Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.239 del 06/06/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

Scarica PDF completo

Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(I lavori iniziano alle ore 10.30 con la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze")


Argomento: Cave e torbiere

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 938 presentata dal Consigliere Ronzani, inerente a "Concessione mineraria Fornaccio"


PRESIDENTE

Iniziamo a trattare il sindacato ispettivo nelle more del numero legale, come da accordi.
Pertanto, in merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo l'esame dell'interrogazione n.
938, presentata dal Consigliere Ronzani.
Il Consigliere Ronzani la dà per illustrata.
La parola all'Assessore Ravello, per la risposta.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, forniamo alcuni elementi per delineare i contorni della situazione.
La società R.M. - Ricerche Minerarie srl, titolare della concessione mineraria denominata "Fornaccio", sita nel territorio dei Comuni di Lozzolo, Roasio (VC) e Villa del Bosco (BI) sfrutta da alcuni decenni un giacimento di argille refrattarie e argille caolinitiche che trovano impiego nell'industria dei refrattari e dei materiali ceramici nazionali.
Si evidenzia che nel territorio del Comune di Lozzolo sono attive altre tre concessioni minerarie, conferite a ditte diverse, in quanto il territorio compreso tra Gattinara, ad est, e Roasio, ad ovest, è caratterizzato dalla presenza di giacimenti di minerali utili per la produzione di manufatti refrattari e ceramici.
Nella stessa zona sono presenti anche alcuni stabilimenti per la produzione dei suddetti manufatti.
In data 2 novembre 2010 la Società R.M. - Ricerche Minerarie srl ha presentato domanda di avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi della l.r. 40/1998, sul progetto di coltivazione mineraria e recupero ambientale della miniera Fornaccio. Contestualmente, è stata presentata la domanda di rinnovo della concessione mineraria, ai sensi del R.D. 1443/1927, sulla Disciplina per il Conferimento di Concessioni Minerarie e sono state richieste le autorizzazioni ai sensi del vincolo idrogeologico e ambientale.
Il progetto si articola in due fasi quinquennali per un arco temporale di 10 anni e, sia per la volumetria che per la tipologia di materiale estraibile, rientra nella categoria delle concessioni minerarie.
La Direzione regionale Attività Produttive, individuata dal Nucleo Centrale dell'Organo tecnico regionale come struttura competente in materia, ha provveduto a convocare, il 27 gennaio 2011, la prima Conferenza dei Servizi.
A seguito del sopralluogo istruttorio, si provvedeva a richiedere alla ditta proponente una serie di integrazioni documentali e modifiche al progetto.
In data 8 giugno 2011, dopo la presentazione delle integrazioni richieste, si è svolta la seconda riunione della Conferenza dei Servizi durante la quale i partecipanti hanno espresso parere positivo di compatibilità ambientale e si è rinviato il perfezionamento del procedimento finale, in attesa del parere finale per il vincolo idrogeologico ex l.r. 45/1989.
In considerazione del fatto che non sono emersi motivi ostativi alla realizzazione del progetto in questione, la Conferenza dei Servizi ha chiuso i lavori con parere favorevole al giudizio positivo di compatibilità ambientale, condizionato al rispetto delle prescrizioni imposte dagli Enti partecipanti.
Si precisa che il parere espresso da ARPA era sostanzialmente favorevole e che le richieste di approfondimenti formulate dall'Agenzia sono state recepite nel dispositivo della delibera n. 21-2637 del 26 settembre 2011, con cui è stato espresso il giudizio di compatibilità ambientale.
Il Corpo Forestale dello Stato - Comando provinciale di Vercelli - ha espresso parere favorevole all'opera senza condizioni, in data 3 agosto 2011. Il Comando provinciale di Biella, con nota n. 3669 del 5 luglio 2011 indirizzata solo al Settore regionale Idraulica Forestale e Tutela del Territorio, aveva espresso incertezze sulla possibilità di esprimere un parere definitivo.
Il Settore regionale Idraulica Forestale e Tutela del Territorio acquisiti i suddetti pareri e quello favorevole espresso dal Settore regionale Prevenzione territoriale del rischio geologico, ha espresso il proprio parere favorevole, con prescrizioni, in data 8 agosto 2011 relativamente al vincolo idrogeologico. Anche questo parere, con le relative prescrizioni, è stato assorbito nel dispositivo della citata DGR del 26 settembre 2011.
Il giacimento sfruttato nella concessione mineraria Fornaccio riconosciuto appartenente alla categoria "miniere" all'epoca del conferimento della concessione, è stato oggetto di studi approfonditi e sondaggi da parte della ditta concessionaria. Tali studi sono stati oggetto di attenta analisi in sede di Organo Tecnico Regionale (quindi, per rispondere a uno dei suoi quesiti, non è che la Regione li ha presi e li ha considerati validi senza fare i dovuti approfondimenti tecnici), che ha il compito di esaminare gli elaborati prodotti attraverso le risorse e le competenze interne. I risultati di tali studi hanno permesso di confermare e meglio caratterizzare le conoscenze in merito.
In riferimento all'ultimo quesito, secondo quanto verificato dagli Uffici regionali competenti, si precisa che i controlli effettuati sia durante il periodo di attività della miniera sia durante la procedura di VIA hanno permesso di accertare la prosecuzione dei lavori di recupero ambientale.
In merito a quest'o argomento, si evidenzia che nella citata DGR è stato previsto almeno un controllo annuale sull'andamento del recupero ambientale che sarà eseguito da un'apposita Commissione di controllo convocata dal Settore regionale Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva.
Tale Commissione sarà formata da rappresentanti dei seguenti Enti: Comuni Provincia, Corpo Forestale dello Stato, Settore regionale Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva, ARPA Piemonte. Si segnala che tale procedura già attivata per altre unità estrattive, permette, tramite sopralluoghi congiunti, un regolare controllo dell'attività del riassetto del territorio. Si segnala inoltre che la Società R.M. srl, su richiesta del Comune di Lozzolo, ha sottoscritto con il medesimo Ente un'apposita convenzione, allo scopo di compensare i disagi portati dalla coltivazione della miniera alla comunità, così come previsto dalle condizioni della delibera di Giunta regionale.
La concessione mineraria è stata rinnovata con determinazione dirigenziale n. 614 del 2 dicembre 2012 per cinque anni, a decorrere da tale data.
Sulla durata del giudizio di compatibilità ambientale e sulla validità della concessione mineraria si precisa che il primo viene espresso sul progetto che nel caso in esame ha una durata di dieci anni. Il titolo minerario ha validità di 5 anni, perché si uniforma alla durata dell'autorizzazione ambientale stabilita per legge.
Ritengo di aver dato risposta a tutte le questioni toccate dall'interrogazione; ovviamente resto disponibile per ulteriori chiarimenti e le consegno copia della risposta.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interpellanza n. 1065 presentata dal Consigliere Muliere, inerente a "Autorizzazione alla cessione di alloggi realizzati con contributi pubblici"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 1065, presentata dal Consigliere Muliere che la dà per illustrata.
La parola all'Assessore Ravello, per la risposta.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Leggerò all'interrogante la nota che il Vicepresidente Cavallera mi ha inviato, poiché impegnato altrove.
Sull'autorizzazione alla cessione di alloggi realizzati con contributi pubblici, si ricorda che la l.r. 11 luglio 2011, n. 10, "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011", all'articolo 17 ha previsto la possibilità di cessione in proprietà ai cittadini che ne abbiano già ottenuto l'assegnazione in uso e godimento degli alloggi di edilizia agevolata destinati alla locazione permanente, realizzati da operatori pubblici e privati che hanno usufruito di contributi statali o regionali concessi con il Fondo Investimento Piemonte, nonché di contributi concessi ai sensi della legge regionale 17 maggio 1976, n. 28 ("Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa").
Detta previsione permette di rispondere all'esigenza manifestata da molte famiglie che, soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa desiderano diventare proprietari dell'alloggio dove risiedono da diversi anni.
Inoltre, consente di eliminare una disparità esistente nella normativa pre-vigente che attribuiva tale possibilità solo per gli alloggi realizzati con contributi regionali o statali concessi prima dell'entrata in vigore della legge 179/1992.
Era altresì previsto che la Giunta, con proprio provvedimento definisse le modalità e l'ammontare dei contributi da restituire alla Regione per ottenere l'autorizzazione alla cessione in proprietà degli alloggi, in coerenza con quanto stabilito dall'articolo 18 della legge 17 febbraio 1992, n. 179 (Norme per l'edilizia residenziale pubblica) dei criteri stabiliti.
A seguito delle consultazioni intercorse con gli operatori interessati intraprese dagli uffici preposti, nella seduta del 21 maggio 2012 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 6-3878 recante "Legge regionale 11 luglio 2011 n. 10, articolo 17. Modalità e criteri ai fini dell'autorizzazione alla cessione in proprietà di alloggi destinati alla locazione permanente".
In conseguenza di tale atto, gli uffici della Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia formuleranno la circolare ai soggetti interessati atta a fornire le istruzioni per avviare il processo di alienazione.
da sottolineare, infine, che le plusvalenze realizzate con le vendite dovranno essere destinate dagli operatori all'incremento del proprio patrimonio di alloggi destinati alla locazione permanente.
In conclusione, il provvedimento varato dalla Giunta consentirà di rispondere alla legittima aspirazione di una casa propria e incentiverà anche il miglioramento dello stesso patrimonio edilizio.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma credo che il Consigliere Muliere sia impossibilitato ad ascoltare la risposta.



RAVELLO Roberto Sergio

Non meno importante è, infine, il dato che il rientro nel bilancio regionale, tramite la vendita degli alloggi, dei contributi statali e regionali erogati, consentirà alla Regione di incrementare la disponibilità di risorse per il completamento degli interventi del Programma Casa normalmente indicato "10.000 alloggi entro il 2012".
Fornirò, ovviamente, copia della risposta.


Argomento: Formazione professionale

Interpellanza n. 1026 presentata dai Consiglieri Tiramani, Angeleri Carossa, De Magistris, Giovine, Gregorio, Leardi, Lupi, Marinello Mastrullo e Toselli, inerente a "Accertamento di tirocinio abilitante per conduttori di caldaia a vapore"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interpellanza n. 1026, presentata dai Consiglieri Tiramani, Angeleri, Carossa, De Magistris, Giovine, Gregorio Leardi, Lupi, Marinello, Mastrullo e Toselli.
La illustra il Consigliere Tiramani.



TIRAMANI Paolo

Grazie, Presidente.
Abbiamo presentato quest'interpellanza nel tentativo di risolvere una questione che, a nostro avviso, riguarda tutta la Regione Piemonte relativamente all'accertamento del tirocinio abilitante per i conduttori di caldaie a vapore.
I soggetti che intendono ottenere questo tipo di abilità devono seguire un determinato percorso attraverso gli Enti preposti e riconosciuti.
Da alcuni anni, però, si riscontra un gravissimo problema: questi corsi devono essere verificati da un soggetto delegato dall'ARPA, che, in questo momento, dispone di una sola persona in grado di accertare i corsi in tutta la Regione Piemonte.
Capirete anche voi che una sola persona non è in grado di controllare tutti i corsi, per cui in molte situazioni anche vicine al mio territorio (penso a Biella, città studio, dove uno di questi corsi viene portato avanti), si riscontrano dei ritardi nella formazione del personale.
A tal riguardo, noi abbiamo individuato delle proposte che auspichiamo possano invertire i percorsi di verifica del tirocinio, al fine di permettere la formazione di più soggetti, anche in ottemperanza alle nuove direttive europee.
Confidiamo che l'Assessorato regionale riesca a trovare, in qualche modo, una soluzione a questo annoso problema.
Attendiamo risposte dall'Assessore competente.



PRESIDENTE

Risponde l'Assessore Ravello; ne ha facoltà.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, signor Presidente.
In merito alla situazione segnalata dagli interrogati, in particolare dal Consigliere Tiramani, si rileva che si tratta di un tema su cui abbiamo già alta l'attenzione ed è oggetto di continui confronti con la stessa ARPA, dentro e fuori dal Comitato Regionale di Indirizzo.
Noi abbiamo richiesto alcune precisazioni per approfondire ulteriormente il tema e il 20 aprile 2012 ARPA ci ha fornito le seguenti informazioni.
Con deliberazione della Giunta regionale del 18 maggio 2009 sono stati definiti i rapporti tra i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Regionali e di ARPA, in particolare nella scheda n. 8, denominata "Impiantistica", sono definiti gli ambiti delle attività assegnate ad ARPA che consistono in verifica periodica delle attrezzature ed insiemi a pressione, riqualificazione di attrezzature ed insiemi a pressione controlli su attrezzature ed insiemi a pressione (il cosiddetto controllo di secondo livello).
Attualmente i tecnici a tempo pieno incaricati delle verifiche degli apparecchi a pressione sono tre (e non uno), di cui due tecnici presso la sede di Torino e uno presso la sede di Alessandria.
I tecnici svolgono un' attività di verifica su tutto il territorio regionale in base alla programmazione delle attività e alle richieste delle aziende. Saltuariamente alcune verifiche sono assegnate ad altri tecnici impegnati in altre strutture ma competenti in materia, che vanno quindi ad intervenire sull'organico attualmente disponibile.
Nell'arco del 2011 sono state eseguite 3.593 verifiche di impianti a pressione e 142 accertamenti di tirocinio presso 45 aziende. Il libretto di tirocinio viene normalmente rilasciato da ARPA su richiesta dell'interessato o dell'azienda. L'accertamento di tirocinio viene eseguito, solitamente, durante l'effettuazione delle verifiche periodiche dei generatori di vapore o altri apparecchi a pressione, oppure su specifica richiesta dell'azienda o del tirocinante.
L'accertamento dei tirocini non viene effettuato da ARPA nel caso in cui il generatore di vapore utilizzato per l'addestramento non sia stato classificato ai sensi dell'articolo 10 del Decreto Ministeriale 1° dicembre 2004, n. 329, o non siano state effettuate le verifiche periodiche da parte dell'utilizzatore.
L'ARPA ha cercato di effettuare gli accertamenti dei tirocini richiesti dalle aziende nei tempi utili per consentire la presentazione da parte del tirocinante delle domande d'esame alla Direzione Provinciale del Lavoro.
In molti casi, infatti, le richieste di accertamento, seppur inoltrate pochi giorni prima della data di scadenza per la presentazione delle domande, sono state comunque espletate.
Il personale tecnico della struttura, laureato in ingegneria, è inoltre impegnato nelle commissioni di esame per l'abilitazione alla conduzione dei generatori di vapore. L'esame consiste in una prova teorica e l'altra pratica presso un generatore di vapore in esercizio.
A seguito dell'entrata in vigore del decreto n. 111 dell'11 aprile 2011, l'agenzia si è organizzata per far fronte alle nuove attività previste dal decreto stesso ed è quindi pronta a gestire il nuovo sistema delle verifiche che prevede che le stesse possano essere delegate dal titolare della funzione a soggetti abilitati da una apposita Commissione ministeriale.
Le attività svolte dai soggetti abilitati devono però essere sottoposte a controllo dal titolare della funzione, che deve disporre, naturalmente di personale altamente qualificato presente ad oggi solo presso l'agenzia.
L'attuale piano di riposizionamento di ARPA, in esame al Comitato Regionale d'Indirizzo convocato per domani, prevede, coerentemente, un potenziamento dell'organico della struttura che si occupa delle verifiche impiantistiche per garantire un servizio sempre più efficiente e puntuale.
Le attività dell'agenzia relativamente alle verifiche impiantistiche che rientrano a pieno titolo nel core business dell'agenzia state svolte sin dal momento della sua costituzione, per poi affinarsi progressivamente al punto da ritenere che non soltanto il mantenimento, ma addirittura un incremento delle funzioni in questo ambito, sia l'evoluzione naturale alla luce delle professionalità e dell'esperienza consolidata maturata nel corso di questi anni.
La scelta riorganizzativa che ha condotto all'unificazione in un'unica organizzazione gestionale delle varie sedi territoriali risponde, infatti alla volontà di valorizzare il settore delle verifiche impiantistiche dandogli, attraverso il riconoscimento delle risorse tecniche specialistiche, una specificità ed una rilevanza regionale come centro unico di riferimento per le verifiche impiantistiche.
A nostro avviso, ARPA deve continuare ad essere il soggetto titolare della funzione per le verifiche dell'apparecchiatura a pressione e per le verifiche impiantistiche in genere - a nostro avviso, il quadro non è così fosco come dipinto dagli interroganti: è sicuramente un quadro problematico, su cui si è intervenuti già da tempo e su cui lo stesso Piano di riposizionamento, che è stato recentemente elaborato e che verrà tra poco illustrato al Comitato Regionale di Indirizzo, fornisce già una risposta - poiché è dotata già di personale formato e professionalmente competente, che vanta, come le ho già detto, esperienza pluriennale in materia e riteniamo sia assolutamente in grado di garantire una risposta omogenea su tutto il territorio regionale, soprattutto successivamente agli opportuni aggiustamenti, interventi ed eventualmente potenziamenti, per garantire che ciò sia realizzabile in tempi brevi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Tiramani, per una breve replica; ne ha facoltà.



TIRAMANI Paolo

Ringrazio l'Assessore per la risposta.
Mi scuso per il mio refuso: è certamente corretto quanto ha precisato l'Assessore; noi lamentavamo la presenza di un solo tecnico abilitato per tutto il resto della Regione (e due su Torino), che, oggettivamente, è un po' poco. Se tuttavia questa è la direzione intrapresa dall'Assessorato in collaborazione con ARPA, siamo soddisfatti della risposta, perché crediamo che si possa fare un lavoro più oggettivo e specifico a favore di tutte quelle persone ed Enti pubblici che stanno abilitando e formando nuovo personale su una materia richiesta dall'Unione Europea. Grazie.


Argomento: Valutazione impatto ambientale

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 851 presentata dalle Consigliere Artesio e Cerutti, inerente a "Delibera Consiglio provinciale del VCO n. 28 del 24 giugno 2011"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 851 che la proponente, Consigliera Artesio, intende dare per illustrata.
Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Ravello.



RAVELLO Roberto Sergio

Innanzitutto ricordiamo - ma certamente la Consigliera Artesio lo saprà che il Piano territoriale provinciale del VCO è stato adottato in data 2 marzo 2009, con deliberazione n. 25 trasmessa alla Regione per l'approvazione da parte del Consiglio regionale. La Regione Piemonte Direzione Programmazione Strategica, Politiche territoriali ed edilizia - a seguito di istruttoria preliminare - aveva inoltrato alla Provincia una richiesta di perfezionamento atti, sollecitando tra l'altro le necessarie integrazioni documentarie al fine di adempiere alle sopravvenute disposizioni normative in materia di valutazione ambientale strategica.
In riferimento alle procedure di VAS, il Settore competente aveva infatti rilevato alcune criticità inerenti le modalità con cui la Provincia aveva inteso adeguarsi alle prescrizioni della normativa vigente in materia di VAS, in particolare avvalendosi per un periodo di tempo eccessivamente prolungato delle disposizioni transitorie della norma nazionale e regionale e non espletando in modo completo tutti gli adempimenti procedurali previsti dall'atto di indirizzo e coordinamento regionale in materia di VAS, prima dell'adozione definitiva avvenuta nel marzo 2009.
Successivamente, facendo seguito al confronto tra rappresentanti dell'Amministrazione provinciale e dei Settori regionali coinvolti avvenuto in data 29 marzo 2011, la Regione Piemonte, Direzione Programmazione Strategica, Politiche territoriali ed edilizia (con nota del 7 maggio 2011) ha dichiarato procedibile il PTP, considerato il perfezionamento formale della documentazione presentata e preso atto di quanto riportato nella deliberazione della Giunta provinciale n. 76 del 14 marzo 2011, che prevede di "modificare parzialmente, integrare e aggiornare il Piano territoriale provinciale in itinere, soprattutto per snellire semplificare la parte relativa ai caratteri ambientali e alla gestione delle risorse", e di "sottoporre a specifica valutazione ambientale strategica la modifica parziale, integrazione e aggiornamento del Piano in itinere, anche a completamento delle analisi di compatibilità ambientale del Piano adottato".
L'istruttoria del PTP, pertanto, potrà essere completata soltanto successivamente all'invio da parte della Provincia della variante in itinere, che dovrà tenere conto delle osservazioni e dei contributi dell'organo tecnico regionale competente in materia di VAS, che ha svolto un preliminare esame istruttorio della documentazione ad oggi presentata.
Al fine di poter coadiuvare l'attività di pianificazione e valutazione della Provincia, indirizzata alla definizione della citata variante in itinere, è stato attivato infatti l'OTR e sono stati effettuati incontri con la partecipazione delle Direzioni regionali e di ARPA Piemonte. In data 23 novembre 2011 è stato trasmesso alla Provincia del VCO il contributo dell'OTR finalizzato a fornire indicazioni in merito agli aspetti procedurali e a formulare osservazioni e suggerimenti, sia di carattere generale sia relativi a specifiche problematiche e criticità di carattere ambientale presenti nel Piano adottato, che dovranno trovare soluzione nella prevista variante in itinere.
Nella fattispecie, per quanto riguarda il tema delle risorse idriche e utilizzo idroelettrico, è stato evidenziato innanzitutto che le competenze relative alla limitazione e al divieto in atti di tipo programmatorio e pianificatorio per l'installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati a fonti rinnovabili, secondo le Linee Guida di cui al D.Lgs. n.
387 del 29 dicembre 2003, spettano solo alle Regione e alle Province autonome.
stato inoltre sottolineato che il PTP detta prescrizioni per il rilascio di nuove concessioni per derivazioni a fini idroelettrici definendo i valori correttivi del deflusso minimo vitale, definizioni che secondo quando si legge nel contributo dell'organo tecnico - sono precluse alla Provincia, in quanto le medesime spettano alla Regione ai sensi dell'articolo 39 del Piano regionale di tutela delle acque e del Regolamento attuativo 8R/2001.
Il PTP dispone altresì che la Tavola A5, "Qualificazione del reticolo idrografico in rapporto alle criticità del deflusso minimo vitale dei sottobacini sottesi e alla valenza naturalistica degli ambienti di prossimità", nella quale sono rappresentate le situazioni di criticità del deflusso, "sarà aggiornata e ulteriormente dettagliata periodicamente, in relazione alle variazioni delle situazioni autorizzative".
Con deliberazione del Consiglio provinciale n. 28 del 24 giugno 2011 viene approvato lo studio "Calcolo del potenziale idroelettrico della Provincia del VCO e strumento GIS interattivo", che valuta il potenziale residuo idroelettrico teorico massimo, pari a 352,5 MW e aggiorna la Tavola A5 del PTP, "Qualificazione del reticolo idrografico in rapporto alle criticità del deflusso minimo vitale dei sottobacini sottesi e alla valenza naturalistica degli ambienti di prossimità", che costituisce il riferimento per gli uffici competenti al rilascio delle autorizzazioni a derivare acqua pubblica.
La Tavola A, tuttavia, non stabilisce limiti di potenzialità in termini energetici, ai fini della produzione di energia idroelettrica, ma individua le situazioni di criticità del deflusso minimo vitale del reticolo idrografico e la valenza naturalistica degli ambienti di prossimità.
L'Assessorato all'Energia ha rilevato come sarebbe opportuno attribuire attenzione anche alle potenzialità di sfruttamento di altre fonti rinnovabili tra cui, in primis, l'utilizzo delle biomasse di origine forestale e rammenta inoltre che - in considerazione della natura del territorio provinciale, assimilabile dal punto di vista orografico ad un grande corridoio di collegamento con la Svizzera, nonché della programmazione di nuovi potenziali reti elettriche di interconnessione con la stessa contenuta nel Piano di sviluppo della Rete di trasmissione nazionale di Terna - sarebbe opportuno che la proposta di PTP fornisse specifiche indicazioni in ordine ai corridoi preferenziali in cui collocare le future infrastrutture elettriche.
Per tali motivi, è intenzione dell'Amministrazione regionale affrontare il tema all'interno della variante in itinere in via di predisposizione da parte della Provincia, procedendo all'esame complessivo del Piano territoriale provinciale, finalizzato alla sua approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale e, solo successivamente, alla trasmissione di detta variante.
Gli esiti delle consultazioni di qualsiasi livello saranno presi in considerazione nella definizione del parere motivato, circa la sostenibilità e l'integrazione ambientale del Piano che dovrà essere espresso dalla Giunta regionale prima dell'approvazione definitiva.
Spero che la risposta sia sufficientemente rispondente alle aspettative della Consigliera Artesio; è comunque una raccolta di informazioni provenienti dalle diverse Strutture competenti. Spero di essere stato all'altezza, anche se, a giudicare dall'espressione dell'interrogante, non ne sarei del tutto certo.
Consegno in ogni caso copia di quanto ho letto, confermando ovviamente la disponibilità per ulteriori chiarimenti.



PRESIDENTE

Bene, grazie.
Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.
Ricordo che, al termine dell'apertura dei lavori, procederemo ad una commemorazione.



(Alle ore 10.57 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(La seduta ha inizio alle ore 10.58)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Edilizia scolastica

Ordine del giorno n. 790 presentato dai Consiglieri Pentenero, Boeti Reschigna, Manica, Gariglio, Muliere, Lepri, Ronzani e Taricco, inerente a "Riservare alle Istituzioni locali che abbiano investito nell'edilizia scolastica una quota del plafond 2012 previsto per gli interventi a sostegno degli Enti locali piemontesi soggetti al Patto di stabilità interno" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Chiederei l'iscrizione all'o.d.g. di un punto per discutere sulla riserva, alle istituzioni locali che abbiano investito in edilizia scolastica, di destinazione di una quota di plafond nell'applicazione del Patto di stabilità. L'ordine del giorno è stato presentato ieri, ma non ho il numero che gli è stato attribuito.


Argomento: Diritti umani

Mozione n. 382 presentata dai Consiglieri Biolé, Artesio, Bono, Cursio Laus, Ponso e Stara, inerente a "Prevenzione e lotta all'omofobia" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Diritti umani

Ordine del giorno n. 679 presentato dai Consiglieri Montaruli, Botta Marco Bussola, Cantore, Cortopassi, Formagnana, Leardi e Mastrullo, inerente a "Condanna alle accuse contro la Divina Commedia e difesa dell'autonomia italiana in materia culturale e scolastica" (attratto per materia)

Argomento: Diritti umani

Ordine del giorno n. 764 presentato dai Consiglieri Cerutti, Artesio Boeti, Ronzani, Reschigna, Muliere, Manica, Laus, Negro, Dell'Utri, Ponso Cursio, Pedrale e Goffi, inerente a "Adesione Giornata Mondiale 2012 contro l'omofobia" (attratto per materia)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 382.


Argomento: Protezione civile

Ordine del giorno n. 792 presentato dai Consiglieri Cursio, Negro e Cerutti, inerente a "Il Decreto-legge 15 maggio 2012 n. 59 (G.U. n. 113 del 16 maggio 2012) recante disposizioni per il riordino del Servizio Nazionale di Protezione Civile" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cursio.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno sul Decreto legge del 15 maggio 2012, recante le disposizioni per il riordino del Servizio nazionale di Protezione civile. Grazie.


Argomento: Calamità naturali

Ordine del giorno n. 787 presentato dai Consiglieri Carossa, Angeleri, De Magistris, Gregorio, Marinello e Tiramani, inerente a "Sostegno alle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna e del Mantovano" (attratto dal punto 11 all'o.d.g.)

Argomento: Calamità naturali

Ordine del giorno n. 791 presentato dal Consigliere Carossa, inerente a "Esenzione IMU ai proprietari di alloggi che ospitano gli sfollati" (attratto dal punto 11 all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Grazie.
Comunico poi che sono ulteriormente pervenute sollecitazioni a dichiarare collegati al punto 11) - quindi sono iscritti in quanto attratti ordine del giorno n. 787, "Sostegno alle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna e del Mantovano", presentato dai Consiglieri Carossa Angeleri, De Magistris, Gregorio, Marinello e Tiramani ordine del giorno n. 791, "Esenzione IMU ai proprietari di alloggi che ospitano gli sfollati", presentato dal Consigliere Carossa


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Mozione n. 721 presentata dai Consiglieri Marinello, Angeleri, Carossa, De Magistris, Gregorio e Tiramani, inerente a "Appello al CONI a tutela dello sport di base" (attratto dal punto 12 all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Anche per la mozione n. 721, "Appello al CONI a tutela dello sport di base", presentata dai Consiglieri Marinello, Angeleri, Carossa, De Magistris, Gregorio e Tiramani, non è necessaria l'iscrizione all'o.d.g.
perché il documento viene attratto dal punto 12).


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Ordine del giorno n. 138 presentato dai Consiglieri Marinello, Carossa, De Magistris, Gregorio e Motta Angela, inerente a "Riconoscimento e tutela della lingua piemontese tramite l'inserimento della stessa nella legge 15.12.1999 n. 482 'Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche'" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Abbiamo invece una sollecitazione del Gruppo della Lega Nord relativamente all'iscrizione dell'ordine del giorno n. 138, "Riconoscimento e tutela della lingua piemontese tramite inserimento della stessa nella legge 15 dicembre 1999, n. 482 'Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche e storiche'": questo dev'essere iscritto.


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 732 presentato dai Consiglieri Leo, Angeleri, Carossa Gariglio, Lupi, Marinello, Negro, Pedrale, Pentenero, Formagnana, Bresso e Comba, inerente a "Ennesimo attacco ai danni delle Comunità cristiane in Africa" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Caro Presidente, avanzo una richiesta brevissima. Abbiamo visto di nuovo dei gravissimi attentati in Nigeria da parte degli estremisti islamici, altri massacri nelle chiese. Vorrei far presente che è già stato depositato un ordine del giorno a firma ampiamente condivisa dal sottoscritto e dai Consiglieri Pedrale, Pentenero, Angeleri, Gariglio Carossa, Marinello, Negro, Lupi. Quindi, è un ordine del giorno già pronto e già depositato sulle vicende dei massacri in Nigeria.
Chiedo se anche prima della fine del Consiglio, si potesse mettere in votazione, perché questa fiammata di nuovi massacri è avvenuta soltanto l'altro giorno. Possiamo contarci? Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Adesso le rispondo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Solo per comunicare che appongo anch'io la firma all'ordine del giorno testé illustrato dal collega Leo. Peraltro, le questioni che ha fatto presente il collega Leo sono questioni che mi stanno parecchio a cuore e il Presidente Cattaneo sa che ho avuto anche occasione proprio in questa sede in questa Assemblea, di sollevarle in passato. Quindi, con grande gioia posso sostenere l'ordine del giorno del collega Leo.



PRESIDENTE

Può avvicinarsi al banco della Presidenza e aggiungere la firma.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Anch'io chiedo al primo firmatario Consigliere Leo di poter apporre la firma sull'ordine del giorno che egli ha presentato, il n. 732.



PRESIDENTE

Quindi, i colleghi Formagnana, Giovine e Toselli possono avvicinarsi al banco durante la seduta per apporre la firma al pari di altri colleghi che lo volessero fare, perché sono certo che il Consigliere Leo non avrà contrarietà in merito.
Gli ordini del giorno n. 787 e n. 791 sono attratti dal punto 11).
La mozione n. 721 è attratta dal punto 12.
La mozione n. 382 dei Consiglieri Biolé e Bono è iscritta all'o.d.g.
Gli ordini del giorno n. 138, n. 792, 790 e n. 732 sono iscritti all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Alla Conferenza dei Capigruppo valuteremo se ci sono le condizioni per trattarne qualcuno velocemente in corso di seduta, così come richiesto.



PRESIDENTE

Dichiaro quindi approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento l'o.d.g., così come modificato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cota, Giordano, Maccanti Marinello, Pedrale, Sacchetto e Spagnuolo.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 24, 26 e 30 aprile 2012, nonché del 2, 3, 4, 8, 9, 10, 11 e 15 maggio 2012.


Argomento:

d) Nota programmazione lavori articolo 13 Regolamento consiliare


PRESIDENTE

Informo inoltre che nella seduta della Conferenza dei Capigruppo del 23 maggio 2012, ai sensi dell'articolo 13 del Regolamento, è stata decisa la programmazione quadrimestrale 20 maggio-21 settembre 2012 ed il calendario bimestrale 20 maggio-20 luglio 2012. In allegato è a disposizione l'elenco.
Si è altresì convenuto sul calendario delle prossime sedute di Consiglio regionale, così articolate: nei giorni 6, 12, 19, 26 e 28 giugno 2012; 3, 10, 17, 19, 24 e 31 luglio 2012. Le giornate del 28 giugno e del 19 luglio saranno dedicate alla trattazione dei provvedimenti delle opposizioni. La pausa estiva, ai sensi dell'articolo 14 del Regolamento, è prevista dal 6 al 31 agosto 2012.
Ricordo in proposito che alle ore 14 di oggi è previsto un incontro sul tema dei Presidenti dei Gruppi con i Presidenti delle Commissioni permanenti.


Argomento:

e) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis, dello Statuto si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a cinque decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale.


Argomento:

f) Incontro con delegazione sindacato intercategoriale COBAS


PRESIDENTE

Informo inoltre che oggi alle ore 13 presso la sala dei Presidenti del Consiglio regionale sarà ricevuta una delegazione del sindacato intercategoriale COBAS in merito al piano regionale per l'occupazione.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 18 e del 23 aprile 2012.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere ed Assessore regionale dottor Antonio D'Ambrosio


PRESIDENTE

Colleghi consiglieri, è scomparso l'8 maggio scorso a Torino, all'età di 72 anni, il dottor Antonio D'Ambrosio, Assessore e Consigliere nella VI VII e VIII Legislatura regionale.
Nato il 7 aprile 1940 a Campagna (Provincia di Salerno), si è laureato in Medicina all'Università di Napoli e specializzato in Odontostomatologia presso l'Università di Torino. È stato per lunghi anni medico di base a Montanaro, Comune di cui ha ricoperto anche l'incarico di Sindaco.
Eletto nella VI Legislatura, nella circoscrizione di Torino nella Lista AN-MSI-Federalisti Liberali, ha svolto l'incarico di Assessore alla Sanità dal 1995 al 2000.
stato inoltre componente delle Commissioni Bilancio, Affari istituzionali, Ambiente, Urbanistica e Agricoltura.
Rieletto nella VII Legislatura, nella circoscrizione di Torino Lista Alleanza Nazionale, è stato riconfermato Assessore alla Sanità, per il periodo dal 2000 al 2003, e componente delle Commissioni consiliari Bilancio, Affari istituzionali, Cultura, Urbanistica e Ambiente.
Nella VIII Legislatura, subentrando al dimissionario Agostino Ghiglia è stato membro delle Commissioni Bilancio, Agricoltura, Sanità e Lavoro.
Coloro che hanno collaborato con lui, i suoi colleghi e coloro che lo hanno conosciuto lo ricordano come esempio di intelligenza e coerenza, un uomo gentile e disponibile con un profondo senso delle istituzioni, e una grande competenza in tutte le questioni legislative e amministrative soprattutto in campo sanitario e socio-assistenziale.
Ai funerali del dottor Antonio D'Ambrosio, che si sono svolti a Montanaro il 10 maggio scorso, hanno partecipato il Vicepresidente Boniperti e numerosi Consiglieri regionali.
Alla moglie Olga e alle figlie Federica e Barbara desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra solidarietà e vicinanza. Invito i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria del Consigliere e Assessore Antonio D'Ambrosio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle 11.11 riprende alle 11.17)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Massimiliano Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Massimiliano

Grazie, Presidente.
So che è inusuale e quindi chiedo scusa sin dall'inizio per questo breve intervento, però credo, per quello che ha rappresentato per la nostra comunità il Consigliere D'Ambrosio, che mi si possano dedicare almeno due minuti: non ho scritto nulla, ma vorrei spendere alcune parole che penso siano condivise da tanti altri miei colleghi che hanno vissuto con lui l'esperienza sia politica che umana.
Ripeto, so che è inusuale e può sembrare irrispettoso nei confronti di tanti altri, però è un qualcosa che non vuole essere retorico, ma vuole essere di cuore, soprattutto perché conosciamo la disperazione che c'è nei cuori dei familiari per primi.
Giustamente, Presidente, lei ha ricordato tutto il percorso politico del Consigliere D'Ambrosio, che è avvenuto in un periodo decisamente duro che era ancora quello del Movimento Sociale Italiano, dove comunque militare non era assolutamente semplice e non era assolutamente così facile esprimere le proprie idee e le proprie convinzioni.
Lui è sempre stato un uomo di cuore e volevo ricordarlo proprio come un uomo di grande bontà e grande amicizia, capace veramente di ascoltare tutti. Credo che anche nel periodo in cui è stato Assessore alla sanità anche altri esponenti politici di altri partiti abbiano potuto apprezzare la sua bontà e capacità.
Era uomo che ancora oggi militava. Non ha mai abbandonato la politica nonostante sia sempre stato vicino al Movimento, e sicuramente aveva qualche attenzione in più.
Mi dispiace aver svolto quest'intervento fuori protocollo, ma tenevo a farlo anche a nome di altri Consiglieri che hanno vissuto con lui l'esperienza politica.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 198, inerente a "Convalida del Consigliere regionale Michele Formagnana proclamato in data 14 febbraio 2012 (Articolo 36, comma 2 dello Statuto e articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale)"


PRESIDENTE

Procediamo con la trattazione della proposta di deliberazione n. 198 di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Muliere nelle sue funzioni di Presidente della Giunta per le Elezioni.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
La Giunta per le elezioni si è riunita il 18 maggio 2012 e ha esaminato, ai sensi dell'articolo 36 dello Statuto e dell'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale, la condizione del Consigliere Michele Formagnana.
Il Consigliere Formagnana ha dichiarato di non aver ricoperto alcuna carica alla data della presentazione della candidatura e di ricoprire attualmente la carica di Presidente dell'Azienda Multiservizi Valenzana S.p.A.
Su richiesta della Giunta per le elezioni, il Consigliere ha trasmesso documentazione sull'azienda. La società ha percepito un contributo dalla Regione Piemonte per opere relative alla rete fognaria e si è pertanto valutata la causa di incompatibilità di cui all'articolo 3, comma 1, della legge n. 154/1981. Tale contributo non ha carattere continuativo e risulta inferiore al 10% del totale delle entrate dell'azienda.
Al termine dell'esame, ai sensi dell'articolo 17 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dell'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale, la Giunta per le elezioni ha deliberato, a maggioranza (un Consigliere astenuto), la proposta al Consiglio regionale di convalida del Consigliere Formagnana, nei confronti del quale ha accertato non sussistere cause di ineleggibilità o di incompatibilità.



PRESIDENTE

Abbiamo ascoltato da parte del Presidente della Giunta per le elezioni che la Giunta propone al Consiglio regionale di convalidare il collega Michele Formagnana, non essendo state rilevate cause di ineleggibilità o di incompatibilità.
Propongo pertanto al Consiglio di procedere, conformemente alla proposta e con votazione a scrutinio segreto, alla convalida del Consigliere regionale Michele Formagnana.
Dispongo che vengano messe in distribuzione le schede e nomino il seggio nelle persone dei Consiglieri Segretari.
Il collega Leardi procederà all'appello nominale; i colleghi Ponso e Novero andranno nelle vicinanze dell'urna.
Ricordo che chi vota "sì" vota per la convalida, chi vota "no" vota contro la convalida e che l'astensione è da computarsi negativamente.
Do atto che il collega Formagnana ha dichiarato di non partecipare alla votazione.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione.
Procederemo immediatamente allo spoglio delle schede.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media "A. Manzoni" di Nichelino (TO)


PRESIDENTE

Saluto le ragazze e i ragazzi, insieme agli insegnanti che li accompagnano, della II G della Scuola Media "A. Manzoni" di Nichelino, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali do il benvenuto. Stiamo procedendo ad una votazione per appello nominale, che, dal punto di vista di chi ci sta osservando, è un aspetto tecnico, ce ne scusiamo.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 198, inerente a "Convalida del Consigliere regionale Michele Formagnana proclamato in data 14 febbraio 2012 (Articolo 36, comma 2 dello Statuto e articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale)" (seguito)


PRESIDENTE

Torniamo all'esame della proposta di deliberazione n. 198.
Si proceda allo spoglio delle schede.
A seguito della votazione effettuata, proclamo convalidata l'elezione del Consigliere regionale Michele Formagnana.
Alla presente deliberazione viene allegato, per farne parte integrante l'estratto del verbale n. 13 del 18 maggio 2012 della Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità contenente la proposta di convalida del Consigliere stesso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 199, inerente a "Convalida del Consigliere regionale William Casoni proclamato in data 8 marzo 2012 (Articolo 36, comma 2 dello Statuto e articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale)"


PRESIDENTE

Procediamo con la proposta di deliberazione n. 199, di cui al punto 5) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Muliere, nelle funzioni di Presidente della Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Nella stessa riunione del 18 maggio, ai sensi dell'articolo 36 dello Statuto e dell'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale è stata presa in esame la condizione del Consigliere William Casoni.
Il Consigliere William Casoni ha dichiarato di aver ricoperto, alla data della presentazione della candidatura, la carica di Presidente del Gruppo consiliare di AN-PdL e di rivestire attualmente la carica di Assessore regionale.
Al termine dell'esame, ai sensi dell'articolo 17 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dell'articolo 18 del Regolamento interno del Consiglio regionale, la Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità ha deliberato a maggioranza (un Consigliere si è astenuto) la proposta al Consiglio regionale di convalida del Consigliere William Casoni, nei confronti del quale ha accertato non sussistere cause di ineleggibilità o di incompatibilità.



PRESIDENTE

Abbiamo ascoltato la relazione del Consigliere Muliere, che propone al Consiglio regionale di convalidare il Consigliere Casoni, non essendo state rilevate dalla Giunta per le Elezioni cause di ineleggibilità o incompatibilità.
Ricordo che chi intendesse votare scheda bianca, non deve sbarrare la scheda perché è un segno distintivo e verrà computata come scheda nulla.
Il Consigliere Casoni dichiara di non partecipare alla votazione.
Nomino scrutatori i Consiglieri Segretari Novero e Leardi.
Si proceda alla distribuzione delle schede.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Colleghi, interrompiamo un attimo la procedura di votazione, perch comunico che il Consigliere Gariglio ha già depositato la propria scheda.
Prego, Consigliere Leardi, proceda pure.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata. Sono stati effettuati due appelli nominali.
Procediamo allo spoglio delle schede.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 51 Consiglieri votanti 49 Consiglieri hanno votato SÌ 46 Consiglieri schede bianche 1 schede nulle 2 In esito alla votazione effettuata, proclamo convalidata l'elezione del Consigliere regionale William Casoni.
Alla presente deliberazione viene allegato, per farne parte integrante l'estratto del verbale n. 13 del 18 maggio 2012 della Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le insindacabilità contenente la proposta di convalida del Consigliere stesso.
Chiedo scusa, ma annullo la comunicazione e procediamo ad una verifica perché c'è un dato sconcordante di una scheda.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 51 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri schede bianche 1 schede nulle 2 In esito alla votazione effettuata, proclamo convalidata l'elezione del Consigliere regionale William Casoni.
Alla presente deliberazione viene allegato, per farne parte integrante l'estratto del verbale n. 13 del 18 maggio 2012 della Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le insindacabilità contenente la proposta di convalida del Consigliere stesso.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali - Sanita': argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 200, inerente a "Proroga dei lavori della Commissione speciale d'indagine sui fatti concernenti la sanità piemontese e sulla gestione delle gare d'appalto bandite dalla Società di Committenza Regione Piemonte (SCR)"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 200, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Alla Presidenza non sono pervenute modifiche nel merito dell'attività della Commissione, pertanto si tratta meramente di una proroga dei termini.
La delibera prevede di prorogare di ulteriori sei mesi il termine dei lavori della Commissione speciale d'indagine sui fatti concernenti la sanità piemontese, gli appalti pubblici e la gestione delle gare d'appalto bandite dalla Società di Committenza Regione Piemonte (SCR), fissando il termine per il 12 dicembre 2012.
Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 200, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame proposta di deliberazione n. 201, inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2011 del Consiglio regionale"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 201, di cui al punto 7) all'o.d.g.
Il rendiconto è già stato trattato e votato nella seduta del 25 maggio 2012 in I Commissione, che ha esaminato e licenziato a maggioranza dei Consiglieri presenti il rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2011 del Consiglio regionale, votando la deliberazione.
La delibera prevede di approvare, nelle risultanze finali sotto indicate, il Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2011 del Consiglio regionale - Conto del Bilancio (Allegato A) - preso atto che l'avanzo di amministrazione è pari ad euro 9.839.874,81 e che le somme da reimpostare nel bilancio 2012 per le stesse finalità, ai sensi dell'articolo 19, comma 8, del Regolamento per l'autonomia funzionale e contabile del Consiglio regionale, sono pari ad euro 3.839.874,81.
Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 201, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sospendo momentaneamente i lavori, in attesa dell'arrivo dell'Assessore Maccanti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.57 riprende alle ore 12.07)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Enti strumentali

Esame testo unificato delle proposte di deliberazione n. 153 e n. 154 inerente a "Legge regionale 3 settembre 1991, n. 43. Approvazione del Programma Triennale 2011-2013 dell'Istituto Ricerche Economico Sociali del Piemonte - IRES Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del testo unificato delle proposte di deliberazione n. 153 e 154, di cui al punto 8) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola l'Assessore Maccanti; ne ha facoltà.



MACCANTI Elena, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Sostituisco il collega Giordano, che oggi è impegnato a Roma, ed anche la collega Quaglia, impegnata nella Conferenza delle Regioni a Roma, ma che ha seguito il provvedimento in Commissione.
Oggi si porta all'attenzione del Consiglio regionale una delibera di approvazione del Piano annuale dell'IRES 2011, ma soprattutto del Piano triennale 2011-2013.
L'ingolfamento dei lavori in I Commissione, lungamente impegnata nell'analisi del bilancio, ha prodotto un ritardo nell'approvazione di questa delibera. Si tratta di un atto formale, ma - mi permetto di dire anche sostanziale, rispetto all'attività dell'IRES: oggi ci troviamo a votare un programma che, per la maggior parte dei suoi contenuti, è già stato declinato e sul quale l'IRES ha già lavorato, però possiamo intervenire sulla seconda parte del triennio 2011-2013.
Sono posti all'attenzione del Consiglio due gruppi d'emendamenti presentati dai colleghi Lepri e Bono.
Il parere rispetto alla maggior parte di essi non potrà essere positivo, poiché - come ho detto - l'attività dell'IRES, i lavori di ricerca dell'IRES, essendo nel mese di giugno 2012, sono già stati avviati.
Possiamo accogliere, però, alcune suggestioni rispetto agli emendamenti presentati dal collega Lepri, relativamente alle funzioni delegate, ai sensi dei decreti Bassanini, in vista dell'attuazione del federalismo fiscale, ai costi standard, ed anche in merito ai termini di pagamento ai fornitori della Regione Piemonte, delle Aziende Sanitarie Locali e delle aziende partecipate.
Ci paiono due temi quanto mai attuali, per ragioni diverse. In particolare, riguardo al tema dei tempi di pagamento, abbiamo bisogno del coinvolgimento di ASL e ASO, ma lo consideriamo un argomento assolutamente cogente, di cui si sta occupando anche il nostro Governo.
Il "no" alle altre suggestioni è un no assolutamente motivato, seppure accogliamo - come Giunta - la necessità di approfondire alcuni temi.
Rispetto al dimensionamento ottimale dei servizi pubblici locali attribuiti a Comuni e Province, riteniamo che il confronto con altre regioni italiane e nazioni europee potrebbe essere di grande utilità.
Su questo tema ha lavorato molto l'Osservatorio sulla Riforma Amministrativa. Come Assessore agli Enti locali, mi prendo l'incarico d'inviare a tutti i Gruppi un lavoro molto importante eseguito dall'Osservatorio sulla Riforma Amministrativa, in merito agli scenari della cooperazione, che stiamo aggiornando in questi giorni proprio relativamente alle funzioni ed ai servizi pubblici svolti da Comuni e Provincia.
La riallocazione dei poteri all'interno del sistema delle Autonomie locali è un argomento di cui stiamo dibattendo in I Commissione, dove potremmo anche inserire un approfondimento rispetto a questo lavoro, per le riforme che ci attendono.
Anche relativamente al confronto degli standard gestionali e strutturali dei servizi sociali ed educativi del Piemonte con altre Regioni italiane, è stato svolto un importante lavoro dal COREP. Mi permetterò di metterlo a disposizione di tutti i Consiglieri regionali, nelle settimane seguenti.
Riguardo ai modelli innovativi di gestione dei servizi per la prima infanzia, molto è stato fatto; la proposta si potrebbe approfondire per il triennio, così come per i modelli relativi ai sistemi di contribuzione, da parte dell'utenza, nei servizi sociali in Piemonte e nelle altre regioni.
Ripeto: c'è una ricerca del COREP, che è attuale, commissionata dalla Direzione Sanità e Politiche Sociali non più di sei mesi fa, che penso sia utile mettere a disposizione del Consiglio regionale.
Per il triennio, potremmo approfondire, anche se si tratta ormai di una normativa un po' datata, le iniziative locali di sviluppo ed occupazione (documento della Commissione Europea del 25 gennaio 1998). Qui il parere è negativo, però capiremo insieme all'IRES se si può sviluppare.
Sono disponibili molte ricerche sulla valutazione dell'efficacia dei poli d'innovazione, eventualmente in coordinamento con il Comitato per la qualità della normazione e per la valutazione delle politiche.
Riassumendo, riguardo agli emendamenti presentati dal collega Lepri c'è un impegno rispetto alle funzioni delegate ai sensi dei decreti Bassanini, ai modelli relativi ai sistemi di contribuzione, da parte dell'utenza, nei servizi sociali, ovviamente partendo dalla ricerca dei COREP, ed ai tempi di pagamento ai fornitori della Regione Piemonte.
Un po' più complicata è, invece, l'attività emendativa dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle, per le ragioni che cercherò di spiegare e non certamente per una ragione di chiusura rispetto alle proposte.
L'emendamento n. 2) riguarda lo studio sull'impronta ecologica di alcuni prodotti tipici in Piemonte; l'emendamento n. 4) tratta la filiera del biologico piemontese. Sono già presenti prodotti di ricerca attinenti a quanto richiesto dal Movimento 5 Stelle ed è molto probabile che nell'ambito del nuovo PSR, diventerà oggetto di ricerca specifica.
In merito ad uno specifico studio sull'impronta ecologica di alcuni prodotti tipici in Piemonte, le risorse dell'istituto non consentono di portare avanti tale ricerca.
In merito all'emendamento n. 3) - sabbia sintetica derivante dalla triturazione di materiali plastici non soggetti a contributo COREPLA l'argomento non rientra nelle competenze dell'IRES, poiché è materia che ha una portata tecnologica specifica. Qualora si dovesse sviluppare una ricerca di questo genere, forse sarebbe il caso di coinvolgere il Politecnico. Partendo dai risultati, potremmo valutarne, semmai, la ricaduta ambientale e socio-economica.
Pertanto, se ci fosse una ricerca specifica sul tema tecnico, l'IRES potrebbe valutare l'impatto e la ricaduta ambientale e socio-economica.
Infine, per quanto riguarda la qualità della vita e lo studio sui QUARS in regione Piemonte, l'IRES ci segnala che il metodo QUARS non è compatibile con una rappresentazione approfondita del Piemonte e non è adottato dall'ISTAT.
L'IRES calcola la qualità della vita con un metodo ISTAT, compatibile ed applicabile anche a livello provinciale.
Evidentemente, nulla vieta di osservare anche altri metodi - cosa che peraltro avviene - quindi ritengo che quest'emendamento possa essere accolto per quello che riguarda l'impostazione di metodo, per avere una panoramica delle metodologie di ricerca diverse da quelle utilizzate.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Maccanti.
Prima di iniziare la discussione generale, ricordo ai colleghi che volessero sottoscriverlo, che alla mia destra è presente il modulo per destinare il gettone di presenza in favore delle popolazioni dell'Emilia Romagna, colpite dal tragico evento sismico.
aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Più che intervenire sugli emendamenti, sui quali interverr successivamente, voglio fare una riflessione più generale: l'attività dell'IRES si svolge e si è svolta, in questi anni, in modo autorevole, ma verosimilmente distaccato o comunque non particolarmente legato alle attese dei Consiglieri regionali. Attese che non sono state rappresentate in sede di Commissione competente, nonostante vi sia stata, anche nella scorsa legislatura, da parte mia e di altri colleghi, la sollecitazione affinch questo diventasse effettivamente uno strumento utilizzato dai Consiglieri regionali, chiamati alle decisioni.
Si è trattato, in non pochi casi, di ricerche oggetto di desiderio di approfondimento da parte degli stessi ricercatori o in continuità con ricerche già fatte piuttosto che invece esito di espresse attese, ripeto da parte dei policy makers.
Sicuramente la Giunta ha avuto, sia in questa legislatura che nell'altra, una dialettica molto più viva, ma la legge, come ben sa l'Assessore, indica nel Consiglio regionale l'azionista, il titolare delle attese delle ricerche che l'IRES dovrà poi svolgere.
Quindi, è importante, e mi risulta che ci sia una volontà politica in questo senso, partendo dalla Commissione che valuta l'efficacia delle politiche pubbliche, che finalmente si rimetta mano al testo facendo chiarezza sul percorso, che peraltro mi pare coerente con quello che già oggi la legge individua, cioè un ente di ricerca che parte dalle attese e dalle aspettative del Consiglio regionale.
Per queste ragioni, prendo atto dell'opinione della Giunta, ma vorrei che in questo caso - lo dico anche al Presidente - il parere della Giunta sia, coerentemente con la legge, meno vincolante. Ma poi sarà la "signoria" del Consiglio a decidere in proposito, e questo lo dico in modo particolare alla maggioranza: siamo di fronte a un provvedimento dove il parere della Giunta è certo importante, ma dove la decisione del Consiglio è particolarmente autonoma e sovrana.
Ritengo che alcune delle ricerche, che l'Assessore ha valutato già svolte o non così utili, possano forse essere, se opportunamente comunicate e orientate, in qualche modo non essere più richieste. In questi minuti mi avvicinerò all'Assessore per capire se, su alcuni titoli, su non ho capito bene la ragione la ragione della sua avversità o della sua contrarietà invece si possa avere un'opinione diversa.
Ad ogni modo, evidentemente, mi riservo di riformulare l'emendamento per fate in modo che almeno alcuni dei titoli vengano confermati, come peraltro l'Assessore mi pare orientato a fare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Lepri.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l'Assessore Maccanti per la risposta, che in un certo qual modo era dovuta, ma era corposa e aveva anche delle motivazioni perché ovviamente siamo in difficoltà economiche. Oltre alla questione sulla tempistica del Piano triennale 2011-2013 (siamo già al 2012), sapere che, come mi sembra di aver capito, che c'è un interesse sia da parte della Giunta che da parte dei ricercatori, ma che mancano risorse, lascia un po' l'amaro in bocca.
Comunque, passerò gli emendamenti al vaglio dell'Aula e mi auguro che l'interesse suscitato da questi emendamenti, soprattutto il secondo e il terzo, possa, in futuro, trovare, magari con la chiusura di alcuni studi e l'apertura di nuovi, uno spazio, perché ritengo che siano materia su cui si possa ottenere uno strumento anche concreto come, ad esempio, lo studio dell'impronta ecologica di alcuni prodotti tipici piemontesi, che potrebbe essere uno strumento per una svolta ecologica della Regione Piemonte penso, ad esempio, ad alcune produzioni agroalimentari tipiche del Piemonte e potrebbe servire come un volano economico per quanto riguarda il settore agrituristico ed enogastronomico.
Infatti il Piemonte ha dei prodotti di eccellenza, ma ve ne sono tanti in Italia. Il Piemonte sicuramente è una delle Regioni che più si distingue in questo senso, quindi unire, oltre alla riconoscibilità del prodotto DOT DOC, DOCG o dir si voglia, e alla notorietà nazionale e internazionale di alcuni vini, di alcuni formaggi e di alcuni prodotti tipici del Piemonte un dato anche di impronta ecologica, che è praticamente il consumo di risorse e di energia che sono utilizzate per produrre un bene, darebbe e darà, secondo me, in futuro - penso che in futuro sarà uno strumento che verrà accoppiato alle politiche economiche, sociali e agricole e magari anche energetiche delle Regioni e delle Nazioni più sviluppate - una marcia in più nelle direzioni di cui ho detto.
Per quanto riguarda l'emendamento n. 3), accogliamo la proposta dell'Assessore Maccanti. In effetti, potrebbe essere interessante capire se da parte del Politecnico ci possa essere un interesse a fare uno studio del genere. Non è ovviamente nostra competenza, ma in questo caso, magari, si potrebbero coinvolgere le associazioni di categoria come l'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) per valutare appunto se può dare un vantaggio economico alla Regione o, meglio, agli ex consorzi di bacino che adesso sono le Conferenza d'Ambito, che smaltiscono i rifiuti, ma dare anche una risposta alla crisi dell'edilizia stessa, che è anche in crisi per il costo vivo dei materiali, sempre in un'ottica di riuso e riciclo.
Sulla filiera del biologico piemontese, si riallaccia all'emendamento n. 2). So che, in effetti, sono in studio alcuni progetti che riguardano il biologico in Piemonte, che è sempre più in diffusione e in ampliamento come tecnica di coltivazione, ma anche spesso associata alla ricettività turistica, quindi in agriturismo. Anche questo è uno spazio in cui la Regione Piemonte deve sicuramente andare a investire in qualche modo impegni se non risorse, nel caso che manchino.
Proprio qualche giorno fa, se non sbaglio, è uscito sulla guida Agriturist il prospetto riguardante l'elencazione di tutti gli agriturismi presenti in Piemonte, che segnala un forte aumento di imprese e un forte aumento anche di richiesta.
Poiché la Regione Piemonte o, meglio, l'IRES utilizza come base per le proprie ricerche i dati ISTAT, e il QUARS, che, come ci è stato illustrato nella I Commissione, è un indicatore di qualità di benessere che può essere alternativo a quello utilizzato dalla Commissione Stiglitz, recepiamo positivamente l'interesse a mantenere una finestra aperta per una valutazione futura e quindi per un possibile coinvolgimento di questo parametro per la valutazione del benessere, che non può essere più meramente legato solo al PIL, che ovviamente è un indicatore solo di produzione e non di benessere e di qualità.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? No.
La discussione generale è chiusa.
Procediamo con gli emendamenti.
Sospendo brevemente i lavori, dal momento che il primo emendamento deve essere modificato.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.25 riprende alle ore 12.27)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Procediamo con l'illustrazione di una serie di emendamenti. Poi, ci sarà il dibattito generale, le dichiarazioni di voto e le votazioni, poi procederemo sull'intero testo.
L'emendamento n. 1) è stato modificato.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Artesio e Bresso.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Il collega Lepri rinuncia all'illustrazione.



PRESIDENTE

Ricordo ai Consiglieri che nella prima pagina è stato eliminato il secondo quadro, quindi, vive solo la presentazione operativa di come vengono applicate le funzioni delegate, obiettivi, eccetera.



PRESIDENTE

Nella seconda pagina è stato tolto il primo riquadro e vivono i due inferiori.



PRESIDENTE

L'intero quadro della terza pagina è stato eliminato e la quarta pagina vive per intero.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Bono: "Nell'Asse 'Proposta nell'Osservatorio Agroalimentare e Rurale', nello studio sulla filiera agroalimentare corta in Piemonte, si aggiungono le parole "e sulla filiera del Biologico piemontese"



PRESIDENTE

Collega Bono, vuole illustrare l'emendamento rubricato n. 4)?



BONO Davide

Lo diamo per illustrato.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dal Consigliere Bono: Nell'Asse "Green Economy e Sostenibilità Ambientale", nel Progetto Prospera sulla filiera corta dell'ortofrutta in Piemonte si inserisce il Progetto "Studio sull'Impronta Ecologica di alcuni prodotti tipici n Piemonte".
Consigliere Bono, intende illustrarlo?



BONO Davide

Lo diamo per illustrato.



PRESIDENTE

Bene.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Bono: Nell'Asse "Green Economy e Sostenibilità Ambientale", nell'Analisi della Filiera Cave-Edilizia, si aggiunge il progetto "Studio di una proposta di utilizzo di sabbia sintetica derivante dalla triturazione di materiali plastici non soggetti a contributo COREPLA".
Consigliere Bono, intende illustrarlo?



BONO Davide

Lo diamo per illustrato.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento rubricato n. 5) presentato dal Consigliere Bono: Nell'Asse "Progetto di Relazione socioeconomica e territoriale annuale del Piemonte", nel Progetto che riguarda la Qualità della Vita si aggiunge il seguente progetto "Studio sui QUARS in Regione Piemonte".
Consigliere Bono, intende illustrarlo?



BONO Davide

Lo diamo per illustrato.



PRESIDENTE

Vi sono richieste di intervento in fase di discussione generale? No pertanto la possiamo considerare chiusa.
Vi sono richieste di intervento per dichiarazione di voto sugli emendamenti o sull'intero testo? Nessuna richiesta.
Procediamo, dunque, alle votazioni.
Sull'emendamento rubricato n. 1), così come modificato, la Giunta regionale come si esprime?



MACCANTI Elena, Assessore regionale

Il parere è favorevole: lo abbiamo visto insieme.



PRESIDENTE

Vi ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, posso chiedere un po' di ordine? Non si capisce chi c'è in Aula!



PRESIDENTE

Ha ragione. Invito i colleghi a sedersi, perché ci sono una serie di votazioni ripetute: in tal modo agevoliamo i lavori. Grazie.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, continuo a dirlo! Terza fila...



PRESIDENTE

Invito i Consiglieri Segretari a verificare il voto del Gruppo PdL in terza fila.
Se stiamo seduti...
Capisco che è un po' inusuale come richiesta!



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Voi sapete che ogni tanto stempero un po' la situazione! Ricordate che il Vicepresidente Cavallera, che vanta ben cinque legislature, dice sempre che seduti va meglio! Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Vi sono richieste di intervento per dichiarazione di voto sulla proposta di deliberazione? Nessuna richiesta.
Indìco la votazione palese sul testo unificato delle proposte di deliberazione n. 153 e n. 154, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Esame proposta di legge n. 86, inerente a "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva" (questione pregiudiziale)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 86, inerente a "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva", di cui al punto 9) all'o.d.g., in merito alla quale ho ricevuto ieri una nota da parte del Presidente del Gruppo consiliare Per la Federazione - Sinistra Europea, Eleonora Artesio, la quale pone all'attenzione della Presidenza una questione pregiudiziale ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento interno del Consiglio regionale alla trattazione della proposta di legge n. 86.
In calce a tale nota, la Consigliera Artesio, alla luce delle proprie considerazioni, chiede, in via preliminare, all'apertura della discussione della suddetta proposta di legge in Aula, un pronunciamento dell'Ufficio di Presidenza.
Consigliere Artesio, sono spiacente di comunicarle che non è possibile accogliere tale richiesta, in quanto l'Ufficio di Presidenza ha delle attribuzioni specifiche regolate dall'articolo 10 del Regolamento del Consiglio regionale: tra queste prerogative non rientrano i pronunciamenti relativi alle questioni pregiudiziali e quant'altro.
Peraltro, dal 1970 ad oggi non risulta che tali pronunciamenti siano mai stati effettuati. Siamo dunque incompetenti sulla legittimità degli atti, che è demandata pienamente alle prerogative del Consiglio, sia in sede di lavori di Commissione - mi riferisco, quindi, alla fase istruttoria che di Aula.
Ciò non esclude, Presidente Artesio, che sono a disposizione, così come gli Uffici, per eventuali approfondimenti. Peraltro, mi è stato riferito che già in sede di Commissione erano stati rilevati alcuni dubbi.
Se lei intende mantenere la questione pregiudiziale, la dovrà esplicitare ex articolo 71 in Aula (perché questa è la sede opportuna).
Successivamente, il Consiglio si pronuncerà in merito. Sarà prerogativa di ciascun Gruppo consiliare far intervenire un solo oratore sulla questione.
Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Vorrei sottoporre all'attenzione del Consiglio regionale una preoccupazione che ho già avuto modo di esprimere nel dibattito in Commissione e che credo oggi di poter ulteriormente supportare, con il conforto di un approfondimento giuridico che ho realizzato sulla materia.
In modo particolare, le obiezioni che vorrei muovere alla presentazione di questa proposta di legge sono le seguenti.
La proposta di legge, che nell'ultima rielaborazione tenta faticosamente e - a mio modo di vedere - maldestramente di considerare tutte le condizioni della disabilità uditiva, in realtà si pone un obiettivo puntuale, che è quello del riconoscimento della lingua dei segni italiana. L'obiezione che muovo in questo contesto è che un Consiglio regionale - come il Consiglio regionale del Piemonte ha già avuto modo di sperimentare, in occasione della volontà di riconoscimento della lingua piemontese come lingua minoritaria protetta che aveva varato - non è organismo titolato in modo esclusivo a procedere per via legislativa al riconoscimento di una lingua. Vero è che la giurisprudenza ha riconosciuto la facoltà delle Regioni, ma nell'ambito dell'alveo indicato dalla legge fondamentale di tutela delle lingue minoritarie, di ispirazione e competenza nazionale.
Perché sottolineo questo aspetto? Perché quando quest'obiezione in Commissione fu richiamata, si era sotto l'ombrello apparentemente tutelante di un'analoga discussione nelle Commissioni parlamentari di Camera e Senato, nel corso delle quali si assumeva analogo provvedimento. Vale la pena ricordare che quel riferimento di matrice nazionale oggi è venuto meno, avendo le Commissioni parlamentari espresso parere contrario alla suddetta proposta di legge.
La seconda obiezione è che ogni qualvolta si è tentato di riconoscere o per iniziativa regionale o per atto nazionale - la tutela di una lingua minoritaria, lo si è fatto sul principio di una comune appartenenza per base territoriale. Nel caso in specie della nostra proposta di legge, non stiamo riconoscendo una comune appartenenza per base territoriale, ma stiamo riconoscendo una identità in funzione di una condizione soggettiva e questo non è affatto contemplato dall'articolo costituzionale riguardante la tutela delle lingue minoritarie.
In più, in questo modo, noi - perché alla lettura di chiunque la proposta di legge è sbilanciata tra ciò che si vuole riconoscere in favore delle persone sorde che ricorrono per l'abilità di comunicazione ad altri strumenti e ciò che si vuole riconoscere con il riconoscimento formale della LIS - stiamo parlando di una componente delle persone portatrici di disabilità uditive, quella componente che - o per condizione di scelta o per condizione di impossibilità - ricorre al linguaggio dei segni come strumento unico di comunicazione.
Così facendo, noi non solo siamo in dissonanza rispetto al previsto requisito costituzionale di tutela delle lingue minoritarie, ma stiamo compiendo un atto fortemente contrario ai principi ispiratori non solo della Costituzione ma anche del nostro Statuto, relativamente alla parità dei diritti, dei trattamenti e delle opportunità.
Cito testualmente il parere espresso dalla Commissione parlamentare quando, con voto contrario, ha rigettato analoga proposta di legge: "Il riconoscimento della lingua dei segni, già peraltro utilizzata, potrebbe portare, più che ad includere i non udenti nella società, piuttosto ad escluderli, precludendo loro di esprimersi attraverso la stessa lingua circolante". Quindi fondo un giudizio e un sospetto di legittimità, ma pongo all'Aula anche la riflessione sul fatto che, percorrendo questa proposta di legge, noi realizziamo un principio di discriminazione, anzich un principio di inclusione.
In ultimo, poiché la proposta di legge è stata molto dibattuta, i presentatori hanno cercato la semplificazione come forma di sottrazione alla dialettica e alla discussione di tesi contrarie. Infatti, la proposta di legge si compone ormai soltanto di quattro articoli e rimanda al Regolamento di definire quali saranno le traduzioni operative di questo provvedimento, là dove approvato.
Ora, è noto - anche ai sensi del nostro Statuto - che non si pu delegificare una materia se questa, come nella fattispecie, è materia concorrente, perché tutto il riconoscimento delle lingue minoritarie lo è: su questo, almeno, non ci piove; né in ragione delle giurisprudenze che sono intervenute sui singoli atti né per via della chiarezza delle norme.
Noi, quindi, contravverremmo sul piano formale nei confronti di quanto disposto a livello nazionale e di quanto normato dal nostro stesso Statuto ma ancora di più noi perseguiremmo in un'indicazione che, al di là della buona volontà dei presentatori, rischia di essere un oggettivo strumento di discriminazione.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliera Artesio. Le ho lasciato un po' di tempo e credo che lei abbia espresso molto bene la questione pregiudiziale, che quindi l'Aula sarà in grado di valutare. Ricordo che può intervenire un Consigliere per ciascun Gruppo, per tre minuti.
Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Certamente, di fronte alla possibilità che una legge approvata dal Consiglio possa subire un giudizio di non costituzionalità, non possiamo non porre la nostra attenzione. Vorrei solo ricordare, però, che queste nostre riflessioni e questi ragionamenti sono stati fatti durante la fase di discussione in Commissione.
Abbiamo chiesto agli Uffici di compiere un'attenta disamina del testo della proposta di legge che era stata presentato durante l'avvio del percorso.
In effetti, gli Uffici avevano manifestato le proprie perplessità in ordine al primo testo che era stato sottoposto all'attenzione dei commissari. Abbiamo quindi provveduto a rivederlo ed è stata presentata una seconda versione del disegno di legge da parte dei primi firmatari discutendo su un testo diverso che, intanto, voleva eliminare tutte quelle parole e tutte quelle espressioni che potevano dare vita ad una situazione di anticostituzionalità.
In secondo ordine, sono state fatte lunghe ed importanti riflessioni in merito al fatto che non si potesse dare adito a nessuna forma di discriminazione o di valutazione che potesse condurre ad un'eventuale discriminazione.
Qualora il testo che oggi viene sottoposto all'Aula - e ricordo che sono relatore di minoranza - presentasse ancora espressioni che possano indurre ad elementi di anticostituzionalità, siamo ancora in tempo per poter apportare le eventuali modifiche.
Anzi, se gli Uffici fossero in grado di suggerircele o se ritenessero di segnalare eventuali situazioni che possano indurre elementi tali da rendere debole, da questo punto di vista, il disegno di legge, siamo disposti ad accettare ulteriori consigli ed ulteriori valutazioni.
Credo però che, oggi, l'Aula sia in grado di procedere nella discussione e sia in grado anche - e l'abbiamo fatto presentando ulteriori emendamenti - di migliorarne il testo, anche per non incorrere in quelle situazioni delicate che, per alcuni versi, condivido; riflessioni che la collega ha testé fatto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Montaruli; ne ha facoltà.



MONTARULI Augusta

Grazie, Presidente.
indubbio che quello che oggi andiamo ad affrontare, come ha evidenziato anche la Consigliera Artesio, è un tema estremamente delicato.
Per questo, mi voglio unire alle parole della Consigliera Pentenero, che è intervenuta precedentemente, per dire come il lavoro in Commissione abbia già portato ad affrontare le questioni che sono state sollevate dalla Consigliera Artesio.
Le questioni sono state affrontate non in maniera semplicistica Consigliera Artesio, ma con senso di responsabilità; un senso di responsabilità che, infatti, ha portato in sede di Commissione a fare un lavoro veramente approfondito, tanto che il testo della proposta di legge è stato modificato, addirittura anche nel suo titolo.
Quindi, per queste motivazioni, devo fare un appunto innanzitutto sulla questione di come si è pronunciata la Camera dei Deputati in sede di Commissione. Soltanto una Commissione della Camera dei Deputati ha respinto la questione, mentre in sede di Senato le Commissioni hanno dato parere positivo, Quindi questo è un elemento ulteriore che porto alla valutazione dell'Aula.
L'unico elemento pregiudiziale che potrebbe sollevare la nostra attenzione in questa sede è la questione di incostituzionalità, che però è già stata affrontata in Commissione con le modifiche che sono state apportate.
Anch'io ritengo auspicabile ogni suggerimento ulteriore che potrà venire dall'Aula, proprio al fine di affrontare questo tema delicato. Il dibattito in effetti è continuamente aperto e credo che siamo arrivati ad un progetto di legge assolutamente maturo e che ha dimostrato un elevato senso di responsabilità, di cui però vorrò parlare nell'intervento successivo in sede di dibattito generale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Intervengo molto brevemente, perché mi riconosco in quello che è stato detto poc'anzi dalla collega Montaruli e dalla collega Pentenero.
Voglio solo ribadire e sottolineare ulteriormente il lungo dibattito che c'è stato in sede di Commissione.
Se i Consiglieri che non hanno seguito il provvedimento andassero a prendere il provvedimento iniziale, di cui sono primo firmatario, e lo confrontassero con quello che è stato approvato e licenziato dalla Commissione, lo troverebbero molto differente.
Questo proprio perché si è voluto affrontare con molta serietà il problema in questione: lo si è voluto affrontare senza scorciatoie e si è discusso a lungo.
Respingo al mittente il discorso di discriminazione fatto dalla collega Artesio. Noi abbiamo voluto fare esattamente il contrario e la modifica della proposta di legge che c'è stata a seguito dell'apporto costruttivo degli uffici e del dibattito in Commissione ne è la prova.
Mi lascia anche perplesso il fatto che un'Assemblea legislativa come la nostra non possa addirittura - ma tutto è possibile in questo Stato - non dico riconoscere, ma promuovere il riconoscimento. Questa è stata una modifica richiesta ed accettata dai commissari, dagli uffici, proprio per venire incontro e per stoppare eventuali risvolti di incostituzionalità e di rigetto di questa proposta di legge nel caso - come auspico - venga approvata.
Ho seguito tutte le riunioni di Commissione e ho capito fin da subito che non poteva esserci sintonia tra posizioni legittime, ma molto ferme come quelle portate avanti dalla collega Artesio e posizioni che - mi permetto di dire - erano decisamente più morbide.
Il risultato è stato un testo, una proposta di legge molto modificata in sede di Commissione. Proprio per questo, chiedo al Presidente - che ci dirà come procedere - che si proceda sulla discussione di questa proposta di legge per arrivare alla votazione finale.



PRESIDENTE

Rispondo immediatamente.
l'Aula che adesso ha in mano la decisione in questa fase, perch stiamo valutando la questione pregiudiziale che sarà votata alla fine degli interventi. Se viene respinta, procederemo immediatamente nel pomeriggio con l'iter normale; se viene accolta, ovviamente la trattazione sarà sospesa.
In merito a quanto richiesto prima rispetto agli Uffici, ricordo che nei limiti del pieno rispetto degli intendimenti dei proponenti, in sede di Commissione - com'è stato ricordato dagli interventi di alcuni colleghi sono già state apportate alcune modifiche alla proposta di legge, per - lo dico in modo improprio ma che rende l'idea - limitare i rischi al minimo.
Questo è quello che posso dire, ringraziando gli Uffici per il loro apporto.
Non essendoci altri interventi, pongo in votazione la questione pregiudiziale, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento.
Se la pregiudiziale sarà accolta, sarà sospesa la trattazione del provvedimento; se sarà respinta, nel pomeriggio riprenderemo da questo punto.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla questione pregiudiziale presentata dalla Consigliera Artesio.
Il Consiglio non approva.
Ricordo che in sala dei Presidenti c'è l'incontro con i sindacati.
Alle ore 14, in sala Morando, ci sarà la Conferenza dei Presidenti di Gruppo con i Presidenti, o loro delegati, delle Commissioni.
Alle ore 15.30 riprenderanno i lavori con la trattazione del question time e, successivamente, seguirà la seduta ordinaria con la trattazione di questa proposta di legge.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.56)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Artesio e Bresso: All'allegato A (Programma triennale 2011-2013) del Testo unificato delle proposte di deliberazione n. 153 e n. 154 sono inserite le modifiche di cui all'allegato presente.



AREA DI RICERCA POLITICHE PUBBLICHE

ASSI |OBIETTIVI |AZIONI |PROGETTI |IPOTESI PROGETTUALI IN CORSO Rappresentazio|Elaborare |Analisi dei | |Funzioni delegate ne operativa |proposte di |costi standard | |ai sensi dei di come |allineamento|per la loro | |decreti Bassanini vengono |alle best |applicazione | |(ad esempio il applicate le |practices | | |diritto alla funzioni | | | |studio) in vista delegate | | | |dell'attuazione del federalismo fiscale: costi comparati e costi standard Ricerca su |Elaborare |Analisi | |Dimensionamento modelli di |nuovi |comparata per | |ottimale dei dimensionament|modelli di |ogni servizio | |servizi pubblici o dei servizi |dimensioname|pubblico locale,| |locali attribuiti a pubblici |nto dei |regione per | |Comuni e Province: locali |servizi |regione, del | |confronto con altre attribuiti a |pubblici |dimensionamento | |regioni italiane e Comuni e |locali |minimo ed | |nazioni europee Province | |ottimale individuato nella legislazione e nelle pratiche confronto con altri paesi europei



AREA DI RICERCA POLITICHE SOCIALI

ASSI |OBIETTIVI |AZIONI |PROGETTI IN |IPOTESI CORSO |PROGETTUALI Rappresentazio|Elaborare |Confronto con | |Confronto tra ne in schemi |proposte di |gli standard | |gli standard dell'insieme |allineamento |adottati | |gestionali e dei servizi |alle best |altrove | |strutturali dei sociali e |practices | | |servizi sociali educativi | | | |ed educativi del Piemonte con le altre regioni italiane e le altre nazioni Ricerca su |Elaborare |Confronto con | |Modelli modelli |possibili |le esperienze | |innovativi di innovativi di |proposte |maturate in | |gestione dei gestione dei |operative da |Italia e nelle| |servizi per la servizi per la|recepire nella|altre nazioni | |prima infanzia prima infanzia|normativa |europee | |(best regionale | | |practices) Ricerca su |Elaborare |Confronto | |Modelli nuovi modelli |nuovi modelli |comparato con | |relativi ai di |di |le altre | |sistemi di contribuzione |contribuzione,|regioni | |contribuzione ai servizi |da parte |riguardo ai | |da parte sociali |dell'utenza, |sistemi di | |dell'utenza nei ai servizi |contribuzione | |servizi sociali sociali |ed ai | |in Piemonte e meccanismi di | |nelle altre accesso ai | |regioni servizi sociali



AREA DI RICERCA POLITICHE ECONOMICHE

ASSI |OBIETTIVI |AZIONI |PROGETTI IN|IPOTESI CORSO |PROGETTUALI Rappresentazio|Elaborare |Valutazione | |Valutazione ne operativa |proposte di |dei maggiori | |dell'efficacia dei dell'efficacia|ridefinizione |output | |Poli di dei Poli di |degli ambiti |realizzati dai| |innovazione innovazione |relativi ai |Poli | |(eventualmente in Poli di |d'innovazione,| |coordinamento con innovazione |analisi dei | |il Comitato per la primi esiti in| |qualità della termini di | |normazione e la applicazioni | |valutazione delle operative, | |politiche) comparazioni valutazione dei costi di struttura rispetto al totale dei costi per ricerche partnership ecc. Da realizzare eventualmente in coordinamento con il Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche Valutazione, a|Valutazione | |"Iniziative locali 12 anni dalla |delle risorse | |di sviluppo e sua |impiegate per | |occupazione" pubblicazione,|il sostegno | |Documento della dell'efficacia|alle | |Commissione delle |iniziative e | |europea del 25 iniziative |individuazione| |gennaio 1998: locali di |delle best | |individuazione sviluppo ed |practices | |delle buone occupazione |(comparazione | |pratiche Piemonte-Itali a)



AREA ATTIVITÀ DI SVILUPPO DELLE METODOLOGIE PER L'INNOVAZIONE DELLA P.A.

Creazione di |Verificare i |Analisi della | |Tempi di un contesto |tempi medi di |normativa in | |pagamento ai abilitativo |pagamento |ambito europeo| |fornitori della che consenta |nelle varie |ed italiano, | |Regione alla PA di |Regioni |individuazione| |Piemonte migliorane i |italiane, |delle best | |delle Aziende modi di |individuare le|practices in | |Sanitarie operare e di |modalità |Italia | |Locali e delle evolvere |attraverso cui|riguardo alla | |Aziende si è cercato |gestione dei | |partecipate di ridurre i |tempi di tempi di |pagamento pagamento ed elaborare proposte operative



< torna indietro