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Dettaglio seduta n.37 del 05/10/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Richiesta di iscrizione all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 89 "Solidarietà alla Città d'Alessandria, all'Unione Sportiva Alessandria Calcio ed alla tifoseria in merito alla campagna stampa riguardante l'aggressione ad un calciatore ospite dopo l'incontro di calcio Alessandria-Gubbio del 26 settembre" presentato dai Consiglieri Molinari, Carossa e Tiramani.


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa.
Ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Chiedo, cortesemente, di inserire all'o.d.g l'ordine del giorno n. 89 "Solidarietà alla Città d'Alessandria, all'Unione Sportiva Alessandria Calcio ed alla tifoseria in merito alla campagna stampa riguardante l'aggressione ad un calciatore ospite dopo l'incontro di calcio Alessandria Gubbio del 26 settembre"



PRESIDENTE

Emerge il problema che non abbiamo 40 firme, quindi è impossibile ottenere i 40 voti necessari all'iscrizione.
L'unico modo per iscriverlo sono i 40 voti. Se l'Aula acconsente rimandiamo a più tardi.



(L'Aula, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

In assenza di proposte di modifica l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Tentoni, Toselli, Cantore, Pedrale Cota, Gregorio, Giordano, Botta Marco, Maccanti e Biolè.


Argomento: Attivita' di promozione

b) Incontro con i partecipanti allo stage formativo in Piemonte nell'ambito del progetto "Artur Brasile"


PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza ha accolto la richiesta pervenuta dal Consorzio canadese export, di un incontro con i partecipanti allo stage formativo in Piemonte nell'ambito del progetto "Artur Brasile" fissato per il giorno 5 ottobre alle ore 12.30 presso la Sala Viglione.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato sul processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

d) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

stato distribuito ai Consiglieri il processo verbale del 28 settembre 2010. Sarà posto in approvazione nel corso della prossima seduta consiliare.


Argomento:

e) Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono approvati i processi verbali del 21 settembre 2010.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 89 "Solidarietà alla Città d'Alessandria, all'Unione Sportiva Alessandria Calcio ed alla tifoseria in merito alla campagna stampa riguardante l'aggressione ad un calciatore ospite dopo l'incontro di calcio Alessandria-Gubbio del 26 settembre" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Questioni internazionali - Condizione femminile

Ordine del giorno n. 88 "Per la salvezza di Sakiné Ashtiani", presentato dai Consiglieri Manica, Reschigna, Taricco, Ronzani, Motta Angela, Boeti e Cursio (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Avendo la presenza di 40 Consiglieri regionali, diamo atto dell'iscrizione all'o.d.g. della seduta antimeridiana dell'ordine del giorno n. 89, proposto dal Consigliere Carossa.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente.
Chiederei, se fosse possibile, l'iscrizione dell'ordine del giorno che abbiamo presentato sulla condanna di Sakiné.
La sua discussione tempestiva ha senso rispetto agli eventi gravi che stanno succedendo nei suoi confronti e se attendessimo, potrebbe diventare un ordine del giorno non particolarmente efficace. Chiederei di poterlo discutere oggi.



PRESIDENTE

Il punto relativo alla modificazione dell'o.d.g. era chiuso, ma poich la Consigliera Manica è arrivata in aula, se l'Aula acconsente, diamo per iscritto anche l'ordine del giorno della Consigliera Manica.



(L'assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g. degli ordini del giorno n. 88 e n. 89)


Argomento: Caccia

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 147, presentata dai Consiglieri Buquicchio, Cursio e Ponso inerente a "Pre-apertura della caccia ad alcune specie di uccelli migratori in data 1 settembre 2010"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione n. 147



BUQUICCHIO Andrea

Stiamo parlando dell'interrogazione che ha ad oggetto la riapertura della caccia ad alcune specie di uccelli migratori in data 1 settembre 2010.
Purtroppo, nonostante da tutte le parti si tenti di accelerare l'iter delle interrogazioni, la risposta arriva tardiva.
A dispetto della Direttiva comunitaria del 2009, che aveva fissato dei parametri da un certo punto di vista stringenti, oltre che nuovi, riguardo all'apertura della caccia per alcune specie animali a rischio di estinzione, la regione non è intervenuta in tempo utile.
La norma nazionale che ha recepito la direttiva comunitaria si riferisce alla legge n. 96 del 2010 e precisa un concetto inconfutabile: "le Regioni devono acquisire il parere preventivo dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Il documento dell'Ispra - leggo testualmente - recita: "Per la tortora, il colombaccio la gazza, la cornacchia grigia e quella nera si ritiene che la condizione locale della popolazione sia compatibile anche con un prelievo anticipato purché effettuato esclusivamente da appostamento in una finestra temporale limitata a tre, massimo quattro mezze giornate".
Il calendario venatorio regionale, invece, ha concesso la caccia di queste specie nei week end delle prime tre settimane di settembre, quindi per ben 13 giorni. Noi ci chiediamo quando la Regione Piemonte intende recepire le indicazioni presenti nella legge n. 96/2010, in modo da potersi adeguare alla normativa, in termini di calendario venatorio. Per lo stesso motivo chiediamo se la Regione Piemonte intenda dotarsi di un piano faunistico, anch'esso previsto dalla normativa



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sacchetto.



SACCHETTO Claudio, Assessore a caccia e pesca

Avevo già risposto all'interrogazione della Consigliera Cerutti la settimana scorsa, ma non dispiace ribadire quanto già affermato una settimana fa in merito alla questione.
La scelta operata dalla Giunta regionale di anticipare la caccia al 1 settembre per queste specie migratorie ha la sua ratio in quelli che sono i danni che queste specie comminano nei confronti delle coltivazioni agricole. Il fatto d'averla anticipata al 1 settembre consente - vedremo i dati nel momento in cui si concluderà la stagione venatoria - di ridurre i danni che negli ultimi anni, derivanti da queste specie migratorie, sono aumentati soprattutto in alcuni ATC della regione. Tenuto conto del fatto che, come lei ben sa, i danneggiamenti da fauna selvatica comminati alle coltivazioni agricole danno un grave danno economico; se è vero che, da un lato, sono comunque risarcite, è anche vero che le imprese agricole seminano e piantano i propri prodotti agricoli per raccoglierli, per ottenere un reddito da questi e non per farsi risarcire i danni causati dalla fauna selvatica. Per quanto riguarda la normativa che lei giustamente citava prima, la stessa determina dei vincoli relativamente all'attività migratoria di queste specie. Il parere dell'ISPRA andava in questo senso diceva che, anticipando la stagione venatoria, non si doveva incidere sull'attività migratoria delle specie stesse - e noi abbiamo ritenuto che anticipare il periodo venatorio per le specie colombacce, cornacchie e quant'altro non determinasse un danneggiamento dell'attività di queste specie, soprattutto dal punto di vista delle loro migrazioni. Abbiamo tenuto conto del fatto che, in base ai risultati dei censimenti, queste specie non sono assolutamente in via d'estinzione e hanno, anzi, un trend d'aumento della popolazione stessa.
In sostanza, la scelta di anticipare il periodo venatorio per queste specie al 1° settembre è avvenuta nell'ottica di ridurre i danni da loro comminati alle coltivazioni agricole, tenuto conto del fatto che, dal nostro punto di vista - ma questo, logicamente, lo vedremo alla fine della stagione venatoria, quando avremo i dati - ciò non andava ad incidere sulla popolazione di queste specie e sulla loro attività migratoria.
Questa gestione ci permette di controllare meglio questa popolazione soprattutto di cercare di ridurre i danni a carico delle aziende agricole e delle coltivazioni agricole. Alla fine dell'anno, vedremo se i dati in nostro possesso presenteranno dei cambiamenti. Negli ultimi tre anni, fino al 2009, vi è stato un trend di crescita dei danni causati da queste specie: se si ridurrà, vorrà dire che l'anticipo della caccia al 1 settembre ha dato i suoi frutti, senza comunque incidere con la popolazione di queste specie migratorie, soprattutto senza andare contro la normativa degli enti superiori. Al riguardo, ricordo che il TAR ha respinto il ricorso presentato da un'associazione e adesso si andrà in Consiglio di Stato, ma comunque noi siamo tranquilli da questo punto di vista, tenuto conto del fatto che non siamo l'unica Regione in Italia ad aver adottato questo provvedimento, perché sono circa 13-14 le Regioni italiane che hanno fatto questa scelta. Quindi, la ratio della scelta della Giunta regionale è stata questa, in piena concordia con quelli che sono i dettami legislativi degli enti superiori.


Argomento: Beni ambientali - tutela del paesaggio (poteri cautelari, vincoli

Interrogazione n. 126 "La nuova normativa regionale in itinere penalizza i sacri monti piemontesi" presentata dalla Consiglieri Manica (rinvio)


PRESIDENTE

Adesso passiamo all'interrogazione n. 126, presentata dalla Consigliera Manica. L'Assessore Casoni è in ritardo; se la collega Manica acconsente, è presente l'Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale, Elena Maccanti, che può dare la risposta, altrimenti la rinviamo. Ricordo che la replica non è prevista in questo tipo d'interrogazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Non è prevista su quelle presentate ai sensi dell'articolo 100, non su un'interrogazione normale.



PRESIDENTE

No, anche su questa. Lei avrà sicuramente la nota distribuita i primi giorni - ricorda? - dove ci sono elencati più tipi d'interrogazione, anche ordinarie: questo tipo d'interrogazione prevede l'illustrazione e la risposta della Giunta, ma non prevede la replica; per altre interrogazioni non è prevista l'illustrazione, ma è prevista la replica. Ad esempio l'interrogazione a risposta orale ordinaria della Consigliera Manica non prevede l'illustrazione, ma prevede la replica.



MANICA Giuliana

Presidente, intendo aspettare l'Assessore Casoni.



PRESIDENTE

Bene; tratteremo la sua interrogazione più tardi.


Argomento: Commemorazioni

60° Giornata Nazionale delle "Vittime degli incidenti sul lavoro" Commemorazione


PRESIDENTE

Richiamo l'attenzione dell'Aula. Come proposto dal Consigliere Bono e deciso in sede di Conferenza dei Presidenti di Gruppo, procediamo alla commemorazione delle vittime sul lavoro. Domenica 10 ottobre si terrà la sessantesima giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro.
Oggi in quest'Aula vogliamo ricordare tutti coloro che hanno perso la vita nello svolgimento della loro professione e tutti coloro che sono rimasti vittime d'infortuni invalidanti.
Questa giornata deve essere un momento di riflessione per sottolineare ancora una volta che è necessario salvaguardare il diritto alla sicurezza d'ogni lavoratore, investire sulla prevenzione, sull'assistenza e sul reinserimento delle vittime del lavoro.
I dati del 2010 confermano che la situazione è in netto miglioramento.
Nella nostra Regione, nel periodo 2008-2009, gli infortuni sono diminuiti di circa il 10%: dai 69.000 casi nel 2008 ai 62.000 nel 2009. Nello stesso periodo, fortunatamente, si sono verificati anche meno casi di morti sul lavoro, passando dai 76 nel 2008 ai 53 nel 2009. Nonostante il trend positivo, si rimane ancora a livelli troppo alti, perché parliamo sempre di vite umane: non possiamo accettare che mediamente ogni settimana una persona muoia sul lavoro.
La giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro è una ricorrenza comune a tutto il Paese, è l'occasione per ricordare che la sicurezza è una priorità imprescindibile per garantire la dignità dei lavoratori; una sicurezza che nasce dal rispetto delle normative rigorose approvate in questi anni dal legislatore nazionale, ma che si nutre soprattutto della consapevolezza, ad ogni livello, che la cultura della prevenzione del rischio deve basarsi su tecnologia, formazione e rispetto della persona.
Invito il Consiglio regionale a volere osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime sul lavoro.



(L'Assemblea e i presenti osservano un minuto di silenzio)


Argomento:

Nomine (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4 all'o.d.g.: "Nomine".
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente. Rispetto alle discussioni in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, chiederei a lei e al Consiglio di non procedere alle nomine relativamente al Collegio dei Revisori delle ATC.
La ragione è molto semplice. A noi pare più corretto che il Consiglio regionale proceda contestualmente alla nomina dei componenti il Consiglio d'Amministrazione delle ATC e del Collegio dei Revisori dei conti.
Sotto quest'aspetto, come Gruppo del Partito Democratico, siamo a sollecitare affinché nei prossimi giorni si possano creare le condizioni perché il Consiglio regionale celermente proceda sia al rinnovo dei Consigli di Amministrazione che del Collegio dei Revisori dei conti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente. Abbiamo sentito l'intervento del Consigliere Reschigna e, in linea di massima, anche noi condividiamo l'esigenza di poter fare un blocco unico di nomine (Consigli di Amministrazione, Collegio dei Revisori dei Conti e alcune altre nomine che erano state previste) nella prossima seduta consiliare.



PRESIDENTE

Mi sembra che il Presidente del Gruppo Partito Democratico chieda di procedere all'elezione del Collegio insieme agli Amministratori; nel frattempo (ma è cosa nota), la Giunta regionale ha provveduto al commissariamento delle stesse Agenzie Territoriali per la Casa, surrogando provvisoriamente il Consiglio di Amministrazione Anche alla luce di quanto diceva il Consigliere Pedrale sulle altre due nomine, facciamo il punto della situazione domani alla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi e poi stabiliamo un calendario e un elenco preciso per la seduta consiliare del 12 ottobre. Il punto è rinviato.


Argomento: Telecomunicazioni

Proseguimento esame disegno di legge n. 57 "Istituzione Bollettino Ufficiale telematico della Regione Piemonte"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 57, di cui al punto 5) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato.
Nella seduta pomeridiana del 28 settembre avevamo lasciato il punto in sede di votazione, dove è mancato un paio di volte il numero legale.
Quindi, dobbiamo semplicemente procedere alla votazione dell'articolo 1.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il numero legale è 28.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Non essendoci richieste d'intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Non essendoci richieste d'intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Non essendoci richieste d'intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Non essendoci richieste d'intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Abbiamo iniziato a questo punto della votazione a rappresentare la nostra dichiarazione di voto, non perché gli articoli precedenti non fossero importanti, ma perché da questo articolo in avanti si coglie il cuore del provvedimento. Quindi, interverremo da adesso in avanti per fare in modo che i cittadini, attraverso la lettura, da oggi informatica...



PRESIDENTE

Colleghi, il Consigliere Lepri ha diritto di essere ascoltato. C'è troppo brusìo.



LEPRI Stefano

Dicevo che interverremo da adesso in avanti per fare modo che i cittadini possano apprezzare questo provvedimento che certamente contribuisce non poco a costituire e realizzare quella democrazia partecipata alla quale tutti teniamo in modo particolare.
Siamo, anche nella nostra Regione, in una democrazia rappresentativa indiretta ed abbiamo la gran responsabilità di rappresentare i cittadini piemontesi. Lo facciamo attraverso provvedimenti diversi: leggi regolamenti e decreti, deliberazioni della Giunta e del Consiglio determinazioni dirigenziali; quindi, un arco di provvedimenti importanti ospitati nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Tuttavia sappiamo che l'accesso a questo strumento così fondamentale in modo che i cittadini possano essere informati, in tempo reale e sempre più velocemente, di queste scelte, nostre e dei dirigenti e dei direttori è ostacolato...
Presidente, sto dicendo cose importanti...



PRESIDENTE

I Consiglieri sono pregati di sedersi nei propri banchi.



LEPRI Stefano

... dicevo che proprio in forza dell'importanza di quest'organo d'informazione, che rappresenta visivamente il lavoro e l'impegno del Consiglio e della Giunta, dei dirigenti e di tutti gli operatori della nostra Regione, dobbiamo fare di tutto affinché i cittadini possano più facilmente conoscere le nostre decisioni.
Quindi, cosa c'è di più efficace della presentazione per via telematica delle decisioni contenute nel Bollettino Ufficiale? Tra l'altro, si tratta di un provvedimento coerente con l'importante sforzo del governo nazionale - mi lancio, se il mio Capogruppo me lo consente, in un piccolo riconoscimento verso il governo di centrodestra lo sforzo del Ministro Brunetta nell'informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Sforzo che prosegue quanto già aveva avviato il precedente governo Prodi. Vediamo, dunque, con assoluto favore la possibilità di eliminare tonnellate di carta inutile e procedere con lo sviluppo della telematica anche in riferimento ai provvedimenti della Pubblica Amministrazione.
Mi pare importante ricordare, a proposito dell'articolo 6, che diversi Comuni della nostra regione non sono ancora collegati con la banda larga e noi conosciamo gli sforzi che la precedente Amministrazione fortunatamente, seppure in tono minore, ed anche questa ha fatto e sta facendo per fare in modo che tutta la regione possa contare sui collegamenti a banda larga.
dunque, importante e necessario procedere alla completa copertura della banda larga nella nostra regione e che, nei Comuni in cui la banda larga ancora non funziona, si possa chiedere, ai sensi dell'articolo 6 l'invio per posta cartacea o telematica di una stampa dell'atto di interesse.
Per ora mi fermo qui, Presidente, ma credo che il senso sia chiaro.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Lepri.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento sull'articolo 6, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva



PRESIDENTE

ARTICOLO 7



PRESIDENTE

In merito all'articolo 7, ha chiesto la parola il Consigliere Muliere ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Sul merito dell'articolo...



PRESIDENTE

Può parlare tre minuti in dichiarazione di voto.



MULIERE Rocco

La ringrazio, Presidente, per avermi concesso la parola. Stiamo discutendo una legge che considero importante, perché ha lo scopo di facilitare l'informazione relativamente ai lavori del Consiglio regionale quindi alle leggi approvate dal Consiglio regionale, agevolando il collegamento, il rapporto tra la nostra Istituzione e i cittadini. Parlando di informazione, Presidente - sarò noioso, ma se non lo faccio in questa sede non so dove farlo - voglio evidenziare che, se ci preoccupiamo di informare i cittadini piemontesi, dovremmo anche preoccuparci di informare i Consiglieri regionali.
I Consiglieri regionali devono essere informati, nel limite del possibile, riguardo alle presenze degli Assessori e del Presidente della Giunta regionale sui territori.
Continuo ad insistere, Presidente: nonostante lei invii lettere alla Giunta e al Presidente della Giunta, queste non vengono lette. Le assicuro che quelle lettere non vengono lette, perché il Presidente della Giunta regionale, l'onorevole Cota, sabato è venuto a Valenza ad inaugurare la mostra "Valenza gioielli", e naturalmente io questo dove l'ho letto? Sui giornali. L'Assessore Maccanti, che è anche Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale, è venuta a Tortona, ha incontrato i Sindaci del Tortonese e io dove l'ho letto? Sul giornale! Ma le pare logico, le pare giusto, che ci sia rapporto con qualche Consigliere regionale e gli altri devono essere tenuti all'oscuro? Ritengo che questo non vada bene. È doveroso che la Giunta e il Presidente Cota informino i Consiglieri regionali quando si recano sul territorio. Io lo denuncio e continuerò a denunciarlo: Presidente, lei scrive, ma dov'è l'autorevolezza del Presidente del Consiglio regionale, se continuano ad avvenire episodi del genere, senza che cambi nulla? Presidente, ci preoccupiamo dell'informazione dei cittadini piemontesi, ma io insisto, per senso di responsabilità istituzionale, di rispetto istituzionale nei confronti dei Consiglieri regionali, che non sono stati nominati, ma sono stati eletti. Spero che le mie affermazioni incontrino il favore dell'intero Consiglio regionale.
Presidente, informiamo i cittadini piemontesi - su questo siamo perfettamente d'accordo - ma informiamo anche i Consiglieri regionali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei. Io non conosco il mio grado di autorevolezza e non sta a me giudicarlo. Come lei sa, non ho solo scritto, ma mi sono adoperato in questo senso, parlando sia con il Presidente sia con gli Assessori presenti.
Il Vicepresidente Cavallera chiede di intervenire. Prego.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente. Prendo atto dell'intervento dei colleghi; essendo stato Consigliere per parecchio tempo, mi rendo conto di quanto sia importante...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Vicepresidente. Chiedo la massima attenzione, visto che come è capitato altre volte, è stata sottoposta all'attenzione dell'Aula una problematica che riguarda il rapporto Consiglio-Giunta. Il Vicepresidente della Regione sta dando una risposta, pertanto chiedo attenzione. Grazie.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Stavo dicendo quanto sia importante un corretto rapporto tra Giunta e Consiglio.
Intervengo per porre un discrimine tra le iniziative promosse dalla Giunta regionale e quelle che sono, invece, le presenze che si assicurano su invito di vari soggetti, che ovviamente a loro discrezione, ma anche sulla base di un'attenzione che - devo riconoscere - in generale è abbastanza assicurata (lo dico anche per esperienza personale), invitano i vertici regionali, ma anche i Consiglieri della zona.
Questo, di norma, avviene; dico "di norma", perché non essendo la Giunta regionale che organizza le diverse manifestazioni, non pu assicurare integralmente quello che giustamente i colleghi chiedono alla Giunta, nel momento in cui alcuni suoi esponenti presenziano ad iniziative sul territorio. È chiaro che, in quel caso, si deve prestare attenzione ai colleghi della circoscrizione elettorale o ai Capigruppo consiliari, nei termini di un corretto rapporto.
Prego, pertanto, il collega Muliere di considerare questo fatto e valutare le questioni con questo discrimine tra iniziativa diretta della Giunta regionale e la miriade - per fortuna il Piemonte n'è ricco - di iniziative organizzate sul territorio per lo più nei fine settimana. Spesso si accetta un invito dicendo "posso venire" all'ultimo minuto, perché gli impegni degli amministratori, come quelli dei Consiglieri, sono tanti, e al di là delle presenze ufficiali promosse dalla Giunta, negli altri casi devo dire che Assessori, e Presidente in modo particolare, comunicano tramite il sistema informativo, tramite il sito, tutte le loro presenze sul territorio.
Qualora non funzionassero altre modalità di segnalazione, ci sarebbe comunque, quest'estrema ratio, che consentirebbe di conoscere i movimenti che, peraltro, vengono riecheggiati della stampa.
Condivido il fatto che si tratti di una materia delicata; credo, per che non sia il caso di farne una questione... non dico forzando un po' i toni, ma facendo, talvolta, qualche esagerazione polemica.



PRESIDENTE

Ringrazio il Vicepresidente della Giunta regionale. Avremo comunque modo, con l'Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale, magari già nella Conferenza dei Capigruppo di domani, di fare il punto sulla questione.
Non essendovi altre richieste di intervento per dichiarazione di voto sull'articolo 7, lo pongo in votazione. Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Intervengo unicamente per confermare che il voto del nostro Gruppo sarà favorevole.
sicuramente giusto che la Regione informatizzi questa decisione tuttavia, poiché sul Bollettino Ufficiale confluiscono gli atti della Regione, comprese le leggi, noi ci dotiamo dello strumento, ma vorrei che voi vi dotaste anche delle leggi. Perché non so come oggi potremmo utilizzare questo strumento: sul Bollettino della Regione Piemonte ancorché informatizzato, che leggi potremmo pubblicare oggi? Scusate la domanda, ma da qualche mese voi non state approvando delle leggi. Abbiamo approvato il bilancio - e va benissimo - ma oggi il Bollettino avrebbe una serie di pagine in bianco, perché questa maggioranza e questa Giunta, da qualche settimana, si stanno occupando di altre questioni, e non delle leggi che devono essere approvate.
legittimo informare tramite Bollettino; è giusto che io, cittadino piemontese, navighi su internet e trovi il Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte; è altresì doveroso eliminare il cartaceo: quante volte anche in Commissione, abbiamo proposto di utilizzare lo strumento di internet per fare le consultazioni e quant'altro! Va tutto bene. Ma oggi constato che stiamo decidendo di dotarci di uno strumento sicuramente importante, che è quello dell'informatizzazione del Bollettino, ma manca la materia prima: il contenuto. E se continuate così, neppure nei prossimi mesi avrete il contenuto! Perché vorrei capire quali sono i provvedimenti importanti che questa Regione sta approvando e che dovrebbero, in teoria essere comunicati, attraverso il Bollettino, ai cittadini piemontesi.
un problema che ha un'attinenza diretta con la nostra discussione Presidente Cattaneo. Voi, da questo punto di vista, fate tanta propaganda e tanti annunci; vi dotate degli strumenti per comunicare, ma, alla lunga per quanto possiate informatizzare il Bollettino, se poi manca il contenuto perché non approvate le leggi, capite bene che è un bel problema. E qui nasce la questione che anticipava il collega Muliere.
Vicepresidente Cavallera, non sono per nulla soddisfatto della sua risposta, perché i problemi sono duplici: abbiamo un problema che attiene ai rapporti fra la Giunta e il Consiglio, e abbiamo un problema che attiene ai rapporti fra la Giunta e il territorio.
Per quanto riguarda la seconda questione, a mio avviso sarebbe corretto peraltro l'avevo ribadito anche in passato - che gli Assessori che girano per il Piemonte informassero, per una ragione di stile, i Consiglieri di maggioranza e di minoranza. Naturalmente la Giunta, girando per il territorio, "venderà" ciò che ha fatto e racconterà gli obiettivi che intende realizzare. Ovviamente lo farà in presenza di amministratori e di cittadini, ma anche - com'è giusto che sia - in presenza dei Consiglieri di minoranza. Su quest'aspetto, ha ragione il collega Muliere a sollecitare un atteggiamento diverso da parte della Giunta. Assessore Maccanti, lo pongo come un problema di stile e di correttezza: non vi facciamo ombra in giro per il Piemonte! Il primo problema riguarda, invece, i rapporti tra la Giunta e il Consiglio. Prendo atto, questa mattina, della presenza degli Assessori Maccanti e Quaglia in aula e sono soddisfatto. Ma posso domandare che fine ha fatto il Presidente Cota, se è ancora vivo? Posso domandarlo? Perché da qualche settimana a questa parte, non c'é data possibilità di discutere con il Presidente Cota. Verrà nei prossimi giorni, come è stato ricordato, in Commissione bilancio: è un fatto sicuramente positivo, perché finalmente discuteremo la politica di bilancio con il Capo dell'Amministrazione regionale.
certo, però, Presidente Cattaneo, che se dovessi giudicare i rapporti tra la Giunta e il Consiglio dal punto di vista della presenza del Presidente Cota in Aula, Dio mi scampi e liberi! Credo che abbiamo raggiunto il minimo storico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di intervento per dichiarazione di voto sull'articolo 8, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Mi scuso con i colleghi se intervengo nuovamente: del resto, è l'unico provvedimento che stiamo esaminando! Questo Consiglio, purtroppo, non è che abbia un'agenda di provvedimenti fittissima, per cui il fatto che un Consigliere faccia dichiarazioni di voto, non determina chissà quale rallentamento dell'attività del nostro Consiglio regionale. "Rischiamo" di terminare i nostri lavori entro mezzogiorno o la mezza, collega Pedrale.
Siamo rapidissimi, abbiamo pochi provvedimenti da esaminare (anzi, questa mattina abbiamo un solo provvedimento all'esame del Consiglio regionale).
Tornerei sulla questione che ponevo poco fa, Presidente Cattaneo perché è delicata. Io insisto su questo punto, perché, come dicevo, vi sono due problemi.
Il primo: noi stiamo discutendo, questa mattina, una legge che consentirà alla Regione - peraltro, sono d'accordo con questa decisione di comunicare per via telematica i contenuti del Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. È una scelta innovativa, e siamo assolutamente d'accordo.
Eliminiamo la carta (la carte non deve più esserci, o deve esserci il meno possibile!).
Rimane, tuttavia, il problema di cosa scrivere nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, perché se oggi dovessimo giudicare il primo "Bollettino telematico" - consentitemi il termine - che noi istituiamo con legge, e dovessimo "raccontare" la seduta di questo Consiglio regionale o di quelli precedenti, avremmo ben poco da scrivere! Anzi, pochissimo.
Perché dovremmo scrivere di una Regione che, dal punto di vista dell'attività legislativa, fa assai poco. Questa è la prima questione Presidente.
Approfitto della discussione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte per segnalare un problema grosso come una casa: avverto - ho concluso, Presidente - che discutiamo di molte questioni, ma non di quelle che interessano la regione Piemonte; la tendenza del Presidente della Giunta regionale è, semmai, discutere spesso e volentieri di questioni politiche nazionali, come è stato ricordato dal mio Capogruppo, e poco delle questioni riguardanti la vita dei cittadini piemontesi.
Vorremmo che il Presidente fosse un po' più presente in aula e che dedicasse più attenzione ai problemi dei piemontesi: lo avete candidato alla Presidenza della Regione Piemonte e lui ha vinto o, perlomeno, si crede abbia vinto le elezioni, per governare questa Regione e per occuparsi dei problemi dei piemontesi.
La nostra sensazione è che il Presidente dedichi una piccola parte del suo tempo a queste questioni e la gran parte del suo tempo ad occuparsi di problemi non dei piemontesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Al di là del fatto che non so se l'intervento del collega Ronzani fosse attinente all'argomento in discussione, mi sembra un po' contraddittorio quanto afferma l'opposizione: qualche minuto fa ci si è lamentati del fatto che il Presidente Cota era sul territorio, in provincia di Alessandria, e forse qualcuno non era stato prontamente avvisato. Ad un certo punto occorrerà mettersi d'accordo: se il Presidente Cota va a Roma non va bene se il Presidente Cota rimane sul territorio e gira intensamente le province piemontesi, come sta facendo, non va ugualmente bene. ritengo che il Presidente Cota stia trovando un giusto equilibrio fra una forte presenza territoriale, mobilitandosi e muovendosi molto sul territorio indipendentemente dalla presenza in aula, e il collegamento con il mondo politico romano. Quando è a Roma lo fa sicuramente per tutelare gli interessi del Piemonte. Mi sembra ci stia riuscendo bene e che stia portando avanti alcune battaglie come quelle...



(Brusìo in aula)



PEDRALE Luca

Chiedo di non essere interrotto, Presidente.
Auspico - concludendo per non far perdere tempo all'Aula - che il Presidente Cota mantenga giustamente questo collegamento a livello nazionale: sicuramente lo sta facendo a favore dei cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marinello per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



MARINELLO Michele

Grazie, Presidente.
Collega Ronzani, ma di cosa stiamo parlando? Personalmente fatico a non intervenire dopo il suo intervento: qui sostanzialmente, parrebbe esserci una maggioranza che non fa niente: "Fate il bollettino telematico ma cosa ci mettete dentro? Non fate le leggi. Non state facendo niente. Cota non c'è. Siete persone non in grado di amministrare la Regione".
Io, pur neofita, non posso stare zitto: collega Ronzani, sa cosa abbiamo fatto in questi mesi? Abbiamo approvato ben due bilanci. Un bilancio tecnico che abbiamo ereditato con una bozza ridicola - ridicola! che abbiamo dovuto mettere in piedi in poche settimane, cercando di sanare alcune situazioni e alcuni errori macroscopici contenuti nelle bozze ereditate.
Dopodiché, abbiamo dovuto immediatamente approvare un assestamento di bilancio, rimanendo all'interno dei paletti previsti dalla nuova regolamentazione, e per fare questo abbiamo lavorato giorno e notte con gli Assessorati, per cercare di tirar fuori un documento contabile minimamente sostenibile: non vorrei fosse dimenticata la situazione finanziaria ereditata. I tagli apportati ad alcuni settori della Regione Piemonte non sono stati frutto di idee malsane o di volontà di penalizzare questo o quel settore, ma dettati dalla necessità di reperire risorse per altri settori e di sanare quel "buco" di cui abbiamo parlato più volte. Dopodiché, abbiamo immediatamente compiuto un piano lavoro (390 milioni di euro messi in campo per cercare di attrarre nuovi investitori). E poi, quotidianamente dobbiamo sanare tutta una serie di situazioni anomale che ci troviamo sul gobbone, come ad esempio la situazione dell'Assessorato alla cultura, di cui abbiamo avuto modo di parlare in questa sede, e mi riferisco a quelle promesse di contribuzione senza impegno di spesa, che mettono in ginocchio il settore cultura e lo penalizzano in maniera drammatica.
Stiamo cercando di raddrizzare la barca; stiamo cercando di capire come reimpostare la spesa della Regione Piemonte in maniera più razionale. Credo sia doveroso, da parte dell'opposizione in Consiglio regionale, lasciarci lavorare e cercare di tirare le somme quando saremo riusciti ad impostare le nuove politiche regionali di questa nuova Giunta. Vi assicuro che non è facile: non è facile, ad esempio, per il clima generato a causa di ricorsi assurdi che ci vorrebbero delegittimati da qualcuno, nonostante i piemontesi si siano espressi molto chiaramente.



PRESIDENTE

Mi permetto di ricordare ai Consiglieri che siamo in fase di dichiarazione di voto sull'articolo 9 che recita: "Valore del testo pubblicato degli atti normativi".


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio alla delegazione del Progetto "Artur Brasile"


PRESIDENTE

Saluto la delegazione del Progetto "Artur Brasile", che incontreremo come ho detto in apertura della seduta, alle ore 12.30 in sala Viglione.
Grazie e benvenuti.


Argomento: Telecomunicazioni

Esame disegno di legge n. 57, inerente a "Istituzione del bollettino ufficiale telematico della Regione Piemonte" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con il disegno di legge n. 57.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco in dissenso dal Gruppo; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Non volevo intervenire - quindi intervengo in dissenso: mi asterrò dal voto - ma l'intervento che mi ha preceduto mi ha sollecitato. Ci si chiede di "lasciar lavorare" la maggioranza; francamente, mi sembra che ci sia nulla da lasciar fare in questo momento. Non si sta facendo sostanzialmente, nulla. Dal bilancio presentato nei giorni scorsi, di cosa intenda fare questo Governo regionale e questa maggioranza non traspare nulla. L'aver messo in un fondo indistinto tutte le risorse sostenendo "poi ne discuteremo", francamente mi sembra un approccio quasi ironico e comico.
Allo stesso modo, la riflessione del collega che mi ha preceduto mi porta a fare una semplice considerazione: se c'è un problema all'orizzonte è che avremo minori trasferimenti per quasi mezzo miliardo di euro dallo Stato per l'anno prossimo. Questo il gran problema che siamo chiamati ad affrontare in questo momento. Per tutto il resto si tratta di fumogeni per diminuire l'attenzione su questo testo.
Mi si lasci ancora dire - e concludo molto velocemente senza utilizzare tutto il tempo a mia disposizione - che il vero problema è che, come ha già detto prima il mio collega Ronzani, abbiamo un Presidente che sta facendo di tutto meno che occuparsi dei problemi del Piemonte: lo vediamo quotidianamente in tutte le reti televisive possibili e immaginabili, ma non lo vediamo qui, in aula, a ragionare su questioni che riguardino il Piemonte; lo sentiamo ragionare su tutti i problemi dell'Italia; lo sentiamo ragionare su cosa farà la Lega Nord per il bene dell'Italia, ma non lo sentiamo dire cosa farà, concretamente, per il Piemonte.
Credo sia questo il grave problema che siamo chiamati ad affrontare.
Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
L'articolo 10 è molto importante perché definisce i tempi massimi entro i quali i decreti del Presidente della Giunta e le deliberazioni della Giunta regionale sono pubblicati. D'altronde, il tema relativo ai termini della pubblicazione è decisivo.
Sappiamo che molto spesso le imprese e i cittadini devono informarsi molto rapidamente, in mondo particolare sugli atti della Giunta e i provvedimenti firmati direttamente dal Presidente. Pubblicarli tempestivamente, è elemento di grande importanza.
Noi stessi quando dobbiamo ricercare qualche provvedimento approvato dalla Giunta, facciamo spesso fatica; nonostante il fatto di poter contare sui potenti mezzi di cui dispone il Consiglio, tante volte attendiamo alcuni giorni, soprattutto se si tratta di decreti del Presidente della Giunta.
Al di là di questo, penso si debba sostenere questo provvedimento, che ripeto, snellisce notevolmente la comunicazione che la Regione deve garantire ai cittadini.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, colleghi.
Il nostro voto sull'articolo 10 del testo presentato è ovviamente favorevole. Come in occasione delle votazioni precedenti, colgo il fatto di avere la parola per rispondere ai colleghi che hanno accusato la maggioranza di non fare assolutamente nulla. Addirittura, di poter pubblicare un Bollettino Ufficiale completamente bianco.
Penso che in questo momento - come ha già detto bene il Consigliere Marinello - emergano difficoltà oggettive, non di questa Giunta, cari colleghi, ma che abbiamo ereditato dalla gestione di un bilancio che impegnava i denari di questa Regione, "a voce", senza inserirli a bilancio.
E mi assumo la responsabilità di quanto affermo. Sapete benissimo che quanto sto dicendo è vero! È stato verificato in sede, per esempio, della Commissione cultura. È facile fare promesse al mondo della cultura. Vedo presente l'ex Assessore alla cultura, il Consigliere Leo, che se mai avesse pensato una cosa di tal genere, sono sicuro che oggi non sarebbe seduto tra i banchi del Consiglio regionale. Eppure, un'altra Giunta regionale convinta di vincere le elezioni e quindi di sistemare tutto, queste cose le ha fatte. Eccome! Ho fatto un esempio, ma potrei farne altri.
Mi rivolgo, per esempio, al collega battagliero che trovo in Commissione sanità, il Consigliere Boeti. Sulla sanità abbiamo trovato una situazione di bilancio non difficile: tragica. E questo il Consigliere lo sa bene, perché opera in questo settore.
Mettendo insieme queste vicende, voi capite che aver proceduto all'approvazione di un bilancio, aver proceduto ad un assestamento alla fine di luglio e lavorando, oggi, nuovamente sul bilancio, non significa essere assenti dalle politiche regionali.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO


Argomento: Presidente della Giunta Regionale

Comunicazione del Vicepresidente della Giunta regionale, Cavallera, in merito alla lamentata assenza del Presidente Cota, da parte dell'opposizione


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Vorrei dire poche cose. La prima. A noi manca, in quest'Aula, il Presidente della Regione. Dal 3 maggio, data di insediamento del Consiglio regionale, al 30 settembre, il Presidente ha partecipato ad otto sedute su 36 complessive. Ecco perché esponiamo una foto del Presidente della Regione al posto dove il Presidente dovrebbe sedersi....



(Il Consigliere Taricco espone una foto del Presidente della Giunta regionale tra i banchi della Giunta)



PRESIDENTE

Consigliere Taricco, chiedo l'intervento immediato dei questori! Immediato! Consigliere Taricco, consegni quel cartello...Sospendo la seduta per cinque minuti.



(La seduta sospesa alle ore 12.07 riprende alle ore 12.13)



PRESIDENTE

Prego i giornalisti e tutti coloro i quali sono nell'emiciclo, di lasciare l'Aula, e i questori, con l'ausilio dei commessi, di provvedere.
Sospendo nuovamente la seduta.



(La seduta riprende alle ore 12.15)



PRESIDENTE

Proseguiamo i nostri lavori. Prego i signori giornalisti se, per gentilezza, possono collaborare per il prosieguo del Consiglio.
... so che non ha finito il suo intervento, Consigliere Reschigna, per le ricordo che c'è stata una certa complicità del suo Gruppo all'interruzione dei lavori - lo dico in modo garbato.
Come è noto, la Giunta può intervenire in qualsiasi momento e sugli interventi della Giunta è possibile aprire una discussione. Credo, dopo quanto ascoltato in una serie di dichiarazioni di voto e dopo quanto accaduto - sul quale non dico nulla perché si commenta da sé - sia utile che la Giunta intervenga.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Intervengo non tanto per giustificare o difendere il Presidente, che non ha bisogno certamente del mio intervento, ma per svolgere una considerazione da Vicepresidente della Giunta regionale, componente del governo regionale.
Intervengo anche per rendere noto a coloro che qui rappresentano il mondo dell'informazione e a tutti i cittadini che, attraverso le forme organizzate dal Consiglio, stanno seguendo i nostri lavori, che il Presidente della Giunta regionale è a Roma per incontrare rappresentanti del Governo su tematiche di grande importanza. Tematiche che riguardano il federalismo fiscale, la ripartizione dei fondi per tematiche importanti come la sanità. Riguardano anche un incontro specifico con il Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti.
Ieri si è svolta una riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi; la collega Quaglia era presente in quella sede.
Ovviamente, in questi momenti, "la lingua batte dove il dente duole", per cui le tematiche di tipo finanziario vanno per la maggiore.
Devo dire in questa sede che ho frequentato per più di 10 anni la Conferenza Stato-Regioni in precedenti legislature, quando avevo altre responsabilità, e il fatto di essere coordinatore degli Assessori all'ambiente mi portava spesse volte a dovermi recare a Roma. Ebbene, mi sono convinto che una buona Amministrazione regionale è quella che cura in modo particolare la difesa degli interessi dei cittadini piemontesi anche nei momenti e nei luoghi dove si decidono determinate questioni molto importanti, che poi si ripercuotono o nei provvedimenti di legge di cui si discutono le bozze o nelle decisioni che vengono assunte da parte del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri o all'interno delle Commissioni parlamentari.
Il fatto che il nostro Presidente sia anche un esponente di spicco di una componente importante, qual è quella della Lega Nord, e come tale fa parte delle delegazioni che vanno anche a nome delle Regioni a incontrare non dico le controparti, ma i Ministeri di riferimento, credo che questo debba essere valutato positivamente: non è certo un fatto che debba indurre a considerazioni di tipo critico.
Non a caso, prima cercavo di ribadire a qualche Consigliere - non con aria di sufficienza, ma proprio in un rapporto costruttivo e utile tra la Giunta e il Consiglio - che, quando è stata necessaria la presenza del Presidente, questa è sempre stata assicurata; è stata assicurata anche in questo periodo, pur travagliato per tante ragioni.
Diversamente, mi risulta che gli Assessori sono diligentemente e puntualmente presenti nelle Commissioni e sono presenti in aula quando si esaminano provvedimenti di loro competenza. Naturalmente, avremo tutto il confronto sul bilancio, dove ci saranno le dovute presenze a seconda delle varie convocazioni che verranno fatte dai Presidenti di Commissione e dal Presidente del Consiglio.
Ribadisco ancora una volta che il Presidente Cota è impegnato in un ruolo di rappresentanza con altri Presidenti di Regione su tematiche di primaria importanza per le Regioni stesse: non vedo perché si debba sollevare tutto questo clamore, visto che comunque il Presidente sta svolgendo il suo compito in modo adeguato e nell'interesse del Piemonte.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, si sono iscritti a parlare, a cominciare dal Consigliere Reschigna, i colleghi Lupi, Pedrale, Boeti - e vedo altre mani che si stanno alzando.
Consigliere Reschigna, lei vuole parlare per chiarimenti, propone che si vada alla discussione o finisce la sua dichiarazione di voto sull'articolo?



RESCHIGNA Aldo

Intendo intervenire brevissimamente sulle comunicazioni della Giunta regionale.



PRESIDENTE

A norma dell'articolo 56, comma 1, del Regolamento, può intervenire 5 minuti per chiarimenti una sola volta (ne ha la facoltà ogni Consigliere regionale); in alternativa, tre Consiglieri o un Presidente di Gruppo possono proporre di aprire una discussione. Viceversa, si può archiviare al più presto questa pagina, rispettare quello che abbiamo all'o.d.g. e magari ricevere, alle ore 12.30, la delegazione brasiliana, con la quale ci siamo impegnati in tal senso.
La parola al Consigliere Reschigna per chiarimenti (articolo 56, comma 1, del Regolamento).



(Commenti dai banchi della maggioranza)



PRESIDENTE

Scusate, non si può avviare un dibattito surrettizio! Se si vuol fare una discussione, qualcuno deve prendersi l'onere di proporre di interrompere il prosieguo dei lavori secondo l'o.d.g. convocato e dire: "Io, Presidente di Gruppo, e altri due colleghi chiediamo che si apra il dibattito" e si fa il dibattito.
Se invece si vuole alzare la mano, si ha diritto di parlare per 5 minuti, ma bisogna chiedere dei chiarimenti (articolo 56, comma 1, del Regolamento), altrimenti si prosegue con le dichiarazioni di voto.
Ditemi se ci sono delle proposte e io, di conseguenza, faccio il Presidente.
Ci sono proposte di dibattito da parte di qualcuno? No. Bene, il dibattito non c'è.
Qualcuno chiede la parola a norma dell'articolo 56, comma 1, del Regolamento? Presidente Reschigna, prenda pure la parola.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente. Le dico da subito che utilizzerò molto meno dei 5 minuti a mia disposizione, poiché non ho bisogno di parecchio tempo per fare semplicemente una considerazione.
L'assenza odierna del Presidente Cota è ampiamente giustificata, sia ben chiaro. Il problema non è oggi. Il problema, Vicepresidente Cavallera è un altro.
Noi abbiamo voluto cogliere l'occasione odierna per sollevare, per l'ennesima volta, un problema. Al riguardo, vorrei fornire a tutta la maggioranza due ragioni di riflessione. In primo luogo, in tutto il mese di settembre non abbiamo potuto incontrare il Presidente Cota né in Consiglio né in Commissione né in qualunque altro momento istituzionale.
Seconda questione. Ci venite a dire che il Presidente Cota è molto impegnato nei rapporti con le autorità governative romane; è molto impegnato nei rapporti tra la Regione e le comunità locali. Va bene. Io vi offro - e chiudo l'intervento - il dato emerso dal monitoraggio del sito del Presidente Cota dal 1° settembre all'8 ottobre. Sapete qual è il dato che è venuto fuori? Che in tale periodo il Presidente Cota ha partecipato a 14 trasmissioni televisive nazionali su tematiche e politiche nazionali, ha partecipato a 16 manifestazioni della Lega Nord e ha avuto 9 appuntamenti istituzionali come Presidente della Regione Piemonte.
Ho finito.



PRESIDENTE

Ricordo che i chiarimenti prevedono che vengano chiesti dei chiarimenti, non che vengano fatti degli interventi di dibattito. In caso contrario, fra due o tre interventi riproporrò la domanda se qualcuno vuole il dibattito; in assenza di proposta, chiuderò l'articolo 56, comma 1, del Regolamento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Mi sembra opportuno, al di là del ribadire il voto positivo alla legge in discussione precedentemente, che comunque rappresenta una concreta proposta operativa rivolta allo snellimento del sistema comunicativo della nostra istituzione, fare alcune considerazioni sul fatto che, proprio quando la maggioranza si accinge a proporre all'Aula un provvedimento che concretamente innova un settore dell'Amministrazione regionale, ci si trova di fronte a un atteggiamento che, indirettamente provoca una situazione di ostruzionismo e di blocco di una legge che sarebbe veramente utile.
Sicuramente questo è contraddittorio, quindi il chiarimento è anche nel chiedere come mai vi sia un atteggiamento di ostruzionismo nei confronti di un provvedimento legislativo giudicato da tutti oltremodo utile.
Oltretutto, il provvedimento in questione si occupa del Bollettino Ufficiale, che non contiene e non pubblica esclusivamente le leggi della Regione Piemonte, ma tutta una serie di avvisi e di comunicazioni importanti, non limitandosi, quindi, al mero aspetto della pubblicazione legislativa.
Sulla valutazione, poi, di un'Amministrazione regionale in base al numero di leggi approvate, questa mi sembra una considerazione del tutto superficiale. Già più di 2000 anni fa, Tacito, per almeno tre volte nella sua opera principale (gli Annales) ripete che il numero delle leggi è la rovina della res publica. Ciò cosa significa? Significa che una politica moderna non è una politica finalizzata a produrre migliaia di leggi inutili. Anzi, un'Amministrazione innovativa, un'Amministrazione che cerca la modernità deve cercare di ridurre il numero delle leggi. Abbiamo assistito spesso, in passato, a Conferenze stampa di fine anno in cui si magnificava il numero delle leggi prodotte. Ma cosa significa aver prodotto, ad esempio, 59 leggi, quando magari si tratta di 59 nuove leggi inutili? Cosa serve esaltare la leggina monotematica, per pubblicizzare la propria immagine, rispetto ad complessiva capacità di influenza sulla politica regionale? La maggioranza si è concentrata su alcune questioni fondamentali, sui punti centrali della politica regionale. Oggi più che mai. il tema del lavoro determina la capacità di un'Amministrazione di saper andare incontro alle esigenze della popolazione. E la maggioranza, il Presidente Cota e tutta la Giunta regionale, si sono impegnate specificatamente rispetto all'occupazione.
Il Piano-lavoro è una realtà e da solo vale più di mille leggine spot inutili e che spesso - anzi - causano un aggravio delle già difficili situazioni del bilancio regionale.
La scelta politica che questa maggioranza ribadisce, è di concentrarsi sulle questioni fondamentali, sulle difficoltà della situazione economica e di rimandare eventuali interventi legislativi su altre questioni, oggi non necessariamente all'o.d.g. Dobbiamo concentrarci sulle difficoltà reali e avere la capacità politica di esprimere tutte le nostre energie in quella direzione.
Quanto al monitoraggio dell'attività del Presidente Cota è chiaro a tutti che il Presidente Cota non è soltanto il Presidente della Regione Piemonte. E' personaggio politico nazionale di grande importanza e proprio questo suo peso politico nazionale è utile a quest'Amministrazione per poter ottenere quei riconoscimenti da parte del Governo nazionale oggi più che mai necessari.
Il lavoro che sta svolgendo il Presidente Cota a livello nazionale è fondamentale per questa Amministrazione e tutte le energie che il Presidente corrisponde per questo fine sono sicuramente ben spese.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Brevemente sulle comunicazioni del Vicepresidente Cavallera, che non posso che condividere, e per ripetere un concetto. Quante volte ci siamo lamentati del fatto che il Piemonte, un po' per la sua tradizionale sobrietà, riservatezza e mitezza, non riusciva a fare sentire la propria voce a Roma, a livello nazionale politico e istituzionale? Adesso che c'è un Presidente di Regione che riesce ad essere presente a livello di politica nazionale, ci lamentiamo. O una cosa o l'altra.
Credo invece che il Presidente Cota stia operando una presenza capillare sul territorio. Non penso che si rechi alle manifestazioni della Lega per parlare di calcio: parlerà di problemi amministrativi e politici del Piemonte - così almeno dai resoconti giornalistici: leggo sempre di tematiche locali e regionali. Se poi si reca a fare sopralluoghi in ospedali che stanno per essere ultimati, ci si lamenta ugualmente.
Voglio fare un esempio; abbiamo invidiato tante volte la Lombardia perché aveva un Presidente dalla forte connotazione nazionale, e che quindi, direttamente ed indirettamente, riusciva ad apportare vantaggi alla Lombardia con finanziamenti, risorse, ed una particolare attenzione del Governo nazionale verso quella Regione (un esempio è l'Expo). Adesso invece, ci lamentiamo che il Piemonte, con il suo Presidente, sta cercando di costruire un rapporto di questo tipo.
Cosa dire, poi, di Vendola? Se lo dovessi giudicare direi che è scomparso dalla Puglia, perché lui sì che è continuamente presente in tutti i dibattiti nazionali - è addirittura impegnato, forse, in una competizione interna al PD. Ma non mi scandalizzo più di tanto; penso, invece, che questa visibilità nazionale potrà forse portare dei benefici agli abitanti della Puglia.
Per cui credo che questa polemica, legittima peraltro in una dialettica democratica, possa essere fatta una volta, ma che si debba concludere definitivamente oggi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Auspico anche io che si riesca a ritornare ai lavori normali del Consiglio e quindi ad approvare il disegno di legge che stavamo votando.
Non contesto più di tanto, contesto solamente il fatto che è chiaro che quando una forza politica, pur grande che sia, è all'opposizione, cerca con qualsiasi mezzo di avere un minimo di visibilità, e quello di oggi è stato l'esempio più eclatante.
Mi permetto sommessamente di dirvi - essendo intervenuti più che degnamente il Consigliere Lupi e il Consigliere Pedrale riguardo alle contestazioni al Presidente Cota, non intervengo a difesa del Presidente Cota, che non ne ha bisogno - che dovete incominciate a capire che questo è un modo nuovo di fare politica. Non serve assolutamente un Presidente seduto al suo posto, telefonando in giro, senza fare nulla. Serve molto più un Presidente che, come fa il Presidente Cota, intreccia rapporti a livello nazionale, e fa in modo che il Piemonte sia finalmente una delle Regioni percepite a livello nazionale.
Ha ragione il collega Pedrale: prima ci si lamentava che mai nessuno parlava del Piemonte, che non si riusciva a portare il messaggio del Piemonte, anche per quella timidezza di noi piemontesi. Adesso invece abbiamo un Presidente che fa veramente lo spot del Piemonte, che va a parlare del Piemonte. Non si è mai sentito parlare così tanto del Piemonte come da quando c'è il Presidente Cota.
Se volete un Presidente che stia seduto al banco a controllare ogni minuto quello che fate, noi non ne abbiamo bisogno.
chiaro che il sindaco Chiamparino deve stare in Sala rossa, perch quando manca il sindaco Chiamparino la vostra maggioranza "va sotto". Noi invece siamo uniti, siamo coesi e non abbiamo bisogno di nessuno che ci controlli, a differenza vostra. Quindi, il Presidente Cota può continuare a fare quanto sta facendo, benissimo, in questo momento: fare in modo che il Piemonte diventi di nuovo una delle Regioni-traino dell'Italia. È quanto sta facendo il Presidente Cota in questi mesi.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Boeti, comunico che abbiamo ancora sette interventi richiesti a norma dell'articolo 56, comma 1, "per chiarimenti, alla Giunta regionale".
Personalmente, lascerò la Presidenza al Vicepresidente Placido perch intendo rispettare l'impegno assunto con l'associazione che presenta il progetto "Artur Brasile".
I lavori della mattinata termineranno con questa serie di interventi e riprenderemo al pomeriggio dopo il question time, con il proseguo dei lavori per l'approvazione del provvedimento in discussione.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente. Innanzitutto, voglio dire che mi aspettavo un po' più di spirito; in fondo abbiamo fatto vedere una foto del Presidente, non l'abbiamo offeso: era un modo per richiamare la sua presenza in aula.
Noi pensiamo, a differenza di quanto ritiene il Capogruppo della Lega Nord, che il Presidente della Giunta regionale debba avere rapporti con il suo Consiglio, sia nei confronti della maggioranza sia nei confronti della minoranza.
Avevo letto di un Presidente degli Stati Uniti che una settimana faceva colazione con i Democratici e una settimana faceva colazione con i Repubblicani; capisco che si tratta di altri mondi e che nel nostro Paese questo è di difficile attuazione, ma ritengo che, per chiunque sarà il futuro Presidente della Giunta regionale - non tanto il presente, perché mi pare che in questo momento in Italia non ci siano le condizioni per un dialogo fra maggioranza ed opposizione - quello possa essere un buon sistema per governare il Piemonte.
Un Presidente della Giunta che stabilisce rapporti è un Presidente che si confronta con un'opposizione disponibile a comprendere i suoi ragionamenti e, qualche volta, anche le sue difficoltà.
Ieri, con il nostro Capogruppo, abbiamo incontrato un'importante associazione, i cui esponenti chiedevano al nostro partito un'assunzione di responsabilità rispetto alle questioni sanitarie, che drenano ingenti risorse ed impediscono alla Regione di utilizzarle per altri settori.
Ho detto loro che saremmo anche disponibili a discutere, ma con chi? Con l'Assessore Ferrero, con il dottor Zanon o con il Presidente, che non riusciamo a vedere? Come facciamo a responsabilizzarci in un settore di questo tipo, che certamente drena risorse e che avrebbe anche bisogno di un riordino, se il Presidente pensa di tagliare 400 milioni di euro nei prossimi quattro anni e intanto promette le cure odontoiatriche gratuite per tutti? Ho incontrato l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, con la quale abbiamo predisposto un progettino che presenteremo quanto prima. Il costo è di 300 milioni di euro, e riservato ad una piccola parte della popolazione.
Mi aspetto naturalmente che il Presidente mantenga l'impegno assunto con i cittadini di questa regione.
Come facciamo a parlare con un Presidente che, mentre ci invita ad economizzare in un settore così importante, promette pannolini gratuiti per tutti? Io vorrei che si occupasse dei pannoloni! Pannoloni destinati alle 500 mila persone incontinenti di questa regione! La Regione ha fatto un bando che prevede, per i pannoloni, il 70% come massimo ribasso, e per il 30% la qualità del pezzo. Vuol dire che quei pannoloni non saranno in grado di contenere nulla, e in un settore così delicato forse la qualità non pu essere inferiore - perlomeno pari! - al ribasso consentito.
Pertanto, proprio perché il Partito democratico è partito di governo e di responsabilità, vorremmo che ci fossero le condizioni per dialogare con un Presidente, che mi sembra si occupi soprattutto - lo dico anche al PdL che in Piemonte rappresenta il doppio degli elettori leghisti - delle questioni che riguardano la Lega Nord.
Il Presidente Cota non partecipa alle trasmissioni televisive per parlare a nome del Piemonte, ma per parlare a nome della Lega Nord mettendosi, in questo modo, in minoranza.
Noi non ci sentiamo rappresentati dal suo metodo e dalla sua arroganza perché non rappresenta, a questo punto, nemmeno gli elettori del PdL, che sono il doppio degli elettori della Lega Nord.
Pertanto - Presidente - per concludere, perché non voglio occupare più del tempo che mi è concesso, ritengo che sarebbe interesse del Presidente della Regione venire in aula ed incontrare i Consiglieri. In sei mesi non gli ho mai rivolto la parola, non sa nemmeno - credo - come mi chiamo, se non attraverso i giornali. A me non importa di quello che pensa di me il Presidente Cota, e credo che il sentimento sia ricambiato, ma ritengo che quest'atteggiamento non funzioni in nessun'assemblea legislativa.
Venga qua a discutere con noi! Capisco l'incertezza di questo mese di ottobre, ma quando la vicenda dei riconteggi sarà ultimata e quando la sentenza del Consiglio di Stato sarà emessa, ci sarà più chiarezza e credo che lo stesso Cota, se sarà confermato come Presidente, avrà maggiore interesse per quello che succede in quest'aula.
Intanto - e concludo - sono certo che un po' di disponibilità ed attenzione verso i Consiglieri eletti non sia malvagia né per lui né per la nostra regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tiramani.



TIRAMANI Paolo

Grazie, Presidente. Sono veramente schifato da questa situazione. Nella mia esperienza (sono stato in Comune e in Provincia) non è mai capitata una situazione di questo genere, dove l'opposizione utilizza solo atti strumentali per avere una foto sul giornale, un'inquadratura su una televisione locale, o magari per scrivere su Facebook che hanno esibito una foto - è successo anche questo.
Sono comportamenti demenziali. Se la metà dei piemontesi ci vedesse, ci prenderebbe a calci nel sedere - è questo che farebbe - perché non stiamo facendo niente per la comunità che rappresentiamo.
Noi stiamo portando avanti atti concreti; e voi state facendo ostruzionismo, su cosa? Portando una foto? Portate cose concrete, senza compiere atti strumentali a vostro vantaggio, magari per rilanciare la vostra campagna elettorale futura o per avere un po' di visibilità.
Questo è vergognoso. Vergognatevi!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente. Racconto due chicche televisive (barzellette no purtroppo non c'è molto da ridere!) che ho avuto modo di scorgere in queste settimane. Una volta era di sera, forse a metà settembre, e c'era "Porta a Porta". Gli invitati erano tre, si parlava del futuro del centrodestra e parlavano il Capogruppo del PdL, Cicchitto, il Capogruppo della neonata formazione finiana, Bocchino, e il Capogruppo della Lega Nord, Roberto Cota. Scusate, non era il Capogruppo della Lega Nord, ma era il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. Naturalmente il dibattito riguardava il futuro del PdL e in tutta l'ora e mezza Roberto Cota ha parlato esclusivamente del ruolo che la Lega Nord potrà svolgere: si voterà, non si voterà, quali sono i problemi all'interno del PdL. Insomma, ha parlato da perfetto Capogruppo portavoce della Lega Nord, come è stato fino a quattro cinque mesi fa.
Forse non si è reso conto che il suo mestiere è cambiato! Un'altra volta ero a pranzo e ho visto la solita rispettabile carnevalata delle ampolle sul Monviso, di nuovo con dichiarazioni...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Carossa)



LEPRI Stefano

...da piccolo chimico con l'ampolla in mano, dove, come Presidente della Regione, declinava le progressive sorti del popolo padano.
Potrei continuare: in tutti i suoi interventi, il Presidente Cota ha parlato non a nome del popolo piemontese, ma a nome del suo partito: la Lega Nord.
Il problema, Presidente e Vicepresidente, colleghi e Assessori, è esattamente questo: lui deve decidere se vuole fare ancora il portavoce o il Capogruppo del suo partito, oppure se vuole rappresentare tutti i piemontesi e anche noi. Non può farlo con la doppia giacca, che si mette e si toglie in ogni momento.
Ed io non mi sento rappresentato da un Presidente che fa anzitutto il portavoce del suo partito e poi eventualmente il Presidente della sua regione. Chiedo al collega Pedrale - che non c'è - e ai suoi compagni amici e colleghi di Gruppo (compagni non in senso comunista) se ritengono che il comportamento e l'atteggiamento - e questo è il primo chiarimento del Presidente sia consono al mantenimento di equilibri dentro la maggioranza che a noi paiono - ma non è un problema nostro, evidentemente non esservi assolutamente.
La seconda richiesta di chiarimento, più tecnica, la rivolgo alle due colleghe Assessore, ed è la seguente: poiché gli exploit televisivi del Presidente Cota sono sotto gli occhi di tutti, credo che la sua presenza manchi solo, scorrendo la Rassegna stampa che abbiamo avuto, alla trasmissione di Marzullo, perché il Presidente è presente al mattino, al pomeriggio, alla sera e alla notte, da "Uno mattina" a "Cinque mattina" manca probabilmente...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Carossa)



LEPRI Stefano

La Presidente Bresso, quando interveniva, se interveniva, non lo faceva mai come portavoce del suo partito, ma sempre in qualità di Presidente della Regione Piemonte, mai confondendo i ruoli di Presidente della Regione ed esponente del suo partito...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Carossa)



PRESIDENTE

Consigliere Lepri, mi scusi un attimo. Consigliere Carossa, lei è già intervenuto, e non mancheranno occasioni per poterlo fare nuovamente consenta, però, al Consigliere Lepri di terminare, così proseguiamo.
Anzi, approfitto dell'interruzione - mi scusi ancora, collega Lepri, ma le farò recuperare i secondi che sto utilizzando - per precisare che dopo il suo intervento sono ancora previsti gli interventi dei Consiglieri Goffi, Gariglio, Taricco e Pentenero.
Sono le ore 12.47 e in sala Viglione è in corso un incontro con la delegazione brasiliana: se ritenete di regolare i vostri interventi potremo terminare indicativamente per le ore 13.00 e partecipare eventualmente, a tale incontro.
Mi scusi ancora, collega Lepri.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
La seconda richiesta di chiarimento - peraltro, credo che la prima fosse chiara - è più tecnica, ma altrettanto importante: siccome il Presidente Cota è, obiettivamente, uno dei personaggi che va più in televisione, perlomeno nel mese di settembre - forse è secondo solo al Presidente Berlusconi! - oltre ai suoi indubitabili meriti di comunicazione, è verosimile pensare che ci sia anche del merito nei suoi addetti stampa, che risultano essere, appunto, particolarmente capaci: partecipare a 14 trasmissioni televisive nazionali solo in un mese significa certamente disporre di un potentissimo e abilissimo Ufficio stampa! Ci risulta, tuttavia, che tale Ufficio stampa non sia a carico del suo partito, sebbene parli sempre a suo nome...



(Commenti in aula fuori microfono)



LEPRI Stefano

molto chiara la questione: noi, su questo punto, presenteremo un'interpellanza.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Carossa)



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! Guardate che non ci sono problemi a sospendere la seduta e a riprendere oggi pomeriggio dallo stesso punto! Vedete voi.
Gli argomenti sono ardui, ma ciascuno in quest'aula è libero di dire ciò che pensa. Vale anche per voi!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Carossa)



PRESIDENTE

Consigliere Carossa, mi faccia la cortesia! Utilizzi gli argomenti e consenta al Consigliere Lepri di terminare.



LEPRI Stefano

La richiesta è molto chiara: presenterò in tal senso una interrogazione all'Assessore Maccanti - o direttamente al Presidente Cota - per capire qual è il costo dei due addetti stampa di cui si avvale il Presidente Cota e se lo stesso se non ritenga - anticipo il contenuto dell'interrogazione di attribuire almeno in quota parte (facciamo un 50% o un 60%) il costo di questi due addetti stampa al suo partito, in proporzione al numero di uscite televisive!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marinello)



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Lepri! Colleghi, siccome siete tutti esperti, come ha detto anche il collega Tiramani, di Consigli comunali, provinciali e da qualche mese anche di Assemblee legislative, avete presente come funziona, quanto si può fare e quanto non si può fare, quando sono in discussione le interpellanze o le interrogazioni - oramai ne abbiamo una sfilza che non finisce più! Quindi per cortesia, fate terminare l'intervento del Consigliere Lepri.
Vale per lui, ma vale per tutti.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marinello)



PRESIDENTE

Vi ringrazio per la collaborazione e per la disponibilità.
Prego, Consigliere Lepri. Le mancavano ancora alcuni secondi, ma ha quasi esaurito il tempo a sua disposizione.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Spero di concludere presto: non mi faccio intimidire...
Il tema è molto rilevante; ci sono costi significativi in capo a degli addetti stampa che svolgono un lavoro egregio per il Presidente; peccato però, che il Presidente non rappresenti il Piemonte, ma il suo partito.
Molto concretamente, chiedo se il Presidente ritenga di attribuire al suo partito.almeno parte delle parcelle che pagano i piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lepri.
Ha chiesto la parola il Consigliere Goffi; ne ha facoltà.



GOFFI Alberto

Grazie, Presidente.
Anzitutto mi pare che la discussione verta sull'intervento di chiarimento dell'Assessore Cavallera.
Le chiederei, pertanto, la cortesia di verificare, dato che il mio intervento richiede la presenza dell'Assessore Cavallera, se lo stesso fosse cortesemente nei paraggi.



PRESIDENTE

La capisco: l'Assessore Cavallera è uno di quelli inappuntabili! Tuttavia, è stata richiesta la sua presenza all'incontro con la delegazione. Non sussiste altro motivo, se non quello istituzionale.



GOFFI Alberto

Ci mancherebbe.
Mi permetto di fare un intervento, credo condiviso anche dai colleghi della Lega Nord. Mi spiace che in questo momento non sia presente neanche il Presidente Cattaneo, ovviamente impegnato per la stessa questione.
Ritengo, comunque, di condividere il pensiero di tutti nell'esprimere la solidarietà al Presidente del Consiglio regionale Cattaneo dopo le dichiarazioni riportate sui quotidiani di oggi da parte dell'avvocato della Lega Nord e del Presidente Cota, che ha parlato di "manomissione di scatoloni e di schede elettorali da parte della Regione Piemonte", la cui responsabilità ricade direttamente sul Presidente del Consiglio regionale e sull'Ufficio di Presidenza.
Mi auguro, quindi, che questo mio intervento sia condiviso da tutti.
Speravo che oggi, in apertura dei lavori, intervenisse il Capogruppo del Popolo della Libertà, ma, evidentemente, questa sudditanza nei confronti della Lega Nord, che è ormai nota, fa sì che ci sia l'assoluto silenzio.
Io credo che questo silenzio vada rotto e che l'Ufficio di Presidenza e il Presidente meritino, da parte nostra (certamente da parte mia, ma credo di condividere anche il pensiero degli altri colleghi) la solidarietà perché sappiamo che la Regione Piemonte non ha manomesso alcun scatolone n alcuna scheda elettorale. Credo che questo vada riportato.
Il secondo ragionamento che mi limito a fare, dal momento che ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi, rispondendo anche al collega Tiramani, che, evidentemente, parlava per sé quando diceva di vergognarsi perché non stiamo facendo niente, è quello di precisare che io, nel mio piccolo, sia poco o sia molto, cerco di lavorare e lo faccio per il bene non solo di chi mi ha eletto, ma anche per il bene delle zone e del territorio che rappresento. Non credo, quindi, di dovermi vergognare e spero che non si debba vergognare nemmeno lui per quello che state facendo (ma mi auguro che non fosse un intervento di carattere personale, perch altrimenti, sarei dispiaciuto per lui per le parole che ha espresso su se stesso).
Nessuno aprioristicamente è contrario all'assenza del Presidente Cota in quest'Aula (peraltro, credo che questo aspetto sia stato espresso da molti Consiglieri). Ciò che ci ha lasciati stupiti - mi rivolgo essenzialmente, agli Assessori presenti - è un certo atteggiamento di lassismo che il Presidente Cota ha dimostrato nell'intraprendere delle azioni a Roma in difesa del Piemonte. Mi riferisco, in particolare, a due episodi (ma potrei citarne molti di più).
Il primo - è chiaro - si riferisce a Italia 150: stiamo per affrontare una manifestazione che potrebbe essere di ribalta internazionale, con un'ipotesi di 7 milioni di persone che potrebbero visitare la nostra città e siamo fermi nella comunicazione a zero euro e negli stanziamenti complessivi a poco meno di 50 milioni di euro, quando ne erano stati promessi 330.
Non ho visto, su questo, il Presidente Cota fare una gran battaglia a Roma; né l'ho visto, a differenza dei suoi colleghi Zaia (che, se non erro è dello stesso partito) e Formigoni, battere i pugni - questa è l'espressione che ha utilizzato il Presidente Zaia - nei confronti del Ministro Tremonti quando è stato annunciato il taglio alla Regione Piemonte.
Quando i Presidenti Formigoni e Zaia - collega di partito uno e di coalizione l'altro - sono andati molto pesanti nei confronti del Ministro Tremonti per difendere ciascuno la propria Regione, io non ho visto il Presidente Cota fare altrettanto, con il risultato che noi subiamo un miliardo di euro di tagli, mentre loro li hanno contenuti.
Dunque, quando il Presidente Cota è a Roma per difenderci, siamo tutti pronti a dargli la delega: che non venga neanche più in Consiglio regionale, non mi offendo! Ma almeno che vada a Roma per difenderci.
Se, invece, il risultato è che dalle sue trattative e dai suoi rapporti il Piemonte viene penalizzato, come sta accadendo, è ovvio che il tema posto oggi - trattasi di pagliacciata o no - è estremamente serio.
Personalmente, vorrei che il Presidente Cota affrontasse i problemi di tutti i giorni e li condividesse con noi.
Noi abbiamo un problema: migliaia di cittadini piemontesi invalidi hanno difficoltà ad ottenere la pensione di invalidità - e non sono i falsi invalidi, colleghi della Lega, sono persone in difficoltà.
Su questi temi l'Assessore alla sanità non risponde; il Presidente Cota, che è il vero Assessore alla sanità, non viene neanche in aula e non si confronta mai. Vorremmo parlare con qualcuno: diteci solo con chi. C'è un numero verde? Lo chiamiamo. Dobbiamo chiamare Radio Padania? La chiameremo; diteci solo con chi parlare, quali sono gli interlocutori.
Il problema è solo questo: non sappiamo con chi parlare.



PRESIDENTE

Dato che i vari Consiglieri che si erano prenotati per intervenire hanno rinunciato al proprio intervento, do la parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente, e grazie colleghi. Intervengo rapidamente, in quanto il collega Pedrale ha chiamato in causa il Presidente Nichi Vendola.
Ho voluto verificare in Regione Puglia le presenze del Presidente Vendola e ho verificato, con l'Assessore all'attuazione del programma, che il Presidente Vendola è sempre stato presente in Consiglio nel mese di settembre.
A questo punto è diversa la presenza fra il Presidente Vendola e il Presidente Cota.
Televisivamente parlando sono sicuramente tutti e due molto gettonati, ma il Presidente Vendola è comunque presente anche in Consiglio regionale.
un dato che intendevo portare a conoscenza dell'Assemblea.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.00)



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