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Dettaglio seduta n.31 del 29/07/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 20.34)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Biolé, Burzi, Cantore, Costa Raffaele, Cota, Giordano, Motta Massimiliano, Toselli, Valle e Vignale.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 12, inerente a "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2010"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 12, di cui al punto 2) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 67) dei Consiglieri Stara, Reschigna, Cerutti e Boeti: Al punto 2 "Stato di previsione della spesa" UPB DB07051 sostituire la cifra 800.000,00 con la cifra - 1.023.730,40 UPB DB07041 sostituire la cifra 223.730,40 con 0.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara per l'illustrazione; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Come già annunciato in sede di Commissione, quest'emendamento è per potenziare le risorse dedicate al personale regionale per quanto riguarda l'uso del mezzo pubblico.
Mi è stato riferito che le risorse a bilancio sono più che necessarie quelle stanziate e previste, però potrebbe essere interessante rimettere mano anche alle modalità, insieme ad un incremento per portare avanti una vera politica d'incentivo e non solo per fornire il biglietto ai dipendenti.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 61) dei Consiglieri Artesio, Cerutti, Boeti e Stara: Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni: Stato di previsione della spesa



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09011 |DB07051 Risorse |Risorse umane e finanziarie |patrimonio bilancio |Tratt. economico Titolo 1: spese |pens., Prev. Ed correnti |ass. del Personale Titolo 1: spese correnti Anno 2011 7.500.000,00 |Anno 2011 7.500.000,00 Anno 2012 |Anno 2012 7.500.000,00 |7.500.000,00



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Questo è un emendamento che dovrebbe incontrare la disponibilità della Giunta regionale, in quanto non insiste sul bilancio 2010, ma sul pluriennale.
Si tratta di un emendamento che dà continuità ad un impegno in essere da parte della Regione Piemonte. La Regione Piemonte ha proceduto ad un concorso per incarichi a tempo determinato triennali, a seguito dei quali un significativo numero di persone, soprattutto inquadrate nei ruoli amministrativi, anzi esclusivamente inquadrate nei ruoli amministrativi, ha preso servizio a fine 2009 e ad inizio 2010, ed è tuttora nella funzione assegnata dal procedimento concorsuale.
Essendo l'incarico a tempo determinato triennale, è del tutto evidente che occorre ritrovare lo stesso impegno di spesa sostenuto nel 2010 anche negli anni 2011 e 2012. Diversamente per il tipo di cultura amministrativa che ci avete insegnato dal vostro insediamento, ci troveremmo in condizioni analoghe a quelle tanto stigmatizzate sulle politiche per la cultura, vale a dire che si avvia un impegno, assumendo relazioni significative con l'esterno, nella fattispecie incarichi di lavoro presso la Pubblica Amministrazione, senza dare la certezza della continuità amministrativa con l'esistenza degli adeguati stanziamenti negli anni successivi.
Gli Assessori interpellati in merito in Commissione consiliare hanno affermato che nessun'inquietudine deve pervadere gli operatori attualmente in servizio. Va da sé che coloro che hanno avuto un incarico triennale troveranno conferma della propria presenza e degli stipendi conseguenti negli anni successivi, ma se non vediamo la cifra, questo rischia di essere un clamoroso flop.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 120) della Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: Nell'allegato A sono inserite le seguenti ulteriori variazioni: Entrata DB0902 + 70.000,00 Spesa DB15041 + 70.000,00.
Lo diamo per illustrato.
Emendamento rubricato n. 71) dei Consiglieri Stara, Reschigna, Cerutti e Boeti: UPB |UPB DB09012 |DB10002 Risorse |Ambiente finanziarie |Compatibilità Titolo II: spese |ambientale e investimenti |procedure integrate. Titolo 3.000.000,00 |II: investimenti 3.000.000,00 L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 38) dei Consiglieri Gariglio, Reschigna, Bresso Muliere, Motta Angela, Taricco, Stara, Pentenero, Ronzani, Lepri, Manica e Dell'Utri: All'allegato A, inserire la seguente modifica: UPB |UPB DB0902 |DB10002 Risorse |Ambiente finanziarie |segreteria ragioneria |direzione DB10 Titolo 2: spese in conto capitale 2.200.000,00 2.200.000,00



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

L'emendamento n. 38 è relativo all'Accordo di Programma per la realizzazione degli interventi del primo stralcio nel piano strategico ambientale relativo al Gerbido.
Con quest'emendamento vogliamo mettere in condizione l'Amministrazione regionale di completare lo stanziamento dagli 800 mila euro inizialmente previsti per il primo stralcio ad una quantità analoga di risorse per intervenire anche sul secondo stralcio con le stesse risorse dell'anno prima, che erano tre milioni d'euro.
Quindi, quest'emendamento ha l'obiettivo di richiamare la necessità di predisporre gli strumenti finanziari necessari per onorare l'impegno che dentro l'Accordo di Programma era previsto per le realtà territoriali che debbono sopportare una serie di controindicazioni, e che devono ricevere per questo delle contropartite a livello territoriale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

A noi pare molto importante quest'emendamento, che ci permette di sostenere il piano strategico d'azione ambientale connesso al termovalorizzatore del Gerbido.
Non abbiamo compreso le ragioni per cui non vi sia una dotazione adeguata che permetta di procedere con l'accompagnamento necessario alla costruzione dell'opera. Ne abbiamo discusso in Consiglio, ma l'Assessore non ci ha mai convinto nelle sue argomentazioni. Continuiamo a ritenere nonostante l'impegno di volerne discutere in Commissione competente, di segnare fin da subito con questo emendamento una volontà precisa da parte del governo di realizzare quest'opera attraverso un Accordo di Programma.
L'incremento dovrebbe garantire le opere di compensazione comprese nel piano strategico d'azione ambientale connesso al termovalorizzatore che com'è noto, appaiono decisive per garantire un accompagnamento consapevole e non conflittuale da parte delle popolazioni che vivono in prossimità dell'erigendo termovalorizzatore. È veramente un errore madornale continuare a ritenere che tali spese possano essere diluite o riconsiderate quando l'attesa da parte della popolazione è molto forte. Quindi l'attenzione che vogliamo manifestare non è certo superflua o frutto di una qualche manovra ostruzionistica, ma è la chiara volontà di tenere conto e procedere nella direzione discussa e prefigurata già in altre occasioni.
Naturalmente ci aspettiamo che la Giunta e la maggioranza abbiano al riguardo un atteggiamento costruttivo, sapendo che su tale questione si gioca una partita rilevantissima, quella della costruzione dell'inceneritore del Gerbido e con esso la gestione di tutto il ciclo dei rifiuti della provincia di Torino che, come sappiamo, è in una situazione delicata dal punto di vista delle prospettive della gestione, proprio in riferimento alla difficile situazione delle discariche che oggi possono essere utilizzate.
La nostra volontà di sostenere le opere d'accompagnamento va proprio nella direzione di aiutare più complessivamente la politica regionale e provinciale rispetto ad un'esigenza che appare sotto gli occhi di tutti.



PRESIDENTE

Dichiaro conclusa l'illustrazione.
Emendamento rubricato n. 44) dei Consiglieri Pentenero, Gariglio Reschigna, Bresso, Muliere, Motta Angela, Boeti, Taricco, Stara, Ronzani Lepri, Manica e Dell'Utri: All'allegato A, inserire la seguente modifica: UPB |UPB DB10001 |DB10011 Ambiente |Ambiente segreteria |sostenibilità direzione DB10 |salvaguardia e educazione Titolo 1, spese |ambientale correnti |Titolo 1, spese 903.800,00 |correnti 903.800,00 La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Questo emendamento va a garantire 903.800 euro di risorse da destinare alla prosecuzione del programma INFEA, che è un programma importante sull'informazione, educazione e formazione ambientale. Ha una biennalità sul 2010-2012 di previsione d'intervento.
Nell'assestamento di bilancio 2010 non ci sono risorse da destinare a questo tipo di programma; pertanto con il presente emendamento chiediamo di destinare le risorse alla prosecuzione del programma INFEA.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Ricordo che il Consiglio discusse della questione dell'inceneritore in occasione della mozione presentata dal Consigliere Stara.
Pur non essendo io dentro la questione, ricordo che in quella occasione l'Assessore contestò all'Amministrazione precedente il fatto di non avere previsto nel bilancio di previsione le risorse con le quali finanziare questi interventi che, a detta dei colleghi di Torino, sono essenziali per creare le condizioni affinché questo impianto possa essere realizzato: la ratio era esattamente questa.
Ora, pur non volendo sindacare l'assunto dell'Assessore all'ambiente che contestava la disattenzione con la quale la precedente amministrazione aveva negato le risorse necessarie per realizzare questi interventi, è del tutto evidente che voi oggi avete l'opportunità di rimediare ad una grave mancanza della Giunta Bresso. Perché si tratta di questo, no? Poiché non è in discussione il fatto che questo impianto è necessario, assumendo io il punto di vista dell'Assessore che contestava ovviamente un vuoto della Giunta Bresso - vero, Collega Stara? L'Assessore ci contestava il fatto che la nostra Giunta aveva negato questo investimento - quale migliore occasione ha, Assessore, per rimediare a questa disattenzione della Giunta Bresso e per confermare la centralità di un impianto essenziale nella politica dei rifiuti della Regione Piemonte? Mi sembra evidente che la cosa non faccia una grinza. Vero, collega Leardi? Però, allora, siccome a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina, e siccome anche lei che giustamente si era peritato di contestare questa grave responsabilità della Giunta Bresso, oggi omette di prevedere queste risorse nel bilancio attraverso lo strumento dell'assestamento, sono portato a pensare che le dichiarazioni che avete fatto in quell'occasione ritenendo centrale quell'impianto, fossero un po' strumentali. Noi comunque insistiamo per mettere a bilancio queste risorse perché le riteniamo essenziali per realizzare l'impianto, sulla cui utilità tutti convengono.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, dichiaro chiusa l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 44.
Emendamento rubricato n. 64) dei Consiglieri Stara, Reschigna, Cerutti Boeti e Ronzani: Al punto 2 "Stato di previsione della spesa"



UPB DB10011

sostituire la cifra 903.800,00 con la cifra 0



UPB DB07091

sostituire la cifra 640.000,00 con la cifra -1.543.800,00.
La parola al Consigliere Stara per l'illustrazione.



STARA Andrea

Su questo punto credo che non via sia solo il mio emendamento, ma ve ne siano di analoghi da parte d'altri Gruppi di minoranza e credo che questo sottolinei la necessità da parte dell'opposizione di un finanziamento che pur piccolo, avrebbe una ricaduta importante sugli istituti scolastici. Su questo tema chiediamo di fatto una riflessione alla Giunta e all'Assessore perché c'è un'aspettativa molto alta di continuità, rispetto a questo tipo di finanziamento. Credo si tratti di uno dei primi finanziamenti individuato da tutti i Gruppi di opposizione e su cui penso ci sia un emendamento anche del Gruppo del Movimento 5 Stelle, viste le tematiche sulle quali va ad incidere, cioè quelle dell'educazione ambientale. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, dichiaro chiusa l'illustrazione.
Emendamento rubricato n. 151) dei Consiglieri Bono, Negro e Lupi: Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni sia in termini di competenza che di cassa: "Lo stanziamento previsto all'UPB DB10011 denominata 'spese per l'attuazione del programma INFEA' è aumentato di euro 903.800 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DB18092 denominata 'Accordo di Programma per la realizzazione di yachting club del lago grande di Avigliana ex art. 34 del d.lgs 267/2000 è diminuito di pari importo'".



PRESIDENTE

Ha la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Come evidenziato dagli emendamenti illustrati precedentemente, in questo caso c'è una totale unanimità da parte di tutti i Gruppi dell'opposizione e anche di un Gruppo della maggioranza nel sottolineare l'importanza di stanziare i fondi per quanto riguarda il progetto di comunicazione ambientale chiamato anche INFEA.
Ribadiamo che non si tratta di una spesa, ma di un investimento: investire sulla comunicazione, sulla formazione e sull'informazione ambientale dà un ritorno dell'investimento fino a dieci volte tanto quello che si è investito. L'utilità sta nel gestire meglio tutta una serie di tematiche e nel modificare, quindi, gli stili di vita che impattano anche sulle spese che l'Assessorato all'ambiente e altri Assessorati dovranno poi affrontare nei successivi anni. È dunque un investimento non solo sui ragazzi delle scuole e sugli adolescenti, ma anche sui cittadini adulti piemontesi che svolgono tutti i giorni un lavoro, delle scelte e con il loro stile di vita incidono più o meno sul sistema, l'ecosistema l'ambiente e il territorio della nostra Regione.
Sottolineo tra l'altro - sempre per fare un paragone tra manovra di assestamento che, ahimè, visti i tagli della finanziaria nazionale, toccano un po' tutte le Regioni, sottolineo che la Regione Lombardia questi tagli sulla comunicazione ambientale non li ha fatti: ha confermato la cifra sul progetto INFEA nell'assestamento di bilancio. Non vedo perché, quindi, con un'Amministrazione dello stesso colore in Regione Lombardia che non taglia questo importante capitolo di spesa, noi invece in Piemonte lo facciamo.
Chiediamo veramente attenzione su questo capitolo, per trovare eventualmente la copertura finanziaria che secondo noi c'è e ci sarebbe per esempio riducendo alcuni accordi di programma che sono stati sottoscritti, come quello di Mediapolis - dal quel sono già stati decurtati due milioni di euro, se non sbaglio - o come quello di Corso Marche, che non ci sembra importante e strategico per la Città di Torino. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento, dichiaro chiusa l'illustrazione.
Emendamento rubricato n. 21) dei Consiglieri Cerutti, Stara, Artesio Gariglio, Boeti, Manica, Muliere, Pentenero, Taricco e Motta Angela: Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni Stato di previsione della spesa



PRESIDENTE

UPB |Variazione DB10011 |+ 500.000 DB09011 |- 500.000



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente. Anche questo emendamento riguarda il programma INFEA; con la presentazione di più emendamenti da parte dell'opposizione ribadiamo l'importanza di sostenere questo programma ed avere la possibilità di mantenere e magari anche incrementare i contributi alle Province, proprio perché riteniamo che sul fronte dell'educazione ambientale non si debba certamente tagliare, ma si debba addirittura incrementare.
A differenza per esempio dell'emendamento che ha appena illustrato il collega, questo emendamento è più ridotto e potrebbe quindi essere accolto.
Si tratta di uno stanziamento minore, che certamente giudichiamo non sufficiente; ma in risposta ad un taglio, comunque prevede un inserimento di 500.000 euro. Sappiamo che la Giunta ha preso in esame questo tipo di richiesta e anche l'Assessore all'ambiente ha considerato importante questo tipo di richiesta; sappiamo inoltre che in Commissione è stata indicata come attività integrativa e sostitutiva a quelle portate avanti dal Consorzio Pracatinat. Riteniamo importante, chiaramente, le attività di Pracatinat, ma non sono sostitutive di queste. Chiediamo alla Giunta di ritornare sui propri passi e, se non si riesce a stanziare una cifra maggiore, di porre almeno sull'attività INFEA 500.000 euro.
Queste attività - e su questo chiudo - sono state negli scorsi anni anche occasione di lavoro: lavoro per molti giovani laureati piemontesi oltre che esempio di qualità ed efficienza rispetto a molte altre Regioni italiane. Chiediamo quindi con molta insistenza alla Giunta regionale e in particolare, appunto, all'Assessore all'ambiente di riconsiderare questo tipo di taglio e di intervenire, perché riteniamo che il programma INFEA debba assolutamente essere finanziato.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste d'intervento, dichiaro chiusa la fase d'illustrazione.
Emendamento rubricato n. 119) dei Consiglieri Artesio, Buquicchio, Cerutti e Boeti: Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni UPB |UPB DB09012 |DB10031 Risorse |Ambiente grandi finanziarie |rischi amb.
bilancio |danno amb. e Titolo 2: spese |bonifiche in conto capitale|Titolo 1: spese correnti 2.500.000 |+ 2.500.000



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Anche quest'emendamento meriterebbe un'attenzione sgombra dalle posizioni di parte di questa fase della discussione e attenta al contenuto che si sta proponendo. A parti invertite, il tema ha sempre trovato delle alleanze trasversali perché è un tema sociale, politico ed umano al quale ciascuno, in particolare nella sua funzione di rappresentante degli interessi generali della popolazione, non può che sentirsi vicino e coinvolto. Si tratta della richiesta di stanziare un contributo straordinario di 2.500.000 euro per le bonifiche ambientali nel territorio casalese, volte alla rimozione delle fibre di amianto utilizzate nella costruzione degli edifici pubblici, della viabilità e delle strutture di civile abitazione e private, come elemento di accelerazione dei programmi di bonifica già sostenuti dalle leggi nazionali e dalla dedicata legge regionale 30. Vorremmo però che questo tema trovasse in questo particolare momento storico, in cui a Torino si sta celebrando il processo alla Eternit per i danni prodotti ai lavoratori, una sensibilità straordinaria di questo Consiglio regionale.
La cifra non è casuale. Certo, si può dire non sia stata commisurata alla programmazione dei lavori pubblici o di contributo ai privati per le opere di rimozione, ma è commisurata ad un valore significativo per ciascuno di noi: 2.500.0000 euro è la spesa fino a questo momento sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale per accompagnare tutti i malati di mesotelioma. Credo quindi che un equivalente valore destinato alle azioni di prevenzione, e aggiuntivo a ciò che già doverosamente facciamo con le leggi in vigore, sia un impegno che possiamo condividere.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, dichiaro chiusa l'illustrazione dell'emendamento.
Comunico che gli emendamenti rubricati n. 105, 108, 82, 118, 87, 109, 111 sono stati ritirati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 40) (uguale agli emendamenti rubricati n. 63, 69 74) dei Consiglieri Placido, Boeti, Reschigna, Motta Angela, Bresso Manica, Ronzani, Muliere, Pentenero, Taricco, Gariglio, Lepri, Stara e Dell'Utri: All'allegato A, inserire la seguente modifica: UPB |UPB DB09011 |DB10101 Risorse |Ambiente pianif.
finanziarie |e gest delle aree bilancio |naturali Titolo 1: spese |protette. Titolo correnti |1: spese correnti 4.700.000,00 |+ 4.700.000,00 Ha chiesto la parola per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n.
40) il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Con il presente emendamento intendiamo destinare quattro milioni e 700 mila euro all'UPB DB10101 con un obiettivo ben preciso: garantire le risorse sufficiente per tutelare i livelli occupazionali del personale impiegato nei Parchi regionali del Piemonte.
Questo è un tema che, ancora nelle settimane scorse, era stato oggetto di un avvio di contrattazione e di rivendicazione da pare delle organizzazioni sindacali della funzione pubblica, a fronte della volontà da parte della Giunta regionale, di procedere ad una razionalizzazione dei ruoli organici e del personale effettivamente impegnato oggi all'interno dei Parchi e delle Riserve Naturali.
Alla luce del fatto che dobbiamo dare attuazione al testo unico sulle aree protette, considerando che, ripetutamente, da parte della Giunta regionale, è stato annunciato l'avvio di un percorso teso ad una rivisitazione del testo unico sulle aree protette e considerato che, a seguito dell'avvio di una rivendicazione sindacale a tutela dei lavoratori occupati all'interno delle aree protette dei Parchi regionali, la stessa Giunta regionale ha assunto l'impegno a non procedere a nessuna razionalizzazione dei ruoli organici del personale impegnato all'interno dei Parchi sino alla definizione di un'intesa complessiva con le organizzazioni sindacali, alla luce di tutto ciò, la riduzione degli stanziamenti nella legge di assestamento di bilancio che coinvolge il personale occupato all'interno delle aree protette e dei Parchi regionali appare non coerente, anche con gli stessi atteggiamenti ultimi espressi da esponenti della Giunta regionale.
Per queste ragioni, Presidente, chiediamo l'attenzione del Consiglio regionale su questo emendamento che pone un tema importante. Voglio ricordare che il sistema delle aree protette non è solamente un elemento della politica ambientale del territorio piemontese, ma è anche un elemento indispensabile dell'offerta turistica di questa regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Faccio riferimento alle cose che ha detto il Consigliere Reschigna.
Durante una discussione che si è svolta in Consiglio, l'Assessore Casoni preannunciando il disegno di legge di riforma delle aree protette, aveva disegnato la strategia con la quale il suo Assessorato intendeva affrontare la questione della valorizzazione delle aree protette.
Mi ricordo che in quell'occasione, l'Assessore Casoni insistette sull'esigenza di fare diventare le aree protette occasione non soltanto di conservazione dell'ambiente del territorio e della natura, ma anche strumento per realizzare politiche di sviluppo. In realtà, bisogna creare opportunità. L'Assessore era reduce da un viaggio a Barcellona, quindi penso abbia visitato alcuni di quei parchi e, forse, con una forzatura stabilì un'identificazione, un rapporto di causa-effetto fra il modo con il quale la Catalogna aveva affrontato il problema della valorizzazione delle aree protette, immaginando che quelle politiche potessero essere trasferite ipso facto sul nostro territorio.
Vedremo cosa dice, ovviamente, il provvedimento con il quale l'Assessore Casoni intende ridisegnare il sistema delle aree protette.
Emerge una contraddizione: l'Assessore Casoni sostiene che occorre far diventare le aree protette una leva per lo sviluppo della regione, lo strumento con il quale creare varie opportunità, anche sotto il profilo economico-occupazionale, non soltanto sotto il profilo ambientale e naturalistico, ma per tutta risposta, qui comprimiamo le risorse destinate.
Francamente ho sempre avuto dubbi sul fatto che l'Assessore Casoni avesse una vocazione ambientalista. Però la speranza è l'ultima a morire quindi sono convinto che l'Assessore sappia far corrispondere a quelle enunciazioni di principio, fatti che noi misureremo naturalmente esaminando nel dettaglio l'articolato del decreto.
Qui, peraltro, emerge un'altra contraddizione tra il fatto che io penso di investire sulle aree protette e il fatto che con l'assestamento, la prima cosa che faccio, è ridurre le risorse destinate a questa finalità.
Da qui il nostro emendamento con il quale cercheremo di dare all'Assessore Casoni gli strumenti per fare quella politica che, a parole ha dichiarato di volere fare nell'aula del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Noi ci apprestiamo a discutere, o lo discuteremo nei prossimi giorni del "pacchetto lavoro" ma quando lo discuteremo, molte di quelle misure saranno tese a garantire i livelli occupazionali o creare nuova occupazione.
Sta di fatto che oggi nei Parchi e nelle Riserve naturali della nostra regione tra i dipendenti emerge molta preoccupazione. Ieri una pagina de La Stampa metteva bene in evidenza questa preoccupazione, come ricordava prima anche il Consigliere Reschigna. Tale preoccupazione c'è, ed è stata espressa anche dalle organizzazioni sindacali in questa direzione, motivo per cui proponiamo questo emendamento che tutela i livelli occupazionali nei Parchi e nelle Riserve naturali.
Credo sia una preoccupazione legittima. Dovrebbe essere una preoccupazione non solo nostra, ma di tutto il Consiglio regionale tanto è vero che abbiamo discusso oggi pomeriggio del fatto che c'è una situazione critica dal punto di vista economico generale. Nel momento in cui noi vorremmo adottare misure per favorire l'occupazione, dall'altra parte creiamo le condizioni per perdere occupati.
Credo ci sia una contraddizione molto evidente nella politica di questa maggioranza e l'emendamento in oggetto serve a superare, in qualche modo questi elementi di contraddizione.
Mi permetta, Presidente, un'ultima considerazione. A me, ma credo anche ai miei colleghi, piacerebbe che, nel momento in cui siamo qui anche di sera a discutere l'assestamento di bilancio, fosse presente anche il Presidente della Giunta regionale. Il Presidente pare interessato a tante altre cose, ma non al bilancio della Regione Piemonte.
Mi par assurdo, per non dire qualcos'altro, che il Presidente della Giunta regionale non sia stato presente neanche un minuto alla discussione sull'assestamento di bilancio. Non è mai successo! Non è mai accaduto!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



PRESIDENTE

MULIERE Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Siamo qua a lavorare di sera e il Presidente della Regione dov'è?



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Riteniamo importante questo emendamento, proprio alla luce delle considerazioni svolte in Aula dall'Assessore Casoni quando si parlò di proposte di modifica della normativa che in questo momento sovrintende a questo Settore.
L'Assessore Casoni, in quell'occasione, ci spiegò che era tra le sue ambizioni ridisegnare strategicamente tutto il settore dei Parchi per farlo diventare un vero motore di sviluppo per le comunità che insistono su quelle aree interessate dal perimetro dei Parchi. L'Assessore voleva fare decollare su quelle aree una vera e propria politica di sviluppo che coinvolgesse le Comunità locali, che trasformasse i Parchi da un problema ad una risorsa e un'opportunità di sviluppo in più.
Se questo è l'obiettivo - e su questo obiettivo non possiamo che essere sintonizzati e d'accordo ed essere convintamente impegnati nel sostenerlo partire col primo assestamento di bilancio riducendo sostanzialmente di quattro milioni di euro le risorse destinate a sostenere questo processo non è un modo, dal nostro punto di vista, utile e funzionale agli obiettivi che l'Assessore si prefigge di raggiungere.
Quindi, con questo emendamento, noi abbiamo riportato la dotazione finanziaria agli Enti parco in modo da metterli in condizione di esprimere al meglio queste potenzialità che, oggettivamente, noi crediamo, e personalmente ne sono assolutamente convinto, siano insite nella possibilità di fare in modo che, coloro che vivono su aree che dal punto di vista ambientale e di contesto sono sicuramente migliori di tante altre potrebbero rovesciare questo valore aggiunto sulle produzioni e sulle realtà che su queste aree possono essere sviluppate.
Per questo chiediamo di prendere in considerazione l'emendamento in oggetto. Crediamo sarebbe uno strumento in più messo in mano ai territori e a queste aree per diventare motore di sviluppo di questo territorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Nella passata legislatura - chiedo scusa se faccio tale riferimento, ma potrà essere utile - quando discutevamo dei bilanci di assestamento, la discussione, se posso dirlo, era meno nobile rispetto a quella che stiamo sviluppando in questo momento. L'opposizione non si sta preoccupando di portare a casa qualche Comune amico o qualche piccolo contributo (la maggioranza con la forza dei numeri e della modifica del Regolamento fa quello che vuole), ma sta portando avanti ragionamenti di principio che hanno l'obiettivo di mantenere le condizioni di lavoro, le condizioni di sviluppo e le condizioni della qualità della vita dei cittadini di questa regione.
Negli emendamenti abbiamo parlato di sostegno al reddito e, quando se ne presenterà l'occasione, discuteremo della questione che riguarda i Servizi sociali, ma in questo momento stiamo parlando dei Parchi.
A me sembra di aver letto sui giornali che l'Assessore Casoni ha incontrato il personale dei Parchi stessi. Personale che, giustamente, è preoccupato del futuro delle loro attività e del futuro delle loro famiglie (si vive di stipendio), ma è preoccupato del fatto che quelle prospettive di sviluppo per i Parchi che erano state indicate dalla legge e che il governo regionale precedente aveva approvato, in qualche modo potessero venire meno.
Mi sembrava anche che l'Assessore Casoni si fosse impegnato con il personale dei Parchi a rivedere l'ipotesi di tagli che, invece, ci sembra siano rimasti tali e quali.
Nell'emendamento che abbiamo presentato, abbiamo voluto venire incontro alle promesse che ci sembra l'Assessore Casoni abbia fatto al personale dei Parchi aiutandolo ad uscire da una situazione di imbarazzo.
Crediamo che la questione dei Parchi e le prospettive di lavoro che li riguardano, si risolvano con qualche costruzione all'interno dei Parchi stessi, ma sia necessario investire sul personale. È solo investendo sugli uomini che si garantisce lo sviluppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Anche in questo caso siamo in sintonia come opposizione e ci siamo ritrovati, senza neanche esserci sincronizzati, intervenendo sugli stessi emendamenti. Questo significa che poniamo tutti insieme le stesse questioni.
Sulle proposte che poniamo, ci sono due livelli da prendere in considerazione. Uno è il settore specifico di cui stiamo parlando, i Parchi. Proprio oggi abbiamo letto sui giornali e abbiamo già visto anche gli interventi nazionali che tendono ad apportare dei tagli su un fronte che è molto importante, è una risorsa per il nostro territorio.
Siamo un po' preoccupati, da dichiarazioni che vengono anche dal nostro Assessore, di una sorta di commercializzazione di pensare - è chiaro che sono una risorsa - al parco come ad un oggetto che possa essere anch'esso messo sul mercato. Ci vede certamente non molto favorevoli.
Dall'altra, abbiamo la questione occupazione. Una preoccupazione che probabilmente per quest'anno forse rientra, ma che vede chiaramente una difficoltà, una difficoltà che ha visto i dipendenti e il personale dei parchi regionali manifestare. C'è stato un incontro da parte del governo regionale, però, vorremmo avere delle garanzie sul futuro di questi lavoratori. E proprio collegandolo al primo aspetto, che è quello che andrà a discutere del futuro dei nostri parchi, anche in relazione alle indicazioni nazionali, che ci suscitano alcune preoccupazioni, vorremmo avere la possibilità invece di non avere questi timori. In questo senso abbiamo presentato alcuni emendamenti che vanno esattamente in quella direzione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Questo emendamento ci ha spinti ad introdurre una riflessione che abbiamo già avviato qualche settimana fa rispetto al futuro dei nostri parchi e alle dichiarazioni che ha fatto l'Assessore Casoni rispetto alla sua volontà di rendere i parchi maggiormente capaci di attrarre cittadini anche attraverso iniziative che abbiano una valenza imprenditoriale ed economica.
Ho appreso che il disegno di legge è stato presentato la scorsa settimana; mi premurerò di leggerlo e naturalmente lo discuteremo. Nel frattempo, non possiamo non evidenziare la contraddizione che c'è tra questo assunto che, in linea di principio, potremmo considerare con molta prudenza, e la pratica che questa maggioranza intende realizzare. Da una parte si punta a rendere queste realtà maggiormente capaci di produrre reddito e, quindi, occupazione; dall'altra, ci si premura, forse non convintamene, di ridurre le risorse umane che sono la base per poter fare un investimento di lungo periodo.
Non so a chi pensa l'Assessore Casoni quando ha in animo di valorizzare queste strutture e questi parchi. Forse pensa che l'orso Yoghi possa da solo, magari con Bubu, promuovere i parchi, ma a Yellowstone, come sappiamo, non ci sono solo l'orso Yoghi e Bubu, ma ci sono fior di guardiaparchi che rendono, proprio perché capaci, quel parco molto attraente.
Per concludere, volevo citare un proverbio, tanto per provare a capire se possiamo incontrarci. Qualche giorno fa ho citato alcuni proverbi riconducibili all'idea di male minore e questo principio potrebbe valere un po' per tutti e due: per voi che, in qualche modo, potreste accettare qualche nostro emendamento e da parte nostra che abbiamo adottato questo principio.
Stiamo parlando di parchi e vi cito l'importante proverbio che mi pare adatto all'uopo: chi fugge il lupo, inciampa nell'orso, a proposito di orso Yoghi. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Avremo modo di riprendere l'argomento nel momento in cui entreremo nel merito del disegno di legge proposto dall'Assessore Casoni. Non ci è ancora stata data la possibilità di leggerlo, non appena ce ne sarà data la possibilità, avremo modo di capire qual è la filosofia e le linee di programma che questa Giunta intende attuare a sostegno dei parchi.
Certamente quello che sta all'interno dell'assestamento non è un buon inizio.
I nostri parchi in questi anni hanno sviluppato delle politiche importanti e, soprattutto, le hanno sviluppate grazie alle persone che hanno lavorato all'interno. Quattro milioni e 700 mila euro in meno vedrebbero compromesse le attività di molti parchi della nostra regione.
Certamente, questo rientra all'interno di un quadro complessivo di una situazione economica e finanziaria, come più volte è stato ricordato in questi giorni e come più volte ci è stato ricordato dalla Giunta. Se, da un lato, è stato predisposto un piano per l'occupazione, dall'altro, se andiamo a spulciare la quantità di provvedimenti che ci sono all'interno di questo bilancio che mettono in forte difficoltà e in forte rischio molte famiglie che correrebbero il rischio di non vedere più le persone poter occupare il proprio posto di lavoro, il piano per l'occupazione perde completamente di valore.
Pertanto credo che sui singoli provvedimenti, per i quali abbiamo presentato degli emendamenti, sarebbe necessario fare una riflessione singola, non immaginando soltanto di confezionare il piano per lo sviluppo il piano per l'occupazione attraverso un documento che, alla fine, perde completamente del proprio valore.
Immaginiamo che su questo ci sia un'attenzione, ma considerata l'attenzione che avete voluto dimostrare in questi giorni su tutti i temi che, in qualche modo, toccano l'occupazione, siamo praticamente certi che anche su questo vedremo il rifiuto da parte della Giunta anche solo di poter entrare nel merito.
Presumo che il disegno di legge presentato dall'Assessore Casoni non sia altro che una linea di continuazione rispetto a quello che oggi possiamo osservare attraverso il piano dell'assestamento e attraverso politiche importanti come quelle dei parchi. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Sarò brevissimo ed impiegherò anche meno dei due minuti consentiti proprio per evidenziare non tanto il taglio dei quattro milioni e 700 mila euro, ma proprio perché abbiamo visto dalle dichiarazioni dell'Assessore Casoni come sia evidente la differenza che c'è in questo caso tra centrodestra e centrosinistra.
Qui non si tratta solo di mancanza di risorse in un momento economicamente difficile e congiunturale. Si tratta di una visione completamente diversa delle tematiche ambientali e rilevo un'assoluta incongruenza nel momento in cui l'Assessore Casoni sostiene che i parchi devono anche diventare produttivi. Per essere produttivi, probabilmente qualche investimento e qualche risorsa bisogna stanziarla, come qualsiasi sano principio economico. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Leardi per l'illustrazione in quanto Consigliere; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente.
L'emendamento era importantissimo perché tentava di riordinare la situazione dei parchi e di riordinare la situazione riguardante il Parco di Oropa, che è l'unico parco, insieme al parco del Santuario di Varallo, che non percepisce finanziamenti da parte della Regione Piemonte. Lo ritiro annunciando però che ho presentato un ordine del giorno unitamente al collega Consigliere Tiramani. Quindi, ritiro l'emendamento, ma ho presentato l'ordine del giorno che discuteremo più avanti. Grazie.



PRESIDENTE

Comunico che gli emendamenti rubricati n. 1, 89 e 90 sono ritirati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 103) dei Consiglieri Stara, Buquicchio, Cerutti e Boeti: UPB |UPB DB20092 |DB11022 Sanità |Agricoltura tutela allocazione e |qualità controllo |valorizzazione Titolo II: spese|rintracciabilità in conto |dei prodotti capitale |agricoli e zootecnici. Titolo 500.000,00 |II: spese in conto capitale 500.000,00 Ha chiesto la parola il Consigliere Stara per l'illustrazione; ne ha facoltà.



STARA Andrea

un emendamento che viene incontro ad un'esigenza vera del territorio per la tutela della qualità, la valorizzazione e la rintracciabilità dei prodotti agricoli, con particolare riferimento allo sviluppo dei distretti di vini, perché ha origine rispetto ad un percorso che è già stato fatto ed è arrivato a risultati sicuramente importanti e che tende non solo alla valorizzazione dei prodotti, ma anche alla tutela e alle ricadute economiche di quest'area.
Per cui sollecito la maggioranza ad una riflessione che non può essere solo sull'emendamento, ma sull'intero argomento anche in altra forma.
Grazie.
Emendamento rubricato n. 104) dei Consiglieri Stara, Artesio, Buquicchio Cerutti e Boeti: UPB |UPB DB09012 |DB11022 Risorse |Agricoltura tutela finanziarie |qualità bilancio |valorizzazione Titolo II: spese|rintracciabilità in conto |dei prodotti capitale |agricoli e zootecnici. Titolo II: spese in conto 500.000,00 |capitale 500.000,00 Ha chiesto la parola il Consigliere Stara per l'illustrazione; ne ha facoltà.



STARA Andrea

lo stesso di prima, ma recupera le spese su un'altra UPB e vorrei ancora sottolineare come su questo argomento si possa trovare un confronto con la maggioranza.
Al di là dell'emendamento che sicuramente verrà bocciato, vorrei far riflettere sul fatto che è un finanziamento non solo atteso, ma che produce e ha prodotto in passato dei risultati di lavoro rispetto alla programmazione e alla rintracciabilità dei prodotti agricoli.
Proprio in fase conclusiva mi sembra un peccato non proseguirne il finanziamento.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 173) dei Consiglieri Taricco, Stara, Buquicchio Ronzani, Motta Angela, Reschigna e Negro:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB09012 |DB11032 Risorse |Agricoltura finanziarie |sviluppo bilancio |agro-industriale Titolo 2: spese |e distrettuale.
in conto capitale|Titolo 2: spese in conto capitale



PRESIDENTE

500.000,00 |+ 500.000,00



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, collegato alla norma che abbiamo discusso prima sul fondo di rotazione del latte, tendeva a creare le risorse necessarie per potere attivare il fondo stesso.
venuto meno l'articolo che istituiva la legge, ma noi lo manteniamo in vita, però è evidente che, avendo l'Aula respinto il provvedimento che dettava le regole con le quali utilizzare le risorse per attivare il fondo di rotazione, rimarrebbe uno stanziamento su un capitolo che manca delle norme attuative.
Lo manteniamo in essere, perché, ovviamente, se l'Aula in uno slancio di generosità, che noi spereremmo, decidesse di votare questo emendamento noi sposteremmo sostanzialmente nell'UPB 11032 le risorse che richiederebbero una norma per potere essere utilizzata e per fare il fondo di rotazione.
Quindi, con tutta la convinzione, l'entusiasmo e la speranza che ho in cuore, confido nel fatto che non avendo deciso l'Aula di fare prima il provvedimento normativo, decida in questo momento di stanziare per intanto le risorse sul capitolo e successivamente provvederemo a fare le norme con cui utilizzarle.



PRESIDENTE

Quindi, l'emendamento viene mantenuto, anche se è stato respinto l'emendamento precedente.



PRESIDENTE

TARICCO Giacomino (fuori microfono)



PRESIDENTE

Mettiamo le risorse, poi ci occuperemo come utilizzarle.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Le motivazioni che vorrei offrire all'attenzione del Consiglio regionale sono le stesse dell'intervento che abbiamo svolto sullo stesso tema oggi pomeriggio.
Ci sono tre questioni che rendono consigliabile l'esame e la valutazione positiva di questo emendamento, quindi l'approvazione.
La prima è che noi stiamo ponendo, all'interno della legge di assestamento al bilancio, una particolare attenzione a tutto ciò che riguarda il mondo dell'economia.
Il secondo tema su cui voglio richiamare l'attenzione del Consiglio regionale è che tendiamo in questo a dare un senso di vicinanza nei confronti di quel pezzo degli allevatori piemontesi che hanno deciso anche con grande impegno e grande sacrificio economico di stare dentro le regole.
Questo lo consideriamo un elemento importante, anche in considerazione dell'impegno e del sacrificio economico che è stato richiesto loro.
La terza considerazione è che l'avvio di questo fondo di rotazione da parte dell'Amministrazione regionale, significherebbe anche un gesto riparatorio nei confronti di un atteggiamento sbagliato assunto dal Consiglio regionale in sede di approvazione di un ordine del giorno, nel quale veniva assunta la tutela di quel pezzo del mondo degli allevatori piemontesi, che invece aveva deciso di stare al di fuori delle regole.
Pertanto, signor Presidente, anche se siamo in sede di illustrazione considerando anche la necessità per la maggioranza di maturare lentamente un percorso di avvicinamento alle nostre argomentazioni, chiediamo la massima valutazione sul punto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Ha ragione il Consigliere Taricco, Presidente Cattaneo, perché la norma senza finanziamento non avrebbe avuto molto senso.
Stiamo discutendo della possibilità di accantonare le somme con le quali possiamo finanziare la norma, perché le nozze non si fanno con i fichi secchi. Se abbiamo le risorse, almeno la Giunta è autorizzata a predisporre la norma.
Ma allora qui il problema è esattamente questo: c'è naturalmente una logica tra la norma e la posta di bilancio che prevediamo. La logica avrebbe voluto che la Giunta accogliesse la norma e che noi finanziassimo con questa posta di bilancio l'idea e la proposta di istituire un fondo rotativo, perché di questo si trattava.
Ci è parso giusto comunque sia non abbandonare l'idea di proporre una modifica al bilancio di assestamento, perché questa è la precondizione per poter finanziare quella misura con la quale rendere giustizia a quegli allevatori di cui tutti parlano in certe occasioni, ma che poi molte volte dimenticano.
Infatti, in verità, stiamo trascurando il fatto che esiste una parte del mondo produttivo rappresentato dagli agricoltori, i quali avrebbero bisogno che predisponessimo una misura come questa, che dà loro la possibilità di accedere al credito.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 54) (così come l'emendamento rubricato n. 122) dei Consiglieri Taricco, Stara, Ronzani, Boeti, Motta Angela, Reschigna Bresso, Pentenero, Muliere, Gariglio, Lepri, Manica e Dell'Utri:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB0902 |DB11032 Risorse |Agricoltura finanziarie |sviluppo ragioneria |agro-industriale e distrettuale.
Titolo 2: spese 3.000.000,00 |in conto capitale



PRESIDENTE

3.000.000,00



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Questo è un emendamento molto importante, perché è l'emendamento con cui intendiamo rafforzare la dotazione finanziaria del piano carni, piano che era stato varato con un grosso impegno e coinvolgimento di tutto il settore agro-industriale della zootecnia da carne nella passata legislatura, che poi ha visto nel maxiemendamento presentato dalla Giunta sostanzialmente l'azzeramento delle risorse previste.
A seguito di una serie di incontri e di confronti con il mondo delle organizzazioni agricole ed agroindustriali interessate, anche la Giunta ha ravvisato la necessità di ritornare sui propri passi e di finanziarie il piano carni. In un emendamento presentato in Commissione ed approvato in quella sede è già stata data una dotazione finanziaria di un milione e 200 mila euro a questo piano, cifra che riteniamo assolutamente insufficiente a far fronte all'intero fabbisogno necessario a finanziare i progetti che hanno i requisiti sia in termini di sviluppo agroindustriale sia di sviluppo in generale sia di opportunità occupazionali.
Con questo emendamento chiediamo di aumentare la dotazione finanziaria di questo piano di tre milioni di euro, in modo da avere le risorse necessarie a fare fronte a tutte le domande che hanno i requisiti cantierabili e che avrebbero importanti opportunità di valorizzare le nostre produzioni di qualità. Quando parlo di produzioni di qualità, parlo di carne bovina piemontese, di suini che vanno a fare il crudo di Cuneo del salame cotto Piemonte, del salame Piemonte, tutte produzioni di eccellenza che abbiamo e che con questa norma potrebbero fare un innegabile salto di qualità, creando tra l'altro un recupero di occupazione immediata perché queste sono produzioni che già oggi si fanno, ma che vanno a creare occupazione e sviluppo nelle regioni limitrofe, in Lombardia, in Emilia Romagna e altre regioni.
Noi puntiamo a tenere sul nostro territorio tali produzioni e questo emendamento ha proprio l'obiettivo di fornire la necessaria dotazione finanziaria per sostenere tutti quei progetti che hanno i requisiti per essere immediatamente cantierabili per fare sviluppo ed occupazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Il collega Taricco ha illustrato il contenuto dell'emendamento, io invece mi soffermerei più sulla filosofia dello stesso. Lo faccio anche questa volta, perché serve perlomeno per mantenere attiva l'attenzione e per fare in modo che non si perda lo spirito popolare che deve comunque informare quest'Aula. Alla fine tutti siamo prima o poi cenere e dobbiamo tornare lì, quindi è bene che lo spirito popolare prevalga sempre. Quindi cosa c'è di meglio che un proverbio per commentare questi due emendamenti che il collega Taricco ha illustrato? Mi pare importantissima questa citazione: chi non vuole dare la pecora perde la vacca.
Qui ci sono i doppi sensi, ma vogliamo che la maggioranza accolga l'importanza di questi due emendamenti, perché se non si va nella direzione di introdurre questo fondo di rotazione per chi ha correttamente pagato sempre le quote latte, e chi non tiene in considerazione questo importante emendamento che consente di sviluppare il piano carni, si finirà per cadere in errore, perdendo la sostanza, cioè la vacca, nel senso di qualcosa molto più redditizio e capace di dare reddito, occupazione e soddisfazione. Poi a qualcuno piacerà di più la pecora e a qualcun altro più la vacca, a qualcuno piaceranno di più i formaggi caprini e a qualcun altro più i formaggi di latte vaccino, ma certamente è più remunerativa una vacca di una pecora.
Per questa ragione pensiamo sia utile presentare questi due emendamenti e, affidandoci alla saggezza popolare, contiamo sull'attenzione della maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

La questione mi consente di porre un problema di fondo, perché con l'assestamento ci possono essere tagli che vengono operati. Non è la prima volta che succede e non sarà neppure l'ultima. Però bisogna tenere conto del contesto nel quale intervengono i tagli.
In questo caso, come giustamente ricordava il collega Taricco, vi è una cosa importante; noi avevamo dato un quadro di certezza finanziaria, una politica, il cosiddetto "piano carni" che aveva autorizzato le imprese del settore a ritenere che, presentando i progetti e partecipando ai bandi avrebbero avuto il finanziamento.
E' chiaro che non posso in corso d'opera intervenire e togliere i finanziamenti, perché questo crea un problema, cioè scombussola il sistema delle imprese. Parto dall'assunto che la Regione faccia dei bandi per finanziare un piano, io sono autorizzato, sulla base del bando, a ritenere che quel piano venga finanziato. Peraltro nel bilancio triennale esistevano le poste in bilancio che avrebbero finanziato l'attuazione di quel piano, e questa Giunta il primo anno toglie sei milioni di euro. Francamente questa cosa non ha alcuna giustificazione.
La Giunta si è resa conto di avere commesso un errore madornale e ha in parte, ripristinato lo stanziamento. Noi con questo emendamento ci poniamo l'obiettivo di alzare l'asticella e fare in maniera che lo stanziamento venga riportato quasi alla dimensione originaria, in maniera che sia possibile realizzare, a partire da quest'anno, nel triennio dotando l'UPB delle risorse necessarie, il cosiddetto "piano carni".
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliere Manica ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Il collega Taricco ha avuto modo di illustrare la richiesta che facciamo in questo emendamento di ripristinare un milione e 200 mila euro perché il capitolo era stato azzerato su quest'anno, spostando tutto agli anni successivi, al contrario di una dotazione precedente piuttosto consistente, cioè sei milioni di euro.
L'aggiunta di questi tre milioni è puramente virtuale, perch ripristinare un milione e 200 mila è semplicemente per dire al mondo del comparto agricolo, che vive anch'esso una contingenza di carattere economico non facilissima, che è un mondo importante nella realtà piemontese. Tra l'altro, rappresenta un elemento di importante diversificazione produttiva all'interno del nostro territorio, perché nel momento in cui abbiamo una crisi dell'industria in una fase come questa non possiamo pensare di uscire dalla crisi solo col manifatturiero, ma attraverso questi momenti di diversificazione produttiva di cui l'agricoltura è un pezzo fondamentale in Piemonte.
Per questa ragione quel virtuale milione e 200 mila euro da voi ripristinato francamente dice poco a questo mondo, ma lascia delle forti perplessità. Noi abbiamo proposto un incremento di tre milioni, perché ci rendiamo conto che con le ristrettezze di bilancio riproporre i sei milioni dell'anno precedente sarebbe stato complicato, ma questa Giunta con tre milioni renderebbe la cifra minimamente credibile e renderebbe minimamente credibile la possibilità di intervenire da parte di questo settore.
Ero rimasta stupita quando non avete accolto l'emendamento sul fondo di rotazione per quanto riguardava le quote latte, perché francamente il fondo di rotazione è un elemento che si autoalimenta, che responsabilizza l'imprenditore perché lo stesso non ha una dotazione a fondo perduto.
L'autoalimentazione dello stesso consente di andare avanti, ma nel momento in cui non vi sia una disponibilità positiva anche su questo, nei confronti dell'agricoltura questa Giunta è più che vagamente consistentemente matrigna.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Effettivamente non riusciamo a scorgere un senso alla manovra che il nuovo governo regionale ha predisposto. Rilevo come non ci sia un senso al lavoro che la Giunta sta predisponendo. Per i cinque anni precedenti mi era parso, venendo dalla Provincia, che 500 mila euro per la Regione potessero non essere una grande cifra, mentre verifico che l'Assessore, pur condividendo l'idea, non ha pensato nemmeno di mettere un chip su un fondo rotativo, del quale peraltro riconosceva l'importanza. Comincio a pensare che i coltivatori di questa regione saranno delusi dai primi mesi del governo regionale.
A questa mancanza di disponibilità si aggiunge oggi anche l'indisponibilità a finanziare un piano già avviato e sappiamo che non c'è niente di più terribile che interrompere un percorso già cominciato rispetto al quale gli operatori si sono attivati, hanno pensato di poter realizzare progetti.
Ci sembra, questo del governo regionale, un modo di procedere a tentoni, che non va incontro a quelle che pensavamo essere le aspettative della Regione.
Peraltro, mi rendo conto che non c'entra molto, ma il TAR del Lazio ha bocciato l'aumento ai sistemi delle tangenziali, dicendo che era illegittimo e dandoci ragione.
Sinceramente comincio ad essere preoccupato del lavoro di un Governo regionale che è genuflesso rispetto ai provvedimenti del Governo nazionale che non ha nessuna autonomia di pensiero, e nemmeno d'azione, e che per non accoglie neanche alcun suggerimento che viene dall'opposizione. A questo punto davvero sarebbe meglio - ma noi non ci occupiamo di questioni legali - che quest'agonia finisse il più in fretta possibile.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 2) dei Consiglieri Carossa, Pedrale, Sacchetto e Gariglio.
Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni sia in termini di competenza sia di cassa: 2) Stato di previsione dell'entrata: UPB |Variazione DB0902 |1.900.000,00 2) Stato di previsione della spesa: UPB |Variazione DB11032 |1.900.000,00



PRESIDENTE

La parola per l'illustrazione al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Ovviamente siamo favorevoli all'emendamento che abbiamo presentato sul "piano carni" però coglierei l'occasione di intervenire su questo emendamento, che mi è data dal Regolamento, per proporre che, subito dopo la votazione, si faccia una breve Conferenza dei Capigruppo per fare il punto della situazione. Mi sembra infatti che, da prima di cena, le cose non siano sostanzialmente cambiate; per cui direi che per l'efficienza e l'efficacia della nostra Assemblea sarebbe bene fare il punto della situazione e poi eventualmente prendere adeguate decisioni. Grazie.



PRESIDENTE

Questo emendamento andrà in votazione tra un po', siccome ce n'è da illustrare ancora una novantina...



(Risate in aula)



PRESIDENTE

Preciso che siamo nella fase delle illustrazioni.
Comunico che gli emendamenti rubricati n. 98, 99, 88 e 95 sono stati ritirati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 50) dei Consiglieri Reschigna, Taricco, Stara Ronzani, Lepri, Boeti, Motta Angela, Bresso, Pentenero, Muliere, Gariglio Manica e Dell'Utri:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB0902 |DB12032 Risorse |Trasporti finanziarie |infrastrutture ragioneria |mobilità e logistica Viabilità e sicurezza 7.500.000,00 |stradale.
Titolo 2: spese in conto capitale



PRESIDENTE

7.500.000,00



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola per l'illustrazione il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

L'emendamento n. 50 ha una sua ratio e peraltro la sua illustrazione ci consente anche di fare alcune riflessioni sul modo in cui è stato affrontato il disegno di legge di assestamento di bilancio. Durante la discussione preliminare in II Commissione, l'Assessore Bonino aveva proposto una riduzione dello stanziamento degli investimenti sulle strade regionali che sono affidate alle competenze delle Province. Noi ci siamo un po' preoccupati: come Gruppo regionale abbiamo chiesto al Direttore dell'Assessorato di avere il quadro esatto non degli appalti futuri, ma degli appalti già affidati e per i quali occorreva garantire il pagamento degli stati di avanzamento nel corso dell'anno; e abbiamo anche mandato una lettera ai Presidenti delle diverse Province del Piemonte chiedendo di essere informati circa i fabbisogni per ciascuna Provincia, relativamente non a nuovi investimenti, ma a investimenti in corso e per i quali occorre garantire l'adeguata copertura finanziaria.
Devo dire onestamente che quando un Presidente di Gruppo si rivolge a un Direttore di un Assessorato, la risposta gli deve arrivare dal Direttore dell'Assessorato. La risposta, invece, ci è stata trasmessa successivamente dall'Assessore. Ma se io voglio chiedere all'Assessore, chiedo direttamente all'Assessore di avere qualche elemento di informazione o di comunicazione...
La conclusione di questo percorso è che l'Assessore Bonino ha dovuto presentare - ed è stato inserito all'interno del maxiemendamento presentato in I Commissione dall'Assessore Quaglia - un emendamento col quale le risorse sugli investimenti nelle infrastrutture viarie regionali di competenza delle Province non venivano riportate allo stanziamento iniziale, ma venivano anche incrementate. Perché l'allocazione delle risorse era stata fatta assolutamente senza nessuna verifica preliminare rispetto all'effettivo stato di avanzamento dei lavori.
Noi con questo emendamento, signor Presidente, chiediamo che siano garantiti ulteriori sette milioni e 500.000 euro, perché lo consideriamo questo al fine di garantire non solo lo stato di avanzamento dei lavori in corso, ma anche l'avvio di alcune opere per le quali erano stati sottoscritti gli accordi di programma tra le Province e la Regione.



PRESIDENTE

La parola il Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Effettivamente il collega Reschigna ha posto una questione estremamente importante. In queste settimane anche i colleghi di maggioranza, oltre a noi, hanno potuto constatare qual è la preoccupazione da parte degli amministratori delle nostre Province, preoccupati perché si vedono tagliare risorse necessarie, appunto, ad avviare opere importanti per lo sviluppo dei nostri territori. Naturalmente quando noi parliamo di infrastrutture di nuove strade, di ampliamenti, è evidente che non pensiamo a migliorare soltanto la viabilità, perché si tratta di opere che vanno nella direzione di favorire lo sviluppo della nostra Regione e dei nostri territori. Su questa base sono state stanziate queste risorse aggiuntive rispetto a quanto previsto, a seguito anche delle nostre pressioni e da quelle arrivate da parte delle Province: non solo quelle governate dal centrosinistra, perché la preoccupazione è generale. Naturalmente gli amministratori delle Province del centrodestra sono anch'essi preoccupati quanto quelli del centrosinistra, vista la situazione.
Siccome le Province, insieme ai Comuni e alla Regione - forse le Province un po' meno - verranno toccate pesantemente dalla manovra Tremonti, naturalmente queste risorse potrebbero aiutare quegli interventi che sono stati preventivati in questi anni anche attraverso accordi di programma. O noi sosteniamo questa politica, oppure mettiamo in difficoltà i piemontesi e anche qui, invece di favorire lo sviluppo delle nostre Province e dei nostri territori, rischiamo di far arretrare le nostre Province: altro che favorire lo sviluppo, l'economia e l'occupazione!



PRESIDENTE

Grazie. La Giunta regionale ha presentato un emendamento (rubricato n.
179/84) con il quale chiede di poter esprimere l'orientamento conclusivo del provvedimento, in base all'articolo 84, comma 6, del Regolamento. A norma del comma 7, riunisco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 21.57 riprende alle ore 22.24)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 179/art. 84) della Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: 1. Il testo dell'articolo 1 è inalterato.
2. L'allegato A è integrato con gli importi di seguito riportati: Stato di previsione dell'entrata: UPB Descrizione Variazione DB0902 Ragioneria 15.000.000,00 2) Stato di previsione della spesa: UPB Descrizione Variazione DB09011 Bilancio -940.000,00 DB09012 Bilancio -500.000,00 DB11032 Sviluppo Agro-Industriale e distrettuale 1.900.000,00 DB12031 Trasporto pubblico locale 700.000,00 DB12041 Servizi di trasporto pubblico -700.000,00 DB14042 Infrastrutture e Pronto intervento 4.000.000,00 DB15041 Occupazione e Promozione Sviluppo Locale 70.000,00 DB15052 Promozione e Sviluppo dell'imprenditorialità 3.000.000,00 DB15071 Programmazione sistema educativo regionale 500.000,00 DB16032 Promozione, sviluppo e disciplina artigianato 3.000.000,00 DB18001 Cultura, turismo e sport - Direzione 950.000,00 DB18002 Cultura, turismo e sport - Direzione 500.000,00 DB18031 Musei e patrimonio culturale 105.000,00 DB18032 Musei e patrimonio culturale 515.000,00 DB18041 Promozione attività culturali e patrimonio culturale 50.000,00 DB18092 Interventi comunitari in materia turistica 500.000,00 DB19021 Rapporti con enti di gestione istituzionali 8.000.000,00 SB1031 Affari internazionali 350.000,00 TOTALE 15.000.000,00



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia, per l'illustrazione dell'emendamento.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Questo emendamento integra gli importi presenti nell'assestamento di bilancio con alcune voci che traggono origine in parte da sollecitazioni avvenute nel dibattito in Commissione, in parte nel dibattito che si è svolto in Consiglio. Ricapitolo, immaginando che tutti abbiate la copia dell'emendamento.
Elenco le coperture rispetto ai finanziamenti. A parte le coperture che vanno sull'UPB della ragioneria di 15 milioni, abbiamo previsto poi un incremento di un milione 900.000 euro sull'UPB 11032 "Sviluppo agroindustriale distrettuale", che va a finanziare il cosiddetto "piano carni". C'è poi un trasferimento da un'UPB ad un'altra, senza un incremento di spesa, che è stato richiesto dall'Assessorato ai Trasporti e che sposta dall'UPB 12041 "Servizio di trasporto pubblico" la somma di 700.000 euro sull'UPB 12031, che prevede dei progetti destinati alla guida sicura e degli interventi sulla sicurezza stradale.
Abbiamo poi previsto un incremento dell'UPB 14042 "Infrastrutture e pronto intervento" di quattro milioni, che va a finanziare la legge 18 sui lavori pubblici.
C'è poi un incremento sull'UPB 15041 "Occupazione e promozione dello sviluppo locale" di 70.000 euro: è la cifra che gli uffici hanno indicato rispetto alla riduzione delle indennità degli Assessori componenti della Giunta regionale e che viene iscritta, come era stato accennato già durante i nostri lavori, nell'UPB che riguarda l'occupazione.
Abbiamo poi un'UPB 15052 "Promozione e sviluppo dell'imprenditoria" che è finanziata, senza aumento di spesa, attraverso un'altra UPB, la 16032 "Promozione sviluppo e disciplina dell'artigianato", che permette il finanziamento della legge 23.
C'è un finanziamento nell'UPB 15071 "Programmazione del sistema educativo regionale" di 500.000 euro, che va a finanziare le cooperative sociale di tipo B: la copertura di questo finanziamento deriva dall'UPB del bilancio 090012.
Abbiamo poi un aumento dell'UPB 18001, della Direzione Cultura, Turismo e Sport di 950.000 euro, che sostanzialmente finanzia la legge 58 che si occupa della valorizzazione del sistema culturale.
stata poi richiesta dalla Direzione Cultura, Turismo e Sport una variazione, che non comporta un incremento di spesa, di 500.000 euro dall'UPB 18092 all'UPB 180002. Su questo punto è stata presentata e credo sia stata anche distribuita una proposta di emendamento che era già contenuta nel pacchetto degli emendamenti, perché la Direzione ha ritenuto più corretto spostare questa cifra per pagare i contributi relativi al Comitato per l'ostensione della Sindone: si tratta infatti di un trasferimento dagli "Interventi infrastrutturali a sostegno dello sviluppo del turismo religioso" al "Contributo in conto capitale a soggetti per interventi di conservazione e di valorizzazione del patrimonio culturale del Piemonte, per l'incremento del patrimonio, per la conservazione e la catalogazione dei beni bibliografici". Ripeto che questa scelta è stata compiuta per agevolare i contributi al Comitato per l'ostensione della Sindone.
Abbiamo poi due emendamenti che riguardano sempre la cultura, l'UPB 18031 "Musei e patrimonio culturale", con un incremento di spesa corrente di 105.000 euro, che vanno per il funzionamento delle società di mutuo soccorso, e l'UPB 18032 "Musei e patrimonio culturale", incrementata con uno stanziamento di 515 mila euro per interventi in conto capitale per le società di mutuo soccorso.
Sull'UPB 18041, sempre relativa alla cultura, c'è un incremento di 50 mila euro. Questa UPB finanzia, oltre a minoranze linguistiche, educazione anche l'Università della Terza Età e, in parte, le celebrazioni. Su questa UPB mancava una cifra, seppur minima, per garantire finanziamenti che erano già stati stabiliti.
Sull'UBP 19021 "Rapporti con Enti di gestione e istituzionali" abbiamo un incremento di otto milioni di euro.
C'è anche un incremento sull'UPB 01031 "Affari Internazionali" che fa capo al Gabinetto della Giunta. In questa UPB, una di quelle che avevano presentato un taglio considerevole, in realtà vengono ricompresi i capitoli che vanno sul finanziamento del comitato di solidarietà e della cooperazione internazionale con le adesioni e le partecipazioni che la Giunta fa in merito a programmi e progetti. Tra questi ci sono anche dei progetti che avranno l'avvio a Torino nell'autunno come quelli di "Terra Madre".
Il Gabinetto ha rappresentato il fatto che, in merito a impegni sottoscritti e già deliberati dalla passata Giunta, c'era la necessità di un'integrazione altrimenti, al di là di nuove iniziative che sul 2010 non saranno finanziate, non c'era la sicurezza di garantire delle sottoscrizioni e degli impegni assunti alla fine del 2009 e all'inizio del 2010 dalla passata amministrazione.
Questo, nella sostanza, voce per voce, sono incrementi e integrazioni che la Giunta ha presentato rispetto all'allegato A.



PRESIDENTE

Ogni Consigliere può intervenire per due minuti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Il mio non è un intervento. Ai sensi dell'articolo n. 70, poich l'emendamento presentato dalla Giunta, ai sensi dell'articolo n. 84, comma VI del Regolamento, prevede una maggior spesa sul bilancio della Regione Piemonte per 15 milioni di euro, ai sensi del comma 10 dell'articolo n. 84 chiedo che l'emendamento sia valutato dalla I Commissione. Emerge una maggior spesa di 15 milioni di euro.
Motivo per cui chiediamo la convocazione, anche seduta stante, della I Commissione è perché vogliamo che ci siano adeguatamente documentate le maggiori entrate.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Se ho capito, il Consigliere Reschigna ha chiesto alla Giunta di verificare se è vero che c'è una maggiore spesa, oppure no.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Il comma 10 recita: "Gli emendamenti che comportano un aumento di spesa o che comunque incidono sul bilancio della Regione sono trasmessi dal Presidente subito dopo la loro presentazione alla Commissione competente perché esprima il proprio parere che può essere dato anche verbalmente nel corso della seduta".
Quest'emendamento non incide sul bilancio.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Sì, però gli emendamenti che comportano un aumento di spesa o che comunque incidono sul bilancio della Regione... Insomma, siamo nel bilancio.
La Giunta vuole spiegare magari anche la questione dell'entrata? La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

C'è una relazione da parte del Settore bilancio che su dei fondi regionali c'è un accertato - sul capitolo 017310 - che, rispetto ad uno stanziato di 50 milioni, ha un incremento di 69.549.804,02.
Questa è la relazione da cui è partita la possibilità di avere un incremento di maggiori entrate.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Non ho capito le cifre, chiedo scusa.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Uno stanziato a bilancio di 50.351.759 euro, con un accertato in data 6 luglio di 69.549.804,02.



PRESIDENTE

Possiamo andare avanti sul dibattito? La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Maggiori entrate di che natura? Imposte, trasferimenti? Vorremmo capire. Si tratta di previsioni di entrata sottostimate? Su quali capitoli di entrata? Perlomeno sapere questo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

il capitolo 017310 e sono tributi.



PRESIDENTE

Allora, apriamo il dibattito generale sull'emendamento.
Ognuno può intervenire due minuti. È chiaro che l'Assessore non li avrà tirati fuori personalmente, arrivano dal bilancio, stiamo trattando il bilancio, quindi arrivano dal bilancio. L'Assessore ha spiegato.
Se ci sono ancora richieste formali sulla spiegazione, vengano esplicitate in maniera chiara e l'Assessore risponde.
La parola alla Consigliere Manica.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente.
Non ho bisogno di due minuti. Voglio semplicemente sapere non il capitolo o la data, quella l'ho capita, l'ho sentita, voglio capire da cosa sono determinate quelle maggiori entrate. Ci spieghi questo, Assessore. Non i numeri dei capitoli, non le date, perché non siamo sordi, li abbiamo sentiti.
(Commenti del Consigliere Burzi)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Voglio spiegare la ratio della domanda. Oggi siamo al 29 luglio.
Vogliamo sostanzialmente capire se, rispetto a queste maggiori entrate, le maggiori entrate accertate alla data del 6 luglio sono tali per cui si blocca lì l'introito per tutto l'esercizio, oppure riguardano capitoli di entrata che hanno una periodicità di introito nelle casse regionali.
A quel punto, si può realisticamente e prudenzialmente immaginare che dal 6 luglio al 30 dicembre questi 69 milioni di euro possono diventare 71 72, 73.



PRESIDENTE

La domanda mi sembra chiara.
Ci sono altre domande, così l'Assessore può rispondere in un unico intervento.
La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Anzitutto, vorremmo capire perché, visto che questo accertamento è del 6 luglio e oggi siamo alla fine di luglio, emerge solo adesso che ci sono 15 milioni di maggiori risorse disponibili. Sono passati oltre venti giorni in cui abbiamo discusso. Domanda forse un po' banale e superficiale, ma mi chiedo come mai scopriamo stasera che ci sono 15 milioni in più rispetto a quelli con cui avevamo ragionato fino ad oggi.
Vorremmo capire se la questione finisce qui o qual è la prospettiva che abbiamo di fronte.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Ci sono altre domande? Sospendo la seduta per qualche minuto per dare modo all'Assessore di rispondere e poi iniziamo il dibattito.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 22.39 riprende alla ore 22.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

In merito alle precisazioni che sono state chieste, si tratta di un accertamento di maggiori entrate relative alle accise sul gasolio.
L'andamento è costante e, rispetto allo stanziato, c'è un accertato che è superiore della cifra indicata. È chiaro che l'andamento verrà poi formalizzato, a fine anno, con il rendiconto 2010.
Per quanto riguarda l'osservazione del Consigliere Taricco, questa cifra su cui si poteva fare un ragionamento rispetto a copertura di emendamenti presentati da Consiglieri di minoranza e di maggioranza, era nota da qualche settimana in incontri di Capigruppo. Era una cifra sulla quale la Direzione Bilancio, quando ha avuto l'accertamento di questo, mi aveva comunicato che, in fase di approvazione di dibattito dell'assestamento, c'erano queste risorse che potevano essere utilizzate.
A completezza dico che, nei vari incontri sia con i Capigruppo di maggioranza sia con i Capigruppo di minoranza si è sempre parlato della stessa cifra e si è sempre parlato della volontà della Giunta regionale rispetto al dibattito che comunque sia in Commissione sia in Aula si è svolto, non era intenzionata ad aumentare né l'indebitamento della Regione né trovare altre forme simili, fatto salvo emendamenti che sono stati presentati e raccolti dalla Giunta che spostavano da UPB a UPB, senza comportare un incremento di spesa.



PRESIDENTE

aperta la discussione generale sull'emendamento rubricato n. 179/art.
84.
La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
In due minuti è difficile commentare un pessimo assestamento di bilancio che ha peraltro un'altrettanta pessima conclusione.
La Giunta è rimasta indifferente alle preoccupazioni che venivano e che vengono dalla società piemontese. Vi hanno chiesto di non tagliare i servizi sociali, e un taglio complessivo di 47 milioni di euro viene compensato con otto milioni.
Vi hanno chiesto di mantenere servizi essenziali, di non distruggere i parchi. Insomma, una legge che è un'operazione di autentica "macelleria sociale", che conclude tre mesi disastrosi di questa Giunta.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Lasciamo parlare il Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Che conclude, dicevo, tre mesi disastrosi di questa Giunta. Una legge sul lavoro inadeguata - della quale discuteremo domani - assolutamente incapace di affrontare la crisi economica che attanaglia questa regione come il resto del Paese.
Un Presidente della Giunta inadeguato ed assente e genuflesso rispetto al volere del Governo centrale.
Voglio ancora rimarcare l'assoluta indisponibilità nei confronti dell'opposizione, dichiarata peraltro dal fatto che avete con un giorno di anticipo deciso di presentare questo emendamento, che - mi permetto di ricordare - continua a rappresentare in questa regione il 50%, meno 9.000 abitanti di questa regione. Pertanto, una maggiore disponibilità ed una maggiore attenzione, a mio avviso, sarebbe stata necessaria.
Ciò che ci conforta è sapere che questa potrebbe essere stata per voi l'ultima occasione per danneggiare questa Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Credo che non vi fosse alcuna ragione per imporre una chiusura anticipata della nostra discussione. Non era in corso una manovra ostruzionistica da parte nostra; domani scadono i termini, le nostre richieste erano fondate, non erano marchette elettorali come quelle proposte dai Consiglieri di maggioranza nella precedente legislatura.
Marchette elettorali!



(Commenti del Consigliere Angeleri)



PRESIDENTE

Scusate colleghi, ma siamo in un momento straordinario del Consiglio regionale che applichiamo per la prima volta. Credo che sia corretto soprattutto in questo momento straordinario, che vi sia un'attenzione da parte dell'Aula agli interventi che si svolgono per arrivare all'approvazione del disegno di legge nella serata di oggi.
Prego, prosegua pure.



RONZANI Wilmer

Non marchette elettorali volte a soddisfare l'esigenza di questo o quel singolo Consigliere regionale, questo o quel singolo Consigliere regionale insisto: marchette elettorali volte a garantire questo o quel Consigliere regionale singolo, e aspetto smentite - ma esigenze che rispondono al Piemonte. Il mio Gruppo e l'opposizione avevano posto tre questioni: le politiche sociali, chiedendo uno stanziamento di dieci milioni di euro; il sostegno al reddito, tematica condivisibile da tutti, credo, ed altre richieste all'interno di un quadro generale.
Ancorché prevista, la decisione che avete preso, perché io non contesto che non sia prevista - parlo ovviamente a titolo personale, cara Assessore Maccanti, per quello che può contare -credo che la vostra decisione, per il modo in cui è stata assunta, sia destinata a pesare seriamente sul prosieguo di questa legislatura, che non so quanto sarà lunga.
Mentre noi discutevamo di assestamento di bilancio - lo dico perché mi sia consentita questa riflessione - a Roma si è consumata una crisi irreversibile del PdL, così come noi l'abbiamo conosciuto. È un'altra stagione da domani mattina, non so quali sviluppi avrà la situazione politica nazionale, ma una fase politica è finita completamente.
Quando il Presidente del Consiglio...



RONZANI Wilmer

PEDRALE Luca (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Cosa c'entra con l'assestamento di bilancio?



RONZANI Wilmer

Arrivo anche a quello, collega Pedrale, perché tutto secondo me si tiene.
Queste iniziative si prendono quando la situazione politica è un po' diversa rispetto a quella attuale.
Gli altri provvedimenti che dovrete presentare e che presenterete non potranno beneficiare di questa condizione, perché per questi non varranno i termini previsti dalla sessione di bilancio. Quindi, la discussione è aperta.
Quando si ha una maggioranza così grande, Presidente, di solito non conviene usare i muscoli, conviene usare la testa. Voi avete discusso un assestamento di bilancio, che è lo strumento con il quale misurare la politica di un'Amministrazione regionale, l'avete pensato in funzione dell'esigenza di combattere sprechi, garantire efficienze e ridurre indebitamento. Avete risolto l'assestamento, immaginando una politica di tagli peraltro molto lineari e neanche selettivi.
Il nostro voto sarà fermamente contrario. Finisce qui questa partita ma domani ne inizierà un'altra.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
So che non importerà nulla ai colleghi della maggioranza, ma voglio esprimere tutta la mia amarezza per come si sta concludendo questa discussione.
Ieri mattina abbiamo posto una questione; il Capogruppo aveva detto: se stralciate il secondo comma dell'articolo 11, siamo disponibili a ritirare gran parte degli emendamenti, lasciare quelli di sostanza ed arrivare quanto prima all'approvazione dell'assestamento di bilancio.
Anche su quello è stato detto di no, ma come ha detto poc'anzi il collega Ronzani, non abbiamo posto piccole questioni. Abbiamo posto alcune grandi questioni e chi era presente già nella scorsa legislatura, grazie a quel Regolamento, sa che siamo stati messi sotto ricatto ogni volta che discutevamo di bilancio. Sotto ricatto! Per questo ci siamo battuti per modificare il Regolamento e finalmente lo abbiamo fatto. E siccome pensiamo di essere coerenti con quello che abbiamo fatto l'anno scorso proprio in questi giorni, siamo rimasti dieci giorni qui dentro, mattino, pomeriggio sera e notte, perché qualcuno ci ricattava.
Se faremo il Consiglio straordinario, come avete chiesto, noi speriamo di farlo, ritorneremo su quella vicenda, su quel ricatto che ci è stato fatto. Noi non abbiamo ricattato nessuno, abbiamo posto delle questioni e ci è stato risposto in questo modo: con il maxiemendamento.
Benissimo, lo permette il Regolamento e stasera chiudiamo, Presidente.
Però il lavoro continua, ma se si inizia così, in questo modo, qual è il confronto tra la maggioranza e la minoranza? Credo che, da parte nostra l'atteggiamento sarà un altro, non più di disponibilità serena al confronto. Ognuno poi tragga le conseguenze del caso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Anche io sono molto amareggiato per come si sta concludendo la vicenda relativa all'assestamento di bilancio. Forse con una dose eccessiva di ingenuità ero tra coloro che avevano pensato potesse essere diverso, non avendo messo in campo noi nessuna questione "mirante" a soddisfare esigenze di Gruppi, gruppetti o di fette di elettorato, ma avendo semplicemente cercato di porre al centro dell'attenzione le questioni che, dai segnali pervenuti, riguardavano il futuro dei nostri concittadini, delle nostre comunità e dei nostri territori.
Credo che le scelte, fatte in questo modo, di demolire molti strumenti sociali ed economici esistenti, sperando con le risorse ricavate di costruire futuri migliori, si commentino da sole. I tagli alla fine verranno fuori sui consorzi socio-assistenziali e i soggetti gestori dei servizi sociali, lo smantellamento degli ecomusei. Un centinaio di persone che lavoravano in questa regione per la promozione del territorio vengono mandate a casa, perché sono azzerate tutte le poste di finanziamento di questo sistema, che sviluppava alcuni milioni di euro di attività con un milione e rotti di contributi che, togliendoli, faranno decadere la questione.
Non sono certo un problema che colpisce noi, perché personalmente mi sento colpito per le ricadute sul territorio che deriveranno da queste scelte.
Ci eravamo illusi che ci fosse la possibilità di costruire insieme rispettando - com'era giusto che fosse - gli indirizzi che complessivamente avete dato, una mediazione che andasse ad affrontare una serie di problemi.
Ci siamo sbagliati, vorrà dire che ne terremo conto ovviamente. Credo che, in questi giorni, in alcune occasioni anche in modo scherzoso si è cercato di creare le premesse per una riflessione che speravamo sarebbe venuta fuori. Il risultato che stasera ci viene proposto è sostanzialmente una porta sbattuta in faccia, dicendo: comandiamo noi e vi facciamo vedere come funziona.
Ne prendiamo atto, sicuramente ne terremo conto, perché come dicevano già alcuni colleghi prima di me, questo tipo di discorso è riservato ad alcune corsie particolari, tra l'altro usate in modo molto indebito su molti degli articoli approvati nei giorni scorsi.
Nel prosieguo avremo modo tutti insieme di confrontarci sull'uso del Regolamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Esprimo profonda amarezza per l'epilogo dell'approvazione dell'assestamento. Credo che se nessuno della maggioranza uscirà questa sera dall'aula senza provare un po' di amarezza, significa che abbiamo proprio toccato il fondo per l'istituzione che rappresentiamo.
Al 6 luglio risale l'accertamento di maggiori entrate e credo che a quella data il quadro complessivo dei tagli - parlo di tagli e non di risparmi - fosse ben chiaro ai componenti della Giunta. Quindi, su quale disponibilità si è cercato di venire incontro alle esigenze che le opposizioni rappresentano dal punto di vista sociale? Nessuna, perché il quadro dei tagli in Giunta a quella data era già definito. Di fronte al fatto che solo utilizzando risorse rilevate dall'accertamento delle maggiori entrate, senza alcun minimo di disponibilità degli Assessori ad intervenire nel quadro dei capitoli, è da rilevarsi la chiusura della Giunta nei confronti dell'opposizione.
A questo punto non si può negare che l'opposizione faccia la sua parte ognuno ha il proprio ruolo, voi giustamente governate e lo fate su una linea che noi non condividiamo, ma noi faremo l'opposizione. Quindi, alla fine dell'approvazione del bilancio avremo tutti gli strumenti per poterla esercitare, però non stupitevene a quel punto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Anch'io mi unisco ai colleghi ed esprimo l'amarezza di essere come neo Consigliera a sperimentare per la prima volta una modalità che snatura le potenzialità di un'Assemblea.
Non avremmo voluto arrivare a questo epilogo e già ieri ne abbiamo avuto un assaggio al momento dell'approvazione l'articolo relativo ai trasporti e all'organizzazione del trasporto, proprio perché abbiamo avuto la pretesa da parte della Giunta di avere una delega in bianco, una delega a far sì che il sistema dei trasporti regionali venga riorganizzato senza aver svolto prima una discussione collegiale, sapendo che abbiamo approvato senza discutere un protocollo che non aveva dato né al Consiglio regionale né in quel caso al Consiglio comunale la possibilità di entrare nel merito.
Come opposizione entreremo nel merito di alcune questioni negli scarsi minuti che ci sono a disposizione, e lo dimostrano le linee tenute dai nostri Gruppi che sono state quelle di non presentare emendamenti tanto per fare, ma emendamenti su questioni specifiche legate al lavoro, al sociale e all'ambiente.
Come Gruppi dell'opposizione abbiamo provato a definire delle nostre priorità, che devono essere alla base di un provvedimento che deve andare incontro al Piemonte e al momento così complicato che sta vivendo.
Purtroppo non abbiamo avuto modo di arrivare ad una fine corretta dal punto di vista della discussione, e in questo senso ci ritroviamo di fronte ad una sorta di prova di forza da parte della maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Intervengo per unirmi ad esprimere anche la mia amarezza nei confronti dell'atteggiamento che quest'Aula ha assunto questa sera, nei confronti del maxiemendamento, dopo due mesi di discussione, all'interno dei quali abbiamo cercato di rappresentare una serie di esigenze fondamentali che il nostro territorio ci ha evidenziato, ci ha sottolineato, ma che ha sottolineato anche a voi.
Tra le tante questioni - oltre la questione dei servizi sociali, oltre a quella degli ammortizzatori sociali, a quelle legate ai temi dell'istruzione e della formazione - mi permetto di evidenziare anche il tema della cultura, dove certamente abbiamo rimpinguato i capitoli che avevano praticamente zero euro assegnati, ma per la fetta più grande, per la quale avremmo molte persone del settore del mondo della cultura (più di 1.500) che non avranno più un'occupazione, non è stata spesa nemmeno una parola. Senza dimenticare tutta un'altra serie di settori, dalla cooperazione decentrata, al settore dei parchi e, come è già stato ricordato dagli interventi precedenti, tutto ciò che attiene allo sviluppo locale, che avviene attraverso le realtà dei piccoli e medi Comuni. Una situazione, devo dire, davvero drammatica.
Mi chiedo, però, se sia stata fatta un'analisi attraverso la quale siano stati fatti dei conti semplici, di buon senso, dei posti di lavoro in meno che questo assestamento produrrà all'interno della nostra Regione; e domani inizieremo a discutere di un piano per l'occupazione. Dov'è la coerenza dei due provvedimenti? Rivolgo questa semplice domanda a quest'Aula, se qualcuno della maggioranza si è posto questo interrogativo.
I numeri di posti che attraverso l'approvazione di questo assestamento e i posti di lavoro che avremo in meno all'interno della nostra Regione non sono assolutamente coerenti con quello che voi state vendendo come il più grande piano per l'occupazione della nostra Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Io vorrei vedere, invece, la parte del bicchiere mezza piena. Alludo soprattutto agli interventi di alcuni colleghi che, avendo un po' più di esperienza, credo possano facilmente comprendere come non sia male la prova al di là delle valutazioni politiche, e ci mancherebbe ancora che su questo si interferisse - che quest'Aula è riuscita a dare.
Oggi è il 29 luglio e non ricordo da quando l'Ente Regione riuscisse a chiudere un assestamento di bilancio entro il 29 luglio. Ha quindi perfettamente ragione il Consigliere Muliere, quando si congratula soprattutto con se stesso, perché il merito è principalmente suo e del suo Gruppo se questo Regolamento è tale.
La discussione è stata magari non soddisfacente dal punto di vista politico - questo sta alle valutazioni dei singoli - ma è stata estremamente civile e molto costruttiva, per chi ne ha viste di tutti i colori da una parte e dall'altra; mica solo da una parte: anche dall'altra...
Il dialogo non è stato - giudicatelo voi - eccellente. Rifletterei su quello che diceva il collega Ronzani e su buona parte dei temi che lui ha toccato. Il tema del sostegno al reddito è oggetto di questi giorni, a partire da Pomigliano e dalle dichiarazioni conseguenti all'incontro di ieri con il Ministro Sacconi e con i principali referenti di quest'area: quell'area è oggetto - come il mondo dell'impresa, come il disegno di legge n. 39 che discuteremo da domani - di una profonda rivisitazione da parte di tutti. Non credo che quando il Presidente del COPASIR D'Alema dice le cose che ha detto oggi, le dica solamente per fare un dispetto a qualche collega del PD. È noto che D'Alema - diciamo così - non ha un buon carattere, ma escludo che abbia mai detto delle cose sciocche.
Tutto ha da essere ridiscusso. Allora, io accetto volentieri dal collega Stara che mi parli dei tagli: perché lui pensa che noi siamo cretini, pensa che facciamo dei tagli e non si domanda il perché non abbiamo da distribuire; perché, se lo domandasse, dovrebbe andare a guardare i bilanci dell'anno precedente. Ma questo lo accetto volentieri dal collega Stara, non dall'ex Presidente della I Commissione, non dall'ex Capogruppo e neanche dall'attuale, che sanno benissimo lo stato del bilancio che ci avete lasciato.
Allora, che non tutto sia fluito bene lo abbiamo visto: credo che su questo tutti debbano riflettere. Pero, occhio, che l'ultima volta che si è parlato di PMI, il primo firmatario di un disegno di legge ero io e voi vi siete puntualmente rifiutati anche solo di discuterlo per un unico motivo: perché era presentato dall'opposizione. Quindi, niente prediche; non è il momento e abbiamo già un sacco di problemi nel PdL: dobbiamo fare i riconteggi...
Arrivederci!



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Infatti, non esprimo alcun rammarico e nemmeno alcuno sconcerto per la conclusione di questa discussione. L'uno e l'altro sentimento derivano da chi confidava e si affidava ad un diverso stile delle relazioni politiche o ad un altro profilo delle caratteristiche politiche della maggioranza.
Chi non si attendeva nulla, come la sottoscritta, non è né amareggiata n delusa.
C'è però una questione che mi sembra importante sottolineare. Anche la bravura dei Presidenti di I Commissione, anche di quelli passati, non pu eludere una questione: che la discussione si è bloccata intorno ad una cifra esigua e che quindi non può essere l'aspetto economico la spiegazione del ricorso all'emendamento, ai sensi dell'articolo 84. Si può opinare che la minoranza non abbia seguito uno stile - a detta della maggioranza sufficientemente responsabile rispetto ai problemi complessivi. Ma certo non si può opinare sul fatto che la minoranza abbia concentrato le proprie richieste, sul piano della mediazione, su alcuni grandi capitoli e che l'unico capitolo che risulta non convenuto e sul quale si chiude una trattativa con questa modalità muscolare è quello che riguarda i consorzi socio-assistenziali. E non chiudiamo, per una differenza di due milioni d'euro.
A voi che ci avete spiegato che si poteva tranquillamente rinunciare a 80 milioni d'euro di bilancio sulla sanità e avete irriso i colleghi del PD che, credendovi, hanno presentato ipotesi d'emendamento di riduzione volete che oggi si creda che non si può trovare la risoluzione per accogliere almeno un emendamento integrativo del fondo sociale? È evidente che il problema non è economico. Ed è su questo, quindi, che la mia delusione non può essere affermata. Perché prendo atto che esiste una posizione politica, di cui dirò in sede di dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Angela Motta.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente.
Mi associo all'ultimo intervento della collega Artesio. Contrariamente ai miei colleghi non sono né amareggiata, né stupita. È dal primo giorno che abbiamo capito quanto conta il ruolo del Consiglio da parte di questa maggioranza e soprattutto da parte di un Presidente della Giunta che non abbiamo avuto il piacere di vedere in queste sedute. Quando si approva un bilancio, che è un atto importante, forse il più importante di quest'Amministrazione, il Presidente dovrebbe essere qui, con i suoi Assessori, a discuterne e a portare avanti un provvedimento che serve all'Ente che sta governando. È dal primo giorno, dicevo, che abbiamo capito che il ruolo di questo Consiglio viene vissuto da questa maggioranza come un fastidio, una perdita di tempo, un problema. E quest'ultimo atto d'arroganza è la normale, naturale conclusione di questi mesi.
Vi assumete, quindi, la responsabilità di quest'approvazione di un bilancio fatto di tagli sul sociale, sugli Enti locali. Vi assumete questa responsabilità davanti ai piemontesi e noi sapremo naturalmente comportarci in modo adeguato nei prossimi mesi, avendo capito con chi abbiamo a che fare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei. La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Indubbiamente ci troviamo per la prima volta, in applicazione di un nuovo Regolamento, di fronte alla presentazione del maxiemendamento da parte della Giunta e ad un epilogo di una vicenda di bilancio che è diverso, indubbiamente diverso, inedito, rispetto a tutti quelli che abbiamo visto in quest'aula, in tutti questi anni, noi e i consiglieri che ci hanno preceduto.
C'è modo e modo di arrivare all'applicazione di questo Regolamento e alla presentazione di un maxiemendamento che abbia queste caratteristiche: uno di metodo e un altro di merito.
In termini generali sono anch'io piuttosto sorpresa, pur conoscendo l'assoluta insofferenza - probabilmente strutturale, dovuta ai ruoli diversi - dei Presidenti delle Giunte ad essere presenti in Consiglio. Sono però sorpresa dall'assoluta assenza dell'attuale Presidente della Giunta perché gli altri magari una sofferta o un po' più che sofferta comparsa l'avevano sempre fatta, in occasione dei documenti di bilancio. Qui diciamo che siamo oltre l'intolleranza nei confronti dell'Aula: siamo veramente alla negazione del fatto che lo strumento di bilancio è la cosa che consente al Presidente di andare avanti, fino a quando gli sarà consentito di andare, a governare. E la "comparsata" - diciamo così - è un atto dovuto in un'occasione come questa, anche se si ha la possibilità - e soprattutto perché si ha la possibilità - di presentare un maxiemendamento e di porre nei fatti la questione di fiducia. In quel momento il Presidente c'è: il Presidente di qualsiasi assemblea, di qualsiasi ordine, livello e grado.
Provate a spiegarglielo, o comunque riferiteglielo!



(Commenti in aula)



MANICA Giuliana

Ma tu pensa! Comunque lui è il Presidente, con tutti i suoi limiti, e lo fa.
Questa è una prima questione che, francamente, ha qualche rilievo.
La seconda è una questione di merito: anche se io ho esaurito parecchio del tempo, i miei colleghi l'hanno utilizzato. Questi 15 milioni d'euro ritrovati dalle accise - poi l'ha scoperto anche l'Assessore che erano le accise del gasolio - sono comunque spalmati, per quanto ci riguarda, in modo non soddisfacente e in ogni caso dentro al complesso di un taglio a questo bilancio che non può minimamente essere occultato con quel piano del lavoro di cui discuteremo domani.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Certamente nella discussione sull'assestamento abbiamo anzitutto a che fare con una gran questione: la difficile situazione finanziaria che vive la nostra Regione.
Forse, non siamo ancora riusciti a fare un lavoro che approfondisca le cause di quest'indebitamento così grande che non solo con questa manovra certifichiamo, ma ulteriormente appesantiamo.
Forse n'abbiamo parlato troppo poco, ma sono sinceramente preoccupato come ha detto bene il mio Capogruppo in più occasioni, della difficile situazione rappresentata da un'accensione di ulteriori mutui per oltre 700 milioni, che anche quest'anno saremo costretti ad accendere. Questo dato mi provoca un'inquietudine profonda. Così come i segni meno che in quasi tutti i casi hanno caratterizzato le poste di bilancio che abbiamo discusso in questi giorni.
Tuttavia ora tocca a voi, al di là dei ricorsi, o di altro. È presto mi rendo conto - per dare da parte nostra una valutazione, quindi ci sta il fatto che, a un certo punto, chiediate di decidere e di prendere delle responsabilità.
Crediamo che questo primo passo che avete fatto, sia stato insufficiente, che ci sia stato poco coraggio, poche novità. Il piano dell'occupazione (di cui parleremo domani) è un piano già visto che in larga parte avevamo fatto quasi tutto noi; è una riproposizione in bella copia e magari con un po' più di capacità di comunicazione di ciò che si faceva già.
La sanità. Può essere poco o tanto il taglio che avete previsto, ma ad oggi non c'è traccia vera dell'idea che avete di recupero di efficienza all'interno di un settore certamente ben funzionante, ma ancora troppo costoso.
Avete rifiutato la nostra proposta o, meglio, solo in parte, avete considerato di riprendere risorse in un settore decisivo per l'occupazione come quello delle politiche sociali e certamente importante per la tenuta e la coesione sociale così in gran difficoltà. Tornerò su quest'argomento se avrò modo di parlare.
Alla fine, mi pare soprattutto deludente la conclusione. C'era la possibilità di venirci incontro, di cogliere alcuni dei nostri suggerimenti che crediamo tutti improntanti al senso di responsabilità. Questa prova muscolare non ci convince; è l'esercizio di cui potete disporre, ma certamente non ci dispone ad un esercizio collaborativo che la minoranza avrebbe voluto fare e che forse, con questo nuovo atteggiamento, dovremo riconsiderare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dell'Utri; ne ha facoltà.



DELL'UTRI Michele

Grazie, Presidente.
Nel momento in cui è iniziato il procedimento dell'assestamento di bilancio, ho cercato di mettermi nei vostri panni.
Dover imparare in tre mesi, a tappe forzate, procedimenti di un bilancio che prima non si conosceva.
Tagli dallo Stato molto grossi, per cui, inevitabilmente, la coperta si è oggettivamente accorciata, quindi qualcuno necessariamente bisognava fare scontento.
La crisi attuale che è un dato assolutamente imprescindibile, con la chiusura delle aziende e il numero notevole di disoccupati.
La prospettiva di ulteriori e sistematici tagli, anno dopo anno (sono convinto che il prossimo anno ce ne saranno altri).
Tutto questo mi faceva pensare, come elemento scontato, che si giungesse ad una chiusura dell'assestamento condivisa, ma soltanto perch ci troviamo, secondo noi, come ho già detto in più occasioni, in una situazione di emergenza regionale, sia per le aziende, sia per i nostri bilanci e per tutti i bilanci degli enti che sono mutilati e tagliati. Di conseguenza, pensavo veramente che si andasse in questa direzione anche perché per numeri così piccoli, il fatto di non trovare l'accordo penso sia veramente un fattore che detta preoccupazioni perché manca lungimiranza.
Il fatto di non trovare un accordo adesso fa sì che nelle difficoltà future, che inevitabilmente ci saranno con le premesse che ho evidenziato necessiterà di un aiuto da parte di tutti, quindi la mancata condivisione su un atto così importante, un atto iniziale così importane, ritengo che sia un errore strategico.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Sollevo pochissime considerazioni politiche sul contenuto di quest'emendamento presentato dalla Giunta regionale.
vero che abbiamo cercato di dialogare e di trovare dei punti di possibile convergenza. Con questo emendamento, Assessore Quaglia, lei non dice no al Gruppo regionale del Partito Democratico; respingendo la richiesta di 12 milioni di euro su maggiori finanziamenti sui consorzi dei servizi sociali, dice no a CGIL, CISL e UIL; dice no ai Consorzi dei servizi sociali del Piemonte; dice di no al coordinamento delle associazioni di volontariato.
Non accettando la nostra richiesta di stanziamenti sulle opere pubbliche, dice no all'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili che hanno chiesto un piano d'intervento delle opere pubbliche per affrontare i temi dell'economia.
Non avendo accolto le nostre richieste sulla cultura, non dice no al Partito Democratico, ma a quelle persone, a quel mondo della cultura che ancora oggi, su La Stampa, chiede certamente attenzione a un settore rispetto al quale, per molte volte, viene rappresentato come effimero, un qualcosa che si può anche farne a meno, ma che rappresenta - lo ripeto - un pezzo del PIL di questa regione, un pezzo della richiesta di questa regione.
La Giunta regionale, con questo emendamento, non ha solo detto no alle nostre proposte - che sarebbe poca cosa - ma ha detto no a un pezzo della comunità piemontese. Noi abbiamo la consapevolezza che il nostro compito per una parte, lo svolgiamo in Aula e nelle istituzioni, ma per l'altra, lo svolgiamo in mezzo alla comunità piemontese.
Da domani mattina, per noi, inizia un lavoro che affronteremo con grandissima convinzione: continuare la nostra opposizione nei vostri confronti tra la comunità piemontese.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Assessore, inizio con un ringraziamento che non è solo personale, ma è condiviso da quanti, su questo patrimonio del mutuo soccorso a livello piemontese, non possono che essere soddisfatti delle cifre che lei ha stanziato a bilancio.
Questo è un atto non soltanto dovuto, ma convinto.
Tuttavia, non posso esimermi dal fare, nei due minuti a disposizione un elenco parziale, in questo caso per difetto, di questo bilancio.
noto che nella scorsa legislatura mi sono opposto criticamente all'eccessivo indebitamento della Regione (penso di dire una cosa che i colleghi conoscono), anche se ero in maggioranza. Mi sarei aspettato che quel modo che io non condividevo di pregiudicare le future generazioni venisse interrotto e si cambiasse registro.
In presenza di disponibilità di continuare ad accendere mutui con quanto già autorizzato dal Consiglio regionale, voi cosa fate? Accendete altri mutui! Altri 700 milioni! incrementato, pesantemente, il già preoccupante indebitamento di quella che è stata la patria di Quintino Sella (nessuno più si ricorda) che ha fatto del rigore di bilancio, la sua vita ed è passato alla storia per quello. L'avete fatto voi.
Mi sarei aspettato un'inversione di tendenza, un cambiamento di rotta che non c'è stato. Continuate con le pessime abitudini che avete denunciato, ma se le avete denunciate, come dire... Si predica bene, ma si razzola male.
Velocemente, Assessore Quaglia: un bilancio senza copertura, vedremo se il Ministro Tremonti sarà altrettanto rigoroso.
Un Assessorato a conduzione familiare, dove i parenti si trovano per caso: verificheremo e ci comporteremo di conseguenza. Agosto passa velocemente, ritorneremo.
Tagli alle fasce deboli. Settori interi che vengono cancellati nella cultura. I licenziamenti nel Settore Parchi. Andrete a spiegarlo, andremo noi a spiegare che i parchi li possiamo chiudere perché non ci sono soldi.
Verranno licenziati i precari.
Meno soldi sulla sanità e l'assistenza.
Questo è il vostro bilancio: aumentano le tasse, aumenta la benzina.
Mi ricordo una slogan: "Governo ladro, governo di rapina"; c'è una condivisione tra quello nazionale e quello regionale, ma con le notizie che arrivano da Roma, le elezioni sono vicine.
Che dire? Il parallelismo tra quello che fa il Governo nazionale sui Parchi e quello regionale... Io non sono superstizioso, ognuno faccia quello che ritiene, ma "prossimamente su questi schermi", come si diceva una volta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Dal momento che è arrivato in Aula ero consapevole del fatto che questo assestamento di bilancio avrebbe causato qualche sofferenza. Tuttavia, non sono così amareggiato come tanti colleghi.
Ho apprezzato lo sforzo della Giunta, dell'Assessore Quaglia in primis e dell'Assessore Maccanti, di non aver aumentato il debito pubblico, perch penso sia importante. Penso siano positivi i 15 milioni di euro in esubero.
Tuttavia, attendevamo una risposta migliore, soprattutto dopo oltre due mesi di lavoro in Commissione e in Conferenza dei Capigruppo, che tenesse conto delle esigenze e delle tante richieste dell'opposizione.
Ero convinto che si potesse trovare un accordo, ma questo accordo non siamo riusciti a trovarlo. Attendevo un risultato che venisse incontro alle nostre esigenze, ma questo non è avvenuto. Effettivamente non c'è questa grande distanza dalle nostre richieste; in realtà ci sono due milioni di euro.
Avevamo chiesto maggiore attenzione politica nei confronti di questa minoranza. La differenza, come ho detto, non è molta, però non c'è stata questa attenzione. Allora, che cosa devo dire? Cari amici della maggioranza, voi avete la maggioranza assoluta, quindi potete approvarlo.
Spero di aver fatto il mio dovere, apprezzando la buona volontà, ma approvatelo voi. Noi rimaniamo così.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola al Consigliere Bono, per dichiarazione di voto.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Sono già alcuni giorni che discutiamo di assestamento di bilancio sicuramente un atto importante all'interno del primo trimestre di lavoro in Aula.
Ci spiace notare che siamo stati costretti ad utilizzare uno strumento datoci dal nuovo Regolamento che svilisce un poco le prerogative istituzionali del Consiglio. Questo vorremmo sottolinearlo. Siamo dispiaciuti, ma non tanto sorpresi, in quanto era annunciato il ricorso a questo strumento; d'altra parte la maggioranza ha i numeri per andare comunque al voto.
Ovviamente, lasciamo alla maggioranza la responsabilità, come è giusto dell'assestamento di bilancio e quindi anche dell'ultimo emendamento conclusivo che è stato presentato. Sottolineiamo che su alcune tematiche secondo noi, ci sono state delle carenze evidenti, come già sottolineato da molti colleghi; ad esempio, la questione dei parchi, che ultimamente è alla ribalta su tutti i giornali, in quanto verranno tagliati molti posti di lavoro. Questo, in un periodo di crisi come quella attuale, è certamente importante.
Anche negli ecomusei verranno tagliati oltre cento posti, la comunicazione ambientale e il sostegno al reddito: tutte tematiche sicuramente importanti avanzate dall'opposizione.
Ci sentiamo anche di dire che, secondo noi, c'erano spazi per avanzare delle coperture a questi capitoli di spesa. Porto due esempi che a noi stanno a cuore, ma se ne potrebbero fare tanti. Il primo taglio riguarda l'Accordo di Programma di Mediapolis, parco tematico di cui ancora non si conosce il tema che dovrebbe sorgere nell'area del Canavese, di cui è stato già tagliato un milione e 600 mila euro, ma restano ancora due milioni e 900 mila euro. Visto che sembra che non sia più una priorità della Giunta probabilmente, si poteva tagliare per quest'anno.
Altresì, come ho detto precedentemente, nell'Accordo di Programma di corso marche si potevano recuperare altri 700 mila euro, e così via. Ho portato solo due esempi per mettere a copertura nelle diverse unità di spesa che ho detto prima.
Vi è stata un'ulteriore proposta, che è anche una sorta di provocazione, visto che la Giunta in sé è stata foriera di questa iniziativa che ha visto anche il Movimento 5 Stelle tra i primi, ovvero la riduzione degli stipendi. La Giunta ha tagliato il 5% dello stipendio degli Assessori e diciamo che se sta a cuore di alcuni Gruppi dell'opposizione o della maggioranza alcune unità di spesa, come quella dei consorzi socio assistenziali, si può pensare eventualmente di ridurci lo stipendio esattamente come fa il Movimento 5 Stelle, che lo ha ridotto a 2.500 euro.
La quota restante si potrebbe utilizzare per creare un fondo per i consorzi socio-assistenziali. Sono cinque mila euro al mese a Consigliere per 12 mesi, per 66 Consiglieri, fanno esattamente quattro milioni di euro, se non ho sbagliato i conti.
Con questo potremmo avere a bilancio sicuramente dei fondi in più, se ovviamente non si possono tagliare dalle altre unità di spesa, che ho detto prima.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

In sede di dichiarazione di voto sull'emendamento presentato dalla Giunta regionale anticipo alcune considerazioni che poi svolgerò più diffusamente, per quanto mi è consentito dal tempo, in sede di dichiarazione di voto sul disegno di legge complessivo.
Dico subito a scanso di equivoci una cosa: nonostante l'esperienza della discussione in Aula sul disegno di legge sull'assestamento di bilancio, noi non siamo pentiti di avere condiviso un percorso di modifica del Regolamento. Perché guardiamo comunque al tema dell'efficienza dell'attività della Pubblica Amministrazione come ad un tema importante che renda la democrazia come un fatto comprensibile agli occhi della gente.
Quello che però vogliamo mettere in evidenza è il cattivo uso che in Aula si è fatto dello strumento e delle potenzialità che il Regolamento consentiva alla Giunta. Abbiamo avuto in tanti momenti e in tante circostanze la percezione chiara e netta che tanto occorreva solo tentare di allungare il brodo per arrivare al momento in cui la Giunta regionale avrebbe presentato l'emendamento riassuntivo di tutta la discussione.
Questo lo abbiamo percepito, è stato possibile oggi, però ripeto un concetto che ho più volte espresso nel dibattito di ieri; non sempre quando uno vince una battaglia, alla lunga crea delle condizioni per essere vincitore in un arco temporale più ampio.
E quello che il disegno di legge sull'assestamento di bilancio ci consegna è stato un atteggiamento di chiusura da parte della Giunta regionale e della maggioranza su alcuni temi. La discussione di ieri sull'articolo 11 è stata per alcuni aspetti esemplificativa degli atteggiamenti politici, ma dalla discussione di ieri sull'articolo 11 la maggioranza è uscita più debole, così come è uscito più debole l'Assessore regionale ai trasporti, che è un pezzo della Giunta regionale.
Quello che ci consegna questa discussione sul disegno di legge sull'assestamento di bilancio è anche un altro aspetto non positivo. Lo dico: il Presidente del Gruppo regionale del Partito Democratico nei giorni scorsi ha chiesto di parlare con il Presidente della Giunta regionale per capire se ci fosse un possibile percorso. Il Presidente del Gruppo regionale del Partito Democratico è ancora oggi in attesa di sapere se il Presidente della Giunta regionale è disponibile un giorno ad incontrarlo non per parlare di chissà che cosa, ma per discutere di temi che riguardano l'attività della Giunta e della Regione e l'attività del Consiglio regionale.
Ora, il Presidente del Gruppo regionale del Partito Democratico pu essere - probabilmente lo è - anche una persona assolutamente inadeguata ma il Presidente di una Giunta regionale ha il dovere di aprirsi al confronto. Quando non ci si apre al confronto, quando non si è presenti come non si è stati presenti per nessun momento sulla discussione sul disegno di legge sull'assestamento di bilancio, si dimostra non forza, ma grande debolezza.
Per questo, signor Presidente, il Gruppo regionale del Partito Democratico non partecipa alla votazione sull'emendamento della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Innanzitutto una premessa: chiedo al collega Bono di informarci a quale fondazione di beneficenza vanno i 2.500 euro mensili.
Torniamo invece a noi con le magnifiche sorti e progressive di questo Consiglio. Articolo 11: una norma illegittima, perché rappresenta una modifica ordinamentale.
Questa è una vera ferita istituzionale; scelte politiche che concentrano i tagli nella scuola, nella cultura, nelle politiche ambientali, in quelle socio-assistenziali e alle fasce deboli e anche un atteggiamento muscolare da parte del Presidente della Giunta, da parte di alcuni Assessori e da parte di molti colleghi di maggioranza, il cui emendamento conclusivo è solo l'atto finale, ma è sinonimo profondo di debolezza politica ed istituzionale e su quella lavoreremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Questo intervento per dichiarare la nostra non partecipazione al voto proprio perché, come detto nel precedente intervento, non condividiamo il metodo e questa prova di forza, così come non condividiamo il risultato della stessa, cioè questo maxiemendamento nel quale non intravediamo le priorità che, in questo momento, il Piemonte ha e su cui il Governo regionale dovrebbe agire.
In particolare, rispetto alla proposta iniziale sui consorzi socio assistenziali, abbiamo avuto certamente un'attenzione, che però arriva non esattamente a quella che era la nostra richiesta, seppur modesta. In questo senso crediamo che la proposta fatta dalla Giunta sia del tutto insufficiente.
Anche sul fronte della cultura c'è stata una piccola attenzione, ma che non porta effettivamente ad avere un intervento deciso su un fronte su cui poi si pagherà rispetto ai posti di lavoro, così come abbiamo altri tipi di interventi che non comprendiamo. Per esempio, abbiamo questi 350 mila euro che, per quanto sia contenuta per affari internazionali, che in un momento di crisi e di necessità, come viene denunciato dalla Giunta, non comprendiamo perché sia stata inserita all'interno di questo emendamento.
Nello stesso tempo, rispetto alla modalità scelta, credo che sarà poi un boomerang per la stessa maggioranza, in quanto se si arrivava certamente non ad una condivisione piena con la minoranza, ma ad un atto che poteva avere una certa condivisione, noi come opposizione, sapendo che è una manovra che prevede dei tagli, avremmo avuto la possibilità di un minimo di condivisione e di partecipazione.
A questo punto con questa scelta noi all'esterno siamo sicuramente molto più liberi nel poter dichiarare la nostra assoluta contrarietà. In questo senso quindi diventa veramente un boomerang per la stessa maggioranza, che ha scelto una strada che faciliterà noi opposizione in quella che può essere una propaganda esterna, che sicuramente nelle prossime settimane non mancheremo di mettere in atto, non magari nel mese di agosto, ma a partire da settembre, quando la crisi economica toccherà pesantemente la nostra Regione.
Credo che dal mio punto di vista di neo Consigliera, nei confronti di quello che può essere il cammino futuro, avete proprio commesso un grandissimo errore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Proseguo da dove ho lasciato, cioè da una riflessione in ordine alla parte dell'emendamento generale che riguarda i trasferimenti ai consorzi socio-assistenziali.
Siamo partiti con una riduzione del bilancio da parte dell'Assessore Ferrero di 25 milioni, poi contenuti attraverso un fantomatico reintegro per non meglio definite politiche per la famiglia in un taglio di 20 milioni. Chiudiamo con un'integrazione di soli otto milioni, a fronte di una serrata discussione con le opposizioni, disponibili a considerare quella politica come prioritaria sulla quale si potesse concludere una mediazione all'interno del Consiglio. E in questo modo, come opposizioni anche attenti ad evitare che la maggioranza continuasse, nelle dichiarazioni dei propri Assessori o di alcuni Presidente di maggioranza, a giocare un ruolo su due tavoli. E forse il fatto che vi abbiamo impedito di giocare su troppi tavoli è quello che vi ha indotto alla prova di forza conclusiva.
Perché mentre noi qua discutevamo delle priorità, e chiunque sia stato in Consiglio nelle legislature precedenti può conoscere l'evidentissima differenza tra eufemistici accordi di programma sottoscritti dalle minoranze precedenti e gli aspetti tematici sui quali abbiamo chiesto di misurarci, mentre noi concentravamo i temi sui quali trovare una possibile mediazione, alcuni esponenti di questa Giunta insieme ad alcuni Presidenti di questo Consiglio sui giornali di partito dichiaravano che l'opposizione anziché favorire la ricerca delle risorse per sostenere le politiche più vicine ai bisogni delle persone, quindi quelle sociali, tentava di diluire e distillare le poche energie economiche ancora presenti su mille rivoli.
Cito l'articolo della Padania di oggi, cito l'articolo de Il Giornale, cito le soffiate fatte arrivare ad esponenti di consorzi socio-assistenziali preoccupati, piuttosto che ad organizzazioni sindacali sul fatto che fosse questa opposizione a non rendere possibile una convergenza delle poche energie trovate.
Vi abbiamo chiesto di concentrare le economie lì, non lo avete fatto.
Questa è la chiarezza della vostra linea politica e di questa, senza infingimenti, risponderete all'esterno.
Da parte nostra, la non partecipazione al voto segna la nostra assoluta distanza da questi giochi e da questi profili politici.



PRESIDENTE

Dichiaro concluse le dichiarazioni di voto.
Chiedo ai Consiglieri questori di contare i Consiglieri: votiamo per alzata di mano.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 179/art. 84).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo.
RONZANI Wilmer (fuori microfono) Ma non si devono votare prima gli ordini del giorno collegati?



PRESIDENTE

Mi sono accertato, perché mi aspettavo questa domanda. È vero, ma - di norma - si votano prima del voto finale e dopo le dichiarazioni di voto.
Prima di procedere con la votazione finale sull'intero testo ovviamente ci sarà l'esame degli ordini del giorno collegati.
Per dichiarazione di voto sull'intero testo ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Abbiamo già manifestato la nostra contrarietà al provvedimento complessivo; poi, come abbiamo già annunciato, valuteremo la non partecipazione al voto, nelle modalità che indicheremo.
Come anticipato, a noi pare che questa manovra, nel portarsi dietro il pesante fardello di un mutuo molto oneroso che ulteriormente indebiterà la già complicata condizione finanziaria del nostro Piemonte, porti con s un'inquietudine profonda, in quanto vediamo che questo Piemonte, con la manovra in esame, arretra nelle cifre di bilancio più significative e in quelle meno significative, consegnandoci un quadro di grandi preoccupazioni e di grande inquietudine.
Noi abbiamo detto che avremmo voluto un po' più di coraggio e un po' più di disponibilità nell'incontrare gli orientamenti della minoranza, che ci sono sempre sembrati improntati alla responsabilità, alla pacatezza all'attenzione, soprattutto nei confronti delle sofferenze più nascoste magari invisibili che però molti di noi sanno cogliere e conoscono in profondità.
Per questo, come minoranza, ci siamo concentrati unicamente su una questione che ci pare oltremodo gravosa e preoccupante, cioè il taglio forte che subiranno i servizi sociali. Un taglio che, come già ricordato anche dalla collega Artesio, in realtà vale molto di più dei venti milioni (solo in parte recuperati con gli otto inseriti nel maxiemendamento) perché sconta anche un primo taglio che era stato effettuato nel bilancio tecnico.
Noi crediamo che, da questo punto di vista, sarà difficile poter pensare ad una tenuta di coesione sociale nel nostro Piemonte e ci auguriamo che presto, nella discussione successiva e nei prossimi bilanci ci sia un recupero di responsabilità rispetto ad un tema così delicato come quello del sostegno agli "ultimi".
Più in generale, crediamo che sia stata fatta una forzatura incomprensibile in riferimento al nostro atteggiamento improntato al dialogo e a buone proposte. Ho già detto e ripeto che questo atteggiamento muscolare non ci convince: pensiamo che non sia un buon viatico per il prossimo futuro.
La nostra posizione evidentemente è di contrarietà e valuteremo come esprimerla al momento del voto finale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Già mi ha ignorato precedentemente, quando volevo intervenire per dichiarazione di voto sull'emendamento testé...



PRESIDENTE

Io non ignoro nessuno. Non l'ho vista e me ne scuso, però deve anche capire che sto presiedendo dalle ore 10 di questa mattina.



GIOVINE Michele

Come?



PRESIDENTE

Ripeto: io non ignoro nessuno. Semplicemente non l'ho vista e me ne scuso.



GIOVINE Michele

un dato di fatto. Non mi sono lamentato, però essere ignorato anche in sede di dichiarazione di voto finale mi sembra un pochino eccessivo.
Ciò premesso, prima di annunciare il voto favorevole alla fine della disamina del provvedimento nella sua complessità, voglio ricordare all'amico Lepri che, quando parla di indebitamento, forse dovrebbe guardare all'ex Assessore Peveraro.



GIOVINE Michele

LEPRI Stefano (fuori microfono)



GIOVINE Michele

L'hanno mandato a casa.



GIOVINE Michele

Giustamente. Dal suo sorriso, non la vedo particolarmente dispiaciuto di questo fatto.
Peraltro, la situazione di indebitamento che il professore, Assessore grande lupo mannaro, Peveraro, ha generato in sede di Regione Piemonte è stata ampiamente sperimentata anche in sede di Comune di Torino; purtroppo anche il prossimo sindaco di Torino - che noi speriamo ovviamente di colore opposto a quello che è stato finora negli ultimi quattro lustri - dovrà affrontare tale situazione senza averne colpa.
Con questo assestamento abbastanza decoroso, noi cerchiamo di fare un primo passo sulla via del risanamento dei conti, pur puntando sostanzialmente al rilancio economico della nostra Regione.
Il passo successivo che mi piace ricordare già oggi, in sede di dichiarazione di voto, sarà il Piano straordinario per il lavoro, che questa maggioranza intende portare al voto domani - lo spero vivamente, con la collaborazione dell'opposizione - o comunque nelle prossime sedute.
Crediamo che sia un'altra pietra miliare di questa maggioranza e del suo programma di Governo; ci auguriamo che possa avere una condivisione dell'opposizione che, purtroppo, per quanto alcune questioni siano condivisibili... Diciamo che lo sono un po' meno le questioni legate all'articolo 11, perché lì ci sembrava più una difesa di bottega - la bottega di Gariglio, tanto per intenderci - che una vera questione legata ad argomenti rispetto ai quali l'opposizione su altri temi, su altri articoli e anche sulle cifre, lecitamente, ha condotto una battaglia che noi riconosciamo politicamente corretta e legittima; un po' meno sulla questione della GTT. O meglio, per qualcuno che purtroppo stasera è assente magari era importante, magari un po' meno per il resto dell'opposizione e per il resto della comunità piemontese.
Concludo, Presidente, confermando il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
L'ora è tarda e ormai sta scadendo il termine. Noi comunque siamo soddisfatti, perché credo che abbiamo dimostrato nella giusta misura quello che deve fare una Giunta e una maggioranza, cioè cercare il dialogo e il confronto, ma poi decidere. Ed è quello che noi abbiamo fatto.
Per un certo periodo di tempo, abbiamo cercato di trovare dei punti di intesa con l'opposizione. Tra l'altro, siamo andati incontro ad alcune loro richieste, per cui è un po' ipocrita sentire certe dichiarazioni. Ma non voglio provocare polemiche, vista la situazione.
Ricordo soltanto che alcune specifiche poste in bilancio sono state addirittura sollecitate da esponenti dell'opposizione (faccio riferimento alle società di mutuo soccorso).
Sui consorzi socio-assistenziali, siamo partiti da quattro milioni di euro e abbiamo addirittura raddoppiato la disponibilità. Questo, però, non è stato apprezzato.
Sulla cultura, stendiamo un velo pietoso, perché se siamo in questa situazione è perché qualcuno nel 2009 ha fatto più di venti milioni di spese in questo campo senza adeguata copertura finanziaria e i riflessi negativi sono inevitabilmente finiti sul bilancio 2010.
Non ultimo aspetto che voglio sottolineare - e questo mi è dispiaciuto perché invece è stato l'elemento veramente innovativo di questo assestamento di bilancio, e ne ho visti parecchi - è la precisione con cui sono stati presentate le poste e con cui soprattutto è stata garantita la copertura finanziaria da parte degli Assessori competenti. Ringrazio in particolare gli Assessori Quaglia e Maccanti per l'attenzione e la disponibilità che hanno dimostrato in questi giorni.
Nel passato, anche quando noi governavamo, fra il 2000 e il 2005, a volte si veniva nelle trattative con l'opposizione e si promettevano cifre anche molto cospicue, ma poi, nel corso dell'esercizio finanziario, questi soldi sparivano e la legge, improvvisamente, non aveva copertura finanziaria oppure i soldi destinati ad una certa UPB erano stati spostati non a favore della legge, come era nelle intenzioni originarie, ma verso un'altra.
Questa volta, invece, in sede di assestamento di bilancio è stato fatto un lavoro onesto e realistico; pertanto, non possiamo che confermare il nostro voto favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

L'impronta fra i rapporti fra maggioranza e opposizione è uno degli indici di misurazione di una democrazia. Invece, la conclusione dell'iter a cui siamo arrivati in questo Consiglio è stata propria quella in cui non si è voluto tenere conto del rispetto delle posizioni, come dovrebbe essere in un sano rapporto tra maggioranza e opposizione.
In sede di dichiarazione di voto, ricordo e pongo una domanda cui chiedo, se possibile, una risposta al di fuori di quella che è la sede dell'Aula: a quale disponibilità al confronto la maggioranza sarebbe stata disponibile se il 6 luglio non si fossero trovati 15 milioni di euro di maggiori entrate? Quale sarebbe stata la disponibilità al confronto e al ragionamento se questo accertamento di bilancio non avesse garantito all'improvviso, il 6 luglio, 15 milioni di euro? Se non ci fosse stato quell'accertamento, anche questo assestamento di bilancio, che prevede un intervento di 15 milioni, probabilmente non ci sarebbe stato.
Chiedo dunque ad alcuni colleghi di maggioranza - non a tutti, perch chiederei troppo - di riflettere su come si vuole impostare il rapporto futuro in Consiglio e su quanto peso istituzionale vogliamo dargli nel prosieguo di questi lavori. Sta a noi, ma soprattutto alla Giunta e alla maggioranza, invertire una tendenza che, secondo me, non è solo percepibile in Consiglio e in Piemonte, ma è percepibile sia a livello nazionale sia a livello locale nelle varie istituzioni, il che si traduce, di riflesso, in una disaffezione complessiva alla politica, di cui forse qualcuno pu giovarsi, ma sicuramente non il Paese. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Ormai l'ora è tarda però ribadisco che, a seguito di alcuni interventi sentiti dalla maggioranza questa sera, il dispiacere già manifestato negli interventi precedenti si è accresciuto. L'intervento del Capogruppo del PdL Pedrale, che ha definito la minoranza ipocrita, credo sia del tutto da rimandare al mittente e poteva sicuramente essere evitato: non penso che l'ipocrisia sia stata una nostra nota connotante, rispetto al nostro comportamento, proprio perché abbiamo sin dall'inizio manifestato le nostre richieste e, come detto già dai colleghi, non erano richieste puntuali rispetto ad esigenze specifiche, legate magari ad interessi di collegio, ma erano legate al momento che stiamo vivendo.
Credo che l'ipocrisia, quindi, non sia stato un tratto della minoranza e anche tutta la discussione legata al tema trasporti, che ha contraddistinto la giornata di ieri, è stata una discussione proprio nel merito: nel merito rispetto ad una richiesta su un provvedimento che, come già detto nell'intervento precedente, ha portato a una non discussione effettiva sul futuro possibile del trasporto regionale piemontese.
L'amarezza determina la non partecipazione a questa manovra, che è una manovra, così come quella nazionale, depressiva e che invece di creare posti di lavoro ne toglierà probabilmente molti. Ciò che viene portato come primo provvedimento importante da questo Governo è dunque una manovra che non risulterà avere benefici sui piemontesi, in particolare sulle fasce più deboli.
Chiudo ricordando che proprio in questi giorni stiamo discutendo della situazione FIAT, che probabilmente avrà delle importanti ripercussioni sul nostro territorio e forse una maggiore attenzione sul fronte sociale, in modo anche preventivo rispetto a ciò che potrà capitare, sarebbe stata certamente migliore e di maggiore efficacia.
Chiaramente, dunque, non parteciperemo al voto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Incomincerei proprio da dove ha terminato la collega Cerutti. Noi siamo soddisfatti di riuscire ad approvare questo assestamento di bilancio anche perché vogliamo assolutamente, in questa situazione di crisi economica, di crisi del lavoro, di crisi della FIAT - come giustamente diceva la collega passare celermente al Piano lavoro, per chiudere prima della pausa estiva anche con questo provvedimento.
Noi sicuramente avremmo voluto non tagliare da nessuna parte - è chiaro? - ma ci siamo ritrovati in una situazione da cui purtroppo non si poteva uscire differentemente. Non voglio far polemiche, ma devo dire che le responsabilità ci sono e sono ben evidenti: sono ben evidenti quelle di una Giunta che male ha governato nei cinque anni precedenti e quelle di un Assessore al Bilancio che prima ha colpito nel Comune di Torino e poi ha colpito nella Regione Piemonte. Perché questo è il dato di fatto: se viene chiamato "Indebitator" un motivo ci sarà! Quindi su questo punto - e lo dico chiaramente - non possiamo nasconderci dietro un dito.
Però voglio terminare qui, vista anche l'ora tarda. E non me ne abbia l'Assessore Sacchetto, ma voglio ringraziare l'Assessore Maccanti e l'Assessore Quaglia perché sono state veramente - e credo che questo lo pensino tutti - degli Assessori presenti, competenti e disponibili. Ritengo anche di usare questo termine non a torto: disponibili, verso tutti quanti.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la fase delle dichiarazioni di voto. Domani ricominceremo i nostri lavori con la discussione degli ordini del giorno collegati, prima del voto finale.
Ricordo che il Consiglio regionale è convocato in seduta unica alle ore 10 e la Giunta per il Regolamento è convocata alle ore 17.
Grazie e buona notte.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 00.07)



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