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Dettaglio seduta n.368 del 01/08/13 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


NOVERO GIANFRANCO



(Alle ore 15.00 il Consigliere Segretario Novero comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.45)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 16.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casoni, Cota, Goffi e Toselli.
Il numero legale è 29.


Argomento:

b) Variazione orario inizio seduta serale


PRESIDENTE

Comunico che i lavori della seduta serale inizieranno, in luogo delle ore 20, alle ore 20.30, in quanto alle ore 20 è convocata la riunione dei Presidenti di Gruppo per affrontare la tematica del collegato e la questione del personale dei Gruppi, come accordato questa mattina.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 351, inerente a "Assestamento al Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e al Bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013/2015"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 351, inerente a "Assestamento al Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e al Bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013/2015", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella seduta antimeridiana di oggi è iniziato l'esame del disegno di legge e si sono svolte le relazioni. In sede di discussione generale, sono intervenuti i colleghi Buquicchio, Ronzani, Artesio, Franchino e Burzi.
Riprendiamo, pertanto, dalla discussione generale.
La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Devo dire che ero indecisa se intervenire o meno, anche perché credo che, almeno dalla parte dell'opposizione, abbiamo sentito anche voci autorevoli da parte della maggioranza, che hanno comunque espresso considerazioni non proprio così benevole nei confronti di ciò che andremo a votare. La mia perplessità era quella di far sì che si portasse avanti da parte di tutti i Gruppi un rito un po' stanco, che è quello ripetere le stesse considerazioni, al tempo stesso, però far sì che in quest'Aula sia portata quella che è la voce politica di ciascuno.
Devo dire che la perplessità l'ho anche inserita in una riflessione più ampia, che è anche quella di come si può caratterizzare un'opposizione e di come effettivamente in Aula ci sia, in questo momento non certamente da parte delle opposizioni, un atteggiamento di carattere ostruzionistico, ma come effettivamente - questo lo dico come riflessione generale e non riguarda questo Consiglio regionale - l'ostruzionismo sia però diventato di nuovo, uno strumento di battaglia politica anche da parte di quelle forze politiche che invece adesso sono entrate nei palazzi e che finora hanno voluto segnare un'alterità molto precisa da questi palazzi.
Chiaramente, mi riferisco al Movimento 5 Stelle, che però non è qui che sta facendo questo tipo di opposizione, ma sicuramente a livello nazionale.
Questo porta anche ad una riflessione su una modalità di opposizione che però credo debba essere un'opposizione che, almeno per quanto riguarda il Gruppo e la forza politica che rappresentato, debba essere sempre legata non tanto alla logica del "tanto peggio, tanto meglio", ma ad un'opposizione di carattere costruttivo che possa portare dei risultati.
Da questo punto di vista, credo che l'atto che andiamo a votare trova...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Cerutti.
Comunico all'Aula che abbiamo ripreso i lavori.
La Consigliera Cerutti ha diritto di fare un intervento, che l'Assessore Pichetto sta ascoltando con attenzione.
Vi ringrazio per la collaborazione.
Prego, Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Mi riferivo al fatto che, da questo punto di vista, l'atto che andiamo a votare potremmo definirlo, data la situazione così complicata delle finanze regionali e anche la situazione complicata generale, un "meno peggio", in quanto abbiamo individuato insieme delle priorità.
Quello che invece continuiamo a dire alla maggioranza e alla Giunta è la sua incapacità, in generale, di individuare priorità che certamente trovano buon gioco nelle difficoltà generali, ma in una capacità di governo, che dovrebbe essere quella che viene esercitata e che questa maggioranza, questa Giunta (che ormai ha superato il giro di boa, quindi è ormai nell'ultima parte del suo manato) dovrebbe aver dimostrato. Noi crediamo che invece questa capacità di governo sia stata poco dimostrata al di là della presenza del nuovo Assessore al bilancio.
Tuttavia, in questa logica generale, abbiamo trovato insieme una quadra anche con un intervento da parte delle opposizioni nell'individuare delle priorità. Da questo punto di vista, posso dire che non ci siamo sottratti a delle responsabilità, che magari neanche ci competevano, perché non siamo per la logica del "tanto peggio, tanto meglio".
Credo sia stato un fatto importante aver trovato una quadra soprattutto, ripeto, come hanno già detto molti colleghi, perché si è data una priorità al sociale e alla cultura, senza creare una sorta di graduatoria, anche perché nei precedenti mesi, nei precedenti bilanci e anche in affermazioni da parte di alcuni esponenti della maggioranza, si è sempre ritenuto che il sociale fosse prioritario rispetto alla cultura considerata, invece, un settore effimero, leggero e che per questo motivo fosse sicuramente meno meritevole di investimenti da parte della Regione.
Così non è stato. C'è stata appunto la possibilità di arrivare ad una mediazione a cui hanno contribuito diversi soggetti.
Se si è riconosciuto sul sociale, in particolare sul socio assistenziale, l'esigenza di arrivare almeno a quelli che sono stati gli stanziamenti dell'anno precedente, avendo un'attenzione particolare al tema della casa, che credo sia stato portato da alcuni Gruppi della maggioranza e che noi condividiamo, anche perché il tema "casa" nell'ambito dell'agenda politica non trova l'attenzione dovuta, anche a livello nazionale, crediamo poi che dal punto di vista dell'attenzione alla cultura, l'attenzione a chi magari può considerare quel settore come effimero, sia invece un'attenzione dovuta proprio perché è un settore produttivo; da esso dipendono posti di lavoro ed è sicuramente anche un contributo significato al PIL regionale.
Quindi, è chiaro che esprimiamo soddisfazione anche se consideriamo che si tratti di un'operazione, così come altre, "a vista". Nel senso che si riesce a tamponare, quindi a far sì che certamente non siano fatti passi in avanti sulle effettive criticità, ma almeno si mantiene quello che era l'impostazione passata. In tal modo, certamente, sui fronti sanità e trasporti non faremo altro che rimandare i problemi a settembre.
chiaro, quindi, che sul fronte sanitario dovremmo discutere come i piani operativi regionali verranno applicati. Abbiamo visto che su alcune decisioni la Giunta è tornata indietro: il Presidente Cota dice che le Federazioni, in realtà, non erano uno degli elementi che andava a caratterizzare la riforma sanitaria.
In realtà crediamo - facendo riferimento anche alle dichiarazioni fatte a mezzo stampa - che, a questo punto, verrà portato avanti il disegno di legge di superamento delle Federazioni; sul fronte sanitario abbiamo il tema del personale che non abbiamo affrontato in termini puntuali e che porterà a pesanti conseguenze dal punto di vista dell'offerta dei servizi abbiamo il settore dei trasporti, che dovremmo riprendere, che non riguarda in particolare la discussione dell'assestamento, ma per molti aspetti vedrà pesanti ricadute sui piemontesi, sia dal punto di vista dei tagli ai servizi sia dal punto di vista occupazionale.
Questi sono per noi punti di maggior criticità che, in questo momento ci sentiamo di ricordare. Di fronte ad una pax generale per aver trovato una mediazione e per essere riusciti a salvare capre e cavoli, in realtà la situazione delle finanze piemontesi è molto critica.
Da questo punto di vista, non vorrei che l'ottimismo di questo assestamento - che ha visto un contributo positivo da parte di tutti - ci faccia dimenticare che, in realtà, le criticità permangono e ciò di cui noi, come opposizione, ci siamo fatti interpreti rispetto al non affrontare le questioni vere e non avere una linea generale sul Piemonte.
Non avere una linea precisa e procedere a vista, così com'è stato fino ad ora, fa sì che rimandiamo a settembre tutte le problematiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Così come altri colleghi del Gruppo hanno ribadito, il fatto che si sia trovato un modesto (quantitativamente) accordo che ha acconsentito di mantenere, di stabilizzare risorse accettabili per la cultura e aumentare le risorse per il settore sociale - qui non mi sentire di dire accettabili non elimina il fatto che il nostro parere, la nostra posizione sul complesso dell'assestamento resti negativa.
Nelle vorticose riunioni e nel passaggio di emendamenti cartacei che si ha difficoltà a reperire (tra l'altro, ho anche perso la casellina per entrare nella Intranet, adesso la farò ripristinare), può darsi che mi sbagli, ma non riesco a trovare la corrispondenza rispetto agli accordi firmati, ai contratti firmati fra la Regione e il Ministero delle Finanze.
Tali accordi definiscono chiaramente che l'iscrizione a bilancio dell'entrata derivante dal prestito trentennale deve corrispondere ad una chiara indicazione di che cosa viene pagato con quelle risorse - in un caso sanità, nell'altro, obbligatoriamente, fuori dalla sanità - in modo da evitare che questo costituisca la possibilità di pagare nuovi debiti quindi costituire un'entrata a fronte della quale l'uscita è aperta e libera, ma un'entrata che potrebbe essere destinata a spese in corso dell'anno 2013.
Soprattutto, non riesco a vedere dove possiamo trovare l'elenco - che deve essere esplicitamente indicato - dei debiti precedenti al 2012 che con quell'entrata vengono pagati.
Logico sarebbe stato costruire una sorta di conto speciale, in modo che, da una parte, apparisse l'entrata e, dall'altra, le uscite collegate ai debiti, chiaramente individuati. Trattandosi di un obiettivo di riduzione, la logica vorrebbe che, se lo Stato mi fa un prestito per pagare debiti arretrati con l'impegno - che a me è parso chiaro nella lettura degli articoli di giornale che hanno parlato di tali accordi - a pagare, a partire da quelli più vecchi fino a dove ce n'è, in modo da garantire che i creditori della Regione siano pagati in rapporto all'anzianità del loro credito, ci fosse una sorta di conto d'ordine nel quale, da una parte, c'è l'entrata e dall'altra l'elenco delle spese che con quello vengono pagate.
Spese non sanitarie o sanitarie, a seconda dei due prestiti ricevuti.
Non mi è neanche chiara la contabilizzazione del futuro, cioè quale sia l'accordo che fa sì che oggi ci sia l'entrata e poi questo debito debba restare iscritto e, progressivamente, ridursi man man che il trentesimo viene restituito. Questo è un aspetto più tecnico, l'altro è più politico.
Noi assestiamo adesso (ci è stato anche chiesto di collaborare ad approvare l'assestamento) per consentire di recepire questi due importanti accordi fatti con lo Stato, ma non ho la benché minima idea, e credo che nessuno qui in Consiglio ce l'ha, di che cosa stiamo facendo realmente. Che cosa pagheremo con questi accordi e dove sono esattamente queste cifre nel bilancio? Quella relativa...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliera Bresso.
Guardate, è veramente difficile procedere. Capisco che siamo il caldo agostano, ma sarei grato di un po' di collaborazione. Credo che la Consigliera Bresso abbia il diritto di essere ascoltata dall'Assessore Pichetto.



BRESSO Mercedes

sempre così, ormai ci siamo disgraziatamente abituati. Si fa fatica.
La cosa non è irrilevante e non è solo tecnica. Noi siamo chiamati a compiere un atto, anche di responsabilità, e vorremmo compierlo fino in fondo.
A nostre mani abbiamo due contratti, uno per il debito sanitario e l'altro per il debito non sanitario, ma vorremo sapere, a fronte di quei contratti, che cosa si paga. Quali sono i debiti che vengono pagati dalla Regione, a chi verranno erogati e quindi che cosa ridurremo di queste nostre spese. Capire meglio, poiché la contabilità è il nostro unico strumento per andare, anche in futuro, a vedere se quello che è stato detto viene veramente fatto, oppure se non si rischia di introitare dei fondi per coprire spese di quest'anno.
Vorremmo sapere in quali conti andiamo ad individuare queste voci in modo chiaro e trasparente per noi, per i cittadini e per le imprese che stanno aspettando i pagamenti. Capisco che c'è un po' di bolgia in questa discussione che è iniziata ieri e prosegue oggi, quindi non si ha tempo di esaminare i documenti rivisti, riassestati e ripuliti. Forse, da qualche parte c'è, ma io non l'ho trovato, e siccome siamo di fronte ad un disallineamento di tutto con tutto la situazione è tutt'altro che irrilevante.
Concordo molto con l'analisi di questa mattina della collega Artesio che ha ricordato che stiamo parlando, per quanto riguarda le differenze tra ASL e Regione, di disallineamenti tra bilanci ASL e bilanci regionali, di disallineamenti che mi risulta esistano per moltissimi altri bilanci.
Esiste un disallineamento tra i nostri bilanci e quelli delle Province e dei Comuni, così come sostengono le Province, ma anche questo, prima o poi dovrà essere verificato; come, probabilmente, esiste tra noi e lo Stato.
Come lei ben sa, è possibile che residui attivi, magari anche molto vecchi, che compaiono nel nostro bilancio non compaiano come residui passivi dello Stato.
Probabilmente, i disallineamenti sono molto più numerosi ed estrarre dal cappello un potenziale disallineamento, sostenendo che quello sia l'origine di tutti i mali di questa Regione, francamente, oltre che essere intellettualmente scorretto, fa anche un po' ridere.
In attesa di proseguire questa appassionante discussione nelle numerose volte in cui avremo occasione di intervenire, sarei lieta di comprendere meglio quanto ho chiesto e di essere certa di essere davvero di fronte a conti d'ordine e non a soldi introitati, che poi non si sa dove vadano a finire.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire la Giunta regionale, pertanto do la parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti e, brevemente, se mi è concesso, svolgo alcune considerazioni.
Inizio dall'ultima, che era anche una richiesta di informazione: sul sito della Regione Piemonte, alla voce dedicata alla Trasparenza Regionale (http://www.regione.piemonte.it/amministrazione_trasparente/index.htm) c'è l'elenco preciso dei pagamenti.
Tra l'altro, i mandati da parte della Giunta regionale (articolo 2) devono essere pubblicati singolarmente sui siti delle ASL e mi sembra di averli anche trasmessi per copia al Consiglio, ma forse anche i Gruppi consiliari me li avevano chiesti, prima ancora di pubblicarli sul sito.
Comunque, sul sito della Regione Piemonte, sotto Trasparenza Regionale alla voce Bilanci c'è l'elenco specifico di ciò che si è pagato con i 447 milioni dell'articolo 2 e con gli 803 milioni dell'articolo 3. Tra l'altro il valente collaboratore mi sta indicando punto per punto cosa c'è e qual'è, con la relativa annotazione, che posso segnalare alla Consigliera Bresso.



(Commenti della Consigliera Bresso)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Questo come risposta alla richiesta della Consigliera Bresso.
Per quanto riguarda il dibattito generale, ringrazio tutti.
Partendo dalla prima considerazione, quella sulle entrate, posso dire che sono ben cosciente della difficoltà che molti colleghi hanno evidenziato sul fronte delle entrate e sul fronte del pareggio del bilancio assestato. Ho piena coscienza relativamente alla partita "alienazioni" perché, pur riducendola notevolmente, le ho mantenute con la speranza di conferire almeno una quota parte del patrimonio immobiliare nel FIR (Fondo di Investimento Regionale), più che altro sperando che l'operazione di valutazione del fondo della Cassa Depositi e Prestiti, che è un fondo speciale, e che sta compiendo una serie di valutazioni su immobili regionali, possa chiudersi entro l'esercizio 2013.
Questo è l'augurio sul fronte alienazioni. Naturalmente, su tutto questo pesa la prudenza nell'aprire totalmente gli impegni, cosa che fa preoccupare, certamente, le Direzioni della Regione e i miei colleghi di Giunta, perché l'apertura degli impegni può generare l'apertura a spendere ciò che non ha una certezza di realizzo.
Diverso è il ragionamento sui 125 milioni (in Commissione l'ho spiegato in apertura), dove l'iscrizione potrebbe avere una relazione. Chi ha letto attentamente il contratto sa che l'articolo 2 del DL n. 35/2013 prevede la possibilità di cancellare iscrizioni di mutuo connesse a disavanzi. Se ci potesse essere esteso all'articolo 3, che ha una formulazione più succinta e più lasca - almeno contrattualmente, è il primo contratto - potrebbe esserci la cancellazione di questo in compensazione ad un trasferimento da parte dello Stato. Vale lo stesso ragionamento di prudenza e di preoccupazione, se vogliamo, che molti di loro hanno manifestato.
Sul fronte delle entrate, sempre sull'eccezione FIR (Fondo Immobiliare Regionale) e FIS (Fondo Immobiliare Sanitario), noi andiamo avanti...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, il Vicepresidente della Regione sta rispondente puntualmente a tutti i rilievi della discussione generale e molti colleghi se non tutti, sono interessati: non possiamo continuare così, perché, poi giustamente, quando emergono delle problematiche, si ritorna sopra. Prego.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Sul fronte dell'entrata - l'ha richiesto, forse, il collega Bono c'era anche la partita di Finpiemonte. La partita di Finpiemonte è una riconciliazione tra la Giunta regionale e Finpiemonte, a seguito anche dell'eliminazione del cash pooling, che semplifica il tutto, e anche al fatto che sul 31 dicembre 2013 viene a finire un periodo di programmazione e come tale determina il diritto al ritorno, semplificando tutto ciò.
Quindi, il fatto che l'Assemblea di Finpiemonte non abbia ancora approvato il bilancio diventa irrilevante ai nostri fini su una stima di entrata, che comunque è la stima del Consiglio d'Amministrazione di Finpiemonte, perché la proposta al Consiglio d'Amministrazione di Finpiemonte mi pare che l'abbia definita. Anche se non l'avesse definita comunque iscrivo nei residui attivi ciò che ritengo di avere, in questo caso con ragionevole certezza, rispetto alla controparte.
Qualora vi fosse una discrepanza tra ciò che la controparte ritiene di dovere e quanto la Regione ritiene di avere, sarà chiaramente necessaria una riconciliazione, quella stessa che stiamo attivando, Consigliera Bresso, con gli Enti locali. La stiamo attivando anche a seguito del fatto che sulla armonizzazione dei bilanci con il 118 dobbiamo, per fine anno al di là delle proroghe di cui parlano, ho chiesto agli Uffici di non leggere i giornali relativamente alle proroghe - arrivare ad essere a posto con le condizioni del 118 sulla armonizzazione dei bilanci; pertanto, da qui il confronto.
Devo dire che una gran parte di questo confronto (sono anche emerse discrepanze di vario tipo) è stata possibile già per la verifica dei 447 milioni di pagamento, perché è chiaro che noi pagavamo ciò che avevamo come residui passivi nei confronti dell'Ente locale, ma la condizione era che l'Ente locale avesse il residuo attivo iscritto nei nostri confronti. In parte è già stata fatta, ma si va avanti con questo tipo di verifica.
Confermo che noi abbiamo dei residui attivi verso lo Stato (uno l'ho cancellato ed è iscritto nel disavanzo), ma in alcuni casi avevamo residui attivi di importo inferiore rispetto a quello che aveva lo Stato, oppure in altri casi dei valenti funzionari o dirigenti sono andati a recuperarli proprio vedendo che dal bilancio dello Stato risultava che non c'erano più i residui passivi nei nostri confronti, ma noi avevamo la documentazione idonea. Riporto il caso dell'agricoltura, dove è successa una cosa del genere per qualche decina di milioni, quindi non si tratta di quisquiglie ma di importi anche rilevanti.
Quindi la preoccupazione sul fronte delle entrate c'è tutta, d'altra parte la rigidità del 2013 emerge anche dal fatto di aver accettato (poi si può discutere sull'accettazione o meno) l'impostazione dataci dalla Ragioneria dello Stato, secondo cui non potevamo utilizzare il termine "disavanzo" su quelli che erano i disallineamenti pregressi e quindi dovevamo imputarli tutti nell'anno.
Ho qui la tabella del bilancio di previsione, dove iscrivevo complessivamente 2.650.000.000 e non 2.850.000.000 perché non avevo conteggiato né i 57 milioni (l'ho già detto ieri in replica sul rendiconto che potevamo fare a meno di iscriverli, ma al limite diventano una sopravalenza attiva) né una partita di 125 milioni sempre su un qualcosa di sanitario, su una qualche partita che in questo momento, permettetemi, mi sfugge, ma sono in grado di ritrovare, forse il recupero di anticipazione 2009 della sanità, dove c'era un qualcosa del genere come cifra, al di là del merito specifico.
Ebbene, siamo passati da 925 milioni iscritti in spesa del bilancio di previsione a 1.929.000.000 caricati a spesa quest'anno con l'assestamento.
chiaro quindi il fatto della compressione notevole del tutto. Dall'altra parte, sul fronte delle entrate, si sono iscritti i 447 milioni più gli 800 o quello che è l'importo a compensazione, come da contratto a livello nazionale.
Ecco quindi la quadratura di competenza che avviene in questo modo mentre la parte di cassa è sul sito, dove c'è l'elenco specifico del flusso in uscita verso le ASL, per una parte, e verso gli Enti locali o Finpiemonte, per l'altra, in quanto noi abbiamo pagato 300 milioni agli Enti locali, 102 milioni a Finpiemonte e la differenza per arrivare a 447 milioni a fornitori ordinari (ma l'Ente centrale Regione come fornitori ordinari non ha molto, quindi non è una gran parte il debito nei loro confronti).
Sul fronte delle spese, il disavanzo iscritto sul 2013 è di 1.009.000.000. Complessivamente (come da tabella che ho distribuito) siamo tra il disavanzo e i recuperi o comunque i debiti da inserire, a 3.892.000.000 (sfioriamo i quattro miliardi), perché comunque gli effetti non si risolvono con delibera o con legge. Con una delibera e con una legge si possono avviare dei processi virtuosi, e su questi processi credo che non ricordo chi l'ha detto questa mattina - ci sono leggi che costano di più a gestirle che il beneficio che danno al sistema.
Noi dovremmo impegnarci sul fronte della burocrazia interna, sul fronte di evitare la burocrazia esterna, ma nel contempo rigetto l'accusa del non fare niente, perché non è vero che ritardiamo, anzi tentiamo di accelerare comunque il Piano di rientro sulla sanità e quello sui trasporti, con le relative azioni e anche le relative proteste. Posso capire che chiaramente ci siano differenti opinioni sull'azione, altrimenti non ci sarebbe la differenza della politica, ma certamente si sta facendo un'azione sul fronte dei trasporti nel senso di razionalizzare quella che è la spesa in questo settore. L'azione che si deve fare sul fronte della sanità è quella che non quest'anno, ma nel 2015, porterà all'equilibrio: noi dobbiamo raggiungere in quel momento l'equilibrio.
chiaro che, strada facendo, continueremo ad avere una serie di sfridi, di differenze da coprire che incideranno sui bilanci, su questo non c'è dubbio. Se quest'anno recuperiamo non 500 milioni o quello che è l'importo totale di recupero sulla sanità, ma solo 170 milioni, vuol dire che dobbiamo sopportare ancora la differenza. Infatti, in questo elenco che ho fornito in Commissione c'è completamente l'importo anche di quella è l'integrazione ad oggi sul 2013 di queste partite e le previsioni di integrazione negli anni successivi, fino a raggiungere l'obiettivo del 2015. Ma con un ragionamento, e me lo permetto sulla base dell'intervento del Consigliere Burzi: con questo l'azione si è cominciata.
Si è cominciata sul fronte dell'organizzazione, sulla sanità, sui trasporti, sulle partecipate (dove comunque abbiamo una delibera, giacente questo Consiglio, che ha avuto una rivisitazione e che probabilmente va ancora rivista per la parte relativa all'incostituzionalità dell'articolo 4, dichiarata sette giorni or sono dalla Corte Costituzionale). Stiamo andando avanti sul personale con un'azione che deve riguardare non solo il numero delle persone, ma l'organizzazione, le gerarchie, la nuova dirigenza.
Sono tutte azioni che manifesteranno i loro effetti sui bilanci successivi; bilanci successivi che, se il percorso viene mantenuto - e il potere di farlo mantenere è certamente la prima responsabilità di chi sta da questa parte dei banchi, sta sulla Giunta. Io dico che complessivamente, sta anche su chi dà gli indirizzi, che è il Consiglio regionale, e che noi dobbiamo rispettare. Ebbene, se andiamo avanti su questo percorso, siamo nella condizione di avere quello che ieri ho chiamato avanzo primario. Qualcuno richiamava gli interessi; è vero che l'avanzo primario di Stato è al netto degli interessi, però è una condizione strutturale che mi permette, nello spazio dei tre anni, di recuperare i disavanzi.
Questo è il dato fondamentale! Cioè io arrivo al punto che entrate e spese di stretta competenza annuale sono in grado di generarmi il margine per assorbire quello che è il complessivo di disavanzo maturato e in corso di maturazione. Perché comunque quest'anno i trasporti mi costano 60-70 milioni in più; comunque la sanità quest'anno mi costa 300 milioni in più rispetto a quello che è il Piano di rientro; comunque i dipendenti sono ancora tutti in servizio e la pre-Fornero entrerà in funzione più avanti come mi auguro e come emerge dalle notizie, e dovremo attivarla - ma gli effetti non ci sono ancora, ad oggi.
Le azioni però ci sono tutte, e noi su questo andiamo avanti con determinazione. Così come - mi sia concesso, e chiudo - abbiamo la partita investimenti: una partita importante da definire quest'anno, sulla quale io chiedo in questa sede - al Consiglio regionale, tramite la Commissione - il massimo della collaborazione e della compartecipazione, con la disponibilità della Giunta a dare tutte le informazioni.
Noi dobbiamo definire il documento unico di programmazione 2014-2020 per quanto riguarda le tre quote: FESR, FSE e l'ultima che io chiamo ex FEOGA perché non mi viene il nome nuovo.



MOLINARI Riccardo, Assessore regionale (fuori microfono)

FEASR.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Si chiama FEASR: suona male e FEOGA mi suona meglio.
Dobbiamo fare questo a fianco di quella che è stata e che sarà la riprogrammazione dei fondi FAS, anche a seguito di un impegno da parte del Governo nazionale di rifare una tornata parallela 2014-2020 di fondi nazionali e a fianco della partita dell'articolo 20, da definire.
Proprio ieri il Presidente della Giunta - che per questo non era presente in Aula - era a Roma sull'articolo 20 e oggi c'è l'ultima Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Comunque è in corso una verifica sull'articolo 20, dove noi - oltre che andare alla divisione del progetto unico in "Città della salute-Torino" e "Città della Salute-Novara" vogliamo - e c'è stato un incontro ieri dell'Assessore Cavallera anche con la struttura del Ministero della Salute - fare un ragionamento di investimenti che sia complessivo su quello che è il disegno del Piano sanitario della maggioranza e della Giunta regionale: quindi con i poliambulatori, per i quali si prevedono investimenti, e con una serie di modifiche e di dismissioni.
Su questo disegno di legge certamente non c'è la pretesa della Giunta regionale di avere l'unanimità: c'è la speranza di convincere tutti certamente c'è la speranza, perché sul giusto si cerca di convincere tutti però la pretesa assolutamente no.
Chiedo scusa se non ho risposto puntualmente a tutte le eccezioni che tanti interventi hanno evidenziato, però tengo a dire che questo assestamento non è un atto di rinuncia o di pure alchimie contabili, ma contiene parte di un percorso importante che credo questa Regione possa compiere.



PRESIDENTE

Bene. Ringrazio il Vicepresidente Pichetto: credo che abbia risposto a tutti i rilievi che erano stati posti, quindi lo ringrazio.
Procediamo quindi con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Sull'articolo 1 insistono due emendamenti.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Cattaneo, Leardi Novero: All'allegato A è inserita la seguente variazione UPB DB 09101 Risorse finanziarie Spese per il Consiglio regionale 800.000,00 (ottocentomila/00) UPB DB 18001 Cultura, turismo e sport - Direzione DB 18 800.000,00 (ottocentomila/00) Il primo è quello su cultura, turismo e sport - Direzione DB 18, di 800.000 euro - che è proposto dall'Ufficio di Presidenza, in quanto con molti colleghi questa mattina abbiamo raccolto queste necessità - erano stati invitati tutti i Gruppi - sollevate in particolare da parte delle Associazioni culturali; poi sono arrivati anche dei rilievi dalle Associazioni sportive.
L'Ufficio di Presidenza ha fatto allora la valutazione che il Consiglio regionale, da qui a fine anno, avrà questo risparmio; e comunque c'è il paracadute - scusatemi il termine improprio - di un avanzo di amministrazione che abbiamo congelato, come sanno coloro che hanno partecipato sia in Commissione sia in Aula all'Approvazione del bilancio di assestamento del Consiglio regionale, di circa tre milioni.
Siccome nella prima ipotesi dovevamo destinare una parte di quei famosi dieci milioni e 100 mila e rotti euro che invece, legittimamente, il Consiglio regionale ha deciso di destinare totalmente alle politiche sociali, per andare incontro a quest'esigenza abbiamo raccolto questa proposta formulata oggi; ripeto che erano presenti molti Gruppi, sia di maggioranza sia di opposizione.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dai Consiglieri Rostagno, Pentenero Reschigna, Boeti, Ronzani, Muliere, Gariglio: All'allegato A del disegno di legge n. 351 inserire la seguente modifica:



TABELLA AL FONDO

Ha chiesto la parola il Consigliere Rostagno per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elio

La Regione Piemonte da sempre ha aperto delle collaborazioni internazionali in base alle quali i nostri medici che si prestano volontariamente ad andare a svolgere all'estero, in nazioni in via di sviluppo, delle attività formative quanto mediche e che dedicano a titolo gratuito parte del loro tempo possono fruire per questi progetti di contributi da parte della Regione.
Abitualmente la Regione Piemonte stanziava 100.000 per questo tipo di attività; quest'anno non risultano stanziate risorse di sorta.
Pertanto, avendo avuto segnalazione di progetti in corso che dovrebbero essere completati - oltre che per una questione di carattere sanitario e umanitario, anche per una questione di immagine per l'Ente Regione, che negli anni ha seguito questo tipo di attività e ha permesso a questi medici di ben onorare la nostra Regione e il nostro Paese all'estero - penseremmo che una parte degli stanziamenti non previsti potrebbero essere reimpostati oggi con una modifica, inserendo all'UPB "DB20161" 50.000 euro: 50.000 e non 100.000 come per gli altri anni perché ormai sarà difficile programmare molte delle attività previste; ma per quelle che possono ancora essere effettuate la cifra potrebbe risultare utile e sufficiente.
La cifra in questione verrebbe sottratta dall'UPB "SB01041 Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, rapporti con società partecipate titolo 'spese correnti'".
Riteniamo che non dare alcun contributo per il prosieguo dell'attività in questione sia anche un segno di mancanza di riguardo per tutte quelle persone che nel tempo si sono prestate e che hanno permesso di sviluppare delle attività sicuramente meritevoli che, come dicevo, hanno fatto ben figurare la nostra Regione.
Pertanto, se venisse accettato questo emendamento, riproporremmo un'iniziativa che magari negli anni a venire, pur in forma più ridotta potrebbe continuare e che invece, se venisse azzerata, probabilmente tenderebbe a morire.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al cofirmatario, Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Vorrei rafforzare i concetti espressi dal mio compagno di partito avendo parlato con molte persone e conoscendone direttamente molte che si recano in altri Paesi a prestare la loro opera. Non si tratta solo di medici: ci sono anche tecnici di radiologia, fisioterapisti, ecc...
E dato che la cifra - mi rivolgo all'Assessore Pichetto - nel bilancio regionale è abbastanza insignificante, credo che sarebbe grave, da parte della Regione, non mostrare disponibilità nei confronti di queste persone che rinunciano spesso alle ferie e che dedicano il loro tempo alle persone.
Ogni tanto penso che qui non ci sia più niente da inventare, che è utile cercare invece posti nei quali l'opera manuale che ognuno di noi svolge possa ancora avere un senso e che questo debba avere - secondo me un sostegno da parte della Regione Piemonte.
Invito anch'io l'Assessore, la maggioranza e anche l'intera Aula quindi, come ha fatto il collega Rostagno, ad accettare quest'emendamento per consentire a queste persone di poter continuare ad operare in questi territori.
Ci sarà un momento in cui non sarà più necessario che gli operatori della sanità italiana vadano all'estero, ma ci vorrà ancora almeno una ventina d'anni perché questo si possa verificare.



PRESIDENTE

Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

chiaro, Presidente, che per le ragioni illustrate dai colleghi Rostagno e Boeti, e per confutare certi ragionamenti che in quest'Aula abbiamo sentito in questi giorni, cioè che con la cultura non si mangia ma che con cultura si può crescere, voteremo entrambi gli emendamenti.
Detto questo, permettetemi due brevi considerazioni.
Personalmente considero un po' irritale quello che sta avvenendo. Lo considero irrituale perché questo Gruppo ha posto, nella discussione in I Commissione, temi attenenti alle politiche sociali e agli stanziamenti sulla Direzione Sport, Turismo e Cultura. Gli stanziamenti sulla Direzione Sport, Turismo e Cultura hanno trovato una collocazione che comunque garantisce, tra il 2013 e il 2014, il doppio delle risorse stanziate all'interno della legge di bilancio per l'anno 2013.
Ovviamente, quello che si potrà fare di più per la cultura è da noi sempre apprezzato, però gli avanzi del Consiglio regionale non sono consentitemelo - l'elastico delle mutande. Sono dei dati su cui ragiona complessivamente il Consiglio regionale. Non sono patrimonio di nessuno.
Poiché sul tema delle politiche sociali non saremo in grado di garantire, nel 2013, lo stesso stanziamento previsto per l'anno 2012 chiedo che su queste questioni, dichiarando e confermando il voto su entrambi gli emendamenti da parte di questo Gruppo regionale, si evitino colpi di teatro, perché non sono piacevoli per il livello di responsabilità che abbiamo dovuto subire in questi giorni. Non sono piacevoli per il livello di responsabilità che abbiamo dovuto subire e dimostrare in questi giorni. Le risorse complessive del bilancio della Regione non sono patrimonio di nessuno: appartengono alle scelte politiche che complessivamente, la maggioranza e, per quanto può contribuire l'opposizione, assumono, ed hanno il significato della più grande scelta nella responsabilità nell'allocazione delle risorse.
Poiché crediamo fermamente che con la cultura non si mangia, ma che con la cultura si cresce, si rafforzano le comunità locali, si rafforza la coesione sociale, si guida e di indirizza il cambiamento, ogni risorsa che va in questa direzione è da noi sempre favorevolmente sostenuta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Intervengo soltanto sull'emendamento avente la firma dei Consiglieri Rostagno e Boeti, per ricordare al Consiglio regionale che, in occasione di due question time, sia io sia la Consigliera Bresso abbiamo posto la questione del rifinanziamento del bando per il reclutamento del personale sanitario - medico, tecnico e infermieristico - e sulla necessità che in ragione del tempo trascorso questo bando venisse ripubblicato.
In quell'occasione avevamo avuto garanzie dall'Assessore Cavallera rispetto al fatto che si trattasse di un ritardo di tipo tecnico dovuto alla conciliazione delle intenzioni dell'Assessorato alla sanità con quello che si occupava dei temi della cooperazione internazionale. Ovviamente ci rendiamo conto che un emendamento non può che essere un elemento di garanzia, e ovviamente da parte mia non mi fiderò più delle rassicurazioni dell'Assessore.
Mi pare ovvio che un emendamento del maggior Gruppo di opposizione possa essere una forma di tutela maggiore, e quindi volentieri mi associo e lo voterò con convinzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Voterò questo emendamento unicamente per disciplina di Gruppo.
Ovviamente condivido le motivazioni portate dal Consigliere Reschigna, per a tutto c'è un limite.
Cos'è successo in questi giorni in Commissione? Abbiamo convenuto sull'esigenza di considerare prioritari i finanziamenti alle politiche sociali e alla cultura. Ma cosa è successo? È successo che, mentre per quanto riguarda il finanziamento alle politiche culturali abbiamo garantito tutte le risorse stanziate nel 2012, seppure con quella specifica che i colleghi sanno, la stessa cosa non è avvenuta per le politiche sociali.
L'Assessore Pichetto, sia in Commissione sia in Aula, ha confermato che stanzieremo, nel 2014, risorse aggiuntive impegnabili nel 2013, per cui la capienza complessiva delle risorse destinate alla cultura è la stessa del 2012, ma la stessa cosa non è avvenuta per le politiche sociali, perch l'Assessore Pichetto, che ha fatto i conti in Commissione...
Vorrei che fosse presente l'Assessore Pichetto, Presidente.



PRESIDENTE

uscito un momento per esigenze politiche.
Se vuole può interrompere il suo intervento e riprendere la parola in seguito.



RONZANI Wilmer

Aspetto che arrivi l'Assessore Pichetto.



PRESIDENTE

Va bene, allora interrompa il suo intervento.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.59 riprende alle ore 17.03)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
In attesa che arrivi l'Assessore Pichetto, do la parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Ho molto apprezzato le dichiarazioni e il lavoro a favore della cultura da parte del Gruppo del PD, quindi voglio essere molto pacato, anche perch non amo fare polemiche, anche se in questo caso potrebbe essere semplice.
In Commissione avevamo avanzato la proposta di destinare una parte delle risorse. Abbiamo convenuto di rinunciare a questa proposta perch dieci milioni andassero interamente alle politiche sociali. È una scelta che abbiamo accettato e condiviso, perché non un euro di quei soldi fosse distolto. Negli incontri con le associazioni culturali, alle quali sarebbe meglio che il Gruppo del PD vi partecipasse interamente, c'era stato un impegno forte dei Consiglieri del PD - del Vicepresidente Laus in particolare - a sostenere un recupero di fondi.
Questo recupero di fondi non è stato un colpo di mano di qualcuno: oggi è appoggiato da un ordine del giorno firmato da Consiglieri di tutti i Gruppi politici di questo Consiglio: dal Presidente Cattaneo, all'Assessore e dal collega Ronzani, di cui ho stima.
Questa mattina abbiamo letto, insieme alla collega Cerutti ed altri questo documento, che credo verrà votato alla fine o non verrà votato, che recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte esprime grande apprezzamento per la disponibilità dell'Ufficio di Presidenza dello stesso, ad avere messo a disposizione una cifra significativa di 10 milioni di euro per necessità per la nostra comunità".
Al secondo punto dice che condivide e apprezza questa scelta; ricorda la tragicità della situazione della cultura; apprezza lo sforzo che i Gruppi e l'Assessore hanno fatto di ingegneria finanziaria, e conclude con "Auspica dunque che qualora si potessero reperire da parte dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ulteriori risorse dal sociale rispetto a quelle destinate, esse vengono indirizzate all'Assessorato alla cultura ed anche delle specifiche".
Questo è firmato da tutti i Gruppi. Ho apprezzato, mi riconosco e ringrazio il Presidente Reschigna per l'intervento, perché riconosco la linea, che conoscevo una volta, del PD su questa materia.
firmato da tutti, dal collega Bono, dalla collega Cerutti.



PRESIDENTE

Il Consigliere Ronzani può ultimare il suo intervento.



RONZANI Wilmer

Confermo che voto per disciplina con il mio Gruppo. Riassumo i termini della questione.
Noi e altri Gruppi abbiamo fatto una battaglia, una discussione in Commissione, ponendosi due obiettivi: il primo, le politiche sociali; il secondo, la cultura.
L'obiettivo era garantire alla cultura e alle politiche sociali le stesse risorse stanziate nel 2012.
Assessore Pichetto, le chiedo di ascoltarmi per un attimo e di dire se questa versione dei fatti è quella corretta.
Dopodiché, l'Assessore Pichetto ha fatto i conti diverse volte, si è presentato in Commissione, ci ha garantito per il 2013 le stesse risorse sulla cultura stanziate nel 2012, seppure con quella articolazione: impegniamo nel pluriennale una certa cifra impegnabile nel 2013.
La somma delle risorse stanziate nel previsionale 2013 più quelle stanziate nel pluriennale fanno lo stanziamento complessivo del 2012.
Abbiamo chiesto la stessa cosa per le politiche sociali. L'Assessore Pichetto ha fatto e rifatto i conti e risulta però che, per quanto riguarda le politiche sociali, pur avendo noi impegnato i dieci milioni di avanzo del Consiglio regionale e pur avendo trovato delle risorse nel bilancio, le somme complessive stanziate per le politiche sociali non sono quelle del 2012. È giusto, Assessore Pichetto? Ritengo che, non avendo noi raggiunto l'obiettivo di stanziare tutte le risorse impegnate per le politiche sociali nel 2012, sarebbe stato giusto che, qualora fossero emerse risorse disponibili nel bilancio del Consiglio regionale, queste andassero stanziate a favore delle politiche sociali, non essendo noi riusciti a garantire diversamente dalle politiche culturali tutte le risorse stanziate nel 2012.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Oliva; ne ha facoltà.



OLIVA Gianni

Ho firmato un ordine del giorno nel quale si diceva che, qualora si fossero trovate ulteriori risorse nel bilancio del Consiglio, si era contenti se una parte di queste risorse venisse destinata alla cultura.
Quindi, non posso che essere contento nel merito; un po' meno nella forma, perché mi fa strano che si firmi un documento un'ora fa, quando contemporaneamente già si sa che queste risorse ci sono.
Lo trovo, sul piano metodologico, poco ortodosso e, soprattutto, poco elegante.
Detto ciò, credo che si debbano però vincolare queste risorse ad una destinazione d'uso, per cui chiederei che l'emendamento specificasse che queste risorse sono destinate a finanziare quelli che mi sembrano due settori in sofferenza tra i tanti, cioè la legge n. 49, che è quella che riguarda gli istituti culturali, e la UPB 18011, che è quella che riguarda tutto il sistema bibliotecario e il settore dei libri della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Non volevo intervenire, ma dopo avere sentito i miei colleghi devo dire che condivido questo lavoro e questa lotta che abbiamo fatto tutti insieme nella I Commissione.
All'Assessore Pichetto abbiamo fatto fare più volte i conti, si è aggrappato ai vetri, ma alla fine abbiamo convenuto tutti che abbiamo sempre tenuto fermo il discorso sul socio-assistenziale, che condivido e mi sento di dire che sono d'accordo, così pure il capitolo sulla cultura.
Caro collega Leo, la cultura non è stata dimenticata. Ha detto bene il collega Ronzani che, andando a vedere il 2012, la cultura non è scesa l'abbiamo tenuta ad un livello non basso.
Di questo siamo tutti consapevoli. Abbiamo condiviso e credo che si sia fatto un bel lavoro.
Abbiamo fatto più incontri ristretti, oltre alla Commissione e a gruppi più ristretti e alla fine in poche persone si decide.
Credo che questo sia un assestamento di bilancio su cui, per questa voce, anche noi della minoranza possiamo dire che siamo abbastanza soddisfatti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo anche per comprendere quale sia l'oggetto della discussione e della diatriba, perché in effetti non mi sembra che il PD sia contrario a questo emendamento. Mi sembra di aver capito questo. Infatti, mi sembra che siamo tutti d'accordo.
Non che io non mi trovi nel ruolo di riappacificatore - non è proprio il mio ruolo - però mi sembra che, al di là delle modalità un po' rocambolesche (cioè all'ultimo) con cui si è arrivati a trovare questi 500 mila euro da ulteriori risparmi del Consiglio regionale, penso che sia corretto dare anche un segnale a tutto quello che è stato fatto insieme agli operatori del settore. Quindi, è anche il riconoscimento di un'attività che penso dovrebbe essere di esempio e dovrebbe essere diffusa anche ad altre Commissioni, in quanto si coinvolgono, in primis, le persone che lavorano nel settore e che vivono le problematiche del settore tutti i giorni, e che quindi sanno indirizzare anche meglio dell'organo politico quelle che potrebbe essere sia la scelta dei criteri sia delle quantità delle risorse da allocare nei vari settori.
Quindi, penso che non ci siano problemi. È ovvio che la coperta è un po' corta - o tanto corta, a seconda dei punti di vista - in tutte le varie Direzioni. Abbiamo fatto diversi sforzi sia per le politiche sociali condivise da tutti sia sulla cultura, quindi si è salvaguardata la cifra raggiunta nel 2012 anche per il 2014.
Ricordo che nel 2013 sulla cultura ci saranno probabilmente 13 milioni in meno, in quanto saranno a copertura di spese non coperte, non effettuate nel 2009-2010-2011, quindi non è che ci saranno risorse in più.
Sulle politiche sociali si è cercato di coprire con due milioni di euro anche un problema veramente serio come quello della casa, a cui forse dovremmo, in futuro, nei prossimi anni, garantire, con proposte politiche innovative, nuove risorse, anche non solo meramente economiche. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marinello; ne ha facoltà.



MARINELLO Michele

Da Presidente della Commissione che si occupa anche di cultura immagino che tutti coloro che ascoltano si aspettino un intervento a sostegno forte di questo emendamento. Sto parlando dell'emendamento dell'Ufficio di Presidenza.
Invece, con questo intervento voglio sottolineare il voto di astensione da parte del movimento che rappresento, voto convinto anche del sottoscritto, perché c'è una frase che ha detto il collega Reschigna nella quale mi ritrovo - ed è strano questo, è sicuramente un momento importante per la mia vita - e cioè che i fondi, o meglio i risparmi del Consiglio regionale non appartengono a nessuno.
Si era stabilito che i risparmi del Consiglio regionale andassero a coprire le forti e drammatiche carenze nelle quali versano gli enti gestori dei servizi sociali.
Ora, da Presidente della Commissione che si occupa anche di cultura, mi domando perché questi 800 mila euro non possano andare alle attività di promozione dello sport, che da tempo soffrono di una carenza cronica di fondi, oppure alle politiche giovanili, altra materia della quale si occupa la VI Commissione, e a quelle a favore delle minoranze linguistiche, che da tempo vedono in maniera drammatica scemare i fondi a loro favore, o ancor di più, alla luce degli avvenimenti e degli eventi atmosferici dell'altro giorno, perché non sono destinati alla Protezione Civile.
Mi sembra, cioè, che l'analisi sulla destinazione dei fondi e dei risparmi del Consiglio regionale debba essere fatta in maniera più approfondita, operando una scelta di fondo. Mi pareva che la scelta di fondo fosse quella di destinarli alle politiche sociali.
Ci sono tanti settori (lo dico come Presidente della Commissione che si occupa anche di cultura) che meritano attenzione e che soffrono la carenza di risorse.
Sulla cultura si fanno dei ragionamenti tesi a trovare risorse: nulla osta, ci mancherebbe che la cultura non fosse un settore importante, che genera un prodotto interno lordo importante per la nostra regione. Questo è sacrosanto, però ci sono tanti altri settori che hanno dei problemi e che non godono della lobby che tutela.
Pertanto, in merito all'emendamento proposto dall'Ufficio di Presidenza, annunciamo un voto di astensione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Quello che dovevo dire sul bilancio l'ho già detto stamattina.
Ho apprezzato molto le parole del Vicepresidente in sede di replica, e su queste rifletteremo.
Ho, poi, partecipato con molto disincanto, diciamo "distrattamente", al dibattito che si sta svolgendo sull'ordine del giorno e sull'emendamento.
Magicamente, infine, è arrivato l'intervento del Consigliere Oliva che mi ha svegliato dal mio torpore, perché - se ho ben capito - il Consigliere Oliva chiede che eventuali altre risorse vengano indirizzate ad una certa UPB e al settore libri.
Può darsi che io mi distragga, e chiedo l'attenzione - senza fretta eh! - del Vicepresidente Pichetto, che qui rappresenta, insieme ai colleghi, la Giunta: può darsi che sbagli, Assessore Pichetto, ma sono convinto che se lei avesse tempo, potrebbe andare a vedere, nel consuntivo 2012 che abbiamo approvato ieri, il settore libri. Può darsi che sbagli, ma credo che, alla fine dell'anno scorso, troverebbe una certa giacenza di libri.
Può darsi che sbagli, ma possono essere un po' più di 400 mila: 400 mila libri fermi nel Settore della Giunta di questa Regione.
Può darsi che trovi ancora, se nel frattempo qualcuno non ha provveduto, che codesta Amministrazione affitta un deposito. E per che cosa? Per mettere i libri che giacciono lì.
Se questa è la destinazione che fa l'Assessore Oliva - da me non certamente compianto, in sede politica - può darsi che rifletta meglio e forse può anche darsi che voti contro l'emendamento!



BURZI Angelo

OLIVA Gianni (fuori microfono)



BURZI Angelo

Sono 18 anni che si affitta quel locale!



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
Prima di dare la parola alla Giunta e procedere con le dichiarazioni di voto, informo l'Aula che la Giunta, nel frattempo, ha presentato un emendamento (è già in linea) rubricato al n. 3), che a breve l'Assessore illustrerà. Poi, se ci sono esigenze, lo vediamo.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin:



TABELLA AL FONDO

Mi corre l'obbligo, però, di fare un ragionamento sull'emendamento che è stato definito "dell'Ufficio di Presidenza", anche alla luce del dibattito che si è svolto in Aula.
Si tratta di questo: è del tutto evidente che l'avanzo del Consiglio regionale, ottenuto con lo sforzo di tutti e con le scelte che abbiamo compiuto durante l'anno, quantomeno fin qui, appartiene al Consiglio regionale.
Su questo non fa una grinza.
Mi rendo perfettamente conto, e concordo, che l'emendamento di cui stiamo parlando, sull'assestamento del bilancio della Regione, sarebbe dovuto essere presentato, al contrario, affrontato, discusso e votato sull'assestamento del Consiglio.
Io ieri non c'ero. Le associazioni le abbiamo incontrate questa mattina; sono stati invitati tutti i Gruppi ed erano presenti alcuni Gruppi di maggioranza ed altri di opposizione.
Alla fine di quell'incontro, poiché c'erano Consiglieri del PdL, del PD, di altri Gruppi fra i più numerosi in quest'Aula, ho deciso di proporre una modalità irrituale, ma tecnicamente ineccepibile, non per contribuire a risolvere il problema, ma per mettere l'Aula nelle condizioni di valutare il problema.
Siamo in questa fase. Mi seguite? Qual è la modalità? Poiché sono il Presidente del Consiglio regionale pro tempore e presiedo l'Ufficio di Presidenza, abbiamo valutato che, da qui alla fine dell'anno, gli 800 mila euro che si ottengono con il minor trasferimento al Consiglio sono, dal nostro punto di vista, in previsione, ben ricompresi in un risparmio.
Qualora non vi fosse quel risparmio, abbiamo la capienza di un fondo di riserva che sarebbe comunque superiore ai due milioni.
Nel frattempo, alcuni Consiglieri regionali e autorevolissimi Capigruppo di almeno una decina di Gruppi hanno sottoscritto l'ordine del giorno cui prima si riferiva il collega Leo: i colleghi di PdL, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lupi, Biolé, Franchino, Cerutti, Fratelli d'Italia, Progett'Azione, Artesio, Dell'Utri, UDC e Cursio.
Adesso siamo in questa situazione, pertanto non è un emendamento dell'Ufficio di Presidenza, ma una soluzione che proponiamo.
Se l'Aula non è d'accordo, ci sono due vie: me lo dite e lo ritiro essendo il primo firmatario, oppure lo votate e l'Aula è sovrana e decide essa, come è giusto che sia, la destinazione al Consiglio.
Penso di aver chiarito e ripristinato procedura e verità nel suo complesso.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Presidente, cerco di essere tranquillo, ma le chiedo di spiegarmi stamattina, alle nove e dieci, da chi è stato organizzato quell'incontro con chi e a chi è stato comunicato.
A me non risulta che alla Lega Nord sia arrivato alcun invito a questo incontro.
Io ero assolutamente all'oscuro di questo incontro e mi chiedo da chi è stato organizzato, perché non ci siamo! Mi permetta, Presidente, non ci siamo, ma non è per colpa sua! Poi, tanto, Presidente, stiamo discutendo l'assestamento di bilancio noi siamo forza di maggioranza e quando vediamo che c'è un accordo, prevale la forza della democrazia. È il bello della democrazia! Come ha detto giustamente il Consigliere Marinello, ci asterremo su questo emendamento, ma questo non vuol dire che l'emendamento non possa andare avanti. Vorrei ben vedere! Riteniamo che non siano state corrette le modalità, perché io ero all'oscuro di tutto. E che io sia all'oscuro di tutto può anche andare bene, non mi atteggio assolutamente a nulla, però rifletto su questo: le decine e decine di associazioni che sono fuori Torino e che fanno cultura da anni, senza prendere un euro (prima una lira) dalla Regione Piemonte continuano a fare cultura, mentre alcune associazioni, che si riconducono soprattutto a Torino (e lo dico da torinese, perché conosco bene la materia), trovano sempre strade trasversali per avere determinate soddisfazioni.
Le chiedo, invece, Presidente, come è avvenuto l'incontro di questa mattina, da chi è stato organizzato e a chi è stato comunicato.



PRESIDENTE

L'incontro è stato comunicato - e mi è stato detto che erano stati invitati tutti i Gruppi - dal Vicepresidente della Commissione, Giampiero Leo.



PRESIDENTE

CAROSSA Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ma allora, mi permetta, Presidente...



PRESIDENTE

No, ha già parlato, adesso basta.



PRESIDENTE

CAROSSA Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho già parlato, ma mi permetta! Lei fa svolgere un incontro e il Presidente della Commissione, della Lega, è all'oscuro!



PRESIDENTE

No, ho partecipato ad un incontro cui sono stato invitato dal collega Giampiero Leo.
Però, guardi, adesso siamo in soluzione del problema. Non si preoccupi.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Scusi, Presidente, io non voglio...
Quando ho aperto il computer, all'inizio della discussione sugli emendamenti rubricati all'articolo 1, avevo di fronte un emendamento solo scritto al computer, che parlava di 500.000 euro.
Nel corso della discussione, senza che nessuno lo dicesse...



PRESIDENTE

La interrompo, perché non è possibile...



RESCHIGNA Aldo

Mi lasci finire!



PRESIDENTE

No, non la lascio finire, perché in apertura - lo sto facendo stampare l'ho detto.
Io parto dal presupposto...



RESCHIGNA Aldo

Mi lasci finire!



PRESIDENTE

Prego.



RESCHIGNA Aldo

Io avevo 500.000 euro.



PRESIDENTE

Lei ha dichiarato che in apertura nessuno lo ha detto. Adesso le sto facendo stampare il mio intervento, in cui vedrà che l'ho detto.



RESCHIGNA Aldo

Va bene. Allora parlerò apertamente, Presidente.



PRESIDENTE

Prego.



RESCHIGNA Aldo

Se rimane "500.000 euro" per la cultura, noi lo votiamo. Se la cifra diventa "800.000 euro", siccome le ragioni per cui diventa 800.000 euro sono note - sono note! - e hanno nome e...



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

Legge sull'impiantistica sportiva minore.
300.000 euro per l'impiantistica sportiva minore. Non finanzia un settore, finanzia...



PRESIDENTE

Non è così, perché è un altro...



RESCHIGNA Aldo

Ce la diciamo tutta?



PRESIDENTE

Benissimo.
L'Ufficio di Presidenza comunica che l'emendamento rubricato n. 1) sull'articolo 1 è ritirato.
Il testo è a disposizione di coloro i quali lo volessero sottoscrivere nelle cifre che ritengono.
Prego, Vicepresidente Pichetto.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

Scusi, Assessore Pichetto, la interrompo.
Presidente Reschigna, su quanto attiene la cifra, lei in buonafede erra, perché è stata cambiata prima dell'inizio dell'articolo...



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

No, è stata cambiata prima dell'inizio dell'articolo. Abbiamo un computer che, fortunatamente, è incrociato con quell'orologio e con la cosiddetta Michela, e glielo dimostro.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Glielo dimostro. Inoltre, le sto facendo stampare il mio intervento in cui ho parlato di 800.000 euro.
in errore sulla questione dell'impiantistica, perché è un altro DB.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Mi scusi, non è assolutamente questo l'intendimento.
L'emendamento è ritirato. Adesso lo consegno in bianco al collega Leo e potrà farne ciò che ritiene.
Prego, Vicepresidente Pichetto.



RESCHIGNA Aldo

Chiedo la parola per fatto personale.



PRESIDENTE

Lo esplichi, per favore, che lo valuto.



RESCHIGNA Aldo

Lei mi dà, Presidente, della persona che non conosce la legge sul bilancio.



PRESIDENTE

No, assolutamente no.
Le do atto subito che non ho mai inteso dire questo e non l'ho detto.
Non sussiste, quindi, il fatto personale. Ne ha un altro?



RESCHIGNA Aldo

Certo. Quando vengono collocati all'interno di una Direzione, che è unica, cultura, sport e turismo, le operazioni all'interno della stessa UPB e all'interno della stessa Direzione non avvengano attraverso variazioni di bilancio.



PRESIDENTE

Va bene.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Prendo atto del venir meno dell'emendamento n. 1).
In merito all'emendamento rubricato n. 2), farò una considerazione tecnica e una politica.
Sono d'accordo sui 50.000 euro, però per ragioni tecniche chiedo di mandarli alla DB 01031, vincolati a questa destinazione col verbale del Consiglio di oggi, più che altro perché dovremmo cambiare tutto il quadro "sanità" che teniamo in una cornice, con confini ben definiti . È solo per questo motivo.
Dunque, è sempre destinato alla Cooperazione internazionale della Presidenza della Giunta regionale e non all'Organizzazione del territorio spese correnti. Rimane sempre destinato in questa direzione, non cambia.



(Brusìo in aula)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Sto parlando dell'emendamento n. 2), relativo a 50.000 euro: per capirci, sto cambiando l'UPB.
Per quanto riguarda la copertura, prendo atto della disponibilità del Consiglio e dei fondi: la copertura può avvenire dalla 09101 (50.000 euro).
Non vorrei che mi deste dell'avvoltoio, ma prendo atto e ringrazio.
C'è un ulteriore emendamento tecnico: è uno spostamento tutto nell'ambito delle UPB relative al turismo. Se non erro, è uno spostamento dallo sport alle ATL (c'era stato un disguido all'interno). Non va su nessun'altra Direzione, anzi su nessun altro settore, quindi non tocca cultura, non tocca nessuno. È un semplice spostamento: mi riferisco all'emendamento n. 3), di un milione...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Mi scusi se la interrompo, Vicepresidente Pichetto.
Collega Leo, le assicuro che prima della votazione sospendo la seduta per il tempo che le servirà. Ascoltiamo il Vicepresidente nel frattempo.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Io parlo per il verbale.
Dicevo, un milione preso dalla 111 e 500.000 dalla 151 - che è sempre Direzione 18 - e spostati sulla 101.



PRESIDENTE

I proponenti dell'emendamento rubricato n. 2) accettano le modifiche? Prego, Consigliere Rostagno; ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elio

In verità abbiamo avuto difficoltà a capire, perché l'Assessore si rivolgeva alla collega Artesio e qui c'era molto brusio.
Se ho capito bene, l'Assessore precisa che i 50.000 euro verranno inseriti, ma prelevati da un altro capitolo.
L'obiettivo in questo modo sarebbe raggiunto.



ROSTAGNO Elio

PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)



ROSTAGNO Elio

Ma con il verbale allegato.



ROSTAGNO Elio

Va bene, grazie.



PRESIDENTE

Collega Rostagno, ho bisogno che venga al banco della Presidenza in qualità di primo firmatario.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.34 riprende alle ore 17.35)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
I nostri lavori ricominceranno alle ore 17.50.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.36 riprende alle ore 18.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Facciamo il punto.
L'emendamento n. 1), presentato dall'Ufficio di Presidenza, è ritirato come ho detto prima.
Ho fatto pervenire al Capogruppo del PD il resoconto stenografico con il quale si dimostra che quanto avevo sostenuto è aderente alla realtà riguardo all'aver annunciato gli 800 mila euro prima che iniziasse la discussione sull'articolo e la presentazione dei singoli emendamenti.
Richiamo l'attenzione dell'Aula.
I proponenti dell'emendamento n. 2) hanno accettato la proposta della Giunta regionale, pertanto quest'emendamento è modificato nel modo seguente: come entrata viene introdotto l'UPB DB 09111, risorse finanziarie e spese per il Consiglio regionale e, in uscita, rimanendo sanità ed organizzazione dei servizi ospedalieri e territori, titolo 1, spese correnti, viene messo al DB 01031, come richiesto dalla Giunta, per maggiore precisione dell'emendamento stesso.
Le modifiche sono sottoscritte dal primo firmatario, il collega Rostagno.
L'emendamento n. 3) è l'emendamento della Giunta regionale, che riguarda l'Allegato A al disegno di legge n. 351, integrato con le seguenti variazioni che è quello che spiegato l'Assessore Pichetto.
Ci sono richieste di chiarimento su questo? No.
Passiamo all'emendamento n. 4), che è l'emendamento che riguarda la Cultura, per 500 mila euro, di cui è primo firmatario il collega Leo.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dai Consiglieri Leo, Cursio, Stara Reschigna, Pedrale, Bono, Lupi, Cerutti, Negro, Biolé, Artesio, Leardi: All'allegato A è inserita la seguente variazione: UPB DB 09101 - Risorse finanziarie Spese per il Consiglio regionale 500.000,00 UPB DB 18001 - Cultura, Turismo e Sport - Direzione DB 18 500.000,00 La parola al Consigliere Leo, per l'illustrazione.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
assolutamente coerente con l'ordine del giorno firmato dai colleghi di tutti i Gruppi. L'ho illustrato prima, quindi faccio risparmiare tempo.
Poiché, però, la collega Artesio è precisissima, ha chiesto se è coerente.
Sì, è assolutamente coerente con l'ordine del giorno firmato entro le ore 13 dai Consiglieri di tutti i Gruppi. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo.
Qualcuno vuole riservarsi un intervento sugli emendamenti 3) e 4)? No.
Il parere della Giunta sull'emendamento n. 2) è favorevole.
L'emendamento n. 3) è della Giunta.
Assessore Pichetto, per quanto riguarda l'emendamento n. 4), qual è il parere della Giunta?



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Mi rimetto all'Aula.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Pichetto.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2).
Il Consiglio approva.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3).
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Ci rivediamo alle ore 20 per la Conferenza dei Capigruppo e alle ore 20.30 per la seduta di Consiglio.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.15)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 2) presentato dai Consiglieri Rostagno, Pentenero Reschigna, Boeti, Ronzani, Muliere, Gariglio: All'allegato A del disegno di legge n. 351 inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DA UPB |A UPB SB01041 |DB20161 Gabinetto della presidenza della |Sanità organizzazione dei s.s.
Giunta regionale rapporti con |ospedalieri e territoriali società a partecipazione regionale TITOLO 1: SPESE CORRENTI TITOLO 1: SPESE CORRENTI |+ 50.000,00 50.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto: L'allegato A al disegno di legge n. 351 è integrato dalla seguente variazione, necessaria per il pagamento delle spese di funzionamento per l'anno 2013, compresi gli stipendi, di CEIP e SPT:



PRESIDENTE

UPB COMPETENZA CASSA



PRESIDENTE

DB 18111 - 1.000.000,00 - 1.000.000,00 DB 18151 - 500.000,00 - 500.000,00 DB18101 + 1.500.000,00 + 1.500.000,00



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