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Dettaglio seduta n.250 del 17/07/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.01 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(I lavori hanno inizio alle ore 10.30 con la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Interrogazione n. 964 presentata dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Sviluppo urbanistico dell'area Barca-Bertolla"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 964, presentata dalla Consigliera Cerutti, che ha la parola per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Questa nostra interrogazione riguarda una questione specifica e, per così dire, può essere collegata anche al dibattito che avremo successivamente, perché prende in considerazione una questione urbanistica e pone delle domande alla Giunta rispetto all'utilizzo degli strumenti attualmente vigenti; chiaramente, potrebbe essere aggiornata rispetto al fatto che possa o meno essere approvato l'attuale disegno di legge in discussione.
La questione riguarda lo sviluppo urbanistico dell'area Barca-Bertolla e, in particolare, il fatto che la città di Torino, in data 7 marzo 2011 ha adottato la variante urbanistica 228, relativa all'area tra strada San Mauro e il canale derivatore Iren nella Borgata Bertolla, della quale sarà prevista l'approvazione definitiva in Consiglio comunale e che per tale variante è stata esclusa l'assoggettabilità alla VAS, senza che sia stata effettuata un'approfondita verifica di carattere paesaggistico e senza che sia stato allegato uno studio dettagliato e aggiornato delle problematiche di carattere idrogeologico di tutta la zona in questione.
Qui, in pratica, sta un po' il nodo dell'interrogazione. In particolare, senza andare a ripercorrere tutte le leggi che in qualche modo dovrebbero essere interessate, noi consideriamo che, in realtà quest'urbanizzazione nuova prevista con questa variante (con edifici che per lo più raggiungono i cinque piani fuori terra e con altezza di circa 18 metri) potrebbe creare una vera emergenza architettonica in quell'area rispetto al costruito esistente (fatto di case basse).
Tutti gli interventi ricadono nella sottoclasse 2D2 della variante 100 al Piano Regolatore, che sotto il profilo idrogeologico corrisponde alla classificazione di aree parzialmente inondate e attualmente inondabili ovvero di aree a rischio allagamento per rigurgito del reticolo idrografico o della rete fognaria per la contestuale piena da parte del fiume Po.
In questo senso, senza andare a fare altre considerazioni più puntuali abbiamo interrogato la Giunta per sapere se non ritenga che nell'adozione della variante 228 sussistano possibili violazioni alla norma di salvaguardia del Piano paesaggistico regionale, facendo appunto riferimento alle considerazioni fatte, in quanto parzialmente ricadente nella perimetrazione del PTO e dei PDA del sistema delle aree protette del Parco del Po torinese e con le norme di salvaguardia del Piano territoriale regionale approvato in Aula in data 21 luglio 2011.
Chiediamo: se non si ritenga opportuna, in relazione ai potenziali effetti ambientali che possono essere causati dall'attuazione della variante 228 e del PEC di Bertolla nord, l'adozione della procedura di Valutazione di Incidenza a garanzia e tutela della contigua zona di protezione speciale (Meisino - Isolone Bertolla); se si intenda affrontare organicamente il problema dello sviluppo urbanistico, in particolare di quello in zone a rischio inondazione, come il quartiere Barca-Bertolla quali azioni intende assumere la Regione a tutela del paesaggio dell'ambiente e della sicurezza degli abitanti Barca-Bertolla; se non si ritenga urgente quanto prima convocare un tavolo di consultazione per migliorare con una visione d'insieme i vari progetti urbanistici che interessano il quartiere.
Chiaramente le competenze sono anche del Comune di Torino, per crediamo che la Regione debba riaffermare il proprio ruolo in relazione agli strumenti che sono previsti dalle leggi e quindi dai Piani. In questo senso, riteniamo che ci siano seri problemi, come ripeto, sia dal punto di vista paesaggistico sia dal punto di vista idrogeologico e crediamo quindi che sia necessario un supplemento di riflessione.
In questo senso, vogliamo capire se la Regione abbia valutato la gravità di questo sviluppo urbanistico anche considerando un esempio che fa un po' da modello per valutazioni rispetto ad altri sviluppi di questo genere che crediamo debbano essere meditati maggiormente, se non appunto considerati in modo più drastico, insomma comunque assolutamente da rivedere.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'urbanistica e programmazione territoriale

Grazie, Presidente.
Praticamente, l'interrogante ha posto cinque quesiti: risponderò punto per punto.
Per quanto riguarda il primo quesito (se non si ritenga che nell'adozione della variante 228 sussistano possibili violazioni alle norme di salvaguardia del PPR), per quanto riguarda le possibili violazioni alle norme di salvaguardia del Piano paesaggistico e del Piano territoriale regionale, quali conseguenze dell'adozione della variante 228 al PRGC del Comune di Torino, nonché all'opportunità di sottoporre la stessa alla procedura di Valutazione di Incidenza, si evidenzia che la variante in oggetto è stata considerata dal Comune di Torino - solo competente a tale giudizio - di tipo parziale (e quindi adottata con delibera del Consiglio comunale ai sensi dell'articolo 17, comma 7, della legge urbanistica regionale).
L'istruttoria urbanistica relativa a tale procedura e l'approvazione della variante non è pertanto di competenza degli uffici regionali, ma del Comune stesso, sentita la Provincia di Torino, la quale esprime parere relativamente alla compatibilità con il Piano territoriale provinciale.
Relativamente alla variante citata, la Provincia di Torino si è positivamente espressa con delibera di Giunta provinciale n. 20 del 17 maggio 2011, richiedendo altresì alcuni approfondimenti.
Per quanto riguarda il quesito n. 2 (se non si ritenga, in relazione ai potenziali effetti ambientali che possono essere causati dall'attuazione della variante 228 e dal PEC Bertolla nord), l'adozione della procedura di Valutazione di Incidenza a garanzia della tutela della contigua zona di protezione speciale Meisino - Isolone Bertolla, si ricorda che la Valutazione Ambientale Strategica, a norma della delibera di Giunta regionale n. 12-8931 del 9 giugno 2008, è in capo al Comune, in quanto autorità preposta all'approvazione della variante al PRGC, la Verifica di assoggettabilità al processo di VAS: nell'ambito di tale procedura comunale di Verifica, può essere rilevata la necessità di sottoporre la variante in oggetto alla Valutazione di Incidenza, sentite le autorità competenti in materia (Provincia di Torino, Servizio VIA, ARPA Piemonte, ASL ed Ente di gestione delle aree protette).
Per una più puntuale specificazione dell'iter procedurale seguito sia per la variante 228 sia per l'area 6H della stessa zona, si rinvia alla risposta formulata dall'Assessorato regionale ai parchi che, allegata alla presente, è a disposizione della Consigliera.
Relativamente al quesito n. 3 (se si intende affrontare organicamente il problema dello sviluppo urbanistico e, in particolare, di quello in zone a rischio di inondazione), per quanto concerne lo sviluppo urbanistico e le problematiche idrogeologiche dell'area Barca-Bertolla, si rileva che essa così come l'intero territorio comunale di Torino, è sottoposta alla specifica normativa di tutela e salvaguardia idrogeologica messa a punto con la variante 100 al PRGC, approvata con delibera di Giunta regionale n.
21-0990 del 27 ottobre 2008.
Con tale variante, il Comune di Torino ha proceduto alla stesura puntuale delle prescrizioni riferite alle totalità del territorio comunale ai fini della salvaguardia idrogeologica, sulla base delle analisi redatte negli anni precedenti, tenendo altresì conto dei Tavoli Tecnici ai fini dell'adeguamento del PRGC al Piano per l'Assetto idrogeologica (PAI) e dei relativi pareri formulati dai Settori Regionali competenti in materia.
Le norme citate sono quindi state incluse e coordinate con gli elaborati cartografici e con le Norme di Attuazione del Piano Regolatore Generale di cui fanno parte integrante (vedi l'allegato B alle Norme di Attuazione).
Lo sviluppo urbanistico dell'area è quindi possibile all'interno delle norme e prescrizioni del Piano Regolatore vigente, così come modificato dalle norme di tutela idrogeologica.
Possiamo dire che il Comune di Torino ha un Piano Regolatore adeguato al PAI.
Quesito n. 4: quali azioni intende assumere la Regione a tutela del paesaggio.
In materia di tutela del paesaggio e dell'ambiente (il tema della sicurezza è trattato nel punto precedente), la Giunta regionale ha adottato il Piano paesaggistico regionale (PPR) con deliberazione n. 53-11975 del 4 agosto 2009. Tale deliberazione attiva le misure di salvaguardia previste dall'articolo 143, comma 9, del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Pertanto, dalla data di adozione del Piano paesaggistico, non sono consentiti interventi sugli immobili e sulle aree tutelate ai sensi dell'articolo 134 del Codice, che siano in contrasto con le prescrizione degli articoli 13, 14, 16, 18, 26 e 33 delle Norme del PPR.
Secondo il PPR, le aree della variante in zona Barca Bertolla sono interessate dalla delimitazione del Parco del Po e della fascia di 150 metri dell'area fluviale. Inoltre, con delibera del Consiglio regionale n.
122-29783 del 21 luglio 2011 è stato approvato il nuovo Piano Territoriale Regionale (PTR), che sostituisce il PTR approvato nel 1997 ad eccezione delle norme di attuazione relative ai caratteri territoriali e paesistici (articolo 7, 8, 9, 10, 11, 18bis e18ter) che continuano ad applicarsi fino all'approvazione del Piano Paesaggistico Regionale.
Con deliberazione n. 30-13616 del 22 marzo 2010, la Giunta regionale aveva inoltre approvato le buone pratiche per la qualità paesaggistica suddivise in "Indirizzi per la qualità paesaggistica degli insediamenti.
Buone pratiche per la progettazione edilizia" e "Indirizzi per la qualità paesaggistica degli insediamenti. Buone pratiche per la pianificazione locale".
Si ricorda infine che per gli interventi ricadenti entro il Parco del Po (Piano d'Area di cui alla LR 28/1990) è prevista una specifica autorizzazione paesaggistica in capo alla Regione o al Comune, in coerenza con i disposti della LR 32/08, cioè ogni intervento dovrà essere autorizzato.
La pianificazione regionale "di area vasta" ha quindi fornito al Comune di Torino, titolare della pratica di variante, un'ampia serie di strumenti normativi e di conoscenza, per definire le componenti paesaggistiche ed ambientali della variante medesima.
Infine, se non si ritenga urgente convocare un Tavolo di consultazione.
L'Assessorato competente in materia di governo del territorio, che fa capo al sottoscritto, svolge una continua attività di dialogo ed incontro con le Amministrazioni comunali, con uno spazio particolarmente attento alle problematiche del capoluogo e dell'area metropolitana: nell'ambito di tali incontri sarà dedicato un particolare approfondimento ai temi riguardanti la zona in oggetto.



LEARDI LORENZO


Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione n. 916 presentata dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Presidente dell'Ente di gestione dei Sacri Monti e Presidente dell'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 916, presentata dalla Consigliera Cerutti.
La parola all'Assessore Casoni per la risposta.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Grazie, Presidente.
Credo sia l'ennesima interrogazione che ha toccato più o meno tutti i Parchi. Le risposte sono assolutamente omogenee, in quanto la procedura è stata fatta. Purtroppo questa è stata calendarizzata in ritardo, ma si riferisce ai noti fatti delle nomine fatte a suo tempo.
Mi ricordo di aver già risposto ad un blocco di interrogazioni che avevano lo stesso oggetto, quindi ribadisco, com'è già stato per tutti i Parchi, quella che è stata la procedura.
La Consigliera Cerutti chiede quali siano stati i criteri che hanno portato il Presidente della Regione alle scelte delle due Presidenze in oggetto. La legge è chiara: bisogna riunire i Sindaci della Comunità del Parco; la Regione fa una proposta; si vota; la maggioranza della Comunità dà l'intesa sul nome e poi il Presidente procede alla nomina.
Anche per l'area protetta del Ticino e del Lago Maggiore e dei Sacri Monti si è proceduto nello stesso identico modo: sono state fatte le assemblee (ci sono anche i verbali redatti dai funzionari, anzi, dal Dirigente del Settore Parchi), dove sono state avanzate le proposte che hanno avuto ampia maggioranza presso i rappresentanti degli Enti locali della Comunità del Parco.
Ricordo che, per quanto riguarda il Lago Maggiore, su 13 rappresentanti, ben otto voti favorevoli ha avuto il nome di Avanza, quindi una larga maggioranza. Riguardo al fatto che il Presidente Avanza non sia di uno dei Comuni del posto, in molti Parchi questo è avvenuto per sintesi territoriale: 17 dei 20 Comuni inclusi in questo parco fanno capo alla Provincia di Novara per cui, essendo di Novara il dottor Avanza, si è ritenuta questa una sintesi che soddisfa tutti i Sindaci, anziché vedere campanilismi con i Sindaci di uno dei 17 Comuni che magari faccia il Presidente e gli altri 16 che non lo sono.
Questo è stato dettato anche da molte scelte locali.
Stessa cosa dicasi per quanto riguarda la nomina del professor Gagliardini ai Sacri Monti.
Anche in questo caso sono stati convocati gli Enti locali interessati dove c'è stata una maggioranza dei rappresentanti delle amministrazioni locali interessate, come si evince dal verbale della riunione tenutasi, ai fini dell'intesa, in data 22 dicembre 2011.
Ricordo che a quest'interrogazione, forse presentata dal collega Ronzani, avevo già risposto, quindi è una copia di quella risposta.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione era stata presentata, così come quelle dei colleghi, nello stesso periodo, però poi era stata abbandonata. Forse varrebbe la pena che ci fosse da parte della Giunta - ovviamente nel rispetto della calendarizzazione delle risposte alle interrogazioni ordinarie - la possibilità di avere una replica più attuale, altrimenti si rischia di riportare quesiti posti già qualche mese fa.
Non mi resta che ribadire che si tratta di una risposta formale effettivamente una replica, rispetto al fatto che si sono comunque seguite le strade previste.
In relazione all'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, il fatto che la Giunta regionale abbia indicato, quale soggetto deputato a ricoprire la carica di Presidente, una persona estranea agli interessi delle Comunità coinvolte (peraltro residente in un Comune non facente parte delle suddette aree protette), non sia una rivendicazione campanilista, ma sia un'indicazione di aver individuato una persona che non risulta essere così addentro alle tematiche che deve e dovrà seguire.
Sull'altro aspetto dei Sacri Monti, nel caso dell'ente di gestione dei Sacri Monti, la Giunta in questo caso avrebbe indicato quale soggetto è deputato a ricoprire la carica di Presidente è l'unico soggetto senza fornire, almeno al momento, il dettaglio delle altre candidature.
Quindi, in questo senso noi capiamo la risposta formale, comunque non ci riteniamo soddisfatti dal punto di vista della procedura seguita, per chiaramente registriamo che la risposta all'interrogazione sia avvenuta.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cerutti.


Argomento: Assistenza farmaceutica (organizzazione, servizi ecc.

Interrogazione n. 982 presentata dai Consiglieri Tentoni e Botta Marco inerente a "Il costo della benzilpenicillina benzatinica, importante farmaco per la cura delle patologie reumatiche e cardiologiche di bambini e adulti, è passato da euro 1,96 a euro 24!!!"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 982.
La parola all'Assessore Monferino per la risposta.



MONFERINO Paolo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Grazie, Presidente.
Il Settore Farmaceutico della Regione Piemonte già da tempo è a conoscenza del problema ed ha, in proposito, avanzato specifici quesiti e richieste di interventi all'AIFA, l'Ente regolatorio che, per competenza intervenire al fine di ottenere una risoluzione in merito al problema e procedere quindi alla riclassificazione del farmaco in questione a carico del SSN (fascia A).
L'AIFA in un primo tempo ha risposto di "essere a conoscenza del disagio e di impegnarsi per la risoluzione del problema".
Successivamente, in data 17 febbraio 2012, a seguito di un nuovo interevento del Settore Farmaceutico, l'AIFA ha comunicato che l'azienda produttrice del prodotto è stata convocata per la seduta della Commissione Prezzi e Rimborso del 20-21 febbraio 2012 con l'intento di ridefinire la rimborsabilità del medicinale.
Successivamente, con Determinazione del 24 maggio, l'AIFA ha riclassificato il medicinale ai fini della rimborsabilità in classe A-PHT con Nota limitativa 92, nota istituita con Determinazione AIFA in pari data, 24 maggio 2012.
In pratica, il medicinale è pertanto prescrivibile a carico del SSN per i pazienti che si trovano nelle condizioni di patologia previste dalla Nota 92.
Il prezzo al pubblico stabilito per il farmaco in questione è ora di 18 euro. Precedentemente ai provvedimenti AIFA il medicinale era a totale carico dei cittadini, in quanto classificato in classe C, e aveva un prezzo di 24 euro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tentoni.



TENTONI Alfredo Roberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la precisazione.
Resta da dire che certamente il fatto che sia tornato in fascia A e che sia il costo per le patologie interessate a totale carico del SSN è una buona notizia, perché effettivamente questo costo, che prima era di 24 euro, andava a impattare su famiglie non tutte in condizioni di poter sostenere i costi del farmaco.
Resta il fatto, Assessore, che il costo della benzilpenicillina benzatinica è passato da 1,96 euro a 24 e poi a 18 euro. Anche questo in qualche modo rappresenta certamente a livello nazionale un'anomalia.
Ho ben presenti i problemi della sanità piemontese e nazionale, quindi questa è una piccola parte, piccolissima e infima, ma credo sarebbe, anche qui, importante vigilare sul sistema farmaceutico e su come si formano i prezzi a volte con una modifica della confezione, così come è avvenuto per la benzilpenicillina benzatinica, il cui costo è passato da 1,96 a 24 euro.
Quindi, richiamerei, nel ringraziare per la buona notizia e per la precisazione, la necessità di sollecitare il Ministero e anche AIFA su una attenzione molto più stretta rispetto alle modifiche dei costi dei farmaci.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Tentoni.


Argomento: Trasporti pubblici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1113 presentata dalla Consigliera Artesio, inerente a "Appalto GTT per servizio di biglietteria e controlleria a bordo dei veicoli della linea 4"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1113, presentata dalla Consigliera Artesio, che ha la parola per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
L'oggetto dell'interrogazione riguarda l'appalto avviato dal Gruppo Torinese Trasporti per il servizio di biglietteria e controlleria a bordo dei veicoli della linea 4.
In modo particolare, la questione che vogliamo richiamare all'attenzione dell'Amministrazione regionale assume questa particolare esperienza dell'affidamento di servizi sulla linea 4 per porre il dato specifico e un tema generale.
Il dato specifico è il seguente: l'appalto è stato affidato sulla base di un'offerta di sconto che ha consentito l'assegnazione dell'intervento alla proposta valutata più economica dal punto di vista della stazione appaltante. Ma la conseguenza che noi intendiamo sottolineare è quella relativa al trattamento retributivo degli operatori che sono assegnati alla funzione; trattamento retributivo per un impegno costante e intenso.
Costante in termini di numero di ore lavorate, di assenza di pause di servizio e di intensità del rapporto con gli utenti.
Una retribuzione che, come ormai gli organi di informazione hanno ampiamente riportato, è stata definita dal vincitore della gara di appalto ai sensi del contratto collettivo UNCI. Un contratto che in altri contesti è già stato ripetutamente contestato per il fatto che, anziché essere allineato sulle previsioni del contratto collettivo delle cooperative piuttosto che sulle previsioni dei contratti riferibili ai contesti lavorativi differenziati (spettacolo piuttosto che trasporti o piuttosto che multiservizi), assume un inquadramento contrattuale che arriva a caratterizzarsi in ribasso per differenza retributiva fino al 35% dei contratti di settore o dei contratti delle cooperative.
Questa questione comporta alcune conseguenze. La prima conseguenza è di un dumping all'interno della definizione del mercato, ma noi siamo attenti ad un'altra conseguenza, che è la dignità del lavoro e dei lavoratori.
Dignità del lavoro che sta al di sotto della soglia della sopravvivenza e che riporta - questo è l'oggetto concreto - la responsabilità pubblica alla vigilanza quando la committenza è pubblica e dovrebbe quindi garantire la dignità del lavoro e dei lavoratori, piuttosto che consentire impropri vantaggi economici.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 4, la Regione Piemonte al fine di coordinare le politiche di mobilità nell'ambito metropolitano torinese, ha promosso la costituzione di un ente pubblico di interesse regionale sotto forma di consorzio denominato "Agenzia per la mobilità metropolitana e regionale", al quale spetta gestire tutte le funzioni in materia di trasporto pubblico degli enti aderenti ed in particolare a quelle relative all'ambito metropolitano.
Segnaliamo che l'appalto GTT per il servizio di biglietteria e controlleria a bordo dei veicoli della linea 4 è già stato oggetto di un'interrogazione ordinaria e indifferibile ed urgente, di cui per completezza si riportano gli elementi di risposta nella documentazione. Se l'interrogante è d'accordo, consegnerò poi a mano la nota scritta, che non sto a rileggere. Però era opportuno ricordare anche il pregresso del dibattito già avvenuto in Aula. Per quanto riguarda gli aspetti contrattuali con cui è stato inquadrato il personale della ditta alla quale è stato esternalizzato il servizio di controlleria e biglietteria a bordo della linea 4, si ritiene, in una logica di autonomia aziendale, che la Regione non abbia una competenza specifica che l'autorizzi ad incidere in maniera significativa sulle scelte operative interne di ogni azienda.
comunque non trascurabile quanto emerge dal dispositivo richiamato nella sentenza n. 3.810 del 10 novembre 2010 del Tribunale di Torino, in cui dichiarando il contratto UNCI, applicato al caso di specie, lesivo della dignità della persona, in quanto violerebbe l'articolo 36 della Costituzione, presuppone di fatto un interessamento della Regione, che, nel dover garantire il coordinamento, la promozione e il controllo di tutti i servizi di trasporto pubblico locale, non può prescindere dal cercare di evitare tutto ciò che turberebbe il regolare esercizio del trasporto pubblico di persone, come di fatto sarebbe un eventuale contenzioso all'interno delle maestranze lavorative.
Pertanto, si provvederà ad informare l'Agenzia per la mobilità metropolitana e regionale affinché verifichi sull'aspetto segnalato dall'interrogazione in oggetto e sulle eventuali ricadute negative nell'espletamento del servizio di TPL.
Per quanto riguarda la richiesta di calendarizzazione in Aula della discussione dell'ordine del giorno n. 534, si rende noto che non sussistono elementi ostativi al fine di approfondire una tematica così delicata come quella inerente il riconoscimento di una giusta e proporzionale retribuzione a parità di lavoro effettuato.
Ovviamente, in tale discussione devono essere valutate tutte le ricadute, sia di ordine economico che politico, nonché le interferenze in altri ambiti che questo aspetto comporterebbe, non dimenticando che sussistono comunque istituti preposti alla tutela del lavoratore a cui, per legge, occorre adeguarsi.
In generale, se si ritiene opportuno avviare una discussione con l'obiettivo di sensibilizzare rispetto a questo tema, pur non avendo competenze dirette che ci autorizzino a intervenire operativamente ovviamente, siamo assolutamente disponibili.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Bonino.



(Alle ore 11.04 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

(La seduta ha inizio alle ore 11.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Proposta di deliberazione n. 214, inerente a "Indizione, ai sensi del Titolo III della legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli enti locali e referendum abrogativo consultivo), di referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano, previa unificazione dei territori della frazione di Mappano, attualmente divisa tra i Comuni di Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Leinì, Settimo Torinese" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
In riferimento alla deliberazione licenziata all'unanimità dalla I Commissione venerdì scorso, chiedo - penso ci sia l'accordo politico - di dare avvio all'indizione di questo referendum, che si possa iscrivere all'o.d.g.
Siccome presumo non ci sia alcuna discussione - lo presumo, per carità l'Aula è sovrana - si potrebbe licenziare in pochi minuti.
Quindi, cortesemente chiedo a lei e ai colleghi di prendere in considerazione questa eventualità. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Proposta di deliberazione n. 215, inerente a "Approvazione finanziamento progetto di emergenza a Medolla (MO) (Legge regionale 28 gennaio 1982, n. 4)" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza chiede anche l'iscrizione della proposta di deliberazione n. 215 del Comitato di solidarietà riguardo allo stanziamento a favore dei terremotati dell'Emilia; successivamente darò informazioni.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Ordine del giorno n. 493 presentato dai Consiglieri Botta Marco, Costa e Leo, inerente a "Salvaguardia dei tribunali 'minori' del Piemonte" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Botta Marco; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per reiterare la richiesta di trattazione dell'ordine del giorno sui tribunali cosiddetti "minori".
Vista l'attualità della materia, le chiederei se l'ordine del giorno potesse essere trattato in giornata, in una finestra che il Consiglio vorrà attuare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Botta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per rimarcare una questione, affinché rimanga a verbale e a memoria futura. Mi esprimo non in senso contrario e in modo ostruzionistico sulla proposta: se l'Aula ha questa assoluta maggioranza...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma non riesco ad ascoltare il Consigliere Giovine.
Grazie.
Prego.



GIOVINE Michele

La ringrazio, Presidente.
Se assolutamente c'è questa volontà, ovviamente non mi oppongo. Per vorrei venisse rimarcata la mia contrarietà al provvedimento circa l'istituzione del Comune di Mappano, non perché sia contrario ai mappanesi o al Comune di Mappano. Ritengo che nel momento storico in cui viviamo sia assolutamente sbagliato e un brutto segnale verso la società istituire un nuovo Comune, proprio quando c'è l'intenzione di abolire le Province e si propongono riduzioni negli Enti pubblici.
Quindi le chiedo cortesemente, Presidente, se possiamo porla ai voti solamente perché possa....



PRESIDENTE

Scusi, veramente non riesco ad ascoltarla, non è colpa sua.



GIOVINE Michele

Non importa...



PRESIDENTE

Mi scusi, cosa stava dicendo?



GIOVINE Michele

Le chiedo solamente se possiamo porre ai voti la proposta del collega Buquicchio, affinché possa esprimere la mia contrarietà.



PRESIDENTE

Lei l'ha già espressa. Mi sembra che lei non si opponga all'iscrizione poi ci sarà la dichiarazione di voto, penso che sia la migliore...



(Commenti del Consigliere Giovine)



PRESIDENTE

Lei si oppone anche all'iscrizione?



(Commenti del Consigliere Giovine)



PRESIDENTE

Prego, se vuole precisare.



GIOVINE Michele

Presidente, posso avvicinarmi un attimo?



PRESIDENTE

Prego.



(Il Consigliere Giovine si avvicina al banco della Presidenza)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Va bene, non mi oppongo all'iscrizione; proseguirò il ragionamento quando sarà posto in discussione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Trasporti e comunicazioni: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Gariglio, di comunicazioni della Giunta regionale in merito alla manifestazione promossa dall'ANAV


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Presidente, ho avuto delle difficoltà a recarmi qui - come penso sia avvenuto a tutti i colleghi - derivanti dalla manifestazione in corso, che sta bloccando il centro.
Chiedo se non si ritenga opportuno inserire all'o.d.g. un punto che preveda le comunicazioni dell'Assessore Bonino sulla manifestazione di protesta di tutte le imprese del trasporto pubblico locale, che sono convenute a Torino e stanno bloccando fisicamente il centro della città.
Grazie.



PRESIDENTE

Bene.
Non essendoci altre richieste, cominciamo dall'ultima richiesta del Consigliere Gariglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Se può spiegare meglio - è colpa mia - la richiesta del Consigliere Gariglio, perché non l'ho compresa bene. Grazie.



PRESIDENTE

Il Consigliere Gariglio chiede alla Giunta regionale, nel corso dell'odierna seduta, la disponibilità ad effettuare una comunicazione, da parte dell'Assessore al trasporti, Bonino, riguardo alle questioni che sono all'attenzione con una manifestazione rilevante, che è in corso in piazza Solferino.
Ne approfitto per rispondere al Consigliere Gariglio. È presente il Vicepresidente della Giunta regionale, Cavallera, il quale mi ha detto di farsene carico. Nel corso della seduta la Giunta darà una risposta - penso non ci saranno grossi problemi - e dirà se e quando effettuerà la comunicazione.


Argomento: Famiglie

Ordine del giorno n. 822 presentato dai Consiglieri Leo, Leardi, Pedrale Botta Marco, Motta Massimiliano, Formagnana, Tentoni, Carossa, Marinello Costa, Negro, Cursio, inerente a "Tutela e promozione della famiglia" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Va benissimo, vedrà lei quando ritagliare uno spazio di tempo su questo, non c'è alcun problema.
A questo punto, ne approfitto per chiedere - è già all'o.d.g. - se si riuscisse, come già è stato richiesto, a ritagliare uno spazio per discutere e votare l'ordine del giorno n. 822, di cui è primo firmatario il Consigliere Leo. Grazie.



PRESIDENTE

Quindi, lei chiede anche la trattazione dell'ordine del giorno n. 822.
Va bene.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Proposta di deliberazione n. 214, inerente a "Indizione ai sensi del Titolo III della legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo consultivo), di referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano, previa unificazione dei territori della frazione di Mappano, attualmente divisa tra i Comuni di Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Leinì, Settimo Torinese" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Commercio

Proposta di deliberazione n. 215, inerente a "Approvazione finanziamento progetto di emergenza a Medolla (MO) (Legge regionale 28 gennaio 1982, n. 4)" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Richiamo un po' di attenzione: il primo punto operativo è quello delle nomine, che vorrei espletare nella mattinata, in quanto, da una valutazione informale, mi sembra vi siano le condizioni per procedere alla nomina sia per la Compagnia di San Paolo, sia che, lasciatemelo dire, finalmente, per la Commissione di garanzia.
Quindi, credo si debba procedere questa mattina.
Poi, abbiamo la richiesta dell'Ufficio di Presidenza di assumere la delibera del Comitato di solidarietà, dove destiniamo i 150 mila euro (100 mila euro derivanti dai risparmi del Consiglio e 50 mila euro dalla raccolta) per il progetto della Conferenza dei Consigli regionali d'Italia relativamente ad una scuola - poi ve lo illustrerò brevemente - che è stato licenziato a maggioranza. Metterei questo argomento riguardante il Comitato di solidarietà come primo punto dopo le nomine, anche perch sostanzialmente dovrebbe essere solo votato. Come secondo punto dopo le nomine - quindi sempre prima della proposta di deliberazione n. 175 metterei l'iscrizione della proposta di deliberazione relativa all'istituzione del Comune di Mappano, dal momento che è stata licenziata all'unanimità e mi sembra che nessuno si sia opposto. Il Consigliere Giovine ha chiesto, preannunciandolo già, di intervenire nel dibattito o in sede di dichiarazioni di voto e legittimamente lo potrà fare per ribadire la posizione che ci ha già anticipato in sede di iscrizione.
Poi tratteremo la proposta di deliberazione n. 175 e il disegno di legge n. 153, con l'intesa che nel pomeriggio ritagliamo uno spazio per la trattazione di alcuni ordini del giorno, collegati tra di loro, sulla salvaguardia dei piccoli tribunali e dell'ordine del giorno n. 822 sulla famiglia. Vedremo poi nel pomeriggio se inserirli in apertura o in chiusura di seduta.
Infine, pende ancora la richiesta del Consigliere Gariglio sulla comunicazione in ordine alla protesta del TPL; come ha anticipato prima, il Vicepresidente Cavallera se n'è fatto carico e ne ha preso atto e nel corso della mattinata la Giunta comunicherà quando effettuerà questa comunicazione, se ce ne saranno - com'è auspicabile - le condizioni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Chiedo che nel pomeriggio, analogamente con le richieste presentate dai Consiglieri di maggioranza, venga ricavato uno spazio per la discussione della mozione n. 690.



PRESIDENTE

Bene, allora farei così: ritaglierei due ore nel pomeriggio per gli ordini del giorno e la comunicazione della Giunta; appena avremo informazioni in merito, valuteremo se all'inizio o alla fine della seduta: lo comunicherò entro le ore 13. Procederemo poi ovviamente con un'alternanza nella trattazione degli ordini del giorno, dando voce a maggioranza e opposizioni.
L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g., così come modificato, è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 2 e del 3 luglio 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cota, Botta Franco Maria, Maccanti Motta Massimiliano e Sacchetto.
Il numero legale è pertanto 28.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili su richiesta i verbali delle sedute del 10 luglio 2012.


Argomento:

c) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 5 luglio 2012 la legge regionale n. 6 del 23 maggio 2012 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale della Regione Piemonte per gli anni finanziari 2012-2014" e ha deliberato la non impugnativa.


Argomento:

d) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Esame proposta di deliberazione n. 215, inerente a "Approvazione finanziamento progetto di emergenza a Medolla (MO) (Legge regionale 28 gennaio 1982, n. 4)"


PRESIDENTE

Passiamo alla trattazione della proposta di deliberazione n. 215 "Approvazione finanziamento progetto di emergenza a Medolla (MO) (Legge regionale 28 gennaio 1982, n. 4)".
Si tratta di una deliberazione approvata all'unanimità dal Comitato di solidarietà. La deliberazione prevede il finanziamento di una quota-parte del progetto di costruzione del nuovo complesso scolastico per l'infanzia a Medolla (MO), i cui lavori partiranno fra pochi giorni.
Il Consiglio regionale è invitato, quindi organizzeremo una delegazione del Comitato di solidarietà per renderci conto della destinazione dei nostri fondi, erogati per un importo complessivo di 150.000 euro, di cui 100.000 - derivanti dai risparmi dei costi dell'Assemblea - già stanziati con deliberazione del Consiglio regionale n. 174-25955 del 26 giugno 2012 e 50.000 risultati da una parte dei versamenti effettuati sul conto corrente postale a seguito delle trattenute dei Consiglieri, degli Assessori e del personale dipendente del Consiglio.
Dicevo che questi 50.000 euro costituiscono solo una parte del ricavato di questa iniziativa, perché la cifra è stata superata: ringrazio pertanto sia i signori Consiglieri sia tutti i dipendenti del Consiglio regionale oltre che i molti cittadini che hanno partecipato in modo significativo alla raccolta dei fondi attraverso il nostro conto postale.
Si è deciso di destinare inoltre ulteriori fondi che si renderanno disponibili al finanziamento di un progetto di ricostruzione a Mirandola ma questo sarà poi affrontato dal Comitato di solidarietà in un secondo tempo - dove c'è la presenza della Protezione Civile piemontese. Il progetto è dunque stato individuato in collaborazione con la Protezione Civile, ma ce ne occuperemo quando ci saranno le risorse disponibili, anche perché la raccolta fondi continua.
Non essendovi richieste di intervento né dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 215, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Esame proposta di deliberazione n. 214, inerente a "Indizione ai sensi del Titolo III della legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo consultivo), di referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano, previa unificazione dei territori della frazione di Mappano, attualmente divisa tra i Comuni di Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Leinì, Settimo Torinese"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 214.
Ritengo che la delibera sia stata ampiamente dibattuta in I Commissione. Oltretutto, come ricordato in apertura di seduta, è stata licenziata all'unanimità dei Consiglieri, lo scorso 13 luglio.
Passiamo, pertanto, al dibattito generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ritengo che non tutti i colleghi siano pienamente edotti della questione: ne ho avuto riprova parlando qualche secondo fa con un collega.
Questa è una vicenda alquanto annosa, che risale indietro nel tempo.
Da più di due decenni, i mappanesi (i cittadini di Mappano) sono suddivisi su cinque Comuni, anche se la stragrande maggioranza della popolazione è compresa tra quattro Comuni: Caselle, Borgaro, Settimo e Leinì; una parte della delibera in oggetto interessa anche il Comune di Torino, anche se si tratta di una zona alquanto povera di abitanti.
Questo Comune-non Comune un po' strano nasce nel secolo scorso e diventa, ogni volta, la frazione di questi singoli Comuni.
Riconosciamo, ovviamente, l'importanza di questo provvedimento altrimenti non saremmo qui a discutere, peraltro per la seconda volta (ne discutemmo già nella scorsa legislatura).
I cittadini di Mappano vivono indubbiamente un disagio, nelle condizioni in cui si trovano attualmente, perché le Amministrazioni dei quattro Comuni rendono molto difficile la loro vita, se non altro - questo è facile intuirlo, per chiunque ci stia ascoltando - per questioni di natura burocratica: un pezzo di certificato lo si richiede da una parte, un altro pezzo dall'altra; per un pezzo di certificato si è competenti di qua per l'altro pezzo si è competenti di là! Perfino farsi aggiustare la fogna diventa un iter burocratico complicatissimo! La battaglia dei cittadini di Mappano risale almeno a 25 anni fa: si chiede la fusione di quei quattro Comuni ,più una parte del Comune di Torino, per istituire un Comune autonomo ed indipendente.
Per motivi che non devono offendere l'intelligenza di chi ci ascolta e di quest'Aula (di natura squisitamente politica), ci furono sempre forti contrasti rispetto all'istituzione del Comune di Mappano, poiché nessun Comune aveva intenzione di perdere un pezzo del proprio territorio, oltre che una parte della popolazione.
Tra l'altro, alcuni Comuni hanno costruito delle zone industriali molto ricche, hanno fatto investimenti pesanti, onerosi, negli anni (cito il Comune di Leinì, ma non solo), e adesso non hanno intenzione di essere privati della loro zona industriale.
In ogni caso, a torto o ragione, c'erano, da una parte, delle Amministrazioni che evidentemente erano contrarie, anche perché in quelle Amministrazioni...
Se il Vicepresidente Boniperti riesce a concedermi un po' di, non dico attenzione, ma meno brusio dell'Aula, gliene sarei grato!



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BONIPERTI



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Giovine.
Invito i colleghi a sedersi al proprio posto o a recarsi fuori dall'aula, per cortesia.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente, del tentativo.
Provo a continuare, chiedendo scusa a tutti (soprattutto i mappanesi) se la ricostruzione in parte può essere errata nelle date o nei numeri, ma grosso modo, dovrebbe essere abbastanza corretta nei contenuti.
La legge nazionale prevedeva un limite di 10.000 abitanti per l'istituzione di nuovi Comuni; negli ultimi anni l'imposizione di questo limite veniva derogata alle Regioni, in base alle proprie esigenze e conformazioni territoriali. La Regione Piemonte, nella scorsa legislatura ha emanato una legge per portare il limite da 10.000 a 5.000 abitanti.
L'ipotetico Comune di Mappano, il cui numero di abitanti oscilla fra 5.000 e 8.000 circa, entrava evidentemente in questa forbice. Non rientrava, invece, nell'ipotetica soglia prevista dalla legge nazionale.
Qualcuno potrebbe sostenere che abbiamo emanato una legge "ad communem": in questo caso, invece, è stata fatta una cosa giusta, nel senso della liberalità e dell'autodeterminazione della gente.
Nella scorsa legislatura ero fra coloro che sostenevano l'istituzione del Comune di Mappano (credo di aver firmato uno o due progetti di legge) ero anche fra coloro che si erano battuti in Commissione, con forti contrasti anche all'interno dei partiti, affinché l'iter potesse procedere e si andasse finalmente ad un referendum che permettesse ai cittadini mappanesi di decidere se volere il Comune o no.
Oggi siamo in una fase successiva, perché all'epoca l'iter si concluse in Consiglio regionale, ma fu fermato sicuramente dal TAR e mi sembra anche dal Consiglio di Stato (forse ci fu anche la pronuncia della Corte Costituzionale, nel merito, ma sinceramente non ne ricordo l'oggetto).
Di fatto, in questa legislatura l'iter è partito; è partito innanzitutto per volontà politica, e di questo bisogna dare atto al collega Buquicchio.
Voglio anche spiegare il motivo per cui sono contrario, perché la mia posizione è cambiata rispetto alla scorsa legislatura.
Non me ne vogliano i cittadini di Mappano, ma lo considero un segnale veramente illogico, da parte della politica e delle istituzioni, costituire un nuovo Comune, nel momento in cui si parla di abolire le Province.
illogico istituire un nuovo Comune, quando non sappiamo che fine farà il CSI, la Finpiemonte o i tantissimi enti (medi o grandi) presenti sul territorio! Chiudiamo un ospedale, riduciamo il numero delle ASL, diminuiamo la domanda della spesa pubblica, e poi andiamo ad istituire un nuovo Comune! Questo, in senso lato, è giusto e sacrosanto, ma dal punto di vista del Paese e del Piemonte, in questo momento, siamo nella direzione opposta.
Non si può chiedere ai Comuni, con il provvedimento sugli Enti locali di procedere con le convenzioni e le unioni, e poi concedere l'istituzione di un Comune, che già esiste, anche se è diviso in quattro territori perché i cittadini usufruiscono dei servizi, non sono completamente abbandonati a se stessi.
Non metto in dubbio che abbiano delle enormi difficoltà di natura burocratica, ma avrei ritenuto molto più saggio differire questo provvedimento ad altro momento, nella speranza che cambino i tempi e le condizioni politico-istituzionali, rinviandolo magari alla prossima legislatura. In questo momento, io non me la sento, da una parte, di dire ai cittadini piemontesi "Voi dovete essere spremuti" e, poi, dall'altra istituire il nuovo Comune di Mappano.
Cercherò di stare nei tempi, Presidente, nonostante il disturbo ricevuto dall'Aula, ma ci tengo a ribadire che è falsa - spero che qualcuno intervenga in tal senso - l'affermazione per cui questa cosa, in fondo, non ci costa nulla: non costa niente ai piemontesi né ai mappanesi. No, è strafalso! falso perché solo il costo per il referendum (perché un referendum andrà fatto) si aggirerà attorno al milione di euro. Per non parlare dell'istituzione del nuovo Comune, con nuovi dipendenti pubblici (peraltro vorrei capire come sarà possibile assumere nuovi dipendenti pubblici alla luce della spending review e del blocco totale delle assunzioni nel pubblico impiego fino al 2016), un nuovo Direttore generale, un nuovo Segretario comunale...
Voi pensate che qualcuno dei dirigenti o dei dipendenti del Comune di Settimo piuttosto che del Comune di Caselle accetterà di essere trasferito in un Comune ex novo? Neanche morti, ovviamente! Quindi, nonostante la volontà dei richiedenti, il Comune di Mappano aumenterà i costi complessivi della macchina dello Stato. Siccome non mi sembrava una situazione emergenziale -sulla volontà vera dei cittadini interverrò ulteriormente in fase di dichiarazione di voto - a mio avviso come Consiglio regionale, potevamo sinceramente mostrare un atto di responsabilità in tal senso. Chiederò, quindi, ai colleghi di votare in senso contrario quanto ha votato la I Commissione. Perché è vero che questa non è una delibera che istituisce il Comune di Mappano, ma è altrettanto vero che se noi approviamo l'iter che fa partire il referendum (che costa un milione di euro), mi sembrerebbe alquanto curioso poi dire "Abbiamo speso un milione di euro per il referendum ma non istituiamo più il Comune di Mappano perché costa troppo".



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, la invito a concludere.



GIOVINE Michele

evidente che la votazione importante è quella di oggi. Mi rendo conto, anche in questo caso, di essere una sorta di "Cassandra controcorrente", però credo onestamente di dover esprimere ai colleghi e soprattutto, ai cittadini piemontesi, l'umile opinione del sottoscritto e del suo Gruppo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, dichiaro chiuso il dibattito generale. Procediamo con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Speravo che ci fosse un minimo di dibattito, ma così non è.
Evidentemente, non interessa a quest'Aula quelli che saranno i costi aggiuntivi di una nuova entità comunale.
Il mio voto sarà assolutamente contrario, anche perché recepisce - lo voglio ricordare - la contrarietà di tre Comuni su quattro: l'unico Comune che non si è espresso in maniera contraria era il Comune che andava al voto; del resto, prima del voto, nessun Consigliere comunale avrebbe votato contro una delibera che interessava una parte del proprio elettorato.
Voglio ricordare che anche il CAL, che noi abbiamo istituito e che dovrebbe essere un organo consultivo, ha espresso un parere totalmente contrario (credo all'unanimità, o forse con tre astensioni).
Noi, evidentemente, a giudicare dall'interesse che riscuote il dibattito, andremo ad approvare la deliberazione in questione. Ci tengo a sottolineare e a rimarcare la mia posizione di assoluta contrarietà, che non è da intendersi come contrarietà verso i cittadini mappanesi, ma è una contrarietà...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Per favore! Il Consigliere Giovine sta svolgendo la propria dichiarazione di voto ne ha tutto il diritto! Prego, può proseguire.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Dicevo che la mia contrarietà sarà dovuta al fatto che gli altri cittadini piemontesi comunque subiranno, sia pure in maniera minima e pro quota, un aumento del costo complessivo della macchina dello Stato a favore di un'entità di cui, probabilmente, non se ne avvertiva la necessità.
Il Presidente sa - così come il collega Buquicchio, me ne darà atto che ero fortemente contrario al provvedimento, per i motivi che spero di essere riuscito ad esprimere, ma anche perché i Comuni locali interessati i loro Consigli comunali - hanno espresso un parere nettamente contrario: per il sottoscritto è evidente che quello è il giudizio che conta, quello del Consiglio comunale di Settimo, di Borgaro e di Leinì, che hanno espresso parere contrario. Il riferimento che guida il mio voto è evidentemente, il parere di questi Consigli comunali legittimamente eletti dal popolo.
Sono contrario perché il CAL stesso si è espresso in tal senso. Tra l'altro - collega Buquicchio, spero mi vorrà dare atto che sono stato corretto nel sottolineare la mia posizione, ma mi auguro di ricevere almeno una replica sul punto - nutro anche seri dubbi sul fatto che ci sia un reale riscontro popolare all'interno dei mappanesi per l'istituzione di questo Comune: basta andare a vedere i voti di presenza ottenuti dal Presidente del Comitato Pro-Mappano nel corso delle ultime elezioni regionali (non sono firme raccolte o Comitati, ma sono i voti alle ultime elezioni regionali!). Moltiplicate per due questi numeri e potrete avere un'idea, per quanto astratta (è ovvio che i voti di preferenza che si ottengono cambiano a seconda della coalizione, della lista e via discorrendo), sul giudizio che l'istituzione di questo Comune di Mappano riscuote all'interno dei mappanesi.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Per favore, il brusìo è incontenibile! Prego.



GIOVINE Michele

Non importa, Presidente. Al limite leggeranno il mio intervento nel verbale stenografico. Qualche collega però vedo che mi ascolta.
Se ci fosse questo sentimento popolare così forte, credo che i numeri di preferenza assoluta ottenuti non da un soggetto a caso, ma dal Presidente in capo del Comitato, che si era candidato per propugnare il Comune di Mappano, sarebbero stati non dico decuplicati, ma almeno quintuplicati. Invece i numeri sono davvero bassini: per carità, ci saranno sicuramente state serie motivazioni; anzi tutti gli onori a lui che ha voluto misurarsi, ma questo dato rappresenta un ulteriore elemento che mi induce ad interrogarmi sull'opportunità di approvare un provvedimento che istituirà un referendum che comunque - lo ricordo a tutti - ai cittadini piemontesi costerà intorno al milione di euro. A mio avviso non è opportuno, in questo momento storico, aggravare ulteriormente il bilancio della Regione Piemonte di un ulteriore milione di euro. Si vogliono chiudere una parte delle Province e le Comunità montane, mentre il Piemonte va ad istituire un nuovo Comune.
Ringrazio il Presidente e tutto l'uditorio per la pazienza e la cortesia.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'intervento del collega Giovine mi ha indotto ad intervenire per ribadire il nostro voto favorevole a questa delibera, finalizzata ad indurre un referendum consultivo. Non potrebbe essere diversamente, visto che noi crediamo molto nella consultazione popolare, pur facendo nostri alcuni rilievi che ha mosso il collega Giovine: sicuramente il referendum consultivo non sarà cogente, nel senso che non obbligherà e non porterà obbligatoriamente alla costituzione del Comune di Mappano.
Tuttavia, pur trattandosi di un referendum consultivo (volto, cioè semplicemente a consultare i cittadini), qualora ottenesse un risultato positivo, a nostro avviso la Regione, gioco forza, dovrebbe farsi parte diligente per far sì che si arrivi al processo di costituzione di questo Comune.
Ovviamente è in fase di discussione la proposta di legge di istituzione del Comune e stiamo vagliando quelle che sono tutte le problematiche, anche economiche, perché per la costituzione di un Comune serve ovviamente un quid in più di risorse iniziali per tutti quelli che sono gli adempimenti burocratici e non. Quello economico, dunque, sembra essere il nodo di questi ultimi mesi/anni.
Dal punto di vista politico, invece, penso che le istanze dei cittadini... Peraltro non ho capito la correlazione che ha fatto il Presidente Giovine tra la soppressione delle Province e la non costituzione del Comune di Mappano, perché sono due livelli di amministrazione sempre locale, ma diversi, quindi se si andrà comunque verso la soppressione delle Province, le competenze di quelle che erano le Province si dovranno equamente o comunque, con un processo decisionale, distribuire tra la Regione, da una parte, e i Comuni, dall'altra.
Di conseguenza, penso che, a maggior ragione, le istanze del Comune di Mappano saranno ancora più forti perché, se non esisterà il Comune di Mappano sparendo la Provincia, il Comune di Mappano (o, meglio, quelle che adesso sono le frazioni del Mappanese) avrebbe solo come riferimento la Regione e quindi perderebbe ancora un interlocutore. Fra l'altro, non stiamo parlando di un Comune di 1.000 abitanti su cui, come Movimento 5 Stelle, ci porremmo anche delle perplessità e dei dubbi, ma stiamo parlando di un Comune che comunque arriverà ad avere, se non sbaglio, circa 10.000 abitanti, quindi stiamo parlando di un Comune di dimensioni sufficienti per amministrare i problemi del territorio con sufficiente efficienza ed efficacia.
Pertanto, riteniamo che la delibera consultiva di oggi sia un passo giusto, anche perché è stata rinviata sine die, ma non vorremmo che facesse la fine del famoso referendum sulla caccia che, oramai, penso lo avranno i figli e i nipoti dei firmatari, se risorgerà delle sue ceneri, quindi pensiamo che dare la possibilità di votare a ottobre sia veramente un segnale importante.
Chiudo l'intervento dicendo che probabilmente - infatti ne abbiamo parlato anche in Commissione, non ho condiviso la scelta di chiedere, anche se ho capito che era conservativa rispetto a un'eventuale impugnativa amministrativa - la scelta di far votare tutti i residenti di tutti i Comuni interessati non è corretta. Secondo me, sarebbe stato più giusto far votare solo i residenti interessati dal processo di costruzione del nuovo Comune, previsto tra l'altro anche dalla legge di istituzione dei nuovi Comuni regionale, ma su cui non c'è stata l'unanimità sull'interpretazione della legge stessa, che prevede che, qualora il Comune non abbia una sua specifica riconoscibilità territoriale anche dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi, ecc., si deve far votare tutto il Comune.
Penso che Mappano rappresenti una sua specificità territoriale, di infrastrutture e di servizi (o, meglio, di mancanza di servizi e di infrastrutture), per cui si poteva andare a far votare solo i residenti delle frazioni, però va bene, noi speriamo che comunque ci sia un atto anche da parte dei cittadini tutti di riconoscere l'importanza del referendum consultivo e di permettere, qualora siano favorevoli o non favorevoli, di andare a votare.
Speriamo che prevalgano comunque i sì, e ribadisco che, nonostante non ci sia un obbligo o una cogenza per quanto riguarda la Regione, occorre prendere atto che la decisione popolare conta, il popolo è sovrano, e che quindi si possa dare il la all'istituzione di questo Comune. Pertanto voteremo favorevolmente e aggiungo che chiedo il voto per appello nominale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Si procederà alla votazione per appello nominale.
La parola al Consigliere Reschigna per dichiarazione di voto.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente. Sarò molto breve.
Vorrei motivare la dichiarazione di voto favorevole del Gruppo consiliare del Partito Democratico.
In noi è molto presente il fatto che durante il procedimento che è stato avviato dal Consiglio regionale del Piemonte ci sono state espressioni in senso negativo sull'istituzione del Comune di Mappano da parte del Consiglio delle Autonomie locali, da parte della Provincia di Torino e da parte di una serie di Comuni, e questo dovrà essere attentamente valutato dalla Commissione e dal Consiglio regionale alla fine di questo procedimento.
Ma l'interrogativo che ci siamo posti e che voglio riproporre questa mattina in Aula è: può il Consiglio regionale sistematicamente violare un obbligo di legge, oltre che una facoltà statutaria (ma a questo punto è un obbligo di legge previsto all'interno del procedimento per la costituzione di nuovi Comuni, che è quello della consultazione dei cittadini)? Possiamo assumerci sistematicamente la responsabilità, come legislatori regionali di immaginare che, di fronte alla condizione economica complessiva del nostro Paese e del bilancio della Regione, il nostro atteggiamento sia teso alla violazione di una norma tesa a stimolare e a consentire la partecipazione popolare? Poi ci sarà una sintesi che il Consiglio regionale dovrà assumere, e questa dovrà essere una sintesi che terrà conto di tutte le situazioni che si sono sviluppate attorno a questo procedimento. Ma oggi impedire una consultazione referendaria rischia di essere, da parte del Consiglio regionale, un'ulteriore prova di violenza. Per questo, noi votiamo a favore del provvedimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro per dichiarazione di voto.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Sarò velocissimo, perché abbiamo molte cose da fare stamattina, però da sempre il Gruppo UDC è stato favorevole per l'istituzione del nuovo Comune di Mappano. Tramite la Regione, è giusto che questa continui nel dare il proprio giudizio ai cittadini che voteranno il referendum. Comunque noi ci esprimiamo favorevolmente a questo provvedimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Montaruli per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



MONTARULI Augusta

Grazie, Presidente.
da molto tempo che noi affrontiamo in maniera abbastanza attenta la questione della costituzione del Comune di Mappano. Sono innumerevoli le audizioni che si sono svolte in Consiglio regionale e sono state innumerevoli, in quelle occasioni, le promesse da parte di tutti i partiti politici di non esprimersi a favore o contrariamente alla costituzione di questo Comune, ma quantomeno di dare la palla in mano ai cittadini e di rispettare la loro volontà attraverso un referendum.
Noi oggi ci troviamo proprio a scegliere questa strada, cioè quella di dire un sì a un referendum consultivo, cioè a dare l'approvazione affinch finalmente sulla questione del Comune di Mappano il parere dei cittadini non sia più rappresentato da una delegazione che viene in Consiglio regionale ad esprimere le sue motivazioni, ma sia concretamente constatato attraverso il voto, un voto che avviene coinvolgendo giustamente, a mio modo di vedere, i Comuni limitrofi e non soltanto una porzione, anche perché una diversa consultazione sicuramente sarebbe incorsa in un rilievo costituzionale.
Visto che il nostro obiettivo invece è quello di porre fine all'attesa che si protrae da molti anni, è chiaro che non si poteva andare incontro ad una scelta che avrebbe riportato la questione in Consiglio regionale.
Quindi, per questo motivo, noi siamo favorevoli alla consultazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Intervengo solamente per dichiarare il voto favorevole del Gruppo della Lega Nord. Noi comprendiamo quello che è stato prima detto dal Consigliere Giovine, che sotto certi punti di vista non ha assolutamente torto, alla luce del momento e di tutto quello che avviene a livello statale e centrale, però riteniamo che l'impedire lo svolgimento di questo referendum, mettendolo sul piatto della bilancia, sia la cosa peggiore.
Quindi, per questo riteniamo di dare parere favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Non avrei voluto intervenire, ma visto che tutti i colleghi hanno giustamente ritenuto di esprimere e fare una piccola dichiarazione, colgo anch'io l'occasione per riprendere due punti dell'intervento del collega Giovine.
Uno riguarda la perplessità relativa al fatto che in un momento in cui lui dice - si va incontro alla riduzione del numero delle Province secondo lui di pari passo si dovrebbe andare anche incontro alla riduzione del numero delle municipalità. Così non è.
Di pari passo, si deve andare incontro a un riordino delle municipalità. È una situazione vecchia, troppo vecchia, che è nata da oltre trent'anni, come quella del Comune (chiamiamolo così) di Mappano, che ha un'area geograficamente ben definita, ma che dipende, di fatto, da quattro Amministrazioni, che significa quattro Piani Regolatori diversi, significa quattro normative sul traffico diverso e significa una cosa ancora molto più importante, che ho avuto modo di studiare quando mi occupavo di epidemiologia oncologica all'università: quei quattro Comuni hanno ritenuto di mettere o posizionare lontano dai loro centri, e quindi a ridosso di quell'area geograficamente definita come Mappano, le aree industriali, e voi sapete che c'è un incidenza epidemiologica e oncologica enorme in quell'ambito. I mappanesi, quindi, hanno diritto a difendersi o quantomeno, a potersi esprimere. Questo è il primo passo di quel progetto di legge che chiede l'indizione del Comune di Mappano, ma oggi si parla soltanto di referendum. Dato che noi siamo per la democrazia diretta e partecipata, sempre e comunque, costi quello che costi (in questo caso non costa granché) ritengo che sia una cosa sana e giusta da doversi fare.
Grazie a tutti i colleghi che hanno ritenuto di condividere questo pensiero e che hanno fatto sì che oggi si possa votare per l'indizione del referendum.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Intervengo proprio perché un silenzio potrebbe essere interpretato in modi diversi. Noi siamo sottoscrittori del progetto di legge, a prima firma Consigliere Buquicchio, per l'indizione del referendum. Siamo favorevoli al fatto che si vada avanti; in Commissione abbiano cercato di sollecitare le tempistiche e crediamo che, in un momento certamente complesso, in cui i problemi sembrano essere altri, non si debbano negare spazi di democrazia.
Riteniamo che sarebbe grave, a fronte di altre priorità, anche economiche, se per i cittadini dei Comuni interessati non ci fosse la possibilità di esprimersi.
Il nostro voto, quindi, è assolutamente favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Svolgo questo intervento perché, oltre alla coerenza nella serie storica, in questa seduta conti anche l'espressione di volontà.
Il Gruppo consiliare cui faccio riferimento aveva già sostenuto il precedente ricorso al referendum per l'istituzione del Comune di Mappano durante lo scorso mandato amministrativo.
Noi apparteniamo a quella categoria di persone che, almeno sulle cose che si sembrano convincenti, non cambiano idea, non perché siamo incapaci di leggere i cambiamenti di riforma istituzionale che si sono manifestati ma perché crediamo che il passaggio che si celebra con l'approvazione della proposta del Consigliere Buquicchio, che abbiamo sottoscritto e votato in Commissione, restituisca e consegni la parola a cittadini che si sono autonomamente organizzati per l'espressione della loro volontà e perch casomai, questo Consiglio regionale ha già intaccato una volta nel sottrarre ai cittadini la possibilità di partecipare in prima persona e di esprimere direttamente la propria volontà.
Esprimiamo, quindi, voto favorevole alla deliberazione.



PRESIDENTE

Non essendoci altre dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione.
Ricordo e richiamo l'attenzione dell'Aula che, per avere effetto positivo l'approvazione di questa delibera necessita della maggioranza assoluta dei seggi assegnati al Consiglio regionale.
Pertanto, il numero legale è 28 e il quorum di maggioranza è 31.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di deliberazione n. 214, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 46 Consiglieri hanno votato SÌ 45 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Cortesemente, le chiedo una sospensione di dieci minuti.



PRESIDENTE

I nostri lavori, quindi, riprenderanno con il punto 4) all'o.d.g.
"Nomine", alle ore 12.15, mentre alle 12.30 la Giunta regionale, nella persona dell'Assessore Bonino, farà una breve comunicazione sulla questione dei trasporti.
Riprenderemo poi i lavori alle 14.30 e, come primo punto all'o.d.g.
affronteremo la proposta di legge n. 175.
I nostri lavori riprenderanno alle ore 12.20.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.59 riprende alle ore 12.37)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Trasporti pubblici

Comunicazioni della Giunta regionale, inerenti a "Riduzione risorse per il trasporto pubblico locale su gomma"


PRESIDENTE

Colleghe e colleghi, la maggioranza ha comunicato la necessità di disporre ancora di un po' tempo, ma poiché credo che l'Assessore Bonino debba prendere un aereo, e avevamo concordato la breve comunicazione, dato che sono le ore 12.37, mi scuso con i colleghi della maggioranza che partecipano alla riunione.
Tuttavia, poiché intendo tutelare la decisione assunta dal Consiglio do parola all'Assessore Bonino per la comunicazione.
Prego, Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
La manifestazione promossa dall'ANAV fa riferimento alla previsione di riduzione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale, in particolar modo al trasporto su gomma. La riduzione è prevista nella misura del 9% per il 2012, del 15% per il 2013 e del 15% per il 2014.
Come ricorderete, l'ipotesi di riduzione dei trasferimenti agli Enti aventi delega per la programmazione e gestione del servizio di TPL su gomma, inizialmente era prevista nella misura del 15% per il 2012 e del 17 per il biennio successivo.
Uno stanziamento di maggiori risorse regionali, a favore delle politiche di organizzazione del trasporto pubblico, ha determinato un miglioramento complessivo della disponibilità finanziaria sul nostro capitolo, quindi ha consentito il raggiungimento di un migliore equilibrio rispetto alle risorse da destinare al TPL.
A ciò dobbiamo aggiungere la riorganizzazione dei servizi sostitutivi inizialmente gestiti da Trenitalia, quindi quei servizi di trasporto a mezzo autobus, per intenderci, che sostituiscono i treni soppressi.
Precedentemente erano gestiti da Trenitalia, ad oggi invece vengono gestiti dalle società che erogano il trasporto pubblico locale sul territorio piemontese e diventeranno, a partire dalla fine di quest'anno, a tutti gli effetti servizi minimi, con un trasferimento di risorse dal contratto Trenitalia ai contratti di TPL su gomma, stipulati da Conurbazioni e Province.
Aggiungiamo anche che la sospensione di alcune direttrici ferroviarie è stata compensata e organizzata attraverso la sostituzione di quelle corse con servizi di autobus.
Complessivamente, quindi, le aziende del trasporto pubblico locale oggi effettuano anche alcune corse sostitutive dei treni momentaneamente sospesi su alcune direttrici.
Credo che a fronte di una situazione complessa, sulla quale dirò alcune cose, le aziende del trasporto pubblico piemontese siano state molto tutelate da questa Amministrazione. Ovviamente, ciò è avvenuto in conseguenza della nostra ferma determinazione a tutelare il livello del servizio, la nostra ferma determinazione a non lasciare nessuno a piedi come abbiamo detto più volte, quindi consentire che l'esercizio del diritto alla mobilità fosse garantito su tutto il territorio regionale.
Noi siamo partiti dalla volontà di mantenere alta la quantità dei servizi e dalla speranza di trovare la collaborazione delle aziende nel mantenere alta la qualità degli stessi, perché ad oggi, a fronte di una riduzione delle risorse, anche le aziende devono comprendere che il miglioramento della qualità del servizio reso è la frontiera a cui tendere per incrementare il flusso dell'utenza e quindi migliorare anche i conti economici delle aziende.
Nel corso degli ultimi anni, facendo il confronto fra le risorse trasferite nel 2010 dallo Stato alla Regione Piemonte e le risorse attualmente messe a disposizione, seppure ancora in linea teorica - per chiarirci, del 2012 non abbiamo ancora visto un euro di risorse trasferite dallo Stato, ma ci fermiamo alla teoria - dal 2010 ad oggi abbiamo subito una riduzione di risorse destinate al Trasporto Pubblico Locale del 50%. Un 50% di riduzione delle risorse trasferite dal livello nazionale ad oggi. E il sacrificio che abbiamo dovuto richiedere al Piemonte è un sacrificio che sta nella misura del 9% sul 2012 e del 15% sul biennio successivo.
In tutta coscienza, riteniamo di avere fatto tutto ciò che era possibile. La manifestazione di oggi, legittima, per carità, segnala un disagio di un tessuto imprenditoriale che noi da sempre tuteliamo, ma non solo in questo settore, per rispetto nei confronti di quelle piccole e medie imprese che da sempre costituiscono l'ossatura socio-economica della nostra Nazione. Tuttavia, se questa manifestazione fosse stata organizzata in Roma, anziché in Torino, forse sarebbe stato meglio e più coerente rispetto all'obiettivo di sensibilizzare il decisore ultimo. Non possiamo fare finta di essere protagonisti di un mondo scollegato dal contesto generale. Il Piemonte è una Regione dell'Italia che, come tutte le altre Regioni, fa i propri conti basandosi sul supporto decisivo da parte dello Stato per sostenere la rete dei servizi, sia nell'ambito sanitario, sia in quello del Trasporto Pubblico Locale.
Dunque lo schema, forse un po' datato, che spinge qualcuno a ritenere che scendendo in pazza si possa fare pressione su un'Amministrazione magari un po' distratta, che ha dei margini di manovra all'interno della propria capienza di bilancio è un ragionamento, come dicevo, che oltre ad essere un po' datato, non produce nessun effetto positivo. Perché la Regione Piemonte ha veramente raschiato il fondo del barile per sostenere le aziende del TPL.
Abbiamo garantito alle aziende del TPL che i 450 milioni di risorse regionali sarebbero state erogate a prescindere dalle dinamiche nazionali proprio per sostenere il trasporto su gomma. E così sarà. Abbiamo proposto un piano di rientro rispetto al disallineamento economico del 2011 e così sarà con una prima anticipazione di 60 milioni sul 2012. Abbiamo previsto una serie di misure che hanno spostato risorse sulla gomma e queste misure sono una realtà, non soltanto una promessa.
Quindi, il contesto complessivo oggi ci autorizza a dire che, pur comprendendo e rispettando il diritto delle aziende del TPL piemontese di esprimere un disagio, ad oggi riteniamo che questa manifestazione non abbia coerenza rispetto al contesto complessivo che dovrebbe vedere le aziende piemontesi vicino a noi, come noi siamo stati vicino a loro. Vicino a loro per tutelare l'occupazione che rappresentano; vicino a loro per tutelare la tradizione che loro interpretano rispetto all'erogazione dei servizi in Piemonte; vicino a loro anche nel concordare e condividere lo schema di un'integrazione ferro-gomma che valorizzasse il trasporto su gomma; vicino a loro nello stanziare, su due anni, 139 milioni di euro per il rinnovo del materiale circolante degli autobus, che sono utilizzati per erogare il servizio di trasporto; vicino a loro in maniera concreta e fattiva e non soltanto a parole nel ricercare, all'interno dei fondi regionali, risorse per supplire alle mancate erogazioni da parte del livello nazionale.
Credo che questo sia un ragionamento basato sui numeri, non su principi o su astrazioni. Numeri e fatti, quindi non siamo certamente nelle condizioni di poter dire che questa manifestazione sposta le decisioni assunte in ordine agli stanziamenti previsti, che sono gli stanziamenti utili anzitutto per assicurare la mobilità su tutto il territorio regionale, ma anche per consentire alle aziende di fare efficienza, senza effetti collaterali negativi sulla qualità del servizio e sull'occupazione.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BONIPERTI



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Bonino.
La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Ringrazio la Presidenza per la sensibilità avuta, insieme all'Aula, per dedicare uno spazio alla comunicazione dell'Assessore, e ringrazio l'Assessore per la cortesia che ci ha fatto di rendersi subito disponibile.
Vengo al tema della comunicazione. Sarò brevissimo. Assessore, noi abbiamo una discussione che continua rispetto alle verità che lei enuncia e che io ritengo non corrispondano invece alla verità sostanziale.
Lo ribadisco. Lei ha detto oggi: "Abbiamo dato alle aziende di trasporto pubblico dei chilometri sostitutivi delle linee soppresse e abbiamo dato loro dei chilometri sostitutivi dei treni soppressi". Questa seconda frase è diversa da quella che lei aveva detto lo scorso Consiglio quando aveva dichiarato: "Ogni treno soppresso avrà un servizio sostitutivo". Oggi è venuta a dire: "Abbiamo dato alcune corse sostitutive rispetto ai treni soppressi". Io la inviterei ad uscire...



(Commenti dell'Assessore Bonino)



GARIGLIO Davide

Sono le sue parole e, comunque, c'è anche la registrazione che metteremo on line, quindi se ne potrà discuterne.
Le chiedo poi di venirci a raccontare dove, per quanto riguarda i treni soppressi, avete messo corse sostitutive. Usciamo dal generico, andiamo nel concreto.
Poi ha detto: "Le aziende piemontesi sono state molto tutelate da questa Giunta regionale". Devo dire che se è così, vi state capendo poco.
Perché le aziende piemontesi hanno subissato la Giunta regionale di ricorsi amministrativi, che verosimilmente vinceranno, e oggi c'è stata una manifestazione che ha impedito ai piemontesi di entrare nel centro storico perché c'erano autobus che andavano in giro a passo d'uomo in tutto il centro.
L'Assessore ha detto: "È nostra ferma determinazione tutelare il servizio e non lasciare nessuno a piedi". Le chiedo se la considera davvero un'affermazione sostenibile visto che, a fronte di treni soppressi (non delle linee ma dei treni soppressi) i pendolari, nella gran parte dei casi sono stati lasciati a piedi.
Lei ha detto altresì: "Le risorse trasferite sono diminuite del 50% dal 2010 ad oggi". Siccome dovremmo esaminare la spending review (abbiamo già iniziato) che taglia ulteriormente le risorse del trasporto pubblico inviterei a dare la disponibilità a fare un approfondimento per uscire da questo "balletto" dei giochi sui numeri, ma per affrontare, carta alla mano, magari con le carte preparate da persone competenti, dati concreti per comprendere come sono cambiati questi numeri.
Mi sorprende che una Giunta, che dovrebbe essere vicino alle imprese dica che "quello delle imprese è uno schema un po' datato", che "la manifestazione non ha coerenza con il contesto complessivo, le imprese piemontesi dovrebbero stare vicino a noi come noi siamo stati vicino a loro": è un'affermazione che si qualifica da sé.
Evidentemente, se alle imprese è stato fissato un incontro per martedì prossimo vuol dire che prima non c'era stata molta vicinanza.
Infine, "abbiamo proposto alle imprese l'integrazione ferro e gomma che valorizzi il trasporto su gomma".
Dal punto di vista trasportistico, questo è il capolavoro. Infatti, se con l'integrazione ferro e gomma si intende valorizzare il trasporto su gomma, capisco la ratio che ha determinato la soppressione di linee e di treni. Invece, l'integrazione ferro e gomma vuol rappresentare la creazione di un sistema concretamente sostenibile, maggiormente in grado di trasportare i cittadini dal punto A al punto B, e il lavoro che aveva iniziato il suo predecessore, William Casoni, era impostato su ben altre direttive. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Gariglio.
Se non ci sono altre richieste di chiarimento, interromperei i lavori della seduta, che riprenderanno al pomeriggio, alle ore 14.30.
Ha chiesto di intervenire per una replica l'Assessore Bonino; ne ha facoltà.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Intervengo solo per dire al Consigliere Gariglio che, rispetto alle sue affermazioni, non è lui che chiede a me un confronto, sono io che chiedo di uscire, finalmente, da queste continue dichiarazioni rispetto alle imprecisioni dei dati che fornirei. Soprat tutto, inviterei il Consigliere Gariglio, quando sostiene che occorra un confronto con persone competenti, a comprendere che le nostre informazioni vengono trasferite direttamente dalla struttura regionale, la quale da decenni opera al servizio della Regione Piemonte e fornisce tutti i dati che riporto in Consiglio. Io non li prendo dall'ANAV e non mi faccio passare le veline dalle aziende di trasporto pubblico.
Siamo vicini, come istituzionalmente occorre esserlo, a forze produttive della nostra società; invece, non siamo vicini alle aziende con modalità che, magari, qualche volta, potrebbero impedirci di adottare un comportamento trasparente, sereno, equamente distaccato e istituzionalmente anche corretto nei confronti di alcuni soggetti. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci più interventi, dichiaro chiusa la seduta.
La seduta pomeridiana avrà inizio alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.54)



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