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Dettaglio seduta n.361 del 25/06/13 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 11.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.30)



(I lavori iniziano alle ore 11.03)


Argomento: Volontariato

Richiesta, da parte del Consigliere Toselli, di ricevimento di una delegazione dei partecipanti al presidio delle associazione di volontariato socio-assistenziale davanti a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! La seduta, ufficialmente, è stata aggiornata alle ore 11.30; però, in base al Regolamento, essendo presenti alcuni interroganti e alcuni Assessori, se non ci sono problemi, intanto si potrebbe procedere con le interrogazioni.
presente l'Assessore Quaglia, che potrebbe rispondere all'interrogazione n. 1142, inerente a "Il Festival Torino Danza 2012 si dimentica della Lavanderia a vapore", presentata dal Consigliere Boeti all'interrogazione n. 1518, inerente a "Garantire il reale superamento del Digital Divide in tutto il Piemonte", presentata dalla Consigliera Pentenero; all'interrogazione n. 1602, inerente a "Centrale a biomasse legnose sita nel Comune di Torrazza Piemonte (TO) soggetto proponente



EOSLAB Srl", presentata dal Consigliere Bono.

La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Chiedo se lei ha informazioni - o se, per favore, può verificarlo circa la presenza o meno dell'Assessore Cavallera per stamani, o se vi fosse, di fatto, qualche Direttore di Settore, visto quanto vi è all'esterno. I documenti consegnati potrebbero interessare tutti i Consiglieri di quest'Aula.
In un'attesa del genere, forse, potremmo sfruttare il momento e accogliere una delegazione in Aula di questo presidio che, oggi, è proprio davanti alla sede del Consiglio regionale, per ascoltare quanto hanno da dirci. Però, se non vi sono le condizioni, come posso immaginare, in quanto non è presente l'Assessore regionale competente e non vi sono gli interlocutori da parte della Giunta necessari per ascoltare insieme a noi quanto hanno da dirci, credo che questo mio intervento, purtroppo, rimanga soltanto scritto e non venga utilizzato per fini produttivi rispetto a quanto, invece, avrebbero potuto dirci, che, peraltro, è già, in parte o in toto, di nostra conoscenza. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Al di là del fatto che lei dovrebbe ripetere quanto ha testé riferito quando la seduta sarà aperta formalmente, ricordo che siamo in una fase non ufficiale.
L'Assessore Cavallera, da quanto mi risulta, è informato e oggi pomeriggio sarà presente in Commissione.
Non penso che riesca ad arrivare prima, lo verificheremo ufficialmente e all'apertura dei lavori, puntualmente, la prego di sollevare il problema così da ricevere una risposta non presumibile, ma, a quel punto, ufficiale e puntuale.
Procediamo con l'esame delle interrogazioni e interpellanze.


Argomento: Spettacoli: teatro, musica, cinema, danza

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1142 presentata dal Consigliere Boeti, inerente a "Il Festival Torino Danza 2012 si dimentica della Lavanderia a vapore" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1142.
Ricordo che per l'illustrazione sono a disposizione due minuti e tre minuti per la risposta dell'Assessore.
La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Non ho riguardato l'interrogazione ed è trascorso anche un po' di tempo; peraltro, risponde l'Assessore Quaglia e non l'Assessore competente.
Continuo a pensare che se le interrogazioni hanno senso e devono essere utili per aprire una riflessione su una questione specifica, o risponde l'Assessore o, visto che è rimasta lì sei mesi, tanto vale che vi rimanga ancora qualche giorno.
Infatti, nonostante tutto il rispetto, la simpatia e l'affetto che ho nei confronti dell'Assessore Quaglia, lei leggerà una nota che l'Assessorato alla cultura ha predisposto, ma credo non sia questo l'obiettivo dell'interrogazione. L'interrogazione ha senso se l'Assessore competente prende atto di una questione, se l'Assessore competente prende atto di un problema e se discute con il Consigliere regionale quella questione. Invece, se è una risposta scritta di un Assessore, che "Lavanderia a vapore" non sa nemmeno dov'è - perché abita ad Asti ovviamente - è una cosa che non sta né in cielo né in terra.
Quindi, Presidente...



PRESIDENTE

Collega, ha ragione, però diventa complicato.



BOETI Antonino

Più che complicato, direi che è inutile lavorare in questo modo.
Voglio affrontare questa questione con l'Assessore competente, che mi deve spiegare per quale ragione la "Lavanderia a vapore", sita nel complesso della Certosa Reale di Collegno, una delle sedi più prestigiose che la danza avesse potuto avere in Piemonte, è completamente ignorata dall'Assessore competente! Voglio che mi risponda lui e che mi dica: "Non me ne frega niente, non ce ne importa niente"! Che l'Assessore Quaglia mi legga una risposta scritta predisposta da parte degli Uffici, sinceramente, con tutto il bene che voglio all'Assessore, non me ne può fregare di meno! Allora, mi dica lei come dobbiamo procedere; vorrei che rispondesse l'Assessore.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Mi corre l'obbligo di informarla - la ringrazio perché solleva un problema che può essere utile e d'informazione generale - che nella Conferenza dei Capigruppo è stato concordato, da quanto mi informano, che in alcune situazioni può anche non rispondere l'Assessore competente.
Riproporremo la questione nella Conferenza dei Capigruppo per una eventuale decisione diversa.
Posso comprendere, se indosso il cappello da Consigliere, su un tema cui posso tenere, ma nella gestione dei lavori la risposta che le devo dare è quella che le ho testé riferito.
Collega, è un problema che riproporremo nella seduta dei Capigruppo.
Prego, aveva diritto ad intervenire.



BOETI Antonino

Allora, chiedo all'Assessore Quaglia di consegnarmi la risposta scritta, tanto non cambia niente che venga legga una risposta scritta, e utilizzo il tempo che ho a disposizione per un suggerimento. Magari sarebbe opportuno raggruppare le interrogazioni per materia e fissare i giorni in cui risponde l'Assessore alla cultura o l'Assessore all'ambiente perché le risposte devono essere rese dall'Assessore competente, altrimenti non ha alcun senso, è un passaggio formale in cui c'è chi la presenta e l'Assessore risponde presentando il documento scritto.
Naturalmente, sono otto anni che siamo qui, tempo ne abbiamo perso tanto, possiamo perderne altro, ma, secondo me, quanto indicato potrebbe avere un senso.
Sono Consigliere semplice da otto anni, è un piccolo suggerimento che rivolgo alla Presidenza.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Riproporremo il suggerimento, pari pari, alla Conferenza dei Capigruppo, da prendere in considerazione per organizzare i lavori dell'Aula.
Grazie anche per la risposta scritta.


Argomento: Telecomunicazioni

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1518 presentata dalla Consigliera Pentenero, inerente a "Garantire il reale superamento del Digital Divide in tutto il Piemonte"


PRESIDENTE

presente l'Assessore Ghiglia.
Procediamo con l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n.
1518.
La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Credo valga quanto ha appena detto il collega Boeti. Ringrazio l'Assessore Quaglia, che ci leggerà una risposta...
Ah, è arrivato l'Assessore. Perfetto, non l'avevo visto, chiedo scusa.



PRESIDENTE

Non mi ascolta, perché ho anche chiamato l'Assessore Ghiglia.



PENTENERO Giovanna

Chiedo scusa, Assessore, non l'avevo vista arrivare.



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Questa interrogazione, che è stata presentata tre mesi fa, partiva dal ragionamento rispetto al fatto che la Regione Piemonte, in un protocollo che fece con Telecom, prevedeva il raggiungimento della copertura del 96 della rete all'interno della nostra Regione.
In teoria, questa percentuale è stata raggiunta, ma anche superata.
In realtà, il digital divide permane, perché, come noi sappiamo bene l'attuale rete in rame (probabilmente, non uso il termine esatto dal punto di vista tecnico) non è sufficiente a coprire la distanza tra le centrali dislocate all'interno del nostro territorio e la strutturazione della nostra Regione. Per cui, in alcune zone, per esempio, come la Valsesia, le valli del Cuneese o alcune vallate della provincia di Torino, ma anche molte zone del Torinese e del Monferrato, la rete non raggiunge tutti i cittadini e, ad oggi, non raggiunge assolutamente la copertura prevista dall'accordo siglato con Telecom.
Mi pare che anche gli ultimi provvedimenti che questa Giunta ha fatto (come, ad esempio, il bando per il diritto allo studio) prevedono il collegamento on line per potere far sì che tutte le famiglie piemontesi abbiano lo stesso diritto di accesso a quelle che sono le provvidenze che questa Regione mette a disposizione.
vero che sono molto poche ed è vero che, forse, se la rete non raggiunge tutti i cittadini piemontesi, facciamo sì che le domande siano ancora di meno, ma questo è un esempio minimo, perché sono molte altre le attività di ogni singolo cittadino, oppure anche di tipo professionale o imprenditoriale, che si sono via, via sviluppate all'interno del nostro territorio, che oggi hanno ancora una sofferenza non indifferente all'interno di molte parti della nostra regione.
Allora, l'interrogazione ha l'obiettivo di fare un po' il punto della situazione e di capire quali sono i provvedimenti che la Giunta intende mettere in atto, soprattutto per cercare di dare piena attuazione rispetto a quello che è l'accordo di programma tra la Regione e il Ministero dello sviluppo economico, potenziando, accanto alla fibra ottica, la relazione delle reti wireless, in modo da consentire il superamento del digital divide in tutto il Piemonte.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ghiglia per la risposta.



GHIGLIA Agostino, Assessore alla tecnologia delle comunicazioni

Grazie, Presidente.
Prendo il fatto di non avermi visto come un complimento e un riconoscimento all'efficacia della mia dieta, quindi vi ringrazio molto.
La risposta è un po' lunga. Poi, ne consegnerò una copia alla Consigliera Pentenero.
Ad oggi, il divario digitale terrestre coinvolge meno dello 0,1% della popolazione (circa 4.000 persone) per la quale è comunque disponibile il servizio satellitare che, dalla primavera 2011, è in grado di erogare un servizio (fonte dei dati: Rapporto 2011 Osservatorio ICT del Piemonte).
Premesso, quindi, che tutto il territorio regionale è potenzialmente coperto tramite le diverse tecnologie e che anche il luogo più remoto purché provvisto di energia elettrica, è raggiungibile via satellite, si fa presente che, grazie ai diversi interventi sostenuti dall'Amministrazione regionale, gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea 2013 sono stati raggiunti.
In particolare, nel corso del 2012 sono proseguite le attività inerenti al Protocollo di Intesa, sottoscritto da Regione Piemonte e Ministero per lo Sviluppo Economico, mirato al potenziamento delle infrastrutture per la diffusione del servizio di connessione a banda larga nelle zone ancora colpite dal digital divide, con la finalità di ridurlo e progressivamente abbatterlo.
L'obiettivo viene perseguito, come correttamente evidenziato nell'interrogazione, mediante due principali tipologie di azioni: la realizzazione di nuove reti in fibra ottica per l'abilitazione all'offerta di servizi di connettività in banda larga attivabili dagli operatori di telecomunicazioni e la realizzazione di infrastrutture di supporto alla diffusione tramite tecnologie senza fili.
tuttora in corso il completamento delle attività di installazione dei collegamenti in fibra ottica verso le centrali Telecom Italia pianificate nel 2011, nonché l'identificazione delle infrastrutture di supporto alla diffusione della banda larga tramite le tecnologie senza fili.
1. Realizzazione di reti in fibra ottica.
Nel 2012 sono stati avviati i lavori relativi a 49 centrali, di cui 20 sono stati ultimate, per un totale di 6.430 linee equivalenti, mentre 30 saranno conclusi entro fine 2013 raggiungendo altre 11.859 linee equivalenti.
2. Infrastrutture di supporto alla diffusione tramite tecnologie senza fili.
Nel 2012 si è reso necessario provvedere alla revisione delle infrastrutture di supporto alla diffusione delle tecnologie senza fili, a causa principalmente di tre fattori. Anzitutto, il bando della Regione Piemonte rivolto ai WISP per l'innovazione tecnologica; poi, la legge regionale sul Wi-Fi Libero; infine, l'asta pubblica per l'assegnazione delle frequenze sulla banda degli 800 MHz, il cosiddetto dividendo digitale, e la conseguente apertura dell'offerta LTE (Long Term Evolution la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile cellulare) a partire dal 2013.
La Regione, nel gennaio del 2012, ha emesso un bando per l'innovazione dei WISP operanti in Piemonte, attraverso il quale sono stati finanziati progetti che andranno, fra l'altro, ad incrementare l'offerta a banda larga in 413 località distribuite su 306 Comuni in aree rurali del Piemonte.
Questo rendeva di fatto inutili alcuni degli interventi a suo tempo programmati.
La Regione inoltre, ha emanato, nel dicembre 2012, il Regolamento relativo alla legge regionale sul Wi-Fi Libero che prevede, tra le altre iniziative, anche l'attivazione di hot-spot pubblici su Comuni al di sotto di 5.000 abitanti tramite l'erogazione di contributi per l'acquisto delle apparecchiature necessarie, ovviamente, salvo copertura.
Nella primavera del 2012, infine, si è svolta la consultazione pubblica, fatta dal MISE tramite Infratel, rivolta agli operatori di mercato per aggiornare la disponibilità di servizi a banda larga. Nel corso di questa consultazione sono emersi i piani degli operatori per lo sviluppo della rete LTE.
A fronte di questi tre fattori, si è quindi reso necessario modificare la lista degli interventi di supporto alla diffusione delle tecnologie senza fili (la revisione del Piano Operativo è stata formalizzata in via definitiva, da Regione Piemonte e MISE, a inizio dicembre 2012) e sono attualmente in corso le attività di preparazione del bando per la realizzazione degli stessi.
Il nuovo "Piano Nazionale Banda Larga" e "Il Progetto Strategico Banda Ultralarga" 2013.
A febbraio 2013 il MISE ha annunciato l'avvio dei bandi per il nuovo Piano Nazionale Banda Larga Italia e il Progetto Strategico Banda Ultralarga, volti al completamento della copertura di tutto il territorio nazionale e ad accelerare lo sviluppo della banda ultralarga, in coerenza con gli obiettivi 2020 dell'Agenda Digitale Europea. L'importo complessivo è pari a 900 milioni di euro (di cui più di 200 milioni di euro di cofinanziamento privato).
Per il Piemonte, per azzerare definitivamente il digital divide favorire lo sviluppo durevole del proprio territorio, sempre tenendo conto degli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea 2020, in un Accordo di Programma sottoscritto dalle Parti il 14 febbraio 2013 e presentato in conferenza stampa il 13 marzo 2013, sono stati previsti 45 milioni di euro di fondi ministeriali (dei 150 milioni di euro di fondi MISE sul Piano Nazionale banda larga), più 45 milioni di euro che la Regione Piemonte si è impegnata a reperire nell'ambito della nuova Programmazione 2014-2020 dei fondi europei a finalità strutturale. Le attività saranno regolate e definite in una specifica Convenzione Operativa.
Parallelamente, è proseguito l'impegno dell'Amministrazione regionale anche sul fronte delle reti wireless, proprio per consentire il superamento del digital divide in tutto il territorio della Regione Piemonte.
Faccio ora riferimento al Regolamento relativo alla legge regionale 22 aprile 2011, n. 5 "Interventi a sostegno della realizzazione di servizi di accesso WiFi gratuiti e aperti".
Con l'obiettivo di promuovere la diffusione di servizi di accesso Wi-Fi gratuito e aperto, al fine di favorire parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché di rimuovere gli ostacoli che limitano la conoscenza e determinano una discriminazione sul piano sociale, economico e culturale, con la legge regionale n. 5 del 2011 la Regione si è impegnata ad erogare contributi o voucher, ad offrire un accesso Wi-Fi gratuito e aperto presso ogni sede e infine, a promuovere la conoscenza e l'utilizzo dei servizi di accesso Wi Fi che verranno realizzati.
La legge è attuata attraverso uno specifico Regolamento che stabilisce entità dei contributi e voucher, nonché i criteri per la loro assegnazione ed erogazione ad Enti pubblici e a tutti quei soggetti che offrono a terzi servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti (ma non ai titolari di licenza di operatore di telecomunicazione, ovviamente).
A tal fine è stato approvato, con delibera di Giunta Regionale del 26 novembre 2012 (e pubblicato sul BU del 20 dicembre 2012), il Regolamento che disciplina, in particolare, quanto previsto all'articolo 2 della LR 5/2011: importo e modalità di erogazione di contributi o voucher ai soggetti che offrono a terzi servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti importo e modalità di erogazione di contributi agli enti pubblici, singoli o associati, per l'installazione di hot spot WI-Fi nei luoghi pubblici ampliamento dell'infrastruttura wireless delle sedi regionali e relativa modalità di utilizzo per tutti coloro che a qualsiasi titolo accedono alle stesse.
Per rendere l'accesso disponibile, in via prioritaria, nelle aree maggiormente soggette a divario digitale, sono ammessi ai contributi esclusivamente i soggetti aventi sede operativa in Piemonte in Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
Il bando che disciplina in dettaglio regole e modalità di presentazione delle domande è stato approvato con la Determinazione Dirigenziale n. 23 del 8 marzo 2013 e di prossima pubblicazione, recependo tutte le più recenti normative finalizzate alla semplificazione amministrativa nei rapporti con la PA (credo sia già stato pubblicato, perché la risposta è di qualche settimana fa).
Va peraltro evidenziato che la LR 5/2011 indicava in 750.000 euro le risorse messe a disposizione sul bilancio 2011 per la sua attuazione. In realtà, nel 2011 non è stata iscritta a bilancio nessuna risorsa. I 250.000 euro sono stati inseriti, dopo l'ultimo assestamento, nel bilancio 2012.
Bando regionale "Progetto di innovazione a sostegno dei Wireless Internet Service Provider".
A gennaio 2012 (approvato con Determinazione dirigenziale n. 323 del 22 dicembre 2011) è stato pubblicato il Bando regionale "Progetti di innovazione a sostegno dei Wireless Internet Service Provider".
L'obiettivo della misura è incentivare progetti di innovazione da parte delle imprese che forniscono le strutture e i servizi di banda larga senza fili - ovvero i Wireless Internet Service Provider (WISP) - sul territorio regionale.
Tali soluzioni costituiscono fondamentali tecnologie alternative all'ADSL, utili soprattutto in aree rurali o a bassa densità di popolazione, raramente raggiunte dalle tradizionali soluzioni di rete fissa.
L'iniziativa si inserisce nell'attività che da tempo la Regione Piemonte porta avanti per la costruzione di una sorta di "territorio digitale", attraverso il Programma WI-PIE.
Il bando è cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) nell'ambito del Programma Operativo Regionale 2007/2013 a titolo dell'obiettivo "Competitività ed occupazione". Asse I "Innovazione e transizione produttiva", obiettivo operativo I.l, Attività 1.1.3 "Innovazione e PMI".
Attraverso tale bando sono stati messi a disposizione fondi, in regime di de minimis, pari a due milioni di euro e sono stati finanziati 16 progetti da realizzarsi nell'arco di 12/18 mesi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Si tratta di una legge cui tengo particolarmente, che ha portato il Governo nazionale a copiare la nostra Regione, però dodici minuti per una risposta, anche se la Presidenza apprezza tantissimo, sono troppo. Il Regolamento prevede due minuti per l'illustrazione e tre minuti per la risposta.
La ringrazio, comunque, per aver ricordato un argomento molto importante.


Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1481 presentata dalla Consigliera Artesio, inerente a "Manovre militari alla Baraggia"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n.
1481.
L'interrogazione è data per illustrata dall'interrogante.
Prego, Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
In riscontro all'interrogazione n. 1481, presentata dalla Consigliera Eleonora Artesio, si comunica quanto segue.
Il Poligono militare di Candelo-Massazza, sito nei Comuni di Cossato Candelo, Massazza, Benna, Mottalciata e Villanova Biellese, è un poligono permanente, bene demaniale in uso governativo gratuito alla Difesa, come individuato dall'articolo 233 lettera p) del D.lgs 15.3.2010 n. 66 "Codice dell'ordinamento militare".
L'utilizzo del suddetto poligono è regolato, come stabilito dai commi 6 e 7 dell'articolo 322 del d.lgs 66/2012, da uno specifico Disciplinare d'uso, della durata di cinque anni, sottoscritto in data 2 aprile 2012 dal Comandante della Regione Militare Nord e dal Vicepresidente della Regione Piemonte. Copia del Disciplinare è stata a suo tempo inviata alle Amministrazioni comunali interessate ed all'Ente di gestione della Riserva Naturale delle Baragge.
Lo stesso prevede, tra l'altro, limiti specifici di spazio, tempo e utilizzo dei mezzi di addestramento.
Si precisa, con riferimento al quesito posto dall'interrogante, che le attività sono programmate con cadenza semestrale in sede di riunione del Comitato Misto Paritetico e dettagliatamente comunicate con precisazione di giorno, ora e tipo di esercitazione.
I fruitori dell'area addestrativa (unità appiedate, meccanizzate e corazzate) devono osservare scrupolosamente l'itinerario d'accesso al poligono e le specifiche prescrizioni e limitazioni vigenti in ordine al munizionamento (tipo di manufatti ammessi e quantità di esplosivo), alla direzione di tiro (traiettorie balistiche) e al tipo di automezzi.
Nel rispetto dell'ambiente, è vietata la dispersione di rifiuti; quelli solidi, assimilati agli urbani, dovranno essere portati presso gli appositi cassonetti. La bonifica dei bossoli di risulta dal munizionamento impiegato e la pulizia dell'area devono essere particolarmente curate.
Precisi accordi tra il Comando della Regione Militare Nord e l'Ente Riserva delle Baragge prevedono: il territorio a Nord della SP Mottalciata Candelo non sarà utilizzato per esercitazioni a fuoco con unità meccanizzate, corazzate ed aeree, ma solo come parcheggio per tali unità.
Tale area potrà essere accessibile al pubblico nelle giornate festive e del sabato, salvo divieto dell'Autorità Militare per loro esigenze. Gli ingressi per il pubblico saranno due, dotati di idonei parcheggi. L'accesso all'area demaniale potrà essere solo pedonale. Viene confermato lo sbarramento di tutti i tratturi lungo la SP 307 Mottalciata-Candelo per impedire l'accesso all'area demaniale.
L'Amministrazione militare si impegna a controllare periodicamente gli sbarramenti in essere e ad installare apposita tabellonistica di divieto.
L'Ente Riserva provvede, in accordo con l'Amministrazione militare, ad installare cartellonistica di informazione. L'Ente gestore del poligono si impegna a pulire, non diserbare, con cadenza annuale, i fossi laterali delle strade di accesso al poligono. Le Autorità militari e l'Ente Riserva si impegnano a concordare forme di collaborazione per la sorveglianza dell'area. Nelle giornate di apertura al pubblico è autorizzato l'accesso del guardiaparco, mentre negli altri giorni tale autorizzazione sarà concessa di volta in volta dall'Ente Militare responsabile dell'area.
Nel caso fosse necessario, è disponibile, presso gli uffici, la copia del Disciplinare in uso presso il Poligono.


Argomento: Resistenza

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1577 presentata dal Consigliere Biolé, inerente a "Contributi regionali agli Istituti Storici della Resistenza"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1577 presentata dal Consigliere Biolé, che la illustra; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Come si evince dall'oggetto dell'interrogazione, si richiede alla Giunta regionale quali sono le sue intenzioni a proposito della tempistica e dell'erogazione dei fondi 2012, considerando che l'attività degli Istituti Storici è proseguita ordinariamente sebbene - così mi risulta molte delle risorse che dovevano essere trasferite non lo sono state.
Inoltre, vorrei sapere che cosa si intende fare per l'anno in corso (2013).
Chiaramente si parla di realtà molto importanti, che nella nostra regione rappresentano davvero quello che può essere un nucleo saldo di archivio, di studio, di catalogazione, di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e politico soprattutto della guerra di Liberazione sul nostro territorio.
Peraltro, proprio quest'anno ricorre il 70° Anniversario della guerra di Liberazione dal nazifascismo (1943-1945), quindi sarebbe importante capire dalla Giunta quali sono le sue intenzioni, visto che esiste l'obbligo formale ma anche morale di sostenere questo tipo di istituti, una rete importantissima che si dipana su tutte le Province piemontesi e che rappresenta, di per sé, una storia importante, in quanto l'ideazione di questi Istituti è nata quando ancora sussistevano i Comitati di Liberazione Nazionale.
Il Presidente in primis si sta spendendo da tempo per il recupero e la valorizzazione di questo tipo di storia - la storia della Resistenza all'interno della nostra Regione; Regione che, tra tutte, è fra le più insignite e ma anche tra le più martoriate da questo punto di vista.
Il ruolo degli Istituti, conosciuto da tutti i colleghi, è sicuramente apprezzato. Sottolineo, infine, che è sarebbe assolutamente incongruente e incomprensibile, oltre che inconcepibile, lasciare anche questo tipo di istituzione nel dubbio rispetto alla prosecuzione di attività, poste tutte le promesse di importanza fatte prima.
Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Risponde l'Assessore Quaglia; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

La Direzione Cultura, Turismo e Sport, con determinazione n. 122 del 5 marzo 2013 del Settore Promozione delle Attività Culturali e del Patrimonio Culturale e Linguistico, ha assegnato una somma di euro 230.000,00 per le attività istituzionali relative all'anno 2012 degli Istituti Storici della Resistenza in Piemonte e dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino.
La legge regionale 28/80 prevede all'articolo 4 una suddivisione in parti uguali del contributo, prededotta una quota del 3% da assegnarsi all'Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea "Giorgio Agosti" in Torino.
Pertanto, i contributi regionali attribuiti nel 2012 hanno una quota per gli istituti delle varie Province di 31.871,42 tranne, come ho spiegato prima, l'Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea "Giorgio Agosti", che ha una quota di 38.771 euro.
Tenuto conto che tutti gli Enti beneficiari del contributo hanno ottemperato a quanto previsto dalla legge regionale 28/80, in particolare agli articoli 4 e 5, al fine di ottenere la liquidazione delle due rate annuali relative al 2012, gli uffici hanno disposto la liquidazione degli importi relativi alla quota 2012, in un'unica soluzione, in data 19 aprile 2013.
Nella consapevolezza dell'importanza che gli Istituti Storici della Resistenza e l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza rivestono per l'affermazione dei valori della libertà e della convivenza civile, nel corso del 2012 la Giunta e il Consiglio regionale hanno istituito un tavolo interistituzionale a cui hanno partecipato anche il Comune e la Provincia di Torino, gli Istituti stessi e le maggiori Associazioni coinvolte in tale ambito. Alla luce del dibattito emerso l'Assessorato si è impegnato, nonostante le note difficoltà del bilancio 2012, ad aumentare la quota 2011, portandola da 200.000,00 a 230.000,00 euro.
Oltre a ciò, sono stati accordati contributi a sette Enti, in ragione di 10.000,00 euro ciascuno, per un totale di 70.000,00 euro, per la realizzazione del progetto regionale che implementa l'archivio delle testimonianze con interviste e filmati degli ultimi protagonisti della Resistenza.
Relativamente ai tempi riguardanti l'erogazione dei fondi 2012, si fa presente che l'Assessorato, nelle date che ho elencato prima, ha provveduto alla liquidazioni in un'unica tranche (aprile 2013). Pertanto compatibilmente con le esigenze di cassa, presumibilmente entro la fine di luglio o i primi giorni di agosto verranno trasferiti i relativi flussi finanziari.
Per quanto riguarda il 2013, la Giunta regionale sta lavorando per assicurare analogo impegno nell'anno di bilancio 2013.
disponibile la copia dell'interrogazione con la tabella relativa ai finanziamenti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Problemi energetici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1602 presentata dal Consigliere Bono, inerente a "Centrale a biomasse legnose sita nel Comune di Torrazza Piemonte (TO) soggetto proponente EOSLAB S.r.l."


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1602 presentata dal Consigliere Bono, che la illustra.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Mi accingo a presentare l'ennesima interrogazione in materia di autorizzazione di centrali a biomasse sul territorio piemontese, un fenomeno che sta quasi assumendo i contorni di un'emergenza territoriale nel senso che pur avendo prodotto l'Assessorato competente - quello dell'energia - delle linee guida autorizzative che prevedevano (e prevedono tuttora) dei limiti agli insediamenti delle stesse, e pur disponendo di un'analisi del competente Assessorato secondo la quale la produzione della filiera di biomasse legnosa e altro è già completamente saturata dalla presenza di impianti a biomassa presenti sul territorio, si continuano a realizzare progetti di questo tipo, andando a peggiorare la qualità dell'aria sia nei centri urbani che al di fuori e di cui paghiamo infrazioni, multe e quant'altro.
Nello specifico, questo impianto è particolare, ma abbastanza pragmatico di come funzionino le autorizzazioni in Regione Piemonte, nelle Province e, in questo caso, nei Comuni. È un impianto che, per le linee guida organizzative, dovrebbe prevedere, per essere considerato "fonte rinnovabile", sia l'utilizzo dell'energia elettrica che l'utilizzo dell'energia termica per cogenerazione; ma, in realtà, si rivela essere un semplice impianto che produce energia elettrica.
Assessore, la prego di ascoltare, anche se sicuramente avrà letto il testo dell'interrogazione.
Non a caso, il proponente dell'impianto si è inventato la realizzazione di una serie di serre per la produzione di cibo; serre che, però, non seguono il percorso della realizzazione dell'impianto stesso: cioè l'impianto viene costruito, mentre le serre, quindi tutta la parte di cogenerazione e utilizzo di energia termica, si va a perdere.
Proprio per questo, ho deciso di interrogare la Giunta regionale parliamo del Comune di Torrazza Piemonte - per capire quali posizioni intende prendere verso questo che, secondo me, è un caso di aggiramento delle normative, i requisiti minimi delle linee guida autorizzative.
Dobbiamo chiarire bene alle Province, ai Comuni a tutti i soggetti che vogliono avere un'autorizzazione che l'impianto a biomasse, se proprio lo si vuole realizzare - e qui dovremmo aprire un ulteriore tavolo in Commissione - si deve utilizzare la cogenerazione, cioè utilizzare l'energia termica, altrimenti è una presa in giro per i cittadini.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

L'istanza di autorizzazione per l'impianto oggetto dell'interrogazione ai sensi dell'articolo 12 del d.lgs. 387/2003 e s.m.i., è stata presentata dalla società EOSLAB S.r.l. in data 3/04/2012 ed il provvedimento autorizzativo è stato rilasciato dalla Provincia di Torino, in qualità di autorità competente, in data 25 luglio 2012.
Rispetto al primo quesito, occorre specificare che il territorio del Comune di Torrazza Piemonte, ai sensi del Piano Regionale di Tutela e Risanamento della Qualità dell'Aria, è inserito nella Zona di Mantenimento (deliberazione 11 novembre 2002, n. 14-7623 e 28 giugno 2004, n. 19-12878) che rappresenta la porzione del territorio piemontese per cui si prevede l'obiettivo di preservare "la migliore qualità dell'aria ambientale compatibile con lo sviluppo sostenibile".
La Regione Piemonte, con la DGR 30 gennaio 2012, n. 6-3315, ha emanato un provvedimento finalizzato alla "individuazione delle aree e dei siti non idonei all'installazione e all'esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, ai sensi del paragrafo 17.3 delle Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, del decreto ministeriale del 10 settembre 2012". All'interno di tale documento sono stati definiti, per quanto riguarda le problematiche legate alla qualità dell'aria, i criteri impiantistico gestionali che, se non rispettati, possono rendere la porzione del territorio scelta per l'ubicazione dell'impianto "un'area non idonea" o "un'area di attenzione".
Nel caso in oggetto, il sito proposto sarebbe stato identificabile come "area di attenzione" qualora l'impianto non avesse garantito un regime di funzionamento di tipo "cogenerativo", che la normativa comunitaria e nazionale identifica attraverso un valore di parametro PES (Primary Enery Saving) superiore a zero.
Proprio a seguito di questa previsione della citata DGR 30 gennaio 2012, n. 6-3315, la Provincia di Torino ha inserito, nel quadro prescrittivo dell'autorizzazione, l'obbligo di "esercire l'impianto in modo da rispettare il valore minimo sotto riportato del parametro PES>0 (punto 19 dell'allegato A all'atto autorizzativo)".
Questa prescrizione autorizzativa, che non risulta al momento n eliminata né modificata, impedisce di fatto all'impianto di essere esercitato senza che, su base annua, sia verificato un valore di PES>0 e quindi in sostanza obbliga lo stesso ad un importante utilizzo del calore cogenerabile.
Dalle informazioni ottenute dai competenti uffici provinciali, la società EOSLAB avrebbe recentissimamente presentato la comunicazione di inizio lavori relativa alle serre per le culture idroponiche in cui secondo il progetto autorizzato, dovrebbe essere impiegato gran parte del calore cogenerato (riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate).
L'eventuale mancato rispetto della sopra richiamata prescrizione potrà essere perseguito dall'Autorità competente secondo quanto previsto dal d.lgs. 152/06 e s.m.i che prevede anche risvolti di carattere penale.
Riguardo al quesito "quali piani di monitoraggio della qualità dell'aria a cura dell'ARPA Piemonte si intendono attuare per il Comune di Torrazza Piemonte", si specifica che Regione Piemonte ad oggi dispone di diversi strumenti per la Valutazione della Qualità dell'Aria su tutto il territorio regionale.
In allegato alla risposta scritta, che le farò avere, c'è la situazione con i rilevamenti, in particolare per l'anno 2011, che l'Assessorato ha inserito a completamento della risposta per fornire tutti i dati necessari.
Oltre al Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell'Aria (SRRQA, con stazioni di monitoraggio in siti fissi e mobili), ARPA Piemonte dispone di un complesso sistema di modellizzazione che consente di stimare su tutto il territorio regionale, sia a scala comunale sia su griglia 4x4 km, lo stato di qualità dell'aria rispetto ai valori limite definiti dalle normativa di settore.
Per gli altri inquinanti quali biossido di zolfo e benzene, per il Comune di Torrazza Piemonte si stimano dei livelli non critici ed inferiori rispetto alla soglia di valutazione superiore.
Al momento non sono previste, nell'ambito del SRRQA, stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria di prossima installazione nel Comune di Torrazza Piemonte, anche se nell'ambito della realizzazione della Nuova Linea Torino-Lione, essendo il Comune di Torrazza Piemonte interessato dall'opera per la messa a disposizione di un sito di deposito per lo smarino, saranno previsti dei sistemi di monitoraggio discontinui.
Relativamente alle emissioni dell'impianto in questione, si evidenzia come per le stesse sia previsto il monitoraggio in continuo a camino, ed i dati registrati verranno comunicati ad ARPA unitamente ai principali parametri impiantistici di funzionamento (tra cui le quantità di energia elettrica e termica prodotte).
Relativamente al quesito "se siano previsti interventi normativi che precludano in futuro la trasformazione di questi impianti in forni di incenerimento di rifiuti sia urbani che cosiddetti 'non pericolosi'", si specifica che il provvedimento autorizzativo prevede espressamente (punto 20 dell'allegato A) che "l'impianto potrà utilizzare esclusivamente biomasse ligno-cellulosiche delle tipologie previste all'allegato 10 alla parte V del lgs 152/2006 e s.m.i.". Le biomasse ligno-cellulosiche di cui è consentita, in via esclusiva, la combustione sono cosiddette "vergini" e possono essere soggette solo a trattamenti di tipo meccanico, lavaggio con acqua e/o essiccazione.
La prescrizione n. 22 del provvedimento autorizzatorio prevede inoltre che "nel caso in cui l'impresa intenda impiegare anche biomasse qualificate come rifiuti, dovrà ottenere l'apposita autorizzazione ai sensi della normativa in materia di rifiuti". Ne consegue quindi che per il passaggio ad un diverso combustibile, classificato rifiuto, sia necessario espletare una nuova procedura autorizzativa, nonché, probabilmente, apportare sostanziali modifiche all'impianto stesso.
L'interrogazione viene consegnata in risposta scritta.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione del punto inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze".
(Alle ore 11.49 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(La seduta ha inizio alle ore 11.49)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Ordine del giorno n. 1019 presentato dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Decreto Legge urgente che blocchi gli sfratti" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne fa facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno sul decreto legge urgente che blocchi gli sfratti.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Ordine del giorno n. 1022 presentato dal Consigliere Buquicchio, inerente a "Punto nascite Ospedale di Carmagnola" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Ordine del giorno n. 1023 presentato dai Consiglieri Boeti, Cerutti, Oliva Reschigna, Buquicchio e Pentenero, inerente a "Disattivazione del punto nascite dell'Ospedale San Lorenzo di Carmagnola" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Anch'io chiedo cortesemente l'iscrizione all'o.d.g., e se ci fosse anche la possibilità, di discuterlo, dell'ordine del giorno presentato la settimana scorsa avente per oggetto "Disattivazione del punto nascite dell'Ospedale San Lorenzo di Carmagnola".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente Avevo chiesto informalmente al Vicepresidente Placido se vi era l'opportunità di ricevere una delegazione rispetto ad un presidio che da stamani è all'esterno del palazzo.
Chiedo inoltre di verificare, qualora l'Assessore Cavallera fosse presente, essendo già oggi convocata la VI Commissione, se la stessa poteva essere anticipata, e di verificare l'opportunità di far incontrare i Consiglieri e la Giunta con una delegazione del presidio.



PRESIDENTE

Sul presidio abbiamo delle regole precise.
Oggi, alle ore 13, in Sala Viglione incontriamo i Sindaci che sostengono la presentazione da parte di UNCEM e di cinque Consigli comunali di una proposta di legge per l'elezione del Presidente della Regione e il rinnovo del Presidente del Consiglio regionale del Piemonte.
Questa manifestazione non è stata annunciata. La delegazione di Carmagnola non ha chiesto di essere incontrata, quindi, se non viene avanzato l'invito, noi non facciamo l'incontro. L'altra associazione l'ha chiesto: le abbiamo spiegato che ci sono le regole e abbiamo già concordato che i rappresentanti saranno ricevuti alle ore 13 martedì prossimo; a loro andava bene il fatto di manifestare oggi ed essere ricevuti martedì prossimo.
Per quanto attiene all'ordine del giorno "blocca-sfratti" della collega Cerutti e all'ordine del giorno n. 1022 sul punto nascite del Consigliere Buquicchio - ma dichiaro collegato, in caso di iscrizione, anche quello del collega Boeti - ne propongo all'Aula l'iscrizione. Vediamo poi se ci sono le condizioni per la relativa trattazione.


Argomento: Province

Ordine del giorno n. 1024 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Placido Comba, Novero, Leardi, Ponso, Reschigna, Pedrale, Carossa, Motta Angela e Bono, inerente a "Situazione Province piemontesi" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La Presidenza propone anche l'iscrizione dell'ordine del giorno - anzi poi chiederò che venga votato subito, visto che siamo tutti d'accordo avente ad oggetto la situazione delle Province piemontesi. Ricorderete che il 4 giugno abbiamo incontrato i dipendenti delle Province e i sindacati e ci eravamo impegnati a redigere un ordine del giorno, che è già stato sottoscritto da numerosi Consiglieri e che ovviamente può essere sottoscritto da tutti coloro i quali intendano farlo, anche successivamente all'approvazione.
(L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Dichiaro quindi iscritti gli ordini del giorno suddetti.
L'o.d.g. è quindi approvato, così come modificato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali dell'11 giugno 2013.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cota, Ronzani, Sacchetto, Tiramani e Vignale.
Il numero legale è pertanto 28.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 18 giugno 2013.


Argomento:

c) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 15 giugno 2013 le seguenti leggi regionali ed ha deliberato la non impugnativa: legge regionale n. 5 del 23 aprile 2013 "Modifiche della legge regionale 14 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di artigianato) e della legge regionale 9 dicembre 1992, n. 54 (Norme di attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1. Disciplina dell'attività di estetista)"; legge regionale n. 6 del 29 aprile 2012 "Disposizioni regionali in materia agricola"; legge regionale n. 7 del 29 aprile 2012 "Modifiche alla legge regionale 10 novembre 1992, n. 48 (Promozione del Centro Studi e Ricerche Storiche sull'architettura Militare del Piemonte con sede nel Forte di Exilles e linee di indirizzo al recupero funzionale del Forte)".


Argomento: Iniziativa legislativa popolare e degli enti locali

d) Ricevimento delegazione Sindaci proponenti la proposta di legge "Norme per l'elezione del Consiglio regionale e della Giunta"


PRESIDENTE

Informo i colleghi che, a seguito di quanto deciso nel corso della riunione della Conferenza dei Presidenti di Gruppo del 5 giugno, oggi alle ore 13 presso la Sala Viglione sarà ricevuta una delegazione dei Sindaci proponenti la proposta di legge "Norme per l'elezione del Consiglio regionale e della Giunta".
Informo inoltre che la riunione della Conferenza dei Capigruppo prevista per domani alle ore 13, è anticipata alle ore 12.30; ovviamente arriverà la comunicazione a domicilio.
Invito tutti i colleghi a spegnere i telefonini e recarsi al proprio posto perché dobbiamo procedere ad una commemorazione.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione della funzionaria dell'OIM Barbara De Anna, deceduta il 21 giugno 2013


PRESIDENTE

Colleghe e colleghi, venerdì 21 giugno è deceduta la dottoressa Barbara De Anna, funzionaria dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni a seguito delle gravi ustioni riportate a causa dell'esplosione di una granata a Kabul, il 24 maggio scorso.
In quel giorno fu colpita un'area densa di ospedali, organismi di polizia, sedi di organizzazioni internazionali, con un'azione che ha provocato quattro morti e 14 feriti, tra i quali la dottoressa Barbara De Anna, che era stata prima curata in un ospedale di Emergency e poi trasferita in Germania, dov'è morta.
La dottoressa De Anna, quarantenne, fiorentina, ha lavorato per l'ONU e per la NATO.
Era in Afghanistan dal 2010, prima ad Herat e poi, dal 2011, a Kabul per il progetto dell'OIM in aiuto a coloro che scelgono di rinunciare al terrorismo.
Esprimiamo sentito cordoglio e profonda partecipazione al lutto dei familiari della dottoressa Barbara De Anna, rinnovando il sostegno a tutti coloro che ogni giorno rischiano la vita in Afghanistan e nelle missioni di pace, per portare aiuti umanitari a quelle popolazioni colpite dalla violenza del terrorismo.
Invito il Consiglio regionale ad osservare un minuto di silenzio in memoria della dottoressa Barbara De Anna.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Difensore civico

Difensore Civico della Regione Piemonte


PRESIDENTE

Ricordo che per quest'elezione è necessaria una maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati al Consiglio, quindi di almeno 40 voti.



PRESIDENTE

Il Vicepresidente Comba e il sottoscritto procederanno allo spoglio delle schede.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali. Procediamo allo spoglio delle schede.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 50 Consiglieri votanti 18 Consiglieri Il numero legale era 28, il quorum 40.
Pertanto, la votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.


Argomento: Province

Esame ordine del giorno n. 1024 presentato dai Consiglieri Cattaneo Placido, Comba, Novero, Leardi, Ponso, Pedrale, Carossa, Angela Motta e Bono, inerente a "Situazione Province piemontesi"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1024, avente ad oggetto "Situazione Province piemontesi", di cui al punto 4 bis) all'o.d.g.
stato firmato da molti Consiglieri regionali e molti lo stanno firmando, ma ricordo che sarà possibile firmarlo anche successivamente all'approvazione.
Il deliberativo "impegna il Presidente della Giunta regionale ad intervenire presso le sedi competenti affinché il delicato momento di superamento dell'attuale livello di governo provinciale sia gestito con la massima tutela del personale che vi opera e nella piena salvaguardia delle funzioni e dei servizi attualmente gestiti da tali Enti".
Sostanzialmente impegna il Presidente della Giunta a far sentire la voce del Piemonte al Governo relativamente alla questione delle Province dei dipendenti, della gestione dei servizi d'area vasta in un momento di incertezza come questo.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1024, il cui testo recita: "Premesso che una delegazione delle rappresentanze sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori delle Province del Piemonte è stata ricevuta dal Consiglio regionale il 4 giugno 2013, su richiesta delle OO.SS. stesse, per sensibilizzare il Consiglio regionale in merito ad una serie di problematiche che sono state delineate nel corso dell'incontro, svoltosi alla presenza del Presidente dell'Unione delle Province Piemontesi i rappresentanti delle OO.SS. hanno illustrato le gravi difficoltà che stanno attraversando le Province piemontesi, dovute alla situazione di indeterminatezza del quadro istituzionale, con la possibile chiusura prevista per il 1 gennaio 2014 la delegazione ha inoltre rappresentato un quadro preoccupante, dato dalla riduzione delle risorse correnti per l'espletamento delle funzioni fondamentali e segnalando, per alcune delle Province piemontesi, il rischio di dissesto finanziario entro l'estate è stato infine evidenziato che, sommando alle suddette problematicità le difficoltà della Regione Piemonte nel pagare le somme dovute relative alle funzioni delegate e l'accumulo dei ritardi nei pagamenti, le Province rischiano non solo di non poter più garantire l'esercizio delle proprie funzioni, ma anche i salari delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che il loro futuro occupazionale nel corso dell'incontro la Giunta regionale del Piemonte si è impegnata ad attivare con urgenza un tavolo di lavoro per capire come affrontare il delicato momento di riorganizzazione dei livelli di governo locale salvaguardando servizi, professionalità e personale.
Considerato che quanto sopraddetto potrebbe comportare gravi ripercussioni per il personale delle Province l'eventualità che non si possano più garantire determinati servizi porterebbe un evidente danno a tutta la popolazione piemontese.
Ritenendo necessario intervenire con ogni mezzo possibile presso le competenti sedi, affinché i servizi attualmente in capo alle Province siano garantiti per la salvaguardia della qualità della vita nonché della sicurezza dei cittadini il Consiglio regionale del Piemonte impegna il Presidente della Giunta regionale ad intervenire presso le sedi competenti affinché il delicato momento di superamento dell'attuale livello di governo provinciale sia gestito con la massima tutela del personale che vi opera e nella piena salvaguardia delle funzioni e dei servizi attualmente gestiti da tali Enti".
Il Consiglio approva.


Argomento: Artigianato

Testo unificato delle proposte di legge n. 97 e n. 237, inerente a "Norme in materia di panificazione" (rinvio)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del testo unificato delle proposte di legge n.
97 e n. 237, inerente a "Norme in materia di panificazione", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire preliminarmente la Giunta regionale.
La parola all'Assessore Ghiglia.



GHIGLIA Agostino, Assessore all'artigianato

Grazie, Presidente.
Questa mattina, gli Uffici mi hanno inviato una nota in cui sottolineavano talune criticità rispetto ad alcuni punti particolari e di dettaglio di queste proposte di legge, che credo siano state unificate.
La mia proposta, già concordata con i Consiglieri presentatori della proposta, è la seguente.
Innanzitutto, ho chiesto agli Uffici di redigere una nota dettagliata punto per punto, sulle criticità, in modo tale che i Consiglieri possano prenderne visione nel dettaglio e, in un successivo incontro, a brevissimo si possa con gli Uffici cercare di dirimere le questioni tecniche.
Ovviamente, non è una questione di iniziativa politica, che va tutelata, preservata e anche portata avanti - perché, essendo del Consiglio, ci mancherebbe altro - però occorre non confliggere con il regolamento recante "Uso del marchio Piemonte Eccellenza Artigiana".
Quindi, avanzo la mia proposta: formalmente, non so se sospenderla in Aula per una seduta o una settimana. Facciamo tutto in tempi strettissimi però, purtroppo, era già stata licenziata, era stata inserita all'o.d.g. da un po' di mesi.
Chiedo scusa anch'io per non essermi fatto prima parte diligente nel controllare eventuali criticità.



PRESIDENTE

Quindi, se l'Aula acconsente, rimandiamo questo punto per le motivazioni espresse dalla Giunta regionale.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 270, di cui al punto 6) all'o.d.g.



(In assenza dell'Assessore Cirio, il Presidente chiede all'Assessore Quaglia di avvicinarsi al banco della Presidenza)



PRESIDENTE

L'Assessore Cirio non è presente, si trova all'estero, pertanto non è possibile trattare questo punto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Avanzo una proposta, che rimetto all'Aula, perché sono per il rispetto totale dell'Aula: in Commissione ne abbiamo discusso e l'abbiamo approfondita, pertanto noi saremmo disposti a votarla. Però, se ci sono problemi di metodo e di correttezza non discutiamo, Consigliere Reschigna volevo solo dire che l'abbiamo seguita - vero, Consigliere Marinello? - con tutta l'attenzione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

La discussione positiva svoltasi in Commissione non esime la Giunta dal dovere di essere presente in Aula; soprattutto, è la seconda volta che, in queste ultime settimane, ad un certo punto, il Consiglio non sa cosa fare per la semplice ragione che siamo in presenza di una Giunta inesistente.
Invito a riflettere adeguatamente su questo piano. La settimana scorsa ci siamo trovati nell'identica situazione: ad un certo punto, abbiamo dovuto improvvisare un possibile ordine dei lavori in Aula, di fronte al fatto che, ormai, si doveva considerare solamente la disponibilità degli Assessori ad essere presenti.
Oggi, stiamo assistendo alla stessa messa in scena, che non esalta quest'Aula, che rende ancora più forte un fatto: siamo in presenza di una legislatura priva di qualunque passione e di qualunque motivazione.
Noi non accettiamo di discutere provvedimenti in assenza degli Assessori competenti in Aula.



PRESIDENTE

Bene.
Oggi, abbiamo iscritto degli ordini del giorno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Mi permetto di suggerire di far lavorare molto più le Commissioni e di convocare meno Consigli.
A questo punto, visto che le Commissioni sono sempre regolarmente convocate e intasate da molti provvedimenti, si faccia una cernita, da parte della Giunta, di quelli che si ritengono maggiormente urgenti: si fanno lavorare di più le Commissioni e si fa qualche Consiglio in meno.
Credo che questo possa soltanto dimostrare, sia a noi stessi che all'esterno, che c'è la volontà di lavorare, e di lavorare sodo.



PRESIDENTE

Con rispetto per l'Aula, tutto questo intasamento non mi è stato riferito.
Comunque, c'è stata l'iscrizione di tre ordini del giorno.
Il primo mi sembra abbastanza semplice da valutare, credo che si possa sicuramente affrontare con l'Assessore ai rapporti con il Consiglio.
l'ordine del giorno n. 1019, inerente a "Decreto Legge urgente che blocchi gli sfratti", presentato dalla collega Cerutti, che "impegna il Presidente e la Giunta a intervenire presso il Governo affinché approvi d'urgenza un decreto legge che blocchi immediatamente gli sfratti per la durata di 15 mesi".
Siccome credo che l'emergenza casa sia condivisa da molti, se ci sono le condizioni, questo ordine del giorno lo porrei in votazione.
Poiché l'Assessore Quaglia è d'accordo e si rimette all'Aula, allora procediamo con la votazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Presidente, chiedo scusa, mi rendo conto che è più semplice votare un ordine del giorno che delega ad un'altra istituzione la responsabilità della questione della casa e degli sfratti, però, alcuni mesi fa, avevo presentato un ordine del giorno riguardante la stessa tematica, incentrato sulle funzioni della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Era sempre sugli sfratti?



BONO Davide

Sì, mi sembra che fosse anche in elenco, adesso controllo.



PRESIDENTE

Adesso guardiamo anche noi.
Prego, prosegua.



BONO Davide

Se, come immagino, pregiudica l'approvazione dell'ordine del giorno della collega Cerutti, mi rimetto al sentire dell'Aula, in quanto il mio ordine del giorno puntualizzerebbe anche alcune prese di posizione della Regione Piemonte, che andrebbero compiute per salvaguardare la crisi della casa e i problemi degli sfratti in Piemonte.
Chiederei, se è possibile, di associarlo, visto che mancano ancora 40 minuti o, comunque, se c'è un accordo per discuterlo brevemente, cioè un accordo di massima sull'approvazione; altrimenti, va bene anche solo l'ordine del giorno della collega Cerutti. Grazie.



PRESIDENTE

Lei si riferisce all'ordine del giorno rubricato nella convocazione odierna al punto 13), il n. 965, inerente a "Sostegno alla locazione per le famiglie piemontesi in difficoltà economica"?



BONO Davide

Sì.



PRESIDENTE

Allora, allo stesso punto c'è anche l'ordine del giorno n. 189 inerente a "Intervento urgente a salvaguardia delle persone in difficoltà economica", presentato dai Consiglieri Angeleri, Carossa, De Magistris Gregorio, Marinello, Molinari, Novero e Tiramani.
Con i due ordini del giorno collegati, la questione si complica.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Lungi da me il non votare o discutere ordini del giorno, però mi sembra ci sia un po' di confusione, che non vorrei aumentasse, e parlo soprattutto per me.
Presidente, invece, chiedo se non ci siano da dare delle notizie inerenti alla questione "dipendenti" e alla questione - mi permetto di dire "Corte dei Conti".
Non lo so, qui sembra che vogliamo portare avanti il Consiglio a tutti i costi, ma forse sarebbe meglio se non lo portassimo avanti. Per conto mio, ero d'accordo con la proposta del Consigliere Leo di andare avanti sulla deliberazione n. 270. Dopodiché, se per rispetto dell'opposizione non si vuole andare avanti su quello, va benissimo, lo accetto, però poi non cerchiamo - non è un'accusa verso nessuno - di fare una cosa o l'altra.
Forse, sarebbe più utile, se però l'Ufficio di Presidenza ha notizie da dare, fare una Conferenza dei Capigruppo inerente a questi problemi.
Poi, la butto lì, non so. Grazie.



PRESIDENTE

Per quanto attiene il personale, come lei sa, abbiamo già trasmesso il parere legale che è pervenuto alla Presidenza e siamo in attesa di un tassello fondamentale, che è quello che riguarda il parere della Funzione Pubblica. Per oggi, intendevo nel pomeriggio.
Prego, Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Alla fine, sulla questione dei dipendenti, siamo andati un po' a ruota libera, con i vari Gruppi ciascuno per la sua strada. Quindi, lei dice che in ogni caso dobbiamo aspettare...
Il parere è arrivato e anche velocemente, in ogni caso dobbiamo aspettare la risposta della Funzione Pubblica. Chiederei, se si sa, quando dovrebbe arrivare questa risposta.
In definitiva, mi permetto di dire - lo dico molto male e me ne scuso sono i responsabili degli Uffici che devono decidere un qualcosa inerente ai contratti. Quindi penso che di questo ne abbiano parlato gli Uffici. Non lo so. Non vorrei perdere tempo, anche se è un termine sbagliato..



PRESIDENTE

Gli Uffici hanno già deciso, perché li hanno dichiarato nulli, com'è noto, quindi ci siamo comportanti di conseguenza, ciascuno per parte propria.
Questo parere è arrivato. Avevamo chiesto un parere alla Funzione Pubblica; abbiamo dato un termine, che era di otto/dieci giorni. Credo, e spero, di avere nella giornata di domani elementi nuovi per affrontare questa tematica in Conferenza dei Capigruppo. Oggi ne parlerò ancora con l'Assessore Vignale e il punto lo affronteremo domani.
Per quanto attiene all'altra questione, ne parleremo in sede politica nella Conferenza dei Capigruppo di domani.
Pertanto, mi sembra che non vi siano condizioni per andare avanti con i nostri lavori. Mi dispiace per la collega Cerutti, perché credo che l'ordine del giorno della Consigliera Cerutti sia diverso rispetto ai due che legittimamente veniva chiesto che fossero collegati, perché è un ordine del giorno "secco", che chiede che il Piemonte si faccia parte attiva su una richiesta che interessa tutta l'Italia, che è quella di bloccare gli sfratti.
Se ci fosse la disponibilità da parte dell'Aula di votare questo ordine del giorno, credo che sia sicuramente un atto importante. Poi, prendiamo l'impegno con i colleghi Bono, Carossa, Angeleri ed altri di affrontarlo.
Se non c'è questa disponibilità, signori, c'è una convoca, ci sono i punti all'o.d.g. In linea teorica, il Consiglio doveva essere pronto ad affrontare tutti i punti. Ditemi che cosa vogliamo fare. Perché se discutiamo sempre se andare avanti o non andare avanti su questo o quell'altro punto, arriveremo all'una e non avremmo fatto nulla comunque.
La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Era semplicemente la richiesta di un pronunciamento dell'Aula in relazione a un tema che continuiamo ad avere sotto gli occhi. C'è stato un convegno venerdì, ci sono continuamente anche sui giornali richiami all'argomento, con richiesta, da parte degli enti che si stanno occupando del tema casa, di una moratoria.
In questo senso, poteva esserci un pronunciamento da parte del Consiglio regionale, magari sottoscritto da tutti i Consiglieri, se questo è il problema. Non è un rimandare a un altro Ente, ma un farsi carico di una questione che in questo momento è molto calda.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cerutti.
La parola al Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Mi permetto di dire, con tutto il rispetto, che un ordine del giorno del genere ha come minimo bisogno di una discussione all'interno del mio Gruppo, naturalmente.
Non voglio dimenticare certamente il bisogno di chi è sfrattato, ma neanche le migliaia di persone, che magari hanno bisogno della casa per i loro familiari o le migliaia di persone che, nonostante non gli venga pagato l'affitto, in denuncia dei redditi dichiarano l'affitto che non hanno percepito e pagano le tasse su quello. Quindi, mi permetto di dire che non si può fare un ordine del giorno...
Gli ordini del giorno vengono approvati perché, come si dice, non si nega a nessuno l'approvazione di un ordine del giorno, ma su certe cose non sono d'accordo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Carossa.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Per me si può discutere. Dopodiché, mi permetterei, se si discute, di fare alcune considerazioni di merito.
Volevo fare un altro ragionamento, Presidente. Annuncio che non firmer l'uscita dal Consiglio e mi assoggetterò ad una ritenuta sulla mia retribuzione, perché considero inaccettabile, vergognoso e privo di qualunque dignità quello che sta avvenendo da qualche settimana all'interno di quest'Aula. Non ci si può trovare in sede di Consiglio regionale a tirare a bussolotti su che cosa dobbiamo discutere! Se non ci sono argomenti, si sospende l'attività del Consiglio regionale. Credo che in questa Regione di temi rilevanti ce ne siano! C'è un'emergenza sulla sanità, c'è un'emergenza sul bilancio della Regione, ci sono problemi enormi in ogni ambito e, collega Toselli (mi dispiace che non è presente), credo che basti vedere i fogli di presenza e le firme all'interno delle Commissioni.
All'interno dei lavori delle Commissione consiliari che devono esaminare i provvedimenti di merito sono sempre più presenti i Consiglieri di opposizione rispetto a quelli di maggioranza. Quelli di maggioranza sono tenuti al minimo legale per consentire il funzionamento della Commissione! Ma sul piano numerico i Consiglieri che in Commissione ci vanno, lavorano presentano le loro osservazioni, le loro critiche sono quelli dell'opposizione! Considero assolutamente priva di qualunque dignità il modo in cui sta proseguendo questa legislatura! Poiché civilmente bisogna pure anche cominciare a protestare nei confronti di questo stato di cose, la mia protesta è che non firmerò l'uscita.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
La parola al Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Non ci sto a questo discorso! chiarissimo che un'opposizione, che vuole fare ostruzionismo su qualsiasi provvedimento che vada in Commissione, è presente perché devono intervenire tutti. Lo dico così rimane a verbale. Mentre, invece, è altrettanto chiaro che la maggioranza, dato che condivide i provvedimenti che vengono portati in Commissione dalla Giunta o quant'altro, è lì per votare e non per fare ostruzionismo. Quindi, possono essere anche di meno.
Così all'esterno lo sanno.



CAROSSA Mario

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



CAROSSA Mario

Caso strano, quando c'erano i gettoni erano presenti!



PRESIDENTE

Per favore! Consigliere Reschigna, lasci terminare il collega Carossa.
Per favore!



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Consigliere Reschigna, quando lei ha parlato non l'ha interrotta nessuno! Prego, Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Mi sono permesso di dire questo perché penso di avere la facoltà di dirlo in base alle presenze mie e del mio Gruppo nelle Commissioni che nessuno può smentire.
Dato che sono il Capigruppo della Lega Nord, mi permetto di dirlo.
Dopodiché, Presidente, dal momento che la Giunta era ed è ancora più che degnamente rappresentata, si poteva andare avanti e iniziare la discussione sulla proposta di deliberazione n. 270.



PRESIDENTE

Grazie, collega Carossa.
Ricordo che alle ore 13 incontriamo i Sindaci in Sala Viglione e che alle ore 14.30 è convocata la IV Commissione in Sala A.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.29)



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