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Dettaglio seduta n.316 del 21/12/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


NOVERO GIANFRANCO



(Alle ore 9.30 il Consigliere Segretario Novero comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.06 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.15)



(La seduta ha inizio alle ore 10.15)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 18 dicembre 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta Marco, Casoni, Comba, Cota Giordano, Maccanti e Motta Massimiliano.
Il numero legale è 27.



PRESIDENTE

BOTTA Marco (fuori microfono) Non sono in congedo.



PRESIDENTE

Ha firmato?



PRESIDENTE

BOTTA Marco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Botta.
Il numero legale resta comunque 27.


Argomento:

Congedi

Argomento:

b) Convocazione sedute di Consiglio regionale


PRESIDENTE

Invito i colleghi a prestare un attimo di attenzione.
Il Consiglio regionale è convocato anche nella giornata di giovedì 27 dicembre 2012, dalle ore 10 alle ore 13, dalle ore 14 alle ore 20, e in seduta serale dalle ore 20.05 alle ore 24, con all'o.d.g.: . Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale.
. Approvazione verbali precedenti sedute.
. Proseguimento del disegno di legge n. 291 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie" (se non approvato nella seduta odierna) . Disegno di legge n. 316 "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2013" (se non approvato nella seduta odierna).
. Proposta di deliberazione n. 217 "Modifiche e integrazioni alla deliberazione del Consiglio regionale 29 marzo 2011, n. 99-13131 'Programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico motorie e per l'impiantistica sportiva anni 2011-2013, in attuazione della legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 (Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie)'" (se non approvato nella seduta odierna).
. Nomine.



PRESIDENTE

Per quanto concerne il punto relativo a "Nomine", si procederà solo alla nomina dell'Agenzia Metropolitana qualora nel disegno di legge n. 291 fosse approvato l'emendamento concordato tra Giunta e Ufficio di Presidenza, illustrato nel corso della Conferenza dei Capigruppo relativamente alla questione delle nomine negli Enti di Assessori regionali.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni - Giunta, organizzazione e funzioni - Gruppi consiliari

Proseguimento esame proposta di legge n. 312, inerente a "Istituzione dell'anagrafe delle cariche pubbliche elettive e di governo della Regione e del sistema informativo sul finanziamento dell'attività dei Gruppi consiliari"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame della proposta di legge n. 312, "Istituzione dell'anagrafe delle cariche pubbliche elettive e di governo della Regione e del sistema informativo sul finanziamento dell'attività dei Gruppi consiliari", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Nella seduta antimeridiana di ieri è iniziato l'esame della proposta di legge in oggetto.
Le relazioni sono state svolte dai Consiglieri relatori Cerutti, Bono Vignale e Pedrale.
In sede di discussione generale sono intervenuti numerosi Consiglieri; è stata dichiarata conclusa la discussione generale.
Successivamente, sono stati votati gli articoli 1 e 2, mentre nel prosieguo della seduta pomeridiana sono stati votati anche gli articoli 3, 4, 5, 6, 8 e 10.
In merito agli articoli 5 bis, a cavallo di una riscrittura di emendamenti, 7) e 9), per gli effetti di questi emendamenti sull'articolo 5 bis, se approvati, si è sospeso l'esame.
Pertanto, ripartiamo dall'esame dell'articolo 5 bis con gli emendamenti riscritti.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Burzi, Boniperti Valle e Vignale: dopo l'articolo 5 della proposta di legge n. 312/2012 è inserito il seguente articolo 5 bis: Trasparenza 1. Regione Piemonte, gli enti, aziende, società, agenzie, istituzioni consorzi e organismi comunque denominati, controllati, vigilati e partecipati dalla Regione Piemonte, nonché i concessionari di servizi pubblici regionali, al fine di assicurare la trasparenza dei procedimenti amministrativi, sono tenuti ad assicurare la pubblicazione sul portale istituzionale nella "Prima pagina" in modo assolutamente evidente, ove è riservata in modo immediatamente percepibile una sezione dedicata alla "trasparenza", di tutti gli atti e i provvedimenti a rilevanza esterna adottati.
2. In attuazione della normativa vigente in materia di amministrazione digitale i portali di tutti i soggetti di cui al comma 1 devono rispettare i principi di accessibilità, di elevata fruibilità e reperibilità delle informazioni anche da parte delle persone disabili, completezza di informazioni, chiarezza di linguaggio, affidabilità e semplicità di consultazione. Inoltre tutti i documenti e le informazioni contenute nel portale sono fruibili gratuitamente e senza la necessità di autenticazione informatica.
3. Nella Sezione trasparenza di cui al comma 2 sono pubblicati: a) Bilancio annuale b) L'indicazione precisa e dettagliata del trattamento economico degli organi di indirizzo economico- amministrativo, dei dirigenti, dei consulenti, dei membri di commissioni e dei collegi comunque denominati oltre che curricula di ciascuno.
c) Elenco aggiornato degli incarichi esterni nel quale sono indicati l'oggetto dell'incarico, il soggetto incaricato, gli estremi del provvedimento di affidamento e i corrispettivi previsti e i liquidati.
L'elenco deve essere consultabile per materia, per nominativo e per ordine cronologico.
d) elenchi completi dei collaudi, delle consulenze e di ogni altro tipo di incarico esterno conferito ai dipendenti.
e) albo dei soggetti, siano essi persone fisiche o persone giuridiche, cui sono erogati, a qualunque titolo, contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefìci di natura economica e finanziaria con indicazione de: la denominazione del soggetto beneficiario, della struttura che ha proposto il beneficio, delle ragioni in base alle quali il contributo è stato assegnato, salvo i casi previsti dalla normativa a tutela della riservatezza e tipo e l'entità del contributo erogato.
f) Anagrafe degli eletti (componenti la Giunta e il Consiglio regionale) contenenti l'attività politica, le presenze alle Commissioni e ai Consigli le missioni istituzionali e l'indennità mensilmente percepita g) Anagrafe dei nominati in enti, aziende, società, agenzie, istituzioni consorzi e organismi comunque denominati, controllati, vigilati e partecipati dalla Regione Piemonte h) Elenco di tutti gli affidamenti assegnati mediante affidamento diretto o licitazione privata.
4. I soggetti di cui al comma 1 sono inoltre tenuti a pubblicare i bandi di concorso o gli avvisi di selezione, salvo quant'altro previsto dalla vigente normativa, oltre che sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte, anche sul proprio portale internet ufficiale per tutta la durata del periodo utile alla presentazione delle domande. Il link di apertura della sezione concorsi e avvisi di selezione deve essere inserito nella prima pagina dei siti internet e deve essere ben visibile e riconoscibile.
5. Sui siti internet di ogni soggetto di cui al comma 1 devono essere pubblicati i nominativi dei componenti le commissioni esaminatrici, i loro curricula, le date di sorteggio dei commissari, i diari delle prove e l'esito delle stesse, le generalità dei lavoratori avviati al lavoro dalle società o enti di lavoro interinale, oltre che i verbali delle singole prove.
6. Con successivo regolamento della giunta sono individuati e definiti tempi, modalità e struttura competente alla tenuta e aggiornamento dell'albo e di quanto disposto nel presente articolo, nonché i raccordi operativi con il Settore ragioneria".
Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Burzi, Boniperti Valle e Vignale: dopo l'articolo 5 della proposta di legge n. 312/2012 è inserito il seguente articolo 5 bis: Nomine 1. Fatte salve le incompatibilità previste dalle legge statali e dalle altre leggi regionali, non possono essere nominati o designati negli enti agenzie regionali e società partecipate dalla Regione Piemonte, aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere, quali amministratori o revisori dei conti o quali capi di dipartimento dell'Amministrazione regionale: a) parlamentari italiani ed europei, i presidenti e gli assessori e i consiglieri di Provincia, Regione o Comunità montane, i sindaci, gli assessori e i consiglieri di comuni con almeno 5000 abitanti b) i dipendenti dello Stato o delle regioni, addetti ad un ufficio che assolve a mansioni di controllo o vigilanza sugli enti in cui deve avvenire la nomina o che vi sono stati addetti nell'anno precedente la nomina c) i componenti gli organi consultivi ovvero altri soggetti tenuti ad esprimere pareri sui provvedimenti degli enti, istituti ed organismi nei quali debba avvenire la nomina o la designazione d) coloro che prestano attività a titolo oneroso di consulenza o di collaborazione presso la Regione o presso gli enti sottoposti a controllo regionale o interessati alle nomine o alla designazione e) coniugi o parenti in linea retta, ascendente o discendente, di consiglieri o assessori regionali o di sindaci di comuni al di sopra dei 15 mila abitanti f) coloro che ricoprono incarichi direttivi o esecutivi regionali o nazionali in partiti politici.
2. Le modifiche legislative introducono inoltre i principi in base ai quali: a) coloro che sono nominati in un ente o società non possono ricoprire incarichi in enti o società da questi controllati o partecipati b) nessun soggetto può svolgere la funzione di amministratore contestualmente in più di un ente o società; nessun soggetto può altresì svolgere la funzione di revisore dei conti o sindaco contestualmente in più di due enti o società. I medesimi non possono ricoprire più di due mandati nello stesso ente o società c) i soggetti già nominati trasmettono alla presidenza della Giunta regionale e alla presidenza del Consiglio regionale una dichiarazione circa la sussistenza di una delle cause di ineleggibilità o incompatibilità.
Sulla base delle dichiarazioni pervenute, il Presidente della Giunta regionale e il Presidente del Consiglio regionale, per quanto di propria competenza, accertano la sussistenza di una delle cause, dichiarano con proprio atto la decadenza del soggetto nominato e provvedono ad effettuare una nuova nomina d) i direttori generali delle agenzie di emanazione regionale ed i direttori generali delle aziende sanitarie locali ed ospedaliere all'atto della nomina consegnano lo stato del proprio patrimonio comprensivo delle eventuali partecipazioni societarie e) i dipendenti o i dirigenti della Regione Piemonte rinviati a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione sono assegnati ad uffici regionali dove non sono previsti centri di spesa." Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per annunciare che vengono ritirati gli emendamenti rubricati n. 8), 9) e 10), se non erro, perché vengono interamente assorbiti da un emendamento, del quale ovviamente non conosco il numero perché è stato da pochi minuti presentato, che, sostanzialmente, assorbe i principi del...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma l'emendamento 11) diventa articolo 9 bis.



VIGNALE Gian Luca

Perfetto.
Come dicevo, il nuovo emendamento assorbe i principi contenuti nei tre emendamenti, con una veste normativa corretta.
Giustamente, il Presidente del Consiglio aveva fatto presente che da un punto di vista tecnico gli emendamenti rubricati n. 8) e 9) avevano delle problematiche normative, e grazie al lavoro degli uffici sono stati mantenuti inalterati i principi, come dicevo, però hanno solidità normativa.
Ritiriamo, dunque, gli emendamenti rubricati n. 8) e 9) all'articolo 5 bis, l'emendamento rubricato n. 10) relativo all'articolo 7, sostituendoli con un unico emendamento rubricato n. 11), che, come anticipava poc'anzi il Presidente, introduce l'articolo 9 bis.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Cursio: dopo l'articolo 5 (Sezione dei titolari di cariche di nomina regionale) è inserito il seguente articolo 5 bis : Articolo 5 bis ('Test tossicologico per i Consiglieri regionali e i componenti della Giunta Regionale') 1. I Consiglieri regionali e i componenti della Giunta regionale dispongono della facoltà di sottoporsi al test tossicologico secondo le modalità di cui ai commi successivi.
2. Il test è svolto entro una settimana dall'avvenuta proclamazione dei risultati elettorali e, successivamente, annualmente senza nessun preavviso.
3. L'esame tossicologico, da effettuarsi mediante l'analisi delle urine e del bulbo pilifero, è finalizzato a verificare se nella persona esaminata siano evidenziabili tracce di sostanze stupefacenti e psicotrope, la cui assunzione comporta una distribuzione nei fluidi e tessuti corporei e quindi, la presenza. per un certo periodo di tempo, della sostanza assunta nelle urine e nei capelli.
4. L'intera procedura di prelievo, stoccaggio, esame e trasferimento dei campioni presso i laboratori di analisi viene svolta da personale sanitario specializzato appartenente ad una struttura pubblica regionale preventivamente identificata ed autorizzata.
5. Al soggetto trovato positivo agli esami tossicologici è data facoltà di ripetere il test entro novantasei ore presso lo stesso od altro centro autorizzato. In caso di discordanza nei risultati, ulteriore test deve essere svolto presso il laboratorio dell'Istituto Superiore di Sanità.
6. Nell'apposita sezione dell'anagrafe di cui all'articolo 2 è fatta menzione dell'eventuale rifiuto di sottoporsi al test tossicologico e dietro espressa autorizzazione da parte del soggetto esaminato, sono pubblicati gli esiti".



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 8) e 9) sono ritirati, ma l'articolo 5 bis vive in forza dell'emendamento n. 3) presentato dal Consigliere Cursio, che è già stato illustrato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cursio, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Volevo semplicemente fare una riflessione; forse la dovrei sottoporre anzitutto, alla mia attenzione.
Ieri, nel corso della discussione, sono emersi alcuni punti che hanno accostato l'esame tossicologico a quelle che potrebbero essere le tendenze sessuali, per esempio, degli esseri umani. Vorrei chiarire brevissimamente.
La mia impostazione verte semplicemente sulla opportunità o meno che una persona, nel momento dell'espressione del proprio voto, possa essere nelle condizioni più o meno vigili, e quindi possa essere in grado di comprendere bene ciò che sta avvenendo perché la percezione della realtà è alterata, rispetto alla persona che non fa uso di stupefacenti.
Altra cosa è se vietare o meno, aspetto nel quale non entro nel merito.
Sarebbe tuttavia opportuno che venisse chiarito. Perché non è possibile dire che è innaturale. Tra l'altro, la cocaina è quanto di più naturale esista al mondo, quindi andiamoci cauti da questo punto di vista.
Questo è il punto sul quale volevo che si facesse una riflessione.
Soprattutto vorrei sottoporla a me stesso.
In secondo luogo, non si impone niente a nessuno, nel senso che non si obbliga il collega a sottoporsi ad un test tossicologico. Ma facciamo un parallelo: un pilota di aerei ne è sottoposto per legge, perché il legislatore ha ritenuto che non si potesse salire su un aereo e trovarsi con un pilota che magari è abituale consumatore di sostanze stupefacenti o farmaci psicotropi.
Il legislatore ha dunque ritenuto doveroso tutelare la salute pubblica e, in quel caso specifico, la salute di coloro che accedono a quell'aereo.
Com'è emerso anche da autorevoli interventi, amministrando un consistente patrimonio, incidiamo anche in un ambito ove, benché non si parli di denari, decidiamo indirizzi o comportamenti, regolamentiamo quello che può essere l'agire dell'uomo: il fatto di andare in una direzione piuttosto che in un'altra - e non entro nel merito se sia corretto o meno potrebbe cambiare radicalmente l'esito dell'atteggiamento di noi Consiglieri chiamati a legiferare. Non possiamo accostare due elementi che in comune non hanno nulla (ero partito dall'esame sulle tendenze sessuali) ciascuno faccia ed esprima ciò che ritiene. Poi, se le tendenze sessuali devono essere nascoste, lo si faccia pure, non sono interessato. Sono interessato, invece, alle questioni di principio. Grazie, Presidente.
Chiedo, se possibile, la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Non essendo lei un Capogruppo, ho bisogno di tre mani alzate. Eccole benissimo: si associano i Consiglieri Biolé e Carossa.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 3).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 28 Consiglieri votanti 26 Consiglieri hanno votato SÌ 24 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Ritorniamo all'articolo 7, che avevamo lasciato in sospeso.
ARTICOLO 7 L'emendamento rubricato n. 10) è ritirato dai proponenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 L'emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Cursio decade essendo stato respinto l'emendamento n. 3), all'articolo 5 bis, poiché non si possono dare disposizioni attuative di qualcosa che non esiste.
Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 bis Emendamento rubricato n. 11) presentato dal Consigliere Vignale: Dopo l'articolo 9, è inserito il seguente articolo: "9 bis. (Disposizioni in materia di società ed enti istituiti, controllati partecipati e dipendenti da parte della Regione) La Regione, entro 90 giorni dall'approvazione della presente legge, ove detenga una quota maggioritaria in società o enti istituiti, controllati partecipati o dipendenti, pone in essere tutti gli adempimenti necessari affinché i relativi statuti o atti costitutivi siano modificati al fine di assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa, prevedendo la pubblicazione sul sito istituzionale del relativo soggetto, in particolare delle seguenti informazioni: gli atti a rilevanza esterna, fermi restando i limiti imposti dalla normativa statale vigente il bilancio di previsione annuale il trattamento economico degli organi di amministrazione, di controllo e della dirigenza l'elenco aggiornato degli incarichi esterni e delle consulenze assegnati con l'indicazione del destinatario, del relativo provvedimento di affidamento e dei corrispettivi, previsti e liquidati l'elenco dei collaudi, delle consulenze e di ogni altro tipo di incarico conferito ai dipendenti i contributi, le sovvenzioni, i crediti, i sussidi e i benefici di natura economica e finanziaria assegnati con la relativa indicazione del soggetto beneficiario l'elenco di tutti gli affidamenti assegnati attraverso procedura diretta o mediante procedura ad evidenza pubblica.
La Regione, entro 90 giorni dall'approvazione della presente legge, pone in essere tutti gli adempimenti necessari affinché gli statuti o atti costitutivi dei soggetti di cui al comma 1 prevedano che non possano ricoprire una carica in organi di amministrazione e di controllo, salvo la possibilità di optare: coloro che rivestono cariche elettive o di governo, fatto salvo quanto previsto dalla legge regionale 39/1995 (Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti nominati), nonché incarichi direttivi regionali o nazionali di partito coloro che rivestono più di una carica in organi di amministrazione di diverso ente o società, anche controllata coloro che rivestono più di due cariche in organi di controllo di diverso ente o società, anche controllata.
3. La Giunta regionale, trascorsi i termini di cui ai commi 1 e 2, verifica il rispetto di quanto previsto dal presente articolo e, in casi di inadempienza anche parziale, adotta i provvedimenti necessari per garantirne l'applicazione, ivi compresa la sospensione dei trasferimenti e delle erogazioni a qualsiasi titolo, ove previsti".
Il collega Vignale l'ha già illustrato.
Vi invito a leggerlo: sono mantenuti i contenuti degli emendamenti che sono stati ritirati. Sono stati riscritti e tolti tutti i dubbi, sia di incostituzionalità sia di ingerenza della Regione. Si mantengono i criteri e le discipline (lo dico in un modo improprio e me ne scuso con l'Aula) quasi come inviti e non più come norme cogenti rispetto al fatto che non si può, ad esempio dove la Regione non ha la maggioranza delle quote e quant'altro.
Se c'è bisogno di spiegazioni più cogenti, ovviamente siamo in grado di darle.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente, per dichiarazione di voto.
Come abbiamo detto ieri, abbiamo una sola parola: ritenevamo che questo provvedimento dovesse essere approvato, ma che non si dovesse correre il rischio di impugnativa della legge o che la legge fosse scritta male.
Ringrazio le persone che sono sedute dietro i Segretari dell'Ufficio di Presidenza, perché so che hanno lavorato, ieri sera e questa mattina, per permetterci di approvare una legge che sicuramente non avrà difetti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Carossa.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso all'articolo 9 bis.
Emendamento rubricato n. 6) presentato dai Consiglieri Vignale, Burzi Valle, Boniperti: il titolo della proposta di legge n. 312/2012 è sostituito con il seguente: "Istituzione dell'anagrafe delle cariche pubbliche elettive e di Governo della Regione e dei membri dei consigli di amministrazione oltre che dei Presidenti delle Società e degli Enti pubblici regionali, nonché del sistema informativo sul finanziamento e sulla trasparenza dell'attività dei gruppi consiliari, degli Enti e delle Società a partecipazione regionale".
Colleghi, richiamo la vostra attenzione, poiché dobbiamo necessariamente modificare il titolo della proposta di legge. Infatti anche con l'emendamento che abbiamo appena approvato, sono stati introdotti ulteriori elementi rispetto alla proposta originaria.
Pertanto, l'approvazione dell'emendamento n. 6) comporterà il nuovo titolo in esso proposto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6).
Il Consiglio approva.
Pertanto, il titolo della legge è modificato.
Non essendoci dichiarazioni di voto sull'intero testo, prima di procedere al voto finale richiamo l'attenzione dell'Aula perché abbiamo la necessità di introdurre una nota di coordinamento sulla proposta di legge.
Al fine di coordinare il testo del comma 2 dell'articolo 1 con il testo dell'articolo 9 bis (l'articolo che abbiamo approvato poco fa), il comma 2 dell'articolo 1 è così riformulato: "2. Al fine di garantire trasparenza ed equità la presente legge disciplina criteri e procedure per le nomine e le designazioni di competenza regionale, nonché i criteri da adottare al fine di rispettare i principi di accessibilità, fruibilità e reperibilità delle informazioni inerenti alle società ed enti istituiti, controllati partecipati e dipendenti da parte della Regione Piemonte".
L'Aula concorda sulla modifica di coordinamento della proposta di legge regionale n. 312 che ho appena letto?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Grazie, colleghi.
Non essendoci dichiarazioni di voto, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.35 riprende alle ore 10.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 291, inerente a "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 291, inerente a "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 7) all'o.d.g.
Nella seduta dell'11 dicembre è iniziato l'esame del disegno di legge n.
291 e si è svolta e terminata la discussione generale.
All'articolo 1, sono stati illustrati gli emendamenti rubricati nn. 58) 57), 61), 60), 42), 39), 40), 41), 43) (poi ritirato), 46), 49), 38), 45) 65), 44), 37), 1), 59), 63) e da lì ripartiamo.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Posso proporre di sospendere l'esame dell'Allegato A e dell'articolo 1 e di andare avanti con l'articolato, come abbiamo sempre fatto sulle leggi di bilancio, per discutere alla fine l'articolo sulla tabella?



PRESIDENTE

Assessore, lei concorda? Bene.
Sospendiamo la trattazione dell'articolo 1 e dell'Allegato A, che riprenderemo prima del voto finale.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 69) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Ronzani, Muliere, Manica, Motta Angela, Boeti, Placido, Laus: l'articolo 2 (Slittamenti agli anni 2013-2014) del disegno di legge n. 291 è soppresso.
La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che prevede la soppressione dell'articolo 2 ed è coerente con i ragionamenti che abbiamo fatto all'interno della discussione generale sulla legge dell'assestamento di bilancio.
Consideriamo lo spostamento sugli anni 2013 e 2014, ma soprattutto sull'anno 2013 di spese che sono di competenza dell'esercizio 2012 un errore che determinerà una più forte criticità sulla costruzione della legge di bilancio del 2013.
Ora, fossimo in presenza di un esercizio 2013 che si apre con previsioni di entrate o di trasferimenti dallo Stato maggiori rispetto a quelli che abbiamo riscontrato nel corso di questo anno, capirei la logica ma poiché tutti sappiamo che il 2013 sarà un anno per alcuni aspetti ancora più complicato rispetto al 2012, spostare spese di competenza del 2012 al 2013 significa creare una pre-condizione molto forte e molto negativa di rigidità nella costruzione del bilancio.
Lo abbiamo visto nei giorni scorsi, quando in sede di I Commissione l'Assessore Quaglia, illustrando il disegno di legge, che affronteremo la settimana prossima, sull'esercizio provvisorio, ha presentato una nota di variazione, che era stata approvata dalla Giunta e che poi è stata modificata in sede di I Commissione. Una nota di variazione che, solamente riposizionando le spese trasferite dal 2012 al 2013, è pari a 256 milioni di euro.
Tuttavia, secondo i nostri calcoli non bastano, come abbiamo già detto ripetutamente durante il dibattito generale. Solamente attribuendo alle UPB spese dichiaratamente obbligatorie (personale dei parchi, personale delle Comunità montane, pagamento delle rate di ammortamento dei mutui contratti negli anni precedenti e di competenza delle diverse Direzioni), questa operazione ammonterebbe ad oltre 500 milioni di euro. È un'operazione che ammonterebbe a 500 milioni di euro e che utilizzerebbe per il 46% l'entità del fondo indistinto, così come è stato rappresentato nel disegno di legge di bilancio. Ma a queste voci manca tutta la parte del trasporto pubblico locale, tutta la parte delle politiche sociali, tutta la parte relativa alla cultura e a una serie consistente di Direzioni, per cui neanche la ridistribuzione totale del fondo di SITO, che, se non ricordo male, ammonta a più di un miliardo di euro, è in grado di garantire non dico nuove spese ma neanche l'entità del programma operativo del 2012! Ora, in una situazione siffatta, spostare sul 2013 spese di competenza del 2012 è un suicidio e lo definisco come tale.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
Emendamento rubricato n. 56) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: l'allegato A di cui all'articolo 2 del disegno di legge n. 291 è modificato come di seguito indicato:



TABELLA ALLEGATA

La parola all'Assessore Quaglia per l'illustrazione.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è in linea rispetto alla copertura relativa alla partita che riguarda la legge regionale per il servizio di innevamento programmato, di competenza dell'Assessore Cirio, per gli anni 2013 e 2014.
Sull'anno 2013 l'UPB di riferimento, visto l'accordo che c'è stato rispetto ai servizi di innevamento, che riguarda anche il sistema globale degli impianti sciistici, c'è una copertura che va sull'UPB del turismo e del trasporto. Quindi, è la copertura rispetto all'accordo che è stato preso con gli operatori economici del sistema rispetto alla legge regionale, così come è stata modificata nell'anno 2012



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa ma, siccome ho dimenticato le tabelle in ufficio, laddove la 12041 vede diminuita l'entità per aumentare la 18091, a che cosa si riferisce quella UPB?



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

L'UPB in oggetto riguarda i trasporti sul 2013, mentre nell'emendamento, in riferimento al 2014, ci sono i trasporti e il turismo.



RESCHIGNA Aldo

Assessore, capisco le difficoltà nella gestione di un bilancio. Lei va a incidere per cinque milioni di euro sulla 12041 diminuendo lo stanziamento che, è vero, è pari a 175 milioni di euro e quindi avrebbe di per sé la capienza, ma i 175 milioni di euro dell'UPB 12041 non sono altro che il trasferimento al 2013 di quanto dovuto sul 2012 sul TPL.
Allora non è pensabile che la Giunta sposti 175 milioni di euro di competenza del TPL 2012 sull'esercizio 2013 e voglio ricordare che nella legge di bilancio questa UPB sul TPL ha zero euro di previsione, quindi l'operazione è solo un'operazione che chiude il 2012, ma non garantisce nulla sul 2013. Poi la Giunta presenta un emendamento che per finanziare l'innevamento che cosa fa? Utilizza cinque milioni di euro nello spostamento del costo del TPL del 2012 sul 2013: qui veramente siamo al gioco delle tre carte! Comprendo la difficoltà della conclusione di questa legge di bilancio e di tutti i provvedimenti che la riguardano, però non considero corretto che la Giunta dichiari che nel 2012 non ha coperto 175 milioni di euro sul TPL e chieda di spostarli sul 2013 e che adesso presenti un emendamento dove questi 175 milioni diventano 170 milioni perché cinque milioni li sposta sull'innevamento. È il gioco delle tre carte, Assessore.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Prima di passare alla votazione degli emendamenti sull'articolo, chiedo se ci sono dichiarazioni di voto.
Prego, Consigliere Reschigna, prenda pure la parola.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Mi sarei aspettato una risposta dall'Assessore. La risposta dell'Assessore non c'è stata. Chiedo che la mia dichiarazione di voto venga resa integralmente a verbale, anche perché su questa questione non intendo più partecipare al gioco delle tre carte.
Non considero corretto che con un articolo della legge di assestamento di bilancio si spostino delle risorse e delle spese di competenza del 2012 sul 2013, riconoscendo un debito da parte della Regione Piemonte nei confronti del trasporto pubblico locale e che poi su questo importo che viene spostato al 2013 sul TPL la Giunta regionale presenti un emendamento con il quale viene ridotto lo stanziamento del debito riconosciuto dalla Giunta regionale per finanziare l'innevamento artificiale.
Non è pensabile di affrontare la discussione sulla legge di assestamento di bilancio facendo il gioco delle tre carte. Ripeto, non è pensabile di affrontare questa discussione facendo il gioco delle tre carte. I documenti di bilancio sono documenti rilevanti e per queste ragioni chiedo che la nostra dichiarazione di voto contraria a questo emendamento e all'articolo (voteremo invece a favore dell'emendamento soppressivo che abbiamo presentato come Gruppo del Partito Democratico) sia riportata integralmente a verbale. In seguito valuteremo quali ulteriori passi assumere in questo senso.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
La verbalizzazione è automatica, essendo tutto registrato.
Non essendovi altre richieste di intervento per dichiarazione di voto passiamo alla votazione degli emendamenti.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.05 riprende alle ore 11.30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ricordo che stiamo esaminando l'articolo 2.
Dispongo la ripetizione della votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69, essendo mancato il numero legale.
Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 78) presentato dalla Giunta regionale, firma dell''Assessore Quaglia: Dopo l'articolo 2 è inserito il seguente ulteriore articolo: "Art. 2-bis (Finanziamento straordinario per la ferrovia in concessione denominata Torino-Ceres) 1.Per gli anni finanziari 2013-2014-2015 è autorizzata una spesa complessiva di 18 milioni di euro da utilizzarsi per il completamento ed il funzionamento della ferrovia Torino-Ceres secondo la seguente scadenza temporale: anno 2013 E 6.000.000,00; anno 2014 E 6.000.000,00; anno 2015 E 6.000.000,00.
2.La copertura finanziaria è assicurata da prelievo di pari ammontare dai fondi di riserva di cui alla UPB DB09011 con iscrizione sulla UPB DB12022".
Ha chiesto la parola l'Assessore Quaglia per l'illustrazione; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Questo emendamento si rende necessario relativamente al finanziamento straordinario per la ferrovia in concessione denominata "Torino-Ceres", su cui c'è un finanziamento, rispetto al CIPE, attraverso un provvedimento.
Per quanto riguarda il bando di gara per procedere, è necessaria la copertura prevista sugli anni 2013, 2014 e 2015.



PRESIDENTE

Il numero legale è sempre 29.
Non essendoci richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 78).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso all'articolo 2 bis.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 72) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Ronzani, Muliere, Manica, Motta Angela, Boeti, Placido, Laus: Il comma 1 dell'articolo 3 (Disavanzo finanziario alla chiusura dell'esercizio 2011) del disegno di legge n. 291 è sostituito dal seguente: '1. Il disavanzo finanziario alla chiusura dell'esercizio finanziario 2011 pari a euro 484.615.634,77 è riassorbito nel triennio 2012-2014 secondo la seguente sequenza temporale: anno 2012: 100.000.000,00 euro; anno 2013: 192.307.817,39 euro; anno 2014: 192.307.817,39 euro.'.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Sostanzialmente, l'articolo prevede di coprire il disavanzo finanziario dell'esercizio 2011, che è pari a 484 milioni 615 mila e rotti euro in tre anni, cioè nel triennio 2012-2013-2014, con una sequenza temporale che, per quanto riguarda il 2012, è pari a 18 milioni di euro. Quindi, nel 2012, il disavanzo del 2011 sarebbe coperto per neanche il 4%, cioè una percentuale assolutamente insignificante.
Poi, questo articolo - è un po' la caratteristica di questa legge di assestamento di bilancio - è negato successivamente da altri provvedimenti che sono all'esame della I Commissione. In modo particolare, mi riferisco al disegno di legge di bilancio per il 2013 e alla legge finanziaria per il 2013. Infatti, in quei provvedimenti il disavanzo finanziario del 2011 non è più coperto negli esercizi 2012, 2013 e 2014, ma viene coperto negli esercizi 2013, 2014 e 2015. Quindi, con una logicità di comportamento, da parte della Giunta regionale, che, dal nostro punto di vista, è assolutamente incomprensibile e inaccettabile.
La realtà è un'altra, che cercherò brevemente di rappresentare nel mio intervento.
Siamo di fronte ad una situazione difficile dei conti della Regione.
da settimane e da mesi che lo ripetiamo in numerose occasioni di confronto e di dibattito all'interno di quest'Aula, però riteniamo non ci sia alcun intervento strutturale sui conti della Regione Piemonte; riteniamo che la scelta di coprire quest'anno meno del 4% del disavanzo del 2011 sia una scelta che non mette in prudenza i conti della Regione; riteniamo che lo spostamento agli anni successivi di spese di competenza di questo anno sia una scelta irresponsabile, perché non farà altro che accentuare le condizioni di rigidità degli esercizi successivi.



(Brusìo in aula)



(Scampanellìo del Presidente)



PRESIDENTE

Per favore! Grazie.
Prosegua, Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Ecco perché con l'emendamento che abbiamo depositato chiediamo che nell'esercizio 2012, quello che stiamo discutendo con il disegno di legge di assestamento di bilancio, ci sia una copertura del disavanzo del 2011 pari a 100 milioni di euro.
Noi non chiediamo che tutto il disavanzo 2011 sia coperto nel 2012. Ci rendiamo perfettamente conto che ciò determinerebbe una situazione nella quale, improvvisamente, si interromperebbe la capacità di intervento della Regione sul sistema dei servizi, però nemmeno possiamo accettare la proposta contenuta nell'articolo del disegno di legge di assestamento di bilancio, che, di fatto, scarica sugli anni successivi.
A questo punto, siamo convinti che se questa Giunta presenterà ancora la legge di bilancio del 2014 - ci auguriamo ardentemente di no, perch vorrebbe dire che il Piemonte tornerebbe alla sua scelta più logica che in questo momento si porrebbe, cioè a nuove elezioni - il disavanzo del 2011 verrebbe spalmato ulteriormente oltre al 2015, ma, in questo modo veramente, avvicineremmo la Regione a un punto di grande criticità.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
Non essendoci ulteriori richieste di intervento, né in discussione generale, né per dichiarazione di voto, do la parola all'Assessore Quaglia per esprimere il parere.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 72).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Vorrei fosse a verbale che nella votazione precedente ho votato per errore a favore, mentre il mio intento era un voto contrario.



PRESIDENTE

La Consigliera Artesio comunica che sull'articolo 3 ha erroneamente votato a favore, mentre intendeva votare in modo contrario. Poiché non influisce sull'esito della votazione, l'articolo viene confermato come approvato.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 55) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: Dopo l'art. 4 è inserito il seguente articolo: "Art. ...
(Riscossione delle lasse automobilistiche da parte delle banche) La riscossione delle tasse automobilistiche è consentita, oltre ai soggetti previsti dalla normativa statale, anche alle imprese autorizzate all'esercizio dell'attività bancaria, iscritte all'albo di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia).
La Giunta regionale, con propria deliberazione, approva lo schema di convenzione per la disciplina del servizio di riscossione delle tasse automobilistiche, prevedendo in particolare le modalità di erogazione del servizio, accesso agli archivi, riversamento delle somme riscosse, nonché i costi a carico dell'utente e le cause di risoluzione.
3. I soggetti di cui al comma 1 sono esonerati dal prestare specifiche garanzie per la riscossione delle tasse automobilistiche in ragione della capacità finanziaria e solvibilità dovute per lo svolgimento dell'attività creditizia secondo la vigente normativa nazionale.
Ha chiesto la parola l'Assessore Quaglia per l'illustrazione; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, com'è indicato nella relazione allegata, vuole consentire la riscossione della tassa automobilistica in Piemonte, tramite sistema bancario. L'obiettivo è di fornire un servizio nuovo ai cittadini usufruibile, capillarmente, su tutto il territorio della Regione. La riscossione tramite il sistema bancario si aggiunge ai punti di riscossione tradizionali, come le Agenzie di pratiche automobilistiche, le Poste e i tabaccai, allargando, in questo modo, la platea dei riscossori.
Questo nasce da un accordo con il sistema bancario, inserito anche nella gara per il Tesoriere della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ci sono interventi sull'emendamento? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Avremmo gradito l'illustrazione dell'emendamento in sede di I Commissione, però mi sembra che la Giunta abbia presentato in Aula un numero eccessivo di emendamenti.
Sul contenuto dello stesso, che attiene unicamente alle modalità attraverso cui, se non ho compreso male, il cittadino può pagare la tassa automobilistica e nulla di più, non abbiamo niente da eccepire, anche perché, sostanzialmente, più si ampia la possibilità e l'opportunità al cittadino di poter corrispondere, meglio è, sotto tutti i profili.
Cogliamo l'occasione per capire, dall'Assessore Quaglia, come la Giunta regionale ha recepito o meno la sollecitazione che ripetutamente abbiamo espresso, come Gruppo regionale, nelle settimane successive, circa la gestione diretta del sistema, non tanto di pagamento, ma di riscossione della tassa automobilistica.
Vorremmo capire quali sono gli intendimenti, a questo proposito, da parte della Giunta regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? La Giunta regionale intende intervenire? Prego, Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Confermando la disponibilità, anche nella prima seduta della I Commissione, per quanto riguarda gli aspetti tecnici della partita che gli uffici della Regione, anche nel confronto con il Commissario straordinario stanno procedendo, per quanto riguarda la riscossione, l'intendimento dell'Amministrazione è di internalizzare nel minor tempo possibile, da un punto di vista tecnico, la parte che riguarda la riscossione volontaria che è quella che la Regione può fare direttamente.
Questo emendamento va nella linea di dotarci degli strumenti più efficaci, trasparenti, e più capillarmente rappresentati sul territorio, in modo da garantire ai cittadini un utilizzo diretto di questo sistema.



PRESIDENTE

Procediamo con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Prendo atto e ringrazio dell'informazione l'Assessore Quaglia. Questo dal nostro punto di vista, significa che tutte le volte che la Giunta regionale accoglie i suggerimenti e le indicazioni del Gruppo regionale del Partito Democratico, muove in regime di saggezza.



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

No, questa è una valutazione personale.
Quando parlo, parlo come rappresentante del Gruppo del PD. Non lascio il compito di esegeta del Gruppo del PD a nessuno, figuriamoci.
Noi ci auguriamo che questo avvenga velocemente, anche perché crediamo che debba essere fatto uno sforzo, non solo su questo piano, ma anche sul piano dell'internalizzazione di altri servizi, perché probabilmente - anzi di questo ne siamo assolutamente convinti - da un lato, diamo una risposta ad un problema di cui non nascondiamo l'esistenza, che è il pieno utilizzo delle risorse umane dei dipendenti della Regione; dall'altra parte, siamo convinti che i costi di gestione di questo servizio, qualora gestiti direttamente dalla Regione, invece che affidarli a terzi, siano decisamente inferiori.
Sull'emendamento proposto dall'Assessore Quaglia non abbiamo contrarietà, per cui segneremo la nostra presenza in Aula.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Non essendoci dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTiCOLO 6bis Emendamento rubricato n. 53) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Porchietto: Dopo l'articolo 6 è inserito il seguente articolo: 1. lo stanziamento di 3.300.000,00 euro derivante dal Fondo rotativo 'Fondo per la nascita e lo sviluppo di iniziative di lavoro autonomo e di creazione di impresa' istituito ai sensi dell'articolo 42, comma 6, della legge regionale 34/2008 e s.m.i è destinato al finanziamento del fondo istituito ai sensi del POR FSE 2007/2012, Ob 2, Asse I, Adattabilità, Obiettivo specifico C, Attività 10" Percorsi integrati per la creazione di imprese innovative e spin off della ricerca pubblica. Strumenti finanziari a sostegno delle nuove imprese".
Ha chiesto la parola l'Assessore Porchietto per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Con la legge n. 34/2008 è stato istituito il fondo rotativo definito "Fondo per la nascita e lo sviluppo di iniziative di lavoro autonomo e di creazione di imprese", che ha ereditato delle risorse dal precedente fondo rotativo, secondo la precedente normativa, che era la legge n. 28.
Nel contempo, abbiamo anche il fondo definito "Percorsi integrati per la creazione di imprese innovative e spin off della ricerca pubblica", che ha visto negli ultimi tempi un forte attivismo in senso positivo con la nascita di interessanti realtà produttive.
Poiché il Fondo per la nascita e lo sviluppo di iniziative di lavoro autonomo ha, attualmente, una disponibilità superiore rispetto alle richieste, mentre invece il Fondo per la creazione di percorsi integrati per la creazione di imprese innovative e spin off necessita di nuove risorse in quanto esaurito, con questo emendamento chiediamo di poter ottimizzare l'utilizzo delle risorse già disponibili e giacenti in Finpiemonte, con un trasferimento di risorse.
In realtà, non andiamo ad incrementare, ma spostiamo da un fondo all'altro.
Se il Presidente ritiene, posso anche relazionare sulla seconda parte.
Sempre dopo l'articolo 6, chiediamo l'istituzione del fondo di garanzia per l'accesso al credito, in quanto sempre con la legge n. 34 del 2008...



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Presidente, uno per volta, sono due articoli separati.



PRESIDENTE

Va bene.
Per Regolamento c'è una richiesta, così dobbiamo procedere.
Ci sono richieste di intervento? Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso all'articolo 6 bis.
ARTICOLO 6 ter Emendamento rubricato n. 53.1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Porchietto: Dopo l'articolo 6 è inserito il seguente articolo (istituzione del Fondo di garanzia per l'accesso al credito).
1. Lo stanziamento di 1 milione di euro derivante dal fondo rotativo 'Fondo per la nascita e lo sviluppo di iniziative di lavoro autonomo e di creazione di impresa', istituito ai sensi dell'articolo 42, comma 6, della legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34 (Norme per la promozione dell'occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro) è destinato all'istituzione del Fondo di garanzia previsto dal predetto articolo".
La parola all'Assessore Porchietto per l'illustrazione.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Come stavo dicendo, in Finpiemonte, sempre ai sensi della legge 34 del 2008, è istituto il fondo rotativo, definito "Fondo per la nascita e lo sviluppo di iniziative di lavoro autonomo e di creazione di impresa".
Anch'esso ha ereditato delle risorse dal Fondo rotativo della precedente normativa L'articolo 42 della legge n. 34 ha previsto l'istituzione del fondo rotativo per gestire i finanziamenti a favore di imprese individuali, di società di persone e di società di capitali, formate particolarmente da soggetti non occupati, da disoccupati e da soggetti che vogliono autoimpiegarsi in attività imprenditoriali o di lavoro autonomo.
Questi finanziamenti sono erogati attraverso il concorso bancario.
Soprattutto le banche, molto spesso, chiedono di poter ricorrere a garanzie personali agli imprenditori o ai lavoratori autonomi, ricordando che stiamo parlando di soggetti che arrivano da una condizione di non occupazione. Il fatto di dover rilasciare delle garanzie, chiaramente, porta a dei disagi molto spesso non sormontabili.
Questo emendamento prevede, invece, di istituire un fondo di garanzia che favorisca non soltanto il rilascio di garanzie in nome e per conto di questi soggetti, ma anche l'accesso al credito per questi soggetti e supportarli in eventuali richieste di garanzia da parte del sistema bancario.
Riteniamo, in questo modo, di poter adempiere alla normativa che ha previsto l'istituzione del fondo di garanzia e ottimizzare l'utilizzo delle risorse che, in questo momento, sono disponibili in Finpiemonte.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Porchietto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53.1).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso all'articolo 6 ter.
ARTICOLO 6 quater Emendamento rubricato n. 73) presentato dal Presidente Cattaneo: Dopo l'articolo 6 è inserito il seguente articolo: 6 quater (Modifiche all'articolo 5 della legge regionale 25 del 28 dicembre 2012 'Modifiche alle leggi regionali 13 ottobre 1972, n. 10 (Determinazione delle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta regionale), 3 settembre 2001, n. 24 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali) e 31 dicembre 2010, n. 27 (Rideterminazione dell'indennità dei Consiglieri regionali).
il comma 2 dell'articolo 5 della l.r. 25/2012 è sostituito dal seguente: l'importo degli assegni vitalizi che sono erogati in applicazione del capo II della l.r. 24/2001 è aggiornato annualmente, con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza, sulla base dell'indice di variazione dei prezzi al consumo per operai e impiegati determinatosi nell'anno precedente secondo le rilevanze ISTAT. L'aggiornamento si applica per la prima volta per gli assegni vitalizi in essere, a decorrere dal 1 gennaio 2016" L'articolo 6 quater nasce dall'emendamento n. 73), firmato dal Presidente del Consiglio regionale e, in rappresentanza, del Presidente della Regione e dall'Assessore Quaglia.
Come avevamo già stabilito nella Conferenza dei Capigruppo, anche su richiesta della Presidenza della Regione, abbiamo deciso come scelta politica di bloccare per tre anni l'adeguamento ISTAT dei vitalizi in corso.
Conseguentemente, l'approvazione dell'emendamento n. 73) introduce che l'adeguamento ISTAT, che sarebbe scattato dal 1° gennaio 2013 (ricordo che lo avevamo bloccato già lo scorso anno per un anno), ritornerà automatico per legge dal 1° gennaio 2016.
Rimarranno bloccati i vitalizi per tre anni. Per due motivi. Il vitalizio è sganciato dall'indennità di carica di chi è in servizio.
Sostanzialmente, come molte Regioni hanno fatto, è già stato, quindi totalizzato circa due anni fa.
In più, essendo il Consigliere regionale equiparato a dirigente pubblico, come sapete, c'è il blocco per tutti i Dirigenti e i Direttori dello Stato, conseguentemente introduciamo la stessa norma per i colleghi che stanno fruendo il vitalizio.
un triennio 2013-2014-2016. L'emendamento è firmato dall'Ufficio di Presidenza e dalla Giunta.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 73).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso all'articolo 6 quater.
ARTICOLO 6 quinquies Emendamento rubricato n. 84) presentato dai Consiglieri Pedrale, Carossa Formagnana, Negro, Buquicchio, Burzi, Reschigna, Dell'Utri, Cerutti e Biolé: Dopo l'articolo 6 è aggiunto il seguente: Art. 6 bis (Modifiche alla legge regionale 10 novembre 1972, n. 12) Prima dell'articolo 1 della legge regionale 10 novembre 1972, n. 12 (Funzionamento dei Gruppi consiliari) è inserito il seguente: "Art. 01 (Gruppi consiliari) 1. I Gruppi consiliari, ai sensi di quanto previsto dallo Statuto della Regione Piemonte, sono articolazioni organizzative del Consiglio regionale ai fini dell'espletamento dell'attività istituzionale in seno all'Assemblea legislativa connotati unicamente per lo svolgimento di tali attività come organi del Consiglio regionale.
2. Ai fini dello svolgimento delle attività diverse da quelle di cui al comma 1, i Gruppi consiliari sono formazioni associative di Consiglieri regionali e pertanto tali attività sono svolte in regime privatistico anche secondo quanto previsto dalla presente legge così come modificata dalla deliberazione legislativa approvata in data 19 dicembre 2012".
La parola al Consigliere Negro per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Si vota l'emendamento di interpretazione deciso dai Presidenti dei Gruppi per dare, finalmente, chiarezza al quadro normativo, in coerenza con il disegno di legge n. 315, come accordato il 19 dicembre.



PRESIDENTE

Grazie, collega Negro.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso all'articolo 6 quinquies.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 71) presentato dai Consiglieri Lepri e Reschigna: L'articolo 7 (Modifica all'art. 20 della l.r. 03/2010) del disegno di legge n. 291 è soppresso.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Allora, questo tema è stato da noi lungamente evidenziato durante il dibattito generale. Noi non concordiamo, sul tema della morosità incolpevole, con l'articolo 7 del disegno di legge e cerco di spiegarne le ragioni.
Cosa dice la Giunta regionale sul tema della morosità incolpevole, dopo che in questa legislatura ha modificato il testo unico sull'edilizia residenziale pubblica, ponendo la percentuale del 40% di intervento regionale? Che la Regione interviene sulla morosità incolpevole con le risorse disponibili a bilancio. Sapete quante sono le risorse disponibili sulla legge di bilancio del 2012 sulla morosità incolpevole? Zero euro! Allora, noi non siamo d'accordo con una modifica che sostanzialmente lascia ogni anno una condizione di indeterminatezza su questo tema. Se infatti riconosciamo tutti che il Piemonte sta vivendo una situazione sociale complicata e difficile, se riconosciamo tutti che la crisi economica sta portando in una condizione di indigenza pezzi sempre più consistenti della società piemontese, se riconosciamo tutti il fatto che una delle situazioni su cui tutto ciò si traduce concretamente è la difficoltà nel pagamento dei canoni di locazione - per cui c'è il ritorno di una questione emergenziale come quella della casa, che riguarda sempre più persone -, non si può immaginare che la Giunta regionale abbia totalmente mano libera, decidendo annualmente con la legge di bilancio qual è il suo intervento su questo tema.
La cosa è doppiamente irresponsabile - dal nostro punto di vista, sia ben chiaro - alla luce di un tema: se c'è disimpegno da parte della Giunta regionale, la situazione si scarica sui Comuni. Voglio ricordare infatti che, di fronte alla morosità incolpevole degli inquilini dell'edilizia residenziale pubblica, le ATC cosa fanno? Compilano gli elenchi dei morosi incolpevoli, li trasmettono ai Comuni e dicono sostanzialmente: o vi fate carico della situazione, oppure procedete allo sfratto di queste persone.
Sino ad ora, quindi, i Comuni si sono fatti carico della situazione anche perché su questo tema concorrevano delle risorse regionali; lasciare però totalmente in mano ai Comuni la patata bollente della gestione di un fenomeno che sta diventando drammatico anche sul piano dei numeri significa scaricare su dei soggetti che hanno anch'essi, in questo momento notevoli difficoltà la gestione di un tema delicatissimo.
Chiudo il mio intervento dicendo che noi sappiamo che ci sono meno risorse economiche a disposizione, però sappiamo che quando ci sono meno risorse economiche a disposizione si fanno delle scelte di priorità; e così come noi consideriamo prioritarie le scelte che guardano al tentativo di ricostruire un nuovo sviluppo economico della nostra Regione, certamente diverso rispetto al passato, nello stesso momento individuiamo come priorità il fatto che una Regione non può lasciare in condizioni di abbandono parti consistenti della società piemontese.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Noi poco fa abbiamo approvato in Consiglio, su proposta della Giunta due emendamenti con i quali abbiamo trasferito alcune risorse previste dal Fondo rotativo della LR 34 per finanziare altre iniziative. L'Assessore giustamente ha detto che quella scelta era determinata dall'esigenza di utilizzare risorse disponibili per finanziare attività e iniziative che ne erano prive. Si tratta di una scelta che noi abbiamo condiviso, perché fa il paio con l'esigenza di far fronte, nella misura consentita da un bilancio che sicuramente ha molti problemi, a iniziative che tendono alla crescita e allo sviluppo della nostra Regione.
Vorrei però che la stessa sensibilità e la stessa disponibilità ci fossero da parte della Giunta nell'affrontare la questione drammatica della morosità incolpevole. Così come giustamente noi abbiamo fatto uno sforzo per reperire le risorse con le quali finanziare le iniziative cui prima facevo riferimento, infatti, mi fa specie che non ci si ponga il problema di trovare le risorse necessarie per affrontare il problema più drammatico in assoluto. Certo, la situazione del Paese è gravissima, ma non c'è dubbio che stiamo discutendo di un tema che riguarda le fasce più deboli della popolazione, quelle cioè che non hanno la possibilità, per effetto della crisi, di pagare l'affitto.
Ora, se il punto è questo, noi non possiamo - tanto più in questa situazione - stabilire il principio che si finanziano eventualmente questi interventi, se ci sono le risorse. In altri periodi una scelta come questa avrebbe avuto paradossalmente - non lo credo comunque - una qualche giustificazione; ma in un momento come questo, negare un intervento, una copertura e un quadro di certezze da parte della Regione è questione che francamente non può essere accettata.
Mi rivolgo ai colleghi della maggioranza: mi rifiuto di pensare che non ci si trovi d'accordo sull'esigenza di reperire un po' di risorse per dare copertura a questa questione e che ci si limiti a dichiarare che "se li avremo pagheremo, se no non pagheremo". Questa cosa è francamente inaccettabile.
Invito l'Assessore a considerare seriamente la questione. Ripeto infatti che tutta questa questione sarà pagata dai Comuni - i quali sono nell'impossibilità di far fronte, eventualmente, alle mancanze della Regione - e in un'ultima analisi dai cittadini e dalle famiglie, che non avranno la possibilità di contare sulle provvidenze previste dal Fondo sulla morosità incolpevole.
Francamente credo, Assessore - e lo dico anche alla Giunta - che questo sia un tema che non può essere derubricato ad un fatto amministrativo: è un fatto sociale e drammatico.
Allora, non nego le difficoltà delle politiche di bilancio, ma mi rifiuto di pensare che noi non possiamo trovare, se c'è la volontà politica e la questione viene affrontata con la sensibilità necessaria, sensibilità che non vedo in questo momento, le risorse per far fronte ad una cosa del genere.
Lo ripeto: giustamente prima le avete trovate queste risorse; avete trovato il modo per finanziare due interventi importanti e avete utilizzato le risorse del Fondo rotativo. Mi stupisce che non ci si possa in questo momento porre un problema del genere, risolvendolo di conseguenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Giunta regionale.
La parola al Vicepresidente Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Indubbiamente questa proposta, più che una decisione definitiva costituiva anche un segnale che viene dato, perché questa è una materia complessa.
Qui abbiamo le assegnazioni che vengono fatte dalle Amministrazioni comunali sulla base dei bandi che vengono emessi. Poi c'è una quota che viene assegnata per emergenze sociali, attraverso procedure che identificano le necessità secondo le percentuali previste dalla nuova legge n. 3. Poi, ovviamente, c'è la gestione affidata alle ATC - ma non solo: ci sono anche altri soggetti che gestiscono l'edilizia pubblica - e naturalmente adesso ha fatto irruzione, appesantendo la gestione, il tema dell'ICI. Per quanto riguarda questa materia alcune leve, pur se non completamente, sono in mano anche alle Amministrazioni comunali.
chiaro che questo sistema delineato dalla legge n. 3 è esso stesso discutibile, non il presupposto o l'obiettivo sociale a cui si tende a dare risposta.
Quindi, non vi è alcuna volontà di disinteressarsi del problema, ma solamente la volontà, nell'epoca delle risorse calanti, di creare percorsi che veramente rispondano ai principi di un stato sociale di un momento di difficoltà che è in grado di stabilire delle priorità e che, nell'ambito delle priorità, valuta i maggiori bisogni.
Bisogni che poi qui sono da ponderare tra quelli di coloro che hanno la casa sociale e quindi hanno la stabilità e la tranquillità di avere una casa e di avere un canone medio dell'ordine medio di 70-80 euro al mese, e quelli di coloro che invece dobbiamo cercare di aiutare.
C'è una legge dello Stato che prevede di contribuire negli affitti per coloro che sono nell'edilizia privata, sono nel libero mercato e hanno difficoltà a pagare l'affitto.
Qui le valutazioni da fare sono complesse e sono valutazioni che purtroppo non si possono fare al 21 dicembre, data odierna.
L'anno è trascorso, ci sono le aspettative da parte degli Enti, non abbiamo stanziato zero, ma ad oggi abbiamo 3,2 milioni che sono stati test impegnati anche grazie alla deliberazione di apertura ulteriore che è stata fatta dalla Giunta regionale nell'ultima seduta.
Quindi, vedremo per quanto riguarda il 2012 - siamo in assestamento 2012 - di mantenere quelli che sono i presupposti della legge vigente.
Quindi, concordo nell'annullare questo articolo 7 pro tempore per le ragioni che ho detto, ma la questione sarà oggetto di discussione in modo più organico con eventuali emendamenti più articolati e maggiormente discussi anche in Commissione per quanto riguarda - lo preannuncio già - la Finanziaria del 2013.
Quindi, spero sinteticamente di essere stato chiaro. Già avevo detto alla collega Quaglia che ero dell'idea, visto il periodo di fine anno in cui andiamo a discutere la questione, che non mi pare neanche giusto, da un punto di vista dei rapporti istituzionali tra la Regione e gli Enti gestori, di cambiare a dicembre, mentre il segnale è stato dato. C'è una questione da discutere, cioè alcune modifiche della legge n. 3 naturalmente nell'ottica di ponderare quelli che sono gli obiettivi sociali tipici dell'edilizia sociale.
Quindi, faccio mia la richiesta di abrogazione dell'articolo.



PRESIDENTE

A questo punto, la via più semplice è approvare l'emendamento presentato dal PD, che abroga l'articolo, in quanto il Vicepresidente della Regione nel suo intervento ha espresso parere favorevole sull'emendamento rubricato n. 71) dei Consiglieri Lepri e Reschigna, che propone appunto di abrogare l'articolo 7.
Quindi, è sostanzialmente una modalità tecnica per poter procedere.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 71).
Il Consiglio approva.
Quindi, l'articolo 7 è abrogato.
Emendamento rubricato n. 79) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Giordano: dopo l'articolo 7 del Disegno di legge regionale n. 291 licenziato il 19 novembre 2012 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie." è inserito il seguente: Art. 7 bis (Modifica alla l.r. 34/2009) 1. Dopo il comma 3 dell'articolo 1 della legge regionale 24 dicembre 2009 n. 34 (Norme straordinarie a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizione di disagio economico. Fondo speciale di garanzia), sono aggiunti, infine, i seguenti: "3 bis. Finpiemonte s.p.a. è autorizzata ad acquisire dalle banche, al valore nominale, la titolarità dei crediti per finanziamenti ai lavoratori erogati in attuazione di quanto previsto dalla presente legge.
3 ter. Per le finalità di cui al comma 3 bis Finpiemonte s.p.a. provvede a concludere con le banche interessate intese che comprendano anche un impegno di cooperazione delle banche nelle eventuali azioni di recupero.
3 quater. La Giunta regionale, con successivo provvedimento, stabilisce le modalità attuative dell'intervento di Finpiemonte s.p.a.. In particolare individua tempi e modalità per le richieste di rimborso dei finanziamenti precisando altresì eventuali criteri e circostanze tassative, relative alle condizioni economiche dei beneficiari dei finanziamenti e della loro famiglia, la cui sussistenza può abilitare Finpiemonte s.p.a. a rinunciare in tutto o in parte, a richiedere il rimborso del finanziamento.
3 quinquies. Per l'acquisto dei crediti per finanziamenti e per l'attuazione di quanto stabilito nel presente articolo è istituito il Fondo Acquisizione Crediti con le risorse del Fondo speciale di garanzia di cui al comma 1.
3 sexies. Eventuali mancati rimborsi dei finanziamenti, anche per effetto di rinunce consentite dal provvedimento di cui al comma 3 quater, restano a carico esclusivo del predetto Fondo Acquisizione Crediti di cui al comma 3 quinquies".
La parola all'Assessore Quaglia per l'illustrazione.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Chiedo all'Aula un po' d'attenzione, perché questo è un emendamento dell'Assessore Giordano, che riguarda una norma integrativa della legge regionale n. 34 del 24/12/2009.
L'emendamento è determinato dalla particolare situazione di debolezza economica e finanziaria della maggioranza dei lavoratori che hanno beneficiato dei finanziamenti di cui alla legge n. 34, che riguarda "Norme straordinarie a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizioni di disagio economico - Fondo speciale di garanzia", e prevede che venga istituito un fondo acquisizione crediti con le risorse del fondo speciale di garanzia e che venga affidato a Finpiemonte S.p.A.
Questo comporterà l'acquisizione, da parte degli istituti bancari della titolarità dei crediti vantati dagli istituti stessi nei confronti dei lavoratori che hanno beneficiato del finanziamento, la definizione con gli istituti bancari di un accordo di cooperazione anche al fine del recupero delle somme e l'utilizzo delle risorse del fondo acquisizione crediti per l'attuazione del provvedimento.
Inoltre, si prevede che la Giunta regionale disciplini il rimborso dei crediti e abiliti Finpiemonte S.p.A. a rinunciare in tutto o in parte a richiedere il rimborso del suddetto finanziamento sulla base di circostanze tassative relative alle condizioni economiche dei beneficiari del finanziamento e delle loro famiglie.
Mi rendo conto che l'emendamento avrebbe potuto essere presentato e discusso in sede di I Commissione, perché probabilmente richiedeva anche un approfondimento.
La necessità da parte dell'Assessore Giordano e degli uffici è di garantire tutta una serie di dipendenti con casi specifici, su cui il 19 novembre c'è stato anche un accordo con le organizzazioni sindacali, e riguarda lavoratori di Phonemedia ed altri soggetti in situazioni particolari, tipo Agila e via dicendo.
Ricordo a tutti che purtroppo l'Assessore Giordano questa mattina è impegnato nell'assemblea del CSI, altrimenti sarebbe stato presente in Aula per l'illustrazione del provvedimento.
Ho la relazione dettagliata degli uffici per quanto riguarda l'approfondimento di questo emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Per svolgere una considerazione per capire se ho capito.
Noi approvammo nella precedente legislatura un provvedimento, la legge n. 34 del 2009, che prevedeva una provvidenza a favore dei lavoratori dipendenti di aziende in crisi, ma lavoratori economicamente in difficoltà e in disagio.
Venne istituto un fondo che aveva una capienza di tre milioni di euro gestito da Finpiemonte. Questo fondo funzionava come fondo di garanzia e consentiva ai lavoratori che avevano certi requisiti di poter accedere ad un prestito presso le banche fino ad una somma massima consentita di 2.500 euro.
Mi ricordo la ragione per la quale, in allora, noi, credo forse all'unanimità, sostenemmo quel provvedimento: l'esigenza di far fronte ad alcune situazioni gravissime dal punto di vista sociale ed economico.
Se non ho capito male - ma alcuni dati li avevo verificati in passato solo una cinquantina dei beneficiari di questo provvedimento, su 500 o 600 circa, hanno, diciamo così, pagato il proprio debito nei confronti delle banche, non perché non volessero restituire il debito, ma per la semplice ragione che la crisi da allora non è migliorata, semmai è peggiorata. Ed essendo peggiorata la crisi, è peggiorata anche la condizione di questi lavoratori che avevano potuto accedere a quel tipo di finanziamento (se avevano i requisiti, naturalmente).
La questione ha riguardato parecchi lavoratori, in particolare, se non ricordo male, i dipendenti di Phonemedia e Agile. È corretto?



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

esatto.



RONZANI Wilmer

Cito un dato che è significativo, perché esprime la misura di come la situazione nel frattempo si sia aggravata (ed è questo che, forse giustifica il provvedimento che l'Assessore poco fa ci ha illustrato): su 691 lavoratori dipendenti di Phonemedia, 450 - l'Assessore Porchietto è presente, quindi potrebbe confermare queste cifre - risultano disoccupati una quarantina hanno trovato un lavoro, ahimè, precario. In ogni caso tutti questi lavoratori di Phonemedia sono in attesa di ricevere le mensilità che non vennero pagate dalla proprietà. Questo è il problema.
In pratica, abbiamo attivato un fondo di garanzia e abbiamo consentito a questi lavoratori di accedere a questo finanziamento (per la verità, era già prevista, nel provvedimento, una norma che poneva in capo alla Giunta regionale la possibilità di valutare i casi specifici). Tuttavia, oggi constatiamo la situazione che ho prima descritto. Come far fronte a tale situazione? La risposta che la Giunta intende dare è quella di costituire un fondo di acquisizione crediti mediante le risorse stanziate e non spese nell'altro fondo di garanzia (tre milioni di euro a fronte di impegni per 1.200.000 euro), in modo che sia possibile impedire che, a fare data dal 2013, scatti, da parte delle banche, la richiesta a queste famiglie e a questi lavoratori di rientrare, cosa che sarebbe per loro impossibile.
Se è così, credo che la soluzione che voi prospettate - quella di un fondo di acquisizione del credito con cui rilevare la responsabilità della banca e con cui discutere di come recuperare poi i crediti, considerando financo la possibilità che per le condizioni più gravi sia possibile valutare una soluzione come quella di estinguere il debito - vada nella giusta direzione. Perché prende atto di una situazione che, da quando votammo quella legge, non soltanto non è migliorata, ma si è aggravata soprattutto per questi lavoratori.



PRESIDENTE

La Giunta regionale desidera intervenire, alla luce di questo intervento?



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

No, ho già illustrato l'emendamento.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79).
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso al nuovo articolo.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Volevo soltanto rettificare il voto, perché ho commesso un errore nello schiacciare i tasti. Intendevo esprimere la mera presenza.



PRESIDENTE

In merito alla votazione sull'articolo 8, la collega Pentenero precisa che intendeva solo esprimere la presenza.
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 70) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Ronzani, Muliere, Manica, Motta Angela, Boeti, Placido, Laus: l comma 1 dell'articolo 21 bis della legge regionale 14 maggio 2004, n. 9 (Legge finanziaria per l'anno 2004), come sostituito dall'articolo 9 del disegno di legge n. 291, dopo le parole: "la Giunta regionale è autorizzata ad erogare alle aziende del servizio sanitario regionale, a titolo di anticipazione, " sono inserite le seguenti: "con facoltà di rivalsa,".
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

L'emendamento, di per sé, è banale.
Che cosa prevede, sostanzialmente l'articolo del disegno di legge? Che nel caso in cui la compagnia assicurativa su cui la Regione ha contratto la polizza sui grandi rischi in sanità entrasse in procedura di liquidazione coatta amministrativa, la Regione interviene direttamente, con propri fondi, nei confronti del sistema sanitario. Noi aggiungiamo "con facoltà di rivalsa", ma non è tanto il diritto di rivalsa. Il problema che poniamo è un altro, rispetto al quale abbiamo fatto una lunga discussione qualche mese fa con l'Assessore Monferino.
L'Assessore Monferino, in sede di Commissione, aveva dichiarato che comunque, era conveniente per la Regione, pure in presenza di segnali di scricchiolamento - uso questo termine poco desueto in quest'Aula - da parte della compagnia assicurativa, perché sarebbe intervenuto il fondo di garanzia sulle compagnie assicurative in caso di liquidazione, per cui la Regione Piemonte non avrebbe corso particolari rischi.
evidente che l'articolo, in sé, ha lo scopo di tutelare gli operatori del sistema sanitario regionale, ma, di fatto, smentisce quello che aveva dichiarato in sede di Commissione l'Assessore Monferino, per cui in caso di procedura di liquidazione coatta della compagnia assicurativa con cui sono coperti i grandi rischi sanitari non è tutelata l'Amministrazione regionale.
Non ci sembra corretto che un provvedimento legislativo smentisca una discussione che è stata fatta in sede di Commissione consiliare qualche mese fa.
L'emendamento in sé è banalissimo, è pleonastico, lo ritiro pure perch non chiedo assolutamente che venga posto in votazione. Ciò che ci interessava era cogliere l'occasione per denunciare una situazione di grande preoccupazione, soprattutto da parte nostra.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 70) è quindi ritirato.



RESCHIGNA Aldo

No, no, l'ho detto così...
Però vorrei qualche risposta da parte della Giunta.
RONZANI Wilmer (fuori microfono) Votiamolo.



PRESIDENTE

Allora l'emendamento rubricato n. 70) è mantenuto.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
L'intervento del Capogruppo Reschigna in qualche modo preludeva ad un ulteriore approfondimento della questione, che non so se la si persegue mantenendo l'emendamento piuttosto che riparlandone nelle Commissioni competenti. Anche perché, dal punto di vista tecnico, può stare in piedi ma dal punto di vista del risultato è meglio riparlarne. Quindi qui chiudiamo solo con l'inserimento di due parole, mentre a me sembra una questione da sviscerare.
Noi, ovviamente, chiediamo anche all'Aula, che ha partecipato alla discussione, qual è la valutazione su questa questione, fermo restando che siamo interessati ad approfondire tutti gli aspetti della questione posta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
A me sembra che l'emendamento, ancorché presentato dal collega Reschigna, abbia una sua solidità. Non ripetiamo quello che i componenti della IV Commissione hanno avuto modo di seguire relativamente a una situazione che è complessa, perché se ci trovassimo di fronte a un soggetto solido, non avremmo neanche necessità di scrivere queste tre parole, che sono di per sé pleonastiche, nel senso evidente che un soggetto, sia esso pubblico che privato, si tutela nei confronti di un soggetto terzo che non eroga i servizi per cui viene pagato.
Vista però la situazione in cui versa la compagnia assicurativa, credo che il recepimento di questo emendamento non stravolga il quadro, nel senso che, da un punto di vista legale, è evidente che uno si può rivalere anche se non è scritto all'interno della legge, però mi sembra un aspetto utile se non altro perché l'articolo in oggetto interviene proprio nel merito della tutela assicurativa e quindi penso che tutelare, da questo punto di vista, maggiormente l'ente sia utile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna per dichiarazione di voto



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
La dichiarazione di voto è certamente favorevole, però chiedo che su questo tema - e mi spiace che non sia presente la Presidente della IV Commissione - ci sia un'urgente comunicazione in IV Commissione non appena si riprende l'attività dell'Aula.



PRESIDENTE

Prima del voto?



RESCHIGNA Aldo

No.



PRESIDENTE

Mi farò carico quindi...



RESCHIGNA Aldo

Per essere chiaro - scusate, ma stiamo parlando di qualcosa che può far rischiare alcuni milioni di euro alla Regione - chiedo che alla ripresa ci sia un'urgente calendarizzazione della IV Commissione in cui venga rappresentata l'esatta situazione.



PRESIDENTE

Bene, mi farò carico di rappresentarla alla Presidente della IV Commissione; è anche presente il Vicepresidente della Commissione Boeti che è del suo Gruppo, che mi darà una mano. A gennaio daremo corso a questa richiesta.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 70), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 9, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Colleghi, desidero rinnovare gli auguri di buon Natale a tutti voi alle vostre famiglie e ai collaboratori dei vostri Gruppi. Ringrazio e faccio gli auguri anche ai Direttori, ai Dirigenti, a tutti i collaboratori, in particolare a coloro i quali lavorano in Aula.
Per chi è interessato, adesso incontreremo i collaboratori e dipendenti del Consiglio regionale in Sala Viglione.
Mi permetto di ricordare che lunedì 24 il Palazzo sarà chiuso. Ci rivedremo quindi giovedì 27 alle ore 10 per i lavori del Consiglio regionale.
Grazie, auguri e buon Natale a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.32)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 56) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: l'allegato A di cui all'articolo 2 del disegno di legge n. 291 è modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

ANNO UPB |UPB 2013 |DB 18091 + 5.000.000,00 |DB 12041 - 5.000.000,00 2014 |DB 18091 + 10.000.000,00 |DB 12041 - 5.000.000,00 DB 09011 - 5.000.000,00



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