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Dettaglio seduta n.350 del 03/05/13 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 00.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Buona sera a tutti buon compleanno! Il 3 maggio del 2010, tre anni fa ci insediavamo



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Dicevo che oggi sono tre anni che ci siamo insediati: speriamo di poter festeggiare altri compleanni.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico che hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Casoni, Comba, Costa, Spagnolo e Toselli.
Il numero legale, pertanto, rimane 28.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 299, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2013" (atti d'indirizzo collegati: mozione n. 998; mozione n. 999; ordine del giorno n. 1000; ordine del giorno n. 1001)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 299, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2013", di cui al punto 5) all'o.d.g.
ARTICOLO 29 sexies Emendamento rubricato n. 64) presentato dai Consiglieri Placido, Boeti Bresso, Gariglio, Laus, Manica, Motta Angela, Muliere, Pentenero Reschigna, Ronzani, Rostagno, Stara: dopo l'articolo XX del disegno di legge n. 299 è inserito il seguente: Art. XX bis (Modifica all'articolo 7 della legge regionale 27 dicembre 2012, n. 17 "Istituzione dell'anagrafe delle cariche pubbliche elettive e di Governo della Regione e del Sistema informativo sul finanziamento e sulla trasparenza dell'attività dei gruppi consiliari e disposizioni in materia di società ed enti istituiti controllati, partecipati e dipendenti da parte della Regione ") 1. Al comma 2 dell'articolo 7 della l.r. n. 17/2012, dopo le parole: "dalla scadenza del termine di diffida" sono inserite le seguenti: "per le prime due settimane da tale scadenza. Per la terza e quarta settimana dalla scadenza del termine di diffida l'importo della sanzione amministrativa pecuniaria è elevato a duecento euro per ogni giorno di inottemperanza. A partire dalla quinta settimana l'importo è ulteriormente elevato a mille euro al giorno".
Emendamento rubricato n. 65) presentato dai Consiglieri Placido, Boeti Bresso, Gariglio, Laus, Manica, Motta Angela, Muliere, Pentenero Reschigna, Ronzani, Rostagno, Stara: Dopo l'articolo XX del disegno di legge n. 299 è inserito il seguente: Art. XX bis (Modifica alla legge regionale 27 dicembre 2012, n. 17 "Istituzione dell'anagrafe delle cariche pubbliche elettive e di Governo della Regione e del Sistema informativo sul finanziamento e sulla trasparenza dell'attività dei gruppi consiliari e disposizioni in materia di società ed enti istituiti, controllati, partecipati e dipendenti da parte della Regione ") 1. Al comma 2 dell'articolo 7 della l.r. n. 17/2012, dopo le parole: "dalla scadenza del termine di diffida." sono inserite le seguenti: "Decorsi trenta giorni dalla scadenza del termine di diffida, viene comminata una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a duecento euro per ogni successivo giorno di inottemperanza.".
In accordo con i proponenti, diamo per illustrati entrambi gli emendamenti.
La parola per l'espressione del parere all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Il parere della Giunta è contrario su entrambe le proposte.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 29 septies Emendamento rubricato n. 218) presentato dai Consiglieri Cattaneo, Leardi Novero: Dopo l'articolo 29 è aggiunto il seguente: Art. 29 septies (Modifica alla legge regionale del 27 dicembre 2012, n. 16) 1. Dopo il comma 5 dell'art. 20 della legge regionale del 27 dicembre 2012 n. 16 (Norme di riorganizzazione della Regione Piemonte ai fini della trasparenza e della riduzione di costi) è aggiunto il seguente: 5 bis. Quanto previsto dal comma 5 non si applica ai Gruppi consiliari che non possono predisporre la nota riepilogativa in quanto i necessari documenti contabili non sono nella disponibilità del Presidente del Gruppo consiliare o dei Consiglieri regionali appartenenti al Gruppo stesso per ragioni indipendenti dalla loro volontà".
Si tratta di un emendamento tecnico, che dobbiamo introdurre per l'eccezionalità dell'anno 2013.
Cosa dice quest'emendamento? Come sapete, abbiamo approvato la legge 16 del 27 dicembre 2012 ("Norme di riorganizzazione della Regione Piemonte ai fini della trasparenza e della riduzione di costi"). L'emendamento recita: "Quanto previsto dal comma 5 non si applica ai Gruppi consiliari che non possono predisporre la nota riepilogativa, in quanto i necessari documenti contabili non sono nella contabili non sono nella disponibilità del Presidente del Gruppo consiliare o dei Consiglieri regionali appartenenti al Gruppo stesso per ragioni indipendenti dalla loro volontà".
Cosa prevede, in buona sostanza, la legge 16 con il disposto nazionale? Che quando i Gruppi non presentassero il rendiconto dell'anno precedente entro una certa data - il 28 febbraio - si bloccano i trasferimenti al Gruppo. Siccome, com'è noto, quest'anno una serie di Gruppi sono ancora nell'impossibilità di farlo, anche se hanno già presentato le relative istanze per avere la documentazione per predisporre il rendiconto sostanzialmente solo per quest'anno viene introdotta questa norma, che ci è stata proposta dagli Uffici.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono.
Consigliere Bono, lei non avrebbe più tempo, ma sono sicuro che il Presidente Reschigna le regalerà un minuto; prego, Consigliere Bono.



BONO Davide

Allora nell'emendamento s'inserisce "norma transitoria per il 2013"?



PRESIDENTE

No, scusi! Siccome nella vita non si sa mai, cosa abbiamo scritto? Abbiamo scritto "per ragioni indipendenti dalla loro volontà".
abbastanza chiaro: l'hanno scritto gli Uffici, credo anche con una certa attenzione e una certa valutazione.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 218).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 30 Emendamento rubricato n. 87) presentato dal Consigliere Bono: 1. I commi 1 e 2 dell'art, sono abrogati.
Emendamento rubricato n. 216) presentato dai Consiglieri Bono, Biol Cerutti: 1. Si abroga il comma 1 dell'art. 30.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dalla Consigliera Artesio: Il comma 2 dell'articolo 30 è abrogato.
Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Ponso: Il comma 2 dell'articolo 30 (Contributo straordinario alla Fondazione Stadio Filadelfia) del disegno di legge n. 299 "Legge finanziaria per l'anno 2013" è abrogato.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Ponso: Ai commi 1 e 3 dell'articolo 30 (Contributo straordinario alla Fondazione Stadio Filadelfia) del Disegno di legge n. 299 "Legge finanziaria per l'anno 2013" il valore di "3.500.000,00" è sostituito dal valore di "875.000,00".
Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Ponso: Ai commi 1 e 3 dell'articolo 30 (Contributo straordinario alla Fondazione Stadio Filadelfia) del Disegno di legge n. 299 "Legge finanziaria per l'anno 2013" il valore di "3.500.000,00" è sostituito dal valore di "1.750.000,00".
In accordo con i proponenti, gli emendamenti rubricati n. 87), 216), 8) 31), 16), 30) sono dati per illustrati.
Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Artesio, Laus: Dopo il comma 2 dell'articolo 30, è aggiunto il seguente: "2bis. Il comma 2 dell'art. 24 della L.R. 18/2012 è così sostituito: "Le attività e le funzioni attribuite a A.Re.S.S. dalla L.R. 10/1998 sono trasferite all'Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte, Ires istituito con l.r. 43/ 91. L'Ires subentra in ogni rapporto giuridico attivo e passivo compresi i contratti in essere del personale. Previo parere delle commissioni consiliari di riferimento, l'Ires modificherà il proprio assetto organizzativo rimodulando la propria dotazione organica alla attribuzione delle nuove funzioni trasmettendo alla Regione entro 60gg dall'entrata in vigore della presente legge la proposta di modifica.
L'ammontare del contributo annuo che la Regione eroga all'Ires ai sensi dell' art. 4 della l.r. 43/91 è integrato di una quota determinata in rapporto alla attività di supporto tecnico scientifico verso l'Assessorato Tutela Salute in continuità con le competenze già assegnate a A.Re.S.S.".
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Quanto tempo ho ancora a disposizione?



PRESIDENTE

Il problema del tempo è che ne stiamo sottraendo al bilancio: di questo dovete rendervi conto.
Ha sei minuti; prego.



ARTESIO Eleonora

Sì, tengo molto a illustrare quest'emendamento, perché mi pare ponga una di quelle questioni che abbiamo rimosso troppo sbrigativamente, per le quali ora ci sono delle oggettive difficoltà di funzionalità della programmazione sanitaria e per le quali abbiamo prodotto, con livelli diversi di consapevolezza da parte dei Consiglieri, un oggettivo danno a delle persone che hanno operato sulla base degli indirizzi dell'Amministrazione regionale, con un livello di professionalità che fino a questo momento non è mai stato confutato.
Mi riferisco in modo particolare alla scelta che la maggioranza del Consiglio regionale ha realizzato con il bilancio di assestamento di abrogare l'iniziativa e l'esistenza stessa dell'Agenzia regionale dei servizi sanitari e socio-sanitari, istituita con legge del 1998, ritenendo forse con ciò di esprimere - questa è la mia interpretazione - un giudizio negativo rispetto alle relazioni di quest'ultimo periodo tra l'Amministrazione regionale e l'Agenzia con una sovrapposizione di ruoli e di esposizione politica, ma dimenticando che, al di là di un eventuale eccesso di ruolo dovuto a qualcuno, in realtà l'Agenzia avesse operato fino a quel momento sulla base degli indirizzi della Giunta regionale per funzioni di istruttoria fondamentali per il decisore politico, al fine di rapportare i contenuti delle delibere ad un lavoro preliminare di studio di comparazione, di indagine, di proposte aperte.
Avendo ritenuto in allora che questo tipo di liquidazione fosse ingiusto e che nel lungo periodo avrebbe prodotto per l'Amministrazione regionale delle conseguenze non favorevoli, quali quelle di dover acquisire sporadicamente, a progetto, saltuariamente, consulenze e collaborazioni per gli stessi oggetti di cui l'ARESS si occupa, rendendo così più fragile e più precaria la capacità di conoscenza dell'Amministrazione regionale intorno ai temi sui quali è tenuta, credo sia opportuno proporre al Consiglio regionale un ripensamento.
Semmai ci fosse bisogno di una dimostrazione rispetto all'opportunità di questo ripensamento, vorrei ricordare che per ammissione stessa dell'Assessore alla sanità già sentiamo riferire di collaborazioni e consulenze che occorre acquisire da AGENAS, da KPMG, che dopodomani occorrerà acquisire dal Politecnico, che dopodomani ancora occorrerà acquisire forse da qualche Università, forse da qualche Osservatorio avendo invece in casa sia le competenze di merito e di settore sia una struttura amministrativa ed organizzativa che a quelle competenze fino a questo momento ha dato gambe.
Non volendo sottrarmi, però, ad una valutazione che sicuramente in passato ha guidato alcuni dei Consiglieri a condividere la proposta di abrogazione - vale a dire la necessità di condurre ad unità e fare sinergia tra i diversi livelli strumentali al momento decisionale dell'Amministrazione, e quindi di provare a comporre molti di quei luoghi che in altri settori non sono mai stati messi in discussione, per i quali si svolgono funzioni di osservatorio, di valutazione preliminare e di ricognizione, ai fini di valutare anche gli esiti delle politiche - ho accolto una suggestione, che non era stata fino a quel momento espressa in forma di emendamento, per la quale si potrebbe suggerire all'esecutivo di accorpare la funzione dell'Istituto di ricerca economico-sociali del Piemonte - già il termine stesso ne dice la natura e le funzioni - con quella particolare qualificazione che riguarda l'indagine economico-sociale in ordine alla programmazione sanitaria.
Per questa ragione, propongo di andare nella direzione di una sorta d'assunzione, da parte di IRES Piemonte, delle funzioni già attuate dall'ARESS e quindi in questo modo ricomprendere all'interno dell'IRES quanto occorrerà agli Assessori di riferimento per condurre la propria programmazione.
Non rimuovo, però, forse a differenza di altre proposte che si presenteranno in quest'Aula, il fatto che accanto alla continuità dell'iniziativa a mio modo di vedere occorra salvaguardare la continuità delle competenze e delle professionalità. Ecco perché nel periodo transitorio che sarà necessario all'IRES per individuare la propria rinnovata pianta organica e il proprio rinnovato bilancio in ragione delle nuove funzioni, ritengo debba essere realizzata una prorogatio delle competenze in essere attualmente in ARESS per arrivare poi, tramite la Commissione, il Consiglio e la Giunta, a definire un nuovo assetto complessivo.
Devo dire - e concludo - che evidentemente l'Assessore ha fatto questo ragionamento per i livelli apicali dell'IRES, ma non ci sono teste che camminino senza gambe; e molto del lavoro che i Vicedirettori hanno fatto è stato realizzato grazie alle competenze tecniche e amministrative di chi all'ARESS lavora e che credo meriti un analogo trattamento.
Emendamento rubricato n. 37, presentato dalla Giunta regionale, a firma degli Assessori Ravello e Pichetto Fratin: dopo il comma 2 dell'articolo 30 del disegno di legge n. 299 è aggiunto il seguente comma: all'articolo 24 della legge regionale n. 18 del 28 dicembre 2012 recante "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario", dopo il comma 2, sono inseriti i seguenti commi: "2 bis. A decorrere dal primo luglio 2013, senza ulteriori oneri a bilancio, la Giunta regionale nomina un commissario per la gestione liquidatoria dell'Aress, individuandolo tra i direttori regionali, al fine di definire le procedure in essere i rapporti giuridici attivi i passivi ancora pendenti. Dal primo luglio 2013 cessano i rapporti di lavoro e le collaborazioni a vario titolo in essere alla medesima data.
2 ter. La gestione liquidatoria ha una durata di 18 mesi. Il Commissario liquidatore provvede all'accertamento della situazione debitoria e creditoria dell'Aress e presenta le risultanze dell'attività ed una relazione finale alla Giunta regionale regionale."



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Anche noi partiamo da presupposti che tendono a salvare - o, per meglio dire, a convertire in un modo più stabile - l'apporto sostanziale dell'ARESS, tendendo, anche con il nostro emendamento, ad andare verso IRES.
Naturalmente dobbiamo sempre contestualizzare ciò che stiamo facendo.
Prima abbiamo sentito ripetere molte volte che bisogna riportare dentro l'Amministrazione regionale le competenze meglio gestibili all'interno e lasciare all'esterno quelle che, per varie ragioni di ordine tecnico professionale, organizzativo e anche di interlocuzione con altri soggetti di natura tecnico-scientifica, è opportuno che - e concordiamo anche noi che possano esserlo -siano svolte presso un soggetto preposto alle ricerche economiche e sociali, com'è tradizionalmente l'IRES, cui si potrebbe aggiungere una gamba - un'altra "S" - anche in campo sanitario.
Naturalmente, poi, abbiamo approfondito con le competenze di ordine tecnico riguardanti il personale e il relativo stato giuridico e abbiamo trovato un sistema di passaggio, intanto evitando quello che paventava la Consigliera Artesio, cioè di considerare figli e figliastri. Questo no: l'ARESS finisce al 30 giugno, c'è un Commissario e dopodiché la vita riprende all'IRES. Naturalmente, per vedere ciò che va all'IRES - perch credo sia anche doveroso, in un'epoca nella quale su tutto si riflette e in cui tutto viene messo in discussione - anche attribuire alla Giunta regionale una potestà di proposta che io stesso per primo nell'emendamento ho condiviso con il Consiglio.
Dopo tanti anni che sono qui, so che ci sono due formulazioni "informato" e "sentito", e voi sapete che, quando si scrive "sentito il parere" vuol dire, vuol dire che il parere è obbligatorio.
Dico subito che personalmente non condivido il rafforzativo del parere vincolante, non perché non fossi d'accordo con il collega Leo per quanto riguarda la vicenda delle contribuzioni in campo culturale, perché lì si trattava di ripristinare una normativa storicamente vigente che credo - non voglio interpretare il pensiero del collega - nel momento in cui potrà essere rivista dal punto di vista generale potrà anche entrare nel merito dei pareri che dà la Commissione. Qui è una questione completamente diversa.
Ci deve essere una normale dialettica tra Giunta e Consiglio. Io che diciamo, ho il problema nel cortile, come si suol dire, sento fortemente le difficoltà della situazione, ma mi domando anche come possa essere possibile avere un ARESS con organico zero, il 50% del personale interinale, sotto forma di interinale e una quindicina di persone sotto forma di borse di studio o co.co.pro. Ecco, diciamo che vi è un groviglio di situazioni che dovrà essere dipanato.
In coscienza, ritengo che, nell'ottica di garantire un supporto per le materie più specialistiche, riguardanti la tecnologia, l'edilizia, gli studi di fattibilità, la logistica e tante altre cose che hanno una valenza tecnologico-organizzativa, senz'altro IRES potrà essere il soggetto giusto cui si potranno affidare incarichi di ricerca dal punto di vista anche sociale, viste le forti connessioni. Non a caso, abbiamo un Piano Socio Sanitario.
Quindi, non ho nessuna preclusione. Gli unici paletti li mette la norma, la legge, le questioni relative ai lavori interinali, eccetera. Ma quando si comincia a dipanare le matasse, magari alla fine andiamo a raggiungere per una via, diciamo lineare, i risultati che ci poniamo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Cavallera.
Emendamento rubricato n. 57) presentato dai Consiglieri Reschigna, Boeti Bresso, Gariglio, Laus, Manica, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Placido Ronzani, Rostagno, Stara: Dopo il comma 2 dell'art. 30 (Modifiche alla legge regionale 18/2012) è inserito il seguente: 3. Dopo il comma 2 dell'articolo 24 della l.r. n. 18/2012 è inserito il seguente: "2 bis. Alla scadenza del termine di cui al comma 2, le funzioni e le attività dell'ARESS sono assegnate all'Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte (IRES) che subentra in eventuali rapporti giuridici attivi e passivi e nei rapporti di lavoro ancora in essere a tale data.
Ires, previo parere delle Commissioni consiliari competenti, modifica il proprio assetto organizzativo e la propria dotazione organica sulla base delle funzioni e attività assegnate. La Regione provvede ad integrare il contributo annuo erogato ad IRES in base alle nuove attività ad esso assegnate".
L'emendamento è dato per illustrato.
La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Mi chiedevo: i subemendamenti?



PRESIDENTE

Sono sul 31 bis. Questi invece costituiscono l'articolo 30.
Procediamo ora con la votazione degli emendamenti.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 216), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 30, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 31 Indìco la votazione palese sull'articolo 31.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 31 bis Penso che i subemendamenti di cui chiedeva, collega Laus, siano quelli che esaminiamo adesso.
Subemendamento rubricato n. 4) all'emendamento rubricato n. 37.1) presentato dai Consiglieri Botta Franco Maria, Boeti Burzi, Laus, Motta Massimiliano e Reschigna: Dopo l'articolo 1 (Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa) aggiungere il seguente articolo: Articolo 1 bis (Entità e criteri per l'accesso ai contributi).
1) La Giunta Regionale determinerà criteri e modalità di erogazione di tutti i contributi, regionali e/o nazionali la cui erogazione è delegata alla Regione a qualunque titolo e forma, alle imprese sul proprio territorio definendo criteri di progressività dell'entità dell'incentivo stesso, sulla base dell'assunzione a tempo indeterminato di persone svantaggiate come di seguito elencate: a) le persone con disabilità b) le persone di cui all'articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381 (Disciplina delle cooperative sociali) c) stranieri a cui venga riconosciuto il soggiorno per motivi di protezione sociale d) le persone occupate, per un tempo prolungato o in modo reiterato, con rapporti di lavoro anche autonomi e che si trovino nelle condizioni di elevato rischio di precarizzazione e) le persone, anche occupate con rapporti stagionali, a rischio di esclusione o di depauperamento professionale che possa comportare la perdita del lavoro f) le persone che rientrano nel mercato del lavoro dopo prolungati periodi di assenza anche per motivi di cura familiare g) i lavoratori interessati da processi di riorganizzazione o riconversione produttiva.
2) Nell'ambito delle categorie di persone di cui al comma 1 a parità di condizioni viene individuata ulteriore priorità per gli interventi a favore delle donne e delle persone di età superiore a quarantacinque anni, prive di occupazione od interessate dai processi di cui alle lettere i) e g).
3) La Giunta regionale, sentiti gli organismi competenti e la commissione consiliare, può definire ulteriori priorità d'intervento rivolte alle persone che abbiano difficoltà all'inserimento o al reinserimento lavorativo di cui al regolamento (CE) n. 2204/2002 della Commissione, del 5 dicembre 2002, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore dell'occupazione, la normativa comunitaria di cui al comma 3 e la normativa nazionale di cui al comma 1 lettere b) e c) costituiscono il riferimento per l'individuazione delle persone in condizione di svantaggio rispetto al lavoro.
4) La Giunta regionale, sentiti gli organismi competenti e la commissione consiliare, può, inoltre, definire priorità territoriali, con riferimento a particolari aree con difficoltà socio-economiche del Piemonte.
Relazione: l'emendamento proposto è finalizzato a regolare l'utilizzo delle risorse pubbliche a favore delle imprese, definendone una progressione legata alla responsabilità sociale delle stesse nell'assunzione di soggetti svantaggiati.
La maggioranza ha già terminato il tempo a disposizione.
L'emendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 3) all'emendamento rubricato n. 37.1) presentato dai Consiglieri Laus, Boeti e Reschigna: 3 bis. I direttori amministrativi delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende sanitarie ospedaliere e ospedaliero-universitarie sono tenuti a predisporre tutte le iniziative legali necessarie per il recupero nei confronti dei soggetti, le cui responsabilità sono state penalmente accertate, delle spese vive sostenute dai succitati enti per il soccorso il trasporto, le cure e la degenza ospedaliera delle persone offese dal reato, previa verifica della solvibilità del soggetto tenuto al pagamento".
Relazione: l'emendamento proposto è finalizzato a istituire l'azione di rivalsa delle spese sanitarie nei confronti del terzo civilmente responsabile.
La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Quel subemendamento è stato firmato anche da noi. Ce ne sono due. Uno l'abbiamo...



PRESIDENTE

Intervenga sul n. 4).



LAUS Mauro

Parlo su entrambi.



PRESIDENTE

Bene. Subemendamenti 4) e 3).



LAUS Mauro

Capisco che l'ora crea qualche problema.
Con il subemendamento avente come primo firmatario il Consigliere Botta Franco, si chiede il parere vincolante in Commissione, e su questo si è espresso in termini negativi l'Assessore Cavallera. Noi - quindi sto portando la posizione del nostro Gruppo - chiediamo invece che venga votato, perché su questo aspetto per noi è necessario e indispensabile discutere in Commissione con il parere vincolante. Non mi dilungo più di tanto.
Sull'altro subemendamento, il 4), a firma Laus, Reschigna e del nostro Gruppo, chiedo in pratica che l'IRES vada ad assorbire tutto il personale proveniente dall'ARESS. Spiego il perché.
Non per fare tutele e difese, come spesso viene detto, di campanilismi perché chi vi sta parlando è il primo a voler riorganizzare e ristrutturare tutto l'impianto della macchina regionale e anche del nostro Paese Italia però le nostre competenze hanno dei confini regionali. Ma quando si vuole dismettere, fondere, incorporare o liquidare, bisogna andare negli enti individuati, preposti ad hoc, e bisogna spiegare a tutta la pianta organica il perché di quella decisione. Dopodiché bisogna spiegare ai dipendenti alle professionalità con i contratti a progetto, a quelli del lavoro interinale, a ogni gruppo e a ogni persona bisogna qual è il suo futuro.
Non posso vedere i dipendenti, perché è personale dipendente della Regione o che fa capo alla Regione, venire ad elemosinare per capire quale sarà il loro destino domani o dopodomani, al di là del merito! Quindi è una questione di metodo. La Giunta deve - doveva! - prendersi le responsabilità nel giusto tempo, ma non dovevano venire loro qua! Era necessario andare da loro e spiegare.
Avete fatto le cose un po' frettolosamente. Su alcuni aspetti prendiamo tanto tempo e su altri, invece, anticipiamo i tempi, e qui avete anticipato i tempi.
In sostanza, quello che chiediamo con questo subemendamento gentilmente, come sempre a titolo di cortesia e mai per un comando, che tutto - tutto! - il personale venga inglobato in ARESS, dopodiché, a bocce ferme, si fa un quadro, un ragionamento per cercare di sopperire alle mancanze nei confronti di quel personale. Dopodiché, se la Giunta fa la scelta di non servirsi più di quelle qualifiche professionali che arrivano dai rapporti interinali, spiega, comunica e non ci sono problemi.
Voleva essere, ancora una volta, un segno di assoluta trasparenza.
Quindi sono due gli emendamenti; uno, andiamo in Commissione con parere vincolante e l'altro è questo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Laus.
Emendamento rubricato n. 37.1) presentato dagli Assessori Ravello e Pichetto Fratin: "dopo l'articolo 31 del disegno di legge n. 299 è aggiunto il seguente articolo 31 bis: 1. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente individua, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, le funzioni, tra quelle esercitate dall'ARESS ai sensi del comma 2 dell'articolo 24 della l.r. 18/2012, che sono trasferite all'Istituto di Ricerche economico socialidel Piemonte - IRES, il quale le esercita secondo le modalità di cui all'art. 2 della legge regionale 3 settembre 1991, n.
43.
2. Per le finalità di cui al comma 1, nei limiti e con le modalità previste dalle disposizioni vigenti, l'IRES recluta le necessarie risorse professionali.
3. Agli oneri di cui ai commi 1 e 2 si fa fronte mediante un finanziamento a valere sull'accantonamento del fondo sanitario." L'emendamento n. 37.1) della Giunta è già stato illustrato dall'Assessore Cavallera, perché si tratta dell'altra metà dell'emendamento. Vuole precisare ancora sul punto, Assessore.
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Grazie, Presidente.
Voglio ribadire che l'organico dell'ARESS non esiste. La pianta organica non esiste. Non so se avete percepito: metà sono interinali assunti tramite agenzia di lavoro interinale; alcuni sono co.co.pro.
alcuni sono borse di studio e alcuni sono comandati dalle ASL. Tramite l'Assessorato, vanno all'ARESS per svolgere complessivamente le attività.
Chiedo se si decide per una cogestione, per cui su determinate materie d'ora in avanti, dovrà andare avanti il Consiglio, prendere lui la guida e dire alla Giunta, assumendosene la responsabilità, cosa deve fare, ma questo, nel caso specifico, va a toccare anche i ruoli non solo specifici ma anche statutari, e poi mettono anche in discussione l'atteggiamento dell'Assessore, che tiene ad avere una dialettica corretta tra Giunta e Consiglio come, nel limite di questo mese e mezzo, ho cercato di dimostrare.
Quindi, invito a ritirare quest'emendamento. Se non lo si ritira, invito i Consiglieri di maggioranza a ritirare la sottoscrizione in subordine e a non votare l'emendamento. Poi, il Consiglio è sovrano, ma questo è il mio pensiero.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Cavallera.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37.1) Il Consiglio approva.
(Voto esteso al nuovo articolo 31 bis)



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Ho aspettato il dissenso, che non è venuto.
Si tratta dell'emendamento n. 37 della Giunta regionale, ed è approvato.
Allora, sui due subemendamenti che problemi ci sono? La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Avrei voluto votare a favore, ma non ho fatto in tempo.
Faccio una dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

La sua dichiarazione di voto rimane a verbale.
Consigliera Bresso?



(Commenti della Consigliera Bresso)



PRESIDENTE

Sì, adesso lo vediamo.
Collega Biolé?



(Commenti del Consigliere Biolé)



PRESIDENTE

Il Consigliere Biolé voleva votare a favore.
Altri che avevano alzato la mano?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Allora, sapete cosa facciamo? Annullo la votazione dei due subemendamenti, il 4) e il 3).
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 31, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 32 Indìco la votazione palese sull'articolo 32.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 33 Indìco la votazione palese sull'articolo 33.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 1 Prima di procedere al voto finale, dobbiamo votare l'articolo 1, che avevamo lasciato in sospeso.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
Prima di procedere alle dichiarazioni di voto sull'intero testo, dobbiamo trattare gli ordini del giorno collegati.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 00.41 riprende alle ore 00.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La Giunta regionale ha valutato i documenti presentati e quindi, prima di procedere con le votazioni, esprimo la posizione riferitami dalla Giunta.
Il parere della Giunta è favorevole sulla mozione n. 998 presentata dai Consiglieri Cerutti, Cerutti, Reschigna, Artesio, Buquicchio, Pentenero Ponso, Biolé e Bono, inerente a "Razionalizzazione dell'informatica del sistema sanitario regionale".
Il parere della Giunta è contrario sulla mozione n. 999 presentata dai Consiglieri Cerutti, Reschigna, Artesio, Buquicchio, Biolé, Ponso Pentenero e Bono, inerente a "Ridefinizione del ruolo dell'IPLA".
Il parere della Giunta è favorevole sull'ordine del giorno n. 1000 presentato dai Consiglieri Buquicchio, Reschigna, Bono, Cerutti, Negro e Artesio, inerente a "Misure in materia di pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione".
Il parere della Giunta è favorevole sull'ordine del giorno n. 1001 presentato dai Consiglieri Botta Franco Maria, Reschigna, Burzi, Crossa Negro, Buquicchio, Stara e Pedrale, inerente a "Società Villa Melano SpA".
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 998, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che al fine di ridurre i costi del sistema sanitario regionale, è necessario razionalizzare e omogeneizzare il relativo sistema informativo considerato che il CSI Piemonte è l'ente strumentale della Regione che ha le potenzialità e le caratteristiche idonee per questo obiettivo impegna la Regione Piemonte ad avviare con il CSI Piemonte il processo di razionalizzazione e omogeneizzazione del sistema informativo sanitario regionale".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 999, il cui testo recita: "Premesso che al fine di risolvere la questione IPLA, la Regione non ha ancora chiesto al Governo una deroga al decreto sulla 'Spending Review', in relazione al comma 3 dell'art. 4: 'Riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche'.
Considerato che Le attività dell'IPLA s'inseriscono nelle politiche ambientali e di sviluppo della green economy regionali e rappresentano un'eccellenza nel panorama italiano e internazionale.
Il Consiglio regionale Impegna la Regione ad assegnare, nel piano di riorganizzazione delle aziende partecipate, un ruolo significativo all'azienda nell'ambito delle proprie politiche ambientali e di salvaguardia del territorio".
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1000, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che il Decreto Legge 8 aprile 2013, n. 35, 'Misure in materia di pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione maturati al 31 dicembre 2012' ha disposto interventi urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali il Decreto Legge di cui sopra ha previsto altresì l'assoluta necessità di predisporre interventi di immediata eseguibilità rivolti a graduare il flusso dei pagamenti, accordando priorità ai crediti che le imprese non hanno ceduto al sistema creditizio il D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33, 'Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni', entrato in vigore il 20 aprile 2013, ha previsto l'obbligo di pubblicità dei dati e dei documenti in possesso delle Pubbliche amministrazioni premesso ancora che il D.Lgs 192/2012 'Modifiche al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, per l'integrale recepimento della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali' prevede il pagamento dei fornitori, da parte della Pubblica amministrazione, entro un massimo di 60 giorni, nonché l'istituzione automatica degli interessi di mora in caso di ritardo nei pagamenti considerato che il comma 2 dell'articolo 36 della Legge regionale 4 maggio 2012, n. 5 'Legge Finanziaria per l'anno 2012 dispone che: La Regione, in collaborazione con la Finpiemonte S.p.A. e Consip S.p.A., avvia entro il 31 maggio 2012 un sistema di accertamento dei crediti che le imprese vantano nei confronti della Regione, degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto o in parte, sul bilancio regionale. Il riconoscimento del credito, o l'eventuale contestazione, deve avvenire entro e non oltre sessanta giorni dal ricevimento della copia della fattura, attraverso una procedura che contempli la posta elettronica certificata. Il riconoscimento del credito dà diritto alle imprese di cedere lo stesso agli istituti bancari e agli intermediari riconosciuti nella forma del 'pro soluto'.
dai dati forniti dall'assessorato alla Sanità il totale dei debiti delle Aziende Sanitarie regionali ammonta, per l'anno 2011, a 4 miliardi e 585 milioni di euro vista l'assoluta necessità ed urgenza di intervenire in materia di pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, al fine di garantire un'adeguata liquidità alle aziende fornitrici per consentire il regolare svolgimento delle loro attività impegna il Presidente della Giunta e gli Assessori competenti: a predisporre, entro trenta giorni dall'approvazione del Disegno di legge n. 299 'Legge Finanziaria per l'anno 2013, un documento dettagliato, da presentare presso la Commissione consiliare competente, che indichi i debiti commerciali, con scadenza superiore ai 12 mesi, contratti dalla Regione, dagli enti a partecipazione regionale e dagli organismi che gravano, in tutto o in parte, sul bilancio regionale ad indicare, all'interno del documento di cui sopra, i criteri per stabilire l'ordine con il quale verranno saldati i debiti, nonché le proiezioni di spesa per interessi di mora come previsto dal D.Lgs 192/2012 a rendere disponibile il documento di cui sopra a tutti i cittadini attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali della Regione Piemonte come previsto dal D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1001, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la Società Villa Melano S.p.A. ha per oggetto sociale la gestione, in forma diretta o indiretta, di una importante struttura turistico-ricettiva di tipo alberghiero, derivante dalla ristrutturazione e riqualificazione del complesso storico denominato 'Villa Melano', sito nel Comune di Rivoli la cui gestione è stata affidata con una procedura ad evidenza pubblica per un periodo di 30 anni il compendio necessita ancora di alcuni lavori di ristrutturazione e riqualificazione considerato che alla luce delle risorse erogate dal 2003 ad oggi da parte di Finpiemonte Partecipazioni la sottoscrizione dell'aumento di capitale attraverso SCR, come già avvenuto in passato, potrà garantire alcuni vantaggi per la Regione, in relazione alle attività tecniche di supporto e alle competenze specifiche che la società di committenza potrà fornire preso atto che lo Statuto sociale di SCR Piemonte S.p.A. consente l'ingresso nel capitale di villa Melano S.p.A. in quanto prevede all'articolo 4.7, la possibilità di assumere partecipazioni in imprese aventi oggetto analogo o affine al proprio, il quale consiste nella realizzazione di infrastrutture rientranti nelle competenze della Regione.
Tra le competenze della Regione rientra lo sviluppo del turismo, cui è finalizzata la struttura turistico-ricettiva di Villa Melano impegna la Giunta regionale a fornire a SCR Piemonte S.p.A. l'indirizzo di procedere alla sottoscrizione dell'aumento di capitale di Villa Melano S.p.A.".
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto sull'intero testo il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Sarò breve, anche perché durante il dibattito generale, nella discussione sui singoli articoli, abbiamo ripetutamente espresso il nostro giudizio.
Noi consideriamo profondamente ingiusta questa legge finanziaria, nella misura in cui alza la pressione fiscale sui cittadini piemontesi; poco coraggiosa, nella misura in cui la Giunta regionale ha detto di no a proposte capaci di innescare un processo di riforma e di riorganizzazione all'interno della realtà piemontese; che non restituisce certezza alla comunità piemontese in materie fondamentali come quella dell'organizzazione sanitaria; squilibrata perché, mentre l'Assessore Pichetto più volte ha espresso parere negativo a nostri emendamenti giudicandoli poco consoni al ruolo della legge finanziaria, ancora una volta la stessa è stata utilizzata come lo strumento attraverso il quale poter inserire norme anche sbagliate, come quelle che riguardano la società di committenza regionale.
L'ingiustizia che abbiamo rilevato e denunciato sulla legge finanziaria si accompagna, poi, ai rilievi che formuleremo fra poco rispetto al disegno di legge sulla legge di bilancio.
Chiudo la mia dichiarazione di voto dicendo che si può essere contro o favore di alcuni provvedimenti ma, anche quando si è contro alcuni provvedimenti, lo si può fare riconoscendone l'equilibrio e la coerenza dell'impostazione. Non riconoscendo tali caratteristiche all'interno di questa legge finanziaria, per queste ragioni, non partecipiamo alla votazione e abbandoniamo l'Aula.



PRESIDENTE

Prima di procedere al voto finale, do lettura di alcune modifiche di coordinamento che propongo all'Aula.
La prima. Al comma 1, articolo 3, le parole "2 milioni di euro" sono sostituite dalle seguenti parole: "4 milioni". Tale modifica è dettata da un mero errore materiale sull'ammontare delle risorse.
Al comma 5 dell'articolo 22, che sostituisce l'articolo 32 della legge regionale n. 37/2006, sono soppresse le lettere c) ed f). Tale modifica è dettata per mero errore materiale. L'Aula acconsente, ne è consapevole? Bene.
Non essendoci ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 27 Consiglieri hanno votato NO 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 300, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013 2015" (atto di indirizzo collegato: ordine del giorno n. 1002


PRESIDENTE

Passiamo alla trattazione del punto successivo all'o.d.g.
Si tratta del disegno di legge n. 300, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013 2015", di cui al punto 5) all'o.d.g., rispetto al quale la Giunta regionale ha presentato preavviso scritto ai sensi dell'articolo 58, comma 2, del Regolamento. Nel frattempo, essendo stato licenziato dalla Commissione competente, ci troviamo a trattare il disegno di legge.
Anche su questo provvedimento abbiamo contingentato i tempi: dobbiamo finire i nostri lavori entro le ore 6 e pertanto i tempi, rispetto a quanto comunicato in sede di riunione dei Capigruppo, saranno ridotti di un quinto (60 minuti).
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 00.51 riprende alle ore 00.52)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che il tempo disponibile è complessivamente di 300 minuti, e non i 450 previsti. Pertanto, sarà riposizionato il rapporto di otto decimi e di due decimi tra i tempi concordati tra le maggioranze e le minoranze (240 minuti per le opposizioni e 60 per la maggioranza).
Il Consigliere Pedrale dà per letta la relazione, il cui testo recita: "Il provvedimento è stato esaminato in Commissione referente dedicando numerose sedute ad approfondimenti di materia. Come per il disegno di legge regionale n. 299, legge finanziaria per l'anno 2013, sono state svolte le Consultazioni con i soggetti ed enti interessati e nella Commissione di merito sono state approfondite le materie in tema di sanità e politiche sociali, trasporti pubblici locali, istruzione e cultura, formazione professionale e lavoro, turismo con gli assessori competenti, che hanno relazionato sulle principali variazioni finanziarie.
Il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 rispetto alla sua fase di presentazione è stato emendato in sede di Commissione. Sono state proposte dalla Giunta regionale diverse variazioni di bilancio.
Il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 pareggia negli importi pari a 18.926.682.667,15 euro in termini di competenza e 24.638.836.788,65 euro in termini di cassa, così come indicati negli articoli 1 e 2 del disegno di legge.
L'articolo 3 del disegno di legge è relativo all'indebitamento. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre i mutui o ad emettere prestiti obbligazionari per un importo pari a 300.000.000,00 euro, nel rispetto dei limiti posti dal comma 2, art. 8 della legge 183/2011.
L'articolo 11 fa riferimento al disavanzo finanziario presunto alla chiusura dell'esercizio 2012, pari a 466.615.634,77 euro, riassorbito nel triennio 2013-2015 secondo la seguente sequenza temporale: zero euro nel 2013, a 404 milioni di euro nel 2014 e a 62.615.635,00 euro nel 2015.
Il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, contenuto nell'articolo 10, è determinato in 370.000.000,00 euro e serve per far fronte al maggior fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio finanziario 2013.
Sulla base del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 è stato predisposto il bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015 (articolo 14).
L'articolo 15 fa riferimento all'integrazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari redatto dalla Giunta regionale, di cui all'art. 14 della legge regionale 6/2012 e all' art. 7 della legge regionale 5/2012.
La Commissione ha licenziato martedì 30 aprile 2013 a maggioranza il disegno di legge n. 300 e lo ha rimesso all'Aula consiliare per la sua approvazione".
La parola al Consigliere Carossa, relatore.



CAROSSA Mario, relatore

Grazie, Presidente.
Visto l'orario e per dare spazio alle opposizioni, rinuncio a svolgere la mia relazione. Questo non vuol dire che non abbiamo nulla da dire su questa legge di bilancio, sia ben chiaro. Abbiamo due pagine e mezza da cose da dire, che riprendono tutto quello che è stato fatto in questa Regione negli anni passati. Noi lo sappiamo, possiamo dirlo, e lo diremo ai piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna, relatore di minoranza.



RESCHIGNA Aldo, relatore

Grazie, Presidente.
Nello svolgere la relazione al disegno di legge n. 300, vorrei già anticipare gran parte dei contenuti che noi porteremo nella discussione generale e soprattutto nella discussione dei singoli emendamenti, non senza avere evidenziato alcuni elementi.
Noi, infatti - nonostante in queste giornate nel lavoro in Commissione questo Gruppo non abbia sollevato moltissimi problemi intorno alla legge di bilancio, ma abbia evidenziato alcuni nodi che noi consideriamo fondamentali e irrinunciabili - consideriamo le risposte che la Giunta regionale ci ha rappresentato assolutamente inadeguate sotto tutti i profili. Il primo elemento è che non possiamo accettare una legge di bilancio che riduce profondamente gli stanziamenti a favore del sistema delle politiche sociali. E qui cerco una volta per tutte di spiegare di che cosa stiamo parlando, perché non possiamo prenderci reciprocamente in giro.
I rilievi che noi abbiamo posto riguardano lo stanziamento relativo al fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi dei servizi sociali. Nel 2012 il bilancio assestato iscriveva 76.217.000 euro e quella è esattamente la cifra che è stata iscritta, impegnata e non ancora liquidata (però iscritta e impegnata). Nel disegno di legge 300 per il 2013 ce ne sono 23.034.000, rispetto a cui - lo dico in anticipo - l'Assessore Pichetto, intervenendo l'altro giorno in Aula, ha dichiarato che oggi avrebbe presentato un emendamento con ulteriore stanziamento di 17 milioni: 23 più 17 fa 40; tutti gli altri sono fondi statali vincolati, tranne uno che è quello relativo al Capitolo 152990 (Fondo per la gestione delle attività socio-assistenziali - Assegnazioni statali non vincolate), che aveva tre milioni di euro nel bilancio 2012 e che ha 22.319.000 nel bilancio 2013.
Allora, questo Fondo nazionale sulle politiche sociali non vincolate storicamente è sempre stato utilizzato per alimentare due voci di spesa: le politiche sull'infanzia - leggasi asili nido - e le politiche a favore dei servizi sociali. Noi abbiamo verificato che la spesa storica a favore degli asili nido e delle politiche sull'infanzia è sempre stata tra i sette e i dieci milioni di euro. Devo essere prudente? Supponiamo sette milioni di euro: 22 meno sette fa 15 milioni di euro. Allora, 23 più 17 fa 40 e 40 più 15 fa 55 milioni di euro, a fronte di 76 milioni di euro del 2012.
Assessore Cavallera, non può spacciare questo come un totale, perché se no veramente qui non ci capiamo più: questo totale, infatti, comprende un incremento dei fondi per la non-autosufficienza che sono fondi statali vincolati. Ed è un fatto positivo che ci sia un incremento dei fondi sulla non-autosufficienza, derivanti da stanziamenti statali; ma nella realtà passare da 76 milioni di euro a 50 vuol dire che tutto il sistema rappresentato dagli enti gestori - Consorzi dei servizi sociali, Comunità montane e Comuni, le grandi città che gestiscono direttamente le politiche subisce una decurtazione degli stanziamenti dell'ordine del 35%.
Come potete pensare che, a fronte di un peggioramento della condizione sociale della nostra Regione, la Giunta regionale tagli così fortemente questa voce di spesa? Siete varamenti ingiusti! Siete veramente ingiusti nella misura in cui ve la prendete con chi, in Piemonte, sta soffrendo! Siete ingiusti, quando ve la prendete con chi in Piemonte sta soffrendo! E guardate che questa è una responsabilità pesante che vi state assumendo. Qui non si tratta solamente di dire che qualche posto di lavoro salta: qui salta la tutela sociale nei confronti di molte persone; oppure qui si perpetua una politica sbagliata, che è quella di dire - come ripetutamente osa dire il Presidente della Regione - che il tema delle politiche sociali è un tema che riguarda gli Enti locali. Scaricate sugli Ente locali la patata bollente, ma vi pare un atteggiamento responsabile? Su questo tema noi costruiremo le barricate. Non importa quello che riusciremo a combinare questa notte, perché sappiamo benissimo che abbiamo di fronte delle persone che, nonostante avessimo posto in questi giorni non 100.000 richieste, ma due, hanno fatto sistematicamente orecchie da mercante. Ma su questi temi noi saremo alla testa del Piemonte che vi verrà a sfidare sotto i vostri Uffici, per ricordarvi che siete protagonisti di una politica ingiusta, che se la prende con la povera gente. E questo per noi è un fatto insopportabile.
Vengo al secondo elemento. Questa legge di bilancio manifesta sull'altro tema che abbiamo evidenziato in questi giorni durante le discussioni - che è il tema del Trasporto pubblico locale - , una contraddizione di fondo, che questa mattina è venuta fuori in modo estremo.
Ma vi pare possibile che l'Assessore regionale ai trasporti l'altro giorno definisca le intese con le Province, con il sistema dell'Area metropolitana e con i Comuni - dicendo sostanzialmente di mettere 30 milioni in più sul TPL, attraverso artifizi contabili - e poi tutto questo non ci sia, nella legge di bilancio? Ma vi pare un comportamento serio quello di un Assessore che impegna il Piemonte chiedendogli di riorganizzare, anche con scelte durissime, il proprio sistema di mobilità, dicendo di aver fatto comunque un passo in avanti (non ci sono solamente i 485 milioni di euro più i 30: ce ne sono 485 più 60), quando poi questa mattina ci dite che l'Assessore Bonino parla tanto per parlare? Questo - ha ragione il collega Gariglio - lo sapevamo; ma può essere responsabile una politica siffatta? E uso volutamente questa parola "responsabile", perché ce l'avete scaricata addosso troppe volte inutilmente, in questi giorni e in queste ultime settimane.
Non si può avere un rapporto con la comunità piemontese come quello assunto dall'Assessore Bonino in questi giorni su un tema non secondario: un tema rispetto al quale da settimane (tutti i lunedì) i Sindaci, le Province - di centrodestra e di centrosinistra - e le società concessionarie del servizio di trasporto pubblico portano i pullman a Torino; un tema sul quale si è svolta la più importante e significativa manifestazione organizzata da CGIL, CISL e UIL pochi giorni fa (erano anni che non si vedevano manifestazioni simili in questa Città). E se CGIL, CISL e UIL hanno portato tanta gente in piazza, l'hanno fatto su che cosa? Per difendere lo stato sociale in questa Regione, per difendere le politiche sociali e il diritto alla mobilità e per chiedere attenzione su un tema come quello del Trasporto pubblico locale.
E voi a questo Piemonte che fa fatica, a questo Piemonte che protesta promettete solo parole? Promettete parole che durano lo spazio temporale di due giorni? Terzo tema: ammazzate le Province; le ammazzate! Il fatto che l'anno scorso le funzioni delegate alle Province valevano nel bilancio della Regione, 42 milioni di euro e che quest'anno improvvisamente, ne valgono 21 significa sostanzialmente ammazzare le Province; ammazzarle sulle questioni che le Province esercitano a nome e per conto della Regione Piemonte: agricoltura e tutta una seria di altri interventi. E l'avete fatto senza aver detto niente, senza neanche aver tentato di costruire con il sistema delle Province - ma non solo con le Province, anche con gli altri soggetti - qualche intesa, qualche ragionamento per dire: "Signori, siamo in un momento di grande difficoltà sul piano delle risorse economiche a disposizione. Possiamo tutti insieme trovare una strada che consenta di risparmiare qualche risorsa?". Neanche questo è stato fatto.
E come potete pensare di redigere una legge di bilancio siffatta, che non dà neanche certezza, al suo interno, della quadratura, perché non sappiamo neanche qual è il peso del conto consuntivo del 2012, nonostante vi avessimo chiesto un pre-consuntivo aderente alla situazione e nonostante che sappiamo che il 2012 chiuderà con un forte disavanzo? E su questo non potrete andare alla ricerca, nel passato, di qualche responsabile perché il forte disavanzo del 2012 ha solo un responsabile: una Giunta regionale e un apolitica di bilancio che hanno speso più di quello che hanno introitato.
E con quale coraggio, allora, continuate ad avviare su questi temi polemiche continue? Guardate, so benissimo che in quest'Aula l'unica questione che interessa è andare a casa il più presto possibile; intendo andare a casa questa notte, perché non penso che i Consiglieri di maggioranza pensino di andare a casa il più presto possibile e dichiarare la fine della legislatura, anche se sarebbe un gesto quanto mai opportuno e necessario in questo momento.
Ma se la preoccupazione di quest'Aula è quella di andare a casa il più presto possibile, significa che il livello di ascolto di quello che sta avvenendo al di fuori delle Istituzioni, al di fuori del palazzo della comunità piemontese non esiste più. Quanto una Giunta e una maggioranza non ascolta più quello che succede nel Piemonte, significa che si è creata veramente una frattura tra un'esperienza di Giunta e il sentire vero della comunità piemontese.
Vi posso garantire che, qualunque sia l'esito di questa notte sulla legge di bilancio, rivolgo un ultimo e forte invito a ragionare per ritrovare la ragione almeno per quanto riguarda il settore delle politiche sociali, per evitare di compiere un gesto e una scelta sbagliati. Ed invito a fare fino in fondo questo gesto, non perché ve lo chiediamo noi, perch quello che è il dovere di uomini e la coscienza di uomini imporrebbe a ciascuno quello non abbandonare gli ultimi in questa Regione.
Se non farete questa scelta questa notte, non finisce qua la nostra battaglia. Ormai abbiamo imparato benissimo che qui dobbiamo fare la nostra opposizione con molta convinzione e molto coraggio, ma la dobbiamo fare fuori dal palazzo, la dobbiamo fare fuori stando vicino a quel pezzo di Piemonte che non ne può più delle vostre scelte. Ogni giorno vi ricorderemo quanto è ingiusta la vostra politica.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
Prima di procedere, comunico all'Aula il riconteggio dei tempi, alla luce del fatto che ci siamo posti di finire entro le ore 6. Pertanto, su 300 minuti che organizzati, 240 saranno dell'opposizione, paria a otto decimi e 60 minuti alla maggioranza, pari a due decimi.
Quindi i tempi, che ridurrei di circa il 10% tecnico, per le votazioni sarebbero di 117 minuti per il Gruppo del PD, 18 minuti per l'UDC e l'IdV e nove per gli altri Gruppi da un Consigliere. Mentre, complessivamente 54 a maggioranza e Giunta.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Userò un po' meno dei nove minuti che largamente mi concede.
Il tema del bilancio è un tema che va affrontato assiduamente, perch ci sono alcune partite di bilancio che non trovano assolutamente riscontro non solo in quelli che sono i parametri storici della spesa, ma anche in quelli che potremmo definire di una spesa standard, per quanto riguarda le esigenze dei servizi che devono essere garantiti, quindi nel tema, ad esempio, delle politiche sociali e dei trasporti.
Ha già detto prima di me il Consigliere Reschigna sull'ammanco che c'è nelle politiche sociali all'UPB 19021 ed io sottolineo, oltre al dato dell'assestato 2012, che è 76.217.000 euro, che l'Assessore Monferino, o meglio la dottoressa Vitale, nel novembre 2012 ci portò la tabella in cui erano iscritti 57 milioni di euro, Assessore Cavallera: 57 milioni di euro! Erano già 19 milioni di euro in meno rispetto all'assestato 2012.
Chiederei all'Assessore Cavallera, visto che assieme all'Assessore Molinari è l'unico superstite...



PRESIDENTE

C'è anche l'Assessore Pichetto.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

E l'Assessore Quaglia.



BONO Davide

Basta chiamarli che spuntano! Chiedo scusa e torno sul punto.
Dicevo, Assessore Cavallera, nel novembre 2012 ci venne consegnata la prima tabella del previsionale 2013 in cui le politiche sociali al 19021 per i gestori dei servizi sociali erano 57 milioni di euro. Oggi, con l'emendamento Pichetto, siamo arrivati a 40! 23.034 più 17. Ne mancano 17 dalla prima ipotesi previsionale dell'allora Assessore Monferino, che erano già 19 milioni di euro in meno rispetto all'assestato 2012.
Oggi, ci stupisce e ci dice... Insomma, noi ci atterremo ovviamente a quanto ci dirà in questo senso, ossia che dall'assestato 2013 spunteranno fuori dal cilindro 36 milioni di euro. Poi possiamo fare ovviamente al netto della cifra che lo Stato quest'anno ci ha garantito sarà maggiore quindi facciamo meno 15, come ha detto il Consigliere Reschigna, 21 milioni di euro fuori dal cilindro! Oppure, visto che mi sembra che nell'ultima seduta di Commissione ha detto giustamente che gli assestamenti ormai vanno più che in diminuzione anziché in aumento, purtroppo, visti i tempi chiediamo che venga ripristinata almeno la spesa minima che è stata dell'assestato 2012. O ci venite a dire, sulla base anche della sentenza del TAR - lo dico anche al Presidente Cota che è rientrato - come pensiamo di ottemperare alle richieste dei cittadini da una parte e alla sentenza del TAR dall'altra! Non ci sono scappatoie da questo. Ci chiedono di eliminare - eliminare! le liste d'attesa, attraverso un percorso progressivo di una riduzione.
Ma come pensiamo di arrivarci, se tagliamo, nella migliore delle ipotesi 21 milioni di euro sulle politiche sociali? Non lo so. O avete magari qualche risorsa particolare, ma saremmo magari interessati a conoscere almeno una parte, poterla condividere e socializzare.
Per questo ho presentato un emendamento, un emendamento veramente riduttivo, per aggiungere uno stanziamento di dieci milioni di euro alle politiche sociali ma, come ho detto, il minimo dovrebbe essere di 21 milioni.
Sui trasporti pubblici locali, abbiamo assistito al dibattito tra l'Assessore Bonino e l'Assessore Pichetto. Non ho ancora capito se questi 30 milioni di euro ci sono o non ci sono. Nel senso, se sono messi nel debito, ma - insomma - è una cosa che ancora non abbiamo capito, perch l'Assessore Pichetto si è dichiarato sorpreso e anche oggi in relazione non ha specificato se la sorpresa è terminata rispetto ai 30 milioni messi nel debito ulteriori nel TPL, oppure se la sorpresa continua e quindi sarà una sorpresa anche per i piemontesi.
Poi, resto dell'idea che comunque non si riuscirà a fare entro quest'anno quell'efficientamento di 60 milioni di euro; così - è una mia idea - spero di essere smentito, mantenendo i servizi minimi essenziali mantenendo almeno i servizi minimi essenziali. Ma penso che non sarà così.
Altro tema importante è quello al diritto allo studio. Qui c'è l'Assessore Molinari, che segue la materia per sua competenza.
Ho presentato un emendamento che richiede cinque milioni di euro in più di stanziamento, di cui a copertura, anche qui, di un'altra richiesta del TAR. Quindi, almeno i due milioni di euro, visto che in Commissione, forse giustamente, perché non c'erano ancora i dettagli, non ci ha risposto, ma tramite l'Assessore Pichetto ci risponde dicendo se quei due milioni di euro li mettiamo quest'anno o se andiamo contro una sentenza del TAR, senza impugnarla e senza appellarci al Consiglio di Stato.
Il penultimo tema riguarda la cultura (purtroppo, l'Assessore Coppola ha fatto una veloce comparsata all'inizio della sera), che è un altro tema sicuramente molto importante.
Su questo tema abbiamo visto che i tagli sono veramente preoccupanti perché nonostante uno stanziamento pari a quello dell'anno scorso, 46 milioni di euro, che era il 20% dell'addizionale IRPEF, ci sono 13 milioni e mezzo di saldi del 2012. Quindi andiamo a mettere praticamente un budget reale di 32 milioni, quindi il 25% in meno, abbondante rispetto all'anno scorso.
Ora, non so come faranno gli operatori del settore che hanno già ipotecato le case, che non pigliano uno stipendio, eccetera. Per fortuna che abbiamo almeno aperto la finestra dal 20 maggio al 20 giugno per i contributi della legge 58, ma uno sforzo di tre milioni di euro su questo tema penso che sarebbe il minimo.
Concludo parlando di un tema che a me è molto caro: i disoccupati.
Proponiamo di fornire uno stanziamento per quelli che sono i cosiddetti cantieri di lavoro, quindi, in attesa che il Governo Letta ci porti in dotazione anche il salario minimio garantito, come avviene in tutta Europa potremmo portarci avanti con un finanziamento della legge, mi pare, del 1980 per i cantieri di lavoro per i disoccupati.
Questo è tutto e spero che qualcosa possa filtrare tra le rigide maglie del silenzio della maggioranza e delle risposte laconiche della Giunta.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Passiamo alla discussione generale.
La parola al Consigliere Segretario Ponso, che interviene in qualità di Consigliere.



PONSO Tullio

Grazie, Presidente.
Senza rubare troppo tempo ai lavori dell'Aula, vista la richiesta di contingentamento dei tempi avanzata, peraltro, in occasione dell'approvazione di due provvedimenti di legge che ritengo i più importanti che il Consiglio è chiamato ad approvare, vorrei fare alcune considerazioni.
Non discuto sulla laicità di questa decisione prevista dal nostro Regolamento consiliare, anche se la ritengo un atto di forza, oserei dire inaudito. Quello che però non trovo affatto lecito è che la legge finanziaria e di bilancio di previsione per l'anno in corso siano giunte in Aula solo ora costringendoci ad affrettare i tempi di discussione e a snaturare il democratico confronto tra opposizioni e maggioranza su quelli che, di fatto, sono i provvedimenti cardine di un governo regionale.
Faccio questa affermazione per ribadire un semplice concetto: se il contingentamento dei tempi di discussione è stato chiesto per porre un limite all'ostruzionismo becero cui abbiamo assistito negli anni precedenti, sono certamente d'accordo. Ben diverso è invece imbavagliare le opposizioni non permettendo loro un normale iter di discussione in Aula.
Fatta questa premessa di merito, approfitto del tempo messomi a disposizione per approfondire alcuni argomenti.
Prima fra tutti, la scelta di posticipare, come la politica ha sempre fatto in questi ultimi vent'anni, il riassorbimento del disavanzo dell'esercizio finanziario 2012. Tutti noi ricordiamo come le opposizioni nell'approvazione del bilancio provvisorio dell'anno passato, denunciarono entrate palesemente inesistenti. Ebbene, a distanza di un anno la legge di bilancio certifica all'articolo 11 un disavanzo finanziario per l'anno 2012 pari a oltre 466 milioni di euro.
Già questo, di per sé, è un fatto gravissimo. Se a ciò aggiungiamo come questa maggioranza intende porvi rimedio, la cosa si fa ancor più pesante. Infatti, come al solito il problema viene posticipato agli anni a venire.
Da questo punto di vista, confidiamo nei controlli preventivi della Corte dei Conti, così come previsto dal decreto 174 del 2012 sui costi della politica.
Altro aspetto sul quale vorrei soffermarmi è quello relativo all'indebitamento del nostro Ente. L'articolo 3 del disegno di legge prevede come, per fare fronte alla differenza esistente fra il totale delle spese di investimento, di cui si autorizza l'impegno, e il totale delle entrate che si prevede di accertare nel corso dell'esercizio 2013, la Giunta è autorizzata a contrarre mutui per un importo pari a circa 300 milioni di euro.
Premesso che l'idea di effettuare investimenti in questo periodo di contrazione economica può essere un utile supporto alle imprese del nostro territorio, non capisco come alcuni membri della maggioranza possano rilasciare dichiarazioni che, in media, sintetizzano, con molta enfasi, con titoli come quelli di ieri sui giornali: "Cota, il primo bilancio a debito zero".
Insomma, qualcosa non torna, soprattutto se consideriamo i debiti non solo della Regione, ma anche delle Aziende Sanitarie.
Un aspetto che ancora mi preme sottolineare è quello relativo all'aumento dell'addizionale IRPEF. Andare a tassare i redditi di quelle fasce che maggiormente stanno pagando il peso di questa crisi. È una scelta di cui non vogliamo assumerci la responsabilità. È una scelta di cui non vogliamo assumerci la responsabilità, è una scelta cieca e sorda di fronte al drammatico momento che tante famiglie piemontesi stanno attraversando.
Lo è perché tocca tutte le classi, comprese quelle con basso reddito che hanno già grande difficoltà a metter insieme il pranzo con la cena; lo è perché questo sistema di prelievo non concorre a creare i presupposti di crescita, bensì a ripianare i debiti che sono stati creati in questi anni.
In proposito, ormai si avvicina il tempo della verifica finale del Tavolo Massicci a Roma riguardo l'attuazione del Piano di rientro siglato nel 2010, con il Ministero della Salute e dell'Economia. Se il buongiorno si vede dal mattino (basta dare una lettura alle relazioni di verifica precedenti, non certo incoraggianti), è facile immaginare che le aliquote addizionali IRPEF, come nel caso di altre Regioni, saranno obbligatoriamente riviste al rialzo.
Riguardo alla sanità, voglio lanciare un appello ai neo Assessori Pichetto e Cavallera: l'attuale riparto del fondo nazionale, a mio giudizio, penalizza il Piemonte. Bisogna fare in modo che vengano adottati criteri che tengano in dovuta considerazione, ad esempio, la tipologia di popolazione di cui è composta la nostra regione. Siamo tra i territori con l'età media degli abitanti più alta, ma il fondo sanitario sembra non accorgersi di questo "particolare".
Nell'avviarmi alla conclusione, vorrei fare un appello. Come ho già avuto modo di dire in questi giorni, nel corso del dibattito per l'approvazione della finanziaria, l'attuale maggioranza non ha tenuto fede alle promesse fatte agli elettori nel corso delle scorse elezioni regionali.
Servono scelte coraggiose per tagliare, ad esempio, le spese improduttive, ma questa Giunta, fino ad ora, si è limitata a posticipare qualsiasi presa di posizione. Allo stesso modo, mi chiedo che fine abbiano fatto i famigerati costi standard.
Insomma, pur ammettendo la drammaticità del momento, la crisi economica e sociale a cui stiamo assistendo non ha precedenti, le forze che governano la nostra regione, in questi anni, non sono state in grado di far fronte comune per alleviare, anche solo in parte, le sofferenze dei nostri concittadini (la testimonianza di ciò è l'aumento delle addizionali IRPEF).
Serve un cambio di passo e se nei prossimi giorni, come purtroppo ritengo, il Tavolo Massicci dovesse certificare il fallimento di questa maggioranza nella gestione della sanità (che, ricordo, si occupa di gran parte delle poste di bilancio del nostro Ente), mi auguro che il Presidente Cota e le forze politiche che lo sostengono prendano atto della loro difficoltà a guidare questa Regione e si comportino di conseguenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Grazie, Presidente.
Questo bilancio è particolarmente preoccupante, non solo perché è un bilancio sicuramente recessivo in un momento di crisi, ma soprattutto perché è un bilancio pieno di scorrettezze contabili, al limite della falsità.
Prima di tutto, siamo a fine aprile: le cifre del bilancio sono state rettificate più e più volte anche negli ultimissimi giorni, tant'è vero che le tabelle finali sono molto recenti, e quindi le risultanze contabili del 2012 non potevano non essere note alla Giunta, visto che sono note anche ai Consiglieri che le hanno dedotte dai dati contabili on line.
Tutti sappiamo che il deficit dell'anno scorso ha superato il miliardo anche considerando l'assunzione di un mutuo da 300 milioni la cui assumibilità è dubbia, tant'è vero che la Corte dei Conti ha già sollevato la questione. Ma, anche in quel caso, avanza comunque un miliardo di deficit che, nel 2012, quando si presenterà il consuntivo, dovrà essere evidenziato; in questo bilancio viene invece solo iscritta una potenziale perdita o un potenziale disavanzo di amministrazione di poco più di 400 milioni.
Questo è il primo grosso problema di questo bilancio dal punto di vista dell'entrata. Ovviamente - ma ci tornerò - come è avvenuto in passato e come sta avvenendo anche in questo caso, non ha fatto che trasferire sul futuro gli squilibri dei conti, non ammettendoli mai, non approvando gli assestamenti, saltando gli assestamenti e quindi non consentendo al Consiglio di fare le verifiche di bilancio, approvando i rendiconti solo dopo l'approvazione del bilancio, ma mai adeguando il bilancio in assestamento ai rendiconti approvati, spostando continuamente nel tempo i ripiani dei disavanzi degli anni precedenti. E così avverrà anche quest'anno.
In secondo luogo, c'è una questione, che forse l'Assessore mi spiegherà, ma che a me pare molto strana, cioè c'è l'iscrizione a bilancio in entrata, e poi il bilancio pareggia con delle spese corrispondenti l'anticipazione di liquidità che, come da evidente presentazione da parte del governo degli obiettivi, deve riguardare problemi di cassa degli anni precedenti, che però, in termini di competenza, devono già essere stati iscritti nel bilancio. Quindi non capisco come è possibile iscrivere l'anticipazione di liquidità come entrata di quest'anno; è vero che la dovremo restituire negli anni prossimi, ma ci dovrebbe essere una corrispondente partita di pagamento, di crediti di aziende nei nostri confronti del passato.
Globalmente, che cosa ha fatto la Giunta in questi ultimi anni Assessore? Sostanzialmente si è comportata come qualcuno che guadagnava facciamo un esempio, 100.000 euro; gli è stato detto che deve tagliare perché il suo stipendio verrà ridotto a 80.000 euro, non ha più possibilità di indebitamento perché gli è stato ridotto il fido in banca e fa debiti per quei 20.000, perché continua a spendere 100.000. L'anno dopo fa la stessa cosa. Nell'arco di due o tre anni, la situazione diventa drammatica perché viene continuamente rinviata al futuro una carenza di cassa che, di anno in anno, si cumula senza poter in alcun modo essere recuperata trattandosi, com'è noto, di spese correnti; comunque sia, non esiste più spazio di indebitamento e quindi non è possibile coprire con ulteriore indebitamento, anche se si trattasse di spese di investimento.
In sostanza, è una situazione nella quale si rinvia continuamente la quadratura dei conti al futuro. È avvenuto nel 2010, è avvenuto nel 2011 e avviene di nuovo nel 2012, spostandola probabilmente a dopo l'orizzonte temporale della vostra maggioranza (sappiamo tutti che il massimo che questa Giunta durerà sarà grosso modo inferiore all'anno); quindi sostanzialmente, la copertura degli sbilanci, da un punto di vista consiliare, viene rinviata alle generazioni future o comunque al futuro.
dunque un bilancio molto poco veritiero sul piano dei numeri e invece ma questo l'hanno già rilevato i nostri colleghi, l'abbiamo rilevato più volte nelle discussioni in Commissione - a fronte di iscrizione a bilancio nei modi che diciamo, ma comunque di iscrizione a bilancio, di cifre che sono di pochissimo inferiori a quelle del 2009, abbiamo riduzioni drastiche di spesa in tutti i settori chiave dell'economia e del sociale del Piemonte e abbiamo aumenti o non riduzioni in settori più tipicamente interni.
E non è un caso: l'abbiamo ancora visto nel rifiuto di predisporre qualunque seria spending review, che potrebbe affrontare i costi di funzionamento della macchina regionale, non solo per la Regione, ma soprattutto per le Aziende Sanitarie; che potrebbe affrontare non tanto le macro questioni che necessitano di moltissimo tempo, ma temi molto semplici come la riduzione del numero dei centri di spesa, in modo da prosciugare progressivamente gli eccessi di spesa.
Su questo non c'è nulla e non si è fatto nulla; addirittura le Federazioni sono state di nuovo uno spostamento in là del necessario momento di razionalizzazione della spesa all'interno del settore sanitario.
In questo modo la sanità, di nuovo, non ha prodotto nessun risultato di risparmio, perché alla fine le coperture avvengono in ritardo, ma avvengono, oppure si scopre che ci sono differenze fra ciò che le ASL pensano di avere ricevuto e quello che la Regione ha loro attribuito.
Insomma, siamo di fronte a un bilancio che produce una protesta, a volte anche semiviolenta come quella di questa sera, sia davanti alla Giunta sia davanti al Consiglio regionale, che ovviamente per i cittadini sono la stessa cosa; produce una protesta o più proteste al giorno: forse tra un po' bisognerà dare i numeri come alla posta per consentire di accedere davanti al Consiglio regionale o davanti alla Giunta, tanti sono coloro che vengono a protestare per i tagli.
Tutto ciò considerando che, se si analizza il bilancio, questi tagli dal contesto globale delle entrate esposte, non sono visibili, mentre sono visibili nei settori chiave dell'economia piemontese. È tuttavia molto difficile capire esattamente quali sono, e per questo entro poco nel merito dei settori di spesa, perché è veramente difficile capire quali saranno le poste vere di bilancio. Lei oggi, su un settore chiave come il TPL, ci ha detto cose diverse da quelle che ha detto, l'Assessore competente: ballano parecchie decine di milioni. Analogamente, in molti altri casi, il Fondo unico non consente di capire dove verranno appostate le risorse e quindi che cosa succederà.
Quello che appare chiaro a tutti coloro che ascoltano e a coloro che vengono a protestare è che c'è un arretrato di erogazioni di cassa enorme che probabilmente corrisponde alle entrate sopravvalutate in ognuno dei bilanci precedenti. Quando si sopravvalutano le entrate, è evidente che poi ci sono problemi di cassa e quindi non si erogano i soldi che vengono promessi e che vengono impegnati.
Credo risulti a tutti noi - e penso cominci a risultare anche all'Assessore - che in tutti i settori che dalla Regione dipendono ci sono drammatiche carenze di liquidità, con rinvii da un anno all'altro delle liquidazioni e dei pagamenti ed estrema difficoltà, ormai, anche ad ottenere credito dalle banche, perché le banche non fanno più credito.
Mi rendo conto che sto occupando troppo spazio del nostro tempo contingentato e quindi mi fermo qui.
Glielo dico personalmente, poi l'ho consigliato anche ai colleghi dell'opposizione: Assessore quando si arriverà al voto finale toglierò la carta e non parteciperò al voto, perché ritengo che stiamo votando un bilancio non veritiero che contiene moltissime cose imprecise, scorrette e in alcuni casi, sostanzialmente anche se non formalmente false.
Non intendo partecipare a un'operazione che di trasparente non ha assolutamente nulla.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
"Non ruberò troppo tempo all'attenzione dei miei (pochi) lettori", mi verrebbe da dire, parafrasando Manzoni, riferendomi ai pochi Consiglieri regionali della maggioranza che sono rimasti qui ad onorare il loro incarico istituzionale.
Colgo l'occasione di avere di fronte il Vicepresidente della Giunta che in qualche modo è il padre di questa legge di bilancio, visto che, come capita spesso, l'Assessore ai trasporti, che ha fatto una fugace apparizione in quest'Aula, si è smaterializzata e quindi penso avremo occasione di vederla non troppo presto. Perciò prego lei, Vicepresidente Pichetto Fratin, di voler porre mano, più di quanto non abbia fatto finora alla questione del bilancio relativamente all'UPB 12041, quella del trasporto pubblico. Qua abbiamo assistito a una vera e propria odissea: siete partiti con 485 milioni stanziati per l'esercizio 2013; poi è arrivata la notizia di 30 milioni in più; poi è arrivata la notizia, oggi di altri 30 milioni in più, che non si capisce se serviranno per il piano di rientro o se serviranno per gestire la fase corrente.
Parliamo dell'esercizio 2013. Quando sono emersi i dati per la prima volta, la Giunta regionale ci ha comunicato in quest'Aula - nel Consiglio regionale aperto sul Trasporto pubblico locale - che per gestire il TPL in Piemonte, onorando gli impegni contrattuali assunti dalle Province e dalla Regione stessa sulla base delle leggi regionali vigenti, sarebbero serviti 605 milioni. A bilancio ne avevamo stanziati 485, cioè solo tutto ciò che arrivava dal Fondo nazionale trasporti. I soldi del fondo perequativo, i 58 milioni e mezzo che erano la quota-parte imputabile al TPL su gomma, non erano stati in alcun modo conteggiati. Poi è stata fatta una prima aggiunta a questi 485 milioni, passando a 30 milioni in più, e quindi diciamo che ne mancano 90.
Adesso ci piacerebbe sapere dalle sue autorevoli labbra Vicepresidente, quanti cavolo di denari abbiamo per l'esercizio corrente del TPL di quest'anno; esercizio corrente che nel frattempo si è sviluppato perché l'anno è passato per un terzo: sappiamo che non potranno essere messe in cantiere razionalizzazioni, se non da metà anno (per le ferrovie con l'entrata in vigore dell'orario estivo e per i trasporti al termine di una procedura di rinegoziazione tra aziende e stazioni appaltanti, sulla base di un'intesa Regione-Autonomie locali).
A questo proposito, l'ineffabile Assessore Bonino, quando si è materializzata, ci ha detto di aver raggiunto l'intesa con gli Enti locali.
Ecco, devo dire che questa mi pare la solita, ennesima, sistematica bugia cui assistiamo, anche perché la legge regionale 1/2000 è vigente e il vostro tentativo manu militari - quello dell'Assessore Bonino - di far saltare il meccanismo delle intese è stato da noi scoperto e bloccato con interventi di tipo emendativo. L'intesa Regione-Enti locali va raggiunta in sede di Consiglio delle Autonomie locali e questa sede, con la relativa intesa, non si è ancora vista convocare.
A noi piacerebbe capire, allora, come pensate di poter gestire la partita TPL in quest'anno: come pensate di poter gestire alcune questioni.
La prima è quella dei cittadini che rimarranno a piedi. E, vi prego - c'è anche in Aula il Presidente Cota - per il bene di questa Regione - non dico di questa maggioranza, perché non posso dirlo io - non fate come quando avete operato i tagli ferroviari, che avete tenuto nascosti - e mi permetto di dire sbagliando - fino all'ultimo, in maniera tale che i pendolari, con l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, non si sono più visti i treni: diteli subito i tagli che volete fare e non nascondete la polvere sotto al tappeto, perché prima o poi la polvere viene fuori e i tagli dovrete comunicarli. Ditelo subito, ponetevi il problema del disastro che questa scelta scatenerà sulle imprese di trasporto.
Voi siete liberali e uno dei principi del liberalismo è quello risalente a Ugo Grozio, per il quale i patti vanno rispettati. Ecco abbiamo fatto patti tra Regione ed Enti locali, Regione ed Enti locali hanno fatto appalti e patti con le aziende che avevano dei servizi affidati per certe cifre e tutti questi patti saltano: le aziende del Piemonte rischiano tutte il fallimento e centinaia e centinaia - se non migliaia di lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro. Allora, noi stiamo andando verso uno scenario da incubo per il trasporto pubblico locale; da incubo innanzitutto per i cittadini trasportati, poi per coloro che lavorano nelle aziende e poi per gli imprenditori che hanno investito i loro denari in quelle aziende.
Ecco, credo che quella che si profila all'orizzonte sia una tempesta perfetta e io - e adesso non rubo più tempo a quest'Assemblea - vorrei davvero, mi piacerebbe, sentire qualche parola di chiarezza in questa sede.
E poi soprattutto mi piacerebbe veramente che questa Giunta regionale e questo Assessorato prima o poi si materializzassero tra di noi e soprattutto iniziassero ad occuparsi del tema.
Avere Assessori, infatti, che agiscono per procura attraverso bravissimi collaboratori di staff non ha finora risolto alcun problema e temo che questo non sia lo strumento adeguato per risolvere i problemi che sul versante del TPL, questa Regione avrà davanti tra poche settimane.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Prima di cominciare questa riflessione - che mi sono ripromesso di limitare alle questioni che mi appassionano di più, perché il Capogruppo e i miei colleghi hanno discusso di altri temi dei quali si occupano preferenzialmente - rivolgo una battuta scherzosa riferita all'Assessore Pichetto, che invito a restare con noi ancora per un minuto.
Pensavo che ci avremmo guadagnato, con lei, quando è stato nominato Assessore, per le sue competenze e le sue esperienze. Ero sicuro che ci avremmo perso perché lei non ha il sorriso dell'Assessore Quaglia; perch l'Assessore Quaglia ha dei beni capelli a caschetto anni '80, richiamo per la mia generazione, e lei invece non ne ha nessuno; perché gli occhi dell'Assessore Quaglia sono "quegli occhi" e i suoi sono occhi normali. Se però ci perdevamo da un punto di vista fisico, speravo che ci avremmo guadagnato, soprattutto su questi temi e questi capitoli, rispetto alle competenze e alla disponibilità.
Devo dire che - anche discutendo con il mio Capogruppo su questi 20 milioni che noi riteniamo mancare al tema delle politiche sociali pensavo che lei in qualche modo avrebbe cavato il coniglio dal cilindro e avrebbe consentito a tutto il Consiglio regionale di presentarsi domattina alla popolazione piemontese, dicendo che il Consiglio regionale non aveva tagliato i fondi per i servizi sociali.
Peraltro, ero confortato dalla dichiarazione che aveva fatto il Capogruppo della Lega Nord in Commissione: ricordo che il Consigliere Carossa aveva detto, infatti, che "questo è un argomento che sta molto a cuore anche a noi; invitiamo la Giunta a cercare di risolvere questo problema".
Non so se non fosse possibile fare di più, ma certo noi ci presentiamo domani ai piemontesi con un taglio di 20 milioni di euro rispetto ai servizi sociali. Negli anni passati, anche se sul filo di lana e anche se all'ultimo minuto, l'Assessore Quaglia e l'Assessore Monferino sono riusciti a trovare le risorse necessarie per inserire a bilancio queste cifre.
Sa perché faccio questo ragionamento anche con un po' di tristezza Assessore Pichetto? Perché non possiamo dire che il Consiglio regionale rispetto al rapporto con i piemontesi e con la comunità piemontese attraversi un bel momento. Questo è un problema che non riguarda tanto lei che è arrivato da poco, ma che riguarda la gran parte del Consiglio regionale. E in un momento come questo, nel quale noi facciamo una grande fatica a spiegare ai piemontesi che possiamo anche aver commesso qualche errore, ma assolutamente in buonafede, rispetto all'applicazione di quella che ritenevamo fosse una legge della Regione da rispettare, noi ci presentiamo con 20 milioni di tagli ai servizi sociali. E se anche noi diremo che siamo all'opposizione questo non servirà ad assolverci, perch in questo momento, per la comunità piemontese, siamo tutti colpevoli: ci presenteremo con 20 milioni di taglio proprio nel momento in cui esternamente, a torto o a ragione, sembra che noi siamo qui per curare i nostri interessi privati e le nostre spese personali, piuttosto che gli interessi della comunità e della collettività.
Allora, non so se è ancora possibile una sospensione del Consiglio per una riflessione - naturalmente di qualche minuto, ed è chiaro che questa richiesta non è strumentale - in maniera da cercare di risolvere questo problema.
Guardi, Assessore, che a proposito dell'addizionale IRPEF prevista per gli over 65, sarei stato anche d'accordo su un ritocco per i redditi più alti. Credo però che uscire da quest'Aula tra qualche ora con un taglio di questa cifra ai servizi sociali - se non sono 20 milioni sono 15, ma è lo stesso - è una cosa che nuoce innanzitutto al Piemonte e che nuoce al rapporto che questo Consiglio regionale, se continuerà a svolgere la sua attività, dovrà cercare di recuperare con la comunità piemontese che oggi ci vede nel modo che ho detto prima: 20 milioni di tagli sono davvero una carta di identità impresentabile, di fronte ai piemontesi, in un momento come questo.
Il Capogruppo del Partito Democratico è sicuramente disponibile anche a cercare di capire con l'Assessore alla sanità com'è possibile recuperare queste risorse. L'intercambiabilità tra le spese per i servizi sanitari e quelli sociali secondo me avrebbe dovuto rappresentare l'elemento attraverso cui noi saremmo riusciti a trovare queste risorse. Dato che questo Governo regionale commette l'errore di utilizzare fondi destinati alla sanità per il sociale, quando invece la spesa della quota sanitaria per i servizi sociali dev'essere attribuita alla sanità, quello poteva essere un capitolo nel quale recuperare questi 15-20 milioni di euro da destinare a quest'altro capitolo.
Il fatto di non farlo - lo dico con tristezza - rappresenta davvero una sconfitta, non solo per noi che non siamo riusciti a farvi cambiare idea e a cercare di spiegarvi quanto questo, anche per le ragioni che ho detto sia importante per il Piemonte. Ma il fatto che sia una sconfitta anche per voi non ci riconcilia in alcun modo; anzi - lo dico da ortopedico - aumenta il disagio: se prima si trattava di una crepa, noi con questo provvedimento determiniamo una frattura tra questo Consiglio regionale e i cittadini piemontesi. E qualche volta anche un bravo ortopedico fa fatica a ricomporre le fratture più complesse e difficili.



PRESIDENTE

Grazie, collega Boeti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Impiegherò pochi minuti, perché moltissimo è stato detto, quindi parlerò solo per titoli.
Per quanto riguarda il primo argomento, il prospetto consegnatoci, che è il quadro riepilogativo dell'allegato A - mi rivolgo anche agli Uffici perché su questo vorrei un parere - non è un quadro riassuntivo, perlomeno non è il quadro riassuntivo che per anni ha accompagnato l'allegato A delle leggi di bilancio.
Voi spacciate per "quadro riassuntivo" un prospetto che mette in relazione le variazioni che via, via sono state apportate al disegno di legge originario, quello che stiamo discutendolo.
Insisto nel dire che non è il quadro riassuntivo! Non è questo! Lo dico perché voglio che rimanga agli atti. Stiamo discutendo la legge di bilancio sulla base di una serie di dati e, come è noto, l'allegato A deve essere accompagnato da un quadro riassuntivo e/o riepilogativo generale: non è questa roba qui! Mi dispiace dirvelo - non so se questo pone un problema di legittimità del documento che stiamo discutendo - ma questo non è il quadro riassuntivo.
C'è una seconda questione che hanno posto i Consiglieri Reschigna e Bresso: noi abbiamo chiesto - a gennaio, non adesso - di conoscere - a gennaio aveva un senso - un preconsuntivo. Allora si disse che si stava ancora cercando di ricostruire il quadro dei residui passivi, della cassa e dei residui attivi. Perfetto! Ma oggi siamo a maggio! Francamente, ritengo incomprensibile che nel mese di maggio - noi votiamo il bilancio a maggio - la Giunta ci dica - perché questo ha dichiarato l'Assessore Pichetto durante le discussioni svoltesi in I Commissione - che gli Uffici stanno ancora lavorando per definire il disavanzo del 2012! Assessore Pichetto, non è ammissibile dirci che le risulta che più o meno il disavanzo dovrebbe essere di - come ha detto in Commissione - 500 milioni! Non esiste! Dovete dirci: "Secondo noi, è di 500 milioni"!, oppure: "È di 480"! E non: "Mi pare che sia", perché a maggio voi non potete dirci che state ancora ragionando su un'ipotesi di disavanzo del 2012. Non esiste! Non c'è alcuna ragione che lo giustifichi da un punto di vista formale, oltre che sostanziale! Allora - vorrei che rimanesse agli atti - ho il sospetto che, in verità, la reticenza con la quale voi discutete e comunicate il dato relativo al disavanzo del 2012 nasconda un problema, cioè nasconda che il ragionamento che voi fate sul disavanzo del 2012 non sia quello reale.
Traggo questa convinzione - che, naturalmente, può essere contestata da una comparazione semplicissima dei dati che voi ci avete fornito in questi mesi in Commissione. Infatti, se metto insieme i dati che ci avete fornito in Commissione in questi mesi - fondo cassa (1° gennaio 2013) e residui passivi (cinque miliardi e 668 milioni 130 mila euro), a fronte di quattro miliardi 592 mila 261 di residui attivi - ho un disavanzo di molto superiore a quello che l'Assessore Pichetto ci ha detto dovrebbe essere il disavanzo del 2012. Sarebbe quasi il doppio rispetto all'ipotesi formulata dall'Assessore! Allora, capisce che la questione non è di poco conto! Siccome voi immaginate di far fronte a questo debito nel 2014 e nel 2015, prevedendo che il debito sia attorno ai 500 milioni, voi capite cosa significa se i dati che, invece, dovrebbero risultare da quel lavoro - che non si capisce perché non è ancora stato fatto - dovessero acclarare che il disavanzo è di 993 milioni 347 mila 435 euro.
Ripeto: vorrei che rimanesse scritto che il disavanzo 2012 è di 993 milioni 347 mila 435 euro. Punto! Vediamo! Spero, ovviamente, di sbagliarmi; spero che non sia vero, per non posso non constatare che è anomalo che votando il bilancio a maggio non vi sia un dato di certezza. L'Assessore al bilancio Pichetto non ci pu dire che gli Uffici stanno lavorando, perché, francamente, nel mese di maggio i consuntivi dovrebbero essere definiti! O no? Si presume, è sempre stato così.
La terza questione riguarda i mutui. Lo scorso anno, durante il dibattito sul bilancio, abbiamo svolto una discussione: lì è emerso un fatto chiarissimo, che eravamo sopra soglia. Come si giustifica il fatto che siamo sopra soglia, sopra il 20%, con il fatto che a bilancio chiediamo autorizzazioni per 300 milioni di mutui? Siamo sopra soglia: come si concilia questo con la norma che stabilisce che le Regioni hanno una possibilità di indebitamento non superiore al 20%? Ancora, richiamo vedete che non parlo molto - il decreto n. 35, il famoso decreto di cui parla l'Assessore Pichetto.
Se ho inteso bene, parliamo di anticipazioni di cassa, giusto? Di questo si tratta: anticipazioni di cassa - adesso lei, Assessore, dice di no, ma penso di poterla contestare leggendo il decreto legislativo n. 35 anche se è vero che lei ha dialogato con i funzionari del Ministero - le quali vanno utilizzate unicamente per pagare debiti pregressi e vengono erogate nel momento in cui lei e il Presidente Cota, recandovi a Roma nei prossimi giorni, sottoscriverete un apposito contratto con il Ministero per l'economia, che, naturalmente, stabilisce anche i tempi entro i quali dovremo restituire queste somme, trattandosi di anticipazioni di cassa. Pi chiaro di così si muore, secondo me! Questo era quanto volevo esprimere e ciò che vorrei che rimanesse agli atti della nostra discussione, pronto a ricredermi e a fare il mea culpa se le mie valutazioni sul disavanzo del 2012 sono eccessive. Ne trarrebbe un beneficio la Regione, perché avremmo un disavanzo inferiore, ma non vorrei è già successo l'anno scorso - che noi avessimo, in verità, ragione, con tutte le conseguenze che questo comporta.
Infine, Assessore Pichetto, un'ultima questione. Sulle politiche sociali mi rivolgo alla maggioranza: cerchiamo di affrontare questo argomento, perché - non lo dico soltanto alla gente che noi rappresentiamo lo dico in generale - come possono alcuni milioni di cittadini - molti dei quali votano per voi e hanno votato per voi immaginando che le tasse non le avreste aumentate, in ogni caso hanno votato per voi ritenendo che si facessero delle politiche di qualificazione, di crescita e di sviluppo della spesa sociale - percepire, o considerare, o giudicare la legge finanziaria della Regione Piemonte che taglia le risorse da destinare a chi sta peggio? Tutto il resto passi, Assessore Pichetto, ma come potete dire "abbiamo aumentato l'IRPEF da una parte e dall'altra abbiamo tagliato di 40 milioni le spese sociali"? Che sono i consorzi, sono i Comuni, che a chi si rivolgerà loro per avere un servizio - non parlo del trasporto locale parlo di questo - diranno di non avere i soldi! Allora, se fate una cosa del genere, fate una cosa odiosa e ingiusta.
Siccome vi diciamo di correggere il tiro su questa questione, utilizziamo queste ore che ci rimangono non per far finta che si discuta, ma per individuare una condizione e una soluzione possibile.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

A parte quello su quell'ordine del giorno a fine seduta, questo sarà il mio unico intervento sul bilancio, per cui mi rivolgo all'Assessore Pichetto e all'Assessore Cavallera con due domande di fondo.
La prima è legata un po' al fine ultimo del fare politica. Chiedo a voi qual è questo fine ultimo, nel senso che, di fatto, al di là della passione che può prendere ognuno di noi, la responsabilità nei confronti dell'investimento delle proprie energie personali credo sia dovuta al tentativo di migliorare le condizioni socio-economiche del territorio in cui viviamo. Credo che questa sia la grande sfida che muove chiunque faccia politica, al di là delle ispirazioni di fondo alle quali appartiene.
Allora, non riesco a comprendere quali sono le vostre risposte di fronte ad una situazione che colpisce, sicuramente, le fasce più deboli.
Assessore, ad esempio, su quali categorie sociali crede che, alla fine si riverseranno i tagli sul trasporto? ovvio, per quanto riguarda i tagli sulle politiche sociali diventa palese.
Così avviene per i fondi FAS. Cioè, l'utilizzo dei fondi FAS spostandoli dalle spese di investimento, su quali categorie sociali credetemi - andranno ad impattare, soprattutto di fronte ad una situazione che vede ancora delle sacche di riserva di alcuni singoli Assessori che rispetto all'aumento dell'IRPEF, ormai, gridano vendetta? Assessore, l'altro giorno le ho già detto che negli avanzi e nei residui del 2012, che potevano tranquillamente ripercuotersi e ribaltarsi sul 2013, abbiamo scoperto dei fatti che ci lasciano veramente basiti: oltre sei milioni di euro legati allo sport, per fare ripartire bandi sull'impiantistica sportiva, che ancora non hanno visto il pagamento del bando appena concluso; e ancora il finanziamento dell'eccellenza sportiva per quasi un milione di euro.
Quando si taglia l'IRPEF in questa maniera, occorrerebbe avere senso di responsabilità per poter dire in Giunta: "Signori miei, le sacche legate alle rendite di posizione dei singoli Assessori, oppure alle competenze di ogni singolo Assessore - perché, ovviamente, è materia propria e ha una sua importanza - vanno tagliate".
questo lo sconforto, alla fine di questa nottata, che dovrebbe accompagnarvi rientrando a casa.
Invece, l'altra domanda è (la rivolgo a entrambi e vi chiedo una risposta, perché ancora non l'ho capito): qual è l'orientamento politico di fondo che ha mosso le vostre scelte? Qual è la teoria politica, in uno scenario così complicato e sicuramente difficile, che ha mosso le vostre scelte e che vi fa dire: "Questa è la nostra posizione per cercare di risanare e di risollevare il Piemonte"? Io naturalmente, da un impianto socialista, ho un tipo di visione, per non riesco a cogliere la vostra, perché di sicuro non è un'impostazione liberale. Ripeto, lei ogni tanto fa la battuta: "Sono di impostazione liberale", ma lei sa bene che questo tipo di politica nulla ha a che vedere con un'impostazione liberale. Un nome ce lo può avere, che è quello che voi e che tanti di noi in quest'Aula abbiamo avversato alle politiche di Monti: si chiama austerità espansionista. Austerità espansionista, cioè aumento delle entrate e diminuzione delle spese. Oggi quel tipo di politica di austerità espansionista ha dimostrato che, purtroppo, significa spargere il sale sulle ferite.
L'austerità espansionista si muove dal principio, ad esempio, che i moltiplicatori fiscali siano stati sottostimati. Quando si prendono misure restrittive, Assessori, per ridurre il deficit, l'economia - si sa - ne è in prima battuta, danneggiata; l'ipotesi che si è fatta anche a livello nazionale è che questo moltiplicatore viaggia intorno allo 0,5. Cosa vuol dire? Che se riduco di 100 il deficit, ho un impatto sul PIL, cioè una riduzione sul PIL di 50. Però, se "canno" completamente questo tipo di analisi e cioè, il moltiplicatore, anziché di 0,5, si rivela, ad esempio di 1,5, significa che produco e inietto una politica che mi taglia il deficit di 100, ma mi produce una riduzione del PIL di 150. Questo, che conseguenza ha? Ha sicuramente la conseguenza di diminuire le entrate fiscali, che io credevo aumentassero - e qui non sono così sicuro che gli aumenti sulle aliquote IRPEF alla fine produrranno le entrate che voi vi aspettate - e poi l'aumento della disoccupazione.
Recentemente, non il sottoscritto, ma un calcolo del Fondo Monetario ha stimato che questo moltiplicatore viaggia dallo 0,9 all'1,7, ed è il motivo per cui non capisco la scelta della vostra legge finanziaria. Ma non la capisco da qualsiasi punto di vista la osservi, non solo da un punto di vista socialista, ma anche semplicemente da un punto di vista liberale.
L'economista Andrew Lo un giorno affermò che la fisica ha tre leggi che spiegano il 99% dei fenomeni, mentre l'economia (proprio perché è una scienza imperfetta) ha 99 leggi che spiegano il 3% dei fenomeni. Così, per far funzionare quel principio di cui parlavo prima (il principio dell'austerità espansionista), ci vorrebbero - sostengono alcuni economisti delle situazioni di contorno particolari, che loro hanno individuato nelle seguenti: la politica economica dovrebbe irradiare concordia e determinazione, spargere fiducia, comunicare sicurezza, rinnovare rimuovere l'incertezza. Ed ecco perché, poiché non ci troviamo in nessuna di queste condizioni (credo che da questo punto di vista ne siamo tutti consapevoli), la vostra politica ragionieristica e di austerità alla Monti non funzionerà.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Penso che discutere del bilancio di previsione a maggio e alle due di notte non sia, diciamo, una grande cosa. È un peccato, perché un bilancio di previsione richiederebbe un confronto diverso da quello che stiamo facendo. Intanto non è un confronto, perché stiamo parlando solo noi dell'opposizione sia sulla finanziaria che sul bilancio. Insomma, non credo che sia utile. Non credo che sia utile nell'interesse generale.
Per prima cosa, Assessore, le chiedo una cosa: assuma un impegno.
Assuma l'impegno di presentare il bilancio di previsione per il 2014 entro la fine di quest'anno: sarebbe già un grande risultato. Al di là del merito, sarebbe già un grande risultato se potessimo discutere del bilancio di previsione per il prossimo anno entro la fine di quest'anno, sarebbe già un passo in avanti. Al di là del merito e della composizione, dei numeri dell'impostazione politica, ecc., sarebbe già una grande cosa se noi potessimo discutere del bilancio di previsione entro il termine del 31 dicembre; ripeto, sarebbe già un grande passo in avanti e sarebbe già un risultato.
Per il secondo anno, invece, arriviamo a discutere del bilancio di previsione a maggio, e questo è già un danno per il Piemonte. Allora si assuma questo impegno, Assessore, questa sera, almeno questo; almeno questo, perché tanto ormai il bilancio che avete presentato è segnato. Noi stiamo facendo una discussione per testimonianza e interveniamo per testimonianza: la battaglia che dovremo fare, come ha detto il collega Reschigna, la faremo fuori da quest'Aula sulle scelte che voi avete compiuto, e sono scelte sbagliate dal punto di vista politico, dal punto di vista economico, dal punto di vista sociale. Però, ecco, almeno questo impegno io credo che lo dobbiamo chiedere. Ve lo chiediamo: lo assuma Assessore, e vediamo se per il prossimo anno il confronto sul bilancio di previsione può avvenire in termini diversi da quello che invece stiamo tenendo in questi giorni e in questa notte.
Nel merito, hanno già detto i colleghi; lo abbiamo detto nel dibattito sulla finanziaria; lo stiamo dicendo adesso; l'abbiamo detto in Commissione: su tre grandi questioni noi ci siamo soffermati e vogliamo soffermarci ancora in questo dibattito generale.
Sul trasporto pubblico, vorrei dire soltanto questo. Intanto stigmatizziamo l'atteggiamento di un Assessore che è venuto qui per due ore, ha fatto una comunicazione e poi non l'abbiamo più vista, né sulla discussione della finanziaria né sul bilancio di previsione. Poiché il trasporto pubblico locale è uno dei settori più importanti d'interesse dell'attività di questa regione, rileviamo che facciamo una discussione in assenza totale dell'Assessore.
Tra l'altro, approfitto della presenza dell'Assessore Cavallera. Non me ne voglia, la cito soltanto per rilevare che dovrete giustificare il fatto che la provincia di Alessandria, insieme a quella di Biella, sarà una delle più colpite dai tagli sul trasporto. Esatto: abbiamo il binomio Pichetto Cavallera. Come dicevo, in quelle due province dovrete andare a giustificare il taglio pesantissimo sul trasporto pubblico locale. Lo dicevo l'altro giorno: la Provincia di Alessandria, per affrontare questa situazione, ha già deciso che nel mese di agosto non circolerà nemmeno un pullman e, poiché la gente non va neanche più in ferie, nel mese di agosto i problemi ci saranno.
Ho citato il mese di agosto, ma i tagli ci sono già adesso ogni mese e poi, appunto, nel mese di agosto si arriverà all'assurdo che non circolerà più un pullman in provincia di Alessandria. Diciamo che la pesantezza dei tagli sarà davvero dura e credo che dovrete dare delle risposte a questo proposito.
Richiamo quanto citava il Consigliere Gariglio, ricordando che quando l'Assessore Bonino aveva preannunciato i tagli dei rami secchi nel trasporto ferroviario, dopo un po' di tempo era venuta in Commissione dicendo che si sarebbero fatte le gare per quelle tratte ferroviarie in cui erano state cancellate le corse. Ebbene, stiamo aspettando ancora adesso: era evidente che quelle erano corse che non si sarebbero più ripristinate.
Ecco, siamo di fronte a questa situazione.
Analogo discorso sulle politiche sociali. In merito, voglio soltanto dire una cosa. Gli effetti di questa politica li vedremo; li stiamo già vedendo, ma fra qualche mese vedremo i veri effetti di questa politica. Lo vedremo e lo vedranno i Comuni, i Consorzi e soprattutto i cittadini.
Voglio qui ricordare anche coloro che lavorano nel settore delle politiche sociali, che pagheranno duramente questa politica della Regione Piemonte; stanno già pagando, perché ci sono persone che lavorano non prendendo lo stipendio da mesi, ma ci saranno persone che perderanno il posto di lavoro perché ormai - soprattutto le cooperative di tipo B - chi lavora in questo settore non ce la fa più e quindi le conseguenze di questa politica le pagheranno i cittadini e chi lavora nel settore.
Infine, lo abbiamo sottolineato in Commissione e vogliamo farlo anche in Aula questa notte, i tagli nei confronti delle Province sono molto pesanti. Lo dicevamo in Commissione: vedremo quale sarà il nuovo assetto istituzionale che deciderà il Parlamento, che deciderà il Governo e il Parlamento. Per il momento, questo nuovo assetto non c'è, ci sono ancora le Province che, appunto, gestiscono delle deleghe anche per conto delle Regioni. Anche qui i problemi ci saranno e saranno molto seri. Ormai le Province sono al dissesto e non riescono neanche ad approvare il bilancio perché non riescono a mettere insieme un bilancio. In più, decidiamo di tagliare delle risorse destinate alle Province, decidiamo di tagliare delle risorse destinate alla Pubblica Amministrazione, ai Comuni e al sistema degli Enti locali. Credo che questa politica non porti da nessuna parte.
Noi capiamo le difficoltà che vivono in generale le Regioni, che vive l'economia di questo Paese, il bilancio dello Stato; siamo consapevoli di questa situazione, ma quello che state facendo con questo bilancio sono errori che pagheranno i piemontesi, pagherà in generale il sistema del Piemonte e le conseguenze le stiamo già vedendo, ma nei prossimi mesi saranno davvero pesanti.
Concludo dicendo: Assessore, assuma questo impegno; cominci già a lavorare per presentare il prossimo bilancio entro il termine di quest'anno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Volevo tenere il tempo a mia disposizione per gli emendamenti, ma sar breve. Però, sentendo i colleghi, devo dire qualcosa riguardo a questo bilancio 2013. Ne abbiamo parlato, tanto o poco che sia, nelle varie Commissioni, però a mio avviso non è stato sufficiente.
Se andiamo a raccontare ai nostri cittadini che alle 2.30 di notte siamo qui a lavorare in quest'Aula per portare a termine il bilancio, quasi nessuno ci crede, ma è la sacrosanta verità. Qui, come dicevano, o ci prendete per la fame o per la stanchezza o per il sonno, ma dobbiamo partorire questo bilancio. Abbiamo l'Assessore Pichetto lì in attesa, che domani deve andare a Roma a presentarlo.
Capisco, però dico che questi argomenti non vanno affrettati così aspettando fino all'ultimo ed essendo poi obbligati ad approvare in questo modo. Mi auguro che questo non capiti più: questa non dev'essere una prassi giusta; non è questo il sistema.
In questo bilancio c'è un fiume di cose di cui parlare, sanità in primis. Io dico all'Assessore Cavallera che può ancora modificare migliorandolo, tutto l'assetto della sanità: non sto qui ad elencare i punti perché ce n'è una marea su cui parlare. Lo stesso vale per i trasporti. L'Assessore Bonino, però, l'abbiamo vista appena e poi è fuggita e non l'abbiamo più vista. Queste scelte sul trasporto mettono in ginocchio tante e tante imprese. Ritengo che in questo bilancio non abbiamo stanziato risorse a sufficienza.
Ci vuole più sostegno alle aziende. Anche su questo lasciatemi dire: non abbiamo dato alle aziende piccole e medie, che a mio avviso sono quelle che sostengono il Piemonte e l'Italia, ciò di cui hanno necessità. Ho già detto l'altro giorno che non si sa che fine abbia fatto il famoso Piano lavoro: bisogna metterlo in moto e attuarlo veramente.
Occorre più attenzione alle famiglie: tutti parlano di famiglie, per alle famiglie "vere" - parlo di quelle tra maschio e femmina, con figli non diamo abbastanza riguardo.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, la precisazione era doverosa, per il Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Guai se non ci fossero queste famiglie: dobbiamo fare in modo che i figli crescano e dare più attenzione alla vita, altrimenti il Piemonte invecchia.
In questo momento abbiamo bisogno di valori veri e concreti, se no guai: ci mangiamo l'uno con l'altro. Se non avessimo un po' di fede convinta, ci si sparerebbe l'uno contro l'altro.
Ci vuole più attenzione al lavoro, che manca. Il lavoro effettivamente rappresenta, in questo momento, il pane quotidiano.
Occorre più attenzione alle politiche sociali, ai Comuni e alle Province. Qui non è colpa della Regione, ma non sappiamo cosa intende fare il Governo: le Province rimangono o vengono eliminate? Non si capisce più un tubo di niente e dobbiamo fare la voce grossa anche noi.
Sulla scuola - è vero - abbiamo fatto dei buoni passi, ma forse sarebbe necessaria un po' più di attenzione: non ne abbiamo chiusa quasi nessuna e questo è positivo, sia per quanto riguarda quelle dei piccoli Comuni sia per quelle di montagna.
Anche nel campo del turismo abbiamo fatto alcuni passi in avanti per l'Expo 2015, però l'attenzione, proprio in questo momento di crisi, va tenuta alta perché quest'occasione rappresenta il pane quotidiano, che sta arrivando ancora in Piemonte, così come dai settori della cultura e della ricerca. Ma non voglio dilungarmi.
Voglio dire all'Assessore Pichetto che condivido ciò che ha detto il collega Muliere poco fa: prepariamoci affinché il prossimo anno non si arrivi di nuovo all'ultimo momento; ma prepariamoci per tempo a esaminare questo bilancio, in modo che sia condiviso il più possibile dalla maggioranza, ma anche da una buona fetta delle minoranze.
Chiudo, Presidente, perché voglio poi presentare i miei emendamenti.
Grazie.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Negro: devo ringraziarla perché in un momento di "difficoltà" è riuscito a risvegliare i colleghi. Una volta lei sarebbe stato definito un vero cavallo di razza...
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, la parola alla Giunta regionale; prego, Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Non voglio dilungarmi, ma alcuni interventi meritano attenzione e anche delle precisazioni, anche a partire dalla considerazione che il disegno di legge 300 penso sia stato presentato - non so quando ne sia avvenuto il deposito - ad ottobre-novembre.
Certamente non era nelle condizioni di essere approvato in quel momento, perché sappiamo bene che questo non dipendo solo dalla volontà regionale: il provvedimento che è intervenuto sui fondi delle Regioni è stato quello di dicembre, approvato dal Parlamento pochi giorni prima di Natale.
Per il futuro certamente la Giunta assume l'impegno di farlo prima anche perché - non essendo il 2014 un anno di elezioni politiche nazionali c'è da ritenere - speriamo - che il quadro normativo di dicembre permetta di muoversi in questa direzione, perché poi la realtà dei fatti è anche questa, e quindi ci consentirà - ci auguriamo - di essere più puntuali.
Vengo ai temi trattati dai colleghi. Ringrazio i Consiglieri perché si tratta di quei grandi temi che ci hanno già visti impegnati anche nel dibattito nelle Commissioni.
Sul TPL voglio dire una cosa: ho già avuto modo di dire stamattina che quello presentato stamattina non è il Piano, ma è una proposta tuttora in fase di elaborazione che la Giunta esaminerà. Il fatto che non vi sia contenuto nulla nel bilancio, quindi, è perché la Giunta regionale non ha ancora preso in esame quella proposta. C'è stata una richiesta da parte del Consiglio regionale di avere un'audizione dell'Assessore alla sanità e dell'Assessore ai trasporti, per ottenere le condizioni di stato di avanzamento dell'elaborazione del Piano trasporti.
Poi c'è chi chiacchiera di più e chi chiacchiera di meno con i giornali, ma questi sono strumenti di istruttoria.
Guardi, collega Bono: sono strumenti di istruttoria. Come siano finite sul giornale le tabelle di elaborazione dei FAS - perché su queste tabelle avevo detto che la parte scritta a mano era ancora in fase di elaborazione non lo so. Eppure mi sono anche trovato i comunicati stampa firmati, su alcuni punti relativi ai FAS, sui quali avevamo detto che c'era da discutere perché incompleti.
Su questo, quindi, ognuno prenda la sua parte di responsabilità. La Giunta regionale esaminerà le proposte che riguardano il Piano di rientro dei trasporti e il Piano di rientro della sanità. Rimarranno quelli presentati questa mattina? Se rimarranno questi bisognerà assumere i relativi provvedimenti di modifica del bilancio regionale: di quello annuale e di quello pluriennale. In questo momento, però, la Giunta non li ha esaminati e diciamo pure che in questo caso elemento di sostanza, nella Pubblica amministrazione, è anche la forma.
Su questo, penso me ne si debba dare atto: l'iscrizione dei 30 milioni sul 2013 per quanto riguarda il TPL è anche sempre stata accompagnata dall'affermazione: "Fate il piano e poi vediamo cosa esce dal piano". Per primo, infatti, anche il sottoscritto era convinto che al mese di maggio passati quattro mesi e a treno in corsa (la metafora del treno in questo caso si addice anche), non era possibile fare un rientro di 120 milioni avevo detto peraltro: "Si faccia il Piano triennale e vediamo qual è l'equilibrio e quale sarà la necessità"; poi, su quella necessità, la valutazione sarà in merito alla compatibilità di quanto emerge rispetto al bilancio regionale e questa sarà la valutazione che la Giunta farà certamente a partire dai prossimi giorni perché i termini che abbiamo sono quelli.
Lo stesso è trasferibile sulla partita sanità, dove però l'elaborazione ha avuto una maggiore socializzazione, nei vari passaggi, anche perché da più tempo investe anche l'Aula.
Parlando di criticità, ci rendiamo conto perfettamente della criticità relativa alle politiche sociali: attualmente sulle politiche sociali - lo confermo, perché vada a verbale - c'è una minore dotazione - poi possiamo valutarla e l'Assessore Cavallera farà le opportune considerazioni - di oltre dieci milioni di euro; e su questo dovremo ritornare. Con molta onestà lo dichiaro in quest'Aula: dovremo ritornare, su quello, perch l'attuale allocazione di risorse non soddisfa completamente quella che è un'emergenza.
Non vengo, quindi, a difendere l'impossibile: vengo a dire che è così.
Ringrazio dunque quei colleghi che hanno voluto, nel rispettivo ruolo, far emergere queste situazioni.
Devo dire però di essere rimasto stupito anche di alcuni interventi come quello della Consigliera Bresso. Vede, Consigliera Bresso, lei ha parlato di bilancio poco veritiero: è la differenza rispetto al suo, che era falso.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

BRESSO Mercedes (fuori microfono)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Di quale bilancio parla?



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Perché, vede, almeno qui c'è la coscienza e il tentativo di aver messo i dati tutti insieme: tutti; e tra i dati complessivi - in parte li ho già letti anche ieri - di aver messo due miliardi e 700 milioni di tutti i debiti pregressi: quelli fatti dalla Giunta Bresso (e sono tanti) e quelli fatti dalla Giunta Cota per recuperare. Infatti, se si può fare un'imputazione di colpa a questa Amministrazione, è di aver sempre solo cercato di comprimere, invece che di far emergere senza storie gli elementi.
Di questi debiti, infatti, quello di 864 milioni della sanità comincio dal primo settore, visto che era il più sbandierato - è stato poi accertato sei anni dopo e noi abbiamo l'onere di imputarvelo.



(Commenti della Consigliera Bresso)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Chiudiamo questo bilancio con il disegno di legge 35, grazie al fatto che dobbiamo caricare solo per 300 milioni quello che è stato il disallineamento del 2007-2008. perché qui la realtà, cara signora, è che le ASL hanno tre miliardi e 300 milioni di credito...



(Commenti della Consigliera Bresso)



PRESIDENTE

Consigliera Bresso, mi scusi: lei può intervenire dopo.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Il bilancio della Regione ha due miliardi e 300 milioni di debito perché lei dice di averli impegnati, ma in realtà li ha spesi per altro: non sono andati a recuperare il disimpegno.
E questo metodo del 2006-2007 è valso nel 2010, quando lei alle 14.45 del 29 marzo - 14.45 del 29 di marzo - ha fatto 568 disimpegni: 586, chiedo scusa- ho sbagliato -, per un totale di 708 milioni.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

BRESSO Mercedes (fuori microfono)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Lei sa bene che erano impegni che non costituivano debito: non racconti storie!



PRESIDENTE

Collega Bresso, mi scusi: lei può intervenire dopo...



PRESIDENTE

BRESSO Mercedes (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, lei sa bene che non posso più intervenire dopo!



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Mi assumo la responsabilità di cosa dichiaro: dicevo di un totale di 708 milioni, che hanno riguardato un po' tutte le Direzioni e che hanno portato a determine di disimpegno sugli Affari Istituzionali per 507.000 euro, sul Patrimonio e Personale per 15.125.997 e così via, per un lungo elenco di voci. E parte di questi disimpegni, emersi negli anni, è stata recuperata nel 2011, nel 2012 e anche iscritta sul 2013. Se vuole, le do la distinta degli impegni di Comune o altri soggetti fatti a seguito dello stanziamento del bilancio 2010...



(Commenti della Consigliera Bresso)



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore.
Consigliera Bresso, per cortesia.



PRESIDENTE

BRESSO Mercedes (fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi espella, Presidente!



PRESIDENTE

No, non la espello, ma l'Assessore Pichetto ora finisce il suo intervento e lei potrà intervenire dopo: c'è tutto il tempo a disposizione glielo chiedo per cortesia.
Prego, Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Presidente, ho il dovere di rispondere a dichiarazioni che dicono: bilancio non trasparente, bilancio non veritiero, bilancio forse falso.
Ad un'affermazione di questo genere, in dibattito generale ho il dovere di rispondere puntualmente.
Quindi, le ho parlato del 2007/2009, le ho parlato del disimpegno del 2010, anche delle maggiori entrate iscritte sul bilancio 2010 per 562 milioni di euro. Bene, colleghi, a qualcuno ho avuto modo di dirlo; su questo bilancio le entrate sono stimate in modo, credo, corretto. Posso sbagliarmi, lo dico, ma non ho "sparato" 600 milioni di maggiori entrate a caso! Posso aver sbagliato di qualche milione. Il 2010 aveva questo anche in aggiunta ai suoi, ma è sulla veridicità e sulla falsità...



(Commenti della Consigliera Bresso)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Aggiunto a tutto, quindi, lascio a loro la valutazione sul vero e sul falso. Questo è un bilancio che i numeri li ha a posto, che riguarda la Regione e non una maggioranza e una Giunta, che non ha nessun gioco delle tre carte. Ma cosa crediamo? Se avessi avuto i dieci o 15 milioni in più da mettere sull'assistenza sociale ci facevamo tritare l'anima in questo modo? Noi mettevamo i dieci, 15 o 20 milioni all'assistenza sociale! Non ci sono in questo momento. C'è un impegno a trovarli e metterli.
Questo è l'impegno nei confronti, certamente, del Consiglio regionale, ma prima di tutto nei confronti dei piemontesi, che hanno sempre urgente necessità delle politiche sociali. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Colleghi, per cortesia.
Passiamo all'esame dell'articolato.
In un primo momento tratteremo tutti quegli articoli che non hanno emendamenti; gli altri saranno trattati successivamente.
Il primo articolo senza emendamenti è il n. 3.
ARTICOLO 3 La parola al Consigliere Reschigna, per dichiarazione di voto.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Più che una dichiarazione di voto, a proposito di bilancio veritiero o non veritiero, Assessore Pichetto, come può iscrivere a bilancio, con l'articolo 3, l'autorizzazione alla contrazione del nuovo mutuo per 300 milioni di euro? Quando mi sembra che rispetto alle norme nazionali la Regione Piemonte...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Reschigna.
Adesso arriva la collega Quaglia.



RESCHIGNA Aldo

Come fa a iscrivere all'articolo 3 la contrazione di un mutuo di 300 milioni di euro quando non lo può contrarre? Mi vuole rispondere, per cortesia a proposito del bilancio che stiamo discutendo?



PRESIDENTE

Vediamo prima se ci sono dichiarazioni di voto e la Giunta, se lo ritiene, interviene in qualsiasi momento.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Se permette, al di là di una questione politica, ho posto un tema che andrebbe chiarito non tanto e solamente a me, ma all'Aula, sul fatto se è "le-git-ti-mo", ok? Le-git-ti-mo votare un articolo che prevede un nuovo indebitamento di 300 milioni di euro atteso che la Regione Piemonte ha già superato la percentuale massima stabilita dalla normativa nazionale? Ok? Credo che la cortesia di una risposta sia quanto mai doverosa!



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
A parte che sarebbe possibile comunque, anche senza norme speciali perché la norma autorizza, l'impedimento non è alle autorizzazioni, ma al tiraggio. Infatti, abbiamo in discussione una situazione di questo genere che non utilizziamo, ma sul bilancio regionale c'è un mutuo autorizzato di qualche anno or sono di cui non c'è tiraggio, perché il nostro indebitamento è il 23%. In realtà è stato fatto quando il limite era il 25%, quindi è possibile secondo la Ragioneria Generale dello Stato. C'era stata un'opinione della Corte dei Conti che era di tipo diverso. Gli Uffici e Giovanna Quaglia, che avevano fatto la valutazione, hanno ritenuto di soprassedere lasciando l'iscrizione. È buona e comunque utilizzabile.
Il DL 35 permette in deroga il tetto dei mutui. Quindi, se l'impostazione, salvo che cambino...
in conversione...
RONZANI Wilmer (fuori microfono) Ma allora prevedi che la conversione autorizzi...



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Esatto, prevedo. Comunque...



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Ma non prendeteci in giro!



PRESIDENTE

Collega Ronzani, per cortesia.
Colleghi, per cortesia!



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Una circolare della Ragioneria Generale dello Stato dice che noi possiamo iscrivere al titolo V le entrate di cui al DL 35, a rimborso venti/trentennale, per noi trentennale, perché abbiamo iscritto il trentennale.
Di conseguenza, la proposta che facciamo è quella di iscrizione al titolo V delle entrate e i relativi rimborsi trentennali andranno iscritti per quote, al titolo I e per quote al titolo III.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Lei sta prendendo in giro il Consiglio regionale!



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore Pichetto.
Collega Reschigna, per cortesia.
C'è ampio spazio in termini di tempo a disposizione per poter intervenire, dopo l'intervento dell'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Questa è l'impostazione che danno le Regioni italiane. Questa è l'impostazione di questo bilancio. Qualora ciò fosse non fattibile, a questo punto, avremmo l'iscrizione automatica del disavanzo 2007 e in quel caso scatterebbe il commissariamento con le relative conseguenze, signori.
questa la strada.
Tuttavia, le Regioni italiane iscrivono per competenza, mentre i Comuni no. Mentre i Comuni no, vorrei ricordarlo. Perché se qualcuno ha letto la parte sui Comuni, per i Comuni non funziona così, in quanto l'impostazione che hanno dato non è quella.
Questa è la costruzione del bilancio 2013.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Pichetto.
Consigliere Reschigna, lei è già intervenuto per dichiarazione di voto.
prevista una sola dichiarazione per Gruppo. Votiamo l'articolo 3 e pu intervenire...



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

No, mi scusi. Siamo nella fase...



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Lei si assume la responsabilità di far votare un articolo illegittimo.
Se almeno mi consentisse 30 secondi...



PRESIDENTE

No. Mi spiace. Le regole sono queste. Se non viene rispettata la legge si può indicarlo al Governo come un provvedimento che non rispetta la legge sui bilanci. Quella è una facoltà di qualsiasi Gruppo e di qualsiasi Consigliere.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Passiamo all'articolo 5, in quanto, come ho già detto prima, non sono stati presentati emendamenti.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Naturalmente, utilizzo il mio tempo per spiegare al Consiglio regionale in che cosa consiste l'affermazione che ho testé fatto.
Vi ricordate, colleghi, che l'Assessore Pichetto, qualche ora fa, ha chiesto all'Aula di votare contro un emendamento presentato da questo Gruppo che diceva: "In ossequio alle disposizioni del decreto legislativo 35, oggi la Regione Piemonte può contare su un'anticipazione di 800 milioni di euro" - è così? - "iscritta a bilancio" ed è un'anticipazione, in attesa che le istanze che la Regione Piemonte presenterà sul decreto legislativo 35 vengono esaminate e venga attribuito il monte di possibile intervento del decreto legislativo 35 in capo alla Regione Piemonte.
Tutti ci auguriamo che questo monte porti a quei tre miliardi di euro del triennale, con un mutuo trentennale.
Il nostro emendamento diceva che dalla fase di anticipazione si esce con la possibilità di contrarre un mutuo trentennale che consenta alla Regione Piemonte di avviare questo programma di risanamento.
L'Assessore Pichetto ci ha detto che oggi la Regione Piemonte pu legittimamente iscrivere a bilancio solamente l'anticipazione di 800 milioni di euro, perché non c'è il programma di riparto a livello nazionale, e che quindi solo dopo che sarà fatto il programma di riparto a livello nazionale potrà essere iscritto a bilancio l'altro pezzo, il più consistente, quella fase di spalmatura trentennale dei debiti pregressi su tutta una serie di situazioni.
Poco fa l'Assessore Pichetto ci ha detto che c'è una convenzione in base alla quale può iscrivere 300 milioni di euro di indebitamento. Poi nessuno sa perché 300 milioni! Volete che ve lo spieghi io? Perché quell'articolo 3 prevede un'autorizzazione di indebitamento di 300 milioni di euro? Che è anche il modo con cui è stata costruita questa legge bilancio? Il disegno di legge 300? Ve lo spiego, cari colleghi? Semplicemente questo: era un articolo del disegno di legge originario licenziato dalla Giunta regionale il 30 settembre 2012, che prevedeva tra le entrate impossibili un nuovo mutuo di 300 milioni di euro, quindi nessun riferimento al decreto legge n. 35; prevedeva entrate per 630 milioni di euro di alienazioni e di valorizzazioni patrimoniali e, semplicemente quando abbiamo spiegato che 630 milioni di euro erano una cifra di entrata sulle valorizzazioni patrimoniali folle, l'Assessore Pichetto ha presentato degli emendamenti sulle nuove tabelle - per cui li ha ridotti, mi sembra, a 200-230-240 milioni di euro - e non si è accorto che è rimasto l'articolo 3 con una richiesta di indebitamento di 300 milioni di euro. È così. Perch quel "tiraggio" non c'entra nulla neanche con questo articolo 3, perch quei 300 milioni di euro, che sono stati in allora autorizzati come indebitamento e per i quali non è mai stato contratto il mutuo, figurano tra i residui attivi del bilancio della Regione, quindi non sono neanche questa cosa qui.
Ti sei arrampicato sugli specchi, posso dirlo? Ti sei arrampicato sugli specchi. Oggi la Regione Piemonte, nella misura in cui prevede l'iscrizione di nuovo indebitamento... E anche qui - oh cavolo! che novità! - non siete quelli che dieci giorni fa hanno fatto una conferenza stampa in cui si dichiarava: "Primo bilancio senza indebitamento"? Guarda caso, ci sono 300 milioni di nuovo mutuo all'articolo della legge di bilancio! L'avete fatta voi la conferenza stampa, non l'ho mica fatta io!



(Commenti dell'Assessore Pichetto Fratin)



RESCHIGNA Aldo

Certo, non lo faremo, però intanto hai fatto votare al Consiglio regionale una cosa che non sta né in cielo né in terra? Dopodiché, mi auguro solo una cosa: che questi 300 milioni di euro - e in questo momento non ho voglia, lo farò domani, sono troppo stanco per farlo adesso - siano solamente un errore di un articolo inutile.
Spero ardentemente che non ci sia l'equilibrio di bilancio e il pareggio tra entrate e uscite grazie al fatto che nelle tabelle ci sia l'entrata di 300 milioni derivante dalla contrazione di questo mutuo.
Perché, se fosse così, se fosse la prima ipotesi, si tratterebbe del modo un po' superficiale con cui viene affrontata questa discussione oggi; se fosse la seconda ipotesi, che non si tratta solamente di un articolo della legge di bilancio, ma che nelle tabelle c'è un ingresso di 300 milioni di un nuovo mutuo che mai contrarrete, vuol dire sostanzialmente una cosa caro Assessore Pichetto: che questo bilancio non è veritiero. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

In realtà, una serie di cose che l'Assessore Pichetto ha detto trovano riscontro in articoli successivi, ma - insomma - credo faccia lo stesso.
Per intanto, su quello che lei ha detto, ribadisco che a bilancio viene iscritto un disavanzo 2012 (per la verità, viene descritto, perché non viene iscritto proprio niente, perché viene rinviato agli anni successivi) di 466 milioni. E dico viene rinviato agli anni successivi, mentre dovrebbe essere iscritto nell'anno immediatamente successivo alla creazione del disavanzo, quando - come ha ricordato prima anche il collega Ronzani - in realtà tutte le risultanze contabili dicono che il disavanzo del 2012 è di 993, quindi qui lei lo giudichi come vuole. Lo sanno tutti: possibile che l'unica persona che non lo sa è l'Assessore al bilancio? Ciò vuol dire che è stata iscritta una cifra inferiore, approfittando del fatto che, pur avendo noi chiesto molte volte che si portassero i dati del rendiconto, che si portasse il rendiconto prima, visto che siamo a fine aprile, non siamo a inizio gennaio (a parte che i conti si sanno dopo una ventina di giorni a gennaio), questo non è stato fatto.
Adesso i conti sono sicuramente consolidati, verificati e tutto quello che vuole, quindi questa è l'osservazione che sia io che il Consigliere Ronzani abbiamo fatto e a cui lei comunque non ha risposto. Le ricordo che dovrebbe iscriverli a bilancio già quest'anno e non ha iscritto niente perché l'articolo che viene dopo dice "iscrizione di quest'anno 2013: zero, zero". Gli avanzi si iscrivevano subito, ma i disavanzi si iscrivono negli anni successivi, quando si spera di non esserci. Lei poi non c'era abbiamo più volte parlato delle questioni che lei ha tirato fuori nuovamente.
Allora, non parliamo nemmeno del bilancio 2010, perché l'hanno approvato i suoi colleghi. Era stato fatto mesi e mesi prima, perché era stato presentato a settembre per poterlo approvare entro fine anno, anche se non valeva ancora il Regolamento, ma nella speranza che venisse accettata un'applicazione de facto di un Regolamento già in vigore, ma che sarebbe entrato in funzione solo con la nuova legislatura. Quindi era molto arretrato, entrate e uscite andavano revisionate dalla nuova Giunta, che poteva essere nostra e che non era nostra, e quindi la nuova Giunta doveva revisionarlo. Non lo ha fatto e solo lei è responsabile di quel deficit e anche delle eventuali sopravvalutazioni, perché nel frattempo sono sopravvenute, come sempre avviene, misure aggiuntive da parte del Governo e anche aumento della crisi molto grave, che hanno modificato le previsioni di entrata, anzi hanno modificato le risultanze di entrata anche nel corso dell'anno. Quindi in assestamento andavano fatte le modifiche che non sono state fatte.
Terza cosa. I disimpegni sono stati fatti proprio per non lasciare un deficit inutile, perché erano tutte partite non effettivamente impegnate ma accantonate da dirigenti e Assessori, come spesso avviene in fine anno nulla era obbligatorio e quindi, in quanto tale, consentiva alle Giunte che sarebbero venute di decidere se reiscrivere quegli impegni a bilancio o semplicemente lasciare perdere. La maggior parte, come ricorderà, erano accordi di programma con le Province a cui era stato detto con chiarezza che, finita la legislatura, non avrebbero più avuto diritto a chiederli.
Quindi così è stato fatto - giust'appunto - alla fine della legislatura non sapendo ancora chi aveva vinto le elezioni, a tutela del bilancio della Regione, non a tutela di una maggioranza.
Sulla questione delle reimpostazioni torneremo, perché i dati li ho tutti e so anche che cosa abbiamo dovuto reimpostare della Giunta Ghigo: superavano i due miliardi e mezzo di reimpostazioni. Ne abbiamo lasciati molto meno, ma per le modalità con cui il bilancio della Regione è fatto siete stati voi a fare quella legge di contabilità e comunque è la legge di contabilità vigente - lei sa che i fondi vanno in economia e poi devono essere reimpostati. Questo è quello che succede a tutte le Giunte che ricevono in eredità attivi e passivi dalle precedenti Amministrazioni.
Sulla vicenda specifica del disimpegno della sanità, lei mi ha dato l'accesso agli atti due giorni fa; ho finalmente capito di cosa si tratta: le porterò il quadro delle reimpostazioni. Anche se, come lei ben sa, il caos contabile della Regione è tale o comunque la normativa contabile della Regione è molto curiosa: le iscrizioni delle entrate e delle uscite vengono fatte in modo casuale.
Per esempio, nessuno sa mai esattamente che cosa è entrato sulle varie partite, perché i fondi arrivano dallo Stato senza indicazione di che cosa si tratti, e quindi vengono iscritti casualmente sull'IVA (sull'IRPEF no perché non vengono mai pagati), sul Fondo sanitario o su altre cose. In realtà, questo avviene anche quando i dirigenti reimpostano i fondi e li trasferiscono alle ASL: non viene indicata qual è la ragione dei fondi trasferiti. E le ASL fanno la stessa cosa, iscrivendo semplicemente come fondi nuovi anche qualunque reimpostazione.
Questo è un problema contabile molto complesso, però nel caso specifico io le potrò dimostrare che sono stati reimpostati. Parlo ovviamente di quelli del 2006-2007, non più di quelli del 2009, perché quelli del 2009 erano tra l'altro investimenti e come tali mi deve lei dimostrare che li ha reimpostati, eventualmente, perché la maggior parte degli investimenti, ad oggi, non sono stati reimpostati perché non sono stati fatti e quindi non possono venire richiesti dagli uffici. Quelli del 2007 o 2006 (non ricordo) sono stati invece tutti reimpostati o in larghissima parte reimpostati e glielo dimostrerò. Lei mi ha appena - finalmente - detto di cosa si tratta e io le porterò i dati per dimostrare che sono stati fatti.
Ma si ricordi che le porterò contemporaneamente anche quello che voi ci avete lasciato, perché diversamente da alcuni seduti lì, ce ne sono almeno due che nella Giunta Ghigo c'erano. Quindi le porterò anche un quadro chiaro, preciso e molto illuminante di che cosa - senza protestare abbiamo reimpostato, compresi i fondi europei, compresi moltissimi fondi vincolati che dovevano necessariamente essere reimpostati, mentre molte delle partite di cui stiamo parlando non dovevano esserlo affatto. Ma di questo parleremo in un'altra occasione.
Vorrei però la risposta sulla questione del disavanzo 2012, che sicuramente è comunque tutto da attribuire a voi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Assessore Pichetto, se ho inteso bene, lei dice: "Difendo e mantengo l'articolo 3 sull'indebitamento, perché è una richiesta di autorizzazione e non intendo usare quel mutuo". Giusto? Perfetto. Ma poiché lei ha detto subito dopo, che noi abbiamo "splafonato" la possibilità di indebitamento perché siamo al 23%, e lei sostiene giustamente che non possiamo utilizzare il mutuo - tant'è vero che ha dichiarato che lo iscrive, ma compare e comparirà unicamente come richiesta di autorizzazione - mi lasci dire: non c'è nessuna ragione al mondo per la quale voi approviate una legge di bilancio che prevede un indebitamento impossibile.
Che ragione c'è? Qual è il motivo per il quale lei sostiene che abbia un senso mantenere, nella legge di bilancio, un articolo 3 che prevede una cosa che lei sa in partenza che non potrà fare. Se lei avesse dichiarato: "Guardate che contesto la soglia di indebitamento, perché non siamo al 23%", lei avrebbe ragione. Ma poiché lei ha subito stabilito e ha dichiarato che siamo oltre il 23%, lo domando ai colleghi: perché infiliamo nella legge di bilancio una richiesta di nuove autorizzazioni all'indebitamento? Ha ragione il Consigliere Reschigna: è illegittima.
E la risposta, Assessore Pichetto, non può essere: "Lo scrivo, tanto non lo uso". Ma se siamo sopra il 23%, non ha senso neppure scriverlo; non è ragionevole scriverlo, perché se supero quella soglia e sono già dell'opinione che sia stata superata quella soglia, non lo iscrivo.
Francamente, questo argomento che voi utilizzate è sbagliato. Quindi io vi inviterei a sopprimere l'articolo 3, perché non c'è nessuna ragione al mondo per la quale voi manteniate un articolo che non è praticabile attuabile. Questo non lo dice il PD, lo dice l'Assessore Pichetto.
L'Assessore Pichetto vi ha appena detto che lui ritiene che la Giunta, pur avendo inserito l'articolo 3, non potrà utilizzarlo e non intende utilizzarlo, perché abbiamo superato quella soglia lì.
Assessore Pichetto, perché lo mette? Se lei per primo riconosci che non potrà essere utilizzato l'articolo di nuove autorizzazioni per 300 milioni di indebitamento, qual è ragione per la quale lo prevedete? Primo: vorrei una risposta, perché la risposta che l'Assessore Pichetto ha dato - scusate non è una risposta pertinente.
Secondo: parliamo di anticipazioni di cassa (parlo del decreto legge n.
35). Naturalmente se lo dicessi io, potreste non crederlo; ma lo dice il decreto n. 35, il quale è chiarissimo da questo punto di vista: "Le Regioni o le Province autonome", le quali "per carenza di liquidità", ottengono un'anticipazione di cassa da parte del Ministero. Lo dice il decreto legislativo n. 35: questo, cioè, non è opinabile e quindi non potete iscriverlo in competenza; non è opinabile. Ci sono delle regole, nelle norme sulla contabilità e sulle politiche finanziarie, che non sono utilizzabili e mi fa specie che le Regioni abbiano convenuto tra di loro di fare una roba diversa da quanto stabilisce il decreto.
vero che l'Assessore Pichetto ha fatto il Senatore della Repubblica è stato anche un relatore - ma non può sostenere che, nella previsione che la Camera o il Senato modifichino il decreto legge, ci si porta avanti con il lavoro e si stabilisce una cosa che oggi non è stabilita Non pu funzionare così! Non è che siamo al bar-stadio, dove ci si inventa le norme o, nella previsione che qualcuno le modifichi, si corre, ci si mette davanti e si anticipano i processi che avverranno attraverso gli atti legislativi.
Quindi - ho finito - non si tratta solo di anticipazioni di cassa o meno, ma del fatto che c'è una norma chiarissima, che giustifica l'emendamento firmato dal Consigliere Reschigna e da un Gruppo che vuole governare e che momentaneamente è all'opposizione. Potevamo non farci carico di un problema del genere, perché al punto 3) dell'articolo 2 il decreto stabilisce che l'erogazione delle somme, nei limiti delle assegnazioni, avverrà a seguito della predisposizione, da parte delle Regioni, di misure anche legislative idonee e congrue di copertura annuale del rimborso.
L'emendamento che abbiamo proposto - in questo caso al bilancio, ma anche in finanziaria - prevedeva esattamente questo riferimento alla norma contenuta nel decreto legislativo n. 35.
Assessore Pichetto, c'è poi un altro articolo - ho finito e mi scuso con i colleghi, ma lei non può non saperlo - che dice che in ogni caso le somme vanno impiegate per pagare i debiti (e questo è evidente), che non possono essere impiegate per fare altre operazioni (e anche questo mi risulta evidente), ma che saranno erogabili nel momento in cui verrà sottoscritto tra il Ministro dell'Economia e delle Finanze e la Regione interessata un contratto. E il contratto cosa deve decidere? Cosa deve dire? Il contratto deve definire le modalità di erogazione e della restituzione delle somme. Più chiaro di così si muore! Sostenere che queste non siano anticipazioni è fuori dal mondo; e prevederle in competenze è sbagliato, proprio dal punto di vista dell'impostazione.
Per questo, quindi, usiamo parole meno pesanti, ma questo è un bilancio che solleva pesanti interrogativi: no? Non parlo di un bilancio falso, ma non sappiamo come si chiude il 2012, scrivete un articolo 3 che dice che dovete indebitarvi e poi l'Assessore Pichetto mi dice che l'ha messo lì per caso, perché tanto non potrà usare l'indebitamento visto che siamo sopra la soglia; e poi sosteniamo che non sono anticipazioni, al punto che le prevediamo nella voce competenza.
Scusate: cos'è questo bilancio qui? Cos'è questo bilancio qui?



PRESIDENTE

Grazie, collega Ronzani.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, passiamo alla votazione per la quale do atto che il numero legale rimane 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Sull'articolo 6 non insistono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Anche sull'articolo 7 non insistono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Visti i rilievi che abbiamo mosso negli interventi precedenti al disegno di legge n. 300 - avete visto il nostro comportamento - noi non parteciperemo ad alcuna votazione che riguardi la legge di bilancio. Poi invece ci saranno degli articoli su cui entreremo nel merito, perché sono simpaticissimi! Vorrei però ricordare una ragione per cui questa notte siamo qua tutti insieme a discutere...



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

No, appassionatamente no. Siamo qua tutti insieme a discutere, e la maggioranza dovrà approvare la legge di bilancio, per due ragioni fondamentali che l'Assessore Pichetto ci ha abbondantemente illustrato e con le quali ha tentato di convincerci in questi ultimi giorni.
La prima è che domani ha un impegno a Roma, dove deve presentare le linee del bilancio della Regione.
La seconda - lo dico a chi ha partecipato: sono pochi i colleghi di maggioranza, però quelli che sono venuti si ricorderanno questo particolare è che l'Assessore Pichetto ha detto sostanzialmente una cosa: attenzione dobbiamo approvare in fretta legge di bilancio e legge finanziaria prima che arrivi alla Camera la conversione o il parere sul decreto legge n. 35.
Se approviamo i documenti oggi lo facciamo a testo vigente licenziato dal Governo, ma se lo facciamo dopo che il testo rischia di essere modificato dalle Camere - siccome si sta scatenando tutta la lobby, per cui c'è il rischio che i Comuni portino via un po' di più rispetto alla fetta delle Regioni - rischiamo di avere dei problemi.
vero, Assessore Pichetto?



RESCHIGNA Aldo

PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)



RESCHIGNA Aldo

vero.



RESCHIGNA Aldo

Ma sai cosa ci hai dimostrato, stasera? Che tu sei stato talmente bravo che hai anticipato all'interno della legge di bilancio delle questioni che sei sicuro saranno approvate in sede di conversione alla Camera del decreto legge: un capolavoro! Hai chiesto il contingentamento dei tempi per arrivare prima che alla Camera modifichino il decreto legge - e che quindi la lobby dei Comuni porti via dei pezzi alle Regioni - e adesso ci dici che invece noi siamo talmente bravi da approvare la legge di bilancio non sulla base del testo licenziato dal Governo, ma sulla base di quello che licenzierà la Camera: un grande capolavoro.
Peccato aver usato simpaticamente l'affermazione che avrei regalato un "Pinocchietto" al Presidente Cota, perché il copyright vale per una persona sola: altrimenti, infatti, lo meriteresti anche tu, Assessore Pichetto.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento per dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione, per la quale il numero legale è sempre 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Ha chiesto di intervenire la Consigliera Bresso per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Eccolo qua! Io vorrei, Assessore, che lei ci dicesse a verbale - così risulta chiaro - che lei è convinto effettivamente che le sue risultanze sono che il disavanzo finanziario presunto a questa stagione - appare piuttosto strano, ma mettiamo pure che quello presunto sia tale - è 466; e che in secondo luogo ci spiegasse questa curiosa ripartizione che prevede zero nel 2013: cioè non carichiamo nulla sul 2013 e spostiamo tutto sul 2014, il quale 2014 non troverà da caricarsi 404.000, ma ne troverà 993.000 meno 65.000.
Allora, sono molto curiosa di sentire che cosa lei ci dice esattamente visto che è pur da poco Assessore, forse un'occhiata al consuntivo dovrebbe averla già data, anche se è lì da poco, però in quel poco un'occhiatina almeno per curiosità, gliel'avrà data.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
La parola al Consigliere Reschigna, per dichiarazione di voto.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Confermo la non partecipazione al voto anche su questo articolo. Mi permetta unicamente di motivarla molto brevemente.
Qualche settimana fa (quando c'era ancora l'illustre Assessore al bilancio Quaglia, che adesso sta nelle seconde file, ma ti ho visto, stai tranquilla) in quest'Aula ho posto una domanda: "Assessore, lei è convinta di potermi garantire che il 2012 non chiuderà in disavanzo?" Risposta: "Diamine. Assolutamente no, diamine!".
Cavolo, adesso scopriamo che il 2012 chiuderà con un disavanzo presunto di 466 milioni di euro. E spero che rimanga di 466 milioni di euro, perch non godo, non sono contento se questo disavanzo sale.
E per essere chiaro, purtroppo, anche se capisco le ragioni dell'intervento della collega Bresso, non mi metto a contestare il fatto che nel 2013 non è iscritto nulla a copertura del disavanzo 2012, perch altrimenti vuol dire che il massacro sociale del 2013 diventa ancora più pesante. Rilevo però che questo Governo predica bene e razzola male, come dicono dalle mie parti. Perché questo disavanzo del 2012 è tutta responsabilità vostra. Tutta! Tutta! E quando vi dicevamo che stavate spendendo più di quanto erano nelle entrate ci prendevate per i soliti polemici oppositori che devono inventarsela una al giorno. La responsabilità è tutta vostra.
Non mi metto a contestare il passato. Ci sono valutazioni diverse. Non è questo il problema che mi interessa, non voglio continuare a guardare con la testa rivolta al passato, però posso farvi un elenco molto veloce e sintetico di quello che avete procurato voi in questi tre anni? Il disavanzo del 2010 di 600 milioni di euro. 354 milioni di euro sul TPL spostati da un anno all'altro del bilancio e oggi emergono come debiti pregressi sul TPL.
Un disavanzo presunto di 466 milioni di euro sull'esercizio 2012.
Accidenti! Per essere un gestione del bilancio oculata che guarda al futuro, c'è da farsi venire i brividi. Se solamente eravate di maniche larghe, se solamente allentavate un po' l'attenzione sulla gestione del bilancio della Regione Piemonte, chissà dove eravamo arrivati a questo punto? Al pignoramento! Complimenti!



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che quando la Giunta prenderà in considerazione il rendiconto, avremo contezza di quello che è l'importo del disavanzo. Dovrei dire che sarei molto contento se la cifra rimanesse 466 milioni di euro come diceva il Consigliere Reschigna.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Assessore Pichetto, in questa IX Legislatura, ormai siamo abituati ad uno straordinario record. Quando chiedevamo il risultato dell'esercizio perché ci serviva per la discussione sulla legge di bilancio ci veniva risposto (e anche quest'anno finisce così): "Ragazzi, calma perché i conti bisogna farli con molta attenzione".
Improvvisamente, subito dopo che la legge di bilancio veniva approvata una settimana o dieci giorni dopo, "zacchete!", spunta fuori il conto consuntivo! Quello che era impossibile fino al giorno dell'approvazione della legge di bilancio diventa immediatamente e miracolosamente un'apparizione, tre giorni, quattro giorni, cinque o sette giorni dopo! Dal modo con cui lei ci ha risposto, temo che il disavanzo sarà superiore.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Su quest'articolo è stato presentato un emendamento dall'Assessore Pichetto.
Emendamento rubricato n. 56.1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: gli allegati A e B di cui agli articoli 14 del disegno di legge n. 300 sono modificati come di seguito indicato:



(Vedi tabella allegata n. 1)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto per l'illustrazione.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Il merito dell'emendamento non è nell'entità totale, che è l'ennesimo spostamento dei 28 milioni, perché poi in realtà c'era stato lo scambio non dei numeri, bensì della descrizione tra le due ultime righe. Quindi c'è questo tipo di correzione.
Per il resto, ci sono una serie di cofinanziamenti, essenzialmente interventi comunitari in materia turistica e aggiustamenti di piccole entità tra le varie voci del bilancio. Questo è l'emendamento.
Ahimè, avrei preferito, come ho già detto, che fossero stati emendamenti di almeno 10 milioni sulle politiche sociali, ma non è possibile.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56.1).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 14, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Su quest'articolo non sono stati presentati emendamenti.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Vorrei brevemente richiamare l'attenzione dei colleghi, che sicuramente non l'avranno visto, l'allegato C, che è l'allegato degli immobili vendibili in questa Regione.
Ve ne leggo alcuni, quelli che mi ricordo di più: Villa San Remigio nella città di Verbania, a Verbania località Piano Grande, Via dell'Industria 19 A e 19 B, immobile. Vorrei precisare all'Aula che questo immobile è la sede del coordinamento provinciale della Protezione civile della Regione Piemonte, che ha una sede in tutte le Province del Piemonte.
Non si capisce perché debba essere messo in vendita il coordinamento provinciale della protezione civile a Verbania e non nelle altre sette province del Piemonte. Quell'immobile è un immobile direttamente funzionale alle esigenze.
Poi, il n. 18: Tenuta La Mandria e i laghi nei Comuni di Druento e di Venaria. Poi, andando oltre, vediamo anche...



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

Certo. Tenuta La Mandria e Villa di Laghi! Poi andiamo oltre. Oh poffarbacco! Viene messa in vendita anche la tenuta di Staffarda, definita nella descrizione "centro monumentale e storico di grandissima importanza e rilievo".



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

Stupinigi.
Assessore Pichetto, con quale criterio si mette in vendita la tenuta di Staffarda, definita nella descrizione "complesso storico e monumentale"? Con quale criterio viene messa in vendita la sede del coordinamento provinciale? Con quale criterio viene messa in vendita la tenuta La Mandria nei Comuni di Druento e di Venaria? Vi ricordate il film di Totò, quando vendeva il Colosseo?



PRESIDENTE

Era la Fontana di Trevi.



RESCHIGNA Aldo

A parte le battute, scusatemi: qui si sta vendendo il patrimonio storico della Regione Piemonte.



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

un elenco di immobili vendibili! Consigliera Maccanti, domani mattina, avendo messo dentro questo elenco questi immobili un qualunque pazzo Assessore regionale è capace di metterlo in vendita! Perché ha l'autorizzazione del Consiglio regionale a venderla! Visto che l'allegato C è l'allegato di integrazione al piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari!



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per favore.
Adesso le do la parola, collega Maccanti.



RESCHIGNA Aldo

Alienazione e valorizzazione immobiliari! Allora, siccome gli elenchi non si fanno per ridere, toglieteli! Togliete questi esempi del Piemonte storico monumentale. Toglieteli!



PRESIDENTE

Collega Maccanti, voleva intervenire?



MACCANTI Elena

Rinuncio.



PRESIDENTE

Consigliere Boeti, ho inteso bene che voleva intervenire? Prego.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
La Consigliera Maccanti dice che si tratta di un elenco, e noi possiamo anche crederci; anzi, sul fatto che sia un elenco non c'è il minimo dubbio: basta guardare, scorrendolo.
Il fatto che si possano vendere Staffarda e La Mandria... Ammesso che sia vero, naturalmente; poi l'Assessore Pichetto dirà come stanno le cose se anche questo è un elenco informativo, un riepilogo delle nostre proprietà. Sinceramente, chi può comprare La Mandria? A meno che, dentro La Mandria, si dia la possibilità...
Laus, la puoi comprare tu?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per favore, Consigliere Boeti, vada avanti.



BOETI Antonino

L'ora è tarda e io, come sapete, sono disponibile anche a scherzare non ci sono problemi. Tuttavia, un privato può essere interessato ad acquistare La Mandria se pensa - dato che dentro il parco de La Mandria c'è un patrimonio immobiliare, ci sono anche delle ville - eventualmente di valorizzare in tal senso questo patrimonio.
Non so se è nell'obiettivo dell'Amministrazione regionale quello di far costruire ville (ovviamente di un certo livello e di un certo pregio sarebbero ambite) all'interno del parco de La Mandria; diversamente, non capisco chi potrebbe essere interessato a comprarla.
Per quanto riguarda Staffarda, è un luogo nel quale vado almeno una volta all'anno, ed è uno dei posti più affascinanti che abbiamo nella nostra regione. Se volete toglierci il dubbio, il pensiero, e tranquillizzare i piemontesi, togliete almeno Staffarda dall'elenco. La Mandria non la compra nessuno, a meno che non sia valorizzata; credo nemmeno Staffarda, ma già solo il fatto di metterla nell'elenco di beni che potrebbero essere venduti è un torto che si fa al Piemonte e al suo patrimonio storico.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bresso.



BRESSO Mercedes

Ringrazio il collega Reschigna, perché confesso che non avevo letto l'elenco e, come minimo, Assessore - e in questo caso anche Presidente bisogna dire che cosa è destinato all'alienazione, cosa alla valorizzazione e cosa si intende con valorizzazione. Forse con valorizzazione si pu intendere - se così fosse, è del tutto legittimo - che gli immobili presenti all'interno, in particolare di Stupinigi, de La Mandria, ma anche di altre parti del patrimonio regionale, possono ad esempio essere locati per funzioni compatibili con il fatto che sono all'interno di area parco (tutti): perché no? Per quanto riguarda la Villa di Laghi, c'era addirittura un progetto di trasformazione in albergo che nulla osta, ma si trattava di una trasformazione per darla in locazione e non per alienarla. L'alienazione invece, vuol dire che, successivamente, non c'è più nessun potere di orientamento su quel bene.
Se invece con valorizzazione si intende vendita anche del patrimonio immobiliare - mi auguro che non si vogliano vendere i terreni, quantomeno almeno che sia indicato esattamente, perché altrimenti qualunque funzionario - anche preso dall'angoscia del fatto che il bilancio non quadra perché abbiamo visto che c'è una serie di poste di entrata di non facile esecuzione e anche i pur ridotti 250-240 milioni non sono di facile esecuzione, perché sono sempre 500 miliardi delle vecchie lire per capirci quindi ce ne vogliono di cose da vendere - potrebbe semplicemente dire: "La Mandria è interessante, siamo noi titolari delle competenze urbanistiche delle competenze di svincolo dal parco, se togliamo quell'area lì dal parco...". E, per esempio, lei sa benissimo che il golf di fianco a La Mandria, costruito sui vecchi terreni de La Mandria, sarebbe pronto a comprare pezzi di quell'area.
Allora, tali questioni vanno chiarite. Non scherziamo affatto, perch questo è un patrimonio costato risorse importanti ai piemontesi per tutelare uno dei patrimoni che però ha una maggior resa anche sul piano turistico e dell'immagine del nostro territorio. Non c'è alcun dubbio che Stupinigi e il suo contorno (perché Stupinigi senza i terreni intorno non esisterebbe più, sarebbe nascosta dietro le case), così come La Mandria e Staffarda sono stati tutti acquisiti proprio per tutelare un patrimonio che è unico nella nostra regione e anche nel nostro paese, per questa salvaguardia straordinaria delle aree intorno, boscate o agricole.
Occorre quindi avere ben chiaro di cosa si tratta, cosa si intende, che cosa è destinato all'alienazione, che cosa alla valorizzazione e, dentro la valorizzazione, che cosa significa e quali beni (perché sono patrimoni molto grandi) sono destinati alla valorizzazione e secondo quali modalità altrimenti effettivamente chiunque, sulla base di questa autorizzazione potrebbe anche vendere La Mandria.
Non è vero che non si trovano acquirenti, tant'è vero che una parte de La Mandria era stata venduta e l'abbiamo ricomprata; ed era stata venduta come tenuta di caccia, peraltro poi alienata per fare villette. Ci fu una battaglia giuridica per impedire la trasformazione in villette del parco de La Mandria, quindi non è vero che non interessa a nessuno. Certo, in un momento di crisi magari non interessa a molti, ma appena ripartirà l'economia sono aree di grandissimo pregio che interesserebbero assai quindi non è affatto vero che non si corrono rischi.
Una precisazione andrebbe fatta; magari un emendamento, un ordine del giorno che dice che, prima di consentire qualunque alienazione, si definisce esattamente che cosa significa alienazione e valorizzazione e si esclude una serie di beni essenziali da queste possibilità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Impiego proprio un minuto, perché ho avuto una folgorazione e ho fiducia nella Giunta e quindi intervengo in dissenso a tutti i colleghi che mi hanno preceduto.
Secondo me, è stato fatto proprio un bel lavoro. Dato che è stato fatto un bel lavoro, sicuramente avete pesato e soppesato con una giusta dose di pragmatismo tutti gli interessi compresenti nella vicenda, per trasferire poi tale questione nell'aspirazione al giusto epilogo.
Detto questo, mi può solo dire, Assessore - perché, al di là delle battute, il lavoro l'ha fatto - come intende valorizzare La Mandria? Scuramente non è in vendita: mi fido. Però vorrei sapere se avete già pensato con quale strumento, come, con quali meccanismi pensate di valorizzare La Mandria. Se mi risponde, mi fa cosa gradita; se non mi risponde, ci resto un po' male, però non succede niente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Sollevo una questione particolare. Perché l'elenco è un po' raffazzonato? Perché prevedete immobili che non si venderanno mai. Chi compera Palazzo Cisterna, me lo spiegate? È un bellissimo palazzo, ma chi lo compera?



(Commenti in aula)



RONZANI Wilmer

Appunto! Scusate, ragazzi: a parte tutto, a prescindere dai ragionamenti che hanno fatto adesso i colleghi Bresso, Reschigna, ecc., per me un elenco di questo tipo va fatto con un minimo di rigore. Va fatto con rigore: distinguo ciò che posso valorizzare e poi metto dentro delle cose che siano appetibili dal punto di vista del mercato, posto che debba venderle. Ma quella roba lì non verrà mai venduta. Assessore Quaglia, è vero o no? Non verrà mai venduta, perché nessuno comprerà Palazzo Cisterna a Biella: nessuno. Allora, cancelliamolo! Ci facciamo ridere dietro. Quindi non so su che base abbiano stilato un elenco del genere, Presidente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Premetto che, non solo perché siamo in un dibattito alle 4 del mattino ma anche per il fatto che non sono tuttologo, non sono in grado di darvi molte informazioni sull'elenco. Mi sembra come quando, in un'altra occasione, mi chiesero se avevo fatto un pagamento o meno, e io spiegai, in un certo luogo, che la Regione in certi periodi fa 500-600-1000 pagamenti in un giorno, quindi sapere se avevo fatto quello era abbastanza difficile.
Nell'elenco che gli uffici hanno redatto ci sono effettivamente immobili dove l'ipotesi di vendita, in alcuni casi, non è esclusa. Ad esempio, la citata Villa San Remigio è una villa rispetto alla quale il Fondo di Cassa depositi e prestiti ha manifestato un interesse ad acquisirla per una destinazione turistico-alberghiera. Inoltre, è una villa che vale per il giardino che ha (questo me l'ha raccontato il Consigliere Reschigna). Non so se la confondo con Villa Taranto, per capirci Ho presente Villa Taranto, ma non so più qual è delle due. Per dall'informazione che ho dal Consigliere Reschigna, ho capito perché il Fondo di Cassa depositi e prestiti è interessato. Noi siamo interessati a cederla, se è una destinazione... Peraltro, siamo i titolari del porre i vincoli, quindi non penso che si voglia deturpare una realtà importante.
In altri casi, mi ricordo che su La Mandria, ad esempio, mi avevano spiegato che c'è una corsa da valorizzare legata a una gara da svolgere forse Gianluca Vignale conosce meglio il tutto, ma che non è una vendita: in realtà, è l'utilizzo di un qualcosa inerente all'ippica. Al momento, non ricordo altri meccanismi di valorizzazione. Ma la valorizzazione è di un qualcosa che attualmente costa e invece, secondo l'opinione degli uffici potrebbe rendere. Ecco perché parlo di "valorizzazione".
In merito alla richiesta - che non ricordo da chi è venuta - di informare il Consiglio (o la Commissione, che vuol dire informare il Consiglio) sugli eventuali percorsi di alienazione, c'è la più completa disponibilità della Giunta, che dichiaro a verbale (poi facciamo un ordine del giorno o cosa volete).
Devo dire che questi elenchi di valorizzazione sono stati fatti così negli ultimi trent'anni; per il prossimo anno possiamo inventarci altre modalità. Quando modificheremo i criteri di bilancio e di contabilità anche perché dovremo farlo a seguito della norma sulla normalizzazione dei bilanci, potremo determinare le nuove modalità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Parlo molto seriamente, Assessore. Lei ha aggravato le nostre preoccupazioni, perché ha fatto un ragionamento che, da una parte, era onesto, ma dall'altra ha dimostrato che voi il quadro non ce l'avete assolutamente, nel senso che ci si muove a tentoni e si dice: "Ma penso che... Mi hanno detto...". Ho capito, ma stiamo parlando di una roba che ha un suo spessore, dal punto di vista economico, culturale e del patrimonio.
E allora, togliete questo elenco, toglietelo da qui! Se noi avessimo fatto una selezione abbastanza oggettiva nei criteri e nell'indicazione, credo infatti che noi avremmo convenuto: perché non è in discussione il fatto che a un certo punto si possano valorizzare e alienare una serie di beni. Ma di fronte a un elenco che i colleghi hanno accertato essere raffazzonato e di fronte al fatto che, una volta finiti lì certi immobili o certe aree, è problematico negare poi che questi possano essere "valorizzati male" o venduti, toglietelo.
Ritiriamo l'elenco, Assessore Pichetto, vi prego: ritirate l'elenco! Lo dico anche ai Consiglieri della maggioranza: una cosa così richiede un minimo di rigore e una selezione che sia fatta su una qualche base.
L'Assessore Pichetto non può dire: "Mah, gli Uffici mi dicono che si pu vendere". Ma certo che possono anche dirglielo! Ma c'è una valutazione dietro a questa proposta degli Uffici? E, se sì, lei come apprezza questa valutazione e quali conclusioni ne trae? Assessore Pichetto, mi dia retta: ritirate l'elenco! Non avete di fronte un Gruppo che nega in via di principio quell'operazione, ma metterla così significa anche fare brutta figura di fronte al mondo.
Domani mattina, infatti, tutti sono autorizzati a dirci - a dirvi - che stiamo compiendo uno scempio: non fatelo!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

La mia dichiarazione, ovviamente, è che non partecipo al voto. Ma le spiego il motivo, Assessore, nel senso che questo è uno straccetto per giustificare l'entrata: tutto lì.
Evidentemente lei ci ha detto che i conti quadrano, che i conti tornano: ci ha ripetuto più volte che lei si sente a posto. Le sono state fatte delle osservazioni serie e qua scopriamo un altro elemento di grossa criticità. Anzi, le criticità sono due.
La prima è che ovviamente lei sa che i 200 milioni - 200 e più: non ricordo se 215 o 230 - non ci sono e non ci saranno, alla fine dell'anno: lei sotto questo aspetto è realista e sa che dovrà ulteriormente aggiungere nel bilancio gran parte di questa somma che avete indicato. Una qualche strapazzata agli Uffici, però, io la farei, perché lei sta facendo la figura del dilettante allo sbaraglio, su quest'elenco. Non si presenta una cosa così: non si presenta una cosa così! E poi chiedo la cortesia di togliere quelle due realtà, perché di fatto su questi elementi si aprirà comunque la discussione sui giornali. E fate una pessima figura se la risposta è: "State tranquilli che poi alla fine non sarà così e non se ne parlerà: è stato messo lì, tanto perché alla fine bisogna giustificare comunque il valore e dare credibilità a un'entrata di 230 milioni di euro che abbiamo messo",.



PRESIDENTE

Le comunico, Consigliere Stara, che ha esaurito il tempo.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Sono abituato a prendere terribilmente sul serio le cose che vengono deliberate.
Allora, parliamoci chiaro: c'è qualcuno in quest'Aula che pensa che per valorizzare - uso le parole dell'Assessore Pichetto - un immobile, che oggi rappresenta una perdita e che può produrre un ricavo senza essere venduto c'è bisogno di metterlo in quest'elenco? No: non c'è bisogno di metterlo in quest'elenco. La Giunta regionale infatti, può prendere un immobile che non ha un'utilità economica per la Regione, affittarlo, trovare le intese con i privati e rimanerne proprietario.
Quelli che vanno in quest'elenco sono gli immobili individuati da un Ufficio che non ha alcuna sensibilità rispetto al Piemonte storico e alla difesa dei valori culturali ed artistici e che pensa sia vendibile tutto.
Questo è quello che dimostra quest'elenco.



PRESIDENTE

Al fine di consentire una valutazione sul tema, interrompiamo i lavori per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 03.51 riprende alle ore 03.52)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Pichetto; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Fermo il quadro che questi elenchi sono previsti probabilmente da qualche norma, secondo me non cambia nulla; e, se cambia, arriverò in Aula con un provvedimento di un articolo recante un elenco verificato distinguendo ciò che è in vendita e ciò che è da valorizzare.
Effettivamente, il fatto che le voci siano messe insieme in questo modo pu creare il dubbio che si venda l'Abbazia e si valorizzi il terreno solo facendogli piovere sopra.
Pertanto, ho appena sottoscritto e presentato un emendamento di soppressione dell'articolo 15.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Emendamento soppressivo rubricato n. 60) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: L'art. 15 è abrogato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 60).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 bis Emendamento rubricato n. 6) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: Dopo l'art. 15 è inserito il seguente: Art. 15 bis (Nota informativa strumenti finanziari derivati) 1. È approvato l'allegato D, denominato "Nota informativa operazioni di finanza derivata (swap)", ai sensi dell'art. 62 del D.L. 25 giugno 2008, n.
112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 sostituito dall'art. 3 comma 1 della legge n. 203/2008.
Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6).
Il Consiglio approva.
(Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 16 Non essendovi richieste di intervento né dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Forse mi sono distratto un attimo: noi abbiamo votato l'emendamento che cancellava l'articolo 15. Sugli altri articoli non vogliamo si attribuisca la stessa votazione perché noi non votiamo alcun articolo del bilancio.
Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 55) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: L'allegato A di cui agli articoli 1 e 2 è modificato come di seguito indicato:



(Vedi tabella allegata n. 2)



RESCHIGNA Aldo

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55).
Il Consiglio approva.



RESCHIGNA Aldo

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Non vogliamo far perdere tempo. Guardi, però, Assessore Pichetto, che lei ci sta facendo incavolare. Ci ha detto che mette 17 milioni sul fondo indistinto delle politiche sociali, ma le UPB non sono quelle, Assessore Pichetto! Non sono quelle! Ma stiamo scherzando?



(Commenti dell'Assessore Pichetto Fratin)



RESCHIGNA Aldo

E sì, ma sono i tuoi Uffici che fanno quel che vogliono: non i suoi del bilancio! Qui la variazione riguarda: l'UPB 19021 per sei milioni di euro, la 19051 per 100.000 euro, la 19052 per due milioni di euro, la 19061 per 8.605.000 euro. Ai Consorzi non mettete neanche la metà, con quest'emendamento! Ma vergognatevi! Vergognatevi! Altro che 17 milioni al fondo indistinto! E dateci almeno il tempo di guardarci i testi!Ai Consorzi non mettete neanche la metà! ora che ci sia un Assessore che si occupi delle politiche sociali: non lasciate fare ai funzionari queste operazioni! Queste sono operazioni che fanno i funzionari, non i politici! Questa è la verità!



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
Indìco la votazione...



(Proteste dai banchi del Gruppo del PD)



PRESIDENTE

Devo dare l'esito della votazione, poi vi do la parola.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

una vergogna! È una vergogna!



RONZANI Wilmer

In sede di replica, l'Assessore Pichetto - lo avete sentito tutti - ci ha spiegato di non poter ovviamente finanziare le politiche sociali nella misura che noi richiedevamo, ma di impegnare 17 milioni: ve lo ricordate? Perfetto.
Quindi l'Assessore Pichetto ha detto: fin lì arrivo, oltre non arrivo.
Tralascio il ragionamento che riguarda l'"oltre"; però adesso scopriamo che non stanzia 17 milioni, ma che ne mette la metà. Cribbio! Qui ormai c'è un problema di serietà e di credibilità nei rapporti.
Allora, delle due l'una: se ti dico che metto 17 milioni, metto 17 milioni; non ne metto sei e mezzo; se ne metto sei e mezzo, o è perché non ho controllato, o perché gli Uffici hanno sbagliato, o perché voglio prendere in giro le opposizioni.
Dove pensate di andare con questo modo di fare? Oggi il bilancio lo approvate, perché avete contingentato i tempi; ma da domani non fate più niente.
Vi domando cosa sarebbe successo se una cosa del genere l'avessimo fatta noi!



(Proteste del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Intervenite uno alla volta! RESCHIGNA Aldo (fuori microfono) Sono due anni che diciamo che c'è qualcuno, in quell'Assessorato...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Reschigna: ora ha la parola il collega Ronzani.
Prego, Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Non me ne frega niente dell'Assessorato. Questo è un problema politico non dell'Assessorato al welfare: è un problema politico, Assessore Pichetto! Mettete chi volete, ma voi dovete assumervi le responsabilità delle scelte che fate. E prendo atto che l'Assessore ha detto una cosa e ne ha fatta un'altra. Questo è un problema grosso come una casa! Allora, Assessore Pichetto, troviamo la quadra. Troviamo la quadra perché lei ha detto, concludendo i lavori della discussione generale sul bilancio, che lei aveva posato 17 milioni. Sì. I milioni postati sono sei e sono la metà. Trovate la quadra!



PRESIDENTE

Consigliere Stara, lei ha esaurito il tempo. Glielo avevo anche comunicato.



(Commenti del Consigliere Stara)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 4.03 riprende alle ore 4.05)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
ARTICOLO 2 La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Ho sentito l'Assessore Cavallera, naturalmente, per la ripartizione dei 17 milioni. Giustamente, l'Assessore Cavallera fa notare una cosa che l'UPB 19021, sulla quale vengono caricati con questa variazione sei milioni dei 17 milioni, va a un importo complessivo di 121 più sei, in totale 127 milioni. L'Assessore competente ha detto che su 127 milioni di quell'UPB lui riesce a dare soddisfazione, in questo momento, pur nella carenza complessiva, citata prima, perché ragiono complessivamente sulle politiche sociali e non sul merito, assolutamente, riesce a dare soddisfazione a quelle che sono le esigenze.
Non posso dire altro che rappresentare quella che è la ripartizione fatta dello stanziamento.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Per favore.
Passiamo all'emendamento n. 56) della Giunta regionale.
Emendamento rubricato n. 56) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: Gli allegati A e B di cui agli articoli 2 del disegno di legge n. 300 sono modificato come di seguito indicato:



(Vedi tabella allegata n. 3)



PRESIDENTE

Questo emendamento insiste sull'articolo 2. È l'annuale del pluriennale quindi diciamo che l'ha illustrato per quota parte.
Ci sono interventi?



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Rostagno, Stara: Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015.
All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 4)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 51) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 5)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 57) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Boeti, Laus, Manica, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'Allegato A "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 6)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 47) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 7)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A di cui all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 8)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A di cui all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 9)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 54) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 10)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 1) presentato dal Consigliere Negro: Emendamento all'Allegato A di cui agli art. 1 e 2 del disegno di legge n.
300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015":



PRESIDENTE

UPB UPB DB10132 S601041 500.000 - 500.000



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Questo fondo di 500 mila euro, aggiuntivo al fondo destinato al risanamento dei grandi rischi ambientali, serve per implementare il capitolo in bilancio ritenuto deficitario. Il tema dei rischi ambientali è stato troppo dimenticato in questi ultimi anni nel nostro Paese. L'eccesso di costruzioni in luoghi impropri rendono ogni minimo rischio un possibile dramma per persone e cose.
Il clima è cambiato e sempre più gli eventi meteorologici si presentano all'improvviso e con sempre maggiore intensità. È sufficiente vedere come in questi giorni alcune aree del Piemonte siano state interessate da eventi che hanno provocato ingenti danni.
Occorrono maggiori risorse a questo capitolo. A cominciare dalla previsione di una risorsa per la pianificazione territoriale, sono elementi indispensabili per non continuare a spendere molto di più per la messa in sicurezza e ripristino del nostro territorio o paesaggio o mettere a repentaglio la vita delle persone.
modesto, ma ritengo sia giusto. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Negro.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Negro: Emendamento all'Allegato A di cui agli art. 1 e 2 del disegno di legge n.
300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015":



(Vedi tabella allegata n. 11)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Ho presentato quest'emendamento perché mi sono tolto la vista a guardare tutto il budget del bilancio, ma non ho visto un piccolo capitolo in favore delle enoteche.
Tenendo conto che le enoteche regionali non parlano solo di vino, ma è un elemento fondamentale di promozione dei vari territori. Tutta la storia delle aree di produzione ha trovato in esso un elemento grave, impulso rappresentando sin dalla costituzione veri centri di sviluppo della cultura locale dei paesaggi, dei sempre più nuovi sistemi innovativi di produzione.
L'azione propositiva e promozionale dell'enoteca deve essere sostenuta per rappresentare uno degli elementi centrali per lo sviluppo economico del territorio. Qui, cari, voglio fare la voce grossa, perché troviamo un piccolo... ho chiesto 500 mila euro che fa ridere, è niente, è pochissimo però un piccolo segno lo dobbiamo dare.
Parlavo prima con l'Assessore all'agricoltura e l'Assessore Cavallera e dice: hai ragione, certe enoteche non fanno un tubo e non le diamo un tubo ma certe enoteche regionali che portano il nostro nome, che lavorano per il territorio e fanno degli incontri transfrontalieri di due o tre nazioni diverse... io ne conosco uno che lavora sia con il Palatinato, con la Germania, il Belgio, l'Olanda e la Francia. Allora un piccolo segno bisogna darlo, se no questi qui dicono: scusate, togliamo il nome "enoteca regionale".
Se non diamo niente! Chi lavora e chi è bravo un minimo bisogna trovare, caso Assessore Pichetto... Ha trovato per quella voce là che ci tengo anch'io... per il sociosanitario, deve trovare qualcosa anche per questo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Negro.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A di cui all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 12)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 52) presentato dal Consigliere Bono:



(Vedi tabella allegata n. 13)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Negro: UPB UPB DB12041 SB01041 10.00.000 - 10.00.000



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Questo emendamento riguarda il trasporto pubblico locale.
Il TPL patisce di considerevoli tagli su scala nazionale. Soffre altrettanto da decenni per il mancato rinnovo di politiche convincenti.
Integrazione ferro-gomma mai attuato seriamente. Troppi doppioni, sempre tollerati, esclusivi di infrastrutture che impediscono ogni altra politica di liberalizzazione e ammodernamenti mai attuati. Tutto ciò rende precario il servizio soprattutto alle aree più marginali, al pendolarismo operaio impiegatizio e studentesco.
Analizzando la distribuzione di ferro sui territori ci si rende conto del tempo perso per le potenzialità che essa avrebbe offerto se con avveduti investimenti ci fossimo trovati in condizioni diverse rispetto alle strette economiche di questi ultimi anni.
La stessa sofferenza della gente che fa servizio su gomma per i mancati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione rende il tutto ancora precario per l'utenza.
Una riconversione delle politiche del TPL così come sinora è attuata necessiterebbe di ingenti investimenti, ma questo ad oggi non è possibile.
Occorre allora pregiudicare il meno possibile le condizioni di chi del servizio deve obbligatoriamente servirsi. Anche qui ho messo una piccola cifra. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 14)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 58) presentato dai Consiglieri Ronzani, Reschigna Laus, Manica, Motta Angela, Muliere, Rostagno: All'Allegato A "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 15)



PRESIDENTE

Questo emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara:



(Vedi tabella allegata n. 16)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 17)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 18)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 19)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 32) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 20)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 21)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 33) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 22)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Reschigna, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A del disegno di legge n. 300, inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 23)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 46) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 24)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 50) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 25)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 14) presentato dai Consiglieri Muliere, Bresso Laus, Motta Angela, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 26)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri Laus, Bresso, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 27)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri Laus, Presso, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 28)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Laus, Bresso, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 29)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 30)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 31)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 32)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 25) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 33)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 24) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 34)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 35)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 36)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 37)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge n. 300, inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 38)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dal Consigliere Negro: Allegato A di cui agli articoli 1 e 2 disegno di legge n. 300 "Bilancio di previsione"



PRESIDENTE

UPB / UPB DB19001 / DB14271 500.000 / - 500.000



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Queste sono le politiche sociali per la famiglia, in quanto non possiamo non parlare di famiglia, e il fondo viene assegnato alla Direzione politiche sociali per la famiglia.
In un contesto socio-economico così difficile, occorrono adeguate misure di sostegno alla famiglia. La Regione non può esimersi dall'operare ogni sforzo affinché le famiglie, soprattutto quelle con figli a carico, in età prescolare o scolare, ricevano adeguati servizi a costi commisurati al reddito percepito. Così pure le famiglie con anziani a carico o portatori di handicap.
auspicabile la nascita di un diverso welfare familiare, in cui Regione, Enti locali e Fondazioni bancarie pianifichino un pacchetto di misure straordinario e necessario al rilancio della natalità, a sostegno del reddito familiare, con un agevolato accesso al servizio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Negro.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A di cui all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 39)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 48) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 40)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Ponso: All'allegato A, inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 41)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 42)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica: (Vedi tabella allegata n. 43)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 43) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 44)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 42) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 45)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 44) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 46)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 41) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica: (Vedi tabella allegata n. 47)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 45) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 48)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 49) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 49)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 34) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 50)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 51)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 52)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 53)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 35) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



(Vedi tabella allegata n. 54)



PRESIDENTE

L'emendamento è dato per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 39) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica: Vedi tabella allegata n. 55)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 59) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Cavallera: Inserire il cap. 113114 (prevenzione e zanzare) nell'elenco 1 delle spese obbligatorie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Come fa, Presidente, a mettere in votazione un emendamento su un articolo che è già stato votato?



PRESIDENTE

Si tratta dell'elenco 1.



RESCHIGNA Aldo

L'elenco 1 è parte...



PRESIDENTE

L'elenco 1 fa parte dell'articolo 2.



RESCHIGNA Aldo

L'elenco 1 è all'articolo 5.



PRESIDENTE

Svolga il suo intervento, adesso verifichiamo.



RESCHIGNA Aldo

Io non faccio nessun intervento, ho solo detto che lei sta mettendo in votazione un emendamento a un articolo che è già stato votato.



PRESIDENTE

Ha ragione lei.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 04.24 riprende alle ore 04.25)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'emendamento n. 59) è ritirato.
aperta discussione generale sugli emendamenti: chi vuole intervenire? Prego, Consigliere Reschigna, prenda pure la parola.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Immagino quale sia la risposta che l'Assessore Pichetto darà a tutti i nostri emendamenti. Voglio dire che le risposte dell'Assessore Pichetto che certamente, a questo punto, saranno negative, aprono problemi enormi nel rapporto tra la Regione Piemonte e la comunità piemontese, aprono problemi enormi sul tema delle politiche sociali e - guardate - da domani fortissima sarà la nostra denuncia, perché voi avete ammazzato il sistema delle politiche sociali in questa regione. Distruggendo le risorse ai consorzi dei servizi sociali, ammazzate il sistema delle politiche sociali in questa regione.
Assessore Pichetto, altro che mancano 21 milioni! Siamo al 50% delle risorse dell'anno scorso: pazzesco! Ammazzate il sistema delle politiche sociali in questa regione: pazzesco! chiaro un altro tema, lo ha detto prima il collega Boeti: guardate già abbiamo patito un periodo nel quale l'Assessore alle politiche sociali faceva unicamente l'Assessore alla sanità. Mi dispiace. L'Assessore Cavallera, nel giro di 15 giorni, ci ha dato la conferma che nulla è cambiato sotto questo fronte, perché quando l'Assessore non si rende conto che sta ammazzando il cuore fondamentale su cui fonda il sistema delle politiche sociali in questa regione, significa che non ha ancora compreso nulla di che cosa stiamo parlando.
Secondo elemento, e qui la chiudo perché non voglio rubare altro tempo tanto è tempo perso, ma terremo il nostro tempo per la battaglia che da domani incomincerà fuori da quest'Aula e fuori da questo palazzo, perch noi non demorderemo su alcuni punti e su alcuni obiettivi. Non demorderemo rispetto all'ingiustizia che state provocando con l'atto di questa notte.
Il tema del TPL, il tema delle funzioni delegate alle Province: queste erano le questioni fondamentali che erano contenute all'interno di questi emendamenti. Avete liquidato le questioni che abbiamo posto con una sufficienza che non vi fa onore, le avete liquidate pensando e immaginando che questa era una battaglia tipica del gioco della politica tra opposizione e maggioranza.
In campo non c'era la logica della maggioranza e dell'opposizione, ma c'era un valore fondamentale per il Piemonte: non creare una condizione di abbandono. Aver fatto queste scelte significa creare una condizione di abbandono. E questo non ve lo perdoneremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Svolgo una considerazione generale e una invece sull'emendamento che abbiamo presentato. Quella generale è questa, Presidente. O noi sbagliamo oppure, stante l'analisi che ha fatto il collega, domani si creerà un disastro, perché vuol dire che i consorzi del Piemonte ci diranno che non possono andare avanti: non so come pensate di far fronte a questo fatto.
Sono davvero colpito, perché l'anno scorso, per esempio, abbiamo discusso per giorni, ma poi abbiamo almeno tenuto il fronte delle politiche sociali, perché era comune la consapevolezza che c'è una soglia - la dico così, Assessore e Presidente Cota - al di sotto della quale il sistema salta. Esiste un livello al di sotto del quale salta l'equilibrio, perch non si è più in grado di garantire nulla. Noi abbiamo superato il livello di guardia.
Questa è una cosa, secondo me, che avrà conseguenze drammatiche in Piemonte, perché i consorzi diranno alle persone che si rivolgeranno a loro per avere un servizio che non ci sono i soldi, e stiamo parlando di persone che sono licenziate e non hanno un lavoro.
Secondo me, avremmo almeno dovuto tenere quel fronte lì. Va bene: vi assumete una grave responsabilità. Non potrete dirci che questa cosa non l'abbiamo detta in tutti i modi possibili e immaginabili. Poi scopriamo che, addirittura, i milioni stanziati non sono neanche 17, bensì sei.
E qui, allora, abbiate pazienza, ma insisto: il problema è politico. Se una Giunta non ha la sensibilità di capire che siamo al di sotto del livello di guardia è un problema politico della Giunta. Poi ci sono le colpe del Direttore e dell'Assessore competente, che certo non brilla per sensibilità, ma il problema non è soltanto dell'Assessore Cavallera: è un problema della maggioranza e della Giunta. Come fa la Giunta a non capire che il problema è drammatico? E come fa a non dire: "Guardate che questa è una soglia invalicabile al di sotto della quale non si può andare"? Seconda considerazione. Collega Montaruli, lei è stata in quest'Aula la relatrice di un provvedimento che si chiamava "legge per la promozione della lingua dei segni": ve lo ricordate? In quest'Aula ci siamo divisi per discutere di tale questione, e c'erano opinioni molto diverse e contrapposte. Alla fine, avete approvato una legge, con il mio voto. Voi sapete che non stiamo finanziando quella legge? Non solo. Non solo non stiamo finanziando quella legge, ma stiamo addirittura sottraendo risorse che in passato abbiamo erogato. La legge prevedeva un investimento complessivo di 250.000 euro: non c'è il becco di un euro sul provvedimento.
E voi avete raccontato che era una legge importantissima. Primo problema: un po' di coerenza - no? - tra le cose che dite e le cose che fate.
Verificate.
Insieme al Gruppo, propongo un emendamento, che non riapre il vecchio contenzioso, non affronta il tema delle risorse da destinare alle questioni sanitarie, ma garantisce il sistema come lo abbiamo ereditato prima della legge, per esempio, per dare le risorse che per anni la Regione ha dato con gli accordi programma ad una scuola della lingua dei segni di Cossato.
Neanche più questi soldi date! Assessore Pichetto, questa roba qui è di una gravità estrema: abbiamo fatto una legge che ha previsto uno stanziamento e non finanziate la legge! Non chiedo tanto: voi addirittura, definanziando la legge, non date neppure i soldi per fare ciò che prima facevamo (prima che venisse approvata una legge della Regione).
Questo è un emendamento che ripristina la possibilità di garantire che una scuola che da anni insegna la lingua dei segni possa continuare a farlo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti, ma il tempo a disposizione del Gruppo del Partito Democratico è esaurito.
Dando atto della disponibilità espressa dalla collega Cerutti di cedere parte del tempo del suo Gruppo - avendo concordato che gli assenti non potessero cederne, ma che i presenti potessero farlo - do la parola al Consigliere Boeti, imputando il tempo al Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Prendo la parola per esprimere anche personalmente la delusione rappresentata dall'atteggiamento con il quale l'Assessore Cavallera ha trattato questa questione dei servizi sociali. Mentre prima ho detto, tra il serio e il faceto, "ridateci Monferino", adesso lo ripeterò ad alta voce: ridateci Monferino! Mi pare infatti che, rispetto a questo capitolo del quale però lui non si occupava, l'Assessore Monferino avesse almeno avuto chiaro l'obiettivo, che era quello di non fare chiudere i servizi sociali nella nostra Regione. Questa è la delusione, le cui ragioni poi spiegheremo a Cavallera quando ci sarà la prima Commissione consiliare utile a discutere di queste questioni.
Poi ho una preoccupazione: siamo a maggio - quindi quasi a metà anno, a cinque mesi dall'inizio - e ritengo che i Consorzi abbiano impegnato risorse e progetti, per lo meno paragonabili a quelli dello scorso anno. A metà anno, quindi, noi veniamo a dire che il finanziamento per questi servizi è praticamente dimezzato. L'unica strada che hanno davanti i Consorzi, dunque, è quella del fallimento. Mi pare che lo dicesse prima il collega Laus: il fallimento.
Non so se questo è scientifico, se nella mente di qualche dirigente o da parte di qualche Consigliere - non credo, conoscendo i Consiglieri di maggioranza - ci fosse l'obiettivo di fare fallire i Consorzi socio assistenziali e i servizi che hanno erogato in questi anni. Ma il risultato di questa politica è il fallimento.
Peraltro, Assessore Pichetto, se l'ipotesi era - ed è così - che lo Stato potrebbe imporci l'addizionale IRPEF nel 2013, credo che sarebbe valsa la pena che lei, in questa prospettiva, avesse trovato gli strumenti necessari per consentire all'interno del bilancio almeno la posta relativa a questi finanziamenti.
Per fortuna, dovete dire voi ai Consorzi, e non noi, a questo punto dell'anno - siamo a metà - che hanno a disposizione il 50% delle risorse ma questa è una fortuna che ci consola poco, perché ci sarà il 50% della popolazione piemontese che non potrà più avere quei servizi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Cursio.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Assessore e Presidente Cota, sarò lapidario. Noi abbiamo capitoli e ambiti dove sprechiamo e di cui non ci occupiamo; poi, in un settore ove già in passato eravamo carenti - mediamente carenti rispetto alla media OCSE - oggi ridimensioniamo ulteriormente le dotazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, procediamo con la votazione, per la quale comunico che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56).
Il Consiglio approva Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 47), presentato dal Consigliere Bono, è irricevibile, in quanto coprirebbe una voce con una spesa obbligatoria.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Assessore Pichetto, qual è il suo parere sull'emendamento n. 3)?



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Visto che si condivide la finalità dell'emendamento n. 3), ma considerato che ci sono già dei fondi dell'UPB Agricoltura per quello stesso intento, invito il Consigliere Negro a trasformare la sua proposta in ordine del giorno, con l'impegno della Giunta di finalizzare i fondi di quell'UPB solo per quegli specifici scopi - sono fondi del Piano per lo sviluppo rurale - previsti dal suo emendamento.



PRESIDENTE

Do atto che il Consigliere Negro accoglie l'invito dell'Assessore e pertanto l'emendamento rubricato n. 3) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 19).
La parola all'Assessore Pichetto.



PICHETTO FRATIN Gilberto, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Sull'emendamento 19), chiedo ai proponenti se sono disponibili a modificare da 500 mila a 200 mila l'importo iscritto.
In questo caso. l'emendamento sarebbe accettato.



PRESIDENTE

Quindi vi è una modifica sia in entrata che in uscita a pareggio di 200 mila? La Consigliera Manica non c'è. Magari invio l'emendamento al Consigliere Reschigna.
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 19), così come modificato dai proponenti su richiesta della Giunta regionale nella cifra di 200 mila euro sia in entrata che in uscita rispetto alla cifra originaria di 500.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale l'Assessore Pichetto Fratin, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
Prima di procedere con le dichiarazioni di voto e al voto finale dobbiamo affrontare ancora l'ordine del giorno collegato n. 1002 presentato dai Consiglieri Stara, Bresso, Pentenero, Costa, Motta Angela, Artesio Cerutti, Valle, Maccanti, Manica e Montaruli, inerente a "Stanziamento fondi per i Centri antiviolenza sulle donne".
Consigliere Negro, il suo ordine del giorno annunciato?



(Commenti del Consigliere Negro)



PRESIDENTE

Come raccomandazione.
Dopo la votazione del bilancio, dobbiamo fare una brevissima comunicazione.
La Giunta esprime parere favorevole.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1002, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale vista la legge n. 16 del 29 maggio 2009 che istituisce i Centri antiviolenza dotati di case rifugio per le donne vittime di violenza, provvedimento nato da una proposta di iniziativa popolare e votato all'unanimità in Consiglio regionale la DGR n. 37-12568 del 16 novembre 2009 con la quale si dava mandato alla Direzione regionale competente di provvedere agli adempimenti conseguenti all'approvazione della stessa la determina n. 438 del 17 novembre 2009 con la quale si assegna alle Province piemontesi la somma complessiva di 400 mila euro destinata a garantire la continuità delle attività di Sportello rivolte alle donne vittime di violenza e si provvede ad impegnare la somma di 500 mila euro sul cap. 224950/2009 (Ass. n. 107512) a favore dei Comuni e dei soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali titolari dei Centri antiviolenza la legge sul bilancio di assestamento 2010 prevedeva la sola somma di 300 mila euro in spesa corrente per il finanziamento della legge 16/2009 (Istituzione dei Centri antiviolenza con case rifugio) considerato l'ordine del giorno del 30 luglio 2010, n. 57 di cui sono stato primo firmatario, approvato all'unanimità dal Consiglio regionale, la Giunta si impegnava a prevedere sul bilancio 2011 una congrua copertura finanziaria in spesa corrente e ad aggiungere 1 milione di euro alla somma già stanziata nel bilancio 2009 per un totale di 1 milione e 500 mila euro da erogare agli enti aventi diritto, dopo l'approvazione da parte della Giunta dei criteri e delle modalità contenute in un atto amministrativo già predisposto dagli uffici della competente Direzione (mai approdato in Giunta) il prevedibile impegno pari a 200 mila euro su bilancio 2013 per far partire le attività legate ai centri i residui in conto capitale 2009 da assegnare attraverso bando per l'allestimento e la ristrutturazione delle sedi dei centri antiviolenza impegna il Presidente della Giunta e l'Assessore competente al reperimento di nuove risorse in fase di assestamento di bilancio 2013 nel caso in cui lo stanziato si riveli insufficiente per sostenere le attività dei Centri a garantire in una prospettiva pluriennale i fondi necessari per le attività che richiedono continuità e certezza di finanziamenti, in modo da dare davvero operatività alla legge 16 del 2009".
Il Consiglio approva.
Non essendoci ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 28 Consiglieri votanti 27 Consiglieri hanno votato SÌ 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Comunico all'Aula, se l'Aula acconsente - mi rivolgo ai Capigruppo anche per evitare una riunione - che martedì 7 p.v. non si svolgeranno i lavori del Consiglio regionale, mentre mercoledì 8 è confermata, all'orario canonico, la Conferenza dei Capigruppo per la programmazione dei lavori della settimana successiva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 05.02)



(Tabella n. 1)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 56.1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: gli allegati A e B di cui agli articoli 14 del disegno di legge n. 300 sono modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

a) STATO di PREVISIONE della SPESA



PRESIDENTE

UPB |Descrizione |Var. 2013 |Var. 2014 |Var. 2015 DB09011 |Bilancio |-6.203.530,00 |-16.000.000,00|-17.000.000,00 DB 12022 |Reti ferroviarie e |0,00 |+6.000.000,00 |+6.000.000,00 impianti fissi DB 12051 |Navigazione, trasporto|-633.720,00 |0,00 |0,00 merci e logistica DB 14241 |Foreste |+550.000,00 |0,00 |0,00 DB15142 |Edilizia scolastica |0,00 |+10.000.000,00|+10.000.000,00 DB18011 |Biblioteche Archivi |+250.000,00 |0,00 |0,00 Istituti Culturali DB 18091 |Interventi comunitari |+3.000.000,00 |0,00 |+1.000.000,00 in materia turistica DB 18092 |Interventi comunitari |+3.037.250,00 |0,00 |0,00 in materia turistica DB18101 |Org. turistica, |0,00 |-4.969.000,00 |0,00 Turismo sociale e tempo libero DB18111 |Sport |0,00 |+3.869.000,00 |0,00 DB18151 |Promozione turistica |0,00 |+1.100.000,00 |0,00 SB01041 |Società a |+28.335.000,00|0,00 |0,00 partecipazione regionale SB01071 |Ufficio di Roma |-28.335.000,00|0,00 |0,00 TOTALE |0,00 |0,00 |0,00



PRESIDENTE

b) PARTITE di GIRO - stanziamenti su residui



PRESIDENTE

ENTRATA: +270.000.000,00 SPESA: +270.000.000,00



(Tabella n. 2)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 55) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: L'allegato A di cui agli articoli 1 e 2 è modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

1) Stato di previsione delle ENTRATE UPB |Titolo |Variazione DB0902 |Titolo III - Entrate extra |17.000.000,00 tributarie TOTALE | |17.000.000,00



PRESIDENTE

2) Stato di previsione delle SPESE UPB |Descrizione |Variazione DB 19021 |Rapporti con enti di gestione istituzionali |6.045.000,00 DB19051 |Promozione e sviluppo rete servizi, personale|100.000,00 socio-assistenziale DB 19052 |Promozione e sviluppo rete servizi, personale|2.000.000,00 socio-assistenziale DB 19061 |Servizio civile, terzo settore, enti di |8.605.000,00 diritto pubblico, privati DB 19071 |Servizi informativi e affari generali |250.000,00 TOTALE | |17.000.000,0 0



(Tabella n. 3)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 56) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Pichetto Fratin: Gli allegati A e B di cui agli articoli 2 del disegno di legge n. 300 sono modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

a) STATO di PREVISIONE della SPESA UPB Descrizione |Var. 2013 |Var. 20 |Var. 2015 DB090U |Bilancio |-6.203.530,00|-16.0083)00,00|-17.000.000,00 DB 12022 |Reti ferroviarie e |0,00 |+6.000.000,00 |+6.000.000,00 impianti fissi DB12051 |Navigazione, |-633.720,00 |0,00 |0,00 trasporto merci e logistica DB 14241 |Foreste |+550.000,00 |0,00 |0,00 DB15142 |Edilizia scolastica |0,00 |+10.000.000,00|+10.000.000,00 DB 18011 |Biblioteche Archivi |+250.000,00 |0,00 |0,00 Istituti Culturali DB 18091 |Interventi |+3.000.000,00|0,00 |+1.000.000,00 comunitari in materia turistica DB 18092 |Interventi |+3.037.250,00|0,00 |0,00 comunitari in materia turistica DB18101 |Org. turistica, |0,00 |-4.969.000,00 |0,00 Turismo sociale e tempo libero DB18111 |Sport |0,00 |+3.869.000,00 |0,00 DB18151 |Promozione turistica|0,00 |+1.100.000,00 | 0,00 SB01041 |Società a |+28.335.000,0| 0,00 | 0,00 partecipazione |0 regionale SB01071 |Ufficio di Roma |-28.335.000,0|0,00 |0,00 0 TOTALE |0,00 |0,00 |0,00



PRESIDENTE

b) PARTITE di GIRO - stanziamenti su residui c) ENTRATA: +270.000.000,00 SPESA: +270.000.000,00



(Tabella n. 4)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Rostagno, Stara: Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015.
All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB DB09011 - |DB05011 risorse finanziarie bilancio |affari istituzionali ed avvocatura titolo 1: spese correnti |rapporti con le autonomie locali



PRESIDENTE

titolo 1: spese correnti 10.000.000 |+10.000.000



(Tabella n. 5)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 51) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB12022 |DB08032 trasporti, infrastrutture, mobilità |Programmazione interventi di e logistica pianificazione, programm|edilizia ed infomobilità



PRESIDENTE

titolo 2: spese in conto capitale |titolo 2: spese in conto capitale 600.000,00 600.000,00



(Tabella n. 6)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 57) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Boeti, Laus, Manica, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'Allegato A "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB



PRESIDENTE

DB 09011 - risorse finanziarie |DB08201 bilancio |programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia disciplina vigente in materia di edilizia sociale titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 5.000.000,00 |+ 5.000.000,00



(Tabella n. 7)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 47) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09101 |DB08201 risorse finanziarie per il |programmazione strategica Consiglio regionale |politiche territoriali edilizia.
disciplina e vigilanza edilizia titolo 1: spese correnti |sociale 3.000.000,00 |titolo 1: spese correnti 3.000.000,00



(Tabella n. 8)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A di cui all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 - |DB09043 sanità risorse finanziarie |Acquisizione risorse finanziarie titolo 1: spese correnti 300'000'000 |+300'000'000



(Tabella n. 9)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A di cui all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09010 - |DB09043 risorse finanziarie bilancio |Acquisizione risorse finanziarie titolo 0: disavanzo finanziario +90'000'000 DB09011 - risorse finanziarie bilancio titolo 1: spese correnti 190'000'000



PRESIDENTE

100.000.000 |+100.000.000



(Tabella n. 10)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 54) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09012 |DB10002 risorse finanziarie bilancio |ambiente segreteria direzione titolo 2: |DB 10 titolo 2: spese in conto capitale spese in conto capitale |+ 1.000.000,00 1.000.000,00



(Tabella n. 11)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Negro: Emendamento all'Allegato A di cui agli art. 1 e 2 del disegno di legge n.
300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015":



PRESIDENTE

UPB |UPB DB11002 |SB01041 500.000 |- 500.000



(Tabella n. 12)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A di cui all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 - sanità risorse finanziarie titolo 1: |db 12041 - trasporti spese correnti 130.000.000,00 |infrastrutture mobilità. e logistica DB08021 - progr. strategica, politiche territ. ed |servizi di trasporto edilizia program negoziata |pubblico titolo 1: spese titolo 1: spese correnti -2.000.000,00 |correnti



PRESIDENTE

DB09011 - risorse finanziarie bilancio titolo 1: spese correnti -4.000.000,00



PRESIDENTE

SB01041 - gabinetto della presidenza della giunta regionale rapporti con società a partecipazione regionale titolo 1: spese correnti -2.000.000,00 138.000,00 |+138.000,00



(Tabella n. 13)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 52) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09011 |DB12041 risorse finanziarie bilancio |trasporti, infrastrutture mobilità e logistica. Servizi di trasporto pubblico titolo 2: spese correnti 30.000.000,00 |titolo 1: spese correnti 30.000.000,00



(Tabella n. 14)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 53) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica: UPB |UPB DB07091 |DB15041 risorse umane e patrimonio |istruzione, formazione professionale e autocentro e servizi generali |lavoro pol per l'occupazione e per la operativi |promozione dello sviluppo sociale titolo 1: spese correnti titolo 1: spese correnti 3.500.000,00 DB09011 risorse finanziarie bilancio titolo 1: spese correnti 6.500.000,00 10.000.000,00 |+ 10.000.000,00



PRESIDENTE

.(Tabella n. 15)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 58) presentato dai Consiglieri Ronzani, Reschigna Laus, Manica, Motta Angela, Muliere, Rostagno: All'Allegato A "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 09011 - |DB15071 risorse finanziarie bilancio |istruzione, formazione professionale e lavoro programm del sistema titolo 1: spese correnti |educativo regionale 100.000,00 |titolo 1: spese correnti 100.000,00



PRESIDENTE

.(Tabella n. 16)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09011 |DB15131 - istruzione, formazione risorse finanziarie bilancio|professionale e lavoro istruzione



PRESIDENTE

titolo 1: spesecorrenti |titolo 1: spese correnti 18.000,00 |+18.000,00



(Tabella n. 17)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09011 - risorse finanziarie |DB15131 bilancio |istruzione, formazione professionale e lavoro istruzione



PRESIDENTE

titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 200.000,00 |+200.000,00



(Tabella n. 18)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB | UPB SB01041 - |DB15131 gabinetto della Presidenza della |istruzione, formazione Giunta regionale rapporti con |professionale e lavoro istruzione società a partecipazione regionale titolo 1: spese correnti |TITOLO 1: SPESE CORRENTI 180.000,00 |+180.000,00



(Tabella n. 19)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB08021 - |DB15131 progr. strategica, politiche |istruzione, formazione territ. ed edilizia program |professionale e lavoro istruzione negoziata titolo 1 : spese correnti |titolo 1: spese correnti 150.000,00 |+150.000,00



(Tabella n. 20)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 32) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB07001 - risorse umane e |DB15131 patrimonio segreteria direzione |istruzione, formazione professionale e lavoro istruzione DB07 titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 120.000,00 |+120.000,00



PRESIDENTE

.(Tabella n. 21)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 - |DB15131 Sanità risorse finanziarie |istruzione, formazione professionale e lavoro istruzione titolo 1: spese correnti titolo 1: spese correnti 100.000,00 |+100.000,00



(Tabella n. 22)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 33) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani, Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB | UPB DB11001 - |DB15131 agricoltura segreteria direzione |istruzione, formazione professionale e lavoro istruzione DB11 titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 80.000,00 |+80.000,00



(Tabella n. 23)



PRESIDENTE

.
Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Reschigna, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A del disegno di legge n. 300, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09011 |DB15981 risorse finanziarie bilancio |istruzione, formazione professionale titolo 1: spese correnti |e lavoro collaborazioni direzione DB 15 500.000,00 |titolo 1: spese correnti 500.000,00



(Tabella n. 24)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 46) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB06061 |DB1S981 comunicazione istituzionale della |istruzione, formazione professionale giunta regionale |e lavoro. collaborazioni dirette DB titolo 1: spese correnti |15



PRESIDENTE

33000,00 |titolo 1: spese correnti 30.000,00



(Tabella n. 25)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 50) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15001 |DB18001 istruzione, formazione |Cultura, Turismo, Sport, Direzione professionale e lavoro segreteria direzione DB 15 titolo 1 : spese correnti |titolo 1: spese correnti 3.000.000,00 |+ 3.000.000,00



(Tabella n. 26)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 14) presentato dai Consiglieri Muliere, Bresso Laus, Motta Angela, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno, Stara: All'allegato A del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB | UPB DB09012 |DB 18032 risorse finanziarie bilancio |cultura, turismo, e sport musei e patrimonio culturale titolo 2: spese in conto capitale |titolo 2: spese in conto capitale 500.000,00 |+ 500.000,00



PRESIDENTE

.(Tabella n. 27)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri Laus, Bresso, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15111 - |DB 18041 istruzione, formazione |cultura, turismo e sport professionale e lavoro |promozione delle attività culturali e del patrimonio titolo 1: spese correnti |culturale e linguistico titolo 1 : spese correnti 2'000'000 |+2'000'000



(Tabella n. 28)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri Laus, Presso, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB16121 - |DB 18041 attività produttive |cultura, turismo e sport innovazione e qualificazione|promozione delle attività sistema produttivo |culturali e del patrimonio titolo 1: spese correnti |culturale e linguistico titolo 1 : spese correnti 2'000'000 |+2'000'000



(Tabella n. 29)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Laus, Bresso, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge n. 300, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB DB09011 |DB18091 risorse finanziarie bilancio |cultura, turismo e sport offerta turistica - int comunitari materia titolo 1 : spese correnti |turistica 500.000,00 |titolo 1 : spese correnti 500.000,00



(Tabella n. 30)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge n. 300, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB DB09012 |DB18092 risorse finanziarie bilancio |cultura, turismo e sport off turistica - int comunitari materia titolo 2: spese in conto capitale |turistica 500.000,00 |titolo 2: spese in conto capitale 500.000,00



(Tabella n. 31)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge n. 300, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB DB09011 |DB18111 risorse finanziarie bilancio titolo|cultura, turismo e sport sport 1 : spese correnti |titolo 1 : spese correnti 500.000,00 |+ 500.000,00



(Tabella n. 32)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 09011 - |DB18131 risorse finanziarie bilancio |cultura, turismo e sport titolo 1: spese correnti |spettacolo dal vivo e attività cinematografiche titolo 1: spese correnti 200.000,00 |+200.000,00



(Tabella n. 33)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 25) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DA UPB |A UPB SB01041 - |DB18131 gabinetto della presidenza della|cultura, turismo e sport giunta regionale rapporti con |spettacolo dal vivo e attività società a partecipazione |cinematografiche regionale titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 180.000,00 |+180.000,00



(Tabella n. 34)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 24) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB08021 - |DB18131 progr. strategica, politiche |cultura, turismo e sport territoriali ed edilizia program|spettacolo dal vivo e attività negoziata |cinematografiche titolo 1 : spese correnti |titolo 1: spese correnti 150.000,00 |+150.000,00



(Tabella n. 35)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DUPB |UPB DB07001 - |DB18131 risorse umane e patrimonio |cultura, turismo e sport segreteria direzione DB07 |spettacolo dal vivo e attività cinematografiche titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 120.000,00 |+120.000,00



(Tabella n. 36)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 - |DB18131 sanità risorse finanziarie |cultura, turismo e sport titolo 1: spese correnti |spettacolo dal vivo e attività cinematografiche titolo 1: spese correnti 100.000,00 |+100.000,00



(Tabella n. 37)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB11001 - |DB18131 agricoltura segreteria direzione |cultura, turismo e sport DB11 |spettacolo dal vivo e attività cinematografiche titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 80.000,00 |+80.000,00



(Tabella n. 38)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Manica, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A del disegno di legge n. 300, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 |DB18151 sanità risorse finanziarie |cultura, turismo e sport promozione titolo 1 : spese correnti |turistica titolo 1: spese correnti 500.000,00 |+ 500.000,00



(Tabella n. 39)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Reschigna, Bresso Laus, Motta Angela, Muliere, Pentenero, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A di cui all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 - |DB 19021 sanità risorse finanziarie |politiche sociali e politiche per la famiglia progetti socio-assistenziali, integrazione titolo 1: spese correnti |socio-sanitaria rapp enti gest istit titolo 1: spese correnti 46'500'000 |+46'500'000



(Tabella n. 40)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 48) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15001 |DB19021 istruzione, formazione |politiche sociali e politiche per professionale e lavoro |la famiglia prog socio-ass, integ segreteria direzione DB 15 |socsan rapp enti gest istit titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 10.000.000,00 10.000.000,00



(Tabella n. 41)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Ponso: All'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 19022 |DB 18112 politiche sociali e politiche |cultura, turismo e sport sport per la famiglia prog socio-ass |titolo 2: spese in conto capitale 275.000 |- 275.000



(Tabella n. 42)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Motta Angela, Muliere, Ronzani, Rostagno e Stara: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB DB09011 - |DB19061 risorse finanziarie bilancio |politiche sociali e politiche per titolo 1: spese correnti |la famiglia ser.civ.ter.set.enti dir. pub. priv. pol. fam. sogg.
deb titolo 1: spese correnti 7'000'000 |+7'000'000



(Tabella n. 43)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 09011 - |DB21021 risorse finanziarie bilancio |innovazione, ricerca, univ. e sviluppo energ .sost. ricerca innovazione e competitività titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 200.000,00 |+200.000,00



(Tabella n. 44)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 43) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'art. 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB SB01041 - |DB21021 gabinetto della presidenza della |innovazione, ricerca, univ. e giunta regionale rapporti con |sviluppo energ.sost. ricerca società a partecip regionale |innovazione e competitività titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 180.000,00 |+180.000,00



(Tabella n. 45)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 42) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB08021 - |DB21021 progr. strategica, politiche |innovazione, ricerca, univ. e territ. ed edilizia program |sviluppo energ.sost. ricerca negoziata |innovazione e competitività titolo 1 : spese correnti |titolo 1: spese correnti 150.000,00 |+150.000,00



(Tabella n. 46)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 44) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DA UPB |A UPB DB07001 - |DB21021 risorse umane e patrimonio |innovazione, ricerca, univ. e segreteria direzione DB07 titolo|sviluppo energ.sost. ricerca 1: spese correnti |innovazione e competitività titolo 1: spese correnti 120.000,00 |+120.000,00



(Tabella n. 47)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 41) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 - |DB21021 sanità risorse finanziarie |innovazione, ricerca, univ. e sviluppo energ. sost. ricerca innovazione e competitività titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 100.000,00 |+100.000,00



(Tabella n. 48)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 45) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB11001 - |DB21021 agricoltura segreteria direzione|innovazione, ricerca, univ. e db11 |sviluppo energ. sost. ricerca innovazione e competitività titolo 1: spese correnti titolo 1: spese correnti 80.000,00 |+80.000,00



(Tabella n. 49)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 49) presentato dal Consigliere Bono: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB SB01031 |DB21031 affari internazionali |ricerca, innovazione, università' titolo 1 : spese correnti |titolo 1 : spese correnti 2.000.000,00 5.000.000,00 DB15001 istruz formaz professionale e lavoro- direzione DB 15 3.000.000



(Tabella n. 50)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 34) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB SB01031 |DB21031 affari internazionali |ricerca, innovazione, università' titolo 1 : spese correnti |titolo 1 : spese correnti 2.000.000,00 5.000.000,00 DB15001 istruz formaz professionale e lavoro- direzione DB 15 3.000.000



(Tabella n. 51)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DA UPB |A UPB SB01041 - |DB 21031 gabinetto della presidenza della |innovazione, ricerca, univ. e giunta regionale rapporti con |sviluppo energ .sost. università società a partecip regionale |istituti ricerca, divulg.
titolo 1: spese correnti |Scientifica titolo 1: spese correnti 180.000,00 |+180.000,00



(Tabella n. 52)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB08021 - |DB 21031 progr. strategica, politiche |innovazione, ricerca, univ. e territ. ed edilizia program |sviluppo energ.sost. università negoziata |istituti ricerca, divulg.
scientifica titolo 1 : spese correnti |titolo 1: spese correnti 150.000,00 |+150.000,00



(Tabella n. 53)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DA UPB |A UPB DB07001 - |DB 21031 risorse umane e patrimonio |innovazione, ricerca, univ. e segreteria direzione DB07 |sviluppo energ.sost. università' istituti ricerca, divulg.
titolo 1: spese correnti |scientifica titolo 1: spese correnti 120.000,00 |+120.000,00



(Tabella n. 54)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 35) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DA UPB |A UPB DB20151 - |DB 21031 Sanità risorse finanziarie |innovazione, ricerca, univ. e sviluppo energ.sost. università istituti ricerca, divulg.
titolo 1: spese correnti |scientifica titolo 1: spese correnti 100.000,00 |+100.000,00



(Tabella n. 55)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 39) presentato dai Consiglieri Pentenero Reschigna, Bresso, Laus, Muliere, Ronzani e Rostagno: All'allegato A all'articolo 4 del disegno di legge 300 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015", inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

DAUPB |AUPB DB11001 - |DB 21031 agricoltura segreteria direzione |innovazione, ricerca, univ. e DB11 |sviluppo energ. sost. università istituti ricerca, divulg.
scientifica titolo 1: spese correnti |titolo 1: spese correnti 80.000,00 |+80.000,00



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