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Dettaglio seduta n.387 del 05/11/13 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Mozione n. 1118 presentata dai Consiglieri Laus, Stara, Pentenero, Boeti Reschigna, Negro, Biolé, Ronzani, Motta Angela, Artesio e Muliere, inerente a "Inserire i servizi per anziani non autosufficienti negli obiettivi gestionali, di salute e di funzionamento dei servizi ai Direttori generali delle Aziende sanitarie regionali ai fini del riconoscimento della quota integrativa al trattamento economico per l'anno 2013" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Richiedo l'inserimento della mozione che è stata presentata stamattina e che ha come primo firmatario il collega Laus e che ho controfirmato.



PRESIDENTE

La mozione riguarda i servizi per i non autosufficienti.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Ordine del giorno n. 970 presentato dai Consiglieri Biolé, Cerutti e Ponso inerente a "Appello 'La terra non si governa con l'economia. Le leggi di natura prevalgono sulle leggi dell'uomo'" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento, visto che è un tema attuale che è stato anche trattato in un importante convegno presso il Politecnico di Torino dell'ordine del giorno n. 970, inerente a "Appello 'La Terra non si governa con l'economia, le leggi di natura prevalgono sulle leggi dell'uomo".
firmato anche da altri colleghi ed è ovviamente aperto a tutte le sottoscrizioni.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Proposta di deliberazione n. 292, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione 'Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali 'La Venaria Reale'" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Avrei questa richiesta anche se non ho fatto in tempo ad esplicitarla completamente ai colleghi.
La richiesta riguarda la deliberazione n. 292, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione 'Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali La Venaria Reale'".
una questione estremamente tecnica per la quale in Commissione si è solo detto che si sarebbe votata in Aula. Se ci fosse il consenso ampio, si potrebbe votare.
Quindi, richiedo un'inversione dell'o.d.g., perché immagino che il dibattito sulle altre materie sia impegnativo e potrebbe slittare.
Invece ha una certa urgenza per la funzionalità del Centro.



PRESIDENTE

La deliberazione è in rete per chi dovesse valutare.


Argomento: Trasporti pubblici

Richiesta, da parte del Consigliere Bono, di comunicazioni della Giunta regionali in merito agli aumenti tariffari dei mezzi pubblici


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
In merito all'approvazione degli aumenti tariffari di bus e treni che sono stati approvati ieri in Giunta - è quanto apprendo dai media e dai giornali - volevo chiedere se fosse possibile al più presto, quindi oggi pomeriggio, avere l'Assessore Bonino in Aula per una comunicazione anche e soprattutto in merito non tanto agli aumenti, ma alla previsione del lavoro che starebbe facendo l'Assessorato per le esenzioni e per le riduzioni per le classi meno abbienti e per le classi più deboli, socialmente parlando.
Quindi, chiederei una comunicazione dell'Assessore in merito ad un tema molto importante, perché si sta parlando di aumentare le tariffe dei biglietti singoli fino al 25% e le tariffe degli abbonamenti fino al 12%.
Sono numeri che ovviamente saranno pesanti per le tasche delle famiglie piemontesi, che potranno addirittura rendere quasi impossibile recarsi al lavoro con i mezzi pubblici.
Quindi, chiedo se è possibile la presenza dell'Assessore Bonino per una comunicazione urgente.


Argomento: Organizzazione scolastica

Ordine del giorno n. 395 presentato dalla Consigliera Artesio, Biol Boeti, Cerutti, Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna e Stara inerente a "Cooperazione sociale di tipo B nei servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Chiedo l'iscrizione nella seduta odierna dell'ordine del giorno che vado a consegnarle, relativo alla cooperazione sociale di tipo B sottoscritto da numerosi Consiglieri.
Presumo possa essere attratta dalla discussione sulla riforma della normativa riguardante le Federazioni sanitarie, perché di questo tratta.


Argomento: Opere pubbliche - Edilizia: argomenti non sopra specificati

Proposta di deliberazione n. 299, inerente a "Ulteriori modifiche degli articoli 2, 3 e 11 del Regolamento regionale 8 agosto 2012, n. 7/R (Regolamento in materia di attività funebre e di servizi necroscopici e cimiteriali, in attuazione dell'articolo 15 della legge regionale 3 agosto 2011, n. 15 'Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali')" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere di inserire e mettere in votazione possibilmente all'inizio, la proposta di deliberazione n. 299, per la quale questa mattina è stata convocata la I Commissione e che sostanzialmente riguarda la proroga di 60 giorni dell'entrata in vigore del regolamento attuativo della legge sui servizi funebri.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Ordine del giorno n. 1121 presentato dai Consiglieri Angeleri, Carossa Marinello, Gregorio, De Magistris, Giordano e Laus, inerente a "Salone dell'auto a Torino" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha un'ulteriore richiesta, collega Angeleri?



ANGELERI Antonello

Sì, Presidente.
In più, chiederei di inserire all'o.d.g. l'ordine del giorno che è stato presentato qualche minuto fa sul Salone dell'auto e sulla permanenza del Salone dell'auto. Il primo firmatario è il sottoscritto e tutti i colleghi della Lega.


Argomento: Organizzazione scolastica

Ordine del giorno n. 1119 presentato dai Consiglieri Pentenero, Reschigna Artesio, Cerutti, Laus, Boeti, Ronzani, Stara, Muliere, Gariglio, Leo Costa, Toselli, Mastrullo, Spagnuolo, Burzi, Franchino, Biolé, Motta Angela, Buquicchio, Lupi, Motta Massimiliano e Negro, inerente a "Richiesta di intervento in Conferenza Unificata e presso il MIUR per consentire la prosecuzione del sistema di appalti delocalizzati per servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie. Per richiedere l'iscrizione di un ordine del giorno affinché la Giunta si attivi presso la Conferenza unificata e presso il MIUR per consentire la prosecuzione del sistema degli appalti delocalizzati ai servizi di pulizia delle cooperative sociali all'interno delle scuole della Regione Piemonte.
Chiediamo, se fosse possibile, di portarlo in discussione oggi, poich abbiamo dei tempi un po' cogenti rispetto all'applicazione dell'appalto espletato dalla CONSIP.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Ordine del giorno n. 1120 presentato dai Consiglieri Montaruli, Botta Franco Maria, Botta Marco, Pedrale, Motta Massimiliano e Negro, inerente a "Condanna alla discriminazione della famiglia naturale nelle scuole" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Montaruli; ne ha facoltà.



MONTARULI Augusta

La mia richiesta è di inserire all'o.d.g. l'ordine del giorno presentato questa mattina con titolo "Condanna alla discriminazione della famiglia naturale nelle scuole".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Chiedo solo che tutti questi ordini del giorno, qualora inseriti vadano in coda a quelli già programmati.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.08 riprende alle ore 11.11)


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Do ora la parola all'Assessore Quaglia, relativamente alla richiesta di comunicazione del Consigliere Bono, preliminarmente; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale

Grazie, Presidente.
Ho preso nota dell'intervento del Consigliere Bono.
Oggi, l'Assessore Bonino non è a Torino, quindi non sono in grado di garantire per il pomeriggio la comunicazione.
Domani, sarò presente io alla Conferenza dei Capigruppo e in quella sede daremo la disponibilità per la calendarizzazione della comunicazione.



PRESIDENTE

Chiedo l'attenzione, in particolare, dei signori Capigruppo.
Prima di cercare di comporre un nuovo o.d.g. della seduta, volevo procedere ad una verifica preliminare, che è fondamentale, perché mi sono confrontato con la Giunta.
Relativamente alla proposta di deliberazione n. 292, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione 'Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali La Venaria Reale'", mi è stato detto trattarsiun voto tecnico. Mi confermate che c'è solo il voto?



(L'Assemblea conferma)



PRESIDENTE

Bene, allora possiamo così comporre l'o.d.g.: comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale; approvazione verbali precedenti sedute proseguimento esame proposta di deliberazione n. 228, inerente a "Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali" (ricordo che, sostanzialmente, dobbiamo procedere ai voti).
Poi, inseriamo la proposta di deliberazione n. 292, sulla quale l'Aula mi sembra di raccogliere che si esprimerà direttamente con il voto.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Gli Assessori sono distratti: prima le partecipate, mi sono confrontato con la Giunta apposta, Assessore Ghiglia.
Ricomincio: comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale approvazione verbali precedenti sedute; proseguimento esame proposta di deliberazione n. 228, inerente a "Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali" (sarà il primo punto che tratteremo).
Poi, esamineremo la proposta di deliberazione n. 292.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

La proposta di deliberazione n. 292, non n. 299.
Mi è stato detto che anche sulla proposta di deliberazione cosiddetta dei servizi necroscopici c'è solo un voto tecnico, è corretto?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Poi, seguiranno la comunicazione della Giunta regionale e il disegno di legge n. 359, cosiddetto sulle Federazioni.
Abbiamo visto che la comunicazione, probabilmente, avverrà in altra seduta e sarà comunicata domani alla Conferenza dei Capigruppo.
Pertanto, iscriviamo, partendo dal n. 14), secondo la richiesta di iscrizione: mozione n. 1118, inerente a "Inserire i servizi per anziani non autosufficienti negli obiettivi gestionali, di salute e di funzionamento dei servizi ai Direttori generali delle Aziende sanitarie regionali ai fini del riconoscimento della quota integrativa al trattamento economico per l'anno 2013", presentata dal Consigliere Stara ordine del giorno n. 970, inerente a "Appello 'La terra non si governa con l'economia. Le leggi di natura prevalgono sulle leggi dell'uomo'" presentato dal Consigliere Biolé; la proposta di deliberazione n. 292 inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione 'Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali La Venaria Reale'" ordine del giorno n. 395, inerente a "Cooperazione sociale di tipo B nei servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole", presentato dalla Consigliera Artesio proposta di deliberazione n. 299, inerente a "Ulteriori modifiche degli articoli 2, 3 e 11 del Regolamento regionale 8 agosto 2012, n. 7/R (Regolamento in materia di attività funebre e di servizi necroscopici e cimiteriali, in attuazione dell'articolo 15 della legge regionale 3 agosto 2011, n. 15 'Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali')", su richiesta del Consigliere Angeleri ordine del giorno n. 1121, inerente a "Salone dell'auto a Torino"



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Dopo le spiego.
Successivamente, iscriviamo l'ordine del giorno n. 1119, avente come prima firmataria la Consigliera Pentenero, così come l'ordine del giorno n.
1120, inerente a "Condanna alla discriminazione della famiglia naturale nelle scuole", presentato questa mattina dalla collega Montaruli Ho accolto anche l'istanza del Consigliere Buquicchio, che è stata corretta.
Poi, vedremo, in corso di seduta, successivamente all'esame del disegno di legge sulle Federazioni, se dovesse residuare del tempo, che cosa fare insieme, magari, nel frattempo, facendo le verifiche su quanto potrebbe eventualmente occupare il Consiglio per brevi discussioni, addirittura su posizioni condivise.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, così come modificato dall'Aula.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 29 ottobre 2013.


Argomento:

b) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cantore, Cota, Formagnana, Maccanti e Manica.
Il numero legale è 28.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

d) Ricevimento delegazione Coordinamento psicologi e psicoterapeuti piemontesi


PRESIDENTE

Comunico, così come avvisati i signori Capigruppo, tramite e-mail nella giornata di ieri, che, oggi, alle ore 13, al primo piano, presso la Sala Viglione, sarà ricevuta una delegazione del coordinamento psicologi e psicoterapeuti piemontesi.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 22 ottobre 2013.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Esame proposta di deliberazione n. 228, inerente a "Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali" (Atti d'indirizzo collegati: ordine del giorno n. 978; ordine del giorno n. 1075; ordine del giorno n. 1109; mozione n. 1123)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 228, di cui al punto 3) all'o.d.g., facendo il punto sulla situazione delle ultime due sedute.
Nella seduta pomeridiana del 15 ottobre 2013 è proseguito l'esame della deliberazione con intervento esplicativo dell'Assessore Ghiglia. Sono seguiti gli interventi di numerosi Consiglieri regionali. Nell'ultima seduta pomeridiana del 29 ottobre 2013 sono stati esaminati gli emendamenti presentati.
stato posto in votazione l'emendamento rubricato n. 58), la cui votazione è risultata non valida per mancanza del numero legale, pertanto da lì dobbiamo ripartire.
Il numero legale è 28.
Siccome abbiamo una serie di votazioni, pregherei tutti di organizzarsi e di rimanere ognuno al proprio posto, così da semplificare le procedure.
L'emendamento rubricato n. 57) è stato ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58).
Il Consiglio approva.
Essendo stato approvato l'emendamento n. 58), dichiaro decaduti gli emendamenti rubricati n. 43), n. 44), n. 49), n. 31), n. 32), n. 33), n.
34) e n. 35).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59).
Il Consiglio approva.
L'emendamento rubricato n. 53) è ritirato.
L'emendamento rubricato n. 19) è ritirato.
Gli emendamenti rubricati n. 48) e n. 36) sono decaduti.
L'emendamento rubricato n. 18) è ritirato.
Gli emendamenti rubricati n. 30), n. 51) e n. 52) sono decaduti.
Gli emendamenti rubricati n. 17), n. 21), n. 22) e n. 20) sono ritirati.
L'emendamento rubricato n. 50) è decaduto.
La parola all'Assessore Ghiglia per il parere sull'emendamento rubricato n. 29).



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
Inviterei al ritiro, perché superato dalle modifiche legislative.
Ovviamente si riferiva al vecchio testo pre-mutamenti legislativi e pre Corte Costituzionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Sì, lo ritiro, in quanto ormai superato dal punto di vista legislativo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cerutti.
Per quanto riguarda l'emendamento rubricato n. 39), il Consigliere Reschigna ritira la propria firma.
La parola all'Assessore Ghiglia per il parere della Giunta.



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Confrontandomi anche con l'Assessore Pichetto, il nostro parere è favorevole, tenendo presente che, ad oggi, non c'è ancora il FIR, cioè il Fondo Immobiliare Regionale, su cui la Giunta sta costruendo tutte le sue valutazioni. Nell'eventualità in cui questo strumento di fondo immobiliare regionale venisse adottato, noi saremmo favorevoli a valutare - cito l'emendamento - quali immobili conferire al Fondo Immobiliare Regionale, e quant'altro.
Ovviamente, qualora sia introdotto il FIR.



PRESIDENTE

Consiglieri Negro e Artesio, accogliete la proposta della Giunta sulla modifica richiesta? La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Direi di sì.
La accolgo con soddisfazione.



PRESIDENTE

Allora la prego di avvicinarsi al banco della Presidenza per riscriverlo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.25 riprende alle ore 11.26)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'emendamento è stato così modificato dai proponenti, su suggerimento della Giunta regionale.
Nella penultima riga, dove ci sono le parole "Valutare quali immobili conferire al Fondo Immobiliare Regionale, così conseguendone immediata disponibilità di liquidità", dopo le parole "Fondo Immobiliare Regionale" vengono inserite le parole ",se costituito,".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale l'Assessore Ghiglia ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54).
Il Consiglio approva.
Il Consigliere Reschigna ritira la propria firma dall'emendamento rubricato n. 40), mentre vengono mantenute le firme dei Consiglieri Artesio e Negro.
La parola all'Assessore Ghiglia per il parere della Giunta.



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Il parere è favorevole perché non è assolutamente discorsivo, rispetto all'impianto della delibera.
Dal mio punto di vista è anche migliorativo, quindi parere favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40).
Il Consiglio approva.
Il Consigliere Reschigna ritira la firma dall'emendamento rubricato n. 41) mentre vengono mantenute le firme dei Consiglieri Artesio e Negro.
La parola all'Assessore Ghiglia per il parere della Giunta.



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Presidente, il parere è favorevole, anche se - se posso esprimere un modesto e personale giudizio - lo trovo un po' pleonastiche, nel senso che è ovvio che noi ci concentriamo in tutte le fasi, dallo start up fino allo spin-off (tanto per usare due termini in voga), su obiettivi di medio e lungo periodo, e sulle strategie per conseguirli.
Comunque, proprio perché pleonastico e ne condividiamo lo spirito, il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41).
Il Consiglio approva.
Proseguiamo con la votazione dell'emendamento rubricato n. 55), della Giunta regionale, interamente sostitutivo, così come modificato: "A pagina 93, dopo la tabella relativa ai compensi degli amministratori è aggiunta la seguente tabella...", che sostituisce interamente la tabella e la descrizione di cui alle pagine 95 e 96. La modifica è in linea.
Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 55).
Il Consiglio approva.
Richiamo l'attenzione dell'Aula: gli emendamenti n. 56) e 23) sono ritirati; l'emendamento n. 42) è dichiarato decaduto; gli emendamenti n.
24), 25) e 26) sono ritirati; l'emendamento n. 47) è decaduto; gli emendamenti n. 27), 28), 1), 2), 3), 4), 5), 6), 7), 8), 9), 10), 11), 12) 13), 14), 15) e 16) sono ritirati; gli emendamenti n. 38), 37), 46) e 45) sono decaduti.
Abbiamo terminato la trattazione del blocco emendativo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.33 riprende alle ore 11.34)



PRESIDENTE

La seduta riprende.



PRESIDENTE

Comunicoa che gli ordini del giorno n. 1075 "Futuro dell'IPLA" presentato dai Consiglieri Bresso, Dell'Utri, Gariglio, Laus, Manica Pentenero, Reschigna, Rostagno e n. 1109 "Rilancio del ruolo dell'IPLA nelle politiche regionali" presentato dalla Consigliera Cerutti, non possono essere considerati collegati perché la parte della delibera riguardante l'IPLA è stata stralciata Peraltro, sarebbe già irrituale, trattandosi di una deliberazione. Per obiettivamente...
Ha chiesto la parola l'Assessore Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Anche se tutto è stato stralciato riguardo all'IPLA, vorrei dire che nello spirito, li accolgo come raccomandazione.



PRESIDENTE

Allora, se è così, li poniamo in votazione.
Procediamo, allora, alla trattazione dei tre ordini del giorno, magari con una brevissima illustrazione. Adesso è stata presentata anche una mozione, sulla quale chiederò all'Assessore di esprimere il parere.
Procediamo, quindi, con l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 978 presentato dal Consigliere Buquicchio, avente ad oggetto "Tutela dell'occupazione nell'ambito del Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali".
Collega Buquicchio, lo vuole brevemente illustrare?



BUQUICCHIO Andrea

No, avevo utilizzato il tempo a mia disposizione in fase di discussione generale per illustrarlo. Ricordo solo che questo atto di indirizzo riguarda la tutela dell'occupazione nell'ambito del Piano regionale di razionalizzazione. Penso, quindi, che possa essere accolto.
Confido nel parere favorevole della Giunta. Grazie.



PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1075 presentato dai Consiglieri Bresso, Reschigna, Pentenero, Laus, Manica, Rostagno e Gariglio, avente ad oggetto "Futuro dell'IPLA SpA".
La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Lo illustrerò brevemente.
vero che all'interno di questa proposta di deliberazione è stato stralciato il capitolo relativo all'IPLA, ma è altrettanto vero, come avevamo rilevato durante gli interventi in fase di dibattito generale, che rimane il problema sul suo futuro. Sotto questo aspetto, si colloca coerentemente con lo stralcio a seguito della sentenza della Corte Costituzionale; un atto di indirizzo che vuole individuare sostanzialmente, un possibile futuro da parte di IPLA, visto che rimane tuttora il tema di come la Regione Piemonte intenda tentare di tutelare le professionalità presenti nell'ente strumentale, di come la Regione Piemonte intenda allargare l'ambito di intervento della stessa, che è una soluzione che noi immaginiamo, e di come la Regione Piemonte intenda anche assolvere alle funzioni che attualmente sono assolte da IPLA.
Dunque, rimane questo tema ed è collocato, dal nostro punto di vista all'interno di questo dibattito, perché pur non entrando nella proposta di deliberazione, prima o poi la Giunta regionale dovrà esprimersi e sottoporre al Consiglio regionale una proposta relativamente a quale futuro debba avere questo ente strumentale.



PRESIDENTE

Proseguiamo i nostri lavori con l'esame dell'ordine del giorno n. 1109 presentato dalla Consigliera Cerutti, avente ad oggetto "Rilancio del ruolo dell'IPLA nelle politiche regionali", che lo illustra.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Per le stesse ragioni che ha appena enunciato il Presidente Reschigna che ringrazio, credo che comunque questo atto rientri in quello che è un passo che la Regione sta compiendo rispetto alla riorganizzazione delle proprie partecipate.
Rispetto al testo dell'ordine del giorno, vorrei proporre una modifica: l'impegno è quello che la Giunta vada a definire entro la fine di quest'anno - chiedo, quindi, che venga emendata l'impegnativa con questa aggiunta - in accordo e con il ruolo attivo del Comune di Torino e degli altri soci, in quanto credo che sia opportuno che la Regione possa lavorare con gli altri soci affinché l'IPLA abbia un ruolo nell'ambito delle politiche ambientali di salvaguardia del territorio della Regione Piemonte.
Non andiamo a definire il come, anche perché sappiamo che il cammino è delicato, però chiediamo che questa ridefinizione avvenga entro la fine di quest'anno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cerutti. La invito ad avvicinarsi al banco della Presidenza per la modifica.
In merito alla mozione n. 1123, avente ad oggetto "Piano strategico di razionalizzazione delle partecipazioni della Regione Piemonte", presentata dai Consiglieri Franco Maria Botta, Motta Massimiliano, Montaruli, Botta Marco e Casoni, qualcuno intende illustrarla o la diamo per illustrata? Prego, collega Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Massimiliano

Grazie, Presidente.
Ruberò pochi minuti, anche perché credo che la maggioranza si possa identificare nella parte del dispositivo, perché è un riconoscimento a questa Giunta per aver incluso nelle sue azioni, se non altro, la riorganizzazione e la razionalizzazione delle partecipate, tematica che negli ultimi dieci anni non era ancora stata neanche affrontata.
Il dispositivo, che mi accingo a leggere per facilitarne la comprensione, vuole essere solo una raccomandazione: "Il Consiglio regionale auspica che, a partire da questo primo atto, si possa giungere in tempi rapidi all'applicazione della legge oggi in votazione in un quadro di riordino, regolamentazione e razionalizzazione del settore delle partecipazioni regionali e nella tutela dello stato occupazionale valorizzando le professionalità e le competenze raggiunte".
Da questo punto di vista, credo che ci possa essere la condivisione anche da parte di altri Gruppi, cui fornirò copia per la sottoscrizione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.40 riprende alle ore 11.41)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prima di dare la parola all'Assessore Ghiglia, nell'ordine informo l'Aula che l'ordine del giorno n. 978 (primo firmatario il collega Buquicchio) è stato modificato, su richiesta della Giunta regionale, dal proponente stesso, con l'eliminazione completa del primo capoverso della parte del dispositivo che impegna la Giunta regionale, dalla parola "affinché" alle parole "presenti in tali società"; nel secondo capoverso sono state introdotte queste modifiche: è stata tolta la parola "affinché" con cui si apre il dispositivo, è stata tolta la terza riga dopo la parola "anche" e prima della parola "attraverso" e, tra la parola "anche" e le parole "ricorso ai cosiddetti contratti", sono state inserite le parole "valutando, ove possibile,".
L'ordine del giorno n. 1075 (firmatari Consiglieri Bresso, Reschigna Pentenero, Laus, Manica, Rostagno e Gariglio) resta com'è.
L'ordine del giorno n. 1109 ha subito una modifica da parte del proponente: nel dispositivo, dopo le parole "entro la fine di quest'anno" vengono inserite "in accordo e con il ruolo attivo del Comune di Torino e degli altri soci".
Infine, la mozione n. 1123 a firma Botta Franco Maria, Motta Massimiliano Montaruli ed altri resta come depositata.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale.

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno a firma della Consigliera Cerutti, come modificato, il parere è favorevole.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno a firma del collega Buquicchio come modificato, il parere è favorevole.
Invece, per quanto riguarda l'ordine del giorno a firma dei Consiglieri Bresso, Reschigna e altri - però su questo vorrei soffermarmi un momento in più - il parere è negativo, ma è negativo per un motivo: perché lo ritengo condivisibile nello spirito che lo anima, ma troppo legante, troppo dispositivo, troppo stretto per quanto attiene a tutte le possibilità che stiamo esperendo per fare ciò che abbiamo detto più volte anche in quest'Aula riguardo ad IPLA: cioè il tentativo di attuare tutte quelle modifiche statutarie e legislative che vedremo e il tentativo di vagliare tutte le possibilità per cercare di mantenere i livelli occupazionali.
Lo spirito di quest'ordine del giorno è quello che ho testé citato, ma è eccessivamente stringente, cioè a mio avviso limita un po' le possibilità e le potenzialità di intervento per una nuova IPLA. Per questo motivo, e non per la non condivisione del suo spirito, sono costretto a dare un parere negativo, sottolineando ancora una vota, come tutti sapete, che stiamo lavorando in quella direzione quotidianamente.
Per quanto riguarda la mozione del Gruppo Fratelli d'Italia sottoscritta anche dagli altri Gruppi della maggioranza, che mi augurerei avesse un'adesione unanime, visto che si ribadisce che si tratta di un primo passo ma che noi dobbiamo continuare nella strada della razionalizzazione, dell'ottimizzazione, dell'eliminazione di sdoppiamenti e stratificazioni, il parere ovviamente è favorevole.



PRESIDENTE

Procediamo così. Pongo in votazione gli ordini del giorno, poi facciamo le dichiarazioni di voto sull'intera deliberazione e poi arriviamo al voto sulla deliberazione.
Sull'ordine del giorno n. 978, così come modificato poc'anzi l'Assessore Ghiglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 978, il cui testo recita: Premesso che l'articolo 1 della Costituzione Italiana recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" l'articolo 5, comma 2, dello Statuto regionale recita: "La Regione concorre all'ampliamento delle attività economiche, nel rispetto dell'ambiente e secondo i principi dell'economia sostenibile; tutela la dignità del lavoro, valorizza il ruolo dell'imprenditoria, dell'artigianato e delle professioni, contribuisce alla realizzazione della piena occupazione, anche attraverso la formazione e l'innovazione economica e sociale. Promuove lo sviluppo della cooperazione. Tutela i consumatori incentiva il risparmio e gli investimenti, sostiene lo sviluppo delle attività economiche, garantisce la sicurezza sociale e salvaguarda la salute e la sicurezza alimentare. A tal fine la Regione predispone nell'ambito delle competenze previste dal Titolo V della Costituzione accordi con Stati e Intese con enti territoriali interni ad altro Stato per la realizzazione di iniziative di cooperazione e partenariato nonché di solidarietà internazionale".
l'articolo 9, comma 2, dello Statuto regionale recita: "La Regione organizza gli strumenti più efficaci per tutelare la salute e garantire la qualità degli ambienti di vita e di lavoro" verificato che attraverso la proposta di deliberazione n. 228 "Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali" si intende ridefinire gli assetti delle società partecipate a vario titolo dalla Regione Piemonte come evidenziato nel documento allegato alla predetta deliberazione, tra gli obiettivi del Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali figura il "trasferimento di funzioni analoghe in capo ad un'unica entità con messa in liquidazione o dismissione delle partecipazioni non strategiche" Nell'ambito del Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali "Si escludono, fino al 31 dicembre 2014, incrementi relativi al trattamento economico dei dipendenti delle società in oggetto. Tale trattamento economico deve restare invariato rispetto a quello ordinariamente spettante per l'anno 2011" appurato che in seguito all'approvazione della proposta di deliberazione n. 228 "Piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali" si creerebbero le condizioni per procedere all'alienazione dei pacchetti azionari di maggioranza di società controllate a vario titolo dalla Regione Piemonte richiamati l'articolo 1 della Costituzione italiana e gli articoli 5 comma 2 e 9 comma 2 dello Statuto della Regione Piemonte evidenziata la persistente crisi economica ed occupazionale che da diversi anni affligge il mondo del lavoro in Italia ed in Piemonte Il Consiglio regionale considerando il lavoro, e la sua tutela, come caposaldo fondante di ogni azione di governo e condividendo le esigenze che hanno portato ad una complessiva razionalizzazione delle società partecipate impegna la Giunta regionale affinché siano chiaramente espresse, in ogni procedura relativa all'alienazione delle quote di società partecipate a vario titolo dalla Regione Piemonte, precise garanzie in merito al mantenimento dei posti di lavoro attualmente presenti in tali società affinché vengano prese in considerazione tutte le possibilità al fine di mantenere l'occupazione e quindi evitare la riduzione del personale anche attraverso il ricorso ai cosiddetti contratti di solidarietà difensivi previsti dall'articolo 1 della legge 863/84.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine del giorno a firma Bresso, Reschigna ed altri, l'Assessore Ghiglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario Indìco la votazione sull'ordine del giorno...



(Richieste di chiarimento in aula)



PRESIDENTE

La Giunta ha espresso parere favorevole su quest'ordine del giorno, con le modifiche da lei stessa richieste.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Scusate! Non è che io possa condizionare il voto dell'aula...
Ho detto tre volte che la Giunta ha espresso parere favorevole! Poi quand'è partita la votazione...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.
Sulla mozione a firma Botta Franco Maria, Motta, Montaruli e altri l'Assessore Ghiglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1123, il cui testo recita: "Premesso che La Giunta ha evidenziato la necessità di riorganizzare il portafoglio delle partecipazioni regionali presentando un piano strategico di razionalizzazione Considerato che Tale scelta è determinata, oltre che dalle limitazioni del legislatore comunitario e nazionale intervenute negli ultimi anni a porre un limite all'impiego dello strumento societario da parte dell'ente pubblico, anche dalla difficile e preoccupante situazione dei conti regionali, nella generale congiuntura economica, che richiedono di ripensare e razionalizzare l'intervento regionale a supporto del territorio tramite lo strumento societario.
Considerato, inoltre, che In questi anni la dispersione e stratificazione delle competenze e delle azioni a supporto delle strategie regionali, in più enti e società che operano spesso senza un coordinamento tra loro neppure nei medesimi ambiti operativi, ha comportato la riduzione dell'efficacia dell'intervento regionale in economia con la conseguente perdita di un punto di riferimento unico e qualificato in ciascun ambito di azione.
Preso atto che Il documento di analisi e monitoraggio delle partecipazioni presentato dalla Giunta Regionale risulta, nell'ultimo decennio, l'unico atto concreto e coraggioso, teso ad affrontare le criticità emerse quali l'aumento delle partecipazioni dirette e indirette, il proliferare disorganico di partecipazioni in settori di attività analoghi, il mancato coordinamento e la mancata valorizzazione di una gestione congiunta e integrata tra le diverse aree regionali di intervento, la mancanza dell'adozione di strumenti regionali di monitoraggio e controllo delle attività societarie Ed inoltre che l'adozione del piano strategico di valorizzazione e di razionalizzazione di dismissione con l'obiettivo non solo del contenimento dei costi, ma anche quello, ben più ambizioso, di dotare la Regione di uno strumento di programmazione regionale, che disciplini in maniera organica l'impiego dello strumento societario Il Consiglio Regionale Auspica che, a partire da questo primo atto, si possa giungere in tempi rapidi all'applicazione della legge oggi in votazione in un quadro di riordino, regolamentazione e razionalizzazione del settore delle partecipazioni regionali e nella tutela dello stato occupazionale valorizzando le professionalità e competenze raggiunte".



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Scusate. Siccome qui devo fare sempre il riassunto, ricordo che è stato approvato il n. 978. Con parere contrario della Giunta, poi, è stato respinto l'altro; poi, con parere favorevole, il n. 1109 è stato approvato.
Adesso siamo alla votazione sulla mozione.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, quello che è stato approvato è il nostro!



PRESIDENTE

Un momento! Prima finiamo questa votazione e poi facciamo la ricognizione di quanto è avvenuto. Calma, calma, calma! Il numero legale è 28.
Il Consiglio approva.
Adesso facciamo un attimo il punto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.50 riprende alle ore 12.10)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Siamo risaliti a quanto è successo: l'ordine del giorno n. 978 è a posto.
In merito all'ordine del giorno n. 1075, la Presidenza annulla la votazione, in quanto dai verbali risulta - purtroppo con il tabellone c'era stato quel salto di votazione - che io, pensando di parlare in merito all'ordine del giorno n. 1109, abbia ribadito, a richiesta dei Consiglieri che avevano raggiunto nel frattempo il loro posto, che la Giunta aveva espresso parere favorevole, mentre il parere era contrario.
Pertanto, il voto sull'ordine del giorno n. 1075 è annullato e si ripeterà la votazione.
Continueremo con l'ordine del giorno n. 1109 e con la mozione.
Ha chiesto di intervenire la Giunta regionale; ne ha facoltà.
Prego, Assessore Ghiglia.



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
Approfitto di questo qui pro quo per comunicare al Gruppo del PD che come avevo detto all'inizio, la Giunta condivide assolutamente lo spirito dell'ordine del giorno. L'obiettivo comune è quello di cercare un nuovo ruolo per IPLA, o comunque - soprattutto - di concentrarci sulla salvaguardia dell'occupazione.
Ho ritenuto e ritengo che, con la formulazione attuale, quest'ordine del giorno sia troppo stringente, ma, qualora il Consigliere Reschigna e i firmatari volessero espungere una serie di punti da questo documento, che peraltro è molto lungo, potrei anche rivedere il parere, proprio nello spirito che mi sembra stia animando l'Aula: quello della massima collaborazione per risolvere i problemi e non per crearli.
Pertanto, se mi dedicate un minuto, proverei ad emendarlo.
Nella prima pagina va tutto bene.
Nella seconda pagina, toglierei il terzo capoverso, perché è superato dalla deliberazione. Vi sono cioè - com'è noto - altre criticità rispetto alla società. Stiamo approvando il Piano delle partecipate, quindi questa parte è oggettivamente superata.
Toglierei, pertanto, da "vi sono" fino a "CreSo", perché stiamo discutendo delle criticità, approvando un piano.
Nell'ultima pagina, quella precedente alle firme, toglierei (in alto): "È da tutti riconosciuta l'operatività dell'IPLA SpA".
Sapete perché lo toglierei? Non perché io non lo condivida, ma perch non lo condividono gli altri soci! Non vorrei tornarci sempre sopra, ma se gli altri soci (il Comune di Torino, la Regione Valle d'Aosta) avessero dimostrato che l'operatività di IPLA è da tutti riconosciuta, probabilmente oggi avremmo anche qualche problema di cassa in meno.
Non posso accettare il fatto che tutti la riconoscono, se oggettivamente non è così. Pertanto, se espungiamo questa parte, secondo me sarebbe importante.
Vorrei, inoltre, togliere "La struttura societaria privatistica di IPLA è premessa per un aggravio di costi", per il semplice fatto che ci "stringe" rispetto a scelte future. Io sto cercando di "allargare".
Nella seconda parte, riguardante gli impegni, sostituendo completamente il primo capoverso, scriverei "Valutare l'accorpamento, ove possibile in sinergia con eventuali altri soci, di IPLA con altri Enti e/o società partecipate", al fine di salvaguardare tutto ciò che è riportato anche in premessa.
Questo ci consente, nella condivisione dello spirito, di operare a 360 gradi.
Ho, poi, eliminato il capoverso "In alternativa, a ripensare l'assetto societario di IPLA, individuando...", e ho aggiunto "fra le attività quelle storiche e quelle che emergeranno dalle valutazione delle direzioni interessate e da indagini di mercato, sulla sussistenza di nuovi asset economicamente sostenibili".
Mi sembra che così si possa salvaguardare lo spirito, ma anche fare tutti i tentativi, a 360 gradi, per arrivare ad una composizione.



PRESIDENTE

Consigliere Reschigna, accetta le modifiche proposte dall'Assessore Ghiglia e le fa proprie? Bene, l'Assessore farà pervenire le modifiche.
Indìco nuovamente la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1075, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale Premesso che: Lo scorso 23 luglio la Corte Costituzionale con la sentenza n. 229 ha dichiarato incostituzionali per le regioni a statuto ordinario come il Piemonte gli articoli "1, 2, 3, secondo periodo, 3-sexies ed 8 dell'art. 4 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini) convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, nella parte in cui si applicano alle Regioni ad autonomia ordinaria" Lo scorso 24 luglio la Corte Costituzionale con la sentenza n. 236 ha sancito in via definitiva la possibilità di costituire nuovi Enti Pubblici che possano acquisire competenze e funzioni di più enti accorpati se viene mantenuto l'obiettivo del risparmio del 20% dei costi complessivi Le ipotesi di vendita e chiusura dell'IPLA Spa erano basate essenzialmente sulla necessità di rispettare la legge nazionale sulla 'spending review che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale non è più vigente almeno per gli aspetti legati alle partecipate regionali In aggiunta a quanto sopra la Corte dei Conti ritiene che la spesa di personale sostenuta dalle società partecipate 'in house' deve essere considerata insieme a quella sostenuta dagli enti proprietari e - con una propria interpretazione della Sezione della Campania - che l'obbligo di vendita e chiusura già con la 'spending review' in vigore non sussisteva per le società 'in house' che avessero (come IPLA ha fatto) rispettato i requisiti della giurisprudenza comunitaria e la legge Bersani che impone alle suddette società di lavorare esclusivamente per i proprietari (Regione Piemonte, Comune di Torino e Regione Valle d'Aosta) Ad oggi i 49 dipendenti sono gli unici tra i dipendenti regionali a tempo indeterminato e i dipendenti delle partecipate regionali a tempo indeterminato della Regione a subire il danno della cassa integrazione in deroga, sostenendo loro stessi sulla propria pelle le difficoltà economiche in cui l'Istituto versa a seguito della riduzione degli incarichi da parte delle proprietà All'interno del Settore Gestione Proprietà Regionali Forestali e Vivaistiche della Regione Piemonte sono inseriti con un contratto idraulico forestale (assunti senza concorso pubblico, quindi al di fuori del contratto del pubblico impiego) oltre 500 operai forestali dei quali circa 290 a tempo indeterminato e 21 impiegati forestali a tempo indeterminato Analogamente ai dipendenti dell'IPLA che hanno un contratto dell'agricoltura gli impiegati e operai forestali suddetti fanno riferimento allo stesso ente di previdenza ENPAIA e che IPLA Spa dal giugno scorso e fino a tutto il 2016 ha l'incarico, sancito da una convenzione con Regione Piemonte, di effettuare il servizio paghe, comprensivo delle operazioni relative ad assunzioni, proroghe, contributi, malattia, ecc.
La Regione Lombardia e la Regione Veneto da tempo si sono dotati di enti pubblici o agenzie pubbliche che hanno il compito di svolgere sul territorio i lavori di rilevamento dati ambientali, monitoraggio, supporto alle politiche in campo agronomico e forestale (ERSAF Lombardia, Veneto Agricoltura) da tutti riconosciuta l'operatività dell'IPLA Spa a supporto delle politiche ambientali, territoriali, di tutela del paesaggio e di pianificazione e per tutto il comparto relativo alla cosiddetta 'green economy' e della filiera legno-energia, nonché della lotta alle zanzare tali competenze peraltro sono riconosciute attualmente in alcune leggi regionali o delibere relativamente ad esempio al comprato tartufi e sugli aspetti legati alla capacità d'uso dei suoli La struttura societaria privatistica di IPLA è premessa per un aggravio di costi per Regione Piemonte dovuto al pagamento dell'IVA (attualmente 21%) dovuto alla necessità di fatturazione, che sarebbero in gran parte ridotti in presenza di una società di diritto pubblico Il Consiglio regionale Impegna la Giunta regionale del Piemonte a: . Progettare la creazione di un nuovo ente di diritto pubblico, sul modello di quanto da tempo realizzato in Lombardia e in Veneto, che secondo le sentenze della Corte Costituzionale metta insieme competenze e produca un risparmio di almeno il 20% complessivo, accorpando enti strumentali società partecipate regionali e società 'in house' come IPLA, IRES, Tenuta Cannona e CRESO con gli operai forestali e gli impiegati forestali ottenendo un ampliamento delle competenze, una maggiore integrazione tra le conoscenze, un miglioramento dei servizi forniti e una indubbia semplificazione con riduzione di costi di gestione e amministrativi nonch dei consigli di amministrazione. Ciò avrebbe come conseguenza anche il risparmio dei costi In alternativa, a ripensare l'assetto societario di IPLA, rilanciando l'Istituto come perno regionale per lo sviluppo, la gestione e la crescita nei territori rurali della green-economy e delle filiere energetiche sostenibili, nonché delle attività storiche dell'Istituto ritenute prioritarie per la Regione".
Il Consiglio approva.
Prima di porlo in votazione, ricordo che l'ordine del giorno n. 1109 è stato modificato dalla Consigliera Cerutti.
Il parere della Giunta regionale è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1109, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale Premesso che L'IPLA ha avuto finora un ruolo significativo nelle politiche ambientali e di sviluppo della green economy della Regione Piemonte e ha rappresentato in questo ambito un'eccellenza nel panorama nazionale e internazionale.
Considerato che: La Corte Costituzionale con sentenza 16-23 luglio 2013, n. 229 ha dichiarato l'illegittimità della norma che prevedeva lo scioglimento o la privatizzazione di società come l'IPLA.
Rilevato che interesse della Regione non disperdere professionalità e competenze Impegna La Giunta a definire, entro la fine di quest'anno, un ruolo all'IPLA nell'ambito delle politiche ambientali e di salvaguardia del territorio della Regione Piemonte".
Il Consiglio approva.
Prima di porre in votazione l'atto di indirizzo avente come primo firmatario il collega Botta Franco Maria, ricordo che il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1123, il cui testo recita: "Premesso che La Giunta ha evidenziato la necessità di riorganizzare il portafoglio delle partecipazioni regionali presentando un piano strategico di razionalizzazione Considerato che Tale scelta è determinata, oltre che dalle limitazioni del legislatore comunitario e nazionale intervenute negli ultimi anni a porre un limite all'impiego dello strumento societario da parte dell'ente pubblico, anche dalla difficile e preoccupante situazione dei conti regionali, nella generale congiuntura economica, che richiedono di ripensare e razionalizzare l'intervento regionale a supporto del territorio tramite lo strumento societario.
Considerato, inoltre, che In questi anni la dispersione e stratificazione delle competenze e delle azioni a supporto delle strategie regionali, in più enti e società che operano spesso senza un coordinamento tra loro neppure nei medesimi ambiti operativi, ha comportato la riduzione dell'efficacia dell'intervento regionale in economia con la conseguente perdita di un punto di riferimento unico e qualificato in ciascun ambito di azione.
Preso atto che Il documento di analisi e monitoraggio delle partecipazioni presentato dalla Giunta regionale risulta, nell'ultimo decennio, l'unico atto concreto e coraggioso, teso ad affrontare le criticità emerse quali l'aumento delle partecipazioni dirette e indirette, il proliferare disorganico di partecipazioni in settori di attività analoghi, il mancato coordinamento e la mancata valorizzazione di una gestione congiunta e integrata tra le diverse aree regionali di intervento, la mancanza dell'adozione di strumenti regionali di monitoraggio e controllo delle attività societarie.
Ed inoltre che L'adozione del piano strategico di valorizzazione e di razionalizzazione di dismissione con l'obiettivo non solo del contenimento dei costi, ma anche quello, ben più ambizioso, di dotare la Regione di uno strumento di programmazione regionale che disciplini in maniera organica l'impiego dello strumento societario Il Consiglio regionale Auspica che, a partire da questo primo atto, si possa giungere in tempi rapidi all'applicazione della legge oggi in votazione in un quadro di riordino, regolamentazione e razionalizzazione del settore delle partecipazioni regionali e nella tutela dello stato occupazionale valorizzando le professionalità e competenze raggiunte".
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Burzi per dichiarazione di voto sull'intero testo del provvedimento.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Intervengo volentieri per riconfermare che il nostro voto di presenza vuole essere, da un lato, un ulteriore segnale del fatto che non condividiamo, per scarsa incisività, il prodotto che in questo momento l'Aula sta deliberando.
Peraltro, nemmeno io sono in grado di attribuirne la scarsa incisività all'Assessore Ghiglia, che considero, per questa parte - e solo per questa parte - non colpevole.
Diverso sarebbe se fossimo all'inizio della legislatura, ma così non è quindi penso che le cose vadano da essere interpretate al momento in cui avvengono.
Mi fa piacere che ci abbia raggiunti anche l'Assessore Cavallera perché credo che nell'anno e mezzo che ancora rimane alla fine di questa che credo sia la sedicesima o diciassettesima legislatura che l'Assessore Cavallera in questa Regione, forse un pochino di attenzione su alcuni temi questa Giunta li debba porre.
Il tema principale non può che essere quello dell'efficienza del mondo del bilancio, che il disegno di legge n. 35 ha salvato da criticità del mondo della liquidità, ma certamente non del mondo dell'efficienza.
Ci auguriamo che nel disegno di legge per il bilancio preventivo 2014 immaginando e pensando che possa esserci proposto prima della fine della legislatura - si trovi qualche traccia di codesto tema.
Ci auguriamo che nell'area della sanità si finisca per sempre di parlare di tagli dove invece - meglio tardi che mai - bisognerebbe parlare di efficienza a partire dal costo del lavoro, che è certamente l'area più importante.
Tornando e concludendo sull'Assessore Ghiglia, non molto potrà essere fatto da qui a fine legislatura sul tema delle partecipate, oggetto del nostro dibattito di oggi.
Crediamo che l'area dell'information technology, pur in pesante ritardo rispetto alle necessità di questa Regione - ritardo non solo di questa legislatura, ma anche - possa essere una delle poche armi che l'Assessorato alla sanità potrebbe o dovrebbe usare per porre da un lato in sicurezza la gestione dei dati della sanità - che in questo momento tutto sono, tranne che sicuri, efficaci ed efficienti - ma dall'altra anche essere uno strumento di revisione organizzativa, ben più efficace del modello delle Federazioni "sì" o Federazioni "no" che quanto prima andremo a discutere.
Cogliendo l'impegno sull'IT come l'occasione del prossimo lavoro riconfermiamo, con il voto di presenza, che non è su questo che intendiamo essere inutilmente critici con codesta maggioranza.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento? Non essendoci altre richieste di intervento, la parola all'Assessore Ghiglia per una replica.



GHIGLIA Agostino, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Brevissimamente, vorrei ringraziare il past minister, come si dice, il precedente Assessore Maccanti perché ha svolto gran parte di questo lavoro che, come i Consiglieri sanno, è tutt'altro che facile per le mille implicazioni che comporta. L'Assessore Maccanti ha fatto un lavoro importante, lungo, paziente, quindi la voglio ringraziare pubblicamente in Aula.
Vorrei ringraziare anche tutto il Consiglio regionale, in maniera non formale, per il grande senso di responsabilità perché, al di là delle legittime e comprensibili differenze che lo animano, rispetto anche alle varie sensibilità e ai vari partiti che compongono il Consiglio regionale il fatto di essere arrivati, in tempi sufficientemente brevi da quando siamo tornati in Commissione, all'approvazione di questo provvedimento credo che sia un esempio di buona pratica per gli interessi del Piemonte e dei piemontesi.
Ringraziamento mio e, ovviamente, della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Assessore Ghiglia.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 359, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Esame proposta di deliberazione n. 292, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione 'Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali La Venaria Reale'"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 292, presentata dalla Giunta regionale, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 228, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Opere pubbliche

Esame proposta di deliberazione n. 299, inerente a "Ulteriori modifiche degli articoli 2, 3 e 11 del Regolamento regionale 8 agosto 2012, n. 7/R (Regolamento in materia di attività funebre e di servizi necroscopici e cimiteriali, in attuazione dell'articolo 15 della legge regionale 3 agosto 2011, n. 15 'Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali')"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora la proposta di deliberazione n. 299, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Non essendovi richieste d'intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 299, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Comunicazioni della Giunta regionale in merito a "Ospedale Valdese"


PRESIDENTE

L'Assessore Cavallera è disponibile a rendere le comunicazioni della Giunta regionale in merito a "Ospedale Valdese", di cui al punto 6) all'o.d.g.
Prego, Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Grazie.
Sulla vicenda dell'Ospedale Valdese ho già risposto in precedenza a parecchie interrogazioni. Così come ne abbiamo parlato in Commissione.
Cercherò, a questo punto, di fare una sintesi non ampia, perché do per scontato che sia una vicenda conosciuta.
Tutto, com'è noto, origina dalla delibera di Giunta regionale del 14 marzo, che prevedeva una dismissione dell'Ospedale Valdese in data 30 giugno 2013, con il trasferimento delle attività del Valdese stesso presso...



PRESIDENTE

Scusi, Assessore.
Consiglieri, un collega ha chiesto una comunicazione, altri colleghi sono interessati ad ascoltarla. Per favore: non è necessaria la presenza di chi non è interessato ad ascoltarla, ma credo sia corretto che chi è interessato possa ascoltare la comunicazione richiesta all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Come dicevo, a fronte di questa dismissione dell'Ospedale Valdese, è previsto il trasferimento delle attività presso altre unità ospedaliere cittadine, come prevedeva la delibera di Giunta regionale.
Naturalmente, com'è noto, sono sopravvenuti dei ricorsi sia presentati da associazioni sindacali mediche, sia dalla Tavola Valdese, sia dal Comitato di difesa dell'ospedale, che ha portato ad una sospensione del provvedimento, non in modo definitivo e stabile, ma una sospensione a tempo, fino al 30 settembre 2013.
Nella parte dispositiva si diceva che questo tempo, prolungato dal 30 giugno al 30 settembre, doveva, secondo le raccomandazioni del TAR, essere utilizzato per garantire una maggiore gradualità nel trasferimento del personale dei servizi, e che si doveva garantire la continuità nell'erogazione delle prestazioni, rimandando l'udienza definitiva al 2014.
Nel frattempo, è sopraggiunto, con gli stessi attori e con motivazioni analoghe, un ricorso gerarchico al Presidente della Repubblica e, a fronte di questo ricorso, che aveva le stesse motivazioni e le stesse finalità di quello presentato al TAR, l'ASL si è avvalsa della possibilità che viene riservata alle controparti di domandare il trasferimento in sede giurisdizionale di questo ricorso gerarchico presentato al Capo dello Stato.
La cosa è avvenuta e sommandosi anche il periodo delle ferie giudiziarie, è stata fissata al 9 ottobre o al 10 ottobre la Camera di Consiglio dove esaminare l'ulteriore richiesta di sospensione.
Il Presidente del collegio giudicante del TAR ha ritenuto - questo l'avevo già detto rispondendo ad un'interrogazione - di prorogare di nove giorni la sospensione, ricorrendo alla procedura della non convocazione delle controparti interessate, la cosiddetta procedura inaudita altera parte.
A questo punto, questo ulteriore ricorso è stato esaminato al 9 ottobre ed è stato respinto; naturalmente il TAR nella sua ordinanza ha sempre raccomandato molta attenzione alle procedure di riconversione delle attività del Valdese che, com'è noto, si è previsto di trasferire sia al Martini sia all'Oftalmico.
La situazione ad oggi è questa. Per quanto riguarda le attività di competenza dell'Oftalmico, sono state trasferite ed il trasferimento della diagnostica per immagini, cioè della TAC, aveva subito un'accelerazione, in quanto all'Oftalmico vi era stato un guasto nella strumentazione in loro possesso, quindi la Direzione dell'ASL ha ritenuto che la TAC presente al Valdese fosse idonea per essere trasferita all'Oftalmico, cosa che è avvenuta. Da quello che mi dicono, da lunedì prossimo dovrebbe essere operativa, avendo fatto tutti i lavori necessari.
Per quanto riguarda il Martini, vi è il trasferimento dell'oncologia presso il Martini. Adesso questi percorsi devono essere ancora completati con il completamento dei confezionamenti dei preparati che devono essere somministrati a coloro che sono in cura chemioterapica.
Tutto ciò che doveva essere predisposto al Martini per accogliere questa attività è stato fatto.
Nel frattempo, durante la sospensione dei tre mesi, avendo bloccato ogni attività di spostamento, a seguito dell'ordinanza del TAR che scadeva al 30 settembre e poi prorogata al 9 ottobre, è stata garantita la presenza di un anestesista nelle ore in cui si facevano terapie oncologiche ancora residuate nel Valdese.
Come tutti sapete, l'attività del Valdese era sostanzialmente impostata sui service esterni e questa attività era già cessata il 31 dicembre 2012 alla conclusione dei contratti che erano stati affidati in precedenza dalla gestione del Valdese.
Ho chiesto un aggiornamento in tempo reale alla Direzione ed essendoci il completamento del trasferimento, ho chiesto ad horas di essere informato.
La Direzione dell'ASL mi comunica queste brevi righe: "Relativamente allo stato del Presidio Valdese si relaziona quanto segue. La struttura di oncologia, sia per quanto riguarda le risorse umane sia per ciò che concerne quelle logistico-strutturali, è stata trasferita presso il presidio ospedaliero Martini dalla metà di settembre ed ivi opera a tempo pieno. L'apparecchiatura TAC e tutti gli apparati radiologici con risorse ed attività sono stati trasferiti al presidio ospedaliero Oftalmico, nei cui locali si stanno ultimando i lavori di allestimento. Si ritiene che da lunedì 11, quindi da lunedì prossimo, potrà funzionare a pieno regime.
Resta ancora presso il Presidio Valdese ed è in corso di trasferimento ultimati i lavori connessi al Presidio ospedaliero Martini, l'attività di preparazione dei citostatici con le relative attrezzature e la predisposizione della camera bianca. Residua, com'è ovvio, un servizio di custodia al piano terreno all'ingresso", ovviamente di questo ospedale ormai prossimo alla chiusura definitiva.
Trattandosi di una vicenda discussa e ridiscussa e che è stata minuziosamente esaminata dal TAR, dalla giustizia amministrativa, credo che a questo punto non ci resti che dedicare tutta la nostra attenzione ai percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali che sono collegati alle tematiche trattate nel Valdese.
Devo dire che vi è stata anche una polemica relativa al fatto che il Valdese si fosse raccordato in modo troppo strutturato sia con il San Luigi sia con il Mauriziano, forse utilizzando una modalità o, comunque, una definizione impropria attraverso la costituzione di un'attività interaziendale.
noto a tutti che vi è la rete oncologica regionale e all'interno di questa rete bisogna operare.
Sotto questo profilo, sono stati richiamati i vertici dell'ASL TO1 e da un lato vi è da rispettare questa strategia complessiva regionale sul tema dell'oncologia, ma dall'altro credo che sia positivo il fatto che le Aziende Sanitarie che insistono sulla città di Torino, al di là di quelli che sono i coordinamenti già previsti dalle varie attività messe in campo dall'Assessorato regionale e dalla Direzione regionale, tra di loro concertino e trovino delle soluzioni; soprattutto, a maggior ragione doveva farlo l'ASL TO1 per il Valdese, visto che era in una fase critica.
Nell'interrogazione a cui avevo risposto poco più di un mese fa avevo anche fornito tutti i dati relativi ai tempi di attesa, che ora non ripeto qui.
Posso assicurare - non solo per il Valdese, ma più in generale per le attività da svolgere nell'ambito della Città di Torino e, forse, dell'area metropolitana della prima cintura torinese - che la lettura, in modo integrato, da parte della Direzione Sanità, degli atti aziendali che adesso stanno predisponendo tutte le Aziende Sanitarie, per verificare se la rete ospedaliera prefigurata trova sempre maggiore consolidamento e consistenza consentirà anche in quella sede di esprimere le debite valutazioni.
In conclusione, era fuori discussione il Poliambulatorio Valdese, che rimane comunque un servizio per la Circoscrizione nella quale è ubicato.
Credo che dall'ASL TO1, e anche da parte nostra, ci sarà tutta l'attenzione per far sì che questo poliambulatorio, nell'ambito della rete territoriale in cui è inserito, svolga le funzioni proprie dei poliambulatori, senza far venire meno i servizi che occorre garantire in modo omogeneo su tutto il territorio.
A mio avviso, era assolutamente inevitabile, anche se sono subentrato a cose avviate, a fronte di una riduzione complessiva dei posti letto, che ci fosse una revisione della rete degli ospedali pubblici presenti su un territorio complesso quale quello di Torino.
Comunque, capisco e ho compreso anche tutte le prese di posizione e critiche che ci sono state, ma credo che si sia passati in mezzo alle difficoltà trovando delle soluzioni che, a mio avviso, sono valide ed accettabili.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Cavallera.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore della risposta che ha dato alla mia richiesta di comunicazioni che ovviamente posi in Conferenza dei Capigruppo all'indomani della deliberazione della Camera di Consiglio del Tribunale Amministrativo Regionale, che, se non sbaglio, risale al 10 ottobre. Comunque siamo riusciti ad avere la comunicazione 25 giorni dopo.



(Commenti dell'Assessore Cavallera)



BONO Davide

Era solo una segnalazione.
Tra l'altro, ho fatto molta fatica ad ascoltare la sua risposta.
Quindi, propongo o di alzare il volume del microfono, o avvicinarlo al relatore, perché francamente, complice il brusio di fondo dai banchi soprattutto delle ultime file, non si sente praticamente nulla.
Abbiamo preso atto del resoconto della storia del Valdese fino ad oggi.
Ovviamente, nei pochi minuti che ci sono dati per la risposta alla comunicazione, non è possibile avere risposte a ulteriori domande che eventualmente faremo in Commissione. Sottolineo che il TAR si è pronunciato soltanto sulla richiesta di sospensiva. Quindi, l'udienza di riferimento come giustamente ha detto l'Assessore Cavallera, sarà nel 2014, se non sbaglio dovrà essere a settembre ed è stato anticipato a febbraio.
vero che non è consueto e di prassi il ribaltamento di una sentenza del TAR in merito a una bocciatura di una richiesta di sospensiva, però pu accadere. Quindi, mi chiedo se la Giunta ha valutato - lo chiedo veramente all'Assessore Cavallera - la possibilità di un pronunciamento del TAR di diverso tenore. Francamente, avessi avuto le sue funzioni, Assessore Cavallera, in Giunta avrei cercato di far passare comunque una sospensiva da parte della Regione Piemonte in merito ai trasferimenti, almeno fino all'udienza di merito di febbraio.
Non penso che questi tre mesi - anzi, ne sono sicuro - apporteranno qualche risparmio ai conti della sanità, quindi alla Regione Piemonte, e non era questo che poteva far bocciare il piano di rientro sanitario o i nuovi piani operativi da parte del tavolo romano presieduto dal dottor Massicci.
Ovviamente, questa è una valutazione che penso trovi molta condivisione anche tra innumerevoli assistiti e, soprattutto, assistite da parte del Valdese, fermo restando che la deliberazione della Camera del Tribunale ha anche sancito l'obbligo della continuità delle cure. Al momento questo è stato contestato, dati alla mano, più volte in quanto comunque c'è stata una grande dispersione della continuità delle cure su patologie molto gravi, anche dal punto di vista non solo terapeutico, ma anche psicologico e psico-assistenziale, come appunto il tumore della mammella, per il quale molte donne erano seguite, come sappiamo, dall'Ospedale Valdese.
Ancora adesso i punti di riferimento non ci sono. Le liste d'attesa si sono allungate. È bene aver spostato la TAC del Valdese all'Oftalmico, per vorremmo sapere in che condizioni si trovi quella dell'Oftalmico. Manca del tutto, comunque, la continuità assistenziale. Questo è un problema che ancora non è risolto, quindi è ovvio che l'interruzione, con la sospensione di mezzo, non ha facilitato la continuità delle cure.
Tuttavia, continuo a ribadire che è una scelta sbagliata, sia nella tempistica degli spostamenti, perché attendiamo ancora la sentenza di merito del TAR a febbraio 2014, sia nel merito, anche perché lei Assessore, ha citato la necessaria riduzione del numero di posti letto per l'adeguamento alle nuove normative nazionali.
Il Valdese era una struttura ospedaliera, e ribadisco ospedaliera visto che ieri una parte del pensiero di Cota è stata raccolta in un comunicato stampa, nel quale ha affermato, in maniera anche un po' sprezzante (mi è piaciuto pochissimo), che l'Ospedale Valdese non era un Ospedale, aggiungendo quindi che è ovvio che diventerà un poliambulatorio.
Bisognerebbe fare attenzione alle dichiarazioni che si fanno, perch possono ledere non solo l'attività dei lavoratori del Valdese, non solo gli assistiti, ma soprattutto i rapporti con la Tavola Valdese che, secondo me con questa Giunta sono oggi arrivati ai minimi storici.
Concludo dicendo che la riduzione dei posti letto sicuramente si doveva fare, ma si poteva fare magari andando su altre strutture piuttosto che su una struttura particolare su cui c'era un accordo (sappiamo tutti, non sto a rivangare, la storia della cessione dell'Ospedale Valdese), quindi secondo me, si è compiuto un errore.
Spero che si possa approfondire il tema; non so se l'Assessore vorrà rispondere già oggi ai miei quesiti, altrimenti spero si possa approfondire, quanto prima, anche in merito all'attesa sentenza definitiva in IV Commissione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Ho iscritti a parlare i colleghi Boeti, Cerutti e Buquicchio. Ci sono altri? La collega Artesio.
La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Riprendiamo un argomento, Assessore Cavallera, che è stato un argomento doloroso nella storia sanitaria di questa Regione e soprattutto di Torino.
Riprendo anche le parole usate ieri dal Presidente Cota, come diceva il Consigliere che mi ha preceduto, che sono ingenerose nei confronti di una struttura che era un Ospedale, Cavallera; che era un Ospedale specialistico, questo sì, non un Ospedale generico, perché c'erano gli specialisti in oculistica, gli specialisti in ortopedia, gli specialisti in chirurgia generale e, soprattutto, c'era quello straordinario percorso peraltro non ripetuto negli ospedali generali della nostra Regione, che andava sotto il nome di "percorso diagnostico terapeutico".
Assessore Cavallera, lei sa cosa vuol dire "percorso diagnostico terapeutico"? Vuol dire che una paziente che entrava al Valdese con un sospetto tumore della mammella, nello stesso posto faceva la visita, nello stesso posto faceva l'ecografia o la mammografia, nello stesso posto faceva l'intervento chirurgico, nello stesso posto faceva la plastica mammaria nello stesso posto faceva la chemioterapia e nello stesso posto faceva la radioterapia.
Aver distrutto questo tipo di servizio è una cosa, Cavallera (lo dico non tanto a lei, che è arrivato a raccogliere l'eredità del suo predecessore, diciamo così), della quale come governo regionale vi dovreste vergognare. Perché qui la questione non è soltanto di merito a proposito della bontà di un percorso diagnostico terapeutico, ma è anche una questione di metodo.
Lei sa, Assessore, che trecento donne del Valdese si sono fatte fotografare il seno operato e che hanno messo le loro foto sui muri dell'Ospedale? Una sofferenza di questo tipo, anche da un punto di vista umano, e la sanità è umanità, avrebbe dovuto invitarvi ad avere un maggior rispetto per quello che succedeva all'interno di quell'Ospedale. Non ne avete avuto in nessun modo e le ultime parole del Presidente Cota di ieri dimostrano il fatto che non avete avuto nessun rispetto per 4.500 donne Cavallera, 4.500 donne che erano in cura per un tumore della mammella in quell'Ospedale. Credo che una cosa così non succederebbe in nessuna struttura sanitaria del mondo! Non siamo qui in audizione, quindi, Cavallera, non le posso fare delle domande, ma qualche domanda gliela faccio lo stesso. Vorrei sapere dove sono andate a finire le 20.000 mammografie che venivano fatte ogni anno (l'ultimo dato è quello del 2011) all'Ospedale Valdese. Se avete trasferito le prestazioni, dovreste saperlo.
Dove sono andate a finire le 10.000 ecografie al seno che ogni anno si facevano all'Ospedale Valdese? Dove sono finite le 10.000 visite senologiche? Dove sono finiti i 550 interventi chirurgici, di cui 420 erano e sono ancora - purtroppo, perché lo saranno almeno ancora per dieci anni per quelle donne - tumori della mammella? Nella sua relazione, Assessore, avremmo voluto sentire questo soprattutto. Avremmo voluto che lei ci dicesse, dopo che il TAR aveva sospeso in un primo momento, che tutto questo percorso diagnostico terapeutico e poi chirurgico era stato spostato all'interno di questo o di quell'Ospedale.
Avevate ipotizzato in un primo momento la realizzazione della breast unit, ma non siamo riusciti a saperne niente, per una ragione semplice perché queste donne sono state perse di vista, perché queste donne si sono arrangiate; perché queste donne si sono rivolte a specialisti privati perché queste donne sono andate a farsi operare in strutture private in Lombardia, come uno studio recente ha dimostrato.
Dire che l'Ospedale Valdese non era un ospedale è grave, perché il Presidente Cota non ha competenze, rispetto alle questioni sanitarie. Anche l'Ospedale Maria Adelaide era un ospedale mono-specialistico: non era un ospedale, quindi è stato brillantemente trasformato - come ha detto il Presidente Cota - in un poliambulatorio.
Cavallera, noi abbiamo risposto alla vostra conferenza stampa di ieri non solo per una questione di maggioranza e di opposizione, ma perché nella conferenza stampa vi siete attribuiti meriti che non avete. Il sistema sanitario piemontese era un sistema di qualità anche prima che arrivaste voi: soprattutto prima, che arrivaste voi. Prima era al quarto posto; oggi sembra essere al quinto, rispetto alla qualità delle prestazioni erogate.
Le liste di attesa sono aumentate, anche quelle riferite ai tumori della mammella. Le donne affette da tumori non si sa dove siano andate a finire e il Governo regionale non ha saputo rincorrerle, per offrire loro prestazioni sanitarie di qualità.
Termino nei cinque minuti a mia disposizione, Presidente Cattaneo perché non voglio prendere altro tempo.
Forse la storia del Valdese si è chiusa qui. State trasferendo, anzi l'avete già trasferita, la TAC. Si chiude la storia centenaria di un ospedale che ha saputo offrire ai piemontesi, e soprattutto alle donne piemontesi, un servizio di qualità e di prossimità.
Fra i tanti errori che avete fatto in questi quattro anni, dalle Federazioni alla divisione tra ospedali e territorio fino al Fondo Immobiliare, credo che questo sia il più grave. È il più grave perch riguarda la salute e la speranza di vita di 4.500 donne.
Di questo, Cavallera - glielo ripeto con tutto il rispetto che ho per lei - vi dovreste vergognare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Torniamo in quest'Aula a parlare dell'Ospedale Valdese ed auspico che non sia l'ultima volta che lo facciamo.
Quando l'Assessore ha detto "Non ci resta che..." mi è venuto in mente "che piangere". In realtà, noi non vogliamo piangere, come credo che lo stesso Comitato di difesa dell'Ospedale Valdese non demorderà e continuerà il proprio lavoro, proprio perché ritiene che quello che era un ospedale, e speriamo possa tornare ad esserlo.
Riprendendo le affermazioni di ieri del Presidente Cota - magari l'Assessore Cavallera non appoggia o, comunque, non si riconosce nelle affermazioni del Presidente - ha definito il Valdese semplicemente una struttura che fornisce dei servizi, disconoscendo il fatto che fosse un ospedale.
Noi, come anche il Comitato di difesa dell'ospedale e le opposizioni continueremo a sperare che con il prossimo anno, facendo conto su una sentenza di merito da parte del TAR, si possa ridare alla città e al Piemonte, seppur con grosse difficoltà visto lo smantellamento attuale, una struttura che aveva una sua specificità.
Inoltre, i cittadini non demorderanno anche per il fatto che il terzo piano è stato costruito con risorse raccolte proprio dalla cittadinanza.
chiaro, quindi, che da questo punto di vista ci si sente anche espropriati di alcune risorse messe a fattor comune per la comunità, da parte di molti cittadini.
chiaro che uno dei temi che noi dovremmo certamente monitorare - e l'Assessore faceva riferimento alla risposta ad una mia interrogazione rispetto alle liste di attesa - è il tema della continuità delle cure, come anche il tema della breast unit, o delle breast unit, perché sappiamo che ne stanno sorgendo alcune.
chiaro, quindi, che vorremmo comprendere quali saranno i servizi offerti alle cittadine e quali i tempi di attesa, anche perché abbiamo avuto modo di rilevare che molte cittadine prima in cura al Valdese segnalazione che ci è stata fatta - sono state poste in coda in altre liste presso altre strutture, con un consistente aumento dei tempi di attesa.
A questo punto chiedo all'Assessore Cavallera - magari non sarà ancora oggetto della discussione di oggi - di avere notizie rispetto ai "muri" visto che il suo predecessore diceva che la difesa dell'Ospedale Valdese era sostanzialmente una difesa dei muri e non tanto del servizio.
I materiali e gli arredi sono finiti in scantinati di altre strutture dell'ASL TO1 però nel frattempo, paradossalmente per i cittadini, e credo anche per gli amministratori, i lavori di ristrutturazione proseguono celermente e due reparti ristrutturati verranno restituiti a primavera del prossimo anno.
A questo punto, non credo che questa struttura venga adeguatamente utilizzata soltanto per il poliambulatorio a cui l'Assessore faceva riferimento. Quindi che fine faranno questa sede e questi muri? Credo che i cittadini debbano sapere quale sarà il futuro, anche perché, visti gli odierni tempi di sprechi e di costi, di cui in qualche modo la parte pubblica non sembra dare conto con chiarezza alla cittadinanza, è paradossalmente incomprensibile il fatto che continuino lavori di ristrutturazione all'interno dell'Ospedale Valdese e che in primavera due reparti verranno restituiti nuovi. Nuovi a cosa? Ad un ospedale che non c'è? Noi ci auspicheremo che ci sia ancora.
Da questo punto di vista, credo che l'Assessore debba restituire chiarezza, rispetto al luogo, proprio nei nostri confronti e nei confronti dei cittadini, altrimenti anche questa vicenda verrà annoverata come un altro degli sprechi della politica.



PRESIDENTE

Continueremo il dibattito generale e la replica dell'Assessore al pomeriggio, essendo stata convocata per le ore 13 una delegazione degli psicologi in Sala Viglione.
I lavori riprenderanno alle ore 14.30 con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, ex articolo 100.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.01)



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