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Dettaglio seduta n.235 del 17/05/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Placido comunica che i lavori avranno inizio alle ore 10.30)



(I lavori iniziano alle ore 10.30 con la trattazione del punto inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze")



PRESIDENTE

Iniziamo i lavori odierni con la fase relativa alle interrogazioni e interpellanze, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Abbiamo due interrogazioni: la prima è la n. 403 del Consigliere Tentoni, avente ad oggetto "Gestione in economia del ciclo integrato delle acque per i Comuni montani sotto i 1.000 abitanti", cui risponderà l'Assessore Maccanti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie. Solo una piacevole curiosità, Presidente.
Pur avendo rispetto del suo ruolo istituzionale, desidero chiedere chi è il Vicepresidente vicario.



PRESIDENTE

Collega Toselli, come lei sa - avendo una lunga esperienza alle spalle e mi auguro altrettanta davanti, avendo ricoperto il ruolo - il Vicepresidente vicario cambia ogni sei mesi. Lei è a conoscenza che è appena cambiato, di conseguenza è lo stesso di ieri e sarà così per altri cinque mesi e qualche cosa.



TOSELLI Francesco

E chi è?



PRESIDENTE

Il Vicepresidente Boniperti.
Colleghi, ieri per punizione ho già dovuto partecipare all'inaugurazione del Museo della Juventus: cercavo di non nominare un cognome di un certo tipo. Lei mi ha costretto, lo sottolineo.
Allora, il collega Tentoni, per il nostro Regolamento, non può parlare per illustrare. Dopo l'intervento dell'Assessore Maccanti avrà a disposizione del tempo per replicare.


Argomento: Comuni - Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Interrogazione n. 403 presentata dal Consigliere Tentoni, inerente a "Gestione in economia del ciclo integrato delle acque per i Comuni montani sotto i 1.000 abitanti"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione n. 403.
La parola all'Assessore Maccanti per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Ieri abbiamo avvisato gli interroganti che questa mattina avrei risposto io a due interrogazioni dell'Assessore Ravello, poiché il collega è impegnato in un importante incontro a Parma sul dissesto idrogeologico.
Com'è noto, l'articolo 2, comma 186 bis della legge 23 dicembre 2009 n. 191, come modificato dall'articolo 1, comma 1 quinquies, del decreto legge 25 gennaio 2010, n. 2, convertito dalla legge 26 marzo 2010, n. 42 dispone: "Decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono soppresse le Autorità d'ambito territoriale. Decorso lo stesso termine, ogni atto compiuto dalle Autorità d'ambito territoriale è da considerarsi nullo. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le Regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalle Autorità".
In ossequio al dettato legislativo statale, la Giunta regionale ha approvato il disegno di legge n. 129 (Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani), attualmente all'esame del Consiglio regionale.
Entrando nel merito dell'interrogazione in oggetto, si osserva come la tematica sollevata esuli dai poteri regionali di riordino delle funzioni delle sopprimende Autorità d'ambito, poiché concerne il diverso regime dell'affidamento del servizio idrico integrato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Tentoni per la replica.



TENTONI Alfredo Roberto

Grazie, Presidente.
Assessore, la ringrazio. Credo che la risposta per interposta persona se così posso dire, dica con assoluta totalità che la Regione non ha poteri in questo senso e dunque non è possibile dare una risposta diretta al quesito rivolto.
Ricordo che il quesito posto era diretto a comprendere se i Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti inclusi nei territori delle Comunità montane avrebbero avuto la possibilità di una gestione in economia del ciclo integrato delle acque.
Naturalmente ci sono molte ragioni per le quali questi Comuni montani che in genere hanno un'abbondanza di acqua, da una gestione in economia trarrebbero benefici economici e anche organizzativo-gestionali. Resta il fatto - e credo che l'Assessore conosca molto bene questo problema - della necessità di comprendere se la Regione può svolgere un ruolo positivo nei confronti di questa situazione, eventualmente sollecitando gli organismi competenti affinché venga lasciato spazio a questi Comuni. Comuni che insistono su territori, da una parte, disagiati e generalmente con condizioni socio-economiche piuttosto svantaggiate, dall'altra parte per con grandi potenzialità, soprattutto per quanto riguarda le risorse idriche.
Se fosse possibile, credo che sarebbe una buona cosa per i tanti Comuni montani del territorio piemontese, abbastanza unico a livello nazionale proprio per la sua condizione geografica,: la presenza di un numero elevatissimo di Comuni montani con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti.
L'eventualità di una gestione in economia del ciclo integrato delle acque rappresenterebbe per tutta questa massa di Comuni un'occasione e un'opportunità direi da non sottovalutare.
Quindi, va bene l'impegno che l'Assessore sta profondendo da due anni a questa parte anche per quanto riguarda il riordino delle Autonomie locali credo ci stia bene una sollecitazione come quella che ho appena richiamato.
Ringrazio l'Assessore Maccanti per l'attenzione; ringrazio anche l'Assessore Ravello e veramente mi auguro di cuore che questa potenzialità per i Comuni possa diventare un'opportunità.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 997 presentata dalla Consigliera Artesio, inerente a "Attuazione sentenza Corte costituzionale 26/2011"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 997, presentata dalla Consigliera Artesio.
La parola all'interrogante per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Il contenuto dell'interrogazione è assolutamente sintetico ed altrettanto chiaro. Si tratta di ascoltare dalla Giunta regionale in quale modo intenda dare attuazione alla raccomandazione indirizzata dal Ministro all'Ambiente Clini a tutti i Presidenti delle Regioni e Assessori all'ambiente in ordine all'applicazione degli esiti referendari per quello che riguarda la gestione dell'acqua pubblica, e in modo particolare per ci che concerne l'eliminazione della remunerazione del capitale investito dalla determinazione della tariffa. In rapporto a questo indirizzo, come applicazione concreta dell'esito referendario, intendiamo conoscere le iniziative della Giunta regionale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore agli affari istituzionali

Grazie, Presidente.
In via preliminare, giova rammentare come la lettera del Ministro Clini del 24 febbraio u.s., cui fa riferimento l'interrogazione, non è affatto volta a sollecitare alle Regioni un intervento sull'attuazione degli esiti referendari dello scorso giugno, in quanto rivolta direttamente al Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas e solo per conoscenza inviata ai Presidenti delle Giunte regionali.
Un gesto quindi di cortesia nei confronti dei vertici delle Amministrazioni regionali, che vengono così informate - ma nulla di più degli intendimenti ministeriali.
D'altro canto, la definizione della tariffa del servizio idrico integrato e, più in generale, delle componenti di costo esula dalla sfera di competenza legislativa ed amministrativa della Regione, essendo ascrivibile alla tutela dell'ambiente e alla tutela della concorrenza materie - com'è noto - oggetto di competenza esclusiva statale. In tal senso, depone il costante orientamento della Suprema Corte.
Come rammenta la Corte Costituzionale nella sentenza 142/2010 l'abrogazione referendaria dell'adeguata remunerazione del capitale investito non fa venir meno la natura di corrispettivo della tariffa, che deve essere determinata in modo tale da assicurare l'integrale copertura dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e il principio del "chi inquina paga".
Non priva di rilevanza è inoltre la considerazione che l'attuale assetto del servizio risulta fondato sul trasferimento del rischio dal concedente al concessionario; aspetto comunque meritevole di un riconoscimento in tariffa, coerentemente ai menzionati principi, senza contare che i proventi della remunerazione costituiscono un elemento portante per lo sviluppo dei piani di investimento nel settore del servizio idrico integrato.
In osservanza dei criteri di legge, la tariffa del servizio idrico integrato è compiutamente definita secondo il "Metodo normalizzato per definire le componenti di costo e determinare la tariffa di riferimento" di cui al decreto ministeriale del 1° agosto 1996, che traduce tale remunerazione nella quota fissa del 7% del capitale investito.
Appare, quindi, evidente come l'esito referendario non possa essere attuato depennando il 7% di remunerazione fissa senza alterare il sistema complessivo di definizione tariffaria e conseguentemente svilire i livelli d'efficienza ed efficacia di erogazione del servizio idrico integrato.
Ne consegue che un ragionevole intervento d'attuazione della volontà referendaria non possa prescindere dalla revisione complessiva del richiamato "Metodo normalizzato".
Per tutte queste motivazioni e atteso che la materia rientra tra le competenze esclusive dello Stato, la Regione Piemonte, in qualità di capofila per la materia ambientale, nell'ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si è fatta portavoce delle istanze regionali volte ad un tempestivo intervento del Governo, ponderato con le medesime, che permetta di giungere in tempi rapidi ad una nuova disciplina tariffaria nazionale.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha accolto le suddette istanze e il 13 ottobre scorso ha dato mandato alla Commissione Ambiente ed Energia di attuare gli opportuni approfondimenti per l'elaborazione di una proposta interregionale.
In conseguenza dei recenti interventi del legislatore statale, il compito di predisporre il "Metodo normalizzato" spetta ora all'Autorità per l'energia elettrica e il gas che subentra alla neo istituita Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, a sua volta sostitutiva della Commissione nazionale di vigilanza in materia.
Stante l'evidente esigenza di un sollecito intervento in proposito, il Ministro Clini, con nota del 24 febbraio 2012, ha invitato l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ad adottare il provvedimento necessario ad adeguare il "Metodo normalizzato" all'esito referendario, anche nelle more del decreto di cui al d.l. 201/2011 di individuazione delle funzioni oggetto di trasferimento dall'Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua all'Autorità per l'energia elettrica e il gas.
In ragione di ciò, la predetta Autorità, con deliberazione del 1° marzo 2012, n. 74, ha avviato un procedimento di ridefinizione tariffaria chiedendo la collaborazione delle Regioni e degli altri soggetti pubblici e privati operanti nel settore.
Nell'ambito di tale attività, il 19 marzo scorso si è svolto un primo tavolo di confronto con l'Autorità per l'energia elettrica ed i rappresentanti del Ministero competente, cui hanno partecipato le Regioni Piemonte, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna e, per la prosecuzione dei lavori, sono previsti ulteriori incontri.



PRESIDENTE

Colleghi, la parte relativa all'esame delle interrogazioni ed interpellanze è terminata con la risposta dell'Assessore Maccanti. Al momento, sono presenti 22 Consiglieri; sapete che il numero minimo è 26.
Pertanto, non essendoci il numero legale, il Consiglio è aggiornato alle ore 11.



(Alle ore 10.44 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze")



(La seduta ha inizio alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta dell'11 maggio 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta Franco Maria, Botta Massimiliano, Casoni, Comba, Cota, Montaruli, Pedrale, Sacchetto e Tiramani.


Argomento:

b) Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale, in data 9 maggio 2012, ha trasmesso per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della legge regionale 7/2001, "Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte", n. 5 deliberazioni del 19 marzo 2012, n. 8 deliberazioni del 28 marzo 2012, n. 4 deliberazioni del 29 marzo 2012, n. 1 deliberazione dell'11 aprile 2012, n. 2 deliberazioni del 16 aprile 2012.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

c) Ricevimento associazione "Valle Elvo viva"


PRESIDENTE

Ricordo, anche se in chiusura di seduta lo rammenteremo nuovamente, che oggi, alle ore 13, presso la Sala Viglione, ci sarà un incontro con l'associazione Valle Elvo viva, per l'illustrazione e la presentazione di una petizione sul passante idrico Elvo Ingagna.
Ricordo inoltre che la Conferenza dei Capigruppo è convocata per oggi pomeriggio, al termine dei lavori consiliari.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore "T. D'Oria" di Cirié (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Superiore "Tommaso D'Oria", ITIS Tecnologico, classe I A, di Cirié, in visita a Palazzo Lascaris.
Come avete sentito, stanno per iniziare i lavori del Consiglio regionale sul tema del bilancio, con il dibattito generale sull'articolo 2.
Benvenuti e buona permanenza in Consiglio regionale.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 170, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012 2014"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 170, di cui al punto 4) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Siamo all'articolo 2.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Abbiamo avuto modo, soprattutto nella giornata di ieri, d'illustrare il complesso degli emendamenti presentati da diversi Gruppi consiliari e dalla Giunta regionale.
Nel merito dei singoli emendamenti, abbiamo espresso le nostre considerazioni durante la fase dell'illustrazione degli emendamenti presentati dal nostro Gruppo.
Vorrei ricordare, molto brevemente, tre questioni.
La prima. Ci auguriamo che, nell'esprimere i propri pareri sui singoli emendamenti, la Giunta consideri due questioni che, dal nostro punto di vista, rimangono assolutamente problematiche nella valutazione della tabella allegata al disegno di legge 170: le questioni legate al personale delle Comunità montane e alle borse di studio universitarie.
Abbiamo avuto modo d'intervenire ripetutamente su entrambe le questioni, nel corso della giornata di ieri.
Ritengo che per un'Amministrazione regionale sia un dovere garantire le risorse che consentano la prosecuzione dell'attività lavorativa all'interno delle Comunità montane. Poi, ci saranno i progetti di riforma ed anche i necessari confronti di merito, attorno alle questioni.
La seconda considerazione è la seguente: in questa legislatura, il Consiglio regionale sta sviluppando un'attività legislativa molto limitata.
Se posso essere sincero, ci sono delle norme finanziarie che, normalmente non trovano una propria corrispondenza con la legge di bilancio.
Peraltro, è quasi sempre avvenuto così.
Ritengo che la norma finanziaria collegata all'interno di una legge sia poca cosa, perché la scelta vera sull'allocazione delle risorse è rappresentata dalla legge di bilancio.
Durante il dibattito di queste settimane sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio, abbiamo assistito, però, ad un fatto assolutamente sui generis, che credo non trovi nessun riscontro all'interno dell'esperienza della Regione Piemonte: una maggioranza ed una Giunta che nella legge finanziaria, alzano la percentuale dell'addizionale IRPEF da destinare a cultura, sport e turismo, e nella legge di bilancio non allocano le risorse, secondo la norma che hanno voluto inserire nella legge finanziaria.
Questo è veramente un caso da Guiness dei primati! Non ho mai visto una situazione siffatta: due provvedimenti profondamente collegati tra loro sono scollegati nei contenuti.
Questo è il senso più profondo del disagio con il quale abbiamo affrontato la discussione su questa legge di bilancio e che proseguirà anche nella giornata odierna: un disagio profondo che ci dice quanta poca capacità di programmazione, di scelte, d'individuazione delle priorità, ci sia in capo a quest'Amministrazione regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Intervengo per tornare sull'ultima questione che ha posto il Presidente del mio Gruppo Reschigna, perché non è una questione soltanto formale. Qui infatti, ci sono due problemi, uno formale e uno sostanziale. Il problema formale è quello che ha già ricordato il collega Reschigna.
Non torno sulle questioni che hanno diviso quest'Aula, anche se non si capisce per quali ragioni la Giunta regionale abbia deciso di vincolare in legge finanziaria la destinazione di una parte delle risorse derivanti dall'addizionale IRPEF di competenza regionale; anzi, si capisce benissimo: diciamo che è un modo di farsi un po' di propaganda, a parte il fatto che quella norma ha ridotto la capacità di indebitamente della Regione e che quindi è un capolavoro politico... Bastava infatti che voi approvaste un ordine del giorno e decideste - perché è un potere che ha la Giunta - di destinare comunque quelle risorse ai tre settori che ritenevate strategici (cultura, sport, turismo), ma non voglio tornare su questa questione.
Vi voglio però invitare a risolvere un problema sostanziale e formale di coerenza, coerenza che deve esistere tra ciò che stabilite nella legge finanziaria e i documenti di bilancio. Se la legge finanziaria, infatti stabilisce che il 30% di quel gettito deve essere destinato a quelle politiche - che nel bilancio hanno un nome e un cognome e afferiscono a delle UPB - voi dovete, lì dentro, indicare le somme e cioè immaginare tradurre e quantificare cosa significa quel 30%. Vi invito a non riproporre la questione del Fondo, che ieri è stata affacciata dall'Assessore, perch quell'ipotesi e quella proposta non sono praticabili e non sono credibili per le ragioni che abbiamo detto.
Noi abbiamo un gettito IRPEF quantificabile che avete "spalmato" già adesso sul bilancio di previsione, allocandolo in varie sue parti; nel momento in cui voi decidete che il 30% di quel gettito debba andare a determinate UPB, noi dobbiamo avere un emendamento che da una parte - in aumento - destini un pezzo dell'addizionale ai tre capitoli di bilancio (sport, turismo, cultura) e dobbiamo avere contestualmente qualcosa in diminuzione, perché una parte di quelle risorse che voi avete allocato ad altre UPB vanno allocate sul capitolo che riguarda cultura, sport e turismo. Non diteci - non diteci, per favore - che il problema va risolto con il Fondo, che non ha alcuna ragione di essere istituito.
Spero quindi che l'Assessore Quaglia, replicando alla discussione generale, annunci che la Giunta presenta degli emendamenti...



RONZANI Wilmer

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Non può più presentarli.



RONZANI Wilmer

Allora perfetto, è vero! Come la mettiamo, dunque, Assessore Quaglia? vero, ha ragione il mio Capogruppo: voi avreste dovuto presentare gli emendamenti ieri sera...



PRESIDENTE

Collega Ronzani, mi scusi...



RONZANI Wilmer

Ho finito, Presidente.
Allora, noi abbiamo un bilancio che, anche da questo punto di vista non è coerente con le decisioni assunte in sede di approvazione di legge finanziaria.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ronzani.
Colleghi, mi rendo conto che intervenire su tutti gli emendamenti e sull'articolo - che vuol dire su tutti questi argomenti - in due minuti è complicato, però vorrei ricordare che il tempo a disposizione è di due minuti; pur rendendomi conto che la sintesi non è facile e che in questo caso è proprio complicata.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ci abbiamo messo tre minuti e mezzo!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
difficile parlare in due minuti, ma soprattutto è difficile parlare quando gli Assessori cui sono indirizzate parte delle nostre parole sono assenti da un dibattito. Mi concentrerò allora, visto che ho pochi minuti sulla questione relativa al trasporto pubblico locale, che è uno dei grossi problemi che abbiamo denunciato nel corso di questo esame.
Ricapitolando, voi avete fatto un passo in avanti. Siete stati costretti a compierlo non tanto dalla nostra battaglia politica - che pur è stata fatta su tutto il territorio - ma dal fatto che sulla proposta scriteriata dei tagli che la Giunta aveva in mente - cioè un taglio del 23 vi è stata la sollevazione di tutti gli Enti locali e di tutte le aziende del Piemonte.
Oggi vi accingete a far votare all'Aula un emendamento che riduce l'originario taglio, facendolo diventare non più del 23 ma del 9% su tutta la Regione Piemonte.
Ieri c'è stata una riunione tra il Presidente Cota, l'Assessore Bonino e tutte le aziende e gli Enti locali che hanno fatto i ricorsi, in cui l'Assessore Bonino - forte della tradizione democratica da cui proviene ha detto: "Il Consiglio può fare tutto ciò che vuole, può votare tutto ci che vuole, ma o firmate la rinuncia ai ricorsi o questo 9% per cui abbiamo stanziato i soldi a bilancio, con un voto del Consiglio regionale che presumibilmente ci sarà, ve lo sognate: noi modificheremo il programma triennale e faremo un taglio del 23%". Devo dire che su questo si sono registrati un grande scoramento ma anche la grande opposizione degli Amministratori degli Enti ricorrenti e pure quella di Amministratori come la Presidente della Provincia di Cuneo, che non mi è parsa assolutamente molto propensa all'idea di doversi digerire questi tagli.
Allora - e chiudo - noi consideriamo la soluzione che avete trovato per il trasporto meno peggiore di quella che avevate immaginato all'origine: è stato fatto un passo in avanti a cui vi abbiamo costretto noi, ma alla quale - soprattutto - vi ha costretto il popolo piemontese attraverso i suoi Sindaci e le persone che lavorano nelle aziende. State però andando a sbattere contro un muro, muro che è stato eretto grazie all'arroganza e alla superficialità con cui questa Giunta regionale si è mossa nell'applicare i tagli, in un modo formalmente e politicamente non corretto. Ad oggi l'Assessore si sta sistematicamente negando a tutti gli incontri con gli Enti locali che vengono a chiedere notizie delle linee ferroviarie; fino a ieri si è negata agli incontri con tutti gli operatori del settore.
Noi, dunque, non siamo preoccupati che voi andiate a sbattere: siamo preoccupati del fatto che vada a sbattere la nostra comunità, che tra qualche mese gli Enti locali avranno una tegola in testa ulteriore - quella che voi farete loro cadere con questi tagli - che le imprese piemontesi avranno un'altra mazzata - quella che voi darete loro - e che i cittadini avranno un servizio fortemente peggiorato. Siamo ancora più colpiti, per perché quest'arroganza con cui si sta andando ad affrontare il problema delle riduzioni con gli Enti locali produrrà, dal punto di vista giuridico e quindi poi economico, un disastro per questa Regione.
Vedo il Vicepresidente Cavallera che sta già studiando i numeri: buono studio, Vicepresidente Cavallera; mi sa infatti che, anche su questi temi dovrà - pure lei, stavolta, recuperando spunti dalla sua tradizione di provenienza - cercare di ricucire quello che altri hanno spaccato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
La parola al Consigliere Segretario Novero, che interviene in qualità di Consigliere.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Faccio un intervento molto limitato per un settore all'interno del quale vivo personalmente e del quale - se non ci si vive e si viene solo il sabato e la domenica - non si riesce probabilmente a vedere la realtà: la montagna. La montagna non si lamenta; anzi - volendo considerarla come un'entità - se l'uomo non interviene lei si aggiusta, si sistema e forse sta anche meglio. La montagna che noi conosciamo, però - quella dove ci sono anche i pascoli (che sono fatti dall'uomo), i sentieri per arrivarci ecc. - sta lentamente scomparendo e pochissimi se ne rendono conto.
Intervengo per dare il mio appoggio all'intervento che è stato fatto sui cosiddetti operai forestali; da un lato perché sono persone che meritano, perché sono persone che lo fanno con passione, di essere considerate e di non vedere il loro lavoro a rischio e di sentirsi tranquille.
Però dimentichiamo troppo spesso l'altra realtà. Oltre al discorso di chi ci lavora, c'è il discorso che potremmo dare loro un altro lavoro più remunerato e meno faticoso.
Però non avremmo più la montagna che abbiamo oggi. Quindi, pensiamoci bene e andiamo avanti anche in futuro perché questo non accada.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Alcune considerazioni a conclusione della presentazione di un insieme di emendamenti che avevano e mantengono l'ambizione di non lasciare totalmente scoperti una serie di settori importanti per la nostra realtà economica e sociale.
già stato detto da alcuni colleghi che mi hanno preceduto che alcune questioni che avevano posto come importanti sono state affrontate e, in qualche modo, risolte. Credo che questo sia un passo importante.
Lo ha appena detto il Consigliere Novero: chi conosce i territori delle valli sa quanto sia importante l'aver salvaguardato l'attività delle squadre forestali.
Ci lamentiamo tante volte delle alluvioni e di altri fatti, ma queste squadre lavorano costantemente per mettere in sicurezza corsi d'acqua che diversamente, per il tipo di sviluppo che abbiamo oggi nelle aree montane sarebbero lasciati totalmente sguarniti.
Credo quindi che l'aver salvaguardato questa operatività e questa professionalità che abbiamo sia stato un passaggio importante.
Così come credo sia stato un passaggio importante quello di avere garantito le risorse minime per il non smantellamento del trasporto pubblico locale, che rischiavamo di fare se le risorse rimanevano quelle che erano nella prima bozza di bilancio.
A questo riguardo, mi permetto di fare un'osservazione. Credo che sia sicuramente meglio affrontare il quadro del trasporto pubblico locale con più risorse rispetto al quadro che avevamo precedentemente. Bisogna per che in tempi brevi la Giunta e l'Assessorato competente ci presentino una proposta di riforma del settore, perché diversamente il rischio è che continuiamo a lavorare in assoluta emergenza.
Ultima questione e concludo. Il tema delle Comunità montane. Noi l'abbiamo posta come una questione di buonsenso nell'affrontare questa vicenda.
Credo che siano assolutamente legittime tutte le posizioni sull'idea di riforma che si vuole mettere in atto, ma affrontare questo tema per l'ennesima volta creando prima le premesse per smontare tutto per poi avviare la discussione sul cosa fare dopo, sia l'ennesima dimostrazione di un approccio folle a questo tema.
Credo che nessuno di noi a casa propria smonterebbe il portico per poi indire una conferenza per decidere come fare quello nuovo. Credo che prima ci si fa un minimo di idea su quello che si vuole fare e poi lo si modifica laddove deve essere modificato.
Credo che questo atteggiamento tutto legato ad un approccio culturale molto demolitore e poco capace di progettare e costruire sia piuttosto devastante.
Sul tema della modalità di gestione della montagna, credo che sia legittimo che ciascuno ponga in campo la sua proposta di riforma, ma fino a che non vi è certezza su qual è il progetto futuro, bisogna che garantiamo a quello presente di potere vivere.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Ieri, con la discussione e la presentazione degli emendamenti, si sono toccati alcuni temi centrali di questo bilancio e delle relative assegnazioni.
Spiace constatare che su temi importanti come quello della cultura si cerchi comunque sempre di aggirare quello che è il tema, ovvero l'assegnazione delle risorse.
Ancora ieri, con quella che è stata la segnalazione preoccupante che il nostro Capogruppo ha evidenziato, ovvero l'elemento semplice e banale secondo il quale, nel momento in cui vengono assegnate delle risorse che fanno parte di un contesto complessivo del bilancio, bisogna sottrarle da qualche altra parte, e non si è voluto prestare attenzione a questo aspetto, si conferma ancora una volta la scelta, che considero strampalata fin dall'inizio, dell'assegnazione di una quota dell'IRPEF regionale. Non contenti, si è pensato di aggiungere un punto, dimenticando che nel momento in cui si assegna un punto, se non si attribuiscono in modo chiaro e preciso le risorse - e mi sembra che l'atteggiamento degli Assessori fosse del tutto chiaro e preciso - credo che il settore cultura non avrà nemmeno per quest'anno un euro in più, anzi si troverà ad un quarto rispetto alle risorse assegnate fino al 2009.
Questa è situazione per la quale non mi sembra ci sia grande attenzione e sensibilità da parte della maggioranza, se non in alcuni interventi spot.
Abbiamo messo in ginocchio un settore importante per il sistema produttivo della nostra Regione senza colpo ferire.
Ancora alcune riflessioni riguardo al settore dell'Università e del diritto allo studio.
Abbiamo visto - e questo lo cogliamo positivamente - un aumento di cinque milioni sulla legge n. 28 per il diritto allo studio. Ci auguriamo veramente che queste risorse vengano assegnate con una proporzionale distribuzione a tutti i livelli di studenti della nostra Regione e che non sia un modo per aggirare l'ostacolo e per arrivare a delle assegnazioni a marchetta su una graduatoria, soltanto perché in questo modo forse si riesce ad aumentare il consenso.
Spiace constatare che il diritto allo studio universitario non viene accettato e condiviso rispetto a quella che è tutta la sua straordinarietà e importanza che ricopre in una Regione come la nostra, che in passato è riuscita a fare dei passi avanti importanti.
Quindi, constatiamo ancora la miopia con la quale questo bilancio viene affrontato e presentato ai piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Mi sarei aspettato tra la riunione del Consiglio di ieri e quella di oggi un approccio diverso tra la maggioranza, la Giunta e l'opposizione per avere alcune risposte in merito agli emendamenti illustrati nella giornata di ieri.
Questo approccio non c'è stato e non so cosa risponderà la Giunta nel merito di ogni emendamento, ma non siamo molto fiduciosi. Quindi, vuol dire che alcuni dei problemi che abbiamo sollevato ieri con gli emendamenti rimarranno senza risposta. Le questioni che hanno sollevato poc'anzi i miei colleghi mettono in evidenza che ci sono alcune criticità che non verranno risolte, a cominciare dai dipendenti delle Comunità montane, che aspettano da noi una risposta con questo bilancio e non con ordini del giorno.
Mi riferisco alle questioni che ricordava la collega Pentenero del diritto allo studio, ma vorrei ricordare anche altre questioni che riguardano la parte più fragile della nostra società.
Ieri con un emendamento abbiamo sollevato la questione delle persone che rischiano di perdere la casa perché non riusciranno a pagare l'affitto quindi rientreranno tra le persone con grandi difficoltà (ecco perch abbiamo presentato un emendamento sul sostegno alla morosità incolpevole).
Mi riferisco anche ad altre questioni importanti che hanno sollevato altri colleghi dell'opposizione, come il rifinanziamento della legge sull'amianto, e così via.
Abbiamo presento una serie di emendamenti di merito e spero che la Giunta riesca ancora a dare risposte positive.
evidente che non ci aspettiamo risposte positive a tutti gli emendamenti, ma su una parte di questi spero - e mi auguro - la Giunta possa dare una risposta non tanto per soddisfare l'opposizione, ma per dare una risposta positiva a problemi concreti che noi abbiamo sollevato attraverso gli emendamenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Sarò estremamente sintetico ed esplicito.
Ho il piacere di parlare anche a nome del Consigliere Formagnana del Gruppo Misto, dei Consiglieri Lupi e Giovine e di tutto il Gruppo PdL come ho concordato con il Capogruppo vicario, Consigliere Mastrullo.
Abbiamo alcune questioni. Innanzi tutto vorrei rilanciare l'attenzione sulla vicenda della cooperazione internazionale.



(Brusìo in aula)



LEO Giampiero

Presidente Cattaneo, Assessore Quaglia, chiedo perdono, capisco che stare ore a sentire tutti sia faticoso, l'ho fatto per il "buono scuola" per 43 giorni e anche varie notti. Il Consigliere Placido e il Consigliere Chiezzi in particolare mi hanno tenuto inchiodato alla poltrona tanto da non poter andare in toilette, se non per la bontà una volta del Consigliere di Placido (il Consigliere Chiezzi non mi lasciava neanche fare quello).
Noi abbiamo votato un emendamento sulla finanziaria, rispetto ai fondi per cultura e turismo. Ho ascoltato forti dubbi negli interventi di colleghi che stimo molto, che considero competenti ma, ovviamente, la mia prima fiducia va all'Assessore e alla Giunta.
Mi permetto di dire che noi consideriamo assodata e sicura la percentuale del 20% per la cultura- lo dico in presenza del Vicecapogruppo Mastrullo e dell'Assessore Coppola - poi diventata 30% nell'emendamento che ho inserito un 10% per il turismo, che in qualche modo verrà destinata. Per noi è un fatto dirimente, non è una questione accidentale, trattabile e recuperabile.
Ho grandissima stima nell'Assessore che ha dimostrato anche grande capacità di dialogo. Ringrazio anche il Presidente Cota, che al Salone del Libro ha dichiarato che questi fondi ci sono, ma l'ha annunciato per interposta persona anche al Conservatorio, dove ha ricevuto anche grandi applausi e riconoscimenti per questo.
Dunque vorrei tranquillizzare i miei colleghi che hanno posto questioni molto serie, ma anche tutti noi e una gran parte del mondo culturale che come vedete, ha subito tagli tremendi dal Comune di Torino. Sono felice che il Sindaco Fassino dichiari di essere sostenitore della cultura, ma ogni volta che lo dichiara ne taglia un pezzo! Come dicevo con l'Assessore Coppola, vogliamo questa garanzia e pertanto, prima del voto finale, desideriamo una dichiarazione dell'Assessore Quaglia. Ho posto infine anche la questione della cooperazione internazionale, sulla quale vorremmo più attenzioni da parte della Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Abbiamo iniziato la discussione sul bilancio ascoltando l'intervento di maggioranza, nel quale ci veniva spiegato che questo non è più tempo nemmeno di selezionare delle priorità. Con una curiosa rinuncia all'esercizio della funzione politica da parte di una forza politica che ha ritrovato le caratteristiche dell'opposizione, di fronte ad un Governo nazionale tecnico.
Abbiamo lavorato, come opposizioni, nel rapporto con la maggioranza e abbiamo individuato la possibilità di selezionare alcune priorità politiche. Di questo, va dato atto. Va dato atto, al subire tacendo della Giunta, se ha dovuto ingoiare le richieste delle opposizioni di definire alcune priorità dell'interesse della Regione per chiudere il bilancio, o dobbiamo invece riconoscere, se non è stato un assenso obbligato, che la capacità di farsi ascoltare delle opposizioni, nel merito, qualche risultato l'ha ottenuto.
Siamo ancora distanti su due profili che sono quelli che giudico più preoccupanti. Sono quelli che concernano, da un lato, la qualità del diritto alla formazione che vorremmo. Su questo i colleghi sono intervenuti nella giornata di ieri e io stessa, relativamente alla possibilità di frequentare l'istruzione superiore, attraverso la dotazione di mezzi che consentano lo studio alle persone più indigenti, e tutto il dibattito della maggioranza si sposta sulla questione del merito, senza definire in che modo si misurerà questo merito.
L'altra grande questione è la questione delle politiche socio assistenziali, nel loro intreccio con le responsabilità sanitarie.
Anche ieri, mentre noi dibattevamo il bilancio, l'amministrazione presentava le nuove Federazioni, e anche ieri non abbiamo sentito nominare per una volta, il termine "cittadino", "persona", "malato", "paziente".
Le risorse, non a caso, se si guarda solo alle organizzazioni e non ai bisogni delle persone, sono ancora grandemente insufficienti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
difficile aggiungere qualcosa a quanto già detto da tutti i miei colleghi.
Il giudizio che noi diamo è complessivamente negativo, nonostante alcune questioni siano state benevolmente e intelligentemente, anche perch da noi presentate, recepite. Penso alla questione del welfare, su cui non ritorno più, alla questione dei trasporti su cui ci siamo attentamente battuti evidenziando una certa trascuratezza e leggerezza nell'accertamento dei crediti verso lo Stato. Per non parlare dei temi che riguardano una maggiore attenzione alla ricerca e all'università. Tre obiettivi che noi riteniamo raggiunti e sui cui siamo lieti di poter aver convinto anche la Giunta e la maggioranza.
Restano molte questioni che non hanno visto accettazione. Lamentiamo una certa leggerezza e superficialità nell'aver considerato le nostre proposte non tanto e non solo dal punto di vista della destinazione delle risorse, quanto dal punto di vista della fonte da cui si sarebbero potute attingere, e c'è ancora qualche speranza da parte nostra, le risorse per le questioni che sono rimaste inevase.
Penso, in particolare, alla questione annosa delle Comunità montane che, in attesa di una loro compiuta ridefinizione, restano incerte nel finanziamento di cui potranno disporre. Così come l'insoddisfacente destinazione di risorse al comparto delle borse di studio universitarie.
Mi resta qualche secondo per fare un appello, l'ultimo, alla Giunta che ho visto recepito da alcuni Consiglieri della maggioranza, quindi mi auguro possa far breccia questa nostra sollecitazione.
Ci sono due grandi questioni che possono anche essere affrontate con importi diversi da quelli che abbiamo indicato, ma che certamente riteniamo non possano rimanere inevase.
La prima riguarda la questione drammatica che abbiamo tutti sotto gli occhi, relativa alla morosità che colpirà migliaia di famiglie che saranno inevitabilmente costrette, salvo ripensamenti, ad abbandonare le loro case in edilizia residenziale pubblica, determinando un effetto drammatico sul piano della coesione sociale.
L'altro tema riguarda la cooperazione internazionale, con una destinazione risibile, quanto a necessità e al rischio che ho voluto rappresentare e che voglio riconfermare, per cui l'assenza di disponibilità rischia di escludere le organizzazioni non governative e i Comuni piemontesi da programmi finanziati dall'Unione Europea che hanno, tuttavia bisogno di forme di compartecipazione già evidenziate nei bilanci preventivi, pena l'impossibilità di accedere a queste risorse.
Sono questioni importanti che crediamo che ancora in questa ultima fase del bilancio potrebbero - o dovrebbero - trovare la giusta considerazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Ormai siamo alle battute conclusive di una discussione durata molto tempo. Apparentemente potrebbe sembrare che quest'Aula abbia considerato nel modo opportuno quello che è l'atto più importante che un Consiglio regionale prova a mettere in atto, proprio per cercare di considerare quelle che saranno le sue politiche, perché con il bilancio si va a definire la politica della Regione.
In un periodo come questo, in cui al di fuori di quest'Aula abbiamo una situazione economica molto complessa, il dovere di un Ente pubblico risulta essere ancora più complesso in quanto, con politiche che potrebbero essere di sviluppo e di aiuto all'esterno, si potrebbe compensare quelli che sono i dati che continuiamo a leggere: diminuzione della produzione industriale aumento delle ore di cassa integrazione.
Mi fermo, anche se i dati sarebbe molti altri.
In realtà, il dibattito è andato avanti per molto tempo in modo disordinato, senza che si individuasse un filo conduttore rispetto alle priorità che quest'Aula, questa maggioranza e questa Giunta avrebbero dovuto individuare per cercare di dare risposte ai problemi che il Piemonte, così come tutto il Paese, sta vivendo in questo momento.
Bisogna dire che in dirittura finale, anche e probabilmente in una situazione molto complessa che la maggioranza sta vivendo al proprio interno, si è dato spazio anche a scelte di priorità, da parte dell'opposizione, che non significa solo avere a cuore, ogni Gruppo e ciascun Consigliere, determinati problemi, ma provare ad individuare quelli che si ritengono temi più importanti su cui la Regione deve intervenire.
In questo senso mi allineo ai colleghi Consiglieri, rispetto ad una certa soddisfazione nell'accoglimento di alcune questioni, ma anche nell'insoddisfazione, che continuiamo a manifestare, su due questioni in particolare: l'ambito sociale, che comunque è stato, sì, integrato rispetto alle previsioni iniziali, ma non ancora in modo adeguato, e il tema delle borse di studio, dell'EDISU, cioè il tema dei fondi dedicati all'EDISU proprio perché non si può semplicemente ricondurre alla questione del merito un ridimensionamento così drastico, che potrebbe far sì che da un numero che era di circa diecimila borse erogate negli anni passati, si arrivi a 3.000-3.500.
Una riduzione di questo tipo non può essere semplicemente motivata con il fatto che si introduce quello che è un criterio di merito.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Grazie, Presidente.
Voglio fare una riflessione sugli emendamenti presentati da me con altri colleghi, ma anche su quelli presentati da numerosi colleghi e Gruppi dell'opposizione.
In un momento di difficoltà economica generale occorre fare delle scelte precise, soprattutto relativamente alle Comunità montane. Ritengo che, nel riordino generale del sistema degli Enti locali, le Comunità montane sono uno strumento importante, magari con qualche eventuale ritocco che la Giunta e gli Assessori competenti ci proporranno. Le Unioni dei Comuni, su una dimensione strutturata con un senso territoriale, ed anche con una dimensione adeguata, possono permettere effettive economie di scala, mantenendo quelle loro caratteristiche di strutture capaci di progettare e usare fondi europei, tra altro in un momento in cui si rilanciano i fondi leader e la cooperazione territoriale, su cui le Comunità montane hanno sempre molto lavorato.
Permettere la sopravvivenza, in una fase complessa nella quale occorre operare la trasformazione di questi Enti, mi pare un elemento essenziale: se non riescono a pagare gli stipendi e i mutui, non si capisce come possano sopravvivere. Anche in questo caso, scaricare sui Comuni, prima che la normativa dia loro poteri decisionali e li trasformi in qualcosa da loro controllato e dipendente, mi sembra non corretto.
Mi risulta che quei 600 mila euro, di cui l'Assessore ci aveva parlato non riguardino la cooperazione internazionale. Sul punto chiederò poi una precisazione all'Assessore, perché la cooperazione internazionale è un'attività assolutamente essenziale. Ho ricevuto notizie che quei fondi non sarebbero destinati alla cooperazione. Credo che la grande tradizione piemontese sulla cooperazione sia un elemento da non fare cadere, sia pure con le riduzioni indotte da esigenze finanziarie.
A questo aggiungo il tema dell'edilizia scolastica: le borse di studio e il diritto allo studio in generale; il settore della formazione professionale, che ha bisogno di essere supportato per riorganizzarsi ed evitare di diventare fonte di disoccupazione, invece che fonte di creazione di opportunità per coloro che non hanno lavoro; da ultimo, il tema dei lavoratori in mobilità e in cassa integrazione. È di nuovo un tema rilevante, su cui abbiamo presentato emendamenti, e siamo di nuovo di fronte ad una situazione molto molto difficile.
Termino. Credo di avere, sia pure rapidamente, ricapitolato tutti gli emendamenti che ritengo importanti per migliorare questo bilancio che oggettivamente, è molto molto modesto, soprattutto su alcune di queste questioni.
Valuterò se intervenire successivamente in dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Dopo gli innumerevoli e i validi interventi espressi dai Consiglieri di quest'Aula, ogni Gruppo avrebbe piacere di ottenere qualcosa in più da questo bilancio. Però, non nascondo una certa soddisfazione, che deriva dalle seguenti motivazioni.
Essendo tra coloro che hanno cercato di evitare il referendum, ho chiesto al Presidente Cota se era possibile usufruire di quei famosi 22 milioni di euro del referendum per il Consorzio socio-assistenziale e domiciliare, che ha estremamente necessità. Ci è stato risposto che hanno messo 24 milioni, che per me è un fattore positivo.
Per quanto riguarda i disabili non autosufficienti, ne sono stati inseriti 11 più cinque. Non è molto, ma è già un qualcosa.
Relativamente al discorso dei forestali, che tutti quanti abbiamo sostenuto, in particolare la minoranza, tutti insieme, esistono otto milioni di euro e, se non erro, entro questo mese tutti saranno riconfermati e riassunti. Questo è un traguardo che ritengo importante nell'ottica di non lasciare le famiglie senza stipendio. Come ha detto bene il Consigliere Taricco, a volte, i piccoli interventi servono ad evitare i disastri.
Le Comunità montane rappresentano una nota dolente: siamo arrivati a 12 milioni e 500 mila. A mio avviso, sarebbero sufficienti due milioni per risolvere quest'anno il problema e garantire gli stipendi dei lavoratori delle Comunità montane, poi si vedrà.
Per quanto concerne università e ricerca, cinque milioni. È poco, ma è meglio di niente.
L'ambiente, permettetemi, costituisce altresì un dato dolente; infatti per la questione amianto è stato messo veramente poco, perché un milione fa proprio ridere, ma l'Assessore Cavallera - forse ha anche ragione - ritiene comunque importante lasciare il capitolo aperto. È già qualcosa, per teniamo presente che l'eternit è ancora presente in edifici pubblici scolastici, dove studiano i nostri nipoti e i nostri figli, fatto per il quale sono molto contrariato.
Il discorso legato ai contributi per gli affitti alle famiglie in difficoltà l'avevo richiamato più volte: ci sono 13 milioni e già è positivo. Alcuni Comuni si stanno attivando per aiutare quelle famiglie - i giovani in particolare - che hanno avuto la disgrazia di veder chiudere l'azienda dove lavoravano ed essendo prive di stipendio non riescono più a pagare l'affitto.
I trasporti rappresentano un altro dato molto dolente: 119 milioni più 11, che il Presidente Cota ha promesso a Torino. Pur essendo di uno schieramento diverso, Torino è una città metropolitana, pertanto è giusto che abbia quegli 11 milioni a parte. Comunque, ritengo che il lavoro sia stato svolto abbastanza bene. Vorremmo di più, però, in parte, mi ritengo soddisfatto. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Prima di procedere con le dichiarazioni di voto sull'articolo 2, chiedo se la Giunta regionale intende intervenire.
La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Si è sviluppato, prima in Commissione, poi in Aula e negli incontri, un confronto aperto con maggioranza e opposizione circa le priorità evidenziate rispetto ad una realtà che tutti noi conosciamo.
Il lavoro nell'individuare quanto i cittadini piemontesi chiedono rispetto alle priorità è stato svolto, permettetemi di dire, insieme e impegnerà la maggioranza, la Giunta e l'opposizione nel garantire i fondi ad esempio, sulle politiche sociali; tutti noi siamo consapevoli di quanto i Comuni e gli Enti gestori stanno affrontando in questo momento.
C'è un problema che riguarda un mondo che, sicuramente, necessita di cambiamenti. Qui - rispondo anche a nome dell'Assessore Bonino, che sarà presente - c'è l'impegno preciso a rivedere i criteri e a capire dove ci sono margini più ampi di efficientamento. È stato compiuto un lavoro per reperire delle risorse e per impostare un confronto anche rispetto al bilancio pluriennale e alla programmazione di carattere pluriennale.
Non dimentichiamo che questo bilancio viene licenziato dopo un ampio confronto in Commissione, con la presentazione di emendamenti sia da parte della maggioranza che dell'opposizione, che, ad esempio, sulle borse di studio hanno permesso l'inserimento di risorse aggiuntive.
C'è un confronto aperto sulle Comunità montane - è stato sottolineato da più Consiglieri - le quali hanno una dotazione finanziaria pari a quella del 2011. C'è la disponibilità della Giunta a rivedere l'accompagnamento di questa realtà; infatti nessuno sottovaluta che, oltre al pagamento degli stipendi, c'è anche un'organizzazione da sostenere rispetto al disegno di legge presentato dalla Giunta regionale.
Sicuramente, non potrà essere un bilancio che soddisfa tutti. Per rispetto ai segnali e alle prospettive di crescita che il Consiglio regionale vuole dare alla nostra regione, questo documento contiene piccole attenzioni. Per esempio, cito le borse di studio per i ricercatori. C'è stata anche la disponibilità degli Assessori per un'attività di riesame dove ci siano margini di perfezionamento e di reperimento di risorse penso alla formazione e al mondo delle attività produttive - al fine di ottenere il miglior riscontro rispetto alle risorse attualmente impegnate.
Ribadisco, a beneficio altrui, che rispetto ai fondi per la cultura è stato approvato dal Consiglio un articolo della legge finanziaria, il quale prevede che il 30% di quanto riscosso annualmente dalla Regione relativamente all'IRPEF venga destinato alla cultura, al turismo e allo sport. Ribadisco che, per quanto attiene all'Assessore al bilancio e alla Giunta - penso di parlare anche a nome dei colleghi Coppola e Cirio questo riguarda la formazione di un sistema integrato della cultura e del turismo attraverso azioni che occorre perfezionare.
Nella discussione di questa questione è stato anche accolto un emendamento delle opposizioni, che prevedeva un confronto in Commissione e la presentazione in merito di un piano integrato. Il bilancio attuerà questo articolo della legge finanziaria, come ho già spiegato, con dei capitoli di entrata dello 0,30 dell'IRPEF, dedicati e collegati esclusivamente ai capitoli in uscita di cultura, turismo e sport.
chiaro, e immagino che il Consigliere Leo potrà condividere, che quest'impostazione innovativa deve diventare un motore di sviluppo della Regione e, quindi, bisogna lavorare insieme su questo. Confido sul fatto che il lavoro verrà svolto dalla VI Commissione insieme al Presidente della Commissione stessa.



PRESIDENTE

Dobbiamo ora procedere alle dichiarazioni di voto.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
strano che un governo regionale di centrodestra abbia assunto come riferimento uno degli slogan più suadenti del maggio francese: "La fantasia al potere".
molto strano, perché sia chiaro che non esiste la possibilità per nessuna Giunta regionale di utilizzare risorse maggiori rispetto a quelle che la legge di bilancio assegna alle rispettive UPB. Se andiamo avanti a ragionare su questa base, andrò fino in fondo su questa parte, perché in giro non mi faccio prendere! La Giunta regionale, con la legge di bilancio, ha perso l'occasione per dare attuazione ad un articolo della legge finanziaria e, come unico strumento per poter ripristinare una condizione di rispetto prevista dalla legge finanziaria, avrà la legge di assestamento di bilancio.
Tuttavia, la legge di bilancio, che esce oggi da quest'Aula, non dà attuazione e non consentirà alla Giunta regionale di spendere, per le UPB sport, turismo e cultura, il 30% della sua somma addizionale IRPEF. Perch non è nelle facoltà della Giunta regionale incrementare le UPB, se non quelle sulle spese obbligatorie, prelevando dal fondo di riserva. Fino a prova contraria, questa è la legge sull'ordinamento contabile della Regione che vige ancora in questo Ente! Su questo, per simpatia e per rispetto nei confronti della Giunta e dell'Assessore Quaglia, non dico "non prendiamoci in giro", ma questa è la realtà! E se andiamo avanti, dimostrerò fino in fondo, che questa è la realtà, a prova di bomba o di smentita, dal momento che sono un pacifista convinto.
Seconda questione. È vero, Assessore Quaglia, che la legge di bilancio assegna alle Comunità montane le stesse risorse dell'anno scorso, ma le risorse impegnate l'anno scorso e non quelle previste dalla legge di bilancio dell'anno scorso! E noi sappiamo benissimo che quelle impegnate effettivamente l'anno scorso sono notevolmente inferiori a quegli impegni cui la Giunta regionale (con l'ordine del giorno che verrà presentato dalla maggioranza) vorrà attenersi nel corso dell'esercizio. Questa è la realtà anche su questo piano.
Inoltre, vorrei fosse chiarito un altro elemento. Ieri il Presidente Cota mi ha detto che l'UNCEM non consegna i dati sul costo del personale delle Comunità montane. Tra l'altro, se fosse vero, sarebbe una grave scorrettezza da parte dell'UNCEM, sia ben chiaro, tuttavia, a me risulta che i dati siano stati consegnati all'Assessore regionale alla montagna! Almeno su questo piano mettiamoci d'accordo! Allora, questa legge regionale sul bilancio uscirà oggi dall'Aula con pesanti problemi - pesanti problemi! - su cui tornerò successivamente nella dichiarazione di voto conclusiva.
evidente che apprezziamo gli elementi di apertura alle battaglie che questo Gruppo ha fatto su alcune questioni, ma non apprezziamo le chiusure su altri temi.
Voteremo a favore dei nostri emendamenti.



PRESIDENTE

Dichiaro conclusa la fase delle dichiarazioni di voto.
Procediamo con la votazione degli emendamenti.
Invito le colleghe e i colleghi a prendere posto e a rimanervi seduti in quanto dobbiamo svolgere una serie significativa di votazioni. Poich sono le ore 12.03, dovremmo porci l'obiettivo di riuscire a votare tutto questo blocco emendativo entro la mattinata.
Il numero legale è 28.
Emendamento rubricato n. 183 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia.



(vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Per primo, come era stato detto in apertura di questa seduta, sarà posto in votazione l'emendamento n. 183). Si tratta dell'emendamento tabellare della Giunta regionale che ricomprende le UPB, come abbiamo visto anche nella discussione, che sono state poste alle riunioni di Conferenza dei Capigruppo dell'altro ieri.
Pertanto, inviterò (una parte è già stata fatta) i proponenti degli emendamenti che sono stati riassunti o, di contro, di quegli emendamenti che non reggono più successivamente alla modifica delle UPB, al ritiro degli stessi, perché è la cosa più semplice, in quanto non potrebbero essere sicuramente approvati.
Approfitto per comunicare che l'emendamento n. 183) è stato corretto in due parti. Ve lo spiego.
Il DB09011, Risorse finanziarie del bilancio, è salito a 6.344.824,40 euro in luogo di 525.100, perché c'è stato il famoso allineamento, di cui abbiamo parlato ampiamente. È stato effettuato l'allineamento con le risorse che il Consiglio regionale ha messo nella disponibilità del bilancio. Vi ricordo che erano 5.819.724,40 euro, pertanto si assommano con 525.100 diventando, quindi, 6.344.824,40 euro. Ovviamente, di contro, l'UPB del Consiglio DB09101 è stata diminuita dell'importo pari alla differenza cui prima mi riferivo, di euro 5.819.724,40. È tutto chiaro? Bene.
Procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 183).
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. 72) della Consigliera Artesio è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale l'Assessore Quagli, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 156), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 122), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Comunico che l'emendamento rubricato n. 149.1) è ritirato per i motivi che ho illustrato prima.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 88), n. 98), n. 103), n. 107) e n. 102) sono ritirati.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 61), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 89), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.3).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.4).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.1).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.5).
Il Consiglio approva.
In merito all'emendamento rubricato n. 126), ha chiesto la parola l'Assessore Sacchetto; ne ha facoltà.



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura e foreste

Chiederei ai proponenti il ritiro di questo emendamento, per dare la possibilità di inserire la stessa spesa all'interno dei capitoli della Direzione, in modo da non andare ad insistere su altre Direzioni.



PRESIDENTE

Collega Vignale, in qualità di primo firmatario lo ritira?



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Lo ritiro.



PRESIDENTE

Comunico che l'emendamento rubricato n. 126) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.6).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.7).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32.2).
Il Consiglio approva.
Gli emendamenti rubricati n. 37), n. 63), n. 157) e n. 54) sono ritirati.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 121), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 140), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 85), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Comunico che l'emendamento rubricato n. 158) è irricevibile (peraltro, ne abbiamo parlato più volte) .
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 120), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 159) è superato, poiché è uno di quelli ricompresi nella tabella. Invito i proponenti al ritiro. Grazie.
L'emendamento n. 159) è ritirato.
L'emendamento n. 128) è superato e viene ritirato dal proponente.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 127), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 160) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti n. 101 e n. 119) sono ritirati.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media Statale "A. Moro" di Bruino (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media Statale "Aldo Moro" di Bruino (Torino) in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 170, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012 2014" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 170, in particolare procedendo con la votazione degli emendamenti sull'articolo 2.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 161), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 100) è ritirato.
L'emendamento n. 106) è irricevibile, perché insiste sulle spese del Consiglio.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 162), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 109), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 68), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 133) è irricevibile, perché insiste sulle spese del Consiglio.
L'emendamento n. 71) è ritirato.
Gli emendamenti n. 18 e n. 20) sono ritirati.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 67) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 145), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 118), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 185) è irricevibile.
L'emendamento n. 131) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 86), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 134), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti n. 21) e n. 22) sono ritirati.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 91) è superato e viene ritirato dalla proponente.
L'emendamento n. 40) è superato e viene ritirato dalla proponente.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 23), presentato dal Consigliere Cursio, è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 66), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 163), presentato dalla Consigliera Pentenero, è superato e, pertanto, ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 116), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 83), presentato dalla Consigliera Artesio, è ritirato.
L'emendamento rubricato n. 81), presentato dalla Consigliera Artesio, è ritirato.
L'emendamento rubricato n. 82) presentato dalla Consigliera Artesio, è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 62), presentato dalla Consigliera Artesio, è ritirato.
L'emendamento rubricato n. 117), presentato dai Consiglieri Bono e Biolé, è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 164), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 165), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 137), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 138), presentato dal Consigliere Stara, è irricevibile.
Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 139), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 65), presentato dalla Consigliera Artesio, è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 114), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 166), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 167), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 179), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 169), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 113), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 97), presentato dal Consigliere Pedrale, è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 168), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 75), presentato dalla Consigliera Artesio, è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 112), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 170), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 125) è stato ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 73), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 105), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 173), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 74), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 115), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 148), presentato dal Consiglieri Pedrale, è stato ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 174), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 144), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 143), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Il voto relativo all'emendamento rubricato n. 5) impatta sugli emendamenti rubricati n. 6) e n. 10).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 141), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 44), presentato dalla Consigliera Artesio, è stato ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 70), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 45) presentato dalla Consigliera Artesio è stato ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 8) trascina, come si dice tecnicamente l'emendamento rubricato n. 9).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 142), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 111), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 78), presentato dalla Consigliera Artesio è stato ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 135), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 136), presentato dal Consigliere Stara, è irricevibile.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 76), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 80), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 52), presentato dalla Consigliera Artesio, è stato ritirato.
L'emendamento rubricato n. 175) sarebbe superato, ma viene posto in votazione come richiesto dal Consigliere Lepri.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 175), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 146), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 110), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 176), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 124), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 177), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 171), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 172), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.48)



PRESIDENTE

Emendamento modificativo rubricato n. 183 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'assessore Quaglia.
L'allegato A di cui agli art. 2 del disegno di legge n. 170 è modificato come di seguito indicato: 1) Stato di previsione della spesa



PRESIDENTE

UPB |Descrizione |VARIAZIONE DB05011 |Autonomie locali |-17.500.000,00 DB06021 |Convenzioni con Agenzie e Centro incontri |1.000.000,00 DB09011 |Risorse finanziarie Bilancio |525.100,00 DB09012 |Risorse finanziarie Bilancio |-300.000,00 DB 10002 |Direzione Ambiente |1.000.000,00 DB 12041 |Servizi di trasporto pubblico |119.000.000,00 DB13012 |Università e istituti di ricerca |5.000.000,00 DB 13021 |Innovazione ricerca e università |200.000,00 DB 13022 |Innovazione ricerca e università |300.000,00 DB 13032 |Innovazione ricerca e università |2.000.000,00 DB14171 |Gestione proprietà forestali vivaistiche |7.700.000,00 DB14172 |Gestione proprietà forestali vivaistiche |300.000,00 DB 15071 |Programmazione sistema educativo regionale|5.000.000,00 DB 16002 |Attività produttive |-2.000.000,00 DB18111 |Sport |700.000,00 DB 19021 |Rapporti con enti di gestione |29.000.000,00 istituzionale DB20091 |Allocazione controllo risorse finanziarie |-9.000.000,00 DB20102 |Politiche degli investimenti |-5.000.000,00 SB01001 |Gabinetto di Presidenza Segreteria |-334.188,69 SB01031 |Affari internazionali |609.089,62 SB01041 |Rapporti con società partecipate |-2.000.000,93 TOTALE | |136.200.000,00



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