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Dettaglio seduta n.356 del 04/06/13 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.00 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte del Consigliere Reschigna, di chiarimenti in merito alle modalità con le quali verrà svolta la comunicazione della Giunta regionale sulle questioni sanitarie


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Vorrei solo, all'inizio della seduta, che fossero chiarite al Consiglio regionale, viste le incertezze dei giorni scorsi, le modalità con le quali oggi pomeriggio verranno svolte le comunicazioni richieste nella precedente seduta di Consiglio regionale, confermate dalla Conferenza dei Capigruppo in materia di sanità, che riguardavano non solamente le questioni dei lavoratori delle emodinamiche e i ricorsi, ma anche le tematiche relative alle Federazioni sanitarie.
Per modalità intendo anche chi, per conto della Giunta regionale, oggi pomeriggio svolgerà tali comunicazioni all'Aula. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Alimentazione

Ordine del giorno n. 851 presentato dai Consiglieri Bono e Biolé, inerente a "Adesione e sostegno alle iniziative 'Last Minute Market' e 'Avanzi zero'" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Chiederei di inserire all'o.d.g. un ordine del giorno che ho depositato nel luglio 2012.
un ordine del giorno di un contenuto importante, ma molto semplice che spero che sia condiviso, riguardante i last minute market e la campagna "Avanzi zero", visto che domenica si è tenuto a Torino il pranzo con gli avanzi, al quale hanno partecipato diversi parlamentari e credo anche Consiglieri regionali.
un ordine del giorno che, se ci fosse l'accordo - mi richiamo alle sua capacità dialettiche verso tutto il Consiglio - si potrebbe approvare velocemente, in coda alla giornata.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.


Argomento: Nomine - Istituti di credito

Ordine del giorno n. 1012 presentato dai Consiglieri Montaruli e Botta Franco Maria, inerente a "Richiesta di dimissioni di Sergio Chiamparino dal vertice della Compagnia San Paolo" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Montaruli.



MONTARULI Augusta

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno sulle dimissioni di Sergio Chiamparino dalla Compagnia di San Paolo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Montaruli.


Argomento: Ammortizzatori sociali

Mozione n. 1014 presentata dai Consiglieri Artesio, Botta Franco Maria Stara, Cerutti, Reschigna, Goffi, Cursio, Ronzani, Buquicchio, Negro, Laus Muliere, Bono, Rostagno, Biolé, Maccanti e Dell'Utri, inerente a "Interventi urgenti per l'anticipazione del pagamento della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Alla luce degli eventi della settimana, che hanno reso evidente le difficoltà di una serie di attività produttive e dei relativi lavoratori di accedere agli ammortizzatori sociali, chiedo di iscrivere all'o.d.g. la mozione "Interventi urgenti per l'anticipazione del pagamento della Cassa Integrazione Guadagni in deroga", sulla quale hanno già posto la firma molti colleghi.
Confido che, nel confronto con l'Assessore Porchietto, possa essere approvata dall'Aula e quindi non richieda ulteriori discussioni. Grazie.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Grazie, collega Artesio.
Consigliere Reschigna, la comunicazione verrà resa all'inizio della seduta pomeridiana da parte del Vicepresidente della Giunta regionale Pichetto Fratin, che è anche Assessore al legale, e da parte dell'Assessore alla tutela della salute, Ugo Cavallera. Entrambi gli Assessori faranno le comunicazioni.
Ricordo che pendeva una richiesta di dibattito. La Conferenza dei Capigruppo non ha acconsentito, quindi si potrà intervenire cinque minuti per chiarimenti, ma se verrà chiesto il dibattito - lo dico subito bisognerà arrivarvi con un voto d'Aula, altrimenti non è possibile. Qualora venisse negato il dibattito, rimarrebbe in vita la possibilità per ciascun Consigliere di intervenire per cinque minuti per chiarimenti. Così, l'ho detto fin dal mattino, per non sbagliare, cominciando da me.
Consigliere Bono, l'ordine del giorno urgente del luglio del 2012, che riguarda il last minute market e il pranzo "Avanzi zero", se l'Aula acconsente, lo iscriverei, poi vediamo se ci sono le condizioni per trattarlo.
Così farei per la mozione annunciata dalla collega Artesio, che riguarda gli interventi urgenti per la cassa integrazione in deroga.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Mi sembra che la mozione della Consigliera Artesio la stiano firmando in molti, quindi, probabilmente, sarà uno di quegli atti di indirizzo che possono essere votati senza essere discussi. Mi risulta che l'Assessore Porchietto arriverà in corso di giornata, se non ho inteso male, quindi approfitteremo della sua presenza al momento opportuno.
Per quanto attiene, invece, la richiesta della collega Montaruli riguardo l'ordine del giorno n. 1012 sulle dimissioni dell'Onorevole Chiamparino dalla Compagnia di San Paolo, è già all'o.d.g., rubricata al n.
56), ultimo punto.
Pertanto, o l'Aula acconsente, o deve formulare una proposta di inversione. Tuttavia, poiché vi è la proposta di legge che riguarda l'abolizione dei Garanti - mi rivolgo in particolare alla maggioranza parlatevi, ditemi che cosa volete fare prima, se quell'ordine del giorno o la proposta di legge, in modo che si possa fare una proposta compiuta all'Aula e che tenga conto della posizione della maggioranza stessa.
La parola alla Consigliera Montaruli.



MONTARULI Augusta

Grazie, Presidente.
Chiedo un'inversione, per porlo al punto 5 bis), prima della proposta di legge sui Garanti.



PRESIDENTE

L'Aula acconsente?



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'inversione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Bene.
Do atto che l'ordine del giorno è stato comunicato ed è stato modificato e quindi approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 21 maggio 2013.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 28 maggio 2013.


Argomento:

b) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Costa, Cota, Giordano, Gregorio Leo e Pedrale.
Il numero legale è 27.


Argomento:

c) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato, in data 17 maggio, la legge regionale n. 4 del 28 marzo 2013, "Ulteriore proroga dell'autorizzazione esercizio provvisorio bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2013", e ne ha deliberato la non impugnativa.


Argomento:

d) Impugnativa del Governo avverso legge approvata dal Consiglio regionale


PRESIDENTE

Informo che il Consiglio dei Ministri, in data 24 maggio 2013, ha esaminato la legge regionale n. 3 del 25 marzo 2013, "Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 'Tutela ed uso del suolo' e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed edilizia", e ne ha deliberato l'impugnativa.
In particolare, ha dichiarato l'illegittimità degli articoli 4 (Sostituzione dell'articolo 3 della l.r. 56/1977, "Strumenti e livelli di pianificazione"), 16 (Sostituzione dell'articolo 8 quinquies della l.r.
56/1977, "Formazione e approvazione del progetto territoriale operativo") 18 (Sostituzione dell'articolo 9 della l.r. 56/1977, "Provvedimenti cautelari e definitivi a tutela dell'ambiente e del paesaggio"), 21 (Sostituzione dell'articolo 10 della l.r. 56/1977, "Varianti agli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica"), 27 (Modifiche all'articolo 13 della l.r. 56/1977, "Prescrizioni operative del Piano Regolatore Generale"), 31 (Inserimento dell'articolo 15 bis nella l.r.
56/1977, "Conferenza di copianificazione e valutazione"), 33 (Sostituzione dell'articolo 16 bis della l.r. 56/1977, "Piani regolatori intercomunali) 34 (Sostituzione dell'articolo 17 della l.r. 56/1977, "Varianti e revisioni del piano regolatore generale, comunale e intercomunale"), 35 (Inserimento dell'articolo 17 bis nella l.r. 56/1977, "Varianti semplificate"), 61 (Sostituzione dell'articolo 48 della l.r. 56/1977 "Disciplina delle attività comportanti trasformazione urbanistica ed edilizia, mantenimento degli immobili e modifica delle destinazioni d'uso").


Argomento:

e) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

f) Incontro con una delegazione sindacale sulla situazione delle Province piemontesi


PRESIDENTE

Informo che, a seguito di quanto deciso nel corso dell'ultima Conferenza dei Capigruppo, oggi alle ore 13, presso la Sala Viglione, al primo piano, sarà ricevuta una delegazione delle organizzazioni sindacali rappresentanti il territorio, in merito alla situazione delle Province piemontesi.



PRESIDENTE

Comunico, ancora una volta, perché ci hanno raggiunto alcuni colleghi che nella seduta pomeridiana ci sarà una comunicazione della Giunta regionale del Vicepresidente Pichetto Fratin e dell'Assessore Cavallera.
Procediamo quindi allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione n. 1606 presentata dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Progetto di discarica per l'amianto nel Comune di Barengo (NO)"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione n. 1606, presentata dalla Consigliera Cerutti.
La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'interrogazione richiama il progetto per la realizzazione nel Comune di Barengo (NO) di un impianto di smaltimento monodedicato a materiali da costruzione contenenti amianto, presentata dalla società Ederambiente.
Secondo il progetto, la discarica dovrebbe avere una superficie pari a mq. 28.640, una volumetria complessiva pari a mc. 161.725 e una fase di gestione operativa della discarica di cinque anni e quattro mesi.
Rispetto a tale progetto, si informa che la Provincia di Novara, con nota prot. n. 73323 del 21 maggio 2013, ha comunicato che la società Ederambiente "ha ritirato l'istanza di espressione del giudizio di compatibilità ambientale sul progetto in oggetto. Il procedimento verrà pertanto concluso con l'archiviazione dei relativi atti".
Da informazioni assunte presso la Provincia, risulta che, a seguito del suddetto ritiro, il procedimento verrà concluso con l'archiviazione dei relativi atti.
Con riferimento alla problematica circa l'apertura di nuove discariche sul territorio piemontese, è opportuno ricordare che la legge regionale 26 aprile 2000, n. 44 e s.m.i., contenente "Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1988, n° 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59", ha previsto all'articolo 36 il conferimento alle Province delle funzioni relative al rilascio di autorizzazioni in materia di rifiuti. Pertanto dalla data di applicazione del sopra citato conferimento di funzioni, la Regione Piemonte non provvede più al rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di nuove discariche, compresi anche (ho la nota dell'Assessorato all'ambiente, perché ieri ho chiesto di fare questa verifica) gli impianti di discarica rispetto ai rifiuti contenenti amianto.
Infatti già nella legge regionale 24 ottobre 2002, n. 24, recante "Norme per la gestione dei rifiuti", all'articolo 3, comma 1, lettera h), è stato previsto che tra le competente delle Province rientri l'approvazione dei progetti e il rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione e all'esercizio di impianti di smaltimento e di recupero di rifiuti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti per la replica.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
In questo caso, non possiamo che dichiararci soddisfatti.
Nell'interrogazione abbiamo riportato il nostro timore relativamente a questo progetto di discarica per l'amianto nel Comune di Barengo, rispetto al quale era chiaro un allarme generale sia da parte della popolazione che degli Enti locali, per cui sono anche nati dei comitati che come obiettivo non avevano semplicemente quello di contrastare il progetto, ma in realtà si trattava di non accettare un progetto ambientalmente insostenibile.
Da questo punto di vista particolare, siamo quindi soddisfatti, ma siamo soddisfatti anche rispetto all'interrogazione più generale e dunque ringraziamo l'Assessore per la risposta.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 1552 presentata dal Consigliere Biolé, inerente a "Ricadute ambientali e sanitarie dell'incendio allo Stabilimento Celitel di Scarmagno"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 1552, presentata dal Consigliere Biolé, che ha la parola per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Come dall'oggetto dell'interrogazione, sono a chiedere quali sono state eventualmente le risultanze rispetto alle analisi e alle azioni che la Regione ha posto in essere tramite l'ARPA per monitorare e ovviamente contenere gli effetti nocivi dell'incendio sviluppatosi qualche tempo fa al magazzino della Celitel che, tra l'altro, come tutti sanno, avrebbe potenzialmente potuto innescare una problematica maggiore, essendovi degli stabilimenti chimici nelle immediate vicinanze.
In ogni caso, si era sprigionata una nube con dimensioni ragguardevoli e per diversi giorni successivi, grazie anche ai venti favorevoli all'espandersi di questa nube (sfavorevoli ovviamente dal punto di vista ambientale e sanitario), è stato causato un persistente odore nauseabondo in tutta la zona.
Le notizie sono arrivate soprattutto da fonti giornalistiche, ma anche da parte dei cittadini ci sono state delle segnalazioni sulla colonna di fumo e sulla nube che ne è seguita. L'incendio è avvenuto esattamente il 19 marzo. Per fortuna, i 130 dipendenti sono stati evacuati e quindi non ci sono stati danni immediati.
Ripeto, con l'interrogazione vado a chiedere che tipo di azioni sono state poste in essere e che tipo di risultati hanno fornito il monitoraggio e l'analisi attuati fin dalle ore successive all'evento. In ultimo, vorrei sapere che tipo di attività di bonifica sia necessario attuare, se è stato già attuato o sia previsto in futuro e se vi siano eventuali oneri a carico della Regione per ripristinare l'equilibrio ambientale della zona interessata.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo su delega dell'Assessore Ravello, che oggi non è presente.
Con riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto e sentito il dipartimento ARPA di Torino, si comunica quanto segue.
Il giorno martedì 19 marzo 2013, intorno alle ore 16.30, si è verificato un incendio di notevole entità presso la ditta Celitel di Scarmagno (TO), ubicata nell'ex area Olivetti. Alle ore 17.30, il servizio di reperibilità del dipartimento ARPA di Torino è stato avvisato da una chiamata del servizio 118 ed ha immediatamente messo in azione gli operatori reperibili in zona che, insieme agli esperti di prelievi in atmosfera, si sono recati sul posto con un mezzo attrezzato per le emergenze ambientali.
Sono pertanto state eseguite delle misurazioni finalizzate a rilevare la presenza di sostanze aerodisperse provocate dalla combustione, che potessero prefigurare danni alla salute umana in termini di tossicità acuta, o comunque un'alterazione significativa della qualità dell'area ambiente, nell'area circostante. Per tale motivo, sono stati eseguiti prelievi nelle seguenti zone critiche, individuate in base alle condizioni meteorologiche ed alle modalità di dispersione del fumo in base ai venti dominanti: piazzale antistante lo stabilimento Celitel Comune di Scarmagno, via Masero 8 Comune di San Martino Canavese, via Vissoldo 8 Comune di San Martino Canavese, Frazione Vissoldo.
Il giorno venerdì 22 marzo 2013, intorno alle ore 10.30, il servizio di reperibilità del dipartimento ARPA di Torino, viste le continue richieste di intervento da parte della popolazione residente nella zona circostante l'incendio, ha nuovamente inviato sul posto i propri esperti, che hanno provveduto ad eseguire nuove misurazioni finalizzate a rilevare la presenza di sostanze aerodisperse. In questa seconda giornata di campionatura, i siti interessati dai prelievi sono stati i seguenti: Comune di Scarmagno, via Masero 8 Comune di San Martino Canavese, via Vissoldo 8.
Anche per quanto riguarda la presenza di residui di combustione sui terreni, nelle stesse giornate ARPA ha provveduto a prelevare di campioni.
Effettuate le analisi, si è riscontrato che tutti i valori misurati sia nella giornata del 19 marzo che in quella del 22 sono risultati inferiori ai limiti di rilevabilità strumentale, e conseguentemente ai valori di riferimento.
Non sono altresì state individuate particolari forme di inquinamento sia per quanto riguarda il suolo sia per quanto riguarda le acque superficiali.
Pertanto, vista la qualità e la quantità di sostanze sprigionate dall'incendio, non risulta necessario alcun tipo di bonifica del sito.


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 1604 presentata dai Consiglieri Comba, Motta Massimiliano Montaruli e Botta Franco Maria, inerente a "Emergenza cinghiali nel basso Canavesano"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interpellanza n. 1604.
La parola al Vicepresidente Comba, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



COMBA Fabrizio

Grazie, Presidente.
Torniamo a discutere di un problema del quale già in passato abbiamo parlato, ma che si ripropone puntualmente. Si tratta di quello relativo all'emergenza cinghiali nel basso Canavese, ma è un problema che interessa sostanzialmente molti ambiti territoriali.
Il problema è sempre lo stesso, cioè il problema dei cinghiali che hanno cominciato ad invadere anche le zone di pianura e di mezza collina nelle aree dove peraltro maggiormente i crinali sono coperti di boscaglie e quindi sono adatte per il soggiorno degli ungulati. Qui, dove abbiamo il mais seminato, più di una volta all'anno gli animali riescono a fare praticamente piazza pulita.
Considerato che gli agricoltori spendono circa 500 euro a giornata tra prodotti e trattamenti di lavorazione, a fronte della richiesta di risarcimento degli agricoltori della zona del basso Canavese in questo caso e che l'ATC (Agenzia Territoriale della Caccia) non procede quindi al riconoscimento dei danni subiti dagli stessi.
Vorremmo sapere se la Giunta non ritenga indispensabile prevedere un nuovo e più dettagliato piano di collaborazione tra le istituzioni, in primo luogo tra la Regione e le associazioni agricole e quelle venatorie al fine di concretizzare un'efficace pianificazione di isolamento, di contenimento e di prelevamento dei capi di cinghiale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sacchetto per la risposta.



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura e foreste

Grazie, Presidente.
Con la DGR del 6 maggio 2013 sono state approvate le nuove "Linee guida per la gestione del cinghiale nella Regione Piemonte" ad integrazione delle "Linee guida per la gestione ed il prelievo degli ungulati selvatici e della tipica fauna alpina", approvati con DGR del 27 aprile 2012, come modificata dalla DGR del 29 maggio 2012.
Le nuove disposizioni, tra l'altro, includono tra le varie forme di caccia al cinghiale anche il prelievo selettivo alla specie che può essere attuato, ai sensi dell'articolo 11, comma 5 del decreto-legge 30 settembre 2005 n. 203, convertito con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n.
248, sentito il parere dell'Istituto per la ricerca e la protezione ambientale (ISPRA) anche al di fuori dei periodi e degli orari di cui alla legge n. 157/92.
Inoltre, si ricorda che già in sede di adozione delle nuove linee guida per la stagione 2013/2014 e dei piani di prelievo selettivo delle specie ungulate, si è tenuto conto anche della situazione lamentata, autorizzando l'aumento del carniere stagionale da dieci a 15 capi e l'uso di particolari fucili con anima a canna rigata nell'esercizio venatorio alla specie cinghiale, esercitata a squadre, nella zona di pianura.
I provvedimenti sopra richiamati si prefiggono, da un lato, di pervenire ad un'efficace gestione della specie attuata dai cacciatori nello svolgimento dell'attività venatoria, dall'altro di reperire maggiori risorse da destinare al risarcimento dei danni arrecati dalla specie.
Tuttavia, sia l'ottimizzazione del prelievo nel periodo consentito che la responsabilizzazione dei cacciatori dediti a tale forma di attività venatoria non possono da sole raggiungere il risultato di una ottimale compatibilità della specie con le attività antropiche presenti sul territorio.
Occorre pertanto una puntuale ed efficace azione di controllo anche al di fuori del periodo venatorio, coordinata dalla Provincia, laddove l'eccedenza di esemplari è causa di danni o di sinistri stradali.
Ancora una volta si deve rammentare che stante la validità ed efficacia della l.r. 9/2000, come modificata dalla l.r. 22/2009 e dei Regolamenti adottati al fine dell'applicazione delle relative norme, le Province potranno proseguire l'attività di controllo della fauna attenendosi a quanto disposto dal conseguente quadro normativo, che sono le nuove linee guida che sono state approvate.
Tale quadro normativo è integrato dagli atti adottati dalle Province non in contrasto con i principi della legge nazionale, che conservano analoga validità ed efficacia in particolare laddove vengono individuate in capo alle Province le funzioni già conferite alle stesse ai sensi dell'articolo 2 della l.r. 17/1999.
Sulla base dei dati in possesso del Settore, risulta che le Province attuano gli interventi di controllo in questione con una maggiore o minore efficacia che può spiegarsi anche con l'etologia della specie e con la varietà delle produzioni agricole presenti sul territorio di ciascuna e conseguentemente, con le differenti tempistiche dei trattamenti delle medesime.
Concludo dicendo che posso fornire la copia della risposta scritta al collega interpellante.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Comba; ne ha facoltà.



COMBA Fabrizio

L'Assessore mi ha anticipato, perché volevo chiedere se era possibile avere una copia della risposta. Grazie.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1407 presentata dalla Consigliera Pentenero, inerente a "Salvaguardia della rete regionale di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori femminili per garantire alle pazienti un rapido accesso alle prestazioni sanitarie in ambito senologico"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1407, presentata dalla Consigliera Pentenero.
La parola all'Assessore Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto, si precisa che il Piano Socio Sanitario 2012-2015 individua l'attuazione dei percorsi diagnostico-assistenziali oncologici, tra i progetti speciali di salute riconoscendo l'importanza ed il rilievo che alle attività assistenziali per i pazienti malati di cancro debbano essere accordati.
In attuazione di quanto previsto dal Piano suddetto, è stata approvata con deliberazione n. 31 del 28 novembre 2012, la messa a regime del Dipartimento funzionale, interaziendale e interregionale denominato "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta".
Obiettivo del Dipartimento della Rete Oncologica è la presa in carico globale e continua del paziente affetto da cancro con specifica attenzione alle tipologie di quest'ultimo.
In particolare, con riferimento a quanto richiesto, si precisa quanto segue. Il numero dei casi trattati nel 2011 è 1768 con una media trimestrale di 442. Nell'anno 2012, esaminando il quarto trimestre, il numero dei casi trattati è stato di 364; nell'anno 2013 per quanto riguarda il primo trimestre il numero è 234.
I tempi di attesi per l'intervento su cancro alla mammella: nel 2011 sono 20,4 giorni e questa è una media. Nel 2013 nel primo bimestre sono 36 giorni, mancano però dalla rilevazione i presidi del San Giovanni Bosco del San Luigi di Orbassano e del Gradenigo. Quindi, queste consentono di fare una valutazione progressiva.
Per quanto riguarda i dati relativi allo screening mammografico nell'anno 2011 si è coperto il 75,6% relativamente agli inviti a sottoporsi a questo accertamento con una adesione del 61%. Nel 2012 l'invito ha coperto il 75,2% con un'adesione del 61%.
Per quanto riguarda il numero degli interventi in regimi privatistico o libero professionale, nel 2011 sono stati 144, nel 2012 sono stati 143 e nel primo trimestre del 2013 sono stati 29.
In conclusione, si rileva un'effettiva criticità per quanto riguarda l'allungamento delle liste d'attesa per gli interventi. Criticità peraltro rilevabile anche in altri ambiti e dovuta, molto spesso, ai percorsi di assestamento connaturati ad ogni riorganizzazione; nella fattispecie, alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. Mentre i dati di attività dello screening, che sono comunque sempre migliorabili, non hanno subito alcun significativo peggioramento nel corso dell'anno.
L'attenzione ai percorsi assistenziali per le persone affette da tumore per le donne in particolare, nel contesto di specie - è prioritaria e debitamente tenuta in conto.
Gli Uffici competenti dell'Assessorato stanno lavorando al fine di verificare lo stato attuale delle criticità e di porre in essere tutte le misure possibili per la necessaria risoluzione.
Personalmente, mi sono anche incontrato con il responsabile della rete il dottor Bertetto, proprio per vedere cosa si può e come si deve fare per intensificare lo screening che, a mio avviso, è a un buon livello (naturalmente è legato, al di là dei solleciti, all'adesione delle persone invitate a sottoporsi, quindi è un fatto anche di scelta personale, di cultura e di disponibilità).
Sotto questo profilo, coinvolgeremo maggiormente i medici di medicina generale, proprio perché lo screening possa essere incrementato. Per quanto riguarda le risposte operative, invece, cercare di ridurre i giorni di attesa, in modo tale da corrispondere alle richieste che, a seguito degli screening, emergono, e non solo sul nostro territorio.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1620 presentata dal Consigliere Ronzani, inerente a "Nuovo ritardo del 118"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1620 presentata dal Consigliere Ronzani, che ha la parola per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Assessore Cavallera, in questa interrogazione denuncio un episodio specifico verificatosi nel mese di maggio a Trivero, un Comune della Provincia di Biella. Naturalmente, l'episodio è un fatto grave in sé, per i disagi che ha provocato (dei quali do conto e racconto nell'interrogazione), ma è soltanto l'ultimo di una lunga serie. Su questa questione ho presentato, in questi mesi, varie interrogazioni.
Come dicevo, si tratta dell'ultimo di una lunga serie di episodi che segnalano disservizi e disfunzioni che si verificano sempre più spesso a seguito della decisione di costituire a Novara la Centrale Unica del Servizio 118.
Intanto, vorrei conoscere il punto di vista dell'Assessore sulla questione che denuncio nell'interrogazione e vorrei sapere se l'Assessore e gli uffici hanno verificato la dinamica dei fatti che racconto. Tuttavia credo che questo episodio - l'ennesimo episodio, Assessore Cavallera! - ci obblighi a compiere un bilancio di questa esperienza e di questa attività dato che la riorganizzazione del servizio 118 (ne discutemmo più volte in Commissione e in Aula) venne presentata dal suo predecessore come una riorganizzazione che avrebbe garantito una razionalizzazione del servizio nel segno dell'efficienza, e che avrebbe consentito di liberare risorse da destinare all'acquisto di ambulanze e di mezzi che avrebbero dovuto rendere il sevizio del 118 più efficiente e più efficace.
Tutto questo non mi risulta essere avvenuto; nel senso che non ho visto in circolazione nella mia provincia (ma il ragionamento ovviamente riguarda anche altri territori) i nuovi mezzi promessi che avremmo dovuto acquisire a seguito della riorganizzazione che avrebbe liberato quelle risorse. So, e tocco con mano, invece, il fatto che si verifichino episodi come quello che ho prima ricordato: episodi che pagano i cittadini, soprattutto in termini di minore efficienza, tempestività e funzionalità del servizio del 118.
La questione che si pone è di capire cos'è capitato a Trivero, ma soprattutto, di avviare una riflessione complessiva e di fare un bilancio dell'attività che avete compiuto in questi mesi, perché la riorganizzazione del 118, insieme alle Federazioni, al fondo immobiliare chiuso e alla riorganizzazione della rete ospedaliera erano i capisaldi della politica sanitaria della Giunta Cota.
Varrebbe la pena - ma ovviamente non è questo il luogo e la sede per tornare sulle altre questioni - di compiere un bilancio.
Qui constato che questo episodio - e potrei citarne un'altra decina verificatesi in quel di Biella - segnala un problema grossissimo: non vi è stato un potenziamento del servizio; non vi è stata maggiore efficienza, ma in molti casi vi è un disagio che è diventato più grave e peggiore di quello che poteva verificarsi in passato.
Assessore Cavallera, le ricordo che in molti casi gli operatori della Centrale Unica non sanno, perché non sono a conoscenza del territorio, dove mandare le ambulanze. Una parte dei problemi, quindi, si verifica anche per questa ragione: telefono al 118, chiedo un intervento di emergenza e verifico che l'operatore, che dall'altra parte manda l'ambulanza, ha difficoltà a capire dove mandare il mezzo per intervenire.
Ovviamente, non è colpa dell'operatore, ma c'è un problema che riguarda forse - la riflessione da compiere sulle scelte che avete compiuto.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COMBA



PRESIDENTE

Prego, Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Dapprima leggo la risposta e poi farò un commento, perché non condivido la visione catastrofica del collega interrogante.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, e sentita in proposito la Centrale Operativa dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Città di Novara, si riferisce quanto segue.
Dalla valutazione da parte della Centrale Operativa dell'evento oggetto dell'interrogazione, il codice assegnato era un codice ad alta criticità: il cosiddetto codice rosso.
Il Sistema 118 prevede l'invio del Mezzo di Soccorso Avanzato con tempo stimato minore, che in questo caso risultava essere l'elicottero (sei minuti di volo più l'accensione dei motori). Per opportuna conoscenza l'allarme alla Centrale Operativa è arrivato alle 10.32; l'allarme alla Base di Elisoccorso è stato dato alle 10.36; la partenza dell'Elisoccorso alle 10.41 e l'arrivo sul punto obiettivo alle 10.50.
Uno dei principi su cui fonda la propria operatività il Sistema 118 è la medicalizzazione precoce dell'infortunato; quindi non è assolutamente necessario l'invio del mezzo di soccorso di base a supporto del personale sanitario, se esiste la possibilità di atterraggio nelle vicinanze o se è presente un'immediata soluzione alternativa di trasporto del medico e dell'infermiere al luogo dell'evento.
Si rende anche noto che l'allarme al Mezzo di Soccorso di Base di Cossato era stato comunque dato dalla Centrale Operativa con il fine di supportare l'equipaggio dell'elisoccorso alle ore 11.02. L'invio del mezzo è stato annullato quasi subito, su indicazione del medico dell'Elisoccorso che stava trattando la paziente sul posto.
Lo stesso equipaggio sanitario dell'Elisoccorso, in considerazione del breve tratto da percorrere per raggiungere l'aeromobile al campo sportivo ha rifiutato l'intervento del Mezzo di Soccorso di Base preferendo utilizzare il monovolume presente sul posto per trasportare al luogo dell'imbarco la paziente già trattata ed immobilizzata su barella spinale atraumatica.
Si è trattato di una scelta operativa, fatta da personale sanitario medico, infermiere e tecnico del soccorso alpino, formati, addestrati e con esperienza di soccorso estremo in zona ostile (ostile dal punto di vista ambientale), che ha valutato la tecnica logistica più confacente alla paziente ed alla situazione.
La paziente è stata ospedalizzata presso l'ospedale di riferimento: l'Ospedale Maggiore di Novara.
Il Pronto Soccorso di Novara ha classificato il soggetto con codice giallo e la paziente, in base a quanto risultava il giorno della stesura della risposta, sta seguendo il percorso clinico previsto in questi casi.
Riguardo alla questione del 118, sappiamo che il Piemonte è diviso in due: nella provincia di Torino e Cuneo è già andata in porto l'operazione di concentrazione gerarchico-funzionale alle dipendenze dell'Azienda cui fa capo il 118, per tutta l'area della provincia di Torino e della provincia di Cuneo. Per quanto riguarda, invece, il Piemonte orientale, siamo ancora a metà del guado.
Come prima reazione personale, viste anche le sottolineature del Consigliere Ronzani, mi viene da dire: completiamo la riorganizzazione anche nell'area del Piemonte orientale e poi, semmai, facciamo un bilancio.
Credo che colui che ha inventato il sistema perfetto debba ancora nascere e, se è già nato, chiedo che mi venga presentato! Nelle riorganizzazioni occorre avere le capacità di monitorare l'evolversi delle stesse. Naturalmente, anche in rapporto alla tipologia del personale che viene impiegato (per buona parte è pubblico e per buona parte è convenzionato attraverso il sistema dei medici di medicina generale che operano nei servizi di 118 e di pronto soccorso), occorre individuare gli eventuali correttivi per rendere sempre più efficiente il nostro sistema.
Dobbiamo anche dare atto (un primo bilancio lo dobbiamo fare) dell'impegno di tutti coloro che operano in questo ambito, perché le condizioni complessive del Piemonte sono le condizioni di un territorio che non è del tutto dotato di reti stradali (qui andiamo alle provinciali e alle comunali) in perfette condizioni.
Infatti, bisogna recarsi anche nelle zone rurali e montane, dove si fa l'impossibile per arrivare, naturalmente con l'utilizzo dei navigatori delle cartine e di tutte le denominazioni geografiche o toponomastiche necessarie.
Pertanto, il sistema continua ad addestrare i propri operatori, ma - in questo posso essere d'accordo - avendo compiuto una scelta, cerchiamo di completarla e di metterla a regime.
Voglio prendere questa come una sollecitazione (mi sembra più adeguata), piuttosto che dare un giudizio preventivo negativo, che l'Assessore non deve e non può dare a priori, perché deve sempre puntare al miglioramento della situazione in atto, difendendo l'impegno di coloro che quotidianamente operano nel settore.
Non si può affermare che tutto è idilliaco, ma che è migliorabile lo si può dire.
Cerchiamo, avendo adottato un modello che è stato recepito anche a livello centrale, di completarlo e farlo funzionare per il meglio.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1568 presentata dal Consigliere Boeti, inerente a "Affidamento diretto da parte dell'ASL TO1 per la fornitura di monitor adibiti ad attività di comunicazione istituzionale e pubblicità"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione indifferibile e urgente n. 1568, presentata dal Consigliere Boeti, che ha la parola per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Assessore Cavallera, è vero che forse non è ancora nato chi fa le cose in maniera esemplare: in questa ASL non è nato di sicuro! L'interrogazione ha come oggetto: "Affidamento diretto da parte dell'ASL TO1 per la fornitura di monitor adibiti all'attività di comunicazione istituzionale e pubblicità".
Con la deliberazione n. 212 del 5 marzo 2013, il Direttore generale dell'ASL TO1 ha stipulato una convenzione per fornitura, installazione e gestione di monitor per l'attività di comunicazione istituzionale in campo sanitario, di promozione della salute e pubblicitaria.
Considerato che la deliberazione affida per tre anni (fino al marzo 2016) alla società ARIES Srl l'installazione di 18 monitor da collocare nelle sale di attesa delle sedi ospedaliere e ambulatoriali dell'ASL TO1 preso atto che il regolamento per i contratti di sponsorizzazione approvato dalla Direzione dell'ASL con provvedimento del 10 dicembre 2012 prevede che la scelta di eventuali sponsor avvenga mediante procedura ad evidenza pubblica, realizzata con la pubblicazione del regolamento stesso sul sito dell'ASL TO1; poiché ci sembra che l'ASL non abbia seguito questa procedura, in quanto avrebbe inviato soltanto delle e-mail a delle agenzie di promozione pubblicitaria, chiedendo loro di presentare le offerte, e poiché a tali e-mail avrebbe risposto soltanto la società ARIES, vorremmo sapere se, a giudizio del Governo regionale e dell'Assessorato, la procedura seguita dall'ASL TO1 nell'affidamento del servizio in oggetto possa ritenersi corretta.
Vorremmo anche sapere se, tra le ditte invitate, ci sono state delle società che hanno presentato delle offerte e come queste sono state tenute in considerazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Boeti.
La parola all'Assessore Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Grazie, Presidente.
In relazione all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base della documentazione pervenuta dalla Direzione generale dell'ASL TO1, si rendono le informazioni di seguito dettagliate.
In data 10/12/2012, con deliberazione n. 865 del Direttore generale l'ASL TO1 ha approvato il proprio regolamento per i contratti di sponsorizzazione.
Tale regolamentazione prevede, all'articolo 3, che la scelta dello sponsor sia effettuata previa pubblicazione dello stesso sui siti web dell'ASL TO1 ed include, altresì, lo schema tipo di contratto di sponsorizzazione e la dichiarazione di manifestazione di volontà a stipulare un contratto di sponsorizzazione con l'ASL TO1 ("Scheda Sponsor"); la possibilità di manifestazione di volontà alla stipula dei contratti di sponsorizzazione con l'ASL TO1 è offerta in modo permanente ai soggetti interessati.
Nel caso particolare, il regolamento di sponsorizzazione, nel rispetto dei principi di evidenza pubblica e trasparenza, è stato pubblico sul sito aziendale e trasmesso direttamente a soggetti terzi potenzialmente interessati: Società EM Studio, Società Archimedia, Società ARIES, Tecnica Comunicazione, Il Quadrifoglio, Medi Art's Production, Nielsen Communication.
Come dal regolamento aziendale per i contratti di sponsorizzazione, il Comitato Etico di Garanzia dell'ASL TO1 esprime parere vincolante relativamente alla conformità delle manifestazioni di volontà pervenute (Schede Sponsor) ai principi del regolamento stesso.
La Società ARIES srl, cui con delibera n. 212 del 5 marzo 2013 è stata stipulata la convenzione, è stata in ogni caso l'unica ditta a proporre nell'ambito delle manifestazioni d'interesse alla sponsorizzazione l'installazione di monitor nelle sale d'attesa dei presidi dell'ASL TO1.
Giudizio: sembra che, da quello che emerge riguardo alla preventiva pubblicità delle procedure, le stesse procedure scelte per arrivare compresa la valutazione del Comitato Etico specifico, appaiono formalmente regolari, salvo ulteriori valutazioni che possono fare coloro che sono, in qualche modo, controinteressati o che potrebbero vedere lesi da questa procedura, o da altre valutazioni che ci sfuggono, eventuali interessi legittimi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Cavallera.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1587 presentata dai Consiglieri Laus, Bresso e Pentenero, inerente a "Introduzione sistematica dell'Audit clinico"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1587 presentata dal Consigliere Laus, che ha la parola per l'illustrazione.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Come diceva, questa interrogazione ha come oggetto l'"Introduzione sistematica dell'Audit clinico".
La delibera di Giunta regionale n. 19-2664 del 3 ottobre 2011, avente ad oggetto "Attuazione Piano di rientro. Definizione dei percorsi clinico organizzativi del paziente politraumatizzato", individua, quale condizione prioritaria per l'attuazione del Sistema integrato per l'assistenza al trauma (SIAT) "l'introduzione sistematica dell'Audit clinico quale mezzo per implementare le linee guida e per verificare l'attività svolta tra i professionisti dei diversi centri (propedeutico all'introduzione del Trauma Registry Regionale in accordo con i flussi informativi ministeriali)".
Ritenuto che sia del tutto condivisibile l'importanza dell'audit clinico quale strumento di monitoraggio sulla validità, ovvero la necessità di implementazione, dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali (PDTA), a garanzia della qualità dell'assistenza fornita, e constatato che da una sistematica verifica della gestione dei suddetti percorsi pu derivare anche un patrimonio prezioso di informazioni, al fine di compilare il necessario raffronto costi-benefici che giustifica ogni chiusura e/o ridimensionamento di ospedali e servizi ai cittadini previsti dalla Giunta interroghiamo il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente per sapere il numero degli audit clinici effettuati, suddivisi per ospedale; se l'Assessorato abbia emanato linee guida per il loro svolgimento ed attivato un sistema di monitoraggio su frequenza ed azioni intraprese per il miglioramento della qualità; se sia intenzione della Giunta procedere alla chiusura e/o ridimensionamento di ospedali e servizi ai cittadini senza avere preventivamente attivato sistemi di coinvolgimento e condivisione delle procedure fra gli operatori, anche appartenenti a differenti Aziende sanitarie, atte a scongiurare possibili carenze, anche molto gravi, nella filiera assistenziale.
Oltre alle comunicazioni dell'Assessore, chiedo se è possibile avere anche copia della risposta scritta. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Laus.
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

In risposta all'interrogazione testé illustrata, si rappresenta quanto segue: l'audit clinico come processo finalizzato a migliorare le cure offerte al paziente, attraverso il confronto e la misurazione delle pratiche professionali erogate con standard espliciti di riferimento, è una metodologia di analisi utilizzata, sebbene non in modo sistematico dai professionisti nelle Aziende Sanitarie Regionali.
Al riguardo, è in corso, da parte dei competenti Uffici regionali, una ricognizione in merito agli audit clinici avviati a livello aziendale; ci allo scopo di favorirne l'adozione come metodologia di analisi strutturata e sistematica finalizzata a migliorare la qualità dei servizi sanitari.
In tale prospettiva, è stato anche avviato un percorso di formazione sul tema dell'audit clinico-assistenziale, rivolto agli operatori delle Aziende Sanitarie Regionali.
Le linee di indirizzo regionali per la segnalazione e gestione degli eventi sentinella, approvate con determinazione n. 208 del 2 aprile 2010 prevedono, nell'ambito della procedura, l'audit con il personale coinvolto per l'approfondimento tecnico del caso.
In seguito all'audit clinico, è inoltre prevista la definizione delle azioni per prevenire le criticità, al fine di evitare il ripetersi di eventi avversi simili, eliminando le condizioni a rischio.
Il Piano Socio Sanitario regionale 2012-2015, approvato dal Consiglio regionale il 3 aprile 2012, ha affrontato il tema della riorganizzazione degli ospedali sulla base di indicatori specifici, quali la vicinanza geografica dei presidi, l'eccesso di offerta, la carenza di strutture intermedie e di centri della salute territoriale, di centri socio assistenziali. È stata inoltre considerata l'inappropriatezza nell'uso dei presidi ospedalieri.
Per ovviare a tali fenomeni, si è ritenuto necessario prevedere una riorganizzazione della rete ospedaliera attraverso una gerarchizzazione funzionale dei presidi secondo intensità di cura; ciò è stato possibile attraverso una valutazione dei presidi ospedalieri della Regione, in base al raggiungimento o meno di soglie minime stabilite, tenuto conto della relazione tra il volume operatorio e gli esiti.
Per l'analisi dei volumi operatori sono state individuate le soglie minime al di sotto delle quali le procedure chirurgiche sono state considerate "a rischio", non solo sulla base del numero delle procedure annue, ma anche in funzione dei servizi presumibilmente a disposizione dei vari presidi.
L'analisi è stata condotta utilizzando 21 procedure "traccianti" scelte in base alla loro importanza e prevalenza, e la definizione dei volumi "minimi" è avvenuta con il coinvolgimento degli operatori sanitari.
Nell'ambito degli indicatori di performance e di esito, inoltre, sono stati analizzati per specifiche aree i possibili livelli di contestualizzazione nel Servizio Sanitario Regionale degli indicatori sviluppati a livello nazionale, con l'obiettivo di avviare specifiche esperienze di audit nelle Aziende Sanitarie Regionali.
Risulta evidente che, sebbene il volume di attività resti comunque un indicatore proxy della qualità, occorre evitare un'applicazione rigida della centralizzazione per scongiurare il rischio di bloccare l'attività di centri a basso volume che, tuttavia, "lavorano bene".
Nella prosecuzione del percorso di riorganizzazione occorrerà pertanto associare agli indicatori sopraccitati un processo di audit che coinvolga maggiormente gli operatori interessati, a garanzia della qualità dell'assistenza nell'ambito dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali.
Considero l'interrogazione del Consigliere Laus una sollecitazione a rendere operativo un sistema di audit permanente che consenta relativamente alla qualità del funzionamento del nostro servizio sanitario soprattutto negli ospedali e nelle strutture, di mantenere quei livelli collegati alla classificazione dell'ospedale o del centro assistenziale.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro chiuso il punto relativo a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze".


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 274, inerente a "Convalida del Consigliere regionale Gianni Oliva proclamato in data 19 marzo 2013"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 274, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Muliere, in qualità di Presidente della Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità che svolgerà la relazione sull'iter dell'esame della condizione del Consigliere Gianni Oliva, che ha condotto alla proposta al Consiglio regionale.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Questa mattina si è riunita la Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le insindacabilità per gli adempimenti previsti dall'articolo 36 dello Statuto e dall'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale, ai fini della convalida del Consigliere Giovanni Oliva, proclamato in data 19 marzo 2013.
In data 4 aprile 2013 il Consigliere Oliva ha depositato, su richiesta della Giunta delle elezioni, la dichiarazione relativa alle cariche ricoperte.
Da tale dichiarazione risulta che il Consigliere ha ricoperto, alla data della presentazione della candidatura, la carica di Assessore regionale, e che attualmente non riveste altre cariche.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 17 della legge 17 febbraio del 1968 n. 108, e dell'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale la Giunta delle elezioni ha deliberato all'unanimità la proposta al Consiglio regionale di convalida del Consigliere Giovanni Oliva, nei confronti del quale ha accertato non sussistere cause di ineleggibilità o di incompatibilità.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Muliere.
La Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le insindacabilità ha dunque rilevato che non sussistono cause di ineleggibilità e di incompatibilità, e propone al Consiglio regionale di procedere alla convalida del Consigliere Giovanni Oliva (ricordo che la convalida va votata mediante scheda).
Dispongo che vengano messe in distribuzione le schede e che si potrà votare sui banchi.
Nomino scrutatori i Consiglieri Segretari Novero e Ponso. Il Consigliere Segretario Leardi procederà, invece, alla chiama per appello nominale.
Vi ricordo che votando "sì" si vota per la convalida, votando "no" si vota contro la convalida e che l'astensione è computata come voto contrario.
Si proceda alla distribuzione delle schede.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata. Sono stati effettuati due appelli nominali.
Procediamo allo spoglio delle schede.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato SÌ 45 Consiglieri hanno votato NO 2 Consiglieri schede bianche 3 Consiglieri In esito alla votazione effettuata, proclamo convalidata l'elezione del Consigliere regionale Giovanni Oliva.
Alla presente deliberazione viene allegato, per farne parte integrante l'estratto della verbale della Giunta per le elezioni, le ineleggibilità le incompatibilità e le insindacabilità del 4 giugno 2013 contenente la proposta di convalida dell'elezione dello stesso Consigliere.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 275, inerente a "Convalida del Consigliere regionale Elio Rostagno proclamato in data 19 marzo 2013"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 275, di cui al punto 5) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Muliere, Presidente della Giunta per le elezioni, l'ineleggibilità, l'incompatibilità e l'insindacabilità.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Nella seduta di questa mattina si è riunita la Giunta per le elezioni l'ineleggibilità, l'incompatibilità e l'insindacabilità per gli adempimenti previsti dall'articolo 36 dello Statuto e all'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale, ai fini della convalida del Consigliere Elio Rostagno proclamato in data 19 marzo 2013.
In data 4 aprile 2013 il Consigliere Rostagno ha depositato, su richiesta della Giunta per le elezioni, la dichiarazione relativa alle cariche ricoperte. Da tale dichiarazione risulta che attualmente il Consigliere non ricopre cariche né le ricopriva al momento della presentazione della candidatura.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 17 della legge 17 febbraio 1968, n.
108 e dell'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale, la Giunta per le elezioni ha deliberato all'unanimità la proposta al Consiglio regionale di convalida del Consigliere Elio Rostagno nei confronti del quale è accertato non sussistono le cause di ineleggibilità o di incompatibilità.



PRESIDENTE

Propongo al Consiglio di procedere, conformemente alla proposta e con votazione a scrutino segreto, la convalida del Consigliere regionale Elio Rostagno e dispongo che vengano messe in distribuzione le schede.
Nomino scrutatori i Consiglieri Ponso e Novero.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Procediamo allo spoglio delle schede.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri hanno votato NO 6 Consiglieri schede bianche 4 Consiglieri Proclamo convalidata l'elezione del Consigliere regionale Elio Rostagno.
Alla presente deliberazione viene allegato, per farne parte integrante l'estratto del verbale della Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le insindacabilità del 4 giugno 2013, contenente la proposta di convalida dell'elezione del Consigliere Elio Rostagno.


Argomento: Nomine - Istituti di credito

Esame ordine del giorno n. 1012 presentato dai Consiglieri Montaruli e Botta Franco Maria, inerente a "Richiesta di dimissioni di Sergio Chiamparino dal vertice della Compagnia San Paolo"


PRESIDENTE

Come deciso in apertura, procediamo adesso alla trattazione dell'ordine del giorno n. 1012, di cui al punto 5 bis) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Montaruli per l'illustrazione.



MONTARULI Augusta

Grazie, Presidente.
Devo dire che in poche occasioni mi sono trovata d'accordo con le parole dell'ex Sindaco Sergio Chiamparino, ma in questo intervento voglio citarne almeno due.
Una risale al 7 maggio 2012, dove Chiamparino diceva testualmente: " un anno che non lavoro per il partito, sto studiando, sto leggendo, mi sto preparando per la nuova avventura e sono perfettamente consapevole dell'incompatibilità con la politica. Ma, appunto, non è detto che questo mi dispiaccia".
E poi la dichiarazione che ha fatto ieri: "Sto facendo il pallone.
Volevo provare a fare il giocatore, e invece resto pallone".
Beh sì, lo vedo lì il bel pallone Chiamparino, tutto gonfio, pieno si sé, che dopo un anno dall'aver rilasciato la propria dichiarazione sull'incompatibilità tra politica e ruolo all'interno della Compagnia di San Paolo, oggi si rimangia la parola e, in extremis, dice: "No, no, vi siete sbagliati, non volevo fare la corsa per la Segreteria del PD".
Va beh, eccolo lì il pallone, il pallone Chiamparino. Il pallone Chiamparino però, con la sua dichiarazione, manifestando la propria disponibilità a correre per la Segreteria del PD, ha già di per sé messo in campo una causa di incompatibilità, e questa causa di incompatibilità non se l'è inventata Augusta Montaruli, non se l'è inventata questa maggioranza, ma se l'è inventata una cosa che si chiama la Carta delle Fondazioni Bancarie, la quale dice che, "al fine di salvaguardare la propria indipendenza ed evitare conflitti di interesse con gli incarichi delle Fondazioni, è incompatibile qualunque candidatura politica o di qualsiasi tipo". Dice una cosa ancora dopo, ovvero che "ci deve essere discontinuità tra ruolo politico e ruolo all'interno di una Fondazione, ma anche discontinuità tra il ruolo della Fondazione e ruolo all'interno del mondo politico".
E dov'è questa discontinuità? L'abbiamo persa. L'abbiamo persa il giorno in cui l'ex Sindaco Chiamparino ha comunicato ai media la propria intenzione di correre invece alla Segreteria del PD.
Bene, la poltrona di un Presidente, la poltrona di tutti i vertici delle Compagnie (in questo caso della Compagnia di San Paolo) e delle Fondazioni non può essere certamente interpretata con un ruolo strumentale a quello degli interessi o delle vicissitudini di un partito politico. Allo stesso tempo, non si può ammettere che le vicende legittime, sacrosante democratiche di un partito possano influenzare la composizione dei vertici della Compagnia di San Paolo, perché oggi invece l'influenzano eccome! Eccome! Perché nel momento in cui il nostro ex Sindaco si accorge che quella che è stata una dichiarazione, un annuncio, una manifestazione di intenzioni quantomeno prematura, quando si accorge di aver fatto il passo un po' più lungo della gamba, ecco che arriva nella grande riunione della Compagnia e dice: "Scusate, mi ero sbagliato, non voglio più correre, non voglio più andare a fare il segretario del partito, sto tanto bene qui a fare il cameriere dei banchieri, eccomi qua, sono a vostra disposizione non me ne vado".
Singolare.
Allora con questo ordine del giorno chiedo che il Consiglio regionale si pronunci su questa vicenda, che è una vicenda imbarazzante. Imbarazzante per la città. Imbarazzante per il nostro territorio. Imbarazzante per la Regione Piemonte. Imbarazzante per la politica. Imbarazzante per la dignità dei partiti politici. Imbarazzante nei confronti delle persone che ci guardano, a cui avevamo detto che ci deve essere una distinzione netta - e non l'avevo detto soltanto io, l'aveva detto addirittura l'ex Sindaco di Torino, il grande Sergio Chiamparino, l'aveva detto lui - tra la politica e le banche. E dov'è questa distinzione netta? Dov'è? Oggi non c'è.
Allora invito questo Consiglio regionale a pronunciarsi su questa vicenda, chiedendo le dimissioni dell'ex Sindaco, per ristabilire la distinzione tra banche e politica, una distinzione faticosa, a cui per tutti noi dobbiamo dare il nostro contributo. E oggi questo Consiglio regionale deve dare questo contributo votando l'ordine del giorno da me proposto.



PONSO TULLIO



PRESIDENTE

aperto il dibattito generale. Chi si iscrive a parlare? Prego, Consigliere Laus. Ha chiesto la parola?



LAUS Mauro

No, Presidente, è stata una sua illusione ottica.



PRESIDENTE

Prendo atto di quest'illusione ottica e farò più attenzione alla sua persona.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Prendo atto della libertà di parola che esiste all'interno del Gruppo del PD, ma questo va benissimo, dato che non era un'illusione la sua Presidente. Dopodiché mi fa specie che il Gruppo del PD, su una vicenda del genere, non voglia dire due parole, perché sarebbero utili a tutto il Consiglio regionale e magari sarebbero utili anche al vostro stesso partito.
Mi permetto di dire che i Gruppi consiliari sono sempre importanti checché qualcuno voglia farli diventare meno importanti. Sono molto importanti, perché possono anche influenzare, nel bene o in altri casi nel male, le decisioni dei partiti di appartenenza.
Detto ciò, condivido quest'ordine del giorno presentato dalla collega Montaruli. Guardate, con l'ex Sindaco Sergio Chiamparino ho sempre avuto un ottimo rapporto personale, pur avendo avuto delle posizioni molto dure contro di lui quando ero in Consiglio comunale, e questo secondo me è stato un esempio - ho imparato da lui anche questo - del fatto che si possa avere una posizione molto dura a livello istituzionale o in politica, ma poi determinati rapporti personali si possono anche avere e avere bene.
Spero che questi rapporti personali continuino a rimanere buoni, anche se voterò assolutamente e convintamente a favore di questo ordine del giorno (ma ne sono convinto, conoscendo l'ex Sindaco Chiamparino). Però ci sono un paio di punti che vorrei rilevare, che sono già stati toccati dalla collega, ma che vorrei implementare.
Siamo in un momento così di crisi che il ruolo delle Fondazioni, di tutte le Fondazioni, è importantissimo. È sempre stato importante verso la società, ma in questi momenti di crisi il ruolo delle Fondazioni è ancora più importante e quindi le Fondazioni devono essere assolutamente libere da coinvolgimenti strani che possono dare adito a interpretazioni malevole da parte della società e dei cittadini.
Quindi, in questo momento, proprio in questo momento, più che in altri momenti, abbiamo bisogno di Fondazioni che vengano guidate con tranquillità, che vengano guidate da persone al di sopra di qualsiasi sospetto - sospetto benevolo, naturalmente.
Mi fa specie, riprendendo l'inizio, che pur non essendo così scritto nelle regole e negli statuti, quelli che si reputano i fautori garanti della Costituzione in primis e dei vari regolamenti e statuti, quelli che si reputano garanti e i censori dei vari conflitti di interesse non si pongono il dubbio che in determinate occasioni come questa, ci possa essere un conflitto di interessi.
Ritengo che un conflitto di interessi in questo caso c'è, perché - lo dico a verbale - io non mi sentirei tutelato dalla giustizia - forse "tutelato dalla giustizia" è un termine sbagliato - ma diciamo che non mi sentirei sereno ad affrontare un giudizio da un magistrato come Ingroia che è stato candidato in un partito per le politiche, non mi sentirei sereno ad essere giudicato da un magistrato così, non per le sue idee, ma per quello che ha detto e ribadito in campagna elettorale. Io e tutti i cittadini non possiamo sentirci sereni e convinti di avere una giusta guida di una Fondazione, quando questa fondazione è guidata da una persona, peraltro in gamba e valida, che però può essere assolutamente schierata e di parte appartenendo ad uno schieramento di parte.
Non è tanto il discorso, anzi non è per nulla il discorso che l'attuale Presidente della Compagnia fosse l'ex Sindaco di Torino iscritto al PD quello nulla osta, vorrei ben vedere, ma che un Presidente di una Compagnia dichiari ufficialmente che lui potrebbe guidare un partito come il PD a livello nazionale, secondo me può essere un conflitto di interessi, ed è un conflitto di interessi. Mi fa specie che quei censori di tutti i conflitti d'interesse che esistono su questa Terra, normalmente, per loro sempre più a destra, non dicono nulla in questo caso.
Un'ultima cosa, per stemperare: a me dispiace anche perché, alla fine Chiamparino, che - ripeto - è un'ottima persona, a me sembra un po' come la "bella Maria": tutti la vogliono e nessuno la prende. Alla fine, questa è la figura, in senso ironico, che fa - e mi dispiace - l'ex Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Carossa.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Posso partire con una battuta? Il pezzo finale dell'intervento del collega Carossa rende inutile la mozione.
Vengo ai ragionamenti seri.
A me sembra di dover mettere in evidenza tre cose. La prima è l'illogicità di fondo di questa mozione, che risponde a interessi di polemica politica e non risponde assolutamente alla rappresentazione della realtà dei fatti.
Voglio dimostrare da subito dov'è l'illogicità di questa mozione perché quando si scrive, prima nell'impegno, a intervenire sulla Compagnia di San Paolo, si scrive che vi è una condizione di incompatibilità fra la carica del Presidente della Compagnia di San Paolo ed essere Segretario nazionale di un partito, perché in questo momento Sergio Chiamparino non è Segretario nazionale di nessun partito: né del PD né di altri soggetti.
Dalle mie parti si dice che quando vogliono forzare i termini della questione la si snatura, sostanzialmente. Mi sembra che dagli interventi emergano sostanzialmente due cose.
La prima. A me non pare assolutamente corretto estrapolare una frase da un contesto e collocarla all'interno di una mozione: è quanto di più scorretto una persona possa mai fare. Il tentativo di rappresentare attraverso una frase, un percorso, o di evidenziare le contraddizioni di una persona è un tentativo che, in altri tempi, è sempre stato assunto e praticato, però ha sempre portato più a svolgere dei processi piuttosto che alla rappresentazione della realtà.
Credo che, nel momento in cui Sergio Chiamparino diventasse candidato a qualche cosa, la sensibilità e la dignità che Sergio Chiamparino ha sempre avuto nella sua esperienza politica ed amministrativa porterebbero, non tanto per un obbligo di rispetto di uno statuto, ma per la sua sensibilità a rassegnare immediatamente le dimissioni dalla presidenza della Compagnia di San Paolo, che sta svolgendo con correttezza, che sta svolgendo senza piegare in alcun modo questo ruolo e questa funzione agli interessi di una parte, ma come ha svolto da Sindaco la sua funzione di Sindaco di Torino anche in una posizione fortemente critica nei confronti dello stesso PD.
Questo è il requisito di fondo e fondamentale.
Vedo che nelle parole e nell'intervento espresso dalla collega Montaruli c'è molto risentimento sul piano personale. Mi rendo conto che la destra abbia molto risentimento nei confronti di un Sindaco che ha svolto fino in fondo il proprio dovere e la propria funzione. Tuttavia, tale risentimento non può portare - lo ripeto - a un'alterazione della realtà dei fatti.
In questo momento non esistono queste condizioni, in questo momento non esiste nessuna incompatibilità, né sotto il profilo formale, né sotto il profilo sostanziale. Mi pare, peraltro, che dai resoconti apparsi oggi sui giornali Sergio Chiamparino ha voluto chiarire personalmente la vicenda nel luogo deputato ad ascoltare le proprie considerazioni e le proprie osservazioni.
Sotto questo aspetto, il solo fatto di mettere in votazione questo ordine significa che l'obiettivo non è quello di ripristinare condizioni che non sono mai state alterate nel rapporto tra la politica e il mondo dell'economia e il sistema delle banche, ma l'obiettivo è quello di tentare di fare un polverone sul nulla.
Il polverone sul nulla ha il fiato corto, non ha dentro di sé nessun futuro.
Pertanto, noi voteremo contro la mozione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
Se non è un'illusione ottica, la parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Giustamente, il mio Capogruppo, senza nemmeno comunicare, ha ritenuto e ritiene inopportuna una discussione in merito a quest'ordine del giorno.
Però tutti hanno dei difetti e quindi non mi so contenere, non sempre riescono a contenermi, però volevo consegnare una mia posizione su questo.
Non occuperò tutti i minuti.
Intanto, credo sia opportuno sottolineare che, in questo Consiglio regionale e in questa legislatura, gli articoli della finanziaria non trovano efficacia né applicazione. Figuriamoci un ordine del giorno e figuriamoci un ordine del giorno di questa portata. Quindi tutto è superfluo, ovvie chiaramente sono le delucidazioni e le considerazioni che il mio collega Capogruppo ha fatto.
Ci tenevo solo a fare qualche piccola battutina. Non so se sia stata un'illusione ottica leggere in passato sui quotidiani nazionali che il Segretario di un partito e il gruppo dirigente di questo partito allora al Governo avevano dichiarato: "Dobbiamo occupare le banche". Dato che quel partito è rappresentato dal Presidente della Regione Piemonte, che è il Presidente Cota, chiedo al collega Carossa di darsi una lettura su quello che è successo in passato. Chiaramente non c'è nessuna incompatibilità.
Devo dire che ho dei dubbi, perché questo ordine del giorno lo voterei.



(Commenti in aula)



LAUS Mauro

Non mi sbattono fuori dal partito, perché è un partito plurale.
Voterei questo ordine del giorno, perché credo che una personalità come Sergio Chiamparino - lo dico a titolo personale - debba dimettersi, perch ci sono degli spazi enormi per venire a governare questa Regione e quell'ordine del giorno altro non è - e ve ne accorgerete nel pomeriggio con le comunicazioni dell'Assessore Pichetto e dell'Assessore Cavallera in merito alla sanità - che uno dei tentativi di depistaggio dalle problematiche vere e dalle voragini che questa Amministrazione e questa Giunta regionale ha consegnato e sta consegnando ai cittadini piemontesi in questi tre anni.
Nulla è stato fatto e l'unico spazio adesso è quello della speranza con l'ingresso di nuovi Assessori e della speranza che alcuni Gruppi autorevoli nutrono nei confronti di questa Giunta, affinché questa possa cambiare passo.
Chiaramente, una discussione sterile sulla questione dell'incompatibilità dell'ex Sindaco Chiamparino, è assolutamente strumentale.
Detto questo, Chiamparino non ha mai manifestato una volontà per fare questo o fare altro. Sono altri che lo "tirano per la giacca", perché si sente la necessità di una persona autorevole come lui a non abbandonare la politica e a rientrare da protagonista nell'attività politica, non solo della nostra città, non solo della Regione Piemonte, ma anche su un profilo nazionale.
Quindi, se la collega Montaruli ed altri colleghi vogliono invece rivedere questo ordine del giorno, riconsiderare la mozione e fare una mozione affinché il Presidente Cota possa andare tranquillamente a casa allora sì che questo ordine del giorno potrebbe esplicare un'efficacia più di sostanza. Il Presidente della Compagnia di San Paolo in questo momento sta facendo il suo lavoro e non ha nessuna intenzione di venire a governare la Regione, ma ci saranno delle altre persone o degli umili Consiglieri che possono sollecitare l'ex sindaco Chiamparino a venire a governare questa Regione.
Ma in quel contesto non si potrà imputare a Chiamparino la volontà di voler venire a governare la Regione, perché sono sempre altri che lo sollecitano, e tra questi ci sono anch'io.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Motta Massimiliano; ne ha facoltà.



MOTTA Massimiliano

Grazie, Presidente.
Ero talmente emozionato, dopo le parole del Capogruppo Reschigna e del collega Laus, che mi è quasi venuta voglia di suggerire alla collega Montaruli di cambiare il titolo dell'ordine e che, invece di richiedere le dimissioni di Chiamparino, si chiedesse a quest'Aula, compatibilmente e con l'intercessione del Consigliere Leo, di fare santo subito Chiamparino.
Perché in effetti la figura che viene disegnata di Chiamparino, che è quel Sindaco che ha lasciato un debito pro capite, compresi i neonati, di 5.000 euro durante la sua gestione in Comune, viene oggi osannato come l'uomo che ha lavorato bene e che addirittura qualcuno candida per la Regione Piemonte.
Il problema è che con i debiti lasciati prima e con quelli che si cerca di risanare oggi, se mai vincesse le elezioni, credo che comunque lui non si candiderebbe perché non avrebbe abbastanza cassa per cercare di riproporre lo stesso buco a livello regionale. Quindi, questa cosa gli diventerebbe difficile da gestire, visto e considerato che mancherebbe la materia prima, vale a dire la cassa.
Chiedo solo di togliersi un momento da quello che è il ruolo delle parti. Comunque capisco che la difesa d'ufficio ci debba essere, altrimenti all'interno del PD si possono creare delle tensioni per cui se nessuno oggi prendesse le difese di Chiamparino, magari poi ci sarebbe qualche ripercussione sulle varie segreterie, ma non mi occupo degli affari di casa altrui.
Vorrei solo che oggi mantenessimo la stessa identica autenticità e intelligenza intellettuale - non parlo della mia ma di quella dei colleghi dell'opposizione - nel mantenere lo stesso criterio di valutazione, e potremmo prenderne parecchi di interventi che sono stati fatti durante questa legislatura dove si sono giocate in Aula delle situazioni, non dico imbarazzanti ma che hanno riportato quella dialettica a cui si riferiva prima il Capogruppo Reschigna, che è una dialettica che non è personale, ma è sicuramente di carattere politico e di contrapposizione. È giusto che sia così, perché non possiamo fare finta di non aver letto i quotidiani e avere comunque sentito le dichiarazioni di un Presidente della Compagnia, che comunque è marcatamente targato PD, e che quindi ha assolutamente un'appartenenza politica.
Poi si può essere contrari o a favore di questo ordine del giorno, ma portarci sulla strada di farlo passare come colui che ha salvato e che ha condotto un lavoro sublime durante il periodo in cui ha fatto il Sindaco di Torino e portarcelo sul palmo della mano per candidarlo anche alle regionali e farlo santo, c'è una bella differenza.
Quindi, chiedo assolutamente nella libertà - spero - massima e nella democrazia che i singoli Consiglieri di ogni Gruppo di questo Consiglio possano liberamente leggere il testo di questo ordine del giorno e votare se non altro una linea di indirizzo. Noi mettiamo dei paletti, ma qualcuno scelga se fare politica o fare l'amministratore. Poi si può avere la considerazione di farlo bene o male, ma che faccia l'amministratore, anche alla luce di quelle che sono le nuove leggi vigenti, che creano delle grosse incompatibilità anche solo di vicinanza, visto e considerato che per coloro che sono stati eletti c'è addirittura una sorta di decantazione di circa un anno o due prima di poter ricoprire ruoli di amministrazione o di partecipate o di società in ambito della Pubblica Amministrazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cantore; ne ha facoltà.



CANTORE Daniele

Volevo dire al collega Laus che, come sempre, fa interventi molto accorati ed entusiasti, che la persona di cui si parla nell'ordine del giorno, gli direbbe "esageruma nen". Non so se lei capisce il piemontese! Lo stesso Chiamparino, ex Sindaco ed oggi Presidente della Compagnia di San Paolo, di fronte a questa sua biografia le direbbe "non esageriamo" e questa volta lo dico in italiano.
Voglio dire anche al collega Reschigna che, secondo me, questo ordine del giorno ci sta tutto, nel senso che ci sta nella polemica politica.
Non penso, come diceva il collega Laus, che sia collegato al fatto che si vogliano mascherare diversità in maggioranza, che probabilmente emergeranno nel pomeriggio, ma penso che questo ordine del giorno sia oggi inattuale.
Questo problema dovevamo porcelo un anno fa, non oggi.
Certo, Chiamparino è stato improvvido - uso questo termine - nelle sue dichiarazioni (peraltro rientrate). Oggi è un problema che compete soprattutto alla Compagnia di San Paolo, più che agli Enti che nominano all'interno della Compagnia di San Paolo.
Ritengo che questo ordine del giorno potrebbe essere l'inizio, sì, di una discussione seria all'interno del Consiglio regionale, del Consiglio comunale della Città di Torino e di tutti coloro che nominano, nelle Compagnie o nelle Fondazioni, per chiarire bene anche la nuova direttiva emessa dall'ACRI. Tale direttiva non consente, a chi ha svolto attività politica e amministrativa, di ricoprire questo ruolo, ma anche altri, se non dopo due anni - usiamo questo termine - di "decantazione".
Probabilmente questo ordine del giorno sarebbe stato utile un anno fa.
Personalmente oggi - ma assumo una posizione personale, perché non è presente il Presidente del mio Gruppo - non partecipo al voto. Lo dico con grande chiarezza: non solo perché sono amico di Chiamparino e non solo perché - e lo dico qui dentro - stimo il già Sindaco Chiamparino e penso che stia facendo bene anche il Presidente della Compagnia di San Paolo. In questo rientro nella richiesta del collega Motta, che chiedeva di uscire dagli schemi: io esco dagli schemi, me ne assumo personalmente la responsabilità. Aggiungo anche che preferirei, caro collega Laus, per terminare sul suo piano, che rimanesse in Compagnia di San Paolo e non andasse né verso il PD né verso la presidenza della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Direi che il risultato è lo stesso, ma il percorso per arrivarci è molto diverso.
Noi non parteciperemo a questo voto, però le ragioni che ci portano a questa considerazione sono del tutto diverse.
Ho avuto la sensazione, sentendo l'intervento della collega Montaruli e per certi versi anche quelli dei colleghi Carossa e Reschigna (non entro nel merito di nessuno dei due, ci mancherebbe ancora) è che fossimo nel caso del bambino che indica, in una sera di luce chiara, la luna, cercando di fare in modo che la gente parli della luna, e tutti invece parlano del dito o, eventualmente, del bambino.
Possiamo parlare un attimo della luna? Trovo che abbia ragione il Consigliere Reschigna. Conosco poco Sergio Chiamparino (molto meno di molti miei colleghi che mi hanno preceduto), ma sono certo che userà la sensibilità politica che ha sempre dimostrato (non a caso è stato giudicato per lungo tempo, ma non si è mai ben capito perché, il Sindaco più popolare d'Italia) nell'interpretare l'opinione pubblica.
Certamente, non gli mancherebbe la sensibilità per togliersi di imbarazzo il giorno che decidesse che la sua avventura politica, non importa in quale direzione, abbia da ricominciare. Come credo che abbia tutta la dignità per essere un autorevole candidato alle primarie del PD se questo sarà il meccanismo cui quel partito addiverrà, perché certamente lo considero, non da ora, un potenziale interlocutore per essere un Presidente della Regione Piemonte, alla fine di questa naturale legislatura.
Se avessi tenuto banco, rispetto a coloro che dicevano che questa legislatura finiva prima, a quest'ora non dovrei preoccuparmi di vitalizi o di riduzione degli stipendi, perché sarei diventato ricco. È sempre stato chiaro a chiunque, tranne ad alcuni e a pochi altri, che la legislatura sarebbe arrivata normalmente alla fine.
Quello che invece non ho mai capito è perché Chiamparino faccia il Presidente della Compagnia di San Paolo. Dal giorno che si è cominciato a ventilarne l'ipotesi, mi sono stupito che in questa città, così pluralistica, dotata di così ampia capacità di opinione, priva di ipocrisia, capace di avere libertà di opinione sempre e comunque quand'anche a sprezzo del proprio personale interesse, nessuno abbia detto che è totalmente inidoneo per fare il Presidente della Compagnia di San Paolo.
Che sia ben chiaro: mica solo lui! E ben mi guardo dal trarne considerazioni di natura politica, perché esempi di questo malcostume assolutamente dilagano.
Sono sotto gli occhi di tutti. Ci siamo salvati a stento da altre candidature non altrettanto, o forse, ancora più inidonee. Cosa ha fatto il Presidente attuale della Compagnia di San Paolo per essere nominato tale? Ha fatto il Sindaco per dieci anni.
Chi è torinese come me sa che soltanto la tentazione masochistica e suicida di Forza Italia d'allora, Onorevole Roberto Rosso, nonostante i grandi aiuti che la sorte ha dato a Chiamparino, perché il Sindaco doveva essere quello che è morto durante la campagna elettorale, Carpanini - lui sarebbe stato, sì, un eccellente Sindaco, nonostante di un'altra parte politica - ma, la sorte da un lato, e l'assoluta incapacità del partito entro il quale io stavo, dall'altra, ha fatto sì che Chiamparino facesse il Sindaco.
Possiamo chiedere a Passoni? Possiamo fare un'audizione di Passoni in Commissione bilancio e sentire da lui cosa ha dovuto penare negli ultimi anni per sistemare alcune delle cose, ben lungi dall'essere sistemate, del Sindaco Chiamparino? E reduce da questi infiniti successi, null'altro avendo da ascrivere...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Burzi. Critiche sono ammesse, però lei sta sconfinando nell'operato della persona.



BURZI Angelo

Sì, ho detto e ribadisco che è stato un pessimo Sindaco e posso anche dimostrarlo.



PRESIDENTE

No, lei ha detto che Passoni...



BURZI Angelo

No, ho detto che Passoni...



PRESIDENTE

No, entriamo nell'operato. Sono sicuro che...



BURZI Angelo

No, no, ma forse non mi sono spiegato o lei non mi ha capito. Sto parlando dell'Assessore al bilancio del Comune di Torino. Lei abita a Verbania, ma se seguisse il Comune di Torino...



PRESIDENTE

Lo so perfettamente. Allora le ribadisco che lei ha detto che nessuno sa cosa ha dovuto fare Passoni, Assessore - e lo so benissimo...



BURZI Angelo

Al bilancio...



PRESIDENTE

Per sistemare l'operato di Chiamparino.



BURZI Angelo

Sì.



PRESIDENTE

Comunque questo era il senso. Questo è operato di persone.
Se va su quella linea, devo applicare l'articolo 52, comma 4, anche se si tratta di personaggio pubblico.



BURZI Angelo

Qual è l'articolo 52?



PRESIDENTE

La invito, poiché lei è bravo e sicuramente saprà riportare l'intervento nella critica, a stare attento a non sconfinare.



BURZI Angelo

In che senso "l'operato"? È questo che mi sfugge. In che senso dire che l'operato dell'Assessore al bilancio della Giunta Fassino...



PRESIDENTE

Quando si parla di operato di persone estranee a questa Assemblea, o all'amministrazione regionale, bisogna applicare l'articolo 52, comma 4 che prevede la seduta segreta. Poiché credo che sia interesse di tutti evitarla, la invito...



BURZI Angelo

No, si figuri. Se c'è un modo in quest'Aula per avere un minimo di attenzione, sarebbe quella di invocare la seduta segreta. Pensi lei! Stiamo dicendo delle cose totalmente inutili, soprattutto quelle che dico io.
Ribadisco che le attività della Giunta Fassino e dell'Assessore al bilancio Passoni, persona che stimo e che reputo molto competente, sono state e sono tuttora molto orientate a recuperare alcuni danni che, in sede di bilancio, il Sindaco Fassino ed anche il Vicepresidente Peveraro hanno provocato, non soltanto là e qua.
Concludendo questo ragionamento, è possibile che nessuno si stupisca che non è da adesso che si deve dimettere, ma che lì non doveva andare? E non solo lui. Noi siamo in un Paese in cui il tema delle Fondazioni bancarie non provoca attenzione da parte di nessuno. Le avete viste le recenti elezioni amministrative? Sapete chi ha vinto a Siena? Sapete chi ha vinto ad Alessandria? Ad Alessandria, Comune dissestato, vince il PdL. A Siena è successo qualcosa mi è parso (ci è andato persino Grillo) e vince il PD...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

No, 25 febbraio, politiche. Le politiche! Aveva vinto il Sindaco PD, i risultati successivi, il 25 febbraio, ha vinto il centrodestra. A Siena, se non ricordo male, ha vinto il PD, o sbaglio? Questo che cos'è? Questo è il sintomo, non del disdegno morale che si riassume nell'insultare i Consiglieri regionali, e non solo, che essendo sciocchi - mi verrebbe un altro termine, ma uso sciocchi - si fanno insultare, privi di dignità, perché manca l'elementare cultura che un tempo faceva sì che uno sapesse di essere inidoneo a far qualcosa e, semmai avesse avuto la tentazione, qualcuno, con buona grazia, gli avrebbe detto "no, fa nen parei", così ci saremmo di nuovo capiti nell'ambito del piemontese, che il magrebino neo ius soli accreditato fatica a capire, ma avendo circa sette-otto mila dipendenti piemontesi capisce benissimo perché con il suoi dipendenti parla piemontese, in modo da avere una facilità di dialogo!



(Commenti del Consigliere Mastrullo)



PRESIDENTE

L'ha detto con affetto!



BURZI Angelo

Nei riguardi del collega Laus, sì - confermo - l'ho detto con grande affetto! Il tema non è politico: il tema è che noi continuiamo a tollerare l'inidoneità palese di alcune persone, che ormai è erga omnes, perché i limiti sono stati ampiamente superati da tutti i partiti e le formazioni in ogni dove.
Chiamparino faccia, se ritiene, il Segretario del PD. Continuo a provare forte invidia per un partito che, pur nelle difficoltà, ha un'ampia capacità di dibattito al proprio interno e la rende palese al di là dei giornali. Altri partiti, in altre formazioni ed in altri schieramenti questa capacità non l'hanno mai avuta e tuttora non la cercano.
Io lo inviterei a riflettere: non parlo il piemontese, perché sono anch'io uno che arriva da vicino, ma lo capisco e mi piacerebbe dire a Sergio Chiamparino: "Ma sei proprio sicuro di essere idoneo per la sedia in cui siedi oggi?".
Sono convinto che, essendo Chiamparino una persona seria, non so se in dialetto o in italiano, mi direbbe: "No, penso proprio di no".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Burzi.
La parola al Consigliere Botta Franco Maria.



BOTTA Franco Maria

Grazie, Presidente.
Desidero intervenire anche come firmatario dell'ordine del giorno con il quale si chiedono le dimissioni del Presidente della Fondazione Bancaria "Compagnia di San Paolo di Torino", Sergio Chiamparino.
Mi limito a fare alcune osservazioni.
Intanto, desidero richiamare un'importante testimonianza di un autorevole Presidente di Regione, il quale ha detto: "Sergio Chiamparino è un giovane banchiere torinese di 65 anni, che prima ancora ha avuto una dignitosa vita politica con importanti incarichi. Vuole fare il Segretario del PD e dichiara: 'Al momento non sono iscritto, ma se ci sono le condizioni potrei candidarmi'. Davvero Sergio è una persona simpatica e mi chiedo se è uno scherzo o una cosa seria e se la rottamazione o, per dirla con parole mie, l'esigenza del rinnovamento, anche generazionale, ai vertici del partito in questo caso non valga".
Lo scriveva pochi giorni fa, sul suo profilo Facebook, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rilanciato dall'Adnkronos.
Nel frattempo, consigliava a Sergio Chiamparino di iscriversi in qualsiasi circolo del PD per avere la tessera, poiché in Toscana per candidarsi alla Presidenza della Casa del Popolo occorre essere iscritti almeno all'ARCI, altrimenti non ti prendono neppure in considerazione.
Questo lo dice il Presidente della Regione Toscana, del PD.
Il nostro ordine del giorno, che spero sia votato da tutta la maggioranza del centrodestra e anche da una parte dell'opposizione in Consiglio regionale - caro Presidente Reschigna - non ha sicuramente dei motivi di risentimento personale, perché io posso anche testimoniare le volte in cui ho avuto degli scambi amichevoli e dei colloqui con Sergio Chiamparino, ai tempi in cui io svolgevo il ruolo di Assessore regionale e lui quello di Sindaco.
Una volta riconosciute le ottime doti di capacità e simpatia del Sindaco Chiamparino, nonché la sua assoluta e stretta confidenza con il dialetto piemontese, dico che quest'ordine del giorno non è inattuale - e mi rivolgo al collega Cantore - ma attualissimo, perché è, sì, vero che non siamo nel momento del rinnovo dei vertici della Compagnia di San Paolo però vogliamo dare una sorta di consiglio, di raccomandazione.
Con quest'ordine del giorno non c'illudiamo che, con la sua approvazione, domani, o oggi stesso, il Presidente Chiamparino si dimetta dalla Presidenza della Fondazione, però non vorremmo che si candidasse alla Segreteria del PD, rimanendo Presidente della Fondazione e, poi, nel caso in cui non diventasse Segretario del PD, continuasse nella sua carica di Presidente della Fondazione.
Questo non sarebbe un segnale di eleganza e di garbo, inteso come garbo istituzionale.
L'ordine del giorno, dunque, lo interpreto come un consiglio rivolto all'ex Sindaco di Torino - Sergio Chiamparino - chiedendogli di non farci fare brutte figure anche come ex Sindaco, quindi di dimettersi, di iscriversi regolarmente al PD e candidarsi, eventualmente, come Segretario del PD, visto che non è riuscito a diventare Presidente della Repubblica perché ha ricevuto pochi voti (qualcuno lo conosceva, come sostiene lui, e quindi qualche voto l'ha ricevuto nell'ambito del centrosinistra qualcun'altro probabilmente lo voleva da altre parti).
Devo riconoscere, poi, che è molto coccolato da alcuni giornalisti e giornaliste (ha un certo appeal nel mondo giornalistico femminile), che ogni tanto scrivono degli articoli molto belli, delle grandi paginate su di lui! Sergio Chiamparino: dispensatore di consigli! Spesso lo vediamo girare in bicicletta e ci spiega anche che la bicicletta è molto meglio dei mezzi pubblici, a prescindere che siano ecologicamente e tecnologicamente avanzati o meno. La bicicletta va bene per andare da casa sua, dalla sua residenza in centro, alla Fondazione bancaria! Questi sono un po' atteggiamenti da radical chic - come diciamo noi bruti del centrodestra - che rendono abbastanza l'idea del personaggio: è simpatico, ma ogni tanto, in qualche modo, deve rendersi conto che esagerare porta alla nausea, perché ci annoia anche un po', ogni tanto.
Pertanto, ci liberi dal tormentone "Chiamparino sì, Chiamparino no" e decida! È grande abbastanza: ha 65 anni e può essere consapevole di quello che deve fare da grande, nella vita.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Anch'io parlerò a titolo assolutamente personale, poiché non c'è stato alcun confronto nel Gruppo consiliare, su quest'argomento.
Devo dire che oggi Sergio Chiamparino fa proprio l'en plein, perch dopo essere stato chiamato in causa in tempi recentissimi alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Segretario del PD e quant'altro, oggi anche il Consiglio regionale del Piemonte (forse era l'unico che fino ad ora non ne aveva parlato) ne parla.
Pertanto, bisogna dire che l'appeal comunicativo di Sergio Chiamparino è veramente da sottolineare ed eventualmente da prendere a metodo.
Darò la mia presenza, ma non parteciperò al voto di questo documento per due ragioni. Intanto, perché mi sembra che quest'ordine del giorno arrivi in Aula un po' "a babbo morto".
Alcune questioni sono già state chiarite direttamente dall'interessato pertanto avremmo dovuto avere, semmai, quello che manca un po' a questo Consiglio regionale: il coraggio. Magari il coraggio di discutere quando la questione era un po' più calda; quel coraggio di discutere che il Consiglio regionale del Piemonte non ha avuto, per esempio, quando moltissime espressioni del mondo bancario hanno fatto parte di un Governo di tecnici che non ha portato alcun aiuto al nostro Paese, anzi. Quel coraggio che il Consiglio regionale del Piemonte non ha avuto di discutere di noi stessi.
Probabilmente, se avessimo avuto un po' di coraggio per discutere in quest'Aula delle vicende che ci stanno interessando e che tutti i giorni ci vedono protagonisti sui giornali, saremmo riusciti a chiarire qualcosa su di noi. Questo non è avvenuto e, francamente, in questo momento, discutere dei ruoli di un soggetto politico significativo della nostra città è un facile esercizio che non mi appassiona.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola alla Consigliera Montaruli per la replica.



MONTARULI Augusta

Innanzitutto, colgo l'occasione per chiedere la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

necessario che lo richiedano tre Consiglieri.



(Alcuni Consiglieri alzano la mano per richiedere la votazione per appello nominale)



MONTARULI Augusta

Comunque, mi appello ai colleghi affinché ripensino la loro non partecipazione al voto, anche perché questo ordine del giorno non nasce in ritardo, è agli atti.
Infatti, già nella seduta di martedì scorso avevo chiesto di poter discutere di questo ordine del giorno, che non è in contrapposizione con le linee ufficiali del partito, in quanto il coordinatore del PdL, Costa, si era pronunciato sulla necessità che Chiamparino desse le dimissioni dalla Compagnia di San Paolo. Quindi, ritengo sia una sconfessione delle linee ufficiali del partito, però conosco l'onestà intellettuale dei colleghi...



(Commenti della Consigliera Spagnuolo)



PRESIDENTE

Per favore!



MONTARULI Augusta

Questo solo per spiegare che l'ordine del giorno non voleva essere in alcun modo polemico e di spaccatura della maggioranza su questo tema.
Ritenevo non ci fossero problemi; però, evidentemente, le divisioni all'interno del centrodestra sono molto più evidenti di quelle presenti all'interno del PD e del centrosinistra.



PRESIDENTE

Il numero legale è 29.
Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 1012, il cui testo recita: "Il Consiglio Regionale premesso che: in data 7 maggio 2012, Sergio Chiamparino, ex sindaco della Città di Torino, veniva nominato nuovo presidente della Compagnia di San Paolo a seguito di tale nomina Chiamparino dichiarava: 'È un anno che non lavoro per il partito, sto studiando, sto leggendo, mi sto preparando per la nuova avventura e sono perfettamente consapevole dell'incompatibilità con la politica. Ma, appunto, non è detto che questo mi dispiaccia' considerato che: a seguito delle dimissioni rassegnate da Pierluigi Bersani dal ruolo di Segretario del Partito Democratico, si è aperta la ricerca di un nuovo Segretario di Partito numerosi esponenti del Partito Democratico hanno più volte sollecitato Sergio Chiamparino a candidarsi per la copertura di tale ruolo il Presidente della Compagnia di San Paolo ha dichiarato di essere disposto ad offrire la propria disponibilità per ricoprire la carica di Segretario del PD ritenuto: inaccettabile che il Presidente di una Fondazione bancaria, i cui vertici sono in gran parte di nomina politica, possa ricoprire nello stesso momento la carica di Segretario del Partito che gli ha concesso quel ruolo impegna la Giunta regionale ad intercedere presso la Compagnia di San Paolo, affinché chieda formalmente le dimissioni di Sergio Chiamparino dalla carica di Presidente della Fondazione".
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 24 Consiglieri hanno votato NO 9 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 9 Consiglieri Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Non ho potuto votare; vorrei che risultasse il mio voto contrario.



PRESIDENTE

Ho lasciato tutto il tempo, comunque lo mettiamo a verbale.



RESCHIGNA Aldo

No, no... Non funzionava l'impianto.
Ero qui, Presidente, scusi!



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Calma! Chiedo chi intendeva votare in senso contrario e non ha potuto.



(I Consiglieri Reschigna, Gariglio, Muliere e Laus alzano la mano)



PRESIDENTE

Mettiamo a verbale che i colleghi Reschigna, Gariglio, Muliere e Laus intendevano votare l'ordine del giorno n. 1012 in senso contrario.
Ricordo che, al primo piano, in Sala Viglione, come annunciato in apertura di seduta, c'è l'incontro con le organizzazioni sindacali riguardo alle problematiche occupazionali delle Province.
Ci rivediamo alle ore 14.30 per le comunicazioni della Giunta regionale in materia di sanità e affari legali. Grazie.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.55)



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