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Dettaglio seduta n.39 del 12/10/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo dà atto della presenza dei Consiglieri Angeleri, Biolé, Bono, Bussola, Carossa, Cattaneo, Cerutti, Comba Cortopassi Costa Rosa Anna, De Magistris, Gregorio, Leardi, Leo, Maccanti, Marinello Mastrullo, Molinari, Montaruli, Negro, Spagnuolo, Tiramani, Toselli, Valle )



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Riguardo alla missione di pace del contingente militare italiano in Afghanistan, come Gruppo consigliare, abbiamo consegnato una proposta di ordine del giorno, di cui chiedo, se i colleghi Consiglieri ce ne danno la facoltà, l'inserimento nella discussione odierna.



PRESIDENTE

Scusi, un secondo.
Quindi, è una richiesta d'iscrizione all'o.d.g.?



BONO Davide

Sì.



PRESIDENTE

Anche i colleghi Artesio e Carossa chiedono di intervenire per la stessa richiesta.
Se siete d'accordo e l'Aula acconsente, siccome siamo presenti in 37 procederemo alle iscrizioni dopo lo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, quando - è augurabile - arriveremo a 40 presenze.
Pertanto, per il momento, chiederei di rinunciare alle richieste di iscrizione, per procedere in tal senso dopo la trattazione delle interpellanze, con la presenza di 40 colleghi. Grazie.
In assenza di proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, ovviamente con l'intesa di quanto detto prima.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili su richiesta i processi verbali delle sedute del 5 ottobre 2010 e sono approvati i processi verbali del 28 settembre 2010.


Argomento:

b) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta Marco, Burzi, Cantore Giordano, Motta Massimiliano e Sacchetto.


Argomento:

c) Impugnativa del Governo avverso legge approvata dal Consiglio regionale n. 18/2010


PRESIDENTE

Do una comunicazione riguardo ad un'impugnativa del Governo avverso la legge approvata dal Consiglio regionale: "L'Avvocatura della Giunta regionale, con nota del 6 ottobre 2010, ha comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato, con ricorso in via principale alla Corte Costituzionale, l'articolo 15, comma 2 e 3 dell'articolo 27, della legge regionale 3 agosto 2010, n. 18, recante: 'Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2010 e disposizioni finanziarie'.Dette norme, secondo la Presidenza del Consiglio dei Ministri, violerebbero l'articolo 117, comma 2, lettere e) e s), e il comma 3 della Costituzione, in quanto la prima è invasiva delle competenze esclusive statali in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema e la seconda perché invasiva sia della competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza e ambiente, sia della competenza esclusiva statale in materia di produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia".
L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, in data 7 ottobre 2010, ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio della Regione avanti alla Corte Costituzionale.


Argomento:

d) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis) dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 3 decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale e di n. 11 deliberazioni di nomina della Giunta regionale.


Argomento:

e) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato sul processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 96 dei Consiglieri Artesio, Bresso, Buquicchio Cerutti e Stara, inerente a "Ritiro truppe italiane dall'Afghanistan" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 97 dei Consiglieri Bono e Biolé, inerente a "Missione di pace del contingente militare italiano in Afghanistan" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 98 dei Consiglieri Carossa, Marinello, Angeleri Molinari, Gregorio, De Magistris, Novero e Tiramani, inerente a "Il dissidente cinese e premio Nobel per la Pace Liu Xiaobo sia scarcerato" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Ordine pubblico e sicurezza

Ordine del giorno n. 99 dei Consiglieri Vignale, Cantore, Leo, Pedrale Motta Massimiliano, Carossa, Valle, Botta Franco Maria e Tentoni, inerente a "Condanna di ogni forma di azione violenta" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Informazione - Telecomunicazioni

Ordine del giorno n. 100 dei Consiglieri Carossa, Marinello, Angeleri Molinari, Gregorio, De Magistris, Novero e Tiramani, inerente a "Difesa della professionalità della sede RAI di Torino" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

stato raggiunto il quorum di firme necessarie, ai sensi dell'articolo 58, comma 4 del Regolamento; possiamo celermente procedere all'iscrizione degli ordini del giorno.



(L'Assemblea, unanime, acconsente)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per illustrare brevemente l'ordine del giorno di cui è primo firmatario.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
In relazione alle ultime vicende che, purtroppo, hanno coinvolto con esito infausto alcuni nostri soldati in Afghanistan, abbiamo fatto un breve sunto della missione multilaterale di pace ONU in Afghanistan.
In definitiva, chiediamo, anche in relazione alla proposta probabilmente fatta a caldo, del Ministro della Difesa La Russa, che il Consiglio esprima totale contrarietà alla possibilità di dotare di bombe i tornado italiani, perché ciò contravverrebbe al principio fondamentale sancito dall'articolo 11 della Costituzione, per cui l'Italia ripudia la guerra.
Chiede altresì formalmente al Governo e alle Camere, in questo momento di grave crisi economica, di non prorogare la partecipazione italiana al contingente internazionale di pace ISAF, che ad oggi risulta prorogato fino al 31 dicembre del corrente anno, come sancito dal decreto legge n.
102/2010, convertito in legge n. 126/2010. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Congiuntamente ai colleghi Cerutti, Stara e Bresso, abbiamo depositato una proposta di ordine del giorno che contiene nel dispositivo la richiesta affinché il Consiglio regionale assuma un pronunciamento da inviare al Governo e al Parlamento italiano per il rapido ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan.
Le motivazioni sono due. Per quanto riguarda la prima, la condizione di cordoglio che attraversa tutto il paese e personalmente le coscienze degli estensori di questo ordine del giorno non può risolversi nella logica "soffrite, addoloratevi e non pensate", perché riteniamo che il massimo segno di rispetto nei confronti dei caduti consista esattamente nel trarre un insegnamento da quanto è avvenuto.
Nessuno può più eludere la riflessione in ordine alle caratteristiche di questa missione, che, a prescindere dal giudizio politico che ciascuna forza aveva dato in origine, è profondamente mutata. Leggendo le cronache dei nostri stessi militari all'estero osserviamo che non parlano più di "missione di pace", ma di "missione". Dalle richieste di aumento degli strumenti offensivi e di autotutela, come ricordava il Consigliere Bono capiamo che è profondamente snaturata, per imponenza e qualità delle dotazioni, la missione che l'Italia aveva assunto. Siamo in un contesto diverso, non quello autorizzato dal Parlamento.
Di fronte a questo contesto che sta usando la guerra - dobbiamo chiamarla con il suo nome - come strumento di mediazione dei conflitti riteniamo di essere in una situazione diversa da quella originaria, di profonda violazione dei nostri riferimenti costituzionali, di necessaria revisione da parte del Parlamento, per questo chiediamo un ripensamento sulla natura di questa missione e che il Consiglio regionale si pronunci per il ritiro delle truppe.



PRESIDENTE

Grazie.
Vi chiederei di illustrare questi ordini del giorno brevemente, perch mi sembra che nell'ultima riunione dei Capigruppo avessimo assunto l'intesa di iscriverli con questo impegno reciproco tra maggioranza e minoranza.
La parola al Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Molto brevemente, chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno per la liberazione del dissidente cinese Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Ho presentato un ordine del giorno di condanna rispetto all'episodio di violenza che è accaduto sabato mattina in un mercato della nostra città.
Chiedo che questo documento, come altri, venga inscritto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Grazie, Presidente.
Questa mattina abbiamo visto davanti al Consiglio regionale alcuni lavoratori della RAI preoccupati per il futuro di questa azienda ovviamente facendo riferimento alla storia della RAI qui a Torino.
Rispetto a questo, vorremmo iscrivere all'o.d.g. un documento per difendere quel poco che è rimasto della RAI nella nostra città e per salvaguardare la professionalità, in questo momento di crisi, in particolare nella nostra regione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 96 Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 97.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 98.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 99.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 100 Il Consiglio approva.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione del Primo Caporal Maggiore Gianmarco Manca, del Primo Caporal Maggiore Francesco Vannozzi, del Primo Caporal Maggiore Sebastiano Ville e del Caporal Maggiore Marco Pedone, militari caduti in Afghanistan il 9 ottobre 2010


PRESIDENTE

Colleghi, prima di andare avanti con la trattazione dell'o.d.g.
dobbiamo purtroppo procedere alla commemorazione dei militari uccisi in Afghanistan, di cui oggi si svolgeranno le esequie.
Alle ore 9.45 locali di sabato 9 ottobre, un convoglio di mezzi civili scortato da militari italiani della forza di pace impegnata in Afghanistan mentre percorreva la valle del Gulistan (circa 200 chilometri a est di Farah), è stato coinvolto nell'ennesimo attacco terroristico condotto con l'esplosione di un potentissimo ordigno rudimentale. Un mezzo blindato Lince è stato investito dall'esplosione che ha provocato la morte di quattro militari e il ferimento grave di un quinto. È seguito anche uno scontro a fuoco tra gli italiani e un gruppo di talebani, messi in fuga dal contingente che ha risposto all'attacco. I caduti erano in forza al VII Reggimento Alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella Brigata Julia.
Nello scoppio hanno perso la vita: il Primo Caporal Maggiore Gianmarco Manca, il Primo Caporal Maggiore Francesco Vannozzi, il Primo Caporal Maggiore Sebastiano Ville e il Caporal Maggiore Marco Pedone. Il militare ferito è il Caporal Maggiore Scelto Luca Cornacchia. Si è trattato di uno dei più gravi attentati subiti dall'Italia da quando è iniziata la missione ISAF, alla quale partecipano, oltre alle forze NATO, quelle di vari altri Paesi. Sono circa 3.500 i militari italiani attualmente dispiegati in Afghanistan, per la maggior parte appartenenti alla Brigata Alpina Taurinense, e schierati nella zona occidentale di Herat, dove è operativo il Regional Command West, guidato dal 20 aprile dal Generale di Brigata Claudio Berto.
Purtroppo, nella giornata di ieri, sono state rinvenute sui muri della redazione torinese di Cronaca Qui scritte oltraggiose nei confronti dei quattro caduti. Certo di interpretare i sentimenti del Consiglio, ho manifestato la più profonda indignazione per questo gesto inqualificabile esprimendo la piena solidarietà al Direttore, a tutti i giornalisti e addetti del quotidiano.
Nel giorno delle solenni esequie rinnoviamo quindi il profondo cordoglio per queste vittime del dovere, inchinandoci al loro sacrificio ed esprimendo la vicinanza del Consiglio regionale alle famiglie, ai colleghi alla Brigata Alpina Taurinense, che sta per tornare in Italia dopo il suo impegnativo servizio, e a tutte le forze armate.
Siamo solidali con tutti i militari italiani che, nelle missioni attualmente in corso in numerosi Paesi esteri, contribuiscono al mantenimento della sicurezza e della pace, contro ogni forma di terrorismo e di violenza.
Prego il Consiglio regionale di osservare un minuto di silenzio.



(I presenti, in piedi, osservano un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Prima di procedere allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, sospendo la seduta un quarto d'ora per poter incontrare la delegazione RAI, che questa mattina ha chiesto un incontro in Sala Viglione.
Alle ore 13 incontreremo i ragazzi dell'EDISU.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.15 riprende alle ore 11.38)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 72 della Consigliera Manica, inerente a "Svolgimento dei Mondiali di Slittino a Cesana nel 2011"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", riprendiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 72, presentata dalla Consigliera Manica, che ha facoltà d'intervento per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

Lo scopo dell'interrogazione è molto chiaro nel dispositivo della stessa: c'è un evento di grande importanza - i Mondiali di Slittino - di cui si parla da molto tempo, che rappresenta, oltre ad un avvenimento sportivo di grande interesse, anche un rilevante momento di promozione sul territorio, il cui costo è significativo nelle previsioni e nelle proposte che sono state avanzate.
Abbiamo letto notizie contrastanti sui giornali, pertanto vogliamo sapere esattamente dalla Giunta e dall'Assessore competente quali sono le intenzioni e come si intende procedere nei confronti di questo evento, con tutto l'equilibrio del caso, data l'importanza e i costi significativi dello stesso.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cirio, per la risposta.



CIRIO Alberto, Assessore allo sport

Grazie, Presidente.
stata firmata in questi giorni, a livello internazionale l'assegnazione dei Mondiali di Slittino a Cesana, per l'anno 2011.
Su questo occorre fare una riflessione: noi abbiamo deciso di sostenere questo evento innanzitutto perché il territorio ce l'ha chiesto, quindi perché tutte le valli olimpiche interessate hanno segnalato la necessità di continuare a garantire l'apertura della pista di bob di Cesana.
Pertanto, non bisogna guardare la situazione con l'ottica - che potrebbe essere riduttiva - della manifestazione specifica dei Mondiali di Slittino, ma occorre considerare che questo intervento regionale, quindi il sostenere questa manifestazione, permette di garantire l'apertura della pista di bob per tutto il periodo invernale.
La Consigliera Manica sa, perché è nelle premesse e nelle considerazioni dell'interpellanza, che, sulla base della gara che è stata aggiudicata, quella pista fa parte del Parco Olimpico complessivo, ma non rientra nella gestione obbligatoria da parte di chi si è aggiudicata la gara. Essa trova una sua giustificazione soltanto se ogni anno si trovano le risorse necessarie a garantire tali manifestazioni.
evidente che, tout court, la gara di slittino non giustifica un intervento così ampio: 600 mila euro per la Regione Piemonte e circa un milione per l'Agenzia. La giustificazione la si trova nel fatto che sono state inanellate una serie di opportunità di utilizzo di quella pista: la Coppa Europa di Skeleton, la Coppa Europa di Bob e la Coppa del Mondo di Bob, oltre ai Mondiali di Slittino. Grazie al nostro intervento sarà garantita l'apertura della pista, quindi la sua utilizzazione in tutta la stagione invernale.
Intendiamo, dunque, continuare l'opera alla quale stiamo tentando di lavorare e di fornire una regia, al fine di far diventare il Parco Olimpico delle nostre montagne piemontesi la Coverciano degli sport invernali.
Non sostenere una manifestazione come questa, avendo trovato tutta una serie di rapporti già aperti, di impegni già presi, di mezze parole già comunicate da parte della Federazione, vuol dire uscire dai circuiti internazionali ed iniziare un lento declino che il territorio innanzitutto, ma anche noi, come Regione, intendiamo scongiurare per il futuro.
La manifestazione, pertanto, si svolgerà con il nostro contributo. Non siamo noi a dover firmare, ma le Federazioni a doverla prendere in carico noi abbiamo garantito il supporto che era considerato necessario.
Informo che il sottosegretario Vegas, come ben sa il nostro Presidente che lo ha incontrato, e l'onorevole Esposito - i firmatari di quell'ordine del giorno - hanno comunicato che entro l'anno si sbloccherà la possibilità di utilizzo dei 10 milioni residui che l'Agenzia ha nelle proprie casse.
Per noi non c'era fretta, perché sono risorse che spenderemo nel 2011 quest'unione di risorse ci permette, però, di garantire il funzionamento della pista di bob di Cesana.
Il nostro intento è quello di ragionare con i territori; quando dai territori arriveranno voci diverse - ma adesso il territorio ci ha chiesto di difendere questa manifestazione - valuteremo soluzioni diverse.


Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Interrogazione n. 25 del Consigliere Vignale, inerente a "Interruzione d'acqua nel Ciriacese" (rinvio)


PRESIDENTE

Do atto che l'interrogazione n. 25 del Consigliere Vignale è rinviata ad altra seduta, su richiesta dell'interrogante.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 90 dei Consiglieri Manica e Placido, inerente a "Rinuncia della finale 2010 dell'Eurolega di basket a Torino"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 90 dei Consiglieri Placido e Consigliera Manica, che ha facoltà d'intervento per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

Anche rispetto a quest'interrogazione, mi sembra che il testo sia chiaro ed esauriente.
Come per l'argomento precedente, anche in questo caso abbiamo appreso dai giornali le notizie riguardanti le decisioni che l'Amministrazione regionale intende assumere.
Le cronache giornalistiche riportavano la decisione dell'Amministrazione regionale di non affrontare l'impegno e la spesa per realizzare l'evento oggetto dell'interrogazione.
Abbiamo appena finito di parlare di un evento rispetto al quale ci sono importanti ricadute legate non solo all'evento stesso, nonostante il costo sia decisamente alto rispetto a ciò che esso rappresenta dal punto di vista sportivo (il costo è notoriamente alto e sufficientemente esorbitante).
Occorre, pertanto, che le ricadute di cui si è parlato ci siano davvero e siano attentamente monitorate.
L'evento in questione presenta senz'altro delle caratteristiche di riscontro esterno e di percezione di visibilità molto più alte - basterebbe parlare con qualsiasi esperto di sport o di promozione del territorio per saperlo - ma, in questo caso, è stata fatta una scelta diametralmente opposta.
Le valutazioni non possono essere legate semplicemente al fatto che "il territorio l'ha chiesto", perché questo è del tutto vero ed importante, ma quando si amministra occorre saper operare delle scelte e capire cosa è più utile per il territorio, nel quadro complessivo e nella gestione delle risorse.
Vogliamo comprendere, pertanto, perché sono state operate due scelte diametralmente così diverse, quando i parametri di supporto sono maggiormente favorevoli nel secondo caso e meno favorevoli nel primo mentre l'Amministrazione ha fatto delle scelte in senso opposto.
Ci saranno delle ragioni che l'Assessore e l'Amministrazione ci vorranno spiegare.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cirio.



CIRIO Alberto, Assessore allo sport

Grazie, Presidente.
Rispondo collegando volentieri le due questioni: i Mondiali di Slittino a Cesana costano alla Regione 600 mila euro e permettono di realizzare la Coppa Europa di Skeleton, la Coppa Europa di Bob, la Coppa del Mondo di Bob e i Mondiali di Slittino, oltre a tenere aperta la pista tutto l'inverno.
Eurolega costava quattro milioni di euro. Ripeto: quattro milioni di euro era il costo di questa manifestazione, di cui due milioni di diritti da pagare a Eurolega per poter svolgere la manifestazione e altri due milioni stimati, perché noi eravamo i gestori della manifestazione, con il rischio che diventassero di più, nel caso non si fosse trovato lo sponsor, non si fossero venduti i biglietti, o altre situazioni che non fossimo stati in grado di garantire.
Final Four è una bella manifestazione, è importante, ma la Regione non intende spendere quattro milioni di euro per una partita di basket, per importante che sia, perché le ricadute, seppure apprezzabili, sono minori rispetto al costo della manifestazione.
Inoltre, non c'era un soggetto privato che investisse, e quindi rischiasse, su questa manifestazione, perché non era stato individuato doveva farlo la Regione e i tempi erano molto stretti.
Faccio presente che questa manifestazione si svolge a Barcellona, che guarda caso, è la sede di Eurolega. Pertanto, non è stata trovata nessun'altra capitale europea, se non Barcellona, che è casa loro, in grado di accollarsi i rischi e gli oneri.
Parlando di basket, voglio annunciare che ci siamo mossi in modo alternativo e che realizzeremo (il collega Coppola lo sa), a costo quasi zero, un importante evento che non anticipo, perché a me piace annunciare le cose quando sono firmate, ma ci stiamo muovendo perché il 2011 porti a Torino un importante, importantissimo evento per quanto riguarda il mondo del basket che si terrà a Torino e che non avrà questi costi, anzi dovrebbe non averne alcuno e quindi le ricadute sono altre.
Però, la differenza è questa: 600 mila euro contro due milioni più due (che sono quattro milioni) di euro per un evento sportivo che, per bello che sia, non è oggi una priorità per il Piemonte, perché la priorità è il lavoro, il contrasto alla disoccupazione, il sociale, la sanità e non vado oltre.



PRESIDENTE

La replica non è prevista.
La Consigliera Manica chiede di avere le due risposte scritte: gliele faremo pervenire.


Argomento: Industria (anche piccola e media) - Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 84 delle Consigliere Cerutti e Artesio, inerente a "Chiusura sede torinese Tecnimont"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 84.
La parola all'Assessore Porchietto, per la risposta.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
In merito all'interrogazione che è stata presentata per quanto riguarda la chiusura della sede torinese Tecnimont, so che tra l'altro la Consigliera Cerutti, anche attraverso il suo ruolo di Consigliere nel Comune di Torino, ha tenuto sotto osservazione questa vicenda.
Riporto soltanto i fatti precedenti al mese di agosto. Il 29 luglio la Regione Piemonte, attraverso gli Assessori al lavoro e allo sviluppo economico, insieme all'Assessore alle attività produttive della Provincia di Torino e al Vicesindaco Tom Dealessandri, ha incontrato le organizzazioni sindacali e le RSU Tecnimont, che hanno illustrato la vicenda, così come era già stata conosciuta nella riunione che si era tenuta presso la sede dell'Unione Industriale. In quell'occasione Tecnimont aveva annunciato il trasferimento della sede a Milano e quindi il trasferimento del personale che opera oggi a Torino sulla sede di Milano.
Il 9 settembre ho immediatamente incontrato, insieme agli Assessori della Provincia di Torino Chiama e Vana e al Vicesindaco Tom Dealessandri i vertici della Tecnimont per valutare con loro quali erano esattamente le intenzioni. La Tecnimont ha confermato alle istituzioni la volontà di trasferirsi a Milano.
Tale trasferimento sarà effettuato non immediatamente, ma per gradi con il compimento finale entro la metà del 2011.
I tecnici della Tecnimont ci hanno indicato che tale scelta in realtà è determinata dall'evoluzione della società stessa in questi anni. Ricordo che Tecnimont è l'evoluzione della ex FIAT Engineering; in questo momento è diventata un gruppo leader sia nell'engineering che nel main contracting attivo sia sul mercato nazionale che su quello internazionale, in particolare in alcuni settori dedicati (olio, gas e petrolchimico).



PRESIDENTE

Scusi, Assessore. C'è un brusìo veramente insopportabile.
Credo che sia diritto dell'interrogante ascoltare la risposta dell'Assessore.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Sia sulla partita energia, che sulle partite infrastrutture.
Si sono affermati con successo soprattutto per i grossi investimenti che hanno fatto in tecnologia, in project management, in engineering, in procurement e in costruction, soprattutto su progetti complessi in tutto il mondo. E stante la loro peculiarità, chiaramente hanno delle professionalità altamente qualificate.
La sede di Torino ha delle capacità e delle competenze che sono rivolte in particolare a progetti per il settore manifatturiero, che tra l'altro è il settore che in questo momento è meno strategico per la società, mentre i settori petrolchimico, gas e olio sono concentrati in particolare a Roma e a Milano e anche a Firenze, dove c'è una piccola sede.
Le risorse della sede di Torino - così ci indica la Tecnimont - non sono strutturate per affrontare il mercato delle commesse ad elevata complessità architetturale e ingegneristica, né a partecipare a gare di appalto rivolte a progetti da due miliardi di euro in su.
La necessità della società, così come ci hanno indicato gli amministratori, è quella di riunire in un'unica sede tutte le professionalità e le competenze in modo che si possa operare con una forte concentrazione sinergica, sia sui progetti italiani...



PRESIDENTE

Scusi, Assessore.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di prendere posto.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Ricordo che, ormai, i progetti italiani sono minimi, perché Tecnimont opera su grandi commesse in particolare all'estero (l'85% delle commesse in questo momento è sull'estero), pertanto la necessità della società era quella di concentrare le attività, le progettualità e, quindi, le professionalità su un'unica sede nel Nord Italia.
L'azienda, quindi, ha operato la scelta di riunire tutti i processi integrati in un unico polo, che sarà quello di Milano, dove concentrerà circa 2.300 lavoratori.
Devo dare atto al fatto che la società, così come hanno riportato le organizzazioni sindacali, ha analizzato attentamente professionalità e relative criticità anche dal punto di vista logistico. Nel senso che ha fatto un'attenta valutazione di quali saranno le necessità per quanto riguarda i trasporti degli operatori che hanno residenza a Torino e in provincia di Torino rispetto alla loro necessità di allocarsi su Milano.
Inoltre, hanno sottolineato come la scelta delle Torri Garibaldi quindi molto centrale e molto vicino alla stazione, vuole essere anche un processo facilitativo non per licenziare le persone che operano oggi su Torino, ma anzi per facilitarle nel trasferimento a Milano.
chiaro che l'obiettivo della società è quello che i lavoratori della sede di Torino garantiscano il trasferimento a Milano, perché necessita di queste professionalità, ma è altrettanto chiaro che questo per la città di Torino significa perdere una tradizione e, soprattutto, delle competenze estremamente qualificati a beneficio di Milano.
Nei ragionamenti sviluppati in quella sede, che sono proseguiti successivamente attraverso una serie di incontri che personalmente ho avuto con il Rettore del Politecnico Profumo, proprio in merito ad una serie di percorsi di alta professionalizzazione di figure residenti nella nostra regione, che potranno operare con Tecnimont, devo dire che la società si è resa disponibile ad aprire un ragionamento su un progetto che veda la base formativa della Tecnimont sulla provincia di Torino e in particolare su Torino, al fine di formare le professionalità che serviranno ad implementare la struttura milanese e, quindi, a mantenere una concentrazione di occupazione prelevata da Torino e dalla provincia.
Stiamo lavorando su questo tema e, come dicevo, abbiamo già avuto una serie di incontri con il Rettore. Ci apprestiamo a riconvocare la società Tecnimont per definire quale tipo di progettualità formativa possiamo portare avanti insieme, approfittando anche degli ITS che abbiamo appena varato in collaborazione con l'Università e con il Politecnico, per far sì che le alte professionalità che potremmo sviluppare sulla provincia di Torino possano operare in primis con Tecnimont. Quindi, è una sorta di opzione per quanto riguarda l'occupazione prelevata dalla regione Piemonte.
chiaro che non è la soluzione ottimale, ma ciò significa non perdere l'occupazione torinese che era l'obiettivo principale.
Dopodiché, come ha detto Tecnimont, il fatto di lasciare sul territorio piemontese un gruppo, uno staff che sta operando sul completamento di un progetto che riguarda la metropolitana torinese potrebbe far sì che nei prossimi mesi si sviluppi magari qualche altro progetto che permetta di mantenere attiva questa sede locale.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente e ringrazio anche l'Assessore.
A questo punto non ho molto da aggiungere. Chiaramente mi ritengo molto soddisfatta di una risposta molto completa.
In questo senso, è chiaro che l'Assessore ha colto le preoccupazioni che hanno spinto a presentare questa interrogazione, rivolte sia al tema occupazionale che al tema legato a un presidio di competenze che la città di Torino e il Piemonte avrebbe perso.
La risposta è positiva in parte. Certamente, ci saremmo augurati che la Tecnimont fosse tornata completamente su sui passi, purtroppo così non è stato. Tuttavia, per quanto riguarda, da una parte, il mantenimento dell'occupazione e della facilitazione logistica per i lavoratori che si troveranno ad essere trasferiti e, dall'altra, il mantenimento di un presidio formativo che possa aprire anche ad ulteriori ritorni all'indietro, in vista di possibile nuove commesse sul fronte torinese e piemontese, ci permettiamo di dire che la partita non è completamente persa. Chiederei all'Assessore di rimanere informata sugli sviluppi della vicenda.
La collaborazione con il Politecnico su questo fronte è fondamentale proprio perché abbiamo questo presidio di eccellenza, elemento attrattore e mantenitore sul nostro territorio di realtà importanti.
Abbiamo visto, purtroppo, sui giornali altre realtà che sembrano invece, di aver detto di volere investire sul nostro territorio per poi ripensarci. In questo caso siamo in una situazione intermedia e auspichiamo che, a fronte di un non completo abbandono, ci sia la possibilità di un futuro sviluppo.
Se posso avere la risposta, ringrazio l'Assessore per la risposta più che esauriente.


Argomento: Trasporti su ferro - Trasporti pubblici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 54 del Consigliere Boeti, inerente a "Sistema ferroviario metropolitano torinese"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 54, presentata dal Consigliere Boeti, che ha facoltà d'intervento per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Ho presentato quest'interrogazione perché credo che in questi cinque mesi in quest'aula ci siano stati argomenti che, in qualche modo, hanno perso il diritto di cittadinanza. Meglio, nella passata legislatura si è discusso molto di trasporti, molte volte ci siamo occupati, anche con un dibattito approfondito, di questioni che riguardavano l'Alta Velocità.
Invece, negli ultimi cinque-sei mesi questi argomenti sembrano scomparsi dall'agenda della politica.
Uno di questi progetti, nato nel 1999, riguardava il sistema ferroviario metropolitano. Un progetto importante, che avrebbe dovuto essere finanziato con 192 milioni di euro, in grado, quindi, come scrivo nell'interrogazione, di attivare occasioni di lavoro e del quale abbiamo in qualche modo - almeno io personalmente - perso le tracce.
All'interno del progetto che riguardava il sistema ferroviario metropolitano, era prevista anche la realizzazione della nuova stazione di Avigliana, con un investimento di 2,6 milioni di euro, si dice - non discutendo di questi argomenti non siamo in grado di capire se le cose stanno così o meno poi l'Assessore risponderà - che questa ipotesi progettuale sia stata anticipata, è nell'intenzione di anticiparla, a Bottigliera. Vorrei capire dall'Assessore come stanno le cose, se questo è un progetto ancora nell'agenda politica e tecnica del governo regionale, se la stazione di Avigliana sarà realizzata, se l'investimento sarà quello previsto. Volevo anche capire se i 300 milioni di euro complessivi previsti per il sistema ferroviario metropolitano, che avrebbero dovuto garantire un sistema ferroviario diverso dalla Valle di Susa a Torino rispetto a quello che è avvenuto negli anni e che continua, purtroppo, ad essere presente con treni che non arrivano, o che arrivano in ritardo, sono ancora disponibili.
Vorrei capire se il Governo, come si era impegnato a fare, è disponibile a finanziare questo grande progetto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche il Consigliere che mi offre l'occasione di fare il punto su una situazione che è utile chiarire. La stazione di Avigliana è oggetto di duplice attenzione sia all'interno delle progettazioni che stanno in capo a RFI per quanto riguarda l'adeguamento ai nuovi sistemi di sicurezza che devono essere installati sia sul materiale rotabile sia a terra sui binari. L'importo è di 2,6 milioni di euro per l'adeguamento della stazione, in maniera tale da renderla compatibile con i nuovi sistemi di sicurezza che la normativa prevede. Quindi, questo è un aspetto che riguarda la programmazione degli interventi di RFI.
Per quanto riguarda il progetto più generale portato avanti dall'Agenzia per la mobilità metropolitana - e credo che fosse quello l'oggetto del dibattito - rimane la progettazione così come prevista conosciuta e più volte presentata, per quanto riguarda la stazione di Avigliana che, nell'ambito di questo progetto, viene qualificata come stazione di porta, vale a dire una stazione dove avviene l'interscambio tra i treni regionali e i treni metropolitani.
Questo progetto resta esattamente così com'è e non verrà interferito in alcun modo dalla progettazione relativa alla realizzazione degli interventi collegati alla Torino-Lione, alla linea ad Alta Capacità, fino al 2020.
Nel 2020 è prevista la realizzazione di due binari destinati alle emergenze, in direzione Francia, esattamente come i due binari che escono a Chiusa in direzione Torino.
Di per sé questa realizzazione di binari, che avverrà sul confine con Buttigliera, non compromette il ruolo della stazione, così come previsto dall'Agenzia metropolitana, però la necessità sarà quella di modificare le attuali destinazioni dei quattro binari della stazione di Avigliana, due dei quali sono ad oggi utilizzati per i treni mentre gli altri sono utilizzati per le manovre. È una questione molto tecnica e la accenno nei termini generali.
L'interferenza ci obbliga a prevedere tre possibili scenari che ad oggi si configurano, e rispetto ai quali si stanno facendo delle valutazioni.
Poi dirò anche la mia personale opinione.
La prima soluzione: la stazione di Avigliana rimane così com'è progettata, in maniera - se mi permette di dire - leggermente asfittica perché una stazione porta, che quindi si classifica come punto di riferimento a partire dal quale il treno in direzione Torino assume una funzione diversa, con orari diversi finalizzati a trasformare una normale linea in una linea metropolitana ad alta frequentazione (nella progettazione di chi propone questa soluzione) deve avere anche un parcheggio e deve avere alcune soluzioni che però sono collegate alla funzione metropolitana della linea e non al problema dell'alta capacità Torino-Lione. Però si può decidere che il contesto non deve essere modificato, e quindi si faranno gli aggiustamenti tecnici necessari, anche se un po' complicati. Ma questa soluzione rimane compatibile anche con la realizzazione dei due binari che escono dal confine con Buttigliera.
La seconda soluzione è quella di modificare la stazione di Avigliana e questa è la soluzione più impattante, quella che prevedrebbe, ad esempio l'abbattimento di alcune case. È una soluzione vissuta con molte problematicità da parte del territorio e che, in effetti, avrebbe un impatto da considerare.
L'altra soluzione invece è quella di prolungare il servizio ferroviario metropolitano fino a Susa, e quindi di trasformare Avigliana non nel senso della riduzione dei servizi, ma trasformarla in una stazione di linea che mantenga tutte le prerogative, quindi la frequenza, aggiungendone altre.
Infatti, oltre ad avere la possibilità per Avigliana di collegarsi a Torino con un servizio metropolitano, si implementerebbe la possibilità di collegarla verso la direzione di Susa. A quel punto Susa, come stazione porta, avrebbe, nella progettazione del preliminare che tutti conosciamo tutti gli spazi necessari per poter consentire le manovre previste all'interno di una stazione porta.
Questa, a mio avviso, ad oggi sembra essere la soluzione ideale, che non comporta un maggiore impatto sul territorio per quanto riguarda Avigliana, non sottrae prerogative a quel territorio, anzi aggiunge la possibilità di estendere l'esercizio per quanto riguarda la ferrovia metropolitana fino a Susa.
Questo ad oggi è uno studio oggetto di attenzione da parte dell'Agenzia, del Comune di Avigliana, da parte dell'Osservatorio e di tutti coloro che stanno verificando le potenzialità di un servizio metropolitano implementato.
Rispetto invece al tema degli interventi collegati ai 300 milioni che dovrebbero attivarsi con la realizzazione della Torino-Lione, dedicherei un momento di riflessione a parte, perché il tema non consente di essere trattato nei pochi secondi che mi rimangono, anzi ho già oltrepassato il tempo consentito.



PRESIDENTE

Ricordo che per le interrogazioni indifferibili ed urgenti, sono previsti due minuti per l'illustrazione e tre minuti per la risposta.
Può essere una modalità, anche perché la Presidenza non è mai stata n intende essere fiscale sul rispetto dei tempi, quella di completare la risposta con la consegna della risposta scritta.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 82 dei Consiglieri Placido e Gariglio, inerente a "Riconoscimento del bonus e rilascio della carta Tuttotreno a favore degli abbonati al servizio di trasporto ferroviario gestito da Trenitalia"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 82.
La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
L'illustrazione è semplicissima e penso di interpretare anche l'interpellanza del collega Gariglio. Vorremmo sapere, e lo vogliono sapere molti viaggiatori piemontesi che utilizzano carrozze non adeguate e con grande ritardo - annosa questione che riguarda i trasporti piemontesi e Trenitalia - alcune notizie circa il bonus relativo ai ritardi.
C'era un contratto che prevedeva, in caso di ritardo verificato ed evidente, che questo bonus - una multa, se la vogliamo chiamare con un nome più comprensibile - venisse poi tramutato in sconto per i viaggiatori.
scaduto il contratto e dalle notizie che abbiamo non c'è nessuna intenzione da parte di Trenitalia di continuare con questa situazione.
Quindi, metto un termine, non è obbligatorio impegnare tutto il tempo a disposizione, ma vorremmo sapere dall'Assessore cosa intende fare e se pensa di mantenere il bonus, perché - lo dico con termini eleganti - oltre al danno anche la beffa sarebbe troppo.
Aspettiamo di sapere dall'Assessore quali sono le intenzioni possibilmente con precisione e riscontrabili, perché si fa in fretta a verificare se quello che dice l'Assessore - che sono convinto risponda a verità - sia quanto i viaggiatori dei treni piemontesi possano poi poter avere come garanzia. Passi il ritardo - anche se mi auguro che si lavori per diminuirlo - ma chiediamo che ci sia anche il riconoscimento del danno subito. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Ad integrazione di quanto detto dal Consigliere Placido, che ringrazio per l'opportunità di tornare su un tema che vede tutta la nostra attenzione, credo sia opportuno che il Consiglio ricordi che il bonus inizialmente previsto come una penale a carico di Trenitalia, è stato pagato dal 2008 in avanti dalla Regione Piemonte, quindi dai contribuenti perché l'assenza di un contratto regolarmente sottoscritto e l'indisponibilità di Trenitalia a proseguire con il pagamento di penali, a fronte di un'assenza di contratto, ci ha obbligati non soltanto a costringere i cittadini piemontesi a subire i problemi di cui giustamente parlava il Consigliere Placido, ma ad attingere alle casse della Regione per pagare le penali al posto di Trenitalia.
Quindi, credo che oltre al danno ci sia anche la beffa per i contribuenti piemontesi.
Ad oggi abbiamo una situazione molto delicata. Le domande sono: la situazione relativa alle relazioni in essere tra Regione e Trenitalia su aspetti di interesse dei pendolari piemontesi; se previste, quali azioni sono in essere per il ripristino della carta Tuttotreno.
La carta Tuttotreno rientrerà nel contratto ponte da stipularsi con Trenitalia, a fronte della chiara indisponibilità, da parte di Trenitalia non solo di attivare la carta Tuttotreno a proprie spese, ma addirittura di consentirne la riattivazione a spese della Regione Piemonte.
L'indisponibilità era totale.
Il giorno in cui abbiamo aperto gli incartamenti, ho trovato la seguente raccomandata di Trenitalia, datata 28 gennaio 2010 - quindi precedentemente all'insediamento della nuova Amministrazione - dove Trenitalia scriveva: "È ormai prossimo il termine fissato nelle citate note" - parliamo del 31 marzo 2010, quindi era una questione di cui era ampiamente informata la precedente Giunta - "per il raggiungimento di un accordo tra Regione e Trenitalia - era stato quindi concordato il termine del 31 marzo 2010 - per la definizione delle partite sospese; termine oltre il quale la scrivente azienda aveva già più volte manifestato l'indisponibilità a continuare lo svolgimento dei servizi, almeno nella misura secondo le modalità attualmente in essere".
Quindi noi non ci siamo trovati nella difficoltà di confermare o meno la carta Tuttotreno, ma nella impossibilità di mantenere i servizi, perch Trenitalia aveva più volte fatto presente alla precedente Amministrazione la indisponibilità a proseguirli, così come programmati, oltre il 31 marzo 2010.
L'esigenza di concludere un contratto ponte si riverbera, dunque, anche su tutte le partite accessorie relative al servizio pendolari, così come la questione del bonus.
Noi abbiamo fatto comunicare ai pendolari, in tutti gli sportelli e con appositi avvisi esposti in bacheca, di mantenere tutte le certificazioni in proprio possesso relative ai disservizi a seguito della previsione della Regione di intervenire con un rimborso retroattivo, ma a carico di Trenitalia, cioè dell'erogatore del servizio, che, a mio modesto avviso deve essere colui che si mette le mani nel portafoglio per pagare le penali. Mi sembra assurdo pensare che le penali vengano pagate dalla Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Sicurezza sul lavoro

Interrogazione n. 134 della Consigliera Cerutti, inerente a "Prevenzione e sicurezza sul lavoro"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 134, presentata dalla Consigliera Cerutti.
La parola all'Assessore Maccanti, per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
La Regione Piemonte è impegnata nell'importante obiettivo del miglioramento delle condizioni di igiene e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Tale impegno si concretizza mediante il duplice ruolo di regolatore del sistema, che vede coinvolti numerosi soggetti diversi, pubblici e privati, e di coordinatore e verificatore dell'attività dei servizi di prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro delle ASL piemontesi (SPreSAL), che svolgono direttamente sul territorio le funzioni di promozione, assistenza e soprattutto vigilanza.
Si intende perciò proseguire nelle linee di lavoro intraprese che possono essere così riassunte: attenzione particolare ai settori dell'edilizia e dell'agricoltura comparti prioritari per avvenimenti infortunistici anche gravi, mediante la redazione e la conduzione di specifici progetti di prevenzione direttamente discendenti dai piani definiti a livello nazionale dal coordinamento tecnico delle Regioni costante sostegno agli SPreSAL attraverso la redazione di documenti di indirizzo per l'omogeneizzazione dell'attività di vigilanza e periodico monitoraggio dell'attività degli stessi, definendo e verificando il raggiungimento di specifici obiettivi prioritari.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, ma c'è un brusìo veramente intollerabile! Vorrei che l'Assessore Maccanti potesse procedere tranquillamente e che l'interrogante riuscisse ad ascoltare la sua risposta. Prego, Assessore.



MACCANTI Elena, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
La terza linea di lavoro intrapresa è la seguente: elaborazione di uno strumento utile alla programmazione delle attività di vigilanza, di informazione, formazione e assistenza demandata ai servizi, a partire dalle priorità individuate a livello locale, definendo delle mappe di rischio per ciascun territorio ASL e per l'intera Regione, sulla base dei sistemi informativi correnti e di strumenti mirati di analisi della struttura produttiva del territorio e dei rischi correlati promozione di interventi integrati fra gli Enti competenti in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui l'elaborazione di un "Protocollo d'intesa per le azioni di vigilanza congiunta, finalizzate al miglioramento delle condizioni di sicurezza, di salute e di prevenzione incendi e di regolarità dei rapporti di lavoro nei cantieri edili" definizione di linee guida rivolte a imprese, professionisti della sicurezza e servizi di vigilanza per mantenere la realtà piemontese al passo con la continua evoluzione in materia di igiene e di sicurezza del lavoro, particolarmente per quanto concerne i rischi prioritari ed emergenti, quali, ad esempio, l'abuso di alcool e sostanze stupefacenti, lo stress e il rischio chimico continua collaborazione al raggiungimento degli obiettivi nazionali mediante la partecipazione attiva al Coordinamento Tecnico delle Regioni gestione attiva del ruolo di Presidenza del Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del d.lgs n. 81/2008 che riunisce intorno ad un unico tavolo le parti sociali più rappresentative, gli Enti di Governo e gli addetti alla vigilanza negli ambienti di lavoro.
Si condivide, infine, in linea generale, la preoccupazione espressa dal Ministro Tremonti legata alle difficoltà di snellimento delle procedure burocratiche anche a livello di legislazione europea.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Ringrazio l'Assessore per la risposta.
Avevamo presentato quest'interrotazione a fronte degli ennesimi incidenti occorsi agli inizi di settembre; mi riferivo, in particolare, ad alcuni casi di gravi infortuni sul lavoro che avevano comportato purtroppo, il decesso di alcuni lavoratori sul nostro territorio.
Ci troviamo oggi a discutere di questa interrogazione, a due giorni dalla "Giornata nazionale per le vittime degli incidenti di lavoro" svoltasi il 10 ottobre a Modena, il cui obiettivo era promuovere la tutela della salute dei lavoratori e richiamare l'attenzione sia della società civile che delle istituzioni sul grave fenomeno degli incidenti sul lavoro.
In tal senso, anche dal punto di vista simbolico avevamo osservato un minuto di silenzio, come richiesto dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle la scorsa seduta.
L'Assessore Maccanti ha testé risposto che vengono condivise le preoccupazioni del Ministro Tremonti. Tuttavia, il 25 agosto, in occasione del Berghem Fest, lo stesso Ministro Tremonti aveva affermato che bisogna "rinunciare a una quantità di regole inutili, siamo in un mondo dove tutto è vietato tranne quello che è concesso dallo Stato, dobbiamo cambiare" e facendo esplicito riferimento alle norme per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro ha detto: "Robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci, sono l'Unione Europea e l'Italia a doversi adeguare al mondo".
In tal senso, ritenevamo opportuno riportare in questa sede il nostro segnale d'allarme rispetto ad un'indicazione nazionale, anche perché l'iter del disegno di legge sul lavoro a livello nazionale contiene, nella sua ripresa di discussione, delle norme regressive sui diritti dei lavoratori.
In termini di dati statistici, per quanto sia vero che nel 2009 a livello nazionale gli incidenti sono scesi del 9,7% rispetto al 2008 alcuni sindacati sostengono che questa diminuzione sia dovuta al calo di impieghi e al lavoro in nero (in questo senso, sappiamo che, soprattutto per un certo tipo di lavoro, che è il lavoro immigrato, gli "schiavi" non denunciano).
Giudichiamo dunque importanti gli impegni che l'Assessore ci ha qui evidenziato rispetto ad un lavoro che già l'Amministrazione precedente aveva messo in campo (del resto, sui temi legati alla sicurezza sul lavoro non siamo all'anno zero!). Chiaramente la ringraziamo per le risposte che ci ha fornito, che rappresentano degli impegni che in parte proseguono il lavoro svolto.
Non vorremmo, tuttavia, che le preoccupazioni espresse rispetto a ci che è stato annunciato a livello nazionale si traducessero in una minore attenzione.
In questo senso, conoscendo anche l'attenzione del nostro Gruppo verificheremo puntualmente tutte le azioni che sono state enunciate.
Quindi, accogliamo l'evidenziazione dei filoni di lavoro - i tre più importanti e tutti quelli che sono stati enunciati - e verificheremo effettivamente quale sarà il loro iter, anche perché non vorremmo semplicemente venire in Consiglio regionale a ricordare altri morti sul lavoro; vorremmo che l'azione di prevenzione fosse la più capillare possibile.
Pertanto, vedremo con quali altre azioni, se con nuove interrogazioni o con verifiche - a questo punto, penso in Commissione - magari periodiche si possa costruire una sorta di monitoraggio, da parte del Consiglio regionale, del lavoro svolto su tutte queste linee. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 70, inerente a "Presa d'atto della proclamazione alla carica di Consigliere regionale di Roberto Boniperti in luogo di Girolamo La Rocca in esecuzione della sentenza del TAR Piemonte n. 3717/10 dell'8 ottobre 2010"


PRESIDENTE

Prima di procedere allo svolgimento dell'o.d.g., procedo nel rendere una comunicazione sulla composizione dell'Assemblea in ordine all'applicazione della sentenza del TAR Piemonte n. 3717/10 dell'8 ottobre 2010.
Presa d'atto della proclamazione alla carica di Consigliere della Regione Piemonte di Roberto Boniperti, in luogo di Girolamo La Rocca, in esecuzione della sentenza del TAR Piemonte n. 3717/10 dell'8 ottobre 2010.
Informo che dal Tribunale di Novara e dall'Ufficio Centrale Circoscrizionale di Novara sono pervenute le comunicazioni in merito alla parziale modifica del provvedimento di proclamazione degli eletti.
Comunico altresì che, in data 8 ottobre 2010, il TAR Piemonte, con sentenza n. 3717/10, ha accolto il ricorso proposto da Roberto Boniperti ed annullato il verbale di proclamazione degli eletti al Consiglio regionale a seguito delle elezioni svoltesi il 28 e 29 marzo 2010, nella parte in cui è stato nominato Consigliere regionale Girolamo La Rocca in luogo di Roberto Boniperti.
Al fine di dare esecuzione alla citata sentenza, in data 9 ottobre 2010, si è ricostituito l'Ufficio Centrale Circoscrizionale di Novara, che ha proclamato eletto alla carica di Consigliere regionale Roberto Boniperti in luogo di Girolamo La Rocca.
Pertanto, propongo al Consiglio regionale di prendere atto che Roberto Boniperti è stato proclamato Consigliere regionale in luogo di Girolamo La Rocca nella Lista Il Popolo della Libertà nella Circoscrizione di Novara.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 70, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Invito il Consigliere regionale Roberto Boniperti a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(Il neo proclamato Consigliere Roberto Boniperti prende posto in aula)



PRESIDENTE

Detto questo, desidero ringraziare il Consigliere regionale Girolamo La Rocca per il contributo che ha portato in quest'Aula in questi cinque mesi e dare il benvenuto, augurandogli buon lavoro, al collega Boniperti.
I nostri lavori si interrompono qui perché, come è noto, alle ore 12.30 avrà luogo la conferenza stampa convocata per la presentazione della proposta di legge, firmata da 34 Consiglieri regionali, inerente a "Illiceità dell'installazione e dell'utilizzo dei sistemi di gioco d'azzardo elettronico nei locali pubblici. Modifica all'articolo 110 del regio decreto n. 77331" al Parlamento nazionale.
Ricordo che è possibile, per coloro i quali lo desiderassero, con l'autorizzazione del primo firmatario Roberto Placido, apporre la firma.
Ricordo che alle ore 13 avremo modo di ricevere nella Sala dei Presidenti la delegazione dell'EDISU.
Pertanto i nostri lavori riprenderanno alle ore 14.30 con l'esame, nel cosiddetto question time, delle interrogazioni a risposta immediata (articolo 100) e alle ore 15 con la seduta ordinaria e la ripresa dell'esame dell'o.d.g. pomeridiano e dei punti non trattati questa mattina.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.34)



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