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Dettaglio seduta n.298 del 13/11/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 12.40)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Musei

Proposta di deliberazione n. 224, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione Museo delle antichità egizie di Torino di cui alla DCR n. 372 18668 del 16 giugno 2004" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. della deliberazione n. 224 sul Museo Egizio, che in Commissione è stata votata all'unanimità.



PRESIDENTE

Sulla stessa deliberazione c'è già la richiesta della Giunta.
La dichiaro, dunque, iscritta e quando, tra oggi e domani, ci saranno le condizioni, la affronteremo.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g., così come modificato, è quindi approvato ai sensi dell'articolo 58 del regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cota e Giordano.


Argomento:

b) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 2 decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale.


Argomento:

c) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012


PRESIDENTE

La Giunta regionale in data 7 novembre 2012 ha trasmesso, per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della LR 7/2001 ("Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte"), n.
6 deliberazioni del 1° ottobre 2012, n. 1 deliberazione dell'8 ottobre 2012.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento: Nomine - Volontariato

Esame proposta di deliberazione n. 226, inerente a "Nomina dei componenti del Comitato regionale di gestione del fondo speciale per il volontariato presso la Regione ai sensi della legge regionale 19 agosto 1994, n. 38 (valorizzazione e promozione del volontariato). Individuazione delle associazioni maggiormente rappresentative ai sensi della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39 (Criteri e disciplina delle nomine e incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti nominati)"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 226, inerente a "Nomina dei componenti del Comitato regionale di gestione del fondo speciale per il volontariato presso la Regione", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di intervento né dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 226, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Esame disegno di legge n. 273, inerente a "Ulteriori modifiche alla legge regionale 9 giugno 1994, n. 18 (Norme di attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381 'Disciplina delle Cooperative sociali')"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 273, inerente a "Ulteriori modifiche alla legge regionale 9 giugno 1994, n. 18 (Norme di attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381 'Disciplina delle Cooperative sociali)", di cui al punto 3) all'o.d.g.
relatrice la Consigliera Spagnuolo, che dà per letta la seguente relazione: "Illustre Presidente, Egregi Consiglieri la legge regionale 9 giugno 1994, n. 18 ("Norme di attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381 'Disciplina delle cooperative sociali'") all'articolo 16 ha previsto la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per le cooperative sociali, istituendo a tale scopo un apposito fondo di rotazione gestito tramite una convenzione stipulata con Finpiemonte S.p.A.
Successivamente, con l'articolo 56 della legge regionale 6 agosto 2009 n. 22 ("Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2009") era stato introdotto all'articolo 16 il comma 3 bis, che estendeva l'utilizzo del fondo di rotazione predetto per l'anticipazione di crediti non ancora scaduti delle cooperative sociali, in via prioritaria di tipo B che inseriscono al lavoro persone svantaggiate, regolarmente iscritte all'albo regionale, da vantarsi nei confronti di ASL e ASO. Anche questo nuovo strumento sarebbe stato inserito nella convenzione con Finpiemonte S.p.A.
In sede di definizione di tale convenzione, unanimemente da parte degli Uffici della direzione regionale competente e degli uffici di Finpiemonte S.p.A., emerse come la formula della "cessione pro solvendo" prevista dal suddetto comma 3 bis, avrebbe reso complessa ed onerosa la gestione e l'applicazione della misura prevista, così da far venir meno, di fatto, le finalità proprie della disposizione.
Per consentire l'applicazione della norma, era stato inizialmente presentato il disegno di legge n. 66 del 21 settembre 2010 mirato ad eliminare le parole "mediante la cessione pro solvendo di fatture emesse" al comma 3 bis dell'articolo 16 della LR 18/1994 come modificato dall' articolo 56 della legge regionale 6 agosto 2009, n. 22, così da poter rendere operativo il meccanismo. Il disegno di legge è stato ritirato in data 5 maggio 2011.
Nel frattempo, l'accentuarsi della crisi economica e di mercato ha reso difficile, per le cooperative sociali, anche l'accesso al fondo di rotazione cosiddetto storico. Per questa ragione, quindi, si è ritenuto indispensabile ed inderogabile intervenire sull'intero articolo 16, per renderlo operativo a tutti gli effetti.
Il presente disegno di legge ha la finalità precipua di rendere più efficace lo strumento agevolativo previsto per le cooperative sociali.
Esso è stato sottoposto al parere preventivo della Conferenza regionale della Cooperazione sociale, così come previsto dall'articolo 22 della legge medesima, che in data 18 ottobre 2011 ha espresso parere favorevole all'unanimità.
Presentato dalla Giunta regionale il 2 luglio 2012, assegnato il 10 luglio, il disegno di legge oggi all'attenzione dell'Aula, è stato esaminato in sede referente dalla IV Commissione permanente ed in sede consultiva dalla I Commissione (la quale ha espresso parere favorevole il 18 settembre 2012). È stato definitivamente licenziato in data 4 ottobre 2012.
Gli articoli 1 e 2 comprendono modifiche di coordinamento del testo di articoli collegati all' articolo 16 della LR 18/1994, necessarie e conseguenti alla sostituzione dell'articolo medesimo.
L'articolo 3 prevede la sostituzione dell'articolo 16, che nel testo vigente disciplina nel dettaglio gli importi, i criteri e le modalità di finanziamento. Con il nuovo testo si opta per una sostanziale delegificazione dei criteri e delle modalità a favore della Giunta, che pu compiere scelte adeguate alle contingenze economiche e sociali, indicando puntualmente le risorse a favore delle priorità evidenziate. Lo strumento agevolativo per l'accesso al finanziamento alle cooperative sociali è funzionale allo sviluppo di un segmento produttivo, quale quello della cooperazione, che nell'attuale contingenza ha fino ad ora garantito una funzione anticiclica, sotto l'aspetto del fatturato e occupazione. Inoltre il sostegno alle cooperative sociali può favorire l'incremento occupazionale ed il contenimento della crisi di questo settore d'impresa.
L'articolo 4 sostituisce la norma finanziaria adeguandola all'attuale struttura dello strumento finanziario regionale, ma non prevede adeguamenti di spesa in quanto gli stanziamenti previsti per le finalità della LR 18/1994 sono invariati.
Le risorse andranno definite di anno in anno sulla base della disponibilità finanziaria e dall'analisi dell'andamento dello strumento contributivo, anche alla luce del fatto che, trattandosi di fondo di rotazione, è caratterizzato da una certa flessibilità di cassa e di disponibilità, in relazione alla restituzione dei fondi. Può essere, in ogni caso, significativo ricordare che lo stanziamento è stato, fino al 2010, di euro 516.457,00 e successivamente di euro 488.888,50. Per l'anno 2012 non è previsto lo stanziamento di bilancio potendosi far fronte alle nuove richieste con il fondo cassa.
L'articolo 5 è dedicato alle abrogazioni, come utile strumento di semplificazione del sistema normativo regionale e di manutenzione tecnica delle modifiche intermedie.
Nell'auspicare una sollecita approvazione da parte di codesta Assemblea del presente disegno di legge, è utile richiamare l'attenzione dell'Aula sulla specifica natura dei destinatari diretti e indiretti di tali misure.
I destinatari diretti sono le cooperative sociali, che costituiscono un importante segmento dell'economia regionale, e che gestiscono servizi alla persona, nel caso delle cooperative sociali di tipo A, e servizi generali occupando personale appartenente a fasce disagiate, nel caso delle cooperative di tipo B.
I destinatari indiretti sono rappresentati dai fruitori dei servizi che vengono gestiti dalle cooperative, in particolare la popolazione anziana, i minori, i disabili per quanto concerne la cooperazione di tipo A, ed una pluralità di soggetti, tra cui enti pubblici, per i servizi gestiti dalle cooperative di tipo B.
Delegificando i criteri e le modalità di accesso al finanziamento si ritiene di poter offrire risposte più concrete e flessibili ai soggetti destinatari sulla base delle esigenze di mercato.
Le cooperative sociali iscritte all'Albo regionale rappresentano un segmento di imprenditoria non secondario all'interno dell'economia piemontese ed un più efficace ed efficiente sostegno consente, in un momento particolarmente sfavorevole dal punto di vista economico, di rilanciarle, favorirne la costituzione, promuoverne lo sviluppo e sarebbe l'economia del territorio nel suo complesso a trarne giovamento".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Visto che il testo è stato oggetto di un'approfondita analisi in Commissione, chiedevo soltanto la possibilità di presentare un emendamento laddove all'articolo 2 si prevede che la Giunta possa, a seguito dell'approvazione del programma degli interventi che è previsto secondo la procedura dell'approvazione della Giunta, previo confronto con la Commissione cooperazione, di prevedere che dove la Giunta possa, per necessità sopravvenute modificare il programma, prevedere nuovamente il confronto con la Commissione stessa.
Diversamente, si creerebbe una sfasatura tra quella che è la programmazione iniziale e la possibilità la settimana dopo di stravolgere il piano senza più alcun tipo di confronto.



PRESIDENTE

A quale articolo si riferisce?



TARICCO Giacomino

Dovrebbe essere l'articolo 2.



PRESIDENTE

L'articolo 2 parla della delega a Finpiemonte.



TARICCO Giacomino

All'articolo 3 si parla di "Modifica all'articolo 16 della legge".
Al punto 4 recita: "La Giunta regionale può, entro il 30 novembre di ogni anno, apportare modifiche agli atti di indirizzo di cui al comma 2".
Chiediamo di inserire le parole "sentita la Commissione cooperazione", così com'è scritto all'inizio.



PRESIDENTE

Poiché si tratta di una legge, dobbiamo scrivere "Conferenza regionale della Cooperazione sociale".
Il collega Taricco propone di inserire al comma 4 dell'articolo 3, dopo le parole "di cui al comma 2", le parole "sentita la Conferenza regionale della cooperazione sociale".
Dal momento che l'Assessore Monferino si dichiara d'accordo con la proposta, interrompiamo per qualche minuto i lavori al fine di procedere alla formalizzazione scritta dell'emendamento.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.48 riprende alle ore 12.49)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale. Procediamo dunque con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Sull'articolo 3 insiste l'emendamento che la Giunta regionale ha appena presentato facendo propria la proposta del collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dall'Assessore Monferino: al punto 4 del comma 1 dell'art. 3 vengono aggiunte, dopo le parole "al comma 2", aggiungere le seguenti parole: ", sentita la Conferenza regionale della cooperazione sociale".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3, così come emendato.
Il Consiglio approva ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva Non essendoci richieste di intervento né dichiarazioni di voto, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 45 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame mozione n. 736 presentata dai Consiglieri Vignale, Tiramani Spagnuolo, Leardi, Gregorio, Tentoni, Costa e De Magistris, inerente a "Interventi a favore dei soggetti affetti da epilessia"; mozione n. 884 presentata dai Consiglieri Artesio, Vignale, Reschigna, Stara, Dell'Utri Spagnuolo, Costa, Negro, Buquicchio, Cerutti e Burzi, inerente a "Copertura economica per la continuità dei protocolli terapeutici in atto"; ordine del giorno n. 893 presentato dai Consiglieri Montaruli, Pedrale e Cortopassi inerente a "Ripristino del diritto alle cure per i malati affetti da epilessia"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame degli atti di indirizzo di cui al punto 4) dell'o.d.g.
L'Assessore Monferino conferma l'orientamento della Giunta di voler esprimere parere favorevole su tutti e tre i testi. Se dunque ci fosse una rinuncia da parte di tutti in ordine all'illustrazione, potremmo procedere con la votazione.
Con l'assenso dei presentatori, passiamo dunque alle votazioni.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 736, il cui testo recita: "Il Consiglio Regionale Premesso che: Sono state presentate in Consiglio regionale due proposte di legge, la n.
51 e la n. 150, sottoscritte dai Consiglieri redattori del presente documento finalizzate all'introduzione di interventi regionali per i soggetti affetti da epilessia.
L'epilessia è una condizione cronica neurologica, caratterizzata da ricorrenti e improvvise crisi epilettiche, che può manifestarsi ad ogni età ed in forme diverse.
La sindrome è uno dei più frequenti disturbi del sistema nervoso centrale: ne soffrono 50 milioni di persone nel mondo, 500 mila in Italia e circa 40 mila in Piemonte.
L'epilessia è una malattia dell'età pediatrica: oltre il 40% del totale dei pazienti è infatti rappresentato da ragazzi sotto i 14 anni e di questi, il 20% ha meno di due anni.
Valutato che L'epilessia può essere diagnosticata, e curata nel 60-70% dei casi, ma per il miglioramento della qualità della vita delle persone affette sono necessarie diagnosi precoci e cure adeguate realizzabili solo attraverso una maggior informazione sulla sintomatologia da parte del paziente e la sua capacità di comprendere il significato e gli scopi della terapia.
Oggi la grande maggioranza delle persone con epilessia può condurre una vita normale, grazie alle terapie che assicurano il controllo della malattia.
In Piemonte non sono presenti centri di eccellenza né un rete integrata di centri di I, II e III livello per la cura dell'epilessia, né struttura di coordinamento o monitoraggio sulle iniziative di informazione sintomatologia e cura della sindrome.
Considerato che Secondo recenti studi ancora oggi i soggetti con epilessia si devono scontrare con pregiudizi e incomprensioni che circondano questa malattia ancora difficili da cancellare: il 6 per cento degli italiani ritiene che l'epilessia dipenda da una possessione demoniaca.
Impegna Il Presidente e l'Assessore competente a redigere un 'Progetto Salute' relativo all'epilessia che preveda: l'istituzione, presso l'azienda ospedaliera S. Giovanni Battista di Torino e l'AOU Maggiore della Carità di Novara, di Centri regionali di riferimento per l'epilessia, allo scopo di assicurare il miglioramento della qualità di vita alle persone con epilessia ed alle loro famiglie: l'attribuzione alle aziende sanitarie locali l'accertamento dell'invalidità mediante le commissioni mediche competenti in modo da garantire un adeguato collegamento del paziente con la famiglia: la promozione di una maggior informazione sull'epilessia attraverso anche la realizzazione e la divulgazione di messaggi informativi e di materiale informativo alle associazioni di categoria al fine di eliminare i pregiudizi che possono creare impedimenti all'atto dell'assunzione del soggetto con epilessia l'attivazione di una campagna di sensibilizzazione ed informazione sulla patologia attraverso i mezzi stampa: la ridefinizione dei termini entro i quali viene accertata la remissione clinica dallo stato patologico della malattia l'istituzione di corsi di aggiornamento per insegnanti sulle problematiche relative all'epilessia l'individuazione nell'ambito del piano ospedaliero regionale, spazi idonei alla diagnosi e alla cura dell'epilessia con l'indicazione delle localizzazioni, del dimensionamento e delle specializzazioni".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 884, il cui testo recita: Premesso che: L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha inserito nelle liste di trasparenza alcuni farmaci di prezzo elevato, tra cui alcuni farmaci necessari per curare forme di epilessia. Il generico di tali farmaci costa dai 40 ai 96 euro meno del farmaco griffato Alcuni cittadini, al momento dell'acquisto, si sono visti richiedere la differenza tra il prezzo del farmaco griffato e il generico. L'unico modo per non pagare il ticket era accettare la sostituzione, ma l'Alfa consiglia di evitare la sostituzione per la delicatezza e l'efficacia del farmaco in questione.
Infatti un comunicato dell'AIFA, del luglio 2012, sottolinea l'opportunità di non cambiare la terapia in atto e di applicare la legge sui farmaci equivalenti solo a chi iniziava la terapia ex-novo, invitando le Regioni ad accollarsi la spesa in caso in cui il medico sulla ricetta avesse apposto la dizione "non sostituibile" La Regione Piemonte però non ha recepito la raccomandazione, per cui.
anche se AIFA raccomanda di non sostituire il farmaco con equivalenti. in caso il paziente sia già in terapia con quel farmaco, si è comunque tenuti al pagamento del ticket.
Evidenziato che: gli uffici regionali sostengono che a oggi le regioni non hanno adottato il comunicato AIFA, assumendo a carico della Regione la differenza tra il costo griffato e quello equivalente, con ciò consentendo ai malati con protocollo terapeutico già in atto di proseguire con il tradizionale trattamento.
è prevista una prossima riunione interregionale del comitato tecnico scientifico sui farmaci che dovrebbe esaminare questa situazione eventualmente anche ipotizzando su scala nazionale una trattativa con i produttori volta a ottenere una riduzione del costo del 'griffato'.
Il Consiglio Regionale impegna la Giunta Regionale: a garantire la prosecuzione dei protocolli terapeutici in atto anche in questa fase di transizione rispetto a auspicabili soluzioni dei tavoli nazionali, prevedendone la copertura in extra Lea".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 893, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale Premesso che il Decreto sulla Spending Review varato dal governo Monti {Decreto Legge 95/12, convertito nella Legge 135/12), ha definito nuove regole per le prescrizioni dei farmaci nelle liste di trasparenza, l'elenco dei farmaci non più soggetti a brevetto e sostituibili dai farmaci generici, sono stati inseriti anche quelli contenenti Levetiracetam (Kappra) e Topiramato (Topamax) utilizzati nelle terapie antiepilettiche una comunicazione dell'agenzia italiana del farmaco (AFA), approvata dalla Commissione Tecnico Scientifica (CTS) il 16 luglio 2012, raccomanda fa non sostituibilità dei farmaci assunti 'per i pazienti epilettici in trattamento, che risultano completamente controllati dalla terapia farmacologica (...) indipendentemente dal fatto che sia brand o equivalente' nel territorio regionale numerose persone affette da epilessia e loro familiari, non potendo più beneficiare delle esenzioni, sono costrette all'acquisto oneroso degli indispensabili farmaci contenenti Levetiracetam (Kappra) e Topiramato (Topamax) Tenuto conto che le associazioni in difesa dei malati di epilessia LICE e AICE hanno avviato una serie di iniziative di protesta e, in particolare, il Segretario Nazionale dell'AICE dr. Giovanni Battista Pesce ha iniziato dal 3 ottobre lo sciopero della fame L'AIFA, nella già richiamata comunicazione approvata il 16 luglio 2012 raccomandava 'nei casi in cui il medico decida la non sostituibilità del farmaco prescritto, che le autorità sanitarie territoriali non pongano a carico dell'assistito la differenza fra il prezzo più basso ed il prezzo del farmaco previsto facendo eccezione a quanto stabilito dal quarto comma dell'art. 7 della legge 405/2001' Impegna la Giunta regionale a predisporre immediatamente tutte le misure necessarie affinché sia garantito il diritto alle cure sanitarie, attraverso esenzioni o misure economiche alternative, ai malati affetti da epilessia, in cura con i farmaci Levetiracetam e Topiramato che non possono sostituire la terapia con farmaci "generici".
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Preciso che sulla mozione n. 736, non per volontà ma per semplice distrazione, non ho partecipato alla votazione e quindi a verbale non risulta il mio voto.



PRESIDENTE

Diamo allora atto per il verbale che, a tutti gli effetti, il collega Buquicchio intendeva votare favorevolmente sulla mozione n. 736.


Argomento: Musei

Esame proposta di deliberazione n. 224, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione Museo delle antichità egizie di Torino di cui alla DCR n. 372-18668 del 16 giugno 2004"


PRESIDENTE

Chiedo ancora un attimo di attenzione.
Propongo di procedere anche alla votazione della Proposta di deliberazione n. 224, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione Museo delle antichità egizie di Torino di cui alla DCR n. 372-18668 del 16 giugno 2004", di cui al punto 5) all'o.d.g., per l'urgenza di cui parlavamo precedentemente.
Si tratta di un atto urgente, perché ho visto che il testo è stato licenziato dalla Commissione con la votazione favorevole di tutti i Gruppi.
Non credo quindi che ci siano obiezioni a darla per illustrata.
Non essendovi richieste di intervento né dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 224, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Grazie a tutti.
Ci vediamo questo pomeriggio.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.56)



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