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Dettaglio seduta n.35 del 28/09/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PONSO TULLIO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Ponso comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 23 del Consigliere Lepri, inerente a "Roma ladrona?" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Parchi e riserve - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Ordine del giorno n. 81 dei Consiglieri Bono e Biolé, inerente a "Discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Chiedo, a nome del mio Gruppo, l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 23.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
A nome del mio Gruppo, chiedo l'iscrizione di un nuovo ordine del giorno, avente ad oggetto "Discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio" vista la tematica urgente che si sta delineando all'attenzione della cronaca e dei quotidiani.



PRESIDENTE

Non è ancora pervenuto alla Presidenza. Ne ha una copia?



BONO Davide

Sì.



PRESIDENTE

Me lo può far pervenire, grazie.
Chiedo l'attenzione dell'Aula perché vi sono richieste d'inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
La prima proposta riguarda l'inserimento, nell'o.d.g. della seduta odierna, dell'ordine del giorno n. 23, avente per oggetto "Roma ladrona?" primo firmatario il Consigliere Lepri.
La parola al Consigliere Lepri per l'illustrazione.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno è molto chiaro.
Nel decreto legge del 31 maggio 2010, il n. 78, "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria", è contenuta una misura che concede una dotazione annua di 300 milioni d'euro, a decorrere dal 2011, per contribuire al ripianamento del bilancio del Comune di Roma. Tenendo conto delle difficoltà che viviamo in questa stagione (la Giunta regionale sta per portare alla nostra attenzione un documento di tagli drammatici su cui dovremmo discutere) e tenendo anche conto dell'attualità del tema (viste le dichiarazioni di questi giorni), chiediamo al Presidente della Giunta regionale o, meglio, chiederemmo, se venisse approvato questo documento, di adoperarsi presso il Governo nazionale affinché sia eliminato questo ingiustificato privilegio a favore del Comune di Roma, tanto più che vi sono altri Comuni, a cominciare dal capoluogo della nostra regione, che vivono una non facile situazione finanziaria.
La proposta, quindi, è di fare in modo che la Giunta possa adoperarsi per eliminare quest'ingiusto privilegio.



PRESIDENTE

Il Consigliere Lepri ha illustrato brevemente l'ordine del giorno n.
23, di cui chiede l'iscrizione. Chiedo se vi sono interventi contro ricordando che può parlare un unico Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Pur essendo profondamente unitari, riteniamo che quest'ordine del giorno non sia urgente, quindi siamo contrari al suo inserimento nella seduta odierna. Grazie.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'inserimento, all'o.d.g. della seduta odierna dell'ordine del giorno n. 23.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 23.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Passiamo alla proposta d'inserimento dell'ordine del giorno a firma dei Consiglieri Bono e Biolé, avente ad oggetto "Discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Penso che il mio ordine del giorno sia più urgente, vista la situazione presente nel Napoletano, che soprattutto negli ultimi giorni presenta, per quanto riguarda i rifiuti, un quadro emergenziale.
Ricordiamo che giusto ieri è avvenuto un altro episodio di violenza: una bomba carta è esplosa contro il Sindaco di Boscoreale, Langella.
Ricordiamo che, a fianco di manifestanti che vorrebbero che non venisse realizzata un'ennesima discarica all'interno del Parco nazionale del Vesuvio, vi sono anche Sindaci ed amministratori comunali dell'area vesuviana.
Abbiamo visto che la situazione non si è sbloccata con la gestione emergenziale da parte della protezione civile e del Commissario Bertolaso né con l'apertura dell'inceneritore di Acerra che, tra l'altro, sembra poco funzionante.
Con questo documento vorremmo manifestare la nostra solidarietà ai Sindaci e alle amministrazioni in piazza (fanno addirittura lo sciopero della fame) e ai manifestanti pacifici dei Comitati, affinché venga chiarita la situazione dei lavoratori dell'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti: sembra che non ricevano gli stipendi da alcuni mesi ed è per questo che non starebbero più raccogliendo la spazzatura.
Chiediamo che la Giunta, in particolare nella figura del Presidente Cota, s'impegni presso il Governo centrale a garantire una gestione trasparente del ciclo dei rifiuti in Campania, puntando sulla gerarchia europea di riduzione, riuso e riciclo, prima di autorizzare nuove discariche - a maggior ragione discariche in un parco nazionale patrimonio dell'Unesco - e prima di autorizzare eventualmente altri impianti di trattamento a caldo dei rifiuti. Grazie.



PRESIDENTE

Qualche Consigliere vuole intervenire contro? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Riteniamo che la materia non sia oggetto di un'Assemblea regionale, ma è argomento che riguarda la politica a livello nazionale, quindi non giudichiamo opportuna l'iscrizione di quest'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta d'inserimento all'o.d.g. della seduta regionale odierno, ai sensi del comma 4 dell'articolo 58 del Regolamento dell'ordine del giorno avente come primo firmatario il Consigliere Bono.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 81.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Nomine

Nomine (richiesta inversione punti all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente. La mia è una richiesta d'inversione di punti all'o.d.g.
Chiedo al Consiglio regionale di cominciare i propri lavori con il punto 4) all'o.d.g. Motivo velocemente questa richiesta, anche perch ritengo che il tema meriti adeguata attenzione da parte dell'Assemblea.
Vorrei soprattutto mettere in evidenza una questione. La settimana scorsa, il Consiglio regionale, con votazione unanime, ha iscritto all'o.d.g. un ordine del giorno presentato dal Gruppo della Lega Nord. Noi ne abbiamo consentito l'iscrizione, sebbene la maggioranza non avesse i 40 voti necessari, perché è prassi all'interno di questo Consiglio regionale concedere l'iscrizione degli ordini del giorno a prescindere dal Gruppo che la richiede, fatta salva la valutazione legittima di merito da parte dei Gruppi consiliari al momento della discussione nel merito. Così è avvenuto.
Oggi prendiamo atto che tutto ciò va bene quando viene proposto dai Gruppi di maggioranza, non va bene quando la proposta proviene dai Gruppi dell'opposizione. Si rompe così una prassi: rimanga a futura memoria il fatto che il Gruppo regionale del Partito Democratico non voterà mai più una richiesta d'iscrizione all'o.d.g. presentata da un qualunque Gruppo della maggioranza. In questo consesso ci siamo tutti e tutti rispettiamo le regole e le norme di comportamento; quando si rompono, interrompendo una consuetudine, si rompe anche una forma di rispetto nei confronti del ruolo di tutti i Gruppi consiliari.
All'egregio collega Carossa, Presidente del Gruppo della Lega Nord voglio ricordare che l'ordine del giorno che è stato iscritto la settimana scorsa (e presentato il giorno prima della seduta di martedì scorso) riguardava i fatti avvenuti a Torino nel 1864, e precisamente l'eccidio perpetrato dalla Polizia Sabauda nei confronti dei manifestanti al momento del trasferimento della capitale d'Italia da Torino a Firenze, fatto d'indubbia attualità e che pertanto abbiamo acconsentito fosse iscritto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Su questo aspetto, mi impegno a parlare domani nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi.
Colleghi, il Consigliere Reschigna propone un'inversione all'o.d.g.: procedere con lo svolgimento delle "Nomine" come punto 3) all'o.d.g. e spostare al punto 4) la discussione delle "interrogazioni e interpellanze".
Ricordo che, a norma dell'articolo 58, comma 6, lettera b), del Regolamento, il Presidente di un Gruppo consiliare (o un suo delegato) pu proporre l'inversione limitatamente ad una sola per seduta.
Ci sono richieste d'intervento in senso contrario? Prego, Consigliere Pedrale, prenda pure la parola.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Propongo di seguire l'o.d.g. previsto. Abbiamo già iniziato con un notevole ritardo, ci sono numerose interrogazioni e interpellanze, anche con la disponibilità di alcuni Assessori presenti di rispondere, per cui direi di proseguire secondo l'ordine previsto dalla Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Preso atto che le proposte di modifica dell'o.d.g. sono state tutte respinte, è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, l'o.d.g.
della seduta consiliare odierna.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che il giorno 21 settembre 2010 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 21, 22, 27 28, 29 e 30 luglio 2010.
Se non vi sono osservazioni, si intendono approvati.



(L'Aula, unanime, acconsente)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cantore, Comba, Cota e Giordano.
Il numero legale è 29.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2010


PRESIDENTE

La Giunta regionale in data 22 settembre 2010 ha trasmesso, per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della l.r. 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n.
10 deliberazioni del 19 luglio 2010.



(Allegati a disposizione presso l'Ufficio Aula)


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Questione preliminare sollevata dal Consigliere Muliere ai sensi dell'articolo 71, comma 5 del Regolamento interno del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Il Consigliere Muliere chiede la parola per porre una questione preliminare: la esplichi e dica perché non si può procedere con l'o.d.g.
del Consiglio.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Le pongo una questione che avevo già evidenziato tempo fa in quest'aula, ed è la seguente.
Sabato scorso, il Presidente della Giunta regionale, Onorevole Cota, ha incontrato i Sindaci del Casalese. È stata un'ottima iniziativa, ma sta di fatto che io non sono stato invitato (non so per quanto riguarda gli altri Consiglieri della provincia di Alessandria). Sono stato invitato il giorno prima dal Sindaco di Casale attraverso una telefonata, ma questo non ha importanza.
Quello che le chiedo, Presidente, e che chiedo anche ai rappresentanti della Giunta, è di avere un'attenzione particolare: quando i rappresentanti del governo regionale, in particolar modo il Presidente della Giunta regionale, si recano in una provincia, è un dovere quello di avvertire i Consiglieri di quella provincia.
Era un incontro istituzionale?



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere. Quello che dice è rilevante, però non è preliminare alla conduzione del Consiglio: la invito a concludere.



MULIERE Rocco

una questione di rispetto dei Consiglieri regionali. Io le chiedo di farsi interprete di questa situazione nei confronti della Giunta e di garantire questo rispetto in qualità di Presidente del Consiglio regionale.
Gli Assessori e il Presidente della Giunta regionale, quando si recano in una provincia, devono avvertire i Consiglieri regionali. Mi pare quantomeno sgradevole leggere sul giornale che il Presidente Cota incontra i Sindaci o il tal Assessore svolge incontri e fa quel che vuole...



PRESIDENTE

Concluda, Consigliere!



MULIERE Rocco

Ho finito! Presidente, le chiedo di farsi interprete di quest'istanza.



PRESIDENTE

Come sa, avevo già mandato una nota il giorno 24 settembre 2010 e ne avevo già parlato in Consiglio. Domani c'è la Conferenza dei Capigruppo e riferirò in merito.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione n. 42 dei Consiglieri Bono e Biolé, inerente a "Nuova linea Torino Lione e legge Obiettivo"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione n. 42.
La parola all'Assessore Bonino per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
La competenza procedurale è in capo al Ministero delle Infrastrutture per l'intesa sulla localizzazione e al Ministero dell'Ambiente per la VIA e non spetta alla Regione Piemonte. Con nota 8/09/2009 prot. 0035092 08/09/2009-USCITA della Struttura Tecnica di Missione - Settore Tecnico del MIT, avente per oggetto "Torino-Lione e cunicolo esplorativo de la Maddalena - Richiesta di elementi informativi", si indica l'Allegato Infrastrutture al 7° DPEF 2010-2013, su cui ha espresso parere il CIPE in data 15 luglio 2009 (delibera n. 52), l'atto con cui si esplicita il reinserimento della Torino-Lione tra le opere strategiche.



PRESIDENTE

La parola il Consigliere Bono per la replica.



BONO Davide

Grazie, Presidente. E grazie, Assessore Bonino: sono contento ovviamente, di poter ricevere una risposta da lei in merito alla nostra interrogazione. Sappiamo che giustamente la Giunta e gli Assessori hanno moltissimo da lavorare e quindi la ringrazio della sua presenza oggi in aula.
La risposta è stata correttamente concisa e sappiamo che l'opera Torino Lione è stata reinserita nella legge Obiettivo. Di questo sicuramente verrà informata l'Unione Europea, per la quale sappiamo che pre-condizione necessaria per il finanziamento preliminare dell'opera e anche del cunicolo esplorativo della Maddalena di Chiomonte è, ovviamente, il consenso del territorio e dei cittadini che insistono lungo la tratta che si sta progettando. Non a caso, infatti, dopo le manifestazioni - ma anche gli scontri di Venaus del 2005, che ricordiamo tutti - il Governo Berlusconi che è lo stesso che è insediato adesso, fece una ritirata precipitosa facendo uscire ad inizio 2006 la nuova linea ad Alta Capacità Torino-Lione dalla legge Obiettivo, proprio per andare incontro alle richieste che venivano fatte in sede europea, anche tramite centinaia di migliaia di firme dei cittadini, in favore di procedure trasparenti, controllate e partecipate in merito ad un'opera così importante, così costosa e così impattante sul territorio.
Sappiamo dunque benissimo che la legge Obiettivo fu uno dei punti strategici del programma del Governo Berlusconi del 2001: consentire appunto, la realizzazione di una serie di grandi opere infrastrutturali in maniera rapida, per rilanciare l'economia - posto che ovviamente noi non condividiamo le modalità con cui si vorrebbe rilanciare l'economia e il benessere del Paese - porta a ridurre tutta una serie di controlli, tra cui la durata delle Valutazioni di Impatto Ambientale ed eventualmente di Autorizzazione Integrata Ambientale, per delle opere che, secondo noi dovrebbero avere, invece, tutta l'attenzione, anche perché si tratta di soldi pubblici: di soldi dei cittadini italiani e dei cittadini europei che, appunto, finanziano l'opera.
Non a caso, durante tutta la lunga storia dell'Alta Velocità, che lei sicuramente conosce, a partire dagli anni '80, si è sempre fatto in modo di forzare i tempi decisionali di questa grande opera, definendo per esempio la figura del contraente generale, che ha tutte le funzioni di una struttura pubblica ma non ha in capo, praticamente, la gestione dell'opera in sé.
Succede che, non avendo in capo la gestione dell'opera in sé, non è interessato né a finire l'opera in tempi ragionevoli né a far sì che l'opera funzioni correttamente, in quanto l'investimento della spesa non collima con la gestione della stessa. Di conseguenza, succede che i tempi delle opere stesse e soprattutto i loro costi si dilatano a dismisura, come abbiamo visto per i costi dell'Alta Capacità, che sono cinque, sei, sette volte a chilometro maggiori di quelli dell'Alta Velocità in Francia e in Spagna.
Così facendo, tra l'altro, vi è anche il problema del cosiddetto project financing, con cui si vuol far credere alla cittadinanza e all'opinione pubblica che il finanziamento sia in quota parte del 40 pubblico e del 60% privato; ma in realtà sappiamo che vengono dati dei finanziamenti che poi verranno coperti successivamente dallo Stato, e quindi dai cittadini, con l'aggiunta degli interessi. Noi ci prendiamo sicuramente anche la responsabilità di definirla una truffa ai danni dello Stato italiano e dei suoi cittadini, perché di questo si tratta.
Valuteremo certamente, anche con i parlamentari italiani in Europa questa notizia dell'inserimento nella legge Obiettivo dell'Alta Velocità e in Comunità montana riporteremo al Presidente Sandro Plano e a tutti gli altri componenti delle liste civiche, del Partito Democratico e anche dell'opposizione qual è, appunto, l'intenzione di procedere da parte del Governo, di cui lei ci ha resi edotti. Grazie.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 118 della Consigliera Artesio, inerente a "Situazione Way-Assauto"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 118.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

La questione è stata sottolineata nel territorio piemontese attraverso la sensibilizzazione degli enti istituzionali, del Comune e della Provincia di Asti, oltre che attraverso la mobilitazione dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali. Non mi dilungo, quindi, nello spiegare l'attività produttiva di Way-Assauto, il significato storico e industriale rivestito da quest'impresa e mi fermo esattamente sulla contingenza specifica che stiamo vivendo.
Nella situazione di crisi aziendale che si protrae ormai da due anni siamo oggi in una fase che proprio in queste ore sta assumendo un risvolto di particolare urgenza. Questa particolare urgenza riguarda la decisione che può essere assunta dal Tribunale, in ordine alla dichiarazione dello stato di fallimento piuttosto che alla possibilità di procedere nella proroga dell'amministrazione straordinaria, in virtù della possibilità di esaminare nuove offerte da parte di investitori che subentrerebbero nella gestione dell'attività. La materia è nota al Ministero, dove sono già state esaminate le offerte fino a questo momento pervenute che però, agli occhi della storia produttiva del territorio e dei lavoratori impiegati, non sono soddisfacenti, in quanto non presentano un quadro industriale promettente per l'occupazione e in più ne prevedono la dislocazione al di fuori del territorio astigiano.
Tuttavia negli ultimi giorni sembra emergere la volontà di un imprenditore straniero, nella fattispecie cinese, che manterrebbe la localizzazione nel territorio astigiano, con una previsione di consolidamento degli occupati fino a cento unità. Non che quest'indicazione così generale possa essere di sollievo e di certezza rispetto alle sorti produttive, tuttavia è un'ipotesi che dovrebbe essere presa in considerazione per la stabilità dell'attività produttiva e dell'occupazione.
Si chiede quindi che, data la particolare condizione di crisi e la particolare contingenza della decisione del Tribunale, anche l'amministrazione regionale assuma un ruolo di orientamento e d'interesse politico per la vicenda, in funzione delle competenze sulla programmazione delle attività produttive.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Giordano per la risposta.



GIORDANO Massimo, Assessore all'industria

Si tratta di una vicenda che abbiamo seguito direttamente e con grand'attenzione.
Mi permetto di riepilogare alcuni fatti, in modo che tutti i colleghi abbiano la possibilità di ricevere qualche informazione in più e quindi di formulare propri giudizi.
La Società Astigiana Ammortizzatori è in Amministrazione Straordinaria occupa nello stabilimento di Asti circa 230 addetti.
Dalla fine di settembre 2008 e cioè da quando il Tribunale di Asti ha dichiarato lo stato di insolvenza, nonostante le oggettive difficoltà del mercato dell'automotive, non è stato lasciato nulla di intentato per cercare di stimolare imprenditori a manifestare interessi sul complesso aziendale, che potessero preservare il patrimonio industriale e salvaguardare l'occupazione.
Per consentire di prendere in esame le manifestazioni di interesse all'acquisto dell'Azienda pervenute oltre i termini ordinari previsti dalla normativa sull'amministrazione straordinaria, il Tribunale di Asti ha autorizzato la proroga del termine per l'attuazione del programma di cessione del complesso aziendale fino alla data del 17 agosto 2010.
Ricapitolo per ordine, ma sono informazioni che la collega Artesio conosce, ma in modo che abbiamo un'impostazione ordinata, soprattutto per il sottoscritto.
Successivamente il Ministero dello Sviluppo Economico non ha autorizzato il Commissario straordinario ad accettare l'unica offerta pervenuta alla Procedura (formulata da un imprenditore del territorio piemontese presentata il 3 agosto). In considerazione anche delle problematiche di carattere sociale, ha chiesto al Commissario un ulteriore approfondimento al fine di acquisire una proposta migliorativa da parte dell'unica Società offerente.
La nuova offerta, la cui validità è stata prorogata fino al prossimo 27 settembre e al quale si è aggiunta di recente una manifestazione di interesse da parte di una Società cinese, è al momento al vaglio del Ministero.
Si segnala, infine, che il Tribunale di Asti ha fissato per il prossimo 27 settembre l'udienza per l'eventuale conversione in fallimento della procedura di amministrazione straordinaria. Nel caso ci dovesse essere una dichiarazione di fallimento, le norme vigenti prevedono la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione guadagni straordinaria fino ad un massimo di 18 mesi dalla data del fallimento per tutti gli attuali 230 lavoratori.
Questa è una delle crisi aziendali meno gravi, perché ci sono imprenditori intenzionati a rilevare, parzialmente o integralmente, l'azienda.
L'Assessorato ha parlato con alcuni soggetti interessati, tra cui l'imprenditore piemontese che per primo ha presentato l'offerta. Un'offerta abbastanza solida, ma con la difficoltà che, però, vorrebbe spostare la sede di lavoro.
Nonostante ciò, ripeto, è una delle crisi aziendali meno gravi perch vede l'interesse di più di un gruppo imprenditoriale.
Non potendo entrare nel dettaglio delle proposte - c'è un Commissario il nostro approccio deve essere istituzionale e prudente ma, allo stesso momento, di stimolo e con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Poich sappiamo bene che le aziende in crisi non possono essere sostenute con i fondi europei, una delle ipotesi su cui sto personalmente lavorando e che sarebbe utile soprattutto per il momento storico, è quella di costruire una misura ad hoc che possa sostenere le aziende che rilevano aziende in crisi.
Misure che oggi non abbiamo. Abbiamo una serie di misure che possono anche valere per questi casi, ma credo che potrebbe essere utile per il nostro territorio e il nostro sistema produttivo, costruirne una ad hoc. Quando sarà pronta sarà mia cura sottoporla all'attenzione del Consiglio.
Credo ci siano buone speranze per questa società, non voglio portare sfortuna, è comunque una delle realtà che vede un interesse di altri imprenditori, quindi ci fa pensare in senso positivo.


Argomento: Produzione e trasformazione dei prodotti - Ammortizzatori sociali

Interrogazione n. 129 del Consigliere Muliere, inerente a "Grave situazione del Caseificio Merlo di Terzo d'Acqui"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 129.
La parola al Consigliere Muliere per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente Ho chiesto di avere un attimo di attenzione sulla questione del Caseificio Merlo di Terzo d'Acqui. È una situazione estremamente grave. I lavoratori in questi giorni sono davanti ai cancelli dell'azienda perché la proprietà ha chiuso l'attività e non vi è certezza rispetto al futuro. So che l'Assessore Giordano si è interessato alla questione. La Provincia di Alessandria ha convocato più di un incontro, si è incontrata con la proprietà, ma mi pare che non ci si, ad oggi, prospettiva rispetto al futuro dell'azienda.
L'aspetto più preoccupante è che più i giorni passano e più le difficoltà aumentano. Difficoltà a trovare una soluzione. Tra l'altro questo è un settore particolare, perché ogni giornata di chiusura aumenta la difficoltà a trovare una prospettiva. A questo punto, credo che ci sia bisogno di un interessamento - e so che c'è - della Giunta regionale, della Provincia e delle organizzazioni sindacali per verificare la possibilità cha Granarolo, o altre società, possano acquisire la proprietà e continuare la produzione. Tra l'altro, una produzione di qualità in questo settore.
Ecco perché chiedo che ci sia una particolare attenzione da parte dell'Assessore e della Giunta per verificare se ci sono queste condizioni.
Sarebbe davvero molto grave, soprattutto in una provincia come quella di Alessandria, in una zona come quella dell'Acquese, perdere quei posti di lavoro, perdere quella produzione in un settore particolare come quello.
Con quest'interrogazione, volevo riportare l'attenzione sulla situazione dei lavoratori del Caseificio Merlo e chiedere ulteriormente un maggior impegno da parte della Giunta regionale, in collaborazione ai sindacati e alla Provincia di Alessandria, per lavorare e trovare una soluzione alla situazione che sta diventando drammatica per i lavoratori del caseificio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Giordano per la risposta.



GIORDANO Massimo, Assessore allo sviluppo economico

Apprezzo lo stimolo del collega. Nonostante il numero delle aziende in crisi, interveniamo sempre e al meglio delle nostre possibilità, cercando di fare quanto gli strumenti a disposizione ci permettono.
Riferisco qualche elemento, perché è vero che l'interrogante conosce la situazione, ma do modo agli altri colleghi di inquadrare al meglio la vicenda.
Il Caseificio Merlo è l'unico degli stabilimenti della Yomo ad essere allora attivo, venne rilevato nel 2004, come il resto del Gruppo, dalla Società Granarolo S.p.A., la quale inizialmente affermò di voler investire tre milioni di euro al fine di ammodernare il caseificio alessandrino.
Trascorsi pochi mesi, i vertici della Granarolo comunicarono l'intenzione di vendere la ex Merlo, considerata come non strategica annunciando alle Organizzazioni Sindacali un piano di ristrutturazione che prevedeva investimenti sulle attività più sinergiche come il comparto del latte fresco, come yogurt e mozzarelle.
Si apre un lungo e tormentato periodo durante il quale si paventava una minaccia di una cessazione dell'attività produttiva.
Tramite l'intervento di Finpiemonte e Tecnogranda, il caseificio trov nell'estate del 2008 un acquirente che acquisì gli impianti, il marchio e altri brand minori.
L'assetto proprietario della nuova Società era composto per il 50 della Cà de Mandorli, azienda vinicola del Monferrato, e per il rimanente 50% alla famiglia Pagella.
La nuova Merlo partì caratterizzata dai seguenti dati produttivi: 43 unità lavorative; la produzione di circa un milione di chili di formaggio un fatturato pari a sei milioni di euro; una perdita gestionale superiore al milione e mezzo di euro.
La nuova proprietà dichiarò che intendeva porre in essere un significativo piano di risanamento, attuando una politica di innovazione organizzativa e tecnologica volta all'aumento della capacità produttiva che potesse consentire un corretto posizionamento dell'azienda nel mercato in cui operava già la società acquisita.
Per attuare tale piano di risanamento, d'intesa con le organizzazioni sindacali, fu previsto il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale che, ai sensi della normativa vigente può essere autorizzata anche alle aziende che nel biennio precedente alla richiesta di CIGS abbiano subito significative trasformazioni societarie quando tali trasformazioni comportino per le imprese subentranti azioni volte al risanamento aziendale e alla salvaguardia dell'occupazione.
L'azienda ha ancora in corso la cassa integrazione, essendo stata la stessa richiesta a decorrere dall'1.12.2009 per la durata di 12 mesi. La cassa integrazione interessa un massimo di 32 lavoratori.
Attualmente la società è stata posta in liquidazione volontaria e nel corso dell'ultimo incontro, che si è svolto lo scorso 23 settembre presso la Provincia di Alessandria, la proprietà ha manifestato la predisposizione di un nuovo piano industriale che, come concordato nel corso della riunione, verrà trasmesso all'Assessorato regionale allo Sviluppo Economico in modo che si possa valutare il tipo di sostegno.
Detto questo, a differenza della crisi aziendale che abbiamo visto prima, in questo caso non siamo messi molto bene. Aspettiamo che arrivi una proposta di sistemazione e vedremo come potere intervenire.
Valgono le considerazioni fatte quando ho risposto all'interrogazione precedente. Dal mio punto di vista, abbiamo comunque bisogno di una misura ad hoc, che ci permetta di intervenire quando ci sono crisi di questo tipo perché aiutano altri gruppi imprenditoriali ad intervenire, in modo che si possa stimolare eventualmente l'acquisizione da parte di gruppi diversi quando vi sono crisi aziendali di questo tipo.
ovvio che se seguirà all'impegno preso in Provincia, cui noi abbiamo partecipato, anche una proposta di messa in ordine, diventerà più semplice incoraggiare l'intervento da parte di soggetti imprenditoriali che, in qualche modo, possano essere maggiormente stimolati ad un intervento.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 123 del Consigliere Reschigna, inerente a "Doppi uffici della Regione Piemonte a Roma"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 123.
La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.
Il Consigliere Reschigna rinuncia alla facoltà di illustrare l'interrogazione.
La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore alle risorse umane e patrimonio

Buongiorno a tutti.
In merito a quanto richiesto con l'interrogazione in oggetto si precisa quanto segue in riferimento ai locali di Roma in Via delle Quattro Fontane n. 116 e in via della Scrofa n. 64.
I locali di Roma siti in Via delle Quattro Fontane n. 116 sono stati assunti in locazione dalla Regione Piemonte, con contratti del 6/3/2006 e del 28/2/2007, con decorrenza rispettivamente dall'1/3/2006 e dal 16/9/2006, dalla Società RAF s.r.l., per la durata di sei anni rinnovabili.
Si tratta di due unità immobiliari site ai piani terreno e quarto dell'immobile unitamente ad un posto auto scoperto, per una superficie totale commerciale complessiva di mq. 735,51 al canone annuo complessivo aggiornato all'1/3/2010, di euro 289.800,99 oltre IVA, cioè di euro 347.761,19.
Ai sensi dell'articolo 4 di detti contratti il Settore Patrimonio Immobiliare, con raccomandate AR del 27/04/2010, "a seguito di valutazione in merito all'utilizzo dei locali in Roma come sede di rappresentanza", ha comunicato formale disdetta dei contratti per le date del 28/02/2012 e del 15/09/2012.
Al fine di verificare la possibilità per l'Amministrazione regionale di recedere dai contratti prima della scadenza fissata dai medesimi nell'ottica di contenere le spese relative alla sede di Roma ed evitare il dispendio di importanti risorse finanziarie, è stato richiesto parere al Settore Avvocatura che, con nota del 4/6/2010, ha comunicato che viene riconosciuta al conduttore la possibilità di recedere anticipatamente dal contratto dall'articolo 27 u.c. della L. 392/78. In tale caso, la legittimità del recesso è fondata sull'esistenza di gravi motivi individuati dalla giurisprudenza in quei fattori oggettivi estranei alla volontà del conduttore, sopravvenuti alla conclusione del contratto ed imprevedibili a tale momento.
Il Settore Avvocatura ha successivamente precisato che i gravi motivi che potrebbero giustificare la risoluzione di tali contratti ante tempus si possono ravvisare nelle disposizioni della manovra finanziaria, di cui al DL 78/2010 che dettano alle amministrazioni pubbliche principi e regole per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica.
La revoca dei contratti per "gravi motivi" comporta il pagamento del canone per sei mesi ed in proposito il Settore Patrimonio con raccomandate del 28/07/2010 ha comunicato alla proprietà il recesso anticipato dei contratti per le date del 31/01/2011 e del 15/02/2011.
A seguito di tali comunicazioni il locatore può assumere le proprie determinazioni, rivolgendosi al Giudice per fare accertare se sussistono o meno le condizioni per l'esercizio del recesso anticipato, così come dichiarato dalla Regione, ma fino ad ora la proprietà si è limitata ad una contestazione generica del predetto recesso.
Non sussiste quindi al momento una condizione che possa vedere contrapposti la Regione e l'attuale locatore in un contenzioso giuridico cui fa riferimento l'interrogazione.
Per quanto riguarda i locali siti in Roma in via della Scrofa n. 64, si tratta di un'unità immobiliare al secondo piano da destinare a sede di rappresentanza della Regione, con una superficie di circa 200 mq.
La proprietà, con nota del 22/07/2010, ha richiesto quale canone di affitto l'importo mensile di euro 6800 pari ad annui euro 81.600,00 a far data dal 1° settembre 2010.
La scelta dell'Amministrazione regionale di acquisire una sede in Roma di superficie dimensionalmente meno ampia dell'attuale è stata motivata dalla necessità di non aggravare ulteriormente i costi della spesa pubblica, di rinunciare all'utilizzo degli spazi per lo svolgimento delle attività promozionali generiche, privilegiando meramente il solo assetto funzionale degli uffici operativi per le funzioni della sede.
Alla luce dei dati sopra riferiti, appare infatti evidente che con l'affitto della nuova sede, che ha una superficie di circa 500 mq inferiore a quella di Via delle Quattro Fontane e un canone annuale decisamente più adeguato rispetto alle risorse finanziarie oggi disponibili, la Regione ottiene un risparmio, in quanto sono ridotte del 72% le spese di locazione e, in proporzione, le spese condominiali.
Il recesso anticipato dal contratto di locazione dei locali di Via delle Quattro Fontane è stata una scelta obbligata dell'Amministrazione regionale poiché, pur comportando per legge il pagamento del canone per sei mesi (sino a gennaio 2011), consente comunque di evitare alle casse regionali, e quindi ai cittadini piemontesi, un inutile esborso di 800 mila euro che si sarebbe dovuto sostenere fino al 2012.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, so di non poter replicare: chiederei soltanto che mi venisse trasmesso il testo letto dall'Assessore Quaglia, che ringrazio.
D'altra parte - e concludo immediatamente - ho capito che passiamo dall'avere un ufficio di rappresentanza della Regione a Roma, all'avere un ufficio del Presidente della Regione a Roma.



PRESIDENTE

In merito all'interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 73 presentata dalla Consigliera Manica, l'Assessore Cirio ha testé comunicato che ritarderà il suo arrivo. Se l'Aula acconsente, procederei con la trattazione del punto all'o.d.g. relativo a "Nomine", per poi riprendere la trattazione dell'ultima interrogazione quando l'Assessore Cirio sarà presente.
Comunico all'Aula, per il prosieguo dei nostri lavori, che il numero legale è salito a 30.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 21 "Agenzia regionale per i servizi sanitari ARESS" - Collegio dei Revisori dei Conti (Articolo 8, l.r. 10/1998) nomina di tre membri effettivi


PRESIDENTE

Ricordo che uno dei tre membri effettivi dovrà essere espresso delle minoranze. Si potranno esprimere fino a due preferenze.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 44 "Consorzio per il Sistema Informativo Regionale - C.S.I. Piemonte" (Articolo 12, Statuto dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione - nomina di 2 membri


PRESIDENTE

Si potranno esprimere fino a due preferenze.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 37 "Consorzio per il Sistema Informativo Regionale - C.S.I. Piemonte" (Articolo 20, Statuto dell'Ente) - Collegio sindacale - nomina di 1 sindaco effettivo e di 1 sindaco supplente


PRESIDENTE

Ovviamente, nel rigo corrispondente alla parola "effettivo" si dovrà esprimere la preferenza per il Sindaco effettivo; di contro, nel rigo corrispondente alla parola "supplente" si dovrà esprimere la preferenza per il Sindaco supplente.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 69 "Fondazione Teatro Regio di Torino" - di Amministrazione (D.lgs. n. 134/1998 e articolo 7 Statuto Fondazione) nomina di 1 componente (requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge e dagli articoli 5.2 e 5.3 dello Statuto)

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 32 "Commissione di Garanzia" - elezione di 1 membro in sostituzione della dimissionaria Carla Spagnuolo (ex Consigliere regionale)


PRESIDENTE

Prima di procedere con l'illustrazione delle modalità di voto, che ai sensi del comma 3 dell'articolo 79 del Regolamento interno del Consiglio regionale, vorrei ricordare che occorre che le minoranze consiliari assumano i propri candidati, a loro tutela.
Come abbiamo precisato già nella scorsa seduta, è necessario prestare attenzione, nel momento della votazione, poiché ci sono ipotesi in cui più candidati hanno lo stesso cognome: in questo caso, occorre precisare sulla scheda anche il nome.
Nomino scrutatori il Consiglieri Segretari Leardi e Novero, mentre il Consigliere Segretario Ponso procederà alla chiama.



PRESIDENTE

Le votazioni avverranno con questa modalità: i Consiglieri regionali saranno chiamati e dovranno depositare il plico di schede a loro mani, che viene distribuito ora dai commessi d'aula.
Affinché la votazione sia valida, dovranno essere presenti nell'urna almeno 30 schede, pari al numero legale.
Prego i Consiglieri di prendere posto per agevolare il lavoro nei collaboratori.
Invito il Consigliere Segretario Ponso a procedere alla chiama e prego il Consigliere Leardi di avvicinarsi all'urna.



(Il Consigliere Segretario Ponso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri scrutatori di procedere allo spoglio delle schede.
Comunicheremo il risultato successivamente.


Argomento: Questioni internazionali - Diritti umani

Esame proposta di deliberazione n. 14, inerente a "Istituzione dell'Associazione regionale per il Tibet e i diritti umani"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 14, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Si tratta di una proposta di deliberazione dell'Ufficio di Presidenza alla fine di una serie di lavori che si sono succeduti nella passata legislatura e in questa legislatura per l'istituzione di un'Associazione regionale per il Tibet e i diritti umani. Dobbiamo approvarne lo statuto che è a vostre mani.
Apriamo la discussione generale.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Ribadisco quanto ho già detto in Commissione. Mi complimento con l'Ufficio di Presidenza, con il Presidente Cattaneo e con i due Vicepresidenti, i colleghi Placido e Molinari, per il lavoro svolto e con il Presidente della Commissione, che in tempi rapidissimi ha portato questo documento all'approvazione. Vedo che anche il Consigliere Angeleri apprezza e spero che il Consigliere Angeleri voglia venire con me in Tibet qualche volta.
Questo provvedimento dà seguito a un lavoro bellissimo sui diritti umani e civili svolto dalla nostra Regione, una cosa di grande qualità ed un passaggio ulteriore che permette di coinvolgere molti più Consiglieri in un lavoro che era già stato svolto in maniera adeguata grazie all'Ufficio di Presidenza.
Il Vicepresidente Molinari, in occasione dell'illustrazione di questo documento, ha ricordato anche sui giornali questa sensibilità speciale per il Tibet che ci fa onore, anche perché richiede coraggio. Pertanto, il PdL voterà convintamente a favore di questa deliberazione.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Molinari, che interviene in qualità di Consigliere e che ringrazio anche perché era stato delegato, quindi unifica l'intervento.



MOLINARI Riccardo

Grazie, Presidente.
con onore che proponiamo, come Ufficio di Presidenza, al Consiglio regionale l'istituzione di questa associazione. Ricordiamolo, è un'associazione che nasce per esplicita volontà derivante dal Parlamento Europeo, perché nel 2000 è stata votata una risoluzione che prevedeva che le varie assemblee legislative e i vari enti territoriali si impegnassero attivamente nella promozione della cultura tibetana, ma sopratutto nella sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla tragedia che sta vivendo il Tibet, nel caso in cui entro tre anni, a partire dal 2000, non fosse stato riconosciuto il diritto all'autodeterminazione del Tibet. Purtroppo, siamo nel 2010 e così non è stato.
Il Consiglio regionale del Piemonte non arriva in ritardo su questa tempistica, in quanto già nel 2002 è stato capofila nella difesa dei diritti umani del Tibet con la costituzione dell'associazione di Province Regioni e Comuni per il Tibet, quindi oggi esiste già un organo che se ne occupa, ma questa associazione vuole essere un rafforzativo.
Voglio sottolineare l'impegno politico che comporterà per i Consiglieri regionali (che ovviamente come Ufficio di Presidenza e come Gruppo della Lega Nord invitiamo tutti ad aderire a questa associazione). Ritengo sia importante l'impegno morale e politico che i vari Consiglieri assumono aderendo a questa associazione.
Aderendo a questa associazione, oltre ad una generica e quasi scontata condivisone dei principi e dei valori su cui si fonda la difesa dei diritti umani, viene preso un preciso impegno politico a battersi per il riconoscimento dell'autodeterminazione del Tibet. Premesso che per il nostro movimento - e qui intervengo più come Consigliere della Lega che come Vicepresidente del Consiglio regionale - questo è il punto principale della nostra azione politica, tengo a sottolineare che in questo modo chi aderirà all'associazione partirà dal presupposto che oggi nella Repubblica Popolare Cinese questo diritto non è riconosciuto.
L'adesione a questa associazione è tutt'altro che un atto formale; è un atto politico importante, quindi - ripeto - sono orgoglioso, a nome dell'Ufficio di Presidenza, di portare in aula questo provvedimento e invito tutti i Gruppi presenti a votarlo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Anzitutto, volevo esprimere l'apprezzamento per questa iniziativa che in passato avevamo cercato di cantierizzare con gli Uffici.
Dal 2002 vi è un'associazione operante, ma è un'associazione che non era mai stata formalizzata con un voto espresso da nessuna assemblea provocando così una serie di difficoltà nell'operare quotidiano, che si erano riscontrati proprio nei momenti in cui maggiore era stata l'iniziativa di questo Consiglio regionale a favore del popolo tibetano e della sua rivendicazione a un'identità, prima ancora che ad un'autonomia.
Ricordo con piacere che, grazie all'impegno dei colleghi Leo e Spinosa il Consiglio regionale, nella scorsa legislatura, ha ricevuto qui il Dalai Lama. Questa è stata l'unica Assemblea legislativa in Italia ad avere ospitato in forma ufficiale il Dalai Lama, quindi siamo assolutamente a favore di questa battaglia.
Mi permetto di ricordare in questa sede, non per amore di polemica, ma per amore di verità, che, purtroppo, lo abbiamo fatto in quasi totale solitudine. Le esigenze della realpolitik e del business fanno sì che i Governi nazionali, al di là delle dichiarazioni che di volta in volta fanno i Gruppi consiliari, siano piegati alle istanze del pragmatismo. Il popolo tibetano rappresenta, comunque, una realtà importante e significativa, che spesso viene sacrificata sull'altare delle esigenze che inducono a vedere nella Cina un primario partner commerciale e in prima persona ho subito queste pressioni quando organizzammo l'iniziativa, di cui ho accennato, con il Dalai Lama.
Condividendo questa battaglia, penso che il Consiglio regionale possa proseguire su questa strada se saprà attrarre attorno a questa iniziativa il consenso di altre assemblee legislative.
Quello che, forse, è mancato in passato è far sì che il consenso si formalizzasse anche al di là dei confini della nostra regione. Però, so che i colleghi che, con passione, hanno dato vita a queste iniziative lo faranno anche nella legislatura che si è appena aperta e sono certo che il Presidente e i componenti dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale daranno tutto il loro apporto. Ovviamente, relativamente a questa proposta di deliberazione, volevo esprimere il mio voto favorevole e l'apprezzamento per coloro che hanno lavorato insieme all'Ufficio di Presidenza. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gariglio.
La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, voglio dichiarare che condivido il senso di questa iniziativa, pertanto, come ricordato dal Consigliere Gariglio, sarò tra coloro che voteranno questa proposta di legge.
Questa Regione vanta una tradizione di impegno e iniziative a sostegno delle ragioni del popolo del Tibet. Ricordo anch'io quando la Regione ospitò il Dalai Lama: si trattò di un'iniziativa caratterizzata da un grande valore di principio, oltre che essere importante sotto il profilo ideale e morale. Quindi, ritengo giusto che il nostro Consiglio approvi questo provvedimento.
Anch'io non posso non ricordare il fatto che, negli anni passati alcuni nostri colleghi, taluni presenti in quest'aula e altri non più hanno impegnato gran parte del loro tempo a sostegno di questa battaglia che - lo ripeto - assume un valore di principio ed è una grande battaglia di libertà.
Certo, ricordo al collega Molinari che quando venne organizzata una grande visita di una delegazione italiana di imprenditori in Cina a presiedere era il Presidente del Consiglio Berlusconi. Lo dico perché la politica, molte volte, ti pone degli obblighi e in occasione di quella visita ricordo che il Governo derubricò la vicenda del Tibet. Insomma, le battaglie di principio vanno fatte, mi sono assolutamente impegnato per farla e condivido il fatto che si faccia, ma ricordo che, molte volte questo problema emerge con forza.
Allora, nonostante da più parti provenissero sollecitazioni per dichiarare in quell'occasione solenne che c'era un problema non risolto in quella regione del mondo, tutti in quella delegazione, a partire dal Presidente del Consiglio, per ragioni più o meno importanti, decisero di derubricare quella vicenda. Non mi risulta che in quella occasione, non certo il Governo, qualcuno abbia rivendicato l'esigenza di essere coerenti e abbia sostenuto la giustezza di una posizione che sostenesse le ragioni del Tibet. Ho voluto dirlo, altrimenti rischiamo sempre e solo di fare delle chiacchiere, mentre nei fatti, magari, queste questioni lasciano il tempo che trovano. Quindi, esprimo convintamente il mio voto a favore.
Tuttavia, colleghi, chiedo se posso segnalarvi un problema. Voterò con grande convinzione questo provvedimento, perché è giusto e contiene le motivazioni ricordate poco fa, che sono state anche riprese dal Consigliere Gariglio, ma lo si può votare in un secondo. In una legislatura che funziona e che approva molti provvedimenti di legge, un tale provvedimento non voglio minimizzarlo, è importantissimo - lo si vota in un secondo a fine seduta, perché, prima, un Consiglio regionale avrebbe dovuto votare altri cinque o sei provvedimenti importanti come e più di questo per quanto riguarda la regione Piemonte.
Constato che, nonostante oggi sia il 28 settembre, questo Consiglio regionale, dovendo decidere l'agenda dei propri lavori, approva un provvedimento, che ritengo sicuramente molto importante, che contiene un valore di principio, perché evoca un tema di libertà. Però, avrei voluto che, oggi, discutessimo, insieme a questo, altri provvedimenti che, invece non risultano iscritti nell'agenda di questo Consiglio regionale.
Semplicemente, non risultano nell'agenda di questo Consiglio regionale perché non vengono presentati da chi avrebbe il dovere di governare presentando provvedimenti di legge, perché noi governiamo questa regione presentando provvedimenti di legge! sufficiente osservare quanto avviene nelle Commissioni per rendersi conto che stiamo esaminando provvedimenti che, in molti casi, sono presentati dai Gruppi di opposizione e, in altri, siamo in presenza di Commissioni che faticano a riunirsi per la semplice ragione che manca la materia prima, cioè i provvedimenti, i disegni di legge della Giunta regionale! Qui c'è una discrasia - ho terminato, Presidente - tra quanto si dice e quanto si fa. Se leggo il giornale, ho l'impressione che la Giunta regionale sia impegnata nel governare questa Regione con la presentazione di una miriade di provvedimenti di legge o di disegni di legge, poi constato nelle Commissioni che, per la verità, tutto questo non si verifica o non si verifica con la rapidità e l'urgenza necessaria! Dopo queste dichiarazioni, voterò con convinzione questo provvedimento.
Però, colleghi della maggioranza, questo è un problema: fuori di qui ci sono così tante questioni, che occorrerebbe affrontare utilizzando le competenze regionali e presentando provvedimenti di legge, da far impallidire! Esiste, però, questa contraddizione enorme tra il fatto che discutiamo questo provvedimento importantissimo e che nell'agenda del Consiglio regionale non risultano iscritti gli importanti provvedimenti che occorrerebbe presentare o approvare, che evocano questioni che riguardano direttamente i problemi di questa nostra regione.
Lo faccio presente perché molti colleghi della maggioranza mi pare siano sensibili a queste questioni. Siccome tutti in Commissione avvertiamo questo ritardo dell'impegno della Giunta nel presentare provvedimenti vorrei che questa occasione, oltre a consentirmi di dire che voterò con grande convinzione questo provvedimento, servisse anche a segnalare che dalla maggioranza che governa questa Regione e da un Presidente che tutti i giorni ci fa i concioni sui problemi del Piemonte ci si aspetterebbe coerentemente la presentazione di provvedimenti di Governo con i quali affrontare i problemi, sui quali potremo essere d'accordo o meno! Noi qui siamo stati eletti per dichiarare le nostre opinioni, ma anche per votare provvedimenti che riguardano il Piemonte.
Vorrei fare l'elenco dei provvedimenti che dall'inizio di questa legislatura questo Consiglio ha votato e che riguardano la nostra Regione eccezione fatta per il bilancio, che era un atto dovuto, e non so cos'altro! Francamente, mi sembra un po' poco! Se devo giudicare il centrodestra facendo un bilancio...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, non l'ho interrotta prima, ma sono tre minuti che sta parlando...



RONZANI Wilmer

Ho finito.



PRESIDENTE

Lei è libero di parlare relativamente a quanto ritiene, non mi permetto...



RONZANI Wilmer

Constato che, per la verità, ci siamo un po' dimenticati delle ragioni per le quali siamo stati chiamati governare questa regione. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Renato Sclarandi" di Torino


PRESIDENTE

A nome del Consiglio regionale, do il benvenuto ai ragazzi e agli insegnanti della Scuola elementare "Renato Sclarandi" di Torino, classi V C e V D, che stanno seguendo i nostri lavori.


Argomento: Questioni internazionali - Diritti umani

Esame proposta di deliberazione n. 14, inerente a "Istituzione dell'Associazione regionale per il Tibet e i diritti umani" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. 14.
La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
A nome e per conto del gruppo UDC voglio fare il mio apprezzamento a questa proposta di deliberazione n. 14, presentata dai Consiglieri Cattaneo, Placido, Molinari, Novero e Leardi, per approvare questa bella iniziativa, comportante la creazione di un'associazione non a scopo di lucro, ma a scopo di volontariato. Mi unisco per sostenere il popolo tibetano in tutte le sue richieste di riconoscimento dei propri diritti civili e politici, e in particolare per i diritti umani, che ancora oggi 2010, sono molto carenti: esiste ancora una dittatura in quella lontana Cina; ne sono testimone avendola visitata più volte.
Mi congratulo e a questo riguardo voteremo, come hanno già detto i miei colleghi, proprio con dignità, con passione e con convinzione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.



SPAGNUOLO Carla

Grazie, Presidente.
Un breve intervento, nei tempi previsti dal Regolamento, per ringraziare l'Ufficio di Presidenza per essersi fatto portatore di questo provvedimento, importante di per sé e qualificante di per sé, ma importante e qualificante soprattutto se, riprendendo una parte delle osservazioni espresse dal collega Ronzani, non si fermerà ad essere - e già sarebbe importante, ma per quello che mi riguarda non esauriente - un'occasione culturale o quasi di pubbliche relazioni. Negli anni ho visto la presenza del Dalai Lama quasi come una presenza culturale - e tale merita di essere ma anche quasi una presenza di un giro ristretto di pubbliche relazioni.
Personalmente credo che questo non debba essere.
Poco fa il Consigliere Ronzani faceva riferimento al fatto che, a suo avviso, il Governo di centrodestra - Governo Berlusconi - non avrebbe dedicato la sufficiente attenzione a questi temi nelle sedi opportune.
Indubbiamente si confligge con interessi giganteschi: questo dobbiamo saperlo.
Ricordo con dispiacere un'importante Ministro donna del Governo Prodi che ho apprezzato da tutta la vita per le sue battaglie per i diritti civili, il Ministro Bonino. Lo dico con dispiacere e non per questioni di parte, perché la mia simpatia nei suoi confronti è venuta un po' meno (non del tutto, perché è comunque una donna di grande autorevolezza per le battaglie che ha sempre fatto per i diritti civili) quando neanche lei nella sede opportuna, riuscì a parlare con la sufficiente determinazione della rivendicazione dei diritti umani e civili del Tibet. Questo a testimonianza dell'enorme difficoltà della questione.
Credo che una parte della nostra azione - e concludo - debba essere sempre di stimolo ai Governi in carica. Noi siamo una grande Regione del Nord; siamo una delle Regioni trainanti del nostro Paese, quindi credo che nell'intraprendere questo percorso dobbiamo tenere conto delle esperienze non positive, o non del tutto positive, fatte precedentemente, anche a vasto raggio.
Ho voluto ricordare una cosa e tutte le volte che vedo Emma Bonino in televisione mi dispiace, perché in quella circostanza ci fu, da parte sua un'assenza politica grave, poi proseguita anche da altri. Tuttavia, gli interessi in campo sono giganteschi.
per questo motivo che vi è il rischio di limitarsi sul semplice aspetto culturale, sia pure importante, ma che si ripiega sempre tra chi in realtà, questa sensibilità già ce l'ha.
Personalmente credo che dovremmo dialogare con i Governi nazionali quello attuale e quelli che eventualmente dovessero succedere - perch questa diventi un'azione politica di stimolo a chi ha gli strumenti adatti per intervenire nelle sedi internazionali.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente. Provo a recuperare qualche minuto che il Consigliere Ronzani ha sforato...



PRESIDENTE

Chiedo scusa se la interrompo, ma non ha sforato, perché siamo in discussione generale: aveva dieci minuti e ne ha utilizzati sette.



BOETI Antonino

Come tutti in questo Consiglio regionale voterò questa proposta di deliberazione che ci sembra colga il bisogno di libertà, e in qualche modo anche di giustizia, che il Tibet manifesta, non solo da oggi ma ormai già da tanti anni. La voterò anche perché non riguarda solo il Tibet, perch dopo la parola "Tibet" ci sono le parole "diritti umani". Diritti umani che sono calpestati ogni giorno in molte parti del mondo, perché spesso il mondo, quello che conta, è forte con i deboli e debole con i forti: si pu invadere un paese come l'Iraq con il pretesto di cercare armi di distruzione di massa mai trovate.
L'Iraq, nonostante ci fosse un dittatore, era l'unico Stato laico di quella parte del mondo: è stato distrutto un paese, con la morte di centomila civili e di 40 nostri militari. Insomma, un disastro su tutta la linea.
Ovviamente non c'è il coraggio di affrontare situazioni diverse in altre parti del mondo. Diritti umani negati ogni giorno: penso a cosa è successo in Cecenia, dove l'esercito russo ha ucciso circa 300 mila persone. Lo dico con prudenza, perché il nostro Presidente del Consiglio grande amico di Putin, lo ha definito un regalo di Dio; evidentemente i ceceni non erano collegati, perché se avessero sentito in televisione questa frase del nostro Presidente del Consiglio, si sarebbero sollevati e per quello che possono, ci avrebbero dichiarato guerra.
Se Putin è un regalo di Dio, quello che succede in tutto il mondo meriterebbe un atteggiamento diverso da parte di tutti noi, ma noi votiamo comunque - non ci si può occupare di tutti i dolori del mondo, come ha detto una volta qualcuno - questa proposta di deliberazione.
Quello che voglio dire, facendo un po' l'antipatico, ma l'ho già detto in Commissione, è che vorrei che questa associazione organizzasse soprattutto riflessioni in Piemonte, magari in ambito scolastico, sul bisogno nel mondo di riconoscere i diritti di tutti, qualunque sia la loro appartenenza e qualunque sia la loro religione. Ciò che non vorrei è che i Consiglieri delegati ad occuparsene inseguissero il Dalai Lama per il mondo. Non abbiamo bisogno di altri Ministri degli Esteri: il Paese ne ha già uno.
Poniamo l'attenzione sui diritti umani, evitando di andare in giro utilizzando i soldi dei cittadini piemontesi. Dato che anche in questo inizio di legislatura ho visto che c'è una certa tendenza a fare i Ministri degli Esteri - lo dice uno che in cinque anni non è mai andato in nessuno posto, magari sbagliando, forse sono un po' minimalista - mi piacerebbe che diminuissero i Ministri degli Esteri di questa Regione e aumentassero contemporaneamente, le occasioni di riflessione e di dialogo all'interno della nostra Regione, magari all'interno delle nostre scuole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Mi dispiace che, in un momento sicuramente significativo e bello come quello che stiamo celebrando oggi, si sia cercato - spiacente, devo rivolgermi all'amico collega Ronzani - di offuscarlo, portando la discussione sulla polemica dell'ordine dei lavori del nostro Consiglio regionale. Svolgo dunque una piccola e brevissima parentesi.
L'o.d.g. del Consiglio regionale è previsto dalla Conferenza dei Capigruppo, dove sono presenti tutti i rappresentanti delle forze politiche di questa Assemblea. Come sappiamo, il nuovo Regolamento del Consiglio prevede dei periodi di lavoro più intensi e altri meno intensi sicuramente, quello che partirà dal mese di ottobre sarà un periodo intenso con la presentazione del bilancio e l'esame del documento di contabilità economico-finanziaria in ogni Commissione.
Di conseguenza, trovo un po' fuori luogo questa polemica, quando invece forse - due riflessioni sincere, felici e serene sull'istituzione dell'Associazione regionale per il Tibet e i diritti umani varrebbe la pena di farle, come hanno fatto anche altri colleghi. Spero che questa Associazione regionale su cui si sono battuti in tanti da tutte le parti sia del centrodestra che del centrosinistra - ma voglio ricordare in particolare l'amico Giampiero Leo - serva soprattutto a divulgare correttamente fra le giovani generazioni come si è arrivati alla situazione del Tibet e alla sua invasione da parte dell'esercito della Cina Popolare negli anni '50, ricordando il tradimento del governo della Cina Popolare attuato nei confronti degli emissari del rappresentante del Dalai Lama, che furono ingannati nei primi anni '50, quindi ricostruendo dal punto di vista storico e politico quanto avvenne.
Lo scopo è di informare le giovani generazioni, non ponendo la questione solo su un piano strettamente politico di attualità, ma dandogli un profilo storico-culturale. Però, cerchiamo, tutti insieme, di essere coerenti. Anche a me non piacciono tanto i viaggi all'estero fatti dal Consiglio regionale; anch'io non ne ho ancora fatto uno in dieci anni e sei mesi di attività consiliare ma, a parte questo, anche se potrà capitare che i rappresentanti della Cina Popolare (Consoli o Ambasciatori) verranno in visita, come è successo qualche anno fa, in questo Palazzo, dobbiamo invece ricordarci che noi vogliamo batterci per la tutela dei diritti del popolo del Tibet. Dovremo quindi essere coerenti anche nel momento in cui eventualmente, dovessimo ricevere una delegazione della Cina Popolare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dell'Utri; ne ha facoltà.



DELL'UTRI Michele

Grazie, Presidente.
Anche il Gruppo dei Moderati sostiene e vede con grande favore la creazione di questa Associazione per il Tibet, anche perché rappresenta una tappa del percorso che la nostra Regione ha intrapreso da molti anni accompagnato dal Consigliere Leo.
A tale proposito, vi sono alcuni aspetti curiosi della storia. Voglio farvi notare che, in quella notte del 1959, quando il Dalai Lama fu costretto a scappare dalla sua terra, morì simbolicamente il sovrano di un piccolo Stato (sovrano pacifico); nacque però un leader mondiale di uno Stato senza confini, un leader di uno Stato emblema della libertà e dei diritti violati: se non fosse capitato quanto accaduto 51 anni fa, oggi ne saremmo completamente all'oscuro.
In Commissione avevo avuto soltanto un monito da fare, perché penso che l'attenzione nei confronti del Tibet e l'estensione dei diritti umani debba essere una questione primaria. Per quanto questa affermazione sia assolutamente pleonastica - il Tibet è emblema di violazione dei diritti umani - inserendo il nome di questa regione nel titolo dell'Associazione secondo me, poteva far correre il rischio di disperdere parte dell'attenzione nei suoi confronti: è notorio che ciò che si guadagna in estensione, si perde in profondità. Durante le varie discussioni, invece le persone che hanno portato a termine questo processo sono state incaricate di mantenere sempre ferma l'attenzione sul Tibet in maniera prioritaria. Pertanto, il Gruppo dei Moderati voterà a favore della costituzione di tale Associazione, spronando - lo ribadisco - un'attenzione sempre doverosa nei confronti del fulcro originario: il Tibet.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa a lei se sono costretto a intervenire su questa proposta di deliberazione che, come hanno già avuto modo di esprimere altri colleghi del Gruppo, condividiamo e voteremo. Però, proprio questa proposta di deliberazione ci impone di offrire all'attenzione del Consiglio regionale alcune semplicissime considerazioni.
In primo luogo, ha ragione il collega Pedrale: l'intervento del collega Ronzani è stato un intervento profondamente strumentale, perché noi siamo in presenza di un Consiglio regionale nel quale la maggioranza risponde alle "chiame" sulle votazioni sulle nomine; siamo in presenza di un Consiglio regionale che ha all'o.d.g. tanti disegni di legge e tante proposte di legge presentate dalla Giunta e dai colleghi dei Gruppi di maggioranza; siamo in presenza di un Consiglio regionale dove abbiamo la possibilità di poterci confrontare attorno ai problemi del Piemonte; siamo in presenza di un Consiglio regionale nel quale il Presidente della Giunta regionale viene e illustra i disegni di legge che annuncia a piè sospinto in giro, in ogni circostanza pubblica; siamo in presenza di un Consiglio regionale nel quale il Presidente della Giunta regionale è attento interlocutore.
Questa mattina c'era all'o.d.g. una proposta di deliberazione importante, ma poco attinente alla dimensione regionale e molto attinente alla dimensione nazionale e internazionale: sarebbe stata la volta buona per vedere il Presidente della Giunta regionale presente, cosa in cui speravo. Così non è.
Esprimere questo tipo di preoccupazione significa esprimere una strumentalizzazione oppure, rappresentando questo tipo di realtà, significa esprimere la preoccupazione che riguarda certamente i Gruppi di opposizione, ma che dovrebbe riguardare ancora di più i Gruppi della maggioranza, e soprattutto la Giunta regionale di un avvio di legislatura assolutamente improduttiva, incapace di affrontare - anche attraverso confronti molto forti e molto seri - le tematiche, le difficoltà che riguardano la comunità piemontese? Questo è il punto che oggi, ancora una volta, l'o.d.g. di questo Consiglio regionale - che certamente è costruito dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, ma se non ci sono proposte di legge o disegni di legge da iscrivere non le possiamo inventare certamente all'interno della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi - ci offre, offre alla nostra attenzione e offre all'attenzione della comunità piemontese.
Noi possiamo costruire opposizione politica su questa inerzia di attività da parte della Giunta regionale, ma non è quello che vogliamo.
Vorremmo costruire opposizione politica molto più forte e molto più seria avendo però la possibilità di poterci confrontare nel merito dei problemi.
Così non è, così non è stato in questi mesi, così temo non sarà nemmeno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Guardate i disegni di legge e le proposte di legge che sono state approvate da questo Consiglio regionale in questi primi quattro mesi di attività; guardate quello di cui si stanno occupando le Commissioni consiliari! Ieri la V Commissione del Consiglio regionale ha licenziato una proposta di legge che era stata presentata da un Gruppo di opposizione molte Commissioni consiliari stanno affrontando proposte di legge presentante dai Gruppi di opposizione; all'interno delle Commissioni consiliari Gruppi di maggioranza fanno ostruzionismo rispetto a proposte di legge presentate da Gruppi di maggioranza.
Questo è il quadro di questo avvio di legislatura. È un quadro che ci preoccupa molto, perché in questo modo riscontriamo, non da parte nostra ma da parte della Giunta regionale, un'assoluta lontananza rispetto alle dinamiche, ai problemi, alle trasformazioni che attraversano la comunità piemontese, con un Presidente della Giunta regionale che vediamo sistematicamente non nei palazzi della Regione, ma su tutti i canali televisivi.
Ho abusato della sua pazienza, Presidente, e le chiedo scusa.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola al Consigliere Biolé per la prima dichiarazione di voto.



BIOLE' Fabrizio

Il Gruppo del Movimento 5 Stelle si esprime in modo favorevole su questa proposta di deliberazione e a questa iniziativa.
Ci pare doveroso ricordare quanto poco ospitali si siano dimostrate le istituzioni in occasione della visita del Dalai Lama, a partire dal Presidente della Repubblica, dal Ministro degli Esteri che all'epoca era D'Alema, dall'imbarazzo del Presidente del Consiglio e da un'autorità, come quella pontificia, che ha ritenuto di non avere incontri ufficiali con il Dalai Lama.
Vorremmo anche aggiungere che la parte integrante, novità della proposta di deliberazione, è il fattore diritti umani. Auspichiamo, viste anche alcune delle ultime politiche del Governo nazionale, di colore molto affine a quello regionale, che la proposta bipartisan di inserire il fattore diritti umani nella denominazione dell'Associazione possa essere non solo declamata ma messa in pratica in modo concreto.
In ogni caso, il Movimento 5 Stelle voterà a favore. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Mi dichiaro ovviamente favorevole e ringrazio anche tutti i colleghi che nella passata legislatura si sono occupati di questo tema e auspico che con grande collaborazione il Consiglio, in maniera bipartisan, possa proseguire sui temi e sui valori che la delibera esprime. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Noi ovviamente esprimiamo parere favorevole su questa proposta di deliberazione e, integrando ancora il mio intervento, vorrei invitare a ricordarci la nostra coerenza quando poi eventualmente incontreremo i rappresentanti della Cina popolare; perché a volte costituiamo le associazioni per il Tibet e poi siamo eccessivamente istituzionali e proni nei confronti dei rappresentanti di questo Governo, quando ci vengono a trovare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cursio.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Naturalmente il partito che rappresento è favorevole, pur tuttavia dovendo noi mettere in evidenza - come è già stato fatto dal collega Boeti che non vorremmo pensare che questa iniziativa ci sottraesse dal compito di approfondire e di dar seguito, eventualmente, ad un proposito più ampio.
Non vorrei cioè che noi fossimo forti con i deboli e deboli con i forti.
Sarebbe dunque auspicabile che proseguissimo con coerenza in tal senso.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Come ho già ribadito nel mio intervento, noi voteremo favorevolmente a questa iniziativa. Vorrei però aggiungere che auspico che questa associazione sia un richiamo vero che serva a tutti noi a creare meno polemiche e più fatti concreti, riconoscendoci reciproca dignità, evitando ostruzionismi e discordia tra destra e sinistra nell'ambito del Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Presidente, volutamente non sono intervenuto prima: non volevo farmi tirare dentro ad una discussione che personalmente ritengo si potesse evitare. Potevamo provare a volare un po' più alto con l'approvazione di questa deliberazione: non ci siamo riusciti, ma tant'è. Fa lo stesso l'importante è che questa deliberazione venga approvata.
Voglio ringraziare l'Ufficio di Presidenza e tutti i Consiglieri che sia in questa legislatura sia nelle precedenti si sono adoperati per portare avanti questa battaglia. Voglio nel contempo anche ricordare le vittime che ci sono state meno di un anno fa in Tibet, dovute proprio alla repressione dell'esercito cinese.
La Lega Nord voterà quindi convintamente questa proposta di deliberazione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola la Consigliera Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Grazie. Intervengo anch'io per esprimere il voto favorevole. Come mi ricordava adesso il Consigliere Leo, il sostegno al Tibet e in generale le battaglie per i diritti umani sono sempre stati un'attività realmente bipartisan e la nostra Giunta resistette a ben due Governi che nel tempo ci chiesero di essere cauti per ragioni di politica internazionale che tutti conosciamo; su questo sempre supportati anche dall'opposizione. Trovo quindi normale che ci sia una così forte adesione da parte di tutto il Consiglio e mi auguro che questo significhi un impegno per i diritti umani in tutti i sensi e in tutte le numerosissime situazioni in cui ancora oggi è necessario intervenire. Su molte siamo intervenuti, sempre in modo bipartisan, anche recentemente: ancora proprio in questi giorni nuove violazioni di diritti umani, anche nei confronti delle donne, stanno avvenendo in molti Paesi.
Oltre al mio voto favorevole voglio anch'io sottolineare che non sarà mai troppo tardi per vedere il Presidente della Regione in Consiglio.
Francamente, capisco che possa essere imbarazzato nel sentirsi, forse, semi legittimato ad esercitare il ruolo di Presidente; però meglio sarebbe se fintanto che è Presidente, facesse il suo dovere e, oltre che essere presente in televisione, fosse presente in Consiglio. Credo che dalla prossima volta cominceremo a segnare il numero di volte in cui è stato assente in tutte le occasioni in cui la sua presenza era richiesta. Annoto che, peraltro, non si tratta solo di lui, ma della maggioranza della Giunta, che è presente a ranghi che dire ridotti significa essere molto gentili.



PRESIDENTE

Non essendoci ulteriori richieste di intervento, dichiaro chiusa la fase delle dichiarazioni di voto e pongo in votazione la proposta di deliberazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 14, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 73 della Consigliera Manica, inerente a "World Masters Games"


PRESIDENTE

Come eravamo rimasti d'accordo, in finale di seduta antimeridiana, per una forma di cortesia nei confronti dell'interrogante, visto che non era presente l'Assessore competente per la risposta, ritorniamo al punto 3) dell'o.d.g., relativo a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze".
Passiamo dunque all'interrogazione a risposta indifferibile ed urgente in aula n. 73 della Consigliera Manica, che ha la parola per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

Nel febbraio 2008 i soci fondatori della Fondazione Torino Olympic Park avevano autorizzato TOP a candidare la Città di Torino ad ospitare l'edizione 2013 del World Master Games.
Si tratta di giochi dedicati agli sportivi maturi, cioè a tutte quelle persone che, superati i 35 anni di età, indipendentemente dalle loro performance sportive, possono partecipare a gare senza vincolo di qualificazione.
L'Executive Board, riunito a Sidney a ottobre 2008, aveva esaminato la candidatura e, all'unanimità, l'aveva confermata. A luglio 2009 vi è l'aggiudicazione definitiva e il 28 settembre scorso la Regione Piemonte ha comunicato alle autorità locali e ai media la data dell'evento (dal 2 all'11 agosto 2013).
Nel marzo scorso la Regione scriveva al comitato organizzatore che la decisione sulla modalità di attuazione degli impegni contrattuali, sarebbe stato rimessa al nuovo governo regionale. Sappiamo che per quanto riguarda il ritorno economico dei giochi, la manifestazione potrebbe coinvolgere 50.000 atleti, appassionati sportivi da tutto il mondo; durante la durata dei giochi, sarebbero attese a Torino presenze che potrebbero andare dalle 350 mila unità al milione. La ricaduta non solo di carattere sportivo, ma anche turistico, nelle realtà dove questo evento è avvenuto, è sempre stata di un grande rilievo.
Avevamo appreso da organi di stampa come il Presidente di IMGA, che è anche membro del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), si fosse rivolto al neo Governatore del Piemonte e avesse più volte sollecitato la nuova Giunta regionale a concretizzare gli elementi contrattuali relativi alla manifestazione.
Se, infatti, si giungesse in tempi rapidissimi alla definizione della vicenda, l'evento sarebbe a rischio di cancellazione con pesanti conseguenze, sul piano finanziario anche dal punto di vista del contenzioso legale.
Concludo dicendo che chiediamo al Presidente e all'Assessore competente cosa abbiano deciso in merito all'evento, sulla base di quali analisi abbiano espresso le perplessità che abbiamo letto e se abbiano attentamente valutato e considerato le possibilità penali a carico dell'amministrazione regionale, in caso di cancellazione dei Giochi.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Ricordo in questa fase iniziale due minuti di intervento per chi presenta l'interrogazione e tre minuti per la risposta dell'Assessore.
La parola all'Assessore Cirio.



CIRIO Alberto, Assessore allo sport

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche la Consigliera Manica per aver atteso la risposta al termine dei lavori della seduta.
Condivido le premesse della Consigliera Manica. Nessuno ha messo in dubbio l'importanza dell'avvenimento e dell'evento.
Il problema è che noi ci siamo trovati con l'impegno a sostenere nel 2013 l'evento del World Masters Games sul territorio piemontese, con un progetto finanziario approvato per oltre 20 milioni di euro, con tre milioni di euro a carico della Regione Piemonte, due a carico del Comune di Torino, uno a carico della Provincia di Torino e cinque a carico del Governo, ma non c'era un impegno di spesa di nessuno di questi soggetti: n della Regione, né di tutti gli altri. C'erano delle lettere in cui l'ex Presidente Bresso si impegnava a mettere a disposizione tre milioni di euro; la Provincia di Torino non si è più pronunciata; il Sindaco di Torino ha dichiarato sui giornali che non avrebbe più reso disponibili i due milioni perché, quando aveva firmato l'accordo, i tempi e le condizioni erano diverse. Ci siamo trovati con un impegno firmato e sottoscritto, con un costo approvato di oltre 20 milioni di euro per l'evento, senza un euro sul bilancio, né presente né futuro, a copertura di tali costi.
La prima cosa che abbiamo fatto è stato affidare alla nostra Avvocatura, per il tramite dell'Assessore Cavallera, tutta la pratica per vedere se era possibile uscire da questo empasse. Non era possibile uscirne perché, in data 29 luglio 2009, la Regione Piemonte aveva firmato un contratto, tra l'altro solo la Regione, quindi né la Provincia nè il Comune, che avrebbero potuto uscirne tranquillamente. La Regione aveva firmato un contratto, dicevo, che la impegnava a organizzare questa manifestazione.
Nella penale del contratto era previsto che se la manifestazione fosse stata cancellata, si sarebbero dovuti pagare tre milioni di euro di penali.
Peraltro, il Foro competente era quello di Losanna, in Svizzera, per cui tutta una serie di clausole interne hanno evidenziato che, comunque, se non avessimo fatto la manifestazione, vie di uscita non ne potevamo avere.
Noi abbiamo voluto fare una valutazione di carattere più tecnico giuridico, proprio per affrontare la trattativa con gli organizzatori dei World Master Games, o, meglio, i titolari dei giochi olimpici.
Una volta ottenuta questa certezza, abbiamo incontrato i titolari Direttore e Presidente, dei giochi olimpici. Dall'incontro è sortito che da un impegno di oltre 20 milioni di euro, siamo scesi ad un costo complessivo di circa 12 milioni di euro. Gli organizzatori ci hanno detto con molta serenità durante l'incontro che 20 milioni erano un cifra esorbitante, considerando che a Sidney ne avevano spesi 13-14.
Il sottoscritto ha espresso tutti i suoi dubbi non relativamente alla competenza, ma al metodo con cui era stata fatta quella stima di costi complessivi perché c'è una differenza sostanziale nel passare da venti a 12, per la stessa manifestazione.
Ci siamo attestati su questa cifra. Abbiamo avuto un incontro presso l'Ufficio del Sindaco Chiamparino. Abbiamo rimodulato tutti i nostri interventi al ribasso, perché passare da 20 a 12 milioni vuol dire che l'impegno della Regione non sarà più di tre milioni, ma di due; del Comune non sarà più due milioni ma di uno; della Provincia non sarà più di un milione, ma di mezzo.
In vista dell'incontro previsto per ottobre - anche il Governo onorerà il suo impegno - il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha stabilito che l'impegno governativo non sarà più di cinque milioni come all'origine, ma pari ad una cifra inferiore, per coprire la propria quota finanziaria.
A fianco di questo, abbiamo dovuto risolvere anche un problema di competenze. La Fondazione XX Marzo 2006, il TOP, ha cambiato pelle. Non è più il soggetto che può organizzare i giochi come da contratto firmato dall'ex Presidente Bresso, ma è diventato un ente diverso, che non organizza più manifestazioni. Ci mancava, quindi, il soggetto organizzatore.
D'accordo con Provincia e Comune di Torino, abbiamo incontrato, in via definitiva, i rappresentanti dell'International Master Games Association e abbiamo concordato una serie di passaggi.
Un primo passaggio sarà la costituzione del comitato. Noi costituiremo un nuovo comitato Regione, Provincia, Comune, CONI - Federazioni Sportive.
Ricordo che si tratta di un evento che muove 100 mila persone che moltiplicate per dieci giorni, comporta un milione di presenze turistiche.
Il comitato serve per rapportarsi con le Federazioni.
La logica gestionale che intendiamo adottare - poi dovrà essere il comitato a decidere - e che abbiamo concordato con Chiamparino e con Porqueddu, che sono i nostri interlocutori su questo tema, è quella di avere una regia regionale e, successivamente, di affidare le manifestazioni alle varie federazioni. C'è la regia regionale che segue soprattutto la parte finanziaria della accomodation e degli sponsor. Quindi, ad esempio la manifestazione del tennis verrà affidata alla Federazione del tennis mentre la manifestazione del nuoto verrà affidata alla Federazione del nuoto. Le federazioni vengono coinvolte nella parte più specificatamente atletica e sportiva.
Questo è il meccanismo con cui lavorerà il comitato, che dovrà costituirsi ed insediarsi entro la fine del prossimo mese di ottobre.
Faccio soltanto notare che le difficoltà che hanno rallentato la nostra azione sono riconducibili al fatto che in questi momenti avere un evento impegnato per 20 milioni di spesa, senza un euro a bilancio, e il contratto firmato, ci ha messo in una condizione di forte debolezza. Pertanto, c'è voluto un po' di tempo per uscirne e credo che ne siamo usciti bene, perch la notevole riduzione dell'impegno ci garantisce comunque la realizzazione della manifestazione e, soprattutto, di lavorare a stretto contatto con Comune e Provincia, d'accordo su un'impostazione che vogliamo concretizzare.
Nelle prossime settimane, quindi entro il prossimo mese di ottobre, il comitato sarà costituito e sarà lo stesso che curerà l'organizzazione di questi eventi, ma l'impegno della Regione, dai tre milioni previsti scenderà proporzionalmente alla riduzione del costo complessivo dell'evento.



PRESIDENTE

Poiché l'Assessore ha parlato a braccio, c'è il resoconto stenografico che sarà pronto, per la Consigliera Manica o per chi ne fosse interessato nella seduta del pomeriggio.
Capisco che l'argomento necessitava di un tempo più ampio. Invito i colleghi interessati ad utilizzare la Commissione competente, dove si pu entrare nel merito, o un'interpellanza normale, per la quale sono previsti cinque minuti di intervento sia per chi interpella sia per chi risponde. Se si utilizza l'interrogazione a risposta immediata oppure quella indifferibile ed urgente, è necessario attenersi ai tempi previsti dal Regolamento sia per l'interrogante sia per la Giunta ed è il primo caso in cui la Giunta ha un tempo determinato perché, come sappiamo, quando interviene la Giunta non è previsto un tempo contingentato della risposta.
Ricordo che alle ore 14.30 riprendono i lavori del Consiglio con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata e quindi devono essere presenti, oltre agli Assessori, anche gli interroganti. Chi non è presente perde la possibilità di fruire della risposta immediata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.01)



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