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Dettaglio seduta n.335 del 19/03/13 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.31 riprende alle ore 10.33)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Mozione n. 977 presentata dai Consiglieri Laus, Boeti, Reschigna, Muliere Taricco, Ronzani, Pentenero, Bresso e Stara, inerente a "Ritiro della delibera di Giunta regionale n. 6-5519 del 14 marzo 2013 per procedere al necessario confronto in Commissione sul tema della revisione della rete ospedaliera" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano ulteriori proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Presidente, chiedo un po' di silenzio.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Abbiamo iniziato i nostri lavori, per favore! Prego.



LAUS Mauro

Sospenda pure qualche minuto, se vuole. Presidente, c'è troppo caos non siamo al bar!



PRESIDENTE

Ho già invitato i colleghi, per favore! Chiedo se la Giunta regionale può prendere posto.
Molti sono del suo Gruppo.



LAUS Mauro

Lo so. Però, Presidente, non c'è la Giunta.



PRESIDENTE

Va bene.



LAUS Mauro

Grazie.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 10.33 riprende alle ore 10.35)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Stava intervenendo il collega Laus, al quale do nuovamente la parola.
La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere l'iscrizione al primo punto all'o.d.g. di una mozione però, mi deve concedere 30 secondi per spiegare le motivazioni di tale presentazione: non il Consigliere Laus, ma tutta l'Aula è stata imbrogliata da questa Giunta. Se si ricorda, nelle altre sedute...



PRESIDENTE

Se mi dice, per correttezza, prima il titolo della mozione...



LAUS Mauro

Presidente, se mi fa parlare, glielo dico.



PRESIDENTE

Mi indichi il titolo della mozione e, poi, spieghi le ragioni.



LAUS Mauro

Le motivazioni sono le seguenti: dato che nelle altre sedute ho sempre chiesto il ritiro della delibera sull'emodinamica del San Luigi - è prontamente stata rigettata perché dovevamo discuterla in Commissione questa Giunta, in modo truffaldino e subdolo ha imbrogliato il sottoscritto...



PRESIDENTE

Per favore, collega Laus.



LAUS Mauro

Ha imbrogliato il sottoscritto al punto che, adesso, quegli ordini del giorno...



PRESIDENTE

Per favore, collega Laus, non siamo neanche in dibattito, la invito...



LAUS Mauro

Presidente, quegli ordini del giorno non valgono più, sono superati e sono stato costretto a presentare un'altra mozione. Mi aspetto che la dignità di quest'Aula possa essere riconsegnata.
Poi, lei esprima un suo giudizio, al di là delle parole più o meno colorate che io sono riuscito ad esporre in questi brevi secondi. Grazie.



PRESIDENTE

Bene.
Quindi, non si tratta di un'iscrizione, a meno che lei non abbia una mozione nuova.



LAUS Mauro

una mozione che ha già lì.



PRESIDENTE

L'abbiamo a nostra insaputa, perché qui non c'è.



LAUS Mauro

Se vuole, gliela porto.



PRESIDENTE

Qui non abbiamo nuove mozioni. Se vuole, la invito a consegnarla alla Presidenza; nel frattempo, procediamo con gli interventi.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Mozione n. 952 presentata dai Consiglieri Laus, Boeti, Cerutti, Cursio Goffi, Negro, Placido e Stara, inerente a "Mantenere il Laboratorio di Emodinamica presso l'Ospedale San Luigi di Orbassano" mozione n. 953 presentata dai Consiglieri Motta Massimiliano, Boeti, Botta Franco Maria, Botta Marco, Bussola, Cantore, Cortopassi, Costa, Formagnana Laus, Lupi, Montaruli e Spagnuolo, inerente a "Riorganizzazione del servizio di Emodinamica in Piemonte" mozione n. 955 presentata dai Consiglieri Boeti, Cantore, Costa, Gariglio Motta Angela, Muliere, Pentenero e Taricco, inerente a "Delibera di Giunta regionale n. 26-5149 del 28 dicembre 2012: razionalizzare i reparti di Emodinamica mettendo in rete gli Ospedali di Rivoli e San Luigi di Orbassano"; mozione n. 956 presentata dai Consiglieri Cantore, Boeti, Botta Franco Maria, Bussola, Cortopassi, Costa, Formagnana, Leo, Mastrullo, Motta Massimiliano, Spagnuolo e Toselli, inerente a "AOU San Luigi, mantenimento e riorganizzazione servizio emodinamica" ordine del giorno n. 969 presentato dal Consigliere Bono, inerente a "Costi e benefici chiusura reparti di emodinamica Fed3" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cantore.



CANTORE Daniele

Le chiedo l'inversione di un punto all'o.d.g., nello specifico mi riferisco al punto 19); peraltro, su questa inversione si era dedicato il collega Laus nelle sedute precedenti.
Presidente, ho anche chiesto che non ci fosse l'inversione nelle sedute precedenti, perché era in corso l'approfondimento di merito, infatti si sono svolte due Commissioni.
Al di là di come si sono concluse queste Commissioni, che sarà poi oggetto del dibattito, abbiamo completato l'iter. Io stesso avevo chiesto di non discutere le mozioni in Aula, ma di approfondirle in Commissione, e questo è avvenuto.
Superate o meno dalla successiva delibera, penso sia doveroso riportare le mozioni all'attenzione dell'Aula, come erano all'inizio quando sono state presentate, quindi chiedo l'inversione del punto 19) all'o.d.g.



PRESIDENTE

Quindi, se ho inteso bene, propone l'inversione del punto 19) all'o.d.g. con il punto 3) all'o.d.g., il quale reca "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", o con il punto 4) all'o.d.g., che reca "Nomine"?



CANTORE Daniele

Sì, dopo le interpellanze.



PRESIDENTE

Bene, chiede l'inversione del punto 19) all'o.d.g. con il punto 4).


Argomento: Personale del servizio sanitario

Ordine del giorno n. 972 presentato dai Consiglieri Artesio, Motta Angela Biolé, Boeti, Cerutti e Pentenero, inerente a "Agevolazioni per acquisto o prestito di testi universitari" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Propongo l'inversione dell'ordine del giorno n. 972 affinché possa essere discusso dopo il sindacato ispettivo. In modo particolare sottolineo l'urgenza dell'oggetto, laddove la Giunta volesse, con ordine del giorno recepito, procedere ai provvedimenti in tempo utile per le prossime scadenze indicate nell'ordine del giorno.
Sottolineo che la discussione potrebbe anche essere sintetica, perché è stato firmato da Consiglieri di diverse formazioni politiche.



PRESIDENTE

Quindi, propone l'inversione del punto 34) all'o.d.g. con il punto 5).
Chiedo se ci sono altri interventi.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per quanto riguarda la mozione del Consigliere Laus, comunico che prima procediamo con l'inversione proposta dal collega Cantore. Infatti, se venisse approvata l'inversione, la mozione inerente a "Ritiro della Delibera di Giunta regionale n. 6 - 5519 del 14 marzo 2013 per procedere al necessario confronto in Commissione sul tema della revisione della rete ospedaliera" verrebbe ritenuta collegata; quindi, tutti gli ordini del giorno verrebbero discussi con un'unica discussione generale.
Quindi, richiamo l'attenzione dell'Aula.
Per primo, il collega Cantore propone l'inversione...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Però, diventa difficile lavorare così, e non solo per i signori Consiglieri.
La parola al Consigliere Vignale.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Vuole intervenire contro?



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Prego.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non perché non ritengo che sia utile discutere nel merito; soltanto perché, in sede di Conferenza dei Capigruppo, non è stata calendarizzata essendo già nota la delibera, come punto all'o.d.g.
Allora - non vale solo per queste delibere, vale in senso generale occorre rispettare la calendarizzazione della Conferenza dei Capigruppo.
Dopodiché, sulla questione più generale delle emodinamiche e sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, credo valga la pena, anche sulla delibera approvata, svolgere una riflessione; questo anche il nostro Gruppo lo condivide.



PRESIDENTE

Per quanto attiene la ricostruzione dei lavori, ricordo che la Conferenza dei Capigruppo si è svolta nella giornata di mercoledì, mentre nella giornata di giovedì hanno avuto luogo la Commissione IV e la seduta di Giunta regionale, che ha approvato la delibera richiamata alla nostra discussione in questo momento.
Collega Reschigna?



(Commenti del Consigliere Reschigna)



(Commenti in aula)



(Scampanellìo del Presidente)



PRESIDENTE

La quale peraltro...
La Giunta regionale vuole intervenire?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Prima della votazione?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Perché non riguardava l'emodinamica, comunque.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Lo stavo già facendo; poi, legittimamente, il collega Vignale ha chiesto, prima che ponessi in votazione, di intervenire contro, e gli ho dato la parola. Ho voluto fare una precisazione, che propongo ulteriormente: la delibera comunque assunta giovedì non riguardava le emodinamiche e, quanto meno, specificatamente.
Se la Giunta regionale non intende intervenire prima del voto, richiamo l'attenzione dell'Aula.
Il collega Cantore ha motivato e richiesto l'inversione del punto 19) all'o.d.g., che concerne una serie di mozioni e un ordine del giorno sostanzialmente riguardante le emodinamiche - lo dico per comodità, il punto 19) all'o.d.g. è molto articolato, potete leggerlo - proponendo di trattarlo precedentemente, quindi al posto del punto sulle nomine, che è il punto 4), dopo il sindacato ispettivo.
Il collega Vignale è intervenuto contro questa inversione.
Il collega Laus ha presentato una nuova mozione, oggi, di cui chiede l'iscrizione. Questa mozione ha per oggetto: "Ritiro della delibera di Giunta regionale n. 6-5519 del 14 marzo 2013 per procedere al necessario confronto in Commissione sul tema della revisione della rete ospedaliera".
Qualora fosse approvata l'inversione, questa mozione sarà trattata insieme alle altre inerenti a questo argomento; qualora fosse respinta l'inversione, vedremo se l'Aula acconsente all'iscrizione e, se non dovesse acconsentire, il collega Laus, legittimamente, può richiederne la votazione. È tutto chiaro? Bene.
Pongo pertanto in votazione l'inversione proposta dal collega Cantore del punto 19), da trattare precedentemente al punto 4) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. proposta dal Consigliere Cantore.
Il Consiglio approva.
Tale inversione è approvata; pertanto, dopo il sindacato ispettivo, sarà subito trattato il punto 19).
Adesso vi è un'altra inversione, sulla quale richiamo l'attenzione dell'Aula.
La Consigliera Artesio, adducendo alcune ragioni, tra le quali - non irrilevante - il fatto che nel frattempo l'ordine del giorno n. 972 è stato sottoscritto da buona parte dell'Aula, propone di discutere brevemente e votare tale ordine del giorno, che riguarda le agevolazioni per l'acquisto dei testi universitari.
La proposta è di inserire questo punto all'o.d.g. al posto del punto delle Nomine, che nel frattempo è slittato al punto 5), cioè successivamente alla trattazione del punto 19). È tutto chiaro? Qualcuno vuole intervenire contro? Pongo dunque in votazione l'inversione proposta dalla Consigliera Artesio che propone di trattare l'ordine del giorno condiviso e rubricato al n. 72 del protocollo e 34) della convoca successivamente alla trattazione del punto 19).
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. proposta dalla Consigliera Artesio.
Il Consiglio approva.
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, così come modificato.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono approvati i verbali delle sedute del 5 marzo 2013.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casoni, Costa, Cota e Gregorio.
Il numero legale è 29.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute dell'11 marzo 2013.


Argomento:

c) Promulgazione e pubblicazione deliberazione statutaria


PRESIDENTE

Comunico che, ai sensi dell'articolo 102 dello Statuto della Regione Piemonte, sono trascorsi i termini di tre mesi per la presentazione della richiesta di referendum popolare alla deliberazione di revisione statutaria e modifica dell'articolo 17, dell'articolo 50 e dell'articolo 55 della legge regionale statutaria del 4 marzo 2005, n. 1 "Statuto della Regione Piemonte".
Pertanto, la stessa sarà promulgata e pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte il primo giorno utile diventando definitivamente legge regionale.


Argomento:

d) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis, dello Statuto, si dà atto che da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale sono state trasmesse le informative in merito a due decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale.


Argomento:

d) Ringraziamenti Amministratore delegato SEAT Pagine Gialle


PRESIDENTE

Segnalo che è pervenuta alla Presidente una lettera con cui l'Amministratore delegato della SEAT Pagine Gialle ringrazia il Consiglio regionale per la sensibilità dimostrata nel sostenere la sua realtà aziendale e, nel contempo, sottolinea l'impegno dell'azienda stessa a continuare a investire sul territorio piemontese.
Mi sono permesso di fare questa comunicazione perché si tratta di un tema su cui si è espresso unanimemente tutto il Consiglio regionale.


Argomento:

e) Incontro con rappresentanti organizzazioni sindacali stabilimenti Romi ex Sandretto di Grugliasco e Pont Canavese


PRESIDENTE

Ricordo che oggi, alle ore 13, presso la Sala Viglione, sarà ricevuta una delegazione istituzionale delle organizzazioni sindacali degli stabilimenti Romi-ex Sandretto di Grugliasco e Pont Canavese.


Argomento:

f) Ringraziamenti Consigliere regionale dimissionario Giacomino Taricco


PRESIDENTE

Ricordo inoltre che oggi, alle ore 18.30 (o comunque al termine dei lavori consiliari), è convocata la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi.
Alle ore 14.15 è convocata la Giunta per le Elezioni in Sala A, in quanto sono pervenute e depositate le dimissioni dalla carica di Consigliere regionale dei colleghi Mino Taricco e Stufano Lepri del Partito Democratico.
In particolare, il collega Mino Taricco, nella lettera di dimissioni mi prega di voler esprimere a tutti i colleghi Consiglieri, a tutti i dipendenti, collaboratori e amministratori regionali il più sincero grazie per la collaborazione dimostrata in questi anni.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.52 riprende alle ore 10.53)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per dire che l'inversione, ovviamente, è stata fatta per portare in giornata e al più presto la trattazione del punto. La proposta, sentito anche l'Assessore Monferino, è di trattarla oggi alla ripresa dei lavori, quindi, da quanto ho appreso dal Presidente Cattaneo intorno alle ore 15, perché prima mi sembra che sia riunita una Commissione.



PRESIDENTE

Il Vicepresidente Cavallera ha comunicato all'Aula una richiesta di cortesia: poter svolgere il punto che abbiamo anticipato al pomeriggio, a orario predefinito, in quanto l'Assessore Monferino può arrivare a quell'ora.
Chiedo in particolare ai colleghi Cantore e Laus: va bene per voi?



CANTORE Daniele

Per me, va bene.



LAUS Mauro

Va bene.



PRESIDENTE

Grazie.
Quindi, dopo le interrogazioni, tratteremo l'ordine del giorno condiviso della collega Artesio e poi riprenderemo con i punti; è fissato a orario predefinito alle ore 15.


Argomento: Problemi energetici

Interrogazione n. 1275 presentata dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Centrale idroelettrica Enel Green Power presso Pont Canavese"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione n. 1275.
La parola al Vicepresidente Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Il progetto per l'utilizzo idroelettrico delle acque del torrente Soana con restituzione nel torrente Orco in Comune di Pont Canavese, presentato da Enel Green Power, ha le caratteristiche di una grande derivazione ai sensi del regolamento regionale 10R del 2003 ed è attualmente sottoposto alla fase di verifica di impatto ambientale da parte della Provincia di Torino, integrata con procedimento di derivazione idrica ai sensi della legge regionale 40/1998. Trattandosi di impianto per la produzione di energia rinnovabile, Enel Green Power ha inoltre presentato domanda, ai sensi del decreto legislativo 387/2003, per l'ottenimento di tutti gli atti di assenso necessari alla realizzazione dell'opera.
A seguito della prima riunione della Conferenza dei servizi integrata svoltasi in data 16 luglio 2012, la Provincia di Torino ha richiesto in data 25 luglio 2012 una serie di integrazioni tecniche al progetto presentato, sulla scorta delle indicazioni ed osservazioni pervenute dai partecipanti alla Conferenza dei servizi.
In particolare, per la Regione Piemonte, il Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico, nell'ambito delle specifiche competenze, con nota in data 13/07/2012, ha richiesto che il proponente predisponga una serie di approfondimenti tecnici sulle problematiche di tipo geologico e geomorfologico; parimenti, il Settore Attività di Gestione e Valorizzazione del Paesaggio ha fatto pervenire una nota di richiesta di atti integrativi consistenti nella documentazione progettuale su supporto cartaceo redatta ai sensi del DPCM 12/12/2055 (relazione paesaggistica).
In data 16 ottobre 2012, Enel Green Power ha richiesto alla Provincia di Torino una sospensione dei termini di legge per poter predisporre le integrazioni documentali necessarie.
A dicembre 2012 la Provincia di Torino ha concesso alla ditta richiedente dodici mesi di proroga per la presentazione delle integrazioni progettuali e pertanto attualmente la domanda risulta in fase di interruzione dei termini, in attesa della documentazione integrativa.
Circa l'opportunità della convocazione di un tavolo di concertazione invocata dall'interrogante, si rileva che le normative in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (legge regionale 49/1998) e di autorizzazione all'utilizzo delle fonti rinnovabili (decreto legislativo 387/203) prevedono procedimenti istruttori ad evidenza pubblica.
Tali procedure si svolgono attraverso la convocazione di Conferenze di servizi alle quali partecipano, oltre alle strutture provinciali e regionali, tutti gli Enti locali interessati. Inoltre, ogni soggetto pubblico e privato, anche in forma associata, ha la facoltà di inviare memorie scritte e osservazioni al responsabile del procedimento, entro i termini previsti dalle norme, riguardo agli aspetti ambientali e tecnici correlati alla realizzazione dell'impianto idroelettrico in progetto.
Circa le competenze regionali in materia di paesaggio, va evidenziato che queste attengono precipuamente alla valutazione di compatibilità della proposta progettuale formulata con il contesto paesaggistico interessato.
Si ricorda inoltre che, ai sensi dell'articolo 146 del decreto legislativo 42/2004 e SMI, la proposta progettuale dovrà essere sottoposta al vaglio della competente Soprintendenza cui compete la formulazione del parere vincolante.
Per quanto riguarda l'utilizzo delle acque la Regione Piemonte titolare ad esprimere parere vincolante ai sensi dell'articolo 56 della legge regionale 44/2000, è coinvolta nel procedimento attraverso la Direzione Ambiente. Tale parere, per prassi, viene espresso al momento della conclusione positiva dell'istruttoria integrata di VIA da parte della Provincia e, se favorevole, potrà contenere vincoli e prescrizioni finalizzati a mitigare gli impatti sulla componente idrica cui dovrà essere subordinato il relativo provvedimento provinciale.
Nello specifico, alla Regione compete valutare la coerenza con gli indirizzi della pianificazione idrica regionale e con gli obiettivi di qualità dei corpi idrici previsti dal Piano di Gestione del Distretto Idrografico (P.d.G. Po), tenendo conto delle incidenze dirette o indirette del progetto sulla componente "risorsa idrica"; sulla scorta delle prime valutazioni effettuate sul progetto in argomento, sono state richieste integrazioni progettuali che riguardano il monitoraggio delle sorgenti per l'utilizzo idropotabile che potrebbero essere intercettate nel corso dei lavori in galleria ed il regime dei deflussi del torrente Soana.
In ogni caso, stante che le integrazioni progettuali richieste a seguito della conferenza del 16 luglio 2012, non risultano ancora a tutt'oggi prevenute, non è possibile, per il momento, formulare una valutazione complessiva in merito all'intervento, che verrà espressa all'interno del procedimento di Conferenza dei servizi condotta dalla Provincia di Torino.



NOVERO GIANFRANCO



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti per la replica.



CERUTTI Monica

Sarò rapida e avrò modo di prendere in esame la risposta scritta.
Mi sembra di capire che, al momento, sia tutto sospeso. Avremo modo di riprendere l'argomento probabilmente a fine anno, quando ci sarà una valutazione della durata, se non sbaglio, di 12 mesi.
A questo punto, sospendiamo le nostre considerazioni e vediamo di comprendere quali possano essere i successivi sviluppi.
Crediamo che la Regione debba porre particolare attenzione alla tutela del paesaggio dell'ambiente e della sicurezza degli abitanti dell'area in questione.
Rispetto alla richiesta del tavolo di consultazione, abbiamo recepito le indicazioni che ci ha dato il Vicepresidente della Giunta e riteniamo importante che vi sia un coinvolgimento, il più possibile ampio, in modo da avere una valutazione attenta del rapporto tra benefici ottenuti e ricadute negative sul territorio da parte dell'impianto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cerutti.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione n. 1369 presentata dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Trasporto di materiale nucleare irraggiato da Saluggia (VC) a Trieste"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 1369.
La parola al Vicepresidente Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Occorre premettere che gli Uffici regionali non conoscono nei dettagli la motivazione per cui le lamine di combustibile nucleare irraggiato in questione fossero presenti a Saluggia; in termini generali si ritiene che la presenza delle stesse possa essere ricondotta a quella che era la "missione" dell'impianto Eurex, realizzato alla fine degli anni '60 (le Regioni sono nate nel 1970) e destinato al riprocessamento di elementi di combustibile esauriti provenienti da reattori di ricerca e da reattori tipo CANDU e che ha svolto tali attività dal 1975 al 1984.
Anche in Italia avevamo la produzione di combustibile nucleare nelle fabbricazioni nucleari a Bosco Marengo - le centrali tipo Trino, Caorso ecc. - e il riprocessamento a Saluggia. In piccolo avevamo il know how per gestire questa filiera.
Al di là delle motivazioni aziendali che hanno condotto l'ENEA, almeno trent'anni or sono, a ricevere presso l'Eurex determinate tipologie di combustibile nucleare irraggiato, ciò che compete invece alla Regione, così come peraltro stabilito all'articolo 4, comma 1 della l.r. 5/2010, "Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti" è "assicurare un'attività permanente di analisi, controllo e informazione sugli esiti residuali del nucleare sul territorio (...)", garantendo quindi, che il processo di messa in sicurezza degli impianti e dei materiali nucleari e la disattivazione degli stessi prosegua senza indugi con il fine di liberare da ogni vincolo radiologico i siti.
Con riguardo al secondo quesito, si ricorda che il Presidente Monti nel corso del Vertice sulla Sicurezza Nucleare tenutosi a Seul nel marzo 2012, ha manifestato la volontà del nostro Paese di procedere al rimpatrio negli Stati Uniti dei piccoli quantitativi di materiali nucleari strategici presenti in Italia presso i centri di ricerca nucleari e le Università.
A tal fine, la Sogin - la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani - partecipando al progetto GTRI (Global Treath Reduction Iniziative) del Dipartimento dell'Energia americano ((DoE) ha predisposto il rimpatrio delle dieci lamine.
Con riferimento all'ultimo quesito, sul quale ci siamo confrontati in quest'Aula più volte (questa è una risposta per conto del collega Ravello quindi in quel senso viene esposto), si precisa in primo luogo che, bench l'articolo 4, comma 2, della legge regionale 5/2010 preveda che "La Regione ed i comuni interessati, senza che i cittadini ne debbano fare richiesta assicurano preventivamente a tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica, l'informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sul comportamento da adottare in tali occasioni", al successivo comma 9, lettera b), si stabilisce che le iniziative di informazione relative ai piani di emergenza ed agli eventi incidentali competono al sistema informativo regionale sulle radiazioni ionizzanti, ma nel rispetto della disciplina nazionale.
La disciplina nazionale è rappresentata dal D. lgs n. 230 del 17 marzo 1995, "Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466, 89/618 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti", per quanto riguarda la pianificazione di emergenza riferita agli impianti nucleari e dal DPCM 10 febbraio 2006, "Linee guida per la pianificazione di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili, in attuazione dell'articolo 125 del decreto legislativo 17 marzo 1992, n. 230 e successive modifiche ed integrazioni", per quella relativa ai trasporti di materiale radioattivo.
In particolare, l'articolo 130 del D.lgs 230/95 stabilisce che la popolazione che rischia di essere interessata dall'emergenza radiologica venga informata e regolarmente aggiornata sulle misure di protezione sanitaria ad essa applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili nonché sul comportamento da adottare in caso di emergenza radiologica, ma il successivo articolo 133 prevede che le informazioni preventive l'indicazione delle vie di comunicazione più idonee alla loro diffusione nonché la frequenza della diffusione stessa, vengano predisposte ed aggiornate da una "Commissione permanente per l'informazione sulla protezione contro i rischi da radiazioni ionizzanti" istituita presso il Ministero della Sanità.
L'articolo 134, infine, attribuisce ai Prefetti la competenza a predisporre i piani di informazione alla popolazione, sulla base degli schemi predisposti dalla Commissione permanente di cui sopra. Poiché la citata Commissione allo stato attuale non ha ancora "predisposto ed aggiornato" quanto di competenza, l'articolo 130 non può trovare applicazione.
Per quanto riguarda poi la pianificazione di emergenza per i trasporti di materiale radioattivo, il DPCM 10 febbraio 2006 non prevede l'informazione preventiva della popolazione, ma unicamente che la popolazione effettivamente interessata dall'emergenza radiologica, in caso di incidente nel corso del trasporto, venga immediatamente informata sui fatti relativi all'emergenza, sul comportamento da adottare e sui provvedimenti di protezione sanitaria ad essa applicabili nella fattispecie.
Le Prefetture interessate, pur nel contesto normativo sopra delineato anche in occasione del recentissimo trasporto verso il porto di Trieste delle dieci lamine di combustibile nucleare irraggiato Petten, hanno elaborato e pubblicato sui rispettivi siti internet istituzionali un Piano di Comunicazione relativo ai trasporti.
La Regione Piemonte ha condiviso con le Prefetture l'iniziativa volta alla divulgazione di tali documenti e ne ha condiviso il contenuto.
Per il rilascio dell'intesa regionale, la Direzione regionale Ambiente ha invitato ad un incontro - che si è tenuto il 2 ottobre 2012 - tutte le Amministrazioni locali interessate, al fine di fornire eventuali osservazioni sui piani di emergenza predisposti dalle Prefetture a loro precedentemente trasmessi.
Si precisa che le "Amministrazioni locali interessate" non sono solamente quelle il cui territorio è interessato direttamente dalle operazioni di trasporto, ma ricomprendono tutte le province e tutti i comuni per i quali la pianificazione di emergenza evidenzi la necessità di adottare provvedimenti in caso di eventuale - io aggiungo deprecabile incidente. Pertanto è corretto affermare che le popolazioni e le Amministrazioni interessate sono state compiutamente informate circa le modalità e le procedure del trasporto e della relativa pianificazione di emergenza.
In relazione, infine, all'ultimo quesito, si ricorda che la Regione con nota del 28 giugno 2011, ha già evidenziato al Ministero dell'Interno l'importanza di poter avviare una specifica campagna informativa sulla natura e le modalità dei trasporti nucleari che interessano il territorio piemontese.
intendimento della Regione sollecitare nuovamente il futuro Governo affinché vengano varati i diversi provvedimenti necessari a dare piena attuazione delle norme statali inerenti all'informazione alla popolazione anche in ragione delle istanze emerse in Consiglio regionale. In tal senso si dà informazione che, recentemente, l'Amministrazione regionale ha formalmente sollecitato il Ministero della Sanità affinché si dia compiuta attuazione a quanto previsto dal richiamato art. 133 del D.lgs. 230/95.
Pertanto, nel reputare che i piani di comunicazione elaborati e pubblicati dalle Prefetture rappresentino una risposta concreta alla necessità di informazione della popolazione, si ricorda nuovamente che tutte le operazioni legate al decommissioning si svolgono nella massima sicurezza e si rimarca l'importanza per il sistema Paese di portare a conclusione le operazioni di decommissioning.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Cavallera.
La parola alla Consigliera Cerutti per la replica.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
stata fornita una risposta molto ampia all'interrogazione, anche se in merito al perché queste dieci lamine di combustibile nucleare irraggiato, contenenti uranio altamente arricchito e utilizzato nel reattore di Petten, in Olanda, siano finite a Saluggia, la Regione non ha modo di comprenderne le ragioni.
Solo ora sappiamo che queste lamine vengono portate negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda gli altri aspetti, ringrazio il Vicepresidente Cavallera e l'Assessore Ravello, che ha predisposto la risposta.
Si è voluto dare un'informativa più ampia rispetto ad una questione che continua a proporsi periodicamente e che vede - dal nostro punto di vista un'informazione ancora non chiara, anche se si sostiene che le popolazioni sono informate adeguatamente.
Le considerazioni successive riguardano gli aspetti economici di questi trasporti, poiché non si ha una piena trasparenza, anche quando vengono sospesi, riguardo all'introito rispetto a tale materiale, quando viene trattato in altri paesi.
Ritengo che questo sarebbe un elemento da approfondire, proprio perch si richiede una trasparenza completa. È chiaro che qualora ci fosse un nuovo Governo - come noi speriamo - ci deve essere un'esigenza che proviene da questo territorio e da questa Regione più che da altre, proprio per la sua specificità di avere sul proprio territorio una percentuale elevata delle scorie radioattive.
Crediamo che finalmente si debbano varare i provvedimenti attuativi di competenza governativa, previsti dall'articolo 134 del d.lgs 230/95, cui il Vicepresidente faceva riferimento, decreti tuttora assenti.
Da questo punto di vista, crediamo che su questa materia sia necessario continuare un presidio che vale su più livelli. Tuttavia auspicheremmo che la legge regionale, approvata nel 2010, trovi un'attuazione più compiuta di quella che invece viene rivendicata dall'Assessore competente. In questo senso, continueremo a monitorare e a chiedere spiegazioni degli aspetti di carattere economico correlati.


Argomento: Trasporti pubblici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1419 presentata dalla Consigliera Pentenero, inerente a "Riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico locale e mantenimento delle tariffe Formula"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1419.
La parola la Consigliera Pentenero per l'illustrazione.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
evidente che, dal momento in cui fu formulata questa interrogazione ad oggi, la questione è sostanzialmente cambiata, quindi vorrei avere un aggiornamento.
L'interrogazione si rifaceva alla situazione verificatasi all'inizio dell'anno 2013 in un territorio dove, con la chiusura del tratto ferroviario Asti-Chivasso, e soprattutto con la non riorganizzazione degli orari rispetto ai bus GTT e a quelli sostitutivi istituiti da parte delle FS, si è avuto un impoverimento progressivo ed una difficoltà non indifferente rispetto al trasporto pubblico.
In più, dal 9 dicembre, con l'entrata in vigore del Servizio Ferroviario Metropolitano si sono avuti ulteriori aggravamenti di trasporto da parte dei cittadini, in quanto non si comprendeva più bene quali fossero i trasporti che venivano erogati in quel periodo sul territorio. Con il passaggio dal trasporto pubblico locale ordinario al servizio suppletivo delle Ferrovie dello Stato non è stato proposto nessun accordo con il Consorzio Astigiano COAS, in merito al riparto degli incassi da traffico derivanti dall'applicazione delle tariffe Formule.
In sostanza, con il combinato disposto delle due questioni, da un lato il cambiamento degli orari e la riduzione delle linee e, dall'altro, la non armonizzazione dei trasporti tra le Ferrovie dello Stato e GTT, si è verificata una situazione di assoluta confusione e di non comprensione di quanto stesse succedendo. In particolare, su alcune linee dei pullman non veniva riconosciuto l'abbonamento Formula e quindi i cittadini, per un certo periodo di tempo, sono stati costretti a pagare due abbonamenti per poter usufruire del trasporto pubblico.
Ovviamente il tema sarebbe più complesso ed articolato ed occorrerebbe davvero ripensare a tutto il servizio ferroviario e a tutto il servizio pullman del territorio, ma intanto credo sia necessario capire quali soluzioni sono state adottate, e valutare quali integrazioni sono state pensate per le tariffe Formula, in modo da ridurre il disagio dei cittadini in merito al pagamento delle tariffe. Il tema dell'armonizzazione degli orari resta comunque un tema di un servizio che davvero possa rispondere alle esigenze di un territorio.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
La Consigliera Pentenero ha richiesto approfondimenti rispetto a due questioni, una che riguarda - giusto per circoscriverle - l'aspetto di riorganizzazione del servizio di trasporto, in relazione al mantenimento delle tariffe Formula, e un altro relativo alla revisione degli orari e dell'organizzazione del servizio ferroviario. In qualche modo, entrambi gli argomenti fanno parte di un processo di riprogrammazione dove l'una cosa si somma all'altra.
Partirei con questa prima relazione, ovviamente dall'interrogazione avente per oggetto "Riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico locale e mantenimento delle tariffe Formule", dedicando poi alla fase successiva le considerazioni che pure la Consigliera ha richiamato in fase di illustrazione, riferite agli orari e alla riprogrammazione del servizio.
La DGR n. 78-5200 del 28 dicembre 2012, proseguendo un programma di razionalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale, ha stabilito di attribuire alle Province piemontesi i servizi effettuati mediante autobus sostitutivi dei servizi ferroviari, riguardanti dieci linee caratterizzate da basse frequentazioni, inserendoli nell'ambito dei servizi minimi provinciali.
La Giunta regionale, con DGR n. 79-5201 del 28 dicembre 2012, ha approvato misure di mitigazione tariffaria rivolte a ridurre il maggior costo di viaggio derivante a buona parte degli utenti delle linee oggetto di riordino. Dal 1° gennaio 2013 sui servizi automobilistici in oggetto sono ammessi esclusivamente utenti in possesso di titoli di viaggio a tariffa regionale, rilasciati dall'azienda esercente il servizio, validi per le direttrici o parte di esse, oppure titoli di viaggio valevoli nel sistema tariffario integrato in cui i servizi sono eventualmente inseriti.
Agli utenti abituali, che si ritiene rappresentati dai titolari di abbonamenti annuali e mensili, che fruiscano dei servizi automobilistici di linea trasferiti all'ambito dei servizi minimi provinciali per completare relazioni di viaggio con origine/destinazione esterna alle tratte in oggetto, è riconosciuto uno sconto complessivo annuo pari alla tariffa di "accesso alla rete", quantificata per abbonamenti annuali in 200 euro.
Strumento di attuazione delle misure tariffarie in oggetto è una carta distintiva, la carta "AmicoBus".
Le misure assunte consentono generalmente di mitigare l'effetto sul costo di viaggio patito dagli utenti a seguito della riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale, concretizzatasi con il trasferimento dei servizi automobilistici sostitutivi sulle tratte ferroviarie caratterizzate da ridotte frequentazioni all'ambito dei servizi minimi provinciali.
Un discorso particolare va fatto per le tratte oggetto di riorganizzazione rientranti nell'ambito del sistema integrato Formula, per le quali, in astratto, nulla vieterebbe il mantenimento delle tariffe integrate.
Formula è un sistema tariffario integrato a zone, organizzate su cerchi concentrici a partire da Torino, estese ad includere tutti i comuni situati in un raggio di circa 40 km dal capoluogo piemontese. Le tariffe di abbonamento Formula si applicano ai servizi di qualsiasi impresa esercente trasporto pubblico locale nell'area, a prescindere dal contratto e dall'Ente con cui esso è stato sottoscritto, e gli introiti sono ripartiti tra le aziende aderenti al sistema integrato, secondo i patti consortili del Consorzio Formula.
Il sistema tariffario integrato a zone si completa poi con le cosiddette espansioni, che possono essere ferroviarie o automobilistiche.
Per gli spostamenti aventi origine in una serie di località esterne all'area zonizzata e destinazione all'interno dell'area integrata Formula o viceversa, valgono gli abbonamenti Formula e si applicano gli abbonamenti Formula fino alle località "porta"; da queste, e fino all'origine esterna dello spostamento, si applicano le cosiddette "espansioni", che valgono su un ben determinato servizio (e solo su quello) scelto per effettuare la tratta all'esterno dell'area integrata.
Gi introiti derivanti dalla vendita delle cosiddette "espansioni" vanno direttamente all'azienda esercente il servizio sulla manica ferroviaria o automobilistica che sia.
Con riferimento al caso particolare dei servizi effettuati mediante autobus sostitutivi e dei servizi ferroviari sulla linea Asti-Chivasso attribuiti alla Provincia di Asti, che li ha affidati al COAS (Consorzio Astigiano costituito dalle aziende Giachino, ATAV Vigo e Gelosobus) l'applicazione di quanto sopra comporta che la linea, fino al limite territoriale rappresentato dal Comune di Cocconato, ricada nell'ambito del sistema integrato Formula.
Fino al momento della riorganizzazione, gli utenti nella tratta tra Chivasso e Cocconato potevano usufruire, muniti di abbonamento Formula indistintamente dei servizi di qualsiasi impresa esercente trasporto pubblico locale nell'area, a prescindere dal contratto e dall'Ente sottoscrittore.
Come correttamente ricordato, il Consorzio Artigiano aveva comunicato l'intenzione di rifiutare l'accesso ai servizi eserciti sulla tratta Cocconato-Chivasso ai possessori di titoli di viaggio Formula, non avendo ottenuto garanzie dal Comitato Formula circa le spettanze riconosciute a fronte dell'integrazione tariffaria.
In data 10 gennaio 2013, presso gli uffici dell'Assessorato ai Trasporti, si è riunito un tavolo operativo al quale hanno partecipato oltre ai rappresentanti dello stesso Assessorato, i rappresentanti di Trenitalia, del COAS, dell'ANAV e dei pendolari, oltre ad alcuni Sindaci dei Comuni attraversati dalla linea di trasporto in oggetto.
Nell'occasione, l'Assessorato ha esplicitato l'impossibilità di continuare a riconoscere al COAS, anche solo temporaneamente, il trasferimento aggiuntivo di risorse un tempo riconosciute a compensazione dei mancati introiti derivanti dall'obbligo di servivo di accettare a bordo l'utenza dotata di abbonamento emesso da Trenitalia semplicemente per il venir meno del presupposto; ha rivolto alla rappresentanza del COAS l'invito a sospendere ogni iniziativa pregiudizievole del diritto dell'utenza dotata di abbonamento Formula di accedere al servizio oggetto di riordino; ha invitato il Comitato Formula, data la presenza dei rappresentanti di ANAV e Trenitalia, a che lo stesso Comitato ricerchi soluzioni per garantire la permanenza in Formula dei servizi in questione, eventualmente rivedendo gli accordi sul riparto degli introiti in modo da riconoscerne al COAS a fronte dell'integrazione tariffaria sulla linea in questione.
Qualora il Comitato Formula o il Consorzio COAS non formulassero proposte di soluzione che consentano la permanenza dei servizi in oggetto nell'ambito del sistema integrato Formula e siano accettabili nell'attuale contesto di riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale, la Regione avvierà un confronto con gli enti soggetto di delega territorialmente competenti per addivenire alla divisione della linea Asti Chivasso in due tronconi: la Asti-Cocconato e la Cocconato-Brozzolo Chivasso rispettivamente assegnabili alla competenza delle Province di Asti e di Torino.
Questa soluzione faciliterebbe il mantenimento della tratta Cocconato Brozzolo-Chivasso in ambito del sistema integrato Formula senza nessun impatto sull'utenza in termini di offerta di servizio e di costo di viaggio, in quanto la Provincia di Torino ha un contratto di servizio in essere con il Consorzio ExtraTo che gestisce, insieme a Trenitalia, la quasi totalità dei servizi in area Formula.
Gli utenti del servizio sulla tratta Asti-Cocconato potranno agevolarsi dell'opportunità di uno sconto nell'acquisto dell'abbonamento per usufruire dei servizi automobilistici di linea, in analogia a quanto previsto dalla DGR n. 79-5201 del 28 dicembre 2012.
Infine riteniamo che l'estensione di forme di integrazione tariffaria e modale siano auspicabili ma difficilmente proponibili nell'attuale contesto, caratterizzato da una diffusione territoriale parziale delle tecnologie di bigliettazione elettronica (BIP) dipendendo la loro realizzazione da accordi commerciali tra le aziende sui temi della misura dei passeggeri trasportati e del riparto degli utili tariffari.
Per concludere la rappresentazione della situazione in essere, credo che la risoluzione complessiva di questa e di altre situazioni che si sono verificate sul nostro territorio regionale non possa che stare nella realizzazione operativa del Biglietto Integrato Piemonte. Il lavoro che la Direzione sta svolgendo con intensità da un anno e mezzo, di raccordo fra le iniziative delle diverse Province in ordine dal progetto BIP e l'impostazione di una serie di misure integrative che compensano una lacuna progettuale originaria sulla rete di vendita, ci mettono nella condizione di poter pensare che entro un tempo ragionevole il Piemonte possa essere servito integralmente dal biglietto elettronico.
Questo ci consentirebbe di superare, su qualunque mezzo di trasporto e in qualunque area del territorio regionale, la difficoltà rappresentata da integrazioni tariffarie che oggi funzionano a macchia di leopardo e che evidentemente, sollevano dei problemi anche di ripartizione delle risorse tra gli aderenti alle iniziative, creando problemi di organizzazione nelle aree che possiamo definire "transfrontaliere" tra Provincia e Provincia, e fra ambiti diversi di attività dei consorzi. Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media "Enrico Fermi" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media "Enrico Fermi" classe II, di Torino, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1461 presentata dalla Consigliera Pentenero, inerente a "Revisione degli orari e dell'organizzazione del servizio ferroviario metropolitano sulla tratta Casale Monferrato-Torino"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n.
1461.
La parola alla Consigliera Pentenero, per l'illustrazione.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Ovviamente, anche quest'interrogazione parte dalla delibera dello scorso dicembre 2012, che ha previsto l'entrata in esercizio del nuovo Servizio Ferroviario Metropolitano, a seguito del quale si sono verificati pesanti disagi a carico dei viaggiatori. In particolare, per quanto riguarda i pendolari della zona di Crescentino, che usufruiscono quotidianamente della tratta Casale Monferrato-Torino, l'utilizzo dei treni ha comportato dei tempi di percorrenza decisamente superiori rispetto al passato e per molti lavoratori risulta oggi difficile raggiunge puntuali il posto di lavoro.
Infatti, al mattino il treno proveniente da Casale Monferrato e diretto a Mondovì è stato posticipato e la corsa termina a Chivasso, dove è necessario prendere la coincidenza per Torino con soli cinque minuti a disposizione per il cambio treno.
Il risultato è spesso la ulteriore attesa di un treno successivo per Torino. Il rientro serale è altresì compromesso dalla soppressione del treno da Torino Porta Nuova delle 18.10, sostituito dal diretto per Milano delle 17.50, la cui fermata alla stazione di Chivasso è obbligatoria per coloro che necessitano di prendere la coincidenza per Casale Monferrato. I pendolari, che al mattino arrivavano costantemente in ritardo sul posto di lavoro, sono impossibilitati ad usufruire del diretto per Milano a causa dell'obbligata uscita posticipata, e sono quindi costretti ad attendere alla stazione di Chivasso il treno successivo delle 19.25.
Il tentativo di arrivare puntuali sul posto di lavoro compromette la sicurezza personale di coloro che utilizzano i trasporti di Trenitalia a causa della gestione logistica di arrivo/partenza dei treni presso la stazione di Chivasso. Infatti sono stati segnalati un paio di incidenti di persone che, ahimè, nell'attraversare velocemente i binari perch diversamente non riescono a prendere il treno, hanno riportato infortuni per fortuna lievi.
Considerato dunque che questi pesanti disagi stanno incidendo sulle spese e sulla vita dei cittadini, chiediamo all'Assessore di farsi carico di quelli che sono i disagi dei viaggiatori e di capire quali soluzioni possano essere messe in atto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Con il completamento dei lavori conclusosi in data 8 dicembre nel Passante di Torino, relativamente al raddoppio dei binari tra Torino Susa e Torino Stura, è stato possibile riorganizzare i servizi ferroviari esistenti realizzando un Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM).
SFM è composto da cinque linee, cadenzate ogni trenta minuti nelle fasce orarie di punta, ed all'ora nelle restanti ore della giornata. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel campo dei trasporti piemontesi che la Regione ha perseguito con determinazione per raggiungere il fondamentale obiettivo di migliorare le modalità di trasporto di chi sceglie il treno per lavoro, studio o turismo.
SFM permette di spostarsi rapidi tra i diversi centri dell'area metropolitana e tra le diverse zone di Torino. Le caratteristiche del sistema sono le linee passanti e coordinate, il cadenzamento regolare del servizio senza interruzioni nel corso della giornata, che permette.
coincidenze semplici e la frequenza dei treni nella parte centrale urbana di Torino.
Questo tipo di sistema ferroviario è rigido per poter mantenere le partenze e gli arrivi dei treni omotachici. Inoltre, apportare modifiche all'orario dei singoli treni significherebbe scadenzare l'impianto vigente con conseguenze negative sulle partenze e sugli arrivi nelle varie stazioni e sulle relative coincidenze nei nodi di interscambio.
fondamentale che, per valutare gli effetti a cascata che la riorganizzazione del servizio di ferrovia metropolitana ha avuto sul territorio, si tenga conto che questo modello, ampiamente utilizzato in tutta Europa, non consente variazioni rispetto all'impostazione dell'orario: è un modello rigido.
Gli altri servizi ferroviari regionali, rispetto al nuovo sistema orizzontale sulle direttrici Torino-Ivrea-Aosta, Ivrea-Chivasso-Novara Chivasso-Novara, Chivasso-Casale M.to, Biella-Santhià e Vercelli-Casale M.to si integrano al sistema sopradescritto. Pertanto i cosiddetti "treni spot", tra i quali rientravano anche i treni diretti per e da Torino n.
10122 (Casale M.to 6.17 - Crescentino 6.57 - Chivasso 7.18 - Torino Porta Susa 7.38 - Torino Lingotto 7.51 - Mondovì 8.55) e n. 10099 (Torino Porta Nuova 18.10 - Chivasso 18.46 - Crescentino 19.05 - Casale M.to 19.38) non possono più coesistere con il sistema dei servizi metropolitani cadenzati.
Nelle stazioni principali di Torino e nelle stazioni di ingresso nell'area metropolitana (chiamate "stazioni porta") avviene l'interscambio tra i vari servizi; ad esempio, nella "stazione porta" di Chivasso avviene l'interscambio tra la linea metropolitana FM2 e il sistema dei treni regionali da e per Novara, Casale M.to-Alessandria e Ivrea.
Il servizio della direttrice Casale M.to-Chivasso prevede un treno all'ora (al momento il servizio non è cadenzato) con le coincidenze a Chivasso da e per Torino: le partenze da Chivasso per Torino con in treni della linea FM2 (partenze da Chivasso al minuto 31 o 56) o con i treni regionali veloci (RV) della direttrice Milano-Torino (partenze da Chivasso al minuto 44 di ogni ora) e gli arrivi da Torino con i treni della Linea FM2 (arrivi a Chivasso al minuto 35 o 02) o con i treni regionali veloci (RV) della Torino-Milano (arrivi a Chivasso al minuto 14 di ogni ora).



PRESIDENTE

Scusi, Assessore.
Per favore! Così diventa difficile ascoltare e anche lavorare per chi collabora con noi: bisogna avere un po' di rispetto anche del lavoro degli altri.
Prego, continui, Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

In particolare il collegamento del mattino viene svolto dal treno 10122 (Casale M.to 6.29 - Crescentino 7.04 - Chivasso 7.25); a Chivasso è prevista coincidenza con il treno della linea FM2 n. 4580 (Chivasso 7.31 Torino Porta Susa 7.55 - Torino Lingotto 8.03 e Pinerolo 8.42) o, in alternativa, con il treno RV n. 2004 da Milano (Chivasso 7.44 - Torino Porta Susa 7.58 - Torino Porta Nuova 8.10).
Il rientro serale prevede la possibilità dell'utilizzo del treno RV n.
2023 (Torino Porta Nuova 17.53 - Porta Susa 18.02 - Chivasso 18.14); a Chivasso è prevista la coincidenza con il treno 10099 (Chivasso 18.25 Crescentino 18.52 - Casale M.to 19.25).
In tema di miglioramento delle modalità trasportistiche, si informa che la Regione Piemonte si è posta come obiettivo, nell'annualità 2013, il cadenzamento della direttrice Chivasso-Casale M.to-Alessandria.
Tale obiettivo verrà perseguito tenendo conto delle preferenze dell'utenza nella predisposizione delle coincidenze a Chivasso con i servizi metropolitani FM2 Chivasso-Torino Porta Susa-Lingotto-Pinerolo o in alternativa con i treni RV della linea Torino-Milano. Va da sé che la riorganizzazione complessiva del trasporto pubblico locale, in ordine alle disponibilità di copertura del Fondo Nazionale Trasporti, andrà ad incidere anche con gli obiettivi programmatici pluriennali che la Regione si era data.
Nel Consiglio del 26 marzo, quindi, avremo modo anche di comprendere rispetto al sistema dell'SFM e della programmazione del cadenzamento sulle direttrici obiettivo degli anni 2013 e 2014, come la riduzione delle risorse disponibili andrà ad impattare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero, ma non è prevista la replica: trattandosi di interrogazione indifferibile ed urgente, sono previste l'illustrazione di due minuti e la risposta di tre minuti; non c'è la replica. Se vuole svolgerla brevemente in pochi secondi, prego Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

No, grazie, Presidente: approfitterò della seduta del 26 marzo.



PRESIDENTE

Dichiaro chiuso il punto relativo al sindacato ispettivo.


Argomento: Università

Esame ordine del giorno n. 972 presentato dai Consiglieri Artesio, Motta Angela, Biolé, Boeti, Cerutti e Pentenero, inerente a "Agevolazioni per acquisto o prestito di testi universitari"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 972, avente ad oggetto "Agevolazioni per acquisto o prestito di testi universitari", presentato dai Consiglieri Artesio, Motta Angela, Biolé, Boeti, Cerutti e Pentenero di cui al punto 3 bis) all'o.d.g.
Ricordo invece, per chi è arrivato dopo, che il punto 19) sarà trattato questo pomeriggio alle ore 15.
Ha chiesto la parola per l'illustrazione la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
La questione è sufficientemente nota ai colleghi del Consiglio regionale che hanno condiviso questo documento e che hanno preso parte all'ascolto e alla discussione della problematica, così come ci è stata presentata dai soggetti più direttamente coinvolti, ma anche per come abbiamo cercato di ricostruirla nell'equilibrio e nel rispetto delle diverse parti, attraverso l'ascolto degli altri attori coinvolti.
Il tema ha due caratteristiche: da un lato una caratteristica più prossima, che riguarda le prossime sessioni di esame e dall'altro lato invece, si tratta di un tema strutturale. Infatti, l'ordine del giorno conclude con l'invito a due obblighi: il primo è quello di assumere un'iniziativa sull'urgenza, il secondo quello di assumere un ruolo di governo del tema complesso che comporta moltissime relazioni tra le parti.
La questione dell'applicazione di una norma che vieta la riproduzione in misura superiore al 15%, dei libri di testo ha fatto sì che, a seguito di iniziative di verifica, siano state chiuse le copisterie intorno la sede universitaria, presso le quali gli studenti cercavano di ottenere attraverso una spesa consentita dalle loro risorse e compatibile con esse i materiali di studio necessari per il sostenimento degli esami.
Ora, questo è il caso classico in cui l'applicazione di una norma che esiste confligge con l'esercizio di un'altra norma, che riteniamo assolutamente vincolante, soprattutto per le istituzioni, che è quella della garanzia al diritto allo studio. Non possiamo negare, nel momento in cui su tutti gli ambiti - da quello della tutela del lavoro a quello delle politiche del welfare - rileviamo l'impoverimento delle persone e dei nuclei familiari, che questo impoverimento renda sempre più complicati l'accesso, la frequenza e il successo del percorso degli studi; non solo quando questi studi attengono alla fascia dell'obbligo, ma anche quando gli studi riguardano i percorsi di emancipazione e di autonomie delle persone percorsi ai quali guardiamo sempre con grande attenzione quando alcuni colleghi parlano di meritocrazia e quando tutti parliamo di un Paese che per il proprio sviluppo, non può contare che sulla conoscenza e in modo particolare sulla formazione delle nuove generazioni.
Si tratta quindi di fare fronte ad una situazione che si è creata che stando alle informazioni che ci hanno reso non soltanto i singoli coinvolti, ma anche i rappresentanti all'interno del Senato accademico vede molti studenti non poter fruire dei testi necessari per sostenere gli esami, questione diversamente articolata che si parli di manuali o che si parli di testi per quella determinata sessione o disciplina: i manuali - si sa - dovrebbero accompagnare tutta la vita e quindi essere di proprietà, ma sono anche, in alcuni casi e per alcune categorie di facoltà particolarmente costosi, e il numero di manuali disponibili nelle biblioteche non è sufficiente per il tempo di preparazione degli esami per tutti gli studenti.
Dall'altro lato sappiamo anche che ciascun docente individua per la sessione d'esame l'elenco dei testi che si devono produrre; questi testi sono molto spesso scritti dagli stessi docenti responsabili del corso di studi e dall'ascolto avuto con i docenti universitari sappiamo che il mondo dell'editoria specialistica, cioè quello riferito proprio alla produzione universitaria, è un mondo che non vede particolarmente riconosciuto il valore economico della prestazione intellettuale dell'autore, quindi non stiamo parlando di un interesse materiale dei docenti; ovviamente, è un riconoscimento di carattere accademico e culturale.
Tuttavia, se questo riconoscimento e questa necessità di trasmettere ai propri discenti i contenuti dei nuovi compiti e lavori di ricerca confliggono con la possibilità degli studenti di acquisire quei libri di testo, evidentemente, costituiscono un opposto a ciò che gli stessi insegnanti desidererebbero, cioè avere il maggiore numero di studenti nei propri corsi e vederli fiorire nell'ambito della conoscenza e ottenere buoni risultati.
Quindi, la prima richiesta mossa alla Giunta è quella, in questa contingenza, di provare a prevedere in modo oculato e attento, con una consultazione delle facoltà, in rapporto al numero di studenti alle prossime sessioni di esame, un fondo dedicato per aumentare le dotazioni delle videoteche universitarie e sopperire in piccola parte ai problemi che inevitabilmente gli studenti incontreranno.
La seconda questione, invece, è di maggiore complessità, perché, come già ho ricordato, gli attori in campo sono più di uno. Stiamo parlando delle due componenti del mondo studentesco e universitario, professori e studenti, ma stiamo parlando anche dell'editoria, del rapporto tra la carta stampata e la produzione digitale dei testi stessi. Sappiamo che se affrontassimo questo dibattito con la presenza delle case editrici ci sentiremmo dire che non occorre certo contribuire ad una ulteriore riduzione della produzione di carta stampata, che è già sufficientemente in crisi.
Altresì, sappiamo che in altri paesi europei il ricorso alla digitalizzazione dei libri di testo universitario è ben più frequente e diffuso di quanto non sia in Italia, quindi, forse, è possibile.
Evidentemente, noi non intendiamo danneggiare alcuno degli attori di questa situazione, però desideriamo che si sia guidati dal principio prevalente cioè quello del diritto allo studio e, in modo particolare, del diritto allo studio dei bisognosi e meritevoli.
Quindi, in questa logica, chiediamo all'Amministrazione regionale di farsi capofila di un tavolo di composizione, attraverso i soggetti in causa, che consenta di individuare in quel principio fondamentale una possibile ed equilibrata soluzione, in modo tale che la politica istituzionale possa svolgere completamente, anche in questo frangente, il proprio compito.
Ringrazio chi, così acutamente, dall'esterno ci ha sollecitato, cioè le rappresentanze degli studenti, ma anche le voci degli insegnanti che si sono levate, soprattutto i colleghi che hanno condiviso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Posso essere molto breve, per le seguenti ragioni. La spiegazione della collega Eleonora Artesio è stata svolta in maniera estremamente precisa.
Collega Artesio, voglio ringraziarla perché non solo ha spiegato, come dicevo, la questione in maniera estremamente precisa, ma con modalità altrettanto serie e non demagogiche. Così apprezzo tutti gli altri colleghi che hanno firmato l'ordine del giorno, fino al Presidente del Consiglio Valerio Cattaneo, che dimostra una sensibilità importante su questa materia.
Pertanto, non entro più particolarmente nel merito perché è stato veramente illustrato - mi permetto di dire - come Dio comanda (non so se posso dirlo per la collega Artesio!) L'altro dato positivo evidenziato è rappresentato dalla partecipazione di diversi colleghi alla conferenza stampa e, come ha detto bene la collega Artesio, dall'intervento degli studenti delle principali aggregazioni universitarie. Cosa che mi permetto di sottolineare all'Aula, in particolare al collega Gariglio, perché ha una storica amicizia con alcune componenti universitarie, anzi, è stato un rappresentante di quella lista.
Quindi, c'è stata una convergenza anche dell'area cattolica: hanno lavorato insieme su questa proposta per il diritto allo studio. Per cui è stato anche un momento di lavoro serio e di unione degli studenti, i quali sovente, sono perfino più polemici degli adulti. Invece, hanno avuto un approccio che oso dire estremamente concreto, forse anche moderato, serio e progettuale.
I punti sono stati enunciati. Ricordo l'importanza del tavolo di concertazione, di verifica e di lavoro comune, perché le soluzioni si trovano solo tutti insieme.
Conosco, per esperienza, la bravura dell'Assessore Maccanti, la quale ha una grande capacità di dialogo e di concertazione. È importante anche il dialogo, che deve crescere tra i docenti universitari, gli studenti e le varie componenti.
Questo disagio, ovviamente, è cresciuto in maniera esponenziale, data la vicenda dolorosa dei tagli per il diritto allo studio. Però, anche qui sono emerse proposte serie, per esempio, da parte del deputato Mattiello.
Lo Stato dovrebbe farsi carico di livelli minimi uguali per tutta Italia, per cui la Regione Piemonte, che ha bene operato su questo - lo dico pensando alle battaglie fatte, per esempio, con il collega Angeleri per il diritto allo studio - ha supplito alle carenze e ai tagli dello Stato. Cioè, lo Stato taglia, poi le Regioni devono rincorrere. Questo non è giusto, almeno ognuno faccia la propria parte.
Non sappiamo che Governo ci sarà, ma, qualunque sia, su alcune cose come dicevamo ieri, in questa situazione fluida, (in cui non c'è un Governo, c'è un caos), forse qualificare l'azione su singoli progetti condivisi - sicuramente il diritto allo studio dei nostri giovani promuovendolo tramite parlamentari di qualunque area disponibili a farlo proprio - sarebbe un modo concreto e positivo di operare. Oggi, non essendoci un Governo e non essendoci una maggioranza, l'iniziativa della Consigliera Artesio si conformerebbe benissimo per essere trasmessa dalla Giunta, dal Consiglio o da un tavolo di concertazione, come proposta unitaria a Roma.
Non dico altro. Relativamente alle proposte concrete avanzate dalla collega Artesio, dall'aiuto alle biblioteche all'aiuto alla digitalizzazione, alla stessa eventuale possibilità di un voucher per gli studenti più deboli, è essenziale studiare intorno ad un tavolo le varie possibilità.
Ovviamente, apprezzo lo sforzo comune compiuto qui e aggiungo una considerazione, anche se esco dal seminato: mi dispiace che a Roma alcune forze politiche dicano "non parliamo con questi" o "gli altri non parlano con questi altri", perché la mancanza di dialogo produce sempre danni.
Quindi, assumendolo in positivo, apprezzo moltissimo l'iniziativa e ringrazio tutti i colleghi del mio Gruppo, in particolare la collega Spagnuolo, che l'ha subito notata e apprezzata.
Ringrazio le colleghe Artesio e Pentenero, insieme a tutti i colleghi che hanno sostenuto questa iniziativa, e anche il Consigliere Reschigna che ne ha sollecitato la discussione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Franchino.



FRANCHINO Sara

Grazie, Presidente.
Già nella scorsa seduta manifestavo il mio personale giudizio circa il carattere di urgenza di questo ordine del giorno, che ritenevo non fosse del tenore tale per una trattazione anticipata rispetto ad un predisposto programma dei lavori.
Oggi, cercherò di spiegare le motivazioni per cui - nonostante le doglianze degli studenti universitari abbiano la mia grande attenzione mantengo una posizione di contrarietà, anche nel merito, di questo ordine del giorno.
evidente la situazione di crisi e di difficoltà che il Piemonte e l'Italia, insieme all'intero sistema Europa, stanno attraversando in questo particolare e delicatissimo periodo storico. Ritengo che in un simile contesto si sia chiamati ad operare scelte selettive anche sulla destinazione delle risorse, già poche e carenti.
Ora, non è che non creda che siano fondate le lamentele - giuste degli studenti, ma credo che questa istituzione non si possa far carico di trovare una risposta a una questione che deve essere approfondita e risolta all'interno delle sedi universitarie.
Penso infatti che questa questione debba essere posta all'attenzione degli Atenei e dei docenti stessi, affinché trovino delle soluzioni in linea con le difficoltà economiche effettive che molte famiglie stanno sostenendo per far sì che i propri figli concludano il proprio percorso formativo scolastico universitario.
In tal senso, ritengo che lì bisognerebbe insistere affinché venga sviluppata una maggiore sensibilità e affinché i docenti si facciano carico di distribuire contributi o di mettere gli studenti nella condizione di poter portare a compimento il proprio apprendimento senza sostenere spese obbligate, ad oggi, ed eccessive per i libri di testo.
Al riguardo, penso che anche una selezione più accurata nella scelta e nell'individuazione dei testi con un occhio rivolto al parametro del costo economico dovrebbe essere certamente caldeggiata. Ma non credo che sia la Regione a dover oggi istituire un fondo straordinario a favore delle biblioteche universitarie, biblioteche che non sono spoglie, biblioteche che evidentemente, se la situazione che rappresentano gli studenti universitari è quella, in questi anni hanno portato avanti una selezione nell'acquisto dei libri di testo poco accorta.
Peraltro, aggiungo che lo strumento digitale, qui così come viene utilizzato in tutto il mondo, può portare a significativi risparmi, ma alla scelta di un'applicazione effettiva e di un uso pieno di tale strumento devono essere indotti i docenti, le università, un sistema. Pertanto, si tratta di un discorso di cultura dello studio, che deve essere rivista e riposizionata nel termine di un'economia complessa e che soffre i tempi attuali, senza pensare di poter intervenire con fondi straordinari laddove istituzioni di tutti i tipi oggi devono prestare maggiore attenzione.
Per questo motivo, continuo a ribadire la mia contrarietà all'ordine del giorno e, in particolar modo, alla previsione di spese ulteriori da destinare alle biblioteche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Intanto volevo ringraziare la collega Artesio per aver presentato l'ordine del giorno, che ho sottoscritto molto volentieri.
Credo che il tema specifico che è stato in questi giorni raccontato su alcuni quotidiani non sia che una testimonianza di come oggi gli studenti facciano fatica ad immaginare di proseguire gli studi.
Quotidianamente veniamo paragonati agli altri Paesi europei quotidianamente leggiamo i dati con i quali ci misuriamo in una dimensione europea secondo la quale il nostro Paese ha una percentuale ancora troppo bassa di giovani laureati, alte percentuali di abbandono scolastico e presenta una situazione tale per cui il tema dell'occupazione giovanile nasce innanzitutto da una questione formativa e di percorsi culturali che vengono predisposti dalle scuole e dai centri universitari.
evidente che, in questo quadro, è necessario mettere in campo tutta una serie di azioni e di misure. Credo che il nostro Paese, e in modo particolare la nostra Regione, nell'arco degli anni abbia sviluppato attività, progetti e portato avanti una serie di attività importanti che hanno permesso di far sì che la nostra fosse una regione esemplare rispetto alla tematica del diritto allo studio, non solo legato al sistema universitario, ma legato anche a tutto il sistema scolastico perché, nel momento in cui parliamo di diritto allo studio, non possiamo immaginare che questo sia contestualizzato soltanto nella parte finale del percorso, ma deve essere contestualizzato all'interno di tutto il percorso dell'apprendimento di un cittadino o di una cittadina del Piemonte.
Oggi invece dobbiamo constatare che, all'interno della nostra regione per quanto riguarda il diritto allo studio universitario, l'esperienza dell'EDISU - come ho detto prima, e lo voglio ricordare - è sempre stata un esempio al quale tutte le Regioni e la Conferenza unificata hanno guardato come momento di alta qualificazione e di alta attività. Il 100% delle borse di studio venivano garantite e la qualità dei servizi che ruotavano intorno al sistema EDISU era una qualità dei servizi altamente qualificata e importante per i nostri studenti. Molti erano gli studenti europei e anche provenienti non solo da altri Paesi dell'Europa, ma pure da altri Paesi come l'India (che ha avuto una percentuale importante di studenti all'interno del nostro Politecnico), e questo è un elemento che qualifica non un elemento - come spesso il nostro Presidente ci ha ricordato - dal quale stare lontani, è un elemento che qualifica un Ateneo, che qualifica il sistema universitario, che per definizione è un sistema universale.
Invece, oggi dobbiamo renderci conto e constatare che questa qualità che questo spirito con il quale il tema del diritto allo studio è stato affrontato all'interno della nostra regione non esiste più. Non esiste più certamente per i problemi economici, ma non esiste più perché non viene rivolta alcun tipo di attenzione al tema che oggi, con questo ordine del giorno, affrontiamo. Non viene data nessuna attenzione perché si ritiene che il diritto allo studio non sia, come dice il termine stesso, un diritto che deve essere garantito a tutti i cittadini, ma sia soltanto un di più non viene tenuto in considerazione come un valore, come un elemento sul quale puntare, cercando di utilizzare al meglio le poche risorse che oggi abbiamo a disposizione.
Quello che è comparso sui giornali la scorsa settimana è un esempio di come molti studenti non potranno dare gli esami in questo semestre. Non potranno dare gli esami perché non potranno comprare i libri; magari sono ragazzi che risultano anche idonei nella graduatoria dell'EDISU, ma non potranno comprarsi i libri. Non si può di certo chiedere né ai soggetti deputati al controllo delle copisterie rispetto a una legge che probabilmente presenta una serie di lacune o comunque deve essere rivista e adeguata alle situazioni con le quali oggi ci troviamo a confrontarci, ma certamente oggi siamo di fronte a una condizione di stallo: avremo studenti che rinunceranno e che quindi interromperanno il percorso degli studi.
Non credo che un'Aula come la nostra, non credo che una Regione come la nostra possa restare indifferente di fronte a una situazione come questa.
Ripeto, anche in un contesto in cui le risorse economiche sono davvero poche - il nostro bilancio è noto a tutti, si trova in una situazione di grossa difficoltà - non possiamo partire da un atteggiamento rinunciatario e non possiamo immaginare che quantomeno - così come l'ordine del giorno suggerisce - non venga istituito un tavolo che metta insieme parti che possano sedere per discutere e trovare delle soluzioni.
Gli studenti hanno affrontato con grande coscienziosità il tema, lo hanno denunciato con grande serietà e anche con grande preoccupazione, lo hanno esternalizzato, evidenziando come un Paese civile, una Regione civile qual è la nostra non possa essere così rinunciataria nei confronti di questo tema. È evidente che vorremmo che gli studenti idonei alle borse di studio, nella graduatoria approvata dall'EDISU per l'anno scolastico 2011 2012, possano essere soddisfatti attraverso l'assegnazione della borsa di studio.
Tuttavia, credo ci possano essere delle soluzioni adottate nella fase di emergenza, dopo la denuncia avanzata dagli studenti del nostro sistema universitario. Ad esempio, destinando risorse alle biblioteche universitarie che immediatamente potrebbero acquistare dei testi, dei manuali e consentire agli iscritti di proseguire i propri corsi.
Noi dovremmo dare una soluzione immediata al problema. Spiace vedere che l'Assessore competente oggi non sia presente in Aula a discutere del tema, non sia presente ad affrontare la questione che tocca migliaia di studenti. Tale è l'attenzione e la testimonianza di come quest'Aula stia seguendo il dibattito in materia di diritto allo studio degli studenti universitari, quindi il futuro della nostra regione.
Come ricordavo prima, erano molti gli studenti che sceglievano i nostri Atenei, ma i dati di quest'anno ci testimoniano due aspetti. Non sono molti gli studenti che scelgono i nostri Atenei ma, soprattutto, gli studenti piemontesi non possono più frequentare l'Università perché il costo l'onere è diventato troppo alto; le famiglie non sono in grado di consentire loro di frequentare l'Università.
Quotidianamente ci sono testimonianze e racconti di studenti, magari meritevoli, che abbandonano...
Presidente, è davvero difficile sostenere un intervento con questo brusio di sottofondo.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COMBA



PRESIDENTE

Colleghi, è impossibile percepire quanto la Consigliera Pentenero, con grande sforzo, sta cercando di comunicare all'Aula.
Prego di fare un po' di silenzio.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
molto difficile Presidente, ma credo che questo atteggiamento - lo dicevo un attimo fa e lo ribadisco - sia testimonianza della scarsa attenzione che si vuole dare e attribuire al tema.
Mi auguro che quest'Aula, almeno nella votazione, sia responsabile e si faccia carico di un problema che deve trovare una soluzione immediata, una questione importante e consistente che deve essere affrontata in modo serio e qualificato e deve portare al raggiungimento di soluzioni per tutti i nostri studenti.
Mi pare che il livello di attenzione sia molto basso, la non presenza dell'Assessore con delega all'Università è testimonianza di quanto il diritto allo studio non sia di interesse di questa Giunta.
Speriamo che, quanto meno, venga letto l'ordine del giorno, perch l'attenzione non mi fa pensare a null'altro.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Silvio Pellico" di Chieri (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola elementare "Silvio Pellico" di Chieri in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Università

Esame ordine del giorno n. 972 presentato dai Consiglieri Artesio, Motta Angela, Biolé, Boeti, Cerutti e Pentenero, inerente a "Agevolazioni per acquisto o prestito di testi universitari" (seguito)


PRESIDENTE

Ritorniamo al dibattito sull'ordine del giorno n. 972.
Poiché vedo in aula il Consigliere Vignale, che era iscritto a parlare la parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Anzitutto voglio ringraziare i Consiglieri Artesio e Leo per l'iniziativa di ieri. Purtroppo sono stato impossibilitato a parteciparvi causa la concomitante seduta istituzionale della Commissione di indagine su SCR.
Sono rammaricato, Presidente, di dover parlare su un tema che tocca la vita di tanti ragazzi di questa regione, in assenza dell'Assessore competente. Qui facciamo spesso discussioni generali sui principi, sui progetti strategici, sugli investimenti, costruiamo mare e monti e perdiamo, a volte, il senso della quotidianità, del bisogno concreto delle persone.
Oggi emerge un problema che gira nella nostra comunità. Un problema che tocca la vita di tanti studenti. Un problema che non ha fatto mai notizia fino all'incontro di ieri in Consiglio regionale. Il problema di ragazzi che, complice anche la crisi economica, non hanno i soldi per pagarsi i libri; di ragazzi a cui le provvidenze nostre, storiche e tradizionali del diritto allo studio, magari non lo consentivano o non lo consentono oggi e non lo consentiranno domani. Quando facciamo gli interventi, anche i colleghi dell'opposizione come me devono capire che le risorse non sono una variabile indipendente e che siamo costretti a ragionare tenendo conto del portafoglio che abbiamo in tasca.
Questo portafoglio, oggi, come Regione, è purtroppo sguarnito. Non possiamo risolvere il problema con la logica di un tempo, il problema dei quattrini da prendere in un posto e dare in un altro, la logica della redistribuzione. Dobbiamo inventarci delle soluzioni.
Vicepresidente, è difficile pensare che possa essere l'Assessore Bonino a trovare soluzione a questo problema o l'Assessore Maccanti. L'Assessore Bonino ha già da risolvere alcuni problemi su cui la chiameremo presto a raccontarci in quest'aula rispetto al trasporto pubblico; l'Assessore Maccanti sta giocando al monopoli degli Enti locali e anche lei ha vari problemi da risolvere.
Ci piacerebbe che l'Assessore competente fosse in aula. Cosa potremmo dire a questo Assessore? Che in un momento in cui viviamo l'era del web, in cui parliamo di Piemonte 2.0, non sarebbe fuori dal mondo pensare che gli Assessori all'istruzione, gli Assessori all'università iniziassero a ragionare con le università Piemontesi di e-book; iniziassero a parlare con i direttori delle varie scuole, con i direttori dei dipartimenti delle università di un sistema di dispense che viene messo on line, che viene veicolato nei siti dell'università; Di un sistema per abbattere i costi.
Poiché oggi non siamo in grado di tirare fuori denaro, ci vuole tanto a fare quello che fanno in altre università? Non pretendo che andiate a vedere il mio profilo facebook, che non è più interessante di quello di tanti colleghi di questa sala, ma ho messo la notizia di quell'incontro e ho chiesto ai ragazzi, specie coloro che sono stati all'estero: "Cosa succede all'estero?". Ho ricevuto decine e decine di risposte. Mi hanno spiegato come funziona nell'università di Los Angeles, come funziona in altre università europee, mi hanno spiegato come sono aperte le biblioteche universitarie (per 24 ore), mi hanno spiegato come in alcune università ci sia la prassi che, invece dei libri di testo ci sono dispense preparate da studenti e vistate da professori che vengono circolarizzate. Mi hanno spiegato come il sistema dei libri digitali sia ormai diffuso.
Mi chiedo: è possibile che noi non ci facciamo carico di risolvere questi problemi? È possibile che noi pensiamo sempre di batterci nel nodo "risorse o non risorse", e se non ci sono risorse il problema non lo risolviamo? Presidente, è veramente disperante questa assenza della Giunta regionale rispetto a problemi che ben potrebbero essere risolti con un'azione proattiva e un po' fantasiosa. Mi permetto, visto che abbiamo celebrato i 150 anni della nostra unità nazionale non più di qualche anno fa, di suggerire ai colleghi di Giunta, in particolare a coloro che hanno competenza in materia, di riprendere il modus operandi di Cavour. Non è il caso di inventare strane cose: è meglio girare per il mondo e capire quello che si fa nelle altre realtà del mondo. Sono passati 150 anni dai tempi di Cavour e quindi non è nemmeno il caso di viaggiare: basta collegarsi on line e si vede cosa si succede in altre parti del mondo.
un appello che rivolgo perché c'è un'istanza che ci viene portata da tanti ragazzi, e noi potremo dare una risposta positiva, concreta, fattiva a quest'istanza, con un po' di concreta diligenza.
Se non lo faremo, il problema rimarrà: questi ragazzi completeranno i loro studi, il mondo non morirà, ma noi avremo fatto un passo ulteriore nel fare ingenerare in tanti nostri concittadini l'idea che le istituzioni e la politica non servono a nulla.
Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Grazie.
Prima di procedere con il dibattito, invito i signori Capigruppo ad avvicinarsi al banco della Presidenza.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.15 riprende alle ore 12.19)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Laus. Su cosa, Consigliere?



LAUS Mauro

Presidente, perché mi chiede su cosa? Stiamo discutendo gli ordini del giorno!



PRESIDENTE

No, allora deve aspettare il suo turno. Le chiedo scusa, si può sedere.



LAUS Mauro

Ah, devo chiudere?



PRESIDENTE

Se vuole essere così cortese, come sono certo sarà, poiché è nel suo stile di vita di uomo, ancor prima che di Consigliere regionale, mi fa una cortesia.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, posso chiedere due minuti di sospensione del Consiglio?



PRESIDENTE

Va bene.
I nostri lavori ricominceranno alle ore 12.25.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.20 riprende alle ore 12.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che i nostri lavori riprenderanno alle ore 12.50, con comunicazioni. Poi, ci rivedremo nel pomeriggio.
Pertanto, riprendiamo con le comunicazioni tra cinque minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.46 riprende alle ore 12.58)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Invito le colleghe e i colleghi a prendere posto.
Il Presidente della Giunta regionale mi ha comunicato che relativamente alla discussione del punto 19) all'o.d.g., posto precedentemente - com'è noto - nell'adunanza di oggi, inerente alle mozioni n. 952, 953, 955 e 956 e l'ordine del giorno n. 969 (la Presidenza del Consiglio regionale ha ritenuto di collegare anche la mozione iscritta in apertura di seduta, a firma del Consigliere Laus, inerente alla deliberazione di Giunta regionale n. 6-5519), vuole essere presente in Consiglio, anche perché si riserva di chiedere legittimamente, in ossequio a quanto è nelle prerogative del Presidente stesso, l'applicazione di riserve statutarie.
Pertanto, essendo il Presidente Cota nell'impossibilità odierna di essere presente, durante la sospensione della seduta ho sentito i Presidenti dei Gruppi consiliari presenti, i quali, unanimemente, in deroga al preavviso delle 24 ore, mi hanno autorizzato a convocare il Consiglio regionale per la giornata di domani, mercoledì 20 marzo 2013, alle ore 11.
Oggi, dunque, procederemo in questo modo: il Consiglio regionale com'è noto - è convocato alle ore 14.30. Non è previsto il sindacato ispettivo, ex articolo 100 del Regolamento, pertanto incominceremo i lavori con il dibattito residuo dell'ordine del giorno presentato dalla Consigliera Artesio ed altri. Procederemo alla votazione della surroga dei colleghi Taricco e Lepri, che si sono dimessi dalla carica di Consiglieri regionali. In merito a questo, ricordo che è convocata e confermata la riunione della Giunta per le Elezioni, in Sala A, alle ore 14.15. Infine seguirà la conclusione dell'esame del disegno di legge sulla cosiddetta legge urbanistica, con le dichiarazioni di voto, la lettura delle norme di coordinamento sulla legge stessa e il voto finale.
La Conferenza dei Capigruppo prevista al termine della seduta è annullata. È convocata alle ore 14, o precedentemente - qualora i lavori del Consiglio regionale dovessero concludersi prima - nella giornata di domani.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente. Sulle sue comunicazioni.
Noi abbiamo acconsentito a quanto richiesto nella riunione informale dei Capigruppo.
Vorremmo, però, rispondere subito ad un'ANSA testé circolata: che non si permetta, il Presidente della Giunta regionale, a sfidare il Consiglio regionale! Quell'ANSA è una sfida al Consiglio regionale del Piemonte e dal nostro punto di vista, è inaccettabile! Il Presidente della Giunta regionale venga in Aula e partecipi al dibattito. È legittimato ad esprimere le sue opinioni, a difenderle, ma sotto minaccia e sotto ricatto la politica non fa nessun passo in avanti.
Soprattutto, sotto minaccia e sotto ricatto si può campare un giorno, ma non si campa una legislatura! La seconda questione che oggi vorremmo venisse chiarita una volta per tutte: l'Assessore Monferino ha dato o non ha dato le dimissioni? da questa mattina che la notizia rimbalza e non è un fatto di poco conto.
Noi chiediamo che all'inizio della seduta pomeridiana, se non questa mattina stessa, il Vicepresidente della Regione Piemonte dica al Consiglio regionale se siamo in presenza o meno delle dimissioni dell'Assessore Monferino.
Mi verrebbe voglia - e chiudo subito, Presidente - di ricordare all'Aula una vecchia canzone di Ornella Vanoni, che faceva così: "Sai, c'è una ragione in più per dirti che vado via".
meglio che noi non andiamo via, ma che vada via il Presidente della Regione!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Come avevo già accennato durante la riunione dei Capigruppo, noi domani abbiamo un'importante riunione di Gruppo che ci impegnerà per tutta la mattinata e probabilmente anche nel primo pomeriggio.
Pertanto, chiedo che l'argomento delle emodinamiche venga discusso martedì prossimo, in maniera tale da poterlo discutere con la completezza e la presenza del maggior numero dei Consiglieri regionali, perché - ripeto noi domani abbiamo un'importante riunione di Gruppo, calendarizzata da diversi giorni.



PRESIDENTE

Poiché ho già sottoscritto le convoche, possiamo fare in questo modo: oggi, alle 14.15, si riunirà la Giunta per le Elezioni. Alle ore 14.30 sempre in Sala A, poiché c'è anche una richiesta del Consigliere Reschigna sulle comunicazioni della Giunta, al di là di ANSA, siti internet, voci "radio scarpa" e quant'altro, ritengo ci sia l'interesse del Consiglio regionale di avere maggiori chiarimenti sulla situazione attuale, in particolare di queste paventate dimissioni dell'Assessore Monferino.
Pertanto, alle ore 14.30 è convocata la riunione dei Capigruppo, in Sala A.
I Capigruppo presenti sono avvisati; avviseremo coloro i quali non sono presenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, non si allunga il brodo: o si discute oggi delle emodinamiche, o si discute domani mattina. Una terza via non esiste.



PRESIDENTE

Va bene. Ci vedremo alle 14.30 alla Conferenza dei Capigruppo e cercheremo di risolvere, come sempre abbiamo cercato di fare, le varie problematiche.
Pertanto, alle ore 14.15 ci sarà la Giunta per le Elezioni, in Sala A alle ore 14.30, sempre in Sala A, ci sarà la Conferenza dei Presidenti di Gruppo.
Consigliere Pedrale, vanno bene le 14.30? I Consiglieri Franchino Lupi, Reschigna, Stara, Cerutti, Artesio, Negro, Biolé, Bono sono avvisati.
Colleghi, non abbiamo finito.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale. Anche se siamo andati oltre l'orario, come gli altri ha diritto di parlare sulle mie comunicazioni.
Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, il Consigliere Vignale, al pari degli altri colleghi che sono intervenuti oltre l'orario delle 13, ha diritto di intervenire sulle mie comunicazioni.
Per favore! Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Ritengo esistano alcune modalità che vanno rispettate. Questa mattina l'Aula si è espressa relativamente alle inversioni. Ricordo, però, che ci sono alcuni aspetti che non sono avvenuti solo una volta, ma in più di un'occasione, in cui, per esempio, è possibile che la maggioranza del Consiglio chieda una riunione della Conferenza dei Capigruppo ed è la Conferenza dei Capigruppo che calendarizza i lavori d'Aula.
Se il collega Reschigna chiede che il Presidente non venga a violentare il Consiglio, non lo faccia neanche lui! La Conferenza dei Capigruppo stabilirà quando, come e in che modalità...



VIGNALE Gian Luca

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono) Il voto dell'Aula è sovrano! Il voto dell'Aula è sovrano!



PRESIDENTE

Per favore, collega Reschigna!



RESCHIGNA Aldo

Abbiamo votato stamattina! Non c'è Conferenza dei Capigruppo che tenga! Abbiamo votato!



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Reschigna! Il collega Vignale non l'ha interrotta e ha diritto di parlare. Ci riuniremo alle 14.30 e sono certo che, anche questa volta, troveremo una soluzione.



(Proteste del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Per favore!



(Commenti dai banchi della maggioranza)



PRESIDENTE

Per favore! Collega Reschigna! Per favore! Per favore!



(Proteste del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Per favore! Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gianluca

Io vado settimanalmente allo stadio: se la mettiamo su questo piano credo di vincere!



PRESIDENTE

Collega Vignale, concluda.



VIGNALE Gianluca

solo per sottolineare un aspetto normale: il Capogruppo Reschigna pu urlare anche più di quanto ha fatto prima, ma le urla non cambiano i regolamenti.
Il Consiglio regionale ha la potestà d'interrompere i suoi lavori chiedere la convocazione della Conferenza dei Capigruppo e calendarizzare quando crede. Può essere oggi pomeriggio, può essere domani mattina, pu essere un giorno successivo, ma il calendario del Consiglio non lo decide il Capogruppo del PD.



PRESIDENTE

Bene. Con tutta calma (non voglio superare il collega Cavallera): tutti hanno delle ragioni, nel senso che - mi scusi, Consigliere Reschigna - è stata votata un'inver sione dell'o.d.g., abbiamo deciso, oggi, di esaminare il punto alle ore 15.
Pertanto, alle ore 15, con un voto dell'Aula, teoricamente - ma poi torniamo alla pratica - bisogna procedere alla trattazione di quel punto.
Poi, sono arrivati dei fatti nuovi: ho convocato la Conferenza dei Capigruppo (non ripeto quanto ho già detto) e si è concordato di trattare quel punto domani mattina, alle ore 11.
Sono sopravvenuti problemi ulteriori, poiché il Consigliere Pedrale ha comunicato di aver convocato una riunione del proprio Gruppo. Non voglio fare un'interpretazione autentica del suo intervento, anche perché non lo vedo, ma si è opposto alle cosiddette "24 ore".
Pertanto, anche alla luce della sua richiesta, credo che se alla Conferenza dei Capigruppo - come mi auguro - si troverà una soluzione avremo risolto tutti i nostri problemi.
Se non dovesse essere trovata una soluzione, è evidente che la convoca delle 15, con il voto in Aula, resta, e quindi qualcuno dovrà porre una questione pregiudiziale, poiché è del tutto evidente che i regolamenti non li possiamo cambiare in una pausa pranzo.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.08)



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