opposizione, anche la Giunta regionale precedente aveva articolato le due deleghe; infatti, l'edilizia sanitaria faceva capo all'Assessore Peveraro. Ma non mi sovvengono particolari levate di scudi né da una parte né dall'altra dell'emiciclo.
Quindi, la cosa va vista sotto il profilo di un miglioramento della funzionalità e naturalmente del rafforzamento del ruolo d'indirizzo del Presidente, lasciando le operatività ai componenti della Giunta.
Per quanto riguarda l'Università, la dizione che è stata messa nel decreto è "Rapporti con l'Università". Questo per segnare l'importanza attribuita a questa funzione. Voi sapete che, per una ragione d'effettivo coordinamento operativo, tutta la parte dell'innovazione dell'internazionalizzazione e della ricerca fa capo all'Assessore Giordano.
Quindi, il Presidente interviene non tanto per la propulsione d'elaborazione delle politiche che competono all'Assessore identificato, ma in quello va sotto il profilo della definizione dei rapporti con l'Università, intesa come istituzione.
Mi sembra di rilevare un assestamento migliorativo delle articolazioni e delle deleghe all'interno della Giunta, perché credo che anche un'Amministrazione nuova abbia diritto e dovere di assestarsi, sulla base delle esperienze che nei mesi di lavoro si fanno. Vi ho illustrato quella che è la mia interpretazione personale e credo che comunque tenga conto di quanto detto dal Presidente in Giunta e di quanto osservato dai colleghi.
Meglio di me ovviamente potrebbe dire, quando ci fosse l'opportunità, il Presidente stesso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

d) Sostituzione del Presidente del Consiglio in caso di temporaneo impedimento


CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Comunico che a far data dal 13 novembre 2010 e fino al 13 maggio 2011, ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del Regolamento Interno del Consiglio regionale, il Vicepresidente Riccardo Molinari sostituirà il Presidente del Consiglio in caso di suo impedimento temporaneo.


Argomento:

e) Presentazione progetti di legge


CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato sul processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

f) Riassunzione di progetti di legge (ex art. 92 del Regolamento) e rinvio in Commissione


CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Chiedo, se l'Aula acconsente, il rinvio in Commissione di un provvedimento riassunto ai sensi dell'articolo 92 del Regolamento; si tratta della proposta di legge n. 195 "Istituzione, organizzazione e funzionamento del Co.Re.Com." - rinvio richiesto dalla Consigliera Artesio.
Ripeto: ai sensi dell'articolo 92 del Regolamento, se l'Aula acconsente, si può riassumere la proposta di legge n. 195, che presumo della precedente legislatura, inerente a "Istituzione, organizzazione e funzionamento del Co.Re.Com.". La richiesta è pervenuta dalla Consigliera Artesio.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Volevo chiedere un approfondimento ulteriore, perché, per colpa mia non ho ben inteso il "riassumere" in Aula questa proposta di legge.
Mi faccia un ulteriore passaggio. Grazie.



PRESIDENTE

Di norma, è un atto sostanzialmente dovuto alla cortesia che normalmente - ne abbiamo già parlato anche alla Conferenza dei Capigruppo viene riservata con la possibilità dell'iscrizione degli ordini del giorno con i 40 voti. Un altro aspetto previsto dal nostro Regolamento è che si possa, grazie all'applicazione dell'articolo 92, "riassumere". Cosa vuol dire riassumere? Vuol dire riscrivere la proposta o il disegno di legge che non era stato trattato nella precedente legislatura, in questa legislatura.
Se verrà riassunta, ovviamente il Presidente del Consiglio regionale assegnerà il provvedimento alla Commissione consiliare competente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

La ringrazio.
Per il Gruppo della Lega Nord va bene.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Se la collega Artesio fosse della stessa opinione, noi non avremmo alcun problema.
Vorrei soltanto ricordare che c'é anche una nostra proposta di legge in tal senso: sarebbe il caso che la Commissione la esaminasse congiuntamente.
Tuttavia, Presidente, volevo evidenziarle un aspetto: noi stiamo decidendo di alcune questioni...



(Commenti del Consigliere Angeleri fuori microfono)



RESCHIGNA Aldo

Sarete senz'altro importanti, ma ci sono tre file di Consiglieri di maggioranza completamente vuote.
Mi rendo conto che ogniqualvolta che all'o.d.g. è iscritto il punto "Nomine" sorge qualche problema da somatizzare all'interno della maggioranza, però o il Gruppo del Popolo della Libertà rientra in aula oppure sospendiamo il Consiglio regionale: insomma...



PRESIDENTE

Prima ho visto che la maggioranza era rappresentata solo dal Consigliere Leo, adesso sono presenti soltanto i colleghi Vignale e Cortopassi.
Ho già provveduto a richiamare gli altri Consiglieri in aula.



RESCHIGNA Aldo

Altrimenti, Presidente, richiediamo un'inversione punti all'o.d.g., ma non vorremmo arrivare a tanto.



PRESIDENTE

D'accordo.
Possiamo riassumere, dunque, la proposta di legge in oggetto?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente al rinvio in Commissione)



PRESIDENTE

L'Aula ha acconsentito, pertanto la proposta di legge n. 195 verrà iscritta ai lavori della Commissione competente; ovviamente c'é anche la proposta di legge del collega Placido: avranno un percorso parallelo.
Comunico che la seduta della VI Commissione, convocata per oggi alle ore 13.30, avrà luogo domani, 10 novembre, alle ore 12.30, con lo stesso o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle comunicazioni della Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 56 del Regolamento.
Abbiamo appreso, grazie alla telefonata dell'Assessore Maccanti, del rinvio della VI Commissione, in cui si sarebbe parlato di un argomento importantissimo, quale quello della situazione in Italia dell'Ente per il diritto allo studio. Fortunatamente, la tempistica viene mantenuta, nel senso che gli assegnatari di borse di studio e noi Consiglieri e Commissari di Commissione possiamo sicuramente aspettare 24. Tuttavia, senza voler aprire la solita polemica che vede il Presidente Cota spesso assente in Consiglio regionale, ci chiedevamo se rappresentava un motivo sufficiente quanto è successo in Veneto: non sufficiente dal punto di vista del disastro, ma in riferimento a quelle che sono le funzioni del Presidente Cota in qualità - lo ricordo - di Presidente di una Regione, e non più di soggetto che ricopre un incarico di parlamentare, a livello nazionale.
Tra l'altro, basta leggere qualunque articolo di giornale per scoprire che, di nuovo, responsabile del disastro non è la natura, che crea da sola simili catastrofi, ma le attività non tanto coscienziose dell'uomo: mi riferisco all'antropizzazione del torrente in questione e all'ampliamento della base militare americana in suolo italiano Dal Molin (Caserma Ederle).
Sappiamo benissimo che è stato creato un argine più alto, a spese ovviamente dei contribuenti italiani, dal lato della base americana, mentre dal lato dei nostri cittadini, dei nostri italiani, padani e vicentini, non è stato fatto l'argine: ovviamente, il torrente è esondato, con forza doppia, dal lato della città.
Vorremmo quindi chiedere, ai sensi dell'articolo 56, di porre in discussione anche questa problematica, per capire se il Governo si pu prestare non solo a far prevenzione terziaria, ovvero quando il danno è ormai stato creato, ma anche prevenzione primaria, per mettere in sicurezza l'argine del fiume.
Non facciamo ipocrisia, per cui andiamo a dare una mano ai territori una volta che sono stati devastati, quando sapevamo benissimo, dagli studi idrogeologici eseguiti su quell'area, che quella sistemazione e quella cementificazione di 542.000 metri quadri avrebbero prodotto quei danni.
Soprattutto ci chiediamo perché il Presidente di una Regione rivesta un ruolo a livello nazionale quando oramai non è più in Parlamento. Ci domandiamo se ci siamo sempre delle motivazioni serie per derogare dalla presenza in Consiglio regionale, ma serie ed importanti per la Regione Piemonte: non può fare campagna elettorale continua, in giro per tutta l'Italia.
Capiamo che la situazione del Governo, con la spaccatura del Popolo della Libertà con Futuro e Libertà dell'On. Fini, facciano presagire nuove elezioni, ma occorre un pochettino di serietà anche nelle motivazioni.
Perché noi lavoriamo in Consiglio regionale e gradiremmo vedere il Presidente Cota. Soprattutto, riteniamo corretto mantenere la scadenza delle Commissioni; del resto, neanche il collega Leo, che fa parte del Popolo della Libertà, era a conoscenza del fatto che oggi non si sarebbe tenuta la VI Commissione. Grazie.



PRESIDENTE

Presidente Bono, credo che ci sarà l'opportunità, per la Giunta, di dare conto in sede di Commissione. Poiché domani in Commissione sarà presente il Presidente Cota, se lei sarà presente avrà modo di ribadirlo.


Argomento: Sistema informativo regionale - Telecomunicazioni

g) Nuova rete wi-fi in Consiglio regionale


PRESIDENTE

Comunico che dall'odierna seduta entra in funzione, in via sperimentale, la rete wi-fi, cui potranno connettersi, previo semplice intervento di configurazione da parte del servizio informatico consiliare i Consiglieri dotati di computer portatile.
La connettività wireless è in funzione anche nelle Sale dei Morando e Viglione.


Argomento: Varie

h) Appuntamenti nella giornata odierna


PRESIDENTE

Si ricordano i seguenti appuntamenti per la giornata odierna: alle ore 13.00, in Sala Viglione, i Presidenti dei Gruppi consiliari incontreranno una delegazione del Movimento Gioventura Piemontèisa (vi ricordo che avevano chiesto di essere ricevuti già la scorsa seduta di Consiglio regionale, ma non era stato possibile procedere in tal senso perché era già previsto un incontro con l'Associazione "Libera" e con i pendolari).
Alle ore 17.00 circa - vedremo come proseguiranno i lavori pomeridiani del Consiglio regionale - è confermata, in Sala A, la Conferenza dei Capigruppo.


Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 198 del Consigliere Negro, inerente a "Passaggio a livello Strada Provinciale Caraglio-Centallo Fossano sulla linea ferroviaria Cuneo-Fossano"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 198.
La parola al Consigliere Negro, per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Ho accolto la sollecitazione dei Sindaci dei Comuni di Caraglio Centallo e Fossano, che hanno trasmesso agli Enti competenti la motivata lamentela circa la precaria situazione viaria dell'asse stradale Caraglio Centallo-Fossano.
Nel territorio di Centallo questa infrastruttura viene attraversata dalla linea ferroviaria Fossano-Cuneo. L'interruzione del traffico dal passaggio a livello dei treni dura oltre 20 minuti, con grave danno alla scorrevolezza e fluidità del traffico. Occorre tener presente che questa arteria è di prima importanza, perché in linea discendente collega le vallate all'autostrada tramite il casello di Fossano.
Purtroppo, per ovvie questioni convenienti al flusso viario, si dirotta su una strada parallela, tortuosa e pericolosa soprattutto nella stagione invernale per la formazione di ghiaccio e la fitta nebbia.
Occorre che RFI dia attuazione urgente agli impegni che si è assunta portando velocemente a compimento il progetto del secondo lotto Centallo Cuneo, e del terzo lotto Centallo-Fossano, con il raddoppio della tratta ferroviaria. Nel terzo lotto è previsto la soppressione del passaggio a livello tramite la realizzazione di un sottopasso.
L'interrogazione intende chiedere alla Giunta regionale ogni sforzo per impegnare RFI nell'urgente riprogrammazione temporanea dell'opera per il raddoppio della Fossano-Cuneo.
Sapendo però di poter contare su tempi certamente non brevi, chiedo altresì di poter attivare un Accordo di programma che veda coinvolti tutti i soggetti interessati, al fine di anticipare i lavori per la realizzazione del sottopasso alla ferrovia.
Questo atto restituirebbe sicurezza e sostenibilità alla viabilità, a vantaggio di tutta la comunità e delle utenze private e pubbliche che utilizzano l'infrastruttura viaria. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Negro.
La parola al Vicepresidente Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo a nome dell'Assessore Bonino, che mi ha rimesso una documentazione elaborata dalla Direzione Trasporti.
Il potenziamento della linea Fossano-Cuneo, sulla quale si trova il passaggio a livello in oggetto, è inserito nel Protocollo d'intesa per il potenziamento del Sistema di Trasporto Ferroviario della Regione Piemonte sottoscritto il 16 dicembre 2000 dal Ministero dei trasporti e della navigazione, la Regione Piemonte e RFI. Successivamente, è stato inoltre inserito nel Contratto di Programma 2007-2011, sottoscritto il 31 ottobre 2007 da RFI e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per 16,4 milioni di euro tra le "opere in corso" e per 77 milioni di euro tra le "opere da realizzare" - globalmente.
Non essendo disponibile la completa copertura finanziaria dell'intervento, RFI ha suddiviso pertanto l'opera in tre fasi funzionali e con i fondi attualmente a disposizione (circa 16,4 milioni di euro) è stata finanziata la prima fase (Lotto 1 - adeguamento della stazione di Centallo). In riferimento alle opere facenti parte dei lotti 2 e 3, ivi compresa l'eliminazione del passaggio a livello sulla provinciale Centallo Fossano, esse sono state inserite, su richiesta della Regione Piemonte, nel primo Atto Aggiuntivo dell'Intesa Generale Quadro del 2003, sottoscritto con lo Stato in data 23 gennaio 2009, tuttavia attualmente non sono stati stanziati i fondi necessari a garantire la copertura economica dello stesso.
In riferimento alla possibilità di inserire il suddetto passaggio a livello, situato su una linea secondaria, nell'elenco dei passaggi a livello da sopprimere, Rete ferroviaria Italiana ha comunicato che in tale elenco è prevista esclusivamente la soppressione di passaggi a livello su linee primarie e, attualmente, non sono disponibili fondi per consentire l'inserimento di nuove opere in tale elenco.
Queste classificazioni appartengono alle Ferrovie e non è detto che da parte nostra ci sia una condivisione al 100% con queste valutazioni.
In seguito a richiesta di informazioni inoltrata dal Settore scrivente (quello dei Trasporti), in merito ai provvedimenti che si intendono assumere a breve termine, la Direzione Territoriale Produzione Torino di RFI SpA ha dichiarato che la realizzazione dell'impianto in questione ubicato sulla linea Fossano-Cuneo, nell'ambito della stazione di Centallo al km 61+321, rispetta lo standard tecnico di costruzione e di sicurezza di RFI e che i tempi tecnici di chiusura a volte possono essere prolungati in caso di incroci. Al fine di porre a breve termine un rimedio al disagio presente, ha informato che sono state adottate azioni di sensibilizzazione nei confronti del personale operativo, che hanno già prodotto buoni risultati e che è in fase di realizzazione una soluzione impiantistica tecnologica che, insieme alle azioni succitate, porterà entro brevissimo tempo ulteriori miglioramenti. Cioè, hanno lavorato sulle disposizioni di servizio e sui tempi di apertura e chiusura del passaggio e sulla tecnologia che lo comanda, per vedere di ridurre al minimo le chiusure.
Considerata la problematica segnalata, RFI si è comunque dichiarata disponibile a valutare eventuali piani di viabilità alternativa, qualora venissero predisposti dai Comuni coinvolti, non escludendo la possibilità di intervenire nel finanziamento di opere stradali volte a far confluire il traffico veicolare verso arterie esistenti, già dotate di opere sostitutive alternative all'attraversamento a raso dei binari.
Al fine di approfondire le problematiche sopraesposte e le possibilità di soluzione, verrà convocata una specifica riunione con i soggetti coinvolti. In altri termini, verrà allestito il classico tavolo, che mi auguro - anche su sollecitazione del Consigliere Negro, che qui viene raccolta - possa portare ad una risoluzione, tenendo conto delle soluzioni valide dal punto di vista tecnico-viabilistico e anche tecnologico operativo per quanto riguarda la ferrovia Fossano-Cuneo, che è una ferrovia che deve essere comunque potenziata, almeno queste sono le aspettative complessive della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 110 della Consigliera Cerutti, inerente a "Situazione occupazione SSC-Srl"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 110, rispetto alla quale ricordo che non è prevista l'illustrazione.
La parola all'Assessore Porchietto, per la risposta.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare la Consigliera Cerutti e anche anticiparle che oggi, nello svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, per quanto riguarda la Engineering.it, risponderò in nome e per conto dell'Assessore Giordano - Presidente, mi sono permessa di anticipare il contenuto dei lavori del pomeriggio.
Per quanto riguarda la risposta in oggetto, la premessa della Consigliera Cerutti, che risale al 29 luglio, conteneva già tutta una serie di indicazioni. Nel frattempo, fortunatamente, ci sono state iniziative e Tavoli che hanno portato ad una situazione che ritengo abbastanza rassicurante rispetto ai passaggi di fine luglio.
La vertenza della società SSC si riferisce a problematiche comuni a tutto il territorio nazionale, essendo comunque la SSC un soggetto che ha racchiuso, dal 2003 ad oggi, lavoratori provenienti da almeno tre situazioni diverse, tra cui Telecom e Pirelli.
È stata trattata a livello nazionale e il 25 ottobre (pochi giorni fa) il Governo nazionale, Telecom e le Organizzazioni Sindacali hanno firmato gli accordi applicativi sul tema dei contratti di solidarietà e sulla partita di formazione e riqualificazione professionale nell'ambito dell'accordo quadro, che era già stato sottoscritto il 4 agosto. Questo accordo aveva individuato proprio nei contratti di solidarietà per circa 1.100 lavoratori e in un ulteriore processo di mobilità volontaria per altri 3.900 lavoratori - ricordo che l'operazione riguarderà quasi 30 mila lavoratori, per l'esattezza 29.204 - gli strumenti alternativi agli esuberi dichiarati da Telecom già nei mesi scorsi. L'applicazione di questi contratti di solidarietà interesserà tutte le strutture aziendali, tra cui i settori creati negli ultimi mesi, per consentire la reinternalizzazione di attività e di lavoratori da SSC mediante i bandi aziendali.
Riguarderanno complessivamente, come dicevo, 29.204 lavoratori e avranno decorrenza dall'8 novembre - sono partiti ieri - al 7 novembre 2012 chiaramente, riguarderanno 24 mesi. Saranno di tipo "verticale", quindi ci saranno giornate intere di sospensione, e relativa distribuzione su base settimanale o mensile, con processo di riqualificazione e di formazione del personale interessato alla sospensione.
Sottolineo che grande importanza rivestono i percorsi di riconversione e riqualificazione professionale del personale interessato a queste procedure, perché, nell'arco del biennio, dovranno garantire opportunità di formazione e reimpiego dei lavoratori conseguenti ai progetti di reinternalizzazione di attività e sviluppo delle nuove tecnologie.
Alla fine di quest'anno, quindi entro il 31 dicembre del 2010 l'azienda dovrà dare visibilità dei piani formativi previsti nel biennio di applicazione della solidarietà. Saremo quindi anche in grado noi di dare maggiori ragguagli in base al processo formativo del prossimo biennio. Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso un giudizio estremamente positivo sull'accordo e hanno dichiarato che gli elementi che lo caratterizzano necessitano di un impegno straordinario per gestire la portata dei processi che si andranno a realizzare; a partire dal numero dei lavoratori coinvolti dal contratto di solidarietà, che è un numero importante, fino al monitoraggio costante sui processi legati alla reinternazionalizzazione di attività, ai processi di formazione e alla riqualificazione professionale che rappresenteranno la chiave di svolta per raggiungere l'obiettivo di trasformare nella realtà questi che dovevano essere degli esuberi in nuove professionalità.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. La parola alla Consigliera Cerutti per la replica.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente e grazie, Assessora Porchietto, per la risposta.
In effetti, quando abbiamo presentato l'interrogazione non c'era ancora stata questa evoluzione. Abbiamo comunque pensato di mantenerla proprio perché crediamo che, al di là della contrattazione sindacale in atto, la politica possa svolgere un ruolo importante. Non riprendo le considerazioni già fatte dall'Assessore, che chiaramente sono molto importanti e hanno fatto sì che una situazione che risultava essere piuttosto preoccupante, in generale per Telecom e poi in particolare per l'azienda SSC, abbia avuto un'evoluzione che al momento sembra essere sotto controllo.
Però, allora, ci permettiamo di fare due considerazioni che competono alla politica. È chiaro che da una parte abbiamo la contrattazione sindacale in atto per definire i livelli di solidarietà, e quindi per fare in modo che la decurtazione salariale sia contenuta; ma è chiaro, però, che in questo momento abbiamo un contributo che viene dalla Finanziaria che è pari all'80% anziché al 60%. Questo ci colloca in questo momento in una fase di osservazione rispetto a ciò che può capitare a livello nazionale proprio perché sappiamo esserci una situazione politica definita dai giornali di oggi "fluida" e quindi non sappiamo quale possa essere l'esito della Finanziaria e quanto potrà incidere su questo contributo e sul contenimento, quindi, delle decurtazioni. Ci permettiamo dunque di fare questa osservazione, che chiaramente in questo momento non è sotto la nostra giurisdizione, che però è importante perché la ripercussione sui livelli salariali dei dipendenti dipenderà un po' dal futuro della Finanziaria. La seconda considerazione è quella relativa ai corsi di riqualificazione che, appunto, sono molto importanti. L'azienda Telecom si sta impegnando in questa direzione. Ci permettiamo però, visto che effettivamente siamo in presenza di un impegno da parte delle istituzioni con un intervento sugli ammortizzatori e di un'esigenza da parte delle istituzioni stesse di visibilità su ciò che verrà portato avanti, di esprimere una preoccupazione in questo momento. Non vorremmo cioè che il risultato si traducesse in un'effettiva nota negativa: che l'obiettivo di reinternazionalizzazione di alcune attività rechi con sé la possibilità di mantenere il posto di lavoro al prezzo di una mortificazione interna delle professionalità, o addirittura della prospettiva di una dequalificazione interna dei lavoratori. Credo che questo non sarebbe positivo e ci permettiamo di porlo come un elemento di attenzione.
Al tempo stesso - qui non voglio fare io la leghista, però intervengo in quanto Consigliera regionale del Piemonte - nei rapporti fra le diverse città stiamo vedendo che proprio in quelli che sono gli obiettivi di Telecom potrebbe verificarsi, per esempio, uno sbilanciamento tra Torino e Milano, sempre purtroppo a vantaggio di Milano.
E per far sì che ci sia un'attenzione sul nostro territorio - e prima l'Assessora non a caso faceva riferimento alla realtà di Engeenering - noi come Gruppo ci stiamo occupando di queste realtà che crediamo debbano essere seguite singolarmente. Pensiamo però che ci debba essere un'attenzione da parte della Regione finalizzata anche ad una rete e quindi ad un sostegno sulla competitività. Altrimenti da parte nostra potrebbe essere avanzata la considerazione che, al di là degli annunci altisonanti di piani di sostegno all'occupazione e per la competitività, poi in realtà ci troviamo ad affrontare singole realtà che non hanno possibilità di fruire dei piani stessi, determinando una situazione sulle realtà specifiche ben diversa rispetto alle belle intenzioni.
Ci permettiamo quindi di fare una considerazione di grande attenzione al nostro territorio e sul comportamento dell'azienda Telecom e poi, nello specifico, della realtà SSC che comunque ha un numero di lavoratori considerevole sul nostro territorio.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 154 dei Consiglieri Taricco, Motta Angela, Manica e Pentenero, inerente a "Campagna regionale di comunicazione e informazione 'E non sei mai solo'"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 154.
La parola per l'illustrazione al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Penso utilizzerò molto meno dei due minuti a disposizione. Abbiamo semplicemente preso visione dei documenti inerenti questa campagna. Si evidenzia la scelta da parte dell'ente Regione di una serie di soggetti cui è stato affidato il compito di programmare e gestire questo tipo di campagna, che tra l'altro nel concreto ha portato a scegliere, soprattutto per quel che riguarda i settimanali locali, alcuni settimanali lasciandone fuori altri, con una conseguenza molto concreta: dato che normalmente, per quel che ci è dato conoscere, dei lettori abitudinari di questo tipo di giornali nei territori dell"'altro" Piemonte, il cosiddetto "Piemonte 2" quanto meno, ci sono moltissime famiglie che leggono esclusivamente uno di questi settimanali locali e non leggono magari né La Stampa né alcun altro organo d'informazione, l'aver scelto solo alcuni giornali locali porta come conseguenza pratica che una serie di soggetti e di famiglie non vengano a conoscenza delle informazioni che la campagna avrebbe voluto comunicare e promuovere. L'interrogazione pone due questioni: innanzitutto la necessità di comprendere se questo tema è stato valutato nelle sue ricadute concrete per capire se, al posto di fare 3-5 uscite su alcuni settimanali locali non sarebbe stato meglio farne magari qualcuna in meno, ma su tutti secondariamente, il bisogno di conoscere quali criteri sono stati individuati - alcuni soggetti, alcune agenzie, alcuni organismi cui è stato affidato il compito di governare questa campagna - visto che dagli atti che abbiamo letto questo non si evince.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei. La parola per la risposta all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Ringrazio i Consiglieri per l'interrogazione che hanno presentato perché è un modo per dare ulteriori informazioni circa questa campagna che si è svolta su tutto il territorio piemontese. La campagna di comunicazione in oggetto è stata ideata con l'intenzione di raggiungere il maggior numero di persone possibile che possono usufruire di questi servizi. Si tratta riepilogo brevemente - di "Sms help", che si rivolge soprattutto alle persone con più di 65 anni e a i disabili ed "Help Donna" per le donne al di sopra dei 18 anni; in più, nella comunicazione che abbiamo fatto, sono menzionati due servizi: il servizio Ponte e il servizio Easy Walk, che si rivolgono ai sordi, ai ciechi e agli ipovedenti. In merito ai diversi target di riferimento della campagna, si è pensato di utilizzare diversi mezzi. Si è partiti dall'affissione di manifesti "6 metri per 3" e dai gazebo all'interno dei principali mercati, per riuscire a raggiungere il pubblico e distribuire i volantini che contenevano le spiegazioni sul significato di queste due campagne, e anche la possibilità di aderirvi con un prestampato delle schede, che sono state distribuite. La spesa totale della campagna di comunicazione, che è di 146.594,12 euro, è stata calibrata con attenzione al fine di spendere le risorse per ottenere il massimo risultato possibile.
Si è scelto di utilizzare sia dei periodici locali, inserendo testate indipendenti e diocesane, sia spot radiofonici e spot televisivi, tenendo conto che i ciechi, ovviamente, possono soltanto ascoltare la radio mentre i sordi preferiscono informarsi attraverso internet o la carta stampata.
Da ciò si deduce che le risorse sono state fortemente parcellizzate e ci proprio a causa della vastità del territorio da informare e dell'altrettanto vasta dimensione del target di riferimento, perch comprende diverse età e diversi strati della popolazione. La scelta di non coinvolgere tutte le testate locali - ciò vale sia per i periodici, sia per la radio, sia per le emittenti televisive - è stata dettata dal combinato disposto di relativa massima diffusione e costo relativamente meno alto. Si è cercato, tenendo conto delle risorse a disposizione, di perseguire la massima diffusione possibile. Se si scorre l'elenco completo dei fornitori per questa campagna, se ne contano 15 solamente per quel che concerne testate televisive, radiofoniche e periodici locali.
Scorrendo le singole voci di spesa, sottolineo che sono state spesi 2.800 euro per la grafica; 24.850 per i quotidiani; 47.324 per testate locali; 10.830 per radio locali; 14.400 per televisioni locali; 1.800 per Mondoblò (19 schermi in altrettanti locali pubblici); 12.276 per affissioni nei centri commerciali; 10.178 per la stampa di 180 mila copie degli opuscoli; 8.540 per stampa di 160.000 opuscoli "Help Donna"; 2.040 per la veicolazione attraverso la rivista Donna Moderna; 2.550 per la veicolazione attraverso Famiglia Cristiana; 9.000 per i desk nei mercati delle principali città della regione. Oltre ai capoluoghi, sono partiti e continueranno dei desk anche nelle città delle varie zone delle province con maggiore popolazione.
In conclusione, stante l'impossibilità di un investimento che consentisse le uscite pubblicitarie su tutte le testate locali della carta stampata e delle emittenti presenti in Piemonte per la campagna pubblicitaria in oggetto, i criteri di selezione utilizzati sono stati la copertura territoriale che garantisse la maggior diffusione possibile sull'intera rete della regione e i dati relativi alla tiratura delle singole testate.
Inoltre, la distribuzione del materiale presso i medici di medicina generale, gli URP delle ASL e delle ASO e la richiesta di collaborazione nella divulgazione del materiale alle parrocchie e ai sindaci dei comuni piemontesi ha garantito una vasta copertura del territorio. A fronte di una situazione economica nota e del contenimento della spesa pubblica, questa è stata, rispetto alle risorse che avevamo a disposizione, la pianificazione di questa prima parte della campagna pubblicitaria. È chiaro, e qui ringrazio ancora i Consiglieri che hanno presentato l'interrogazione, che ogni suggerimento e forma di collaborazione che possa venire per ampliare il più possibile la divulgazione di questi servizi, che sono gratuiti e sono rivolti ai cittadini piemontesi, ci vede disponibili anche in vista di future forme di collaborazione e di pianificazione.
Mi preme sottolineare, e su questo voglio ringraziare i Consiglieri regionali che hanno partecipato anche alla divulgazione della campagna, che qualsiasi forma di collaborazione che noi possiamo raccogliere da altri soggetti pubblici o associazioni che vorranno partecipare con noi sulla diffusione di questa campagna, verrà sicuramente accolta con entusiasmo. Lo dico perché nel corso degli incontri che abbiamo fatto nei gazebo diverse associazioni si sono attivate; in proposito, non ultima ad Alessandria c'è stata l'adesione del Banco alimentare che opera in quella provincia, che si è reso disponibile a distribuire gli opuscoli nel corso della sua attività.
Quindi, auspichiamo la massima collaborazione su dei servizi che continueranno ad essere erogati anche nel 2011, nel tentativo di garantirne la massima diffusione tra i cittadini, pur nei limiti delle risorse che conosciamo tutti e che potevamo mettere in campo.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 72: "Consiglio regionale di Sanità ed Assistenza - CO.RE.SA - (articoli 3 e 4, l.r. 30/1984 e s.m.)" - nomina di 1 esperto scelto su terna di nomi indicata dall'Ordine medici chirurghi e odontoiatri (Integrazione)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 65 "Commissione Tecnica Urbanistica" (articolo 12, l.r. 70/1991) - designazione di 8 esperti, di cui 6 devono garantire la specifica e comprovata competenza nelle discipline che interessano la pianificazione territoriale e urbanistica, la viabilità e i trasporti, la geologia, l'ambiente e l'agricoltura

Argomento: Presidente della Giunta Regionale

Proposta di deliberazione n. 46 "Comitato misto paritetico Regione-Autorità militari sulla nuova regolamentazione delle servitù militari" - (legge 898/1976 modificata dall'articolo 6, legge 104/1990) - designazione di 7 membri effettivi e di 7 membri supplenti

Argomento: Presidente della Giunta Regionale

Proposta di deliberazione n. 39 "Commissione regionale per la realizzazione delle Pari Opportunità fra Uomo e Donna - (articolo 3, l.r. 46/1986 e s.m.)" - nomina di 15 membri con riconosciuta esperienza di carattere scientifico, culturale, professionale, economico e politico sulla condizione femminile nei suoi vari aspetti

Argomento: Presidente della Giunta Regionale

Proposta di deliberazione n. 64 "Conferenza di servizi presso la Regione" (articolo 33, l.r. 44/2000) - nomina di 3 esperti effettivi e 3 esperti supplenti di cui 1 esperto in geologia e giacimenti, 1 esperto in tecnica mineraria, 1 esperto in sistemazioni idraulico-forestali


PRESIDENTE

L'elezione deve avvenire a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati, ai sensi dell'articolo 3, comma 1 della LR n. 25/2006. Ci significa che occorrono 40 o più voti.
Richiamo l'attenzione dell'Aula su due punti.
Ai sensi del comma 3 dell'articolo 79 del Regolamento, occorre che le maggioranze consiliari assumano i propri candidati.
In secondo luogo, e riguarda tutti: occorre prestare attenzione al momento della votazione, poiché ci sono ipotesi in cui più candidati hanno lo stesso cognome. In tal caso, com'è noto, occorre scrivere sulla scheda oltre al cognome del candidato, anche il nome.
Nomino scrutatori il Vicepresidente Placido, il Vicepresidente Molinari e il Consigliere Segretario Ponso, mentre il Consigliere Leardi procederà all'appello nominale.
Chiedo alle minoranze di procedere, a norma dell'articolo 79, comma 3, del Regolamento interno del Consiglio regionale, ad assumere i propri candidati.
La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Per la minoranza indichiamo Bertero Domenico al CORESA e Chirico Fortunata, Esposito Mauro e Minervino Carmine per la Commissione Tecnica Urbanistica.



PRESIDENTE

Aspetti che devono prendere nota. Se può ripetere lentamente...



LEPRI Stefano

CTU: Chirico Fortunata, Esposito Mauro, Minervino Carmine.
Comitato Militari: Delli Paoli Saverio e Vindigni Maria Adriana, come ordinari. Martina Fabio e Tursi Michele, come supplenti.
Commissione Pari Opportunità: Bartoli Silvana, Chinaglia Elena, Onofri Laura, Vindigni Adriana, Losna Emiliana.



PRESIDENTE

Grazie. Mancherebbe il collegamento sulla Conferenza dei Servizi Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Per la Conferenza dei Servizi: Accattino.



PRESIDENTE

Grazie.
Per il supplente?



LEPRI Stefano

Presidente, il nominativo è solo quello relativo alla tecnica mineraria, non diamo altre indicazioni.



PRESIDENTE

D'accordo, grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Lepri, c'era una precisazione?



LEPRI Stefano

Sì, sostituiamo l'indicazione su Servitù Militari: i due effettivi sono Cattaneo Emanuela e Dellipaoli Saverio. Quindi ritiriamo l'indicazione di Vindigni Maria Adriana.



PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata. Sono stati effettuati due appelli nominali.
Procediamo allo spoglio delle schede.


Argomento: Questioni internazionali - Calamità naturali

Esame proposta di deliberazione n. 73 "Approvazione finanziamenti per interventi di emergenza a Tempera e Barisciano (AQ) e ad Haiti (legge regionale 28 gennaio 1982, n. 4)" (preavviso scritto ai sensi dell'articolo 58, comma 2 del Regolamento interno)


PRESIDENTE

Passiamo al punto 5) all'o.d.g. proposta di deliberazione n. 73 "Approvazione finanziamenti per interventi di emergenza a Tempera e Barisciano (AQ) e ad Haiti (legge regionale 28 gennaio 1982, n. 4)" Questa mattina il Comitato di solidarietà ha preso atto che il Consiglio regionale aveva riconosciuto, con propria deliberazione ad aprile 2009, l'esistenza di una situazione di emergenza in Abruzzo, a seguito del terremoto del 6 aprile 2009, deliberando un finanziamento di euro 200.000,00 destinati ad interventi nel Comune di Barisciano (AQ).
Il 25 giugno il Consiglio regionale aveva deliberato la compartecipazione al progetto promosso dalla Fondazione "La Stampa Specchio dei Tempi" - consistente nella fornitura di un edificio destinato a scuola materna nel medesimo comune di Berisciano e l'acquisto di un buono a favore di una famiglia terremotata, per un importo complessivo di euro 251.000,00.
Il 19 gennaio 2010, il Consiglio regionale aveva riconosciuto l'esistenza di una situazione di emergenza ad Haiti per il sisma avvenuto il 12 gennaio, e aveva deliberato un finanziamento di euro 250.000,00.
Considerato che - richiamo la vostra attenzione - il 31 ottobre 2010 risultavano ancora giacenti sul conto corrente postale intestato al Comitato di solidarietà euro 135.121,39 donati da cittadini ed enti pubblici e privati, di cui 133.664,55 con la causale "emergenza del terremoto in Abruzzo" e euro 1.456,084 pro Haiti.
Visto il progetto presentato al Comitato di solidarietà dal Comitato "Tempera Emergenza Terremoto Onlus" tramite il Coordinamento provinciale dei volontari della Protezione Civile della Provincia di Cuneo - che prevede la realizzazione di un asilo nido a Tempera (AQ), previa la demolizione di un fabbricato preesistente danneggiato dal sisma, sempre nello stesso mese.
Vista la richiesta pervenuta dal Comune di Baresciano, con cui si richiede al Comitato di Solidarietà una partecipazione ai costi di sistemazione dell'area esterna.
(Signori, faccio veramente fatica a parlare, prego la Giunta regionale di prendere posto ai banchi della Giunta, così come i Consiglieri, scusate) circostante la scuola materna.
Considerata la richiesta pervenuta dall'Associazione Madian Orizzonti Onlus - Missioni Camilliane, con cui si richiede un ulteriore finanziamento per aiutare a contrastare l'epidemia di colera che ha colpito la popolazione di Haiti. Considerato tutto ciò, questa mattina precedentemente ai lavori del Consiglio, il Comitato di solidarietà ha manifestato la volontà, all'unanimità, di sostenere i progetti presentati per un finanziamento complessivo di euro 135.050.00 e quindi di finanziare: con euro 100.000,00 la costruzione dell'asilo nido a Tempera; con euro 33.600,00 la sistemazione dell'area circostante la scuola materna di Barisciano, per un importo complessivo di euro 133.600,00 pari ai fondi vincolati sul conto per l'emergenza terremoto Abruzzo. Di finanziare con euro 1.450,00 gli interventi di contrasto all'epidemia di colera che ha colpito la popolazione di Haiti (questo è un secondo contributo che si aggiunge perché vi era una parte residuale di soldi vincolati per questa emergenza) messa in campo dall'Associazione Madian Orizzonti Onlus Missioni Camilliane.
Proponiamo di deliberare, di sostenere, i progetti presentati per un finanziamento complessivo di euro 135.050,0005 e più precisamente, come detto in premessa, di finanziare con euro 100.00,00 la costruzione dell'asilo nido a Tempera e di finanziare con euro 1.450,00 gli interventi di contrasto dell'epidemia di colera che ha colpito la popolazione di Haiti, e con euro 33.600,00 la sistemazione dell'area circostante la scuola materna di Barisciano, progetto presentato dallo stesso Comune e di trasmettere la presente deliberazione alla Giunta regionale affinch provveda agli adempimenti conseguenti.
Non essendovi richieste di intervento in merito alla proposta di deliberazione in oggetto, la pongo in votazione.
Indìco la votazione sulla proposta di deliberazione n. 73 il cui testo verrà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento ordine del giorno n. 81 "Discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio" presentato dai Consiglieri Bono e Biolè


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame ordine del giorno n. 81, inerente a "Discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio".
Ricordo che nella seduta pomeridiana del 19 ottobre 2010 si è proceduto alla votazione del provvedimento e la votazione non è risultata valida per mancanza del numero legale.
Dobbiamo dunque ripetere la votazione dell'ordine del giorno.
Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 81 il cui testo recita: "Visto la situazione concitata degli ultimi giorni nel napoletano, la raccolta recupero e gestione dei rifiuti evidentemente non risolta dalla procedura di emergenza né dall'apertura dell'inceneritore di Acerra, pericoloso e mal funzionante la volontà di aprire una discarica, la seconda, all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio, presso l'ex cava Vitello la presenza di una discarica presso la città di Terzino, in una vasta area situata dentro il Parco Nazionale del Vesuvio, confinante con le nobili vigne del Lacrima Christi, a pochi metri dal centro urbano e dal presidio ospedaliero in violazione di ogni legge e normativa europea, della dichiarazione universale dei diritti umani in quanto mette a rischio la vita di uomini, donne e bambini, destinatari di fumi tossici, terre inquinate ed acque contaminate.
I recenti sabotaggi ed incendi dei compattatori e dei mezzi della società Asia di raccolta rifiuti da parte di soggetti che i manifestanti pacifici comprendenti le amministrazioni locali ripudiano Considerando il sito patrimonio dell'Unesco coinvolge non solo la provincia di Napoli, la regione Campania, ma l'Italia tutta Nel mentre i sindaci vesuviani uniti, esortati dai cittadini, spinti dalla loro stessa appartenenza a questo territorio, prendono decisioni e provvedimenti il governo si prepara ad accogliere i manifestanti inviando la Polizia a scortare camion Enerambiente nei giorni scorsi, a causa dell'insubordinazione di alcuni suoi impiegati, non ha potuto provvedere alla raccolta dei rifiuti, questo ha fatto precipitare la situazione in tutta la regione portando le strade a riempirsi, letteralmente, di rifiuti come nei giorni più caldi dell'emergenza Gli impiegati dichiarano di aver incrociato le braccia a seguito degli stipendi mancati, la loro ditta incolpa l'Asia che, a sua volta, fa ricadere ogni responsabilità sul comune di Napoli, il quale accusa la provincia, che incolpa la regione.
Insomma. Grazie alla mancata trasparenza degli appalti e dei contratti sulla gestione dei rifiuti, grazie ad una magistratura impossibilitata a bonificare le amministrazioni, chi operava contro lo Stato continua a farlo.
Memori anche dei recenti scandali sulla costruzione dell'inceneritore in Abruzzo che ha portato agli arresti dell'Assessore Venturoni, dei senatori Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi (ai tre viene contestata la corruzione) e l'ex Assessore Daniela Stati che deve rispondere di favoreggiamento.
Manifesta La propria solidarietà ai sindaci e ai manifestanti pacifici dell'area Vesuviana Chiede Che venga garantita la libertà di manifestare pacificamente, rispettando le istanze delle comunità locali, isolando al contempo i violenti Che venga chiarita la situazione dei lavoratori Asia Che la Giunta si impegni presso il Governo centrare a garantire una gestione trasparente del ciclo dei rifiuti puntando sulla gerarchia europea di Riduzione, Riuso e Riciclo prima di autorizzare nuove discariche e/o altri impianti di trattamento a caldo." Il Consiglio non approva.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Presidente della Giunta Regionale

Esame ordine del giorno n. 105 "Solidarietà al Presidente Cota e condanna ad ogni forma di intimidazione", presentato dai Consiglieri Pedrale Vignale, Marinello, Montaruli e Mastrullo

Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Presidente della Giunta Regionale

Esame ordine del giorno n. 107 "Solidarietà al Presidente Cota", presentato dai Consiglieri Bresso, Lepri, Cerutti, Ronzani, Negro, Taricco e Pentenero


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 105, avente ad oggetto "Solidarietà al Presidente Cota e condanna ad ogni forma di intimidazione" presentato dai Consiglieri Pedrale, Vignale, Marinello, Montaruli e Mastrullo, di cui al punto 7) all'o.d.g., del quale era cominciata la discussione e l'illustrazione nella seduta pomeridiana del 19 ottobre 2010.
Ricordo che sull'ordine del giorno era intervenuta una serie significativa di Consiglieri.
Vi è inoltre al punto 8) all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 107, avente ad oggetto "Solidarietà al Presidente Cota", presentato dai Consiglieri Bresso, Lepri, Cerutti, Ronzani, Negro, Taricco e Pentenero.
Se l'Aula acconsente, possiamo unificarli.



(L'Aula, unanimemente, acconsente)



PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 105 era già stato illustrato.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 107 lo diamo per illustrato.



PRESIDENTE

È aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, personalmente ero assente nella seduta nella quale è stato presentato quest'ordine del giorno - successivamente è stato presentato un ordine del giorno da parte di alcuni gruppi dell'opposizione. Mi è stato riferito il senso della discussione e le ragioni che hanno portato i Gruppi di opposizione a presentare un testo alternativo.
Voglio ribadire un concetto molto semplice: non abbiamo alcuna difficoltà a confermare, anche all'interno di un voto da parte del Consiglio regionale, una solidarietà nei confronti del Presidente Cota per quanto è avvenuto.
Io stesso, come Presidente del Gruppo PD, ho telefonato in quella giornata, così come l'ho fatto nei giorni precedenti anche al collega Carossa, a fronte di un episodio accaduto ad un circolo della Lega Nord a Torino. Crediamo che il confronto politico debba essere anche aspro, perch nel confronto politico si confrontano due visioni, due progetti, due chiavi di lettura anche di quello che avviene all'interno della nostra società. Ma il confronto politico anche molto aspro non può determinare e non pu giustificare nessuna forma di violenza o di esasperazione dello stesso.
Per cui bando a qualunque tipo di argomentazione strumentale. Noi siamo convinti che la politica debba avere questi connotati e questi riferimenti che valgono per noi e che devono valere per qualunque altra forza politica democraticamente presente all'interno della nostra Regione e del nostro Paese.
Quello che non consideriamo accettabile è il passo contenuto all'interno dell'ordine del giorno, laddove si collega la condanna giusta dei fenomeni nei confronti del Presidente Cota come conseguenza di un dibattito politico che ha attraversato anche quest'Aula - lo dico molto esplicitamente - su tutta la vicenda dei ricorsi e non ricorsi.
Questa è un'affermazione dal nostro punto di vista altrettanto grave, è certamente un'affermazione gratuita. Per cui se i gruppi della maggioranza ritirano quel passo, non abbiamo nessuna difficoltà a votare un documento di solidarietà.
Il passo in questione recita: "Preoccupazione verso un clima di tensione che potrebbe amplificarsi a causa di alcune incaute affermazioni espresse da esponenti politici che possono mettere a rischio il dialogo tra le istituzioni e la comunità".
Quel passo è dal nostro punto di vista assolutamente inaccettabile.
Noi possiamo presentare tutti insieme un ordine del giorno molto semplice di condanna di queste forme di violenza, ritirare entrambi gli ordini del giorno e votarlo, come si converrebbe ad un'Aula che deve trovare nella condanna di questi episodi anche delle ragioni e delle motivazioni di un punto di condivisione e di convergenza.
Per cui la nostra proposta è molto semplice: scriviamo un ordine del giorno seduta stante composto da poche righe, nel quale esprimiamo condanna nei confronti di queste azioni e solidarietà nei confronti dei destinatari di queste azioni.



PRESIDENTE

Il Presidente Reschigna chiede se c'è la disponibilità dei firmatari dell'ordine del giorno n. 105 di arrivare ad un ordine del giorno comune di solidarietà al Presidente della Regione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno presentato ovviamente ha la volontà - parlo dell'ordine del giorno n. 105 di cui sono primo firmatario insieme al collega Pedrale ed altri - di condannare quanto accaduto.
Preannuncio che siamo disponibili a togliere quel passo che indicava il collega Reschigna, anche se non crediamo sia in alcun modo strumentale cioè si rilevava soltanto il fatto che in un clima di tensione, che non è solo creato da aspetti o da iniziative che hanno evidentemente sorpassato il contraddittorio, ma anche da toni che sono stati molto alti. Se questo è un problema, possiamo farlo.
Credo che vi siano due soluzioni: la possibilità di votare i due ordini del giorno o di riscriverne uno. Però mi sembra che in un'eventuale riscrittura il fatto che ci si trovi di fronte ad una situazione all'interno della nostra città, dove non ci troviamo davanti ad un caso isolato, cioè alcuni che non sappiamo con quale finalità hanno fatto una scritta o una persona instabile che ha mandato della polverina bianca. Pu essere anche questo, ma ci troviamo all'interno di una città in cui nell'arco di un mese e mezzo sono avvenuti una serie di episodi (ad esempio, le contestazioni alla festa del PD, l'aggressione ad alcuni esponenti del PdL, quanto è accaduto al Presidente Cota) che dimostra che c'è una continuità di azione politica di soggetti che non utilizzano lo strumento del contraddittorio anche forti fra due coalizioni differenti o fra partiti politici differenti, ma che sia una situazione da tenere sotto attenzione, perché è evidente che se c'è un caso isolato è un conto, se i casi sono ripetuti e riguardano entrambi gli schieramenti ed hanno sempre una metodologia di lotta politica che nulla ha a che fare con quello del corretto contraddittorio democratico, come diciamo nel penultimo capoverso questo credo debba essere indicato.
Per cui per la finalità a cui tende l'ordine del giorno, cioè la solidarietà al Presidente e la condanna ad ogni gesto di violenza, non abbiamo alcuna difficoltà a togliere quel passo, neppure nello scrivere un nuovo ordine del giorno, che però tenga conto di quanto dicevamo.
L'altra via che mi sembra altrettanto verificabile e possibile è che ci si esprima positivamente sui due ordini del giorno e noi su questo siamo disponibili.



PRESIDENTE

La votazione di entrambi gli ordini del giorno, con spirito unitario potrebbe essere una soluzione? In tal modo, potremmo risolvere il problema che ogni tanto emerge, del primo firmatario, fermo restando che dall'ordine del giorno n. 105 si eliminano le parole che vanno da "preoccupazione" a "e le comunità", comprese.
RESCHIGNA Aldo (fuori microfono) Va bene.



PRESIDENTE

Pongo quindi in votazione, con spirito unitario, l'ordine del giorno n.
105, dal quale si eliminano le parole: "...preoccupazione verso il clima di tensione che potrebbero amplificarsi a causa di alcune incaute affermazioni espresse da esponenti politici, che possono mettere a rischio il dialogo tra le istituzioni e le comunità".
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 105, così modificato il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che Ieri mattina i muri degli edifici deL gruppi consiliare regionale del PDL sono stati imbrattati con scritte offensive contro il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota.
Che dopo poche ore presso l'ufficio del presidente della Regione Piemonte in piazza Castello a Torino è stata recapitata una lettera minatoria contenente minacce e una polvere bianca.
Constato che questi episodi minatori fanno seguito ad una sequenza di violenza che è andata crescendo negli ultimi mesi e che ha portato anche all'aggressione di alcuni militanti del PDL mentre organizzavano una raccolta firme ad un mercato torinese o agli scontri universitari recenti.
esprime il proprio auspicio affinché, al di là delle proprie idee, venga riposto nelle Istituzioni il pieno rispetto della democrazia e dei valori di libero e sereno confronto.
si impegna Affinché il dibattito politico non oltrepassi i confini del corretto contraddittorio democratico e che, al di là dei diversi schieramenti politici, sia di esempio di un leale e sereno dibattito e confronto per l'intera comunità e le forze sociali in essa presenti.
afferma La propria solidarietà verso il presidente Cota e la ferma condanna di ogni gesto di violenza, intolleranza ed intimidazione inaccettabili in un paese democratico e il proprio biasimo verso atteggiamenti che danneggiano il sereno e democratico confronto di idee".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 107, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che ieri sono stati imbrattati muri con scritte offensive verso il Presidente Cota ieri è stata recapitata una lettera minatoria contenente minacce e polvere bianca esprime solidarietà verso il Presidente Cota e la condanna di ogni forma di violenza, intolleranza e intimidazione".
Il Consiglio approva.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario

Esame ordine del giorno n. 110 "Recepimento della Direttiva dell'Unione Europea riguardante i tempi massimi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione a favore delle imprese private", presentato dai Consiglieri Laus, Gariglio, Lepri, Muliere, Reschigna, Ronzani e Taricco


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 110, avente ad oggetto "Recepimento della Direttiva dell'Unione Europea riguardante i tempi massimi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione a favore delle imprese private", presentato dai Consiglieri Laus, Gariglio, Lepri, Muliere Reschigna, Ronzani e Taricco, di cui al punto 9) all'o.d.g.
Comunico che nel frattempo è stato presentato, da parte dei firmatari un emendamento che modifica il testo dell'ordine del giorno in oggetto.
La parola al Consigliere Laus, per l'illustrazione.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, colleghi: il Consigliere Laus intende porre all'attenzione dell'Aula un ordine del giorno importante e credo che abbia il diritto di essere ascoltato.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Come ha già accennato, l'ordine del giorno integrato - ne do lettura "impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad attivarsi presso il Parlamento italiano affinché siano predisposti ed approvati in tempi rapidi i Decreti legislativi di recepimento della Direttiva europea".
A questo si aggiunge: "...e, nel contempo, ad individuare e ad adottare strumenti di competenza regionale finalizzati alla risoluzione della questione in oggetto".
Colleghi, il ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti dei fornitori - penso all'Amministrazione centrale del nostro Paese, penso alla Regione Piemonte e alle altre Regioni, penso a tutti gli Enti pubblici, territoriali e non - sembra ormai diventato una formulazione verbale, una formulazione linguistica.
Cosa voglio dire con questo? Voglio dire che nulla è stato fatto. Se a questo aggiungiamo il vincolo del patto di stabilità, la situazione dei ritardi dei pagamenti diventa ancora più drammatica.
Sono anni che cerco di spiegare - lo faccio ancora per l'ennesima volta che l'accesso al credito e il ritardo dei pagamenti sono due questioni completamente diverse; complementari, ma diverse.
L'accesso al credito facilita un'azienda...



(Brusìo in aula)



LAUS Mauro

Presidente, non si può parlare con questo brusio! Eppure il tema dovrebbe essere di particolare interesse.
Prendo atto che...



PRESIDENTE

Chiederei ai Consiglieri di restare ai propri posti.
Vorrei ricordare - mi spiace, è la prima volta, in sei mesi, che lo dico - che abbiamo dotato quest'Aula, con i soldi dei piemontesi, di due barcacce operative.
Ci sono le barcacce dei signori giornalisti e dei collaboratori: chiederei quantomeno di sedersi e di non fare conciliaboli, perché è un problema per la Presidenza riuscire a sentire gli interventi, immaginiamo per i Consiglieri! Chiedo a ciascuno di voi di mantenere un certo decoro e un appropriato comportamento, perché siamo in un'Aula parlamentare.
Prego, collega Laus.



LAUS Mauro

Come dicevo, l'accesso al credito e il ritardo dei pagamenti sono due concetti diversi.
Trovare gli strumenti per l'accesso al credito significa facilitare le imprese, soprattutto quelle più in difficoltà (anzi, quelle in difficoltà) con dei fondi di garanzia per avere dei finanziamenti dalle banche.
Il ritardo del pagamento ha un costo, e noi di questo costo stiamo parlando. Teniamo altresì conto che nel 2013 entrerà in vigore "Basilea 3" con dei vincoli ancora più stringenti; pertanto, se non vi sarà una pianificazione e una programmazione per i ritardi dei pagamenti e quant'altro, le imprese, soprattutto quelle piccole e medie (parliamo quindi di lavoro e, conseguentemente, di occupazione), saranno in ginocchio.
Giusto per essere più chiari, darei lettura di alcuni commenti a tal riguardo: "Le nuove disposizioni in materia di pagamenti trovano il favore del Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per imprese e industria, che ha espresso grande soddisfazione: 'Il lavoro dice Tajani - va retribuito tempestivamente. Questo è un principio fondamentale di correttezza, che però svolge anche un ruolo d'importanza cruciale ai fini della solidità di un'impresa, delle sue disponibilità finanziarie e del suo accesso a credito e finanziamenti. Di conseguenza ha concluso - la nuova Direttiva gioverà all'intera economia europea'. La Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha dichiarato: 'Ringrazio il Parlamento Europeo e, in modo particolare, il Vicepresidente Tajani responsabile del dossier a nome della Commissione Europea, per l'impegno e la caparbietà, con cui sono riusciti a raggiungere un accordo, non scontato, con il Consiglio su questo testo. Un deciso passo in avanti rispetto alla Direttiva attualmente in vigore. La nuova normativa permetterà, una volta recepita, di migliorare sensibilmente i tempi nei pagamenti soprattutto da parte della Pubblica Amministrazione. Ciò sarà di grande aiuto alle imprese e, in particolare, alle piccole e medie imprese che potranno contare su un flusso di cassa sicuro e prevedibile, con ricadute positive sugli investimenti. L'accordo ratificato dal Parlamento Europeo costituisce, quindi, un sostegno concreto alla competitività delle imprese'".
Dato che i Governi hanno due anni di tempo per recepire questa Direttiva, non vorrei che ci siano due velocità o, per essere più chiaro che si dicano delle cose all'interno del Parlamento Europeo e poi, con una marcia diversa, più lenta, se ne facciano altre nel nostro Paese.
La ratio che ha indotto il Gruppo del Partito Democratico a sottoscrivere questo ordine del giorno è quella di non aspettare i due anni di tempo per recepire questa Direttiva europea - tra l'altro, essendocene già un'altra, è la seconda - ma invitare la Giunta, in modo particolare il Presidente Cota, visto che è un autorevole esponente politico, riconosciuto e riconoscibile negli ambienti romani - lo dico in termini positivi e non con polemica - a sollecitare il Governo per recepirlo al più presto.
Nel contempo, qual è la ratio dell'ultima integrazione? Fare in modo che questo Governo regionale ponga in essere comportamenti finalizzati a tradurre sostanzialmente la ratio di quella Direttiva subito immediatamente, nei prossimi mesi, per le tante piccole e medie imprese che versano in difficoltà.
Su questo tema si potrebbe parlare a lungo, ma, al di là delle esposizioni dialettiche che io o altri colleghi Consiglieri possono e sicuramente faranno, andrei direttamente alla sostanza.
Attiviamoci tutti, perché le imprese non sono di sinistra o di destra: le imprese generano occupazione. Quando parliamo di lavoro e di precarietà la prima attenzione va rivolta alle imprese, perché, se queste sono in ginocchio, anche l'economia del nostro Paese è in questa situazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Laus.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Ringrazio il collega Laus per la sua franca, corretta e onesta esposizione di questo ordine del giorno.
Sicuramente, è un ordine del giorno che non si può non condividere, in quanto è giusto e doveroso da parte del Consiglio regionale, come di qualsiasi amministrazione, fare il possibile, e anche l'impossibile, per aiutare le imprese che, soprattutto in questo momento, in questo periodo in questi anni, versano in grossa difficoltà.
Lo dico subito chiaramente: il Gruppo della Lega Nord voterà favorevolmente rispetto a questo ordine del giorno, però occorre anche ricordare che il problema dei ritardi nei pagamenti è assolutamente strutturale.
Questa Giunta ha subito iniziato a lavorare per tentare di ridurre come Regione Piemonte, i tempi di pagamento, ma anche la precedente maggioranza si era impegnata in tal senso. Però, il problema permane nonostante gli sforzi della precedente maggioranza e di quella attuale.
Come dicevo, è un problema assolutamente strutturale, che riguarda la massa dei vari pagamenti. Semplificando, la Regione Piemonte, magari, per i suoi pagamenti diretti riuscirà ad una riduzione dei tempi, ma occorre assolutamente ridurre anche i tempi di pagamento delle ASL, perché quante ditte aspettano troppo tempo i pagamenti delle ASL? Terminando, per non occupare altro tempo, ribadisco che la Lega Nord è d'accordo su questo ordine del giorno e voterà a favore.
Speriamo che il Governo, qualunque esso sia, nei prossimi mesi, riesca in tempi rapidi nel recepimento e adozione di questi decreti legislativi.
Ricordiamo anche che, tante volte, l'Europa fa in fretta - questo è uno di quei casi - ad emettere direttive che, magari, in certi Stati che non hanno i problemi economici che ha il nostro, vengono recepite più facilmente. Da noi è sicuramente - e non faccio un discorso politico o partitico, ma oggettivo - più difficile.
Però, riprendendo quanto è stato detto all'inizio dal Consigliere Laus che condivido, occorre fare l'impossibile per riuscire ad aiutare, anche in questa maniera, e questo è un modo, le imprese. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Carossa.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Esprimiamo sicuramente un voto favorevole nei confronti di questo ordine del giorno perché si muove nella direzione che noi stessi, da tempo auspichiamo, soprattutto da questi banchi. Anche nella scorsa legislatura abbiamo compiuto delle battaglie proprio per aiutare la piccola e media impresa. Tra i tanti strumenti per aiutare l'imprenditoria vi è la rapidità nei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni. Secondo noi, questo standard di celerità nei pagamenti dei fornitori costituirà, in futuro, un sistema per misurare l'efficienza e la produttività delle pubbliche amministrazioni.
Ne approfitto per svolgere un'ulteriore riflessione. Qui parliamo di rapidità nei pagamenti delle imprese private da parte della pubblica amministrazione, ma occorrerà, prima o poi, che quest'Aula ponga l'attenzione anche sul sistema bancario, che, nonostante gli interventi anche da parte della Regione, attraverso la riassicurazione del fondo di garanzia del sistema Confidi, comunque, continua a essere arido e, a volte addirittura ostile verso la piccola e media imprenditoria, non concedendo i giusti prestiti, i giusti fidi e le giuste linee di credito che i piccoli e medi imprenditori, in particolare quelli piemontesi, richiedono. Su questo occorrerà aprire per tempo una riflessione, anche perché ci si avvicina a Basilea 3, che, secondo alcuni, è peggio di Basilea 2. Allora, se ancora vogliamo avere un tessuto produttivo basato anche e soprattutto sulle piccole e medie imprese, quest'Aula - spero per questo ordine del giorno in maniera corale - deve riflettere e porre i giusti correttivi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Pedrale.
La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Non aggiungo niente alle riflessioni del Consigliere Laus rispetto all'ordine del giorno. Ci sarebbe un bisogno assoluto per le piccole e medie imprese di essere pagate in tempi utili, penso alle cooperative sociali, a quelle che lavorano per il servizio socio-sanitario regionale che venivano pagate da noi, prima, e dal centrodestra, adesso, con un anno un anno e mezzo di ritardo. Si tratta di cooperative sociali che ogni mese devono pagare gli stipendi al loro personale, che sono obbligate a fare esposizioni bancarie su cui pagano gli interessi. Però, qui, il problema più importante non è tanto regionale - anche - ma riguarda soprattutto la decisione nazionale di mantenere così rigido il patto di stabilità. Molte volte abbiamo ascoltato il Presidente della Provincia Saitta dire che era costretto a sforare il patto in quanto, pur avendo a disposizione le risorse per pagare le imprese che avevano lavorato per l'amministrazione non riusciva a farlo perché il patto di stabilità glielo impediva.
Allora, nel momento in cui si vota tutti insieme l'ordine del giorno forse occorrerebbe che, anche qui, il Presidente Cota, per i rapporti e il ruolo che svolge a livello governativo, provi a spiegare al Ministro Tremonti che continuare a impedire ai Comuni di utilizzare le risorse che hanno a disposizione e impedire loro di continuare a investire sul loro territorio, se hanno le risorse necessarie, è una questione nazionale che impedisce alle piccole imprese che non riescono a partecipare agli appalti di continuare a lavorare e a quelle che hanno già lavorato di poter prendere i soldi. Possiamo votare un ordine del giorno bello, condiviso e condivisibile da tutti, ma che non muove di una foglia la sostanza, in quanto, con il patto di stabilità, anche se ci sono i soldi in cassa, i Comuni e le Province non possono pagare.
Le Regioni hanno chiesto un allentamento - non l'eliminazione - del Patto di stabilità, ma il Ministro Tremonti, nella sua torre d'avorio, è completamente indifferente, così come rispetto alla posizione di alcuni Ministri - e la discussione in Consiglio dei Ministri con il Ministro Prestigiacomo è sotto gli occhi di tutti. Con un miliardo di euro in meno per l'ambiente, poi succede - e non può essere diversamente - quanto sta succedendo nel Veneto. Il crollo della Casa dei Gladiatori a Pompei è una cosa che ci sputtana - mi scusi, Presidente, il termine - in tutto il mondo perché non riusciamo nemmeno a fare la manutenzione dello straordinario bene artistico ed architettonico di cui siamo proprietari.
Dunque, Presidente, non voglio farla troppo lunga: se davvero questo Ordine del giorno può avere un senso è affinché il Governo allenti il patto di stabilità, altrimenti sarà come tutte le altre volte nelle quali ci siamo occupati di questa questione e non produrremo alcun risultato.
L'altra riflessione che vorrei ancora fare è questa: il Governo regionale precedente aveva regionalizzato il patto di stabilità; aveva cioè utilizzato risorse proprie per consentire .



(Commenti fuori microfono del Consigliere Vignale)



BOETI Antonino

No, l'avevamo fatto noi, prima. Collega Vignale, l'abbiamo fatto noi prima e voi adesso l'avete modificato. Il problema è che avete modificato i criteri in modo tale che alcuni Comuni che prima avevano - penso al Comune di Beinasco - un milione di euro disponibili dalla Regione per il loro patto di stabilità, oggi si ritrovano con 200 o 100.00 euro a disposizione.
La sensazione che abbiamo noi, e che ha avuto anche il Presidente della Provincia Saitta, è che le modifiche alla regionalizzazione del patto abbiano favorito alcuni Comuni e danneggiato altri.
Magari ci siamo sbagliati ma, come diceva Andreotti, "a pensar male qualche volte ci si azzecca". Noi abbiamo la sensazione che il Presidente abbia attenzione per Novara più che per il resto delle Province. Magari ci sbagliamo e il proseguo della Legislatura ce lo dimostrerà. Resta il fatto che senza una modifica del Patto di stabilità, anche questo ordine del giorno sarà inutile.



PRESIDENTE

Sono ancora iscritti a intervenire i colleghi Pentenero e Bresso, ma in considerazione delle ulteriori richieste pervenute alla Presidenza sospendo la trattazione di questo punto all'o.d.g. per consentire l'incontro con la "Gioventura Piemontèisa" fissato già da 15 giorni per le ore 13.00: dovevamo già riceverli 15 giorni fa e non vorrei ancora dover rinviare. Rimangono dunque prenotati per il pomeriggio i Consiglieri Pentenero, Bresso, Negro, Cursio e Bono. Il punto all'o.d.g. è quindi sospeso e riprenderà in trattazione oggi alle ore 15.30.
I Presidenti dei Gruppi, i rappresentanti della Giunta e i colleghi interessati si trasferiscano in Sala Viglione al primo piano per l'incontro fissato con l'Associazione.
Ricordo che alle ore 15.00 è in pro gramma lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, ex art.
100 del Regolamento.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.08)



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