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Dettaglio seduta n.310 del 12/12/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 15.00 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(La seduta ha inizio alle ore 15.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni - Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Sollecitazione del Consigliere Reschigna di una comunicazione da parte della Giunta regionale relativamente alla "Vicenda GEC" e richiesta di seduta straordinaria del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta dell'11 dicembre 2012.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente, sarò breve.
Ieri, all'inizio della seduta pomeridiana abbiamo posto, come Gruppo consiliare, con gli interventi del sottoscritto e del Vicepresidente Placido, l'esigenza di una comunicazione da parte del Presidente della Giunta regionale in merito agli ultimi sviluppi della vicenda GEC.
Oggi, durante la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, il rappresentante della Giunta regionale ha informato che il Presidente della Giunta non intende venire in Aula a svolgere una comunicazione sul tema perché non è sua intenzione commentare articoli di giornali o interviste.
Vorrei che fosse ben chiaro che vi è una differenza sostanziale tra gli articoli di giornale, che sono frutto d'informazioni che i singoli giornalisti raccolgono, e un'intervista nella quale, invece, una persona nella fattispecie, l'Assessore Casoni - ha espresso con molta chiarezza il proprio pensiero.
All'interno di quell'intervista ci sono due passaggi che consideriamo inaccettabili (li abbiamo evidenziati ieri): il primo, quando l'Assessore afferma che a cena si possono dire delle cose che poi non è detto che si facciano.
Sia ben chiaro: noi non contestiamo il fatto che un Assessore regionale possa andare a cena con un imprenditore (credo capiti a ciascuno di noi) ma, stando alle intercettazioni telefoniche che ricordano quella cena emergerebbe che l'Assessore Casoni sarebbe intervenuto sull'Assessore Quaglia, affinché la stessa assumesse un atteggiamento diverso.
Noi siamo persone abituate a dire, a cena, in piazza, nei giorni di mercato, al telefono e in aula, la stessa cosa, perché un pubblico amministratore non può permettersi di dire siffatte stupidaggini! La seconda questione di cui l'Assessore Casoni parla all'interno della sua intervista è ancora più grave. L'Assessore dice di aver ricevuto l'informazione da amici che "mister 10%" probabilmente è un altro componente della Giunta regionale.
Se il Presidente della Regione non intende venire in Aula a dire cosa pensa riguardo al comportamento di un Assessore che dichiara che a cena si possono anche raccontare le frottole, compresa quella d'intervenire nei confronti di un altro Assessore regionale per modificare il suo comportamento, e che dice di sapere che in giro c'è un altro suo collega di Giunta che viene definito "mister 10%", se di fronte a queste situazioni il Presidente Cota non ha la correttezza di venire in Aula e dire qual è la sua opinione...



PRESIDENTE

Deve concludere, Consigliere Reschigna. Dica cosa vuole.



RESCHIGNA Aldo

Intendo protestare fermamente nei confronti del comportamento del Presidente Cota e annuncio che depositiamo una richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio regionale, sottoscritta anche da altri colleghi dei Gruppi consiliari di opposizione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casoni, Comba, Cota, Giordano e Montaruli.


Argomento:

b) Variazione composizione Gruppi Consiliari - Consigliere Roberto Boniperti aderisce al Gruppo "Misto".


PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza, in data 7 dicembre 2012, ha preso atto che dalla stessa data, il Consigliere Roberto Boniperti non è più componente consiliare del Gruppo "Progett'Azione" e che, sempre dalla stessa data aderisce al Gruppo "Misto".
Per chi non era presente alla Conferenza dei Capigruppo, quindi mi rivolgo ai signori Capigruppo, ricordo che la riunione dei Capigruppo ha concordato di riunirsi alle ore 17, in Sala dei Morando (al secondo piano) congiuntamente all'Ufficio di Presidenza.
Pertanto, i nostri lavori finiranno alle ore 17.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Iscrizione all'o.d.g. ed esame proposta di deliberazione n. 249, inerente a "Ulteriore proroga dei termini dei lavori della Commissione speciale d'indagine sui fatti concernenti la sanità piemontese, sugli appalti pubblici e sulla gestione delle gare d'appalto bandite dalla Società di committenza Regione Piemonte (SCR)"


PRESIDENTE

Come concordato, ci sarebbe da votare la proposta di deliberazione al Consiglio regionale per la proroga dei termini della Commissione speciale d'indagine sui fatti concernenti la sanità piemontese, sugli appalti pubblici e sulla gestione delle gare d'appalto bandite dalla Società di Committenza Regione Piemonte (SCR).
La delibera propone di prorogare di ulteriori tre mesi il termine dei lavori della Commissione speciale d'indagine sui fatti concernenti la sanità piemontese, sugli appalti pubblici, sulla gestione delle gare d'appalto bandite dalla Società di Committenza Regione Piemonte (SCR) fissando tale termine nel 12 marzo 2013.
Ci sono interventi? Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Non sul tema che stava suggerendo lei; mi sono distratto un attimo e le chiedo scusa, Presidente.
Solo per ripetere, in coro all'intervento del Consigliere Reschigna quanto ho già detto in sede di Conferenza dei Capigruppo, che è - sì - una sede pubblica, ma non (secondo me) quanto serva. Condividiamo l'utilità che, sul tema sollecitato dal Consigliere Reschigna, ci sia una comunicazione di Giunta, ed anche su questo ripeto quanto ho detto alla Conferenza dei Capigruppo, anche per richiamare l'attenzione dei colleghi i Capigruppo mi hanno già sentito, quindi mi scuso se mi sentiranno ripetere un ragionamento che ho già fatto - su un tema che credo peraltro sia anche il tema della riunione da lei convocata alle ore 17, alla quale temo di non poter partecipare per precedenti impegni.
Ritengo che quanto è successo ieri, sui giornali, meriti, necessiti e richieda che il Consiglio si esprima. Alcuni colleghi sono stati esposti all'attenzione dei media, non soltanto locali, ma nazionali e televisivi nelle modalità che ciascuno di voi ha potuto vedere e che ciascuno di voi può giudicare.
Per chi fa il nostro lavoro, l'avviso di garanzia è la condanna e dall'avviso di garanzia in poi c'è l'espiazione della pena indipendentemente da come questo iter si svolga, proceda e si concluda.
Riguardo alle notizie comparse sui giornali, che non abbiamo fornito noi, a meno che la Presidenza del Consiglio diversamente c'informi, e senza che questo mi obblighi a prendere delle posizioni diverse per altri colleghi, mi fermo su quella di più solare evidenza: quella riguardante la Consigliera Artesio.
Le cose che i giornali dicono la Consigliera Artesio ha fatto e per le quali viene accusata, indagata (uno dei reati più infamanti, per chi fa il nostro lavoro: il peculato), sono assolutamente legittime, stante la mia conoscenza delle leggi regionali e credo siano state oggetto di azione continua e costante da parte di tutti i Gruppi, in tutte le legislature.
Quindi, se volessi risolverla in battuta, ma il tema non lo merita credo che potremmo non limitarci ad attendere, come dicono i comunicati Ansa, il prosieguo dell'indagine. Per quanto mi riguarda, se lei è colpevole, lo sono sicuramente anch'io, quindi procediamo, guadagniamo del tempo, ma non ritengo di aver fatto qualcosa di illecito.
Per quanto attiene alle notizie giornalistiche, sono assolutamente certo che le cose che i giornali imputano alla Consigliera Artesio siano assolutamente nella legge del Consiglio regionale. Suggerirei caldamente che il Presidente del Consiglio che ci rappresenta usi la sua capacità di dialogo per spiegare ai PM, che forse non hanno la competenza necessaria per conoscere le nostre leggi e i nostri regolamenti affini, che quelle sono cose assolutamente legittime. Se poi ce ne sono altre, esulano dal mio ragionamento, per lei e per qualunque altro collega già indagato che eventualmente fosse sottoposto alle indagini, ma credo che non sia questo il modo per discutere...



PRESIDENTE

Non la vorrei interrompere, ma se fosse possibile concludere...



BURZI Angelo

Suggerirei che, urgentemente, il Consiglio regionale, nelle forme che i Capigruppo o il Presidente e l'Ufficio di Presidenza decidono, rappresenti le istanze che non sono a tutela di una persona, o non solo - certamente anche di quella persona - ma di tutti noi, sia di quelli che sono qui oggi sia di quelli che sono stati qui ieri.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Burzi.
A tale proposito, come ho detto in apertura, alle ore 17 è convocata la Conferenza dei Capigruppo. Pertanto, in quella sede, faremo gli approfondimenti opportuni, insieme all'Ufficio di Presidenza.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, penso che l'aspetto sollevato dal Capogruppo Burzi debba essere attentamente valutato all'interno di quest'Aula e non in altre sedi.
Ritengo che vi sia una dignità che la politica deve sempre conservare nel rispetto, ovviamente, delle leggi vigenti.
Non intendo ripetere le considerazioni che il collega Burzi ha illustrato sicuramente meglio di me, ma alla collega Eleonora Artesio va tutta la nostra stima e il nostro augurio che la sua personale vicenda possa essere chiarita in tempi brevissimi.
Aggiungo, così come ha fatto il collega Burzi, che anche se il sottoscritto in questa legislatura non ha ricoperto il ruolo di Capogruppo ha usufruito di rimborsi, ha pagato pranzi e cene, ha presentato scontrini fiscali utilizzati secondo la legge del 1972 - non del 2010, ma del 1972 più volte modificata nelle legislature successive - quindi nel rispetto della legge.
Dunque, anch'io, allora, Antonello Angeleri, sono nelle stesse condizioni, se è vero quello che è stato pubblicato sui giornali e sui mass media (sempre che sia vero).
Immagino che ciò che è emerso - non so da dove possa essere uscito sia testimoniato da documenti e da cifre precise che corrispondono a quei documenti.
Allora, in questo caso, vorrei sottolineare che anche il sottoscritto sia pure nel rispetto della legge del 1972, è ovviamente equiparato alla Consigliera Artesio.
Rispetto a questo, vorrei che ci fosse, in qualche modo, uno spazio e un'analisi più attenta, nel rispetto totale del lavoro che stanno svolgendo la Guardia di Finanzia e la Magistratura.
Come ho detto, sia pure nel rispetto del loro lavoro, mi auguro che ci sia, da parte di quest'Aula, un'espressione su quanto noi facciamo e se quello che noi facciamo, lo facciamo nel rispetto o meno della legge. Io penso di sì.



PRESIDENTE

Grazie, collega Angeleri.
Vi ricordo che alle ore 17 è convocata una riunione congiunta con l'Ufficio di Presidenza e i Presidenti dei Gruppi consiliari, così come deciso e concordato in sede di Conferenza dei Capigruppo.
Prego, quindi, i Consiglieri regionali di prendere nota che i lavori dell'adunanza pomeridiana termineranno per quell'ora, seguirà la riunione in "Sala Morando".
Indico la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 249, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 291, inerente a "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Proseguiamo i nostri lavori con l'esame di legge n. 291 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Ieri si è ultimata la discussione generale, per cui possiamo iniziare l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Su quest'articolo insistono una serie significativa di emendamenti.
Inizierei dall'emendamento n. 58) - emendamento quadro - presentato dalla Giunta regionale.
Consigliere Reschigna, su cosa intende intervenire?



RESCHIGNA Aldo

Non sollevo particolari questioni sul fatto di partire dall'articolo 1 o dall'articolo 2, sia ben chiaro.
Normalmente, nella discussione sui provvedimenti finanziaria l'articolo 1, che è quello che incide sulla tabella, è l'ultimo articolo che viene esaminato. Però se si vuole partire dall'articolo 1 non ho alcuna difficoltà al riguardo.
Il fatto è che, magari, la discussione su altri articoli può andare ad influenzare la tabella dell'assestamento di bilancio.
Però mi rimetto all'Aula, per noi è indifferente.



PRESIDENTE

Questa è una prassi che, in effetti, si è consolidata nel tempo, ma non è una procedura tanto ortodossa, perché di norma, essendoci il provvedimento, bisognerebbe partire dall'articolo 1. Mi dica la Giunta come intende procedere.
Proporrei di iniziare ad illustrare l'articolo 1 e i relativi emendamenti. Poi, se vi è un discorso legato alla votazione, lo verifichiamo alla fine e valutiamo se non valga la pena accantonarlo.
Emendamento rubricato n. 58) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: l'allegato A di cui all'art. 1 del disegno di legge n. 291 è modificato come di seguito indicato:



TABELLA ALLEGATA

La parola all'Assessore Quaglia, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore a bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Nell'emendamento che è stato depositato - peraltro, dovrebbe essere nelle mani dei Consiglieri, oltre che sul sito, anche una relazione allegata - il saldo è zero, rispetto ad alcune coperture che sono indispensabili per quanto riguarda l'assestamento.
La relativa relazione fornisce la spiegazione ad ogni riga dell'emendamento.
Rispetto al patrimonio immobiliare, è per dare copertura contabile alle spese sostenute tramite cassa economale.
Al secondo punto, è per consentire il riutilizzo, per la stessa finalità, dei fondi recuperati dai Comuni nel corso del 2011 e 2012 in tema di sostegno alla locazione.
Al terzo punto, si tratta di far fronte a spese inderogabili in materia di opere pubbliche (in pratica, reimpostazione di fondi indirizzati al ponte di Cardé, scolmatore di Valperga, frana in regione Gorisa/Pianezza).
Sono opere su cui sono arrivati dei decreti ingiuntivi presso la Regione Piemonte, per cui riguardano tale partita.
Per quanto riguarda la programmazione socio-assistenziale, vi è un rimborso alle ASL delle somme da queste versate ai cittadini affetti da TBC non assicurati oppure non assistiti dall'INPS.
Si intende aumentare gli stanziamenti volti all'adesione della Regione a progetti di ricerca scientifica e, tramite compensazione interna alla Direzione Innovazione, Ricerca, Università e Sviluppo energetico sostenibile, dare copertura ad oneri derivanti da convenzioni in essere (COREP e Dip. Automatica e Informatica del Politecnico).
Infine, vi è una questione che riguarda i rapporti con le società a partecipazione regionale (+ 58.000,00 euro) per dare copertura alle perdite della società in liquidazione CRAB, al fine di evitarne l'insolvenza.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Quaglia.
Emendamento rubricato n. 57) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: "Nell'allegato a) del disegno di legge n. 291, il cap. 169820 è spostato dall'UPB DB08021 all'UPB DB08201".
La parola al Vicepresidente Cavallera per l'illustrazione.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

la correzione di una UPB che è stata collegata ad un capitolo che anziché 08021, era 08201.
una correzione di un errore considerabile materiale nel bilancio di previsione.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 61) presentato dai Consiglieri Lepri, Gariglio Boeti, Muliere, Motta A., Manica, Laus, Placido, Ronzani: "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni " all'allegato A, inserire le seguenti modifiche:



TABELLA ALLEGATA

La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

L'emendamento n. 61) dal nostro punto di vista è assai importante.
Anticipo una riflessione che faremo su un articolo del disegno di legge di assestamento di bilancio; laddove viene detto, modificando la legge regionale - già modificata da questa Giunta regionale - che sul tema delle morosità incolpevoli, la Regione non interviene fino al massimo del 40%, ma secondo le disponibilità a bilancio.
Siamo contrari a quella modifica della legge regionale ma, a maggior ragione, siamo contrari se guardiamo alla situazione del 2012. Le disponibilità a bilancio sulla morosità incolpevole, nella legge di bilancio 2012, sono pari a zero.
Noi sappiamo, ma credo che tutta la realtà piemontese e ogni amministratore del Consiglio regionale del Piemonte lo sappia, che in questo momento il Piemonte sta vivendo una difficilissima situazione sociale. Che una delle conseguenze più eclatanti della condizione, sempre più evidente, di passaggio all'indigenza da parte di numerosi nuclei familiari, sta nell'impossibilità del pagamento dei canoni di locazione con conseguente sfratto, con conseguente apertura di un nuovo fronte di tensione sociale come quello del problema abitativo.
Ricordo che la morosità incolpevole e il fatto che la Regione Piemonte esca dall'intervento sulla morosità incolpevole, non fa altro che scaricare una patata bollente nelle mani dei Comuni.
Quando le Agenzie Territoriali della Casa rilevano che c'è una condizione di morosità, ma considerano loro stesse che, stante la condizione nucleo familiare, la stessa è da considerarsi incolpevole, passano la questione in mano ai Comuni, i quali o pagano i canoni, oppure sfrattano le persone.
Sino ad ora, e sino all'anno scorso, parte dell'intervento di tutela sociale è avvenuto anche grazie a fondi regionali che hanno sempre esercitato un ruolo di sostegno nei confronti dei Comuni sulla questione.
Avere a zero gli stanziamenti nelle UPB per quanto riguarda l'intervento regionale sulla morosità incolpevole, significa non rendersi conto della drammaticità della situazione sociale del Piemonte e significa anche un atteggiamento, che noi consideriamo irresponsabile, di passaggio del cerino acceso nelle mani dei Comuni. I quali o faranno fronte a questa grave emergenza sociale con le proprie risorse - ma sappiamo che anche i Comuni non stanno vivendo un momento di tranquillità sotto il profilo delle risorse economiche - oppure diventeranno i soggetti che sfratteranno le persone.
Quindi avremo, come conseguenza, il fatto che a una condizione di indigenza si affiancherà anche una condizione di insicurezza sotto il profilo della condizione abitativa.
Assessore Quaglia, noi siamo disponibilissimi a spostare le risorse da altre parti del bilancio della Regione, però chiediamo che venga riaffermato, con l'emendamento che abbiamo depositato, il principio che la Regione Piemonte intervenga a sostegno dei Comuni, a difesa degli interventi di tutela nei confronti di quei nuclei familiari colpiti da una situazione di morosità incolpevole.
Grazie.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Il nostro Capogruppo ha indicato una delle preoccupazioni del nostro partito legata all'assestamento di bilancio.
Noi tutti, soprattutto quelli che hanno avuto nella loro vita esperienza amministrativa, conosciamo le condizioni dei Comuni.
Comuni che oggi reggono i loro bilanci grazie agli autovelox, senza i quali non sarebbero in grado di approvare il bilancio a fine anno. Comuni che, nonostante ciò, hanno destinato quasi tutto in Piemonte: maggiori risorse ai Consorzi socio-assistenziali, pensando che quella fosse un'emergenza della loro città e dei loro territori, ma che oltre un certo limite non possono andare.
L'idea di non attribuire risorse ad un capitolo così importante è un'idea che non ci può trovare d'accordo. Abbiamo avuto modo di dire ieri che l'edilizia sanitaria in Italia occupa, nel patrimonio immobiliare pubblico e privato, una quota infinitesimale; che se lo Stato volesse investire risorse - se le avesse - questo è un mondo nel quale potrebbe investire, dando quindi un po' di ossigeno al mercato edile che si trova in grande difficoltà economica (molte imprese hanno messo in cassa integrazione i loro dipendenti).
Un mercato che oggi offre poco nel privato. Gli appartamenti che vengono costruiti non vengono acquistati perché i cittadini non hanno le risorse necessarie per farvi fronte ed, essendoci una grande preoccupazione per il futuro...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere.
Consiglieri, per cortesia, diventa complicato, non si riesce proprio a lavorare. Chiedo pazienza, comprensione...
Vedete voi quello che preferite.



BOETI Antonino

Pazienza, comprensione, tutto quello che vuole lei, ma avevo già finito, mancava solo qualche secondo.
Riprenderemo, nei limiti e nelle forme che il Regolamento consente questa discussione perché pensiamo che la mancanza di risorse a questo settore, sia uno dei limiti più grandi dell'assestamento di bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Il motivo di questo emendamento è chiaro. Anche nei nostri interventi ieri, nel dibattito generale, abbiamo posto la questione: diminuire di cinque milioni e 700 mila euro il capitolo per quanto riguarda il fondo sociale sulle morosità incolpevoli è un errore grave. Dobbiamo evitare di farlo.
Lo dicevamo ieri. Ricordavo un dato che deve farci riflettere. Ormai è calcolato che il 25% della nostra popolazione vive in una situazione di povertà. Il 25% è un dato allarmante e drammatico.
Se colleghiamo questo dato al fatto che il Piemonte è una delle regioni con il dato più alto per quanto riguarda l'utilizzo della cassa integrazione straordinaria - la richiesta della cassa integrazione in deroga - ci rendiamo conto che nella nostra regione le persone che debbono essere sostenute, aiutate e che sono in difficoltà sono già moltissime e purtroppo il loro numero crescerà.
Sappiamo anche che una famiglia in difficoltà e che vive in una casa popolare, quando perde il lavoro oppure è in cassa integrazione, ritarda a pagare l'affitto di quella casa. Se noi diminuiamo questo fondo e non riusciamo a sostenere quelle famiglie, creiamo una situazione di difficoltà. Se scarichiamo questa situazione sui Comuni sappiamo come va a finire, perché i Comuni hanno bilanci drammatici.
il cane che si morde la coda. Ecco perché, tra le questioni principali che poniamo, abbiamo posto e poniamo quella del fondo sociale per sostenere le famiglie che, incolpevolmente, non riescono a pagare l'affitto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Riteniamo che questo sia uno degli emendamenti più importanti di tutta la discussione. Lo hanno già ricordato i colleghi, ma voglio sottolinearlo aggiungendo qualche elemento di riflessione.
Ci troviamo, alla data del 12 dicembre, ad affrontare un tema per il quale grandi città come Torino - non c'è motivo per nasconderlo - si troveranno di fronte ad un fenomeno che, nel frattempo, è aumentato a dismisura, in modo davvero non sostenibile. Questo capiterà a Torino e in molte altre città, i cui numeri sono rilevanti: parliamo di qualche migliaia di cittadini che non saranno più classificati tra i morosi incolpevoli e non potranno trovare risposte all'interno dei sostegni del Comune.
Ci troveremo di fronte ad una situazione tale per cui il Comune stesso dovrà trovare una soluzione, che non riuscirà a trovare, per questi cittadini. Stiamo veramente parlando di un'emergenza; stiamo parlando di una situazione in cui la Regione non può far finta di niente.
Ci sono questioni che devono essere riviste all'interno della legge approvata, ma, intanto, è necessario allocare risorse all'interno del capitolo specifico, considerato che oggi porta una dotazione assolutamente non sufficiente per affrontare il tema.
Siamo disponibili a ragionare per comprendere quali possano essere eventuali proposte alternative, ma non possiamo far finta di niente respingendo l'emendamento senza trovare soluzioni alternative.
Invito l'Assessore Quaglia e il Vicepresidente Cavallera a farsi carico del problema: proviamo ad immaginare una soluzione alternativa affrontandola con una certa urgenza, perché non possiamo permetterci di avere qualche migliaia di persone a cui, dal 1° gennaio, i Comuni faranno lo sfratto per cacciarli dalle abitazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Questo emendamento ci sta particolarmente a cuore, perché cerca di venire incontro ad un'attesa di molti cittadini; cittadini che per ragioni varie, riconducibili alla crisi economica o a problemi personali, non sono più in grado, dimostrandolo, di poter concorrere a pagare il canone di affitto presso alloggi di edilizia residenziale pubblica. Questa condizione li espone a rischio di sfratto e ad un ulteriore peggioramento della loro condizione economica, sociale e relazionale.
Spesso, questo rischio pone in seria difficoltà la loro condizione affettiva, perché l'insolvenza, e quindi l'impossibilità di avere diritto ad un bene primario come l'abitazione, può determinare anche effetti a catena drammatici, le cui ripercussioni, alla fine, sono sempre a carico dell'amministrazione pubblica.
Non sarà magari l'Amministrazione regionale a pagare il conto di quella situazione così drammatica che, verosimilmente, quel provvedimento andrà a determinare, ma saranno le casse di qualche ente locale a dover provvedere o - ma ciò ormai è impossibile - integrando di più la loro quota a copertura del fondo per le morosità incolpevoli, oppure, inevitabilmente andando a pagare servizi come le accoglienze presso alberghi o altre soluzioni certamente più costose (peraltro necessarie quando si tratta di nuclei con figli piccoli o madri con bambini).
una condizione drammatica che passa nel disinteresse di questa maggioranza. Ci aspettiamo almeno un sussulto da questa maggioranza perch di fronte ad un questione così delicata e drammatica come quella dell'impossibilità dimostrata, per cittadini, di pagare un canone d'affitto presso edilizia residenziale pubblica, non possiamo pensare di rimanere inermi e insensibili.
Si tratta di un emendamento sensato, importante e decisivo, che potrebbe trovare - secondo noi "dovrebbe" - anche un'attenzione da parte della maggioranza. Su questioni come queste non c'è centrodestra o centrosinistra, ma solo un buonsenso o disinteresse.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media "L. Poet" di Pinerolo (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola media "Lidia Poet" di Pinerolo in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 291 inerente a "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 291 inerente a "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Semplicemente per richiamare, come hanno già fatto alcuni colleghi alla necessità di non creare una situazione, attraverso questa riduzione di risorse, che rischia di creare più problemi di quanti, con questa riduzione di risorse, in realtà tenti di affrontarle.
Intervenire riducendo le risorse a disposizione del territorio per la morosità inconsapevole vuol dire creare una situazione per la quale, molto probabilmente, le amministrazioni comunali saranno costrette a ridurre le possibilità di intervento e, quindi, a creare i presupposti affinch vengano avviate procedure che potranno portare conseguenze sul piano sociale di famiglie che non sono in condizione di far fronte a questo tipo di costi.
In questo modo si rischia di compromettere equilibri già molto precari a livello familiare e locale, che rischiano di ricadere, come costi sociali in prospettiva, sulla collettività, in modo assai più pesante, con conseguenze di impatto sulla vita di persone che, inevitabilmente creeranno situazioni molto più drammatiche in prospettiva.
Sarebbe buona cosa, su questo tipo di interventi, fare molta attenzione a come ci muoviamo. Come molti dei presenti, ho avuto occasione di conoscere situazioni già precarie, che a volte stanno in piedi grazie alle poche risorse messe in campo. Compromettere queste situazioni per risparmiare poche centinaia o migliaia di euro danni e necessità di interventi in prospettiva di gran lunga più pesanti e superiori.
Quindi, chiedo veramente di riconsiderare e ponderare con molta attenzione questo tipo di intervento, perché in qualche misura è più un investimento sul futuro che non una razionalizzazione del presente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 60) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: L'allegato A di cui all'art. 1 del disegno di legge n. 291 è modificato come di seguito indicato:



TABELLA ALLEGATA

Ha chiesto la parola l'Assessore Quaglia per l'illustrazione; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Si tratta di un emendamento che ripristina quanto disposto dalla LR n.
6/2012 per quanto riguarda il budget del Consiglio Regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Emendamento rubricato n. 42) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 39) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 40) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 41) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 43) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 46) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

Emendamento rubricato n. 49) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 38) presentato dalla Consigliera Artesio: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 45) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 65) presentato dai Consiglieri Lepri, Pentenero Boeti, Muliere, Motta A., Manica, Laus, Placido, Ronzani: all'allegato A del disegno di legge n. 291 inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

L'emendamento è molto chiaro. Corrisponde, peraltro, ad una delle questioni che abbiamo sollevato all'interno del dibattito generale.
Noi non abbiamo presentato, come Gruppo regionale del PD, molti emendamenti sulle tabelle, ma abbiamo presentato emendamenti su quattro questioni fondamentali, tra cui questa relativa al diritto allo studio.
Perché? Perché durante il lavoro che si è svolto in sede delle Commissioni di merito sul disegno di legge di assestamento di bilancio, lo stesso Assessore Cirio è venuto a dirci che mancano cinque milioni di euro per fare fronte agli impegni che la Regione Piemonte aveva in materia di diritto allo studio e che questi cinque milioni di euro sarebbero stati trasferiti nell'esercizio 2013.
Voglio ricordare all'Aula che una delle questioni centrali che abbiamo posto ieri sia nella relazione del collega Lepri sia negli interventi che molti componenti del Gruppo hanno svolto è che noi non condividiamo l'impostazione di spostare spese di competenza del 2012 sul bilancio 2013.
Non la condividiamo per la semplice ragione che ogni collega che siede in quest'Aula e i componenti della Giunta in primis hanno perfettamente la contezza che l'esercizio 2013 sarà un esercizio ancora più complicato sotto questo aspetto, con minori risorse a disposizione per il bilancio della Regione.
Quindi, la scelta di spostare spese dal 2012 al 2013 non fa altro che rendere plausibile una denuncia che abbiamo fatto ripetutamente nel corso di quest'anno a partire dalla discussione che abbiamo svolto sul disegno di legge di bilancio, ossia che stiamo veramente rischiando nel 2013 il punto di rottura sul bilancio della Regione. E quando siamo vicini ad un punto di rottura sul bilancio della Regione, è evidente che l'Amministrazione regionale si trova nelle condizioni di dover fare due scelte: altra pressione fiscale sulla comunità piemontese, oppure ridurre il sistema dei servizi della protezione sociale per la comunità piemontese.
Entrambe queste due scelte sono destinate a far pagare un prezzo rilevante alle persone che, in questo momento, nella condizione sociale della nostra regione, stanno vivendo una situazione di grandissima difficoltà.
Noi abbiamo consapevolezza che immaginare oggi di riportare i 170 milioni di euro del TPL spostati nel 2013 è un'esagerazione, perché i tempi dentro ai quali stiamo discutendo questo disegno di legge di assestamento al bilancio sono tempi che rendono difficile spostamenti di risorse così significative, ma sono importanti alcune questioni fondamentali, come quella sul diritto allo studio. E voglio ricordare che una delle conseguenze concrete della crisi economica sta nella difficoltà sempre più evidente da parte di molte famiglie di garantire il percorso formativo in capo a molti giovani.
Oggi non intervenire su questioni come il diritto allo studio significa creare una condizione di profonda diseguaglianza, all'interno della comunità piemontese, tra chi può e potrà continuamente ad avere la possibilità di accedere al sistema dei servizi e della crescita sociale e chi non può e vedrà ancora di più ridursi le proprie possibilità e le proprie chance di crescita all'interno del sistema piemontese.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

La questione è già stata bene illustrata. Noi siamo ben consapevoli della condizione difficile in cui versa la nostra Regione e, come avete visto, siamo stati molto prudenti nell'avanzare proposte emendative che potessero aggravare ulteriormente il bilancio della Regione.
Questo è un tema che ha registrato una forte riduzione e un forte arretramento della posizione definita negli anni precedenti in riferimento al diritto allo studio e alla libera scelta educativa. La legge approvata nella scorsa legislatura ha in qualche modo segnato anche un punto importante rispetto al profilo riformista di questa Regione. Oggi prendiamo atto che questa legge sta progressivamente perdendo di consistenza esattamente perché non è dotata delle risorse minime che la possano far funzionare con efficacia.
Quindi, questo emendamento non fa altro che molto parzialmente aggiungere delle risorse a questo fondamentale principio, che è quello del diritto allo studio e della libera scelta educativa che la legge del 2008 ha sancito, ma che rischia di rimanere lettera morta o di essere largamente disapplicato a causa delle ristrettezze economiche.
Sappiamo che anche tra i banchi della maggioranza vi sono sensibilità da questo punto di vista e contiamo quindi che questo emendamento possa trovare la giusta accoglienza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Ero fuori dall'aula e non ho potuto interloquire sul tema della morosità incolpevole, ma qui siamo in presenza di un problema che ha lo stesso valore, se siamo alle prese con un assestamento che non considera adeguatamente il problema del diritto allo studio nell'UPB che prendiamo in considerazione.
Fanno riferimento a questa UPB i capitoli che riguardano gli assegni per il trasporto, per i libri, per l'implementazione del piano dell'offerta formativa, gli assegni di studio per l'iscrizione e la frequenza, le borse di studio erogate dallo Stato, le iniziative a supporto del mondo scolastico. E noi andiamo tranquillamente a contrarre questi fondi, in una situazione in cui la difficoltà di vita di tante famiglie renderebbe invece tanto più necessario mantenere intatta l'offerta di supporto da parte della Regione, per evitare che poi i destinatari, le prime vittime di questa crisi, siano i giovani a cui viene tolta la possibilità di costruirsi un futuro migliore attraverso la propria fatica e il proprio studio.
Ieri in questo Consiglio citavo il discorso memorabile che il Presidente di questa Giunta regionale Roberto Cota fece il 3 maggio, quando tra le altre cose - disse: "E poi ci sono i valori; noi abbiamo vinto con i nostri valori, i nostri valori sono le nostre bandiere e tra questi ci sono anche le cosiddette borse di studio e di sostegno alle scuole paritarie e agli studenti che le frequentano".
Ecco, oggi l'emendamento su cui discutiamo va a colpire proprio un'UPB in cui questo discorso programmatico del Presidente Cota si è tutt'altro che realizzato, ma sta segnando una regressione rispetto ai livelli abituali su cui noi ci eravamo attestati nella tanto vituperata precedente legislatura. Noi speriamo che da questo punto di vista anche i colleghi del centrodestra facciano tutti la battaglia che hanno fatto solo alcuni singoli colleghi - cioè il Consigliere Giampiero Leo, che vedo qui - ma chiediamo soprattutto che questa Giunta regionale smetta di predicare bene e di razzolare male.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gariglio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Come ha detto poc'anzi il collega Gariglio, questo emendamento è rivolto alla Giunta, ma in qualche modo noi ci rivolgiamo anche alla maggioranza, perché credo che al suo interno ci siano colleghi molto sensibili a questo argomento.
Abbiamo discusso molte volte in Aula dei finanziamenti al diritto allo studio, ma credo che non basti parlarne: bisogna destinare delle risorse del nostro bilancio per sostenere il diritto allo studio, altrimenti tutte le parole sono parole al vento. Le battaglie che si sono fatte in quest'Aula vengono buttate all'aria in pochi minuti. Noi abbiamo discusso tantissime volte e penso che in un momento di difficoltà come questo le poche risorse che ci sono vadano destinate bene.
Allora, per fare questo lavoro bisogna stabilire delle priorità. Come avete visto, cari colleghi, noi abbiamo presentato pochi emendamenti, ma quei pochi emendamenti sono mirati ad alcune grandi questioni. Abbiamo posto il tema della morosità incolpevole, del fondo sociale e poniamo questa questione del diritto allo studio: quella di sostenere le famiglie è una questione fondamentale in una situazione di difficoltà economica e sociale come questa. Secondo me si parla tante volte a sproposito di sostegno alle famiglie: ecco, questa è una questione che va a sostenere le famiglie per quanto riguarda, in particolar modo, il tema del diritto allo studio.
Se ci crediamo, facciamo uno sforzo e andiamo nella giusta direzione.
Noi abbiamo presentato un emendamento e spero che non soltanto la Giunta ma anche i colleghi della maggioranza, accolgano questo nostro invito.



PRESIDENTE

Grazie, collega Muliere.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; poi sono iscritti a parlare i colleghi Pentenero e Leo.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

La ragione per cui si susseguono interventi su questo tema e sull'attività emendativa che abbiamo svolto su questa problematica è perch trattasi di tema rilevante e importante. È un tema rilevante e importante in questo momento, non solo per la Regione Piemonte, ma direi complessivamente per il Paese.
In un momento in cui viviamo una crisi grave quale quella attuale infatti, le linee di uscita sono legate ad alcune questioni: ad una possibilità di ripresa e di rilancio di un progetto relativo allo sviluppo che diversifichi il nostro modello produttivo, ma dall'altro lato alle problematiche relative ad istruzione, innovazione e ricerca. Le problematiche del diritto allo studio e della scuola assumono oggi, dentro a questo contesto economico e sociale, una dimensione ancora più rilevante di quanto non l'avessero, già complessivamente, nel corso del tempo.
Questo è un Paese capace di parlare molto di alcune problematiche della scuola, della famiglia, ecc. - e poi di svolgere politiche poco significative in queste direzioni, penalizzando anzi spesso le scelte più importanti e innovative in questi campi.
Diciamo che nei trascorsi precedenti, invece, ma nella stessa precedente legislatura, un'attenzione significativa da questo punto di vista c'era stata. Non lo dico solo perché di fianco a me è seduta la collega Pentenero che si occupava di questa materia, ma perch complessivamente quella maggioranza - ma direi l'intero stesso Consiglio seppe dedicare a quel tema un'attenzione di carattere rilevante, a mio avviso anche con una scelta di equilibrio importante tra la difesa della scuola pubblica e gli altri momenti e le altre forme di istruzione che potevano determinare un'offerta formativa sul territorio della nostra Regione, dando un privilegio - come ritengo fosse giusto - alla scuola pubblica, senza dimenticare le realtà variegate del Piemonte.
Dobbiamo dire che questa maggioranza, che arriva con il Presidente Cota sbandierando che si sarebbe fatto di tutto su questo tema e in particolare e concludo - sulla problematica relativa alle scuole private, invece in questa direzione non interviene né su un fronte né sull'altro: in un momento in cui in particolare la scuola pubblica andrebbe ampiamente sostenuta, diminuisce anzi le risorse e non sa come fare a progettarne di ulteriori per il futuro.



PRESIDENTE

Grazie, collega Manica.
La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, com'è stato ricordato dalla collega Manica, è un emendamento che considera intanto una serie di valori che sono stati affermati durante la legislatura precedente, all'interno della quale ci siamo impegnati, in modo significativo ed importante, a sostegno del diritto allo studio per tutto il sistema educativo piemontese.
Ci tengo a sottolineare questo aspetto, peraltro, perché voglio ricordare che parliamo di risorse che sono state assegnate in sede di bilancio ma che sono state sottratte in sede di assestamento. Quindi forse, uno dei pochi settori che all'inizio dell'anno ha fatto una programmazione, tenendo in considerazione la dotazione di risorse che il bilancio metteva a disposizione, si trova oggi a dover fare i conti con una sottrazione di cinque milioni di euro.
Riteniamo che questo non sia un buon modo di governare, perché se una Direzione ha immaginato di programmare, se delle famiglie hanno immaginato di poter contare su queste risorse per poter mandare i propri figli a scuola, se le scuole dell'infanzia paritarie hanno immaginato di poter contare su queste risorse per poter garantire il pagamento degli stipendi e il funzionamento di scuole materne che non possono essere sostituite dalle funzioni dello Stato centrale, è davvero vergognoso pensare che alla data del 12 dicembre siamo ancora qui a discutere la decurtazione di cinque milioni di euro.
Queste risorse devono essere ripristinate, devono trovare l'allocazione all'interno dei capitoli della Direzione istruzione perché anche in questo caso, come per la morosità incolpevole, metteremmo in gravissima difficoltà pezzi del sistema piemontese e, oltretutto, andremo a toccare fasce deboli dei cittadini piemontesi.
Quindi, ci sono delle priorità. Gli emendamenti che abbiamo presentato sono pochi, ma vanno ad incidere su questioni che riteniamo essere prioritarie e questa del diritto allo studio è una delle condizioni che riteniamo non accettabili, ripeto, soprattutto alla data del 12 dicembre.



PRESIDENTE

Grazie, collega Pentenero.
Emendamento rubricato n. 37) presentato dalla Consigliera Artesio: emendamento al disegno di legge n. 291: all'allegato a) inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

Tale emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 44) presentato dalla Consigliera Cerutti: emendamento al disegno di legge n. 291: all'allegato a) inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

Tale emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Taricco, Pentenero Reschigna, Lepri, Muliere, Motta A., Ronzani: emendamento al disegno di legge n. 291: all'allegato a) inserire la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

La parola al Consigliere Reschigna, per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento che vuole ripristinare 350 mila euro a sostegno dell'editoriale locale.
Perché abbiamo presentato questo emendamento? Perché crediamo che ci debba essere una coerenza tra quello che si dice fuori da quest'Aula e quello che si dice in quest'Aula e quelli che sono in comportamenti concreti che avvengono in quest'Aula.
Allora, potremmo rappresentare agli illustri colleghi del Consiglio regionale una poderosa rassegna stampa nella quale esponenti con profilo istituzionale e con profilo politico, appartenenti alla maggioranza, nei mesi scorsi hanno continuato a raccontare in giro per il Piemonte che nel bilancio della Regione Piemonte c'erano i contributi a sostegno dell'editoria locale. Lo hanno fatto, per essere chiari, anche in convegni organizzati dalla stampa cattolica diocesana, riscuotendo sostanzialmente un consenso. Peccato che quando andiamo a vedere le tabelle di bilancio vediamo che quello che viene promesso fuori non corrisponde alla realtà dei documenti.
Poiché dobbiamo dare coerenza ai nostri comportamenti, noi non siamo le persone che fuori parlano in un certo modo e in Aula si comportano in un altro modo Riteniamo invece che il sostegno all'editoria locale, ed è un pezzo del problema. Nelle settimane scorse questo Consiglio regionale è stato occupato da un Consiglio straordinario sollecitato dalla collega Artesio sulla grave crisi che sta attraversando il sistema dell'informazione locale all'interno della nostra Regione (televisiva, ma anche della carta stampata), pertanto questo intervento della Regione deve essere mantenuto, anche - lo ripeto - per dimostrare coerenza di comportamento. Dal nostro punto di vista, è assolutamente inaccettabile che, quando si gira per il Piemonte, si promettono le risorse, e quando invece si votano i documenti di bilancio, queste risorse spariscono.
Non uso i tre minuti a disposizione perché li lascerei al primo firmatario, collega Taricco, e chiudo il mio intervento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Il tema lo ha già molto ben tratteggiato il Consigliere Reschigna.
Noi abbiamo presentato quest'emendamento, che tra l'altro segue temporalmente il fatto che già nei mesi scorsi avevamo posto con un'interrogazione e un ordine del giorno lo stesso tipo di problema. Perch paradossalmente si era verificato che in taluni convegni organizzati da associazioni che raggruppano testate di editoria locale, esponenti importanti di questa maggioranza avevano garantito che non c'era nessun problema e che quindi sarebbe stata garantita la stessa copertura finanziaria in questo esercizio rispetto agli esercizi precedenti.
Il problema è che, ad oggi, per il 2012 non c'è alcuna disponibilità alcuna copertura su questo capitolo.
Noi ci siamo quindi premurati di presentare un emendamento che dia copertura su questo esercizio almeno nella quantità corrispondente a quanto era stato, poiché ancora prima dell'estate, in più occasioni, era stato garantito che non ci sarebbero stati problemi.
Crediamo che sia, al di là del dato formale, cioè che è stato detto "nessun problema, le risorse ci sono" e invece le risorse non ci sono, c'è poi un dato sostanziale, e cioè che l'azzerare, senza preavviso, a dicembre 2012 fondi che sono stati garantiti in più occasioni durante l'anno c'erano rischia di far saltare tutto un sistema di piccola, ma fondamentale e importantissima per le comunità nelle quali opera, editoria locale.
Credo che qualunque ragionamento si può fare, ma non si può, dopo aver detto per tutto l'anno "tranquilli che non ci sono problemi", comunicare a tutto un mondo il 12 dicembre "ci spiace, ci siamo sbagliati, non c'è niente".
Questo rischia di minare i già fragili e precari bilanci di un mondo che sta svolgendo un fondamentale ruolo di informazione, di rete comunitaria, di sostegno alla vita delle comunità locali che rischiamo di mandare a ramengo con una scelta di questo genere.
Sappiamo che questo tipo di sensibilità, che ci siamo permessi di individuare con questo emendamento, non sono soltanto sensibilità nostre e che anche nella maggioranza ci sono forti sensibilità su questo tema.
Pertanto, mi permetto di sollecitare veramente un'attenzione importante nei confronti della Giunta e del Governo regionale, e di esprimere su questo emendamento un parere favorevole all'accoglimento di questa sensibilità proprio perché, come ha già detto bene il nostro Capogruppo, è una questione delicata ma importante e fondamentale. E credo che in merito debba arrivare da questo Consiglio un segnale anche per l'entità della cifra: non stiamo parlando di milioni di euro, ma di 350 mila euro, che crediamo debbano essere trovati e raccolti.
Noi abbiamo individuato un'ipotesi di soluzione ma, come ho già avuto modo di dire in molteplici incontri, non siamo irrigiditi su questo tipo di soluzione. Se il Governo regionale e la maggioranza pensano di trovare altri strumenti per dare risposta a questo problema, siamo disponibilissimi a valutare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Credo che anche questo sia un emendamento che dovrebbe trovare tra i banchi della maggioranza un'attenzione, perché si tratta di questioni che obiettivamente, hanno dimensione limitata - mi riferisco alla cifra, 350 mila euro - ma anche il loro valore. Stiamo parlando di una realtà, quella dell'editoria locale, importantissima, in modo particolare per le tanti valli, per le tante realtà montane periferiche del nostro Piemonte, così articolato, così variegato e così anche legato alle esperienze locali, ai campanili, alle tradizioni, alla cultura, al folklore locale.
Ecco, questo ruolo dell'editoria locale è fondamentale per mantenere vive le tradizioni, la cultura, ma anche la voce delle comunità locali. Per comunità locali intendo soprattutto quelle delle valli, delle montagne, dei luoghi periferici che hanno il diritto di poter avere una voce che li rappresenti e nella quale in qualche modo si identificano.
Queste testate giornalistiche locali campano spesso di autofinanziamento, con giornalisti che fanno i miracoli e hanno già visto in questi mesi e in queste settimane un forte ridimensionamento anche della loro dimensione e degli organici che li seguono. Quindi già oggi è evidentissima una crisi che, tuttavia, si sta in qualche modo contenendo e controllando grazie al solo impegno di chi gestisce queste testate.
Tuttavia, è evidente che ciò non basta più e che il venir meno di queste poche risorse verosimilmente segnerebbe la fine di una tradizione importante e, in alcuni casi, addirittura secolare. Quindi per queste ragioni chiediamo alla maggioranza e alla Giunta di considerare il nostro emendamento.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
L'emendamento presentato dal collega Taricco, per il quale sono già intervenuti alcuni colleghi, rientra in una di quelle tante questioni che abbiamo già evidenziato oggi pomeriggio, per le quali all'inizio dell'anno è stata stanziata una determinata somma di risorse e, durante l'anno l'ipotesi di bilancio è stata completamente stravolta.
Trattando con un numero importante di aziende, cioè di soggetti che operano sul territorio, che svolgono un'attività di comunicazione e un'attività di raccordo anche con territori minori, non possiamo immaginare, nel mese di dicembre, di spiegare loro che le risorse non sono più quelle iniziali, ma sono state ridotte.
Capite che, dopo una programmazione, sono stati compiuti degli interventi contando su determinate risorse; quindi, oggi, ci troviamo di fronte ad una situazione tale per cui non riusciranno a garantire gli stipendi, né il pagamento del fatturato effettuato durante l'anno.
Questo non vuol dire che debba essere rivisto l'intervento della Regione Piemonte nei confronti di questo settore, sono interventi che devono essere governati. Come ho già sottolineato in precedenza, non possiamo pensare di svolgere queste operazioni alla fine dell'anno. Credo siano atteggiamenti non responsabili, che non possono essere condivisi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Pentenero.
Emendamento rubricato n. 59) presentato dai Consiglieri Leo, Pedrale Formagnana e Lupi: l'allegato A di cui all'art. 1 del DDL n. 291 è modificato come di seguito indicato.



TABELLA ALLEGATA

Hanno chiesto la parola i Consiglieri Leo e Pedrale.
La parola al Consigliere Pedrale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Svolgerò un breve intervento su questo emendamento.
Noi ringraziamo la Giunta regionale, il Presidente Cota, l'Assessore Quaglia e tutta la Giunta per avere compreso la sensibilità, anche per gli sforzi contabili e finanziari che hanno comunque consentito di reperire queste risorse, che non erano banali da reperire e non facili da allocare all'interno del bilancio, peraltro in coerenza con un articolo della legge finanziaria. Siamo felici che queste risorse siano state definitivamente stabilite, per un semplice motivo; poi, il collega Leo potrà meglio approfondire e riflettere su questa materia.
Ormai, il Piemonte, da diversi anni (in particolare, dopo il 2006, con le Olimpiadi invernali), ha una vocazione multidisciplinare dal punto di vista economico e sociale. Non è più una regione che vive solo ed esclusivamente di automotive o di industrie metalmeccaniche; sempre più una grande parte della forza occupazionale, soprattutto dei giovani e anche del ceto intellettuale più evoluto, è impegnata e lavora attraverso il circuito culturale. Tale circuito si dipana su grandi giacimenti artistici e culturali, ma anche su attività di rilievo regionale e su piccole iniziative locali. Comunque, al di là della valenza, che non sottolineo ora, di capacità di coesione sociale e di tenuta di una comunità come quella del Piemonte in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, consentono tutte una valorizzazione della nostra regione in senso lato - per fortuna, i numeri sono lì da osservare - con un'attrazione turistica e culturale sempre più significativa sulla nostra Regione.
Queste risorse, seppure non ingentissime - ricordo che, nell'arco di tre anni, il budget dell'Assessorato alla cultura della Direzione Cultura è stato praticamente ridotto del 60-70% - dimostrano che, pur con poche risorse, si riesce comunque a mantenere un sistema culturale di grande livello.
Non ci illudiamo che il futuro sia più bello del presente, anzi, forse sarà più difficile ancora di quello attuale; comunque, riteniamo positivo lo sforzo della maggioranza e della Giunta in questa direzione.
Per chiudere, ricordo due elementi...



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



PEDRALE Luca

Scusi, Presidente, ma è importante riconoscerlo questo dato.
In questi ultimi tre anni di crisi, le famiglie italiane e piemontesi hanno ridotto tutti i beni e servizi, l'unica voce che ha registrato una crescita nel consumo da parte delle famiglie piemontesi è stata la cultura.
Questo deve far riflettere.
Relativamente al secondo aspetto, fra due anni avremo una grande opportunità, forse l'unica vera grande opportunità da sfruttare in un momento difficile come quello che stiamo attraversando: l'Expo 2015. Se ci attrezzeremo per tempo con un sistema culturale attrattivo adeguato sicuramente riusciremo a trarre dei benefici da questo evento, che si svolgerà ad appena un'ora di treno da Torino, a mezz'ora da Vercelli e a venti minuti da Novara. Guardo anche al resto del Piemonte, perché è un'opportunità di ricaduta turistico-sociale per tutta la nostra regione.
Allora, aiutare la cultura significa anche preparare meglio il Piemonte a questo importante evento internazionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
vero che la data odierna porta ad essere più indulgenti e comprensivi ne stanno succedendo di tutti i colori - ma la fine del mondo, com'era da immaginare, non ci sarà, però vi invito, per cortesia, a rispettare i tempi previsti. Grazie.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Sono lieto che oggi presieda lei, perché nelle scorse legislature si è molto battuto su questa materia.
Il Consigliere Pedrale, a nome di tutto il Gruppo, ha espresso nel suo intervento competenza e professionalità, il che che dimostra quanto si sia appassionato alla questione, che è molto sofferta, perché si presta alle semplificazioni più fuorvianti. Chi vuole essere demagogo lo fa facilmente su queste tematiche. , Lo abbiamo visto su tanti giornali, in tante interviste, anche in tanti interventi della cosiddetta "società civile" o anche di opinion leader. Quindi, è particolarmente significativo che un Consiglio regionale, pur nei limiti economici che abbiamo, compia questo sforzo, che deriva da un lavoro collegiale. Ringrazio ancora la Giunta e il Consigliere Pedrale, ma desidero ricordare l'impegno di tanti colleghi in questi lavori: oltre a quelli di maggioranza (il Consigliere Formagnana che è cofirmatario dell'emendamento; il Consigliere Lupi, che è cofirmatario; il collega Angeleri, che lo ha appoggiato), per esempio, il collega Bono, la collega Cerutti, la collega Pentenero, la collega Artesio (che oggi è assente), che hanno lavorato intensamente su queste tematiche.
Concludo ribadendo dicendo che ha detto bene il Consigliere Pedrale circa la validità dell'iniziativa e attenzione. Chiunque - qui sono presenti persone fortemente esperte in materia economica - ha letto le più autorevoli relazioni dell'Unioncamere, de Il Sole 24 Ore e di tanti centri di studio, avrà visto l'impatto della cultura sull'occupazione.
Infine, ricordo che stiamo parlando di un intervento che "cuba" - non ci arriverà nemmeno, ci sarebbe arrivato con un emendamento di 20 milioni di euro, comunque ringraziamo per i 17 - neanche lo 0,40% del bilancio regionale eppure questo intervento ha dato negli anni risultati straordinari.
Cito una recente intervista di Marco Revelli, che, su la Repubblica, ha espresso, essendo persona competente, un forte apprezzamento per le politiche sulla cultura - direi dai tempi di Ghigo in poi - che anche oggi vogliamo tutelare e rilanciare.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo.
Emendamento rubricato n. 63) presentato dai Consiglieri Pentenero, Lepri Reschigna, Boeti, Ronzani, Muliere, Manica, Motta A., Placido, Laus: all'allegato A del disegno di legge n. 291 apportare la seguente modifica:



TABELLA ALLEGATA

La parola alla Consigliera Pentenero per l'illustrazione.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Apprendiamo con grande piacere che anche la maggioranza ha proposto un emendamento che va nella direzione del nostro, che sto per illustrare perché la situazione all'interno del bilancio e della norma finanziaria andava sanata anche da un punto di vista normativo.
Nella norma finanziaria del bilancio approvato quest'anno si parlava del 3 per mille assegnato alla Direzione "Cultura, Turismo e Sport", ma questa cifra non corrisponde a quella riportata nell'allegato del bilancio.
C'era, quindi, un aspetto normativo che andava sanato e sistemato.
Dopodiché, esiste un problema di sostegno ad un sistema che in questi anni è stato pesantemente messo alla prova, da parte della nostra Regione e dell'Assessorato competente: la riduzione drammatica delle risorse. Oggi siamo al 50% delle risorse stanziate nell'ultimo bilancio, che possiamo ritenere fortunato (quello che si rifà al 2009), per la Direzione "Cultura Turismo e Sport". Abbiamo il 50% delle risorse e, sino ad oggi, anche qui come nei settori che abbiamo trattato oggi pomeriggio, ci troviamo di fronte ad una Direzione che non ha potuto eseguire la programmazione in modo coerente, perché tutti gli operatori non sanno quali saranno e quante saranno le risorse loro destinate, in quanto la Direzione non ha potuto effettuare alcun tipo di programmazione.
Ci troviamo di fronte ad una Direzione che ha ricevuto molte richieste potremmo discutere delle leggi di riferimento del settore, argomento che ritorna, ogni volta che si parla di un bilancio o di un assestamento, ma che non viene mai affrontato nella sostanza.
Non vediamo mai un disegno di legge al riguardo e le proposte di legge presenti in Commissione restano ferme.
Per entrare più nel dettaglio, facciamo una prima proposta: lo spostamento di 14 milioni e mezzo dall'UPB del Gabinetto della Presidenza della Giunta, Rapporti con le società a partecipazione regionale.
Seguiranno altri emendamenti che ci permetteranno di arrivare alla cifra oggi mancante all'interno del bilancio (22 milioni), rispetto alla quale non siamo d'accordo sul dove si vanno a prendere le risorse e sull'importo che è stato proposto dalla maggioranza.
Pertanto, proponiamo lo spostamento di 14 milioni e mezzo dall'UPB del Gabinetto della Presidenza all'UPB 18001 (Cultura, Turismo e Sport).
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Interveniamo con quest'emendamento, perché, come abbiamo detto in più occasioni, non siamo d'accordo con il "doppiogiochismo" che questa maggioranza ha inteso rappresentare e praticare con una tattica che abbiamo ormai ampiamente svelato e che, peraltro, anche alcuni esponenti della maggioranza hanno denunciato: indicare l'obiettivo, forse realistico, ma certamente ambizioso, di destinare il 3% del riscosso dell'addizionale IRPEF al finanziamento dell'attività culturale e, contemporaneamente, la decisione - che verrebbe confermata con l'assestamento - di una dotazione della Direzione "Cultura, Turismo e Sport" distante dalla cifra che abbiamo stimato applicando il 3%. In ogni caso, ancora più distante qualora si tenesse conto del solo sotto-settore della Cultura all'interno della Direzione prima citata.
Siamo, quindi, di fronte ad un'operazione che intendiamo smascherare perché è inaccettabile promettere, con tanto d'indicazioni in legge finanziaria, e poi non provvedere con le misure finanziarie conseguenti nel bilancio preventivo e, poi, consuntivo, con l'assestamento.
Questo assestamento di bilancio, pertanto, non fa altro che fare giustizia, cioè rendere coerenti le improvvide affermazioni e gli improvvidi impegni di questa maggioranza, con le dotazioni finanziarie conseguenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Era ora! Potrei dirla così: non che mi desse la parola, ma nel senso che abbiamo impiegato - cari colleghi - tutta la discussione sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio per cercare di dimostrarvi che quello che sbandieravate come la grande rivoluzione, la norma della legge finanziaria, il 30% sull'addizionale IRPEF da destinare alla cultura e al turismo, non avrebbe prodotto effetti.
In quelle sedute di Consiglio regionale siamo passati per i soliti disfattisti, mentre, finalmente, nella discussione e nel confronto di merito avvenuto in Commissione, sia i colleghi della maggioranza sia gli stessi Assessori regionali (Coppola e Cirio) hanno affermato di rendersi conto che quella norma non era in grado di produrre effetti. Intanto perché veniva applicata al riscosso.
In alcuni casi, la Regione Piemonte viene a conoscenza del riscosso dell'addizionale IRPEF nel mese di febbraio-marzo dell'anno successivo, che è certamente un tempo utile per iscrivere con una certa prudenza a residuo attivo l'importo da ricevere dallo Stato, ma che non è assolutamente un tempo utile per consentire ai Direttori di assumere degli impegni.
Avevamo cercato di dimostrarvi che quello che contava erano le effettive risorse presenti, nelle tabelle di bilancio, sull'UPB. Meno male che non abbiamo gridato al deserto per troppo tempo! Meno male che in Commissione bilancio abbiamo fatto, finalmente, un approfondimento serio su questa materia! Quella che veniva rappresentata come la soluzione di tutti i guai è tramontata come ipotesi sostenibile e, adesso, la Giunta regionale è chiamata a confrontarsi sul merito. Il merito è: quante risorse si mettono sull'UPB della cultura e del turismo? Noi, con questi emendamenti, come su quelli illustrati poc'anzi dai colleghi del Popolo della Libertà, cosa diciamo? Diciamo: si stanzino le effettive risorse sulle UPB della cultura e del turismo, cioè si dia concretezza a quell'impegno attraverso questo tipo di procedura.
Inoltre, è vera la riflessione che proponevano altri colleghi poc'anzi nei loro interventi (e chiudo, Presidente): non si può gestire la legge di bilancio arrivando al 12 dicembre senza saper dire al Piemonte quali effettive risorse si hanno a disposizione. Così si crea veramente insicurezza totale! Non si può immaginare che il 12 o il 13 dicembre i Direttori siano nelle condizioni di predisporre le determine! Non è immaginabile una gestione del bilancio siffatta! Occorre fare delle scelte chiare di priorità, ma anche dare certezza assoluta al Piemonte su quali effettive risorse la Regione è in grado di poter contare.



PRESIDENTE

Con questo emendamento possiamo chiudere i lavori di questo pomeriggio: come sapete, c'era l'impegno di terminare alle ore 17.
Scusate colleghi, mi ero colpevolmente dimenticato che la collega Manica aveva chiesto di intervenire.
Prego, Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente.
Volevo semplicemente dire che in tempi come questi qualcuno potrebbe osservare che la cultura ha un costo eccessivo. Certamente è un'obiezioni che sentiamo muovere da più parti: è vero che la cultura costa, ma, come diceva qualcuno, l'ignoranza costa molto di più. Sarebbe quindi utile riflettere su tali problematiche nel momento in cui ci si appresta a discutere di strumenti finanziari.
Questa è la ragione per cui noi svolgiamo un'attività emendativa su questo punto.
Come penso abbiano già ricordato i colleghi Pentenero, Reschigna, Lepri ed al tri, il ragionamento era in ordine al 3 per mille. Dopodiché, ci siamo fermati al 2: ma questo non consente, oggettivamente, di poter proseguire ulteriori attività in ambito culturale, e non consente neanche, allo stato attuale delle poste di questo bilancio, di sostenere le attività culturali che sono state svolte in questa Regione.
Già sarebbe problematico non individuare nuove iniziative culturali che rappresentano un elemento propulsivo da perseguire ulteriormente; ma il fatto di non essere in grado di sostenere neanche l'attività culturale che già è stata svolta, o che era già stata programmata, con tempi di un certo tipo, e che quindi molto difficilmente potrebbe essere interrotta causerebbe forti penalizzazioni non solo in un più vasto associazionismo culturale, ma anche nella struttura degli Enti locali piemontesi.
Il nostro emendamento, quindi, nasce fondamentalmente da questa esigenza. Come vedete, non sono cifre sconvolgenti, che stravolgerebbero chissà quale bilancio! Sono cifre contenute e ragionevoli, che consentirebbero di far fronte a queste urgenze.



PRESIDENTE

Grazie, collega Manica.
Questo era l'ultimo intervento e, come concordato, i lavori del Consiglio terminano a questo punto.
Vi ricordo che è immediatamente convocato l'incontro dei Capigruppo con l'Ufficio di Presidenza in Sala dei Morando.
A tutti voi auguro buono pomeriggio e buono rientro.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.01)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 58) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: L'allegato A di cui all'art. 1 del disegno di legge n. 291 è modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

UPB |Descrizione UPB |Variazione DB07071 |Patrimonio immobiliare |+ 40.000,00 DB08201 |Disciplina e vigilanza in materia di edilizia |+ 220.000,00 sociale DB09011 |Bilancio |- 1.818.000,00 DB 14042|Infrastrutture e Pronto intervento |+ 1.300.000,00 DB 19021|Programmazione socio-assist., integrazione |+ 150.000,00 socio-san., rapporti con enti gestori istituz.
DB21001 |Innovazione, ricerca, università e sviluppo |+ 50.000,00 energetico sostenibile DB21011 |Sistemi informativi e tecnologie della |+ 100.000,00 comunicazione DB21031 |Università, Istituti di ricerca, divulgazione |+ 200.000,00 scientifica DB21032 |Università, Istituti di ricerca, divulgazione |- 300.000,00 scientifica SB01042 |Rapporti con società a partecipazione regionale |+ 58.000,00 TOTALE |0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 61) presentato dai Consiglieri Lepri, Gariglio Boeti, Muliere, Motta A., Manica, Laus, Placido, Ronzani: All'Allegato A inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20151 |DB08201 Sanità - risorse finanziarie |Progr. strategica, politiche territ.
ed edilizia disciplina vig in materia titolo 1 : spese correnti |di edilizia sociale 5.7000.000,00 |titolo 1 : spese correnti 5.700.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 60) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: L'allegato A di cui all'art. 1 del disegno di legge n. 291 è modificato come di seguito indicato.



PRESIDENTE

UPB |Descrizione UPB |Variazione DB09011 |Bilancio |-7.130.375,60 DB09101 |Rapporti con il Consiglio regionale |+7.130.375,60 TOTALE |0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 42) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB10001 adempimenti L.R. 5/2010 |SB1001



PRESIDENTE

300.000 |- 300.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 39) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB10002 (229990R e 270340R) |DB09011 14.000.000 |- 14.000.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB10121 |SB01001 1.000.000 |- 1.000.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 41) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB10131 |SB01001 100.000 |- 100.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 43) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB010314 |SB01031 2.000.000 |2.000.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 46) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB12041 |DB09011 - 4.000.000 SB01041 - 26.000.000 SB01031 - 7.000.000 57.000.000 |DB11001 - 10.000.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 49) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB14222 |SB01041 - 26.000.000 DB11171 - 8.000.000 35.000.000 |DB11981 - 1.000.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38) presentato dalla Consigliera Artesio: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15001 |DB21021 "istruzione formazione professionale |"sistemi informativi e tecnologie e lavoro" |della comunicazione" Titolo 1 - spese correnti Titolo 1 - spese correnti



PRESIDENTE

20.000.000,00 20.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 45) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15131 |DB07071 30.800.000 |- 30.800.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 65) presentato dai Consiglieri Lepri, Pentenero Boeti, Muliere, Motta A., Manica, Laus, Placido, Ronzani: all'allegato A del disegno di legge n. 291 inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB08021 |DB15131 Prog. strategica politiche territ. ed|Istruzione, formazione professionale edilizia program. negoziata |e lavoro e istruzione



PRESIDENTE

Titolo 1: spese correnti |Titolo 1: spese correnti



PRESIDENTE

5.000.000 |+ 5.000.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 37) presentato dalla Consigliera Artesio: all'allegato A del disegno di legge n. 291 inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15142 |DB09012 Diritto allo studio ed edilizia |Risorse finanziarie bilancio scolastica Titolo 2: Spese in conto capitale Titolo 2: Spese in conto capitale 5.000.000 5.000.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 44) presentato dalla Consigliera Cerutti: all'allegato A del disegno di legge n. 291 inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15981 |DB01031 10.000,000 |-10.000,000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Taricco, Pentenero Reschigna, Lepri, Muliere, Motta A., Ronzani: all'allegato A del disegno di legge n. 291 inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB15142 |DB16021 Risorse finanziarie bilancio |Attività produttive - Innovazione e qualificazione sistema produttivo



PRESIDENTE

Titolo 1: Spese correnti |Titolo 1: Spese correnti 350.000.000-350.000.000 |+350.000.000 Emendamento rubricato n. 59) presentato dai Consiglieri Leo, Pedrale Formagnana, Lupi: L'allegato A di cui all'art. 1 del disegno di legge n. 291 è modificato come di seguito indicato.



PRESIDENTE

UPB |Descrizione UPB |Variazione DB08021 |Programmazione strategica |- 17.000.000,00 DB18001 |Cultura, Turismo e Sport |+ 17.000.000,00 TOTALE |0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 63) presentato dai Consiglieri Pentenero, Lepri Reschigna, Boeti, Ronzani, Muliere, Manica, Motta A., Placido, Laus: all'allegato A del disegno di legge n. 291 apportare la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB SB01041 |DB18001 Gabinetto della residenza della |Cultura Turismo e sport Giunta regionale - Rapporti con le |Segreteria Direzione DB18 società a partecipazione regionale



PRESIDENTE

Titolo 1: Spese correnti |Titolo 1: Spese correnti



PRESIDENTE

14.500.000,00 |+ 14.500.000,000



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