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Dettaglio seduta n.237 del 22/05/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PONSO TULLIO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Ponso comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Problemi energetici - Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Ordine del giorno n. 633 presentato dai Consiglieri Taricco, Muliere e Reschigna, inerente a "Regolamentazione delle autorizzazioni per la realizzazione di centraline finalizzate alla produzione di energia idro elettrica su corsi d'acqua e canali" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne fa facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Se concludiamo i lavori su altre questioni e rimane spazio, chiedo se è possibile trattare un ordine del giorno che avevo presentato di richiesta alla Giunta sulla regolamentazione per quanto riguarda le derivazioni dell'idroelettrico, che è sempre più urgentemente reclamato dal territorio.
Se rimane spazio, si potrebbe esaminare questo documento in coda agli altri argomenti.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Ordine del giorno n. 663 presentato dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Piano investimenti FIAT Mirafiori e futuro produttivo in Italia" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Anch'io, se c'è spazio, chiederei l'iscrizione all'o.d.g. di oggi dell'ordine del giorno presentato sul Piano d'investimento FIAT Mirafiori e futuro produttivo in Italia, che crediamo sia un argomento che quest'Aula dovrebbe affrontare.


Argomento: Volontariato - Protezione civile

Ordine del giorno n. 726 presentato dai Consiglieri Boeti, Laus, Lepri Motta Angela, Muliere, Pentenero, Reschigna, Ronzani e Taricco, inerente a "Operatività dei Distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari della provincia di Torino e del Piemonte" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Ho presentato un ordine del giorno che lei conosce bene e che riguarda la questione dei Vigili del Fuoco volontari.
un ordine del giorno aperto alla firma di chiunque lo voglia sottoscrivere.
La situazione è un po' migliorata rispetto al tempo nel quale il documento è stato presentato. Anche per questo, sarebbe utile che il Consiglio regionale mostrasse un po' di attenzione verso questo problema.
Si tratta di un documento che andrebbe votato oggi.


Argomento: Volontariato - Protezione civile

Ordine del giorno n. 738 presentato dai Consiglieri Tiramani, Artesio Boniperti, Botta Marco, Bussola, Cantore, Carossa, Cerutti, Comba Cortopassi, Costa, De Magistris, Formagnana, Gregorio, Leardi, Lupi Marinello, Mastrullo, Motta Massimiliano, Negro, Novero, Pedrale Spagnuolo, Toselli, Valle, Vignale, Bono, Biolé, Cattaneo e Goffi, inerente a "Misure a sostegno dei Vigili del Fuoco discontinui e volontari" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Tiramani; ne ha facoltà.



TIRAMANI Paolo

Grazie, Presidente.
Anche noi chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. di un documento sui Vigili del Fuoco volontari, appoggiato da diversi Gruppi sia di opposizione che di maggioranza.
Qualora venisse richiamato il documento del collega Boeti, chiediamo che venga discusso anche il nostro ordine del giorno.



PRESIDENTE

Propongo di iscrivere al punto 6) dell'o.d.g. l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Taricco, relativo alla regolamentazione delle derivazioni dell'idroelettrico, e al punto 7) dell'o.d.g. l'ordine del giorno presentato dalla Consigliera Cerutti sulla FIAT Mirafiori. Poi, per una questione tecnica, collega Boeti, iscrivo al punto 9) dell'o.d.g.
l'ordine del giorno del Consigliere Tiramani, sempre sui Vigili del Fuoco perché sarebbe uno per Gruppo, ma il suo viene attratto: è la stessa cosa.
In questo modo si possono trattare tutti e quattro gli ordini del giorno.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente alle iscrizioni all'o.d.g. )



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento così come modificato.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 17 aprile 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Bussola, Cantore, Casoni Cota e Giordano.
Il numero legale è 28.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 18 e 23 aprile 2012.


Argomento:

c) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta regionale e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis, dello Statuto, si dà atto che da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, sono state trasmesse le informative in merito a un decreto di nomina della Presidenza della Giunta regionale.


Argomento:

d) Incontro con delegazione pendolari tratta Alessandria-Ovada


PRESIDENTE

Informo e ricordo che oggi, alle ore 13, presso la Sala Viglione, sarà ricevuta una delegazione in merito alle corse su ferro della tratta Alessandria-Ovada.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione della studentessa Melissa Bassi


PRESIDENTE

L'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali "Francesca Laura Morvillo Falcone" di Brindisi è stato teatro, sabato 19 maggio scorso, di un gravissimo attentato che ha provocato la morte di una studentessa e il ferimento di altre sei giovani, di cui una in gravissime condizioni.
Si è verificata l'esplosione di un ordigno confezionato con un innesco collegato a bombole del gas adiacenti al cancello dell'Istituto. Lo scoppio ha coinvolto alcune ragazze che stavano raggiungendo l'edificio.
La vittima, Melissa Bassi, aveva 16 anni ed era di Mesagne, in provincia di Brindisi, figlia unica di una famiglia operaia, ora distrutta dal dolore per una perdita così terribile.
Esprimo il mio profondo cordoglio e quello di tutto il Consiglio regionale per la drammatica morte di questa studentessa e la più sincera vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera comunità brindisina.
Auspico una risposta ferma e coesa da parte delle istituzioni e dello Stato per un atto così vile e spregevole, al fine di garantire sicurezza alla vita quotidiana di tutti i cittadini.
Invito il Consiglio regionale a voler osservare un minuto di silenzio in ricordo di Melissa Bassi, deceduta nell'attentato di sabato scorso.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali - Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Esame proposta di deliberazione n. 197, inerente a "Proroga del termine dei lavori della Commissione speciale d'inchiesta sulla gestione urbanistica"


PRESIDENTE

Colleghi, come primo atto dobbiamo procedere alla trattazione e votazione della proposta di deliberazione n. 197, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Rispetto al testo a vostre mani, c'è un emendamento tecnico nella delibera. Laddove si delibera di prorogare il termine dei lavori della Commissione speciale d'inchiesta sulla gestione urbanistica di ulteriori sei mesi, vi è un emendamento tecnico che semplicemente introduce la data certa.
Vengono aggiunte le parole "nel termine del 12 dicembre 2012". Nella sostanza, non cambia niente: gli Uffici hanno ritenuto di precisare una data certa.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 197, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti - Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Proseguimento esame disegno di legge n. 129, inerente a "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani"


PRESIDENTE

Procediamo ora affrontando il prosieguo dell'esame del disegno di legge n. 129, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Ricordo a che punto siamo giunti nella trattazione di questo disegno di legge.
L'ultima volta che si ci siamo occupati di questo provvedimento è stato nella seduta pomeridiana dell'11 aprile u.s. In quella seduta sono stati votati gli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 e 13; gli articoli 1 e 2 li avevamo già votati nelle precedenti sedute.
Pertanto, dobbiamo ripartire dall'articolo 14.
ARTICOLO 14 Emendamento rubricato n. 50) presentato dai Consiglieri Taricco, Motta e Reschigna: al comma 4 dell'articolo 14 del disegno di legge n. 129, dopo le parole "della situazione patrimoniale ed economica dell'ente o dell'organismo" sono inserite le seguenti: "nonché di programmazione per il trattamento e lo smaltimento".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Questo è il primo di una serie di emendamenti su cui spero la Giunta esprima parere favorevole. Si tratta di emendamenti che hanno semplicemente l'obiettivo di rendere molto più puntuale e attenta ai dettagli la visione complessiva di quello che è il conferimento dalla situazione attuale a quella che sarà la Conferenza d'ambito, futuro soggetto di gestione.
Questo emendamento chiede di inserire, tra gli elementi che sono oggetto di valutazione, la programmazione per il trattamento e lo smaltimento, cioè che venga tenuto conto del livello di programmazione e quindi di progettualità messa in campo dalle singole realtà territoriali.
Crediamo sia un elemento importante, perché non è la stessa cosa che un soggetto entri con una capacità di smaltimento sostanzialmente conclusa oppure con una capacità in grado di guardare al futuro perché ha saputo fare una programmazione importante.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 53) bis presentato dai Consiglieri Taricco, Motta A., Pentenero, Reschigna, Muliere, Manica, Stara: dopo il comma 4 dell'articolo 14 del disegno di legge n. 129 è inserito il seguente: "4 bis. La ricognizione di cui al comma 4 deve essere tenuta in considerazione nel percorso di predisposizione della convenzione istitutiva, secondo le modalità e i criteri stabiliti con deliberazione della Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare.".
L'emendamento rubricato n. 53) è stato ampiamente modificato e sostituito dall'emendamento rubricato n. 53) bis.
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Per quanto riguarda l'emendamento rubricato n. 53), abbiamo riscritto il testo verificandolo anche con la Giunta.
Rispetto al testo originario, la nuova riscrittura aggiunge sostanzialmente, le seguenti parole: "Sentita la competente Commissione consiliare". Pertanto, il testo recita: "La ricognizione di cui al comma 4 deve essere tenuta in considerazione nel percorso di predisposizione della convenzione istitutiva, secondo le modalità e i criteri stabiliti con deliberazione della Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare".
Lo consegnerei insieme alla modifica all'emendamento rubricato n. 58).



LEARDI LORENZO



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Taricco.
Emendamento rubricato n. 51) presentato dai Consiglieri Taricco, Motta A.
Pentenero, Reschigna, Muliere, Manica, Stara: al comma 4 dell'articolo 14 del disegno di legge n. 129, dopo la lettera d) è inserita la seguente: d bis) l'accertamento della situazione relativa alle potenzialità e alla prevedibile durata degli impianti e delle discariche.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Questo emendamento, in modo simile all'emendamento rubricato n. 50) illustrato precedentemente, inserisce tra gli elementi oggetto di accertamento, svolto dalla Conferenza d'ambito e dalle Province, anche la potenzialità e la prevedibilità della durata degli impianti e delle discariche.
Di nuovo, è un emendamento che tende ad allargare la visione sul sistema, valutandone anche la capacità programmatoria, le strutture esistenti e la loro prevedibile durata sui singoli territori.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 52) presentato dai Consiglieri Taricco, Motta A.
Pentenero, Reschigna, Muliere, Manica, Stara: al comma 4 dell'articolo 14 del disegno di legge n. 129, dopo la lettera d) è inserita la seguente: "d bis) il costo di smaltimento in essere".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Questo è l'ultimo emendamento di questo pacchetto di modifica: inserisce tra gli elementi di valutazione del conferimento anche il costo dello smaltimento in essere.
Sappiamo che esistono realtà territoriali dove un'oculata attività di programmazione e gestione ha permesso di ridurre significativamente i costi di smaltimento; ci sono realtà dove questa gestione non è stata altrettanto approfondita e accorta, dove i costi di gestione sono, in alcuni casi anche del 30-40% superiori. Reputiamo necessario, sicuramente, superare questa fase, ma tenendo in considerazione quest'elemento di capacità gestionale e programmatoria. Poi ci sarà una delibera di Giunta che indicherà, sentita la Commissione, le modalità, ma questi elementi devono rientrare nel quadro complessivo di valutazione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 101) presentato dai Consiglieri Taricco, Motta A.
Pentenero, Reschigna, Muliere, Manica, Stara, Lepri, Gariglio, Ronzani Boeti Il comma 5 dell'articolo 14 del disegno di legge n. 129 è sostituito dal seguente: "5. Con decorrenza dalla data di sottoscrizione della convenzione istitutiva delle conferenze d'ambito di cui all'articolo 5, i comuni subentrano nei rapporti giuridici attivi e passivi degli Enti, ivi compresi quelli relativi al personale in servizio alla data del 31 dicembre 2010. La Conferenza d'ambito valuta di accettare l'eventuale proposta di conferimento delle posizioni relative al personale, previo impegno da parte dei comuni a fornire alla Conferenza d'ambito le risorse necessarie per far fronte al relativo costo. La Conferenza d'ambito valuta altresì di accettare l'eventuale proposta di conferimento da parte di ciascun comune delle posizioni attive e passive, a condizione che le componenti passive non superino quelle attive, così da garantire l'equilibrio patrimoniale.
L'accettazione dei conferimenti di cui sopra non si configura come alienazione di ramo d'azienda, per cui la Conferenza d'ambito non è obbligata a far fronte ai debiti residui rimasti in capo ai comuni.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

L'emendamento rubricato n. 101) si aggiunge alle proposte emendative precedenti, ponendo una questione che riteniamo molto importante, quale quella di lasciare in capo ai Comuni la responsabilità del percorso gestionale che ha portato e che verrà portato a conferimento.
Sappiamo che vi sono realtà territoriali in cui, sia per quanto riguarda il personale (numero e qualità delle professionalità stesse) sia per quanto riguarda le situazioni economiche, si addiviene al conferimento attraverso percorsi molto diversi. Ci sono realtà molto sobrie ed economicamente molto solide; ci sono realtà molto meno sobrie e molto più ricche dal punto di vista del personale, ma con strutture patrimoniali e gestionali molto meno virtuose.
Con quest'emendamento il passato rimane in carico ai singoli soggetti che, sostanzialmente, hanno dato in conferimento la dote. L'emendamento prevede, appunto, che, nella verifica, non sia né scontato né automatico il passaggio alla Conferenza d'ambito del personale e delle situazioni creditizie e debitorie. La riteniamo una questione di equità e di giustizia nei confronti di chi ha operato virtuosamente e deve vedere differenziato il proprio percorso rispetto a chi così non ha operato.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Il collega Taricco ha già illustrato bene il senso dell'emendamento rubricato n. 101), che, vi assicuro - lo dico ai colleghi della maggioranza che, avendo i numeri, alla fine, saranno chiamati a decidere su questo emendamento - è tutt'altro che scontato. Infatti, la Conferenza d'ambito, a cui la Giunta e la maggioranza intendono attribuire ogni sorta di potere finisce per essere il luogo in cui si decideranno anche le situazioni pregresse - lo dico all'Assessore che spero abbia completo il quadro dell'evoluzione inevitabile che avremo di fronte.
Quindi, le posizioni debitorie e creditorie, patrimoniali e immobiliari, vedranno un diverso posizionamento. Visto che gli attuali gestori si scioglieranno - è inevitabile, secondo il nostro emendamento che siano i Comuni a rilevare le posizioni patrimoniali creditorie e debitorie, nonché le posizioni relative al personale. È evidente che non può che essere così, salvo si ritenga di dovere prevedere un luogo di socializzazione delle perdite o dei comportamenti virtuosi.
Riteniamo che, secondo il principio della responsabilità amministrativa, devono essere i singoli enti a ereditare le posizioni patrimoniali che all'interno degli attuali enti gestori hanno maturato nonché le posizioni relative al personale.
Poi, prevediamo la possibilità per gli stessi Comuni di conferire alla Conferenza d'ambito le posizioni attive e passive, a condizione, peraltro che le componenti passive non superino quelle attive, in modo che venga garantito l'equilibrio patrimoniale. Insomma, non vorremmo, utilizzando la metafora dei rifiuti, che la Conferenza d'ambito diventasse la discarica dei debiti accumulati da gestioni improvvide, che, alla fine, verrebbero socializzate entro il calderone della Conferenza d'ambito.
Questo non è giusto, quindi la precisazione è opportuna, onde evitare un'indebita attribuzione alla Giunta delle decisioni sui comportamenti da tenere successivamente all'eliminazione degli attuali enti gestori con una delega che riteniamo inopportuna.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Ci terrei molto, e lo chiedo a titolo di favore, se qualcuno dei colleghi della maggioranza, che poi determineranno l'esito della votazione potesse ascoltarci.
Si tratta di un emendamento significativo per alcune realtà del Piemonte, meno in altre. Significativo, in particolare, per la provincia di Torino.
Cosa succede nella provincia di Torino come, immagino, anche in altre parti del Piemonte? Succede che una serie di Consorzi che gestiscono il servizio dei rifiuti lo gestiscono in un modo non propriamente efficiente facendo un sacco di debiti. Altri lo gestiscono in modo più efficiente tengono i conti in ordine, fanno pagare quello che è dovuto ai propri cittadini. Abbiamo gestioni positive e gestioni non virtuose.
L'articolo 14, comma V, per come è scritto, al di là della buona fede che riconosciamo a chi l'ha redatto, non salvaguarda da un effetto, cioè che i Consorzi scarichino sul nuovo soggetto, cioè sulla Conferenza d'ambito, le cose buone e le cose cattive. Anche perché si fa riferimento ad un articolo 2012 del Codice Civile sul trasferimento di ramo d'azienda che ci inquieta moltissimo.
Con l'emendamento in oggetto vorremmo che, a livello normativo, venisse salvaguardato un principio: chi ha fatto i debiti se li paga, i Comuni che hanno amministrato male e hanno fatto debito lo pagano e non lo sgravano sulla collettività e su tutti i Comuni. Se noi votiamo l'articolo 14, comma V, con quel testo, non avremmo la garanzia adeguata che tutto il personale dei Consorzi si scarichi sulla Conferenza. A Torino significherebbe far partire la Conferenza d'ambito con 70 persone, il totale dei dipendenti di tutti i Consorzi.
Dall'altro lato, se noi non inseriamo l'ultima frase che leggete nel nostro emendamento, " l'accettazione dei conferimenti di cui sopra non si configura come alienazione di ramo d'azienda, per cui la Conferenza d'ambito non è obbligata a far fronte ai debiti residui in mano ai Comuni" rischiamo anche di caricare su un nuovo soggetto tutti i debiti che, nel frattempo, dovessero emergere nella procedura di liquidazione.
Questa è una norma su cui vorremmo sottolineare la nostra attenzione perché le nuove Conferenze passino pulite. Sappiamo tutti, perché non siamo nati oggi, che su quest'Aula pesano pesanti condizionamenti esterni per spingere, sia un pezzo di maggioranza sia un pezzo di opposizione, a fare questo effetto, cioè a far confluire debiti e crediti indistintamente in un calderone unico.
Noi riteniamo che questo sia sbagliato e non corrisponda alla buona amministrazione. In una logica che non è di destra, né di sinistra, né di centro, ma che vuole essere una logica di buona amministrazione, vi pregheremmo di porre attenzione alla necessità di riscrivere meglio l'articolo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ravello.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
Credo di dovere una risposta, almeno su questo emendamento. Mi rivolgo in particolare ai Consiglieri Taricco, Lepri e Gariglio.
Faccio un brevissimo accenno sull'intero pacchetto degli emendamenti.
Se sui primi emendamenti vi è un sostanziale accordo da parte della Giunta condividendo lo spirito e le modalità con cui questo spirito viene declinato per accompagnare e rendere più fruibile e gestibile un percorso che, sappiamo bene, si presenta come estremamente delicato e complesso quello della fase transitoria; sull'emendamento n. 101), quello su cui mi pare si sia concentrata maggiormente l'attenzione, vorrei condividere con l'Aula una considerazione.
Mi pare il classico caso in cui due soggetti distinti condividono il fine, ma hanno idee diverse sullo strumento per il raggiungimento di quel fine. Sono evidenti alcune criticità del sistema e il loro manifestarsi in particolare in alcune zone di questa regione e, in particolare, nella provincia di Torino. È un dato noto a tutti. È un dato che la Giunta non avrebbe potuto non tenere in considerazione nel momento in cui ha presentato questo disegno di legge, peraltro piuttosto travagliato nella sua ultima composizione.
Lo strumento che la Giunta ha individuato come strumento di garanzia le ragioni espresse dai Consiglieri chi mi hanno preceduto sono pienamente condivise - è contenuto nell'articolo 14, comma 4 che, in particolare, il Consigliere Taricco ha avuto modo di conoscere in maniera piuttosto approfondita.
Vorrei tranquillizzare tutti: non sarà automatico il trasferimento di ogni rapporto patrimoniale od economico, attualmente in capo ai Consorzi e alle Autorità d'Ambito, alle nascenti Conferenze d'Ambito.
Nel corso della ricognizione, i rapporti che non saranno giudicati idonei verranno ben definiti e non verranno trasferiti alla Conferenza d'ambito.
Questo è stato pensato, per quanto debba essere pensato all'interno di una legge che detta dei principi più generali e non è una convenzione.
Tecnicamente, questo principio di norma sarà declinato nella convenzione tipo che sarà sottoscritta e che porterà all'approvazione di tutte le convenzioni che permetteranno la costituzione delle Conferenze d'Ambito.
Questo principio è contenuto nelle lettere A e B del comma 4.
Riteniamo che l'interesse nostro e dell'Aula, ovviamente anche quello del territorio e degli utenti, sia pienamente tutelato, fermo restando il rispetto di un principio che ci è stato richiesto di osservare nel momento in cui alle Regioni sono state affidati compiti di ridisegnare un modello di governo del sistema di gestione dei rifiuti sul territorio, ovverosia quello di, fatte le dovute verifiche, tutelare le forme di occupazione strettamente legate al governo del servizio e non alla sua gestione diretta.



PRESIDENTE

Prima di procedere, vorrei fare una comunicazione è irrituale: confermiamo che la telefonia cellulare ha difficoltà che non dipendono n dal palazzo né dai nostri Uffici: è un problema dei gestori.
Lo abbiamo segnalato.
Emendamento rubricato n. 100) presentato dai Consiglieri Taricco Pentenero, Manica, Gariglio, Stara, Laus, Lepri: "Il comma 5 dell'articolo 14 del disegno di legge n. 129 è sostituito dal seguente: 5. Con decorrenza dalla data di sottoscrizione della convenzione istitutiva delle conferenze d'ambito di cui all'articolo 5, i comuni subentrano nei rapporti giuridici attivi e passivi degli Enti, ivi compresi quelli relativi al personale in servizio alla data del 31 dicembre 2010 individuati sulla base della ricognizione di cui al comma 4. La Conferenza d'ambito valuta l'eventuale proposta di conferimento delle sole posizioni relative al personale".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

L'emendamento n. 100) è la versione precedente dell'emendamento n.
101).
La ratio di fondo è analoga. L'emendamento recita: "Con decorrenza dalla data di sottoscrizione della convenzione istitutiva delle Conferenze d'Ambito i Comuni subentrano nei rapporti giuridici attivi e passivi degli Enti, ivi compresi quelli relativi al personale in servizio alla data del 31/12/2010...La Conferenza d'ambito valuta l'eventuale proposte di conferimento delle sole posizioni relative al personale".
Questo emendamento è ancora più radicale del precedente. Le posizioni attive e passive pregresse rimangono in capo, pro quota, ai Comuni interessati, e la valutazione della Conferenza d'ambito è esclusivamente inerente al passaggio del personale nella qualità e quantità funzionale alla creazione del nuovo soggetto.
Alla luce della spiegazione dell'Assessore, mi rendo conto che le due visioni sono diverse.
Questa è la posizione che il mio Gruppo ha ritenuto di proporre all'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

L'illustrazione è già stata fatta, quindi utilizzo i due minuti a mia disposizione per provare a rispondere all'Assessore Ravello, che mi pare non voglia comprendere, perché dice: "Sono due...
Beh, mi stia a sentire prima di fare versi poco convinti.



(Commenti dell'Assessore Ravello)



LEPRI Stefano

Mi stia a sentire, comunque.



PRESIDENTE

Per favore.
Prego, collega Lepri.



LEPRI Stefano

Rispetti le parole che verranno dette e poi potrà rispondere.
Sostanzialmente lei dice: "Noi la pensiamo allo stesso modo, ma la differenza è che noi prevediamo un percorso, mentre invece lei attribuisce alla Conferenza d'ambito l'indicazione dei rapporti, attivi e passivi idonei ad essere conferiti alla Conferenza d'ambito".
come dire che la Conferenza d'ambito sarà capace di valutare quelle posizioni, attive e passive, idonee e recepibili, e quelle che non saranno recepibili.
Le obietto una semplice osservazione: la Conferenza d'ambito è costituita, com'è noto, dalla Provincia, che ha il 50% delle quote, e dagli altri Comuni, quindi la decisione della Conferenza d'ambito sarà inevitabilmente, una decisione frutto degli equilibri politici tra i diversi sindaci dei Comuni e della Provincia.
Le descrivo una situazione tutt'altro che improbabile: se la Provincia o qualche Comune riterranno legittimo recepire, dentro la Conferenza d'ambito, posizioni patrimoniali passive, cioè debitorie, in capo ad alcuni soggetti che devono essere socializzati, una maggioranza politica finirà per fare un'ingiustizia, perché attribuirà alle casse dei Comuni virtuosi quella decisione.
La decisione della Conferenza non è una decisione neutra, ma sarà frutto di equilibri politici che potranno, verosimilmente, assumere decisioni tali per cui, Comuni non virtuosi, saranno in grado di orientare una maggioranza, nel senso di condividere le posizioni debitorie, a danno e a beffa di Comuni virtuosi.
Lei sta prefigurando questo scenario, uno scenario in cui la politica non virtuosa potrebbe determinare un equilibrio non corretto rispetto alle posizioni patrimoniali, debitorie e creditorie.
Questo è ciò che sta prefigurando.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo all'Assessore.
Assessore, riconosciamo che lei alcune tutele le ha inserite nel corpo del comma 4, ma se lei, con la stessa onestà intellettuale, guarda il testo che abbiamo scritto noi, vedrà che il testo del comma 5 da noi riformulato è più tutelante del testo attuale, rispetto al fatto che vecchi consorzi di malagestione scarichino i debiti.
A questo punto le chiedo: riconoscendo che voi questo lavoro lo avete fatto, perché non rafforzare questo sistema di tutele? Perché non rafforzarlo? Assessore, dobbiamo stare attenti. Lei ha dipinto uno scenario virtuoso, ma sappiamo che noi politici non sempre siamo virtuosi come dovremmo essere. Così com'è scritto, il comma 4 dice: "I consorzi elaborano entro 180 giorni un piano di ricognizione della situazione patrimoniale recante l'individuazione dei rapporti attivi e passivi in essere, con l'indicazione di quelle idonee ad essere trasferiti".
Ma chi decide che sono idonei? Il consorzio, che ha i debiti che si vuole scaricare, oppure chi lo deve ricevere? il vecchio che decide. È l'eccedente che decide se sono idonei oppure no.
In questo modo, Assessore, non garantiamo il nuovo.
La nostra normativa, Assessore, sarebbe a tutela, e lo dobbiamo fare in quest'Aula, perché sappiamo bene che quasi tutti i nostri partiti alle spalle hanno responsabilità nella malagestione di alcuni consorzi e che su quest'Aula pesano le spinte legittime di tanti Amministratori, magari appena eletti in Comuni che fanno parte di consorzi disastrati, a dire: "Scarichiamo i debiti sulla nuova realtà".
Ma noi non possiamo, se vogliamo guardare al futuro, consentire un sistema che permetta tutto questo. Vi chiediamo, quindi, di accogliere la nostra proposta, che tende a rafforzare il nuovo, senza scaricare su di esso poste attive e passive, dove magari le poste passive sono certe e quelle attive incerte. Oltretutto, con il meccanismo richiamato del trasferimento di ramo d'azienda, rischiamo davvero di scaricare sulla nuova Conferenza d'ambito ogni sorta di nefandezza compiuta in passato in alcune zone. Con questo emendamento vorremmo maggiormente garantire il principio per cui i Comuni che hanno bene amministrato non vengono penalizzati, e a quelli che hanno male amministrato, a prescindere dal Sindaco che poi purtroppo si trova a gestire quel Comune, si fa carico di riportare l'ordine in casa propria. Assessore, noi la pregheremmo di essere più aperto in questo senso. Sappiamo che quest'emendamento dà fastidio a moltissimi fuori di qui, ma in una logica di buona amministrazione le chiediamo di non consentire questo "shiftamento" delle posizioni non virtuose.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, a lei.
L'emendamento 58) è sostituito dal nuovo 58) bis, collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 58 bis) presentato dal Consigliere Taricco: all'articolo 14 del disegno di legge n. 129, dopo il comma 5 è inserito il seguente: "5 bis. Le province esercitano attività di controllo e di validazione su tutte le attività di cui al comma 4 per garantire omogeneità di procedure in fase di attuazione.".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

L'emendamento toglie i riferimenti ai commi 5, 6 e 7.
Sostanzialmente dice che le Province esercitano l'attività di controllo e di validazione sull'attività, di quanto previsto al comma 4.
Nella nuova formulazione è più coerente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Taricco.
Emendamento rubricato n. 56) presentato dai Consiglieri Taricco, Motta A.
Pentenero, Reschigna, Muliere, Manica, Stara: All'articolo 14 del disegno di legge n. 129, dopo il comma 8 è inserito il seguente: "8 bis. Nel periodo transitorio, fino a! completamento del trasferimento delle funzioni e delle competenze, le ATO esercitano le funzioni in ottemperanza a quanto previsto all'articolo 4 del D.L. 13 agosto 2011, n.
138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito con modificazioni dalla L. 14 settembre 2011, n.
148.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

L'emendamento 58) bis toglie semplicemente i punti 5, 6 e 7, perch diventano tutte parti del 4.
L'emendamento 56) è ancora uno di quegli emendamenti che avevamo presentato nella nostra visione di assegnare compiti distinti a Province Comuni e all'ATO.
un emendamento coerente con la nostra procedente visione, ma essendo stato approvato dall'Aula tutto il percorso proposto dalla Giunta, viene meno.
Lo manteniamo per coerenza, anche se so, com'è già successo in passato che verrà respinto dall'Aula.



PRESIDENTE

La Giunta regionale ha chiesto una momentanea sospensione per conferire con il Direttore e con alcuni Consiglieri. Pertanto, i nostri lavori sono sospesi per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.38 riprende alle ore 12.15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sospendiamo la trattazione del disegno di legge n. 129, che riprenderemo nel pomeriggio, successivamente alla seduta del question time poiché alcuni colleghi stanno seguendo il provvedimento e, insieme alla Giunta, sono interessati a fare un approfondimento in modo che si possa arrivare ad un accordo con la contezza da parte di tutti.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 775 presentato dai Consiglieri Ponso e Cerutti inerente a "Situazione occupazionale Oerlikon Graziano"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 775, avente ad oggetto "Situazione occupazionale Oerlikon Graziano", di cui al punto 5) all'o.d.g.
L'ordine del giorno, su richiesta della Giunta regionale, è stato modificato nella parte precedente del provvedimento. È stata aggiunto la frase "atteso che nella giornata di mercoledì 23 maggio l'Amministrazione provinciale di Cuneo ha convocato un 'tavolo' di crisi aziendale", perch nel frattempo, dal momento in cui è stato depositato l'ordine del giorno è stato convocato questo tavolo. Inoltre, al posto di "sollecita", si propone di inserire "impegna la Giunta regionale a porre in essere ogni tipo di attività utile per salvaguardare i diritti dei lavoratori della ditta Oerlikon Graziano".
I proponenti hanno proposto questa modifica spontaneamente e la Giunta è d'accordo.
Chi volesse sottoscrivere l'ordine del giorno, può aggiungere la propria firma.
Il parere della Giunta è favorevole e il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 775, il cui testo recita: "Premesso che la situazione di crisi aziendale della Oerlikon Graziano risulta essere legata ai costi fissi troppo elevati, in un'azienda per altro sana constatato che, grazie alla caparbietà degli operai e dei delegati Oerlikon, è stata al momento allontanata l'ipotesi di chiusura dello stabilimento di Garessio considerato che l'Oerlikon Graziano é interessata alla cessione dello stabilimento di Garessio che in attesa che si concretizzino le trattative in corso con un acquirente l'azienda si è detta disponibile ad un scambio di produzione, con alcuni macchinari che verrebbero trasferiti a Cascine Vica e successivamente in India, mantenendo la produzione di coroncine nello stabilimento di Garessio. garantendo il lavoro a tutti gli 85 operai attualmente occupati presso questa sede dell'azienda che il problema più importate risulta essere quello della sopravvivenza della Valle Tanaro, già martoriata dalla chiusura di aziende minori, e che nel caso di chiusura della Oerlikon Graziano, l'economia della valle subirebbe gravi conseguenze atteso che nella giornata di mercoledì 23 maggio l'Amministrazione provinciale di Cuneo ha convocato un 'tavolo' di crisi aziendale impegna la Giunta regionale a porre in essere ogni tipo di attività utile per salvaguardare i diritti dei lavoratori della ditta Oerlikon Graziano".
Il Consiglio approva.


Argomento: Volontariato - Protezione civile

Esame ordine del giorno n. 726 presentato dal Consigliere Boeti, inerente a "Operatività dei Distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari della provincia di Torino e del Piemonte"; ordine del giorno n. 738 presentato dai Consiglieri Tiramani, Artesio, Boniperti, Botta Marco, Bussola Cantore, Carossa, Cerutti, Comba, Cortopassi, Costa, De Magistris Formagnana, Gregorio, Leardi, Lupi, Marinello, Mastrullo, Motta Massimiliano, Negro, Novero, Pedrale, Spagnuolo, Toselli, Valle, Vignale Bono, Biolé, Cattaneo e Goffi, inerente a "Misure a sostegno dei Vigili del Fuoco discontinui e volontari"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 726, avente ad oggetto "Operatività dei Distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari della provincia di Torino e del Piemonte", e dell'ordine del giorno n. 738 avente ad oggetto "Misure a sostegno dei Vigili del Fuoco discontinui e volontari", di cui al punto 9) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 726.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
I Vigili del fuoco volontari, che ancora una volta stanno dimostrando senso di sacrificio e abnegazione (il lavoro che stanno svolgendo in questo momento in Emilia è testimonianza di questo loro impegno) negli ultimi mesi hanno avuto qualche problema.
Uno dei problemi più importanti riguarda, per esempio, il fatto che devono pagare 400 euro di ticket per le visite mediche che sono la condizione essenziale per poter svolgere il loro servizio.
Peraltro, su questo chiederò all'Assessore Monferino se è possibile pensare ad una sorta di ticket, magari di 60/70 euro, per il pagamento di tutte le visite che questi volontari sono tenuti a sottoporsi prima di svolgere il loro servizio.
Ci sono ancora altri problemi, che sono piuttosto complessi, come per esempio, l'utilizzo delle macchine. Peraltro, quasi tutti, anzi tutti i mezzi che vengono utilizzati dai Vigili del fuoco sono figli dell'impegno dei Comuni, della raccolta fondi che viene organizzata dai volontari e dai cittadini che, all'interno di questo Corpo ritrovano, lo spirito di solidarietà che fa parte della nostra Regione.
Le cose stanno andando meglio in questo momento, perché c'è una disponibilità, da parte del "governo romano", diciamo così, dei Vigili del fuoco, ad affrontare i problemi per risolverli. Quindi, seppure quest'ordine del giorno giunga un po' in ritardo, tuttavia fa sentire la gratitudine da parte del Consiglio regionale a queste persone che sacrificano il loro tempo senza guadagnare nulla. Penso che un po' di disponibilità da parte nostra non faccia male.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tiramani per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 738.



TIRAMANI Paolo

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assemblea e tutti i Consiglieri di opposizione e maggioranza che hanno voluto firmare il nostro ordine del giorno.
Questo ordine del giorno impegna il Consiglio regionale a prendere dei provvedimenti, anzitutto dopo i tagli preannunciati dal Governo centrale che ammontano a circa l'80% dei trasferimenti annui che il Ministero dell'Interno dà ai Vigili del fuoco volontari e, poi, per chiedere finalmente di valorizzare quest'attività, che negli anni si è integrata perfettamente con il Corpo dei Vigili del fuoco nazionali, dando supporto e costruendo una rete territoriale ben precisa, che va a coprire l'esigenza dei nostri territori, quindi prestando un grandissimo servizio che, a nostro avviso, va valorizzato.
Poc'anzi, il collega Boeti ha richiamato alcune problematiche. Noi condividiamo la sua analisi e chiediamo che vengano fatte alcune cose, che vengano valutati strumenti regionali che possano valorizzarne la funzione come semplificare quanto possibile le procedure d'accesso al volontariato e l'organizzazione dei corsi di abilitazione, promuovendo la tradizione pompieristica, rappresentando nelle sedi opportune la tutela che detto volontariato merita, ribadendo apprezzamento a livello istituzionale e gratitudine da parte della Regione Piemonte nei confronti di questa categoria e la contrarietà a subire questi tagli.
Nei mesi scorsi, abbiamo già iniziato un percorso con il Corpo dei Vigili del fuoco volontari, che ha da poco rinnovato le proprie cariche andando a parlare più volte con l'Assessore Ravello.
Probabilmente, avremmo dovuto portare questo ordine del giorno in sede di bilancio, perché, come hanno ricordato prima i colleghi, i Vigili del fuoco hanno un bisogno concreto di strumentazione. È un bene il fatto che le fondazioni, e quant'altri, si adoperino per venire incontro a queste esigenze, ma, a mio avviso, anche come Regione Piemonte, dovremmo dare un supporto maggiore affinché queste persone che sfidano i pericoli a favore della collettività abbiano perlomeno gli strumenti necessari. Ritengo sia molto meritorio il fatto che spesso usino mezzi inappropriati a causa delle poche risorse ma riuscendo a fare autentiche opere di bene verso la popolazione.
Quindi, invito il Consiglio regionale ad approvare sia il nostro che l'altro ordine del giorno, per poi passare dalle parole ai fatti e fare qualcosa di veramente concreto per i Vigili del fuoco volontari.



PRESIDENTE

Ci sono interventi su questi due ordini del giorno? No.
Entrambi i ordini del giorno impegnano la Giunta sulla partita dei Vigili del fuoco volontari. Il primo è quello del collega Boeti, con un impegno più generico, l'altro richiama ad un impegno più dettagliato.
Li porrei in votazione entrambi, perché l'uno non esclude l'altro.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 738, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte Considerato che I volontari dei Vigili del Fuoco integrano con la loro professionalità le carenze di personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, apportando un fondamentale contributo nella gestione di situazioni emergenziali boschive e di vario genere, garantendo una maggiore sicurezza a tutta la popolazione.
Considerato inoltre che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si avvale anche di altre figure come i Vigili del Fuoco discontinui, che vengono assunti per determinati periodi di tempo per gestire in modo ottimale situazioni di emergenza e difficoltà specifiche.
Rilevato che dai recenti tagli dei fondi destinati a personale volontario e discontinuo decisi dal Governo Monti risulterebbe che entro il 2013 suddetti fondi dovrebbero essere ridotti dell'80%, con evidenti difficoltà per il Corpo dei Vigili del Fuoco e deterioramento del servizio essenziale che tale Corpo presta alla popolazione. Ritenuto che in particolar modo nel contesto piemontese il livello di professionalità dei distaccamenti dei volontari raggiunge l'efficienza dei Vigili del Fuoco di carriera ed ha una continuità nelle operazioni che evita i deficit nel servizio di altre regioni.
Impegna il Presidente del Consiglio Regionale a mettere in pratica tutte le misure necessarie per garantire la sopravvivenza del volontariato al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: valutando strumenti regionali che possano valorizzarne la funzione semplificando quanto possibile le procedure d'accesso al volontariato e l'organizzazione dei corsi di abilitazione promuovendo la tradizione pompieristica piemontese rappresentando nelle opportune sedi la tutela che detto volontariato merita ribadendo a livello istituzionale l'apprezzamento e la gratitudine che la Regione Piemonte deve a questa categoria e la contrarietà alle misure di taglio previste dal Governo Monti".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 726, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che nel nostro Paese, il personale alle dipendenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si suddivide in permanente, discontinuo e volontario. Il personale permanente è composto da coloro che svolgono l'attività di vigile del fuoco come esclusiva professione, quello discontinuo è costituito da vigili richiamati per alcuni periodi all'anno, durante i quali non possono effettuare altra attività volontaria o professionale. Infine, il personale volontario è composto da vigili volontari chiamati a svolgere i propri compiti ogni qualvolta se ne manifesti il bisogno, assicurando il servizio 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno nella sola provincia di Torino esistono attualmente 41 Distaccamenti di Vigili del Fuoco Volontari che garantiscono il 30% dei circa 25.000 interventi, raggiungendo l'85-90% nelle giornate con eventi calamitosi che si manifestano ciclicamente sul territorio, quali piogge abbondanti, neve o altri fenomeni considerato che molteplici e gravi sono le problematiche che da tempo riguardano i Distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari della provincia di Torino, tra le quali, in particolare, l'obbligo, dopo aver prestato l'intervento, di provvedere al proprio cambio, lasciando il posto addirittura dopo 8 -10 ore (mentre per i vigili permanenti il cambio è automatico ogni 4-6 ore), con il conseguente aumento di rischio di infortuni anche gravi; la mancanza di vestiario e dispositivi di protezione individuale per tutto il personale in servizio volontario (basti pensare che ai giovani che hanno superato gli ultimi tre corsi di formazione è stato consegnato appena il 50% del materiale, con la precisa disposizione di condividere la medesima attrezzatura, non rispettando così le più comuni norme di igiene e sicurezza). Inoltre, gli automezzi e le attrezzature nuove, che i suddetti Distaccamenti hanno comprato 'autotassandosi' o grazie al contributo degli Enti Locali, sono spesso inutilizzati, poiché la procedura di immatricolazione risulta essere alquanto lunga e 'macchinosa' considerato, inoltre, che alle suddette problematiche si aggiunge poi la carenza cronica di personale volontario, aggravata notevolmente dalla sussistenza del numero chiuso per le iscrizioni e dal fatto che gli aspiranti futuri vigili devono spendere circa 400 euro di spese mediche, compresa la visita psichiatrica per fare i volontari, secondo quanto previsto da una Circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del Ministero dell'Interno del 1° marzo 2012. Tra l'altro, dato che i suddetti accertamenti sanitari, psicofisici e attitudinali hanno una validità di soli 12 mesi e che i corsi di formazione spesso non sono organizzati ogni anno, gli aspiranti vigili volontari sono, di fatto costretti a ripetere le visite con un evidente aggravio dei costi sostenuti risulterebbe prevista la stesura di un nuovo regolamento per la componente volontaria, il terzo in dieci anni, con cui pare si vogliano eliminare le qualifiche acquisite ed i pagamenti orari, spesso essenziali per la manutenzione delle caserme, per la loro pulizia, nonché per l'acquisto di ulteriori attrezzature e materiali, necessari per gli interventi di soccorso ritenuto che le problematiche croniche che riguardano, loro malgrado, i Vigili del Fuoco Volontari della provincia di Torino rischino di compromettere funzioni primarie quali il soccorso tecnico urgente, oltre che l'esistenza stessa dei Distaccamenti solo attraverso il potenziamento del volontariato dei Vigili del Fuoco possa essere garantita una maggiore tutela e sicurezza per il territorio e per la collettività sia, dunque, necessario un intervento immediato e decisivo ad ogni livello ai fini della risoluzione delle questioni sopra esposte, affinché non venga pregiudicato il servizio di soccorso sui 315 comuni della provincia torinese impegna il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori competenti affinché intervenga con urgenza per garantire la piena e ottimale operatività dei Distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari della provincia di Torino e del Piemonte." Il Consiglio approva.
I lavori della mattinata sono conclusi.
Ricordo la riunione in Sala A sull'ATO. Ci rivediamo alle ore 14.30 per il question time.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.25)



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