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Dettaglio seduta n.254 del 24/07/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


MASTRULLO ANGIOLINO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Anziano Mastrullo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.30 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



NOVERO GIANFRANCO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Richiesta di comunicazioni della Giunta regionale, da parte del Consigliere Biolé sul transito di scorie nucleari da Saluggia verso la Francia


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Più che una richiesta di modifica dell'ordine del giorno, chiedo visto l'evento che si è verificato la notte scorsa - che venga a riferire direttamente il Presidente Cota a proposito della ripresa del trasporto di scorie nucleari da Saluggia verso la Francia. Ciò per due motivi principali: 1) perché mi giungono notizie che è stato interrotto un treno passeggeri sulla linea della Val di Susa e non si capisce bene per quali ragioni; 2) perché pare che i Castor con le scorie nucleari siano rimasti fermi per 24 ore di fianco alla stazione di Vercelli senza alcun tipo di precauzione.
Di conseguenza, chiedo - ovviamente con l'autorevolezza anche dell'Assessore Ravello - che venga a riferire su questa grave questione il Presidente Cota.



PRESIDENTE

Oggi pomeriggio, alle 14.30, ci sarà un question time sull'argomento: direi che si può approfondire la questione in quell'occasione.



BIOLE' Fabrizio

Il question time è stato presentato ieri e non erano ancora presenti gli eventi verificatisi questa notte. Penso invece che i due aspetti che ho citato prima debbano rappresentare un ulteriore motivo di approfondimento del Consiglio rispetto alla questione. Comunque, è chiaro che il question time verrà trattato all'ora indicata.
Siccome sono previsti ulteriori nove o dieci passaggi in Piemonte prima di Ferragosto, insisto nel chiedere che il Presidente Cota in persona venga a riferire all'Aula sull'argomento: sembra una cosa assolutamente coerente con quella che deve essere la sua rappresentanza e la sua responsabilità.



PRESIDENTE

Ritengo di interpretare il pensiero dell'Assessore Ravello dicendo che oggi pomeriggio sicuramente nella risposta ci sarà attenzione all'evolversi della situazione fino a questo giorno. Al limite, se il Vicepresidente Cavallera vuole intervenire...



CAVALLERA Ugo

No.



PRESIDENTE

Quindi oggi pomeriggio l'argomento sarà aggiornato da parte della Giunta a tutti gli avvenimenti accaduti fino a questo momento.



BIOLE' Fabrizio

Chiedo scusa. Forse sono io che non interpreto nel modo corretto il Regolamento, ma chiedo, se possibile, di mettere ai voti il fatto che Presidente venga a riferire in merito a questi episodi. Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Quindi lei chiede, a norma di Regolamento, che avvenga l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.? Allora lo formalizzi, per favore.



BIOLE' Fabrizio

Presidente Cattaneo, come dicevo al Presidente Novero, rispetto agli episodi che si sono verificati nella notte tra ieri e oggi, relativi al trasporto di scorie nucleari da Saluggia verso la Francia, si sono verificati degli eventi "accessori" di una gravità che io ritengo estrema: la permanenza per 24 ore di un treno contenente scorie a fianco di una stazione civile come quella di Vercelli e il fatto che un treno passeggeri sia stato bloccato nelle ore della sera di ieri sulla linea della Val Susa.
Secondo me, è importante che il Presidente in persona venga a riferire in merito a queste questioni, poiché tutto quello che si è mosso nella nottata appena passata potrebbe in qualche modo essere l'inizio di una problematicità per i cittadini che non sono informati su questi trasporti perché, da un'unica Prefettura (quella di Alessandria), pare che i trasporti successivi prima della fine dell'estate siano ulteriori nove. Di conseguenza, chiedo di inserire all'o.d.g., se possibile, un riferimento diretto del Presidente Cota rispetto a questi fatti.


Argomento: Famiglie

Ordine del giorno n. 822 "Tutela e promozione della famiglia" presentato dai Consiglieri Leo, Leardi, Pedrale, Botta Marco, Motta Massimiliano Formagnana, Tentoni, Carossa, Marinello, Costa, Negro, Cursio (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Visto che proprio oggi vi è un question time sull'argomento, ritengo che potrà essere esaustiva la risposta che l'Assessore Ravello fornirà in quell'occasione.
Peraltro, prima avevo domandato la parola per chiedere un incardinamento diverso dell'ordine del giorno n. 822 "Tutela e promozione della famiglia", per far sì che venisse inserito al primo punto dell'o.d.g.
della seduta pomeridiana, in maniera tale che fossimo sicuri della sua discussione ed eventualmente della sua votazione.



PRESIDENTE

Non si può fare un ragionamento sull'orario: dobbiamo riposizionarlo, a meno che vi sia un'intesa e l'Aula acconsenta, visto che si tratta di un ordine del giorno sottoscritto da molti Consiglieri, a trattarlo subito oggi pomeriggio. Possiamo fare così. D'accordo.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Proposta di legge n. 86 "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva" - presentazione ordine del giorno collegato


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.



SPAGNUOLO Carla

Grazie, Presidente.
Non so se è rituale il mio intervento; se non lo è, lo ritiro.
Desidero annunciare la presentazione di un ordine del giorno connesso in qualche modo alla legge sul linguaggio dei segni, che attiene alla problematica delle protesi cocleari.



PRESIDENTE

Quando sarà depositato, sarà dichiarato collegato e pertanto potrà essere discusso e ovviamente votato.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Ho già espresso questa considerazione alla Conferenza dei Capigruppo e non ho nessuna difficoltà ad esprimerla in Aula.
Sia chiaro, noi non abbiamo nessuna difficoltà a discutere l'ordine del giorno sulla famiglia, così come è stato richiesto da parte del collega Pedrale. Dalle mie parti, però, si dice che non si può pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca. Mi rivolgo alla Giunta: o la Giunta (e la maggioranza) dimostra a quest'Aula di voler discutere la legge di governo del territorio - che di per sé, anche per l'attività emendativa che è stata presentata, mi sembra abbia già qualche complicazione di iter e di approfondimento, e voglio ricordare che si tratta di un disegno di legge di 84 articoli - oppure, se la Giunta (e la maggioranza) ritiene che quella legge abbia un suo iter normale e si pretende e si richiede legittimamente, sia ben chiaro - la discussione su alcuni ordini del giorno, è ovvio che io, signor Presidente, incomincio a non capire la necessità della seduta serale di questa sera.
Chiariamoci una volta per tutte, perché quando la Giunta regionale ha chiesto la seduta serale in Conferenza dei Capigruppo non ci siamo opposti.
evidente che la seduta serale si giustifica nel Consiglio regionale se la Giunta e la maggioranza ritengono di avere dei provvedimenti su cui chiedere un'intensificazione dell'attività dell'Aula, ma se per prima è la maggioranza a ritenere non prioritario l'esame in modo celere di quel disegno di legge, noi ne prendiamo volentieri atto e ci comporteremo di conseguenza.
Pertanto, Assessore Cavallera, personalmente già intravedo qualche difficoltà rispetto alla chiusura del disegno di legge prima della pausa estiva; dopo questi atteggiamenti in Aula, posso garantire che vedo l'impossibilità di un esame del disegno di legge. La Giunta (e la maggioranza) in Aula deve definire le sue priorità, per cui noi non votiamo l'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Da parte della Giunta regionale c'è il richiamo alla conclusione della Conferenza dei Capigruppo, e quindi all'ordine degli argomenti così come sono stati comunicati dal Presidente.
chiaro che, nella sua sovranità, l'Aula può decidere d'inserire qualche altro argomento, se questo non provoca deragliamenti o deviazioni rispetto all'obiettivo di fondo - che penso non sia solamente della Giunta regionale, ma sia della Regione e di tutti i Consiglieri - di aggiornare la legge urbanistica regionale, sulla quale richiamo l'attenzione di tutti anche nel senso di un eventuale alleggerimento dei lavori, dal punto di vista della quantità degli emendamenti da trattare.
Pertanto, non posso che rimettermi alla volontà dei Capigruppo, ma naturalmente, quanto più siamo consoni all'o.d.g., tanto più l'obiettivo si raggiunge.
Nel corso dei lavori, si può valutare d'inserire eventuali altre decisioni, se queste comportano una breve discussione.
Diversamente, è chiaro che il lavoro proseguirebbe con degli stop and go! Quella sull'urbanistica è una legge complessa; se rendiamo accidentato il percorso, l'obiettivo, che per noi è raggiungibile nel giro di qualche seduta (se vi è la volontà dei Consiglieri, cui, complessivamente, faccio appello), diventa complicato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Due questioni. Quanto espresso dal Consigliere Reschigna è più che condivisibile, nel senso che durante la Conferenza dei Capigruppo abbiamo accettato di buon grado la seduta serale, interpretando la volontà di procedere con il disegno di legge n. 153.
Se, adesso, la maggioranza avanza delle richieste che non corrispondono ad una sua esigenza di priorità, viene meno quel principio.
La seconda questione, relativamente a quanto richiesto dal Movimento 5 Stelle...



(Problemi tecnici con i microfoni)



BUQUICCHIO Andrea

Concludo brevemente.
Relativamente alla richiesta che i colleghi del Movimento 5 Stelle hanno presentato, riguardante la questione delle scorie nucleari, direi che, a prescindere da chi svolge la comunicazione (il Presidente o un rappresentante di Giunta; vedo l'Assessore qui presente) è opportuno poiché è un argomento quanto mai attuale, oltre che urgente, dare delle risposte.
Ricordo che, circa un anno fa, l'Aula votò un ordine del giorno che impegnava la Giunta a dare informazioni puntuali alla popolazione in merito all'argomento, è che non vale il segreto d'ufficio per il timore di atti terroristici, perché non è la popolazione che va avvisata direttamente, ma gli Amministratori ed i Sindaci, che possono provvedere ad attivare tutti i meccanismi di protezione.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Voglio tornare, come ha fatto il collega Buquicchio, sull'argomento sollevato...



PRESIDENTE

Scusi, collega, non siamo all'interno del dibattito generale! Siamo all'inizio della seduta.
Il collega Reschigna ha parlato, in maniera molto articolata, contro la trattazione dell'ordine del giorno sulla famiglia; il suo collega di Gruppo ha chiesto la trattazione di un punto.
Il collega Buquicchio si è associato, puntualizzando sull'argomento però, se si associa anche lei che è dello stesso Gruppo! Non è previsto!



BONO Davide

Presidente, seguendo il Regolamento, voglio solo attribuire la delega poiché il comma 2, dell'articolo 58, stabilisce che può richiedere l'inserimento di un punto all'o.d.g. un Presidente di Gruppo o un Consigliere da lui delegato.
Volevo solo affermare che delego il Vicecapogruppo Biolé, poiché ne condivido la richiesta.



PRESIDENTE

D'accordo.
La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 830, relativo all'adesione alla campagna "Sblocchiamoli - Cibo, salute e saperi senza brevetti".
una campagna importante, finalizzata a garantire la possibilità di utilizzare sementi senza che queste possano tutte essere brevettate dalle multinazionali; una campagna che coinvolge moltissime organizzazioni in questo senso.
Chiediamo che si apra un confronto in seno al Consiglio regionale per dare mandato alla Giunta di aderire a questa campagna, che consideriamo importante per evitare che la vita, in generale, compresi gli aspetti della vita umana, possa essere brevettata.



PRESIDENTE

Nell'ordine: la prima è una richiesta di comunicazione da parte del Presidente della Regione, riguardo all'attuale questione delle scorie nucleari, che peraltro sarà trattata in sede di articolo 100, già nel pomeriggio.
La richiesta permane. Se ho ben inteso, il Consigliere Pedrale è intervenuto contro.
Pertanto, dobbiamo procedere alla votazione per l'iscrizione di questa richiesta di comunicazione, fatta salva la disponibilità della Giunta a fissarne l'orario. È del tutto evidente che la Giunta deve avere elementi per la comunicazione, affinché questa sia utile per l'informazione ed il dibattito.
Ricordo che sono necessari 40 voti.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inserimento, al primo punto dell'o.d.g. odierno, della comunicazione della Giunta regionale riguardante la questione delle scorie nucleari.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Famiglie

Ordine del giorno n. 822 "Tutela e promozione della famiglia, presentato dai Consiglieri Leo, Leardi, Pedrale, Botta Marco, Motta Massimiliano Formagnana, Tentoni, Carossa, Marinello, Costa, Negro, Cursio (richiesta inversione all'o.d.g.) (seguito)


PRESIDENTE

Ritengo non ci siano le condizioni per trattare l'ordine del giorno n.
822, sulla tutela e promozione della famiglia, in seguito a quanto ha detto chi si è opposto, ma anche in base a quanto è stato detto, quando se ne è parlato, in sede di Conferenza dei Capigruppo.
M'impegno, in sede di Conferenza dei Capigruppo di mercoledì prossimo, a creare le condizioni per trattare questo documento in un'altra seduta di Consiglio: venerdì prossimo o il martedì successivo, comunque prima della pausa estiva.
C'è la richiesta di procedere con la votazione.
Ricordo che la maggioranza è semplice, non sono richiesti 40 voti.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non funziona? Chi non ha votato? Il numero legale è 28.
Presenti 25.
Due Consiglieri dell'ultimo banco su tre...
Non funziona, siamo a 27.
Siamo sotto il numero legale.
Neanche il suo, Consigliere Angeleri?



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

La "pallina" del Consigliere De Magistris era accesa!



PRESIDENTE

Un attimo! Un attimo! Per favore! Presenti 25; e il numero legale è 28. Ho visto perfettamente che per le postazioni si rilevava la presenza, poi ce n'erano due e poi zero. Se le calcoliamo tutte e tre, siamo a 27. Ne manca uno. Chi non ha votato?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No. 25 più tre fa 28, meno uno...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Collega Reschigna, per favore! Per favore! Non sa ancora cosa dirò! Presenti 25, compreso l'uno più due che non hanno votato, fa 27.
Comunque, non è 28.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Siete seduti in tre? Consigliere Tiramani, siete seduti in tre? Mi risponda, per favore.
Benissimo. La "pallina" del collega Gregorio era accesa ed è computata nei 25, più due fa 27. La matematica non è un'opinione! Il problema è risolto, perché sia il Consigliere Tiramani che il Consigliere De Magistris, pur togliendo la scheda, sono stati computati nei 25.
La stampa del voto elettronico è a disposizione dei Consiglieri.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
I nostri lavori riprenderanno alle ore 11.53.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.25 riprende alle ore 11.55)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Ovviamente, pensavo che la mia proposta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno sulla famiglia, che ritenevo importante e condiviso da moltissimi dei Gruppi presenti in Aula, non creasse particolari momenti emotivi di frizione.
D'altronde, la calendarizzazione odierna prevede anche la seduta serale, quindi ritenevo che ci fosse lo spazio per discutere l'ordine del giorno sulla famiglia e poi proseguire, ovviamente, con gli altri importanti disegni di legge o progetti di legge iscritti all'o.d.g. Ma visto che non vi è l'unanimità da parte dell'Aula, non voglio creare nessun imbarazzo ad alcuno, quindi ritiro la richiesta di iscrizione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Pedrale.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Ordine del giorno n. 830, presentato dai Consiglieri Taricco, Ronzani Reschigna, Pentenero, Boeti, Angela Motta e Muliere, inerente a "Adesione alla Campagna 'Sblocchiamoli' - Cibo, salute e saperi senza brevetti" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

L'ordine del giorno 830, presentato dal Consigliere Taricco è iscritto? L'Aula acconsente? È iscritto.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Dichiaro approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, l'o.d.g.
così come modificato.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 10 luglio 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Casoni, Comba, Costa Cota e Sacchetto.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 17 e del 19 luglio 2012.
Il numero legale è 28.


Argomento:

c) Impugnativa del Governo avverso legge approvata dal Consiglio regionale - Costituzione in giudizio


PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza, in data 20 luglio 2012, ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio a difesa della legge regionale 4 maggio 2012, n. 5 (Legge finanziaria per l'anno 2012), articoli 46, commi 2, 3, 4 e 47 commi da 1 a 9, impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 26 giugno 2012.


Argomento:

d) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012


PRESIDENTE

La Giunta regionale in data 12 luglio 2012 ha trasmesso, per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della LR 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n. 1 deliberazione dell'11 giugno 2012, n. 1 deliberazione del 18 giugno 2012.
Gli allegati sono a disposizione dei Consiglieri presso l'Ufficio dell'Aula.


Argomento:

e) Ricevimento delegazione rappresentati sindacali unitari dell'IPLA.


PRESIDENTE

Informo e ricordo che oggi alle ore 13 presso la Sala Viglione al primo piano sarà ricevuta una delegazione delle rappresentanze sindacali unitarie dell'IPLA.



PRESIDENTE

Ora abbiamo questo problema tecnico. Stiamo cercando di risolverlo perché il problema non è tanto l'ascolto degli interventi, cui potremmo sopperire con il cosiddetto "microfono gelato", ma la registrazione degli interventi a verbale, che è obbligatoria.
Eventualmente, chiameremo l'Ufficio di Presidenza a fare un estratto a verbale e opereremo con i microfoni provvisori.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Proseguimento esame proposta di legge n. 86, inerente a "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva"


PRESIDENTE

ARTICOLO 1 Nella seduta pomeridiana del 6 giugno 2012 è iniziato l'esame della proposta di legge n. 86, di cui al punto 3) all'o.d.g.
La relazione di maggioranza è stata svolta dal Consigliere Carossa quella di minoranza dalla Consigliera Pentenero.
Si è svolta e conclusa la discussione generale con gli interventi di numerosi Consiglieri.
Nella seduta antimeridiana del 19 giugno all'articolo 1 sono stati illustrati gli emendamenti rubricati n. 1), 9), 11), 10), 12), 24) e 2).
Nella seduta pomeridiana del 10 luglio, all'articolo 1 sono stati illustrati gli emendamenti n. 13), 14) 15), 7), 16), 17) e 23).
In occasione della discussione generale sull'articolo 1 e sugli emendamenti ad esso riferiti si è deciso, con la condivisione dell'Aula, di sospendere l'esame del provvedimento, per un approfondimento degli emendamenti in sede di IV Commissione consiliare, per la parte che riguarda la sanità, con l'intesa di riprenderne l'esame nella seduta odierna.
Se il Presidente della IV Commissione intende intervenire per riferire la ringrazio.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Grazie, Presidente.
Molto brevemente. La IV Commissione si è riunita ed è stato ascoltata una primissima relazione dei funzionari che si occupano di questo punto che si sono impegnati a fare avere dei dati molto più dettagliati inerenti a tutte le questioni collegate ai portatori di handicap dell'udito.
Oggi abbiamo ricevuto una relazione inerente alle protesi acustiche alle protesi digitali, agli impianti cocleari e un approfondimento in ordine alla problematica di carattere finanziario e alle problematiche legate alle liste d'attesa, così come ci viene illustrata dagli Uffici della Giunta.
La discussione che vi è stata in Commissione non si è allontanata dalla prima discussione che avevo ascoltato in quest'aula; certamente sono stati messi più a fuoco i problemi di carattere sanitario. Questo è quanto posso riferire all'Aula.
Oggi tutti i Consiglieri hanno ricevuto dalla Giunta - trasmessi dalla IV Commissione - i dati relativi agli aspetti sanitari e finanziari, che possono dunque essere approfonditi.
Come avevo anticipato, verrà presentato un ordine del giorno, che non è scaturito direttamente dai lavori della IV Commissione, ma che si pu ritenere un punto un pochino più ravvicinato sulle tematiche esclusivamente di carattere sanitario.
L'ordine del giorno è in fase di formazione e i Consiglieri lo riceveranno certamente prima della sua presentazione.



PRESIDENTE

La Presidente Spagnuolo ha riferito sull'esito dell'approfondimento in IV Commissione.
Dobbiamo riprendere la trattazione del provvedimento nel punto in cui avevamo sospeso: eravamo in fase di discussione generale sull'articolo 1 e sull'intero blocco emendativo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Vorrei avanzare una proposta ai presentatori e chiederei la cortesia di distribuire, se possibile, una lettera che ho inviato al Presidente della Regione e ai Consiglieri, perché fa parte dell'informativa della proposta dove, in sostanza, descrivo le motivazioni che, di fatto, sostengono le diverse opinioni.
Dopo la spiegazione che fa l'epilogo di quanto è accaduto e la considerazione dei diversi punti di vista, nell'intento di valorizzare l'obiettivo comune e prioritario, che è quello di favorire la massima inclusione nella società delle persone prive di udito, si propone che l'attuale proposta di legge sia ritirata e che la Giunta elabori un bando per le azioni a sostegno della Lis e altre azioni di supporto all'inclusione, soprattutto in ambito scolastico, degli audiolesi.
una proposta di mediazione che, ovviamente, se recepita dai presentatori, va sostanziata in un ordine del giorno redatto dai presentatori stessi.
Ho utilizzato questi due minuti in fase di discussione generale ovviamente mantenendo la mia contrarietà su questo provvedimento, per chiedere di valutare attentamente tale proposta.
Alla fine, l'obiettivo - peraltro mai negato dal sottoscritto e nemmeno da coloro che sono contrari alla trasformazione di quest'idea in legge credo sia quello di prevedere, attraverso gli Assessorati competenti azioni di sostegno alle scuole e all'interno degli ambiti educativi della lingua Lis attraverso leggi già esistenti e pienamente attive.
Chiederei solo un contributo per la distribuzione della lettera.
Grazie.



PRESIDENTE

La documentazione fornita dal Consigliere Stara la consideriamo correlata all'argomento in oggetto. Pertanto, i Consiglieri che ne volessero prendere visione, potranno disporne.
Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Quando abbiamo iniziato la discussione di questa proposta di legge in Commissione cultura avevo osservato, attraverso una serie di interventi, e cercato in questo senso di sensibilizzare i colleghi, che questa proposta di legge avrebbe sicuramente corso un rischio ben più ampio di quello che vogliamo ottenere, o, meglio, che vogliono ottenere, in termini di risultato, i presentatori della proposta di legge.
Il rischio era quello di ricostruire, dopo decenni in cui la tematica relativa alla comunicazione delle persone sorde e alla loro inclusione sociale era stata composta, attraverso le esperienze avviate nell'ambiente scolastico, attraverso le forme di auto-organizzazione delle persone e dei loro familiari, attraverso le successive legislazioni del nostro Paese (dalla legge n. 104 in poi), dicevo che dopo queste tematiche erano state ricomposte nel tessuto sociale e nei settori specialistici dell'istruzione e dell'inserimento lavorativo, il rischio era quello di riproporre una questione antica; una questione che si era presentata alla fine degli anni Settanta, tra gli apprendimenti di tipo specialistico, che avevano come organizzazione sedi differenziate di apprendimento, e quelle dell'inclusione e dell'inserimento nella scuola di tutti.
Purtroppo, devo dire che a fronte di risultati che probabilmente non si otterranno - perché questa legge non introduce alcun provvedimento concreto, ma un provvedimento di principio, peraltro non di competenza del Consiglio regionale, come il riconoscimento di una lingua minoritaria - in realtà il dibattito che si è sviluppato riproduce questa antica contraddizione.
Noi abbiamo assistito in quest'Aula ad una certa deviazione del dibattito: siamo partiti dal riconoscimento di un fatto culturale, siamo approdati ad un tema riguardante gli aspetti sanitari e oggi tutti i Consiglieri sono letti, nella rappresentazione esterna, come coloro che sono pro o contro il linguaggio dei segni: cioè abbiamo riprodotto un conflitto che la politica non avrebbe mai dovuto resuscitare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
La discussione in Commissione sanità non ha aggiunto niente, tranne che una maggior consapevolezza da parte dei Consiglieri regionali, grazie anche alla documentazione che è stata fornita, in merito agli strumenti che la tecnologia oggi mette a disposizione per i bambini nati sordi.
Non ha aggiunto niente da un punto di vista politico, perché le posizioni sono rimaste inalterate e perché sono d'accordo con la Consigliera Artesio sul fatto che in questi mesi abbiamo riproposto una questione che, anche a mio avviso, non era il caso di riproporre.
Abbiamo ricevuto e-mail e telefonate da parte di associazioni che erano contrarie a questa proposta di legge; abbiamo ricevuto e-mail anche da parte di cittadini che ritengono, invece, che la proposta di legge vada portata in votazione e, magari, approvata (se naturalmente ci saranno i numeri per cui questo si verifichi).
Io credo che questo rappresenti, per la politica e per questo Consiglio regionale, un errore.
La lingua dei segni era, è, e sarà utilizzata dalle persone che riterranno di volerla utilizzare. La tecnologia mette a disposizione strumenti oggi indispensabili e io credo che fra sette, otto o dieci anni ce ne saranno ancora di più, considerati quelli che sono stati i progressi della scienza e della tecnica in questi anni (lo dico da medico). Per cui riproporre un disegno per la "valorizzazione" di una lingua che probabilmente, fra venti o trent'anni non sarà più utilizzata, perché la tecnologia consentirà ai bambini nati sordi di parlare e di vivere una vita assolutamente normale, senza usare linguaggi che non siano quelli del popolo italiano, è un errore.
un errore aver riproposto questa divisione, ma così è andata. Noi continueremo con la discussione, discuteremo e sosterremo, per quanto mi riguarda, gli emendamenti presentati.
All'interno dei partiti ci sono posizioni diverse e quindi è normale e giusto che ciascuno esprima la propria posizione. Ma credo che la discussione su una questione che riguarda una disabilità, questo Consiglio regionale avrebbe dovuto assolutamente evitarla.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Presidente, nessuna contrapposizione - insisterò su questo punto fino alla nausea perché è troppo importante - tra l'esigenza di riconoscere, con un provvedimento di legge che dovrà essere seguito da quello che varerà spero presto, il Parlamento, sul riconoscimento della lingua dei segni, e l'idea che questa Regione crei le condizioni affinché tutti coloro che ne hanno bisogno possano utilizzare l'impianto cocleare.
Non esiste alcuna contraddizione: contrapporre i due aspetti del problema penso sia un errore, che noi non facciamo o, perlomeno, che io non faccio, perché ritengo che ci sia da garantire un approccio che valorizzi il bilinguismo. Così è in moltissimi casi, perché è evidente che una famiglia che ha un bambino sordo non esclude a priori la possibilità di utilizzare l'impianto cocleare - ci mancherebbe altro - ma si adopera nella maggioranza dei casi, per ottenere quel risultato. Al tempo stesso quel bambino deve essere messo nelle condizioni di imparare anche la lingua dei segni, altro strumento molto importante per poter interagire con la comunità, con la sua comunità. Nulla di più importante, altro che discriminazione o ghettizzazione.
Aggiungo, Presidente, che il passaggio compiuto in Commissione è servito a risolvere un punto fondamentale.
I dati forniti dimostrano esattamente quello che sto sostenendo: non solo che non vi è contraddizione tra il riconoscere la lingua dei segni e l'utilizzo dell'impianto cocleare, ma che il Piemonte è una regione nella quale vanno ancora compiuti molti sforzi per abbattere le liste di attesa.
In Commissione c'è stato spiegato - e la nota trasmessa in queste ore dalla dottoressa Nizza conferma questa impostazione - che questa è una Regione che sta finanziando gli interventi riguardanti gli impianti cocleari. In Piemonte, le liste di attesa sono di due/ tre mesi, quindi va sicuramente fatto uno sforzo per finanziare gli interventi nella massima misura possibile.
Per quanto mi riguarda, non vi è un ostacolo a che questo venga fatto nella misura più rapida, e condivido la proposta della Consigliera Spagnuolo di accompagnare il provvedimento, se verrà approvato - come io credo - con un ordine del giorno.
Tuttavia, i dati che ci hanno comunicato dicono che per una parte significativa di persone non è possibile utilizzare l'impianto cocleare.
I dati vanno letti. Anche in questo caso, quindi, si propone un tema che non contrapponga, all'impianto cocleare, il riconoscimento della lingua dei segni, inteso come strumento e veicolo per permettere a questa gente di dialogare e di parlare.
Ripeto: è fondamentale un approccio che valorizzi il bilinguismo, e questa è l'impostazione che abbiamo sostenuto in questa discussione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Riprendendo le valutazioni fatte in discussione generale e negli emendamenti presentati da alcuni colleghi, credo sia evidente la limitazione della norma che trova la sua declinazione nell'articolato e nel titolo della norma stessa. Si tratta, quindi, di un approccio assolutamente parziale a questo mondo.
Nei dati emersi nella comunicazione resa dal Consiglio - apprezziamo il fatto che adesso gli emendamenti sono divisi per articolo, quindi diventa un po' più semplice la loro comprensione - è stato inserito un aspetto legato al dato "progetto soldi".
Tuttavia, inviterei anche ad allegare, ancorché non abbia attinenza completa ma vi è solo un richiamo, anche nella stessa legge, agli impianti cocleari, il documento trasmesso dalla IV Commissione.
Se si esaminano i dati che la IV Commissione ha trasmesso a tutti i Consiglieri - ovviamente dati del numero di impianti fatti all'interno della nostra regione - si vedrà come, in particolar modo nei neonati, ma anche negli adulti, è aumentato di molto il numero degli impianti cocleari soddisfacendo la quasi totalità (dico quasi per evitare quei pochissimi casi che, per problemi non solo legati alla sordità, non hanno potuto utilizzare un impianto cocleare) di coloro che hanno potuto beneficiare di uno strumento che, dai primi mesi di vita, mette i neonati nella condizione di avere una vita come qualsiasi altro neonato.
Affrontare, anche solo con i dati che la Giunta regionale ha fornito alla Commissione, il tema del mondo della sordità, parlando di lingua dei segni, è anacronistico e, per certi versi, poco utile.
Per questo motivo credo che, rispetto a questo, sia impossibile modificare la norma, perché andrebbe rimodificata partendo dal titolo e a scendere da tutto ciò che ne consegue ma, soprattutto, credo sia sostanzialmente non prioritaria e non utile alle vere problematiche legate alla sordità, all'interno della nostra regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cursio; ne ha facoltà.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Questa contrapposizione può diventare pericolosa.
Ritengo sia fondamentale salvaguardare - ed è questo il punto essenziale - il diritto del bimbo/neonato, ma soprattutto salvaguardare la sua salute. Perché dico questo? Perché in un intervento di ormai qualche settimana fa feci un'osservazione: se anziché trovarci di fronte ad un danno di carattere acustico, ci trovassimo di fronte ad un altro tipo di danno (ho fatto l'esempio del labbro leporino, piuttosto che palatoschisi) nessuno di noi si sarebbe posto il problema di intervenire o di non intervenire.
Nessuno, anzi avremmo fatto di tutto per correre ai ripari.
Detto questo, voglio solo asserire un principio fondamentale, sancito anche dalla nostra Costituzione, relativo al diritto di essere soccorso e di essere curato.
Tuttavia, nei casi in cui ciò non fosse possibile, e nei casi in cui all'interno di un contesto familiare o di una comunità, si rendesse necessario l'utilizzo di altri strumenti, è naturale che debbano essere utilizzati. È naturale mettere a disposizione tutti quegli strumenti che possano agevolare la vita di relazione del bimbo.
Questo è il principio.
Il progresso va avanti. È naturale che la protesi e l'impianto possono anche creare difficoltà, perché non in tutti i casi è possibile intervenire, ma il progresso va avanti. È verosimile che, nel corso dei prossimi anni, queste tecnologie potranno essere implementate, incrementate e ulteriormente migliorate, affinché i risultati che potranno ottenersi possano ulteriormente avvantaggiare e favorire il neonato o il bimbo che ne è affetto.
Questo è il principio attraverso il quale dovremmo condurre la nostra azione e il nostro pensiero, perché fondamentalmente dobbiamo fare una legge che possa aiutare e favorire l'inserimento del bimbo all'interno del contesto in cui vive.
Se noi invece utilizzassimo solo lo strumento del linguaggio dei segni potremmo sì creare una situazione ed un microcosmo ideale, ma quando quel bimbo esce da quel microcosmo ed entra in un macrocosmo, non ha più gli stessi riferimenti che aveva in quel piccolo ambito.
Questa è la ragione per la quale dobbiamo far sì che il neonato-bimbo possa essere curato, possa essere accudito e possa essere messo a sua disposizione tutto ciò che è di nostra conoscenza, affinché possa avere una vita sociale e di relazione cosiddetta normale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Credo che la buona volontà espressa da diversi colleghi sia della maggioranza sia della minoranza stia emergendo.
emersa una contrapposizione su due impostazioni, due visioni su come affrontare il problema di coloro che hanno la disabilità acustica di cui stiamo parlando, ma è una contrapposizione che è nata, una volta tanto, in buonafede, e quindi davvero dobbiamo cercare di superarla e di risolverla.
Credo che l'approfondimento fatto in Commissione non sia stato tempo perso. Abbiamo acquisito anche dei dati che ci hanno dimostrato che in alcuni casi non è possibile l'inserimento dell'impianto cocleare.
Da qui credo che sia auspicabile la proposta fatta dalla Presidente della Commissione Spagnuolo condivisa da molti colleghi, sia del nostro Gruppo sia anche dell'opposizione, di procedere nell'esame e nell'approvazione del progetto di legge sulla lingua dei segni, ma di accompagnare questo progetto di legge anche con un ordine del giorno che tenga presenti le necessità di impiantare degli apparati cocleari con un adeguato finanziamento anche per questo ambito di intervento.
Credo che questa sia la soluzione migliore da portare avanti, superando quelle contrapposizioni o diversità di opinioni, trasversali e tutte in buonafede, che sono emerse in questa settimana sull'argomento.
Per cui direi di procedere, accompagnando il progetto di legge con questo ordine del giorno che dà attenzione agli impianti cocleari.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Ritengo che a tale proposito l'intervento del Consigliere Ronzani abbia messo a fuoco il problema, senza dilungarsi in parole inutili.
Qui si tratta di decidere se scendere o meno sul piano di una legittima questione, che definirei meramente ideologica.
C'è chi oggi si sta opponendo alla votazione e all'approvazione di questo provvedimento, perché legge nel provvedimento un affermarsi ed un perpetrarsi di quello che loro individuano come una discriminazione.
Penso che un provvedimento di questo tipo non sia assolutamente in contraddizione con tutte le alternative, compresa quella chirurgica, che può essere di aiuto a questi soggetti.
Pur rispettando il parere diverso di tutti i colleghi, compreso qualcuno del mio Gruppo che la pensa diversamente, come Gruppo avevamo espresso il nostro favore all'approvazione di questo provvedimento e manterremo fede all'impegno assunto.
Quindi, nel momento in cui si dovesse arrivare alla votazione, lo voteremo favorevolmente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Abbiamo ricevuto molta corrispondenza e molte testimonianze in questi giorni e ne voglio leggere una, naturalmente solo un estratto, perché mi sembra davvero importante e, per certi versi, anche commovente, ma la commozione la lascio da parte.
una coppia di genitori che ci ha scritto, portando la loro testimonianza di genitori di una bambina cosiddetta sorda profonda, per la quale hanno valutato di non prevedere un intervento che aveva dei rischi di invasività e che poteva provocare anche danni encefalici e da subito hanno lavorato per il suo almeno parziale recupero.
La loro testimonianza è eccezionale, perché è veritiera e perch dimostra come soluzioni diverse, tra cui anche soluzioni miste, come il supporto anche di interpreti, logopedisti e l'impegno dei genitori, pu consentire a bambini e a ragazzi di parlare, forse non di udire, ma di interpretare attraverso l'oralismo ciò che colui con il quale parla vuole dire.
Questa testimonianza ci suggerisce come non possa essere unica la soluzione, seppur praticabile ed auspicabile quando si può fare dell'impianto cocleare.
La domanda cruciale che fanno questi genitori - la cito perché avendoci spedito la lettera, immagino che siano contenti e ci permettano di poterli citare anche nel nostro dibattito pubblico - è la nostra: "Siamo convinti che ogni genitore debba fare le scelte migliori per il proprio figlio. Non siamo contrari a priori all'impianto cocleare, ma ci domandiamo perch dovremmo negare a circa 45 mila sordi italiani di avvalersi della loro lingua".
Questa mi sembra in sostanza la questione che dobbiamo affrontare e da parte mia è evidente che questa possibilità e questa facoltà di avvalersi della loro lingua per tante decine di migliaia di sordi, è non solo una facoltà, ma può essere un legittimo diritto sancito, perché no, anche da una legge.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Finora abbiamo seguito il dibattito, anche con un certo imbarazzo.
Inizialmente, ci siamo pronunciati a sostegno della richiesta della Consigliera Artesio rispetto all'incostituzionalità dell'atto; poi, per abbiamo voluto entrare maggiormente nel merito, con un imbarazzo dettato anche dalla complessità di questo tema, così come la complessità di altri argomenti riteniamo che, difficilmente, possa essere risolta in modo binario (sì-no). Purtroppo, pensiamo che la politica, in questo caso, non stia compiendo un buon lavoro proprio perché si è trasformato - magari in buonafede, così come diceva ora il Consigliere Pedrale - in un confronto fra coloro che sono sostenitori e coloro che sono contrari al linguaggio dei segni. Questo è quanto si è evinto dalla discussione, che proseguirà sugli altri articoli e si concluderà con l'espressione del proprio voto.
Come già detto nell'approfondimento in Commissione sanità, riteniamo non siano emersi nuovi emendamenti se non i dati che ci sono stati forniti.
Relativamente a questi dati, pensiamo di dovere esprimere una nostra valutazione di carattere oggettivo. Chiaramente, dal nostro punto di vista non abbiamo alcun pregiudizio verso l'uso del linguaggio dei segni, che però pensiamo sia già garantito dalla legislazione vigente. Invece crediamo non si debba perseguire una direzione che, in qualche modo, è esemplificata dal parere della Commissione parlamentare rispetto ad un atto analogo. Effettivamente, andare nella direzione del progetto di legge qui in discussione sembrerebbe procedere verso un'esclusione piuttosto che un'inclusione.
In questo senso, riteniamo che, a questo punto, tutti debbano esprimere un loro parere, anche in termini trasversali, in quanto l'espressione di voto è poco legata a posizionamenti politici. Crediamo che questo progetto di legge non svolga bene il proprio compito; soprattutto, in un momento in cui scarseggiano le risorse, effettivamente, queste devono essere indirizzate in altro modo.
In questo momento, pensiamo sia giusto esprimere il nostro non consenso relativamente al progetto di legge; ci riserviamo di intervenire anche rispetto agli articoli successivi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Goffi.



GOFFI Alberto

Grazie, Presidente.
La collega Artesio mi ha già anticipato qual è il rischio per avere portato oggi in discussione questa legge, cioè di avere diviso la comunità in pro e contro la Lingua dei segni. Questo non è l'obiettivo di nessuno.
Infatti, l'obiettivo della politica è di evitare le divisioni e di individuare anche una condivisione. Questo lo dice chi potrebbe raccontare una storia certamente diversa da quella testé letta dal collega Lepri.
Eppure, sono il primo che in tutti i modi cerca di avere rispetto per le posizioni di quei genitori che vivono una sofferenza; comunque, a quella sofferenza, oltre al rispetto, occorre dare anche una risposta.
Il lavoro svolto in queste settimane da parte di molti, anche di coloro che non sono coinvolti da questo tema, è stato caratterizzato dalla serietà. Tutti insieme si è cercato di capire che qui non è in corso una battaglia tra interessi contrapposti, ma la manifestazione di una diversa sensibilità, la cui presenza è naturale.
Dato che l'argomento è passato da un riconoscimento culturale a un tema più sanitario, credo che l'integrazione attraverso l'ordine del giorno della Presidente della IV Commissione Spagnuolo, che dà un indirizzo chiaro alla Giunta di ripartizione dei fondi stanziati dalla legge n. 86 costituisca un passo in avanti perché garantisce entrambe le parti: coloro che per libertà di scelta o per necessità non hanno attuato la protesizzazione o l'impianto cocleare, ma, allo stesso tempo, dà una speranza ai genitori dei bambini con l'impianto cocleare che necessitano del supporto formativo durante gli anni della scolarizzazione.
Lo stesso spirito che finora ha animato la discussione deve proseguire anche dopo. Cioè, la Giunta valuti effettivamente in modo proporzionale alle famiglie quali siano le necessità, sia per coloro che sceglieranno l'impianto cocleare, sia per coloro che, per necessità o per impossibilità o per libertà di scelta non lo faranno.
Credo che questo sia l'unico obiettivo in capo alla politica, cioè consentire a tutti di poter accedere liberamente alle scuole, di condurre una vita sociale normale, senza divisioni. Se ancora nel 2012 ragioniamo in termini di divisioni, vuol dire che il mondo ancora deve compiere tanti passi in avanti, che spero oggi siano sempre più ridotti.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Sono pienamente d'accordo con l'intervento precedente. Non possiamo dividerci su questi argomenti che toccano fortemente le famiglie, le quali devono essere libere di potere scegliere qual è secondo loro - anche secondo i tecnici, per carità - la strada migliore.
Non ripeto quanto detto da tanti colleghi, vorrei solo condividere un'esperienza personale, che è il motivo per il quale intervengo. Per molti anni ho lavorato in un'azienda dove c'erano 10-12 colleghi che parlavano con la Lingua dei segni, che non erano chiusi in loro stessi, anzi, questo particolare mi colpiva. All'inizio, quando sono entrato nell'azienda non sapevo che questi signori non sentissero, ma vedevo fra di loro un senso di gioia, di serenità e di allegria. Ogni tanto discutevano, ma nel riuscire a parlarsi ispiravano in me, che ero al di fuori, un senso di gioia. Nei confronti di chi come me non capiva la lingua non si sentivano estranei anzi, trasmettevano quella loro pace e, veramente, con questi colleghi mi sentivo rilassato.
Siccome qualche obiezione è stata sollevata circa la chiusura di queste persone, posso dire che non è vero, la mia esperienza ha dimostrato esattamente il contrario. Confermo la grande serenità vissuta tra di loro e nell'approccio verso chi era normalmente udente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Montaruli.



MONTARULI Augusta

Grazie, Presidente.
Al contrario della collega Cerutti, non ho affrontato il tema della proposta di legge n. 86 con imbarazzo, anzi il lavoro svolto è stato veramente costruttivo. Devo ringraziare anche il Presidente della Commissione sanità e tutti i componenti per avere cercato di approfondire un tema che per loro non era chiaro, cioè quello dei dati.
In questa fase di discussione degli emendamenti, la modalità con cui li abbiamo affrontati, anche la nostra disponibilità a discuterne nel merito dimostra come, davvero, si sia cercato di sfatare e sminuire quella contrapposizione, anzi proprio di abbatterla, tenendo sempre in considerazione che la Lis non era in contrasto con alcun altro percorso che una persona sorda può scegliere.
Pertanto, rinnovo la mia disponibilità nella discussione degli emendamenti e nella loro votazione.
Invece, rispetto alla proposta avanzata dal Consigliere Stara devo fare un discorso diverso, innanzitutto, perché la proposta del ritiro è tardiva.
In quanto firmataria, non sono disponibile al ritiro. Credo che i tempi siano maturi per addivenire ad una votazione assolutamente serena.
Pertanto, mi trovo nella condizione di respingere la richiesta formulata dal Consigliere Stara implicitamente nei miei confronti quale firmataria di questa proposta di legge. Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono delle dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Carossa, prenda pure la parola.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente per dichiarare che il Gruppo della Lega Nord voterà a favore di questa proposta di legge.
Devo dire che mi ritrovo assolutamente in alcuni interventi, tra cui quello del collega Ronzani, ma non la voglio fare lunga. Ritengo che la discussione che è avvenuta e in ultimo, ma non per ultimo, l'ordine del giorno che verrà sicuramente votato abbiano apportato un valore aggiunto un miglioramento a questa proposta di legge, che non vuole in alcun modo essere una contrapposizione, ma vuole essere un miglioramento per la vita delle persone.
Credo che le pur legittime divisioni, che sono assolutamente trasversali, abbiano portato a questo miglioramento generale. Sono assolutamente soddisfatto e chiesto quindi - come ha già chiesto la collega Montaruli - che si proceda con la votazione del provvedimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Nel mio partito, così com'è normale che sia in un Gruppo formato da 12 Consiglieri, ognuno voterà secondo le proprie legittime convinzioni. Voglio fare soltanto una riflessione rispetto all'ordine del giorno.
L'ordine del giorno ripropone concetti che sono già presenti all'interno del disegno di legge; dopodiché, per il rapporto che mi lega alla Consigliera Spagnuolo, posso firmarlo e anche votarlo, però è come dire che questo Consiglio regionale presenta un ordine del giorno per invogliare, per indicare alla Giunta regionale la necessità di consentire a tutti quelli che hanno bisogno di una protesi d'anca la possibilità di farlo. Chi ha bisogno di una protesi d'anca in questa regione viene operato di protesi d'anca, e questo vale per le anche, per le ginocchia, per il fegato, per il trapianto di cuore.
Questo è un sistema sanitario di qualità che garantisce ai cittadini tutto quello di cui hanno bisogno. Per questo credo che, se un bambino nato sordo ha bisogno di un impianto cocleare, non può essere messo in discussione il fatto che la Regione non disponga delle risorse necessarie: la Regione mette a disposizione dei bambini nati sordi e delle famiglie che ritengono di utilizzare questa tecnica per consentire ai loro figli di fare una vita normale gli interventi necessari perché questo si realizzi.
Quindi, all'interno di un rapporto di correttezza, di simpatia e anche un po' di amicizia, io posso anche firmare e votare l'ordine del giorno, ma è pleonastico: iI cittadini di questa regione che hanno bisogno di un intervento chirurgico che può migliorare la qualità della loro vita e le condizioni della loro vita hanno semplicemente il diritto di essere sottoposti a quell'intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda la proposta di legge n. 86 "Riconoscimento della lingua dei segni italiana" e sugli impianti cocleari, come ha già espresso il collega Goffi, condivido pienamente la linea tenuta. Attendiamo che la Consigliera Spagnuolo presenti la modifica che ha visto l'accordo di ambo le parti.
Riteniamo che sia giusto e doveroso non creare delle situazioni di serie A e serie B, ricordando che siamo un Paese che cresce. Dobbiamo cercare di non mettere dei paletti e fare in modo che vadano avanti sia il riconoscimento della lingua dei segni sia gli impianti cocleari.
Personalmente voterò a favore del provvedimento e lascio che il collega del mio Gruppo decida in base alla sua sensibilità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Ripeto: voterò contro questo articolo e voterò contro la legge.
Tuttavia, faccio una riflessione sull'ordine del giorno.
Apprezzo il fine del documento, però evidenzio il fatto che ricadiamo nell'excusatio non petita, accusatio manifesta dicendo che occorre dare un impulso maggiore a questi interventi.
L'ordine del giorno non è ancora stato presentato e penso che si esplicherà nel sostenere maggiormente e più celermente il discorso degli impianti cocleari. Ma, scusatemi, siamo border line su quelle che sono le linee del servizio sanitario nazionale, nel senso che si tratta di interventi dovuti, per cui bisogna ed è previsto che si facciano il prima possibile. Non possiamo pensare di introdurre un ordine del giorno su ogni argomento per agire un domani sulle liste d'attesa delle protesi d'anca o altri tipi di intervento.
Personalmente ritengo che questo ordine del giorno rappresenti un modo un po' sbagliato di affrontare le cose. Voglio sottolineare anche quelli che sono i punti di vista e le diversità di vedute. Nella posta di oggi di ogni Consigliere e credo di ogni Gruppo è arrivata una corposa documentazione sulla contrarietà rispetto a questo provvedimento; si tratta di lettere che arrivano da diverse persone e ambiti di grande esperienza.
Sono anche arrivate delle lettere da parte di singole persone e di genitori a sostegno della legge, che hanno tutt'altra valenza. Pur nel rispetto del dolore o della situazione concreta, di fatto nulla impedisce di rispondere a quelle famiglie che il sostegno oggi avviene già attraverso la legislazione esistente ed è per questo motivo che ho proposto un'ulteriore fase di mediazione. Prendo atto che non vuole essere ricevuta, prendo atto che in questa regione si vuol una legge che, a mio avviso, potrà avere dei rilievi e dei profili di anticostituzionalità e quindi vedremo come proseguirà l'iter in questo campo.
Mi sembra di capire che, alla fine, l'ordine del giorno è volto a superare alcune differenziazioni di certi esponenti che fin da subito si sono definiti contrari al testo di legge. Questo mi spiace, perché ciò non aggiunge nulla a quell'ordine del giorno che ha degli impegni che sono dovuti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Nell'occasione della dichiarazione di voto, voglio sottolineare la preoccupazione che ha ispirato la mia posizione e tutta la mia attività su questa proposta di legge.
Noi non stiamo accompagnando, tanto meno stiamo migliorando, la condizione reale delle persone sorde, qualunque sia il loro processo d'adozione nello stile di comunicazione. Non stiamo migliorando la condizione di chi utilizza la LIS, perché, se fossimo partiti dalle condizioni personali, forse avremmo potuto convenire su quali strumenti oggi sono carenti, in particolare per la popolazione adulta che utilizza esclusivamente il linguaggio dei segni nella comunicazione quotidiana o negli ambienti collettivi (dagli ospedali agli uffici pubblici), e su questo avremmo potuto ragionare in termini di miglioramento.
Con questa proposta di legge, non stiamo migliorando il livello dei servizi e delle prestazioni che, per legge, lo Stato e la Regione sono tenuti a realizzare.
Alcuni colleghi hanno letto i dati dell'Assessorato, ma non hanno letto l'aumento della mobilità passiva, così come non hanno parlato dell'aumento delle persone che fanno ricorso alle strutture ospedaliere. Altri colleghi hanno omesso che non esistono solo le protesi o l'impianto e il linguaggio dei segni, ma esiste anche l'educazione al linguaggio orale, che è fortemente compromesso dai tagli alle risorse professionali della scuola pubblica, buon ultimo il taglio all'assistenza educativa specialistica del Comune di Torino.
Di fronte a tali problemi concreti, questo Consiglio regionale non adotta ordini del giorno, non sceglie di presentare mozioni, non aumenta le risorse. No: questo Consiglio regionale vuole adottare una legge, che stabilendo un'oggettiva primazia (quella del ricorso alla lingua dei segni come mezzo di comunicazione distintivo della comunità dei sordi), illude queste persone che, attraverso tale legge, si possa ottenere la restituzione di qualcosa che non funziona nei servizi pubblici, anzich trovare insieme l'accordo per far funzionare i servizi pubblici, per i diritti di tutti.
Per enfatizzare ancora di più questa legge e caricarla emotivamente, si è alimentata (all'esterno di questo consesso) la convinzione che, se non si approva questa legge, verrà meno la lingua dei segni.
Qualcuno, inoltre, ha letto - ovviamente con il patos necessario - una lettera scritta da alcuni genitori.
Io ve ne leggo due che ho ricevuto ieri e che purtroppo mi hanno confermato nei peggiori timori.
La prima dice: "L'abolizione della LIS sarebbe un disastro umano. Chi vuole abolire la LIS? Se togliamo questa lingua, cosa rimarrà ad una persona che ha questi problemi? Annulliamo la personalità. Chi la vuole annullare?". E poiché la lettera conclude dicendo: "Chi vuole abolire la LIS è un disumano", io che mi considero umana ritengo che disumano sia aver creato questo clima, con questa legge, e pertanto voterò contro l'articolo.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione degli emendamenti all'articolo 1 e dell'intero articolo.
Il relatore di maggioranza - il Consigliere Carossa - intende esprimere un parere sugli emendamenti? Prego.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Per dichiarare che siamo contrari a tutti gli emendamenti, tranne l'emendamento n. 24), presentato dalla Consigliera Pentenero.



PRESIDENTE

Procediamo, pertanto, alla votazione degli emendamenti, sui quali il relatore Carossa ha espresso parere contrario, ad eccezione dell'emendamento n. 24).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1).
Ricordo che il numero legale è 29.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11).
Il Consiglio non approva.
Mettiamo a verbale che il Presidente ha presieduto la votazione ed era presente alla votazione degli emendamenti n. 9) e 11), e che il procedimento elettronico non ha rilevato tale presenza a causa di un guasto tecnico.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), presentato dai Consiglieri Artesio, Stara e Boeti.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale il relatore di maggioranza ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Diamo atto che il Presidente era presente.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2).
Il Consiglio non approva.
Diamo atto che il Presidente era presente.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), presentato dalla Consigliera Artesio.
Il Consiglio non approva.
Diamo atto che il Presidente era presente. Quindi, i presenti sono 47.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13).
Il Consiglio non approva.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14).
Il Consiglio non approva.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15).
Il Consiglio non approva.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7).
Il Consiglio non approva.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16).
Il Consiglio non approva.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17).
Il Consiglio non approva.
Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Comunico che è stato presentato all'ordine del giorno annunciato, prima firmataria la collega Spagnuolo e numerosissimi Consiglieri, che sarà trattato e votato precedentemente il voto finale nel pomeriggio.
La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Sono per dire che la mia votazione è contraria e mi sembra che il tabellone abbia segnato a favore. Vorrei che fosse verificato.



PRESIDENTE

L'appello era nominale, quindi, se così fosse, correggiamo il voto del Consigliere Stara che è contrario.
Ricordo che fra pochi minuti riceveremo la delegazione dell'IPLA in Sala Viglione.
I nostri lavori ricominceranno alle ore 14.30 con la trattazione del sindacato ispettivo, ex articolo n. 100.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.04 )



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