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Dettaglio seduta n.359 del 18/06/13 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(La seduta ha inizio alle ore 10.40)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte della Consigliera Cerutti, di comunicazioni della Giunta regionale in merito alla situazione dell'Ospedale Valdese e relativamente all'ordine del giorno inerente a "Decreto legge urgente che sblocchi gli sfratti"


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne fa facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
La mia è una duplice richiesta: chiedo l'iscrizione all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno avente ad oggetto "Decreto legge urgente che sblocchi gli sfratti", vista l'emergenza casa e la richiesta proveniente da più parti, affinché il Governo si muova in questa direzione, poiché in tutto il Piemonte si parla di più di 6 mila sfratti.
La seconda richiesta l'ho depositata ieri all'attenzione del Presidente del Consiglio regionale e riguarda la possibilità di avere una comunicazione urgente sull'Ospedale Valdese di Torino, poiché circolano notizie secondo le quali si sta procedendo al suo smantellamento indipendentemente dalla sospensiva del TAR. È opportuno che l'Assessore ci spieghi quali sono le indicazioni date dai dirigenti competenti sull'argomento, visto che - ripeto - c'è una sospensiva del TAR. Ci risulta che già questo giovedì si procederà allo smantellamento del reparto di oncologia, pertanto vorremmo capire come ottemperiamo alla sospensiva emanata dal TAR venerdì scorso.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Se può farci avere l'ordine del giorno sugli sfratti, in modo da iscriverlo, secondo le regole e la consuetudine, quando sarà raggiunto il numero delle firme richiesto.


Argomento: Istituti di credito

Mozione n. 1016 presentata dai Consiglieri Botta Marco, Leo, Franchino Montaruli, Motta Massimiliano, Botta Franco Maria, Tentoni, Comba, Lupi Negro, Valle, Mastrullo, Toselli, Formagnana, Goffi, Cortopassi, Bono Casoni, Leardi, Tiramani, Carossa, Maccanti, Marinello, Spagnuolo Dell'Utri e Stara, inerente a "Separazione bancaria e riforma normativa secondo il modello della legge Glass-Steagall" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consiglio Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Per chiedere l'introduzione all'o.d.g. della mozione n. 1016, relativa alla separazione bancaria secondo il modello della legge Glass-Steagall firmata da oltre 25 colleghi di maggioranza e di minoranza. Naturalmente chi vuole aggiungere la firma è benvenuto, poiché è un argomento che pu interessare l'intero consesso regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Botta.
Ricordo alla Consigliera Cerutti che, in base alle nostre regole, ogni Gruppo può iscrivere un solo documento, pertanto mi faccia sapere quale dei due intende iscrivere. Grazie.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 1018 presentato dai Consiglieri Buquicchio, Ponso Botta Marco, Negro, Manica, Leo, Formagnana, Biolé, Boeti, Muliere Mastrullo, Cerutti, Ronzani, Bresso, Cattaneo, Tentoni, Bono, Lupi Cortopassi e Leardi, inerente a "Sentenza Eternit, ricerca del Patrimonio dei condannati per risarcimento a favore delle parti civili costituite" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, non si tratta di una richiesta del Gruppo del PD. Il collega Buquicchio, che si è dovuto assentare per un breve periodo, mi ha chiesto di ricordare che nell'ultima Conferenza dei Capigruppo si era deciso di iscrivere all'o.d.g. odierno, e quindi trattarlo, un ordine del giorno sulla vicenda Eternit.
Solo per ricordarglielo, Presidente, poiché era condiviso da tutti i Gruppi.
Approfitto, poi, per dire una cosa a lei ed ai rappresentanti della Giunta regionale: Assessore Quaglia, così non si va avanti bene! inutile che i Gruppi regionali chiedano di selezionare le interrogazioni e le interpellanze; è inutile che tutte le volte la Conferenza dei Capigruppo perda tempo nel ricordare che non è corretto che il sindacato ispettivo, che è a tutela dei Gruppi consiliari, sia gestito in modo assolutamente discrezionale dalla Giunta regionale, se poi - come avviene oggi - la Giunta regionale è disponibile a rispondere ad una sola interrogazione.
Credo (lo pongo oggi in Aula e questa sera lo dirò alla Conferenza dei Capigruppo) che siamo in presenza di un'azione sistematica da parte della Giunta regionale, che viola non i diritti dell'opposizione, ma i diritti e le prerogative del Consiglio regionale! Ritengo che quest'atteggiamento non possa essere tollerato e debba essere valutato attentamente nelle sue conseguenze politiche.
Oggi è prevista la trattazione di un'interrogazione, nonostante siano due o tre settimane che perdiamo del tempo alla Conferenza dei Capigruppo su questo tema.
O i rappresentanti della Giunta regionale, all'interno della Conferenza...
Se, per cortesia, il collega Toselli va al suo posto, perché sto parlando all'Aula, in questo momento...



PRESIDENTE

Collega Toselli, la ringrazio della collaborazione.
Prego, Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, collega.
O tale questione la affrontiamo seriamente, oppure ne prendiamo atto ma non può non essere censurato il comportamento della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
Come ha detto lei, sarà argomento della Conferenza dei Capigruppo. Da parte dell'Ufficio di Presidenza, valuteremo con quali modi sollevare la questione al Presidente della Giunta, Onorevole Cota.
In merito alla sua cortesia nei confronti del collega Buquicchio dell'Italia dei Valori, considererei l'ordine del giorno n. 1018, "Sentenza Eternit, ricerca del patrimonio dei condannati per risarcimento a favore delle parti civili costituite" come da iscrivere.
La parola alla Consigliera Cerutti, sulla precisazione dei due documenti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Poiché non avevo inteso di avere solo un'opzione e poiché si tratta di due richieste diverse, mantengo la richiesta delle comunicazioni sull'Ospedale Valdese di Torino.



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Cerutti.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

A questo punto, verificate le varie proposte di modifica, d'iscrizione e di segnalazione, proseguiamo con l'ordine dei lavori.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 4 giugno 2013.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta Franco Maria, Casoni Carossa, Comba, Cota, Sacchetto e Spagnuolo.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute dell'11/06/2013.


Argomento:

d) Sentenza Corte Costituzionale


PRESIDENTE

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 137 del 5 giugno 2013, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di due articoli della legge regionale del 4 maggio 2012, n. 5, "Legge finanziaria per l'anno 2012". In particolare, l'articolo 46, "Misure di razionalizzazione in materia di personale", commi 2, 3 e 4, e l'articolo 47, "Incarichi ai dipendenti regionali per collaudo di opere e lavori pubblici", commi da 1 a 9.
Copia della sentenza è disponibile presso la Segreteria dell'Ufficio Aula.


Argomento:

e) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 2 decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale.


Argomento:

f) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

g) Ricevimento delegazione CSA Regioni e Autonomie locali


PRESIDENTE

Informo che, a seguito di quanto deciso nel corso della riunione della Conferenza dei Capigruppo del 5 giugno, uscente semestre, oggi, alle ore 13, presso la Sala Viglione sarà ricevuta una delegazione del CSA Regioni e Autonomie locali (allegata mail di richiesta incontro).
Ricordo inoltre che oggi, alle ore 17.30, è convocata in Sala A la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi per la programmazione dei lavori consiliari.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1630 presentata dal Consigliere Laus, inerente a "Illegittimità delle liste d'attesa: ottemperanza da parte della Regione Piemonte all'ordinanza cautelare n. 141/2013 del TAR Piemonte"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1630.
La parola al Consigliere Laus per l'illustrazione.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
L'oggetto di quest'interrogazione è l'illegittimità delle liste d'attesa, un tema discusso da tempo.
L'illegittimità delle liste d'attesa è oggetto di numerose sentenze della giustizia amministrativa, che hanno precisato come, rispetto agli obblighi previsti dai LEA, le Aziende Sanitarie Regionali e i Comuni non possano ritardare o negare le prestazioni in ragione della carenza di risorse economiche né pretendere alcun contributo economico da parte dei congiunti per supplire alla mancata erogazione del servizio.
In particolare, il TAR del Piemonte ha in più occasioni sancito tale illegittimità: si veda l'ordinanza n. 609 del 2012, che ha sospeso l'efficacia riguardo alla delibera di Giunta regionale n. 45 del 30 luglio 2012, e l'ordinanza cautelare n. 141/2013, che ha sospeso altresì l'efficacia della nota n. 9113 della Direzione regionale Politiche Sociali che di fatto mirava a salvaguardare l'efficacia della citata DGR.
Con nota del 24 aprile 2013, anche il Difensore Civico regionale ribadisce, da ultimo, l'illegittimità delle liste d'attesa in oggetto in favore della tutela del principio di continuità assistenziale come diritto fondamentale della persona. E sono sempre più frequenti le segnalazioni di parenti di anziani che, riscontrato il rifiuto da parte delle ASL di farsi carico delle spese sanitarie per il ricovero dei propri congiunti presso le RSA, citano a proprio sostegno le su indicate ordinanze del TAR sottolineando il diritto immediatamente esigibile al ricovero presso una RSA con quota sanitaria a carico della Regione, senza quindi dover ricorrere alle liste d'attesa.
In uno dei casi di specie, l'ASL Cuneo 2 ha comunicato al congiunto di un'anziana in lista di attesa per essere collocata in RSA che intendeva far valere l'ordinanza cautelare, che quest'ASL ha preso atto dell'ordinanza e che l'ASL Cuneo 2 è in attesa di disposizione che l'Ente Regione Piemonte dovrà emanare.
In sostanza, interrogo la Giunta per capire se la Regione Piemonte abbia provveduto ad emanare le disposizioni necessarie a soddisfare l'esigenza della presa in carico di anziani non autosufficienti secondo quanto imposto dai LEA e in osservazione dell'ordinanza n. 141/2013 del TAR; quali tempistiche siano previste per l'ottemperanza da parte della Regione stessa.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Il TAR Piemonte ha sospeso parte della deliberazione n. 45-428 del 30 luglio 2012 in primis "con riferimento all'istituzione di liste d'attesa per la presa in carico dell'anziano (liste di attesa previste nell'ipotesi in cui le risorse richieste dal Progetto individualizzato non siano immediatamente disponibili: Allegato n. 6 della delibera impugnata paragrafo 'Selezione e attivazione'), sono viceversa ravvisabili profili di fondatezza del gravame, trattandosi di una previsione che incide su prestazioni rientranti nei livelli di assistenza (DPCM 29 novembre 2001 Allegato 1.C, punti 8 e 9), i quali devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (cfr. precedente cautelare della Sezione, n. 381 del 2012)" e successivamente ordinato alla Regione di "apprestare idonee misure organizzative al fine di soddisfare le esigenze connesse alla presa in carico degli anziani, così come imposto dalla normativa nazionale sui LEA ai sensi dell'ordinanza n. 609 del 2012 di questo TAR", in quanto la nota regionale con la quale si informavano le ASL della decisione cautelativa dell'ordine giudiziario conteneva la frase "rimane in vigore la normativa precedente, ossia le disposizioni contenute nella DGR n. 42-8390 del 10 marzo 2008", interpretata come elusiva delle disposizioni cautelari stesse.
Considerata la complessità e la delicatezza della materia in esame, la Direzione Politiche Sociali ha costituito un gruppo di lavoro, composto da professionalità interne ed esterne alla Regione di estrazione sociale e sanitaria, per predisporre un documento da sottoporre alla valutazione dell'Assessore, della Giunta regionale e del Consiglio.
Una bozza di documento è stata redatta proponendosi di predisporre un percorso finalizzato a garantire un appropriato accesso delle persone anziane ai servizi residenziali e semiresidenziali socio-sanitari, che si realizza con l'applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, di rispetto, di classi di priorità e di trasparenza del sistema a tutti i livelli.
Tali criteri sono stati desunti dal Piano Nazionale di Contenimento dei Tempi di Attesa, nonché l'attivazione di uno specifico flusso informativo "per il monitoraggio delle liste di attesa"; il Piano Nazionale di Contenimento dei Tempi di Attesa 2010-2012 contiene peraltro il migliore inquadramento concettuale e programmatico del fenomeno liste di attesa: "Il fenomeno delle liste d'attesa è presente in tutti gli Stati dove insiste un sistema sanitario universalistico e che offra un livello di assistenza avanzato. Per il peculiare impatto che riveste sia sull'organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale che sul diritto dei cittadini all'erogazione delle prestazioni definite nell'ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza, la realizzazione di un Piano Nazionale di governo delle liste d'attesa costituisce un impegno comune del Governo e delle Regioni, con la consapevolezza che non esistono soluzioni semplici e univoche, ma vanno poste in essere azioni complesse ed articolate, considerando in particolare la promozione del principio di appropriatezza nelle sue dimensioni clinica e organizzativa".
Ai fini della predisposizione del documento, è stato infine tenuto conto delle disposizioni contenute nel comma 6 dell'articolo 41 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33: "Gli enti, le aziende e le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario sono tenuti ad indicare nel proprio sito, in apposita sezione denominata 'Liste d'attesa', i tempi di attesa previsti e i tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata".
Considerato comunque l'avanzato stato di predisposizione, si ritiene che entro la prima metà del mese di giugno, definiti i punti ancora da approfondire e da integrare, il documento possa essere sottoposto all'esame della Commissione consiliare competente.



PRESIDENTE

Con questa risposta, è terminato il punto 3) all'o.d.g., relativo a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze"


Argomento: Nomine

Nomine (rinvio)


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Chiedo, se possibile, il rinvio di questo punto all'o.d.g., perch abbiamo passato una settimana molto convulsa con tante problematiche e non abbiamo potuto esaminare questo tema. Visto che si tratta di nomine che riguardano anche la minoranza, credo sarebbe buona cosa se le si potesse rinviare al prossimo Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non essendovi obiezioni da parte degli altri Consiglieri, il punto 4) "Nomine" è rinviato alla prossima seduta del Consiglio.
Invito il collega Pedrale a utilizzare, oltre alle altre sedi, la Conferenza dei Capigruppo già prevista e precedentemente comunicata per questo pomeriggio per definire con precisione quando trattare le nomine che ho appena terminato di illustrare.
Grazie, collega, e grazie all'Aula.


Argomento: Statuto - Regolamento

Esame proposta di deliberazione n. 277, inerente a "Modifiche ed integrazioni del Regolamento interno del Consiglio Regionale (approvato con deliberazione CR 269-33786 del 24 luglio 2009)"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 277, di cui al punto 5) all'o.d.g.
L'iter della deliberazione, presentata dalla Giunta per il Regolamento ai sensi dell'articolo 35, comma 4, dello Statuto e dell'articolo 20, comma 3, del Regolamento prevede che la proposta di deliberazione di modifiche al Regolamento debba essere approvata a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.
La proposta di deliberazione, come già letto, è stata licenziata dalla Giunta per il Regolamento all'unanimità dei Consiglieri presenti in data 6 settembre 2011 per la parte inerente il sindacato ispettivo e in data 12 giugno 2012 per la parte riguardante l'interpretazione autentica.
Do lettura dell'intero testo.
"Visto l'art. 19 del Regolamento del Consiglio, in base al quale la Giunta del Regolamento propone durante la legislatura le modificazioni al Regolamento che l'applicazione del medesimo ha dimostrato necessarie.
Ritenuto di procedere ad una modifica, nonché integrazione ed abrogazione di alcuni articoli del Regolamento interno, al fine chiarire e semplificare le modalità attuative di alcuni articoli, di rilievo per l'attività istituzionale e complessivamente di migliorare lo svolgimento delle attività consiliari Considerato di apportare modifiche alla normativa afferente il sindacato ispettivo, mediante variazioni alle modalità di trattazione, in aula, delle interrogazioni ed interpellanze, e pertanto modificando gli articoli 51, 54 e 100, nonché introducendo un nuovo articolo 101 bis.
Ritenuto di modificare il comma 2 dell'art. 31 per evitare dubbi interpretativi in fase di applicazione, specificando il quorum necessario per l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, della richiesta di esame di un provvedimento in commissione in sede redigente.
Visto il capo X del regolamento interno del Consiglio regionale che disciplina i procedimenti di approvazione e modifica del regolamento interno del Consiglio regionale si propone al Consiglio Regionale di deliberare le modificazioni al regolamento interno del Consiglio regionale contenute nell'allegato 1), che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Allegato 1) 'Modifiche ed integrazioni del Regolamento interno del Consiglio Regionale (approvato con deliberazione CR 269-33786 del 24 luglio 2009)' ART. 1 (Modifiche all'articolo 31) 1. Il comma 2 dell'articolo 31 del Regolamento interno del Consiglio regionale è sostituito dal seguente: 'Il Consiglio regionale sulla richiesta della Commissione si pronuncia con le stesse modalità di cui al comma 1, inoltre può anche definire attraverso l'approvazione di un ordine del giorno, criteri e principi direttivi per la formulazione del testo degli articoli'.
Art. 2 (Modifica del comma 2 dell'articolo 51) 1. Il comma 2 dell'articolo 51 del Regolamento interno del Consiglio regionale è sostituito dal seguente: '2. L'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze disciplinate dagli articoli 99 e 101 delle quali si prevede l'esame ex art. 101 bis è comunicato ai gruppi consiliari di regola almeno tre giorni prima della loro trattazione'.
ART. 3 (Abrogazione del comma 5 dell'articolo 54) 1. Il comma 5 dell'articolo 54 è abrogato.
ART. 4 (Abrogazione del comma 2 dell'articolo 100) 1. Il comma 2 dell'articolo 100 è abrogato.
ART. 5 (Trattazione interrogazione e interpellanze) 1. Dopo l'articolo 101 è inserito il seguente: 'Art. 101 bis (Trattazione delle interrogazioni e interpellanze) 1. La trattazione delle interrogazioni, delle interrogazioni a risposta immediata e delle interpellanze di cui agli articoli 99, 100 e 101 ha luogo di norma una volta alla settimana.'".
Non essendovi richieste di intervento, procediamo con la votazione, per la quale do atto che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 277, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Diritti umani - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Benessere animale

Proseguimento esame disegno di legge n. 188, inerente a "Abolizione del Garante per i diritti degli animali, del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza e del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale" (rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 188, inerente a "Abolizione del Garante per i diritti degli animali, del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza e del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale", di cui al punto 6) all'o.d.g.
Comunico all'Aula che il collega Pedrale, primo firmatario del provvedimento, ha ritirato la propria firma.
Prima di passare all'esame del provvedimento, richiamo l'iter della proposta di legge.
Nella seduta antimeridiana del 14 maggio 2013 è iniziato l'esame del provvedimento, illustrato dal collega Pedrale; sono intervenuti in sede di discussione generale i Consiglieri Artesio, Laus e Boeti.
Nella seduta pomeridiana del 14 maggio 2013 è proseguita la discussione generale, con l'intervento del Consigliere Ronzani; l'esame del provvedimento è stato poi rinviato ad altra seduta.
Nella seduta antimeridiana del 21 maggio 2013 è proseguita la discussione generale, con gli interventi dei Consiglieri Reschigna Pentenero, Biolé, Franchino, Oliva, Negro e Rostagno.
Nella seduta pomeridiana del 28 maggio 2013, dopo gli interventi dei Consiglieri Bono, Carossa, Muliere, Buquicchio e Cerutti, si è conclusa la discussione generale. Siamo ora dunque al punto di dover affrontare gli emendamenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire per spiegare il motivo del ritiro della firma da questo progetto di legge.
Si tratta di un'azione meditata, ponderata e non facile, che per abbiamo fatto dopo una riflessione che da alcuni mesi stavamo svolgendo all'interno del Gruppo. Abbiamo così deciso di ritirare la firma da questo provvedimento, pur rispettando e pur ringraziando gli altri Gruppi che l'avevano sottoscritto e che magari intendono ancora sostenerlo.
La motivazione per la quale abbiamo deciso di cambiare linea su questo provvedimento è il cambiamento, negli ultimi due anni, del quadro storico all'interno del mondo penitenziario. Ricordo...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Pedrale. Colleghi, per cortesia, vi chiedo la collaborazione affinché si possa ascoltare chi interviene. Vi ringrazio.
Prego, Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Ricordo che questo provvedimento fu presentato circa due anni fa, in una situazione storicamente diversa da quella che attualmente vivono le carceri italiane.
Allo stato attuale, abbiamo una situazione di forte sovraffollamento e di tensione interna agli istituti penitenziari e il fatto che i diversi Governi che si sono succeduti - anche quello attuale, seppur noi lo sosteniamo - non sembrano così determinati e così attenti ad affrontare i problemi del mondo carcerario, che coinvolge tutti gli attori che operano al suo interno: sia chi è in condizione di detenzione - è inutile soffermarsi sulla situazione incredibile in cui i detenuti devono convivere, in celle da due che spesso sono occupate da sei o da otto persone, oltre i limiti regolamentari previsti - ma anche per tutti gli operatori e gli agenti di Polizia penitenziaria, che vivono questo inferno forse nella stessa misura degli stessi detenuti, perché sono costretti a dover governare un mondo e un ambiente carico di rabbia e di tensione, con personale spesso insufficiente e a anche in una situazione di strutture carcerarie vetuste e inadeguate.
Concludo il mio intervento, quindi, dicendo che forse è necessaria una riflessione più generale su questa figura del Garante, che probabilmente è necessaria al di là di una verifica attenta sui costi che dovremo fare all'interno del Consiglio regionale, in maniera tale che, qualora venga istituita, determini il minor onere possibile per il Consiglio regionale utilizzando strutture e personale magari già presso il Consiglio regionale adeguatamente formato.
Ripeto che è una situazione che deve essere guardata non solo nei confronti di chi è in uno stato di detenzione, ma anche per il personale di Polizia penitenziaria.
Ci sono stati molti suicidi tra i detenuti, ma anche dei suicidi tra gli agenti di Polizia penitenziaria in rapporto superiore a quello che succede in altri ambienti di lavoro.
Questo per dire che il mondo carcerario è un mondo estremamente difficile da gestire e da governare, come anche è noto il problema della difficoltà degli educatori e degli altri operatori socio-assistenziali di poter operare in tranquillità e in maniera positiva all'interno delle strutture carcerarie, perché spesso e volentieri non c'è lo spazio per la rieducazione, non c'è lo spazio per i laboratori artigianali, non c'è lo spazio per cercare di creare le condizioni per dare un futuro, per dare le basi professionali ai detenuti, quelli che una volta terminata la pena potranno essere reinseriti nella società.
Allora cambiare idea si può quando viene fatta una profonda ed attenta riflessione, come anche noi continuare a rispettare profondamente chi invece rimane dell'idea iniziale. Pertanto, come Gruppo del PdL, abbiamo deciso di ritirare la firma su questo disegno di legge e chiediamo che sull'abolizione dei Garanti venga riaperta una discussione più ampia, che non riguardi solo le persone in stato di detenzione, ma riguardi l'universo carcerario con tutte le problematiche e le criticità che ho elencato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Sarò rapidissimo. Devo ringraziare il Capogruppo Pedrale e lo voglio fare pubblicamente, anche perché con diversi colleghi del Gruppo - i colleghi Reschigna, Cantore, Spagnuolo, Costa - su questa vicenda ci eravamo già interrogati. Quindi, siamo molto contenti di questa conclusione.
Aggiungo che in effetti la vicenda è così drammatica da avere destato l'attenzione delle più alte cariche dello Stato o di personalità mondiali da Napolitano a Papa Francesco.
Vorrei ancora dire due cose e chiudo, perché tutto l'intervento del collega Pedrale ha già racchiuso le ragioni. Penso che dovremmo cogliere questa ripresa di dibattito come un'occasione di approfondimento.
Ad esempio, la collega Artesio aveva sollecitato in Commissione sanità una serie di audizioni, di ispezioni, di lavori e di proposte. Questa scelta politica la rende ancora più opportuna, più attuale, più sensata e più sostenuta.
Infine, vorrei citare anche il collega Burzi, il quale dice sempre che più di preoccuparsi delle cose, bisogna occuparsene. Penso, e molti l'hanno già sostenuto, che questa sia un'occasione per occuparci fattivamente del problema.
Quindi, questa scelta, di cui ringrazio il Capogruppo Pedrale, pu essere anche un'occasione per proseguire sulla strada intrapresa dalle varie Commissioni per dare dei risultati concreti, che sono risultati di umanità e di giustizia.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Volevo solo chiedere una sospensione della seduta almeno per un quarto d'ora, anche se temo che non basterà. Grazie.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.17 riprende alle ore 12.11)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Dopo la riflessione all'interno della maggioranza, ma ritengo anche abbastanza condivisa dall'opposizione, credo che il passaggio più opportuno sia il ritiro del documento e un suo approfondimento nella competente Commissione consiliare.



PRESIDENTE

Se è un approfondimento tematico, se l'Aula acconsente, non c'è problema. Se invece vuole rinviarlo formalmente in Commissione, a norma del Regolamento dobbiamo procedere come previsto dall'articolo 88 del Regolamento.



PEDRALE Luca

Forse sono stato troppo conciso.
Come avevo già spiegato nel mio intervento, noi vediamo nel Garante una figura che si occupi in maniera più complessiva dell'ambiente penitenziario, quindi che ampli il campo di azione che adesso era ristretto solo alle persone in condizione di detenzione. Quindi, è un approfondimento di tipo tematico.



PRESIDENTE

Però, al di là del merito, lo rinviamo formalmente in Commissione con un termine?



PEDRALE Luca

Certo.



PRESIDENTE

Il Consigliere Pedrale chiede, ex articolo 88, in qualità di primo firmatario, che la proposta di legge n. 188, inerente a "Abolizione del Garante per i diritti degli animali, del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza e del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale" sia rinviato alla Commissione di merito, che è la IV, con un termine.
Qualcuno si oppone? Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Io non mi oppongo alla proposta di ritorno in Commissione del provvedimento. Considero la dichiarazione che ha fatto il Consigliere Pedrale all'inizio di questo Consiglio regionale, con la comunicazione del ritiro delle firme da parte del Gruppo consiliare PdL, e con la richiesta che è stata testé illustrata di ritorno in Commissione del provvedimento una decisione saggia.
Noi ci abbiamo messo parecchie settimane per convincere la maggioranza che attorno a questo tema si stava commettendo un gravissimo errore.
Dalle mie parti vale il detto "meglio tardi che mai". Credo che a questa scelta abbia concorso il fatto che è arrivato all'interno dell'istituzione Regione il senso della protesta che all'inizio pochi soggetti, ma nelle ultime settimane sempre di più - l'ultimo pronunciamento è proprio quello della Camera penale di Torino in tal senso - mettevano in evidenza la necessità e l'opportunità di affrontare il tema dell'emergenza carceraria e di tutti quei progetti che devono favorire il rapporto tra la detenzione e la realtà territoriale.
Credo che questa sollecitazione molto forte che è arrivata nell'istituzione regionale abbia influenzato i comportamenti dentro quest'Aula e questo lo considero un fatto positivo.
Credo però che il ritorno in Commissione debba consentire sostanzialmente due cose.
Una discussione di merito a partire da quelli che il collega Pedrale aveva definito gli elementi di cambiamento, che per noi non solo nelle ultime settimane, ma che sono l'emergenza carceraria che si respira all'interno di questa città, non per lasciare un provvedimento sul binario morto, ma per tornare a ragionare insieme su quali strumenti la Regione intende perseguire, per essere soggetto attivo per affrontare questo drammatico problema che sta attraversando anche la comunità piemontese.
Ci auguriamo che il ritorno in Commissione consenta un confronto di merito ed abbia, come sfondo finale, almeno quello dell'istituzione reale e concreta della figura del Garante delle persone private della libertà personale, con soluzioni organizzative e di gestione che non comportino duplicazioni di spesa e appesantimenti per l'Istituzione regionale.
Queste due esigenze possono essere tenute assieme, e noi lavoreremo affinché lo siano.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
La Commissione competente è la I. Pertanto, ex articolo 38, su richiesta del primo firmatario, il Consigliere Luca Pedrale, propongo all'Aula di rinviare in Commissione la proposta di legge n. 188, con termine fissato per martedì 16 luglio 2013.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di rinvio in Commissione della proposta di legge n. 188.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Approfitto della fissazione del termine che lei ha indicato all'Aula per il ritorno in Commissione del provvedimento, per chiedere un suo forte intervento nei confronti dei Presidenti delle Commissioni competenti.
Qualche settimana fa sono ritornati in Commissione due provvedimenti con due termini, di cui uno di trenta giorni. Sono già trascorse almeno due o tre settimane e non è ancora cominciato l'iter all'interno delle Commissioni competenti. Poiché sappiamo benissimo che, scaduto il termine si ritorna in Aula, forse è meglio, visto che in queste settimane le Commissioni stanno lavorando pochino, pochino e pochino...



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

No, no, uno è della collega Motta, relativo all'uso dei beni alimentari, l'altro è del collega Boeti, sulla riduzione dell'inquinamento.
Si riferiscono alla III e alla IV Commissione.
Sotto questo aspetto, sarebbe bene sollecitare le relative Commissioni.



PRESIDENTE

Della questione sono già a conoscenza, perché gli Uffici me l'hanno proprio puntualmente evidenziato nella giornata di ieri e intendevo parlarne nella Conferenza dei Capigruppo di oggi.
Nel frattempo, inviamo un sollecito scritto agli uffici di Presidenza delle Commissioni che hanno alla loro attenzione questi provvedimenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Chiederei, visto che si tratta di un provvedimento condiviso a larga maggioranza, quindi con la possibilità di una rapida approvazione l'inversione dell'o.d.g., discutendo il punto 9), relativo a "Testo unificato delle proposte di legge n. 97 e n. 237: Norme in materia di pianificazione", relatori Consiglieri Cerutti e Gregorio, licenziato a larga maggioranza in III Commissione il 16 maggio 2013.



PRESIDENTE

Faccio una controproposta, che però va in direzione della sua richiesta.
Questa mattina si pensava di trattare il disegno di legge n. 188. Non essendo presenti né l'Assessore Cirio - che peraltro non sarà presente neanche nel pomeriggio - né l'Assessore Vignale, che invece probabilmente ci raggiungerà nel corso della seduta, non potevamo affrontare la discussione sulla proposta di legge n. 270 e il disegno di legge n. 285.
In attesa che arrivi l'Assessore Vignale, passeremo automaticamente lo dico in un modo irritale e me scuso con l'Aula - al punto 9) all'o.d.g.
Quindi, se l'Aula acconsente, affrontiamo il punto 9) all'o.d.g. e poi quando ci raggiungerà l'Assessore Vignale, affronteremo il disegno di legge n. 285.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, al di là delle valutazioni che daremo sul provvedimento abbiamo un'esigenza, vista la collocazione di tale provvedimento nell'o.d.g. odierno. Non abbiamo provveduto alla predisposizione di alcuni emendamenti che, peraltro, intenderemmo presentare sul provvedimento.
Diventa quindi difficile per noi incominciare in questo momento la discussione.
A tal proposito, chiediamo che ci sia una programmazione dei lavori reale e applicata, altrimenti la Conferenza dei Capigruppo diventa una realtà inutile.
Questa settimana, Presidente, tutta la programmazione stabilita dalla Conferenza dei Capigruppo è andata "a ramengo". Non possiamo immaginare di venire in Aula con un o.d.g. e poi vedere, sistematicamente, che questo o.d.g. salta.
C'è anche un'esigenza, in capo ai singoli Gruppi consiliari, di preparazione rispetto al merito dei provvedimenti.



PRESIDENTE

Guardi, per quanto attiene a questo, ho già fatto predisporre una lettera al Presidente della Regione che invierò oggi, in particolare sulle interrogazioni ed interpellanze (non ho aperto io la seduta, ma mi è stato riferito).
A tal proposito, richiamo anche l'impegno che i signori Capigruppo hanno preso - e a cui non tutti hanno ancora ottemperato - di distinguere sulla giacenza, quelle che vengono ritirate, quelle a risposta scritta e quelle mantenute.
Per quanto attiene la programmazione, lei in parte ha ragione, però, se legittimamente in Aula viene chiesto di ritirare il disegno di legge n. 188 e l'Aula acconsente all'umanità, non è assolutamente imputabile alla Presidenza il fatto che vengano, non dico stravolti, ma accelerati i lavori, anche perché era abbastanza prevedibile. Se fosse stato mantenuto il disegno di legge n. 188, oggi ce ne saremmo occupati.
ovvio, quindi, che vive tutto il resto dell'o.d.g.
assente l'Assessore Cirio, immagino per un impegno a Roma, o comunque fuori sede, perché probabilmente aveva previsto che non si sarebbe arrivati a quel punto; l'Assessore Vignale lo stiamo cercando e sta dando la disponibilità, quindi non mi sento di dire che sia uno stravolgimento.
Detto questo, è del tutto evidente che l'aspetto della programmazione è importante. Lo prevede anche il nostro Regolamento, però è da circa un anno che la programmazione dei lavori viene stravolta dai provvedimenti finanziari che ci occupano tutto l'arco dell'anno. Questo è il problema.
Sull'attenersi di più alla programmazione, richiamerò l'attenzione del Presidente della Giunta, anche nella sua funzione di capo dell'Amministrazione. Per quanto riguarda lo "stravolgimento" di oggi tutto è dovuto, non tanto allo stravolgimento, ma ad una modifica legata alla scelta che l'Aula ha fatto, legittimamente, di rinviare il disegno di legge n. 188 in Commissione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Un chiarimento sull'ordine dei lavori.
Voglio capire se si dà corso ad una mia richiesta di comunicazione, che peraltro ho già inviato ieri al Presidente del Consiglio.
Voglio anche sottolineare - sarà tema della Conferenza dei Capigruppo che non riesco più a comprendere qual è la nostra programmazione dei progetti di legge.
In passato ci eravamo dati delle regole rispetto al fatto che i Gruppi proponessero, con gli opportuni pesi fra maggioranza e opposizione, delle proposte di legge. Alcune sono ferme in Commissione, addirittura già con le consultazioni, altre invece adesso prendono un binario più veloce e più accelerato. Francamente, sarebbe ora di avere maggiore ordine e una programmazione condivisa più precisa, a tutela di tutti i Gruppi consiliari.



PRESIDENTE

La Presidenza non ha alcun problema a convocare una Conferenza dei Capigruppo - per esempio nella giornata di venerdì - per riesumare completamente, scusate il termine, la programmazione.
Però voglio parlare chiaro, come sempre: per quanto si possa predisporre una programmazione, ci sono, poi, i fatti nuovi, i provvedimenti finanziari che tutto l'anno sono all'attenzione dell'Aula, le richieste di comunicazione, che legittimamente vengono poste (come la sua a cui adesso risponderò), la possibilità di richiami in Aula (cominciando dalla maggioranza, ricordo che sono stati richiamati in Aula tutti i provvedimenti possibili e immaginabili). Non va neppure dimenticato che raramente riusciamo a mantenere il numero legale e ad impegnarci per l'intera giornata, quindi regolarmente tra le 14.30 e le 19, e tra le 10 e le 13.
Tutti questi aspetti non attengono alla programmazione, che pure è importante (infatti, se lo decidiamo, la rimettiamo in pista, ci mancherebbe!), ma attengono molto ad uno stile dell'Aula e ad un impegno che deve essere condiviso dall'intero Consiglio e non dal suo Presidente.
In ogni caso, ne parleremo oggi durante la Conferenza dei Capigruppo convocata per le ore 17.30: allo stesso modo, mi impegnerò - oggi non sarà possibile perché l'Assessore Cavallera è a Roma - a comunicarle quando verrà fornita la comunicazione da lei richiesta (presumo martedì prossimo).



(Commenti della Consigliera Cerutti)



PRESIDENTE

Se l'Assessore non c'è...
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.27 riprende alle ore 12.29)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sulla comunicazione le risponderò dopo, ma le anticipo che non credo sarà possibile farla nella giornata odierna. Ci stiamo comunque attivando in tal senso.
Abbiamo di fronte la possibilità di ascoltare le relazioni sul testo unificato delle proposte di legge n. 97 e n. 237, "Norme in materia di panificazione".
Nel pomeriggio, se e quando sapremo se l'Assessore Vignale sarà presente, saremo nelle condizioni di affrontare anche il disegno di legge n. 285 "Disposizioni in materia di aree contigue alle aree protette", di cui al punto 8) all'o.d.g.
La proposta di deliberazione n. 270 "Modifiche e integrazioni alla deliberazione del Consiglio regionale 29 dicembre 2011, n. 142-50340 (l.r.
28/2007, articolo 27. Piano triennale di interventi in materia di istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa per gli anni 2012 2014)", di cui al punto 7) all'o.d.g. non verrà invece trattata, perch l'Assessore Cirio sarà assente per l'intera giornata.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, se lei parte con le relazioni mi è impedita la possibilità di presentare emendamenti.



PRESIDENTE

No. Pensavo di partire con le relazioni e poi di sospendere l'esame e di trattare il disegno di legge n. 285 nel pomeriggio. Altrimenti, ci rivediamo nel pomeriggio e risolviamo il problema.



RESCHIGNA Aldo

Non è un problema mio, è un problema della sua maggioranza, Presidente! Non è un problema mio, perché noi stiamo vivendo male questa situazione in Consiglio regionale.
Sia chiaro - glielo ripeto - che se parte la discussione generale su questi due testi unificati, siccome ho dichiarato che presenteremo degli emendamenti, e non essendo stato nominato nessuno relatore perché non ritenevamo che l'entità del provvedimento necessitasse della nomina di un relatore di minoranza, mi è preclusa la presentazione di emendamenti, fatta salva la sottoscrizione di tre Capigruppo.
Penso di avere il diritto di pretendere che un argomento fissato al punto 9) all'o.d.g...



PRESIDENTE

D'accordo.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Colleghi, possiamo affrontare nel pomeriggio il disegno di legge n. 285 che era regolarmente iscritto all'o.d.g. e che era stato licenziato a maggioranza dalla V Commissione il 15 ottobre 2012?



RESCHIGNA Aldo

Sì, sì.



PRESIDENTE

Bene. Nel pomeriggio tratteremo solo il disegno di legge n. 285.
Seguirà la Conferenza dei Capigruppo.
Ricordo che alle ore 13 si riceverà la delegazione del CSA in Sala Viglione.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.31)



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