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Dettaglio seduta n.43 del 26/10/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.02 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta è aggiornata alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo dà atto della presenza dei Consiglieri Angeleri, Biolé, Botta Franco Maria, Botta Marco, Burzi Bussola, Cantore, Carossa, Cattaneo, Comba, Cortopassi, Costa Rosanna, De Magistris, Giordano, Gregorio, Leo, Maccanti, Marinello, Mastrullo, Motta Massimiliano, Negro, Pedrale, Tentoni, Valle e Vignale, e aggiorna la seduta alle ore 11.00 per mancanza del numero legale)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario

Ordine del giorno n. 110 del Consigliere Laus, Ronzani, Taricco, Lepri Reschigna, Muliere e Gariglio, inerente a "Recepimento della Direttiva dell'Unione Europea riguardante i tempi massimi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione a favore delle imprese private" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta. Do atto che l'ordine del giorno è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione di un ordine del giorno e, se fosse possibile, di discuterlo nella giornata odierna. È un ordine del giorno che ha come oggetto il recepimento della direttiva europea approvata lo scorso 20 ottobre, finalizzata ad orientare la riduzione dei tempi massimi nei pagamenti della pubblica amministrazione a favore delle imprese private.
A tal riguardo preciso che Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, ha spiegato che il recepimento di questo provvedimento mette in moto, per l'economia complessiva, circa 180 miliardi d'euro. Dato che i Governi hanno due anni di tempo per recepire questa direttiva, non vorremmo fotografare, con la stessa fotografia, due velocità: una europea e una italiana. Con questo documento vorremmo che la Giunta s'impegnasse ad attivarsi. La speranza è che ci sia il tempestivo accoglimento di questa volontà anche da parte della maggioranza.
Ne chiedo, quindi, l'iscrizione e la discussione nella seduta odierna.



PRESIDENTE

Do atto che sono presenti 45 Consiglieri regionali e quindi, se l'Aula acconsente, iscriverei l'ordine del giorno in coda alla convoca, così come rappresentato dal Consigliere Laus.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 110 è iscritto.


Argomento:

Approvazione processi verbali sedute precedenti


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali sedute precedenti", è approvato il processo verbale della seduta del 12 ottobre 2010.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Sacchetto, Boniperti, Tiramani Cota, Cursio e Ponso.


Argomento:

b) Comunicazione relativa all'articolo 30, comma 9, del Regolamento (approvazione della deliberazione legislativa: "Modifiche all'articolo 8 della Legge Regionale 20 novembre 1998 n. 34 (Riordino dei compiti amministrativi della Regione e degli Enti Locali)".


PRESIDENTE

Informo che in data 22 ottobre 2010 la 1° Commissione, riunita in sede legislativa, ha approvato all'unanimità la deliberazione legislativa: "Modifiche all'articolo 8 della Legge Regionale 20 novembre 1998 n. 34 (Riordino dei compiti amministrativi della Regione e degli Enti Locali)".


Argomento:

c) Variazione composizione Gruppi consiliari


PRESIDENTE

Comunico che nella seduta del 18 ottobre 2010 l'Ufficio di Presidenza ha preso atto che il Consigliere Roberto Boniperti ha aderito al Gruppo "Il Popolo della Libertà", a far data dal 12 ottobre 2010.


Argomento:

d) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 3 decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale ed a n. 2 deliberazione di nomina della Giunta regionale.


Argomento:

e) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Ricordo che oggi alle ore 12.30, nella Sala dei Presidenti, è previsto un incontro con il Coordinamento regionale "Libera per il Piemonte" per la presentazione della piattaforma L 10 - 10 proposte per il governo del territorio.
Comunico che la seduta della IV Commissione, già convocata per martedì 26 ottobre 2010 alle ore 14.30, non avrà luogo.


Argomento:

Ordine della discussione (articolo 71 Regolamento)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori.
A me dispiace che sia assente la Consigliere Bresso; devo dire...



PRESIDENTE

Consigliere, nell'attuale Regolamento non c'è l'articolo sull'ordine dei lavori: è stato soppresso.



CAROSSA Mario

Lei deve farsi tramite di una cosa presso la Consigliera Bresso che ripeto - è assente, anche se non si nota la differenza rispetto a quando è presente. Lei dovrebbe...



PRESIDENTE

Mi scusi, mi sta ponendo una questione pregiudiziale, ex articolo 71 del Regolamento?



CAROSSA Mario

Lei dovrebbe dire alla Presidente Bresso che, per fortuna, in Piemonte a volte vincono i buoni.



(I Consiglieri della Lega Nord espongono cartelli recanti la scritta: "...a volte vincono i buoni")



PRESIDENTE

Chiedo ai Consiglieri Questori di intervenire immediatamente. Abbassate quei cartelli, altrimenti devo sospendere la seduta.



CAROSSA Mario

E poi, un'altra cosa...



PRESIDENTE

Abbassate quei cartelli. Provvedere!



CAROSSA Mario

Adesso vorrei chiederle che lei facesse da tramite per questo. In più dato che io vorrei consegnare questo tapiro...



(Il Consigliere Carossa posa un tapiro verde sul banco della Consigliera Bresso)



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Sospendo la seduta tre minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.05 riprende alle ore 11.08)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sono dispiaciuto che, per la seconda volta in poche settimane registriamo un comportamento che non va bene. Credo che il buonsenso, ma soprattutto il senso del limite, l'educazione e il rispetto di quest'Aula debbano essere da tutti recuperati.
Di tale questione parleremo comunque in sede di Ufficio di Presidenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Senza far perdere molto tempo a lei e all'Aula, signor Presidente, che un gruppo di maggioranza utilizzi l'aula, anziché impegnarsi per risolvere i problemi del Piemonte, per fare delle manifestazioni passi. Ognuno è libero di fare quello che vuole...



(Commenti del Consigliere Gregorio)



RESCHIGNA Aldo

Ognuno è libero di fare quello che vuole, ha capito?



PRESIDENTE

Si rivolga alla Presidenza. Per favore!



RESCHIGNA Aldo

Allora lei faccia interrompere il Consigliere Gregorio.
Ma che a queste pagliacciate si uniscano rappresentanti della Giunta regionale e rappresentanti dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - Presidente Cattaneo - questo è eccessivo! I rappresentanti dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale sono membri di tutto l'Ufficio di Presidenza...



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

Vuole star zitto o no?



PRESIDENTE

Consigliere Reschigna, scusi se la interrompo. Ho parlato...



(Commenti del Consigliere Leardi)



RESCHIGNA Aldo

Io ho visto chiaramente, da questa parte dell'aula, il Vicepresidente e un altro membro dell'Ufficio di Presidenza applaudire; così come ho visto chiaramente, da questa parte dell'aula, tutti i componenti della Giunta regionale applaudire. Se lor signori, al posto di partecipare a queste manifestazioni, decidessero di dedicare il loro tempo ai problemi del Piemonte, forse sarebbe meglio per tutti. Grazie.



(I Consiglieri di minoranza applaudono)



PRESIDENTE

Non si può applaudire. Basta! Basta! Scusate: invito tutti a recuperare il senso delle istituzioni e del limite.
Sospendo la seduta per un minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.10 riprende alle ore 11.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ho parlato con i colleghi dell'Ufficio di Presidenza: durante la seduta, sono andati, su ordine della Presidenza, insieme ai commessi, a recuperare i cartelli.
Durante la sospensione della seduta ero fuori dall'aula; comunque, ci occuperemo della questione come Ufficio di Presidenza, così come, a questo punto, ci occuperemo anche di recuperare un percorso sia di applicazione del Regolamento sia di buonsenso, visto che il senso del limite parrebbe non essere sufficiente per avere un certo clima, che ritengo indispensabile per il prosieguo dei nostri lavori.



ARTESIO Eleonora

Presidente, chiedo la parola.



PRESIDENTE

Mi citi l'articolo del Regolamento in base al quale vuole intervenire per favore.



ARTESIO Eleonora

Lo stesso in base al quale è intervenuto il Consigliere Carossa.



PRESIDENTE

Mi faccia un riferimento preciso al Regolamento, grazie.



ARTESIO Eleonora

Sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Non esiste l'articolo sull'ordine di lavori.
Se vuole, l'unico modo per intervenire - l'aiuto io, per l'ultima volta è in base all'articolo 70 del Regolamento.
La prego di intervenire nel rispetto preciso dell'articolo, grazie.



ARTESIO Eleonora

Signor Presidente, le chiedo di convocare la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, perché credo che i lavori che regolano questo Consiglio - e sono normati dalla relazione con la Giunta - non possano proseguire nella concordia istituzionale del rapporto tra l'Assemblea e l'Esecutivo in una relazione con un rappresentante della Giunta che, ancorché a seduta sospesa, si comporta in aula in una modalità partigiana che non è quella richiesta dal ruolo di raccordo con l'Assemblea regionale.
Io non credo che lei, Presidente, ritenga che quest'Aula, quando le sedute sono sospese, diventi assimilabile ad una piazza.



PRESIDENTE

Mi scusi, può farmi il nome dell'Assessore?



ARTESIO Eleonora

Certo: l'Assessore Maccanti, ovvero l'Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Occorre procedere alla votazione delle seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 31 "Consiglio regionale di sanità ed assistenza -CO.RE.SA" - (articoli 3 e 4, l.r. 30/1984 e s.m.i. ) - nomina di 26 esperti

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 58 "Consiglio regionale di sanità ed assistenza -CO.RE.SA" - (articoli 3 e 4, l.r. 30/1984 e s.m.i. ) - nomina di 11 esperti scelti su terne di nomi indicate dalle organizzazioni pi rappresentative sanitarie ed assistenziali

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 65 "Commissione Tecnica Urbanistica" (articolo 12, l.r. 70/1991) - designazione di 8 esperti di cui 6 devono garantire la specifica e comprovata competenza nelle discipline che interessano la pianificazione territoriale e urbanistica, la viabilità e i trasporti, la geologia, l'ambiente e l'agricoltura

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 66 "Associazione 'Museo diffuso della resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà'" - (articolo 13 Statuto dell'Ente) - Consiglio direttivo - designazione di 1 rappresentante.

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 32 "Commissione di Garanzia" - (l.r. 25/2006) - elezione di 1 membro in sostituzione della dimissionaria Carla Spagnuolo (ex Consigliere regionale)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Placido, Novero e Molinari.



PRESIDENTE

L'appello nominale verrà svolto dal Consigliere Leardi.
Prima della distribuzione delle schede, chiedo alla minoranza di procedere ai sensi dell'articolo 79, comma 3, del Regolamento interno, ad assumere i propri candidati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Per la minoranza, i nomi che indichiamo sono i seguenti.
Per il CORESA: Michele Piccoli, Sparviero Tortello, Paolo Viola, Francesco Mutti, Giancarlo Perla, Ernesto Pepe, Alberto Deambrogio, Pietro Pasquale Spanò, Ernesto Principe.
Per la CTU: Fortunata Chirico, Mauro Esposito, Carmine Minervino.



PRESIDENTE

La prego di far pervenire alla Presidenza i nomi per iscritto, grazie.
Si proceda alla distribuzione delle schede.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata. Invito i Consiglieri facenti parte del seggio a procedere allo spoglio delle schede in Sala A.
Proseguiamo i lavori con la trattazione del punto 4) all'o.d.g.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 171 dei Consiglieri Negro e Costa Raffaele, inerente a "Realizzazione opera cosiddetta Tenda bis"


PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 171.
La parola al Consigliere Negro, per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Con l'interrogazione in oggetto, si interpella la Giunta regionale per essere puntualmente informati sullo stato del programma dei lavori...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Negro, ma dal momento che sono previsti impegni per le ore 12 e per le ore 12.30, dovremo cercare di accelerare i nostri lavori.
Vi chiederei, pertanto, un po' di silenzio, per consentire all'Aula la trattazione del punto all'o.d.g..
Prego, Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

La ringrazio, Presidente.
Come dicevo, l'interrogazione interpella la Giunta regionale per essere puntualmente informati sullo stato del programma dei lavori pianificati da tempo per il raddoppio del tunnel del Colle Tenda.
L'ennesimo grave incidente di quest'estate e le numerose chiusure (diurne per i lavori, notturne per le manutenzioni) rendono oramai urgenti delle risposte certe.
Il tunnel è praticabile a senso unico, con gravi danni per il transito turistico ed aziendale.
L'ex Presidente della Provincia di Cuneo, il collega Raffaele Costa tanto si è speso, assieme ai nostri deputati e parlamentari, per l'avvio delle procedure necessarie alla realizzazione dell'opera.
A quanto risulta, la pratica e le procedure di gara dovrebbero essere alla firma dei Capi delegazione italo-francese nella Conferenza intergovernativa.
Si apprende, altresì, che sono state apportate le necessarie modifiche richieste in sede tecnica.
Questo è il nostro intendimento, con l'obiettivo di accelerare il più possibile la vicenda, cercando di non gravare con ulteriori ritardi rispetto ad un intervento - le cui necessità ha bene sottolineato - di cui condivido pienamente l'urgenza, finalizzata a mettere in sicurezza un attraversamento che crea non pochi problemi e ambasce a noi, alla Provincia di Cuneo e anche ai nostri rappresentanti ministeriali che stanno lavorando con i francesi per il raggiungimento di un accordo.
A questo punto - lo chiedo a codesta Giunta - è indispensabile conoscere il reale stato del cronoprogramma relativo alla procedura di gara, oltre ai presumibili tempi per l'affidamento di questi urgenti lavori. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola all'Assessore Bonino, per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
L'interrogazione, indubbiamente, è utile per fare il punto rispetto ad una vicenda che, nel corso degli anni, ha accumulato innegabili ritardi.
Infatti, il crono 12, che è l'ultimo cronoprogramma relativo alla realizzazione delle attività finalizzate all'avvio dell'opera, è solo l'ennesima revisione dei cronoprogrammi precedenti, finalizzata ad assorbirne i ritardi e a rimodulare gli interventi.
Attualmente, ci troviamo al rigo 17 del cronoprogramma, che recita: "Invio lettera di invito. Disciplinare". La procedura è ferma a questo punto per effetto dell'insorgere di un problema relativamente allo smaltimento del materiale di risulta dei cantieri. Questo materiale conterrà, insieme alle rocce di scavo, degli anidriti, che sono sostanze considerate in maniera differente dalle due normative, francese e italiana sullo smaltimento dei materiali.
A seguito di questa difficoltà di catalogazione del materiale di risulta, l'Italia e la Francia si sono arenate sull'individuazione del sito destinato allo smaltimento di queste anidriti. Stiamo parlando di gessi, in buona sostanza, e non di materiali chimici e artificiali, cioè di materiali che, per esempio, sono normalmente reperibili nelle cave di gesso, per i quali occorre una qualche cautela nell'individuazione del sito di stoccaggio.
I siti inizialmente individuati in territorio francese presentano alcune difficoltà - secondo quanto ci riferiscono i francesi - nella realizzazione di procedure celeri che ci consentano di proseguire con la gara. Quindi, ad oggi, stiamo facendo delle verifiche per capire se in territorio italiano vi sono cave di gesso idonee ad ospitare questo materiale.
Questo è il nostro intendimento, con l'obiettivo di accelerare il più possibile la vicenda, cercando di non gravare con ulteriori ritardi rispetto ad un intervento - le cui necessità ha bene sottolineato - di cui condivido pienamente l'urgenza, finalizzata a mettere in sicurezza un attraversamento che crea non pochi problemi e ambasce a noi, alla Provincia di Cuneo e anche ai nostri rappresentanti ministeriali che stanno lavorando con i francesi per il raggiungimento di un accordo.
Credo che proprio in mattinata, mentre stiamo parlando, i funzionari della Commissione Cave, insieme ai funzionari dei trasporti che seguono questa vicenda, stiano procedendo all'individuazione di una serie di localizzazioni, per consentire il raggiungimento di un accordo, per sbloccare il più velocemente possibile questa vicenda. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Assessore.


Argomento: Opere pubbliche

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 177 della Consigliera Manica, inerente a "Le 'grandi incompiute' della Provincia di Novara"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 177, che con il consenso dell'interrogante diamo per illustrata.
Ricordo alla Consigliera Manica che, rinunciando all'illustrazione dell'interrogazione, non potrà replicare.
La parola all'Assessore Bonino, per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente e Consigliera Manica.
La Consigliera Manica chiede di avere indicazioni rispetto a quelle che definisce le "grandi incompiute" della provincia di Novara. Parliamo di opere che sono comprese - alcune, altre no - nel piano di investimenti di competenza regionale; quindi, partirei da queste ultime, facendo riferimento in particolar modo alla circonvallazione di Momo e di Carpignano Sesia.
Queste due opere non sono inserite nel piano degli investimenti di competenza regionale e la competenza è esclusivamente della Provincia di Novara. Gli Uffici provinciali e quelli regionali, facendo il punto della situazione, hanno chiarito che la circonvallazione di Momo presenta problematiche di natura tecnica. La questione finanziaria, che pure esiste della copertura seguirà alla definizione delle problematiche di natura tecnica; in particolare, il nodo è rappresentato dagli accordi con RFI riguardanti il sovrappasso della rete ferroviaria.
Da questo punto di vista, il Comune e la Provincia, in contatto con la Regione, stanno lavorando per raggiungere un'intesa che consenta un'omogeneità di approccio alle trattative con RFI. Invece, la Regione, per quanto di sua competenza, cercherà di facilitare questo dialogo con RFI per addivenire alla definizione di un accordo che consenta di superare i problemi di natura tecnica. Invece, la circonvallazione di Carpignano Sesia ricordo che sono due lotti, di cui uno è già attivo da un anno e mezzo è in attesa di essere completata attraverso la realizzazione del secondo lotto ed è inserita a carico del bilancio 2012 della Provincia per una cifra di un milione e 300 mila euro. Quindi, non presentando particolari criticità, il problema su questo versante è di natura prevalentemente finanziario. Mentre l'intervento Camerino-Orfengo, che è inserito nel piano investimenti della Regione Piemonte, rientra nelle attuazioni attribuite a



SCR Piemonte.

Ricordo che complessivamente la progettazione di questo intervento è costata alla Regione un milione di euro. Ad oggi è in corso un approfondimento su una richiesta, posta dal territorio, che è stata sottoposta all'Assessorato, anche a seguito della presentazione di un ricorso su questo progetto, per valutare una variante; quindi, si tratta di una rivisitazione del progetto per come è stato portato avanti e per come noi lo conosciamo.
Abbiamo trasferito a SCR l'incarico di svolgere una verifica sugli interventi di modifica del progetto proposti dal Comune di Casalino e stiamo facendo, insieme a SCR, una valutazione, che, però, deve partire dalla sostenibilità tecnica e coinvolgere anche il tema dei costi. Nel senso che, lo sottolineo ancora una volta, questo tipo di progettazione è costata un milione di euro e ripartire su una nuova progettazione di questo intervento è fattibile, come ogni cosa, ma deve essere giustificata dal punto di vista tecnico. Inoltre, l'obiettivo è sempre quello di migliorare la qualità dell'intervento a costi possibilmente ridotti. Le verifiche sono in corso, non appena avremo notizia le condivideremo con il Consiglio.



PRESIDENTE

Tramite gli Uffici, chiedo di far pervenire alla Consigliera Manica la risposta scritta all'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n.
177.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

Sì, Presidente.
Io ho alcuni dati, che sono quelli che ho presentato; invece, per quanto riguarda il verbale della mia risposta, non leggendola, posso dare i dati che ho citato.



PRESIDENTE

D'accordo. Grazie.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Interrogazione n. 114 dei Consiglieri Tentoni, Botta, Bussola, Cantore Comba, Costa Rosa Anna, La Rocca, Leardi, Mastrullo, Montaruli, Pedrale Valle e Vignale, inerente a "Pedaggio agevolato su autostrada A5 nel tratto Torino-San Giorgio Canavese"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 114.
La parola all'Assessore Bonino, per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

L'oggetto della presente interrogazione riguarda il pedaggio agevolato sull'autostrada A5 nel tratto Torino-San Giorgio Canavese.
Ringrazio il Consigliere Tentoni e i colleghi sottoscrittori perch questa interrogazione ci offre la possibilità di svolgere una breve riflessione sul sistema di pedaggiamento, che, nel corso di questi cinque anni, sarà necessario ripensare, per avvicinarci il più possibile ad un concetto che ci consenta di far pagare agli utenti le porzioni di strada che effettivamente consumano. Da questo punto di vista abbiamo avuto già più volte modo di sottolineare che l'approccio dev'essere modificato: si tratta anche di una possibilità che ci viene offerta dall'esistenza di nuove tecnologie che consentono, anche attraverso le barriere elettroniche di avvicinarci di più ad un rapporto equo tra ciò che viene richiesto ai cittadini e ciò che effettivamente consumano in termini di infrastrutture.
Per rimanere però sul tema specifico, di fatto si tratta di fare una verifica sui flussi di traffico che interessano da un lato l'uscita San Giorgio dell'A5 e, dall'altro, il rapporto con il concessionario ANAS e il concessionario Ativa che, per conto di ANAS, agisce sul territorio.
Quello della Statale 460 indubbiamente è un tema molto delicato e quindi a consigliarci in questa direzione concorre anche la valutazione della tipologia di traffico, della pericolosità della strada, dei momenti di congestione che sulla medesima si registrano. Indubbiamente abbiamo raccolto questo suggerimento chiedendo al Settore Viabilità di inviare ad Ativa, che è concessionaria ANAS per l'A5, una richiesta di effettuazione di studi sui flussi di traffico che attualmente interessano la Statale 460.
Da questo speriamo di poter verificare se ci sono forme di abbonamento attivabili - definiamole così, lasciando poi lo spazio per ulteriori proposte - e se queste possano consentire di mantenere l'equilibrio economico, così come previsto dal contratto con i concessionari.
Non appena avremo delle risposte in merito, sarà nostra cura sottoporle al Consiglio. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tentoni per la replica.



TENTONI Alfredo Roberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Bonino per la risposta e per la sensibilità dimostrata sull'argomento. Confido quindi di risentirci non appena Ativa avrà effettuato la verifica dei flussi di traffico sulla tratta autostradale considerata, con il suggerimento di estendere tale verifica al casello di Volpiano, oltre a quello di San Giorgio. Naturalmente sarà poi positiva la verifica della percorribilità di una forma di abbonamento per coloro che utilizzano in forma intensa quella tratta autostradale.
Grazie ancora e a risentirci a breve sull'argomento.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Tentoni.


Argomento: Industria (anche piccola e media) - Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 179 del Consigliere Ronzani, inerente a "Cartiera Ermolli di Crevacuore"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione a risposta indifferibile e urgente in Aula n. 179 del Consigliere Ronzani, avente ad oggetto "Cartiera Ermolli di Crevacuore". In accordo con l'interrogante, la diamo per illustrata.
La parola all'Assessore Giordano per la risposta.



GIORDANO Massimo, Assessore all'industria

La vicenda della cartiera di Crevacuore è già arrivata in Aula - vi era già stata un'interrogazione - ed è una vicenda non semplice, che riguarda una crisi aziendale di difficile soluzione. Io con tutto lo staff e le Direzioni, sollecitati dal Consiglio, ce ne siamo occupati al meglio delle nostre possibilità e con tutto l'impegno che potevamo mettere sul campo anche perché si tratta di una crisi aziendale in un territorio che soffre la crisi probabilmente più di altri.
La difficoltà della crisi aziendale deriva dalla difficoltà di prevedere una prospettiva futura; e un'ulteriore difficoltà nella difficoltà sta nel fatto che la proprietà non incontra i sindacati. Non c'è dunque dialogo tra la proprietà e i lavoratori. Abbiamo fatto noi da tramite, parlando con entrambi e interloquendo con soggetti privati che in qualche modo sapevamo potessero essere interessati a rilevare l'attività.
Abbiamo fatto più di una riunione. Non più tardi di qualche giorno fa ho incontrato i rappresentati dei lavoratori a Romagnano, anche per dare una disponibilità di dialogo costante e continua: quando le situazioni sono molto delicate, noi teniamo un profilo di relazione stretto e continuo con i soggetti interessati, anche perché si tratta di decine e decine di famiglie, come il collega interrogante ben sa. I fatti nuovi - anche perch la cassa integrazione, e questo è l'aspetto delicato, scade alla fine dell'anno - sono due. Il primo è che abbiamo una riunione il 9 di novembre per la quale stiamo lavorando al fine di far venire finalmente la proprietà al tavolo, in modo da consentire che possa riprendere il dialogo con i dipendenti e con i sindacati che li rappresentano, anche per valutare la possibilità di un'eventuale proroga alla cassa integrazione. Vi è poi un ulteriore fatto nuovo positivo, su cui non mi spendo eccessivamente perché sono sempre prudente - per non dare facili illusioni quando si tratta di crisi aziendali che vedono i posti di lavoro a rischio: l'altro giorno ho avuto un colloquio ufficiale e formale nel mio ufficio con un gruppo imprenditoriale che si era dichiarato disponibile a studiare il dossier, che mi ha riferito che si sarebbe impegnato a presentare un progetto. Si tratterebbe di valutare la possibilità di posizionare il progetto su una delle nostre misure e, da parte della Regione, di dare qualche sostegno o, in ogni caso, di farsi tramite con la proprietà per vedere se possiamo dare una prospettiva a questi lavoratori, a questo stabilimento e a questo territorio che, come mettevo in evidenza prima soffre molto. Mi mantengo prudente, ma l'impegno dell'imprenditore a presentarci un progetto di riconversione dell'impianto industriale è stato assunto: vediamo se sono rose che potranno fiorire. Sono comunque a disposizione del collega interrogante per qualsiasi altra osservazione informazione o aggiornamento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Interpellanza n. 162 del Consigliere Dell'Utri, inerente a "Quali prospettive internazionali per il Piemonte?"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 162 del Consigliere Dell'Utri, avente ad oggetto "Quali prospettive internazionali per il Piemonte?".
Prima di dare facoltà di parola all'interpellante per l'illustrazione ricordo che alle ore 12 in Sala Viglione - ma possiamo continuare con il sindacato ispettivo in contemporanea - la delegazione dei pendolari delle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola incontrerà l'Assessore Bonino: sono pertanto invitati coloro che sono interessati all'argomento. Alle 12.30, invece, finiremo i nostri lavori ultimando il sindacato ispettivo e dando l'esito delle votazioni.
La parola al Consigliere Dell'Utri.



DELL'UTRI Michele

Grazie, Presidente.
Con quest'interpellanza domando al Governo della Regione Piemonte quali siano le intenzioni in relazione a due aspetti, ovvero la cooperazione internazionale e la promozione internazionale del territorio. Spiego la motivazione per cui ho fatto questa interpellanza. Posto che, in momenti difficili di bilancio, voci come quelle che ho appena elencato sovente vengono facilmente tagliate, voglio mettere in evidenza come questo sarebbe un enorme peccato e un danno non soltanto d'immagine, ma anche economico per il Piemonte. Se, per la dimensione della promozione, la comprensibilità è evidente, per la cooperazione lo è meno; ma in questo senso voglio fornire una piccola spiegazione.
La cooperazione internazionale viene generalmente vissuta come una cosa opzionale che ci si può permettere al momento in cui ci sono le "vacche grasse": questa è la realtà. Tuttavia l'esperienza dice che, a fronte di una serie di ripetute azioni di cooperazione in Paesi disagiati, quando poi le cose vanno un po' meglio per questi Paesi, essi diventano i principali partner commerciali dei Paesi che nel passato hanno avuto delle relazioni di cooperazione.
Faccio un esempio concreto: il Piemonte e Torino - sia come Regione sia come Città - da trent'anni hanno una serie di rapporti di cooperazione con Capo Verde, che adesso si sta sviluppando; molte aziende di turismo italiano hanno impiantato una serie di strutture stabili, rendendo quindi beneficio tanto al Paese ricevente quanto al Paese che nel tempo pregresso è stato donatore.
Per questa ragione, quindi, sono molto interessato a sapere se queste azioni continueranno, evidenziando un altro elemento di un rapporto specifico con un Paese, che è il Brasile, con cui la Regione e la Città di Torino hanno avuto importanti rapporti economici ed istituzionali negli anni passati. Perché? Perché il Brasile ospiterà sia i Mondiali di calcio del 2014, sia le Olimpiadi del 2016, quindi in quel Paese si stanno costruendo moltissime infrastrutture dove molte aziende (sia partecipate che private locali) possono essere veramente coinvolte in importanti operazioni economiche che avrebbero una ricaduta tanto sul territorio brasiliano, quanto soprattutto su quello piemontese.
Quindi, chiedo alla Giunta quali siano le sue intenzioni in relazione a questi due ambiti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
Ovviamente la genericità dell'oggetto dell'interpellanza mi obbliga a dividere intanto la risposta e a dare delle informazioni di carattere il più generale possibile.
Naturalmente, anticipo che la Giunta è a disposizione del Presidente Dell'Utri per eventuali ed ulteriori precisazioni.
Per quanto riguarda la "promozione internazione", con la creazione del Ceipiemonte (Centro estero per l'internazionalizzazione del Piemonte) la Regione, d'intesa con il mondo camerale, ha creato uno strumento che con il tempo, come si sa, ha aggregato realtà diverse preesistenti e che ultimamente ha visto avviarsi una nuova stagione; abbiamo proprio rinnovato i vertici di Ceipiemonte qualche settimana fa.
intenzione della Giunta regionale riformare questo strumento verso il quale, tra l'altro, sono state indirizzate importanti risorse regionali dedicate all'internazionalizzazione.
Per la prima volta, nella convenzione in essere tra l'ICE e la Regione Piemonte, il Ceip viene individuato come soggetto attuatore di grandi progetti rivolti a settori strategici del nostro territorio: dall'aerospaziale all'agroindustria, dalla meccanica al tessile, con riferimento a grandi mercati in espansione quali l'India e la Cina. Qui il Ceip ha gestito la presenza della Regione Piemonte all'Expo di Shanghai nell'ambito del Padiglione Italia organizzando momenti di presentazione del Sistema Piemonte che hanno raccolto vasta partecipazione e da cui stanno già derivando contatti con aree di quel Paese. Proprio di questo può darci conferma l'Assessore Cavallera, che era presente.
Prossime tappe si auspica possano essere rappresentate da Paesi come il Brasile (li citava proprio il Consigliere Dell'Utri) e l'America Latina nel suo complesso, o aree a noi prossime come quelle mediterranee e balcaniche con mercati ad elevati tassi di sviluppo.
In tale contesto si inserisce, inoltre, la predisposizione della misura II.4 Più Export, del valore di tre milioni di euro, approvata nell'ambito del Piano occupazione, volta a favorire la partecipazione a fiere e ad eventi promozionali internazionali da parte delle aziende piemontesi.
Anche in questo caso è al Ceip che viene riservato un ruolo chiave nella gestione dei finanziamenti, rispetto ai quali è in corso una verifica dei risultati dell'esperienza fatta in precedenza con la misura dei voucher per la partecipazione ad eventi fieristici internazionali prevista dalla legge di assestamento di bilancio per l'anno 2009, raccogliendo i suggerimenti del territorio per meglio rispondere ai bisogni delle aziende.
Quindi, questo per quanto riguarda la parte dell'internazionalizzazione.
Per quanto riguarda, invece, la "cooperazione internazionale", le strategie della Regione Piemonte in materia si richiamano, come tutti sanno, alla LR 67/95 ("Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace") e alla LR 50/94 ("Iniziative per l'attuazione di accordi di collaborazione") per quanto concerne soprattutto l'attuazione degli accordi di collaborazione che la Regione ha in essere con le realtà di altri Paesi soprattutto fuori dall'Unione Europea. A questa si aggiunge la collaborazione tra Regione Piemonte e CIF-OIL di Torino disciplinata dalla LR 13 del 2003.
Sulla base di quanto previsto dalle diverse norme, vengono adottati documenti programmatici, in genere a periodicità triennale, che sono normalmente frutto di un'ampia condivisione con il Consiglio regionale.
Le attuali strategie della Regione Piemonte si iscrivono nel solco delle linee guida dettate dai documenti attualmente in vigore e approvati con il parere dei competenti organi del Consiglio regionale secondo le procedure previste da diverse norme regionali. Cito la LR 67/95; le Direttive triennali per la definizione del programma regionale di sicurezza alimentare e di lotta alla povertà in Africa subsahariana, per gli anni 2009/2011; le Direttive triennali per la definizione dell'attività di collaborazione tra la Regione Piemonte e il CIF-OIL.
opportuno inoltre richiamare l'attività di solidarietà internazionale nell'ambito della LR 4/82 ("Istituzione del Comitato regionale di solidarietà e partecipazione della Regione") in materia di emergenze, che il Consiglio ben conosce per il ruolo svolto dal Comitato di solidarietà del Consiglio regionale. Infatti, è proprio il Comitato che propone il finanziamento di interventi di emergenza a seguito di calamità naturali o di gravi situazioni di crisi come di recente è avvenuto per il Pakistan. Il Comitato si è riunito proprio recentemente e ha deciso di stanziare sostanzialmente tutti i fondi ancora a disposizione proprio per l'emergenza del Pakistan.
Nel caso di risorse residue queste possono essere destinate, sempre su indicazione del Comitato, a progetti di solidarietà.
Le attività collegate a questi documenti ma in particolare quelle collegate all'attuazione degli accordi di collaborazione che la Regione Piemonte ha in essere con le realtà di altri Paesi, sono effettivamente spesso la base per collaborazioni propedeutiche a quelle di natura più economica e commerciale.
Infine, per quanto riguarda gli eventi internazionali, l'esigenza di razionalizzazione della spesa pubblico induce a contenere al massimo la partecipazione a tali eventi, salvo casi del tutto eccezionali qual è stato l'Expo di Shanghai, presso cui è stata presente anche una rappresentanza consiliare.
Gli sforzi sono invece attualmente concentrati sulla promozione di attività di tipo economico commerciali quali la presenza a eventi e fiere promozionali da parte delle aziende piemontesi attraverso le misure già descritte.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

L'interpellante non è soddisfatto della risposta dell'Assessore.


Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 173 dei Consiglieri Muliere, Lepri e Reschigna, inerente a "Tangenziale di Tortona: SCR smentisce il Sindaco"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 173.
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Attendo la risposta dell'Assessore perché questa è una questione secondo me delicata e importante. Riguarda le affermazioni del Sindaco di Tortona in un incontro con i cittadini a proposito della tangenziale di Tortona. La SCR (Società di Committenza Regionale) ha avviato la procedura per affidare i lavori, tuttavia in questo incontro con i cittadini il Sindaco di Tortona, preso dall'entusiasmo, ha annunciato ai cittadini tortonesi che entro la fine di quest'anno si sarebbero avviati i lavori, ma soprattutto ha detto che questi lavori saranno affidati alla ditta COGEFA Spa (Costruzioni Generali Fantini di Torino).
Due giorni dopo SCR smentisce sui giornali dicendo che si stanno ancora espletando tutti gli aspetti della gara. Quindi ci chiediamo come mai il Sindaco di Tortona ha già dichiarato che questi lavori verranno affidati a COGEFA.
Tra l'altro, un Assessore di Tortona dice che è stato indotto in errore e che questa è una deduzione fondata su voci ufficiose.
Io mi chiedo: da dove provengono queste voci ufficiose? Inoltre, poiché questa è un'opera estremamente importante e attesa, mi chiedo che cosa succederà se dovesse per caso vincere la COGEFA, che è possibile. Che cosa può accadere? Quindi, non è un semplice errore. Questa storia delle voci ufficiose suscita qualche dubbio. Riporto la dichiarazione del Sindaco di Tortona apparsa su La Stampa, edizione di Alessandria.
L'Assessore potrà dire quello che ritiene opportuno, però si tratta di una questione molto delicata, che riguarda un'opera importantissima.
Sulla base di queste dichiarazioni, ho l'impressione che, se dovesse vincere la COGEFA, potrebbe accadere qualcosa di particolare. Potrebbe anche accadere che, nell'immediato, se questa è la situazione, i lavori non vengano affidati.
Attendo la risposta dell'Assessore, ma voglio ricordare che la situazione è piuttosto grave e pesante e che non si tratta di un semplice errore fatto dal Sindaco di Tortona. È molto più grave e complessa.
Attendo, dunque, la risposta, dopodiché farò le mie valutazioni.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti, per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore agli enti locali

Grazie, Presidente.
evidente che, per avere qualche elemento utile di risposta all'interrogazione del Consigliere Muliere, io abbia chiesto chiarimenti a SCR Piemonte Spa non essendo, la Regione Piemonte, stazione appaltante ed agendo, SCR - come si sa - in piena e totale autonomia. Non siamo pertanto, in possesso, rispetto alle gare espletate o in via di formalizzazione, di alcuna informazione preventiva ufficiosa; semmai abbiamo le informazioni ufficiali.
SCR ha fornito i seguenti chiarimenti: la procedura selezionatoria finalizzata all'individuazione del contraente aggiudicatario dell'appalto per la progettazione definitiva e la realizzazione dell'opera denominata "Variante esterna dell'abitato di Tortona", ad oggi è ancora in corso e non è stato individuato, neppure in via provvisoria, alcun aggiudicatario. SCR Piemonte Spa ha precisato, inoltre, che nessuna "voce ufficiosa" può dirsi proveniente dalla Società attraverso i suoi organi istituzionali e che, ovviamente, non è in grado di fornire notizie certe o precisazioni in merito a eventuali comportamenti individuali da parte di persone che potrebbero avere rilasciato dichiarazioni informali e non veritiere in relazione all'esito del procedimento selezionatorio.
Al pari di quanto chiarito da SCR Piemonte, l'Amministrazione non pu fornire informazioni circa l'eventuale diffusione da parte di terzi di notizie non corrispondenti al vero, relative a questo procedimento di selezione.
Per quanto riguarda le dichiarazioni rese dal Sindaco di Tortona agli organi di informazione, la Giunta regionale non è in condizione di dare una valutazione, posto che non ha fornito, né in via ufficiale né in via ufficiosa, alcuna indicazione in merito, tant'è che tali affermazioni sono poi state immediatamente chiarite a mezzo stampa dal Sindaco stesso.
Immagino che la stessa domanda che lei oggi correttamente ha posto alla Giunta regionale sia stata anche posta, negli organi competenti, al Sindaco di Tortona che certamente saprà essere, nelle sedi istituzionali opportune più preciso rispetto a quello che io oggi posso fare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Maccanti.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Interrogazione n. 176 dei Consiglieri Ronzani, Boeti, Reschigna, Muliere e Gariglio, inerente a "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte - Nomina del Presidente del CdA"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione n. 176 dei Consiglieri Ronzani Boeti, Reschigna, Muliere e Gariglio.
La parola all'Assessore Maccanti, per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

La nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione di Ceipiemonte di competenza della Giunta regionale, è avvenuta a seguito di un iter procedurale di acquisizione delle candidature, di istruttoria, che ha avuto tempistiche prolungate.
bene ricordare che il termine per la presentazione dei curricula è stato fissato, dalla precedente Amministrazione regionale, inizialmente al 12 febbraio 2010 e successivamente riaperto al 26 aprile 2010.
Con l'insediamento dell'attuale Giunta, si è poi resa necessaria un'ulteriore proroga al 7 maggio 2010, a seguito della quale, il 21 giugno 2010, con DGR n. 38-219, sono stati nominati 4 amministratori del CdA della Società, così come lo statuto allora vigente ci dettava.
Nelle more di tale procedimento, tuttavia, è intervenuto il DL 78/2010 convertito con legge 122 del 30 luglio 2010. Questo decreto, come tutti sanno, nell'ottica di razionalizzazione della spesa pubblica e di riduzione dei costi degli apparati amministrativi, ha imposto a tutti gli organismi pubblici l'adeguamento dei propri statuti in ordine alla composizione degli organi di amministrazione, prevedendo, a partire dal primo rinnovo degli stessi, un massimo di cinque componenti.
La Giunta regionale, pertanto, preso atto della necessità di adeguamento alla nuova normativa e stante l'avvenuta scadenza del CdA di Ceipiemonte, e il conseguente obbligo di rinnovo dell'organo, in osservanza del DL 78/2010 così come convertito, ha revocato la DGR 38-219, in attesa dell'approvazione del nuovo statuto di Ceipiemonte che è avvenuta nell'assemblea del 13 ottobre.
In tale sede, la Giunta regionale ha così comunicato all'assemblea degli azionisti di Ceipiemonte la nomina di propria competenza dei due membri del CdA, nel frattempo deliberata con D.G.R n. 10-781 dell'11/10/2010.
Alla luce di tali premesse non si può affermare, come sostenuto dall'interrogante, un "ritardo" imputabile all'Amministrazione regionale nella scelta dei componenti del CdA, bensì un atto dovuto di responsabilità della Giunta che ha voluto e dovuto rispettare la nuova normativa nazionale entrata in vigore, in sede di conversione, a fine luglio 2010.
opportuno precisare che, durante il regime di prorogatio, l'attività del Centro non ha subito alcun rallentamento, posto che la struttura che abbiamo ereditato, dotata di ben due direttori, entrambi con contratto a tempo indeterminato, ha potuto assicurare la necessaria funzionalità ed operatività.
Il Comitato Tecnico di Consultazione, organismo che si occupa dell'elaborazione del Programma di Attività dell'Ente e in cui sono rappresentati tutti i soci, ha infatti continuato a riunirsi per integrare e aggiornare il piano delle attività, nonché, come da ultima riunione del 7 ottobre 2010, per valutare lo stato di avanzamento dei lavori del Ceipiemonte e formulare le prime riflessioni sul programma delle attività del 2011.
Si vuole inoltre richiamare l'attenzione su un'importante novità (come ho detto anche rispondendo all'interrogazione del Consigliere dell'Utri) che è legata alle iniziative affidate dalla Regione al Ceipiemonte nel corso del 2010: l'individuazione, per la prima volta, della Società quale soggetto attuatore di due importanti progetti riguardanti Cina e India inclusi nell'Accordo di Programma Regione Piemonte-ICE, sottoscritto nel mese di maggio 2010.
comunque intenzione della Giunta regionale e del mio Assessorato convocare quanto prima un tavolo di lavoro a cui dovranno partecipare gli Assessori competenti per materia, per l'individuazione e l'attuazione di una politica di internazionalizzazione coordinata e condivisa, ovviamente anche con il mondo camerale.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Gli interroganti sono soddisfatti e richiedono copia scritta della risposta.


Argomento: Sicurezza sul lavoro - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 148 dei Consiglieri Bono e Biolé, inerente a "Ripetuti incendi alla raffineria Sarpom di Cerano"

Argomento: Sicurezza sul lavoro - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 155 della Consigliera Manica, inerente a "Ripetersi di incidenti, anche gravi, presso la raffineria Sarpom di San Martino di Trecate (Novara)"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 148 presentata dai Consiglieri Bono e Biolé, e dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 155, presentata dalla Consigliera Manica riguardanti lo stesso argomento.
Il Regolamento prevede due minuti per gli interroganti, se lo ritengono, pertanto darò la parola alla collega Manica (penso che il collega Bono sarà d'accordo), dopodiché interverrà il collega Bono, se avrà qualcosa da aggiungere rispetto alla collega Manica. Infine, tre minuti per l'Assessore Ravello.
Prego, Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Utilizzerò poco tempo, in modo che il collega Bono possa eventualmente completare l'illustrazione.
Il fatto è assolutamente noto e immagino che l'Assessore lo conosca.
La vicenda della Sarpom è una lunga vicenda; è un'impresa importante che ha sempre costituito, nel corso del tempo, un motivo di preoccupazione per le Amministrazioni locali, i cittadini e i territori, in quanto le produzioni che lì si svolgono richiedono dei processi particolari e quindi comportano un certo grado di pericolosità.
Quello dell'incendio è un evento recente, che si è realizzato proprio in questi ultimi tempi. Ha già visto l'intervento non solo dell'Amministrazione comunale, ma anche del livello parlamentare. Il fatto che il Parlamento sia investito di questa problematica indica che lì c'è un problema di sicurezza. Stiamo proprio discutendo dei temi della sicurezza sul lavoro anche in questo momento in ambito parlamentare: si tratta di affrontare un problema di grosso rilievo. Come Regione abbiamo delle competenze significative, dal punto di vista ambientale, in questa direzione. Insieme alla Sarpom esistono altri insediamenti particolari: penso alle trivellazioni petrolifere o a tutta un'altra serie di imprese che investono in quella zona dell'ovest Ticino, particolarmente travagliata per queste ragioni.
Ciò che ci preme sapere è quale livello di attenzione la Regione ha in quella zona, peraltro zona ad alto rischio; come la stessa intende intervenire sul fatto specifico e, soprattutto, come intende intervenire più complessivamente per garantire la sicurezza in quell'area.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ad integrazione di quanto detto dalla collega Manica, gli ultimi episodi (ricordo, purtroppo, gli incidenti che si sono susseguiti ogni anno in questo polo petrolchimico, che è il secondo in Italia per grandezza) fanno preoccupare sia i 480 dipendenti dell'azienda, sia i residenti della zona limitrofa, soprattutto quelli sottovento, in quanto anche i rilevamenti delle centraline ARPA hanno registrato notevoli sforamenti sia del PM10 (le polveri sottili, anche se è una particolarità di tutta la Pianura Padana) sia del benzene. Questo, ovviamente, preoccupa molto di più, essendo un cancerogeno accertato.
Abbiamo saputo che, una volta incendiata la torre di frazionamento, si è spento l'impianto più recente e si è riattivato quello degli anni '70, un impianto che, a quanto si sa, doveva essere dismesso nel 2011, quindi un impianto sicuramente vecchio. Le preoccupazioni dei residenti in zona e dei lavoratori sono di sapere se quell'impianto ha i meccanismi di sicurezza anche per quanto riguarda il rispetto delle norme anti-inquinamento necessarie allo svolgimento di un'attività industriale in sede.
Questo chiediamo nell'interrogazione, anche per sapere se è stato predisposto, in maniera solerte e secondo quanto prescritto dai regolamenti vigenti, un piano di evacuazione e di emergenza, in relazione agli incendi avvenuti il 31 agosto e l'11 settembre; se ci sono state omissioni o negligenze; quali interventi legislativi, economici e ambientali la Regione, visto che ne ha le competenze, intende attuare al fine di contribuire alla prevenzione del rischio, alla tutela dell'ambiente e alla condizione lavorativa in essere, ricordando che il sito è nei pressi del parco del Ticino.
In più, chiediamo se è possibile iniziare, insieme alle ASO, uno studio di incidenza tumorale in zona, in quanto sono cinquant'anni che vi insiste questa azienda inquinante. Poiché ci risulta che manca un registro tumori in zona, si potrebbe coinvolgere tutte le aziende in un tavolo tecnico.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ravello.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Spero vi possiate accontentare della lettura di una nota, poiché il tempo a nostra disposizione non mi consente di fare un ragionamento un po' più ampio.
Innanzitutto devo premettere che la vicenda della Sarpom, che - come ricordato dalla Consigliera Manica - è una vicenda che ormai ha una storia antica (immagino fosse già all'attenzione della Regione Piemonte durante la scorsa legislatura), è attualmente anche all'attenzione del Ministero dell'Ambiente. Sono stati presentati atti ed interrogazioni parlamentari per i quali la Regione Piemonte sta fornendo informazioni utili per la predisposizione di risposte da parte del Ministero.
Per quanto riguarda il punto 1, da quanto comunicato dall'azienda, con relazione del 14 settembre 2010 e dalle note informative di ARPA Piemonte emerge che i due incidenti sono stati incendi sviluppatisi presso l'impianto APS3, cioè l'impianto di distillazione primaria, e che hanno interessato diverse apparecchiature: uno scambiatore di calore nell'incendio del 31 agosto e la colonna di distillazione nell'incendio dell'11 settembre.
I rischi per le persone, come accade ogni volta che si tratta di eventi di natura energetica, sono rappresentati dall'irraggiamento termico. In entrambi i casi, la dinamica degli incidenti e l'intervento pronto e puntuale delle squadre di emergenza interne dello stabilimento e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco hanno evitato ogni conseguenza alle persone sia internamente sia esternamente allo stabilimento.
Anche le conseguenze sulla matrice ambientale-atmosferica sarebbero stati irrilevanti, così come emerge dalle suddette relazioni di ARPA Piemonte, così come sulla matrice suolo-falda, grazie alla pavimentazione impermeabile dello stabilimento e al relativo sistema fognario e di trattamento, così come descritto nella relazione dell'azienda.
Sul punto 2, nell'ambito della procedura nazionale per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, e dal confronto con i referenti dello stabilimento, è emerso che la seconda colonna di distillazione rimessa in esercizio non avrebbe dovuto essere dismessa, ma sarebbe stata solo oggetto della prossima manutenzione ordinaria, programmata per i mesi di gennaio e di febbraio 2011. Contestualmente, l'azienda ha affermato che i due impianti hanno una tecnologia equivalente dal punto di vista delle misure di sicurezza, mentre, per quanto riguarda le misure di prevenzione e di protezione attive e disponibili presso la raffineria, una loro descrizione è contenuta nella documentazione tecnica trasmessa dall'azienda e disponibile presso la direzione regionale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, nonché nell'articolazione del sistema di gestione della sicurezza, disponibile presso lo stabilimento.
A proposito del punto 3 (mi scuserà, Consigliera Manica, se rispondo prima ai punti dell'interrogazione presentata dal Consigliere Bono), non si hanno elementi al riguardo, quindi i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenuti da Sarpom. Le prescrizioni e gli interventi tecnologici e gestionali richiesti dalle autorità competenti in materia di sicurezza industriale e di tutela dell'ambiente sono formulate senza tenere in considerazione i costi derivanti, ma sono nell'ottica del miglioramento della sicurezza.
Sul punto 4 (omissioni o negligenze) si evidenzia l'attivazione del piano di emergenza interno all'azienda, con il pronto coinvolgimento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, i quali sono competenti per l'attivazione presso la Prefettura delle procedure del piano di emergenza esterno, che nei due eventi, quello di fine di agosto e quello di inizio di settembre, non è stato ritenuto necessario richiedere. È stato comunque celermente coinvolto il dipartimento ARPA di Novara per i monitoraggi ambientali ritenuti necessari.
Sul quesito 5, preciso che, dal punto di vista ambientale, la Regione è parte attiva nella procedura per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. Il gruppo istruttorio sta predisponendo una relazione che prevede una diminuzione delle emissioni in atmosfera dello stabilimento e un ulteriore miglioramento impiantistico e tecnologico. Dal punto di vista della prevenzione del rischio, in particolare in relazione alla normativa sulla prevenzione dei rischi di incidente rilevante, la cosiddetta normativa "Seveso", si evidenzia che la raffineria Sarpom è un'azienda a rischio di incidente rilevante di competenza statale (Ministero dell'Ambiente, Comitato tecnico regionale presieduto dal direttore regionale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco del Piemonte). La Regione partecipa alle attività del Comitato tecnico regionale, autorità competente nel caso in specie, nell'ambito del quale è stata svolta un'istruttoria tecnica, cioè un controllo finalizzato all'analisi tecnica dei processi e delle tecnologie utilizzate nello stabilimento, a cui ha partecipato direttamente personale regionale, già conclusa nel 2004.
Il Ministero dell'Ambiente ha inoltre disposto, negli ultimi anni, due verifiche ispettive sul sistema di gestione della sicurezza, un controllo finalizzato ad analizzare e valutare se la gestione delle attività dello stabilimento garantisca la minimizzazione dei rischi, sia da un punto di vista documentale che tecnico: una conclusa nel 2005, la seconda, avviata nel corso di questo anno, è ancora in svolgimento. Alla prima verifica ha partecipato personale regionale, mentre nella seconda è presente il personale di ARPA Piemonte.
Per quanto riguarda il quesito 6, gli scenari incidentali credibili dello stabilimento Sarpom, unitamente a quelli di altre aziende presenti nell'area di San Martino di Trecate, sono stati descritti, nelle loro linee di intervento, nel piano di emergenza esterna approvato dalla Prefettura di Novara, d'intesa con la Regione, nel giugno 2008. In tale documentazione sono individuati gli scenari di riferimento, raggruppati per tipologie e gravità, delle conseguenze energetico-tossiche e ambientali rappresentativi di tutte le aziende del polo industriale riconosciuto, tra l'altro area critica ad elevata concentrazione di attività industriali a rischio di incidente rilevante, di cui alla legge 137 del 1997.
In relazione al quesito n. 7, da un punto di vista della prevenzione del rischio, la normativa "Seveso" prevede che sia il Comune ad attuare un'adeguata informazione alla popolazione, tanto preventiva quanto in caso di evento incidentario, sulla base di informazioni contenute nel piano di emergenza esterno citato al punto precedente, nella documentazione trasmessa dallo stabilimento al Comune, nonché nella documentazione afferente alla procedura per il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali, a cui il Comune di Trecate partecipa con proprio personale.
D'altra parte, il procedimento per il rilascio dell'AIA, attualmente in uso, ha come finalità quella di valutare e richiedere l'adozione delle migliori tecnologie disponibili per la tutela dell'ambiente, quindi anche della popolazione, da parte dell'azienda.
Al quesito n. 8 rispondiamo leggendo una nota dell'Assessore Ferrero.
"In occasione degli eventi incidentali del 31 agosto e dell'11 settembre, non si sono verificati infortuni ai lavoratori e danni alle persone presenti e pertanto il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'ASL di Novara - ASL territorialmente competente non è stato interessato nell'emergenza. Per quanto riguarda l'attivazione di uno specifico studio di incidenza tumorale di malattie cardio respiratorie e di malformazioni congenite nell'area interessata dalla ricaduta degli inquinanti, si precisa che ad oggi non è in previsione mentre per quanto attiene ai punti dell'interrogazione che fanno riferimento in modo specifico alla sicurezza dei lavoratori, si ritiene di dover precisare che lo Spresal dell'ASL di Novara, in aggiunta all'ordinaria attività di vigilanza sulle aziende di qualsiasi comparto e dimensione, dal 2008 conduce uno specifico progetto in stretta collaborazione con l'ARPA, Area delle attività regionali per l'indirizzo e il coordinamento delle attività per il rischio industriale e lo sviluppo economico compatibile e Area igiene industriale, sia nelle aziende a rischio di incidente rilevante sia in quelle non soggette a notifica (le cosiddette aziende sottosoglia), affrontando il tema della sicurezza con un orientamento multidisciplinare attento sia ai temi di sicurezza e salute dei lavoratori sia al rischio incidentale e ambientale.
Il progetto interessa ogni anno un ristretto campione di aziende (quattro nel 2008, sei nel 2009 e quattro nel 2010), scelte sulla base di criteri che tengono conto della presenza di sostanze pericolose detenute o processate e dei loro quantitativi, della pericolosità dei processi delle attività svolte in relazione al settore di appartenenza, della presenza nei cicli produttivi di materie prime, prodotti intermedi e prodotti finiti classificati come agenti cancerogeni o mutageni, delle circostanze di esposizione dei lavoratori e infine di situazioni di criticità anche riguardo a precedenti incidenti o infortuni sul lavoro noti allo Spresal.
Gli approfondimenti vengono condotti sia mediante disamina documentale che con sopralluoghi tecnici e campagne di monitoraggio ambientale di inquinanti aerodispersi, finalizzati all'individuazione delle criticità alla promozione e alla prescrizione di soluzioni migliorative miranti alla prevenzione dei rischi".



PRESIDENTE

Si conclude qui la parte dei lavori relativa al sindacato ispettivo.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 31 "Consiglio regionale di sanità ed assistenza - CO.RE.SA" - (articoli 3 e 4, l.r. 30/1984 e s.m.i. ) - nomina di 26 esperti (Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 46-44811 del 26 ottobre 2010) Proclamo nominati, quali esperti in seno al Consiglio regionale di sanità ed assistenza - CO.RE.SA., i signori Guidi Francesco, Bodda Emma, Cardesi Enrico, Fedele Vincenzo, Gramatica Paolo, Aimar Fabio, Boveri Gianluigi Cassin Sara, Chiarelli Serafino, Giraudo Davide, Ongari Tiziana Pierbattisti Cesare, Piovano Pier Bartolo, Repici Alessandro, Rivarossa Alberto, Cannata Giuseppe, Lisco Luca, Pepe Ernesto, Tortello Sparviero Deambrogio Alberto, Mutti Francesco, Spano' Pietro Pasquale, Perla Giancarlo, Piccoli Michele, Principe Ernesto e Viola Paolo. I signori Pepe Ernesto, Tortello Sparviero, Deambrogio Alberto, Mutti Francesco, Spano' Pietro Pasquale, Perla Giancarlo, Piccoli Michele, Principe Ernesto e Viola Paolo sono stati espressi delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 58 "Consiglio regionale di sanità ed assistenza -CO.RE.SA" - (articoli 3 e 4, l.r. 30/1984 e s.m.i. ) - nomina di 11 esperti scelti su terne di nomi indicate dalle organizzazioni più rappresentative sanitarie ed assistenziali (Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 47-44813 del 26 ottobre 2010) Proclamo nominati, quali esperti scelti su terne di nomi indicate dalle organizzazioni più rappresentative sanitarie ed assistenziali, in seno al Consiglio regionale di Sanità ed Assistenza - CO.RE.SA., i signori Bertone Paola Maria, Scarabosio Luciano, Cuoco Liberato, Mazzei Gabriella, Ventura Giovanna, Mazzoli Emiliano, Barbero Francesco, Rossi Stefano, Sparagna Bruno, D'Errico Giancarlo.
Con successiva deliberazione si procederà all'integrazione dell'organo con l'esperto mancante.
Proposta di deliberazione n. 65 "Commissione Tecnica Urbanistica" (articolo 12, l.r. 70/1991) - designazione di 8 esperti di cui 6 devono garantire la specifica e comprovata competenza nelle discipline che interessano la pianificazione territoriale e urbanistica, la viabilità e i trasporti, la geologia, l'ambiente e l'agricoltura Questa votazione non è valida per mancanza del numero legale e sarà ripetuta.
Proposta di deliberazione n. 66 "Associazione 'Museo diffuso della resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà'" (articolo 13 Statuto dell'Ente) - Consiglio direttivo - designazione di 1 rappresentante (Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 48-44817 del 26 ottobre 2010) Proclamo designato, quale rappresentante in seno al Consiglio Direttivo dell'Associazione "Museo della resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà", il signor Macocco Stefano.
Proposta di deliberazione n. 32 "Commissione di Garanzia" - (l.r. 25/2006) elezione di 1 membro in sostituzione della dimissionaria Carla Spagnuolo (ex Consigliere regionale) Anche in questo caso la votazione non è valida per mancanza del numero legale e sarà ripetuta.
Informo i colleghi che alle ore 12.30, subito dopo la proclamazione dei nominati, nella Sala dei Presidenti ci sarà l'incontro con l'Associazione Libera Piemonte, che ci presenterà la Piattaforma L10. Tutti i Consi glieri sono invitati a partecipare.
Dopo la presentazione della Piattaforma L10 da parte di Libera che, come sapete, è l'Associazione che gestisce una parte dei beni confiscati alla mafia - particolare è il lavoro svolto alla Cascina Caccia di SanSebastiano Po, vicino a Chivasso - sarà possibile assaggiare alcuni dei suoi prodotti nella Sala delle Bandiere (adiacente alla Sala dei Presidenti).
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.41)



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