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Dettaglio seduta n.4 del 25/05/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.00 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.31 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 11.02)



PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
In assenza di proposte di modifica, l'ordine del giorno è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cantore, Cota e Sacchetto.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

b) Insediamento della Giunta delle Elezioni e delle Commissioni permanenti


PRESIDENTE

Comunico che, ai sensi degli articoli 17 e 24 del Regolamento, in data 20 maggio si sono insediate la Giunta per le Elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità e le sei Commissioni consiliari permanenti, così come risulta dalle note in precedenza distribuite e sono stati altresì eletti i rispettivi Uffici di Presidenza:



PRESIDENTE

Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità:



PRESIDENTE

Rocchino Muliere: Presidente Andrea Buquicchio: Vicepresidente Carla Spagnuolo: Vicepresidente Rosa Anna Costa: Segretario



PRESIDENTE

I Commissione "Programmazione; bilancio; patrimonio; organizzazione e personale; e-government; politiche comunitarie; enti strumentali e partecipazioni regionali; affari istituzionali; federalismo; enti locali pari opportunità; polizia locale; controlli ai sensi dell'articolo 34 dello Statuto"



PRESIDENTE

Angelo Burzi: Presidente Luigi Curio: Vicepresidente Roberto Tentoni: Vicepresidente



PRESIDENTE

II Commissione "Pianificazione territoriale; urbanistica; edilizia residenziale; trasporti e viabilità; espropri; OO.PP.; navigazione comunicazioni"



PRESIDENTE

Antonello Angeleri: Presidente Franco Maria Botta: Vicepresidente Gianna Pentenero: Vicepresidente



PRESIDENTE

III Commissione "Economia; industria; commercio; agricoltura; artigianato montagna; foreste; fiere e mercati; turismo; acque minerali e termali caccia e pesca; formazione professionale; energia; cave e torbiere movimenti migratori"



PRESIDENTE

Gianluca Vignale: Presidente Alberto Goffi: Vicepresidente Angiolino Mastrullo: Vicepresidente



PRESIDENTE

IV Commissione "Sanità; assistenza; servizi sociali; politiche degli anziani"



PRESIDENTE

Luca Pedrale: Presidente Nino Boeti: Vicepresidente Marco Botta: Vicepresidente



PRESIDENTE

V Commissione: "Tutela dell'ambiente e impatto ambientale; risorse idriche inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette"



PRESIDENTE

Fabrizio Comba: Presidente Massimiliano Motta: Vicepresidente Mino Taricco: Vicepresidente



PRESIDENTE

VI Commissione "Cultura e spettacolo; beni culturali; musei e biblioteche istruzione ed edilizia scolastica; università, ricerca; politiche dei giovani; sport e tempo libero; cooperazione e solidarietà; minoranze"



PRESIDENTE

Michele Marinello: Presidente Cristiano Bussola:Vicepresidente Mauro Laus: Vicepresidente


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

c) Sentenza Corte costituzionale in ordine al decreto-legge n. 112/2008


PRESIDENTE

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 176 del 14 maggio 2010, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale, per violazione degli articoli 117 e 120 Cost. e del principio di leale collaborazione, dell'art. 23 comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 in accoglimento dei ricorsi proposti dalle Regioni Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Basilicata, Marche, Puglia e Lazio.
Nella norma statale, secondo la Corte, non si è tenuto conto delle interferenze tra la formazione all'interno delle aziende (apprendistato professionalizzante) e quella pubblica, di competenza regionale.
Sono state dichiarate non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 23, commi 1 e 4, del citato decreto legge n.
112 del 2008.


Argomento:

d) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Boeti ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Presidente, giustamente lei procede in modo spedito nei lavori del Consiglio, però ci dia il tempo, per quanto abbiamo imparato nella scorsa legislatura, di fare una riflessione sull'ordine dei lavori.
Fuori dal palazzo, ci sono rappresentanti di un'azienda in crisi, la KSS. Domani, cinquanta di loro riceveranno la lettera di licenziamento.
Chiedono, com'è successo varie volte negli anni precedenti, di incontrare una delegazione del Consiglio regionale per presentare il loro problema problema che finora è rimasto nell'indifferenza generale. Quattro di questi operai sono sul tetto di un impianto all'interno dell'azienda senza che nessuno se ne sia accorto.
Ci sembrava che la questione lavoro fosse al primo posto nell'agenda del Governo regionale; invece, non ci sembra - ovviamente sono i primi passi, poi speriamo che le cose vadano meglio - che le cose stiano effettivamente in questo modo.
Chiederei, se fosse possibile, pur non vedendo in aula l'Assessore Rosso o l'Assessore Giordano (che presumo stiano trattando per aziende in crisi, in giro per il Piemonte) che magari nell'intervallo del Consiglio una rappresentanza del Consiglio regionale e della Giunta incontri i lavoratori della KSS. Ripeto: domani, cinquanta persone riceveranno le lettere di licenziamento e saranno in mezzo ad una strada.



PRESIDENTE

Preciso che l'Assessore per i rapporti con il Consiglio regionale sta prendendo contatti con l'Assessore Giordano.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Intervengo sempre sull'ordine dei lavori, Presidente.
Come lei sa, è consuetudine di questo Consiglio che, in concomitanza con il Consiglio regionale, non si tengano altri eventi, in particolare organizzati dai Gruppi - ma sarebbe veramente difficile - dalla Presidenza del Consiglio, dalla Giunta e dagli Assessori. Come abbiamo appreso dai giornali, e com'è segnalato anche on-line, oggi alle ore 12 si terrà una Conferenza stampa di presentazione, con tutte le ATL, il Presidente della Giunta e l'Assessore competente, sui dieci punti della promozione turistica del Piemonte.
È del tutto evidente, com'è avvenuto in analogia di altri analoghi eventi, che per le ore 12 si debba sospendere il Consiglio regionale, in modo che i Consiglieri interessati possano partecipare a quest'importante evento. Inoltre, poiché quella che ci accingiamo a discutere è una questione importante (ossia il bilancio), il fatto che il Presidente della Giunta sia altrove impegnato e non possa in alcun modo venire, ancorché a mezzogiorno ci sia una questione urgente, non renderebbe produttivi i nostri lavori.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Sulla questione presentata dalla Consigliera Manica non posso che raccomandare alla Giunta di non organizzare, in futuro, eventi concomitanti, fatta salva la prerogativa della Giunta regionale in questo senso. Lei ha fatto un intervento che sicuramente dovrà avere l'attenzione della Giunta, qui ben rappresentata.
Per quanto riguarda la proposta del collega Boeti, di norma si fa una sospensione dei lavori del Consiglio; oggi però, come i colleghi sanno, è convocata la Conferenza dei Presidenti di Gruppo.
Quindi, se l'Assessore Giordano fosse recuperabile.. Perché l'Assessore Rosso è assente per un impedimento dovuto a motivi di salute...
Allora, procederei così: facciamo la presentazione dei due documenti e poi, quando arriva l'Assessore, sospendiamo i lavori - essendoci alle ore 13 la Conferenza dei Capigruppo - per incontrare brevemente la delegazione come chiede il collega Boeti, che mi sembra un elemento importante all'attenzione di quest'Aula.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente. Mi permetto di far notare che esiste una deliberazione dell'Ufficio di Presidenza e conseguente comunicazione ai Presidenti dei Gruppi consiliari e alla Giunta che invita a non tenere conferenze stampa o momenti pubblici cui potrebbero essere invitati anche i colleghi Consiglieri regionali in concomitanza con le sedute di Consiglio.
Io ho proceduto in questo modo in passato, a seguito di sollecitazioni non proprio amichevoli (diciamo così) di alcuni colleghi che oggi compongono la Giunta; penso al collega Casoni, al Presidente Burzi e ad altri colleghi che avevano la curiosità di partecipare a tutte le iniziative della Giunta regionale e, come tali, vedevano di cattivo occhio il fatto che ci fossero impegni consiliari cui loro sempre solerti partecipavano e iniziative esterne della Giunta. I colleghi argomentavano - sarebbe utile recuperare i loro interventi, perché sono molto più dotti e senz'altro più divertenti del mio - come non fosse opportuno tenere (o mantenere) sedute di Consiglio in concomitanza con conferenze stampa o assemblee pubbliche. Anche il collega Toselli al riguardo interveniva spesso.
Devo ricordare che anche tanti dei colleghi che adesso sono con me da questa parte dell'emiciclo erano responsabili di questi inconvenienti; per una cosa abbiamo fatto: abbiamo sempre riconosciuto il diritto dei Consiglieri di opposizione di partecipare e quindi, nostro malgrado abbiamo sospeso le sedute di Consiglio per dare la possibilità ai colleghi di partecipare, perché ciò era l'unica garanzia per tentare di dissuadere la Giunta, che in passato non ha sempre avuto quest'attenzione così forte alle tematiche dell'Aula, a darci un po' di ascolto.
Presidente, ecco perché sommessamente le riponevo il problema, poich per noi iniziare in questo modo significherebbe per 5 anni aprire le porte a una prassi che non è rispettosa del Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gariglio per il suo prezioso contributo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Intervenivo spesso, peccato che non sia stato mai ascoltato! Nelle giornate di Consiglio - malgrado la deliberazione del Presidente e dell'Ufficio di Presidenza che non obbligava, ma invitava - ricordo che gli inviti, spesso da parte degli Assessori del centrosinistra, sono sempre stati disattesi. Noi ci siamo riuniti, come di consueto ormai da molti anni, il martedì; malgrado ciò, diversi Assessori decidevano di andare a fare le loro conferenze stampa o di tagliare nastri.
Poiché appartengo alla seconda provincia del Piemonte, ricordo quanti martedì ero a rincorrere alcuni Assessori nella mia provincia perch anch'io volevo partecipare a inaugurazioni e tagli del nastro e magari dovevo abdicare nel mio ruolo di Consigliere regionale soltanto perch alcuni rappresentanti della Giunta, come ovviamente gli Assessori di altre province, si divertivano il martedì, anziché a rimanere in aula, ad andare in giro in rappresentanza del Consiglio regionale.
Presidente, visto che si tratta né più né meno di un invito che lei pu fare come il suo predecessore, il consiglio che mi permetto di darle è quello di invitare la Giunta a soprassedere; se il centrosinistra formalizza la proposta, come lei ben sa, può metterla ai voti e poi si deciderà se sospendere o meno la seduta alle ore 12.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente. Intervengo solo per sollecitare il Vicepresidente Rosso, nonché Assessore al lavoro, oppure l'Assessore all'industria, il collega Giordano, a riferire in Consiglio sulla vertenza che riguarda i lavoratori di Phonemedia.
Lo dico non polemicamente, ma per la ragione che nei giorni scorsi l'Assessore Rosso aveva dichiarato ai giornali che la vicenda Phonemedia si era "incartata" per responsabilità della Giunta Bresso. Ve lo ricordate vero? Ormai è di moda affrontare le questioni guardando al passato, anzich al futuro! In verità, così non era; ma, insomma, Rosso si era impegnato a disincagliare la vicenda Phonemedia e in particolare si era impegnato a far firmare rapidamente dal Ministero del Lavoro l'autorizzazione alla cassa integrazione in deroga. Non solo: in quell'occasione, l'Assessore Rosso aveva anche dichiarato che la Giunta, attraverso l'Agenzia Piemonte Lavoro (cosa per la quale è stata votata una delibera specifica), avrebbe approvato la possibilità di concedere l'anticipo della cassa integrazione in deroga.
Anzitutto, l'altro ieri il decreto non risultava firmato dal Ministero del Lavoro; se è avvenuto ieri, questo non lo so. Tuttavia, poiché la vicenda è stata trattata sui giornali ripetutamente e l'Assessore Rosso non ha perso occasione per incontrare i lavoratori Phonemedia annunciando la firma del decreto autorizzativo alla cassa integrazione in deroga o l'anticipo della cassa integrazione noi vorremmo che su tale questione venisse detta finalmente una parola chiara.
L'Assessore Rosso oggi non è presente in aula, magari è alla Camera problema che ripropone il tema delle dimissioni di Rosso da Deputato affinché venga a fare l'Assessore a pieno tempo; in ogni caso, non si pu in Consiglio tacere su una vicenda che sta ormai assumendo un aspetto abbastanza paradossale, nel senso che questi lavoratori sono in attesa (spero che l'abbiano firmato ieri) che venga firmato il decreto autorizzativo della cassa integrazione, perché è da qui che dobbiamo partire.
In definitiva chiedo, Presidente, che nella giornata di oggi o di domani - cosa che, per la verità, è capitata anche nella precedente legislatura - gli Assessori competenti riferiscano venti minuti o mezz'ora sullo stato di questa vertenza. In particolare, vorremmo sapere se il decreto è stato firmato e se l'Assessore ha ancora intenzione di avvalersi della delibera approvata dall'attuale Giunta regionale per anticipare attraverso l'Agenzia Piemonte Lavoro, la cassa integrazione in deroga.
Grazie.



PRESIDENTE

Il Consigliere Ronzani chiede quindi alla Giunta regionale che l'Assessore Rosso riferisca in Consiglio sulla questione Phonemedia e pone delle domande precise.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Le voglio porre una questione, e la voglio porre all'inizio della legislatura perché credo che sia bene chiarirci su questo punto.
Ogni qualvolta un rappresentante della Giunta si reca in un territorio in modo ufficiale, soprattutto per visite istituzionali, credo che sia opportuno informare i Consiglieri regionali di quel territorio.
È già capitato in queste settimane che un rappresentante della Giunta e il Presidente della Giunta regionale si siano recati nella mia provincia (Alessandria), e che io sia stato informato di questo fatto soltanto dai giornali. Di conseguenza, credo sia opportuno, Presidente, che lei informi gli Assessori e il Presidente della Giunta regionale che informare i colleghi dovrebbe essere la consuetudine.
Lo dico adesso perché siamo all'inizio della legislatura, per evitare di sottoporre a lei ogni volta che accadrà questa stessa situazione.
Sarebbe davvero imbarazzante sollevare ogni volta la questione, quindi è bene, ad inizio legislatura, fissare alcuni paletti in modo tale che i rapporti, da questo punto di vista, siano chiari, com'è giusto siano.



PRESIDENTE

Consigliere Boeti, lei è già intervenuto. Se è su un altro argomento può, ma non sullo stesso.



BOETI Antonino

Volevo solo sapere: è possibile verificare se l'Assessore Giordano questa mattina sarà in aula?



PRESIDENTE

L'Assessore Giordano sarà in aula intorno alle 11.45.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Bresso, ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Apprendiamo dai giornali di oggi l'intenzione di revocare il ricorso alla Corte Costituzionale sulla questione del ritorno all'energia nucleare.
Poiché il ricorso è pendente, credo sarebbe opportuno che il Presidente o l'Assessore compente - probabilmente l'Assessore Ravello - si confrontasse con il Consiglio portando una comunicazione.
Chiedo, quindi, una comunicazione della Giunta sulla questione.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? Abbiamo ascoltato alcune considerazioni che, nella prima seduta operativa del Consiglio regionale, possono essere sicuramente utili. Mi farò carico, anche in termini ufficiali, di rappresentarle alla Giunta regionale e al Presidente della Regione, richiamando alcuni atti citati. In futuro, raccomando di evitare, per quanto possibile, fatta salva l'autonomia della Giunta stessa, situazioni come quella di oggi.
Il Consigliere Ronzani chiede di riferire in Consiglio sulla questione di Phonemedia. Ricordo che l'Assessore Rosso non è alla Camera dei Deputati, ma aveva già comunicato di avere, sia per la giornata di oggi sia per la giornata di domani, un problema personale, di carattere sanitario quindi non sarà in aula.
Per quanto riguarda l'Assessore Giordano, come ho detto prima, dovrebbe arrivare entro le ore 12. Tuttavia, la Giunta è ben rappresentata: è presente un numero significativo di Assessori ed è presente l'Assessore Maccanti. che ha la delega ai rapporti con il Consiglio.
Recupero la raccomandazione del Consigliere Muliere: invito la Giunta ad avvisare, come è stato in passato, quando si muove sul territorio.
C'è la richiesta di comunicazione avanzata dalla Consigliera Bresso in merito all'eventuale ritiro presso la Corte Costituzionale del ricorso in materia di energia nucleare.
C'è la richiesta del Consigliere Boeti di ricevere la delegazione e di poter partecipare, come è stato in passato, alla conferenza stampa.
Avanzo una proposta: ascoltiamo dall'Assessore Quaglia la presentazione unificata della legge finanziaria e del bilancio; alle ore 12 sospendiamo i lavori del Consiglio regionale per ricevere la delegazione in Sala Viglione. Il Consiglio è composto da 60 Consiglieri e Consigliere sia di maggioranza che di opposizione: chi vuole ha l'opportunità di audire la delegazione, chi vuole può assistere alla conferenza stampa. Credo che tutti i Gruppi, di opposizione e di maggioranza, possano partecipare ad entrambe le iniziative. Alle ore 13.00 è confermata la Conferenza dei Capigruppo; alle ore 14.30 riprendiamo i lavori con la discussione generale sulla legge finanziaria.
Mi sembra una proposta, nell'eccezionalità di inizio legislatura, che abbia un senso e che possa andare incontro alle esigenze ben rappresentate e, al tempo stesso, anche ad un buon funzionamento della Regione nel suo complesso.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 4 "Legge finanziaria per l'anno 2010"

Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 5 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2010-2012"


PRESIDENTE

Iniziamo dunque l'esame del disegno di legge n. 4 "Legge finanziaria per l'anno 2010", di cui al punto 3) all'o.d.g., e del disegno di legge n.
5 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2010-2012", di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola all'Assessore Quaglia, per la presentazione - unica - dei due provvedimenti.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Il fatto che sia l'Assessore a presentare la relazione è perché questa Giunta regionale ha riadattato i testi della legge finanziaria per l'anno 2010 e il bilancio di previsione licenziati dalla I Commissione il 28 gennaio 2010 e richiamati in aula, ex articolo 92 del Regolamento, la scorsa settimana. Questo per una scelta di responsabilità della Giunta nei confronti dei cittadini piemontesi.
Ricordo a tutti noi, infatti, che il 30 aprile scorso è scaduto l'esercizio provvisorio. Dal 1° maggio l'assenza del bilancio di previsione comporta l'impossibilità di effettuare pagamenti non riconducibili alle spese obbligatorie e di registrare gli impegni di spesa.
Il blocco dei pagamenti ha, come conseguenza, quella di non consentire di completare gli atti di liquidazione pervenuti alla Ragioneria con l'emissione del mandato di pagamento, peggiorando la situazione di disagio economico delle imprese che attendono, direttamente dalla Regione e dagli Enti locali che, a loro volta, sono in attesa del trasferimento dei fondi della Regione, il pagamento di lavori già collaudati e per i quali le imprese hanno già sostenuto dei costi.
Il blocco degli impegni, inoltre, non consente di dare corso agli interventi di sostegno alle famiglie e alle imprese e costringerà, nei casi di spese obbligatorie assolutamente non rinviabili, ad assumere impegni in sanatoria.
Consapevoli di questo, e prendendo atto di quanto riportato dalla relazione al disegno di legge n. 648, dove si sottolineava che si trattava di un bilancio tecnico in vista della scadenza elettorale, sono stati predisposti otto emendamenti di carattere tecnico, già illustrati in sede di Commissione congiunta I e IV nella seduta del 24 maggio. Nella sostanza si presenta una variazione che nasce dalla necessità di riequilibrare la spesa di investimento, spostando entrate correnti pari a 173.535.700 euro a copertura di 157 milioni per la sanità ad integrazione dei 243 milioni già iscritti a bilancio del Consiglio regionale e di 16 milioni 535 mila euro per adeguare il dato del bilancio approvato il 29 dicembre scorso del Consiglio regionale al dato di bilancio iscritto nel bilancio della Giunta.
Viene dunque autorizzato un adeguamento del mutuo di 173.535.700 euro questo per mantenere l'equilibrio delle spese di investimento già previste nel bilancio.
Per quanto riguarda la legge finanziaria 2010, il testo licenziato dalla Commissione contiene 5 articoli e la Giunta regionale ha presento ed illustrato, sempre nella giornata di ieri alla Commissione congiunta I e IV, 11 emendamenti che ritiene rispondano a requisiti di indifferibilità e di urgenza, anche ai fini di evitare vuoti normativi che debbano essere colmati con interpretazioni piuttosto che con la necessaria fonte legislativa.
Non sottovaluto, comunque, le osservazioni che in sede di illustrazione degli emendamenti sono state riportate. In particolare su un emendamento che penso possa trovare, nella discussione del Consiglio regionale, la soluzione per vedere un percorso chiaro di approvazione della finanziaria del bilancio 2010, nei termini che, forse, potrebbero garantire ai cittadini piemontesi e alle imprese un'approvazione in tempi ragionevoli e rapidi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Prima di aprire la discussione di carattere generale, ricordo che, in base al Regolamento interno del Consiglio, concluso il dibattito generale dieci minuti per ciascun intervento - si procede con l'esame dell'articolato.
Per ciascun articolo, vengono illustrati tutti gli emendamenti potranno intervenire per tre minuti il primo firmatario e, per due minuti gli altri Consiglieri che hanno sottoscritto l'emendamento.
Si procede, quindi, alla discussione generale sugli emendamenti - due minuti per Consigliere - ed eventuale parere della Giunta regionale. Chi intende ritirare un emendamento ha un minuto per esporne le ragioni; si prosegue con le dichiarazioni di voto congiunte sugli emendamenti e sull'articolo per tre minuti, da parte del Presidente del Gruppo o di un suo delegato.
Si apre la fase di votazione con il voto di ciascun emendamento, e dell'intero articolo. Al termine della votazione di tutti gli articoli, è prevista la dichiarazione di voto sull'intero testo, del Presidente del Gruppo o di un suo delegato, della durata di cinque minuti.
Mi sono permesso tali delucidazioni, trattandosi del primo disegno di legge che affrontiamo.
E' aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente. Nei giorni scorsi abbiamo manifestato, sia in modo pubblico che nei colloqui con i rappresentanti della Giunta regionale, la nostra disponibilità affinché il bilancio tecnico per l'esercizio 2010, la legge di bilancio e la legge finanziaria per l'esercizio 2010, potesse avere un iter celere all'interno del Consiglio regionale.
Abbiamo dato questa disponibilità tenuto conto anche del fatto che analoga disponibilità non era stata concessa, da parte dell'opposizione alla fine dell'VIII legislatura, quando gli stessi documenti che oggi l'Assessore Quaglia ha illustrato all'Aula erano stati portati all'attenzione della stessa. Dirò di più: erano stati portati con un ulteriore emendamento aggiuntivo, che logicamente non poteva essere ripresentato dalla Giunta regionale nel testo, su cui si era avviato anche un confronto tra maggioranza e opposizione che obbligava, non sul piano del diritto, ma sul piano della legge, una sorta di prorogatio dell'esercizio provvisorio per altri due mesi.
Questo, in relazione ad un'esigenza ampiamente condivisa, e cioè che una volta approvato il bilancio tecnico dell'esercizio 2010, non potesse essere messa in atto una politica di spesa, sia pure con dotazione nelle singole UPB ridotte rispetto alle effettive necessità per tutto l'esercizio, durante la campagna elettorale.
Non voglio tornare alle ragioni che avevano portato l'allora opposizione a non consentire un'approvazione del bilancio; un bilancio ripeto - tecnico e con questo ulteriore vincolo contenuto all'interno dell'articolato dello stesso, sul quale c'era la disponibilità alla presentazione di un emendamento da parte dell'Assessore Peveraro.
Oggi esaminiamo, in aula, la legge di bilancio 2010, la legge finanziaria per l'anno 2010. Dico subito che noi confermeremmo il nostro atteggiamento se analogo atteggiamento venisse manifestato da parte della Giunta regionale.
Nei giorni scorsi, la Giunta regionale aveva manifestato l'intenzione di portare avanti i documenti contabili per i quali ha chiesto la riassunzione in capo diretto al Consiglio regionale, assicurando che a questi documenti contabili, durante il dibattito in aula, sarebbero stati aggiunti alcuni emendamenti.
Devo anche riconoscere che la Giunta regionale ha avuto la cortesia di farceli conoscere per tempo e che da parte nostra avevamo manifestato la disponibilità a consentire un iter celere, sulla base degli emendamenti di cui c'era stata una preventiva informazione, e quindi una celere approvazione dei due provvedimenti.
Ieri, durante la riunione della I Commissione, che abbiamo chiesto con il solo obiettivo di sviluppare in quell'ambito una fase conoscitiva rispetto agli emendamenti della Giunta regionale alla legge finanziaria per l'anno 2010, sono stati presentati altri emendamenti. E qui emerge il problema che tento di rappresentare sotto due questioni.
La prima: per cinque anni, come Consigliere regionale di maggioranza ho sempre ascoltato, durante i dibattiti sulla legge finanziaria, la giusta recriminazione da parte dell'allora opposizione al fatto che venisse utilizzata la legge finanziaria come il modo inappropriato, come strumento teso a modificare parzialmente singoli articoli di singole leggi, senza alcuna attinenza con i contenuti e gli obiettivi della legge finanziaria.
Devo anche dire, e questo credo sia un elemento riconoscibile nei dibattiti consiliari dell'VIII legislatura, che alla fine l'opposizione ha sempre raggiunto legittimamente quell'obiettivo: ridurre fortemente l'ambito di inappropriatezza della legge finanziaria qualora fossero accolti emendamenti - ripeto - che con la stessa nulla avevano di attinente. Ma, molte volte, si predica bene e si razzola male e gran parte degli emendamenti che sono stati annunciati oggi e sono stati depositati in aula da parte della Giunta regionale nulla hanno a che vedere con il ruolo e il contenuto della legge finanziaria per l'anno 2010.
Questo è un primo problema.
Ieri, in sede di I Commissione, abbiamo detto, e lo ripetiamo oggi in aula, che da parte nostra siamo anche disponibili a non frapporre ostacoli all'approvazione celere, da parte del Consiglio regionale, della legge di bilancio e della legge finanziaria, anche in presenza di alcuni emendamenti per i quali non ravvisiamo un'attinenza con i contenuti e con il ruolo della legge finanziaria, ma per i quali possiamo condividere un carattere di urgenza.
Questa è un'ulteriore disponibilità che rappresentiamo alla Giunta regionale e all'Aula, ma intendiamo ribadire in questa sede che non siamo disponibili ad estendere il nostro atteggiamento a tutti gli emendamenti che sono stati depositati dalla Giunta regionale. Ce ne sono alcuni - mi riferisco in modo particolare a quello relativo alla legge sul Testo Unico delle aree protette - che non solo non ha alcuna attinenza con i contenuti e gli obiettivi della legge finanziaria, ma che, per alcuni aspetti si presenta quasi in una formulazione che potrebbe essere definita un obbrobrio legislativo e giuridico. Infatti, qualora approvato l'emendamento, vi sarebbe una norma, fermo restando il contenuto della legge sul Testo Unico delle aree protette, che consentirebbe alla Giunta regionale, senza modifiche alla legge stessa, di definire modalità e tempistiche nel procedimento di formazione degli organi delle aree protette.
Il termine "modalità" è sicuramente un termine troppo ampio, che si presta ad interpretazioni ed applicazioni molto ampie e differenziate.
Quando parlo di obbrobrio giuridico e legislativo mi riferisco al quarto comma dell'emendamento, che recita: "Se la tempistica del primo comma non venisse rispettata" - ma, attenzione: la tempistica del primo comma deve essere rispettata dalla Giunta regionale - "la Giunta regionale commissaria le aree protette".
È la prima volta che si vede una Giunta regionale che ha talmente poca fiducia in se stessa da arrivare al punto di prevedere, in caso di propria inadempienza, e non di inadempienza di altri soggetti, una procedura di commissariamento delle aree protette.
Su questo tema c'è già stata una forte levata di scudi da parte di tutte le Amministrazioni provinciali del Piemonte, di centrosinistra ma anche di centrodestra, perché un elemento contenuto all'interno del Testo Unico sulle aree protette era quello di un rafforzamento dei poteri locali (leggasi, in modo particolare, delle Amministrazioni provinciali in materia di intervento sulla nomina dei Consigli delle Aree Protette). Abbiamo letto sugli organi di informazione le comunicazioni rese dalla Giunta regionale esplicitate, appunto, agli organi di informazione e, quindi, alla comunità piemontese - secondo le quali una delle valutazioni che sono in corso su questo tema potrebbe riferirsi ad un ritorno, in capo alla Regione, di un "pezzo" consistente delle nomine all'interno dei Consigli delle Aree Protette.
Lo consideriamo un grave "incidente di percorso" dal momento che proviene da un'Amministrazione regionale che, nel dibattito sulle dichiarazioni politiche del Presidente Cota, ha più volte invocato l'applicazione del principio di sussidiarietà come regola e orizzonte all'interno del quale muovere i comportamenti concreti da parte dell'Amministrazione regionale.
Assessori, rappresentanti della Giunta regionale e colleghi dell'opposizione, concludo il mio intervento poiché non voglio fare l'ostruzionista - vi annuncio, tuttavia, che se saremo costretti faremo anche questo! - ribadendo che vorremmo che si aprisse un confronto fra la Giunta e i Gruppi regionali di maggioranza e di opposizione sui contenuti e sull'opportunità - o inopportunità, secondo il nostro punto di vista - di alcuni emendamenti depositati dalla Giunta regionale.
Apriamo questo confronto, perché vogliamo che quest'Aula svolga le proprie funzioni nel modo più efficiente possibile. Dopodiché, sulla base di un impegno a rimettere mano a questi emendamenti o ad eliminarne alcuni (pochi, peraltro), siamo disponibili a confermare un iter celere.
Altrimenti, assumeremo comportamenti all'interno dell'aula, nel dibattito generale sugli emendamenti, difformi alle nostre intenzioni dichiarate.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "A. Franchetti" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe IV della Scuola elementare "A. Franchetti" di Torino, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 4 "Legge finanziaria per l'anno 2010" (seguito)

Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 5 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2010-2012"(seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo il dibattito generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Motta Massimiliano; ne ha facoltà.



MOTTA Massimiliano

Grazie, Presidente.
Devo rilevare che, come primo intervento in quest'aula in qualità di neo Consigliere, speravo di poter intervenire su un argomento notevolmente più interessante, anche per il pubblico giovanile che, teoricamente dovrebbe avere, nei confronti delle istituzioni e del consesso elettorale un'impressione un pochettino più concreta.
Sono oramai due sedute consiliari che, come maggioranza (del resto questo è il ruolo che gli elettori gli ci hanno affidato), veniamo "tirati per i capelli" con continui richiami alla responsabilità.
Credo che abbia detto bene l'Assessore Quaglia nell'introduzione alla discussione al bilancio che l'atto di responsabilità lo facciamo - la Giunta in primis - proprio adottando questo strumento. Perché qualcuno ci ha lasciato in una condizione per cui questa Regione (e quindi tutti i piemontesi) è tuttora priva di quello strumento, senza il quale risultano essere ancora più in crisi quelle attività produttive che, proprio nei confronti della Regione, vantano un credito.
E se ci fosse un minimo di coscienza (mi riferisco, qualora non fosse chiaro, a coloro che governavano precedentemente), si dovrebbe comprendere che questo è già molto rispetto alle politiche giudicate non solo dal sottoscritto ma dall'elettorato che non hanno prodotto proprio gli effetti cui si tendeva.
Penso realmente e concretamente che ci sia stato un ulteriore atto di rispetto nei confronti dei Consiglieri, che addirittura vogliono essere informati sui movimenti dei singoli Assessori, qualora si muovano con l'intenzione di presenziare eventi decisamente pubblici, tra l'altro quindi non d'altra natura.
Un atto ancor più responsabile è stato proprio quello di fornire un'informativa alle due Commissioni riunitesi congiuntamente (mi riferisco alla I e alla IV Commissione); informativa che è andata avanti anche rispetto ad un confronto.
Credo comunque - peraltro, qualcuno potrà anche smentirmi - che gli emendamenti presentati rientrino in quell'ottica di fornire degli strumenti operativi per sopperire alle emergenze che comunque sono in atto, a quei vuoti che qualcun altro ha lasciato. E se questa Giunta adotta degli atteggiamenti straordinari, lo fa solo ed esclusivamente perché non è che non si fidi di se stessa (del resto, si è insediata da poco più di un mese!), ma perché non si fida, forse, dell'operato precedente. Peraltro credo che sia assolutamente legittimo nel momento in cui si è registrato un cambiamento di rotta di questo tenore.
Se non altro - lo rilevo come semplice cittadino o come persona informata dai mezzi di comunicazione, oltre che da amici che magari sedevano precedentemente su questi banchi - credo che si debba annotare che, comunque, di atti come questo, di condivisione di qualche cosa che la Giunta e la stessa maggioranza avrebbero potuto accogliere senza un così ampio coinvolgimento del Consiglio e delle Commissioni stesse, in precedenza forse qualcuno se n'era completamente dimenticato o, comunque non si era fatto appello alla stessa democrazia che oggi noi viviamo con questa nuova Giunta.
Spero veramente che quest'atteggiamento preannunciato dal Capogruppo Reschigna, che comunque è quello per cui, qualora si continuasse a...
semplicemente a motivare, perché si va ad adottare uno strumento che è necessario per il funzionamento di questa Regione. Perché è inutile farci notare, da una parte, che fuori c'é gente che giustamente manifesta per una condizione che oramai non è più di disagio, ma quasi di disperazione, se poi non si dà la possibilità alla Regione stessa di poter adempiere a quelli che sono i suoi doveri, anche di semplici pagamenti, rispetto ad aziende che magari stanno aspettando oltre tempo di essere liquidate, oltre che per il funzionamento di tutto quello che è la macchina amministrativa.
Vorrei che comunque fosse riconosciuto, sempre perché la coscienza ci dovrebbe richiamare a questa riflessione, che questa maggioranza ha dimostrato il massimo della trasparenza e il massimo della disponibilità nel dare visibilità a quelli che erano gli atti di adozione di questo bilancio. Dopodiché, ci sarà un'ulteriore discussione e, quindi, la possibilità di arrivare in aula con gli atti successivi al bilancio, per costruire un confronto, visto e considerato che le Commissioni si sono insediate questa settimana, con un ampio dibattito per singoli temi nelle Commissioni per tutto quello che è il percorso che prevede l'attività amministrativa di questo consesso. Quindi, ripeto, cerchiamo almeno di avere un minimo - perdonate la crudezza - di decenza e di non cercare di imputare a questa maggioranza e a questa Giunta un atteggiamento quasi autoritario, quantomeno quando non è così: non è assolutamente stato dimostrato nei fatti tangibili da tutti.
Dopodiché non vorrei neanche che ogni volta che inizia il Consiglio sia sollevata la questione degli assessori esterni. Al di là del fatto che è stata una prassi adottata anche dalla precedente Giunta, è proprio un modo per essere certi che gli assessori cui abbiamo dato fiducia siano preparati sugli argomenti di loro pertinenza e abbiano la possibilità di far valere la politica che la nuova maggioranza intende adottare. Quindi spero che non tutte le volte, quando inizia un Consiglio, venga evidenziato il fatto che determinati assessori con sono presenti. Perché ci sono quelli che siedono nei banchi della Giunta e sono sempre presenti - penso all'Assessore Maccanti, che ha un ruolo ben preciso, dal significato ben preciso rispetto all'atteggiamento di rispetto che questa maggioranza ha nei confronti del Consiglio e dei rapporti fra i gruppi; ritengo che sollevare sempre questo tema sarebbe veramente un modo per strumentalizzare qualcosa che non esiste.
Ribadisco: qualcuno eccepisca veramente sull'atteggiamento di trasparenza che questa maggioranza ha mantenuto nella presentazione degli emendamenti, nel tentativo di portare un contributo attivo alla possibilità di adottare uno strumento; oppure si astenga, se non altro, dal tenere atteggiamenti volutamente ostruzionistici perché ha poco da dire.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. La parola per l'ultimo intervento della mattinata ricordo che sospendiamo la seduta per l'incontro con i lavoratori, in Sala Viglione, e per consentire ai colleghi di partecipare alla Conferenza stampa - al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Mi verrebbe da dirle che il primo a fare ostruzionismo è stato lei Consigliere Motta, in quest'aula, pochi minuti fa, perché ha parlato dieci minuti cercando di arrivare al dunque. La maggioranza è naturalmente interessata ad approvare il bilancio tecnico. A questo proposito le vorrei ricordare delle cose che lei non può sapere, perché l'ignoranza merita perdono. Vorrei ricordarle che come maggioranza, allora, noi abbiamo cercato di approvare il bilancio tecnico entro il 31 gennaio, poi entro febbraio. Chi ha imposto la data del 30 aprile non è stata la maggioranza della precedente legislatura, ma la minoranza. Cioè, chi ha imposto la data del 30 aprile, allora, foste voi. È chiaro qual è il problema? Questo sulla base di motivazioni che naturalmente allora non condivisero, come presidente della I Commissione, ma che vennero portate e sostenute da chi oggi è maggioranza. Quindi - lo dico molto amichevolmente - si eviti ogni ragionamento sugli atti di responsabilità, o sulla mancanza della stessa perché se oggi noi siamo costretti a discutere del bilancio in "zona Cesarini", non è perché la maggioranza precedente ha imposto quella data ma perché l'avete voi. Diciamo le cose come stanno, perché altrimenti la discussione non tiene conto dei dati della situazione. È chiaro? Voi allora, decideste di imporre la data del 30 aprile! Potevamo anche non accettare: l'esercizio provvisorio, come lei sa, poteva anche essere prorogato di un mese solo, non di due, di tre, di quattro. Dico questo per ristabilire la verità dei fatti, Presidente del Consiglio, perch altrimenti la discussione diventa di lana caprina, in cui ci rinfacciamo delle cose che non hanno né capo né coda e che soprattutto prescindono dai fatti, come prima cosa.
Seconda cosa: noi abbiamo detto attraverso il nostro Capogruppo che siamo pronti a votare il bilancio tecnico. Apro una parentesi per dirle che, poiché si trattava di un bilancio tecnico, io non capii la ragione per la quale arrivammo al 30 aprile; diverso sarebbe stato se la Giunta precedente si fosse incaponita e avesse voluto imporre un bilancio politico, ma così non era. Ma torniamo all'oggi: noi siamo perché venga approvato il bilancio in fretta, trattandosi di un bilancio tecnico. Credo che la sfida a voi vada invece lanciata sull'assestamento di bilancio, che diventa lo strumento vero nel quale misurare le scelte politiche della nuova amministrazione regionale: questo è un bilancio nostro. Pensi un po' perché noi non dovremmo, oggi, favorire l'approvazione di un bilancio che abbiamo contribuito a predisporre per il 100%: ma scherza? È evidente che siamo pronti ad approvarlo! Poniamo una questione di principio, di metodo che voi poneste ripetutamente e che io, come Presidente di Commissione difesi quando veniva posta da voi. In quest'aula - lei non c'era, ma io sì e me lo ricordo - ad un certo punto compariva la figura del Consigliere Casoni: ve lo ricordate? Arrivava in aula e, di fronte a leggi finanziarie ridondanti, contenenti articoli che erano poco compatibili con l'oggetto del contendere - la materia economico-finanziaria - si metteva di traverso e sosteneva, io credo con ragione, che per nessun motivo al mondo la minoranza di allora avrebbe acconsentito all'approvazione di quei documenti di bilancio se non fossero state stralciate le parti ridondanti e poco compatibili con la materia del contendere. Stiamo discutendo di questo collega Motta: è chiaro? Stiamo discutendo del fatto che noi riteniamo che debbano essere espunti da questa legge finanziaria alcuni emendamenti che non c'entrano nulla con la legge finanziaria e che possono più utilmente essere affrontati in sedi che non sono queste.
La mia opinione è che se una maggioranza vuole approvare i propri documenti di bilancio, avendo lei le chiavi in mano per farlo, decide di abbandonare quegli emendamenti. Le faccio un esempio: avete presentato un emendamento che riguarda le aree protette; è in corso una procedura prevista dalla legge, votata peraltro, forse, anche da tutti, se non ricordo male - una legge cui concorse l'Assessore Cavallera, dando un contributo in prima persona - e voi in corso d'opera la modificate. Io penso che sia un errore, che sia sbagliato; penso sia un errore modificare le modalità di composizione dei Consigli. Ma in ogni caso non nego che la Giunta possa anche cambiare opinione. Intanto però una procedura è in corso. Noi vi diciamo semplicemente che questa materia non può essere oggetto di questo provvedimento: abbandonatela perché è una forzatura! E perché non c'entra niente con il bilancio tecnico e con la Legge finanziaria! Più chiaro di così si muore! Ma davvero c'incaponiamo sulle aree protette? È demenziale! Ma davvero pensiamo che sia questo il problema? Da una parte c'è una minoranza che vi dice: benissimo, discutiamo del merito, non c'è un'opposizione pregiudiziale; possiamo approvare in fretta il bilancio tecnico, chiediamo solo di sfrondarlo delle cose che non c'entrano. E voi v'incaponite sull'emendamento sulle aree protette? Ma l'avete letto quest'emendamento? L'avete confrontato con la legge che abbiamo approvato nella precedente legislatura? Ma che ragione c'è di incaponirsi su una questione come questa, aprendo un conflitto con gli altri enti - a proposito di federalismo, di sussidiarietà. -, con le province, con chi in qualche modo deve concorrere a designare i Consigli? Io eviterei una forzatura come questa, lo consiglia il buon senso.
Volete il bilancio? È presto fatto. Basta che la Conferenza dei Capigruppo si riunisca - cosa che capitava spesso e volentieri - e concordi quali sono gli emendamenti che sono considerati essenziali, perché motivati da ragioni di straordinaria necessità e urgenza, - e non siamo contrari a quelli - e quali quelli che non c'entrano niente con l'urgenza e la necessità. Fate questo? Approviamo il bilancio in mezz'ora, un'ora, due.
Non volete questo? Faremo l'opposizione (punto), motivandola sulle ragioni che ha ricordato poco fa il collega Reschigna, che molto brevemente ho riassunto.
Credo sia nostro interesse separare le due discussioni e, nei prossimi 20-30-40-50 giorni, invece, instaurare con voi una discussione politica sull'assestamento di bilancio, alla luce di un contesto economico e finanziario - ahimè - preoccupante, che porrà problemi alla Regione.
Potrei cavarmela dicendo che sono affari vostri, ma intravedo un problema quando, oggi, leggo sui giornali finanziari che il Governo si prepara a tagliare 4 miliardi alle Regioni! È dura! È dura trovare gli equilibri di bilancio in questa situazione! È dura affrontare seriamente alcune emergenze del lavoro, se non vogliamo fare soltanto delle chiacchiere, perché per il momento ho sentito chiacchiere. Spero di vedere in Commissione il piano del lavoro, anzi, sollecito l'Assessore a presentarlo il più presto possibile.
Constato che sull'emergenza del lavoro voi fate poco o niente - ho ricordato prima la vicenda di Phonemedia - constato che avete deciso di non finanziare il bando per il sostegno al reddito.
Quale coerenza vi sia tra i proclami sul lavoro e le scelte concrete non l'ho capito, ma, lo ripeto, questa è materia che noi affronteremo seriamente quando ci sfideremo sulla politica d'assestamento, in quanto quella è la sede in cui noi ci misureremo e voi metterete in campo le vostre politiche, le vostre priorità e su quello cercheremo di avere un confronto.
Presidente, questa maggioranza ha in mano le chiavi per risolvere la questione, dipende soltanto da lei. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ronzani.
Sono le ore 12.03, pertanto ci apprestiamo a ricevere la delegazione dei lavoratori in Sala Viglione; invece, i Consiglieri che, come hanno richiesto, intendono recarsi alla conferenza stampa sanno benissimo dove verrà svolta.
Ricordo che alle ore 13.00 è confermata la Conferenza dei Presidenti di Gruppo, che, a questo punto, convoco in Sala A, per evitare che qualcuno che è assente si presenti nella sala sbagliata; il Consiglio regionale riprenderà i lavori alle ore 14.30, come da convocazione.
BOETI Antonino (fuori microfono) Presidente, abbiamo notizia dell'Assessore Giordano?



PRESIDENTE

Credo che l'Assessore Giordano stia arrivando, comunque la Giunta è presente.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.04)



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